SCUOLA SUPERIORE PER MEDIATORI LINGUISTICI

(Decreto Ministero dell’Università 31/07/2003)

Via P. S. Mancini, 2 – 00196 - Roma

TESI DI DIPLOMA

DI

MEDIATORE LINGUISTICO

(Curriculum Interprete e Traduttore)

Equipollente ai Diplomi di Laurea rilasciati dalle Università al termine dei Corsi afferenti alla classe delle

LAUREE UNIVERSITARIE

IN

SCIENZE DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA

TITOLO DELLA TESI: Il Ruolo femminile nelle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco: Il trono di spade e le donne

RELATORI: CORRELATORI: prof.ssa Adriana Bisirri prof.ssa Anna Rita Gerardi

prof.ssa Rita Di Rosa

prof.ssa Claudia Piemonte

CANDIDATA:

Valtentina Giacobazzi

ANNO ACCADEMICO 2015/2016

A chi mi ha tenuto per mano lungo la via.

A chi di questi se n’è andato,

ma soprattutto a chi è rimasto.

A voi tutti grazie, vi devo me stessa.

Indice

Introduzione.

 Biografia dell’autore...... pag. 6

 Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco...... pag. 10

Personaggi femminili

 Daeneris Targaryen...... pag. 16  Cersei Lannister...... pag. 28  Arya Stark...... pag. 43  Brienne di Tarth...... pag. 58  Asha Greyjoy...... pag. 68

Conclusione

 Considerazioni personali...... pag. 80  Ringraziamenti...... pag. 171  Bibliografia...... pag.172  Sitografia...... pag.173

1 Index

Introduction

• Life of the author George R. R. Martin...... pag. 86 • Introduction to the saga…………………………………………………………………………….pag. 88

Female Characters

• Daenerys Targaryen………………………………………………...... pag. 93 • Cersei Lannister……………………………………………………………..pag. 99 • Arya Stark…………………………………………………………………….pag. 108 • Brienne of Tarth……………………………………………………………..pag. 119 • Asha Greyjoy………………………………………………………………...pag. 125

Conclusion

• Personal Considerations...... pag. 133 • Bibliography...... pag. 172 • Sitography...... pag. 173

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Índice

Introducción

 Biografía del autor...... pag. 138  Introducción a la saga...... pag. 140

Personajes femeninos

 Daenerys Targaryen...... pag. 142  Cersei Lannister...... pag. 147  Arya Stark...... pag. 152  Brienne de Tarth...... pag. 158  Asha Greyjoy...... pag. 162

Conclusión

 Reflecciones personales...... pag. 167  Bibliografía...... pag. 172  Sitografía...... pag. 173

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INTRODUZIONE

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Biografia dell’autore

Mai dimenticare chi sei, perché di certo il mondo non lo dimenticherà. Trasforma chi sei nella tua forza, così non potrà mai essere la tua debolezza. Fanne un'armatura, e non potrà mai essere usata contro di te.

George R.R. Martin – Il Trono di Spade

Scrittore, giornalista, direttore di tornei di scacchi, appassionato di fumetti, insegnante, giocatore di ruolo e sceneggiatore, George Raymond Richard Martin è senza alcun dubbio una persona estremamente eclettica e dallo spiccato talento.

Nato a Bayonne, nel New Jersey, nel settembre del 1948, George dimostrò fin da piccolo la sua vena artistica, scrivendo storielle dell'orrore e rivendendole ai vicini in cambio di qualche penny, con inclusa nel prezzo la lettura interpretativa del racconto.

Durante gli anni dell'infanzia iniziò a scrivere anche una serie di racconti che avevano come protagoniste le sue tartarughe da compagnia, l'autore infatti ha poi spiegato che da bambino si divertiva ad immaginare cupi intrighi politici e assassini armati di pugnali avvelenati dietro le morti dei poveri animaletti avvenute nel castello giocattolo dove abitavano.

Negli anni del liceo, frequentato alla Marist High School, Martin scoprì l'universo fumettistico della Marvel, del quale si innamorò follemente, tanto da diventare un collezionista e da iniziare a scrivere numerose lettere alla Marvel per esprimere le proprie opinioni e impressioni sulle storie.

6 La prima lettera che venne pubblicata apparì sul numero 20 dei Fantastici 4, dove Martin si complimentava con l'autore Stan Lee, definendolo addirittura lo Shakespeare dei fumetti.

La cosa che Martin amava di più dei fumetti della Marvel non era la distinzione tra buono e cattivo, un meccanismo letterario a cui a lui non piace attenersi (lo si nota molto bene nelle Cronache del Giacchio e del Fuoco), ma il fatto che mentre leggeva aveva la sensazione che qualsiasi cosa potesse accadere ai personaggi: morire, cambiare identità o scegliere semplicemente di abbandonare la lotta.

Nei suoi libri questa caratteristica, questa fluidità dei personaggi che sono molto umani, molto tridimensionali nel loro essere fittizzi, viene fatta notare con decisione; non ci sono eroi e non ci sono cattivi, ma solo esseri umani che lottano per ottenere ciò che ritengono giusto.

Il 1970 fu un anno estremamente importante per Martin, che non solo si laureò con il massimo dei voti in giornalismo alla Northwestern University in Illinois, ma vendette anche il suo primo racconto, intitolato The Hero, alla rivista Galaxy, che lo pubblicò l'inverno del 1971, anno nel quale Martin prese anche il Master in giornalismo sempre alla Northwestern.

In seguito, tra il 1973 e il 1976 (In parte di questo periodo fu anche obbiettore di coscienza riguardo alla guerra del Vietnam), si ritrovò a dirigere i tornei di scacchi per l'Associazione continentale degli scacchi, mentre dal 1976 al 1978 lavorò come insegnante di giornalismo al Clark College, nell'Iowa.

Nel 1979 divorziò dalla moglie Gale Burnick, sposata nel 1975, periodo nel quali l’autore dedicava alla scrittura solo il tempo libero dal lavoro, anche se il primo vero riscontro lo ebbe in quello stesso anno quando il suo racconto "Canzone per Lya" vinse il premo Hugo come miglior racconto dell'anno.

Il 1979 fu un anno importante non solo per la decisone di Martin di dedicarsi alla scrittura a tempo pieno, ma anche perché la sua opera "Re della sabbia" vinse i premi: Hugo, Locus e Nebula nella categoria miglior racconto breve.

7 Durante gli anni 80, altri romanzi e racconti dell'autore ricevettero segnalazioni e premi, e tra questi i più degni di menzione sono: Il pianeta dei venti (1980), romanzo di fantascienza che segue la storia dei discendenti di alcuni astronauti umani, Il battello del delirio (1982), che narra la storia di un viaggio da brivido lungo il Mississipi, Armageddon Rag ( 1983), che racconta del lungo viaggio per gli Stati Uniti di Sandy Blair e, infine, la lunga serie di Wild Cards.

Questi sono libri alquanto particolari perché molte delle storie in essi raccontate nascono da delle partite di gioco di ruolo da tavolo condotte proprio da Martin e ambientate in questo mondo ispirato a quello dei fumetti Marvel.

La serie di Wild Cards conta più di 20 volumi scritti da diversi autori di fantascienza del New Mexico, spesso i volumi sono antologie di storie brevi, ognuna incentrata su un particolare personaggio e su un determinato evento.

Alcuni di questi personaggi sono ispirati ad eroi dei fumetti Marvel, altri invece sono stati costruiti sui personaggi giocati dagli autori stessi.

In questo universo simile al nostro un virus viene rilasciato nell’aria e il 90% della popolazione viene uccisa mentre il 9% viene deformato e solo l’1% ottiene poteri sovrumani; la vera particolarità di questi romanzi è che, sebbene i protagonisti abbiano superpoteri, sono comunque descritti come persone normali nel senso che ben pochi di questi personaggi hanno identità segrete o iniziano a combattere il crimine come invece fanno Superman o Spiderman.

Sono a tutti gli effetti persone normali, con i loro interessi e i loro tornaconti e non sempre posso essere considerati personaggi positivi, molto spesso sono definibili come antieroi.

Un’altra particolarità di questa serie è che i personaggi si muovono in questo mondo praticamente identico a quello che conosciamo, principalmente nella città di New York, e spesso si trovano ad incontrare personaggi realmente esistiti, come Fidel Castro o Mick Jagger che però non sono propriamente gli stessi che conosciamo noi.

8 Per esempio Fidel Castro non ritorna a Cuba ma si ferma a giocare a baseball a New York e quindi conseguentemente i rivoluzionari non conquistano il paese, Jagger è un super umano con il potere della licantropia.

Interessante è anche sapere che i romanzi sono stati a loro volta adattati in fumetti e che sono stati creati addirittura giochi di ruolo cartacei sul mondo costruito da questo gruppo di autori.

In questo periodo Martin (precisamente nel 1986), visto che fino ad ora non era riuscito a suscitare l’attenzione da parte del grande pubblico, decise di trasferirsi ad Hollywood, dove si ritrovò a lavorare per la CBS per lo sviluppo di diverse serie televisive.

All’inizio gli fu affidata la sceneggiatura di alcune puntate della serie telivisia Ai confini della realtà (The Twilight Zone), serie a carattere fantascientifico iniziata nel 1985 ma che in realtà è ispirata alla serie iniziale del 1959 ideata da Rod Sterling.

Lavorò in seguito come consulente alla sceneggiatura della serie tv La bella e la bestia (Beauty and the beast), che è una rivisitazione in chiave moderna della favola Disney ambientata a New York, fino al 1991 arrivando a diventare addirittura il produttore della serie.

Collaborò anche con la Columbia Pictures Television come produttore esecutivo e sceneggiatore di Doorways, una serie cancellata subito dopo la conclusione delle riprese del pilot.

Dopo il 1993 Martin, stufo delle restrizioni che gli veniva imposte dalle major, decise di abbandonare quella carriera per dedicarsi alla scrittura a tempo pieno.

9 Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco

La mia mente è la mia arma. Come arma, mio fratello ha la spada e re Robert la mazza da combattimento. Io ho la mente, e per continuare ad essere un’arma valida, la mente ha bisogno dei libri quanto una spada ha bisogno della pietra per affilarla. Per questo, Jon Snow, io leggo così tanto.

Tyrion Lannister – Il trono di spade

La saga high fantasy che ha reso George Martin famoso in tutto il mondo è: Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, che sarà composta da sette volumi, cinque dei quali già pubblicati.

Anche se effettivamente è descritta erroneamente come high fantasy, in quanto manca di alcuni degli elementi fondamentali che definiscono questo genere, come per esempio la presenza di un eroe giovane e spesso sprovveduto, di una lotta tra bene e male molto ben definita e del “party” di avventurieri, ovvero il gruppo di amici dell’eroe che lo accompagna ovunque, come quelli presenti nel Signore degli Anelli.

D’altro canto rispecchia effettivamente altri degli elementi descrittivi del genere, come la presenza di un mondo molto dettagliato, con tanto di cartine e date e un’ambientazione medioevale, tipica dell’high fantasy, come l’estremo realismo

10 nella descrizione di città e persone. Inoltre sono presenti creature fantastiche, come draghi e non morti, e c’è l’utilizzo della magia, anche se in dosi alquanto ridotte rispetto al tipico romanzo del genere.

La saga è ambientata in un mondo fittizio che ricorda molto l’Europa medievale, bisogna infatti tenere presente che sono stati La Guerra delle due Rose e Ivanoe ad ispirare Martin a scrivere la serie.

Questo mondo è diviso in due grandi continenti, in occidente il continente di Westerors, anche geograficamente molto somigliante all’Inghilterra, e a occidente quello di Essos, ma almeno nei primi libri la maggior parte delle storyline si svolge nel continente occidentale, diviso in diverse provincie controllate da delle nobili casate che a loro volta rispondono ad un unico regnante.

Praticamente la totalità dei personaggi principali che si incontreranno nella lettura provengono da una di queste famiglie che ora vado ad elencare: Lannister, Baratheon, Tyrell, Martell, Tully, Stark e Arryn.

Molto importante da tenere presente è però anche la casata Targaryen i cui membri prima sedevano sul trono di Westerors, ma citando l’autore stesso: “Quando un Targaryen viene al mondo gli dei lanciano una moneta, da una parte c’è la grandezza, dall’altra la follia.”

Questo perché i membri di questa casata possono essere capaci di grandissime cose, va ricordato che sono stati loro a conquistare Westerors, partendo dalla loro terra, Valyria, situata sul continente di Essos, ma è anche vero che sono altrettanto capaci delle azioni più truci e spesso sono vittime ti turbe mentali dovute al fatto che è tipico dei Targaryen sposarsi e avere figli tra parenti stretti, per esempio fratelli, in modo secondo loro da mantenere il sangue puro.

Praticamente tutti i membri della casata vengono sterminati anni prima dell’inizio vero e proprio della saga, quando Robert Baratheon, primogenito dell’omonima casata, stufo dei soprusi del folle re Aegon Targaryen e desideroso di vendetta poiché l’erede al trono aveva rapito la sua promessa sposa Stark, alleandosi con i parenti di

11 lei e con altre casate, solleva una ribellione che lo porta a prendere possesso del Trono di Spade.

Vengono poi nominati i Greyjoy, una famiglia nobiliare minore che domina sulle Isole di Ferro, i membri di questa famiglia sono stati sconfitti da Ned Stark, alleato di Robert Baratheon, durante la rivolta contro il “Re Folle”, per questo motivo i membri di questa casata provano un odio profondo per la famiglia Stark, ma anche per tutti gli abitanti del continente in generale, in quanto da loro considerati inferiori e deboli.

A nord del continente occidentale troviamo la Barriera, una gigantesca muraglia di ghiaccio che separa i territori degli Stark, protettori del nord, dai territori oltre, lande gelide e inospitali dove abitano i membri del popolo libero, meglio conosciuti con il termine dispregiativo di Bruti, giganti e altre spaventose creature che all’inizio della storia sono semplicemente protagoniste di storie raccontate per spaventare i bambini.

Una particolarità di questo mondo, che lo rende diverso dal nostro, è che li le stagioni non si susseguono sempre uguali nell’arco di un anno, bensì durano anni interi, decenni anche.

Si narra di inverni durati venti o trent’anni, intere generazioni sono nate e morte all’interno della morsa gelida di un buio inverno, e altrettanti sono nati e cresciuti nelle calde brezze dell’estate.

Anche se di norma l’estate nella storia di quel mondo non dura mai quanto può durare l’inverno.

Comunque, per stessa ammissione dell’autore, il centro della saga non sono i luoghi e nemmeno la trama generale, il fulcro sono i personaggi stessi.

Proprio con questo pensiero Martin ha creato un insieme di personaggi vario e interessante, curando con moltissima attenzione la loro psicologia e ciò che li rende umani e tridimensionali.

Come avevo accennato nella biografia dell’autore, ciò che rende speciali i suoi personaggi, ciò che li rende reali, è che non sono stilizzati, le loro motivazioni non

12 sono ovvie e non seguono uno schema, come invece spesso accade nei libri di questo genere.

Non ci sono eroi e cattivi, ci sono persone vere, con le loro paure, i loro amori e i loro obiettivi, ed ognuno di loro cerca di fare il meglio che può per essere felice e per ottenere ciò che desidera; questo permette molto facilmente ai lettori di immedesimarsi e di amare e odiare i personaggi creati da Martin.

I libri della saga sono strutturati in capitoli narrati di volta in volta da personaggi differenti, a seconda della storyline che l’autore sta seguendo, questo espediente inoltre permette all’autore di far vedere al lettore eventi che accadono praticamente in contemporanea nelle diverse parti del mondo da lui creato, riuscendo così a dare una visione globale degli avvenimenti.

Un altro grande merito dell’autore è quello di aver creato, in un ambiente medioevale, dei personaggi femminili che, nel bene o nel male, sono importantissimi per la trama, se non proprio il motore degli avvenimenti.

Queste donne riescono a spiccare in un mondo prettamente maschile, mostrandosi altrettanto se non più capaci delle loro controparti maschili, troppo spesso concentrati solo su una questione e incapaci di vedere lo schema globale delle cose.

Questo non vuol dire che questi personaggi femminili siano privi di difetti e senza “macchia”, anzi, forse più di molti altri sono complessi e contraddittori, spesso tormentati, ciò non impedisce loro però di farsi valere e di spiccare.

La storia inizia nel libro Il Trono di Spade e Il Grande Inverno, che insieme compongono il primo libro in lingua originale: A , quando, dopo la misteriosa morte del Primo Cavaliere Jon Arryn, il re Robert Baratheon si reca al nord per parlare con il suo vecchio amico Eddard “Ned” Stark, capo della casata omonima.

Robert intende chiedergli di tornare con lui ad Approdo del Re, capitale di Westerors, per prendere il ruolo di Primo Cavaliere.

13 Solo dopo aver insistito molto il re riesce a strappare a Ned la promessa di accettare la carica e insieme alle sue due figlie, Arya e Sansa, segue il re nel suo rientro nella capitale.

Dall’arrivo ad Approdo del Re intrighi politici, tradimenti e assassinii si susseguono fino ad avere il loro apice nella morte del re e nell’esecuzione di Ned Stark.

Da quel momento le storyline ambientate a Westerors si concentrano sugli intrighi e le varie potenze che si scontrano per cercare di ottenere il Trono di Spade.

Al nord invece, oltre la barriera protetta dall’ordine dei Guardiani della Notte, vediamo il risveglio di antichissime e terribili creature chiamate Estranei, esseri che paiono fatti di puro gelo, capaci di rianimare i morti e quindi in grado di formare un esercito praticamente impossibile da fermare.

Mentre nel continente orientale seguiamo la storia di una discendente dei Targaryen, una dei figli del “Re Folle” che viene dapprima venduta dal fratello al capo di un’orda di barbari, come pagamento per la loro promessa di aiutarlo a riconquistare Westerors, e che poi diventa regina vincendo il cuore del marito.

Il suo ruolo e il suo potere però si stabiliscono quando le uova di drago che le erano state regalate, apparentemente nient’altro che fossili visto che i draghi si erano estinti centinaia di anni prima, si schiudono lasciando uscire gli ultimi tre draghi viventi del mondo; da quel momento infatti Daenerys verrà chiamata, tra i suoi vari appellativi, “Madre dei Draghi”.

Senza entrare oltre nello specifico della trama estremamente complessa creata da Martin, andrò ora ad elencare i libri della saga pubblicati fino ad ora: Il Trono di Spade - 1999, Il Grande Inverno - 2000 (A Game of Thrones – 1996), Il regno dei lupi – 2001, La regina dei draghi – 2001 (A Clash of Kings – 1999), Tempesta di spade – 2002, I fiumi della guerra – 2002, Il portale delle tenebre – 2003 (A Stormo f Swords - 2000), Il dominio della regina – 2006, L’ombra della profezia – 2007 (A Feast for Crows - 2005), I guerrieri del ghiaccio – 2011, I fuochi di Valyria – 2012, La danza dei draghi – 2012 (A Dance with Dragons – 2011).

14 Invece di futura pubblicazione troviamo gli ultimi due volumi della saga: The Winds of Winter e A Dream of Spring.

15 DAENERYS TARGARYEN

Io sono Daenerys, Nata dalla Tempesta, della Casa Targaryen, dell'antico sangue di Valyria e vi dico che sono io la figlia del Drago. Vi do la mia parola che coloro che vi faranno del male moriranno tra urla di tormento.

Daenerys Targaryen

Daeneyrs è forse la più importante e iconica delle figure femminili di cui andrò a parlare, è senza dubbio la donna che più di tutte ha spezzato le catene del potere maschile per risorgere dal fuoco diventando una regina potente, temuta e amata in egual misura.

Daenerys è l’unica figlia nata dal matrimonio di Re Aerys II e sua moglie e sorella Rhaella; la bambina viene concepita durante gli ultimi momenti della ribellione che poi avrebbe portato alla fine del regno Targaryen e l’inizio del regno di Robert Baratheon.

Rhaella viene fatta portare a Roccia del Drago, insieme al figlio più piccolo: Viserys. In questa roccaforte sul mare nasce Daenerys durante una notte di tempesta che purtroppo finirà con l’affondare la flotta Targaryen, per questo in seguito viene conosciuta come: “Daenerys nata dalla tempesta”.

Dopo la morte della madre avvenuta durante il parto e la sconfitta totale di Aerys, che viene ucciso da Jaimie Lannister, la guarnigione di Roccia del Drago decide di consegnare gli unici due eredi, appunto Daenerys e Viserys, alle truppe di Robert Baratheon come segno di resa, però Sir Willem Darry e altri fedeli alla

16 casata riescono a portare in salvo i due bambini salpando per le terre libere di Braavos.

Per anni vivono nelle terre libere ospitati da persone fedeli ai Targaryen, però i due fratelli, alla morte di Sir Darry, vengono cacciati da quell’unica dimora che avevano conosciuto. In seguito a questo fatto i due bambini sono costretti a vagabondare per le nove Città Libere e durante questi vagabondaggi, che porteranno a Viserys il soprannome di: “Re Mendicante”, il carattere del fratello di Daenerys si fortifica, diventando pieno d’ira e pronto alla violenza per l’estremo bisogno di eliminare l’onta del trono sottrattogli.

Questo rancore e l’ossessivo bisogno di dimostrare a tutti di essere l’unico vero sovrano purtroppo lo portano a sfogare la sua rabbia sull’unico essere umano su cui abbia un effettivo potere: sua sorella. Non solo minacce psicologiche ma molte volte Daenerys si trova anche ad essere vittima di violenze fisiche da parte del fratello, senza contare che questo fin da bambina la convince che un giorno sarà suo marito e che lei avrà l’onore di mettere al mondo figli di puro sangue Targaryen.

Dopo diversi anni Daenerys e Viserys trovano l’appoggio che serve loro nella persona di un ricchissimo e potente magistrato di Pentos: Illyrio Mopatis, che non solo si offre di ospitarli nella sua casa ma anche di aiutarli a trovare appoggi per riprendere il trono dei Sette Regni.

Appunto perché Viserys ha bisogno di un esercito e uomini in abbondanza per riconquistare il proprio trono, si dichiara d’accordo all’idea di Illyrio di combinare un matrimonio tra Daenerys e Khal Drogo, potentissimo capo di un’orda di ben diecimila guerrieri dothraki.

Bisogna capire che la ragazza era totalmente terrorizzata essendo che i dothraki sono un popolo alquanto diverso e molto meno civilizzato rispetto agli abitanti delle città libere e dei Sette Regni, potremmo effettivamente compararli come tipo di società agli unni di Attila, quindi poco più che barbari. Oltretutto,

17 nonostante Daenerys preghi il fratello di non farle sposare un perfetto sconosciuto, questo arriva a minacciarla se non farà quello che dice.

Così il matrimonio si celebra e tra i regali che la giovane riceve ci sono tre fossili di uova di drago, animale sacro ai Targaryen e che nell’antichità aveva permesso a questa famiglia di conquistare i Sette Regni. La prima notte di nozze la ragazza è completamente nel panico perché sa che gli uomini dothraki sono tutto meno che gentili con le loro donne, arrivando a stuprarle quando queste non sono abbastanza pronte a concedere loro ciò che vogliono.

All’inizio anche Khal Drogo è così, ma attraverso la purezza e la forza dell’amore Daenerys riesce a portare quell’uomo tanto rude a rispettarla e amarla e trattarla con una delicatezza che non gli è propria, dando così ad una delle storie d’amore più belle di tutto il libro e dimostrando che non sempre è con la forza che si ottengono i risultati.

La vita del khalasar è estremamente aliena alla ragazza che non è per niente abituata al continuo spostarsi dell’orda di guerrieri, o a stare a cavallo intere giornate, mangiando solo della carne secca senza scendere di sella, ma è proprio nel sorpassare queste difficoltà che lei ha il primo importante cambiamento: con il rafforzarsi del suo corpo Daenerys trova anche di essere cresciuta psicologicamente, di essere più forte mentalmente e più matura, arrivando ad apprezzare quella vita così selvaggia e libera.

Questo cambiamento viene sottolineato dalla prima volta in cui Daenerys riesce coscientemente ad opporsi a suo fratello, che la minaccia durante una delle soste del khalasar; in questa occasione, chiedendo l’aiuto di uno dei guerrieri di suo marito, lei riesce non solo psicologicamente ma fisicamente a respingere Viserys, liberandosi così dal suo giogo.

La ragazza realizza a questo punto che l’uomo di cui aveva sempre avuto paura non è altro che un bullo e un codardo e che lei vale in quanto persona e non in quanto corpo che può produrre eredi, o in quanto a merce di scambio.

18 Il khalasar si dirige verso la città sacra dei dothraki, Vaes Dothrak, dove tra le altre cose risiedono le “dosh khaleen”, le mogli dei khal defunti, sotto il cui scrutinio Daenerys dovrà passare prima di essere ufficialmente riconosciuta come “Khaleesi” ovvero regina del khalasaar. Durante il viaggio la relazione amorosa tra lei e Drogo aumenta, anche spinta dal fatto che lei è incinta.

A Vaes Dothrak le vedove dei Khan sottopongono Daenerys al rituale del cuore dello stallone, durante il quale la ragazza deve mangiare un intero cuore di cavallo senza vomitare, durante questa occasione viene predetto alla ragazza che suo figlio sarà “Lo stallone che cavalca il mondo”, ovvero una figura leggendaria per i dothraki, un condottiero capace di riunirli tutti in un unico khalasaar e di portarli alla conquista del mondo.

Sfortunatamente durante la sua permanenza nella città sacra, Viserys perde nuovamente la pazienza e questa volta arriva a minacciare la sorella e il bambino non nato con una spada, contravvenendo in questo modo alle leggi dothraki. Drogo decide che, visto che l’uomo è tanto impaziente di ricevere la sua corona d’oro, allora è quello che gli darà. Dapprima Viserys è molto soddisfatto, pensando di aver finalmente convinto il barbaro ad andare a combattere nei Sette Regni, ma si deve ricredere ben presto, perché quello che intende fare il dothraki è versargli in testa una pentola d’oro fuso. In questo modo cruento e orribile muore l’unico erede maschio dei Targaryen, lasciando Daenerys come unica erede al trono dei Sette Regni.

Drogo però non pare avere intenzione di varcare il mare per accontentare la sua sposa, almeno fino a quando Sir Jorah, un cavaliere dei Sette Regni che era stato bandito per un crimine e che aveva giurato di servire Daenerys, sventa un attentato atto ad uccidere la donna.

A quel punto il dothraki giura di vendicare l’uomo che ha messo una taglia sulla testa di sua moglie (Robert Baratheon) e di conquistare per lei il trono di ferro che tanto brama; continua così a condurre il khalasaar ad est, conquistando e saccheggiando qualsiasi città o villaggio si trovi davanti, come tipico della loro

19 cultura, prendendo inoltre diversi schiavi per poter pagare il prezzo delle navi che sarebbero servite a traghettare l’intero esercito oltre il mare.

Però durante uno di questi saccheggi Daenerys si accorge che gli uomini del marito violentano le donne che non sono intenzionati a prendere come schiave, prima di ucciderle. Incapace di stare a guardare, ordina che quella barbarie venga interrotta, salvando diverse donne, tra cui una di nome Mirri. Quando Daenerys scopre che il marito è stato ferito durante l’assedio, benché non si tratti di più un graffio superficiale, preoccupata cerca un medico che lo curi, tra i presenti si fa avanti proprio Mirri dicendole che avrebbe curato lei il grande Khal per sdebitarsi di essere stata salvata. Nonostante Drogo inizialmente rifiuti le cure in quanto la ferita era per lui insignificante e per quanto fosse stata consigliata da alcuni guerrieri di non fidarsi delle donna, Daenerys insiste che il marito venga aiutato da lei.

Sebbene la donna effettivamente medichi a dovere Drogo, questo non segue nessuna delle sue indicazioni e ben presto la ferita si infetta e inizia a suppurare, facendogli salire una febbre che arriva addirittura a renderlo incapace di cavalcare, il che per le leggi dei dothraki vuol dire che ha più diritto ad essere il loro condottiero. A quel punto Daenerys, disperata perché le viene detto che la sua posizione all’interno del khalasaar dipende solo dal marito, chiede di nuovo aiuto a Mirri, pregandola di salvargli la vita attraverso la magia, senza però sapere che questo poteva avere conseguenze nefaste. La strega, Mirri, accetta e inizia un rito di magia del sangue per curare Drogo, solo che durante il rito stesso Daenerys entra in travaglio e a quel punto viene portata nella tenda dove la maga sta svolgendo la sua magia.

Quando giorni dopo Daenerys si risveglia, scopre con orrore che il suo bambino è nato morto e che il marito è vivo, ma in stato catatonico. A quel punto va ad accusare Mirri e lei gli spiega che non aveva mai giurato di poterlo riportare allo stato di prima, ma di aver semplicemente detto che poter salvare la vita dell’uomo. Inoltre spiega alla donna che la perdita del bambino è una delle conseguenze della magia di sangue.

20 A quel punto il gigantesco khalasaar si divide, e quasi tutti finiscono per abbandonare Daenerys, che viene messa davanti a due opzioni: o andare ad est con Jorah e i pochi cavalieri ancora a lei fedeli, oppure essere riaccompagnata a Vaes Dothrak e prendere il posto tra le vedove dei Khan. Ma a quel punto la giovane donna ha sofferto ed è sopravvissuta a troppo cose, ma soprattutto è cresciuta davvero troppo per lasciare che qualsiasi persona decida ancora per lei. Si rifiuta quindi di seguire i consigli che le vengono dati e decide di prendere in mano il proprio destino.

A quel punto ordina, per vendetta, che Mirri venga legata alla pira funeraria di Drogo, sulla quale sistema le tre uova di drago che le erano state donate come regalo di nozze, annuncia di donare la libertà a tutti gli schiavi del khalasaar e di portare alla ricchezza e alla gloria tutti i guerrieri che vorranno seguirla. Cerca di convincere inoltre i tre guerrieri più fidati di suo marito a seguirla, ma senza risultati, mentre ottiene il giuramento di fedeltà di Sir Jorah, che diventa il capo delle sue guardie. A quel punto Daenerys da alle fiamme la pira e si sistema in mezzo ad esse, ore dopo, quando ormai il fuoco è morente la donna esce dalla cenere perfettamente intatta, senza nemmeno una bruciatura sul corpo (si dice infatti che i veri Targaryen non temano le fiamme) ma, ancora più sorprendentemente, con tre cuccioli di drago sulle spalle.

Gli ultimi tre traghi esistenti. Questo le dona il titolo con la quale la conoscono i più, ovvero: “Madre dei Draghi”. I tre draghi vengono battezzati da Daenerys: Viserion, Rhaegal e Drogon, in onore rispettivamente dei suoi due fratelli e del marito ormai deceduti.

A quel punto quel che è rimasto del khalasaar di Daenerys si trova però in una brutta situazione, circondato da terra desertica, la giovane khaleesi decide di seguire la strada indicata dal passaggio di una cometa rossa, per lei simbolo della sua ascesa al potere. Seguendo questa direzione arrivano ad una città nel deserto, ormai abbandonata ma che permette a tutti loro di riposarsi e riprendersi dalle fatiche del viaggio. Da li la donna manda esploratori in ogni direzione e quando uno torna, lo fa con degli emissari di una città chiamata Quarth.

21 Parlando con queste persone apprende che Robert Baratheon è morto e i Sette Regni sono scossi da una guerra civile, cosa che la porta a cercare di trovare alleati a Quarth che le permettano di poter sfruttare questa debolezza e riprendersi il trono. Nella città però Daenerys viene attaccata e quasi uccisa, ne esce viva ma distrugge un importante luogo sacro ed è quindi costretta a lasciare velocemente la città. Poco dopo, dirigendosi ad ovest, incontra due uomini che le dicono di essere stati mandati da Illyrio da Pentos, per riaccompagnarla li.

Durante il viaggio di ritorno a Pentos Sir Jorah riesce a convincere Daenerys a fare una deviazione per andare ad Astapor, una rinomata città di schiavisti, per comprare degli Immacolati, soldati eunuchi la cui forza, abilità e fedeltà sono senza pari. Vedendo la situazione nella città la donna comincia a maturare l’idea di liberare gli schiavi che vi abitano, ma inizialmente accetta di comprare tutti gli immacolati presenti e pronti al combattimento in cambio del drago Drogon. In questo frangente le viene regalata Missandei, una piccola schiava che lei libera immediatamente ma che rifiuta di lasciare il suo fianco, sarà per lei un’utile traduttrice e anche un’amica.

Nel momento dello scambio, dopo aver preso il controllo dell’esercito di Immacolati, Daenerys ordina a Drogon di bruciare i padroni ed utilizza i soldati appena comprati per conquistare la città di Astapor. Dopo la conquista Daenerys dichiara liberi tutti gli schiavi della città, Immacolati compresi. Questa scelta la rende amatissima dal popolo e le dona un altro dei suoi soprannomi: “Distruttrice di catene”. Quasi tutti gli schiavi e tutti gli immacolati decidono di restare al suo fianco e, vista la reazione, la donna decide di partire per un’altra famosa città di schiavisti, Yunkai.

A Yunkai Daenerys riesce a convincere il capo di una delle compagnia di ventura assunte dalla città di passare dalla sua parte e durante la notte attacca il campo avversario, uccidendo ogni uomo della compagnia avversaria e infine assaltando la città per poi conquistarla in breve tempo. In seguito a questo, non contenta del risultato già ottenuto, decide di partire per Meereen, terza grande città di schiavisti.

22 Nella strada verso questa città succedono diverse cose, Daenerys rischia di venire uccisa e le viene rivelato che Sir Jorah non è altro che una spia di Robert Baratheon, o almeno lo era all’inizio. La donna che si fidava ciecamente del cavaliere si sente molto ferita e decide di mandarlo in quella che agli occhi di tutti non è altro che una missione suicida nelle fogne della città sotto assedio. La missione ha però successo e la città viene sottomessa, quando però il cavaliere rifiuta di ammettere le sue colpe, Daenerys è costretta a bandirlo dalla sua presenza.

A questo punto tutto pare pronto per poter iniziare la conquista dei Sette Regni, ma attraverso alcuni saggi consigli, Daenerys riesce ad avere l’umiltà di ammettere di non essere pronta a regnare su un così vasto territorio, e decide quindi per il momento di fermarsi a Meereen e “fare pratica” sulle ex città schiaviste da lei liberate.

Ben presto la donna si rende conto che governare non è per nulla semplice e si trova ad avere serie difficoltà a mantenere il controllo sulle città da lei liberate, persino su Meereen stessa. Infatti alcune famiglie nobili di schiavisti si sono organizzate in una società segreta chiamata: “I Figli dell’Arpia” (l’arpia è il simbolo di Meereen) che nell’ombra commette assassinii e crimini che minano il controllo della giovane sovrana.

La situazione è però tenuta sotto controllo principalmente dal terrore che i draghi di Daenerys, ormai adulti e pericolosi, provocano nelle persone. I tre animali sono ormai cresciuti a tal punto che cacciano da soli le proprie prede e sono del tutto indipendenti, purtroppo però, incidentalmente, durante una battuta di caccia bruciano non solo le pecore di un pastore, ma anche sua figlia che stava dormendo in mezzo alle bestie. La giovane regina è a tal punto preda dell’orrore per quel fatto che decide, sebbene a malincuore, di rinchiudere i tre draghi in una prigione sotterranea dove intende incatenarli in modo che non possano più uscire e rischiare di uccidere persone innocenti. Il piano funziona con i due draghi più piccoli, Viserion e Rhaegal, mentre il grande drago nero Drogon fugge via, lontano dalla città.

23 In seguito a questa decisione accadono una serie di eventi infausti e ravvicinati, non solo i disordini all’interno di Meereen aumentano, ma gli schiavisti di Yunkai assumono altri mercenari e riconquistano Astapor e la loro città. Quando un corriere arriva a dare la notizia a Daenerys, inconsapevolmente porta con sé una malattia molto infettiva che è simile al nostro colera, creando così un’epidemia nella città. A quel punto arrivano emissari da Qarth che offrono alla regina tredici navi dietro la promessa che avrebbe lasciato Meereen e la Baia degli Schiavisti. Daenerys vorrebbe davvero accettare però purtroppo il numero di navi è troppo esiguo per poter trasportare tutti gli uomini che hanno deciso di seguirla, e lei si dichiara non disposta a lasciarne indietro neanche uno.

La situazione diventa veramente critica, donne e uomini o muoiono di malattia o vengono uccisi e stuprati dai Figli dell’Arpia durante la notte, Daenerys come forma cautelativa prova a prendere al suo servizio i figli delle famiglie nobili della città, sperando che la minaccia di avere degli ostaggi sarebbe bastata a far calmare la situazione. Purtroppo non è così, le uccisioni continuano e soprattutto la regina si rifiuta di mettere in pratica le sue minacce, non volendo fare del male ai bambini. In quel frangente le viene proposto di sposare un nobile schiavista di Meereen di nome Hizdar zo Loraq, che le promette di riportare la pace se lei acconsente al matrimonio. Disperata e incapace di assistere un giorno di più alla morte del suo popolo Daenerys acconsente e fin da subito può osservare che gli attacchi notturni cessano.

Durante questo periodo di fidanzamento un uomo si presenta al suo cospetto, chiedendo la sua mano: Quentyn Martell, erede della casata Martell dei Sette Regni. Daenerys però lo rifiuta, essendosi già impegnata con Hizdar. In occasione del matrimonio della regina e del nobile, anche per festeggiare l’accordo di pace firmato con Yunkai (sebbene molto a malincuore da parte di lei), vengono riaperte le fosse da combattimento, arene dove i gladiatori schiavi si scontrano fino alla morte per il gusto del pubblico pagante. Durante uno di questi combattimenti Drogon atterra nell’arena, probabilmente attirato dall’odore di morte e sangue. A quel punto viene attaccato e benché si difenda al massimo delle sue possibilità finisce con il venire ferito, a quel punto Daenerys che non

24 può sopportare l’idea di assistere alla morte del suo amato “bambino”, si precipita nell’arena e gli monta in groppa, ordinandogli di spiccare il volo. In seguito la maggior parte delle persone crederà che la donna sia morta, mentre in realtà il drago l’ha semplicemente portata a diverse leghe di distanza, dove verrà poi trovata da un khalasaar.

Da questo punto in poi la storia prenderà pieghe diverse dai libri e la serie televisiva, che è andata avanti rispetto agli scritti di Martin ma che non seguirà la storia principale perché l’autore stesso ha detto più volte che per lui la serie televisiva è stata la scusa per vedere cosa sarebbe successo se i suoi personaggi avessero preso strade diverse rispetto a quelle che lui aveva fatto scegliere loro nei libri.

Senza alcun dubbio tra le protagoniste di questa saga Daenerys è una di quelle che ha subito un trasformazione maggiore, passando da bambina abusata e maltrattata, dal carattere timido e schivo e spaventata da chiunque, alla fiera e potente regina che è ora, capace allo stesso tempo di grande spietatezza ma anche di grandi gesti di amore.

Trovo estremamente emblematico che Martin abbia scelto proprio una delle figure femminili della saga a cui affidare il ruolo di salvatrice e liberatrice degli schiavi. In questo modo passa il messaggio estremamente positivo che sono le donne le prime a non solo adattarsi ai cambiamenti, ma a portarli, mentre gli uomini rimangono fermi e congelati nelle loro convinzioni, per quanto irrazionali o insensate possano essere.

Inoltre nel suo essere donna Martin gioca molto sul suo ruolo di madre, Daenerys non può più avere figli e l’unico che ha avuto è nato morto, di conseguenza a suo modo non solo ha adottato i tre draghi che sono sempre con lei, ma ha anche adottato il suo intero popolo, diventando una madre spirituale. I suoi gesti, dai più efferati ai più belli e dolci vengono dettati non tanto dalla ragione o dall’abilità politica, quanto dal suo bisogno di proteggere i suoi figli.

25 Trovo che Daenerys sia un personaggio estremamente interessante, con moltissime sfaccettature e che in un arco temporale relativamente corto, si parla di quattro o cinque anni, riesce effettivamente a superare una serie di crisi che avrebbero messo in ginocchio persone ben più grandi e preparate di lei, ma riesce anche a maturare al punto di diventare capace di prendersi cura di un’intera popolazione, di controllare città e la razionalità di fare scelte che vanno anche contro il stesso interesse, se servono per salvaguardare gli altri.

Questo è un concetto che ben pochi regnanti e politici, uomini o donne che siano, sono riusciti a capire nella storia e a tutt’oggi.

Un’altra cosa molto toccante di Daenerys è la sua storia d’amore con Khal Drogo, che secondo me è la storia sentimentale più bella presente nei libri fino ad ora, perché dimostra che anche in un mondo come quello la violenza non è sempre la risposta, lei riesce a cambiare il marito tramite l’amore e la pazienza, riesce a fargli cambiare punto di vista su tantissime tradizioni barbare del suo popolo. In definitiva lo rende una persona migliore.

Daenerys è un personaggio talmente incisivo e positivo all’interno di un’ambientazione come quella del Trono di Spade, che in un articolo su LetteraDonna viene valutata l’ipotesi che Martin si sia ispirato addirittura ad Elisabetta I D’Inghilterra per creare questo personaggio. Secondo l’articolo le due donne in comune avrebbero l’aver creato un vasto impero attraverso le conquiste e l’essere state talmente innovative e illuminate da aver dato inizio ad un periodo di splendore sotto il loro regno.

<> Queste sono le parole di Emilia Clarke, interprete del personaggio di Daenerys nella serie tv, tratto da un articolo su Donna Moderna del 2016 intitolato: 5 cose da sapere se non hai visto il Trono di Spade, di Lorenzo Ormando.

Su un articolo sul sito web UnaDonna dal titolo “Il Trono di Spade, women power: i ritratti dei personaggi femminili”, Daenerys viene descritta così: <<è un

26 personaggio complesso, sfaccettato e affascinante, la cui aura “messianica” a volte la sembrare ingenua e poco connessa con la realtà, Ma l’ultima erede della casa Targaryen sa perfettamente cosa vuole: “L’Iron Throne” portato via alla sua famiglia dai Baratheon. E per riprenderselo è disposta a tutto.

27 Cersei Lannister

La vita di una donna è per nove decimi un pasticcio e magia per il decimo che rimane. Qualcosa che non ci metterai molto a imparare... e i decimi che sembrano magici, alla fine si rivelano i più pasticciati di tutti.

Cersei Lannister

Cersei Lannister è il primo dei personaggi femminili di cui andrò a parlare, è la figlia di Tiwyn Lannister, signore di Castel Granito e Protettore dell’Ovest, probabilmente il patriarca della famiglia più ricca di tutti i Sette Regni; sorella gemella, e amante, di Jamie Lannister, detto lo Sterminatore di Re, perché è stato lui a pugnalare il re pazzo Aegon durante l’assedio di Approdo del re.

Cersei ha avuto tre figli dal fratello, abbracciando la teoria Targaryen secondo cui unirsi carnalmente a dei familiari stretti porti a mantenere il sangue più puro, Jeoffrey, il primogenito avvelenato in seguito dai Tyrell, Myrcella e Tommen che però lei spaccia per figli di Robert Baratheon, suo marito.

Inoltre è la sorella maggiore di Tyrion Lannister, uno dei personaggi più amati della saga, e assassino del suo stesso padre in una scena che resterà famosa sia nei libri che nella serie televisiva.

Alla nascita sua e di suo fratello Jaime avvenuta nell’anno 266 DC (dopo la conquista), il re Aeris II Targaryen mandò a Castel Granito un dono, per festeggiare la nascita dei gemelli, che consisteva in forzieri con il corrispondente in oro del peso dei due infanti alla nascita.

28 Sua madre Joanna morì dando alla morte Tyrion, quando la Cersei non era altro che una bambina, andando a procurarle il primo trauma della sua vita, visto che da allora in poi, come suo padre, la donna non ha mai smesso di incolpare il fratello per la morte della madre arrivando al punto tale da provare per lui un odio cieco.

Inoltre il padre non fu praticamente mai presente a Castel Granito durante l’infanzia e l’adolescenza di Cersei in quanto passava la maggior parte del suo tempo ad Approdo del Re alla corte dei Targaryen, servendo il re come suo Primo Cavaliere, lasciando i figli privi non solo della figura materna ma anche di quella paterna.

Questo volle dire che i due bambini vennero fondamentalmente cresciuti dalla servitù, cosa che li portò a non riuscire a costruire nessun tipo di rapporto affettivo con il padre sempre assente e poco abituato ad esternazioni di affetto o approvazione.

La mancanza dei genitori e di altri ragazzi della loro età durante la loro infanzia portò i due gemelli a realizzare che potevano fidarsi solo l’uno dell’altra e a formare un rapporto talmente stretto da essere sin da allora quasi malsano, era impossibile separarli, andavano ovunque insieme e addirittura si rifiutavano di dormire separati.

Oltretutto da bambini i due si somigliavano a tal punto che neanche Lord Tiwyn era capace di distinguere l’uno dall’altra quindi a volte i due si scambiavano i “panni” e la cosa permise a Cersei di seguire molte delle lezioni destinate solamente al fratello e addirittura di iniziare a imparare a combattere, una cosa impensabile per una donna.

I due gemelli avevano la pericolosa abitudine, da ragazzi, di giocare vicino alle gabbie dei leoni, simbolo della casata Lannister, che il loro nonno Tytos aveva catturato e deciso di tenere.

Anche qui tra i due la più coraggiosa, o incosciente, dei due fu Cersei che arrivò addirittura a toccare uno dei leoni prima che Jaime la trascinasse via.

Poco dopo la morte di Joanna arrivò in visita a Castel Granito la Principessa di Dorne (uno dei regni di Westerors) con i suoi due figli, Elia e Oberyn Martell.

Nonostante Tywin avesse fatto in modo che Tyrion, affetto purtroppo da nanismo e ancora infante, rimanesse nascosto durante la visita della Principessa, Cersei dopo

29 aver legato con Elia le promise di farle vedere il fratellino deforme, arrivano a minacciare di morte la balia del bambino per farla andare via.

Una volta che tutti e quattro i bambini furono radunati intorno alla culla Cersei iniziò a stratta mettere il fratellino al punto tale da fargli male in quanto lo incolpava della morte della loro madre, e fu solo l’intervento di Jaime che la fece smettere.

Durante questa visita la Principessa di Dorne propose a Lord Tywin di creare un’alleanza tra i loro due regni facendo sposare Cersei e suo figlio Oberyn.

Il lord di Castel Granitò rifiutò dicendo alla donna che ciò non era possibile in quanto sua figlia era stata già promessa a Rhaegar Targaryen, il figlio del re Aeris.

Come detto precedentemente i due gemelli avevano un rapporto talmente morboso da dormire non solo nella stessa stanza, ma anche nello stesso letto, cosa che li portò ad iniziare ad avere rapporti sessuali incestuosi quando le prime pulsioni ormonali si fecero sentire.

Una volta scoperti gli fu impedito di dividere la stanza, infatti a quel punto la stanza di una era dall’esatta altra parte dell’ala del castello rispetto a quella dell’altro, non che questo abbia fatto una differenza, infatti i rapporti continuarono trasformandosi in una vera e propria storia d’amore che in seguito ha portato alla nascita dei tre figli di Cersei.

Lord Tywin confessò alla figlia il suo desiderio di prometterla in sposa al principe Rhaegar che lei non aveva più di sei o sette anni, dicendole però che non doveva dirlo a nessuno, la ragazzina ne rimase affascinata talmente tanto da disegnare addirittura lei stessa e il principe in groppa ad un drago.

Probabilmente, se il piano avesse funzionato, le cose sarebbero andate molto diversamente e Cersei sarebbe riuscita a troncare il malato rapporto che aveva con il fratello.

Comunque la bambina non vide il principe di persona prima di compiere dieci anni, quando assistette al torneo indetto da suo padre per accogliere il re Aeris nell’Ovest e per celebrare la nascita del secondo principe Targarye, Viserys.

30 Vedendolo la piccola Cersei si infatuò terribilmente di lui, oltretutto l’eccitazione fu accresciuta dall’annuncio di sua zia Genna che le rivelò che il nome della promessa del principe sarebbe stato annunciato durante il banchetto che avrebbe seguito il torneo.

La bambina, dopo essere stata separata dal fratello, aveva avuto molte altre ancelle e dame di compagnia con cui condividere la stanza, ma si era rivelata molto difficile da accontentare e il suo carattere forte e spigoloso aveva fatto in modo che non solo non si affezionasse a nessuna di loro ma che ne dovesse cambiare continuamente, in quanto le cacciava via quando queste facevano qualcosa che non le piaceva.

In ogni caso, eccitata dall’annuncio dalla zia e dal fatto che entro poco tempo avrebbe potuto rivelare al mondo il fatto che sarebbe andata in sposa al bellissimo e romantico principe Rhaegar decise di essere un po’ più accondiscendente e di portare con se due delle sue dame da compagnia da quella che era conosciuta per essere una strega e che viveva nel bosco vicino a Castel Granito.

La strega era conosciuta come Maggy la Rana, delle due compagne Jeyne Farmanto fuggì prima che il trio giungesse a destinazione, mentre Melara Hetherspoon restò con Cersei durante tutta la predizione della donna.

Non ci è dato sapere, come spesso succede nell’universo di Martin, se Maggy fosse effettivamente dotata di poteri di preveggenza o meno, fatto sta che la previsione che fece alla giovane Cersei fu molto accurata.

Benchè l’inizio fosse molto promettente, le assicurò infatti che si sarebbe sposata con un re e che avrebbe avuto tre figli, divenne via via più spaventosa e cupa, poiché Maggy aggiunse che sarebbe sopravvissuta a tutti e tre i suoi figli, morti tutti di morte violenta ma come re e regine, e che tutto ciò che avrebbe conquistato e ottenuto con il tempo le sarebbe stato strappato via da una più giovane e bella regina.

Inoltre, forse la parte più macabra di tutta la profezia, la donna predisse che Melara sarebbe morta da li a poco e che Cersei sarebbe stata uccida dal valonquar parola in antico valyriano (lingua inventata da Martin) che voleva dire fratello minore.

31 Cersei rimase ovviamente molto scossa dalle parole della vecchia e Melara, nel tentativo di tirarla su di morale, le disse che probabilmente se nessuna delle due avesse parlato a nessuno di quello che era stato loro detto quel giorno la profezia non si sarebbe avverata.

Le due si accordarono in questo modo ma la morte di Melara pochi giorni dopo, impossibile dire se fu un incidente o un omicidio, anche se qualcuno sospettò la piccola Cersei dell’atto, mise ben in chiaro che la predizione si sarebbe avverata.

Questo fatto preoccupò molto la ragazza e rafforzò il suo odio nei confronti di Tyrion, che nella sua mente era a tutti gli effetti diventato il valonquar della predizione, oltretutto il fatto che alla fine del torneo la promessa del padre di farla fidanzare con il principe Targaryen non venne mantenuta, peggiorò solo la situazione.

Probabilmente questa fu la prima vera volta in cui Cersei Lannister si vide negato qualcosa a cui teneva veramente, ma ciò accadde ad un’età tale che il fatto non potè essere razionalizzato appieno da lei, che semplicemente si ritrovò a esserne delusa e ferita al punto tale da chiudersi ancora più in se stessa e da decidere che non sarebbe stata più ferita da nessuno.

Inoltre lo scoprire che era stato Aeris Targaryen a non accettare il fidanzamento tra i due, agli occhi di lei venne catalogato come un insulto, come se l’uomo non l’avesse considerata abbastanza per suo figlio e questo senza alcun dubbio andò a colpire la sua vanità.

A dodici anni, complice il fatto che non si fosse riuscita a trovare una ragazza adatta ad essere la moglie del principe Raeghar ad Essos, Cersei venne portata a corte dal padre, che ancora serviva come Cavaliere del Re.

Negli anni seguenti Tywin rifiutò ogni proposta di matrimonio che gli veniva rivolta nei confronti della figlia, Jamie in seguito disse che probabilmente l’uomo ancora sperava in un fidanzamento con il principe e, in seguito, sperava che Elia Martell, sua moglie, morisse durante il parto.

32 Nell’anno 281 (dopo la conquista dei sette regni da parte di Aegon) Jamie arrivò ad Approdo del Re per essere nominato cavaliere, in quell’occasione Cersei rivelò al fratello che il padre stava prendendo accordi per farlo sposare con Lisa Tully, cosa che lei non poteva permettere perché avrebbe voluto dire allontanarsi per sempre dalla persona a cui più teneva in assoluto.

Per questo lo sedusse nuovamente e lo convinse a fare domanda per entrare nella Guardia Reale, in questo modo il ragazzo sarebbe rimasto sempre a corte con lei e avrebbe avuto il divieto di sposarsi quindi lei non avrebbe dovuto rivaleggiare con nessun’altra donna per il suo amore.

Sfortunatamente non sapeva che il rapporto tra Tywin e il re si era molto deteriorato durante quei mesi, quindi, benché riuscì a far ammettere il fratello nella guardia, non potè prevedere che il padre prendesse l’atto come un’intenzione da parte del re di privarlo di un erede e neanche che l’uomo si sarebbe dimesso dalla carica di Cavaliere del re per tornarsene a Castel Granito portando Cersei con sé.

Separando in questo modo i due gemelli una volta ancora.

In seguito, dopo la riuscita della ribellione guidata da Robert Baratheon, Cersei venne data in sposa all’uomo, ormai nuovo re di Westerors, in modo da sigillare l’alleanza tra la nuova casata reale e la casata Lannister.

Il matrimonio estremamente fastoso avvenne nell’anno 284.

Sebbene all’inizio Cersei fosse felice e addirittura eccitata del matrimonio in quanto sarebbe diventata una regina e in quanto Robert all’epoca era per tutte le ragazze un eroe senza macchia e senza paura, per di più un eroe romantico in quanto aveva combattuto per amore della sua amata perduta, si ritrovò ben presto ad essere molto delusa.

Infatti durante la prima notte da sposati Robert, completamente ubriaco, chiamò la povera ragazza “Lyanna”, ovvero il nome della sua promessa sposa morta dopo essere stata rapita da Raeghar.

33 Inoltre il comportamento burbero di Robert, unito alla sua mancanza di empatia nei confronti della giovane moglie, e al suo brutto vizio di bere fino a stordirsi, fece si che il rapporto tra i due, mai veramente nato, si deteriorasse molto velocemente.

Questa ennesima delusione per Cersei la riportò a cercare la compagnia del fratello con cui riprese l’incestuosa relazione solo momentaneamente interrotta.

Probabilmente se Robert fosse stato un po’ più attento nei suoi confronti o quantomeno si fosse limitato negli eccessi, che fossero il bere o l’avere rapporti con quasi ogni donna che attirava la sua attenzione, le cose non sarebbero andate come invece andarono in seguito e forse non sarebbe stato ucciso.

Dal matrimonio tra Cersei e Robert nacquero tre figli: Jeoffry, Myrcella e Tommen, tutti e tre figli non del re ma di Jamie, che assistette solo alla nascita del primogenito però, perché Cersei aveva paura che guardandolo insieme ai bambini si sarebbe capito chi era in realtà il loro padre.

Fortunatamente per lei nessuno si accorse per molti anni che i tre bambini non erano figli di Robert, anche se effettivamente il loro aspetto fisico, partendo dagli occhi verdi e passando per i capelli dorati tipici dei Lannister, non rispecchiava proprio l’aspetto tipico dei membri della casa Baratheon.

Oltretutto Robert, per via dei suoi eccessi già elencati, ebbe moltissimi figli bastardi dalle più disparate donne e ognuno di quei bambini aveva in comune gli occhi azzurri e i capelli neri di Robert.

Cersei rimase incinta di Robert solo una volta durante il matrimonio, ma ormai il rapporto tra i due era deteriorato a tal punto che la donna aveva iniziato davvero ad odiare il marito che quando beveva, e cioè spesso, finiva anche con il diventare violento e pericoloso per chi gli stava accanto.

Per questo motivo chiese al fratello di trovare per lei una donna che l’avesse fatta abortire, dopo questo fatto Cersei prese diverse precauzioni che le impedirono di restare di nuovo incinta del marito.

34 Negli anni seguenti, visto il comportamento del giovane Jeoffry decisamente deviato, aveva l’abitudine di torturare e uccidere animali innocenti per divertimento, Robert suggerì che forse portare a corte un paio dei suoi figli illegittimi avrebbe dato al ragazzo modo di calmarsi e di “guarire” dalle sue brutte abitudini.

Cersei prese la cosa come una minaccia al diritto di suo figlio di salire al trono e questo portò ad una furiosa lite tra la coppia, che finì con Robert che colpì la donna al volto.

Però alla fine l’ebbe vinta lei in quanto dopo quel gesto suo marito non ripropose mai più l’argomento e ogni singolo figlio illegittimo che ebbe venne subito allontanato da corte.

Come avevo accennato prima il segreto della provenienza dei figli di Cersei rimase tale molto a lungo, fino a quando Stannis Baratheon, fratello di Robert, avendo più volte avuto a che fare con i figli illegittimi del fratello (tutti appunto accomunati dai capelli neri e gli occhi azzurri), non iniziò a insospettirsi fino al punto di dover condividere questi sospetti a quello che era allora il Primo Cavaliere del re, Jon Arryn.

Sfortunatamente, Jon non fu particolarmente cauto nell’indagare sulla questione, al punto tale che ben presto venne scoperto da Cersei, ma prima che lei potesse fare qualcosa l’uomo venne avvelenato.

Il veleno scelto dalla donna fece dapprima solo ammalare l’uomo, in modo che nessuno potesse pensare che si trattasse di un omicidio, ed infine lo uccise dopo diversi giorni.

In seguito a questi eventi, e alla proposta di Cersei che fosse Jamie a diventare Primo Cavaliere del re, che questi però rifiutò, i gemelli accompagnarono Robert al Nord, a Grande Inverno, casa di Lord Eddard Stark, migliore amico di Robert e Protettore del Nord.

Era infatti intenzione di Robert chiedere all’amico di prendere il posto di Jon Arryn al suo fianco, e, anche se riluttante, l’uomo si trovò a dover accettare.

35 Durante la permanenza dell’entourage del re a Grande Inverno però successe una tragedia: Jamie e Cersei si erano appartati in un’antica torre in parte diroccata per poter avere un po’ di privacy, sfortunatamente però vennero visti durante l’amplesso da uno dei figli di Eddard, Bran, che si era come al solito arrampicato sulla torre.

Presa dal panico che il bambino potesse raccontare quello che aveva visto a qualcuno, Cersei intima a Jamie di fare qualcosa, ma l’uomo, invece di tirare dentro la torre il bambino per poi spaventarlo un po’, come aveva pensato Cersei, si limita a spingerlo giù dalla torre, facendolo entrare in coma e rendendolo paralizzato dalla vita in giù.

In ogni caso, nonostante le gravi condizioni di Bran, Robert aveva il bisogno di tornare velocemente ad Approdo del Re e quindi l’intero entourage reale più Eddard e le sue figlie, Sansa e Arya, partirono alla volta della capitale.

Durante il viaggio però avvennero altri incidenti, mentre Sansa era completamente innamorata dell’apparenza da “principe azzurro” di Jeoffry a cui era stata promesso, la sorella minore Arya vedeva con più chiarezza che tipo di persona fosse, al punto tale da non sopportarlo.

Sfortunatamente questo portò ad un brutto incidente, infatti quando Arya battè il giovane principe ad un duello con le spade, il ragazzo perse la pazienza e cercò di colpirla a quel punto il metalupo (animale estremamente raro che è riportato sullo stemma della casata Stark) della ragazza attaccò Jeoffry, mordendolo.

Questo portò alla decisione di abbattere il lupo di Arya, che però lo fece fuggire nella foresta, e infatti venne ucciso il lupo di Sansa al suo posto.

In seguito, una volta arrivati ad Approdo del Re, Ned (Eddard) Stark scopre le ricerche che stava facendo Jon Arryn prima della sua morte e riprende da dove l’uomo aveva lasciato, arrivando infine a scoprire la verità sulla paternità dei figli di Cersei.

L’uomo a quel punto informa Cersei della sua scoperta e rifiuta la proposta di lei di allearsi contro Robert in cambio di poteri e favori, in quanto intende dire tutto a Robert il prima possibile.

36 A quel punto Cersei, vedendo fallire il suo piano di corrompere Ned, si trova nella situazione di dover velocizzare il piano per l’assassinio di Robert.

Usando l’unica, ma formidabile, arma a sua disposizione in quanto donna Cersei seduce suo cugino Lancel convincendolo a prendere parte in questo piano.

La donna consegna al ragazzo un otre di vino “corretto” con una sostanza che avrebbe rallentato di molto i riflessi del re, che benché invecchiato e molto fuori forma, era ancora un guerriero temibile.

Questo vino gli venne offerto durante una pericolosa battuta di caccia al cinghiale, notoriamente un animale molto aggressivo e che è molto difficile cacciare con armi come lance.

Durante questa occasione, stordito dal vino drogato, il re venne colpito dal cinghiale che gli aprì con una zanna una letale ferita all’addome, che lo portò non molto tempo dopo a spirare nel suo letto.

Robert, poco prima di spirare, dettò a Ned Stark le sue ultime volontà, che prevedevano che l’uomo diventasse reggente nell’attesa che suo figlio Jeoffrey diventasse abbastanza grande da sedere sul trono.

Ned, consapevole del fatto che il ragazzo non era figlio di Robert, fece segretamente cambiare la dicitura “mio figlio” con “il mio erede”, prevedendo così la possibilità che a succedere all’uomo non fosse nessuno dei figli di Cersei ma uno dei tanti figli illegittimi del suo defunto amico.

Sfortunatamente, come spesso accade in questa serie, gli uomini finiscono con il sottovalutare le donne con cui hanno a che fare; il che fu esattamente quello che fece Ned, aspettandosi che Cersei scappasse nella notte con i suoi figli per paura che la verità fosse rivelata.

Purtroppo per lui la donna aveva ben altri piani, attraverso una serie di contatti e di intrighi politici, fece passare Ned Stark come uno dei partecipanti all’attentato che aveva portato alla morte del re e asserì anche che era un bugiardo in quanto secondo lei aveva cambiato le volontà di Robert, autoproclamandosi reggente.

37 Questo portò infine all’esecuzione dell’uomo davanti alle sue stesse figlie in quella che probabilmente è una delle morti più commoventi di tutta la saga, anche se non per volontà di Cersei, che sapeva benissimo che uccidendolo ne avrebbe fatto un martire e che probabilmente il Nord si sarebbe ribellato e avrebbe marciato sulla capitale per vendicare il suo Lord Protettore.

Cercò anche, con una decisone saggia e calcolata, di trattenere sotto la sua custodia Sansa e Arya, le due figlie di Ned, in quanto sarebbero stati importanti ostaggi nel caso di una guerra civile contro il Nord.

Benchè il suo piano riuscì con la maggiore, Arya riuscì a fuggire travestendosi da maschio e unendosi ad un gruppo di prigionieri e volontari che stavano andando al Nord, verso la Barriera.

In seguito a questi eventi Jeoffrey salì al trono e sempre più mostrò il suo sadismo e la sua totale incapacità di empatia verso il prossimo, ma Cersei era una madre, una madre che amava moltissimo suo figlio, al punto tale da non voler vedere quello che era realmente diventato.

Perciò risultò davvero difficile per lei mettere un freno al giovane regnante, che finì con il prendere una decisione sbagliata dopo l’altra e solo la presenza di Tyrion Lannister, nominato Primo Cavaliere del re sotto pressioni di Tywin, permise alla città di resistere al terribile attacco da parte di Stannis Baratheon, intenzionato a rivendicare il trono di suoi fratello defunto.

Da li in poi iniziò un periodo di grandi tragedie per Cersei, iniziando con il fatto che la sua unica figlia, Myrcella, venne mandata a Dorne per passare del tempo con la famiglia del suo futuro sposo.

Inoltre Jeoffry, il suo primogenito e il preferito dei suoi figli, venne avvelenato al suo stesso matrimonio con Margery Tyrell, proprio come aveva predetto la strega tanti anni addietro, e per il cui delitto vennero accusati Tyrion e sua moglie Sansa Stark, anche se effettivamente nessuno dei due aveva a che fare con la questione.

Tyrion sarebbe probabilmente stato giustiziato da solo, visto che Sansa era stata fatta fuggire da Petyr Baelish, se Jamie non lo avesse liberato, ma questo portò alla morte

38 di Tywin proprio per mano di Tyrion che dopo tanti anni di soprusi da parte del padre, non per ultimo il fatto che fosse stato a capo del tribunale che l’aveva condannato ingiustamente, decise di vendicarsi uccidendolo.

Questo fatto portò Cersei ad essere regina reggente di suo figlio Tommen, salito al trono a soli otto anni, il che portò la donna a pensare di essere finalmente libera dal potere del padre e del marito e quindi di essere finalmente libera di dare prova di sé, dimostrando di essere una regnante migliore di quello che erano stati i suoi predecessori uomini.

La prima cosa che fa, infatti, è quello di mettere tutti suoi sostenitori del concilio ristretto del figlio, in modo da avere tutto l’appoggio che le serve.

In quello stesso momento tutte le ansie e le paure di Cersei iniziano a trovare sfogo in terribili incubi che le impediscono di riposare adeguatamente e la lasciano sempre più preda della paranoia.

A tal punto che inizia a sospettare di chiunque le sia accanto, ma soprattutto della famiglia Tyrell che pensa voglia prendere il comando del reame attraverso Margaery, sposata con Tommen; questo sospetto viene apparentemente supportato dal fatto che una moneta Tyrell viene ritrovata vicino alla cella da cui è fuggito Tyrion, ma questi non hanno niente a che fare con la cosa in quanto è stato Varys a mettere appositamente li la moneta, cercando appunto di spezzare il legame tra Lannister e Tyrell.

Mal consigliata dal poco riposo e dalla paranoia, Cersei fa lo sbaglio di rifiutarsi di pagare i debiti della corona con la Banca di Ferro di Braavos e si rifiuta di dare credito alle decisioni prese dal capo del Credo dei Sette portando come risultato, da una parte una crisi economica che colpisci tutti i sette regni, in quanto la Banca di Ferro si rifiuta di prestare denaro a chiunque e dall’altra al fatto che il Credo si rifiuti di benedire l’ascesa al trono di Tommen.

In seguito a questa decisione e a qualche altro piano non riuscito, Cersei, nell’intento di riappacificarsi almeno con il Credo, permette all’Alto Septon di riorganizzare il

39 Credo Militante, ossia una squadra di sacerdoti combattenti, cosa che era stata abolita almeno un secolo prima.

La salute mentale di Cersei continua a peggiorare al punto tale che l’unico sollievo che trova alla paranoia è l’alcool, il che è estremamente ironico in quanto l’alcolismo era ciò che aveva portato Robert alla morte.

Uno degli ultimi tentativi di Cersei di togliere Margery di mezzo è quello di farla arrestare dall’Alto Septon con l’accusa di essere una fedifraga e di aver tradito Tommen con altri uomini, benché all’inizio il piano sembri funzionare alla fine le si ritorce contro e lei stessa viene arrestata con diverse accuse, tra le quali quella dell’omicidio dell’Alto Septon precedente.

Infatti l’uomo che Cersei aveva convinto a testimoniare contro Margarey era risultato ben poco convincente, al punto tale che l’Alto Septon l’aveva fatto torturare e aveva scoperto la verità.

Durante il suo periodo di prigionia Cersei perde il suo potere in quanto è lo zio Kevan a gestire il regno al suo posto, ma la donna ha ancora un asso nella manica, attraverso le visite che ha diritto ad avere fa sapere al Maestro rinnegato che lavora per lei, Qyburn, che l’ora è giunta, e quando giunge finalmente al castello, dopo il Cammino della Vergogna (è infatti costretta per penitenza a camminare dal Tempio al castello a piedi e nuda attraverso la folla) le viene presentato il nuovo membro della guardia reale: Robert Strong.

Il punto è che nessuno sa che quello è il cadavere riportato invita di Clegane, la Montagna, quindi Cersei non si preoccupa più in quanto il suo processo sarà fatto a duello ed è sicura di non perdere con un tale difensore.

Cersei è un personaggio odiato dai più, un personaggio complesso e allo stesso tempo iconico a suo modo, è una donna che ha subito molti traumi fin da bambina e la cui ambizione si è scontrata con forza con il mondo maschilista in cui vive.

Personalmente la trovo uno dei personaggi meglio riusciti di Martin, probabilmente proprio perché è un personaggio allo stesso tempo tanto forte quanto disturbato, un

40 personaggio che per tante volte ha dovuto venire a patti con un mondo che non la accettava che qualcosa in lei si è spezzato.

Questi sono i personaggi che più lasciano qualcosa nel lettore, che ti fanno venire voglia di scoprire di più su di loro, di leggere ancora e ancora, i personaggi “spezzati” sono quelli che veramente imprimono qualcosa sulla carta, tanto da renderli vivi.

Che provochino nel lettore ammirazione, interesse o anche disgusto ti costringono a farti delle domande, domande che spesso hanno risposte difficili ma che portano a analizzare se stessi e il mondo che ci circonda, in modo da comprendere i limiti di ognuno di noi e che cosa siamo disposti veramente a fare per raggiungere un obiettivo che per noi è importante.

Da personaggi di un libro, inchiostro su carta bianca, diventano maestri di vita, specchi in cui guardandoci impariamo qualcosa di nuovo di noi stessi, inoltre, come dicono in un articolo su Donna Moderna: << Tutti gli altri fantasy sono un territorio dominato dagli uomini, il Trono di Spade invece stupisce per la modernità: mentre i maschi sono distratti dalla guerra, le donne comandano davvero come Cersei Lannister.(1)>>

Ogni volta che nelle mie letture incontro un personaggio del genere rimango sempre sorpresa e ammirata da questi scrittori che riescono in un compito tanto complesso, creare un personaggio tridimensionale al punto tale da farlo sembrare reale è probabilmente una delle cose più difficile con cui ha a che fare uno scrittore.

Oltretutto Cersei è un personaggio plausibile, dopotutto le Cronache descrivono un momento storico che corrisponde al nostro medioevo, quindi viene da chiedersi quante donne realmente vissute abbiano provato gli stessi sentimenti: rabbia, dolore, risentimento, sdegno.

C’è infatti un interessante articolo di Luca Burini sul sito web Letteradonna che affronta l’ipotesi che Martin si sia effettivamente ispirato a donne storicamente esistite per alcuni dei suoi personaggi femminili.

41 Per quanto riguarda Cersei, Burini sostiene che sia ispirata a Margherita D’Angiò, moglie di Carlo VI per via di alcuni precisi punti in comune: tutti e due i matrimoni sono stati decisi a tavolino (quello di Cersei per assicurare la pace tra la casata di lei e quella dei Baratheon e quello tra Margherita e Enrico per garantire la pace tra Inghilterra e Francia), inoltre la legittimità dei figli di entrambe le donne è stata contestata.

Come abbiano combattuto quel sistema che a stento le riconosceva come esseri viventi dotati di una mente e pensieri propri.

Nonostante tutti i suoi lati e scelte negative la trovo un buon esempio per le donne in tutto il mondo, perché nonostante tutto ha sempre trovato la forza di rialzarsi, di camminare a testa alta nelle peggiori delle situazioni, non ha mai abbandonato la speranza e non si è mai rassegnata a quello che pareva essere il suo destino.

Proprio in questo senso riporto le parole dell’attrice che interpreta questo ruolo nella famosissima serie tv firmata HBO: <>

In un momento storico come quello che stiamo vivendo adesso, in cui i crimini contro le donne sono in costante aumento, trovo quanto mai importante prendere ad esempio donne così forti, che non si lasciano mettere sotto da nessuno, che continuano per la loro strada e stringono con i denti e le unghie i loro obiettivi.

Che la si odi, ami o la si compatisca, Cersei è un personaggio che non lascia indifferenti, ha troppo carisma, troppo dramma nella sua storia per permettere ad un lettore di ignorarlo e basta.

42 Arya Stark

Feroce come un furetto. La paura uccide più della spada. Colui che teme di perdere ha già perso. La paura uccide più della spada

Arya Stark

Arya è la più giovane delle figlie di Eddard Stark e Catelyn Tully ed è in ordine cronologico la terza dei loro cinque figli.

La bambina vede la luce a Grande Inverno, dimora ancestrale degli Stark, Lord Protettori del Nord per ordine della corona, sono tra le famiglie importanti dei sette regni quella più tradizionalista e quella in assoluto più legata alle antiche leggende e religioni, infatti hanno un parco degli dei all’interno del castello, dove svetta un antichissimo Albero Diga, un albero particolare dalle foglie e dalla resina rossa su cui viene intagliata una faccia e che si dice sia un intermediario tra le singole persone e gli dei.

Arya è la sorella minore di Robb e Sansa, mentre è sorella maggiore di Bran e Rickon, senza poi contare il suo fratellastro, Jon Snow, che però per età si avvicina molto a Robb.

La ragazza probabilmente tra tutti i fratelli ha il rapporto migliore proprio con Snow, che capisce perfettamente i sentimenti di solitudine e di ribellione della piccola, che è tutto tranne che definibile come lady e che si ribella alle regole che la vorrebbero come la sorella maggiore Sansa, sempre impegnata in qualche attività come il ricamo o il cucito, mentre lei preferisce allenarsi al tiro con l’arco o qualsiasi altra attività bellica che normalmente le sarebbe proibita.

43 Inoltre Arya non riesce a sopportare l’idea che una volta adulta una nobildonna si debba sposare non per scelta personale, ma come mezzo per far acquistare potenza e denaro alla famiglia d’origine e crede fermamente che sia possibile per lei, e per ogni altra ragazza, forgiare il proprio destino.

Nonostante il suo carattere ribelle, o forse proprio per questo, Ned Stark amava molto la figlia più piccola, al punto tale da darle retta e permetterle di imparare diverse cose che normalmente non avrebbe dovuto conoscere, come tirare con l’arco, abilità nella quale è molto più brava del fratellino Bran, il più vicino a lei per età.

Questo ha permesso che, come anche gli altri figli della coppia, Arya crescesse felice e spensierata, seguendo le proprie passioni e le proprie attitudini.

In seguito alla visita di Robert Baratheon a Grande Inverno, durante la quale Ned accettò la nomina a Primo Cavaliere del re dall’amico, e in seguito alla decisione dei due uomini di promettere in sposa la sorella maggiore di Arya, Sansa, all’erede al trono dei sette regni, Joffrey, le due ragazze si ritrovarono a partire con il padre per la capitale, Approdo del Re.

Entrambe le sorelle partirono con i cuccioli ormai cresciuti di metalupo, che erano stati trovati da Jon Snow in precedenza e si erano rivelati in numero perfetto perché ognuno dei figli di Ned ne avesse uno.

Arya diede il nome di Nymeria alla sua metalupa, come la grande principessa guerriera, mentre Sansa nominò la sua Lady, ma, cosa ben più importante, poco prima della partenza ricevette in regalo da Jon una spadina, fatta su misura per lei e che lei chiamò Ago, appunto perché somigliava molto all’oggetto, essendo lunga e appuntita e in modo sarcastico visto che lei detestava l’attività del cucito.

Il fratello le diede la prima e più fondamentale lezione per quello che riguarda l’uso di una spada in quel momento, infatti le disse: “infilzali con la punta”, cosa che Arya in futuro avrebbe fatto ben più di una volta.

Durante il lungo viaggio verso Approdo del Re, Arya, che si rifiutava di entrare nella carrozza della regina Cersei, fece amicizia con un ragazzo di nome Mycah con il quale iniziò a giocare con dei pezzi di legno, fingendo che fossero spade.

44 Durante una di queste loro sessioni di gioco vennero scoperti da Sansa e Joffrey, usciti per una passeggiata romantica, il ragazzo, per mettersi in mostra davanti alla sua promessa sposa, sfidò Mycah a combattere con lui.

Sfortunatamente Joffrey era stato addestrato all’uso della spada, come ogni giovane nobile che si rispetti, inoltre, trovandolo divertente, il ragazzo pretendeva che Mycah combattesse contro di lui con un pezzo di legno mentre lui brandiva una spada vera e propria.

Arya tentò di difendere Mycah e di proteggerlo fisicamente dagli attacchi di Joffrey, ma quando Nymeria vide il ragazzo alzare le mani contro la sua padrona intervenne, saltando addosso a Joffrey e ferendolo al braccio con un morso.

Arya, Mycah e Nymeria scapparono via, sapendo che sarebbero stati puniti per quello che era successo al ragazzo e, dopo essersi divisi, Arya si trovò davanti alla difficile decisione di dover scacciare la sua lupa, che altrimenti sarebbe stata sicuramente uccisa per il morso che aveva dato all’erede al trono.

Nella foresta la ragazza provò con le lacrime agli occhi a mandare via l’animale, che però non si mosse, almeno fino a che Arya non iniziò a lanciarle addosso pietre per spaventarla.

Durante la notte, dopo che la metalupa era ormai fuggita, la ragazza venne fortunatamente ritrovata dagli uomini degli Stark e riportata sana e salva dal padre, che fu oltremodo sollevato di riaverla tra le braccia, ma che allo stesso tempo fu obbligato a portarla al cospetto del re e di sua moglie Cersei, che era estremamente alterata per via di quello che era successo al suo primogenito.

Il re chiese ad Arya di raccontare quello che era successo nella radura, cosa che la ragazza fece, anche se venne dichiarata una bugiarda da Joffrey che aveva già raccontato una storia completamente diversa, a quel punto l’unica speranza della ragazza era la testimonianza della sorella maggiore Sansa, che però si rivelò deludente, in quanto lei mentì, dicendo di non aver visto niente e comunque supportando la versione del suo promesso sposo.

45 A quel punto Arya perse la pazienza e colpì la sorella al volto, chiamandola bugiarda, un comportamento che ovviamente Cersei non perse tempo a definire barbarico e che usò contro la ragazza, dicendo che se era capace di comportarsi così con sua sorella non era affatto sorpresa che avesse potuto attaccare Joffrey o che la sua metalupa fosse un animale feroce e incontrollabile.

Robert decise, visto che Nymeria era assente, quindi di punire l’unico altro metalupo presente nella spedizione, ovvero la metalupa di Sansa.

A niente valsero le preghiere e le lacrime della ragazza, che giurava che la sua Lady non avrebbe mai e poi mai fatto qualcosa del genere, Ned si prese il dovere di portare a termine la sentenza e fu quindi lui a tagliare la testa di Lady con un colpo di spada.

Nel fratello un altro cadavere fa la sua comparsa nel campo: quello di Mycah, ucciso dal Mastino, la guardia del corpo di Joffrey.

Una volta raggiunto Approdo del Re i rapporti tra le due sorelle non fecero che peggiorare, in quanto Sansa incolpava Arya della morte di Lady, mentre la più giovane ribatteva che se l’altra non avesse mentito tutto quello non sarebbe successo.

Ned prese la giovane da parte e provò a spiegarle che Sansa aveva fatto quello che aveva fatto non perché volesse essere cattiva con lei, né perché volesse mentire, semplicemente non avrebbe potuto dare contro al prossimo re dei sette regni e suo promesso sposo davanti a tutti, poiché l’avrebbe messo in imbarazzo e il compito di una donna è quello di supportare il proprio uomo.

Arya fu talmente tanto disgustata e sconvolta dalla cosa che si alzò di scatto e scappò in camera, dove tirò fuori Ago, iniziando a provare qualche movimento, in quel momento il padre, che l’aveva seguita per accertarsi che stesse bene, scoprì l’esistenza della spada e interrogò a fondo la figlia, per capire quanto seria fosse.

Una volta compreso che lei era completamente e totalmente decisa nel desiderio di imparare a tirare di spada Ned le comunicò che avrebbe assunto un maestro per lei, perché potesse imparare al meglio; questo calmò un po’ le acque e i rapporti tra i familiari.

46 Il maestro che l’uomo aveva trovato per Arya era Syrio Forel, precedente primo spadaccino di Braavos, una delle città libere dell’oriente, un combattente eccezionale ma che eccelleva in uno stile completamente diverso da quello conosciuto dai cavaliere occidentali.

Infatti mentre questi puntavano tutto sulla grandezza della spada e sulla forza dei movimenti, Syrio basava il suo stile di combattimento sulla velocità e sulla liquidità dei movimenti, tanto che, cosa che lasciò Ned basito, alcuni degli esercizi che l’uomo faceva fare ad Arya prevedevano che riuscisse ad acchiappare un gatto randagio a mani nude, o che riuscisse a stare in punta di piedi, senza mai cadere, per un’intera giornata.

A seguito della caduta dalla torre Bran rimase paralizzato e una sera padre e figlia si ritrovarono a parlare, discutendo di come fosse triste che il ragazzo non sarebbe mai potuto diventare un cavaliere a quel punto, ma Ned disse che comunque sarebbe potuto essere Lord di un castello o sedere in un consiglio di pari del regno.

Arya chiese al padre se anche lei avrebbe potuto aspirare a qualcosa del genere, a quella domanda l’uomo si mise a ridere e le rispose che il suo destino sarebbe stato un altro, che un giorno sarebbe cresciuta e avrebbe sposato qualche potente lord a cui avrebbe dato dei figli ed eredi, ma la ragazza rispose che non sarebbe successo, che aveva altri piani per il futuro.

Tempo dopo durante un torneo, Arya che si era stufata di osservare, decise di riprendere uno degli esercizi datele da Syrio e ricominciò ad inseguire un gatto per tutta la Fortezza Rossa, al punto tale che, seguendolo, si infilò nei sotterranei, dove si trovò ad osservare le ossa dei vecchi draghi dei Targaryen, gigantesti resti di teschi e casse toraciche che potevano tranquillamente contenere un essere umano.

Mentre era li sotto la ragazza si ritrovò involontariamente ad origliare una conversazione tra Varys e Illyrio Mopatis, che parlavano di come nel futuro sarebbe probabilmente scoppiata una guerra tra i Lannister e gli Stark e di quando fosse il momento migliore per Khal Drogo per portare il suo esercito di barbari Dotraki al di qua del mare stretto per invadere i sette regni e riconquistare il trono per i Targaryen.

47 Alla fine, scappando spaventata da quello che aveva sentito, Arya riuscì a tornare in superficie, ma come ben presto scoprì era fuori dalla fortezza, nella città e dovette addirittura minacciare le guardie all’entrata perché la lasciassero passare, perché il suo aspetto non era certo quello di una lady figlia del Primo Cavaliere.

Fortunatamente suo padre, benché contrariato in quanto si era preoccupato per lei, la trovò poco dopo, facendola entrare, ma dando ben poco credito alle parole della ragazza, in quanto non sapeva chi stesse parlando e non riusciva a ricordarsi molti dei particolari.

Quando Ned venne ferito e uno dei suoi uomini ucciso da Jaime Lannister, durante le sue indagini sui figli di Cersei, l’uomo riunì le sue figlie e comunicò loro la sua decisione di rimandarle a Grande Inverno immediatamente.

Ovviamente la decisione non venne accolta affatto bene da nessuna delle due, Sansa non voleva saperne in quanto in questo modo avrebbe perso la possibilità di sposarsi con Joffrey, per il quale aveva preso una vera e propria cotta pensandolo simili ad uno dei cavalieri senza macchia e senza paura delle ballate, mentre Arya non voleva interrompere il suo addestramento con Syrio.

Ned cercò di convincere le ragazze o quantomeno di farle ragionare, e con Arya fu abbastanza semplice per una volta, in quanto si limitò a promettere che le avrebbe preso un altro maestro di “danza”, mentre Sansa era irremovibile, non riusciva proprio a capire come fosse possibile che suo padre potesse anche solo prendere in considerazione l’idea di separarla dal suo “leone dorato”, al che Arya sarcasticamente fece una battuta su come sicuramente Joffrey sarebbe diventato brutto e sovrappeso come suo padre.

In quel momento Ned realizzò la soluzione del mistero all’interno del quale si era trovato: nessuno dei figli di Cersei era figlio di Robert, per questo erano tutti biondi e non neri di capelli come l’uomo.

Ned dopo questo episodio confrontò Cersei, che ammise che il padre dei tre ragazzi era Jaime e non Robert, ma prima che l’uomo potesse informare il re questo morì

48 durante una caccia al cinghiale per colpa del veleno messo dentro al vino che gli fu servito.

Cersei e Joffrey fecero arrestare Ned e mandarono a prendere Arya, mentre si stava allenando con Syrio, l’uomo si rese conto che lo Stark non avrebbe mai e poi mai mandato uomini Lannister per chiamare la figlia e così ordinò alla ragazza di fuggire mentre lui si occupava delle guardie, il destino dell’uomo ci è sconosciuto in quanto Martin non ce lo descrisse, ma non poteva essere molto roseo in quanto era circondato da guardie e armato solo di una spada di legno.

Nel frattempo Arya scappò nelle stalle dove avrebbero dovuto esserci gli uomini che le avrebbero riaccompagnate a Grande Inverno, ma che invece erano stati tutti uccisi, la ragazza a quel punto recuperò solo la sua spada e, dopo aver ucciso per errore un ragazzino che aveva tentato di fermarla, fuggì in città.

Per un certo periodo visse tra i vicoli di Approdo del re, riuscendo a sopravvivere catturando piccioni e altri volatili, fino a che un giorno non seguì la folla fino alla piazza principale della città, dove si arrampicò su una statua, da li assistette al processo di suo padre e alla sua decapitazione, l’unica cosa che le impedì di gettarsi contro la piattaforma reale fu Yoren, un confratello dei Guardiani della Notte che, informato da Ned, aveva il compito di salvare la ragazza e portarla alla Barriera da suo fratello Jon.

Arya lasciò Approdo del Re con Yoren e gli altri uomini che lui stava portando alla Barriera: assassini, ladri e volontari, per proteggerla Yoren decise di tagliarle i capelli, facendola sembrare ancora di più un ragazzino, durante il percorso la ragazza strinse amicizia con un giovane, Gendry, che si scoprì essere uno dei figli illegittimi di Robert Baratheon, e ebbe a che fare con uno strano individuo chiuso in una gabbia, che le disse di chiamarsi Jaqen H’ghar.

In ogni caso Arya non riusciva a darsi pace per quello che è successo, il desiderio di vendetta la consumava, non riusciva a pensare ad altro, quindi decise di chiedere consiglio a Yoren, che le disse che era stato proprio il desiderio di vendetta a portarlo a doversi unire ai Guardiani della notte, purtroppo Arya mancò il senso della storia, che era appunto quello che era inutile ossessionarsi con la vendetta, che avrebbe

49 portato solo eventi negativi, e apprese che per ottenere la vendetta perfetta avrebbe dovuto aspettare il momento adatto.

Quando la guardia cittadina di Approdo del Re, chiamata anche Cappe Dorate, arrivò con l’ordine di catturare Gendry (che non sapeva di essere il figlio di Robert), scoppiò uno scontro tra gli uomini del re e quelli di Yoren, e durante questo scontro qualcuno lasciò cadere una torcia, che diede vita ad un incendio che mise a rischio la vita di Jaqen e gli altri prigionieri all’interno della gabbia.

Arya decise di liberarli e dare loro delle armi per difendersi, l’uomo a quel punto, prima di dileguarsi, disse di essere in debito con lei; a quel punto la ragazza riuscì anche a convincere le Cappe Dorate (che non l’avevano riconosciuta) che Gendry era morto mostrandogli il cadavere bruciato e irriconoscibile di una delle altre reclute.

Dopodichè, con gli altri prigionieri, venne portata ad Harrenal, una storica dimora ormai disabitata da secoli, li ogni giorno, per ordine di Sir Gregor Clegane un prigioniero veniva scelto e torturato, fortunatamente questa barbarie venne interrotta dal ritorno di Lord Tywin Lannister, che non approvò per nulla il comportamento di Clegane.

Durante la sua permanenza ad Harrenal Arya incontrò di nuovo Jaqen che era diventato uno degli uomini dei Lannister, l’uomo disse alla ragazza che siccome aveva salvato la sua vita e quella dei due uomini con lui lei aveva il diritto di dirgli tre nomi, le persone i cui nomi Arya gli avesse sussurrato all’orecchio sarebbero morti, nessuna domanda fatta, nessun prezzo da pagare.

Il primo nome che la ragazza disse a Jquen fu quello dell’uomo che aveva torturato i suoi compagni fino a poco prima, il giorno dopo fu ritrovato morto nel cortile e, alzando lo sguardo, Arya incontrò quello di Jaquen che le sorrise e alzò un dito, facendole così capire che era stato lui a ucciderlo.

Fu quasi scoperta, rubando una lettera che parlava dei movimenti dell’esercito di Robb Stark, e quindi fu costretta a sussurrare un secondo nome all’orecchio dell’assassino, sfortunatamente però la morte di questa seconda persona allertò Tywin Lannister che iniziò a sospettare di essere lui il bersaglio finale di quella serie

50 di morti e cominciò a interrogare le sue guardie e i suoi più stretti collaboratori, infine, per mancanza di prove cacciò Gregor Clegane, mandandolo a occuparsi della Fratellanza Senza Vessilli, un gruppo di cavalieri ribelli che ancora si opponeva ai Lannister.

Infine Tywin decise di lasciare Harrenal per attirare lontano dalle terre occidentali Robb e l’esercito del Nord, che intanto stava marciando contro il trono, lasciò Clagane come vassallo e proprietario di Harrenal e con lui lasciò anche i prigionieri.

A quel punto Arya cercò l’assassino per chiedergli di uccidere Tywin Lannister per proteggere suo fratello ma non riuscì a trovarlo purtroppo, quando la sua squadra tornò dalla pattuglia era troppo tardi, allora la ragazza gli chiese di aiutarla a fuggire da li, davanti al suo rifiuto, astutamente, Arya diede all’uomo il suo stesso nome, rifiutandosi di rimangiarselo fino a che questo non l’avesse aiutata a fuggire.

Il suo piano funzionò e quella notte fuggì da Harrenal insieme a Gendry e un altro suo amico proprio grazie all’aiuto di Jaqen.

A quel punto i tre decisero di andare verso le terre del nonno di Arya, il padre di Catlyn, al Delta delle Acque, dimora ancestrale della famiglia Tully; durante il percorrono vennero colti di sorpresa da Jaqen, che pareva essere capace di apparire e scomparire a proprio piacimento.

Arya lo prese in disparte e, sempre per i propri propositi di vendetta, gli chiese come avesse fatto ad uccidere quelle persone così facilmente, allora l’uomo le disse che, se avesse voluto, l’avrebbe portata con sé a Braavos (casa natale del suo maestro di spada) e l’avrebbe portata ad addestrarsi al tempio del Dio dai Mille Volti da lui venerato, ma la ragazza rifiutò e a quel punto l’uomo le consegnò una moneta che in futuro si sarebbe rivelata molto utile.

In seguito i tre ragazzi vennero catturati dalla Fratellanza Senza Vessilli, dopo averli portati nella loro base anche Sandor Clegane, fratello dell’infausto Gregor Clagane e ex guardia del corpo di Joffrey Baratheon, venne portato in catene e subito riconobbe Arya, che fino ad allora era riuscita a mantenere il segreto sulla propria identità.

51 A quel punto la Fratellanza decide di riportare i tre a Delta delle Acque e usare Arya come merce di scambio per avere denaro per la loro causa, ma prima si tiene il processo per combattimento contro Clegane e, per quanto Arya lo desiderasse morto, l’uomo si rivela un combattente migliore dell’avversario e vince, venendo così dichiarato innocente e lasciato andare.

Durante la sua permanenza con la Fratellanza, Arya apprese che Gendry aveva deciso di rimanere con loro e inoltre iniziò ad essere addestrata di nuovo nell’uso dell’arco, in seguito la ragazza decide di prendere al volo l’occasione di uno scontro tra la fratellanza e un gruppo di soldati Lannister e fugge, solo per essere catturata poco dopo da Sandor Clagane.

Quando i due arrivarono ad un fiume Arya credette che si trattasse del fiume che l’avrebbe portata al Delta delle Acque, ma Sandor la informò che invece si trattava di uno dei fiumi del Tridente, a quel punto la ragazza ebbe paura che l’uomo la stesse riportando dai Lannister e tentò di nuovo di scappare, solo per essere fermata subito e per essere informata che la stava portando alle Torri Gemelle, casa dei Frey, dove si trovava la sua famiglia.

Infatti si stava per celebrare un matrimonio che sarebbe rimasto negli annali come le Nozze Rosse, in quanto Robb Stark avrebbe dovuto sposare una delle figlie di Wlader Frey per avere assicurato il passaggio delle truppe sui ponti costruiti dalla famiglia, ma invece aveva sposato un’altra donna di cui si era innamorato sui campi di battaglia, offendendo così a morte Frey che solo per finta aveva detto di essere d’accordo a un matrimonio riparatore con il fratello minore di Catelyn e signore di Delta delle Acque, Edmure.

Durante quella tremenda serata Edmure venne preso prigioniero e tutti gli Stark e i loro alleati vennero trucidati per ordine dei Lannister, mettendo così fine alla ribellione del Nord.

I due arrivarono al castello proprio in tempo per assistere alla carneficina, anche se dall’esterno, e Sandor dovette fisicamente impedire ad Arya di lanciarsi all’interno della costruzione per tentare di salvare i suoi cari, urlandole che ormai era troppo tardi; mentre stavano fuggendo in groppa ad un cavallo rubato osservarono il corpo

52 del fratello di Arya, Robb, essere portato in mezzo alla folla, ma con la testa del suo metalupo Vento Grigio a posto della propria.

A questo punto Sandor decise di portare Arya da sua zia Lysa Arryn a Nido dell’Aquila dove l’avrebbe consegnata in cambio di un riscatto con cui lasciare i sette regni; durante il viaggio si fermarono in una taverna dove erano seduti anche dei soldati Lannister, tra questi Arya riconobbe Sir Polliver una delle persona che odiava e quello che le aveva preso Ago, infatti la spada era ben visibile alla sua vita anche in quel momento.

L’uomo riconobbe però Clagane e tra i due nacque una discussione che ben presto divenne ostile a tal punto da iniziare una rissa, Sandor uccise gran parte dei Lannister ma nel fratello Arya gli diede una mano uccidendo uno degli uomini a terra e poi riprendendosi Ago e uccidendo con quella Sir Polliver.

Durante la strada per arrivare a Nido dell’Aquila i due dovettero affrontare altri scontri e Sandor venne addirittura ferito, ma durante uno di questi incontri vennero a sapere della morte di Joffrey, che però non soddisfò Arya che non si sentì vendicata; in ogni modo finirono per arrivare a Nido dell’Aquila troppo tardi, Lysa era morta pochi giorni prima.

A quel punto incontrarono Brienne di Tarth, una donna cavaliere che aveva promesso a Catelyn di trovare e proteggere le sue figlie, ma né la ragazza né Sandor si fidarono di lei in quanto al fianco portava una spada che le era stata regalata da Jaime Lannister e quindi si ritrovarono a sospettare, erroneamente, che la donna lavorasse per loro, allorchè iniziò uno scontro tra Sandor e Brienne che finì con la vittoria di quest’ultima.

Arya, però, non fidandosi della donna e stufa di essere “sballottata” da una persona all’altra, la ragazza si nascose fino a che non smisero di cercarla, a quel punto derubò Clegane ferito gravemente e morente e si allontanò.

Durante il suo vagare Arya si trovò ad incontrare una nave attraccata in un piccolo porto perché bisognosa di riparazioni, a quel punto la ragazza chiese al capitano se potesse protarla alla Barriera ma lui le rispose che avrebbe fatto vela per Braavos, a

53 quel punto la ragazza gli mostrò la moneta che le era stata consegnata da Jaqen e disse la frase che le aveva insegnato: “Valar Morghulis” in valyriano e il capitano le rispose “Valar Dohaeris” nella stessa lingua prima di offrirle una cabina sulla nave.

Una volta arrivata a Braavos, dopo il lungo viaggio, ad Arya vennero date le necessarie indicazioni per arrivare alla Casa del Bianco e del Nero dove un anziano uomo la iniziò alla gilda degli “Uomini senza volto”, ma per fare questo le venne chiesto di abbandonare la sua vecchia identità e tutto ciò che la rendeva Arya Stark.

Lei accettò e si liberò di tutto ciò che aveva, tranne Ago, a cui era troppo legata sentimentalmente e che nascose in un luogo sicuro, a quel punto iniziò il suo addestramento che all’inizio prevedeva che andasse in giro per la città con la fittizia identità della “Gatta dei Canali”, una ragazza di strada, in modo da imparare a sentire tutte le notizie ma anche da saperne fare una cernita, per poi riportare all’uomo della Casa solo quelle interessanti.

In questo modo Arya imparò sia la lingua di Braavos sia a mentire in modo praticamente perfetto, inoltre uccise un disertore dei guardiani della notte, passarono dei mesi e a quel punto l’uomo fece bere alla ragazza un bicchiere di apparente latte caldo che però la rese momentaneamente cieca.

Così proseguì l’addestramento della ragazza che sarebbe rimasta cieca fino a che non sarebbe stata capace di avere attraverso gli occhi degli altri e fino a che non sarebbe stata capace di muoversi e compiere le proprie missioni perfettamente senza l’uso della vista.

Durante questo periodo Arya durante la notte continuò a sognare di essere la sua lupa Nymeria, di vedere attraverso i suoi occhi cosa che, per chi ha letto i libri, suggerisce che come alcuni dei suoi fratelli (Jon ma soprattutto Bran) anche Arya possegga il dono del metamorfismo cioè la capacità di impossessarsi della mente altrui, ma di questo fatto non fece parola con nessuno continuando a vagare per la città sotto le mentite spoglie di Beth, una semplice mendicante.

Questa parte dell’allenamento della ragazza si concluse quando riuscì non solo a riconoscere l’uomo gentile ma anche a colpirlo con un bastone senza poterlo vedere,

54 a quel punto riacquistò la vista e le venne assegnato il suo primo incarico da assassina, avrebbe dovuto uccidere un vecchio che vendeva assicurazioni per le navi.

L’uomo la portò nella parte più profonda della Casa del Bianco e del Nero, dove fino al soffitto erano presenti pareti piene di volti umani appesi, era così infatti che gli assassini della casa non venivano mai riconosciuti o arrestati, essendo capaci di “indossare” visi altrui; ad Arya venne consegnata la maschera di una ragazza che era stata maltrattata dal padre ed era entrata nella Casa in cerca di vendetta, con queste sembianze lei cominciò ad osservare il suo obiettivo, studiandone le abitudini.

Nonostante la sua riluttanza, a quel punto, ad uccidere un uomo che non le aveva fatto niente così a sangue freddo alla fine ha un’idea e riesce a portare a termine la sua missione fingendo di rubare la borsa di monete dell’uomo e, nel frattempo, lasciando cadere una moneta avvelenata all’interno, togliendone una normale.

L’uomo, in seguito, pagando qualcosa, si era messo come di consuetudine la moneta in bocca prima di consegnarla all’altra persona, ingerendo così il veleno e morendo, a questo punto il sacerdote della Casa consegnò a Arya una tunica bianca da novizia e l’affidò ad un altro perché andasse avanti con l’addestramento.

Arya è senza dubbio un personaggio dal carattere molto forte, estremamente decisa e testarda quando si mette in testa qualcosa è impossibile farle cambiare idea, ma c’è da tenere conto che quando tutte le tragedie che l’hanno colpita iniziano è molto piccola, una bambina intorno agli otto, nove anni, non di più.

Eppure, nonostante l’età riesce a metabolizzare e superare dei traumi non indifferenti scegliendo ogni volta di sopravvivere quando magari invece un personaggio più adulto si sarebbe fatto deprimere e si sarebbe lasciato morire incapace di reagire al destino che gli era toccato.

È innegabile che Arya sia una combattente nata, una ribelle, sin da quando fuggiva dalle lezioni di cucito che avrebbe dovuto fare insieme alla sorella a quando convinse il padre a prenderle un maestro di spada perché voleva essere un cavaliere come i fratelli.

55 Fin da piccola ha deciso di forgiare da sola il proprio destino e, effettivamente, è quello che fa, nonostante venga catturata da diverse persone che la vogliono utilizzare per ottenere un ricatto e nonostante arrivi spessissimo vicino a riabbracciare la sua famiglia, solo però in tempo per vedere i suoi familiari venire uccisi, riesce sempre a fuggire, riesce a trovare la forza di andare avanti e pensare a sé stessa.

Dove i suoi fratelli, troppo legati all’onore, come Robb e Jon, hanno fallito e sono stati uccisi perché incapaci di mediare tra l’onore e il bisogno, Arya si dimostra capace di adattarsi alle situazioni e pronta a sacrificare tutto, compreso il suo onore e il suo nome, pur di ottenere quello che vuole, pur di avere il potere di compiere la sua vendetta.

Ecco, probabilmente questo è l’unico verso difetto di un personaggio altrimenti costruito benissimo, al punto tale che insieme a Tyrion è la preferita dai lettori, ma è anche una cosa che la rende molto umana e cioè il fatto che non sia capace di lasciare indietro l’odio contro le persone che hanno fatto male alla sua famiglia.

La sua “Lista dell’Odio” e cioè i nomi di tutte le persone che deve uccidere per quello che hanno fatto, è allo stesso tempo quel qualcosa che continua a farla andare avanti, che le da l’energia per sopravvivere, ma anche quello che probabilmente un giorno la porterà alla morte; come Yoren tentò di dirle: la vendetta non è la soluzione perché l’odio ti divora e non lascia niente, inoltre ti porta a fare scelte sbagliate di cui poi dovrai pagare le conseguenze.

Sicuramente tra gli Stark, Arya è il personaggio che preferisco, è divertente, frizzante, decisa, intelligente e furba, un personaggio femminile che benché debba ancora crescere (adesso nella storia ha solo intorno ai tredici anni) è molto promettente, soprattutto a confronto della sorella Sansa, che almeno fino a poco tempo fa nella storia, era la tipica nobildonna presente nei libri fantasy, capace solo di farsi rapire e rammaricarsi dell’amore perduto.

Mi sarebbe piaciuto molto vedere Arya al posto di Robb al comando dell’esercito del Nord, perché a quel punto secondo me avrebbero avuto davvero una possibilità di vittoria, in quanto Robb è sempre stato come il padre, fin troppo legato all’onore e

56 alle regole, finendo così per essere ucciso brutalmente dai Frey come suo padre era stato decapitato dai Lannister.

L’onore è una cosa importante, ma non fondamentale, e questo è ovvio che Arya l’abbia capito perfettamente ormai, sono curiosa di vedere come si evolverà questo personaggio.

Una delle cose veramente interessanti di questo personaggio è che, considerato ciò che le è accaduto, avrebbe potuto “indurirsi” e avrebbe potuto smettere di provare sentimenti, limitandosi a barricarsi dietro il suo odio e la sua rabbia, invece Arya nonostante tutto, soprattutto nei libri, rimane comunque una bambina e una giovane capace anche di vulnerabilità e atti di amore, come dice anche Maisie Williams (l’attrice che interpreta Arya): «Il personaggio di Arya diventerà molto vulnerabile(3)».

Fondamentalmente le donne protagoniste o meno del romanzo, sono quasi sempre state vittime, dei loro padri, dei loro mariti, di quel mondo che le soffocava, Arya in questo senso è forse l’esempio perfetto di come una donna non debba neanche ricoprire un qualche ruolo di potere per potersi affrancare e vendicare dei torti subiti.

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Questo che ho qui riportato è appunto un estratto preso da un articolo su Wired.it, intitolato Game of Thrones: ora le donne comandano.

Certo, Arya ricorre alla violenza, vede la morte dei suoi nemici come l’unico modo che ha per tornare in pace con se stessa, ma la violenza in risposta a una violenza non è mai la risposta giusta, ci sono altri modi di farsi valere.

57 Brienne di Tarth

Loras: Sfodera la spada, donna!

Jaime: Spera invece che non lo faccia. Perché sarà il tuo cadavere che porteremo via. La donzella è forte quanto Gregor Clegane, anche se non è bella quanto lui

Jamie Lannister a Loras Tyrell – Tempesta di Spade

Di tutte le donne prese in considerazione, Brienne è forse quella che ha subito il cambiamento minore, rimanendo fedele a quello che era il suo carattere originario.

Brienne è la figlia maggiore, e l’unica rimasta in vita, di Lord Selwyn Tarth, che quindi da quando la giovane raggiunge l’età da marito è spinto costantemente dal bisogno di trovare un compagno per sua figlia che possa ereditare le sue terre, sfortunatamente l’aspetto poco attraente e mascolino della ragazza hanno segnato la sconfitta dell’uomo.

Oltretutto la ragazza, oltre ad un aspetto ben poco femminile e ad un carattere timido e schivo, dovuto principalmente al fatto che fosse stata presa in giro fin da bambina, ha anche ben poche inclinazioni a tutte quelle discipline prettamente femminili che ogni Lady che si rispetti dovrebbe avere, quali: cucire, cucinare, saper governare la servitù ecc.

In effetti, a dirla tutta, Brienne è molto più interessata e versata nell’arte della guerra e della spada, tanto da essere molto più capace della maggior parte degli uomini che la sfidano. Cosa che ovviamente rende ancora più complessa la ricerca di un marito. Però alla fine un uomo si dice convinto a sposarla, per i beni che erediterà, nonostante tutti questi “difetti”. Tale Sir Humfrey però, poco prima delle nozze, dice alla ragazza che dopo il matrimonio dovrà obbligatoriamente mettere una fine a tutte attività maschili, a quel punto per la prima volta nella sua vita, Brienne riesce

58 nonostante la timidezza a reagire e a rifiutare Humfrey, dicendo che l’avrebbe sposato solo se fosse riuscito a batterla a duello.

L’uomo ovviamente, convinto di avere una vittoria semplice, accetta le condizioni della ragazza; purtroppo per lui però la forza e le capacità della giovane sono talmente superiori che viene malamente battuto, e insieme al suo onore anche il fidanzamento viene spezzato.

In seguito sull’isola di Tarth viene in visita il fratello minore di Robert Baratheon, Renly, che è la prima persona a trattare effettivamente con gentilezza Brienne, che si innamora di lui a prima vista. Per questo motivo il padre, vedendo che la figlia si deprimeva lontano dall’uomo che amava, decide di mandarla a Capo Tempesta da lui. Dove prende a servirlo come guardia.

Tempo dopo, in seguito alla morte di Robert Baratheon e all’inizio della guerra civile nei Sette Regni, Renly e il suo seguito (tra il quale c’è Brienne) arrivano ad Alto Giardino e li Renly si dichiara re dei Sette Regni. Ovviamente la guerriera lo segue anche nella sua marcia verso Approdo del Re anche se questo causa dei problemi all’interno dell’accampamento, perché i giovani soldati cominciano a scommettere su chi sarà il primo ad avere il coraggio di reclamare la sua verginità. Le scommesse vengono fatte arrivare ad una fine ma la presenza di Brienne all’interno dell’esercito viene a questo punto messa in discussione.

Fortunatamente la donna ha occasione di farsi valere durante uno scontro con il Cavaliere di Fiori e alcune guardie, battendoli tutti quanti. Come ricompensa chiede solo di poter entrare a far parte della Guardia Arcobaleno, ovvero la guardia personale di Renly, che sorpreso da tale abilità acconsente alla sua richiesta.

Purtroppo però Renly non è l’unico Baratheon rimasto in vita, perché c’è anche Stannis, suo fratello maggiore che a sua volta reclama per sé il trono. Per questo i due si incontrano a Capo Tempesta, durante l’assedio, l’incontro si rivela pacifico e i due sedicenti sovrani si lasciano in buona salute sebbene non d’accordo. Quello che Renly non sa è che Stannis ha al suo servizio una donna chiamata Melisandre, una maga, che tramite un incantesimo crea un essere d’ombra che ha il compito di uccidere il sovrano nemico.

59 Brienne si trova con lui, la mattina dopo, quando mentre lo sta aiutando a vestirsi questa ombra penetra nella tenda e lo assassina. Ovviamente nessuno crede alla versione della donna, che quindi viene accusata di omicidio ed è solo la presenza e la testimonianza di Catelyn Stark (moglie del defunto Ned) che riesce a convincere i presenti dell’innocenza di Brienne.

In quel frangente però la donna non può rimanere con l’esercito del defunto Renly, quindi accetta di seguire Catelyn verso nord, fino a Delta delle Acque, dove Brienne insiste nella convinzione di non poter seguire più la donna per via del suo desiderio di vendicare l’uomo che amava. La vedova Stark riesce però a convincere la giovane a rinunciare almeno temporaneamente ai suoi piani e a entrare al suo servizio invece. A Delta delle Acque si trova l’esercito di Robb Stark, figlio maggiore di Catelyn e Ned, che sta marciando verso sud per vendicare l’assassinio del padre e prendere il Trono di Spade. Al momento l’esercito del nord è in vantaggio e sono anche riusciti a catturare Jamie Lannister, fratello gemello e amante della regina Cersei.

Quando Catelyn apprende che i suoi due figli più piccoli, Bran e Rickon, sono stati assassinati (anche se poi si scoprirà che in realtà sono ancora vivi), decide di liberare Jaimie e farlo scortare ad Approdo del Re da Brienne in modo da usarlo come merce di scambio perché le sue due figlie, Arya e Sansa, vengano liberate e possano tornare da lei.

Brienne accetta il compito e parte con Jaimie alla volta di Approdo del Re, in questo viaggio i due iniziano a conoscersi e alla fine la donna si ricrederà e cambierà opinione sull’uomo che prima considerava un codardo e un poco di buono, arrivano a provare uno per l’altro affetto e stima.

Sebbene all’inizio fossero partiti con una barca, i due sono poi costretti a continuare a piedi dopo essere stati attaccati e aver dovuto abbandonare la barca, in una locanda è ancora Brienne a salvare se stessa e il suo compagno da un’imboscata che si sarebbe potuta rivelare fatale, purtroppo però in un momento di tali tumulti le terre sono piene di banditi e disertori quindi poco dopo i due vengono attaccati ancora e in tal frangente Jaimie prova a fuggire anche se senza successo.

Vengono infine catturati, poco dopo a dire il vero, da un gruppo di mercenari chiamati: I Bravi Camerati.

60 Il capo di questi uomini senza scrupoli decide di tagliare la mano destra di Jaimie, la mano della spada (Jaimie Lannister era infatti famoso per la sua abilità in combattimento), e quindi l’uomo perde completamente voglia di vivere, arrivando quasi ad uno stato catatonico. È Brienne che riesce a superare il muro di sofferenza dell’uomo e a convincerlo a riprendersi con lo scopo di vendicarsi. I due vengono infine portati ad Harrenhal, un’antica fortezza abbandonata, dove Roose Bolton, alleato segreto dei Lannister, riconosce Jaimie e gli permette di farsi un bagno e riprendersi prima di liberarlo.

Brienne invece viene lasciata nelle mani del capo dei Bravi Camerati che decide di vederla prendere parte ad un gioco crudele, infatti la fa entrare in un’arena all’interno della quale dovrà combattere con un orso a mani nude. Tuttavia la separazione tra la donna e Jaimie è di breve durata, perché il cavaliere poco dopo torna indietro e riesce infine a liberarla.

Una volta giunti ad Approdo del Re i due si trovano davanti ad altri problemi, primo fra tutti Loras Tyrell, ex amante di Renly e erede di Alto Giardino, che è ancora convinto che Brienne sia la vera assassina di Renly. Per proteggerla Jaimie fa arrestare il giovane, facendo in modo di fargli sbollire la rabbia e organizzando un incontro tra lui e Brienne, che in questo modo riesce finalmente a spiegare la realtà dei fatti all’uomo e che quindi vede dissiparsi le ultime accuse nei suoi confronti.

Nel frattempo Robb Stark e sua madre vengono brutalmente assassinati durante quelle che saranno poi conosciute come: “Le Nozze Rosse”, dai Frey che si sono alleati con i Bolton e con i Lannister, e l’esercito del Nord viene messo in rotta. A quel punto è Jaimie ad affidare a Brienne una missione: ritrovare Sansa Stark, misteriosamente scomparsa durante i festeggiamenti del matrimonio di Jeoffrey Baratheon (figlio di Cersei e Jaiemie) con Margaery Tyrell e accusata insieme al marito Tyrion dell’assassinio di Jeoffrey, morto avvelenato durante il banchetto di nozze.

Come segno del suo affetto le dona anche una spada di valyria che è stata forgiata per lui dal metallo ricavato da Ghiaccio, la spada di Ned Stark, oltre a del denaro e una lettera firmata da re Tommen, fratello minore di Jeoffry, che dichiara che Brienne è in missione per conto del re.

61 Brienne battezza la spada Giuramento, per via del fatto che lei ha giurato di riportare indietro Sansa Stark e, fedele al suo codice d’onore, solo la morte potrebbe impedirle di portare a termine la sua missione.

Da qui parte il viaggio della donna alla ricerca della Stark scomparsa (che in realtà era stata portata in salvo da Ditocorto in un luogo dove i Lannister non avrebbero potuto trovarla), durante il quale incontra Podrik, ex scudiero di Tyrion Lannister, che si unisce a lei nella ricerca. Seguendo informazioni frammentate e ben poco sicure, i due si muovono nelle terre dei Sette Regni, cercando un giullare che secondo le voci avrebbe Sansa con sé. Durante questi viaggi Brienne si ritrova ad incontrare alcuni membri dei Bravi Camerati, che vengono uccisi in un gesto di vendetta abbastanza strano per il carattere della donna.

Seguendo un’altra pista che parla di Sandor Clegane, ex guardia personale di Jeoffry Baratheon, che viaggia portando con sé una giovane donna di nobili origini (che in realtà è Arya e non Sansa) Brienne e Podrik tornano a solcare le terre dei Fiumi, dove però viene detto loro che Clegane è morto e che nessuno sa dove sia la ragazza che viaggiava con lui. Proseguendo verso il Tridente i due incontrano un altro contingente dei Bravi Camerati e inizia uno scontro, che viene vinto da Brienne e Podrik, ma la donna viene ferita. In seguito a questo accadimento viene salvata da Gendry (uno dei figli bastardi di Robert Baratheon) che fa parte di una compagnia di ribelli chiamata: “Fratellanza Senza Vessilli”.

La Fratellanza viene però comandata da quella che una volta era Catelyn Stark, prima che venisse uccisa e resuscitasse per qualche sconosciuta forza magica. Ora è conosciuta come Lady Cuoredipietra e, una volta che Brienne viene portata al suo cospetto, si rifiuta di credere alle parole della donna che giura di essere alla ricerca di Sansa per salvarla, ma anzi, condanna la guerriera con l’accusa di collaborare con i Lannister.

A Brienne vengono offerte due scelte: o uccidere Jaimie Lannister o venire impiccata. Fedele al suo onore e alla sua amicizia con l’uomo, Brienne rifiuta di farlo e viene quindi preparata per l’impiccagione. Quando però vede Podrik impiccato vicino a lei urla una parola che non viene specificata nei libri, questa parola però pare

62 essere abbastanza per salvarle la vita perché nel libro seguente, la Danza dei Draghi, ricompare a Pennytree mentre Jaimie si trova li.

Le cose si fanno però misteriose e di difficile interpretazione, perché Brienne chiede al cavaliere di aiutarla a salvare Sansa dal Mastino (Sandor Clegane) dicendo all’uomo che la coppia si trova ad un solo giorno di distanza da Pennytree, ma che deve venire da solo, altrimenti il Mastino ucciderà la ragazza. Però i lettori sanno che la guerriera è ben consapevole che Clegane sia deceduto, quindi perché dire una cosa del genere a Jaimie? Che si tratti di una trappola? Sicuramente l’idea che da è questa, però purtroppo fino all’uscita del prossimo romanzo della saga rimarremo con nient’altro che ipotesi.

La storia di Brienne, come quella di tutti i personaggi principali, subisce invece un grande cambiamento nella serie tv.

Questo cambiamento ha luogo quando con Podrik si trovano alla ricerca di Sansa ed entrano in una locanda, nella serie tv gli viene detto che Arya è stata rapita dalla Fratellanza senza Vessilli, di conseguenza i due decidono di partire verso la Valle di Arryn, dove risiede la zia della ragazza e dove è più probabile si diriga la Fratellanza per chiedere un riscatto. In effetti sulla strada per la Valle Brienne e Podrik incontrano davvero Arya Stark, solo che invece di essere con la banda di fuorilegge è in compagnia di Sandor Clegane. La guerrera prova a convincere la ragazza ad andare con loro ma il Mastino si rifiuta di lasciarla andare e tra lui e Brienne inizia un duello in cui alla fine l’uomo viene ferito apparentemente mortalmente. La ragazza nel frattempo è sparita, forse fuggita, quindi ai due non resta altro che rimettersi in viaggio.

In un’altra locanda lungo la strada Podrik, che conosce bene Sansa avendola spesso vista ad Approdo del Re, si rende conto che la ragazza è nella locanda insieme a Petyr Baelish (Ditocorto), lo riferisc e a Brienne che subito parla con Sansa, cercando di convincerla ad andare con lei, che l’avrebbe riportata a casa; ma lei rifiuta e la guerriera e Podrik sono costretti a fuggire inseguiti dalle guardie di Baelish.

Lo scudiero tenta di convincere la guerriera ad abbandonare la missione, visto che apparentemente nessuna delle due ragazze Stark desidera essere salvata, ma la donna

63 non può sopportare di rompere il giuramento che ha dato a Catelyn e quindi continua a voler seguire Sansa, per vedere dove la sta portando Ditocorto.

Petyr effettivamente ha dei piani per la giovane Stark, primo tra i quali farla sposare con il figlio bastardo di Roose Bolton, Ramsay. Ovviamente la ragazza è disgustata dalla sola idea, perché sa perfettamente che a uccidere sua madre e suo fratello è stato proprio Roose Bolton durante le Nozze Rosse. Nonostante tutto però alla fine Baelish riesce a convincerla e ripartono per Grande Inverno.

Brienne e Podrik li seguono da lontano e si fermano a Città dell’Inverno, da dove mandano un messaggio a Sansa attraverso un membro della servitù.

Nel frattempo Stannis Baratheon è giunto alle porte di Grande Inverno e intende dare battaglia ai Bolton che vi risiedono, nel tentativo di riconquistare i Sette Regni di cui è convinto di essere il legittimo re. Sfortunatamente le condizioni climatiche totalmente avverse, temperature gelide e tempeste di neve, indeboliscono l’esercito di Stannis che viene decimato dalle truppe dei Bolton. Il re riesce a salvarsi scappando nel bosco, ma li viene trovato da Brienne che coglie l’occasione per, finalmente, vendicare l’amato uccidendo il vero mittente dell’assassinio di Renly.

Sansa riceve il messaggio e, incapace di resistere ancora ai soprusi di cui è stata vittima a causa di Ramsay (che è un sadico che prova piacere nel far divorare le persone alla sua muta di cani), decide di fuggire portando con se Theon Greyjoy, un tempo quasi un fratello per lei e ora niente di più di un guscio terrorizzato da Ramsay.

I due saltano dalle mura di Grande Inverno e si salvano perché affondano nell’alta neve che si era accumulata, vengono poi trovati e tratti in salvo da Brienne e Podrick. A quel punto la donna, avendo trovato Sansa e quindi portato a termine il giuramento che aveva fatto a Catelyn, decide di giurare fedeltà alla ragazza, preferendo servire una donna piuttosto che un altro uomo.

In questo frangente la guerriera dice alla giovane Stark che Arya è viva e non è stata uccisa come invece le avevano fatto credere, inoltre Theon sapendo che Sansa è in salvo e al sicuro decide di lasciare il gruppo e tornare a Pyke, nelle terre della sua famiglia.

64 Brienne, Sansa e Podrik a quel punto si dirigono verso la Barriera e il Castello Nero dove si trovva il fratellastro della giovane, Jon Snow, che nel frattempo è diventato il capo dei Guardiani della Notte e sta organizzando una difesa contro l’esercito di non morti che arriva da nord.

Una volta lì Brienne scopre che nella fortezza sono ospiti anche Davos Seaworth e Melisandre, rispettivamente il più fidato consigliere e la strega al servizio di Stannis. Seguendo il suo senso di giustizia Brienne li informa che visto che sono anche loro responsabili della morte di Renly presto li giustizierà come ha fatto con il loro re. Purtroppo però la situazione è troppo grave per potersi concedere il lusso di ricercare la giustizia e Brienne viene mandata a Delta delle Acque da Sansa, con il compito di convincere lo zio di lei, Brynden Tully, a aiutare militarmente la nipote.

Infatti è intenzione di Jon e Sansa radunare un grande esercito capace di opporsi alle truppe dei Bolton, per poter riconquistare Grande Inverno e il Nord, casa ancestrale degli Stark.

Arrivata a Delta delle Acque Brienne si trova davanti all’esercito dei Lannister che sta tenendo sotto assedio la fortezza, le cui forze sono comandate da Brynden Tully. La donna si incontra con Jaimie, che è stato messo a capo delle truppe, e gli racconta cosa è successo nel tempo che sono stati separati: che Clegane è morto, che Arya è ancora viva e che ha ritrovato Sansa che si trova alla Barriera con il fratello. Gli dice inoltre che adesso è al servizio degli Stark e per questo cerca di convincere l’uomo a riprendersi la spada che le aveva donato, anche se Jaimie non accetta. In nome della loro solida quanto strana amicizia, Jaimie le permette di entrare nella fortezza e consegnare il proprio messaggio allo zio di Sansa.

Purtroppo però lui si rifiuta di lasciare la fortezza e dichiara che morirà combattendo dietro a quelle mura. La stagione per Brienne si conclude con la scena in cui lei si allontana su una barca e Jaimie la saluta da lontano.

Come ho accennato all’inizio del capitolo Brienne non cambia molto come personaggio, caratterialmente parlando, non perde mai quella timidezza e quell’incapacità di avere a che fare con situazioni di vita sociale in cui deve recitare un ruolo femminile. Però è costante e non cede praticamente mai a desideri alieni al suo modo di essere, l’orgoglio e l’onore sono il nord della sua bussola morale, come

65 dovrebbe essere per qualsiasi cavaliere si rispetti, e lei si attiene alle regole cavalleresche fino quasi ad essere ossessiva.

Brienne è un personaggio molto particolare, esternamente ricoperta da una scorza dura e fin troppo ligia al dovere per poter essere apprezzata a pieno, diventa però umana appena inizia il suo viaggio con Jaimie, l’interazione così prolungata con un uomo che non può evitare e dal quale non si può allontanare portano a galla la donna al di sotto dell’armatura. Quando inizia a mostrare il suo lato fragile e racconta della sua infanzia di come abbia sempre subito gli insulti e le beffe altrui i lettori riescono ad immedesimarsi immediatamente con lei, cominciando quindi ad apprezzarla e amarla come personaggio.

Rispetto a tutte le altre donne della serie è senza dubbio la più pura negli intenti, se non nelle azioni, la più moralmente giusta e l’unica effettivamente degna di emettere giudizi sugli altri superandoli di una spanna a livello etico. Eppure è estremamente umile, non si vanta neanche una volta di questa sua “superiorità”, limitandosi a giudicare persone oggettivamente colpevoli di qualche crimine.

Forse esagerando un po’ la definirei un personaggio quasi “ascetico” nella sua ferrea volontà, ma apparentemente non sono l’unica ad accomunarla ad un personaggio religioso, in un articolo che compare sul sito LetteraDonna, firmato da Luca Burini e dal titolo “Cersei è Margherita?”, il giornalista ipotizza che Martin si sia ispirato ad un personaggio esistito storicamente per creare Brienne.

Burini arriva addirittura ad accostare Brienne di Tarth a Giovanna d’Arco, basandosi sul fatto che entrambe le donne siano estremamente abili sul campo di battaglia, e sull’estrema fedeltà che hanno dimostrato nei confronti delle persone che hanno deciso di seguire. Senza contare la poca fortuna di cui hanno potuto usufruire nel corso delle loro vite, se da un lato Giovanna d’Arco è morta in un modo per niente piacevole, dall’altro Brienne ha perso man mano tutte le persone a cui aveva giurato fedeltà o che in qualche modo ha amato.

Ecco, forse la differenza più grande di tutte tra Brienne e le altre donne da me descritte è che lei non è minimamente interessata al Trono di Spade, non ha alcun interesse a regnare o a comandare. Mentre tutte le altre, chi per un motivo, chi per un

66 altro, macchinano e combattono per poter avere il potere, Brienne si limita a combattere per fedeltà, giustizia e amore.

Fondamentalmente lei forse l’unico personaggio totalmente positivo che Martin abbia mai creato, considerando che di norma i suoi personaggi si muovono in un mondo non fatto di assoluti bensì di diverse sfumature di grigio, dove la moralità è stata accantonata, se non del tutto dimenticata.

Inoltre va specificato che nella serie tv almeno, Brienne è riuscita dove nessun altro uomo ce l’ha fatta: ha effettivamente ritrovato Sansa, rispettando così il proprio giuramento. Ma non solo, l’ha anche protetta e riportata dal fratellastro, mentre prima nessun altro era riuscito a recuperarla dalle mani di Ditocorto.

Certo, non è spettacolare con Daenerys, non è bella come Cersei, non è giovane come Arya e non è ambiziosa come Asha Greyjoy, ma Brienne è comunque una donna a cui vale la pena interessarsi e che ci riserverà, a mio parere, altre sorprese nel futuro.

67 Asha GREYJOY

Pace. Terra. Vittoria. Io vi darò la Punta del Drago Marino e la Costa Pietrosa, terra nera e alberi alti e pietre sufficienti perché ogni ragazzo possa costruirsi una dimora. E poi gli uomini del Nord saranno nostri amici, pronti a lottare con noi contro il Trono di Spade. È molto semplice. Se incoronate me, avrete pace e vittoria. Se invece scegliete mio zio, avrete ancora guerra e sconfitte.» Rinfoderò la daga. «Che cosa scegliete, uomini di ferro?»

Asha Greyjoy – Il Banchetto dei Corvi

L’ultima donna di cui andrò a parlare è in effetti uno dei miei personaggi preferiti dell’intera serie, soprattutto perché il suo personaggio, anche se non compare tanto quanto altri, ha un crescendo davvero interessante. In ogni caso penso che la sua presenza nella serie, sia nei libri che nel telefilm, in futuro sarà sempre più importante per come si stanno mettendo le cose nei Sette Regni. C’è addirittura una possibile alleanza tra la rude Greyjoy e la splendida regina dei draghi!

Il personaggio ha subito un cambio di nome dai libri, in cui si chiama Asha Greyjoy, alla serie tv, dove è stata rinominata Yara, questo perché gli sceneggiatori avevano paura che il pubblico potesse confondersi con Osha, un altro personaggio femminile.

In ogni caso, Asha Greyjoy è la figlia di Balon e Alannys Greyjoy, signori delle Isole di Ferro. La ragazza aveva ben tre fratelli maggiori, due dei quali, Rodrick e Maron, sono morti quando Ned Stark sconfisse l’esercito delle isole in battaglia durante la rivolta contro i Targaryen. Il terzo invece, Theon, fu mandato a Grande

68 Inverno con Ned come ostaggio, una sicurezza che i pirati delle Isole di Ferro non avrebbero più cercato di ribellarsi alle leggi di Robert.

L’assenza dell’ultimo figlio maschio rimasto ha portato Balon a considerare Asha al pari di un figlio e di amarla altrettanto se non di più, e così la ragazza crebbe e venne educata come un erede al trono delle Isole di Ferro, tanto da arrivare a comandare una delle navi più importanti della flotta dei Greyjoy: Vento Nero.

Quello di Asha è un esempio in cui il cambiamento dell’aspetto fisico durante l’adolescenza porta anche ad un certo cambiamento caratteriale: da bambina era molto poco attraente, con il viso butterato dall’acne e un corpo ancora acerbo, cosa che l’ha portata ad essere estremamente scontrosa e portata a scatti d’ira, sempre pronta a difendere il suo onore a pugni; crescendo invece la sua bellezza è aumentata e si è ritrovata ad essere una donna attraente. Questo le ha permesso di sviluppare una certa sicurezza in sé stessa, lasciando la rabbia in secondo piano, trasformandola più che altro in un combustibile per la sua ambizione.

Fin da bambina Asha si è dimostrata estremamente contraria alle regole che le imponeva essere una donna, persino al corteggiamento di un suo coetaneo che, essendosi preso una cotta per lei, sognava il matrimonio e molti bambini. La ragazza non solo non era d’accordo con questa idea, ma si ribellava costantemente al fatto che la gente si aspettasse questo da lei, il suo rapporto con questo ragazzo si basava più che altro su scommesse avventurose e sulla sperimentazione sessuale. Cosa che poi finì brutalmente quando vennero scoperti e si decise di allontanare il ragazzo da Pyke. Non che Asha versò molte lacrime davanti a tale decisione.

Nonostante questo carattere molto freddo, molto “maschile”, Asha in realtà ha i suoi punti deboli, uno dei quali è la madre che purtroppo con il progredire dell’età ha iniziato a manifestare i sintomi di una demenza senile precoce. La donna è molto attaccata ad Alannys e la va a visitare e cerca di passare con lei più tempo possibile, inoltre anche il rapporto con il padre Balon è molto buono e con lo zio materno Rodrick Harlaw.

69 Trovo che vedere questi sprazzi di umanità in un personaggio che per sopravvivere è dovuto diventare “duro” e senza pietà è una delle cose che più mi ha fatto amare Asha, questa costante incoerenza è estremamente interessante e rende il personaggio reale, molto umano e tridimensionale. Donne come Asha ce ne sono molte al giorno d’oggi, basti pensare alle CEO delle grandi aziende o ad alcune politiche per esempio, ghiaccio all’esterno ma comunque esseri umani all’interno.

Asha non compare proprio presto nei libri, fa la sua prima apparizione in: Lo Scontro dei Re, quando Theon torna per la prima volta a Pyke. In questa occasione la donna si presenta al fratello come Esgerd moglie del mastro navale di Lord Balon e inizia a flirtare con lui divertendosi in parte a prenderlo in giro ma in parte cercando di capire che tipo di uomo sia diventato dopo tanti anni lontano da casa.

Sebbene all’inizio Theon sia interessato e risponda alle attenzioni di Asha, appena scopre la verità sull’identità della sorella si altera moltissimo facendo aumentare l’odio che Theon prova da sempre nei confronti della donna che è potuta rimanere con il padre mentre lui è stato mandato via, abbandonato in un certo senso. Purtroppo l’uomo non è mai stato particolarmente capace di cogliere una situazione al volo, né di saper scegliere il momento per parlare, così quando quella sera a cena Asha si siede al posto d’onore accanto al padre, Theon esplode, rimproverandola della messa in scena precedente. Sfortunatamente per lui Asha, oltre ad essere dotata di una certa abilità nel combattere e comandare uomini, è anche particolarmente arguta e ribatte al fratello di non avergli mentito, perché ha oggettivamente un marito e un fratello: un’ascia per spaccare crani e un fidato pugnale che porta in mezzo ai seni. La battuta suscita nei presenti nella sala una certa ilarità che non fa altro che far arrabbiare di più il povero Theon.

Durante la serata vengono esposti diversi piani per la conquista del Nord da parte dei Greyjoy che intendono approfittare del momento di guerra civile per riprendersi quello che secondo loro è di diritto di loro proprietà. Il piano che viene scelto è quello di Balon, che affida alla figlia trenta navi lunghe con lo

70 scopo di conquistare una cittadina sul mare chiamata Deepwood Motte. Asha riesce nella sua impresa e prende in ostaggio i due figli di Lord Glover, uno dei vassalli di Robb Stark. D’altro canto Theon, che era stato lasciato da Robb a Grande Inverno a guardia dei suoi fratelli minori Rickon e Bran, per dimostrare al padre che si sbaglia su di lui e che è abile tanto quanto la sorella, conquista la roccaforte Stark.

Certo, dovrebbe uccidere i due eredi ma gli sfuggono, per non farlo sapere a nessuno prende due figli di un contadino più o meno della stessa età e li brucia spacciandone poi i cadaveri per quelli di Bran e Rickon. Dopo che ha conquistato la roccaforte, Asha va a trovare il fratello, cercando di convincerlo che non potrebbe mai reggere un assedio con i pochi uomini che gli sono rimasti e che pensare di tenere Grande Inverno è una sciocchezza.

Asha alla fine vuole molto bene a quel fratello che non ha potuto avere vicino per tanto tempo e più volte durante il corso della storia ha tentato di aiutarlo, molto spesso senza grandi risultati.

Theon ovviamente rifiuta, decidendo di rimanere dov’è.

A quel punto Asha torna a sulle Isole di Ferro, dove però apprende che il padre è morto in circostanze misteriose, che possono far pensare ad un omicidio, a quel punto porta con sé gli ostaggi che aveva catturato sulla terra ferma. Prima di andare a Pyke, dove sicuramente l’aspettano gli zii, pronti a mettere le mani sul Trono del Mare, decide però di andare dallo zio materno Harlaw, per discutere con lui della successione. Infatti è vero che lei sia l’erede diretta del trono paterno, ma è anche vero che per quanto sia considerata al pari di un uomo Asha non lo è, e nessuna donna è mai stata la regina incontrastata delle Isole di Ferro. Le probabilità che riesca ad ottenere ciò che vuole sono molto poche, tant’è che lo zio le consiglia di non farlo, di non continuare in questa sua battaglia; ma da guerriera che è lei si rifiuta di ascoltare i consigli dello zio e decide di tentare comunque di reclamare il trono in quanto erede.

71 La tradizione vuole che sulle Isole di Ferro, in un caso come questo in cui il sovrano non abbia un discendente diretto, si abbia una cerimonia chiamata: “Acclamazione di Re”. Questa cerimonia permette a tutti i pretendenti al trono di potersi esprime e di poter venire scelti a “votazione popolare”, tramite l’assenso delle ciurme delle navi da guerra della flotta.

Il giorno prima dell’inizio di questa cerimonia, Asha va ad incontrare i suoi zii Victarion e Euron, e durante questo incontro accusa Euron di essere l’assassino di Balon rischiando di essere uccisa dallo stesso, ed è solo l’intervento di Victarion che riesce ad impedire ai due di venire alle mani.

Euron, tra i fratelli Greyjoy è l’elemento più spaventoso, su di lui girano moltissime leggende e il suo vascello è talmente silenzioso che nemmeno il legno delle assi scricchiola e tutta la ciurma è muta, senza contare che alcuni dei marinai sono qualcosa di molto simile a degli zombie vodoo. Per questo motivo, e perché sa che da sola non avrebbe mai avuto abbastanza sostenitori per vincere, Asha si rivolge a suo zio Victarion, proponendogli il sostegno suo e dei suoi se lui avesse promesso di fare di lei la sua consigliera.

Purtroppo però Victarion è un uomo tutto d’un pezzo e molto fedele alle tradizioni e ai modi di vedere il mondo del suo popolo, tanto da rifiutare perché Asha è una donna e quindi incapace di poter governare o avere ruoli di una certa rilevanza.

La nostra lady di ferro però non si fa abbattere da questa cosa, benché resti delusa, perché si aspettava maggiore appoggio dallo zio, e si presenta comunque all’Acclamazione dei re. Asha fa la sua presentazione appena dopo quella di Victarion e ha la sua parte di sostenitori, principalmente provenienti dalla casata Harlaw (la casata di sua madre), ma anche da altre: Volmark, Blacktyde, Merlyn, Stonetree e Sharp. Durante il suo discorso propone di abbandonare i piani di conquista e puntare a mantenere il controllo solo sulla Costa Pietrosa e su altre piccole conquiste sulla cosa che non avrebbero obbligati i marinai a dover lasciare le loro preziose navi per avanzare nell’entroterra.

72 Benchè il suo piano sia molto sensato e riesca a penetrare nelle menti di un numero di marinai ben più alto di quello a cui si era pensato, purtroppo la folla preferisce scegliere Euron ad Asha, che quindi deve lasciare l’isola molto velocemente a meno che non voglia essere uccisa dallo zio.

Con l’intenzione di allontanarsi da Euron e di fermarsi in un posto sicuro e difendibile, Asha torna a Deepwood Motte, dove scopre che lo zio, con uno stratagemma molto intelligente che lei non può fare a meno di ammirare, l’ha fatta sposare con un uomo di nome Erik il Distruttore di incudini, usando una foca per impersonarla durante la cerimonia. Una mossa estremamente intelligente da parte dell’uomo che in questo modo ha impedito ad Asha di poter sposare qualche lord del nord e quindi avere la forza bellica necessaria a prendere il trono con la forza.

Quando l’esercito di Stannis Baratheon marcia verso nord e arriva a Deepwood Motte ha purtroppo una vittoria molto facile, considerando che ha molto più uomini e che il forte non si può proprio considerare il massimo in fatto di fortificazione. Asha viene presa prigioniera e, sorvegliata a vista, marcia anche lei verso Grande Inverno con l’intero esercito di Stannis. Purtroppo però una terribile tempesta di neve li blocca per più di tre giorni, uccidendo i più deboli e fiaccando il molare del resto dei soldati. Essendo che tutti i seguaci del re Baratheon sono fedeli a R’hllor, divinità del fuoco venerata dalla strega Melisandre, i soldati cominciano a pensare che tale tormenta sia in realtà una punizione divina e richiedono quindi che Asha sia bruciata viva in offerta al dio.

Nonostante le richieste e le pressioni che gli vengono fatte però Stannis non cede e si rifiuta di perdere un ostaggio importante in questo modo, ma accontenta i soldati che chiedono un sacrificio bruciando al rogo quattro di essi accusati di cannibalismo.

La storia di Asha nei libri si conclude qui, in attesa che venga pubblicato The Winds of Winter, mentre nella serie tv prosegue diversamente, anche contando che dalla quarta stagione la trama dei libri e del telefilm inizia a differenziarsi in quanto, come lo stesso Martin ha confessato, ha considerato la sceneggiatura

73 della serie come l’occasione per vedere cosa avrebbero fatto i suoi personaggi se avesse fatto prendere loro decisioni differenti.

Nella serie tv innanzitutto il padre di Asha e Theon, Balon, rimane in vita molto più a lungo rispetto ai libri e, nonostante lui avesse proibito di cercare di salvare Theon da Ramsay Bolton, Asha disobbedisce e prende una nave e cinquanta uomini partendo al salvataggio del fratello. Lo raggiunge nel canile del forte dove si trovano i Bolton e cerca di convincerlo ad andare via con lei ma Theon, mentalmente distrutto dalle continue torture fisiche e psicologiche a cui è stato sottoposto da Ramsay, crede che quello sia solo un altro trucco per testare la sua lealtà e si rifiuta. A quel punto sopraggiungono delle guardie e Ramsay stesso che costringono Asha e i suoi uomini a fuggire senza Theon.

In seguito, nonostante Deepwood Motte sia stata riconquistata dai Glover e sia quindi tornata nelle mani del nord e gli uomini delle Isole di Ferro abbiano perso tutte le loro roccaforti nei Sette Regni, Balon si rifiuta di ascoltare i consigli della figlia che tenta di dissuaderlo dal tentare di conquistare nuovamente territori sulla terra ferra, affermando giustamente che l’unico motivo per cui erano riusciti a conquistarli era che gli uomini del nord erano impegnati nella guerra contro i Lannister. Ora che tale guerra è conclusa ed è tornata la pace, per quanto precaria, è impossibile per i pirati delle isole conquistare di nuovo quelle roccaforti.

Solo a questo punto Balon viene ucciso da suo fratello Euron e Asha come nei libri dichiara di voler prendere parte all’Acclamazione dei Re. Theon, che era stato dato per morto, ritorna invece sulle Isole di Ferro e Asha inizialmente lo dichiara un traditore, per non essere andato con lei quando ne aveva la possibilità e lo accusa di essere tornato solo perché desidera diventare re. L’uomo nega di avere avuto una tale idea e spiega alla sorella quello che ha sofferto sotto le “cure” di Ramsay e le promette di appoggiarla durante la cerimonia dell’Acclamazione. A questo punto Asha decide di perdonarlo e insieme si dirigono verso l’isola dove si tiene il rito.

74 Nella serie televisiva Asha è la prima a pronunciare il suo discorso, e anche grazie all’appoggio di Theon, riesce a convincere quasi tutti gli uomini presenti, purtroppo però prima che possa essere acclamata regina arriva Euron, dichiarando la sua intenzione di succedere al trono. In quel frangente la donna lo accusa di aver ucciso Balon a sangue freddo, cosa che l’uomo non nega, anzi, confessa pubblicamente di aver ucciso il fratello. Se all’inizio la dichiarazione crea un forte dissenso tra gli uomini li riuniti, le seguenti parole di Euron, che spiega di averlo dovuto fare perché il vecchio sovrano non era più in grado di portare le Isole di Ferro e i suoi abitanti alla gloria, gli portano il totale supporto delle truppe. La dichiarazione vincente dell’uomo, però, è quella di essere intenzionato a sposare Daenerys Targaryen e di usare il matrimonio per appropriarsi di tutti i Sette Regni.

Durante l’incoronazione di Euron, Asha, Theon e quelli a loro fedeli si vedono costretti a fuggire dall’isola in fretta e furia, spinti dal fatto di essere consapevoli che altrimenti sarebbero stati assassinati a loro volta. Asha a quel punto, insieme alla parte della flotta che l’ha seguita, si dirige verso una delle Città Libere: Volantis, per riposarsi e rimettere insieme le idee. In questa occasione c’è una scena che incorona Asha come probabilmente la più forte e indipendente delle donne della serie. Nel bordello dove sono andati per mangiare e divertirsi la donna non si limita a bere e a scherzare, bensì come un qualsiasi condottiero farebbe, sceglie a sua volta una prostituta con cui avere un rapporto sessuale.

Può effettivamente sembrare una cosa non così rilevante, ma a prestarci attenzione è invece un’azione estremamente iconica, Asha per la prima volta nei libri abbatte completamente le barriere delle differenze dei sessi, prendendo per sé stessa tutte le libertà che gli uomini hanno sempre avuto e che danno per scontate. La scena è ancora più significativa perché la donna è a confronto con Theon che dopo essere stato castrato da Ramsy, si vede costretto per la prima volta a trovarsi in un ruolo quasi femminile, in cui non sa come reagire agli inviti della sorella a divertirsi e si limita a stare seduto al tavolo guardando il proprio bicchiere, troppo spaventato persino per alzare la testa.

75 In un articolo sul sito web Wired, intitolato: Game of Thrones, ora le donne comandano, osserva appunto che: << Dopo stagioni in cui a popolare le case di piacere erano solo gli uomini, Yara diventa il simbolo del riscatto della sessualità femminile, una donna che, prima di affrontare un lungo ed incerto viaggio in mare, decide di trascorrere una notte di sesso con una prostituta, come qualunque altro marinaio che salperà con lei il giorno successivo.>>

Durante questa sosta Asha confessa al fratello il suo piano: raggiungere Daenerys Targaryen prima di Euron e stringere un patto con lei. La donna ha intenzione di offrire le proprie navi alla Madre dei Draghi, aiutandola a sbarcare nei Sette Regni, mentre in cambio lei avrebbe aiutato Asha a riprendere il controllo delle Isole di Ferro uccidendo Euron, vendicando in questo modo anche la morte del padre.

La flotta arriva a Meereen e Asha e Theon cercano di ottenere un colloquio con Daenerys, una volta al suo cospetto la donna spiega il suo piano alla Madre dei Draghi che, sebbene in un primo momento sia abbastanza reclutante, anche sotto consigli di Tyrion Lannister che al momento ricopre il ruolo di suo consigliere, alla fine accetta le condizioni che le vengono poste. Anche se a sua volta pone delle condizioni ad Asha, e cioè che una volta che avrà riconquistato le Isole di Ferro e sarà diventata regina, impedirà ai suoi uomini di razziare le città dei Sette Regni. La donna è a sua volta reclutante ad accettare tale termine, ma alla fine cede ed il patto è firmato.

La sesta stagione finisce appunto con l’immagine della flotta di Asha che solca le acque e i tre grandi draghi di Daenerys che volano sopra le navi dirette verso di Sette Regni.

Sinceramente quello che trovo davvero interessante è che queste due donne abbiano infine accettato i termini l’una dell’altra non per una particolare simpatia o per solidarietà femminile, e neanche per una similarità negli obiettivi, ma bensì sull’odio verso determinate figure maschili che hanno rovinato le loro vite.

76 Questa alleanza è effettivamente l’apoteosi della presa di potere delle donne, che si sono stufate di restare sotto al giogo maschile e hanno finalmente deciso di fare a modo loro. Un’alleanza del genere porterà giganteschi cambiamenti nei Sette Regni e la prossima stagione verterà fondamentalmente su una guerra tra regine: Daenerys e Asha da sud, Cersei Lannister al centro e Sansa Stark al nord. Che vinca la regina migliore!

Devo ammettere che nel corso della storia, anche perché compare di meno rispetto a molti altri personaggi, Asha non “cresce” molto, non ha grandi evoluzioni caratteriali, parte come una donna coraggiosa, intelligente, determinata, orgogliosa e forte e fondamentalmente non ha grandi cambiamenti in questo senso. Uno dei tratti che più apprezzo di lei è il suo senso dell’umorismo, più affilato persino della lama del pugnale che porta sul petto. Certo, queste caratteristiche e il tipo di educazione avuta a Pyke fanno di lei una donna estremamente aggressiva e pronta al confronto, anche e soprattutto fisico, con le persone che non apprezza o che le danno apertamente contro e questa non è una caratteristica estremamente positiva, me ne rendo conto. Oggigiorno sarebbe sicuramente un tipo di carattere che io stessa criticherei, ma trovo che per il contesto e il personaggio questa cosa non faccia altro che renderlo più interessante.

Asha probabilmente è, tra le donne da me citate in questo scritto, forse la più preparata in assoluto ad avere un ruolo come regina: è intelligente, scaltra, sa come portare avanti una guerra politica e sa quando perdere una battaglia, per poi vincere la guerra. Inoltre è stata cresciuta come leader di uomini, è addestrata in combattimento e ha esperienza nel guidare uomini in battaglia.

Gemma Whelan, l’attrice che interpreta Asha (o meglio Yara nella serie), ha detto in un’intervista riportata sul sito web Gameofthronesitaly queste parole: << Un paio di persone mi hanno inviato dei tweet chiedendo: “Perché Yara continua a scappare dai pericoli?” È perché sta prendendo tempo. È come una partita di scacchi, e sta facendo molte mosse strategiche per portarsi avanti – il

77 che la rende un candidato ancora più adatto al comando. Sa esattamente come funziona il gioco.>>

Personalmente trovo che Asha sia, con il suo carattere e i suoi modi di fare, l’estremo di quello che dovrebbe essere un buon esempio per le nuove generazioni di donne, perché se da un lato lancia moltissimi messaggi positivi come: riprendete in mano la vostra sessualità, non permettete a nessuno di farvi sentire inferiori, credete in voi stesse e arriverete al risultato e non abbiate paura di lottare per ciò che desiderate, lo fa nei modi sbagliati. C’è troppa rabbia, troppa violenza e una certa mancanza di pietà in questo personaggio perché possa essere d’avvero preso ad esempio.

So che può sembrava ovvia come osservazione, ma basta aprire un social network o un giornale online per vedere che le nuove generazioni sono facilmente impressionabili e non sempre sono capaci di dividere una cosa positiva da una negativa. In una situazione come quella in cui ci troviamo oggi, in ogni giorno si sente di una donna uccisa, sfigurata o picchiata brutalmente da compagni, fidanzati ed ex, quello di cui c’è bisogno è, si, forza d’animo e coraggio, ma non altra violenza altrimenti inizierebbe una spirale da cui sarebbe molto difficile uscire.

78

CONCLUSIONE

79 Considerazioni Personali

“Donna?” Ridacchiò lei. “Lo intendi come un insulto? Ti restituirei lo schiaffo, se pensassi che tu fossi un uomo.”

Daenerys Targaryen

Le donne sono sempre state sottovalutate nella storia dell’umanità, in alcuni periodi più di altri, sono state sempre relegate ad un secondo posto al di sotto degli uomini, sono state reputate meno intelligenti e meno capaci, sono state comparate a delle bestie da riproduzione, come se quello fosse il loro unico pregio.

Oggi si potrebbe pensare che queste differenze di sesso non esistano più, eppure non è così, basti pensare alle pubblicità di prodotti per pulire, nel novanta percento dei casi le protagoniste di tali spot sono donne, madri per lo più. Come se fosse impensabile che un uomo possa fare cose come lavarsi i panni o pulire la casa. Oppure basta guardare gli stipendi, secondo i dati raccolti dal giornale: Il Sole 24 Ore, le donne guadagnano ben il 10,9% in meno degli uomini per lo stesso posto di lavoro, quasi 4.000 euro in meno all’anno.

Inoltre per una donna è mediamente più difficile di un uomo essere assunta, perché i datori di lavoro non intendono correre il rischio che resti incinta e quindi di doverle pagare la maternità, preferendo assumere uomini anche meno preparati. Per non parlare poi degli annunci lavorativi, nella stragrande maggioranza degli annunci in cui si richiede personale femminile vengono messe delle specifiche ben particolari: bella presenza, un’età inferiore di solito ai 25 anni, addirittura a volte ho visto specificata la taglia di vestiario al di sopra della quale non avrebbero assunto.

80 I curriculum in Italia vengono compilati con diverse informazioni personali, come l’età e lo stato civile e viene richiesta una foto, in altri paesi, che mi azzarderei a definire più civilizzati, come il Canada, non vengono richiesti né la foto né lo stato civile e chi scrive annunci di ricerca di personale non può per legge richiedere un certo tipo di impiegati, a meno che non voglia rischiare una denuncia.

Nell’articolo del 24 Novembre del 2015 scritto dalla giornalista Luisiana Gaita: Violenza sulle donne, Istat: una su tre subisce abusi, 7 milioni di vittime, i dati che ci vengono offerti sono estremamente allarmanti. Praticamente una donna su tre nella sua vita è stata vittima di qualche tipo di violenza: il 20,2% ha subito violenze fisiche, il 21% è stata vittima di violenze sessuali, il 5,4% ha subito abusi di natura ancora più grave, come stupri; e, sebbene la maggior parte degli uomini che perpetrano questo tipo di violenze sono degli sconosciuti, una percentuale fin troppo alta di essi sono partner attuali o precedenti delle vittime.

Mi sono spesso chiesta perché gli uomini abbiano bisogno di commettere tali violenze sulle donne e sono arrivata alla conclusione che la violenza fisica e psicologica siano gli unici mezzi rimasti agli uomini per sottomettere le donne. Ho visto questa conclusione supportata da una dichiarazione dell’Assemblea generale dell’ONU che parla della violenza sulle donne come “uno dei meccanismi sociali cruciali per mezzo dei quali le donne sono costrette in una posizione subordinata rispetto agli uomini”.

Inoltre è ancora più terribile pensare al fatto che solo il 12% delle vittime ha avuto il coraggio di denunciare i propri aggressori, la maggior parte delle donne non fa niente perché teme per la propria incolumità e per quella dei propri figli oppure semplicemente perché ci vuole un grande coraggio per farsi avanti e la maggior parte delle donne non è consapevole di esserne capace.

Per questo ho voluto a scrivere una tesi che parlasse di donne, di donne forti e sicure di sé stesse, capaci di liberarsi dalle catene del patriarcato per prendere il comando, ma soprattutto donne capaci di difendersi e che non permetterebbero a nessuno di renderle vittime.

81 Certo, le figure femminili prese in questione sono personaggi fittizi, non reali, che fanno parte di una saga di libri fantasy, però io credo che la strada giusta sia dare alle nuove generazioni di donne degli esempi femminili forti e positivi, che le aiutino a realizzare di non essere meno di nessuno e che le portino a costruirsi un’autostima abbastanza forte da non renderle vittime di uomini che vogliano approfittare delle loro debolezze.

Oltretutto con il mio scritto voglio sottolineare che le donne sono capaci quanto gli uomini, a volte anche di più, in tutti gli aspetti della vita. I personaggi da me citati comandano eserciti, combattono senza timore, sono leader e regnanti, avversarie formidabili nei giochi di potere; sono tutto ciò che gli uomini che gli vengono messi accanto non riescono ad essere ed è per questo che cercano di controllarle con la forza.

L’esempio di queste donne che riescono a dire basta, a rifiutarsi di sottostare agli ordini di persone che fanno loro del male, sono secondo me l’esempio perfetto per un pubblico di giovani donne, ovviamente staccando il messaggio che mandano dai mezzi che utilizzano, anche perché il contesto è molto diverso.

Sottolineo quindi che non è mia intenzione incoraggiare le giovani donne a prendere in mano delle armi e farsi giustizia da sole, come spesso le donne sono costrette a fare in questa serie di libri, quanto a prendere il coraggio in mano e a sapersi liberare dalle persone negative che possono circondarle. Quello che vorrei è che fossero consapevoli di valere molto, di avere grandi potenzialità e quindi di non svendersi per paura o perché stanche di provare.

Sono contenta di poter constatare, però, che ultimamente la letteratura e le serie tv sempre più spesso propongono personaggi femminili forti e decisi, capaci di prendere il comando e consapevoli delle proprie abilità e del proprio valore, è un segno che i tempi stanno cambiando, che, soprattutto, la cultura e la tradizione stanno cambiando. Questo è un punto fondamentale, perché cambiando una cultura si cambia il modo di pensare delle persone. Se fossimo capaci di crescere i nostri figli insegnandogli fin da subito che non c’è diversità tra uomo e donna, che essere un uomo non è una giustificazione a determinati comportamenti e che essere una

82 ragazza non vuol dire doversi adeguare a dei ruoli stereotipati, queste violenze diminuirebbero drasticamente di numero fino a scomparire.

Purtroppo però è complicato abbandonare schemi mentali che sono un retaggio ormai di secoli e secoli, ma la direzione intrapresa è quella giusta e lo dimostra anche il sempre maggior numero di donne che decidono di portare avanti la loro educazione o di fare carriera, senza che questo impedisca loro di provare le gioie della maternità se lo desiderano.

<< Gli uomini vincono le battaglie, le donne vincono le guerre.>>

Così recita l’articolo del 22 Giugno 2016 di Alessandra Vitali: “Trono di spade 6”, il finale è donna: la riscossa delle regine guerriere, sul sito web del giornale Repubblica.

Nella serie televisiva più ancora che nei libri, così come nella vita reale, spesso sono le donne a portare i cambiamenti più grandi. Siamo abituate a combattere, a conquistare con le unghie e con i denti ciò che desideriamo e sappiamo essere spietate quando gentili. Le donne sono capaci di vedere il quadro generale delle cose, dove spesso gli uomini invece si concentrano solo su una parte di esso, rifiutandosi di prendere in considerazione il resto. Con questo però non intendo dire che le donne siano degli esseri perfetti, le protagoniste del Trono di Spade sono molto umane, piene di imperfezioni e di storie fatte di sbagli.

Sono donne complesse e difficili, pericolose e ferite, sono donne che hanno sofferto, hanno subito e alla fine hanno dovuto ribellarsi per sopravvivere, e proprio per questo sono donne che sono pronte letteralmente ad uccidere chiunque si metta tra loro e ciò che desiderano.

In innumerevoli casi, per quanto io apprezzi e ammiri ognuna di esse, mi sono trovata durante la lettura e la visione della serie a non essere d’accordo con le loro scelte, a biasimarle o a trovarle nel torto o crudeli. L’esempio perfetto è Cersei Lannister, così spietata da ordire un assassinio dopo l’altro, da far esplodere un’intera parte della città per uccidere i suoi rivali politici. Non c’è dubbio che lei sbagli in

83 quello che fa, non è possibile non biasimarla nemmeno un po’ per le sue azioni, ma non posso fare altro che ammirare la sua forza d’animo. Per tutta la vita non hanno fatto altro che cercare di costringerla a piegarsi, che sottovalutarla e svalutarla, eppure lei ha avuto la forza di rialzarsi ogni volta e di far ricredere tutti quanti.

Le donne sono esseri umani e come tali vittime del fallimento, dei propri sbagli e dei propri sentimenti, che spesso sono la causa di azioni deprecabili.

Un esempio di come la letteratura possa cambiare a seconda del periodo storico e di quanto la concezione della donna sia cambiata nel tempo è il Signore degli Anelli, se compariamo i personaggi femminili di questa trilogia con i personaggi femminili del Trono di Spade notiamo subito delle gigantesche differenze.

Innanzitutto i personaggi femminili all’interno del Signore degli Anelli sono molto inferiori numericamente rispetto a quelli presenti nel Trono di Spade, il cui numero è quasi pari a quello dei personaggi maschili. Inoltre, per quanto potenti possano essere alcuni dei personaggi del Signore degli Anelli, per esempio la signora degli elfi Galadriel, o per quanto coraggiosi possono essere, come Eowyn, hanno all’interno dei libri un ruolo estremamente marginale e quasi totalmente di supporto ai protagonisti maschili.

Galadriel guida Frodo alla scoperta di alcuni elementi riguardanti l’anello e gli dona un oggetto prima di lasciare la terra di mezzo, Eowyn si deve addirittura fingere uomo per riuscire ad andare in battaglia, dove, è vero, uccide il Signore dei Nazgul, ma ha una parte davvero insignificante prima di essere portata via e la rivedremo solo come compagna di Faramir.

Arwen, terzo e unico altro personaggio femminile di una certa rilevanza nei libri, vive e agisce totalmente in funzione di Aragorn e dell’amore che prova nei suoi confronti, rendendosi praticamente inutile ai fini della trama.

Le donne di Martin invece la trama la forgiano con la forza di loro desideri, con le loro azioni e con le loro scelte, non sono comprimarie, sono protagoniste, rubano la scena agli uomini che le circondano e sono sicuramente più memorabili della

84 maggior parte di loro. Non agiscono per facilitare la vita a qualcun altro, non vengono create in funzione di un altro personaggio, sono talmente “grandi”, talmente vivide, che hanno bisogno di intere parti di storyline a loro dedicate.

Sono le protagoniste e sono loro che creano il futuro, senza di esse la storia non sarebbe mai andata avanti non avrebbe spessore o mordente, sarebbe un ennesimo racconto di guerre e battaglie.

Queste differenze abissali nei ruoli femminili sono dovute al fatto che il Signore degli Anelli fu scritto tra il 1937 e il 1949, mentre Martin ha iniziato a scrivere la serie delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco nel 1991. Ci sono ben cinquantadue anni di differenza tra i due scritti e la concezione della donna, o meglio, il cambiamento riguardo la concezione della donna si sente molto; dove prima la donna era fondamentalmente la donzella da salvare o la compagna di un uomo, adesso la donna è protagonista e un personaggio realistico e a tutto tondo, un esempio di donna a cui ispirarsi.

Le donne forti della letteratura mi hanno sempre ispirato ad essere fedele a me stessa, a non lasciarmi piegare da nessuno e a difendere le mie convinzioni, spero che possano farlo per molte altre ragazze nel mondo, perché la società ha bisogno di donne sicure di sé, ha bisogno di guerriere.

85 LIFE OF THE AUTHOR

Never forget what you are, for surely the world will not. Make it your strength. Then it can never be your weakness. Armour yourself in it, and it will never be used to hurt you.

George R.R. Martin – A Game of Thrones

Writer, journalist, director of chess tournaments, comic book fan, teacher, role player and screenwriter George Raymond Richard Martin is without doubt a very eclectic person with a great talent. Born in Bayonne, New Jersey, in September 1948, George immediately showed an artistic side by writing short horror stories and selling them to his neighbours for a few pennies, which included an interpretative lecture of the stories.

During his childhood, he began writing a series of short stories whose main characters were his turtles. The author explained that as a child, he enjoyed imagining dark political intrigue and assassins armed with poisoned daggers behind the death of these poor animals in their play castle.

During his years at Marist High School, Martin found the Marvel universe of comics and fell madly in love. He became a collector and he wrote many letters to Marvel to express his opinions and impressions on the stories. A letter written to Marvel appeared in issue n.20 of the Fantastic Four where Martin defined Stan Lee the Shakespeare of comic books. What Martin loved about Marvel was not the

86 distinction between good and evil, a literary mechanism that he does not like to follow. You can see it very well in the Song of Ice and Fire). What impressed him was that while he was reading he had the sensation that anything might happen to the characters, for example they might die, change their identity or simply choose to leave the fight.

In his books this characteristic such as the fluidity and three-dimensionality of his characters is strongly noted. There are no villains and there are no heroes just human beings that fight to obtain what they consider right.

An important year for Martin was 1970. He graduated magna con laudi in journalism at Northwestern University, Illinois. He also sold his first story, The Hero, to the Galaxy magazine that published it in the winter of 1971. During this year, Martin, also took a Masters’ in journalism at Northwestern. Between 1973 to 1976, he directed the chess tournaments for the Continental Association of chess. From 1976 to 1978, he worked as a journalism teacher at the Clark College, Iowa. In 1979 he divorced his wife, Gale Burnick, who he married in 1975. During this year, the author dedicated himself to writing in his free time from work. He won the Hugo award for the “Song for Lya” as the best novella of the year. Martin dedicated himself to writing full time in 1979. His novella “Sandkings” won the Hugo, Locus and Nebula awards in the category of best novella.

In the 1980 other novels and novellas of the author received nominations and awards. The most notable are Windhaven (1980) a science-fiction novel that follows the story of the descendants of some human astronauts, Fevre Dream (1982) that tell the story of a thrilling journey along the Mississippi, Armageddon Rag (1983) a mystery- fantasy novel that tells the story of the long journey of Sandy Blair across the United States. Finally, a long series of Wild Cards whose books are very particular because many stories have become table role games conducted by Martin. Marvel comics inspired these stories. The series of Wild Cards has more than 20 volumes written by different new

87 Mexican authors of science fiction. The volumes are often extracts of short stories focused on a particular character or event. The heroes of the Marvel universe inspired some of these characters, other are built on characters played by the authors themselves.

Another particularity of this series is that the characters move into a world identical to ours. We can find in New York, characters that really existed like Fidel Castro or Mick Jagger but they are not exactly, as we know them. For example, Fidel Castro stopped in New York to play baseball and because of this the revolutionaries do not conquer the country. Mick Jagger is a superhuman with the power of lycanthropy. It is interesting to note that these novels have been adapted into comics and have created paper-based role-play on the world built by these authors.

In 1986, Martin, decided to move to Hollywood because he had not succeeded in gaining attention of a large public. He started to work for the CBS network on the development of various television series. In the beginning, he entrusted the script of the television series The Twilight Zone, a sci-fi series which started in 1985 but was inspired by the first series conceived by Rod Sterling. Then he worked as a consultant for the script of the television series Beauty and the Beast, a modern-day retelling of the Disney fairy tale set in New York up to 1991. He even became the producer of the series. Martin collaborated with Colombia Picture Television as executive producer and screenwriter of Doorways, a series cancelled right after the shooting the pilot.

After 1993, Martin, tired of the restrictions imposed by the major television companies decided to leave that career to dedicate himself full time to writing

88 A SONG OF ICE AND FIRE

My brother has his sword, King Robert has his warhammer and I have my mind … and a mind needs books as a sword needs a whetstone if it is to keep its edge. That's why I read so much Jon Snow.

George R. R. Martin – A Game of Thrones

The high fantasy saga that made George R. R. Martin famous all over the world is A Song of Ice and Fire. There are seven books, five of which have already been published.

The saga has been described incorrectly as high fantasy because it does not have all of the fundamental elements that define this literary genre. For example: the presence of a young naïve hero, a well-defined fight between good and evil and a “fellowship” like that in the Lord of The Rings that follows the hero everywhere. On the other hand, the books reflect other descriptive elements of the literary genre like that of the presence of a highly detailed world complete with maps and dates. It has a typical medieval scenario of high fantasy and a very realistic description of cities and people. There are also creatures like dragons and the undead. There is magic too even if in small quantities compared to other fantasy novels.

The saga is set in a fictional world that looks very similar to medieval Europe. It should be kept in mind that Martin was inspired by the War of the Roses and Ivanoe by Sir Walter Scott.

This world is divided in two large continents. In the West “Westeros” geographically similar to England and in the East “Essos”.

89 In the first books the majority of the storyline takes place in the West that is divided into different provinces controlled by noble houses who obey to a single ruler. The main characters the reader meets come from of one of these families whose names are Lannister, Baratheon, Tyrell, Martell, Tully, Stark and Arryn.

It is very important to bear in mind that the House of Targaryen were on the throne of Westeros. Quoting the author, “King Jaehaerys once told me that madness and greatness are two sides of the same coin. Every time a new Targaryen is born, he said, the gods toss the coin in the air and the world holds its breath to see how it will land”. It is important to remember that the members of this House are capable of great things. They were the ones who conquered Westeros starting from Valyria in Essos. It is true that they are just as capable of most atrocious actions. They are also victims of mental health problems because their members intermarry close relatives to maintain the purity of their blood.

All the members of the House were killed many years before at the very beginning of the saga. Robert Baratheon, the first born of his House, was tired of the injustices of the mad King Aegon Targaryen and he sought revenge because the heir to the throne kidnapped his betrothed, Lyanna Stark. He declared war on the King by making an alliance with Lyanna’s family and other houses. He raised a rebellion that helps him conquer the Iron Throne.

The Greyjoy family are later nominated. They are a minor noble family that rules the Iron Islands. Ned Stark, ally of Robert Baratheon during the rebellion against the “Mad King”, has defeated the members of this House and for this reason they feel a deep hatred for the Stark family. They consider all the people on the continent inferior and weak.

In the North of Westeros, we find the Wall, a colossal fortification of ice that separates the territories of Stark the protectors of the North, from the lands beyond the Wall. Those lands are cold and inhospitable and the Free Folk called Wildlings live there. There are also giants and other terrifying creatures that at the beginning of the saga were just used as the main characters of stories told to frighten children.

90 This world has a peculiarity that makes it different from our world. The seasons do not follow each other in the same way as our world. They last many years’ even decades. It is said that winters lasted twenty or thirty years. Generations were born and died in the cold grip of a dark winter whereas others were born and raised in the warm breezes of summer. Summer does not generally last as long as winter.

By Martin’s own admission the heart of the saga are not places or the plot but the characters themselves. It is for this reason that the author has created interesting characters including their psychology, which makes them human and three- dimensional. In Martin’s biography, which states what makes his characters special and real is that they are not stylised. Their reasons are not obvious and do not follow a pattern as often happens in books of this type. There are no heroes or villains. There are real people with their fear, their love stories and their goals. Every one of them tries to do their best to be happy and obtain what they truly want. This gives the readers a greater chance to empathize, love and hate in characters.

Another important aspect is that the author created in a medieval environment female characters that for better or for worse are important in the plot, sometimes they are the force of the events. These women are able to stand out in a man’s world. They often show that they are more capable than their male counterparts who are often too focused on one problem and incapable of seeing the entire global scheme. That does not mean these female characters have no flaws or are “impeccable”. In fact, they are more complex, contradictory and often tormented but this does not prevent them from defending themselves.

The story begins with the book A Game of Thrones after the mysterious death of Lord John Arryn, the principal advisor to King Robert Baratheon.

The King goes North to talk to his old friend Eddard “Ned” Stark, leader of the Stark House. Robert asks him to depart with him for the royal capital of Westeros, King’s Landing, to be his principal advisor. Only after insisting for a long time did the King extract a promise from Ned to accept the position. He and his two daughters, Arya and Sansa, followed Robert in his return to the capital. From the moment of Ned’s

91 arrival at King’s Landing political intrigue, treason and murderers follow each other up to the death of King Robert and the execution of Ned Stark.

From that moment on the storyline in Westeros concern intrigues and a fight between the powers who want the Iron Throne.

In the North, beyond the Wall protected by the Night’s Watch, we can see the awakening of ancient and terrifying creatures called White Walkers. They seem to be made of ice and they are capable to bringing the dead to life thereby creating an unstoppable army.

In the East, we follow the story of a Targaryen descendant, Daenerys, one of the children of the “Mad King”. She is being sold by her brother to the leader of a horde of barbarians as payment for the promise of helping him win back Westeros. She later becomes Queen winning the heart of her husband. Her role and power are established when her dragons eggs that were given to her as a gift hatch showing the world the last three dragons. From that moment on Daenerys will be called, the “Mother of Dragons”.

Without getting into specifics in the complex plot created by Martin, I will list the books of the saga published up to now: A Game of Thrones – 1996, A Clash of Kings 1998, A Storm of Swords 2000, A Feast for Crows 2005, A Dance with Dragons 2011.

The last two books of the saga to be written are The Winds of Winter and A Dream of Spring.

92 DAENERYS TARGARYEN

I am Daenerys Stormborn of House Targaryen of the blood of old Valyria. I am the dragon’s daughter. And I swear to you, that those who’d arm you will die screaming. Daenerys Targaryen (Game of Thrones – First Season)

Daenerys perhaps is the most important and iconic female character. She is without a doubt the woman that above all broke the chains of the male power rising from fire and becoming a powerful Queen both feared and loved.

Daenerys is the only daughter born from the marriage between King Aerys II and his wife-sister Rhaella. The child was conceived during the last moments of the rebellion that ended the reign of the Targaryen giving raise to the one of Robert Baratheon. Rhaella was sent to Dragonstone with her youngest son, Vyseris. In this stronghold on the sea, Daenerys was born during a great storm that put an end to the Targaryen fleet. For this reason, then, she will be known as “Daenerys Stormborn”. After the death in childbirth of her mother, and the total defeat of Aerys killed by Jamie Lannister, the garrison of Dragonstone decided to give the two only heirs to the troops of Robert Baratheon as a sign of yield. Sir Willem Darry and others loyal to the Targaryen House rescued the children and sailed for the free lands of Bravoos.

For many years they lived in the free lands as guests by people loyal to the House of Targaryen. When Sir Darry died the siblings were thrown out of the only house they had ever known and forced to wander in the Free Cities. It is for this reason that her brother’s alias will be “the Beggar King”. This rancour and obsessive need to demonstrate to everyone that he is the rightful King took him to vent his rage on the only human being who he has power on, his sister. Daenerys not only received psychological threat from her brother but she was also victim of physical abuse. Since Vyseris was a child he convinced Daenerys that one day she will be his wife and would have the honour of giving birth to a

93 pureblood Targaryen.

After several years, Daenerys and Vyseris found the support they needed in a rich and powerful magistrate in Pentos, Illyrio Mopatis. He offered them a place in his house as his guests and the necessary help to find the support to reconquer the throne of the Seven Kingdoms. Vyseris needed an army to win back the throne and for this reason, he agreed with Illyrio’s idea to arrange a marriage between Daenerys and Khal Drogo, a powerful leader of a horde of ten thousand Dothraki warriors. Daenerys was terrified by the very idea of marring a Dothraki because he can be compared to as Attila the Hun. Daenerys begged her brother to not let her marry a perfect stranger but he obliged her under threats.

As a wedding gift, she received three petrified dragon eggs. The dragon is the House of Targaryen’s sacred animal because thanks to them they conquered the Seven Kingdoms. The first wedding night she was scared because she knew that the Dothraki men were not gentle with their women but with her purity and the power of love, she was able to make that rude man love and respect her and this is the beginning of one of the most beautiful love stories in the books. She demonstrated that strength is not always necessary to obtain results.

The life of the Khalasar was very difficult for Daenerys who was not accustomed to the constant travels and riding on horseback for days just eating dried meat. Through these difficulties, she began to change. Her body began to strengthen and she found herself more confident and mature. She started to appreciate that wild and free lifestyle. This transformation can be seen for the first time when Daenerys stood up for herself against her brother. He threatened her during one of the stops of the Khalasar. Daenerys, helped by one the warriors of her husband, fought Vyseris not only psychologically but also physically, freeing herself by his yoke.

The Khalasar was going to the sacred city of the Dothraki, Vaes Dothrak. In this city

94 live the wives of the dead Khal. Daenerys to be recognized “Khaleesi”, the Queen of the Khalasar, needed to pass under their scrutiny. It is during this journey that the relationship between her and Drogo grew especially because she was pregnant. At Vaes Dothrak the widows of the Khan judged Daenerys with the ritual of the “Stallion Heart”. She had to eat the raw heart of a stallion without vomiting. It is during this episode in which she is told that her son will be the “Stallion Who Mounts the World”, a legendary figure for the Dothraki; He is the leader who will unite the Dothraki under one Khalasar that will overrun all the lands of the world. Unfortunately, during his stay in the sacred city, Vyseris, lost his patience threatening not only his sister but her unborn son too. In that moment, Drogo decided that if he was impatient to have his crown back he would give it to him. Drogo had Vyseris executed by pouring molten gold over his head. Daenerys after that became the only living heir to the throne of the Seven Kingdoms.

Drogo apparently didn’t want to cross the sea to please his wife but he changed his mind when Sir Jorah, a knight banished to the Seven Kingdoms that swore to protect Daenerys, thwarted an attempt to kill the woman. After that, Drogo swore to seek revenge on Robert Baratheon, the man that put a price on the head of his wife, and conquer for her the Iron Throne. They kept moving east conquering and looting cities to pay for the ships to take the entire army across the sea. During one of the looting Daenerys saw Drogo’s men raping the women that they were not intentioned to take as slaves. Incapable to do nothing she ordered to stop that cruelty saving the life of several women, including a woman named Mirri. When Daenerys found that her husband was wounded during a siege she searched for a healer and Mirri stepped forth in return to Daenerys that saved her life even though he did not want any cure. Daenerys’ insistence convinced the man to accept the healer. Mirri treated his wound but it was Drogo that, not following her instructions, had the wound infected. Because of it he got a fever that made him incapable to ride and, for the laws of the Dothraki, he no longer had the right to be their leader. Desperate Daenerys asked Mirri’s help begging her to save Drogo’s life through magic without knowing that there would be fatal consequences. Mirri accepted to help her and began a blood ritual to heal Drogo but during it, Daenerys went into

95 labor and got carried into the same tent. She fainted.

When she regained consciousness, she found out that her son was stillborn and her husband was not dead but in a profound catatonic state. She charged the woman with committing an unsuccesful ritual but she explained that she never swore to bring him back to life. Moreover, the loss of the child – according to the Maegi – is a consequence of the blood magic.

The giant khalasar was divided and Daenerys had but two options: to go east with Jorah and a few loyal knights, or to go to Vaes Dothrak to take her place among the Khal’s widows. She refuses both options and takes her own fate into her hands.

She orders Mirri to be tied to Drogo's funeral pyre where she also puts the three dragon eggs. Then she announces that she was going to free all the Khalasaar salves and to bring richness and glory to the warriors that would follow her. When few accepted to stay with her – Jorah among all – she enters the pyre only to get out unharmed: true Taragryens, in fact, do not fear fire. More importantly, she exits with three dragon cubs. These are the last dragons to exist.

Her next adventures bring her to free the slaves from different cities and to rule them in order to gain the military strength necessary to take back the Seven Kingdoms. From Astapor and Yukai to Meereen she will be known as Mhysa which translates to 'mother' from the Valyrian.

During that time she survives another assassination attempt and she also learns that her trusted Jorah was once a spy sent by Robert Baratheon. Unable to keep him with her, she sends him away a separation that will hurt them both. Not long after she realizes she is not ready to be the queen of a vaste land: only in Essos the people are starting an up rise, forming secret societies – as the one known with the name of Sons of the Harpy – that take advantage of the night to commit various crimes. Plus, people are afraid of the dragons that are starting to get too independent. Daenerys agrees to lock them in an underground prison but one of them, Drogon, flies away from the city.

96 Problems are not over for the young queen: the former slaveholders of the three freed cities are paying more and more mercenaries and are able to get Astapor back. The messenger that arrives in Meereen to give Daenerys the news, brings a terrible sickness to the city comparable to our cholera.

Of all the proposals, she at last accepts marriage from a man called Hizdar Zo Loraq that offers her to bring peace with their wedding. As soon as the girl accepts, the night attacks in Meereen stop and the situation improves.

In order to celebrate the engagement, arenas and pits are opened in the city, places were slave gladiators fight till their death for the paying public. During one of the fights, Drogon – probably attracted by the smell of blood and death – gets into the arena and the gladiators start hitting him. His 'mother', unable to just sit and stare, gets into the field too and rides her 'son' away from there.

From now on her story on television will divert from the ones in the books mostly because George R. R. Martin himself said he is going to see what would be his character's path if they had taken any other choice.

Of all the main women in these books, Daenerys is indeed the one that went through the biggest transformation. Once an abused child, with a shy and bashful behaviour, she becomes a powerfu queen able of great ruthlessness as well as gestures of compassion. It is of great importance that Martin gave to a woman the role of saviour and slave-freer. In this way he sends the message that women are the first to not only adapt to changes, but also to bring them while men are frozen in their own convictions.

Furthermore he plays with the role of mother with her: Daenerys' only child was stillborn and it is said she cannot be pregnant any more. Yet she is mother of three dragons and of her people, she is a spiritual mother and every action is aimed at protecting her children.

She is a very interesting character in my opinion, multifaceted. In a range of four, maybe five years, she manages to overcome several crisis that would have put even

97 more experienced men in a state of turmoil. She also becomes able, with time, to take care of her whole population, to control the city and she gains the rationality she needs to make choices even against her own interests if those are needed to protect others. This is a concept even modern rulers and politician still have to understand.

Her love story with Drogo remains one of the more touching relationship in the books. It shows how violence is never the answer and how love and patience manage to change her husband, to make him a better person.

Daenerys is such a positive and effective character in a setting as the one of the Song of Ice and Fire that a journalist compared her to Elisabeth I and moved the hypothesis forward that Martin took inspiration from her to create the character of the Mother of Dragons. The similarities are seen in the fact that both have conquered a large empire and both enlightened and innovative queens.

«Slaves, queens or warriors: not only equal to men, also much stronger» these are the words told by Emilia Clarke, actress of Daenerys in the HBO drama. These words are told to the magazine Donna Moderna in an article entitled: Five things to know if you haven't seen Game of Thrones by Lorenzo Ormando.

On another article, on the website UnaDonna titled “Game of Thrones, women power: portraits of the female character” Daenerys is described as follows: «[She is] a complex, multifaceted and charming character. Her messianic aura sometimes gives her a naïve and like she’s not reality-bonded impression. But the last heir of the House Targaryen knows very well what she wants: the Iron Throne and she is willing to do everything in her power to take it back.»

98

Cersei Lannister

A woman's life is a mess nine times out of ten. Something you will learn very soon. And the tenth that seems magical, well, they reveal themselves to be the most messed up moments ever. Cersei Lannister

Cersei Lannister is the first of the female characters of which I am going to talk about. She is the daughter of Tywin Lannister, Lord of Casterly Rock and protector of the West. He is the richest patriarch of all Seven Kingdom’s. Cersei is the twin sister and lover of Jamie Lannister known as “King’s Slayer”. It was he who stabbed the Mad King Aegon during the siege of King’s Landing.

Cersei had three children from her brother copying Targaryen’s idea by which procreating within the family will keep the blood pure. Jeoffrey is her first born that died poisoned by a member of the House Tyrell, Myrcella, her only daughter and Tommen. Cersei though pretends that they are the children of Robert Baratheon, her husband.

Cersei’s mother, Joanna, died giving birth to Tyrion when she was nothing but a child. This death was her first trauma and like her father she never stopped blaming her younger brother for the death of her mother starting to feel a blind hate for him.

Her father was never present at Casterly Rock during her childhood and adolescence because he spent a long time in King’s Landing at the Targaryen’s court as the Hand of the King. He left the children without a mother and a father figure. The absence of both parents and other children of the same age during their childhood made the twins realize that they could only trust each other. This realization formed a strong bond between the two that since then was unhealthy. It was impossible to separate

99 them, they used to go everywhere together and they refused to sleep separated. The children were so similar that even Lord Tywin was not able to distinguish them. Sometimes they switched places and this allowed Cersei to have many lessons destined only to her brother. She also started to learn how to fight, inconceivable for a woman.

Not long after the death of Joanna at Casterly Rock arrived the Princess of Dorne with her two children, Elia and Oberyn Martell. The Princess of Dorne proposed to Lord Tywin to make an alliance between the realms by the marriage of Cersei and her son Oberyn but he refused. Cersei was already promised to Rhaegar Targaryen, son of King Aeris.

As said earlier the twins had an unhealthy relationship. They not only slept in the same room but even in the same bed. This brought them to start to have incestuous sexual relations when they started to feel the first hormonal impulses.

When they were discovered, they were prevented from sharing a room again but this did not stop them. The relationship went on to become a real love story that brought to the birth of Cersei’s three children.

Lord Tywin confessed to Cersei when she was only six years old that he wanted to promise her to Prince Rhaegar. He made her promise not to tell anyone. Cersei was so fascinated by the idea to draw herself and the Prince riding a dragon. If things had gone according to the plan, probably Cersei would have been able to break the sick relationship with her brother.

Cersei did not see the Prince until she was ten. She saw him during a tournament organised by her father to greet King Aeris in the West and celebrate the birth of the second Targaryen Prince, Vyseris. Seeing his bethroted, the young Cersei fell madly in love with him and her excitement only grew when her aunt announced that the name of the lucky bride-to- be would have been announced at the following feast. Excited by her aunt’s

100 announcement that in a short time she was going to be the wife of her beautiful and romantic Prince Rhaegar she became more condescending. She took two of her ladies-in-waiting to a woman that was known to be a witch that lived in the woods near Casterly Rock. The witch’s name was Maggy the Frog. one of the two ladies-in-waiting, fled before they arrived. Melara Hetherspoon stayed with Cersei during the entire prediction. The witch told her that she would wed a King with the amount of three children. The beginning of the prediction was very promising but it became darker because Maggy the Frog went on to foresee that she would outlive her children who would die by a violent death but as Kings and Queens. Everything Cersei conquered would be taken away by a younger and more beautiful Queen. The dark part of the prophecy was that Melara would have died soon and Cersei will be killed by a valonquar. In Valyrian, a language invented by Martin, it means “little brother”. The witch’s words shocked Cersei but Melara in an attempt to cheer her up told her that the prophecy would not be fulfilled if neither of them told anyone about it. They agreed but Melara died a few days later and it was impossible to know if it was an accident or murder. Someone suspected even Cersei was behind it and because of that it was clear that the prophecy would come true. The prediction worried Cersei and because of it her hatred for Tyrion grew stronger. In her mind, her little brother was the valonquar. The situation got worse when at the end of the tournament the promise to be engaged with the Prince was not maintained. It was the first time that something she cared about was denied to her. Cersei was too young to rationalise the fact so she simply was disappointed and hurt by it. It is for this reason that she withdrew deciding that no one would have hurt her.

When she was twelve, she was taken by her father to Essos to the court of the King. It was because the perfect woman was not yet found for being Prince Raeghar’s wife. In the following years Tywin refused every marriage proposal to Cersei and Jamie told her that he was doing it because he was hoping in an engagement with the Prince. When Reaghar got married, Tywin kept refusing to give Cersei as a bride because he was hoping that Elia, the Prince’s wife, would have died during childbirth.

101

In the year 281 after conquering the Seven Kingdom’s by Aegon, Jamie arrived to King’s Landing to be nominated knight. It is during this occasion that Cersei revealed to her brother that their father was arranging a marriage between him and Lisa Tully. She could not let it happen because it would have meant being separated forever from the person she loved most. She seduced and convinced him to apply for the Real Guard so he would have stayed in the court with her forever but above all he would have been prohibited to marry. This meant never having to compete with another woman for his love. Unfortunately she did know that the relationship between Tywin and the King had deteriorated so after succeeding in letting her brother enter in the Real Guard she did not predict that her father would have left the position as the Hand of the King and return to Casterly Rocks with her separating the twins again.

After the rebellion led by Robert Baratheon Cersei married the man who was the new King of Westeros. The marriage served to seal a new alliance between the new Royal House and the Lannister. At the beginning Cersei was happy and excited by the marriage because she would be Queen and because Robert at that time was for the girl a romantic and a hero in a shining armour who fought for the love of his beloved. Soon she was disappointed. Her husband's behaviour, moreover, together with his lack of empathy towards his young wife and his drinking habit until numb, made their relationship, never truly began, decaying quickly. This emptieth disillusion brought Cersei to seek the company of her brother once more, re-establishing their incestuous relationship.

During her marriage Cersei gave birth to three children: Jeoffrey, Myrcella and Tommen. All three were children of her brother but Jaime attended only the firstborn's birth for fear that someone could discover them by noticing the similarities between the children and their supposed uncle. Luckily no one understood, even if all the bastard’s children of Robert had black hair and blue eyes, while Cersei’s children had blond hair and green eyes.

102 In the following years, the young prince Jeoffrey showed signs of a twisted behaviour (he used to amuse himself with the killing and torturing of innocent animals) Robert suggested bringing a couple of his children by other women to help his son heal from such bad habits. Cersei feared this action as a threat to her son's heritage and that brought to a fierce dispute between the two of them which ended with Robert slapping his wife in the face. Even so, she had her way. After that, her husband never mentioned the subject anymore and every bastard child was expelled from court.

The true fatherhood of Cersei's children remained a secret until Stannis Baratheon, Robert's brother, sometimes involved with Robert's children from other women, started to suspect something. He confessed his thoughts to Jon Arryn, then Hand of the King. After some investigation, Jon Arryn died of poisoning by the hand of the queen who was subtle enough to give him a poison that made him feel ill first. So, when it killed him after several days, no one could suspect it was murderer. It was as a consequence of this occurrence, and after Cersei's proposition for her brother to be Hand, that Robert and the twin brothers travelled to the North to offer this position to Lord Eddard Stark, an old friend of the king and Protector of the North. The man, albeit reluctant, accepted the offer.

During the entourage staying at Winterfell a tragedy happened: Jamie and Cersei were lurking in an ancient tower when one of the youngest Stark children, Bran, saw them having intercourse. Panicking, Cersei urged her brother to do something but the man, instead of pulling the boy inside the tower, pushed him down sending him into a coma and leaving him crippled for the rest of his life. Regardless of Bran's critical condition, Robert needed to come back to King's Landing and Eddard with his two daughters, Arya and Sansa, followed him to the capital. Once in the city, Ned discovered Jon Arryn's investigations and continued them until the discovery of the Queen's secret. At that point, the man warns Cersei that tries to win him over in return of favours and power but he refuses and reiterates his intention to tell the truth to the king as soon as possible. The queen, then, decides to kill the king. Using the only weapon at her disposal,

103 which was being a woman, Cersei seduces her cousin Lancel into taking part of the plan. She hands the boy a wineskin filled with 'adjusted' wine that would have slowed down the king's reflexes. Stoned by the wine, during a hunting trip, Robert got hit in the abdomen by a wild boar. He died some days later. Before dying, Robert dictated to Ned Stark his last wills, including for the man to be Regent until his son was of age. Ned, knowing the prince was not Robert's son, secretly changed 'my son' to 'my heir', considering the possibility for one of the illegitimate sons of Robert to be king.

He had underestimated Cersei, as it often happens in this kind of novel, thinking she would have run away hidden in the night. Unfortunately for him, that did not happen. On the contrary, she charged him with the accusation of being a participant in the assassination attempt of the king. Moreover, she blamed him of having lied in the king's last will self-proclaiming himself as Regent. This brought the man to his death and to the following North rebellion. After that, Cersei tried to keep the Lord’s two daughter as hostages and although she succeeded with Sansa, Arya managed to escape.

Jeoffrey became king and his sadistic temperament showed more than ever but his mother was not able to see the monster he was. The only one able to hold back the young king was Tyrion, appointed as Hand of the King by his father Tywin.

Tragedies were only at their beginning for Cersei: her only daughter, Myrcella, was sent away to bond with her future husband's family; Jeoffrey was poisoned shortly after at his own wedding with Margaery Tyrell, just as the witch had foreseen many years ago and for this murder Sansa and her husband Tyrion were charged. They were both innocent. Sansa managed to run away and Tyrion was about to be executed when Jaime helped him escape. During his escape Tyrion killed his father as a revenge.

Tommen was the next king, and he had Cersei as Regent since he was only eight. She thought to be finally free from her father and her husband's grasp and felt she could

104 prove herself worthy to be a better sovereign than the men before her. This led, however, to an increase of the woman's fears and anxiety so much that she could not rest and was prey to her own paranoia. She started to suspect everyone beside her, especially the Tyrell family. With the purpose to destroy Margaery, Tommen's wife, believing she would be the young queen of the prophecy, she charges her of adultery to the High Septon maybe under the influence of alcohol – the last ironic refuge of a woman that formely hated her own husband for drinking. With no evidence to support this thesis, her own plan turned on herself and she was arrested with charges as being the murderess of the former High Septon. Her fall does not last long: during her Walk of Shame (during which she walked naked from the Temple to the Castle), she is being introduced to the new member of the Gold Cloak: Robert Strong. Nobody knows that man is Gregor Clegane, called the Mountain, brought back to life to be her champion in a trial by combat. With a champion strong like him, she cannot lose.

Cersei is a complex character, hated by most and iconic at the same time. She suffered many traumatic events since she was a child and her ambition collided with the patriarchy in which she lives.

I believe she is one of Martin's best characters, indeed for her being as strong as troubled. She is a character that ought to come to terms with a world that could not accept her and she did it so many times that something inside her broke.

These are the characters that stay with the reader. They make you want to discover more about them. The 'broken' souls are the ones that leave so much on the inked paper that this makes them alive. Whether they provoke admiration or disgust, they put questions in the reader's mind and these questions have difficult answers. Answers which brought us to analyse our limits and what we are really willing to do to reach an important objective.

From characters in a book to life's mentors. Mirrors in which we could learn something new about ourselves and, as an article on the magazine Donna Moderna

105 says: «Every other fantasy book is in a man's land. Game of Thrones, instead, amazes for its modernity: while men are distracted by war, women rule as Cersei does.»1 Every time a character like this meets my readings, I am amazed and I admire the writers that succesfully create a tri-dimensional character, a task which is probably the most difficult for a writer. We ought to consider also that Cersei is a plausible character: after all the Song of Ice and Fire are set in a time that resembles our Middle Ages and I wonder how many women, during that time, felt the same as she: rage, pain, resentment and disdain.

The journalist Luca Burin, on the webpage LetteraDonna suggests that Martin drew inspiration from historically real women. Regarding Cersei, he believes she is inspired on Margerita D'Anjou, wife of Charles VI: the common points between the two are the political marriages to ensure an alliance and the doubted fatherhood of the woman's children. Also, the way they both fought a regime that scarcely regarded them as living beings with a mind of their own.

Despite her negative sides and choices, I find her as a good example for all the women in the world because, regardless of what happened to her, she always found the strength to raise and to walk with her head up. She never abandoned hope and she never resigned to what her fate appeared to be. In this regard I quote the actress that portrays her in the world famous HBO show: «Clearly there are people that see her as a crazy b**ch. But she is just a woman in a man's world: she does not apologize for being so and she plays her tricks in order to maintain her safety and her position.»2

In such a historical moment as the one we are living in, where the crimes against women are in a constant rise, it is more important than ever to take as an example women that never subdue to anyone. Women that reach what they want fighting hard.

1Quote by an article in the magazine Donna Modern, 2016 2 Quote from an interview with Lena Headey, actress who portrays Cersei, on the website Game of Thrones Italy

106 Hate or love her, it is impossible to be indifferent to Cersei. She has too much charisma to be ignored by the reader.

107 Arya Stark

Swift as a deer. Quiet as a shadow. Fear cuts deeper than swords. Quick as a snake. Calm as still water. Fear cuts deeper than swords. Strong as a bear. Fierce as a wolverine. Fear cuts deeper than swords. Arya Stark

Arya is the youngest daughter and the third of five children of Eddard Stark and Catelyn Stark. She was born in Winterfell, Stark’s ancestral home, the protectors of the North. The Starks’ are one of the main families in the Seven Kingdoms and are the most attached to the ancient legends and religions.

Arya is the youngest sister of Robb and Sansa and the older sister of Bran and Rickon. She also has a step-brother, Jon Snow. He is close to Robb’s age. She gets on well with Snow better than the others because he clearly understands the feelings of loneliness and rebellion of his little sister. She is everything but a lady and she rebels against the rules. They wanted her to be like her sister Sansa who is always doing things like embroidery and sewing. She prefer to do archery or any other type of fighting that is normally prohibited to a lady. Arya cannot stand the idea that when she grows up she will have to marry a man not for a personal choice but as a way to gain power and money for her family. She is convinced that it is possible for her and any other girl to forge her own destiny.

Despite her rebellious nature, or maybe because of it, Arya was greatly loved by her father to the point he agreed to give her archery lessons. This is the activity she did better than her younger brother Bran. This meant Arya grew up careless and light hearted, following her own skills and passions. Following the visit of Robert Baratheon at Winterfell where Ned accepted the position as the Hand of the King, they also decided that Arya’s older sister Sansa would marry Robert’s son, Joffrey, who was the heir of the throne of the Seven Kingdom’s. The two girls had to go to King’s Landing with their father.

108

Both sisters left Winterfell with their direwolf. Jon Snow found the animals many years before. All of Ned’s children also had a direwolf. Arya named her direwolf Nymeria, like the great warrior princess. Sansa instead called her direwolf Lady. It is important to note that Arya received a small custom- made sword that she called Needle, in a sarcastic way because she hated needlework, as a gift from Jon. Her step-brother Jon gave her, her first lesson in using a sword. He said: “stick ‘em with the tip” something that she would have do many times in the future.

During the long journey to King’s Landing Arya made friends with a boy called Mycah. She started to play-fight with him pretending that pieces of wood were swords. It is during one of their “battles” that Sansa and Jeoffrey, who had gone out for a romantic walk discovered the children. Jeoffrey to show off in front of his betrothed challenged Mycah. He demanded that Mycah fight him with a piece of wood while he would have used a real sword because he thought it was amusing. Arya tried to defend Mycah by protecting him physically from Jeoffrey’s attacks but when Nymeria saw him raise his hands against her owner, she assaulted Jeoffrey by biting his arm. Arya, Mycah and Nymeria ran away because they knew they would have be punished for what had happen. After they split up, Arya had to decide to send her direwolf away because she would have been killed because she had bitten the heir to the throne. In the forest with tears in her eyes, she tried to chase the animal away but the direwolf did not move until Arya threw rocks at her. During the night, after the direwolf had fled the girl was found by Stark’s men and brought back to her father who was very relieved to find her. Unfortunately, he was obliged to take her in the presence to the King and the Queen who was extremely angry for what had happened. The King asked Arya to explain to him what had happened in the clearing but Jeoffrey declared that the girl was a liar because he had previously told a different story. At that point, Arya’s only hope was her older sister Sansa’s testimony that supported the version of her betrothed by lying. Arya lost her patience and hit her sister in the face calling her a liar. Cersei did not waste any time

109 using that “barbaric” behaviour against her by telling everyone that if she was capable of behaving like this with her sister, then she was not surprised that she hit Jeoffrey or her direwolf was a ferocious and uncontrollable animal. Robert decided that since Nymeria was absent to punish the only direwolf present, Lady. Sansa swore that her Lady would have never done nothing like but it did not help. Ned cut Lady’s head with his sword. In the meantime, another corpse was found in the camp. The Hound, Joffrey’s bodyguard, had killed Mycah.

When they arrived at King’s Landing the relationship between the two sisters got worse because Sansa blamed Arya for Lady’s death. Arya shouted back that if she had not lied nothing would have happened. Ned took the young girl aside trying to explain what Sansa had done. It was not because she wanted to be mean nor because she wanted to lie, it was simply that she could not have gone against the future King of the Seven Kingdoms and her betrothed. If she had gone against him it would have meant embarrassing him in front of everyone because it was a woman’s duty to support her husband. Arya was disgusted and shocked by that. She got up and ran to her room where she took Needle and started to do some sword movements. It was in that moment that her father, who had followed her to be sure that she was well, learned of the existence of the sword. He questioned her for a long time to know about how serious she was about the “sword thing”. Once he understood that she was truly and completely determined in the desire to learn how to use a sword, Ned informed her that he would have hired a sword teacher for her so she could learn properly. This calms the waters and the family relationships for a while.

The teacher that Ned found for Arya was Syrio Forel, the best swordsman in Bravoos, one of the free cities in the East. He was an extraordinary warrior that excelled in a completely different style compared to that of western knights. The western knights were only concerned with the size of the blade and the strength of the movements. Syrio based his fighting style on the speed and fluidity of the movements, which left Ned astonished. Some exercises that Syrio made Arya do showed that she was able to catch a stray cat with her bare hands or able to stay all

110 day on her tiptoes without falling.

When Ned was wounded and one of his men killed by Jamie Lannister during his investigations on Cersei’s children he told his daughters that he was going to send them back to Winterfell. Obviously, the decision was not well accepted by either of them. Sansa did not want to leave because she wanted to marry Jeoffrey. She really loved him because she thought he was like one of the fearless knights and in shining armour of the songs that she loved. Arya, however, did not want to interrupt her training with Syrio. Ned tried to convince the girls or at least reason with them. It was easy with Arya because he promised that once at home he would have hired another “dance” teacher. Sansa was adamant. She could not understand why her father would consider the possibility to separating her from her “golden lion”. Arya sarcastically made a joke about it saying that surely Jeoffrey would become ugly and overweight like his father. It was in that moment that Ned realized the solution to the mystery. None of Cersei’s children was the son of Robert because they were all blond and not black haired like their father. After that realization, Ned confronted Cersei who admitted that the father of the three children were Jamies’ and not Robert. The King unfortunately died during a boar hunt because of the poison in the wine that they served. Ned, for this reason, was not able to inform him. Cersei and Jeoffrey arrested him and they sent guards to take Arya while she was training with Syrio. He realized that Ned Stark would have never sent Lannister’s men to call his daughter and so Syrio ordered the girl to escape while he would take care of the guards. Arya escaped to the stable where they were supposed to be men that they would have taken back to Winterfell. They were all dead. The girl escaped into the city after picking up Needle. She accidentally killed a boy that had tried to stop her.

She lived in the alleys in King’s Landing surviving by catching pigeons and other birds for a period. One day, she followed the crowd up to the main square and after climbing a statue she saw her father beheaded. The only thing that stopped her was Yoren. He was one of the brothers of the Night’s Watch that Ned had asked to save the girl by taking her to the Wall to her stepbrother Jon.

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Arya left King’s Landing with Yoren and other men that were going to the Wall. Among them were assassins, thieves and volunteers. To protect her, Yoren decided to cut her hair to make her look more like a boy. During the journey, she made friends with a young man, Gendry who turned out to be one of the illegitimate children of Robert Baratheon. She had a conversation with a strange fellow closed in a cage that told her his name was Jaqen H’ghar.

Arya had no peace in her heart for what had happened. The desire for revenge was consuming her so she decided to ask Yoren for advice. He told her that he had joined the Night’s Watch to get revenge but Arya missed the real sense of the story. It was useless to be obsessed with revenge. The little girl instead learnt that if she wanted the perfect revenge she should have to wait for the right moment.

The City Watch of King’s Landing, known as “Gold Cloaks” were ordered to capture Gendry. He did not know he was Robert’s son. A fight broke out between the King’s and Yoren’s men. It was during this fight that a man dropped a torch starting a fire that put Jaqen and the other prisoners’ life at risk. Arya decided to free and give them weapons to protect themselves. Jaqen before disappearing said that he was in debt to her. The Golden Cloaks, however did not recognize her when she tried to protect her friend Gendry by convincing them that he was dead. She showed them a burnt body of one of the recruits.

Arya was taken with the other prisoners to Harrenal, the historical home uninhabited for centuries. By order of Sir Gregor Clegane a prisoner got picked and tortured every day. Fortunately, this barbarity was stopped at the return of Lord Tywin Lannister that did not approve of his behaviour. At Harrenal, Arya, met Jaqen again. He had become one of Lannister’s men. He told her that because she saved his life she had the right to whisper three names in his ear. The three men chosen by Arya would have died. The first name she told Jaqen belonged to the man who tortured his friends. The next day that man, was found dead in the yard. Looking up Arya met Jaqen’s eyes that were smiling. He raised a finger to let her know that he was the one

112 responsible for that death. She was almost caught stealing a letter that spoke about Robb Stark army’s movement. For this reason, she was forced to whisper a second name to Jaqen. The death of this second person alerted Tywin Lannister who started to suspect that he was the final target of that series of deaths. He began to interrogate his guards and close followers but he did not find any proof. For the absence of evidence, he sent Gregor Clegane to take care of the Brotherhood Without Banners, the rebel knights who still opposed to Lannister. Tywin decided to leave Harrenal to make Robb and the North army to go away from the western lands. He left Harrenal and the prisoners to Clegane as his vassal. Arya to protect her brother Robb looked for Jaqen but she could not find him in time. She asked him to help her escape but he refused. Cleverly, Arya whispered Jaqen’s own name and refused to take it back until he had to help her escape. Her plan worked and that night she fled with Gendry and another friend with Jaqen’s help. They decided to go to Arya grandfather’s land, Riverrun, the ancestral home of the House Tully. It is during the journey that they were caught by surprise by Jaqen who seemed to have the ability of appearing and disappearing at will. Arya took Jaqen aside and because of her desire for revenge, she asked him how he killed those people so easily. He told her that if she wanted. he would take her with him to Bravoos to train her in the House of Black and White. Arya refused but the man gave her a coin that in the future would be useful.

Later they were caught by the Brotherhood Without Banners. In their camp, there was Gregor Clegane’s brother Sandor who was also the former bodyguard of Jeoffrey Baratheon. He was in chains and he suddenly recognized Arya. Up to that moment, she had been able to keep her identity secret. The brotherhood decided to take the three to Riverrun and use Arya as bargaining chip to obtain money for their cause. Before leaving, they assisted to a trial by combat against Clegane. He won and was declared innocent and released.

Arya escaped during a fight between Lannister’s soldiers and the Brotherhood but was captured shortly after by Sandor Clegane. When they arrived at a river, she believed that it was the one that would take her to Riverrun. Sandor informed her that

113 it was one of the rivers of the Trident. At this point, the girl was afraid that the man was going to take her back to Lannister and she tried to escape. Sandor stopped her by telling her he was taking her to the Twins, the House of Frey, where her family was. There was going to be a wedding celebration that would remain in the annals as ‘The Red Wedding’. Robb Stark had promised to marry one of Wlader Frey’s daughters so that he could use the bridges built by Frey to move his troops. He was not true to his word because he married a woman that he fell in love with on a battlefield. Frey was offended and lied to, by agreeing to a shotgun marriage with Catelyn’s younger brother, the Lord of Riverrun, Edmure. It was during that tremendous night that Edmure was taken prisoner with all the Starks and their allies who were killed by order of the Lannister. This was the end of the rebellion of the North. Sandor and Arya arrived at the castle just in time to see from the outside the carnage. He had to physically stop Arya and not let her go inside to try to save her beloved. It was too late and while they were fleeing, they saw Robb’s body taken outside through the crowd. His head had been replaced by the head of his direwold, Grey Wind.

Sandor decided to take Arya to her aunt Lysa Arryn, in the Vale of Arryn. He wanted to use her as ransom with which he would be able to leave the Seven Kingdom’s. It was during the journey when they stopped in a tavern that Arya recognized a few soldiers of Lannister including Sir Polliver, one of the people that she hated most. He was the one who had taken Needle. He had it attached to his side. Polliver recognized Clegane and they began to fight. Sandor killed most of the Lannister men and Arya helped him by killing one of the men on the floor. She took Needle and killed Sir Polliver. While they were going to Vale of Arryn, Sandor and Arya had to face many fights. During one of them Sandor was wounded and they learned about the death of Jeoffrey. Arya was not satisfied because she did not feel avenged. When they arrived at the Vale of Arryn it was too late, Lysa had died a few days before.

They met Brienne of Tarth, a female knight that had vowed to Catelyn to find and

114 protect her daughters. Neither Arya nor Sandor trusted Brienne because she had a sword from Jamie Lannister on her side. They wrongly suspected that the woman was working for the Lannister’s. A fight between Sandor and Brienne began and she won. Arya, however, did not trust the woman and was tired of being in captivity and taken from person to person. She hid until they stopped looking for her. It was at this point that she robbed the dying Clegane and got away.

During her wandering, Arya saw a ship in a little harbour. She asked the captain if he could take her to the Wall. He replied that his destination was Braavos so Arya showed him Jaqen’s coin and said in Valyrian the phrase that he had taught her “Valar Morghulis”. The captain replied “Valar Dohaeris” in the same language before he offered her a cabin on the ship. It was a long journey to Braavos but once she arrived, they gave her the right directions to get to the House of Black and White. An old man put her in the guild of “Faceless Men” but before that, he asked her to abandon her identity and everything that made her Arya Stark. She accepted and got rid of everything except Needle that she hid in a safe place. At this point, she began her training. In the beginning, she had to go around the city with the a fake identity of the “Cat of the Canals” to learn and listen to all the secrets and report only the interesting ones to the man of the House. Because of that Arya learnt the Braavosi language and the art of lying. She killed a deserter of the Night’s Watch too. Months passed and one day the man made Arya drink a glass of “warm milk” that made her temporarily blind. Arya’s training proceeded. The girl would be blind until she was able to see through the eyes others, move and accomplish missions without the use of sight. It was in this period that Arya started to dream that she was her direwolf Nymeria and see through her eyes. For those who have read the books, it is known that both her brother Jon and especially Bran have the gift of metamorphosis. It is the capacity of possessing another’s mind. Arya had never mentioned her ability to anyone and she used it to wander the streets of the city under the guise of Beth, a beggar.

That part of the training ended when the girl managed to recognized the “kindly

115 man” and hit him with a stick without seeing him. Arya was not blind anymore and her first job as an assassin was to kill a man who was selling insurance for ships. The man first took her deep into House of Black and White where hanging from the ceiling there were walls filled with human faces. It was because of that the assassins were never recognized and arrested. They were able to “wear” other people’s faces. He gave Arya the face of a girl that had been abused by her father and entered in the House searching for vengeance. With that face, she started to observe and learn the habits of her target. The girl was reluctant to kill a man in cold blood who had done nothing to her. In the end, she completed the mission by pretending to steal his purse full of coins putting a poisoned coin and removing a good one. The man, who was used to put a coin in his mouth before giving it to another person, swallowed the poison and died. The minister of the House gave Arya an acolyte’s robe and assigned her to another so that she could continue her training.

Arya is without any doubt a strong character. She is very determined and stubborn when she has something in mind. It is impossible to make her change her mind but we must remember all the tragedies she had had since she was eight. Despite her age, she is able to process and deal with her trauma by choosing to survive while an adult character would have been depressed or would have let himself die.

It is undeniable that Arya is a fighter, a rebel from the time she fled her needlework lessons. She was able to convince her father to hire a sword teacher because she wanted to be a knight like her brothers. Since she was little, she chose to shape her own destiny and it is what she did even if she was captured by many people that wanted to use her to obtain a ransom. She often arrived near her family just in time to see them being killed. Arya is always able to escape and finds the strength to go on and think about herself.

Arya unlike her brothers who are too attached to honour, has the capability to adapt to the situation. She is able to sacrifice everything, even her honour and name to obtain the power to seek revenge. This is probably the only true flaw in a well-built character. This is why Arya and Tyron are the favourites of readers. Her flaw is what

116 makes her human.

Arya’s “Hate List” is what keeps her alive and what one day will be her death. She put the names of all the people she wanted dead because of what they had done. Yoren had tried to tell her that revenge is not the solution because hate consumes you and makes you commit bad choices that you will one day pay for.

Arya is my favourite Stark character. She is funny, determined, smart and clever. She is a female character that even though is still a child of nine (in the books) and thirteen (in the tv show) has a lot of more potential than her sister who is the typical noblewoman in a fantasy book.

I would have appreciated seeing Arya in Robb’s place as the commander of the North army. In my opinion, they would have had a chance to win. Robb was like his father, tied to honour and rules and this is why he was brutally killed by Frey. Honour is important but not fundamental and it is obvious that Arya understood it. I am very curious to see the evolution of her character. One of the most interesting things about her is that because of what had happened to her she could have become “hardened”. She could have feeling and simply barricaded herself behind her hate and anger. Arya is still a child and a person able of acts of love and vulnerability. Like the actress that portrays Arya, Maisie Williams, said: «Arya’s character will become very vulnerable».3

The main female characters of the novel are usually victims of their fathers or husbands in a world that wants to suffocate them. Arya is perhaps the example of how a woman should not play a role of power to stand up and avenge the wrongs she suffered. «Arya is the first to take her destiny in her hands. She has suffered all sorts of harassment during her training to become an assassin. When she is finally ready to be accepted in the House of Black and White she refuses to give up her identity and in the face of a shocked Jaqen she said “A girl is Arya Stark from Winterfell and I'm

3Quote by Maisie Williams – the actress that portrays Arya Stark – from an interview with Vanity Fair

117 going home”. It is said with Needle in her hand and sounds like a threat towards anyone who stands between her and Winterfell.».4 This is an extract of the article from Wired.it entitled “Game of Thrones: now women are in charge”.

Arya uses violence and sees the death of her enemies as the only way to find peace but violence is never the answer and there are other ways to stand up for oneself.

4Extract from an article by Wired.it

118 Brienne of tarth

Loras: Draw your sword, woman!

Jaime: Best hope she doesn't. Or it's like to be your corpse we carry out. The wench is as strong as Gregor Clegane, though not so pretty.

Jaimie Lannister to Loras Tyrell – A Storm of Swords

Of all the women I’ve studied, Brienne is probably the one who was subjected to the smallest change of character during the storyline, staying loyal to her original nature.

Brienne is the only daughter of Lord Selwyn of Tarth, so, since the girl reached the rightful age to marry he searched for the right husband for her, unfortunately the fact that the girl was impossible to declare beautiful and her strength in combat made the task very difficult for her father.

She was also shy and introverted by nature because she was cruelly picked on for her looks since she was a little girl.

At the end, Lord Selwyn succeed to find a suitable suitor for his daughter: Sir Humfrey. Unfortunately for him, a little bit before the wedding he tells Brienne that, after the ceremony, she will have to give up fighting and training; at this point the girl challenges him to single combact: if he wins she will do everything he says, if he loses she won’t give up her sword. In the end she is stronger than him, so she wins

119 the fight and her “freedom”. Some time later Renly Baratheon, younger brother of the king Robert, comes to visit Tarth and he is the first person that really treats Brienne with kindness, and that is why she falls in love with him. For this reason her father sends her to Storm’s End.

After the death of Robert and the beginning of the civil war for the Iron Throne, Brienne follows Renly Baratheon, as a soldier of his army, first to High Garden and then to King’s Landing. Unfortunately, being a woman soldier in a man’s army, some problems come up, some young warriors starts to bet on whom will be the first to take her virginity; after a short time the bets come to an end by the intervention of a Lord, but the presence of Brienne in the army is not secure anymore.

During a contest the woman wins against Loras Tyrell and some of his guards, gaining the right to ask something to the king: she asks him to make her part of the Rainbow Guard, the king’s personal guard, and he agrees to it.

The morning after a meeting between Renly and his other brother Stannis, who wants the throne too, Brienne is in the king’s tent, helping him dress, when a shadow of humanoid form comes in and kills Renly. The shadow assassin is the result of a spell made by Melisandre, a witch and priestess who works for Stannis. Of course, being the only one in the tent, Brienne is accused of regicide. In this particular case only the presence of Catelyn Stark and her words are able to save the woman from a certain death. Following this going-on she is forced to leave what remains of the army and to go north with Catelyn.

Once they arrived to Riverrun, where Robb Stark’s army is, Brienne decides to serve her friend Catelyn (Robb’s mother). In this occasion the women learn that the youngest of Catelyn’s sons, Bran and Rickon, were killed in Winterfell by Theon

120 Greyjoy. Mad with grief the woman asks Brienne to take Jaimie Lannister, that was captured by her son’s army, and take him back to King’s Landing in exchange for Catelyn’s two daugthers: Sansa and Arya. After she accepts, Brienne and Jaimie start their journey back to the capital, but they are attacked by bandits more than once; at the end they get captured by a mercenary company named: The Brave Companions. The leader of the company cuts off Jaimie’s right hand, making him fall into a deep depression (because the right hand is the hand of the sword, he was an amazing fencer) that only Brienne’s words can cure. The two prisoners are taken to Harrenhal and there Roose Bolton frees Jaimie, since House Bolton is allied with the Lannisters, but leave Brienne in the hands of the mercenaries. Jaimie returns and saves her.

When they arrive at King’s Landing, Jaimie finds out that Sansa Stark has gone missing after king Jeoffrey Baratheon has been poisoned during his own wedding party. The knight entrusts Brienne with a mission: finding Sansa, to show his trust and his respect for the woman he gives her a sword named “Oath” made of valyrian iron. At this point she leaves the capital and during her journey she meets Podrick, who was the ex squire of Tyrion Lannister, and the two of them go off together. For some time they wander through the Seven Kingdoms, following traces and rumors, that unfortunately leads them to nothing.

Then Brienne gets wounded during a fight and man named Gentry saves her and brings her to the hideout of the group of deserters he is in, the: Brotherhood without Banners. Their leader is a woman called “Lady Stoneheart”, that is, somehow, Catelyn Stark brought back to life with magic after she was killed in the infamous “Red Wedding”, alongside her son and his bride. Brienne tries to explain her mission to the woman, but she doesn’t want to believe her and judges her a traitor. So the Brotherhood offer a choice to Brienne: either she kills Jaimie Lannister or she dies. Being loyal to her values the swordswoman refuses to kill her friend, so she looks and Podrick, hanged near her and screams a word that is not reported in the book.

121 Nonetheless this appears to be enough to save her life, since in the next book she is alive.

In the tv show Brienne’s storyline changes when in an inn she meets a child who tells her that Arya Stark has been kidnapped by the Brotherhood without Banners. So the woman decides to go where Arya’s aunt lives thinking that the men will ask for a ransom, on the way they meet the girl with Sandor Clagane. The swordswoman tries to convince Arya to go with her but she hides and Brienne has to fight against Sandor. At the end of the combat the little Stark is nowhere to be seen and Clagane is dying. The woman and Podrik decide to start their journey again and in another inn the squire recognizes Sansa Stark with Peter Baelish, Brienne tries to talk with her but they have to run away chased by Baelish’s guards.

The duo follow Sansa from afar until she reaches Winterfell in order to marry Ramsay Bolton, Brienne decides to wait for the young woman and sends a message to her through the servants. Meanwhile there is a battle between Stannis Baratheon and Ramsay’s armies, Stannis is defeated and Brienne finds him in the woods, this way she can finally make justice for Renly, killing his brother. Inside the wall of Winterfell Sansa can’t stand the abuse she had to bear from Ramsay anymore and decides to escape with Theon Greyjoy. The two of them are saved by Brienne that kills the Bolton guards, then the group, besides Theon, goes north to The Wall and Castle Black where Sansa’s half brother Jon Snow is the leader of the Night’s Watch.

When Sansa is safe and sound with her brother Brienne decides to swear an oath of servitude to her, refusing to serve any men, and the girl sends her to Riverrun to convince her uncle to give her men. Unfortunately the place is under the Lannister’s army siege and only Brienne’s friendship with Jaimie allows her to go talk with Sansa’s uncle, he refuses to give her men and tells her that he will die behind those walls. The season ends with Brienne leaving Riverrun on a boat.

122 As I said before Brienne’s nature doesen’t change during the storyline, she never loses her shyness and she never improves in the womanly arts, but because of that she is constant and she never surrenders to impulses foreign to her nature. Honor and pride are the north of her moral compass and she always respects the knightly code. Brienne is a very particular character, she has a very strong “armor” around herself, that makes her look like she is cold and unforgiving, and really too faithful to her duty, but as soon as her travel with Jaimie starts we can see the woman coming to the surface. When she starts to share her memories, the way the other people always treated her, how much she suffered, the readers start to really relate to her and they start to really appreciate the character.

Of all the women I’ve discussed, she is without any doubt the purest in her intents and the only one that really has a right to judge others, being better than them morally speaking. Nevertheless, she is very humble, the readers can never hear her bragging about her “superiority”. I’d like to say that she is almost an “ascetic” character in her iron will, but apparently I’m not the only one to compare her to a religious person, in an article on the website LetteraDonna by Luca Burini, the journalist speculates on the fact that Martin may have used Joan of Arc as a base to create Brienne.

This theory is based on the fact that both women are able in the military aspect and on the extreme loyalty that they have shown to the people they chose to serve. Without talking about the little luck those two women had in their life, Joan of Arc died painfully and tortured, Brienne lost all the people she ever loved in her life one by one.

Probably the biggest difference between Brienne and the other women is the fact that she is the only one who has no interest at all to take the Iron Throne, she doesn’t want to rule or be a queen. Meanwhile all the others fight and plot to take power, for

123 a reason or another, Brienne only fights for loyalty, justice and love. Fundamentally she is the only character totally positive Martin ever created, considering the fact that his characters usually don’t live by absolutes but in a world made in different shades of grey, where morality is almost forgotten. Moreover, at least in the tv show, Brienne did what no man could: she saves Sansa and brings her back to her half brother, fulfilling her oath to Catelyn.

Surely she isn’t spectacular like Deanerys, beautiful like Cersei, young like Arya or ambitious like Asha, but Brienne is a woman worth the reader’s attention, and that will surprise us in the future.

124 Asha GREYJOY

Peace. Land. Victory. I'll give you Sea Dragon Point and the Stony Shore, black earth and tall trees and stones enough for every younger son to build a hall. We'll have the northmen too ... as friends, to stand with us against the Iron Throne. Your choice is simple. Crown me, for peace and victory. Or crown my uncle, for more war and more defeat. What will you have, ironmen?

Asha Greyjoy – A Feast for Crows

The last woman I am going to discuss is one of my favourite characters of the entire saga. Her character even if she does not appear as much as the others has a very interesting development. I believe that her presence in the saga and in the television series in the future will become more important because of what is happening in the Seven Kingdom’s. A possible alliance is actually possible between the rude Greyjoy and the Queen of Dragons.

The character has had her name changed in the television series. She was called Asha Greyjoy and now in the television series she is called Yara because the writers were afraid that the public might confused her with Osha, another female character.

Asha Greyjoy is the daughter of Balon and Allanys Greyjoy, lords of the Iron Islands. She has three older brothers two of which, Rodrick and Maron, had died when Ned Stark defeated the Island’s army in battle during the revolts against Targaryen. Theon, the third, was sent to Winterfell with Ned as a hostage in order to be sure that the Greyjoy would not rebel against Robert. The absence of the last male child made Balon consider Asha in the same way as a male son and so was brought up and educated as the heir of the thrones of the Iron Islands. She is the captain of one of the most important ships of Greyjoy fleet: The Black Wind.

From the time she was a child, Asha was extremely against the rules that were placed on women, even when her mates fell in love with her and dreamt of marriage and many children.

125 Even if her character was very cold and masculine, Asha in reality had weak points. One of them was her mother who had the symptoms of early dementia. The woman is attached to Alannys and visits her, and tries to stay with her as much as possible. The relationship with her father Balon and Rodrick Harlaw is very good.

I find that those flashes of humanity in a character that has to survive and has become hard and without pity is one of the things that made me admire Asha the most. This constant inconstancy is extremely interesting and makes the character real, very human and three-dimensional. There are many women like Asha today, for example CEO’s of large companies or of some politicians. They are ice on the outside but human beings inside.

Asha does not appear at the beginning of the books. She make her first appearance in “A Clash of Kings” when Theon returns for the first time to Pyke. In this occasion the woman presents herself to her brother as Esgerd, the wife of the naval master of Lord Balon. She begins to flirt with him and she has fun teasing him but on the other hand, she is trying to understand what kind of a man he has become after many years far from home.

At the very beginning, Theon was very interested and he responded to the attention of Asha. As soon as he discovered the truth of the identity of his sister, he got extremely angry. This increase the hate that Theon had always felt for the woman that could be with their father while he had been sent away. He had in a certain sense been abandoned.

Therefore, when at dinner that evening Asha sat in the place of honour next to her father, Theon exploded. He criticized her for the way she had behaved when he arrived. Unfortunately, for him Asha was not only gifted with the ability in combat and to command man but was also particularly clever because she had not lied because she had both a husband and a brother. The axe for breaking open the heads and a faithful dagger that she carried in between her breasts. The comment caused everyone in the room laughter and did nothing but make Theon angrier. During the evening, there were different plans for the conquest of North on the part of Greyjoy that intended to take advantage of the civil war to take back what according to them was their property. The chosen plan was Balon’s. He entrusted his daughter with

126 thirty long ships with the aim to conquer a city on the sea called Deepwood Motte. Asha not only won but was also able to take Lord Glover’s two children hostage. On the other hand Theon who had been given the responsibility as guard of Robb’s two smaller brothers, Rickon and Bran, wanted to demonstrate to his father that he was wrong about him and was as able as his sister. He took the Castle of Stark. He had to kill the two heirs but they escaped. So no one would know he took two farmer’s children who are more or less the same age and burned them breaking their bodies and told everyone that they were Bran and Rickon. After taking the castle, Asha went to see her brother trying to convince him that he could not handle a siege with the few men he had left. She thought that keeping Winterfell was silly.

Asha in the end loved her brother also because she had not been able to live with him for a long time. Many times in the story, she tried to help him, many times without any results.

Theon obviously refused and decided to remain where he was. At that point, Asha goes back to the Iron Islands where she learned that her father had died in mysterious circumstances that might have been murder. Before going to Pyke where her aunts and uncles are waiting ready to take the throne of the Iron Islands in their hands, she decided to go to her uncle Harlaw to discuss succession. She is the direct heir to the throne but it is also true that Asha is not a man and no woman had ever been Queen of the Iron Islands. The probability that she would be able to obtain what she wanted are very small. Her uncle suggested that she not try, that she should not continue in her battle but as a warrior she decided not to listen to the advice of her uncle. She decided to try to reclaim the throne as rightful heir.

The tradition of the Iron Islands in cases like this, when the King did not have a direct heir a ceremony called “kingsmoot” is held. During this ceremony all of the claimants of the throne can speak and after their speech the new king will be chosen by popular vote.

The day before the beginning of this ceremony, Asha went to meet her uncles Victarion and Euron. During this meeting she accused Euron of being Balon’s murderer. She was almost murdered by Euron and it was only Victarion’s arrival that stopped the fight and saved Asha.

127 Asha asked her uncle Victarion to make her his counsellor if she gave him her support. Victarion is an honest man and very faithful to the traditions and refuses because Asha is a woman. She is therefore not able to govern or have a role of certain importance. The iron lady was not demoralized by this but she was disappointed because she expected more support from her uncle. However she presented herself at the kingsmoot. Asha’s presentation was immediately after that of Victarion. On her part, she had some supporters most of them being from the House of her mother, Harlaw, but also from the Houses: Volmark, Blacktyde, Merlyn, Stonetree and Sharp. During her speech, she proposed to abandon the plan of conquest and to maintain only the control of the Stony Shore. This would allow the sailors to not leave their precious ships to go in land. Her plan made sense and she managed to penetrate the minds of a large number of sailors gaining more support. Unfortunately, the crowd chose Euron and she had to flee quickly so as not to be killed by her uncle.

Asha went back to Deepwood Motte. It was a safe and a defensible place but above all, she wanted to stay away from Euron. Later she found out that her uncle Euron married her to a man called Erik Ironmaker, using a seal to represent her at the wedding. A clever move that she cursed but admired. In this way, he prevented Asha from offering marriage to another Lord in the North. If she had done so she would have had the power to take the throne by force.

When Stannis Baratheon’s army marched northward and arrived at Deepwood Motte they had an easy victory. Stannis had more men and the fort was not very fortified. Asha was taken prisoner and heavily guarded and with the entire army of Stannis she marched to Winterfell. Unfortunately, a terrible snowstorm stopped them for more than three days and killed the weak soldiers. It also demoralized the rest of them. Because the King’s followers were devoted to R’hllor, the God of Flame revered by the Witch Melisandre, they started to think that the snowstorm was God’s punishment and called for Asha to be sacrificed by burning her alive.

Stannis despite the requests and pressure refused to lose an important hostage like this but gave to his soldiers the sacrifice they wanted. He burned alive four of them accused of cannibalism.

128 Asha’s story in the books ends like this. To know more we need to wait for the publication of The Wind of Winter. In the television series her story proceeds differently because from the fourth season the plot of the books become different. Martin confessed that the script of the series is an occasion to see what his characters would have done if they had made other decisions.

In the television series Asha and Theon’s father, Balon lived longer compared to the books and even if he prohibited Asha to save Theon from Ramsay, she disobeyed by taking a ship and fifty men to save her brother. When she arrived in the kennel of the Bolton’s fort, she tried to convince Theon to escape with her, but his mind was confused and wounded because of the physical and psychological torture to which he had been subjected by Ramsey. Theon believed that it was just a trick to test his loyalty and refused to follow Asha. At that point the guards and Ramsey himself arrived who forced Asha and her men to flee without Theon.

Then, the Glover reconquered Deepwood Motte that was again in the hands of the North. The men of the Iron Islands lost all their strongholds in the Seven Kingdom’s and Balon refused to listen to his daughter that tried to convince him not to try reconquering the territories. The only reason they were able to conquer the territories was because the men of the North were busy in the war against the Lannister. Now that the war had finished and an unstable peace returned it would be impossible for the pirates of the islands to reconquer those strongholds. After this this, Balon is killed by his brother Euron and as in the books Asha declared to want to participate at kingsmoot. Theon who had been left for dead returned to the Iron Islands. At first Asha accused him of being a traitor for not having followed her when he had the possibility. He returned only because he wanted to be King. Theon denied the accusations and explained to her how much he suffered under Ramsey. He promised to support her during kingsmoot and after that she decided to forgive him. Together they go to the kingsmoot.

In the television series, Asha is the first to talk and with Theon’s support, she convinced almost everyone present. Before she could be acclaimed Queen, Euron arrives declaring his intentions to succeed to the throne. The woman accuses him of murdering Balon in cold blood. The man does not deny it. He confesses publicly his responsibility in the murder of his brother. His winning declaration, however, is his

129 intention of marrying Daenerys Targaryen and using the marriage to take the Seven Kingdom’s.

It is during the coronation of Euron that Asha, Theon and the ones loyal to them are forced to flee from the Island knowing that they would have been killed if they had stayed. Asha with the fleet following her goes in one of the free cities, Volantis to rest and make a plan. In this occasion, there is a scene that crowned Asha as one of the strongest and independent women in the series. In the brothel where they went to eat and have fun the woman did not just drink and laugh but as any leader she chose a prostitute with which to have sexual intercourse.

It may not seem relevant but focusing on it, it is an extremely iconic action. Asha for the first time in the books broke the barriers between the sexes by taking for herself the freedom that men have always had and take for granted. The scene is more significant because the woman is compared to Theon that castred by Ramsey for the first time takes a feminine role. He does not know how to react to his sister’s invitation to have sex with prostitutes. For this reason, he sits and watches his drink too scared to raise his head.

In an article in the website, Wired entitled Game of Thrones: now the women are in charge, it is noted that «After seasons in which the men were the only one in the House of Pleasure, Yara becomes the symbol of female sexuality. She is a woman that before facing a long and uncertain journey in the sea decides to spend a night by having sex with a prostitute as any other sailor who will sail with her the next day».

It is during this stop that Asha confesses to her brother her plan. She wants to reach Daenerys Targaryen before Euron and make an alliance with her. The woman plans to offer her ships to the Mother of Dragons to help her land in the Seven Kingdom’s and in exchange Daenerys will help take back the control of the Iron Islands and kill Euron to avenge her father’s death.

The fleet arrives in Meereen and Asha and Theon try to obtain a meeting with Daenerys. When they were in her presence, the woman explains her plan to the Mother of Dragons. Daenerys is at first reluctant, but under the advice of her counsellor Tyrion Lannister she accepts but in turn, Daenerys wants Asha to promise not to raid the cities of the Seven Kingdom’s when she becomes Queen of the Iron

130 Islands. Asha is reluctant but then she accepts and the deal is signed.

The end of the sixth season of the television series ends with the image of Asha’s fleet that is racing across the waters and Daenery’s three big dragons that are flying above the ships directed toward the Seven Kingdom’s.

What I find extremely interesting is that these two women have accepted each other’s terms not because they were friends nor for female solidarity or for similar objectives but they agreed because of their hate towards the male figures that had ruined their lives. This alliance is actually the apotheosis of the takeover of women power who are tired of remaining under men’s hold. They finally decide to do things their own way. An alliance like this will make an enormous change in the Seven Kingdom’s. The next season will fundamentally concentrate on a war between Queens. Daenerys and Asha in the South, Cersei Lannister in the center and Sansa Stark in the North. May the best Queen win!

I have to admit that during the course of the story because of her short presence compared to the other characters, Asha’s character does not develop a lot. She does not have great psychological evolution. She starts as a brave, clever, determined, proud and strong woman and she remains so. One of the traits I appreciate the most about her is her sense of humour, sharper than the blade that she carries on her chest. These characteristics and education she had in Pyke made her an extremely aggressive woman open to confrontation and fights with the people she does not like or are openly against her. It is not a positive characteristic and I realize that. Nowadays she is the type of character that I could criticize but I find her very interesting because of the context and her personality.

Asha is probably, among the women that I mentioned the most prepared to become Queen. She is clever, shrewd and knows how to conduct a political war. She knows when to lose a battle in order to win the war. She grew up as a leader of men, she is trained in combat and she has experience in leading men in battle.

Gemma Whelan, the actress who portray Asha, Yara in the television series, said in an interview reported on the website Gameofthronesitaly these words: «A few people have sent me tweets asking why Yara keeps running from danger. It is because she is taking time. It is like a chess game. She is making many strategic moves to get ahead

131 and this makes her the best candidate to command. She knows how the game works perfectly.»

Personally, I find that Asha with her characteristics and the way she faces situations is an extreme of what would be a good example for the new generation of women. On the other hand, she is sending a lot of positive messages like taking women’s sexuality into their hands. Never let anyone make you feel inferior, believe in yourself to get to your results and never be scared to fight for what you desire. Asha is doing it in a wrong way. There is too much anger, violence and a certain absence of compassion for this character to be looked as an example.

I know it can seem an obvious observation but you just need to log on any social network or an online journal to see how the new generation are easily impressionable and are not able to separate a positive thing from a negative one. Nowadays, when daily we hear about a woman murdered, disfigured or brutally beaten up by a partner, boyfriend or ex boyfriend, what we need is strength of character and bravery, not more violence. Otherwise, it would start a spiral, which is impossible to escape from.

132 PERSONAL CONSIDERATIONS

“Woman?” She chuckled. “Is that meant to insult me? I would return the slap, if I took you for a man.”

Daenerys Targaryen

In history, in certain periods of time more than others, women have been considered inferior to men. They were considered less intelligent and less capable and thought to be only good to bear children, as it was their only value.

Nowadays, some might think that this gender difference does not exist anymore. However it is not so. Just think of advertisments for cleaning products that ninety percent of these are women and mostly mothers. It is as if were impossible for a man to do things like laundry or cleaning the house. We can also take into consideration the difference of wages between women and men. According to data collected by the journal Il Sole 24 Ore, women earn as much as 10,9% less than men for the same job. Almost 4.000 euros less per year. Furthermore, for a woman it is much harder than a man to be hired especially because employers do not want to take the risk of a possible pregnancy. They do not want to pay for maternity leave preferring to hire less prepared men. Not to mention when there is an advertisement to hire a woman asking her age, weight and size, underlining that women over a certain size won’t be hired.

In Italy the curriculum vitae requires the following information: age, marital status and a photograph. In other countries, that I would venture to call more civilized like Canada, neither the photograph nor marital status is required. By law it is illegal. No one who writes a ‘for hire’ advertisement would want to risk a lawsuit.

In the article “Violence on women, Istat: one in three suffers abuse, 7 million victims” of November 24 2015, written by the journalist Luisiana Gaita, the data given is extremely alarming. Almost one woman in three has been abused once in her life. 20,2% of all women have been subjected to physical violence. 21% have been

133 victims of sexual violence and 5,4% have been the victim rape. Even if most of the men who have commited these crimes are strangers, a high percentage of them are ex or current partners of the victims.

I have always wondered why men feel the need to commit such violent acts against women and I have come to the conclusion that physical and psychological violence are the only means for these men to subdue a woman. I saw this consideration supported in a declaration by the UN General Assembly. They were talking about violence on women as “one of the crucial social mechanism through which women are forced in a subordinate position in respect to men”.

It is also terrible to think that only 12% of female victims had the courage to report their assailants. The majority of women do not file charges because they are afraid for their lives and the lives of their children or because they do not have the courage to step forward. It is for this reason that I wanted to write a thesis about strong and self-confident women who were able to free themselves from the chains of the male controlled world and took command. I especially wanted to write about women able to defend themselves who do not allow anyone to make them victims.

It is obvious that the female figures taken into consideration are not real and they are just part of a fantasy saga but I believe that the right path is to give the new generation of women strong and positive female examples. They will realize they can also be strong and not victims. They can build a strong self-esteem which will not allow them to beome victims of men who want to take advantage of their weakness. Moreover, with my thesis I wanted to underline that women are as capable as men, and sometimes even more capable. The characters I mentioned are commanders of armies and fight without fear. They are leaders and rulers. They are formidable opponents in the game of power. They are everything that the men are not and this is why the men tried to control them by force. The example of these women, who refuse to bow to the orders of men or of the people who want to hurt them, is perfect for a public of young women. Obviously, they need to divide the message by the methods used because the context is very different. I want to point out that it is not my intention to encourage young women to use weapons or take the law into their

134 own hands as the women in the series are often forced to do. What I truly want is that the young people are conscious of their own worth. They must not sell themselves for a pittance because of fear or just because they are tired of trying.

I am pleased to note that in recent literature and television series there are often strong female characters who are able to take command and who are totally aware of their ability and their value. Cultural and traditions are changing. This is fundamental because when culture changes, people change. If we have the possibility to raise our children by teaching them that there is no difference in life’s opportunities between a man and a woman. Being a man does not permit or justify certain behaviour. It means that being a girl does not mean stereotyping her. If this change happens then the violence will stop.

Unfortunately, it is difficult to change certain mind-sets that have been with us for thousands of years, but the direction of liberating women is the correct one. The proof is that a growing number of women have decided to continue studying, even in male dominated fields, and have careers without stopping them from becoming mothers if they desire.

<< Men win battles, women wars.>>

The article of June 22, 2016 by Alessandra Vitali reads as follows on the website of the newspaper La Repubblica: “Game of Thrones 6, the end is woman: the rise of the Warrior Queens”

In the television series more than in the books and in real life women are often the one who make bigger changes. We are used to fighting, to conquering with our claws and teeth what we desire. We are able to be kind and merciless and see the general framework of the situation. Men are different because they concentrate only on one detail refusing to consider the entire picture. By my statement I do not want to say that women are perfect.

The main female characters in Game of Thrones are very human, full of flaws and with stories full of mistakes. They are complex and difficult women, dangerous but

135 capable of being hurt. They have suffered, rebelled and survived. For this reason, they are women literally ready to kill everyone who is between them and what they desire.

In countless situations, even though I admire all of these women, while I was reading and watching the television series I did not agree with their choices. I blamed them for some of the decision they took; I thought they were wrong and sometimes even cruel. The perfect example is that of Cersei Lannister. She was ruthless enough to order a murder or to blow up an entire part of the city in order to kill her political rivals. She is, without a doubt, often wrong in some of her actions but it is not possible to completely blame her. I admire her strength of character because for her entire life she was forced to bend to the men in her life. She has been undervalued and devalued yet she had the strength to get up every time.

Women are human beings and because of this, victims of failure. Their mistakes and their feelings are often the cause of their despicable actions.

One example of how literature has changed according to the historical period and how the concept of the woman has changed through time is The Lord of the Rings. If we compare the female characters of this trilogy with the ones in Game of Thrones we can note enormous differences. First of all the female characters in the Lord of the Rings are fewer than the ones in Game of Thrones which is the same number as the male characters. In addition, even if some of them are powerful like Galadriel Lady of the Elves or brave like Eowyn they have a marginal role in the books. They are just a support for the main male characters. Galadriel guides Frodo in discovering some elements that regard the Ring and she gives him before leaving Middle Earth an object. Eowyn pretends to be a man to be able to go into battle. It is true that she killed the Lord of the Nazgul but she has an insignificant part before being rescued from the battlefield. We will see her again just has Faramir’s partner. Arwen is the third and last female character in the Lord of the Rings. She has a certain relevance in the books but she lives and acts in function of the love that she feels for Aragorn, so she is practically useless for the purpose of the plot.

136 Martin’s women forged the plot with their desires, actions and their choices. They are not minor characters but main characters who steal the scene and are more memorable than the men around them. They do not live their life only to make someone else’s easier. They are not created in function of any other character. They are so “big”, and vivid that they need a good part of the storyline dedicated to them. These women are the main characters and they shape their own destiny. Without them the story would have not continued because it would not have substance. It would have been just another novel which talks about wars and battles.

These abyssal differences in female roles are due to the fact that the Lord of the Rings was written between 1937 and 1949. Martin started to write the series Song of Ice and Fire in 1991. There are fifty-two years between the writings of the two series of books. We can clearly see the change in the conception of women. Before the woman was just a damsel in distress or the partner of a man. Now she is the main character, she is real and she is an example of a woman to look up to.

The strong women in literature have always inspired me to be loyal to myself and to bend to no one. They have inspired me to defend myself. I hope that they may also do so for other girls in the world because society needs women that are self-aware. Society needs female warriors.

137 Biografía del autor

Nunca olvides quien eres, sin duda el mundo no lo hará. Hazlo tu fortaleza. Entonces nunca podrá ser tu debilidad. Ármate a ti mismo con ello y nunca será usado para dañarte.

George R.R. Martin – Juego de Tronos

La vida de George Raymond Richard Martin, autor ecléctico y de extraordinario talento, empezó a Beyonne, en New Jersey, en el Septiembre de 1948. George demonstró desde niño su vena artistica escribiendo varios cuentos que vendía luego a los vecinos de casa por pocos pennies; algunos de estos eran muy fantasiosos, como por ejemplo los que habían como protagónistas sus tortugas de compañia.

Tapa fundamental de su formación artistica fue el descubrimiento de los comics de Marvel. Martin se enamoró tanto de esos que se volviό colleccionista y escribió más de una vez al editor; la cosa che le gustaba tanto que, en futuro, será un punto focal de su estilo narrativo, era que los personajes no tenían un destino seguro y que, durante la história, todo le podía occurrir. Occurre lo mismo a sus personajes de “Canción de hielo y fuego” que tienen una psicología tridimensional: en sus libros no existen héroes o antagonistas, solo seres húmanos que luchan por lo que subjectivamente es justo para ellos.

Los años setenta fueron para Martin una decada importante: en el 1970 se licenció en periodismo a la Northwest University en Illinois y vindió su primer cuento, “El Héroe” a la rivista Galaxy en el año siguiente, año en el cual él mismo pasό el postgrado en la misma universidad. Después muchos triunfos en campo laboral, en el 1979, con su divorcio tomό la decisión de dedicarse a la escritura por completo y sus trabajos incian a ser galardonado por importantes premios leterarios, durante todos los años '80.

Uno de sus trabajos más interesante de esto periodo fue la saga de Wild Cards que cuenta con más de veinte libros escritos por diferentes autores de sciencia-ficción de New Mexico. La saga habla de un universo parecido al real en el cual un virus mata 90% de la población mundial mientras 9% padece mutaciones y el 1% obtiene poderes sobranaturales. Fiel a la ideología expresa anteriormente, en estos libros los superhéroes no siguen los canones de luchar contra el crimen y no tienen una identidad segreta: literariamente pueden ser definidos antihéroes.

Después este éxito – los libros cuentan con adaptaciones en comics y juegos de rol inspirados – George R.R. Martin se translada a Hollywood donde empieza a trabajar por la emisora televisiva CBS como guionista (“En los Limites de la Realidad”, “La

138 bella y la bestia”, “Doorways” - esta última para la Columbia Pictures Television) y en el 1993, por fin, decide de volverse escritor de novelas.

139 Crónicas de Hielo y Fuego

Mi mejor arma está en el cerebro. Mi hermano tiene su espada, el rey Robert tiene su maza, y yo tiengo mi mente... Pero una mente necesita de los libros igual que una espada de una piedra de amolar, para conservar el filo. Por eso leo tanto, Jon Nieve.

George R. R. Martin – Juego de Tronos

A pesar de todos sus éxitos, la saga que hizo George Martin, un autor famoso en todo el mundo ha sido la de género fantástico intitulada “Crónicas de Hielo y Fuego” compuesta por siete capítulos, cinco de los cuales ya publicados.

Respeto al tipo de novela, hay una diatriba relativamente a la clasificación de esta – si pueda ser considerada de género fántastico u otro- puesto que muchas son las caracteristicas del tipo – como por ejemplo el hecho de que se habla de un héroe joven y ingenuo, hay una lucha entre bien y mal canonicamente definidos, y una compañía de adventurieros, los cuales no son presentes en los libros de Martin, pero al mismo tiempo se encuentran otras como: la presencia de un mundo fantastico extremamente detallado y de criaturas fantasticas como dragones y non-muertos actos al uso de la magía aunque en manera reducida en comparación a otras novelas del mismo género.

El mundo fantastico ambientación de las Crónicas es divido en dos grandes continentes: el occidental de Westeros – muy parecido, geograficamente, a Inglaterra – y el oriental de Esssos: la mayoría de las historias, de toda manera, se desarrollan en el primero que es dividido en provincias gobernadas por familias nobles que responden ante un único rey. Las familias nobles más importantes son: Lannister, Baratheon, Tyrell, Martell, Tully, Stark y Arryn. Además de estas hay la casa de los Targaryen que antes gobernaban Westeros pero, citando el autor, “Cuando un Targaryen llega al mundo los dioses lanzan una moneda: de un lado hay grandeza, del otro locura.”. Los miembros de esta familia conquistaron el continente occidental llegando desde su tierra natía de Valyria pero muchos de ellos se cubrieron de malas acciones y de frecuente fruto de patologies mentales derivadas del costumbre tipico de casarse y tener hijos entre relativos muy cercanos como hermano y hermana para mantener la pureza de su sangre.

Esta estirpe ha sido extinguida antes del comienzo de los libros, cuando Robert Baratheon, primogénito de su casa, declaró guerra contro el Rey Loco Aegon Targaryen que había secuestrado su prometida, Lyanna de la casa Stark. Muchas casas se aliaron con él y algunas, como los Greyjoys, y fueron derrotados. Al norte del contintente se instala el Muro, una enorme muralla de hielo que divide los territorios de los Stark – protectores del norte del reino – de las tierras más inospitalarios donde vive el pueblo libre mejor conocidos con el término despreciador de wildlings, gigantes y otras criaturas que viven en la tradicción de este pueblo en los cuentos por niños. La verdarera peculiaridad de este mundo es que

140 las estaciones pueden durar por años y un niño puede nacer y crecer durante todo un invierno o un verano. La única regla es que nunca estas dos pueden durar lo mismo.

El próposito del autor es que el centro de la saga no son los lugares o la trama general, sino los mismos personajes: con este pensiero Martin ha creado psicologías variadas y interesantes, curando todo lo que rende cada personaje húmano y tridimensional. Como ha sido ya mencionado en su biografía, en Westeros el mal y el bien no son entendidos en el sentido tradicional y cada protagonista contesta a su moral interior: esta es la razón por la cual es muy facil, por los lectores, identificarse con ellos.

Los libros están divididos en capítulos que narran, cada vez, el punto de vista de diferentes personajes: esto es un artimaña para dar facilmente al lector una perspectiva global sobre lo que ocurre contemporamente en todo ese mundo ficticio. Lo que más impresiona es que en un tiempo muy parecido a la nuestra Edad Media, los personajes femeninos son siempre muy importantes para el desarrollo de la trama y se pueden considerar como el motor de los acontecimientos resaltando en un mundo en prevalencia masculino y se muestran más complicadas, contradictorias pero, al mismo tiempo, más valientes.

La trama empieza con el libro Juego de Tronos donde, después la misteriosa muerte del más alto asesor del rey (aquí con el titulo de “Mano del Rey”) Jon Arryn, el rey Robert Baratheon pregunta a su amigo de vieja data, Ned Stark, de asumir el cargo. Desde esto momento todas las histórias ambientadas en Westeros se focalizan en los intrigos que las varias potencias ponen para conquistar el Trono de Hierro. Al norte las criaturas llamadas los Otros se estan despertandos: son seres que parecenhechos de hielo y que puedon reanimar los muertos creando, de esta manera, un ejercito invencible. La única trama que se desarrolla en oriente, en Essos, es la de la última descendente de los Targaryen, hija del Rey Loco, vendida por el hermano a un pueblo de bárbaros con la promisa de un ayudo en la reconquista de Westeros. Esta última hija, llamada Daenerys, vencerá el titulo de reina de su nuevo pueblo y su papel se establecerá cuando en su brazos nacerán tres dragones después que esta especie se creía extinta. Uno de sus numerosos titulos es, de hecho, Madre de los Dragones.

Los libros publicados hasta ahora son: Juego de Tronos (1996), Choque de Reyes (1998), Tormenta de Espadas (2 vol., 2000), Festín de Cuervos (2005), Danza de Dragones (2011) y de futura publicación serán los titulos: Vientos de Invierno y Sueño de Primavera.

141 Daenerys Targaryen

“Soy Daenerys de la Tormenta de la Casa Targaryen, de la sangre de Aegon el Conquistador y Maegor el Cruel, y antes que ellos de la antigua Valyria. Soy la hija del dragón, y les juro que aquellos que les hagan daño morirán gritando” Daenerys Targaryen (primera temporada de “Juego de Tronos”)

Daenerys es, indudablemente, la más importante y icónica figura de esta disertación: ella es la mujer que rumpió las cadenas del poder de los hombre más que cualquier altra. Ella se levantó del fuego para convertirse en una reina poderosa, temida y amada a la misma manera. Es un personaje de ficción de la saga de literatura fantástica Canción de hielo y fuego, escrita por George R. R. Martin. Daenerys es uno de los personajes principales y posee capítulos narrados desde su punto de vista en Juego de tronos, Choque de reyes, Tormenta de espadas y Danza de dragones. En la adaptación televisiva Juego de Tronos, el personaje es interpretado por la actriz Emilia Clarke. Daenerys fue la única hija del rey Aerys II Targaryen y de su hermana-esposa, la reina Rhaella. Tras la muerte de su padre y de su hermano mayor en la Guerra del Usurpador, su madre murió dando a luz a la pequeña Daenerys. De esa manera, su hermano mayor Viserys quedó como legítimo rey Targaryen al Trono de Hierro y ella como su heredera. Se ha señalado que el destinador inicial del personaje de Daenerys es el «deseo de venganza>>.

Es la única hija nacida del matrimonio entre el Rey Aerys II y su esposa-hermana Rhaella: concebida en los últimos momentos de la rebelión, nació durante una noche de tormenta a Drachenfels (de otra manera llamada Roca del Dragón), sobre el mar y por esa razón ella será nombrada “Daenerys de la Tormenta”. Su madre murió pariendola y su única familia será su hermano Viserys. Con la derrotida de la dinastía Targaryen y el asesinado del rey por mano de Jaimie Lannister, la guarnición de Roca del Dragón decide conseñar los dos herederos a Robert Baratheon pero Señor Willem Darry y otros fideles logran poner a salvo los niños zarpando para las tierras libres de Braavos. Lose hermanos viven hallí por muchos años huespedes de los leales a la Casa Targaryen hasta la muerte de Darry que los verán echados de el único hogar a ellos conocido; forzados en vagar por la nueves ciudades libres en la búsqueda de una casa, Viserys será conocido como el Rey Mendigo, apellido que le dará la determinación de reconquistar su trono para rescatarse.

Ofendido y obsesionado da la necesidad de demonstrar que él es único, verdadero monarca dirige su ira contra el único ser húmano sobre quien tiene un real poder, o sea su hermana Daenerys. Amenazas físicas y psicológicas a partes iguales, incluso la convinción que un día ella será su mujer y tendrá el honor de dar a la luz hijos de pura sangre Targaryen. Por fin los hermanos encontran un magistrado de medios (Illyrio Mopatis) que, además de acogerlos en su casa, ofrece ayudarlos en la

142 reconquista de los Sietes Reinados. Para hacer esto Viserys necesita un ejercito y acuerda con Illyrio a la idea de un matrimonio entre su hermana y Khal Drogo, fuerte capo de una horda bárbarica de diez mil guerreros Dothraki. Siendo los Dothraki comparables a lo que eran los hunos de Atila, es comprensible que Daenerys es completamente aterrorizada a la noticia pero a nada valen las súplicas para que su hermano no la dé en mujer a un desconocido; Vyseris llega a amenazarla de nuevo para que ella haga lo que él dice. La boda se celebra en pocos días y como regalo la joven recibe tres huevos de dragón fosilizados como homenaje a su familia: de hecho es leyenda que los Targaryen conquistaron los Siete Reinados gracias a estos miticos animales.

La noche que sigue las celebraciones ve una Daenerys asustada por el costumbre grosero de su nuevo pueblo que suele violar sus esposas si estas no van a dar a sus hombres lo que quieren. Su marido, Khal Drogo, no difiere pero es la pureza y la fueza del amor que lo lleva a respetar esta joven mujer con una suavidad que no es normalmente suya. Juntos, construyen una de las mejores romances del libro y demuestran que no es através de la fuerza que se obtienen resultados. La necesidad de adaptarse a costumbres totalmente ajenos por ella (como el continuo cabalgar y comer sólo carne de caballo seca sin bajar), permite a Daenerys de crecer psicológicamente hasta apreciar y hacer suya esa vida selvaja y libre. Ella muestra su transformación cuando logra oponerse a su hermano realizando que Vyseris no es nada más que un abusador y un cobarde: comprende al final que ella tiene su valor, más alto del hecho de ser capable de producir herederos o de simple instrumento de negociación. El khalasaar (nombre de la horda) viaja hasta la ciudad sagrada, Vaes Dothraki, residencia de las mujeres de los khales murtos: estas tiene que juzgar Daenerys antes que esta puede merecer el título de Khaleesi (reina del khalasaar). En el curso del viaje la relación entre ella y Khal Drogo mejora cada día, gracias también al hecho de ser embarazada. El juicio de las viudas consiste en el ritual del corazón de semental: Daenerys tiene que comer un corazón cruda de caballo sin devolverlo y, consiguiendolo, obtiene la predicción que su hijo será “el semental que cabalga el mundo”, una figura de leyendas por los dothraki que identifica un líder capable de reunirlos todos en un único khalasaar y llevarlos a la conquista del mundo.

Desafortunadamente durante la permanencia en la ciudad, Viserys pierde la paciencia y amenaza su hermana y el niño en ella con una espada violando, de esta manera, la ley dothraki. Drogo, irónicamente y cruelmente, decide que si una corona de oro es lo que realmente quiere, la tendrá y dá el orden de verter una olla de oro fundido sobre su cabeza. De esta manera cruenta muere el único heredero hombre de los Targaryen, dejando Daenerys como única pretendiente al trono de Westeros. La invasión de Westeros no parece estar en los planos de conquista de Khal Drogo hasta que Señor Jorah, un noble de los Siete Reinados y que estaba bajo juramento de defender Daenerys, evita un intento de asesinado contra ella. El deseo de venganza incita Drogo a mover guerra al “usurpador” Robert Baratheon: para hacer esto tiene que conquistar y saquear cuantas ciudades posibles y necesita esclavos para pagar el precio de las naves necesarias. Es durante uno de estas saquerias que Daenerys pide que su marido ordene que las violaciones de las mujeres deje y entre algunas mujeres ella salva una maegi (pragonable a una bruja) llamada Mirri. Como gratitud, Mirri se

143 propone para curar el Khal que había recibido una pequeña herida en la lucha. Por mucho que Drogo sea reticente, las súplicas de su mujer prevalecen. Él, de todas maneras, no sigue los consejos de Mirri después de la medicación y la herida se infecta: con los días la fiebre y la infección ponen Drogo incapaz de cabalgar y, según las leyes de los dothraki, incapaz de comandar el khalasaar. Daenerys ruega Mirri una vez más de salvar a su hombre através de la magía sin saber de las consecuencias nefastas de esta. Cuanto la bruja empieza su ritual, la joven Taragaryen está de parto y es llevada en la tienda donde la magía es en acto mientras pierde el conocimiento.

Pasan quince días antes que se despierte, y cuando ella abre sus ojos discubre que su hijo nació muerto y que su marido es vivo pero en estado catatónico. A sus acusaciones contra Mirri, la bruja le contesta que nuna ella había prometido devolverlo como antes, solo devolverlo vivo, y la perdida del niño no es otro que la consecuencia de la magía de la sangre. El khalasaar se divide y casi todos abandonan Daenerys que tiene sólo dos opciones: seguir hasta est con Jorah y los dothraki todavía a ella fieles, o ocupar su lugar a Vaes Dothrak entre las viudas de Khales. Su crecita psicológicas no le permite aceptar más que otros pueden decidir para ella y se hace cargo de su destino. Manda, por primera cosa, que Mirri sea atada a la pira funeraria de Drogo, sobre la cuál sistema los tres huevos de dragón. Anuncia que llevará la libertad a todos los esclavos y que los que la seguirán tendrán riqueza y gloria; posteriormente a la jura de Jorah y pocos otros ella entra en el fuego: salirá de esto sin quemaduras alguna sobre su piel y, inesperadamente, con tres dragones sobre sus hombros. Estos son los únicos dragones existentes y dan a Daenerys el apellido de “Madre de los Dragones”: tendrán los nombres Viserion, Rhaegal y Drogon, respectivamente por sus dos hermanos y por su marido. Aún así, Khaleesi y khalasaar están en el desierto y decidiendo seguir el camino indicado por una coeta roja se encontran en una ciudad donde descansar y donde buscar alianzas. Ententa primero en Qarth, donde le llega el informe que Robert Baratheon se ha muerto y Westeros es alterado por una guerra civil. Pensando disfrutar este momento de debilidad del continente, no logra incontrar una posible alianza que tiene que marcharse de la ciudad por haber distruido un lugar sagrado y hacia oeste encontra algunos hombres de Illyrio que quieren acompañarla a Pentos.

En el curso del viaje Jorah convince Daenerys a sostar a Astapor, una ciudad conocida por los Inmaculados, soldados eunucos cuya fuerza, capacidad y lealdad son sin eguales en todo el mundo que pueden ayudarla en la reconquista. Una vez en la ciudad, ella adquiere la idea de liberar todos los esclavos pero finge la voluntad de comprar todos los Inmaculados a cambio de uno de sus dragones. Pero es en el momento de la entrega que Daenerys ordena a Drogon de quemar los padrones y utiliza sus soldados recién comprados para conquistar Astapor y declarar libres todos los esclavos de la ciudad, Inmaculados incluidos. Esta acción heroica le gana otro apellido, lo de “Rompedora de Cadenes”, y un seguito de todos los que ella liberó. Pronto, ella marcha sobre Yunkai, otra ciudad de esclavistas. Después triunfar en esta ciudad, ella viaja a Meereen por la misma razón. Mientras tanto la intentan matar otra vez y le revelan que Jorah, su consejero más de confianza, era on origen una espía de Robert Baratheon. Decepcionada, la joven reina manda este noble en una misión suicida en las cloacas de la ciudad: cuando, contrariamente a las expectativas,

144 la misión tiene éxito y Jorah diniega amitir sus culpas, Daenerys se ve obligada a bandirlo de su presencia.

Sin el apoyo de Jorah, ella – aunque pueda ententar conquistar los Siete Reinados – amite no sentirse lista a gobernar una tierra así exensa. Incluso gobernar Meereen le resulta complicado y se han formado algunas sociedades segretas (como la de Los Hijos de la Arpía siendo la Arpía el símbolo de la ciudad) que traman en las ombras contra la joven soberana. El control se debe al terror que los dragones, ahora crecidos, suscitan en las personas. Los tres animales son ya independientes y durante una caza queman no solo algunas ovejas pero la hija de un pastor también. Daenerys decide entonce atarlos en un calabozo para evitar que maten inocentes: logra cerrar Viserion y Rhaegal pero Drogon huye lejos de la ciudad. Los desorden aumentan: los eventos precipitan vertiginosamente: los esclavistas de Yunkai compran más mercenarios y reconquistan Astapor. Como si no fuera bastante, el mensajero lleva a Meereen una enfermedad que crea una epidemía en la ciudad. Los Hijos de la Arpía aprovechan del caos y durante la noche violan y matan hombres y mujeres y todo parece calmarse sólo cuando Daenerys acepta casarse con un noble esclavista de la ciudad, Hizdar zo Loraq, que le había prometido llevar la paz. Para celebrar las bodas, en Yunkai se abron las arenas donde los gladiatores pelean hasta la muerte para el público pagante. En la ocasión de uno de estas peleas Drogon, probablmente llamado por el olor de la sangre, ateriza en la arena donde los luchadores empiezan atacarlo: Daenerys, que no puede tolerarlo, entra en la arena y lo cabalga ordenandole volar. Los demás penserán que ella sea muerta, mientras su dragon la llevará a alguans leguas de distancia donde encontrará un khalasaar.

Desde ahora su história seguirá una ruta diferente respeto a los libros por dos razones: una es que la serie es más allá de la história contada por ellos y la otra es que el mismo Martin declaró que la serie de televisión es un pretexto para ver cuál sea el camino de sus personajes si esos habían tomado decisiones diferentes. Entre todas las protagonistas de Juego de Tronos Daenerys ha pasado por la mayor transformación, desde adolescente abusada y manipulada hasta la orgullosa y poderosa reina que es ahora, capaz ambos de gestos despiadados y de grandes gestos de compasión. Es extremamente emblemático que Martin dejó el papel de salvadora y liberadora a una mujer pasando el mensaje que las mujeres no solamente se adaptan a los cambios pero son capazes de llevarlos también mientras los hombres se quedan inmuebles con sus ideas, congelados en sus convinciones. Interesante es también el juego que Martin hizo sobre la palabra “madre”: a pesar del hecho Daenerys no puede tener más hijos y el único que nació, nació muerto, ella adoptó sus dragones y todo su pueblo volvendose en una madre espiritual. Todas sus acciones, de la más mala a la más suave, son inspirados siempre por la necesidad de proteger todos sus hijos. Es increíble sólo pensar que todos lo que occurre en su vida es en un plazo de cuatros o cinco años y al mismo tiempo ella logra sobrevivir acontecimientos más grande de ella que habrían puesto en dificultat hombres más grandes y entrenadores de ella. Madura hasta el punto de volverse en una guía capaz de cuidar un pueblo intero, de controlar una ciudad y de elegir opciones que van contra su mismo interés para salvar los demás: un concepto que muy poco politicos actuales han logrado entender, en el pasado como hoy.

145 Su relación con Khal Drogo permanece la más romantica en los libros hasta ahora. Ella no solo logra hacerle entender que la violencia no es la única alternativa, logra también cambiarlo através de amor y de la paciencia y de cambiar su punto de vista sobre las tradicciones de su pueblo. Es la mujer que mejora su hombre. En un articulo en la pagina web LetteraDonna se valuta la opción que Daenerys sea inspirada por Elisabeta I de Inglaterra: ambas las mujeres han creado un impero muy vasto através muchas conquistas y han sido consideradas innovadoras y iluminadas, pionieras de una época de gloria durante sus gobiernos. «Esclavas, reinas o guerreras: no sólo son igual que los hombres, también son muy valientes.» estas las palabras de Emilia Clarke, que interpreta Daenerys en la serie HBO en un articulo del periodico Donna Moderna con el titulo “Cinco cosas que tienes que saber si nunca has visto Juego de Tronos” escrito por Lorenzo Ormando. En “Juego de Tronos, poder de las mujeres: retratos de los personajes femeninos” Daenerys es decrita como: «un personaje complezo, multifacético y fascinante cuya aura de mesías de vez en cuando la hace poco práctica y ingénua mientras la última heredera de la Casa Targaryen sabe perfectamente lo que quiere: el Trono de Hierro que los Baratheon han sacado a su familia. Para recuperarlo es capaz de todo.»

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Cersei Lannister

La vida de una mujer es nueve veces sobre diez un lío y magía el decimo que queda. Algo que aprenderás muy pronto. Y los decimos que parecen magícos, al final son los más chapuceados de todos.

Cersei Lannister

El primer personaje que trataré es Cersei Lannister, la hija de Tywin Lannister, señor de Roca Casterly y Protector del Oeste. Ella es hermana gemela y amante de Jaime Lannister, apodado Matarreyes por ser el asesino del Rey Loco Aegon Targaryen.

Con él, Cersei tuvo tres hijos: Jeoffrey, el primogénito que será en seguido evenenado por los Tyrell, Myrcella y Tommen; todos son oficialmente hijos de su marido el rey Robert Baratheon. Ella es además la hermana mayor de Tyrion Lannister, uno de los personajes más amado de la saga de libros y de la serie televisiva basada en las novelas.

Su madre Joanna murió dando a la luz Tyrion cuando Cersei era solamente una niña creando el primer trauma de su vida: desde este momento, ella inculperá su hermano menor de este luto y lo odierá casi sin razón. Además, su padre nunca estaba en Roca Casterly durante su infancia y adolescencia porqué pasaba su tiempo a la corte del rey en Desembarco del Rey con función oficial de Mano del Rey. En esta manera dejó sus hijos sin padre y sin madre con sólo los sirvientes a curarse de ellos. Esto provocó una falta de afición entre ellos y el padre. Esta falta de autoridad permitió a los gemelos de empezar una relación tan cercana que se volvía malsana: imposible de separar, rechazavan tampoco de dormir divididos. Ellos se parecían tan que muchas veces se cambiaban de ropa sin que nadie lo entendiera y esto permitió a Cersei aprender a combatir, cosa impensable para una mujer.

Durante su infancia, la Princesa de Dorne – uno de los reinados de Westeros – en visita a Roca Casterly, propuso a Tywin una alianza entre los reinados prometiendo Cersei a su hijo Oberyn. Tywin rechazó, diciendo que su hija ya había sido prometida a Rhear Tararyen, hijo del rey Aeris. Lo que Tywin no sabía es que Cersei y Jaime, consecuentemente a su relación morbosa, habian iniciado a tener relaciones sexuales, dormiendo en la misma cama, cuando llegó el momento de las primeras pulsiones sexuales. En el momento en que este hecho fue descubierto, fue prohibido a los hermanos de seguir compartiendo la cama: medida que no se reveló eficaz puesto que esta relación dará como resultados tres hijos. Una cosa que habría podido cambiar el curso de la vida de la princesa, occurrió en su infancia: cuando no tenía más de seis o siete años, su padre le confió que había la intención prometirla como esposa al prince Rhaegar y que tenía que guardar el secreto: la niña fue tan emocionada que frecuentemente diseñaba ella y el heredero cabalgando un dragón.

147 No obstante, Cersei no lo vio hasta que tuve diez años cuando fue a ver el torneo convocado por su padre para celebrar rey Aeris del Oeste y el nacimiento del segundogénito Targaryen, Viserys. Viendo al prince, la pequeña se enamoró de él y esta infatuación creció cuando su tía Genna le reveló que el nombre de la prometida del prince iba a ser anunciado al banquete después del torneo.

Durante este periodo en el cual Cersei y Jaime fueron divididos, ella había tenido numerosas doncellas y damas de honor pero, de acuerdo con su su natura independiente y recía, nunca se aficionaba a ninguna de estas y las alejaba apenas hacían algo que no le parecía bueno. Con la noticia del anuncio y la expectativa de poder decir al mundo de ser la futura reina, su carácter se suavizó y decidió llevar consigo dos doncellas y a una bruja – Maggy la Rana – que vivía en el bosque cerca a su casa de Roca Casterly. Jeyne Farmanto, una de las dos doncellas, escapó antes de llear a la destinación, mientras Melara Hetherspoon se quedó con Cersei por toda la duración de la predicción que se reveló tanto precisa cuanto obscura: la bruja – no es posible conoscer si ella tuviera efectivamente poderes magícos o menos – le reveló que sin dudas Cersei se habría casado con un rey, pero también que habría sobrevivido a sus tres hijos, muertos de muerte violenta como rey y reinas, y que todo lo que duramente habrá conquistado le sería arrebatado por una reina más bella y más joven. Por fin Maggy le reveló que su dama de honor Melara habría muerto entre poco tiempo y que el valonquar – palabra que en Valyriano, lengua ficticia inventada por Martin, significa hermano menor – será el asesino de Cersei misma.

Melara, intentando consolar Cersei, le dijo que si ambas guardaban el secreto de la profecia, esta no se habría hecho realidad. Desgraciadamente su muerte, algnos días después, puso en claro que así no era y esto implicó que la relación de la heredera de Roca Casterly con su hermano Tyrion – que ella identificó como el valonquar de la predicción – se agravó aún más. El hecho, entonces, que la promesa del padre del compromiso col principe se reveló ser una mentira y el descrubir que fue Aerys a rechazar la oferta, como si ella no fuera bastante por su hijo, golpeó duramente su carácter y su vanitad y ella promitió a si misma que nadie podía ferirla nunca más. A los doce Tywin, que seguía se Mano del Rey mandó que Cersei fuera conducta a Desembarco del Rey con él y rechazó muchisimas propuestas de matrimonio, probablmente esperando todavía en el compromiso con el prince y que la mujer de eso, Elia Martell, muriese pariendo.

En el año 281 Jamie también fue convocado a Desembarco del Rey y una vez allí Cersei le reveló que su padre estaba tomando acordes para prometerlo a Lisa Tully, cosa que los gemelos no podían soportar en cuanto habría significado una separación permanente entre ellos. Para evitarlo, Cersei convenció Jamie a entrar en la Guardia Real, cuyos miembros estan sujetos a un voto de celibato, así que nadie podía separarlos y ella no tenía que competir con alguna mujer por su amor. Desafortunadamente ella no podía saber que la relación entre su padre y el rey se había vuelto muy critica y que el reclutamento de su hijo mayor fue visto por Tywin como una medida del rey para privarlo de un heredero con siguiente dimisión de su función y regreso a Roca Casterly llevando Cersei consigo. Después de la guerra que vio el derrocamiento de la dinastia Targaryen, Cersei fue prometida al nuevo rey de westeros, Robert Baratheon, siglando una alianca entre las dos Casas y la boda, muy

148 lujosa, se celebró en el año 284. Desgraciadamente, no fue un matrimonio feliz a partir da la primera noche en la cual un borracho Robert seguía llamando la pobre con el nombre de su amada muerta, Lyanna. Además el carácter gruñón del hombre y su vicio de beber hasta el aturdimiento no ayudó a reparar la relación entre los dos, cosa que portó Cersei a buscar nuevamente la compañía de su hermano y su realción incestuosa.

Durante todos los años de matrimonio, más que los tres hijos concepidos con su hermano y oficialmente reconocidos por Robert, ella quedó embarazada de Robert sólo una vez. Pero ya ella odiaba su marido que, cuando ebrio, se volvía violento. Por esta razón ella buscó el ayuda de una mujer para abortar y hacía sí que nunca más se podría quedar embarazada en el futuro. En los años que siguieron, visto el comportamiento muy violento del joven Jeoffrey – uno de sus pasatiempos era lo de torturar y matar animales solo con finalidad de divertimiento – Robert sugerió llevar a corte uno o dos de su hijos ilegítimos para calmarlo y ayudarlo. A Cersei esto le pareció una amenaza al derecho al trono de su hijo y la lite que siguió terminó con el rey golpeando a la cara su mujer. No obstante eso, Cersei ganó el argumento y todos los hijos ilegítimos de Robert fueron alejados de la corte. Si bien el rey nunca tuve suspechos en la legitimidad de sus hijos, su hermano – Stannis Baratheon - los tuviera y se confió con la Mano del Rey vigente que empezó a indagar siendo pero poco prudente, y Cersei, una vez descubiertas sus investigaciones, lo evenenó.

Posteriormente a estos acontecimientos y a la rechazada propuesta por Cersei que Jaime fuera la nueva Mano del Rey, los gemelos y Robert se fueron a Invernalia para proponer al Señor del Norte y mejor amigo del rey, Eddard Ned Stark, la nomina a consejero jefe. Reacio, el hombre aceptó.

Fue durante la permanencia del séquito real en Invernalia que occurrió algo crítico per el desarrollo de la trama: uno de los hijos menores de Eddard Stark, Bran, asistió incidentalmente a una cópula entre los hermanos Lannister y mientras Cersei intimó a Jaime de hacer algo, el hombre empujó el niño bajo la torre poniendolo en coma y paralizandolo de la cintura hacia abajo. A pesar de la desgracia, el rey necesita regresar a Desembarco del Rey y Eddard y sus dos hijas – Arya y Sansa Stark – marchan en la dirección de la capital con la promesa que Sansa será comprometida a Jeoffrey del cual la niña es completamente encaprichada. Una vez en la corte, el Señor de Invernalia discubre las indagaciones de su predecesor y las continua encontrando la verdadera paternidad de los tres herederos al trono. A este respecto, Ned Stark informa Cersei de sus conclusiones y rechaza las ofertas de ellas de aliarse a cambio de favores y titulos e informa la blonda mujer de su intención de hablar con Robert antes que sea posible.

Puesta en un aprieto, Cersei convence su primo Lancel a “ajustar” el vino del rey con una substancia para alterar sus reflejos y así, mientras está por caza de jabalíes, este recibe una herida a la barriga que le provocará la muerte en pocos días. En las últimas voluntades de Robert, Ned había rectificado “mi hijo Jeoffrey” con “mi heredero” esperando que el miedo de ser descubierta habría llevado Cersei a escapar en la noche. Trágicamente así no fue y disfrutando del cambio de palabras, la reina logra inculpar Ned de haber conspirado para la muerte del rey y lo hizo ejecutar. Ella

149 ententó además tratener bajo su custodia las dos hijas de Ned peró su piano no tuvo éxito con la menor, Arya, que consiguió escapar desfrazandose de varón y unendose a un grupo de prisioneros y voluntarios que estaban yendo hacia norte. El reino, al mismo tiempo, se encuentra bajo el dominio de Jeoffrey que expresa su sadismo al máximo y ni siquiera su madre es capaz de ver el monstruo que es su hijo. El único que puede poner un freno a este joven tirano es su tío Tyrion que, en seguida a las presiones de Tywin, viene nombrado nueva Mano del Rey con la función de proteger la ciudad contra el asedio por Stannis Baratheon que quiere rivendicar su trono.

Desde este momento epieza un momento de grandes trágedias en la vida de Cersei: su mayor hijo es evenenado a su misma boda con Margaery Tyrell, como la bruja había adivinado, y su única hija, Myrcella, es enviada a Dorne como huésped de su compromiso. Para la muerte de Jeoffrey son acusados injustamente Tyrion y su mujer Sansa Stark y mientras la segunda es ayudada en la fuga por Peter Baelish, el primero es incarcerado antes que su hermano Jaime lo ayudará a su vez. Libre, Tyrion mata su padre. El hijo menor Tommen es proclamado rey y Cersei su Reina Regente que empieza a demontrar sus capacidades. Lamentablemente, esto es un periodo en el cual la paranoia no la hace descansar y comienza a sospechar de todas las personas que la rodeen: en manera especial de Margaery Tyrell, esposa de Tommen. En las garras de su escasa salud mental y del alcol, ella ententa salir de su camino la joven reina con la acusa de adulterio pero lo hace en manera tan evidente que al final el Septón Supremo descubre la verdad y la acusa de varios crimenes incluso el omicidio del precedente Septón Supremo. Como siempre en su vida, de toda manera, caer en la disgracia es sólo momentaneo: como una araba fénix, Cersei siempre tiene su as bajo la manga y con Clegane - llamado la Montaña por su físico gigante - como su difensor en el juicio por combate, ella tiene nuovamente en su alma el fuego que le permitirá de levantarse una vez más.

Cersei Lannister es un personaje a que la mayoría de la gente siente ojeriza. Es un personaje complexo y al mismo tiempo icónico a su manera: desde que era apenas una niña sufrió muchos acontecimientos traumáticos; ella tentó llegar a un acuerdo con un mundo que seguía non aceptandola hasta que algo en la mujer se rumpió. Y son precisamente los personajes rotos que un lector ama y de que quiere leer más y aún más. Un personaje como ella puede provocar diferentes emociones en el público pero, que sea admiración, interés o disgusto, no es posible evitar de ponerte algunas preguntas en tu mente: estas preguntas tienen frecuentemente una respuesta dificil que lleva cada uno de nos otros a analizar sus limites y lo que realmente una persona es dispuesta a hacer para alcanzar algo importante. Por eso se vuelven en entrenadores de vida, espejos en los cuales aprendimos algo nuevo sobre nosotros. Para citar el periodico italiano Donna Moderna: «Normalmente los libros fantasticos están situados en un mundo dominado por los hombres, Juego de Tronos en cambio sorprende por su modernidad: mientras los hombres están distraídos con la guerra, las mujeres mandan realmente como Cersei Lannister.» 5

Todas las veces que en una lectura encuentro un personaje de este tipo, me quedo

5Citación de un articulo en Donna Moderna de 2016

150 sorprendida y admiro que los autores logren en una tarea tan complicada como la de crear una figura tridimensional hasta el punto de parecer real. Esto es sin duda el obstaculo más grande que un novelista puede encontrar. Cersei Lannister es un carácter verosímil y tenendo en cuenta que las Crónicas cuentan de un mundo basado sobre el nuestro Medievo, es natural preguntarse si y cuantas mujeres hayan experimentado los mismos sentimientos: ira, dolor, resentimiento y indignación. Con este respeto hay un articulo de Luca Burini, sobre la página web LetteraDonna que enfrenta la hipótesis que Martin haya traído inspiración de mujeres realmente existitdas. Por ejemplo Burini argumenta que Cersei sea inspirada por Margherita D'Angió, mujer de Carlo VI, debido a algunos tratos comunes entre las dos: ambos los matrimonios han sido decididos por razones diplomáticas y por garantir una alianza pólitica y ambas las mujeres tienen una história de impugnada paternidad. Es además parecida la manera en la cual estas mujeres han luchado un mundo que no las consideraba seres viventes capaces de una mente y ideas propias.

A pesar de sus lados y decisiones negativas, en mi opinión Cersei es un buen ejemplo por las mujeres de todo el mundo porqué con todo lo que la vida le ha sacado, ella siempre encontró la fuerza de caminar con la cabeza muy alta y de nunca abandonar la esperanza. Ella nunca se resignó a su destino. A tal efecto cito las palabras de Lena Hadey, actriz que interpreta el papel de Cersei en la mundialmente famosa serie de televisión producida por la emitente estadounidense HBO: «Claramente hay algunas personas que la veen sólo como una loca z**ra pero, en un mundo de hombres, ella no pide disculpas para ser una mujer. Juega lo que puede para mantener su seguridad y su cargo.»6 Durante una etapa histórica como la que estamos viviendo, en la cual los crimenes contra las mujeres incrementan de días en días, es importante tomar como ejemplo mujeres firmas que no dejan que nadie se ponga entre ellas y su camino. Sea odio o amor, lo cierto es que Cersei no puede dejar el público indiferente: ella posee demasiado carisma y drama en su pasado para ser ignorado.

6Citación de una entrevista de Lena Hadley sobre la página web Game of Thrones Italy

151 Arya Stark

Fiera como un carcayú. El hombre que teme la derrota ya ha sido derrotado. El miedo hiere más que las espadas. Arya Stark

Arya Stark es la hija más joven de Eddard Stark y Caelyn Tully, la tercera por crónologia entre los cinco hermanos. La niá nace a Invernalia, hogar ancestral de la familia Stark, Señores Protectores del Norte per orden de la Coruña; entre las familias más importantes de los siete reinos, esta es la más tradicionalista y la más tradicional y la más vinculada a la antigua religión y los mitos relativos. En su castillo, de hecho, los Stark tienen un parque de los dioses en el cuál hay un antiquisimo Arciano, un arbol con las hojas y la savia roja: en su tronco fue tallada una cara que, por tradición, se dice ser un mediador entre las personas y los Siete Dioses.

Es un personaje ficticio de la saga Canción de hielo y fuego del escritor George R.R. Martin. Es uno de los principales personajes de la serie y el único en contar con capítulos propios en cada uno de los libros de la saga. Arya es representada como la hija de Eddard Stark, Señor de Invernalia, y de Catelyn Tully. Arya es mostrada como una muchacha voluntariosa, tozuda, con carácter y que desafía los roles femeninos de su tiempo . Arya es la menor respeto a Robb y Sansa pero la mayor respeto a Bran y Rickon. Ella tiene además un hermanastro, Jon Snow, que tiene aproximadamente la misma edad de Robb: este es ciertamente el hermano con quien más Arya se lleva bien, probablmente porqué el joven hombre entiende a la perfecciñon los sentimientos de soledad y rebelión de la niña (al empezar de los libros Arya tiene más o menos ocho años) que es todo menos que una dama. En efecto, Arya prefiere el tiro con arco o jugar a la guerra en lugar de las tipicas actividades femeninas como el bordado y la costura. Igualmente ella no puede tolerar que, una vez adulta, una dama noble tiene que casarse no como elección personal sino como medida para ganar importancia y dinero a la familia de origen y es fermamente convinta que es posible – para ella como para todas las chicas – forgiar su mismo destino. No obstante su rebelde – o, puede ser, precisamente por eso – su padre la ama al punto de aceptar en darle clases de las cosas que normalemente le deberían ser prohibidas, como el tiro con el arco, práctica que ejecuta de manera mejor que su hermano Bran. Esto le permitió crecer despreocupada y feliz, siguiendo sólo sus pasiones y sus capacidades.

Posteriormente a la visita de Robert Bratheon a Invernalia, Arya y Sansa – su única y mayor hermana – marchan con su padre para ir a la capital, Desembarco del Rey. Juntos a ellas hay los cachorros, ahora crecidos, de lobos huargos (Jon Nieve los encontró, algunos meses antes, en número perfecto para que cada hijo de Ned Stark podría tener uno). Lo de Arya se llamó Nymeria, como una princesa guerriera de las

152 leyendas, mientre Sansa llamó la suya Lady. Además, antes de la salida, Jon Nieve regaló a su joven hermana una pequeña lama hecha a medida para ella: la niña la llamó Aguja irónicamente en cuanto ella odia la costura. La última cosa que Jon le dirá será “clavalos con la punta”, cosa que Arya hará más que una vez. Durante el largo viaje, la joven Stark rechazó viajar en el mismo carruaje de la reina Cersei y se hizo amiga de un joven nombrado Mycah con quien jugaban a la lucha de espadas (Arya tenía siempre un trozo de leño mientras él una espada auténtica). Fue en curso de una de estas luchas que Sansa y Jeoffrey los vieron en el curso de un paseo romántico y el joven prince desafió Mycha para lucirse en frente a su prometida. Siendo entrenado a la arma, exigió más que el joven luchases con un trozo de leño en cambio de una espada. Arya ententó defender su amigo y cuando su loba vio el rubio prince levantar las manos contra su dueña, le mordió el brazo.

La niña se vio forzada a escapar y a alontanar su loba que de otra manera habría sido ejecutada. Los hombres de su padre la encontraron por la noche y la llevaron a Eddard Stark que, no obstante era muy feliz de haber encontrado su hija, tuve a la misma manera llevarla a la presencia del rey y de la reina, enojada por lo que había occurrido a su primogénito. El rey preguntó a la niña de contar los hechos pero su versión fue declarada una mentira por Joffrey que había contado algo muy diferente: la única posibilidad de Arya residía en el testimonio de su hermana Sansa que, infortunadamente, mintió diciendo que no había visto nada y suportando la versión del prince. El rey decidió, habida cuenta que la loba huarga responsable no estaba allí, punir la otra y fue Ned a tomarse el cargo de la grave acción; el cadáver de Mycha, al final, fue llevado terminando el asunto. La relación entre las hermanas fue duramente marcada por la mentira de Sansa incluso no obstante Ned ententó explicar Arya que lo que sua hermana había hecho no fue por maldad pero para no humiliar a su futuro esposo y el primero deber de una mujer es de apoyar a su hombre. No hace falta decir que Arya fue totalmente asqueada de esto que corrió en su habitación y tomó Aguja intendando algunos movimentos y su padre, que la había seguida para asegurarse que se sentía bien, descubrió la espada. Después de una profuna interrogación y dandose cuenta que la niña era totalmente firme en su voluntad de aprender a combatir con la espada, Ned le prometió asumir un maestro. Esto logró calmar las aguas entre los familiares.

Su maestro se reveló ser Syrio Forel, precediente primer espadachíno de Braavos – una de las ciudades libre de oriente – que tenía uno estilo completamente diferente de los caballeros occidentales: mientras los últimos centraban todo sobre las dimensiones de la arma y los movimentos poderosos, él entrenó Arya a en estilo basado en la velocidad y la destreza. Algunos de los deberes para la hija Stark fueron ententar a capturar un gato atropellado con las solas manos o pasar un día entero de puntillas sin nunca caer. Con el pasar de los días, las relaciones entre Stark y Lannister se hizo muy crítica por el hecho que Ned Stark había descubierto el segreto de la reina, y cuando el rey murió Syrio – convencido que nunca el Lord de Invernalia mandaría los hombres Lannister para su hija – ordenó a Arya escapar y se quedó solo a ennfrentar guardias armadas. Su destino es, hast ahora, desconocido. Arya huyó hasta los establos donde esperaba los hombres que la debían acompañar a casa, pero ellos no estaban allí y, después haber recogido su espada, ella huyó una vez más. Sobrevivió por algunos días en las calles de la ciudad comiendo palomas y

153 otros aves hasta al día en que fue testigo de la ejecución de su padre. Quien la retenó fue Yoren, un Guardiano de la Noche que había recibido el deber de salvarla y llevarla al Norte a su hermano Jon.

Así fue: Yoren le cortó el pelo para disfrazarla de macho y, con un grupo de asesinos, ladrones y voluntarios ambos marcharon en dirección del Muro. Durante la marcha ella estableció una amistad con Gendry – que se reveló ser un hijo ilegitimo de Robert Baratheon – y tuvo algo que ver con un hombre encerrado en una jaula que le dijo su nombre fuese Jaqen H'gar. Deseosa de venganza y osesionada por lo que había occurrido, Arya pide consejo a Yoren que le dijo que el mismo deseo lo convirtió en un Guardiano de la Noche. Lo que el hombre ententó decir fue que la venganza sólo lleva malos, lo que Arya aprendió fue que tuve que esperar el momento perfecto. Los hombres de los Lannister no tardaron en llegar, pero a la búsqueda del hijo ilégitimo del rey. Dado que Yoren no quería renunciar a uno sólo de su grupo, surgió una lucha que – a consecuencia de una linterna caída – provocó un incendio también. El hombre en la jaula pregó Arya de aydar a él y los otros dos con él: ella lo hizo y dio ellos algunas armas para su defensa. Jaqen H'gar proclamó ser en deuda con ella. Cuando Arya logró convencer la guardia real que uno de los cuerpos quemados era su objectivo, la lucha terminó y ella, con su grupo, fue trajida a Harrenhal donde, por orden de Señor Gregor Clegane, cada dia un detenido fue torturado hasta que no llegó Tywin Lannister y suprimió este orden. Arya, todavía no reconocida, acabó como sirvienta en el castillo donde encontró Jacquen otra vez: este le dijo que, para saldar su deuda, ella tuvo solo que decirle tres nombres: cada nombre significaba que la persona habría muerto.

El primo nombre que ella dio fue lo del hombre que había torturado sus amigos y este fue encontrado muerto en el jardin. El segundo fue el nombre de una guardia que casi la descubrió leyendo una carta con los desplazamientos del ejercito de Robb Stark: esta segunda muerte alertó Tywin Lannister que, preocupado de poder ser el tercero, empezó a sospechar de todos y al final alejó a Clegane por falta de evidencias antes de marcharse si mismo de Harrenhal con la intención de destacar el ejercito del Norte lejos de los territorios occidentales. Entonce Arya buscó Jaquen para preguntarle matar Tywin como tercero nombre pero no logró encontrarlo y al final sólo le preguntó ayudarla a escapar. El hombre rechazó dicha petición y la niña le dio su mismo nombre, negandose a cambiar idea hasta que el otro no había aceptado a ayudarla. El hombre aceptó ayudarla al final y el junto con Arya, Gendry y otro compañero de aventuras, se dirigieron hasta Aguasdulces, tierras de la familia Tully relacionados con Arya por su madre, Catelyn Tully. En el curso del viaje Jaqen sorprendió todos porque parecía poder aparecer y desaparecer a su voluntad. Cada vez más intrigada por el hombre y interesada a sabero como él había matado los hombres sugeridos por ella, le preguntó cuál era su segredo. Él le contestó que si ella quisiera, podía llevarla consigo hasta Braavos – lugar de nacimiento de su maestro de espada – para entrenarla en el tiemplo del Dios de Muchos Rostros. Arya tiene que rechazar la oferta y él le dona una moneda y le sugere las siguientes, muy importantes, palabras: Valar Morghulis.

Después de algunos días en los bosques, la Hermandad Sin Estandartes encontra la compañía en los bosques y captura a todos ellos más a Sandor Clegane, hermano de

154 Gregor Clegane y pasada guardaespaldas de Jeoffrey que reconosce Arya y revela su identidad que había sido guardada hasta aquel momento. Con esta revelación, la Hermandad decide marchar en dirección de Aguasdulces para pedir un rescate en dinero. Antes, se lleva el juicio por combate de Sandor Clegane y, no obstante Arya lo quiere muerto, él demuestra ser más capaz de su oponente y lo dejan ir. Cuando Gendry le revela que había decidido quedarse con la Hermandad, Arya espera solo la mejor ocasión para irse y la encuentra cuando un grupo de Lannister causan una lucha, pero su marcha termina muy pronto entre los brazos de Sandor Clegane que decide llevarla hasta la dimora de los Frey, Los Gemelos, donde está apunto de celebrarse un matrimonio entre una de las hijas de Walder Frey, señor de aquellas tierras, y Robb Stark, hermano de Arya. Pero Robb había contradicho su palabra casandose con una mujer por amor. Walder Frey fingió aceptar un matrimonio de riparación con un hermano di Catelyn Tully y durante la boda, quedada famosa con el nombre de Boda Roja, da el orden de matar todos los Stark y sus aliados en nombre de los Lannister poniendo así fin a la rebelion del Norte. Arya y Sandor llegan al castillo a tiempo para asistir al derramiento de sangre desde el externo y, urlando contra Arya para impedirle de lanzarse a salvar sus familiares, Sandor roba un caballo y decide llevar la niá a Nido de Aguilas, casa de Lisa Tully, tía de Arya. A lo largo del camino los dos enfrentan númerosas peleas (en una Arya consigue reconquistar su espada, Aguja) y cuando llegan a su destinación es demasiado tarde: Lysa Tully había muerto pocos días atrás.

Es en este momento que los dos encuentran Brienne of Tarth, una mujer caballera, en su camino: ella había prometido a Catelyn de proteger sus dos hijas, pero a las caderas tuve una espada regaladale por Jaime Lannister y no confiando en ella, empieza un altercado entre esta y Sandor que termina con la victoria de Brienne. Arya es cansada de ir de una persona a la otra y se esconde en el bsque hasta que la caballera deja de buscarla; en ese momento roba a Clegane, lo hiere mortalmente y lo deja allí. En su vagar encuentra un barco en un pequeño puerto y pregunta al capitán si, de alguna manera, podría llevarla al Muro en el Norte. El barco pero se dirige a Braavos y cuando Arya enseña la moneda que Jaquen le donó, pronunciando las palabras que él le dijo, el hombre le contesta con palabras en el mismo idioma (“Valar Dohaeris”) y le ofrece un camarote. En Braavos un hombre viejo en la Casa de Blanco y Negro, empieza a entrenarla al culto de los Hombres Sin Rostros: para hacer esto, ella tiene que renunciar a su identidad y todo lo que la hace Arya Stark. La niña acepta y deja todo lo que tiene pero Aguja, que es demasiado importante por ella. El comienzo de su formación es de caminar por la ciudad con la ficticia identidad de Gata de los Canales para oír todas las noticias y referir al hombre de la Casa las más interesantes. Ella aprende de esta manera el idioma de Braavos.

Meses después bebe un aparente leche caliente que era en realidad algo que la convirte ciega: esta es la segunda etapa, permanecer sin vista hasta que no sea capaz de “ver con los ojos de los demás”. Es en este periodo que ella empieza a soñar de ser su loba Nymeria, de ver através sus ojos dando a los lectores el sospecho de poseer el dono del metamórfismo (o sea, la capacidad de apoderarse de otras mentes) pero no habla de esto con nadie y va por la ciudad con la otra identidad de Beth, una mendiga. Esta etapa se concluye con ella que no sólo reconoció al hombre géntil, pero además logró golpearlo con un bastón sin verlo. Puesto el éxito, el hombre le

155 devolvió la vista y le aseñó su primer cargo de asesina: en orden de hacer esto, la traen en la part más profunda de la Casa donde las paredes están llenas de caras: así los asesinos no pueden ser detenidos, porqué puedon “ponerse” caras de otras personas. Con la cara de una otra mujer, Arya logra – a pesar de su reticencia – matar un hombre que no le había hecho nada de sangre fría. Ella recibe entoce el vestido blanco de novicia y es encargada a otro maestro. Es un personaje de mucha fuerza, extremamente firme y determinada; cuando quiere hacer algo es imposible que cambie de idea pero es necesario recordar que todas las tragédias de su vida occurren cuando ella no tiene más de ocho o nueve años y pese a su edad ella decide cada vez de sobrevivir donde un adulto no habría podido rebelarse contra su destino.

No se puede negar que ella sea una luchadora, una rebelde desde que huía desde las clases de costura hasta que convenció su padre de darle clases de espada para convertirla en un caballero como sus hermanos. Ella decidió forjar su mismo destino y esto es lo que hace a lo largo de los libros y de la serie de televisión: no importa cuantas veces otros la han utilizada por un rescate o todas las veces que fue a un paso de abrazar sus familiares sólo para encontrarlos muertos, ella siempre logra escapar pensando prima en si misma. Donde sus hermanos son estrictamente atados al honor, como Robb y Jon, y han sido derrotados por esto, Arya se encontra capaz de adactarse a todo lo que occurre y es dispuesta a sacrificar todo para obtener el poder de cumplir su venganza. La venganza es probablemente su único punto débil, de un personaje que – junto a Tyrion – es el favorido de casi todos los lectores; al mismo tiempo es algo que la pone húmana, el no ser capaz de dejar ir el odio contra las personas que hicieron mal a su familia. Su “lista de muerte” (o sea, la lista de nombres que tiene que matar por lo que han cometido) es tanto algo que la ayuda a sobrevivir como la cosa que un día la llevará a su destrucción porque, como Yoren ententó decirle, el odio devora y no deja nada, te lleva a tomar decisiones equivocadas que llevan sólo consecuencias que pagar.

Entre los Stark, Arya es el mejor personaje: es divertida, jovial, decidida, inteligente y lista: con sólo trece años es más interesante de su hermana Sansa que permanece por mucho tiempo la clásica mujer en los libros del tipo, hábil sólo en lamentarse del amor perdido. Habría sido interesante ver Arya a comandar el ejercito del Norte en cambio de Robb en cuanto este tuvo el único difecto de ser, como su padre, excesivamente vinculado al honor y a las reglas y esto lo portó solamente a ser asesinado por los Frey como su Ned fue decapitado por los Lannister. El honor es importante pero no funtamental, una lección que Arya aprendió y que deja el público interesado a su destino. El hecho más interesante es que con todo lo que pasó en su vida, la niña podía “endurecerse” y renunciar a probar sentimientos otros que el odio y el enfade, en cambio ella permanece una joven capaz de sensibilidad y acciones de amor; como dice Maisie Williams (la actriz que interpreta el papel de Arya): «Arya será muy vulnerable.»7

Las otras mujeres, protagonistas o menos, son todas victimas de sus padres, hombres o de un mundo que las ahogaba: Arya es el ejemplo perfecto de como una mujer no tiene que asumir un papel antes de vengarse de las injusticias sufridas. «Ella es la

7Citación de Maisie Williams (actriz que interpreta el papel de Arya Stark) en una entrevista por vanityfair.it

156 primera en tomar su propio destino en sus manos: posteriormente a los acosos subidos para volverse una asesina, cuando es preparada para ser aceptada a la Casa del Blanco y Negro, la joven Arya Stark rechaza de perder su identidad y, en presencia de un anonadado Jaqen, ella reitera su história: “una joven es Arya Stark de Invernalia y estoy volviendo a casa”. Una frase que, pronunciada con Aguja en mano, suena como una amenaza dirigida a todos los que se van a poner entre ella y su casa.»8 Esto es un extracto de un articulo de Wired titulado: “Juego de Tronos: ahora mandan las mujeres”. Es evidente que, por cuanto Arya haga uso de la violencia para alcanzar su paz interior, esta nunca debe ser una respuesta. La violencia como contestación a la violencia nunca es la justa réplica: hay otras maneras de demonstrar su valía.

8Extracto de un articulo de Wired.it

157 Brienne de Tarth

Loras: ¡Empuñe a tu espada, mujer! Jaime: Espere que no lo haga. Porqué tuyo será el cadáver que sacarán de aquí. La doncella es fuerte tanto como Gregor Clegan, aunque no tan hermosa como él.

Jaime Lannister a Loras Tyrell, Tormenta de Espada

Brienne de Tarth es la mujer que en las novelas subió la menor transformación, la más fiel a su carácter de origen. Ella es la primogénita y la única hija viva de Señor Selwyn Tarth que, desde cuando la joven fue en edad casadera, ha sido empujado a encontrarle un marido para heredar sus posesiones. Desgraciadamente, el aspecto poco atractivo y casi masculino de su hija señaron su perdida.

Como adición, ella tiene un carácter huraño y evasivo por el hecho de haber sido victima de chistes desde la infancia y tiene poca actitud respecto las actividades tradicionalmente femeninas, como coser, cocinar y gobernar la servitud. Ella es más interesada y vertida en la arte de la guerra y de la espada, tanto de ser más capaz de los hombres que la desafian y todo esto hace la búsqueda de un marido extremamente complicada. Cuando un hombre quiso casarse con ella – más para las posesiones de su familia que por ella misma – y le impuso que todas las actividades masculinas terminen después de la boda: por la primera vez en su vida, Brienne vence su timidez y rechaza este hombre, Sir Humfrey, diciendo que se habría casado con él solo cuando la vencería en un duelo. El hombre aceptó y perdió rompiendo su orgullo junto al compromiso. Sucesivamente, en la Isla de Tarth llega Renly Baratheon, el hermano menor de Robert, que es la primera persona en portarse con gentileza frente a ella y Brienne se enamora de él a primera vista. Su padre, viendo como la doncella se deprimía leja de él, decidió mandarla a Cabo de la Ira donde Brienne empieza a servir Renly como guardia personal.

Seguidamente al empezar de la guerra civil, Renly y su seguido marcha a Altojardin proclamandose rey. La presencia de Brienne en le campo crea una serie de apuestas sobre quien será el primero que tendrá las agallas de reclamar su verginidad: esto fenomeno verá una fin pero la presencia de la joven en las hilas armadas será objeto de debate. Ella tendrá la ocasión de demonstrar su valor en un duelo contra el Caballero de las Flores y algunas guardias derrotandoles todos. Como premio ella sólo piderá ser parte de la Guardia Arcoiris, o sea la guardia personal del rey Renly que, sorprendido, acepta. Renly, desafortunadamente para él, no era el único Baratheon vivo: su hermano Stannis está luchando por el trono también y cuando los dos se enfrentan a Cabo de la Ira se despiden vivos aunque no acordados. Lo que Renly no sabe es que Stannis tiene a su servicio una mujer, Melisandre, que con el ayudo de la magía crea una sombra capaz de matar el soberano enemigo. Brienne se encuentra con Renly cuando la sombra lo mata, huelga decir nadie cree en la versión de la mujer que es cargada con el asesinado del rey y sólo la presencia y el testigo de

158 Catelyn Stark (mujer del difunto Ned) logra convencer la asemblea de su inociencia. Permancer con el ejercito no es una opción valida de toda manera y la joven decide seguir Cately hasta Aguasdulces donde Brienne insiste en su deseo de vengar la muerte de su rey: la viuda Stark logra convencerla que es necesario renunciar a estos planos por el momento y le pregunta de entrar a sus servicios. Cuando llegan a destinación el ejercito del Norte, mandado por Robb Stark, se queda en desventaje sobre los Lannister y además tienen como prisoniero Jaime Lannister, el hermano gemelo de la reina.

Cuando llega la noticia que Bran e Rickon han sido asesinados (noticia que se descubrirá falsa), Catelyn decide liberar Jaime y afidarlo a Brienne para utilizarlo como moneda de cambio por sus dos hijas que puedan volver a ella. Los dos – Brienne y Jaime – empiezan un recorrido que los llevarà, de ajenos que eran, a cambiar opinión el uno sobre la otra, especialmente Brienne que pensaba Jamie fuera un cobarde y una mala persona. Su viaje comienza en barco y son después forzados a proseguir caminando. En tiempos de guerra civil las tierras está llena de bandidos y occurren a ellos diferentes aventuras que llevan una vez a Brienne a salvar Jaime y una vez a un escaso intento de fuga de Jaime. Al final son capturados por una compañía de mercenarios llamada Hombres Galantes. El jefe de estos decide cortar la mano derecha de Jaime (que era muy famoso para ser un valiente espadachino) que cae en un estado catátonico: solo Brienne logra penetrar sus barreras desperando su gana de venganza. Llevados a Harrenhal, Roose Bolton reconoce Jaime y le permite un baño antes de liberarlo.Brienne es en cambio abandonada a la compañía que decide divertirse poniendola en una arena en la cua tendrá que combatir un oso sin alguna arma escepto sus manos. Será Jaime a salvarla, entrando en la arena y sacandola de una morte cierta.

Una vez en Desembarco del Rey enfrentan a Loras Tyrell que sigue ser convencido Brienne sea la verdadera asesina de Renly Baratheon, su clandestino amante. Para proteger la joven, Jaime detiene Loras y organiza un encuentro entre los dos para que Brienne pueda explicar su versión y pacificarse con el caballero. Cuando la noticia de las Bodas Rojas se difunde, es Jaime a encargar la guerrera una misión: la de encontrar Sansa Stark que desapareció misteriosamente durante el banquete nupcial de Jeoffrey y Maergery Tyrell terminado con la morte del joven prince para envenenamiento. En seño de su afecto Jaime dona a ella una espada de Valyria forjada expresamente para él con metal derivado de la espada de Ned Stak, junto a un poco de dinero y una carta del rey Tommen que expresa Brienne es en una misión por su cuento. Brienne baptiza la espada como Juramiento – por el juramiento que hace de traer Sansa – y los dos se despiden. En su viaje Brienne encontra Podrick, ex escudero de Tyrion, y los dos se muven por los Siete Reinados a la búsqueda de un búfon que, según algunos rumores, tiene Sansa consigo. Después una otra pista los pone a la localización de Sandor Clegane que es dicho llevar consigo una mujer noble – que se revelerá ser Arya y no Sansa. Cuando Brienne y Podrick llegano a las Tierras de los Ríos, pero, se enteran que Sandor Clegane ha muerto y nadie sabe donde está la noble mujer. Siguiendo hasta el Tridente enfrentan un contingente de los Hombres Galantes y la lucha termina con una Brienne herida salvada por Gendry que la lleva a la Hermandad sin Estandartes, mandada por la que una vez era Catelyn Stark que, resuscitada por alguna forma de magía, ahora se llama Lady del Corazón

159 de Piedra.

Esta no cree en Brienne y la acusa de colaborar con los Lannister, entonces le da dos opciones: matar a Jamie Lannister o ser ahorcada. Fiel a su juramiento, Brienne rechaza de matar el hombre y la preparan para el patibulo; cuando ella ve Podrick ahorcado a su lado grita una palabra no mencionada en los libros que parece ser bastante para salvar su vida dal momento que en la escena siguiente la joven está en Pennytree con Jaimie. Allí las cosas se hacen misteriosas porqué Brienne pide que Jaimie la ayude en salvar Sansa del Perro Sandor Clegane, diciendo que la rara pareja está a un día de distancia de Pennytree. Los lectores saben muy bien que a este momento Sandor ya es muerto, ¿a qué fin esa petición? Desafortunadamente, para descubrirlo, es necesario atender la publicación del próximo libro. En la serie televisiva su história tiene un mayor cambio: cuando Podrik y ella están en su búsqueda de Sansa le dicen que Arya fue secuestrada por la Hermandad sin Estandartes y deciden ir en dirección de Nido de las Aguilas donde es más probable que la Hermandad lleve la niña por un rescate. En la vía encuentran Arya en compañía del Perro que rechaza dejarla ir y lucha contra Brienne solo para se herido mortalmente. La niña desaparece misteriosamente y Brienne y Podrick no pueden hacer nada más que ponerse en camino. En una taberna Podrick reconoce Sansa por haberla ya vista en Desembarco del Rey y se entrega del hecho que la mujer está con Petyr Baelish “Meñique”. Brienne ententa convencer la hija Stark a venir con ella pero la dama se diniega y los dos tienen que escapar las guardias de Baelish.

El escudiero ententa convencer la mujer que es inútil proseguir con la misión por el hecho que las damas no quieren ser salvadas pero Brienne no puede soportar romper su juramiento y insiste en seguir Sansa para ver donde Meñique la lleve. En los planos de Petyr para Sansa hay las nupcias con el hijo basstardo de Roose Bolton, Ramsay. La joven Stark es al principio asqueada porqué los Bolton han sido los asesinos de su madre y su hermano pero el hombre logre convencerla y marchan para Invernalia con Brienne y Podrick siguiendoles de lejano y se ferman a Ciudad del Invierno de donde envian un mensaje por la joven Stark. Al mismo tiempo Stannis Baratheon está a las puertas de Invernalia a punto de luchar contra los Bolton y conquistar, con el Norte, los Siete Reinados. La nieve y el hielo debilitano pero su ejercito que es decimado por las trupas de la familia que ahora tiene el Norte: el rey ententa salvarse en el bosque pero encuentra Brienne que finalmente puede vengarse de su amado Renly. Sansa recibe el mensaje y, incapaz de soportar el sadismo de su esposo, decide huir llevando consigo Theon Greyjoy – una vez casi un hermano para ella, ahora un cáscara vacía llena de terror por Ramsay. Cuando los cuatro se encuentran, Brienne jura lealtad a Sansa preferiendo servir una mujer que un otro hombre. Brienne comunica a Sansa que su hermana es viva y se dirigen hasta al Muro y Castillo Nigro donde Jon Nieve, ahora jefe de los Guardianes de la Noche, está organizando una defensa contra el ejercito de non-muertos.

Sansa pide a Brienne de ir a Aguasdulces a pedir a su tío Edmure Tully hombres para ayudar militarmente su sobrina para reconquistar Invernalia, tradicionalmente casa de los Stark. Allí Brienne encuentra Jaime y lo informa de todo lo que ha occurrido y cuando entanta convencerlo de recobrar su espada, él diniega y deja que Brienne

160 pueda entrar en la fortaleza y conseñar su mensaje. Desafortunadamente Edmure Tully no quiere irse de su castillo y proclama morir entre aquellos muros. Por Brienne la história termina yendo vía sobre un barco con Jaime que la despide desde la orilla. Como previamente mencionado, Brienne no sufre muchas transformaciones en carácter: nunca pierde su timidez y su inabilidad de enfrentarse en situaciones que le piden de actuar un papel femenino. Pero es costante y jamás falla los deseos ajenos a su manera de ser; el orgullo y el honor son el norte de su compás moral, como por cualquier caballero que se respete, y ella respeta las reglas caballerescas hasta la obsesión. Inicialmente masquerada de una piel dura y escesivamente dedicada a las obligaciones para poder ser apreciada por le público, empieza a ser más húmana durante su aventura con Jaime: una interación así prolungada con un hombre no podía no lograr en desvelar la mujer detrás de la armadura. El lector empieza empatizar con su personaje cuando ella se abre hablando de como había vivido su infancia entre los chistes y las bromas. Con respeto a las otras mujeres de la saga, ella es la más pura en sus intenciones, la única digna de emetir juicios morales sobre los otros. Al mismo tiempo es humilde y nada se hace gala de su superioridad: los únicos que juzga son hombres efectivamente culpables de algunos crimenes.

Exagerando un poco se puede definir un personaje “ascetico” en su férrea voluntad: en un articulo sobre LetteraDonna, Luca Burini teoriza que la inspiración para Brienne puede ser nada menos que Santa Juana de Arco, siendo ambas guerreras muy leales y mu hábiles en el campo de batalla. Sin contar la poca suerte en sus vidas: Juana murió quemada en la hoguera, Brienne pirdió todas las personas a quien juró lealtad o que amó de alguna manera. La diferencia más grande que se puede notar entre Brienne y las otras mujeres tratadas en esta tesis es que ella no tiene el minimo interés en el Trono de Hierro, no quiere mandar o reinar. Mientras todas las otras, por una razón o la otra, maquinan para estar en control, ella lucha sólo para amor, justicia y fidelidad. Probablemente ella es el único personaje positivo que Martin haya creado, considerado su amor por un mundo grís donde la moralidad es rechazada, si no compeltamente olvidada. Además Brienne logró donde ningun hombre pudo: ella efectivamente encontró Sansa y la devolvió a su familia, almenos en la serie de televisión, respetando su juramiento. La protegió también, llevandola a su hermanastro mientras nadie pudo llevarla afuera de las manos de Meñique. Obviamente no es espectacular como Daenerys, hermosa como Cersei, joven como Arya o ambiciosa como Yara Greyjoy pero Brienne es una mujer que merece toda la atención del público que nos va a reservar, en mi opinión, muchos asombros en el futuro de la saga.

161 Asha Greyjoy

«Paz. Tierra. Victoria. Os daré Punta de Dragón Marino y Piedramar, tierra negra y arboles altos, y lápidas suficientes porqué cada varón pueda consttruir su casa. Y los hombres del Norte serán nuestros amigos, atentos a luchar justo a nosotros contra el Trono de Hierro. Es muy simple. Si os coronaís mi, os trendraís paz y victoria. Si elegiráis mi tío, guerra y derrota.» Ella envainó su daga «¿Quién eligeís, hombres de hierro?»

Asha Greyjoy, Fiesta de Cuervos

La última mujer de esta discusión será un personaje que merece más attención de lo que recibió hasta ahora. Especialmente porquè tuvo una crecita sumamente interesante y, por la secuencia de acontecimientos – en los libros como en la serie de televisión – es probable que su papel será más importante de lo que ha sido hasta ahora. Hay incluso la posibilidad de una alianza entre ella y la maravillosa Madre de los Dragones.

Asha Greyjoy en los libros, en el televisor ha cambiado nombre en Yara temendo que los espectadores podían confonderla con Osha, otro personaje femenino. Ella es la hija de Balon y Alannis Greyjoy, señores de las Islas de Hierro y nació como única hermana de tres hermano: Rodrick y Maron murieron contra Ned Stark durante la rebelion contra los Targaryen y Theon fue enviado a Invernalia como rehén para asegurarse que los piradas de las Islas no habrían ententado algun levantamiento. Sin su último heredero hombre, Balon empezó a considerar su hija como su heredero amandola casi más de sus hermanos: la joven fue así instruida al gobiero y a la guerra, consiguiendo el comando de una de las naves más importantes de la marina de su familia: Viento Negro. Cuando era una niña, análogamente a Brienne, fue una niña de poca belleza: con la cara moteada de los granos y un cuerpo inmaduro, fue portada a defender su onor con la ira y los puños; creciendo se volvió en una mujer encantadora y la ira se convirtió en el carburante de su ambición. Desde su infancia había una actitud contraria a las reglas que le impusieron para ser una mujer, incluso se dimontró contrariada al cortejo de un joven de su misma edad que soñaba con ella un matrimonio y númerosos hijos. Asha no soltanto no acordaba con esta idea, además se levantaba al hecho que todos parecían esperar esto para ella y la relación con este hombre fue basada principalmente sobre aventurosos desafíos y experiencias sexuales. No es necesario decir que él fue distanciado cuando eso fue descubierto. Asha no sufrió por esto.

A pesar de su carácter “frío” y masculino, Asha tiene sus vulnerabilidades: una de estas es la madre que, con el progreso de la edad, empezó a manifestar siños de demencia senil adelantada. La joven es muy afecionada a su madre y ententa pasar con ella la mayoría de su tiempo, de todas maneras no padece malas relaciones ni con su padre, Balon, ni con su tío materno Rodrick Harlaw. La humanidad en un personaje que, para sobrevivir, se volvió áspero y sin compasión es una contradicción

162 muy afascinante que hace sí que el lector se encante de Asha y hace ella misma real, húmana y pleno. Es el tipo de mujer más común en la realidad: cabe pensar en cualquier directora ejecutiva, hielo por afuera y húmanidad en el alma. Su apración en los libros ocurre en Choque de Reyes cuando Theon es enviado a Pyke. Durante su encuentro ella se presenta como Esgerd, mujer del Mastro de Marina de Señor Balon y empieza a ligar con él, en parte divertiéndose en burlarse de su hermano y, por otro lado, evaluando el tipo de hombre en que se ha vuelto durante los años lejos de casa.

Al comienzo Theon se revela interesado a las atenciones de la mujer, pero cuando discubre la verdard se altera aumentando el odio que lleva por ella, quedada en su casa mientras él fue abandonado. Además, la rinomada incapacidad de Theon de no saber elegir el momento justo en que hablar, lo lleva a reprochar su hermana durante una cena con Asha sillada al asiento de onor al lado de su padre. La mujer, ábil en la lucha, contesta que ella no le mintió porque objectivamente tiene un marido y un hermano: una hacha para romper cránios y un cuchillo entre sus pechos. Los huespedes, a estas palabras, rien y Theon se enfada aún más. Los planos de Balon Greyjoy para conquistar el Norte – aprovechando de la guerra civil – consiste en encomendar a Asha treinta imbarcaciones para conquistar Bosquespeso, una ciudad sobre el mar: la mujer obviamente triunfa y logra tomar como rehenes los dos hijos del señor local, vasallo de Robb Stark. Theon, por su lado, proba a su padre de ser capaz cuanto su hermana conquistando Invernalia y la fortaleza de los Stark. Uno de sus deberes era lo de matar los dos herederos menores de la casa pero estos logran en huir y, para que no se sabe, Theon quema dos hijos de un campesino y hace pasar sus cadáveres por los de Bran y Rickon, los princes. Asha lo visita a Invernalia y ententa convencerlo que nunca puede pensar de tener la ciudad con los pocos hombres quedados. Al final, ella quiere al hermano que por muchos años no pudo tener consigo e más de una vez tenta ayudarlo sin muchos resultado. Theon, obviamente, rechaza y decide permanecer allí.

Asha vuelve a las Islas de Hierro y se entera que su padre murió en circustancias misteriosas que implican un homicidio. En esta situación ella decide llevar consigo los rehenes precedentemente dejados en la tierraferma. Antes de ir a Pyke, donde sus tíos están probablmente listos a poner sus manos sobre el Trono del Piedramar, decide visitar el tío materno Harlaw para discutir materia de la successión: ella es, indudablemente, la heredera de su padre pero permanece una mujer y no están precendentes que fue una jer la reina de las Islas de Hierro. Su tío le aconseja de renunciar pero ella no le presta atención y ententa reclamar lo que es suyo de derecho. La tradición quiere que, en caso de falta de un heredero directo, haya una ceremonia llamada “Aclamación de Rey” que implica una votación del pueblo para eligir, entre los pretendientes al Trono, con la aprobación de las tripulaciónes de los barcos de guerra de la marina. El día antes de esta ceremonia, Asha acusa su tío Euron ser el asesino de Balon y corre el riesgo ser matada por el mismo: sólo la intervención de Victarion, otro tío de ella, impide que los dos lleguen a las manos. Euron es, entre los hermanos Greyjoy, el más obscuro: sobre él corren muchas leyendas y su barco es tan silencioso que nisiquiera el leño de los eses cruje, sin mencionar que toda su tripulación es muda y muchos marineros son parecidos a zombi vudú. Por esta razón, y porque ella sabe no tener bastante apoyo para vencer, Asha pide ayudo a su tío Victarion prometendole su respaldo si él aceptaría hacer de

163 ella su consejera. Por su extremo tradicionalismo, le hombre rechaza porque Asha es una mujer y de consecuencia – en su pensamiento – incapaz de gobernar.

Por deludida que fuese, Asha no logra abatirse y se presenta a la Aclamación presentandose apenas después de Victarion y tiene su apoyo desde las casas Harlaw (la de su madre), Volmark, Blacktyde, Merlyn, Stonetree y Sharp. Durante su intervención ella propone abandonar los planos de conquista y apostar a mantener el control sobre Piedramar sobre pequeñas conquistas de la zone así que los marineros no tengan que dejar las naves para avanzar en tierra firme. Aunque su plan era bien pensado y logra conquistar un número de marineros más alto de lo esperado, la multitud prefiere Euron a ella, y Asha es forzada a huir de la isla a menos que riesgar ser asesinada por su tío. En la búsqueda de un puerto seguro ella vuelve a Bosquespeso donde discubre que Euron, con un estratagema muy inteligente que Asha no puede evitar de amirar, la hice casar con un hombre llamado Erik el Destrozayunques (para impersonarla en la cerimonia se ha utilizado una foca). En esta manera Euron impidió que su sobrina podía sposar un señor del norte bastante potente para darle una fuerza militar con cuya conquistar el trono. Cuando Stannis, en su marcha hacia el Norte, llega a bosquespeso obtiene una victoria muy facil por superioridad númerica y Asha es llevada como prisoniera en la continuación del camino. Una tormenta de nieve bloca pero la avanzada del ejercito por tres días matando los más débil y desmoralizando los soldados que, creyendo en el dio del fuego R'hllor, empiezan a pensar esta sea sólo un castigo divino.

Para calmar la divinidad, ellos preguntan a Stannis que Asha sea quemada en oferta pero ella es un enhace demasiado importante para ser perdida así y serán cuatro soldados acusados de canibalismo a morir en la hoguera. En los libros, esta es la provisoria fin de lo que concierne Asha. En la serie televisiva es por mucha parte diferiente, contado el hecho que Martin aprovecha de esta para experimentar otras rutas para sus personajes. En primer lugar Balon Greyjoy es vivo mucho tiempo más que en los libros y cuando prohibe a Asha de salvar su hermano de Ramsay Bolton, ella desobedece y con un barco y cincuenta hombres accede a la perrera de los Bolton donde encuentra Theon e ententa llevarlo con ella. El pobre ha sido, hasta aquel momento, tan abusado psicologicamente que cree todo eso es sólo una manera de comprobar su lealdad y rechaza el ayudo. Algunas guardias de Ramsay llegan y Asha es forzada a marcharse sin Theon. Poseriormente, con Bosquespeso en las manos de los Glover – entonce, de los hombres del Norte – Balon niegue escuchar los consejos de su hija que ve como sacrificio inútil tentar conquistar territorios en la tierra ferma. La única razón para hacerlo fue la guerra entre Lannister y Stark, pero ahora que terminó, no hay utilidad en tentar de ganar estas fortalezas.

Es sólo a este momento que Balon es asesinado por su hermano Euron y Asha declara participar en la Aclamación del Rey. Theon, dado por muerto, vuelve a su casa y Asha lo acusa de ser un traidor y de volver sólo para ser rey. Su hermano niega las acusas y cuenta a la joven todas las torturas subidas bajo Ramsay, declarando de apoyarla a la Alclamación. Asha lo perdona y juntos van a la isla donde va a celebrarse la cerimonia. En la serie Asha es la primera en pronunciar su discurso y, gracias a Theon, logra en conquistar toda la multitud. Desafortunadamente es ahora que entra en la escena Euron declarando su intención de ser rey y, cuando Asha lo

164 acusa de haber asesinado Balon, él no niega incluso conferma las palabras de su sobrina y explica que tuvo que hacerlo porque el viejo soberano no estaba más en condiciones de llevar a la gloria las Islas de Hierro. Lo que hace vencer el hombre es la declaración de su intención a casarse con Daenery Targaryen y usar el matrimonio para conquistar los Siete Reinados. Durante la incoronación de Euron, Asha, Theon y sus sostenidoren se ven costringidos a huir para no ser matados y Asha navega en la dirección de Volantis, una de las ciudades libres para descansar y reunir las ideas. En esta ocasión hay una escena muy icónica en la cual Asha y sus trupas están en un prostíbulo y ella misma elige una prostituda para una relación sexual. Puede sonar como supuesto pero es muy icónico: por primera vez Asha elimina las barreras entre los generos sexuales, tomando todas las libertades que los hombres tuvieron desde siempre. Muy significativo es el hecho que es Theon, por su castración, a asumir un papel casi femenino quedandose sentado con su vaso demasiado espantado para hacer algo más.

En un artículo en Wired bajo el titulo “Juego de Tronos, ahora mandan las mujeres” la actriz de Asha observa que «Despues temporadas en las cuales los bordelos eran llenos de homvres, Yara se hace símbolo del rescate de la sexualidad femenina. Una mujer que, antes de un largo viaje en mar, decide tener una noche de sexo con una prostituta es como cualquier marinero.» Asha, luego, confiesa a su hermano su plan: llegar a Daenerys antes que Euron y pactear con ella: la marina de Asha en cambio de un ayudo en tomar nuevamente el control de las Islas de Hierro matando Euron y, de esta manera, vengando su padre también. Las naves llegan a Meereen y en el coloquio con la Madre de los Dragones, a los primos momentos reticente, que acepta bajo los consejos de Tyrion Lannister – al momento su consejero. Pero también ella pide condiciones a Asha: ella tiene que impedir a sus soldados de saquear las ciudaded conquistadas. La joven Greyjoy no puede hacer otra cosa que aceptar y el pacto es siglado. La sexta temporada termina con la marina de Asha en el mar y los dragones de Daenerys volando sobre las naves en la dirección de los Siete Reinados. Es sinceramente muy interesante como estas mujeres han aceptado la una las condiciones de la otra no por simpatia entre ellas ni por solidariedad de sexo o para la similaridad de los objectivos: lo que las pone de acuerdo es el odio hacia específicos hombres. Esta alianza es efectivamente la apoteosis del poder de las mujeres, cansadas de estar bajo el yugo macho y deciden hacer sus voluntades. Es una alianza que va a portar enormes cambios en Westeros y la próxima temporada será una guerra entre reinas: Asha y Daenerys en el sur, Cersei en el centro y Sansa Stark en el norte. ¡Qué venca la mejor!

A pesar de su númerosas calidades pósitivas, Asha no tiene una grande evolución en el curso de la história. Su mejor calidad, y al que la distingue más es su sentido del húmor, tanto puntiagudo como la daga en su pecho. Su carácter junto al tipo de educación en Pyke la hacen una mujer muy agresiva y siempre pronta a enfrentar, sobre todo en sentido físico, sus iguales y las personas que ella no parecia o que la desdecen. En la actualidad es una carácteristica que en primera persona criticaría, pero en su contexto hace el personaje interesante. Asha es probablmente la mujer más preparada para el cargo de reina de las mencionadas: ella es inteligente, astuta y conoce como llevar adelante una guerra pólitica – sin mencionar que sabe cuando perder una batalla para vencer la guerra. Además ella creció como un lider de

165 hombres, fue entrenada a la lucha y tiene experiencia en conducir los hombres en batalla. Gemma Whelan, la actriz que enterpreta el papel de Asha (o, mejor, Yara en la serie) dijo en una entrevista mencionada en la pagina web Gameofthronesitaly: «Un par de personas me mandaron tweets preguntando: “¿Por qué Yara sigue huyendo desde los peligros?” Está sólo tomando su tiempo. Es como un juego de ajedrez y sus pasos son estrategicos para ir adelante – esto la pone como una candidata apropiada al poder. Ella sabe exactamente como funciona el juego.»

El carácter de Asha y sus maneras es la extremidad de lo que tuviera que ser un buen ejemplo de nueva generación para las mujeres: por un lado envia mensajes pósitivos (como tomad en las propias manos la sexualidad, no permitaís a nadie de trataros como inferiores, creed en vosotras y llegaráís a los objectivos, no temaís de luchar por lo que quereís) lo hace en la manera equivocada. Hay demasiado enfade, demasiada violencia y falta de piedad en este personaje para ser un verdadero ejemplo. Puede parecer obvia como observación pero es necesario abrir una red social o un díario en línea para ver como las nuevas generaciones son facilmente impresionables y no tienen la capacidad de distinguir una cosa buena de una malo. Ahora en día, con una mujer matata por día o brutalmente pegada por sus parejas, maridos, novios o incluso exnovios, lo que es necesario es fuerza de alma y valor pero no otra violencia, de otro modo se va a abrir una secuencia de acontecimientos dificil de interrumpir.

166 Reflecciones Personales

«¿Mujer?» ella se río «¿Lo piensas como una ofensa? Te devolvería el golpe si pensaría que fueses un hombre.»

Daenerys Targaryen

En el curso de la história, las mujeres siempre han sido subestimadas: en algunas épocas más que en otras han sido relegadas en una posición inferior respeto a los hombres, han sido consideradas menos inteligentes y capaces, han sido comparadas con animales de reproducción como si esa fuese su única función.

Es posible pensar que hoy en día las discriminaciones de género sea história, pero no es así. Es bastante pensar a una cualquier publicidad de productos de limpieza: en el noventa por ciento de los casos las protagonistas son mujeres, madres por la mayoría, como si fuese imposible pensar a un hombre ocupado con la tareas dómesticas. O podemos analizar la cuestión de la diferencia salarial: según los datos recogidos por el periódico Il Sole 24 Ore las mujeres benefician 10,9% menos que los hombres, importe que coincide con casi 4.000,00 euros por año. Si esto no es bastante, tenemos que anadir que para una mujer es más dificil encontrar un empleo porqué muchos empleadores no quieren correr el riesgo de pagar por bajas en caso de permiso de maternidad y prefieren contratar hombres aunque sean menos calificados. La mayoría de las lista de empleo requieren mujeres de tipologías específicas como: buena presencia, edad inferior a los 25 años y muchas veces se llega mencionar tambièn la talla de ropa como límite para trabajar en una empresa.

En Italia los resumen tienen que ser rellenados con informaciones personales como la edad y el estado civil y es obligatorio poner una foto mientras en otros paises que voy a definir más civilizados como Canadá, no piden ni la foto ni el estado civil y quien escribe anuncios – según la ley – no puede pedir por un determiado tipo físico de empleados porque corre el riesgo que le se presente una queja. En el articulo de 24 de Noviembre de la periodista Luisiana Gaita “Violencia sobre las mujeres, Istat: una cada tres es víctima de acoso, 7 millones de víctimas” los datos presentados son extremamente alarmantes: una mujer cada tres es victima de algun tipo de abusos (20,2% de violencias físicas, 21% de violencias sexuales y 5,4% se trata de abusos peores como violaciones) y puesto que la gran parte de los hombres culpables nunca se declaran, de hecho en general toman parte de un porcentaje preocupante y a menudo se trata de hombres de los compaňeros actuales o pasados de las victimas. Es costante la pregunta de porquè los hombres deben cometir dichos actos y mi personal convencimiento es que esos son las únicas armas para someter las mujeres. Esta conclusión está suportada de una declaración de la Asamblea General de la ONU sobre este asunto que cita que la violencia es: “uno de los mecanismos sociales clave y constitye el medio para mantener las mujeres en posición supeditada a los hombres.”

167 Más terrible es, además, pensar en que sólo el 12% de las victimas tuvo el ánimo de denunciar sus agresores: una gran parte teme por su incolumidad y por la de sus hijos o, simplemente, no tiene las agallas de dar un paso adelante y es consciente de eso. Fue por dicha razón que esta tesis trata de las mujeres, mujeres fuertes y seguras de si mismas que tuvieron la capacidad de liberarse de las cadenas del patriarcado para mandar; sobretodo mujeres hábiles en defenderse y que no dejen que nadie las haga victimas. Naturalmente los personajes tratados son de fantasia y hacen parte de un mundo ficticio: pero es mi credencia que la vía justa puede partir desde ejemplos femeninos fuertes y pósitivos, que ayuden a las mujeres reales a realizar de no valer menos que nadie; que las ayuden a construir una autoestima bastante firme porque no sean victimas de hombres que quieren aprovechar de sus fragilidades. Encima de todo quiero subrayar cuanto las mujeres sean hábiles igualmente que los hombres – y algunas a veces un poco más – en todos lo aspectos de la vida: los personajes mencionados mandan ejercitos, luchan sin miedos, son líderes y reinas, oponentes formidables en los juegos de poder, todo lo que los hombres a sus lados no logran ser y por eso ententan controlarlas con el uso de la fuerza. El ejemplo de estas mujeres que logran decir “no más” es perfecto por un público de joven mujeres hasta el punto donde partir el mensaje que envian desde los medios utilizados sobretodo por la diferencia de contexto.

Quiero también decir que no es justo tomar las armas en los brazos y hacerse justicia por sí solas: más bien es tomar en mano su propia vida y saber alejarse de las personas négativas. Mi deseo es que las mujeres sean concienciadas de su propria riqueza interior y valor, de tener muchos potenciales y que no es una razón suficiente venderse por miedo o por ser cansadad de ententar. Es importante, de todas maneras, que últimamente en los libros y en las series de televisión sean presentes siempre más mujeres capaces de comandar y conscientes de sus habilidades y valores porqué es el señal que los tiempos están de cambio y, principalmente, que la cultura y las tradiciones están evolviendo. Esto fundamental porque cuando cambia una cultura, cambia la manera de pensar de los pueblos y si fuimos capaces de enseñar desde inmediatamente a nuestros hijos que no hay diferenciars entre hombres y mujeres y que ser nacido hombre no justifica algunas acciones ni nacer mujeres significa adaptarse a papeles estereotipadas, cuando lograremos hacer esto las violencias podrán disminuir.

Desafortunadamente es complicado abandonar esquemas mentales viejos de siglos, pero la vía adoptada es justa y lo prueba el hecho que un número creciente de mujeres empezó llevar a cabo estudios superiores o hizo su carrera sin que esto fuese un obstacolo a la maternidad, en los caso que lo deseaban.«Los hombren vencen batallas: las mujeres, las guerras» cita así el articulo del 22 de Junio de 2016 escrito por Alessandra Vitali en la página web del periódico La Repubblica “Juego de Tronos 6, el final y las mujeres: el rescate de las reinas guerreras”

En la serie más que en los libros, y a la misma manera en la vida real, son las mujeres a llevar los cambios más grande: nosotros estamos acostumbradas en coquerer lo que queremos con uñas y dientes y sabemos como y cuando ser despiadas o suaves. Las mujeres tienen la capacidad de ver el cuadro general de la situación donde los hombres, usualmente, se fijan sólo en un detalle y no son capaces de mirar a los

168 otros. Claramente no quiero decir que las mujeres sean perfectas: las protagonistas de Juego de Tronos son húmanas, llenas de imperfecciones y de histórias llenas de decisiones equivocadas. Son personajes complicadas y dificiles, peligrosas y lastimadas que tuvieron que rebelarse para sobrevivir y se han vuelto en seres capaces de matar a quienquiera que se ponga entra ellas y lo que desean.

En más de un caso, por lo mucho que aprecio y admiro cada una de ellas, me encontré en disacuerdo con sus decisiones – en los libros como en la televisión – a culparlas y incluso en verlas como crueles y en la parte del error. Cersei Lannister puede ser el ejemplo perfecto, así despiada tanto de tramar un asesinado después de un otro, tanto de hacer explotar una parte de la ciudad para matar su aversarios póliticos: no hay dudas que estas son elecciones equivocadas, no se puede no inculparlas para sus acciones pero, al mismo tiempo, no se puede hacer más que admirar su fortaleza interior que le permitió no doblarse y hacer sí que los otros cambien la opinión sobre ella.

Ser mujer significa ser seres húmanos y como tales victimas de sus propios errores y de sus proprios sentimentos que son casi siempre la causa de acciones despreciables.

Un ejemplo de como la literatura puede cambiar en función de la época y de como la noción de mujer cambió en los siglos es El Señor de los Anillos donde, en comparación con Juego de Tronos, podemos encontrar númerosas diferencias en el asunto de los personajes femeninos. En primer lugar en la novela de Tolkien hay una inferioridad númerica respeto a la de Martin y tienen principalmente un rol de margen por poderosas o valientes que sean – algunos ejemplos son, respectivamente, la sñora de los elfos Galadriel y Eowyn.

La primera conduce Frodo a la descubierta de algunos elementos del Anillo y le hace un don importante antes de dejar la Tierra Media; Eowyn se disfraza de hombre para ir a la batalla donde, realmente, mata al Señor de los Nazgúles pero su parte es insignificante antes que sea llevada en salvo desde el campo de batalla.

Arwen, tercero y último personaje femenino de importancia en la trilogia, vive y actua sólo en función de Aragorn y el amor que siente en su respeto. Es praticamente inútil a los fines de la trama.

Las mujeres de Martin son, en cambio, forjadoras de la trama con la intensidad de sus deseos, con sus acciones y sus elecciones: no son copragonistas son protagonistas, roban la escena a los hombres entorno a ellas y son más inolvidables de ellos. No actuan para facilidar la vida a otras personas, no son creadas en función de un otro personaje, son importantes, vividas que necesitan argumentos dedicados.

Son protagonistas y crean un futuro que sin ellas nunca habría existido o no habría sido tan importante y apasionante.

Estas diferencias de los roles se deben al hecho que El Señor de los Anillos fue escrito entre el 1937 y el 1949, Las Crónicas de Hielo y Fuego fueron empezadas en el 1991 separando las dos obras de cincuenta y dos años de cambios enormes en la

169 visión del papel de la mujer. Antes la mujer era solamnte una doncella de salvar o la compaña de un hombre, ora es el personaje principal, y a tiempo completo a quien el público puede inspirarse.

Las mujeres potentes de la literatura siempre me inspiraron en ser fiel a mi misma y a no dejar que otros pudiesen doblarme. Me enseñaron a defender mis opniones y espero que puedan serlo para muchas otras jovenes en el mundo porque este mundo necesita guerreras y mujeres con mucha confianza en ellas mismas.

170 Ringraziamenti

Innanzitutto mi sento di dover ringraziare i miei relatori: la professoressa Bisirri, la professoressa Gerardi, la professoressa Di Rosa e la professoressa Piemonte, e lo staff della Gregorio VII tutto.

Mi hanno aiutato e guidato in questo percorso estremamente formativo non solo a livello accademico, ma anche a livello umano.

Un grazie gigantesco ai miei genitori che hanno sopportato i miei malumori e si sono sobbarcati l’onere economico del mio percorso di studi e che mi hanno sempre permesso e spronato a viaggiare e vedere il mondo, rendendomi una persona migliore di quanto sarei stata diversamente.

Ringrazio profondamente mio nonno Vincenzo, che purtroppo non c’è più, ma che più di chiunque altro mi ha spronato a concludere questo percorso e che avrebbe davvero voluto essere presente alla mia laurea. Sono sicura che ovunque sia mi stia guardando. Grazie.

Infine, ma non perché siano meno importanti, grazie alle persone che mi sono state più vicine di tutte in questi anni di studi: i miei amici.

Grazie per avermi sopportato in lunghe telefonate nei momenti difficili, grazie per esservi sempre proposti per aiutarmi a studiare, anche se eravate stanchi o impegnati, grazie per avermi sempre sempre rasserenata quando ne avevo bisogno.

Un ringraziamento speciale va al Maestro Emanuele Stracchi, che sono onorata di annoverare tra i miei amici e che ha composto la bellissima musica presente nel video, intitolata: My Game of Thrones.

Grazie, davvero grazie.

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Bibliografia

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 George R.R.Martin, “Lo Scontro dei Re”, Edizione Urania, pubblicazione Luglio 2008

 George R.R.Martin, “Il Gioco del trono”, Edizione Urania, pubblicazione Luglio 2007

 George R.R.Martin, “Tempesta di spade – Parte Prima”, Edizione Urania, pubblicazione Luglio 2009

 George R.R.Martin, “Tempesta di spade – Parte Seconda”, Edizione Urania, pubblicazione Novembre 2009

 George R.R.Martin, “Il Banchetto dei corvi”, Edizione Urania, pubblicazione Luglio 2010

 George R.R.Martin, “I Guerrieri del ghiaccio”, Prima Edizione, pubblicazione Ottobre 2011

 George R.R.Martin, “I Fuochi di Valyria”, Prima Edizione, pubblicazione Aprile 2012

 George R.R.Martin, “La Danza dei draghi”, Prima Edizone, pubblicazione Ottobre 2012

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SITOGRAFIA

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 “Arya Stark” dal sito web Ghiaccioefuoco.com (visitato il 22 Luglio 2016)

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 “Brienne of Tarth” dal sito web it.iltronodispade.wikia.com visitato il 17 Febbraio 2017)

 “Arya Stark” dal sito web it.iltronodispade.wikia.com (visitato il 20 Febbraio 2017)

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 21 Aprile 2015, “Intervista a Lena Headey: tra Cersei Lannister e la maternità.”, dal sito web Gameofthronesitaly.altervista.org < http://gameofthronesitaly.altervista.org/intervista-a-lena-headey-tra-cersei- lannister-e-la-maternita/ > (visitato il 16 Febbraio 2017)

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 8 Giugno 2016, “Gemma Whelan svela i piani segreti di Yara Greyjoy”, dal sito web Wired.it < http://www.gameofthronesitaly.it/2016/06/08/gemma- whelan-svela-i-piani-e-i-segreti-di-yara-greyjoy/ > (visitato il 18 Febbraio 2017)

 24 Novembre 2015, “Violenza sulle donne, Istat: una su tre subisce abusi, 7 milioni le vittime”, dal sito web Ilfattoquotidiano.it < http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/11/24/violenza-sulle-donne-istat-una-su- tre-subisce-abusi-7-milioni-le-vittime/2246917/ > (visitato il 17 Febbraio 2017)

 25 Novembre 2015, P. Cipriani, “Violenza sulle donne: i numeri dei femminicidi in Italia e nel mondo” , dal sito web Repubblica.it < http://www.repubblica.it/cronaca/2015/11/25/news/violenza_sulle_donne_fe mminicidi_in_italia_e_nel_mondo-128131159/ >, (visitato il 17 Febbraio 2017)

 3 Marzo 2016, “Lavoro, c’è differenza tra uomo e donna? Nella retribuzione si: donne guadagnano il 10,9% in meno” dal sito web Ilsole24ore.com < http://www.infodata.ilsole24ore.com/2016/03/03/lavoro-ce-differenza-tra- uomo-e-donna-lo-stipendio-dice-di-si-per-le-donne-109-in- meno/?refresh_ce=1 >, (visitato il 17 Febbraio 2017)

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