Pr-Vg: Norme Di Attuazione
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PR-VG: NORME DI ATTUAZIONE Indice Pag TITOLO I – DISPOSIZIONI GENERALI CAPO I – NORME GENERALI art. 1 – finalità e applicazione del PR-VG 4 art. 2 – sistemazione urbanistica 6 art. 3 – attività in corso e autorizzazioni temporanee 6 art. 4 – elaborati costituenti il progetto del PR-VG 6 TITOLO II – ATTUAZIONE DEL PR-VG CAPO I – SVILUPPO OPERATIVO DEL PRG art. 5 – Ambiti di intervento urbanistico 10 art. 6 – Coordinamento progettuale urbanistico 11 CAPO II – STRUMENTI URBANISTICI E AMMINISTRATIVI art. 7 – Strumenti urbanistici e amministrativi di attuazione del PR-VG 13 art. 8 – Intervento edilizio diretto 15 art. 9 – Permesso di costruzione 16 art. 10 – Denuncia di inizio attività 16 art. 11 – Attività edilizia libera 17 art. 12 – Condizioni per il rilascio del permesso di costruzione 17 CAPO III – PARAMETRI URBANISTICI ED EDILIZI art. 13 – Parametri urbanistici 20 art. 14 – Parametri edilizi 20 art. 15 – Capacità insediativa 20 art. 16 – Tipi di intervento 20 TITOLO III – ARTICOLAZIONE DEL TERRITORIO CAPO I – DEFINIZIONI art. 17 – Unità di paesaggio, apparati paesistici e zone normative 25 CAPO II - HABITAT UMANO – APPARATO ABITATIVO art. 18 – Classificazione delle zone normative residenziali 27 art. 19 – Centro storico 28 art. 20 – Espansioni residenziali recenti 42 art 21 - Aree consolidate dense (r1) 43 art 22 – Aree consolidate rade (r2) 44 art 23 – Aree consolidate con caratteristiche ambientali (r3) 45 art 24 – Insediamenti extraurbani isolati (r4) 45 art 25 - Insediamenti con originario impianto rurale (r5) 46 art 26 - Insediamenti come r5 dotati di caratteri ambientali (r6) 47 art. 27 - Nuove zone insediative residenziali 49 art. 28 - Aree in via di consolidamento (R1) 49 art. 29 - Nuovi insediamenti abitativi (R2) 50 art. 30 - Aree di riqualificazione urbana (R3) 53 CAPO III - HABITAT UMANO – SERVIZI DELL’APPARATO ABITATIVO art. 31 - Servizi sociali e attrezzature di livello comunale 56 art. 32 - Servizi sociali e attrezzature di livello generale 57 art. 33 - Servizi privati collettivi e per pubblici esercizi 57 1 CAPO IV – HABITAT UMANO – APPARATO SUSSIDIARIO art. 34 - Classificazione delle destinazioni d’uso industriali, artigianali e terziarie 58 art. 35 - Impianti industriali e/o artigianali esistenti e confermati (IE) 59 art. 36 - Aree produttive industriali e/o artigianali di Riordino da attrezzare e da completare (IR) 59 art. 37 - Aree produttive industriali ed artigianali di Nuovo impianto (IN) 61 art. 38 - Impianti terziario commerciali 63 CAPO V – HABITAT UMANO – SERVIZI DELL’APPARATO SUSSIDIARIO Art. 39 - Aree per attrezzature al servizio degli insediamenti produttivi 66 Art. 40 – Attrezzature, impianti e infrastrutture di interesse generale 66 CAPO VI – HABITAT UMANO – INFRASTRUTTURE DELL’APPARATO SUSSIDIARIO Art. 41 – Aree destinate alla viabilità ed alla accessibilità 69 CAPO VII – HABITAT UMANO – APPARATO PROTETTIVO Art. 42 – Definizioni 71 Art. 43 – Complessi ambientali (Ca) 71 Art. 44 – Verde privato a protezione degli insediamenti residenziali (vpr, vpr.a) 71 Art. 45 – Verde privato a protezione degli insediamenti produttivi (vip) 72 Art. 45bis – Aree di salvaguardia ambientale (asa) 73 CAPO VIII – HABITAT UMANO – APPARATO PRODUTTIVO AGRICOLO Art. 46 – Obiettivi, ambito normativo, destinazione 74 Art. 47 – Destinazioni d’uso specifiche ammesse nel territorio extraurbano 74 Art. 48 – Requisiti di titolarità agli interventi. 75 Art. 49 – Documentazioni e condizioni di ammissibilità agli interventi. 75 Art. 50 – Parametri urbanistici e loro applicazione. 76 Art. 51 – Norme di igiene del suolo e delle acque per gli allevamenti zootecnici. 86 Art. 52 – Coefficienti di conversione 86 Art. 53 – Aree agricole produttive 87 CAPO IX – HABITAT NATURALE Art. 54 – Unità del paesaggio naturalistico 88 Art. 55 – Paesaggio fluviale 88 Art. 56 – La Vauda 89 CAPO X – IL TURISMO DOLCE, CULTURALE E AMBIENTALE Art. 57 – Le risorse dell’accoglienza 90 TITOLO IV – VINCOLI E PRESCRIZIONI CAPO 1 – VINCOLI E PRESCRIZIONI Art. 58 – Zone e fasce di rispetto, aree per la protezione del territorio 93 Art. 59 – Vincoli ai sensi del D.Lgs. n. 42/04. Elenco degli edifici vincolati 101 Art. 60 – Abrogato 103 CAPO 2 – ALTRI TIPI DI INTERVENTI Art. 61 – Interventi edilizi di nuova costruzione 103 Art. 62 – Frazionamento 103 Art. 63 – Edifici esistenti con destinazioni d’uso in contrasto di zona 104 Art. 64 – Autorimesse e manufatti minori 105 Art. 65 – Aree di parcheggio 106 Art. 66 – Autorizzazione all’insediamento industriale e commerciale 107 Art. 67 – Opere in aree attigue a strade provinciali e statali 107 Art. 68 – Allineamento di quota 107 Art. 69 – Vincolo idrogeologico 107 Art. 70 – Accumuli e depositi a cielo aperto 109 Art. 71 – Attività di cava 109 Art. 72 – Discariche controllate 109 2 TITOLO V – NORME TRANSITORIE E FINALI CAPO 1 – NORME TRANSITORIE E FINALI Art. 73 – Norme specifiche per particolari aree 110 Art. 74 – Deroghe 110 Art. 75 – Norme in contrasto 110 Tabella “Articolazione dell’Artigianato di Servizio” Allegato 3 Comune di San Benigno Canavese PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE Norme di Attuazione TITOLO I – DISPOSIZIONI GENERALI CAPO I – NORME GENERALI Art. 1 – FINALITA’ E APPLICAZIONE DEL PRG 1 1. La presente Variante generale del PRGC vigente , d’ora in avanti per brevità definita PR-VG (Piano Regolatore – Variante Generale) predisposta ai sensi dell’art. 17, 1° e 3° comma della L.R. 56/77 e s. m.i., norma gli interventi relativi al territorio comunale, secondo le finalità specificate in appresso, nella Relazione illustrativa e suoi allegati, nelle disposizioni contenute nelle planimetrie e nelle presenti Norme di Attuazione, ai sensi delle leggi dello Stato 17.8.1942 n. 1150, 28.1.1977 n. 10, 6.6.2001 n° 380 della Legge Regio nale 5.12.1977 n. 56 e loro successive modifiche ed integrazioni nonché di tutte le altre leggi regolanti la materia urbanistica, statali e regionali, che si intendono qui integralmente richiamate. 2. I principali obiettivi del PR-VG sono: 2.1 a) mettere in relazione lo strumento urbanistico locale con la pianificazione di maggior scala territoriale, regionale, provinciale e intercomunale per rapportare il ruolo territoriale di San Benigno a sistemi gerarchici più estesi e anche diversi: il canavese, il chivassese e l’area metropolitana torinese; 2.2 b) conservare, recuperare e riqualificare il patrimonio edilizio storico secondo la normativa particolareggiata di edificio richiesta dall’art. 14.3.d) della l.r. 56/77, tenendo conto dell’esperienza maturata nel periodo di applicazione del vigente PRG, del riconoscimento dei caratteri storico-ambientali contenuto nel Piano territoriale regionale (PTR) e nel Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Torino (PTCP) nonché degli elementi di novità introdotti dal DPR 380/01 nella definizione dei tipi di intervento; 2.3 c) valorizzare, in coerenza con il Piano turistico provinciale, le peculiari risorse turistiche del comune che è inserito, quale Centro storico di rilievo regionale per la presenza del Ricetto, nei centri della rete delle 1 Costituito dai seguenti strumenti: 1) Variante specifica (approvata con D.G.R. n° 49-6349 del 26 febbraio 1996) inerente le attività produttive artigianali più prossime al centro abitato. 2) Variante strutturale (approvata con D.G.R. n° 14-26973 del 1° aprile 1999) sempre di carattere specifico, ma riferita alla modifica delle previsioni normative di una pluralità di aree. In particolare con la Variante 2 sono stati integrate in itinere le disposizioni cautelari riguardanti le aree del territorio comunale vulnerabili sotto il profilo idrogeologico; ciò in base ai contenuti e ai criteri metodologici della Circ. PGR n° 7/LAP, tantochè il comune di San Benigno è esonerato dall’adeguamento dello strumento urbanistico al PAI (Deliberazione Giunta Regione Piemonte n. 31-3749 del 6 agosto 2001). 3) Variante parziale (approvata dal Comune con D.C.C. n° 88 del 29 novembre 1999) e riguardante la modifica della destinazione urbanistica di fabbricato industriale sito in Via Chivasso. 4) Variante parziale (approvata dal Comune con D.C.C. n° 20 del 28 febbraio 2001) concernente la modifica del tracciato della S.P. 87 e la sistemazione della zona industriale. 5) Variante strutturale specifica (approvata con D.G.R. n° 2-5744 dell’ 8 aprile 2002) e concernente la disciplina temporanea di salvaguardia umana e ambientale degli impianti di smaltimento di rifiuti speciali. 6) Variante parziale (approvata dal Comune con D.C.C. n° 19 del 27 febbraio 2003) in merito alla modifica dell’area di PEC denominata N23. 4 città d’arte ed è compreso nel percorso turistico-culturale “Incastellamento e luoghi religiosi del canavese” con l’Abbazia di Fruttuaria; 2.4 d) valorizzare, in coerenza con il Piano turistico provinciale le risorse, ambientali, forestali, floristiche e faunistiche dei paesaggi della Vauda e dei corridoi fluviali dei Torrenti Orco e Malone, quali ambienti di attrazione del turismo dolce, di carattere ambientale, sportivo e per il tempo libero in vista della loro riconnessione alle reti ecologiche provinciali: corona verde, grandi domini fluviali boschivi, rete della percorribilità ambientale (piste ciclabili); 2.5 e) potenziare, d’intesa con la Provincia di Torino, i collegamenti viari intercomunali in vista di mitigare l’impatto del traffico sulla viabilità provinciale transitante nell’abitato e in particolare nel Centro storico e individuare l’assetto ottimale per le comunicazioni viarie di livello intercomunale. 2.6 f) confermare il dimensionamento della capacità insediativa residenziale nei limiti