Il Paesaggio Costruito, Il Paesaggio Nell'arte
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Il paesaggio costruito, il paesaggio nell’arte paesaggi A cura di Gianmario Guidarelli ed Elena Svalduz PADOVA UP PADOVA UNIVERSITY PRESS Armonie composte. Paesaggi Collana sottoposta adouble-blind peer review Collana diretta da Gianmario Guidarelli ed Elena Svalduz Comitato Scientifico della collana Jacopo Bonetto (Università degli Studi di Padova), Giordana Mariani Canova (Università degli Studi di Padova), Benedetta Castiglioni (Università degli Studi di Padova), Paolo Fassera osb (Abbazia di Praglia), Gianmario Guidarelli (Università degli Studi di Pado- va), Mauro Maccarinelli osb (Abbazia di Praglia), Carmelo Maiorana (Università degli Studi di Padova), Bruno Marin osb (Abbazia di Praglia), Alessandra Pattanaro (Univer- sità degli Studi di Padova), Carlo Pellegrino (Università degli Studi di Padova), Vittoria Romani (Università degli Studi di Padova), Salvatore Settis (Scuola Normale Superiore di Pisa), Elena Svalduz (Università degli Studi di Padova), Carlo Tosco (Politecnico di Torino), Francesco Trolese osb (Abbazia di S. Giustina), Giovanna Valenzano (Univer- sità degli Studi di Padova), Norberto Villa osb (Abbazia di Praglia), Giuseppe Zaccaria (Università degli Studi di Padova), Stefano Zaggia (Università degli Studi di Padova). Armonie composte. Ciclo di seminari sul paesaggio monastico Segreteria Scientifica e coordinamento organizzativo: Paola Vettore Ferraro (http://www.praglia.it/wordpress/?p=44554) Armonie composte. Paesaggi Collana diretta da Gianmario Guidarelli ed Elena Svalduz Prima edizione 2017, Padova University Press Titolo originale Il paesaggio costruito, il paesaggio nell’arte © 2017 Padova University Press Università degli Studi di Padova via 8 Febbraio 2, Padova www.padovauniversitypress.it Redazione Padova University Press Progetto grafico Padova University Press Logo a cura di Luca Cerasoli Tutti i contributi del presente volume sono stati sottoposti a double-blind peer review, secondo i criteri stabiliti dal Comitato scientifico della collana. Si ringraziano i revisori anonimi, che hanno contribuito a migliorare i contenuti del volume. ISBN 978-88-6938-111-9 Stampato per conto della casa editrice dell’Università degli Studi di Padova - Padova University Press nel mese di novembre 2017. Tutti i diritti di traduzione, riproduzione e adattamento, totale o parziale, con qualsiasi mezzo (comprese le copie fotostatiche e i microfilm) sono riservati. Il paesaggio costruito, il paesaggio nell’arte a cura di Gianmario Guidarelli ed Elena Svalduz UPADOVA P Ringraziamenti Intendiamo ringraziare innanzitutto la comunità dei monaci di Praglia per averci messo a disposizione uno spazio di dialogo e di confronto con grande senso di ospitalità e accoglienza; il comitato scientifico di “Armonie composte”, con il quale abbiamo con- diviso l’organizzazione scientifica del seminario e della pubblicazione; i Dipartimenti dei Beni Culturali (DBC) e di Ingegneria Civile Edile e Ambientale (DICEA) per l’atten- zione verso l’iniziativa; la segreteria amministrativa DBC per il costante supporto orga- nizzativo; a Paola Vettore Ferraro per la sua capacità organizzativa e di coordinamento; la Fondazione Cariparo per aver supportato economicamente la pubblicazione di questo volume. Un particolare ringraziamento a Carlo Tosco per aver aiutato il progetto “Armonie composte” a nascere e aver continuato a sostenerlo con simpatica partecipazione. A Luca Illetterati va la nostra più sentita gratitudine per aver creduto nel progetto edito- riale, che non sarebbe stato possibile realizzare senza il costante supporto di Francesca Moro ed Enrico Scek Osman. Indice Saluti 9 Introduzione 15 Gianmario Guidarelli, Elena Svalduz Il paesaggio, concetto composito. Alcuni indirizzi di ricerca 21 Benedetta Castiglioni I riflessi della complessità scientifico culturale della questione paesaggistica sul regime giuridico del paesaggio 33 Patrizia Marzaro Politiche di tutela e di valorizzazione del paesaggio. Tra conservazione e valorizzazione 43 Ilaria Borletti Buitoni, Stefano Ficorilli, Giulia Ceriani Sebregondi Paesaggi monastici. Il ruolo delle abbazie nel territorio: il caso padovano (secc. XV-XVI) 57 Francesco G. B. Trolese Una rete sul territorio: ville e abbazie 81 Gianmario Guidarelli, Elena Svalduz Il paesaggio dipinto fra Quattrocento e Cinquecento: storia dell’arte e memoria del territorio. 91 Alessandra Pattanaro «Vere claustrum est paradisus». Paesaggi dipinti nei chiostri benedettini 105 Barbara Maria Savy Conoscere e comunicare le trasformazioni storiche del paesaggio. Esperienze e proposte di metodo 121 Andrea Giordano, Stefano Zaggia L’antica cantina dell’abbazia di Praglia. Restauro e riuso funzionale per la produzione enologica 127 Vittorio Cecchini Paesaggio e Comunità, la ricerca di un equilibrio 133 Mauro Maccarinelli La corte di Praglia. Le ragioni della tutela 143 Edi Pezzetta Aggiornare l’immagine del Veneto: il ruolo del paesaggio agrario 149 Viviana Ferrario Progettare per il bene comune 155 Simone Sfriso ‒ TAMassociati Abbreviazioni 159 Fonti manoscritte 159 Bibliografia 161 Indice dei nomi 193 Indice dei luoghi 201 9 Dà soddisfazione accompagnare la pubblicazione del primo volume che rac- coglie i contributi presentati nel seminario “Armonie composte” tenutosi presso l’Abbazia di Praglia, primo frutto della convenzione sottoscritta a Palazzo Bo il 16 settembre 2015 dall’allora rettore Giuseppe Zaccaria e l’abate di Praglia Norberto Villa, alla presenza dei direttori dei dipartimenti dei Beni culturali: archeologia, storia dell’arte del cinema e della musica, Giovanna Valenzano, e di Ingegneria civile edile ambientale, Carmelo Maiorana. Il legame tra il nostro ateneo e il monastero benedettino risale al Medioevo, quando l’Università di Padova, nata come libera associazione di professori e studenti, non aveva strutture fisse e deputate e le lezioni si tenevano presso la casa benedettina di Sant’Urbano, finché nel XV secolo non si cominciò ad usare le sale dell’ospitium bovis, poi acquistato nel 1539, destinato a diventare il nostro Bo. Nel secolo scorso il monastero di Praglia accolse molti dei libri e dei reperti più preziosi dell’Ateneo, affinché fossero al sicuro dai pericoli dei bombarda- menti della guerra e di possibili razzie. In questi ultimi anni il monastero si è segnalato per lo strenuo impegno nella difesa del suolo e del territorio. Da qui è nata l’idea di percorrere insieme un cammino non solo di studio, ma in grado di trasformarsi in un’esperienza concreta di elaborazione e condivisione dei saperi. In un luogo, che nei secoli ha saputo coltivare un rapporto di straordina- rio equilibrio tra uomo e natura, docenti dell’Università di Padova, esperti di diverse nazioni, giovani laureati e sensibili professionisti attivi sul campo si interrogano su temi attuali e cruciali per la vita dei cittadini del mondo di oggi e di domani. L’obiettivo è quello di individuare nuove strategie di rigenerazio- ne territoriale e urbana, confrontandosi, su scala globale, con le esperienze in cui gli interventi antropici sul paesaggio sono stati caratterizzati da coraggiose scelte politiche di salvaguardia ecologica e autodeterminazione partecipativa sociale. Il primo seminario, a cura di Elena Svalduz e Gianmario Guidarelli, ha saputo sapientemente calibrare analisi del passato, per affinare strumenti critici di ricerca, e riflessioni sul presente, suscitando un proficuo dibattito aperto l’ul- timo giorno a tutta la popolazione. Con la pubblicazione del primo volume della collana “Armonie composte. Sezione paesaggi” per i tipi della Padova University Press abbiamo il segno tangibile del lavoro svolto e uno strumento utile non solo per le persone che operano sul paesaggio, ma per tutti noi, che viviamo in questo pianeta. Rosario Rizzuto Magnifico Rettore dell’Università degli studi di Padova 10 Già dal primo nascere dell’università di Padova alcuni eventi dello Studium venivano ospitati nel monastero di Sant’Urbano al centro cittadino, dove l’Abba- zia di Praglia aveva la sua sede amministrativa, intessendo così un dialogo frut- tuoso e un rapporto di collaborazione costruttiva con le istituzioni accademiche. Una tale vicinanza idealmente è continuata sino alla stipula della convenzione con cui, nel 2015, veniva attivato il progetto “Armonie composte”: a partire dal tema del paesaggio monastico come terreno di confronto e di sinergia tra la cul- tura scientifico-accademica e quella benedettina si è approfondita la millenaria azione virtuosa delle abbazie sul territorio, ma soprattutto si è sondata la poten- zialità – tutta da indagare – del pensiero monastico nell’indicare una strategia progettuale che preveda anche l’amorosa cura e manutenzione del paesaggio. La stabilitas in congregatione di cui parla la Regola di san Benedetto (4,78), cioè il legame al monastero di professione per tutta la vita, sollecita il monaco ad un intenso rapporto tra la preghiera e il lavoro, tra la dimensione individuale e quella comunitaria, ma anche tra la vita del monastero e gli spazi ove essa si svolge. Questi ultimi non si limitano agli edifici monastici, ma tendono ad in- cludere anche il paesaggio, la cui sapiente “cultura” influisce sulla qualità delle relazioni comunitarie. In tal modo le due dimensioni caratterizzanti la vita mo- nastica, ovvero l’insondabile “profondità” verticale del cuore votato al rapporto con Dio e la vasta “estensione” orizzontale dell’amore fraterno, potenzialmente aperta al mondo intero, dal chiostro si allargano al territorio circostante trasfor- mandolo – trasfigurandolo – in spazio di bellezza e di