A Quasi Due Anni Dal Varo Della Nuova Normativa, I Cremonesi Figurano Tra
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Patenti L’abbiamo chiamata, penalizzando la fantasia a vantag- gio della praticità, “Melting Pot”, il termine inglese che tradizionalmente viene utilizzato per indicare il crogiuo- lo di culture diverse. Perché questa novità? Chi ci segue con regolarità sa che da tempo dedichiamo ampio spa- zio alle notizie, ai problemi e alle iniziative che riguarda- no gli immigrati residenti in Italia e, più specificatamen- te, nel territorio cremonese. Lo facciamo non per un ter- Spuntate zomondismo lacrimevole o tanto per metterci in pace la coscienza, ma semplicemente perché riteniamo che per il bene di tutti, vecchi e nuovi cremonesi, sia necessario promuovere il dialogo e la conoscenza reciproca tra le diverse culture. E’ un discorso che riguarda gli immigrati in primis, che spesso provengono da paesi con usi e co- stumi molto diversi, ma che si può estendere anche agli italiani e, nel nostro piccolo, ai cremonesi, perché non esiste una “cultura italiana” monolitica e immutabile, co- sì come non si può parlare di una “cultura cremonese” condivisa in ogni suo aspetto da tutti coloro che sono nati e vivono nel nostro territorio. Le culture, piaccia o no, sono il frutto dell’interazione e della mediazione tra diversi punti di vista. Un processo in continuo muta- mento, più o meno rapido, che dovrebbe basarsi su un unico, fondamentale punto fermo: il rispetto degli altri. Questo punto fermo non è un dogma o una verità as- soluta da accettare passivamente, ma soltanto il frutto di un ragionamento utilitaristico. Solo partendo da que- sto rispetto reciproco, infatti, è possibile ipotizzare un incremento del benessere collettivo della nostra socie- tà, che per molti aspetti non può più prescindere dalla presenza degli immigrati. Immigrati che col passare del tempo, è bene ricordarlo, saranno sempre meno immi- grati e sempre più cittadini. I nuovi italiani e cremonesi, appunto. In questo processo di avvicinamento, dialogo e conoscenza reciproca tra le diverse culture, la stam- pa può svolgere un ruolo importante. Nel caso degli im- migrati, però, non lo fa quasi mai, privilegiando un ap- proccio che invece di informare tende a sobillare i pro- pri lettori, assecondandone gli istinti più che stimolan- done la riflessione. La sezione “Melting Pot” nasce per questo, come spazio di informazione, dibattito e rifles- sione per e sugli immigrati. Non si tratta di un ghetto in cui confinare tutto ciò che riguarda gli stranieri che vi- A quasi due anni dal varo vono nel nostro paese - anche le altre pagine del nostro settimanale, infatti, continueranno a ospitare articoli di questo tipo - ma piuttosto di un segnale tangibile, con- della nuova normativa, creto, cartaceo, che vogliamo lanciare a tutti, vecchi e nuovi cremonesi, per fare sì che diffidenze, stereotipi e i cremonesi figurano timori vengano gettati a mare a vantaggio di un approc- cio più empatico e collaborativo. E a tutti, immigrati e non, chiediamo di contribuire per trasformare quella che tra gli automobilisti più penalizzati oggi è una piccola sezione in un significativo spazio di confronto. alle pagine 8-9 Simone Ramella Regionali: in Lombardia tutto come previsto, Pizzetti e Rossoni restano al loro posto - pagina 14 3 Attualità Sabato 9 aprile 2005 Dal mondo E’ in corso in questi giorni la commemorazione dei fatti del ’94 quando persero la vita quasi un milione di persone Il Rwanda si ricorda a 11 anni dal genocidio di Giulia Sapelli dotto (da 2400 a circa 500 uomini) nessuna esecuzione è stata anco- nonostante le ripetute richieste ra effettuata). Undici anni sono passati, dal quel d’aiuto. A undici anni dal Genocidio, la terribile sette aprile 1994, quando Le colpe principali ricadrebbero su condizione dello Stato rwandese è ebbe inizio uno dei più sanguinosi Stati Uniti, Francia, Belgio e Na- ancora drammatica. Nonostante i crimini umanitari che la storia del- zioni Unite, colpevoli i primi di aver continui proclami in cui il Presi- l’uomo abbia mai conosciuto. Si posto il veto sui finanziamenti in dente Kagame fa notare che non parla del Genocidio in Rwanda, favore dei contingenti di pace, i se- esistono più Hutu e Tutsi ma solo Cento giorni in cui circa un milione condi di appoggiare il governo ad Rwandesi, l’odio ed il risentimen- di rwandesi di etnia Tutsi sono sta- interim formato da personaggi to tra le due etnie è ancora pre- ti massacrati dai compatrioti Hutu estremisti Hutu, i terzi (paese co- sente e sopito, anche in seguito di fazione estremista. lonizzatore) di essere letteralmen- agli effetti che gli scontri hanno la- Proprio in questi giorni, si svolge te fuggiti dopo le prime scherma- sciato sul territorio: il virus del- l’undicesima commemorazione di glie in cui 10 persone di nazionali- l’Aids rende il popolo rwandese quella data tragica. Una cerimonia tà belga anno perso la vita e le ul- secondo solo al Sudafrica per in- profondamente sentita da tutto il time per aver sempre costante- fezioni in proporzione al numero popolo rwandese, e che terminerà mente mostrato ottimismo su ciò degli abitanti, oltre 300mila orfani il 13 aprile. Il presidente della prin- che accadeva in quei giorni. vagano per le strade e per i villag- cipale organizzazione di soprav- Dopo la fine del conflitto la zona gi in cui sono ancora visibili i resti vissuti Ibuka (“Ricordati”, in kin- dei Grandi Laghi sprofonda in una fisici delle vittime e numerose fa- yarwanda), François Ngarambe, crisi politica, economica e sociale. miglie sono composte da un solo ha dichiarato all'Afp “che l'attività Sia gli Hutu che i Tutsi chiedono genitore spesso disoccupato con più importante riguardante la gior- vendetta ognuno per le sue ragio- a carico anche otto figli da mante- nata del 7 aprile (giorno in cui ini- ni. Infatti subito dopo i “cento gior- nere. Il paradosso politico consi- ziò il genocidio nel '94) sarà la rei- ni” si è ribaltata la situazione. Oltre ste nel fatto che, sebbene da tut- numazione delle ossa esumate”. 50mila Hutu accusati di genocidio te le carte d’identità sia stata eli- Durante il genocidio, migliaia di o di partecipazione ai crimini sono minata la voce che distingueva cadaveri erano stati gettati in fret- stati incarcerati spesso senza re- Hutu da Tutsi sostituendola con ta e furia in fosse comuni o in latri- golare processo e sulla base di “Rwandese”, la distinzione razzia- ne. La grande cerimonia che ha semplici testimonianze non com- le si nota dal fatto che l’unico par- dato il via al periodo di lutto ha provate. Le condizioni nelle carce- tito esistente in Rwanda (Rpf) è avuto luogo a Murambi, nella pro- ri sono drammatiche e i diritti uma- composto esclusivamente da vincia di Mutara (Nord-Est del ni (come accusano Human Right Rwandesi Tutsi. A tutto ciò si ag- Paese), alla presenza del presi- Watch ed Amnesty International) giunge una situazione economica dente della Repubblica rwandese sono oltremodo ignorati, in quan- non rassicurante: il 90% della po- Paul Kagame. to spesso i detenuti sono costret- polazione è impiegata nel settore Proprio alla vigilia delle comme- ti a vivere e dormire anche in sei in agricolo (che rappresenta il 42% morazioni, Kigali ha per via del suo celle di due metri quadrati. I verti- del Pil), ma mentre la densità de- rappresentante al Tribunale pena- ci del governo Hutu ad interim ed mografica aumenta (il Rwanda è lo le internazionale per il Rwanda altri personaggi di spicco del 1994 stato africano con il maggior nu- (Tpir) ad Arusha (Tanzania) incorso sono tutti sotto processo nel Tri- mero di abitanti per chilometro azioni giudiziari contro delle "auto- bunale Internazionale con sede ad quadrato), il terreno rimane ugua- rità politiche e militari francesi" so- Arusha in Tanzania, ma per i mili- le ed invecchia, ossia produce me- spettati dal Rwanda di implicazio- ziani delle Interahamwe (ossia “co- no. In aggiunta, non va sottovalu- ne nel genocidio. loro che uccidono insieme”, gli tato il deficit commerciale con l’e- La drammatica storia di questo degli Hutu (in maggioranza) ed a istigando l’odio razziale. La ten- fuoco in poco più di tre mesi, sen- squadroni di estremisti Hutu) la stero: privo di risorse energetiche paese affonda le sue radici nel favore dei Tutsi (circa un decimo sione crebbe, fino ad arrivare al 6 za distinzioni tra uomini, donne e sorte è differente: vengono giudi- quali il petrolio, o di materie prime 1300, quando si verificò una mi- dei connazionali), soprattutto ri- aprile 1994, all’abbattimento del- bambini, e spesso coinvolgendo cati da tribunali popolari sulla ba- come i diamanti o altri minerali, per grazione Tutsi, e si instaurò una guardo ai diritti di impiego nel set- l’aereo su cui viaggiava Juvenal tra le vittime numerosissimi Hutu se di testimonianze oculari dei pa- la ripresa economica il Rwanda pacifica convivenza tra tre diversi tore pubblico.