Dipartimento Interaziendale Per La Salute Mentale Di Verona Direttore Prof.Ssa Mirella Ruggeri Policlinico “G.B
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Accredited - Agréé AZIENDA ULSS 20 AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA INTEGRATA VERONA VERONA Cod. Fiscale e P. IVA 02573090236 Dipartimento Interaziendale per la Salute Mentale di Verona Direttore Prof.ssa Mirella Ruggeri Policlinico “G.B. Rossi” – Piazzale L.A. Scuro n°10 – 37134 Verona Tel. 045-8124952 e 045-8124953 Fax. 045-8027480 Segreteria per la Programmazione ed il Coordinamento Operativo del D.I.S.M. Web page: http://sociale.ulss20.verona.it/salutementale.html E-mail: [email protected] PEC: [email protected] RETE DELLE STRUTTURE DEL DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE PER LA SALUTE MENTALE DI VERONA ALL’INTERNO DELLA PROGRAMMAZIONE DEL PIANO DI ZONA DELLA AZIENDA ULSS 20 L’ambito di riferimento Le varie esperienze in ambito di salute mentale maturate in questi anni nella regione Veneto hanno sancito che il modello operativo attuato finora, cioè una organizzazione dipartimentale articolata in una rete integrata di servizi secondo una logica di psichiatria di comunità, è quello che meglio risponde ai bisogni di salute mentale di una determinata popolazione di riferimento. Pertanto il nuovo Progetto Obiettivo Regionale per la tutela della salute mentale riafferma la specifica identità del DISM – dipartimento strutturale transmurale, dotato di autonomia tecnico- organizzativa, collocato a livello territoriale con attività ospedaliera, che si interfaccia con il coordinamento dei distretti nelle integrazioni funzionali con tutti i numerosi soggetti coinvolti nell’ambito della salute mentale. Tale specificità ha anche l’obiettivo di sviluppare nuovi scenari che siano in grado intercettare e dare risposta alle nuove problematiche emergenti, integrando le risposte preventive, terapeutiche, riabilitative, di reinserimento sociale e i diversi ambiti di intervento in una prospettiva di promozione della salute e di prevenzione dello stigma. Il Dipartimento Interaziendale per la Salute Mentale (DISM) di Verona è composto dall’Azienda ULSS 20, dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata e dall’Università di Verona: esso svolge la funzione di coordinamento progettuale/programmatico delle attività territoriali ed ospedaliere dei quattro Servizi Psichiatrici dislocati sul territorio dell’ULSS 20, tre dei quali (1°, 2°, e 4° Servizio) afferenti direttamente all’Azienda ULSS 20 ed uno (il 3°) all’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata in convenzione con l’Università di Verona. Secondo la normativa regionale di settore – Progetto Obiettivo Regionale (DGRV 651/2010) e Delibere Regionali specifiche di riferimento, tra cui citiamo: DGRV1616/2008, DGRV 2082/2010, DGRV 2786/2010, DGRV 3442/2010, DGRV 166/2011, DGRV 748/2001, DGRV 752/2011, DGRV 2344/2011), nonché in base alle delibere di riferimento del Direttore Generale della A. ULSS n. 20 e del Direttore Generale della A.O.U.I. – in particolare la DDG ULSS 20 n. 332 del 11 giugno 2012 (convenzione tra Università di Verona, A. Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e A. ULSS n. 20 di Verona) recepita con DDG A.O.U.I. n. 535 del 17 agosto 2012 - i principii organizzativi che ispirano l’operatività del DISM sono: 1) centralità della persona, garantendone il coinvolgimento in tutte le fasi del percorso diagnostico-terapeutico-riabilitativo, sostenendone la capacità di scelta e di decisione e acquisendone il consenso informato circa gli obiettivi e i metodi di trattamento; Segreteria per la Programmazione ed il Coordinamento operativo del D.I.S.M. Responsabile Dr.ssa Marina Masetti C.so Porta Palio, 30 – 37122 Verona Tel. 045/9287061 – Fax. 045/9287098 2) promozione della progettualità e delle innovazioni e della ricerca scientifica nella pratica dei servizi; 3) accessibilità dei servizi agli utenti; servizi inseriti nella comunità locale, in grado di adattarsi ad una domanda sempre più attenta ed in evoluzione. Promozione del protagonismo dell’utente nei processi che lo coinvolgono, nella definizione degli obiettivi e degli strumenti, nella organizzazione e nel funzionamento dei servizi. Attenzione e monitoraggio di pazienti a rischio di drop out; 4) efficacia degli interventi, attenta valutazione dei processi e dei risultati, con attenzione anche alla coerenza degli strumenti organizzativi. Presa in carico con formulazione di Progetti Terapeutici Individualizzati (PTI); 5) adeguatezza nell’utilizzo delle risorse; 6) organizzazione del lavoro in èquipe pluri-professionale; interventi articolati bio-psico-sociali con valorizzazione di tutte le competenze professionali; attenzione al benessere organizzativo; 7) adeguatezza delle risposte nelle “zone grigie”, ovvero quelle che stanno ai margini delle specificità di competenza dei diversi servizi, in particolare: salute mentale dell’infanzia e adolescenza e lungo assistenza; collaborazioni chiare, ispirate ad una precisa delimitazione delle competenze psichiatriche, con i Servizi delle Aree a alta integrazione socio sanitaria per i casi in “doppia diagnosi”, con definizione consulenze precisa della titolarità della presa in carico da parte di uno dei servizi competente per bisogno prevalente; 8) rispetto della cultura e delle identità etniche di provenienza; 9) aggiornamento e miglioramento continuo della qualità. E’ compito specifico del DISM predisporre: - la Carta dei servizi del DISM, che va rivista almeno ogni 3 anni, con definizione degli obiettivi e dei programmi dei Servizi; - un piano annuale formativo e di aggiornamento del personale, incluso quello del privato sociale, che preveda percorsi formativi possibilmente accreditati ECM sia su obiettivi aziendali che su specifici aspetti della professione; - la modalità di raccolta dei dati e la gestione del sistema informativo dipartimentale; - il piano di informazione, educazione e formazione socio sanitaria specifica per la popolazione residente, gli utenti, i familiari, il mondo del volontariato e per le reti sanitarie e sociali locali e di interventi per la promozione della salute mentale e di contrasto allo stigma; - il documento annuale di verifica e di riscontro degli indicatori compresi quelli definiti dalla Regione. Inoltre, il DISM: - presidia l’adeguatezza delle risorse di personale e di strutture necessarie all’espletamento del quotidiano lavoro clinico delle Unità Operative, proponendo gli adeguamenti necessari alla Direzione Generale; - formula pareri prioritari sulla utilizzazione dei fondi aggiuntivi per il conseguimento degli obiettivi prioritari concordati a livello nazionale; - cura la qualità del lavoro clinico con la proposta di programmi formativi per il personale operante, in sintonia con le direttive della ULSS; - promuove in modo attivo l’integrazione a livello territoriale delle attività psichiatriche formulando le proprie proposte operative; - è impegnato nella integrazione delle competenze sanitarie con le competenze sociali nell’ambito della integrazione sociosanitaria; - formula i protocolli di intesa con le strutture private convenzionate esistenti nel territorio per la migliore utilizzazione della rete dei servizi e cura l’opportunità di utilizzo delle strutture privato sociali e gli obiettivi specifici da richiedere alle stesse, intervenendo in modo diretto e propositivo, per la parte di competenza, nella stesura dei documenti di convenzione con le strutture privato sociali di cui intenda avvalersi. Il DISM, per il raggiungimento delle finalità sopradescritte, adotta i principii metodologici della progettazione per obiettivi e della loro condivisione, della programmazione delle attività, del controllo quantitativo e qualitativo delle prestazioni erogate. Il DISM comprende diverse Unità Operative Complesse, ciascuna delle quali prevede il completo sviluppo e l’integrazione degli interventi ambulatoriali, residenziali, semiresidenziali ed ospedalieri. Il DISM articola il proprio sistema di assistenza lungo le seguenti linee direttrici clinico- organizzative: Fase di emergenza psichiatrica, nella quale l’intervento sanitario-psichiatrico avviene: nelle sedi ambulatoriali e di Day Hospital; nei quattro reparti di Diagnosi e Cura, quando l’emergenza di uno stato acuto non permette il trattamento ambulatoriale. Fase terapeutico-riabilitativa, nella quale le prestazioni sanitarie e socio-sanitarie vengono erogate a supporto di percorsi individualizzati integrati all’interno di una rete, formale e informale, di strutture e servizi, nelle fasi intensiva ed estensiva del trattamento: Ambulatori Psichiatrici Centri di Salute Mentale/Centri Diurni (C.S.M./C.D.) Comunità Terapeutiche Riabilitative Protette (C.T.R.P.) Comunità Alloggio (C.A.) di base o di tipo estensivo Gruppi Appartamento Protetto Alloggi a minore livello di protezione (Gruppi Appartamento ex DGRV 84/2007) Servizio di Assistenza Territoriale Rete di auto mutuo aiuto Le altre strutture e/o Servizi inseriti nei Piani di Zona. Fase di lungo assistenza, nella quale gli interventi assumono una connotazione più propriamente socio-assistenziale, di supporto e accompagnamento a fronte delle difficoltà della vita quotidiana. Tali interventi, oltre ad alcuni punti della rete precedentemente elencata, si avvalgono, a fronte di necessità socio-assistenziali che richiedono un contesto di residenzialità, anche di: Strutture residenziali di lungo assistenza dislocate sul territorio provinciale (Ulss 20 – 21 – 22) e presso le RSA di Marzana e Cologna Veneta. Il sistema di assistenza psichiatrica, nell’erogazione delle proprie prestazioni, fa riferimento al quadro normativo di applicazione dei Livelli Essenziali di Assistenza, interagendo in maniera sistematica