La Sardegna cresce con l’Europa Ambito Territoriale Cagliaritano

Basilica di Area archeologica Progetto cofinanziato dall’Unione Europea San Saturnino di Sant’Eulalia Programma Operativo FESR 2007-2013 Cagliari UNIONE EUROPEA FESR - Fondo Europeo di Sviluppo Regionale - Asse I, Linee di Attività 1.2.3.a

REPUBBLICA ITALIANA

P.O.R. FESR Sardegna 2007-2013, Asse I “Società dell’Informazione”, Obiettivo Specifico 1.2. “Promuovere e sviluppare la società dell’informazione con particolare attenzione ad aspetti chiave per lo sviluppo del territorio e della qualità della vita, quali la sanità, l’istruzione e la promozione della cultura”, Obiettivo Operativo 1.2.3. “Incrementare la produzione di contenuti digitali”, Linea di At - tività 1.2.3.a. “Interventi per la produzione, pubblicazione e condivisione sul web o sui nuovi media (DTV, mobile T, ecc.) di contenu - ti digitali riguardanti la cultura, la letteratura, la musica, il territorio e le immagini della Sardegna per una loro fruizione sociale”.

Patrimonio culturale

Si ringrazia per la collaborazione la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la città me - Ambito Territoriale tropolitana di Cagliari e per le province di Oristano, Medio , Carbonia-Iglesias, Ogliastra. Cagliaritano

Basilica di San Saturnino | Cagliari

Area archeologica di Sant’Eulalia | Cagliari

Patrimonio Culturale Unicity Srl: Sardegna Virtual Archaeology Coordinamento Produzione Produzione Ricostruzioni 3D, Ambito Territoriale Render 3D, Visite Guidate Virtuali, Cagliaritano Produzione Panorami Virtuali Comunicazione e Multimedia

Basilica di San Saturnino Testaluna Srl: Testo: Dott.ssa Lucia Mura Programmazione e interattività 3D Prof.ssa Rossana Martorelli Polonord Adeste Srl: Area archeologica Supporti Pendrive USB di Sant’Eulalia Testo: Dott.ssa Claudia Cocco Imago Multimedia Snc: Dott.ssa Francesca Collu Testi, Grafica e Immagini Siti della Guida a Stampa e Digitale Siti culturali principali FSG Sas - Unicity Srl: Patrimonio culturale Testi: Dott.ssa Emanuela Atzeni Postazioni multimediali interattive Dottor Giulio Concu e assistenza tecnica Il progetto “Patrimonio Culturale Sardegna Virtual Archaeology”

l patrimonio archeologico e immateriali ancora oggi facilmente architettonico della Sardegna presenta riscontrabili e che sono parte importante del Inumerosi aspetti non riscontrabili altrove patrimonio identitario isolano. Gli aspetti nell’area mediterranea. Le sue specificità si principali dell’archeologia e dell’architettura concentrano in particolare tra la tarda sarda sono noti al grande pubblico per preistoria e la protostoria e hanno il loro eccellenze divenute ormai patrimonio culmine nella civiltà nuragica . Ma anche condiviso come o Saccargia; e in un dell’età storica l’isola conserva notevoli mondo dove è divenuto facile reperire peculiarità che derivano dall’importante informazioni, si pone il problema di una presenza fenicia, cartaginese, romana e poi presentazione della cultura identitaria della ancora bizantina che interagendo con le Sardegna da parte dell’ente pubblico in culture locali giunsero a costruire una maniera oggettiva, accurata e tale che sia specifica cultura con i suoi aspetti materiali e fruibile da parte di qualsiasi tipo di studioso e non addetto al settore. Per adempiere a contribuisce inoltre ad accrescere il questo compito, si è scelto di fare leva sulla complesso dei prodotti scientifici, didattici e Cagliaritano spettacolarità di gran parte dei resti divulgativi innovativi relativi ai luoghi della archeologici e architettonici, oltretutto cultura della Sardegna tramite la creazione un spesso collocati in luoghi paesaggisticamente sistema integrato di siti ricostruiti con le più affascinanti anche per un pubblico in genere recenti tecnologie 3D, mettendo a meno interessato. Ma la vera sfida risiede nel disposizione di qualsiasi tipo di utente dei tentativo di contestualizzare le emergenze prodotti di alto profilo qualitativo, affascinanti archeologiche nel loro ambiente culturale. nella grafica e ricchi di informazioni L’idea deriva dal concetto che i resti di culture interattive. Con questi obiettivi, diciassette passate possono “narrare una storia” soltanto fra i siti più significativi ed emblematici per la se vengono “interpretati” congiuntamente storia e la cultura della Sardegna, dislocati in agli altri, come pagine di un libro che otto ambiti territoriali , sono stati oggetto di altrimenti, isolate, ci dicono ben poco. In ricostruzioni virtuali tridimensionali in concreto il progetto tende a illustrare un qualità realistica, come risultato di monumento o un sito mostrando i motivi per un’accurata ricerca sul materiale bibliografico, cui è interessante non solo per sé stesso ma archivistico, cartografico storico e recente. Le anche, e soprattutto, per la sua importanza ricostruzioni digitali rispondono alle ipotesi nel contesto culturale e ambientale di cui è ricostruttive maggiormente accreditate dalla parte. La conoscenza di questo aspetto comunità scientifica e dal mondo fondamentale è utile anche per accademico, scaturite da scavi e ricerche sul l’interpretazione del mondo in cui viviamo, campo, dallo studio storico-archeologico, aiutandoci a comprendere le ragioni che archivistico e artistico: offrono perciò il sottostanno alla tutela dei beni archeologici maggior grado possibile di fedeltà alla e architettonici , di là dalla loro eventuale costruzione originaria, riproducendo il monumentalità e seppure pertinenti a contesto archeologico comprensivo del culture, come ad esempio quella romana, che paesaggio, delle strutture esterne, degli spazi vengono abitualmente vissute come estranee interni e delle ambientazioni di vita reale. Il al patrimonio identitario della Sardegna. I prodotto finale digitale è messo a sistema e modi per divulgare questo tipo di conoscenza reso fruibile in diversi luoghi della cultura sono articolati in base ai media a cui sono individuati dalla Regione Sardegna, come destinati per la fruizione. In ogni caso, il e università, presso i cosiddetti “punti risultato offerto al pubblico va oltre la mera di accesso”, spazi in cui sono state installate esposizione didascalica del sito per giungere a delle postazioni multimediali interattive una descrizione ampia ed esaustiva dal punto destinate al pubblico. Inoltre, il prodotto è di vista culturale. fruibile su supporto digitale per essere distribuito in occasione di convegni, fiere, forum, borse del turismo. La finalità specifica Contenuto e finalità del progetto della Linea di Attività 1.2.3.a, mira infatti a incrementare la produzione, divulgazione e Il progetto “Patrimonio Culturale Sardegna condivisione di contenuti digitali riguardanti Virtual Archaeology” si pone come anche i beni culturali, finalizzandoli al potenziamento del “Sistema Omogeneo di miglioramento del patrimonio di conoscenze Identità Visuale” già avviato dalla R.A.S. e ha dei diversi target di fruitori, nonché al la finalità primaria di creare uno strumento di potenziamento dell’istruzione delle differenti salvaguardia e promozione del patrimonio fasce di studenti, in previsione di una ricaduta culturale della Sardegna. Il progetto socio-culturale nel territorio. • Arrùbiu,

6 Sardegna Virtual Archaeology Carta generale della Sardegna Ambito territoriale Cagliaritano

Olbia

Porto Torres Sassari Gallura

Alghero Sassarese

Nuoro Cagliaritano

Nuorese

Oristanese Cagliari Oristano Ogliastra Sant’Eulalia San Saturnino

Medio Campidano Cagliaritano

Cagliari San Saturnino S’ant’Eulalia Iglesiente

Sulcis

Basilica di Area archeologica San Saturnino di Sant’Eulalia (Cagliari) (Cagliari) Cagliari • Basilica di San Saturnino funerari fin dall’Età Punica e poi in Epoca Romana. La necropoli, che attualmente si estende nella parte orientale della città di ’area su cui sorge la basilica di San Cagliari, nell’antichità si trovava al di fuori Saturnino, eretta probabilmente nel IV dal perimetro urbano e comprende numerose Lsecolo sul luogo di sepoltura del sepolture risalenti al primo periodo del martire cristiano, venne utilizzata per scopi cristianesimo e all’Età Bizantina.

↑ Ricostruzione della necropoli: tombe a cassa, tombe “a cappuccina”, mausolei ↓ Cippi con iscrizione funeraria

Ricostruzione della Basilica di San Saturnino

10 Sardegna Virtual Archaeology Sardegna Virtual Archaeology 11 Intorno alla chiesa sono visibili resti di semicilindrica – sarcofagi interrati e resti La necropoli sotto San Lucifero scoperta della presunta tomba del vescovo sepolture di varia tipologia: a fossa, di edifici funerari di varie dimensioni, cagliaritano Lucifero, vissuto nel IV secolo, a cupa - monumenti funerari caratterizzati talvolta pavimentati a mosaico, risalenti I resti di alcune sepolture sono inoltre difensore dell’ortodossia e intransigente da uno zoccolo e da una copertura dalla sia al periodo romano che alla fase conservati sotto la vicina chiesa di San oppositore degli Ariani. Si tratta di un forma approssimativamente tardoantica. Lucifero, sorta nel Seicento in seguito alla complesso composto originariamente da tre

↑ Resti di tomba “a cappuccina” e a cassone ↓ Pavimento a mosaico ↑ Edificio funerario (mausoleo) ↓Edificio funerario (mausoleo) di cui si intravede l’interno

12 Sardegna Virtual Archaeology Sardegna Virtual Archaeology 13 ambienti funerari noti come “chiese livelli nel pavimento e segnalate da iscrizioni sotterranee” o sacelli di San Lussorio, di Rude anche musive. Delle tre “chiese sotterranee” e di San Lucifero. Originariamente erano rimangono visibili il corridoio d’accesso alla costituiti da un piccolo ambiente a pianta prima chiesa, la seconda – la cui volta a botte quadrata connesso a una più ampia aula ribassata risale al Seicento e il pavimento agli rettangolare, contraddistinta da una volta anni ’50 del secolo scorso – mentre la terza, retta da pilastri e arcosoli, sepolcri collocati a profondamente rimaneggiata, probabilmente ridosso delle pareti e sormontati da nicchie si trovava in corrispondenza del presbiterio arcuate. Altre sepolture erano disposte a più della chiesa attuale.

↑ Ricostruzione dei 3 mausolei oggi sotto San Lucifero ↓ Ricostruzione dell’ingresso al mausoleo

Interno di uno dei tre mausolei sotto San Lucifero

14 Sardegna Virtual Archaeology Sardegna Virtual Archaeology 15 La prima chiesa certamente con la prima basilica, che La seconda chiesa: il martyrium edificio, che in origine presentava una forse divenne poi la “piccola cripta”, di Età Bizantina pianta a croce greca con una cupola L’attuale chiesa è il risultato di modifiche, menzionata dalle fonti, in cui fu deposto, emisferica all’incrocio dei bracci e lo spazio ristrutturazioni e disfacimenti avvenuti nel fra il IV e il V secolo, il giovane cristiano La seconda basilica dedicata al giovane interno suddiviso in tre navate. corso dei secoli. Nella parte settentrionale cagliaritano Saturnino, martirizzato martire venne edificata in Età Bizantina, tra la La costruzione della chiesa mutò della necropoli è stata rinvenuta una durante le persecuzioni volute seconda metà del VI e gli inizi del VII secolo. profondamente l’assetto della necropoli, grande abside, identificabile quasi dall’imperatore Diocleziano. Ci è pervenuta solo una parte dell’antico che continuò tuttavia a essere utilizzata.

↑↓ Ricostruzione della prima chiesa

Ricostruzione della seconda chiesa: il martyrium di Età Bizantina

16 Sardegna Virtual Archaeology Sardegna Virtual Archaeology 17 Gli ambienti funerari precedenti, venne condizionata dal mutato assetto La terza chiesa: la basilica dei monaci cupolato e ricostruendo i quattro bracci. Le presenti nell’area dove venne edificata dell’area: mentre le tombe tardoromane di San Vittore di Marsiglia maestranze provenzali utilizzarono numerosi la basilica, vennero abbattuti e i materiali si orientano in base agli edifici che le materiali di spoglio, quali capitelli, colonne, della demolizione furono adoperati per contengono, quelle bizantine e Durante l’Età Giudicale la basilica fu donata frammenti architettonici, iscrizioni e cippi livellare il terreno e per la costruzione altomedievali sono orientate a Est e si dal giudice ai monaci di San Vittore di funerari. Nel Seicento l’area interna ed delle murature del nuovo edificio. dispongono in relazione alla chiesa, a cui Marsiglia i quali, tra il 1089 e 1119, la esterna alla chiesa, in parte già fatiscente, fu La posizione delle nuove sepolture talvolta si addossano. ristrutturarono, mantenendo il corpo centrale sconvolta dalle ricerche dei corpi santi, in

↑ Ricostruzione della basilica di San Vittore di Marsiglia ↓ Ricostruzione dell’interno di San Vittore

Ricostruzione della seconda chiesa: il martyrium di Età Bizantina

18 Sardegna Virtual Archaeology Sardegna Virtual Archaeology 19 seguito alle quali fu realizzata una cripta notevoli difficoltà per la comprensione e braccio orientale, diviso in tre navate da da lunette a tutto sesto. L’attuale accesso lungo l’asse longitudinale della basilica, ricostruzione del sito. archi a tutto sesto sorretti da colonne e della chiesa si trova oltre lo scomparso oggi parzialmente conservata, chiuso da un’abside semicircolare. La navata braccio Ovest e si apre su una vetrata a originariamente accessibile per mezzo La chiesa attuale centrale è coperta da una volta a botte, specchio sostenuta da un’intelaiatura in di una scala. Questi scavi, condotti al solo mentre quelle laterali, costituite da due metallo scuro. Questa soluzione è stata scopo di portare alla luce il maggior Dell’edificio originario attualmente campate ciascuna, presentano invece volte messa a punto durante i restauri eseguiti tra il numero possibile di presunte reliquie di sopravvive solo la parte centrale sormontata a crociera. La facciata occidentale, in parte 1978 e il 1996 per chiudere i tre grandi archi martiri, hanno irrimediabilmente alterato dalla cupola, sostenuta da pilastri con crollata, è suddivisa in tre settori, di cui i due che in origine univano i tre bracci scomparsi le preesistenze più antiche, determinando colonne alveolate in marmo rosso, e il laterali conservano i portali sormontati al corpo centrale cupolato. •

Colonne alveolate in marmo La Basilica di San Saturnino

20 Sardegna Virtual Archaeology Sardegna Virtual Archaeology 21 Cagliari • Area archeologica strutture che raccontano una storia lunga di Sant’Eulalia ventitré secoli: dal IV a.C. agli inizi dell’VIII secolo d.C., poi nuovamente dal XIV secolo sino all’epoca attuale. L’attestazione più ’area archeologica di Sant’Eulalia si antica del sito è una cava a cielo aperto estende per 900 mq al di sotto della realizzata nel banco di roccia calcarea, Lchiesa omonima con sedimenti e utilizzata in Età Tardo Punica (IV-III secolo

↑ Ricostruzione della cava ↓ Tagli ortogonali per l’estrazione dei blocchi

La strada lastricata

22 Sardegna Virtual Archaeology Sardegna Virtual Archaeology 23 a.C.) per l’estrazione di blocchi da destinare un terrazzamento, di cui permangono tre filari che ha restituito 307 monete bronzee, grandi complessi edilizi ai lati e infine di un alla costruzione di opere edilizie. Di tale in opera isodoma sulla roccia affiorante: su di databili tra il III secolo a.C. e il I d.C. Il grande portico. La via, costituita da grandi attività permangono le tracce nei solchi esso sorgeva un santuario extraurbano thesaurus venne poi dismesso e abbattuto tra basoli, in origine era ampia 4,20 m, sviluppata ortogonali ancora visibili, colmati da polvere dedicato a una divinità semita, che sacralizzava gli inizi del IV e il V secolo d.C. e infine in direzione Nord-Est/Sud-Ovest e in calcarea nel momento della sua dismissione un’area di confine. L’unica testimonianza obliterato. Questa fase è riferibile a un pendenza verso il mare. L’imponenza al fine di ottenere un unico piano. Alcuni superstite di esso è il thesaurus – piccolo progetto urbanistico che prevedeva la dell’opera pubblica sottolinea il rilievo blocchi furono impiegati per la costruzione di monumento per le offerte monetali – costruzione di una strada lastricata, di due dell’area o della stessa via. Sulla sua superficie

↑Ricostruzione del thesaurus ↓ Dettaglio del thesaurus ↑Ricostruzione della strada lastricata e dei complessi abitativi ↓ La strada lastricata

24 Sardegna Virtual Archaeology Sardegna Virtual Archaeology 25 si aprono due pozzetti, funzionali per la lapidei verticali alternati a blocchi legati con almeno un piano superiore. Alle sue spalle si disposte mangiatoie litiche funzionali a una manutenzione dei condotti fognari che malta di fango. Dal lato opposto della strada impostano dei vani ben serviti da una nuova destinazione d’uso, che sembrerebbe a corrono al di sotto. Tra il V e il VI secolo la si sviluppa un secondo isolato di poco più cisterna, ai quali nel VI secolo ne vennero carattere rurale e quindi rivelatrici del strada subì un restringimento per mezzo della tardo del primo, articolato in vari ambienti, tra aggiunti degli altri nel settore Sud-Est. Questi mutamento socio-economico dell’area. costruzione di un setto murario realizzato cui un cortile con pozzo e latrina, le due nuovi spazi subirono un sopraelevamento del Elemento peculiare del quartiere in un con la tecnica a telaio, costituita da elementi rampe per raggiungere il pianerottolo e piano pavimentale, sul quale vennero momento successivo al IV secolo doveva

↑Ricostruzione dei complessi ↓ Ricostruzione di un’abitazione: ↑↓ Ricostruzione del portico ↓abitativi di Sant’Eulalia ↓ cortile interno con pozzo e latrina

26 Sardegna Virtual Archaeology Sardegna Virtual Archaeology 27 essere la porticus , la quale sul lato Ovest dimensioni e nella sua decorazione: larga 8 colorato. La struttura era sormontata da una calcaree e marmoree irregolari su un letto di mostra una fila di colonne ricoperte di stucco metri, dalla lunghezza nota per 24 m, la sua tettoia spiovente rivestita di tegole e decorata calce dove si apre l’imbocco della cisterna a su basi marmoree, mentre su quello opposto reale estensione è indeterminabile per via da antefisse fittili rappresentanti gorgoni e bottiglia. Essa forniva d’acqua quanti era chiusa da una doppia struttura muraria. delle abitazioni che sovrastano i sedimenti cespi d’acanto, opere di officine romane frequentavano la zona: ciò è testimoniato dai Doveva rappresentare una monumentale archeologici oltre il perimetro della chiesa; il attive durante la prima Età Imperiale. Lo frammenti d’anfora depositati sul fondo. Al opera pubblica, grandiosa nelle sue muro interno era rivestito da intonaco spazio interno era pavimentato con lastrine momento del ritrovamento, la bocca della

↑ Ricostruzione del portico e dei complessi abitativi ↓ Dettaglio delle colonne del portico ↑ Ricostruzione dell’imboccatura della cisterna ↓ Anfore e brocche rinvenute nella cisterna

28 Sardegna Virtual Archaeology Sardegna Virtual Archaeology 29 cisterna appariva chiusa da un tappo litico, acque all’interno della suddetta riserva idrica. Una moneta d’oro con l’effige di Onorio è strutture precedenti. Infatti, nel VII secolo appositamente sistemato per preservare i Il V secolo d.C. fu caratterizzato da eventi che stata rinvenuta nella cisterna ed esposta venne realizzato un grande ambiente tesoretti di monete nascosti al suo interno, in modificarono l’assetto politico della Sardegna nell’area. Tra il 455 e il 467 l’Isola entrò sull’interro che ormai ricopriva il muro di un momento di pericolo. Davanti al portico, e quello urbanistico dei suoi centri. Già alla nell’orbita del regno vandalico, nonostante gli fondo del colonnato sino a raggiungere il una serie di altre canalette nel piano ribassato fine del secolo precedente, nel 395, imperatori bizantini tentassero di ristabilire setto perimetrale del thesaurus. Un ennesimo hanno fatto immaginare la presenza di aree l’imperatore Teodosio divise l’Impero tra i due l’autorità imperiale sul territorio. La parte momento di vuoto amministrativo si destinate a piantumazioni ornamentali a fare suoi figli Onorio e Arcadio, che occidentale dell’impero divenne sempre più ripercosse nuovamente sul centro di Carales da cornice allo stesso colonnato, mentre una rispettivamente ottennero la parte debole e mal difesa, i popoli che pressavano intorno all’VIII secolo: l’abitato divenne “a era certamente funzionale al convoglio delle occidentale e quella orientale dell’Impero. ai suoi confini e il caos interno minarono a macchie”, con zone edificate alternate ad poco a poco la sua stabilità, determinandone altre ruralizzate; da ciò il lento abbandono dei la caduta nel 476 d.C. Tali eventi si suoi quartieri periferici sino all’XI secolo. La ripercossero sulla distribuzione degli città bizantina si accentrò spazi urbani: in alcuni casi le gradualmente, abbandonando i precedenti strutture vennero suoi quartieri orientali, come suddivise in ambienti più quello di Sant’Eulalia. I materiali esigui, in altri ne vennero rinvenuti nell’area archeologica edificate al di sopra delle al momento non sembrano nuove. Alla luce di tali vicende databili oltre l’inizio dell’VIII storiche, la porticus subì forti secolo e questo dato accerta il trasformazioni: dopo la metà del mancato utilizzo abitativo in Moneta d’oro V secolo d.C. fra le colonne con l’effige di Onorio un’epoca successiva. Il quartiere ↑ Antefisse fittili ↓ Blocchi crollati alla sinistra del muro trasversale nel portico vennero inseriti blocchi calcarei venne poi utilizzato come a formare un muro continuo nella sua metà discarica: ciò comportò non solo la perdita settentrionale. Successivamente venne visiva delle strutture, ma anche quella del creato un setto ortogonale addossato al muro ricordo di esse, colmate e obliterate da strati di fondo, si ottenne così uno spazio chiuso di polvere, terra e rifiuti. Dopo circa sette raccordato alla parte residua del portico e secoli, questo sito fu scelto nuovamente per alcuni suoi elementi furono riutilizzati. l’edificazione di un luogo di culto voluto dai Accanto alla parte più meridionale del Catalano-Aragonesi. L’intitolazione alla santa colonnato vennero disposti in maniera spagnola viene menzionata dalle fonti come regolare sette filari, quasi a indicare uno stock agiotoponimo già nel 1332, mentre l’edificio pronto per essere reimpiegato: è possibile che religioso è noto dal 1365. Quest’ultimo ebbe parte del materiale venisse dalla dismissione un primo impianto mononave, di cui della struttura. Durante la metà del VI secolo, rimangono pochi elementi, probabilmente la Sardegna diveniva provincia bizantina (534 rispondente alla navata centrale della chiesa d.C.), ma tra il 551 e il 552 gli Ostrogoti soprastante. Si pone al XVI secolo il giunsero nell’Isola e occuparono alcuni centri, rifacimento dello stesso edificio che divenne tra cui Cagliari. L’instabilità politica dei secoli trinavato con accesso a occidente, mentre lo VI e VII determinò l’abbandono di alcune spazio sottostante venne utilizzato come aree della città e la ricostruzione di altre sulle cripta a destinazione funeraria. •

30 Sardegna Virtual Archaeology Sardegna Virtual Archaeology 31 Ambito Territoriale Cagliaritano | Siti Culturali principali 05. • Chiesa la chiesa di Sant’Efisio , una cinquantina di monolitici di N.S. di Monserrato cappella stazionale e trachitici. Da visitare il Burcei è un centro montano importante punto di sosta complesso del vecchio immerso in un ambiente lungo il tragitto da Cagliari a carcere costruito boschivo che include la Nora della tradizionale nel 1875 e perfettamente Punta Serpeddì e parte del processione in onore di conservato, e la torre costiera Parco regionale dei Sette Sant’Efisio. di Capo Ferrato . 01. • Nuraghe fine del IX e il corso del X rettangolare, una scala di 12 Fratelli-Monte Genis . Armungia secolo, presenta un impianto a gradini e una camera circolare Il monumento più 07. • Complesso 08. Decimomannu • Questo nuraghe monotorre è croce greca iscritta in un a tholos . Al centro del interessante del paese è megalitico di Cuili Piras Santuario di Santa Greca la più importante perimetro quadrato; è pavimento si apre la canna del la chiesa di N.S. di Il territorio di Castiadas è Il paese prende nome dalla testimonianza archeologica sormontata da una cupola ed pozzo. Nelle adiacenze si Monserrato , costruita nel sua origine di stazione viaria del territorio di Armungia. trovano vani di pianta XVIII secolo e trasformata su situata al “ decimo ab urbe Situato all’interno del centro rettilinea e circolari. un progetto di Gaetano lapide ”, cioè al decimo miglio abitato, fu edificato in Età Cima. Ha pianta ottagonale della strada da Cagliari. Nuragica con blocchi di scisto 04. • Nuraghe e la facciata in stile Si conserva un ponte romano calcareo. L’ingresso, aperto a Sa Domu ’e S’Orcu neoclassico. a tredici fornici (datato tra i

Chiesa di S. Giovanni Battista Chiesa di S. Efisio

Nuraghe Armungia Nuraghe Sa Domu ’e S’Orcu Chiesa di N.S. di Monserrato Santuario di S. Greca

Sud-Est, immette in un Il territorio di Barrali conserva 06. Capoterra • Chiesa secoli I e II d.C.), e un lungo corridoio strombato verso molte testimonianze di Sant’Efisio tratto di strada romana l’interno. La camera interna a dell’ Epoca Nuragica, fra cui il L’insediamento più antico extraurbana realizzato con tholos presenta due nicchie Nuraghe Sa Domu ’e S’Orcu aveva origini romane e nel ciottoli di fiume. Nel centro contrapposte. Nella parete Funtana Coberta e soprattutto quello di Medioevo entrò a far parte del Menhir di Cuili Piras storico si trova la chiesa presso l’ingresso, a Sud, Montiuda , in posizione giudicato di Cagliari, incluso parrocchiale di Sant’Antonio sopraelevato di 3 metri dal è coperta da volte a botte. Al panoramica sull’omonimo nella curatoria di Nora. Di occupato in gran parte da Abate , la cui costruzione pavimento, si apre la scala che suo interno è conservato un colle. Il paese si sviluppa questa fase storica si conserva una piana costiera, riparata, risale al secolo XV in conduceva al terrazzo. gruppo di marmi bizantini. intorno alla chiesa di Santa la chiesa di Santa Barbara a Sud e a Ovest dalle forme gotico-catalane. Lucia . Le case in pietra, (1281) che insieme alla propaggini dei Monti dei Sette Alla periferia dell’abitato si 02. Assemini • Chiesa 03. • Pozzo sacro tipiche della Trexenta, sono contigua borgata di case Fratelli. Le testimonianze trova la chiesa di Santa di San Giovanni Battista di Funtana Coberta abbellite da un pergolato, realizzata sul finire del XIX più antiche del passato Greca . Della fase edilizia È uno dei monumenti più Edificato nel XII secolo a.C. detto “su barrali”, e precedute secolo, costituisce un sono date da alcuni relativa alla fine dell’XI secolo importanti dell’architettura con blocchi calcarei, il tempio da un cortile che si affaccia complesso religioso di raggruppamenti di menhir , si conserva soltanto bizantina in Sardegna. a pozzo di Funtana Coberta verso l’esterno con un portale importante valore storico. Il il più noto dei quali è quello d l’abside, realizzato con Costruita probabilmente tra la si articola in un atrio di pianta in pietra. monumento più importante è i Cuili Piras , che comprende grossi blocchi calcarei.

32 Sardegna Virtual Archaeology Sardegna Virtual Archaeology 33 09. • Chiesa cruciformi. Dal XIV secolo la battesimale del V-VI secolo, nuragico e romano, fra cui utilizzati conci risalenti all’Età processionale gotica in di San Giorgio chiesa divenne sede vescovile. gli affreschi medioevali alcune necropoli e i resti di Romana. Dell’impianto argento. Presso il Monte Idda, nel 1914, La facciata è suddivisa da dell’abside, fra cui il cosiddetto una villa . La parrocchiale di originale si conserva l’abside, fu scoperto un ripostiglio di lesene in specchi chiusi da “Arbor vitae”, del XV-XVI San Giorgio è stata edificata la soglia d’ingresso e il 15. • Santuario bronzi nuragici. Dalla tomba archetti semicircolari e secolo, e il “Retablo di San nel secolo XV in forme gotico- pavimento. Dietro l’abside di San Simone di Sant’Iroxi arrivano alcuni decorati con una grande Pantaleo”, del XVI secolo. catalane; l’impianto ha una sono state riscontrate tracce Il paese di Escolca sorge in pugnali e spade in rame varietà di soggetti fitomorfi, navata arricchita da cappelle delle fondamenta della chiesa una zona frequentata fin arsenicato (XVII secolo a.C.). antropomorfi, zoomorfi, 11. • laterali e dal presbiterio primitiva. dalla preistoria, come Alla periferia dell’abitato geometrici e mostruosi. Centro fenicio-punico sopraelevato rispetto all’aula; testimoniano i resti di si trova la chiesa di San L’architrave del portale di Bithia al suo interno conserva alcuni 14. • Chiesa numerosi nuraghi. Giorgio , edificio costruito d’ingresso, un marmo romano Dell’antica città fenicia si frammenti marmorei bizantini di San Sebastiano Ai confini col territorio nel secolo XI su una conservano un’estesa provenienti da un altro edificio comunale di , sorge la precedente chiesa di Età Alto- necropoli (VII-VI secolo a.C.) più antico. Accanto alla chiesa chiesa e il villaggio di San Medioevale; fu donata ai e l’area del tofet. Quest’ultima, s’innalza il campanile dello Simone , un complesso Vittorini di Marsiglia nel installata attorno agli ultimi stesso periodo. sviluppatosi nel Medioevo su 1089. Ha tre navate e anni del VII secolo a.C. un precedente insediamento sulla facciata insiste il sull’isolotto di Su Cardolinu a 13. Elmas • Chiesa nuragico e abbandonato a campanile a vela. oriente dell’acropoli, cessa la di Santa Caterina causa della peste.

Chiesa di S. Pantaleo Chiesa di S. Sebastiano

Chiesa di S. Giorgio Chiesa di S. Giorgio Chiesa di S. Caterina Sa Domu ’e Orgia

10. • Chiesa sua funzione con la conquista Il territorio del Comune di 16. • Area di San Pantaleo cartaginese (inizi del IV secolo Elmas si estende in gran parte archeologica La cattedrale di Dolianova fu a.C.), quando sulla precedente nei pressi della laguna di Santa Sa Domu ’e Orgia edificata in arenaria locale tra area sacra fenicia fu costruito Gilla. La chiesa di Santa Il tempio nuragico di Sa il XII e il XIII secolo con Torre di Chia un santuario. La ricerca Caterina è ubicata nel Santuario di S. Simone Domu ’e Orgìa (Bronzo materiale di reimpiego d’Età archeologica è concentrata su villaggio scomparso di Semelia , Recente-Bronzo Finale) è Romana e Bizantina e riutilizzato, è decorato con un’area compresa tra il su un preesistente La parrocchiale di Escalaplano costituito da una struttura aggiunte in stile gotico del serpenti tra le canne in rilievo. territorio che si estende dalla insediamento romano. Di fu edificata in stile rettangolare, spartita 1261-1289. La pianta si Alla fine del XIII secolo risale il costa prospiciente la Torre di impianto medievale, fu eretta rinascimentale su una all’interno in diversi ambienti e conclude con un presbiterio monumento funerario Chia (XVI secolo d.C.) fino da maestranze all’ordine dei precedente chiesa aragonese, caratterizzata dal prolungarsi absidato. Della prima fase di addossato esternamente al all’immediato entroterra. monaci cistercensi di cui resta solo il grande dei muri laterali sulla fronte e costruzione in stile romanico- fianco meridionale, nel quale dell’Abbazia di San Vittore di rosone gotico in facciata. sul retro. Costruito con grandi pisano restano le murature sono assemblati un sarcofago 12. • Chiesa Marsiglia intorno al 1100. L’interno conserva stucchi del blocchi di schisto, disposti a esterne, la facciata sino e due fusti di colonne tardo- di San Giorgio Circondata da cumbessias , è di secolo XVII, tracce di secco in filari regolari, è all’altezza degli archi, la pianta antiche. All’interno, di Donori conserva numerose impianto mononavato. Per affreschi, un pulpito ligneo del racchiuso entro un grande trinavata con i pilastri notevole importanza un fonte testimonianze dei periodi l’edificazione sono stati 1623 e una croce recinto ellittico.

34 Sardegna Virtual Archaeology Sardegna Virtual Archaeology 35 17. • Chiesa 19. Goni • Necropoli di menhir , alcuni adiacenti alle formano una croce greca ed è primo piano e al terrazzo stemma della famiglia di Pranu Mutteddu strutture tombali, altri disposti sormontata da una cupola, tramite una scala spagnola dei Carroz e da un Posta al centro dell’abitato di Il complesso megalitico di in allineamenti più o meno affiancata da un campanile sopraelevata. rosone. Al suo interno sono Gergei, la parrocchiale di San Pranu Mutteddu , a Goni, estesi. settecentesco alto 35 m. La custodite alcune pregevoli Vito fu costruita nel secolo risalente Neolitico Recente facciata è preceduta da un 23. Mandas • Chiesa statue lignee dei secoli XVI e XVI in forme gotico- (3200-2850 a.C.)-Età del 20. • Chiesa pronao con sei colonne di San Giacomo XVII. aragonesi; conserva pregevoli Rame (2800-2600 a.C.), si di San Pietro doriche. All’interno conserva Tra i siti di Età Nuragica nel dipinti tra cui uno a tempera distende su un pianoro Borgo contadino preziose opere pittoriche e un territorio di Mandas vi è il 24. Maracalagonis • Chiesa su tavola attribuibile al arenaceo e scistoso ed è caratterizzato da un bel centro simulacro di San Pietro che la complesso di Su Angiu , della Vergine degli Angeli Maestro di raffigurante caratterizzato da tombe storico con le case in ladiri , tradizione vuole sia stato costituto da un nuraghe Al centro del paese di la Vergine, un polittico a costruite con arenaria locale Guamaggiore presenta alcuni traslato dal villaggio quadrilobato a tholos con Maracalagonis sorge la chiesa tempera su tavola detto “Pala costituite da due-tre anelli edifici di culto interessanti. La scomparso di Sennoru . romanica della Vergine della Madonna del Libro” chiesa di San Sebastiano fu degli Angeli , consacrata nel attribuito al Maestro di Gergei edificata tra il 1651 e il 1654, 22. • Nuraghe Is Paras 1237, che custodisce marmi e un grandioso polittico mentre la chiesa di San Il nuraghe Is Paras si trova architettonici e plutei attribuito a Antioco Mainas Pietro , del XIII secolo e di nell’immediata periferia Nord bizantini e un polittico del proveniente dalla chiesa influsso gotico, si trova ai dell’abitato, in cima a una 1423 di Berengario Pocalull. dell’Assunta . margini dell’abitato. collinetta marnosa. Si tratta di Nel secolo XVI, gran parte

Necropoli di Pranu Mutteddu Chiesa di S. Giacomo

Chiesa di S. Vito Chiesa dell’Assunta Nuraghe Is Paras Area archeologica di Monte Olladiri

18. • Nuraghe Interessante anche la chiesa un nuraghe complesso con delle sue strutture furono San Sebastiano campestre di S.M. bastione trilobato cinto da un modificate in forme gotico- All’interno del paese di Gesico Maddalena , che risale al 1219, poderoso antemurale, di cui si aragonesi e alla costruzione si trovano i resti del Chiesa di S. Pietro al cui interno è stato trovato conservano tre torri, e Chiesa della Vergine degli Angeli originaria furono aggiunte complesso nuragico di San un pozzo nuragico del Bronzo villaggio. Nel cortile si aprono due cappelle con volte a Sebastiano . Tre torri sono da concentrici di pietre che Recente (XIV-XII secolo a.C.). gli ingressi al mastio e alla antemurale. In Età Punica, crociera e a costoloni. riferirsi al bastione, sei talvolta presentano un torre secondaria Sud. Il mastio Romana e Alto-Medievale, nel In località Riu’e Sicci è all’antemurale. Sulle sue paramento gradonato per il 21. • Chiesa ha camera a pianta circolare sito si sviluppò un notevole stata messa in luce strutture si è sovrapposta una sostegno del tumulo. Al dell’Assunta ed è caratterizzata da insediamento. La parrocchiale una tomba a camera chiesa campestre dedicata al centro è presente la camera L’imponente chiesa un’opera muraria a filari di San Giacomo fu edificata in di Età Bizantina. santo omonimo e risalente funeraria, costruita in tecnica dell’Assunta fu eretta al orizzontali di blocchi in stile gotico-aragonese: ha una agli inizi del XVII secolo, alla sub-ciclopica, alla quale si centro di Guasila nel 1852 in calcare fossilifero e marna pianta rettangolare 25. Monastir • Area cui fase di utilizzo si accede tramite un corridoio stile neoclassico su progetto grigia che si conserva fino a 12 completata da un presbiterio e archeologica di Monte riferiscono alcune sepolture formato da lastroni ortostatici dell’architetto Gaetano Cima. metri di altezza. Al centro da alcune cappelle laterali. La Olladiri rinvenute nell’area coperti a piattabanda. L’area Presenta pianta ottagonale, della camera si trova un pozzo. facciata è caratterizzata da un I resti del villaggio prenuragico circostante la chiesa. include anche circa sessanta con quattro navate che Si accedeva alla camera del portale sovrastato dallo e nuragico iniziano ad affiorare

36 Sardegna Virtual Archaeology Sardegna Virtual Archaeology 37 dal pendio sotto la vetta del Madonna di Montserrat, il cui megalitici della Sardegna, fra di Coni è un monumento cappelle. Presenta una Maria, il Santu Perdu, e colle principale e aumentano simulacro si trova all’interno cui quello di Piscina Rei , nuragico a carattere religioso, facciata liscia con semplici Su Pitzu ’e Is Cangialis. man mano che si scende verso della chiesa di S.M. de Pauli . datato al III millennio a.C., con più piccolo rispetto ad altri ma modanature, un portale La parrocchiale di San il pianoro. Sul colle di Is Aruttas Molto suggestivo il centro una ventina di menhir di raffinata fattura. abbellito da capitelli e Michele fu edificata nel XVI sono scavate cinque domus de storico, con le tipiche case aniconici di granito. Nel sito di sormontato da una nicchia e secolo su una chiesa janas (IV-III millennio a.C.); campidanesi. Notevole la Nuraghe Scalas si trovano 42 29. • Tomba da un ampio rosone. L’interno precedente e fu ristrutturata hanno un’anticella e una cella, chiesa di Sant’Ambrogio , menhir; il suo nome deriva di giganti di Aiodda si presenta a navata unica con nel XVIII secolo in forme e portelli del tipo edificata nel XVI secolo in dalla presenza di un nuraghe a Il paesino di Nurallao copertura a botte in conci di miste. Presenta pianta a quadrangolare o trapezoidale. stile tardo gotico-catalano. corridoio a circa 200 metri dal conserva un monumento arenaria bianca. All’interno si croce greca. L’aspetto più I ruderi della fortezza di Interessante da visitare il complesso megalitico. importante: la tomba dei conservano frammenti di interessante deriva dalla Baratuli, sorta su preesistenze Museo delle Ferrovie della giganti di Aiodda . Nella marmi bizantini. sua torre campanaria, nuragiche, sono compresi in 28. • Pozzo struttura della tomba, datata innalzata nel XVI secolo e uno schema planimetrico sacro di Coni al Bronzo Medio (XVII-XVI suddivisa in due ordini: nel esagonale. Costruita nella Il paese di Nuragus era in secolo a.C.), sono state primo, sul lato Nord, si apre metà circa del XII secolo, origine un’antica città romana riutilizzate, spezzate e un portale con arco a sesto fu abbandonata nei primi chiamata Valenza , importante frammentate, delle statue acuto sormontato da un decenni del XIV secolo. Il sito crocevia nella strada che menhir in calcare in cui sopracciglio in cotto.

Chiesa di S. Michele

Menhir di Piscina Rei

Chiesa di S. Ambrogio Pozzo sacro di Coni Chiesa di S. Pietro Nuraghe Arrubiu

è connesso alla storia di villa collegava Cagliari a Olbia. Lo compaiono i motivi simbolici 32. Orroli • Nuraghe Baratuli , oggi scomparsa. Nelle testimoniano i ruderi della scolpiti in rilievo del Arrubiu vicinanze si trova la fonte di chiesa campestre in stile “capovolto” (immagine Il nuraghe Arrubiu (XIV-VIII Funtana ’e Su Governu , un romanico dedicata a Santa antropomorfa col capo rivolto secolo a.C.) è situato su un esempio di architettura del Maria di Valenza. A Nuragus verso il basso, ad indicare il altopiano basaltico in periodo fascista. La chiesa sono stati individuati oltre viaggio verso l’aldilà) e del Domus de Janas di Corongiu posizione dominante sul corso campestre di Santa Lucia , in Menhir di Nuraghe Scalas trenta nuraghi, un pozzo sacro, doppio pugnale. del Flumendosa. Dotato di stile tardo-romanico (fine XIII un’officina fusoria nuragica e 31. • Chiesa di San mastio e di bastione secolo), a una sola navata, fu Sardegna con attrezzature e alcuni tratti di viabilità antica. 30. • Chiesa di Michele pentagonale con cinque torri edificata con materiali locali; macchinari d’epoca. Il nuraghe più importante è San Pietro Il paese di Nurri si trova sul ai vertici, presenta un al suo interno è conservato quello di Santu Millanu , Al centro di Nuraminis, la crinale di un antico vulcano ai antemurale provvisto di sette il “Retablo di Santa Lucia” 27. • Menhir costituito da una torre chiesa di San Pietro fu margini del Sarcidano. Le torri, e un’ulteriore cinta (XVII secolo). di Piscina Rei e di centrale e dove sono visibili le edificata nel XV secolo in stile rilevanze archeologiche sono muraria con cinque torri. Nuraghe Scalas tracce del villaggio di capanne gotico-aragonese. Della numerose: per il periodo All’esterno si trova il villaggio 26. Monserrato • Chiesa Il territorio di Muravera nuragiche con struttura originaria conserva il preistorico si va dalle domus de di capanne circolari. In Età di Sant’Ambrogio conserva due fra i più sovrapposizione di ambienti di campanile e alcune volte janas ai nuraghi, di cui i più Romana, dal II secolo a.C al V Il nome del paese deriva dalla importanti complessi Epoca Romana. Il pozzo sacro stellari nell’abside e nelle importanti sono il Corongiu ’e d.C., furono realizzati due

38 Sardegna Virtual Archaeology Sardegna Virtual Archaeology 39 “laboratori enologici” per la nicchia laterale e di una cella resti di una fonderia. Fra gli 37. Quartu Sant’Elena • dal centro abitato, molto Santa Barbara , del XVII pigiatura dell’uva. con bancone. Al di sopra e ai edifici della Nora romana, si Nuraghe Diana interessante la Grotta Is secolo. lati del portello di accesso alla segnalano il teatro, tre edifici Il Nuraghe Diana sorge sul Janas , che si sviluppa come 33. • Nuraghe camera si trova una termali, il Foro, il Tempio e il promontorio di Is Mortorius . Di un corridoio lungo 280 metri 40. San Basilio • Terme S’Omu de S’Orcu decorazione simbolica Santuario di Esculapio, e le pianta trilobata, presenta la suddiviso in cinque sale. romane e chiesa Numerosi siti testimoniano la costituita da spirali, zig-zag e abitazioni con mosaici. tholos centrale in asse con di San Basilio frequentazione del territorio cerchi concentrici. Vicino si La vicina torre del Coltellazzo l’ingresso e due ambienti 39. Samatzai • Nuraghe Questo complesso di edifici di Ortacesus già in Epoca trova la necropoli a domus de è stata realizzata dagli minori laterali. Il bastione è Su Nuraxi termali, edificato del II secolo Nuragica, tra cui il Nuraghe janas di S’Acqua Salida , con Spagnoli alla fine del XVI attraversato dal breve Il territorio di Samatzai d.C., è formato da una camera S’Omu de S’Orcu , al confine otto tombe. Tra di esse è secolo d.C. per fronteggiare corridoio che immette nel conserva le domus de janas centrale absidata suddivisa in con Guasila. Il paese è situato degna di nota la Tomba II, le incursioni piratesche e complesso, e su di esso si di S’Urri , e il Nuraghe Su tre vani in cui si individuano in un pianoro con numerose funge oggi da faro. aprono due alte garitte. Due ancora i resti delle condotte fonti d’acqua, come quelle di alte nicchie sono presenti per l’acqua. Il secondo Mitza S’Orrù, Mitza Su Fenu e 36. Quartucciu • Tomba anche nella tholos del mastio. ambiente riproduce una casa Fontana Bangius, già utilizzate dei giganti di Is Concias Dal lato settentrionale del rettangolare con due ingressi e dai Romani. Poco lontano La tomba, situata in località Is cortile parte la scala che tetto, sul quale vi è un piccolo sorge la chiesa campestre di Concias , si articola in un corpo conduceva ai passaggi affresco che riproduce un San Bartolomeo , un edificio rettangolare absidato che si superiori compresi fra le cielo stellato. Nel terzo di forme cinquecentesche restringe verso la parte murature. Durante la Seconda ambiente si conserva il tetto.

Area archeologica di Nora Nuraghe Su Nuraxi

Area archeologica di Nora Tomba di giganti di Is Concias Cascata di S. Valentino Chiesa di S. Nicola che sorge in una località dove, posteriore, preceduto da un Guerra Mondiale fu Furono riutilizzate in Età secondo la tradizione, sorgeva emiciclo frontale formato da trasformato in postazione Bizantina come edifici forse di in precedenza l’abitato, due ali arcuate. La struttura militare. tipo monastico, di cui restano spostato poi nel sito attuale esterna è resa da un tratti murari nei pressi della nel XVII secolo a causa Area archeologica di Nora paramento murario costituito 38. Sadali • Chiesa Chiesa di S. Basilio chiesa di San Basilio (XII della peste. da filari di grossi blocchi di di San Valentino secolo). caratterizzata da protomi granito di grandezza Situata nel centro storico di Nuraxi , di tipo complesso, 34. Pimentel • Domus taurine dipinte con ocra rossa. decrescente. Al centro Sadali, la chiesa di San ubicato a Nord dell’abitato. 41. San Nicolò Gerrei • de janas di Corongiu dell’esedra si apre il portello Valentino è di impianto Il nuraghe Bruncu Chiesa di San Nicola Dal paese di Pimentel, sulla 35. Pula • Area d’ingresso, sormontato da un bizantino ma fu modificata nel Maurreddu è un nuraghe Nel circondario di San Nicolò sinistra della strada per archeologica di Nora architrave. La camera XVII secolo in forme gotico- polilobato con antemurale e Gerrei si trovano delle fonti Guasila, una deviazione Nora era un importante funeraria, a pianta aragonesi. È l’unico santuario villaggio. Nel centro storico si sacre nuragiche: Is conduce alle domus de janas centro urbano fenicio-punico, rettangolare, mostra sul fondo in Sardegna dedicato al trovano la chiesa di San Molineddusc e Su Musuleu. di Corongiu . L’ipogeo meglio di cui si conservano le un bancone. I tre pozzetti martire romano vissuto nel III Giovanni Battista , edificata Tra i ruderi del santuario di conservato si compone di un fondazioni del tempio di presenti all’esterno erano secolo. Nei suoi pressi sgorga nel XVI secolo in stile Santu Iacci fu rinvenuta una pozzetto, di un’anticella con “Tanit”, alcune fortificazioni, i destinati alle offerte cultuali. una cascata. A breve distanza aragonese, e la chiesa di base di colonna in bronzo con

40 Sardegna Virtual Archaeology Sardegna Virtual Archaeology 41 iscrizione trilingue latina, con volta a botte, ha una sola 45. Sarroch • Nuraghe romanico. Nel XIII-XIV secolo 48. Senorbì • Necropoli 50. Serri • Area greca e punica, risalente alla navata con due cappelle per Antigori fu addossato un piccolo punica di Monte Luna archeologica metà del II secolo a.C. Il lato. Il complesso di Antigori è una portico eretto su colonne e Situata di fronte all’altura di di Santa Vittoria piccolo centro urbano è molto cittadella fortificata nuragica pilastrini con frammenti di Santu Teru, dove sorgeva L’insediamento si trova su un caratteristico per la presenza 43. San Vito • Nuraghe (Bronzo Medio-Prima Età del varia provenienza. Sui muri l’abitato punico, la necropoli altopiano basaltico. In di case di scisto ed edifici in Asoru Ferro) arroccata su una cresta laterali, con feritoie nell’abside di Monte Luna è prossimità della chiesa è stato ladiri , edificati intorno alla Il territorio di San Vito vanta rocciosa. Del complesso di semicircolare, vi sono archetti caratterizzata dalla presenza individuato un protonuraghe seicentesca chiesa di San un’alta concentrazione di siti torri e cortine murarie di pensili a tutto sesto separati di tombe a pozzo con camere del Bronzo Medio (XVII-XIV Nicola , costruita in forme archeologici, come il nuraghe raccordo sono tuttora visibili da mensole. Nell’abside si laterali, tombe a fossa secolo a.C.), alcune strutture barocche con un impianto a complesso in località Asoru , l’ingresso aperto sulla cortina trova l’altare con la statua semplice, entro cassone difensive di Età Nuragica una sola navata e la copertura edificato a guardia della valle meridionale, la torre C, che equestre di San Giuliano. delimitato da lastre, in loculi e (XIV-XI secolo a.C.) ed edifici con volte a botte. conserva la tholos della All’esterno della chiesa di carattere cultuale del camera del piano terra, il vano sono stati documentati un Bronzo Recente-Prima Età del 42. • Chiesa A, che ha restituito la maggior pozzo nuragico e un’area Ferro, come un pozzo sacro, di San Sperate parte dei reperti micenei e la cimiteriale datata tra un tempio in antis e un tempio San Sperate è chiamato torre F. A un momento di l’XI e il XII secolo d.C. ipetrale. A uso collettivo si “Paese Museo” per la frequentazione più tardo sono riferiscono invece la “Capanna presenza di numerosi murales , da attribuire alcuni vani 47. • Chiesa delle riunioni” e il “Recinto di sculture e installazioni. disposti nell’estremità di Sant’Anna delle feste”. Attorno a tali

Nuraghe Asoru Chiesa di S. Maria di Sibiola

del Rio Picocca e costituito da a enchytrismòs (entro anfore). una torre alla quale fu I numerosi reperti sono visibili aggiunto un bastione trilobato nell Museo Sa Domu Nosta , che racchiudeva un cortile. allestito presso una casa campidanese ubicata nel 44. Sant’Andrea Frius • centro storico del paese. Chiesa di S. Sperate Chiesa di Sant’Andrea Nuraghe Antigori Necropoli di Monte Luna Area archeologica di S. Vittoria Gran parte dei siti archeologici 49. • Chiesa di Presso il “Giardino Sonoro” del paese di Sant’Andrea Frius occidentale, mentre per un Il paesino di Selegas sorge Santa Maria di Sibiola edifici furono scavate dello scultore Pinuccio Sciola presenta una frequentazione piccolo anfratto è stata intorno alla chiesa di Edificata tra l’XI e il XII secolo numerose capanne riferibili a si possono ammirare le sue ininterrotta dall’Epoca ipotizzata una funzione Sant’Anna , di impianto dai monaci Vittorini, un esteso villaggio. I materiali “pietre sonore”. Il monumento Nuragica a quella Tardo funeraria. tardogotico del XII-XIII probabilmente era il cuore archeologici documentano più importante è la chiesa di Romana e Altomedievale. Nel secolo. L’interno è a una dell’antica “villa” di Sibiola , una frequentazione in Età San Sperate , costruita nel Medioevo il centro abitato 46. Selargius • Chiesa di sola navata con cappelle gestita dagli stessi religiosi. Romana (III-II secolo a.C.) e XVII secolo. Tutto ciò che faceva parte del Giudicato di San Giuliano laterali e nel corso del secolo L’interno ha un’aula divisa in in Età Bizantina (VI-VII secolo conosciamo di questa chiesa Cagliari ed era incluso nella L’antica origine del borgo di XVIII è stato abbellito con due navate absidate e d.C.) paleocristiana deriva dai curatoria della Trexenta. Selargius è testimoniata dagli altari marmorei e portali scandite da pilastri e coperta resoconti delle esplorazioni L’attuale parrocchiale di insediamenti prenuragici di lignei di fattura da volte a botte. Conserva 51. Sestu • Chiesa del 1615. Ad eccezione di un Sant’Andrea , costruita nel Cuccuru Matt’e Masonis e di Su baroccheggiante. Il museo, decorazioni risalenti al periodo di San Giorgio cassone rivestito di malta di XVII secolo, presenta una sola Coddu (3200-2850 a.C.). Nel situato all’interno della di primo impianto della chiesa, Il nome romano del paese si calce, che la tradizione vuole navata coperta da una volta a centro storico sorge la chiesa parrocchiale, è rappresentato con qualche intervento riferisce alla distanza in miglia fosse il sepolcro del martire botte. Altre chiese interessanti romanica di San Giuliano , da statue, libri liturgici, successivo in stile gotico. La da Caralis . Nella parte più Speratus, non è rimasto nulla sono quelle della Madonna di edificata nella prima metà paramenti e arredi sacri, datati facciata è di forma quadrata antica del centro si trovano la di visibile. L’edificio, coperto Bonaria e di Sant’Isidoro. dell’XI secolo in stile a partire dal XVI secolo. con due porte centinate. chiesa di San Salvatore ,

42 Sardegna Virtual Archaeology Sardegna Virtual Archaeology 43 edificata nel XII secolo, e la 53. • Nuraghe conserva attualmente la torre testimonianza archeologica crocefisso appartenente alla chiesa del Carmelo . chiesa di San Giorgio , di stile Su Nuraxi ’e Pauli di guardia. importante sia per il suo all’Arciconfraternita del Notevole la torre spagnola gotico-catalano. Fuori Il nuraghe monotorre di notevole stato di Rosario. del Budello che domina dell’abitato si trova la chiesa di Seulo è stato costruito con 55. • Castello di Sassai conservazione sia per la l’insenatura del Budello e la San Gemiliano , costruita filari di scisto. Dall’ingresso, Costruito dai Pisani a metà del sistemazione singolare a 59. • Nuraghe Piscu spiaggia di Su Portu de nell’XI secolo dai Vittorini. Ha si accede a un andito con XIII secolo, finì poi ridosso della chiesa di San Il sito del Nuraghe Piscu si S’Arena. un’aula a due navate absidate, vano-scala e nicchia, conquistato dagli Aragonesi e Teodoro . Da segnalare inoltre trova sulla sommità di un ristrutturata nel XIII secolo. attraverso cui si entre nella distrutto nel 1353 dalle truppe il Nuraghe Gega , al confine basso rilievo e comprende un 61. • Chiesa Un porticato con archi fu camera circolare, munita di giudicali arborensi di Mariano con il paese di Gerrei, e il nuraghe con villaggio (Bronzo di San Saturnino addossato all’edificio religioso nicchie alle pareti. IV. Tra le murature sono stati Nuraghe Erra , su un colle che Recente-Età del Ferro) Le origini romane di Ussana nel XVI secolo. rinvenuti un deposito per domina tutta la Trexenta. I sono evidenti nella zona granaglie e un forno per il due villaggi di Siurgus e di archeologica presso la chiesa 52. Settimo San Pietro • Sito pane. Si distinguono le mura Donigala hanno avuto genesi di San Lorenzo , con i ruderi di nuragico di Cuccuru Nuraxi perimetrali e divisorie, una differenti. Il primo, il cui nome un impianto termale del IV Databile tra la seconda metà torre a sezione quadrata e due deriva dal termine Xiurgus , secolo d.C. Il paese conserva del II millennio a.C. e gli inizi ambienti sotterranei dotati di trae origine da un monastero diversi monumenti di pregio, del I, comprende i resti alcuni anelli di ferro alle pareti, di monaci bizantini di cui sono come la chiesa romanica di di un nuraghe polilobato forse utilizzati come prigioni. visibili ancora i ruderi; il San Saturnino , edificata nel

Castello di Acquafredda Nuraghe Piscu

54. Siliqua • Castello realizzati con blocchi di marna di Acquafredda disposti a secco su filari Il castello di Acquafredda fu regolari. Il nuraghe è formato costruito sull’omonimo colle, da una torre centrale con funzione difensiva, nel circondata da un bastione XIII secolo. La tradizione quadrilobato, a cui si accede Chiesa di S. Giorgio attribuisce la sua edificazione Castello di Sassai Chiesa di S. Barbara tramite un corridoio con Torre del Budello al conte Ugolino della nicchie laterali che sbocca sul in relazione con un tempio Gherardesca; fu abbandonato 56. Sinnai • Chiesa secondo si è sviluppato in cortile a cielo aperto. Il XII secolo dai monaci Vittorini a pozzo e un pozzetto votivo. nel XIV secolo. La di Santa Barbara Epoca Medioevale. complesso è protetto da un e più volte modificata. Nel Il pozzo sacro è ricavato in fortificazione è articolata su La parrocchiale di Santa antemurale turrito all’interno XVIII secolo la chiesa subì una delle torri del nuraghe tre livelli: il borgo, la torre- Barbara fu costruita nel XVI 58. • Chiesa del quale furono edificate un’inversione dell’asse e presenta un atrio cisterna e il castello vero e secolo in forme gotico- di San Giacomo alcune capanne circolari e liturgico; si demolirono le rettangolare che conduce, proprio. Il borgo, ai piedi del aragonesi. La pianta è a croce Il paese sorge in una zona vani rettangolari. absidi, l’altare fu collocato a tramite alcuni gradini, a un complesso, è difeso da una latina, con la navata arricchita fra le più fertili della Sardegna occidente e il prospetto pianerottolo. Da qui una cinta muraria merlata: da cappelle laterali e dal meridionale. Nella parte 60. Teulada • Torre orientale divenne la facciata. ripida rampa di scale scende comprendeva ambienti presbiterio sopraelevato. alta dell’abitato sorge la del Budello All’interno custodisce un fino a metà altezza della destinati ai servi, alle truppe, Conserva alcune tele del XVIII seicentesca chiesa di Il paese di Teulada è l’erede sarcofago del III secolo d.C. e tholos , che anticamente si stalle e magazzini. Al secondo secolo, attribuite al pittore San Giacomo , che conserva della romana Tegula , lungo la alcuni rocchi di colonna superava con una scala di livello è visibile una torre- Sebastiano Scaleta e statue opere d’arte di gran pregio: strada che univa Nora a Sulci , d’Epoca Romana. legno. Sul fondo, al centro, cisterna, con volta a botte e lignee del XVII secolo. paramenti sacri, quadri del come testimoniano le rovine si trova il pozzo vero e composta di tre vani. Il XVI secolo della bottega presso la chiesa e la torre di 62. Uta • Chiesa proprio che si apre su una castello, originariamente 57. • cagliaritana di Stampace, Sant’Isidoro , nell’omonima di Santa Maria canna cilindrica profonda aveva una pianta a U ed era Nuraghe Su Nuraxi una statua settecentesca di località. L’attuale abitato si La chiesa romanica di Uta fu circa 20 metri. articolato in tre piani; Questo monumento è una San Giacomo e un formò nel XVII secolo attorno edificata dai Vittorini nel

44 Sardegna Virtual Archaeology Sardegna Virtual Archaeology 45 secolo XII con un impianto a 64. • include alcuni siti importanti, Dall’ufficio del direttore, si può 68. • Complesso da un campanile a vela e da due navate absidate. Nel Nuraghe Adoni fra cui i resti della città di osservare la fonderia, in cui nuragico Su Sonadori una teoria di archetti che corso del secolo XIII l’edificio Il sito di Adoni comprende un Sarcapos , il centro da cui forse avveniva il trattamento Il paese di Villasor sorse nel corrono sotto gli spioventi. Il fu ristrutturato da maestranze nuraghe quadrilobato, con viene il nome della regione del dell’antimonio. 1414 quando il catalano portale del lato Nord presenta pisane e assunse l’attuale torre centrale e quattro torri Sarrabus. Lungo la S.S.125 si Giovanni Siviller costruì un architrave in pietra grigia, impianto a tre navate scandite laterali, frequentato dall’Età trovano i resti del Castello di 67. • Siti fenici l’omonimo castello in stile su cui si rilevano le sagome di da arcate e antiche colonne Nuragica (Bronzo Medio- Quirra , eretto sulla sommità e torri costiere gotico, per difendere il una croce e di un uomo. probabilmente provenienti da Bronzo Recente) all’Età di un colle dai giudici di Nel VII secolo a.C., sul più territorio dagli ultimi ribelli edifici romani. La navata Medievale. Il villaggio si Cagliari fra il XII e il XIII occidentale dei rilievi di arborensi, ma il territorio era 70. • Sito centrale è absidata e ha la estende sul pianoro secolo. Ai piedi del colle si Cuccureddus , i Fenici già frequentato in Epoca Romano-Bizantino copertura a capriate di legno. prospiciente il nuraghe. Le trova la chiesa di San Nicola , costruirono un emporio Preistorica, come testimoniato di San Cromazio La facciata è in conci calcarei uno dei due edifici romanico- dalla presenza dell’importante Il sito di San Cromazio ha e in marmo; lungo il perimetro pisani realizzati in Sardegna complesso nuragico Su dell’edificio corre un fregio ad con l’uso di mattoni a vista. In Sonadori , in località S’Aqua archetti sorretti da mensole direzione di Tertenia si trova il Cotta , datato al Bronzo ornate di sculture simboliche, pozzo nuragico di Is Pirois . Recente. Si tratta di un antropomorfe e zoomorfe. monumento complesso, i cui 66. • Miniera corpi aggiunti sono costituiti, 63. • Area di Su Suergiu in parte, dai vani ristrutturati archeologica di Matzanni

Area archeologica di Matzanni Fortezza Vecchia Mosaico di San Cromazio con un luogo sacro, dedicato alla dea Ashtart e frequentato restituito un’importante anche in Età Romana. testimonianza di sito La Fortezza Vecchia , edificata pluristratificato. Intorno al I sec. nel XIV-XVI secolo su un a.C. vi fu costruita una mansio , promontorio con funzioni di Chiesa di S. Pietro una stazione di posta romana avvistamento e difesa, è dove trovavano ricovero i articolata in quattro lobi a di un isolato abitativo che viaggiatori, i loro animali e le Chiesa di S. Maria Miniera di Su Suergiu spigolo vivo mediante circonda la torre centrale. loro merci, che si muovevano l’inserimento di piccoli lungo una delle strade da e per Questa area sacra nuragica La miniera di Su Suergiu era bastioni posti ai vertici del 69. Villa San Pietro • la città di Cagliari. Potenziato (Bronzo Recente e Finale) sicuramente il complesso più primitivo impianto a pianta Chiesa di San Pietro con la costruzione di una comprende tre templi a pozzo Nuraghe Adoni importante in Sardegna per triangolare. Il Faro dell’Isola Questo piccolo ma piccola terma , il luogo ha visto e un piccolo villaggio di l’estrazione di minerali di dei Cavoli fu realizzato sul interessante monumento è un il suo massimo splendore nel capanne circolari. I pozzi, strutture presentano pianta antimonio. Gli edifici del punto più alto dell’isola esempio di edificio romanico IV-V secolo d.C. con la costruiti con blocchi di scisto circolare o sub-circolare e villaggio – magazzini, alloggi intorno al 1856, inglobando che si colloca nel periodo di costruzione di un’aula lavorati e disposti a filari furono edificate in pietra degli impiegati, la mensa e il una torre difensiva spagnola, passaggio verso lo stile gotico. mosaicata, probabilmente una irregolari, presentano l’atrio calcarea di piccola pezzatura. laboratorio chimico – sono costruita nel 1591; è Fu edificato in pietra calcarea chiesa fin dalla sua origine, rettangolare con scala uno dei più begli esempi di costituito da una base intorno alla fine del XIII secolo intorno a cui si concentrò un discendente che introduce 65. • Castello architettura mineraria sia per a forma di parallelepipedo, con pianta a navata unica piccolo cimitero. La chiesa e le nella camera sotterranea a di Quirra lo stile architettonico, sia per su due piani, e da una torre absidata e coperta da un tetto tombe rimasero in funzione tholos . Il territorio di Villaputzu la presenza di arredi originali. cilindrica. ligneo. La facciata è arricchita fino all’Età Medievale. • 46 Sardegna Virtual Archaeology Sardegna Virtual Archaeology 47 PROGETTO “PATRIMONIO CULTURALE SARDEGNA VIRTUAL ARCHAEOLOGY ”

ELENCO GENERALE DELLE GUIDE

AMBITO TERRITORIALE AMBITO TERRITORIALE CAGLIARITANO OGLIASTRA Basilica di Complesso nuragico San Saturnino | Cagliari di S’Arcu ’e Is Forros Area archeologica Villagrande Strisaili di Sant’Eulalia | Cagliari Porto e torri costiere di Arbatax | Tortolì

AMBITO TERRITORIALE SULCIS,IGLESIENTE AMBITO TERRITORIALE Necropoli di NUORESE Is Pirixeddus | Sant’Antioco Castello Area archeologica della Fava | Posada di Monte Sirai | Carbonia Tomba di giganti di S’Ena ’e Thomes | Dorgali

AMBITO TERRITORIALE MEDIO CAMPIDANO AMBITO TERRITORIALE Villaggio nuragico SASSARESE di Su Nuraxi | Barumini Necropoli di Castello di Monreale | Sant’Andrea Priu | Bonorva Chiesa e monastero di San Nicola di Trullas | Semestene AMBITO TERRITORIALE ORISTANESE Area archeologica AMBITO TERRITORIALE di Tharros | Cabras GALLURA Terme romane di Circoli megalitici Forum Traiani | Fordongianus di Li Muri | Arzachena L’area delle basiliche Palazzo di Cornus-Columbaris | Cuglieri di Baldu | Luogosanto Sardegna Virtual Archaeology 49