Itinerari Alessiani
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500 UN ITINERARIO ALESSIANO GALEAZZO ALESSI All’interno di un più complesso itinerario che compren- de architetture di villa e di palazzo, luoghi di giardino e interventi estesi alla scala urbana, l’Università di Ge- nova in collaborazione con la Fondazione Franzoni e il Ministero per i Beni Culturali, in occasione del quinto centenario della nascita di Galeazzo Alessi, propone un percorso di visita alle opere di certa paternità dell’ar- chitetto perugino. I luoghi scelti sono sei: la basilica di Santa Maria As- sunta in Carignano, la villa Giustiniani Cambiaso, sulla collina di Albaro, sede della Presidenza della Scuola Politecnica dell’Università degli Studi di Genova, la cu- pola della cattedrale di San Lorenzo, la porta del molo (detta anche porta Siberia), nel porto Antico, che ospi- ta il Museo Luzzati, la villa Grimaldi Sauli al Bisagno e la grotta Doria, oggi nuovamente ricongiunta alle pro- prietà della famiglia Doria Pamphilj a Fassolo. Nell’aniteatr“ cittadin“ fu la basilica di Santa Maria As- sunta, nata come chiesa gentilizia dei Sauli su modello dei manufatti romani, a connotarsi quale vero e proprio polo paesaggistico in una realtà territoriale di ville e in- sediamenti religiosi: la vista a trecentosessanta gradi sul territorio circostante portò l’architetto a disegnare la monumentale fabbrica, facilmente individuata dal mare Basilica di Santa Maria Assunta in Carignano Villa Giustiniani Cambiaso Porta del Molo e dalla città, quale straordinario punto di vista coronato 1 2 3 Via Innocenzo IV, 8 Via Montallegro, 1 Area del Porto Antico, 6 da un camminamento belvedere. Il rapporto con il paesaggio svolse un ruolo fonda- mentale anche nella villa Giustiniani che, progettata per un committente colto e collezionista dell’antico, si pose quale cardine nel panorama mare-monti grazie alla studiata contrapposizione della loggia a sud con la loggia-galleria a nord, questa intesa come vero e pro- prio antiquarium proiettato sul giardino. Il volume cubi- co dell’architettura, unito alla comodità della tipologia residenziale, divenne un prototipo per l’elaborazione dei palazzi sul nuovo asse urbano di Strada Nuova. Un modello apprezzato nel 1622 anche da Pieter Paul Ru- bens che ”ubblicò, ad Anversa, i rilievi dei sing“l i edii- ci quale esem”i“ ”er una rafinata élite di “gentiluomi- ni” europei e alternativo ai modelli di corte: un sistema di residenze urbane riconosciuto nel 2006 Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Nella realtà genovese di villa e giardino gli interventi dell’Alessi si svilupparono in una colta rievocazione e attualizzazione di elementi antiquariali come il grande portico che precedeva la villa Grimaldi in Bisagno, o la meraviglia delle gr“tte artiiciali: è il Vasariche, nel descrivere, tra le altre, la grotta Doria, ne colse i mo- duli compositivi e la straordinaria ricchezza decorativa. Ancora i viaggiatori stranieri, Schickhardt, Furttenbach, Evelyn sottolinearono il ruolo delle grotte genovesi nel- la diffusione europea di quella moda. L’architetto perugino progettò, su committenza della Repubblica, anche la Porta del Molo e la cupola di San Lorenzo, in una volontà di ridisegno degli aspetti distin- tivi della città che caratterizzarono un felice momento di protagonismo della stessa nel panorama delle capi- tali europee. Nato a Perugia nel 1512, Galeazzo Alessi completò la propria formazione di architetto, iniziata nella città nata- le nell’ambito della cerchia del Caporali, a Roma dove, tra 1536 e il 1542, ebbe modo di entrare in contatto con i manufatti dell’antichità e con l’opera di Michelangelo, Raffaello, Giulio Romano, Antonio da Sangallo il Gio- vane e Baldassarre Peruzzi. Rientrato a Perugia prese ”arte, a ianc“ del Sangall“, al cantiere della R“cca Paolina, realizzò la chiesa di S. Maria del Popolo, il portico, poi oratorio, di Sant’Angelo della Pace, e pro- gettò l’apertura della Strada Nuova. In concomitanza con l’ultimo periodo genovese si spostò a Milano dove 4 Grotta Doria 5 Cattedrale di San Lorenzo, cupola 6 Villa Grimaldi Sauli in Bisagno realizzò ”alazz“ Marin“ e gli ediici religi“si di S. Vitt“- Via Pagano Doria Piazza San Lorenzo (Da una ricostruzione di R. Reinhardt, 1886) Via Colombo, 7 re, S. Barnaba e S. Maria ”ress“ S. Cels“. Pianiica- ta la sistemazi“ne del Sacr“ M“nte di Varall“, dedicò gli ultimi anni della propria attività alle chiese assisiati di Santa Maria degli Angeli e di S. Ruin“, e al chi“- stro della basilica di S. Pietro, a Perugia, dove morì nel 1572. COMUNE DI GENOVA www.galeazzoalessi500.it Il marchi“ 500° GALEAZZO ALESSI è la rielab“razi“ne di un’idea proposta da: Alessandro Fiodi, Rinaldo Giunta, Matteo Sobrato nell’ambit“ del Lab“rat“ri“ di Graica II, A.A. 2011-2012 Docenti: Maria Linda Falcidieno, Duri Bardola, Mario Trimarchi, Annalisa Gatto, Alessandro Castellano 500 LA BASILICA DI GALEAZZO SANTA MARIA ASSUNTA ALESSI IN CARIGNANO Il primo monumento proposto in questo itinerario ales- sian“ è la basilica di santa Maria di Carignan“: fam“sa ma, di fatto, poco conosciuta. Attraverso 15 pannelli ne viene offerta una lettura inedita. I dati storici, artistici e architettonici, nella loro essenzialità, vengono ripro- posti attraverso una serie di immagini e riproduzioni di documenti originali, provenienti dall’Archivio della fa- miglia Sauli. L’itinerario favorisce la lettura di questo immenso spazio (2500 mq.) nell’intrecciarsi della mae- stosità architettonica, con la luce che penetrando dall’e- sterno, illustra - secondo i ritmi del sole - le opere in essa custodite. Tra queste L. Cambiaso, Guercino, P. Puget, F. Vanni, D. Fiasella, D. Pi“la, D. Carl“ne, G. C. Procaccini, F. Parodi, P. G. Piola, C. Maratta.. Statue, quadri, arredi: accolti e raccolti, sintetizzati e armonio- samente contenuti, in nicchie, altari, spazi, ambiti, in quell’architettura che, voluta dai membri della famiglia Sauli, in conformità al lascito testamentario del loro avo Bendinelli, quale loro parrocchia personale, fu pensata e disegnata da Galeazzo Alessi e, nel tempo, realizza- ta e c“m”letata in“ a c“stituire quell’arm“nia di luce soffusa, silenzio, espressività architettonica e artistica che s’impone – austera, ma solenne – allo sguardo di chi ne varca le soglie. Il ”rim“ element“ “ffert“ dall’itinerari“ è l’a””r“cci“ visi- vo dell’insieme: il fotografo Luigi Fogliati offre, attraver- so 10 immagini, quanto altrimenti impossibile scorgere giungendo in basilica. Questa lettura, dall’alto, mostra – avvicinando al nostro sguardo, quasi in maniera pal- pabile – la cupola, il lanternino, le terrazze e i percorsi balaustrati. La m“numentale struttura dell’ediici“ lung“ il c“rs“ dei sec“li venne issata alla mem“ria c“llettiva dalla man“ esperta di molti artisti: oggi quelle opere, delle quali viene proposta una galleria essenziale, offrono la pos- sibilità di conoscere l’antico contesto urbano nel quale la basilica sorse, e lo sviluppo successivo che ne ac- compagnò la presenza. La scelta architettonica operata da Galeazzo Alessi viene presentata attraverso una serie di immagini e di documenti che ne descrivono il modello, il cantiere, la fabbrica, le scelte tecniche ”er s“ffermarsi inine –at- traverso recenti elaborati tecnici – su alcune peculiarità quali la cupola. L’ultima parte propone e richiama la necessità del rap- porto imprescindibile tra conservazione dei monumenti e conoscenza delle antiche tecniche impiegate: solo la sintesi tra la conoscenza dei metodi costruttivi originali e l’impiego delle odierne tecnologie permetterà la fru- izione anche in futuro di queste preziose e irrepetibili testimonianze artistiche. www.galeazzoalessi500.it La basilica attraverso l’obiettivo di L.Fogliati 500 UNA SELEZIONE ICONOGRAFICA GALEAZZO ALESSI La naturale conformazione della collina di Carignano ha da sem”re res“ la basilica un“ fra gli ediiciù ”iric“- noscibili e connotati dell’intero territorio genovese. Gli incis“ri e gli antichi cart“grai hann“ sem”re indi- viduat“ nella basilica un“ degli elementi identiicativi dell’intera città, grazie alla posizione predominante e all’architettura m“numentale; questa è una delle ra- gioni della notevole quantità di immagini, appartenenti a diversi ”eri“di st“rici, che riguardan“ l’ediici“, fatt“ che comporta l’individuazione necessaria di un criterio di scelta ben preciso nel presentare una selezione ico- n“graica. In ”artic“lare, in questa sede si è ritenut“ d“ver“s“ “f- frire un campione dei differenti possibili scopi della rap- presentazione della basilica: dall’immagine esaustiva dell’organismo architettonico, letto nelle sue compo- nenti e nelle viste frontale e laterale, a quella connessa al sistema della percorrenza assiale data dal ponte di Carignan“, in“ a quella suggestiva dell’ediici“ vist“ dal mare. A. Gioli Veduta della Chiesa di Carignano acquaforte realizzata da G.L. Guidotti, seconda metà del XVIII sec. A. Gioli L. Garibbo Veduta del Ponte di Carignano Veduta della Chiesa di S. Maria Assunta in Carignano acquaforte realizzata da G.L. Guidotti, seconda metà del XVIII sec. acquerell“, antecedente al 1825, C“llezi“ne T“”“graica del C“mune di Gen“va A. Gioli Veduta della Città di Genova Particolare di incisione realizzata da G.L. Guidotti, XVIII sec. www.galeazzoalessi500.it 500 LA CRONOLOGIA GALEAZZO ALESSI Decorazioni esterne 1602 Completamento cupola 1595 Inizio realizzazione cupola Il tamburo 1573/94 Crisi del cantiere G. Alessi pianta del tamburo della basilica di Carignano lettera del 25 agosto 1567 Archivi“ Sauli, Gen“va* 1572 30 dicembre Morte di Galeazzo Alessi Realizzazione tamburo Conclusione quattro pilastri centrali