Il direttore responsabile n nuovo percorso si apre alle Camere di Commercio. Una svolta, una Rosanna De Lorenzo nuova identità. Comunque la si defi nisca, certo è che la recente riforma che ha interessato gli enti camerali e il sistema di cui fanno parte, operata con il Dlgs 15 febbraio 2010 n. 23, ha portato a novità sostanziali, prima fraU tutte la trasformazione da enti autonomi di diritto pubblico a “enti pubblici dotati di autonomia funzionale che svolgono, sulla base del principio di sussidiarietà sancito dall’art. 118 della Costituzione, funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese...”. Cosa questo comporta e quale sia la portata complessiva della riforma abbiamo cercato di rappresentare dettagliatamente nell’articolo di apertura di questo numero della rivista, sottolineando come viene riconosciuto il rango di competenze istituzionali a molte di quelle che fi no ad oggi erano considerate solo attività ordinarie svolte a servizio delle imprese. Le Camere di Commercio hanno infatti anche maturato una consolidata esperienza nell’ambito del marketing territoriale, puntando comunque su una attività di informazione e formazione continua per sostenere le imprese nei processi ordinari di gestione così come per avvicinare il sistema produttivo alle nuove frontiere di business. Una tra queste è rappresentata proprio dal Web marketing che facilita la politica aziendale di consolidamento e espansione nei mercati interni e favorisce i processi di internazionalizzazione. E all’internazionalizzazione del sistema impresa risponde il Discover alle Olimpiadi Invernali di Vancouver 2010, uno sforzo organizzativo che ha visto coinvolti Regione, Unioncamere e, tra le altre, la Camera di Commercio di . Una trasferta importante per promuovere competenze, abilità, creativita, eccellenze della Calabria. Tutti aspetti sicuramente non nuovi in terra canadese, e più complessivamente americana. Ed è per questo che, lungi da qualsivoglia vittimismo e autocommiserazione, ripercorriamo il fenomeno socio-economico, politico e culturale che lega i due paesi, Italia e America: l’emigrazione, quella che, in passato, ha portato lontano dalla propria terra uomini, famiglie, professionalità e intelligenze, quelle stesse che così hanno contribuito al prorpio riscatto e a rendere grande il Paese ospitante, radicando valori e saperi originari. Ricordi, storie, conquiste e affermazioni, economiche e sociali, dell’Italia e dei suoi uomini, oggi testimoniati nella mostra stabile del MEI nel maestoso complesso del Vittoriano a Roma, dove è presente anche il Museo dell’Emigrazione di Vibo Valentia con Le stanze della Luna. Oggetti e immagini di comune vita quotidiana e di forti valori, come quello religioso che, ancora oggi, è vivo in Calabria e si amplifi ca nei luoghi di culto più signifi cativi, come la magnifi ca Certosa di , dove spiritualità, storia e leggenda si intrecciano ammantandola di un’aurea di solennità e di grande attrattività. La Certosa di Serra San Bruno e i monaci che la abitano: presenze importanti per il territorio che Museo della Certosa e Camera di Commercio di ViboValentia hanno inteso valorizzare attraverso il prezioso e prestigioso volume “I certosini a Serra San Bruno. Nel silenzio la comunione”. Volume che il Commissario dell’Ente camerale Michele Lico ha avuto il privilegio di donare personalmente al Santo Padre, Papa Benedetto XVI, proprio nel corso di un’udienza in Vaticano. E ancora i valori della fede e dell’identità si ritrovano nella tradizionale infi orata di Potenzoni così come gli stessi pervadono la vita e le opere del poeta scienziato napitino Antonio Anile che unifi cava materia e spirito in un fl usso vitale, legameindissolubile tra terreno e celeste, umano e divino. E palpitante di vita sono altri due riferimenti del nostro territorio, importanti e tra loro differenti: i Boschi delle Serre con il suo esclusivo abitante, la salamandrina dagli occhiali, e la produzione artistica del grande Umberto Boccioni che anche nella natura e nella relazione dinamica tra oggetti e ambiente trovava la sua alta fonte di ispirazione.

Anno 2010 - n° 1 3 Il direttore editoriale n quadro di riforme organiche e strutturate è da più parti conside- Michele Lico rato indispensabile per il rilancio del Paese, per aiutare il sistema Commissario produttivo e il sistema Italia a superare le diffi coltà avviando pro- Camera di Commercio di Vibo Valentia cessi di competitività, modernizzazione ed effi cienza. Rilanciare Uil Paese, la sua economia anche e soprattutto sotto il profi lo della rete di rapporti e delle strutture che costituiscono quel tessuto connettivo tra re- altà ed istanze diverse e che sono il motore dello sviluppo e della coesione sociale è possibile anche attraverso un profondo riordino delle istituzioni, una chiara defi nizione dei ruoli di ciascun livello di governo, per costruire un quadro di riferimento stabile, snello, moderno ed effi ciente. Nel processo di innovazione del Paese, l’innovazione della P.A. ha un ruolo fondamentale perché assicura coerenza di metodologie e strumenti alle reali esigenze dei COMMISSARIO cittadini/utenti e alle istanze evolutive di imprese e territorio. Effi cacia, ef- Michele Lico fi cienza, economicità, parametri di riferimento per il buon andamento della Pubblica Amministrazione, sono parole chiavi a valenza dinamica in un con- testo sociale e di mercato che continua ad evolversi in modo rapido e globale REVISORI DEI CONTI e in cui costante è, comunque, la richiesta, da parte di cittadini e imprese, di avere istituzioni di riferimento più vicine ai loro bisogni, in un’ottica di in- Michele Montagnese - Presidente clusione, solidarietà, sviluppo sostenibile. Le Camere di Commercio e tutto Massimo Corso il sistema camerale hanno, negli anni, dimostrato di svolgere il loro ruolo Antonio Cannizzaro e le loro funzioni proprio assecondando le continue trasformazioni epocali per fornire alle imprese e all’area di competenza, occasioni e strumenti di crescita innovativa e competitiva, conquistando sempre più autorevolezza SEGRETARIO GENERALE nella programmazione e nelle politiche di marketing territoriale, così sov- Bruno Calvetta vertendo una percezione semplicistica che erroneamente e preminentemente le inquadrava come enti certifi catori. Oggi più che mai le Camere di Com- mercio sono protagoniste di innovazione e competitività; oggi più mai han- no legittimazione ad essere, con maggiore autorevolezza e considerazione, riferimento istituzionale nel passaggio strategicamente decisivo di una ri- forma costituzionale che ribalta il modo tradizionale di vedere i rapporti tra l’apparato pubblico e la parte della “società civile”, ovverosia la realtà delle persone, delle associazioni e delle aggregazioni. E questo grazie alla recente riforma delle Camere di Commercio operata con il Dlgs 15 febbraio 2010 n. 23, che signifi cativamente riconosce nella sua effettività il modo di essere del sistema camerale, riferimento autorevole e alleato affi dabile per istituzioni, imprese, territorio. La riforma delle Camere di Commercio rappresenta un signifi cativo momento di svolta perchè valorizza il lavoro e l’esperienza de- gli enti camerali e del sistema di cui sono parte, assegnando loro un ruolo di forte rappresentanza degli interessi economici del nostro Paese e concorren- do altresì a consolidare un sistema di enti dotati di autonomia funzionale che operano in una logica di rete per lo sviluppo del territorio. La nuova discipli- na permette così di fare un salto di qualità a tutto il sistema delle imprese e al nostro Paese riconoscendo la giusta collocazione del Sistema camerale nel contesto istituzionale italiano, rafforzandone il ruolo di interlocutore neces- sario e qualifi cando gli strumenti a disposizione per promuovere e sostenere lo sviluppo, nel segno di una di una maggiore trasparenza, rappresentatività ed effi cienza.

4 Anno 2010 - n° 1 Anno 2010 - n° 1 5 DIRETTORE EDITORIALE Michele Lico Commissario CCIAA SOMMARIO DIRETTORE RESPONSABILE Rosanna De Lorenzo COMITATO SCIENTIFICO La nuova identità delle Il Commissario Michele Lico Tonino Ceravolo 8 52 storico Camere di Commercio incontra Giuseppe Fiorillo arciprete Duomo di San Leoluca Papa Benedetto XVI Giuseppe Capuano economista Il marketing sul web Tutti i colori dei prati di Calabria Maria Teresa Iannelli 16 54 direttrice Museo V. Capialbi - VV Come promuovere per l’infiorata Francesco Cuteri archeologo - Università Mediterranea - RC un’impresa o un prodotto con un click di Potenzoni Giacinto Namia storico Discover Calabria La salamandrina dagli occhiali Giuseppe Braghò 22 62 esperto storia classica Le eccellenze regionali l’eslusivo abitante REDAZIONE Maurizio Caruso Frezza alle Olimpiadi Invernali Vancouver 2010 dei boschi delle Serre Raffaella Gigliotti PROGETTO GRAFICO Emigrare e immigrare Antonio Anile E IMPAGINAZIONE 30 68 Francesco Romano Vivere nella lontananza tra scienza e poesia STAMPA Romano Arti Grafi che e nell’unità della comunità (VV) FOTO Le stanze della luna Umberto Boccioni © Archivio Romano Arti Grafi che 36 72 © Archivio C.C.I.A.A. Il Museo dell’Emigrazione di VIbo Valentia dinamismo e velocità della forma © Art tica

Direzione e redazione al MEI del Vittorano nel moto universale Camera di Commercio di Vibo Valentia tel 0963.294602 - fax 0963.294630 Certosini a Serra San Bruno [email protected] 42 nel silenzio la comunione Registrazione Tribunale n° 3 del 2006

In copertina: L’incontro del commissario della Camera di Commercio Michele Lico con Papa Benedetto XVI

Nel sommario: Monaco della Certosa nella sua cella - immagine tratta dal volume "I Certosini a Serra San Bruno" donato dal Commissario Lico al Pontefi ce

6 Anno 2010 - n° 1 di Rosanna De Lorenzo opo sedici anni dall’ultima riforma organica, le 105 Camere di Commercio italiane, e per la prima volta tutto il sistema camerale, ricevono una nuova De più moderna disciplina, coerente a quello che è stato, nel corso degli ultimi anni, l’evoluzione del La nuova identità delle loro ruolo e delle loro funzioni Dal 12 marzo 2010 è, infatti, in vigore il Dlgs 15 febbraio 2010 n. 23 “Riforma dell’ordinamento relativo alle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, in attuazione dell’art. 53 della legge 23 luglio 2009 n. 99” (quest’ultima disposizione -c.d. CAMERE Legge Sviluppo- delegava proprio il governo ad adottare un proprio decreto legislativo entro sei mesi dall’entrata in vigore della stessa legge al fi ne di semplifi care le procedure gestionali e di vigilanza sulle Camere di Commercio e di valorizzarne le DI COMMERCIO attività). Prima dell’entrata in vigore del D.lgs 23/2010 la principale normativa di riferimento era la legge n. 580 del’11 dicembre 1993, che recava la disciplina generale delle funzioni, della struttura, e dell’organizzazione degli enti camerali. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha presentato la nuova riforma come un modo “per rendere più competitivo il Sistema Italia attraverso il rafforzamento della capacità di azione degli Enti camerali” che così, difatti, assumono, assieme a tutto il sistema camerale, una nuova identità, un rafforzamento ed ampliamento dei loro compiti e delle loro funzioni, una migliore e più effi ciente organizzazione delle risorse. Il presidente di Unioncamere Nazionale, Ferruccio Dardanello, ha commentato: “Da oggi le Camere di Commercio - e per la prima volta tutto il sistema camerale - hanno un’identità nuova: più autorevole, perché inserite esplicitamente nel quadro delle istituzioni del Paese; più rappresentativa, perché modellate per essere espressione Varata la riforma degli Enti e del Sistema Camerale. trasparente del contributo delle imprese alla creazione di Più autorevolezza, più rappresentatività ed effi cienza a vantaggio di La sede di Unioncamere Nazionale - Roma imprese e territorio.

Anno 2010 - n° 1 9 la riforma legittima in modo assolutamente autorevole competenza funzioni di interesse generale delle imprese, per essere dotati di autonomia organizzativa (cd. le Camere ad avere un rapporto nuovo con tutte le altre curandone lo sviluppo nell’ambito delle economie autogoverno), non differenziandosi in questo istituzioni, fondato sulla pari dignità. Affermando con locali”. E’ poi intervenuta la legge n. 59 del 1997 dagli enti territoriali, i quali, invece hanno la loro forza i principi della sussidiarietà, della rappresentatività con la quale, da un lato, si è affermato il principio specifi cità nell’essere rappresentativi dell’intera e dell’effi cienza, la riforma è anche un atto di grande di sussidiarietà e, dall’altro, quello di autonomia comunità di cittadini di un determinato territorio. valore nella prospettiva federalista. Verso un nuovo funzionale, poi ripreso nei decreti legislativi nn. Pertanto, sancisce la riforma, “le Camere di modello di Stato, che valorizza livelli di governo fondati 112/1998 e 300/1999. La riforma del Titolo V della Commercio svolgono, nell’ambito della circoscrizione sull’autonomia. Riconoscere alle Camere la giusta Costituzione ha ampliato gli spazi di intervento territoriale di competenza, funzioni di supporto e di collocazione nel quadro delle istituzioni del Paese, è per riconoscimento dell’autonomia funzionale promozione degli interessi generali delle imprese e dunque un passaggio che può contribuire a riconoscere delle Camere di Commercio attraverso il principio delle economie locali, nonché, fatte salve le competenze - anche ad un livello più alto - il valore sociale del “fare della sussidiarietà orizzontale sancito dall’art. attribuite dalla Costituzione e dalle leggi dello Stato alle impresa”. 118, comma 4 della Costituzione. Autonomia amministrazioni statali, alle regioni e agli enti locali, Il testo della riforma, che si ispira ai principi di funzionale che è stata poi rimarcata dalle pronunce funzioni nelle materie amministrative ed economiche semplifi cazione amministrativa, trasparenza e della Corte Costituzionale n. 477/200 e n. 374/2007 relative al sistema delle imprese. Le Camere di Commercio, snellimento delle procedure, recepisce anche gli che espressamente riconoscono le Camere di singolarmente o in forma associata, esercitano, inoltre, indirizzi regionali formulati in sede tecnica dalla Commercio come “ente pubblico locale dotato di le funzioni ad esse delegate dallo Stato e dalle Regioni, Conferenza delle Regioni e si muove sulla base del autonomia funzionale che entra a pieno titolo, formandone nonché i compiti derivanti da accordi o convenzioni nuovo Titolo V -parte seconda- della Costituzione, parte costituente, nel sistema degli enti locali secondo internazionali, informando la loro azione al principio valorizzando, appunto, l’autonomia delle Camere lo schema dell’art. 118 della Costituzione”. Principio della sussidiarietà”. Sotto quest’ultimo aspetto c’è di Commercio, il raccordo con le Regioni, e la che viene defi nitivamente consacrato con il decreto da precisare che il termine sussidiarietà rimanda funzione di indirizzo del Ministero dello Sviluppo legislativo di riforma n. 23/2010. Questo consta, a due diversi concetti, ovvero alla sussidiarietà Economico per garantire uniformità delle funzioni di fatto, di 4 articoli: il più corposo è il primo che orizzontale, intesa come principio ordinatore fondamentali su tutto il territorio nazionale. contiene modifi che (sostituzioni ed integrazioni) dei rapporti tra lo Stato, le formazioni sociali e Per comprendere la portata della riforma partiamo ad una serie di articoli della legge 580/93, gli altri gli individui, e alla sussidiarietà verticale, intesa da alcuni dati e da alcuni passaggi legislativi, non dettano disposizioni di coordinamento, transitorie come criterio di distribuzione delle competenze senza ricordare che le Camere di Commercio, e fi nali. L’art. 1, comma 1, novella l’art. 1 della tra lo Stato e le autonomie locali. In base al Industria, Artigianato e Agricoltura rappresentano legge 580 defi nendo le Camere di Commercio principio di sussidiarietà i compiti di gestione delle le categorie produttive di ciascuna provincia e le non più come enti autonomi di diritto pubblico, amministrazioni sono affi dati agli enti più vicini imprese presenti sul territorio, svolgendo compiti bensì “enti pubblici dotati di autonomia funzionale che alle comunità interessate. Ogni ente superiore di interesse delle medesime, oltre che di interesse svolgono, sulla base del principio di sussidiarietà sancito esercita solo quelle funzioni che gli enti a lui sotto ricchezza e benessere sul territorio; più effi ciente, perché generale ad esse delegati. Gli Enti camerali sono dall’art. 118 della Costituzione, funzioni di interesse ordinati non sono in grado di esercitare in modo viene valorizzata la loro dimensione di rete e quindi la stati protagonisti di un processo di profonda generale per il sistema delle imprese...”. Le Camere effi ciente. In senso orizzontale è invece relativa ai loro capacità di ottimizzare risorse e costi. In sintesi, un trasformazione che, nel corso degli anni, ne ha di Commercio rafforzano, così, il loro essere enti rapporti tra pubblici poteri e organizzazioni sociali: profi lo più moderno e dunque più adeguato ai tempi che visto il passaggio da enti pubblici ad autonomie dotati di autonomia organizzativa, che esprimono il cittadino, sia come singolo che attraverso i corpi viviamo. Inoltre questa è una legge che mette in pratica funzionali, processo che ha avuto il suo epilogo la rappresentanza di interessi settoriali e specifi ci e intermedi, deve avere la possibilità di cooperare i principi enunciati nel Titolo V della Costituzione e che proprio con l’ultima riforma del febbraio 2010. con una maggiore responsabilizzazione nella loro con le istituzioni nel defi nire gli interventi che recepisce la giurisprudenza della Corte Costituzionale. Ma vediamo. La legge 580/93 all’art. 1 comma funzione di autogoverno. Le autonomie funzionali, incidano sulle realtà sociali a lui più prossime. Nel defi nire (all’articolo 1) le Camere di Commercio “enti 1 le defi niva “enti autonomi di diritto pubblico che nello specifi co, si caratterizzano per essere Alla sussidiarietà orizzontale richiama il comma 3 pubblici dotati di autonomia funzionale” e nell’ancorare svolgono, nell’ambito della circoscrizione territoriale di rappresentative di soggetti associati o comunità di dell’art. 118 Cost. dopo la riforma operata con la lo svolgimento delle loro funzioni al “principio di settore condivise da una pluralità di soggetti per legge 3/2001 quando afferma che gli enti locali e lo sussidiarietà di cui all’articolo 118 della Costituzione”, Sopra, Ferruccio Dardanello - Presidente di Unioncamere Nazionale il perseguimento di interessi comuni ed inoltre Stato incentivano l’azione autonoma dei cittadini,

10 Anno 2010 - n° 1 Anno 2010 - n° 1 11 singoli o associati, per lo svolgimento di attività di la metrologia legale e rilascio dei certifi cati interesse generale. d’origine delle merci; L’altra e signifi cativa novità della riforma, • la raccolta degli usi e delle consuetudini; riguarda i compiti e le funzioni delle Camere di • la cooperazione con le istituzioni scolastiche e Commercio e del sistema camerale. Diventano universitarie, in materia di alternanza scuola- infatti competenze istituzionali quelle che fi no ad lavoro e per l’orientamento al lavoro e alle oggi erano considerate attività ordinarie svolte a professioni. servizio delle imprese, rafforzando, ai vari livelli, E tutto questo le Camere di Commercio e le loro il ruolo di interlocutore istituzionale competente e Unioni possono fare anche partecipando agli necessario. Così, secondo quanto previsto dall’art. accordi di programma quadro e formulando 2 del Dlgs 23/2010, è competenza specifi ca delle “pareri e proposte alle amministrazioni dello Stato, alle Camere di Commercio, da svolgere singolarmente regioni e agli enti locali sulle questioni che comunque o in forma associata: interessano le imprese della circoscrizione territoriale • la tenuta del registro delle imprese, di competenza”. Altro elemento importante della • la promozione della semplifi cazione delle riforma è poi il riconoscimento uffi ciale della procedure per l’avvio e lo svolgimento di identità di “sistema” di cui fanno parte non solo attività economiche; le Camere di Commercio, le Unioni regionali, • la promozione del territorio e delle economie l’Unioncamere, i loro organismi strumentali, ma locali al fi ne di accrescerne la competitività, anche le Camere di Commercio italiane all’estero e favorendo l’accesso al credito per le PMI anche quelle estere in Italia. Un riconoscimento che come invece, nella normativa precedente era solo una delle stesse nell’indicare i componenti dei attraverso il supporto ai consorzi fi di; ha ribadito lo stesso presidente Dardanello “rende possibilità. Dunque, un nuovo assetto normativo consigli; l’integrazione della loro composizione • la realizzazione di osservatori dell’economia le Camere di Commercio più rappresentative; le Unioni per le Camere di Commercio nell’ottica di una con l’inserimento di un rappresentante dei locale e diffusione di informazione economica; Regionali interlocutori più autorevoli dei governi del maggiore trasparenza e credibilità e all’insegna di liberi professionisti e maggiore attenzione alle • il supporto all’internazionalizzazione per territorio; l’Unionamere nazionale il riferimento dello una più ampia potestà statutaria e regolamentare, pari opportunità e all’imprenditoria femminile. la promozione del sistema italiano delle stesso sistema con compiti di indirizzo e di coordinamento che ne sancisce la specifi cità di enti autonomi e ne Viene poi maggiormente qualifi cata la fi gura del imprese all’estero, raccordandosi, tra l’altro, molto più incisivi che in passato, per realizzare riconosce una maggiore capacità di autogoverno Segretario Generale sia dal punto di vista della con i programmi del Ministero dello sviluppo uniformità di standard su tutto il territorio nazionale rispetto alla propria mission. Una potestà statutaria formazione, che è prevista comunque continua economico; in ragione delle effettive esigenze delle imprese”. Si che, tra l’altro, con riferimento alle caratteristiche per tutti, che per la possibilità tra le camere di • la promozione dell’innovazione e del rafforza quindi il ruolo di Unioncamere attraverso del territorio, disciplinerà l’ordinamento e condivisione della fi gura in forma associata. E trasferimento tecnologico per le imprese, un forte raccordo con le Amministrazioni centrali, l’organizzazione dell’Ente; le competenze e le ancora la riforma sancisce l’introduzione del “patto anche attraverso la realizzazione di servizi e le Regioni e gli Enti territoriali con un ampio ruolo modalità di funzionamento degli organi, la loro di stabilità di sistema” attraverso il quale gli enti infrastrutture informatiche e telematiche; di coordinamento delle Camere di Commercio e composizione e le forme di partecipazione. Vengono stessi si assumono l’impegno per il conseguimento • la costituzione di commissioni arbitrali e delle Unioni regionali. Nuovo posizionamento rese, poi, più trasparenti e verifi cabili le procedure degli obiettivi di contenimento della spesa pubblica, conciliative per la risoluzione delle controversie rappresentato inoltre dall’ingresso di Unioncamere per la costituzione dei consigli camerali; il nuovo attraverso anche modalità compensative tra diverse tra imprese e tra imprese e consumatori e utenti; nel Comitato esecutivo dei rappresentanti del assetto normativo prevede infatti l’introduzione tipologie omogenee di spesa. E’ stabilito, inoltre, • la predisposizione di contratti-tipo tra imprese, Ministero dello Sviluppo Economico, delle Regioni del nuovo parametro del diritto annuale versato, che la istituzione di nuove province non determina loro associazioni e associazioni di tutela degli e delle altre autonomie locali. Ma anche le unioni per calcolare la rappresentatività; l’obbligo di automaticamente l’istituzione di nuove Camere di interessi dei consumatori e degli utenti; regionali rafforzano la loro rappresentatività: l’art. trasmettere gli elenchi degli iscritti da parte delle Commercio, che potrà avvenire solo con decreto del • la promozione di forme di controllo sulla 1 comma 8 delle legge di riforma, rende infatti associazioni di categoria; la responsabilizzazione Ministero dello Sviluppo Economico, previa intesa presenza di clausole inique inserite nei contratti; obbligatoria l’adesione delle Camere di Commercio con la conferenza permanente per i rapporti tra lo • la vigilanza e controllo sui prodotti e per alle Unioni regionali di riferimento, cosa che, Sopra, la sede di Unioncamere Calabria - Lamezia Terme (CZ) Stato, le regioni e le province autonome di Trento e

12 Anno 2010 - n° 1 Anno 2010 - n° 1 13 Bolzano, sempreché siano almeno 40.000 le imprese iscritte o annotate nel registro delle imprese della Camera candidata e le condizione del territorio di riferimento assicurino il raggiungimento di un suffi ciente equilibrio economico; è poi modifi cato il sistema del diritto annuale prevedendo diritti annuali fi ssi per i soggetti iscritti al REA e per le imprese individuali iscritte nel registro delle imprese e diritti annuali commisurati al fatturato dell’esercizio precedente per tutti gli altri soggetti. Regole, queste, che consentiranno alle Camere di Commercio e al loro sistema di raggiungere sempre più elevati livelli di effi cienza, effi cacia ed economicità, sia singolarmente ma anche aggregandosi per lo svolgimento di alcune specifi che funzioni, come ad esempio, la regolazione del mercato. La riforma ridefi nisce, inoltre, il sistema della vigilanza confermando, da un lato, che la vigilanza amministrativa e contabile sulle Camere è di competenza dello Stato e, dall’altro, attivando più intense relazioni con il sistema camerale allorquando prevede “forme di collaborazione fra gli stessi Ministeri, al fi ne di coordinare le attività ispettive nei confronti delle Camere di Commercio e delle loro aziende speciali, anche con la collaborazione di Unioncamere”. Con la riforma qui rappresentata per grandi linee viene suggellata dal legislatore l’autorevolezza e la rappresentatività delle Camere di Commercio e del sistema camerale, protagonisti, sul piano istituzionale e nel contesto socio-economico di riferimento, delle grandi sfi de di modernità e competitività a cui sono interessati i singoli territori e, nella sua unitarietà, il sistema Paese e rispetto alle quali gli Enti Camerali misurano la loro capacità di essere responsabilmente rappresentativi di quella forza vitale per l’economia nazionale rappresentata proprio dal sistema impresa.

L’ingresso della Camera di Commercio di Vibo Valentia Complesso Monumentale del Valentianum

Anno 2010 - n° 1 15 di Andrea Fiacchi* egli ultimi anni lo sviluppo di internet ha impresso signifi cativi cambiamenti nelle abitudini di acquisto della popo- lazione mondiale. NInternet ha sicuramente rivoluzionato anche i con- cetti di marketing e ha rivoluzionato il rapporto tra consumatori e imprese. Sfruttare le potenzialità della rete per varcare i confi ni della propria provincia, della propria re- gione e, soprattutto, fornire alle imprese una “cas- setta degli attrezzi” - facili da utilizzare e, per quanto possibile gratuiti - per sfruttare davvero tutte le opportunità offerte da internet proprio per trovare nuova clientela, fi delizzare gli utenti ac- quisiti, promuovere il proprio nome aziendale, i propri prodotti e servizi, distribuirli e ampliare il mercato. Oggi, nel mercato globale, veloce e immediato, anche questo è un modo per connettere domanda e offerta di beni e servizi e sostenere le imprese e i loro processi di innovazione e competitività. Informazione e formazione sono le parole chiave per dare accesso agli strumenti e ai linguaggi tec- nologici a supporto di un’offerta e di una promo- zione più mirata ed effi cace. Parole chiave che la Camera di Commercio di Vibo Valentia ha offerto alle imprese del territorio, so- prattutto a quelle a conduzione femminile, attra- verso il seminario “Web marketing: scrittura, blog, statistiche e motori di ricerca per una presenza vincente sul world wide web”, un approfondimento di cono- scenza dal taglio pratico e funzionale alle esigenze concrete di chi è sul mercato e vuole espandere il proprio business utilizzando una comunicazione moderna, rapida, diretta, effi cace. IL MARKETING Ma cos’è il web marketing e cosa implica. E’ quello che abbiamo cercato di condividere e che qui esplicitiamo per fornire utili strumenti di ap- proccio alle moderne tecnologie e alle contempora- Come promuovere SUL WEB nee forme di sviluppo aziendale. un’impresa o un prodotto con un click

Anno 2010 - n° 1 17 WEB MARKETING…. COSA SIGNIFICA? per arrivare al punto. Se si vuole convincere con il gue per il suo modo di comunicare, che tende alla Fare marketing vuol dire mettere sul mercato un proprio sito, tutto questo occorre dimenticarlo. Bi- conversazione informale. Scopo è quello di creare prodotto o un servizio, rendendolo preferibile a sogna essere sintetici, andare dritti alle conclusioni un’interazione con e tra gli utenti, che si ascoltano quello dei concorrenti. Fare web marketing vuol e presentare subito gli aspetti migliori della pro- a vicenda, dando il loro contributo per creare una dire fare la stessa cosa, ma in un mercato realmente pria offerta. Se l’utente avrà la pazienza di leggere comunità. In una pagina web tradizionale si può globale come quello di internet, nel quale la con- una pagina per intero, allora saprà proprio tutto solo leggere, mentre nel blog si può anche scrive- correnza è enorme, ma i vantaggi e le possibilità dell’offerta contenuta in essa. Se invece avrà fretta re, quindi interagire in maniera più incisiva con il per le imprese (soprattutto le piccole) sono incre- di passare ad altro, conserverà almeno il ricordo mezzo. La newsletter è un altro strumento molto dibili. E’ importante allora rendere effi cace la pro- del primo paragrafo della pagina, quello breve, di- utilizzato di direct marketing, che rappresenta un pria presenza su internet, conoscere i visitatori e retto ed effi cace, che descrive in modo generale le canale informativo sui prodotti o servizi più sva- parlare loro in modo sincero e convincente. peculiarità dei prodotti presentati. riati; può essere inviata via mail, in formato testo Particolare attenzione bisogna quindi riservare alla Pertanto per la scrittura su web: o html. La newsletter ha una periodicità defi nita e stesura dei contenuti per il web, alla lettura delle • Scegliere titoli di pagina brevi semplici ed effi - serve a fare promozione in modo diretto o indiret- statistiche, non trascurando la conoscenza dei so- caci, contenenti parole signifi cative to, aggiornare l’utente, fi delizzare e aumentare la cial media, con particolare riferimento ai blog e • Dividere il testo in più paragrafi brevi, perché il base di contatti alla promozione del sito con il sistema ADWords. lettore non si spaventi • Quando possibile, schematizzare, usando liste MAILING LIST PERCHÉ PARTIRE DAI CONTENUTI PER IL puntate o numerate per riassumere e fi ssare i Le mailing list sono una forma di marketing indi- WEB MARKETING? concetti o introdurre ciò che seguirà rizzata ai vostri clienti attuali. E’ simile al DEM, Un sito organizzato e ben curato dal punto di vi- • Rendere ogni paragrafo il più auto-consistente ma qui la lista delle email è fornita da voi (o meglio sta redazionale è un biglietto da visita molto effi - possibile, anche se ciò comporta delle ripetizio- è estratta dal vostro sito). Le mailing list vengono cace per i lettori, ed è più facile da “digerire” per ni. gestite in autonomia direttamente dall’inserzioni- i motori di ricerca. Su internet, non c’è tempo per Bisogna considerare che, grazie ai motori di ricer- sta che crea il messaggio e lo invia ai molteplici farsi conoscere e non ci sono tanti modi per far sì ca, gli utenti potranno atterrare su qualsiasi pagina destinatari. che gli utenti ritengano determinati siti credibili, del sito considerato, e ogni pagina deve fornire tut- affi dabili e, quindi, migliori degli altri. Si può con- te le informazioni possibili. Su ogni schermata va I BANNER tare su pochi elementi, e quegli elementi devono inserita la data di aggiornamento: che frustrazione I banner sono la pubblicità classica sulla rete: sono essere a prova di bomba. Ecco perché per il web trovare dei listini prezzi e non sapere a che periodi immagini generalmente animate che appaiono su marketing fondamentali sono i contenuti. La scrit- si riferiscono! moltissimi siti. tura su web adotta criteri simili a quelli usati dai E non bisogna dimenticare di indicare il riferimen- Ne esistono vari tipi, forme, modalità di visualiz- giornalisti: per essere immediatamente compren- to di un responsabile, una persona addetta a rice- zazione, ma in generale sono la forma di pubblicità sibili occorre arrivare subito al nocciolo della que- vere segnalazioni e suggerimenti che fornisca una più simile a quella cartacea. Il vantaggio rispetto stione, sin dall’inizio del testo, utilizzando titoli di presenza “umana” al sito web. alla pubblicità tradizionale è che si può tenere trac- grande richiamo per il lettore, che già raccontino cia del risultato di ciascuna campagna: potete cioè gran parte della storia; occorre sfruttare, insomma, IL BLOG E LA NEWSLETTER sapere quante volte è stato visto il banner, quante l’ordine della piramide inversa, cioè cominciare Il tema della scrittura su web è stata l’occasione volte è stato cliccato etc. dalle conclusioni per scendere via via verso i det- per introdurre anche alcuni tra gli strumenti più L’advertising via banner, fatto salvo il caso dello tagli. La scrittura sul web porta anche ad infran- utilizzati nell’ambito della scrittura su web: il blog scambio banner, è di solito realizzato - per avere gere molte regole: insegnamenti che vengono da e la newsletter. Mentre il sito internet è una vetrina una reale effi cacia - su progetti ad hoc di una certa lontano, come quello di scrivere lunghissimi temi istituzionale attraverso cui l’impresa si presenta, consistenza economica. di italiano, frasi articolate, complicate introduzioni per fare la sua promozione online, il blog si distin- In generale inoltre è consigliabile affi ancare i ban-

18 Anno 2010 - n° 1 ner con altre forme promozionali o farli seguire a turismo presenta contenuti che parlano di turismo, impresa di gestire al meglio il proprio budget, e queste ultimi. I banner sono particolarmente adatti un titolo delle pagine che fa riferimento al turismo soprattutto di farlo con la massima autonomia e a far conoscere una marca (fare “brand”). e un nome del sito in linea con il tema, il motore lo il massimo controllo, grazie ai tanti strumenti di valuterà molto pertinente e lo posizionerà nelle po- aiuto che il sistema mette a disposizione. OTTIMIZZARE IL SITO INTERNET sizioni alte della classifi ca. Oltre alla pertinenza, il La scrittura si collega anche al tema dell’ottimizza- motore considera poi un altro parametro: la popo- MONITORARE IL SITO: zione del sito, quel processo che rende il sito facile larità. Come nelle relazioni umane, avere tante co- L’ANALISI DELLE STATISTICHE da decifrare per i motori di ricerca, e che permette noscenze signifi ca essere popolari: una pagina con L’analisi delle statistiche è stato il momento con- di fargli scalare le classifi che dei risultati. Gia, per- molti link, e richiamata da altre pagine, sarà con- clusivo del seminario, in un percorso circolare che ché essere presenti su internet non basta. Se nessu- siderata molto popolare. Questo signifi ca che gli passa dalla creazione e ottimizzazione del sito, alla no conosce il vostro indirizzo, nessuno vi troverà. utenti di internet la segnalano su altri siti, la consi- sua promozione e alla valutazione del comporta- I motori di ricerca risolvono questo problema. Se derano affi dabile, la recensiscono in modo positivo. mento degli utenti, per poi ricominciare il giro. vendete il prodotto cercato e comparite tra i primi In poche parole la valutano credibile. Sfruttare L’analisi statistica è molto importante ai fi ni del risultati sul motore di ricerca è quasi fatta: gene- l’ipertestualità è quindi, una delle più effi caci tatti- web marketing, perché fornisce informazioni es- ralmente solo i siti che vengono visualizzati nelle che per rendere le pagini visibili sui motori. Occor- senziali per orientare e modifi care le strategie di primissime pagine dei motori (e di Google in par- re linkare sempre, appena si può, a pagine interne promozione utilizzate. In particolare, fornisce in- ticolare) sono cliccati dagli utenti. Per salire in alto del nostro sito, altri siti di esperti o di servizi com- dicazioni sul visitatore di un sito, sui suoi interessi nelle classifi che si può pagare, o fare una serie di plementari al nostro. Qualcuno ci renderà il favore e su cosa cerca e come lo fa. Possiamo monitorare operazioni di ottimizzazione, quali la scrittura di e allora il nostro sito sarà davvero parte di una rete il nostro sito sempre, per vedere il comportamen- parole chiave effi caci, di titoli di pagina adegua- di relazioni. to normale degli utenti o, in seguito a particolare ti, di descrizioni mirate. Signifi ca sfruttare tutti gli azioni di promozione quali la partecipazione ad un elementi possibili per dare in pasto ai motori le KEYWORDS ADWERTISING evento, o la diffusione di materiale pubblicitario o parole più utili per essere trovati, sfruttando tutti Quando i mezzi gratuiti non sono suffi cienti a rag- un annuncio stampa, o una campagna di keyword gli spazi - dalla testata al footer, la parte fi nale del- giungere le posizioni migliori dei motori di ricerca, advertising. Tra i tanti strumenti di analisi dei dati, la pagina web. L’obiettivo di un progetto di web si può ricorrere a campagne di promozione del sito anche in questo caso è stato selezionato il prodotto marketing è far ottenere al sito la massima visibi- tramite il Keywords Advertising. Per Keywords di Google: Google analytics. lità, proprio come si posiziona nei comodi scaffali Advertising si intende la possibilità di acquistare I motivi sono facili: è gratuito, è affi dabile, si inte- centrali di un supermercato un prodotto alimenta- all’interno di motori di ricerca alcuni spazi di visi- gra con AdWords e può essere usato senza diffi col- re. Coerentemente con l’obiettivo, la tattica prin- bilità per i quali si paga una cifra legata al numero tà da una piccola impresa per ottenere tutte le in- cipale è portare il proprio sito web ai primi posti di ingressi al proprio sito web ottenuti attraverso formazioni necessarie. Per un’utile politica di web nelle pagine dei risultati di un motore di ricerca, tale presenza. Durante il seminario è stato presen- marketing è poi importante studiare l’utente e sa- allo scopo di renderli più visibili di quelli dei con- tato il sistema di Keyword Advertising sviluppato pere, tra l’altro, come ha trovato quel sito, quante correnti, e quindi preferibili. Fondamentale è, dun- da Google: AdWords. AdWords è uno strumen- volte ritorna a visitarlo, quali pagine vede, e quali que, la conoscenza del funzionamento dei motori to per creare annunci pubblicitari visualizzati tra altri siti gli interessano. di ricerca e delle tecniche necessarie a far capire al i risultati di ricerca del motore o su altri siti del motore di ricerca quali prodotti tratta il vostro sito, suo circuito. Consente inoltre di controllare l’anda- a segnalarlo in maniera adeguata, a monitorare la mento della campagna promozionale: quante volte situazione e ad apportare le opportune misure cor- viene cliccato l’annuncio, qual è il budget residuo, * Responsabile gestione web rettive. Un motore di ricerca classifi ca un sito per il quali keyword funzionano meglio e modifi care le Retecametere suo ranking che si basa, oltre che sulla sua “perti- keyword non redditizie. E’ stato selezionato il si- nenza”, sulla sua popolarità. Se un sito che parla di stema AdWords perché permette ad una piccola

Anno 2010 - n° 1 21 di Maurizio Caruso Frezza e Olimpiadi invernali di Vancouver 2010, trionfo dello sport ma anche del Made in . L’evento si è, infatti, rivelato una eccezionale fonte di opportunità commercialiL e un rilevante veicolo di promozione per le produzioni italiane d’eccellenza presenti e presentate, nell’occasione, in terra canadese. Dall’8 Febbraio al 7 Marzo 2010 la provincia della British Columbia e la città di Vaoncouver, Whistler in particolare, hanno ospitato i Giochi Olimpici e Parolimpici Invernali; più di 7.000 gli atleti partecipanti in rappresentanza di oltre 80 Paesi del mondo; una presenza di oltre 10.000 operatori dei mass media e più di 3 miliardi gli spettatori a livello globale. Numeri rilevanti anche in termini economici e che già in fase di previsione non potevano non far pensare ad un ritorno di immagine senza precedenti per soggetti, imprese e iniziative a vario titolo coinvolti. E così che la Camera di Commercio in Canada -Vancouver, Edmonton, Calgary-, per la particolare occasione, ha ideato il progetto “Olimpic Business Link” che ha coinvolto istituzioni e aziende italiane alle quali ha offerto, grazie a speciali accordi di collaborazione con Papapapapapapa diversi partner locali, interessanti occasioni di promozione, visibilità, pubblicità e sviluppo di opportunità di affari. Il progetto infatti, sfruttando il ritorno di immagine generato dalle Olimpiadi Invernali 2010 e la presenza della vasta platea degli operatori internazionali, ha inteso sviluppare accordi di cooperazione economica e culturale e di promozione incrociata a livello globale; ha inteso DISCOVER CALABRIA consolidare i rapporti commerciali e istituzionali Le eccellenze regionali già in essere e costituire un trampolino di lancio per alle Olimpiadi Invernali Vancouver 2010 Vancouver - Panorama Anno 2010 - n° 1 23 potuto lì incontrare giornalisti e autorità straniere per promuovere il patrimonio culturale, turistico e socio-economico della regione ma che è stata, soprattutto, una postazione privilegiata per le imprese calabresi partecipanti alla missione per promuovere i marchi, le tecnologie d’eccellenza, prodotti e produzioni e per intrattenere interessanti e profi cui incontri mirati di B2B e di business development. Nella trasferta canadese sono state coinvolte le aziende del settore turistico, agro- alimentare, moda/orefi ceria, artigianato artistico/ oggettistica di arredamento. Di Casa Calabria è stata particolarmente apprezzata l’atmosfera accogliente e cordiale, la vivacità e la varietà degli eventi e dei seminari organizzati da Unioncamere Calabria - rappresentata dal Presidente Roberto Salerno e dal Segretario Generale Donatella Romeo - e l’operosa e interessante presenza degli artigiani vibonesi che hanno coinvolto, con dimostrazioni dal vivo, il vasto pubblico in visita dall’8 febbraio al 7 marzo allo showoom calabrese. L’iniziativa Discover Calabria ha, in effetti, rappresentato una sperimentazione di successo nei programmi di internazionalizzazione promossi dal sistema camerale calabrese in quanto per nuovi investimenti italiani all’estero, e viceversa, spazi dedicati a presentazioni, seminari ed eventi, alle Attività Produttive-, da Unioncamere Calabria la prima volta, vi è stata una presenza stabile e e per nuove occasioni di scambi commerciali organizzati in modo da ospitare gli operatori con l’adesione delle singole Camere di Commercio continuata, in occasione di un evento di visibilità e turistici al fi ne di facilitare il processo di economici o i rappresentanti dei media, o anche provinciali, e dall’ICRI- Istituto Calabrese Relazioni mondiale, come le Olimpiadi invernali. Tutto è internazionalizzazione delle aziende italiane. Nella un vasto pubblico per azioni di promozione a più Internazionali - col motto “Discovery Calabria”. servito a proiettare l’azione promozionale verso città olimpica, organizzata e gestita dal CONI, ampio raggio (marketing territoriale, attrazione Lo showroom calabrese è stato ubicato a Vancouver una comunità economica e sociale destinata è stata quindi realizzata CASA ITALIA, dove investimenti, promozione aziendale e/o del in una zona centrale, strategica sia dal punto anche in futuro ad essere coinvolta da iniziative hanno trovato ospitalità gli “Olimpic Regional turismo locale, ecc). All’interno di Casa Italia di vista commerciale che rispetto agli eventi di follow-up per stabilire rapporti commerciali Showroom” ovvero degli spazi espositivi riservati la presenza attiva,fortemente rappresentativa e olimpici in corso. Uno showroom che è stato un tra le aziende e le istituzioni calabresi e quelle del alle diverse realtà regionali italiane, ciascuno particolarmente apprezzata di Casa Calabria, voluta frequentatissimo punto di ritrovo per atleti e British Columbia. È in questo contesto la Camera di connotato dagli specifi ci elementi territoriali di e organizzata dalla Regione Calabria -Assessorato visitatori Vip, sia italiani che stranieri coinvolti in Commercio di Vibo ha voluto organizzare non solo riferimento e allestiti in modo da far coesistere varie iniziative e manifestazioni; ma anche un’area una presenza di prodotti ma anche diretta di artisti- aree espositive e promozionali, angoli riunioni e Sopra, la sede del Discovery Calabria a Vancouver di accoglienza per le istituzioni calabresi che hanno artigiani in grado di introdurre nello showroom la

24 Anno 2010 - n° 1 Anno 2010 - n° 1 25 a • Tina Soriano differenza del “fattore umano” e di sollecitare il orafo coinvolgimento anche emotivo del visitatore. E così che la “piccola Italia” messa in scena • Il telaio di Ariganello Maria Grazia tessuti ricamati dalla Camera di Commercio di Vibo Valentia, in cooperazione con l’Amministrazione provinciale, ha • Greco Nicola dato animazione e portato una ventata di freschezza ferro fucinato e di genuinità al Discover Calabria di Vancouver. • Limardo Crescenzio Questo è stato il lusinghiero apprezzamento di Jon mobili in stile classico italiano Ferry, giornalista del “The Province” di Vancouver che ha così contrapposto la cordialità e la vivacità • Domenico Cugliari sas degli artigiani ceramisti, orafi , ebanisti e scultori mobili in stile classico italiano presenti a Discover Calabria alla “freddezza” dei • Ceramiche T. A.F. di Raffaele Fresca marchi famosi presenti in Casa Italia. “Nell’ambito ceramiche artistiche e per la casa della più vasta iniziativa di internazionalizzazione promossa da Unioncamere Calabria - questa è stata una • Rocco Consolo ceramiche artistiche e per la casa strategia vincente per sostenere l’imprenditoria vibonese, fatta anche di piccole aziende che realizzano prodotti • Tommaso Belvedere artistico-artigianali, e per dare valore alla creatività e orafo alla spontaneità del maestro artigiano anche in contesti • Vetreria Artigiana De Fina produttivi evoluti come quello canadese, esaltandone oggettistica artistica in vetro e vetrate artistiche i connotati di particolarità e originalità". Lo afferma il Commissario della Camera di Commercio di • Vetromed Vibo Valentia Michele Lico che, anche in qualità vetrate artistiche di Vice-Presidente di Unioncamere Calabria, ha con entusiasmo promosso e sostenuto l’iniziativa Discover Calabria, convinto che fosse importante Imprese vibonesi presenti al Discover Calabri valorizzare non solo prodotti ed opere ma anche e soprattutto direttamente artisti e artigiani, “questo anche in considerazione al fatto che la nostra terra, prima che i manufatti, ha da sempre esportato in tutto il mondo le migliori intelligenze e le più fervide capacità creative e professionali”. Un’iniziativa e una partecipazione importante anche per Tina Soriano, Presidente del Comitato

A sinistra, Tina Soriano, Orafa, Presidente Comitato Imprenditorialità Femminile Camera di Commercio di Vibo Valentia. Nella pagina a fi anco, dall’alto in senso orario: uno scorcio dell’area allestita dalla Camera di Commercio di Vibo Valentia, gli artigiani all’opera: Domenico Cugliari, Antonio La Gamba, Rocco Consolo. pprezzato da pubblico e da critica, Discover Calabria alle Olimpiadi VANCOUVER Invernali di Vancouver 2010, si è confermata una strategia di successo Aper la promozione delle eccellenze regionali e per E RITORNO l’attivazione di relazioni con il sistema istituzionale e imprenditoriale canadese. Intercettare l’attenzione del mercato americano, per l’internazionalizzazione delle imprese calabresi Dal Discover Calabria ma anche per attrarre investimenti produttivi i primi imprenditori canadesi nella nostra regione: su questo hanno puntato Unioncamere Calabria e, nello specifi co, la stessa Imprenditorialità Femminile della Camera di a Vibo Valentia. Camera di Commercio di Vibo Valentia che ne ha Commercio di Vibo Valentia, presente a Vancouver La "Beresford Development condiviso il progetto e le fasi operative; a questo nella doppia qualità di coordinatore della sono stati improntati gli incontri istituzionali delegazione vibonese e di maestro orafo, secondo Group Inc." interessata ad con le autorità locali -tra cui il Console Generale ad investire nella provincia vibonese anche per la d’Italia a Vancouver, Francesco de Conno- e con gli presenza dell’importante scalo portuale di Vibo cui l'occasione "ha dato modo di attivare numerosi e investire in edilizia e design operatori economici americani. E già si sono avuti Marina, dove potrebbero approdaree i moduli utili contatti, di presentare l’estro e la capacità degli i primi positivi riscontri. Incursioni nel mercato abitati, e per le qualifi cate imprese operanti imprenditori/artigiani vibonesi e di poter lasciarne d’oltraoceano, ma anche, reciprocamente, in quello nell’area industriale della vicina che testimonianza con l’esposizione permanente dei prodotti calabrese a cui si è mostrata subito interessata potrebbero provvedere al loro assemblaggio. Ma presso le principali istituzioni locali". l’imprenditrice canadese Jennifer Beresford già un accordo di massima è stato raggiunto con Le creazioni dal vivo di un’opera d’arte e la -presidente della “Beresford Development Group un’impresa vibonese per la produzione di poltrone dimostrazione dell’abilità e della manualità Inc.” operante nel settore dell’edilizia e del design. apossidriche (ecocompatibili) sulle linee progettuali artistica, in particolare quelle al tornio di Rocco La Berensord, accompagnata da Alex Martiniak – del designer Babs Alink, importante anche per il Consolo - maestro artigiano ceramista - e dell’artista Direttore Marketing della Camera di Commercio valore aggiunto dell’aspetto solidale che vuole scultore xilografo Antonio La Gamba - con le sue Italiana a Vancouver-in visita in Calabria, ha fatto il ricavato in parte devoluto alla “My Painted opere ispirate alla tradizione storica vibonese e tappa anche a Vibo Valentia trovando condizioni House Foundation” a favore degli orfani in Africa, delle tipicità gastronomiche (i mostaccioli artistici logistiche e imprenditoriali compatibili ai suoi di cui la stessa Beresford è presidente. I rapporti di Soriano e le conocchie), hanno riscosso molto investimenti che hanno a riferimento la costruzione con il mercato americano hanno registrato ancora di case modulari in legno ecocompatibili, destinate ulteriori sviluppi. Anche l’imprenditore canadese interesse di pubblico e di critica e hanno attirato alla creazione di villaggi turistici; campus Glenn Ross - Presidente della B&R Global Supply l’attenzione dei mass media e degli operatori della universitari ma anche all’edilizia residenziale e Chain Inc. (A.B.C. Company) - ha fatto tappa a Vibo comunicazione amplifi cando ulteriormente il comunitaria. La caratteristica di queste abitazioni Valentia per stabilire relazioni commerciali con risalto alla nostra presenza”. -defi nite “L41” e disegnate dal famoso architetto imprese produttrici di olio extra vergine d’oliva da Un’esperienza positiva, dunque, la tendenza è Michael Katz- è quella di essere ultracompatte, introdurre proprio nel mercato statunitense. confermata dai primi risultati che non non sono raffi nate nel design, di elevata qualità e, soprattutto, tardati ad arrivare. a basso consumo energetico. Per queste semplici e piccole case è stato coniato lo slogan di sintesi In alto da sinistra, il Segretario Generale della Camera di Commercio di Vibo Valentia Bruno Calvetta, il Console d’Italia a Vancouver Francesco De Conno, “ogni cosa al suo posto e un posto per ogni il Presidente Unioncamere Calabria Roberto Salerno. In alto, un particolare d’interni del Discover Calabria cosa”. Jennifer Beresford si è detta incoraggiata A sinistra, Alex Martiniak e Jennifer Beresford.

28 Anno 2010 - n° 1 di Franco Vallone * ’è una storia dell’emigrazione molte volte distorta dalla carica onnipresente di nostalgia che si porta dietro, della struggente retorica della lontananza Cdal paese natio, dai parenti lasciati da anni, dallo sradicamento culturale e linguistico. L’emigrazione fortunatamente non è solo questo, non è soltanto quello che viene raccontato dalle classiche icone di navi e bastimenti in partenza, valigie, bauli e bagagli in costante cammino. L’emigrazione è anche storia di successo e di successi individuali, familiari, collettivi e di società, di interi paesi trasferiti al di là dell’Oceano. Cento, mille, milioni di storie di calabresi che in America, in Argentina, in Canada, Australia e in tanti altri Paesi del Mondo si sono formati, costruiti, affermati a livelli altissimi. Tante storie da raccontare dei tanti che hanno affrontato il “mare grande quanto il cielo”, l’eterno Oceano, per intraprendere nuovi itinerari di vita lavorativa lontano dalle strade di casa. Una strada, quella che si attraversava e si attraversa, fatta di migliaia e migliaia di chilometri di mare. Un viaggio che anche Italiano Domenico di Favelloni si fece nel lontano 1910 su un bastimento sgangherato. Le partenze avvenivano abitualmente da Napoli, o da Genova e poi si affrontava l’infi nito Atlantico fi no a Buenos Aires. Di questi lunghi viaggi Domenico Italiano ne fece tanti, alcuni sono anche testimoniati dai suoi biglietti d’imbarco. Uno di questi interminabili viaggi lo fece nel 1928 col vapore, di bandiera italiana, “Augustus”. Il biglietto di viaggio testimonia il camminare per il mondo EMIGRARE E di Domingo. Da Favelloni a Napoli e poi scalo a Genova prima di prendere il largo nell’oceano. Il giorno della partenza da Napoli è il 6 luglio. La cabina, che gli tocca e gli consegnano, è la numero IMMIGRARE 686, il letto B, il biglietto è lo 00100. Domenico Italiano ha trent’anni ed è uno dei tantissimi giovani calabresi in cerca di lavoro, di fortuna Vivere nella lontananza e di una nuova vita al di là dell’Oceano. Oggi riusciamo a conoscere anche il menu della cucina e nell’unità della comunità del bastimento e sapere cosa Domenico Italiano ha

Anno 2010 - n° 1 31 potuto mangiare in quei giorni di viaggio. Il menù rasoio e un pennello da barba, documenti e fotografi e di bordo, giorno per giorno, prevedeva, tra l’altro, della famiglia lasciata al paese, lettere sgrammaticate pasta all’acciuga, baccalà in umido con patate, pasta mai inviate e mai arrivate e tanti ricordi infi niti. e ceci al lardo con patate, carne al ragù con cipolle Ed oggi ancora una bella e inattesa sorpresa: cotte... Con il suo biglietto di terza classe economica, dopo l’uscita di alcuni volumi sull’emigrazione un pezzo di carta, piegato in due, di colore rosso, il calabrese (“Il Baule dell’Emigrante, il bagaglio della signor Italiano affrontò il primo mistero di quello memoria”; “I Calabresi che scoprirono la ‘Merica”; che veniva defi nito altro mondo tanto era lontano e “ItaliAmerica, il viaggio sul mare grande come il sconosciuto, il secondo, quello defi nitivo e infi nito, cielo”) in cui più volte si parla di Italiano Domenico lo avrebbe affrontato molti anni più tardi, nella sua di Favelloni di , a Milano la regista Fiorella Favelloni Piemonte, dopo il ritorno dalla ‘Merica. Cicardi gira un video per uno spettacolo teatrale Domenico Italiano partì per l’Argentina con il dal titolo “Bastimenti” che racconta proprio di suo baule dell’emigrante ritrovato anni dopo da Domingo Italiano, di Argentina, di emigrazione, Padre Maffeo Pretto, scalabriniano calabro-veneto di sogni, speranze e disperazione, di terre lontane, in missione nel Sud Italia proprio per studiare di nostalgia… Cataldo Perri autore dell’opera si il fenomeno delle migrazioni. Quel baule è oggi ritrova il signor Italiano sulle tavole di palcoscenico un simbolo prezioso e famoso delle “Stanze della dello spettacolo in Italia e in Argentina. In fondo luna” di Vibo Valentia, nel Museo dell’Emigrazione il destino di questo antico uomo di Favelloni è, Italiana nel Complesso del Vittoriano, a Roma, da sempre, proprio il viaggio, il camminare per e guardato con gli occhi incantati da migliaia di portare la sua testimonianza di uomo, di lavoro e visitatori provenienti da tutto il mondo, Ieri quel di fatica, di fede, di calabrese nel mondo. Una delle baule era servito come utile contenitore delle immaginette religiose, raffi gurante San Filippo povere cose di Domingo. Un corredo per il corpo d’Agira, contenuta nel baule di Italiano Domenico, e p perer l’anima,l’anima, una coperta, magliemaglie rriportaiporta proprio ununaa scritta in corsivo, ingiallita e e mutandoni di llana,ana, un ssbiaditabiadita dadall temtempo:po: “Cognato Carissimo Con piacere ti ccoltellooltello pperer iill mmandoando la fi gura del nnostroo gra(nde) Santo protettore, con ppane,ane, un llaa speranza che il nosnostro S. protettore ti voglia guardare ddaa tutti i pericoli e iill buon idio voglia che ti guariscie ddeiei dolore che tieni !!…… un paternoster e un gloria patre. NNonon ti scorscordared di noi. Pronta risposta tuo BBruno.run Si è fatta una bona festa”. Sulle belle cartoline pubblicitarie le agenzie di navigazione mostravano bellissime navi e promettevano comodi viaggi su veloci e moderne imbarcazioni che poi, in realtà, si dimostravano solo sgangherati vaporetti. Partivano, emigranti e bastimenti, da porti vicini e lontani, da Pizzo Calabro,

Anno 2010 - n° 1 33 Messina, ma principalmente da Palermo, Napoli e si guardano da lontano, i calabresi escono fuori Genova. Partivano con la speranza di attraversare dalle loro case si ritrovano e si riuniscono ancora l’Oceano in tempi brevi, invece non bastavano una volta per le strade di Buenos Aires, Toronto, trenta giorni di navigazione. Gli emigranti New York, Montevideo… dovevano affrontare “quel mare grande quanto Dopo la messa portano fuori dalle chiese i loro il cielo, un mare così grande che sembrava non santi, ricordano i passi del loro lontano paese per fi nire mai”, trenta o quaranta giorni di mare e cielo ringraziare, per fede o per abitudine, per rinnovare per arrivare a New York, la famosa Ellis Island, la il rito e il senso più profondo dell’unità della loro loro Novayorca o a Bruccolino o a Bonosairi o a comunità, nella consapevolezza di vivere in una Muntivideo… New York, Brooklyn, Buenos Aires, lontananza obbligata, in una terra straniera oramai Montevideo tanti nomi strani per l’emigrante che divenuta ritualmente familiare e quotidiana. Un partiva per la ‘Merica senza conoscere la nuova rito per sentirsi, almeno per un attimo, a casa e per lingua, con la sola speranza di un futuro migliore. pensare, ancora una volta e con nostalgia, ad un I bastimenti partivano con il loro carico d’umanità vicino-prossimo ritorno in Calabria. stipato su ponti e stive e si portavano appresso I festanti cortei avanzano faticosamente tra le grandi sacchi strapieni, bauli, valigie, stracci e ogni genere auto ‘mericane in sosta, tra la gente del mondo di cose. Gli emigranti partivano con la speranza nuovo, con la nostalgia nel cuore nel ricordo dei che solo la ‘Merica poteva offrire, tutti assieme, alla parenti lontani, degli amici e dei conoscenti, delle ricerca di una nuova vita. strade di casa o di chi ormai non c’è più. I calabresi Molti di loro trovavano lavoro e soldi per vivere si stringono l’uno con l’altro per stare assieme dignitosamente, altri solo lontananza e un infi nito almeno un giorno, ancora un giorno, nel ricordo senso di nostalgia. Lasciavano affetti, le case e le della loro festa. Ma emigrazione è anche un’altra cose, si portavano dietro, racchiuso nel portafogli, storia, quella costruita da nuove generazioni che il loro scrigno della memoria, le foto dei parenti ricordano a malapena qualche parola di dialetto più cari, le immaginette sacre dei propri santi. San calabrese. Francesco di Paola per il lungo viaggio sul mare, Hanno padronanza di lingua inglese e vivono non Santa Lucia per gli occhi, Santi Cosma e Damiano più di ricordo e nostalgia, ma con la consapevolezza a protezione della salute. Tanti santi diversi di uomini e donne di successo, avvocati, per arrivare bene e ricominciare, sotto la loro giudici, imprenditori della moda, attori e registi, protezione, la nuova vita al di là dell’Oceano. Nel manager e giornalisti, stilisti, industriali, politici nuovo continente ricostruivano la nuova immagine e amministratori… da Peter Caruso, stilista della fatta, molte volte con l’illusione di una vita diversa, Timberland a Dominic Procopio di , da da anelli di giallo oro americano, scarpe nere lucide Joe Bruno (restauratore) al Re del pane di Chicago, e scricchiolanti, portafogli di pelle di coccodrillo, Renato Turano… un’auto e un vestito nuovo per fare le foto da Sono davvero tanti i nomi dei calabresi di successo spedire ai parenti rimasti al paese. emigrati in giro per il mondo, gente che si è Molte volte vestito, accessori e automobili erano integrata perfettamente in una globalizzante forma solo noleggiati per il tempo necessario per fare le di cultura che prevede accoglienza del nuovo e, se foto e poter dire, almeno attraverso l’immagine possibile, conservazione del proprio patrimonio spedita “ecco come stiamo bene, qui in America”. I paesi memorico culturale. calabresi in America sono ancora oggi come paesi allo specchio, quello calabrese e quello americano, * Esperto Tradizioni Popolari

Anno 2010 - n° 1 35 La raccolta del Museo dell’Emigrazione di VIbo Valentia di Franco Vallone in esposizione a Roma al MEI del Vittorano LE STANZE DELLA LUNA

36 Anno 2010 - n° 1 i sono voluti quasi tre anni per realizza- zione degli espatri dando conto della provenienza re, nei 400 mq della ex Gipsoteca dell’Al- e della destinazione fi nale in terra straniera. “Un tare della Patria, il Museo dell’emigra- modo per sfatare alcuni luoghi comuni - dice Nicosia zione italiana (MEI), inaugurato, poi, - considerato che il primato spetta al Nord e precisa- Cin grande stile alla presenza del Presidente della mente al Veneto, seguito dal Friuli, mentre solo a par- Repubblica Giorgio Napolitano e del Presidente tire dal secondo dopoguerra la Sicilia sale sul gradino della Camera Gianfranco Fini, accompagnati dal più alto della classifi ca, anche per effetto delle partenze Ministro per i Beni Culturali Sandro Bondi e dal verso il Nord industrializzato”. Migrazione interna Sottosegretario agli Esteri Alfredo Mantica. alla quale è dedicata una specifi ca sezione, con i Anche se nei diversi territori della penisola i nu- fi lmati dell’istituto Luce e delle Teche Rai, molti merosi musei sull’emigrazione continueranno a dei quali inediti. La parte fi nale del percorso espo- ricordare ognuno i propri migranti e le loro vicissi- sitivo si arricchisce di una biblioteca e di una sala tudini, fi nalmente oggi c’è un unico “contenitore” cinema dove scorre il documentario ‘’L’Emigrazio- che raccoglie e narra nel suo insieme un’esperien- ne Italiana e il Cinema’’ con interventi, tra gli altri, za tanto complessa e ancora viva nella memoria di Emanuele Crialese, Carlo Lizzani, Enrico Ma- storica del nostro Paese. grelli, Citto Maselli, Giuliano Montaldo, Gabriele Alessandro Nicocia, direttore del MEI, fornisce la Salvatores, Pasquale Scimeca, Pasquale Squitieri, chiave di lettura dell’interessante percorso epocale Daniele Vicari, Nello Correale. Ma il Museo con- custodito al Vittoriano: “Abbiamo riletto il fenome- tiene anche documenti d’archivio. Fra i pezzi pre- no della storia dell’emigrazione con un andamento cro- giati, anche alcuni cimeli storici, dai quaderni di nologico. Essendo un museo gratuito rivolto al grande scuola recuperati dalla Società Dante Alighieri a pubblico del Vittoriano e agli studenti, abbiamo voluto due organetti originali utilizzati per le vie di Bue- semplifi carne la lettura. nos Aires da migranti siciliani a inizio secolo fi no La data simbolica d’inizio è il 1861, anno dell’unifi ca- al modellino della nave Roma, una delle prime a zione italiana, anche se l’emigrazione iniziò molto pri- effettuare le traversate transoceaniche e a portare ma; attraverso sei sezioni si ripercorre il fenomeno fi no in America gli emigrati a livelli “industriali”. Nu- ad arrivare ai giorni nostri, non senza evidenziare gli merosi e prestigiosi i Prestatori: oltre 40 tra i quali oriundi italiani che si sono particolarmente distinti e la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, Rai Te- affermati, contribuendo con la loro capacità e creatività che, l’Istituto Centrale per i Beni sonori e audio- a fare grande il Paese che li aveva accolti. visivi, l’Archivio Centrale di Stato, l’Istituto Luce, Ma l’aspetto più importante è quello dell’unità nella di- la Fondazione Cresci, la Società Dante Alighieri, la versità, ovvero di aver ricongiunto le varie espressioni di Società Umanitaria di Milano, l’Archivio Storico un fenomeno, quello migratorio, alimentato dai diversi della città di Torino e diversi collezionisti privati. fl ussi locali, ciascuno con la propria storia umana e con Al MEI è anche presente la Calabria rappresentata una propria identità”. All’interno, nelle varie stan- da “Le stanze della Luna” di Vibo Valentia, parte ze, predominante è la guida multimediale. Una importante e signifi cativa della raccolta privata di sezione dell’esposizione ricostruisce, poi, l’evolu- chi scrive, già direttore del Museo dell’Emigrazio-

38 Anno 2010 - n° 1 Anno 2010 - n° 1 39 lis Island di New York, cuore ancora pulsante dei e tante bellissime fotografi e testimoni delle lonta- migranti italiani negli States. Le stanze della Luna nanze fi siche e delle vicinanze del cuore. Il baule sono state anche ospitate ancora a New York, nel di fi ne ottocento, esposto attualmente al Vittoriano Municipio di Brooklyn. ha un una storia molto singolare. Tra i reperti trasferiti a Roma, tanti i materiali do- Gli emigranti lo prendevano in affi tto per traspor- cumentari provenienti da Favelloni di Cessaniti, tare masserizie durante i loro viaggi. , , Francavilla An- Dopo le traversate sull’Oceano, su quel “mare gitola, dal Vibonese e da altre aree della Calabria: grande quanto il cielo”, il baule ritornava regolar- due antichi bauli, uno di fi ne Ottocento ed uno del mente in Calabria pronto per essere affi ttato per 1910; un raro menù di terza classe stampato in ros- un altro viaggio. ne Giovan Battista Scalabrini di Vibo Valentia. “Le sato con questi stessi reperti sono stati allestiti a so e differenziato, nei pasti quotidiani dei trenta La ‘ditta’ che fi ttava il baule aveva sede a San Co- stanze della luna” raccontano momenti signifi ca- Vibo Valentia la mostra “Il Baule dell’Emigrante” giorni di viaggio e per aree geografi che di prove- stantino Calabro, in provincia di Vibo Valentia. tivi e ricordi indelebili della diaspora calabrese: e il Museo Calabrese dell’Emigrazione Scalabri- nienza dei migranti; ricevute di rimesse di dana- La parete esterna del prezioso ‘baullu’, ormai a ri- cimeli, fotografi e, bauli, documenti di identità, di ni, prima a Vibo e successivamente a Francavilla ro di banche americane e argentine, immaginette poso, è ancora piena di targhette ed etichette d’im- viaggio, contribuiscono a raccontare storie umane Angitola nonché sono stati utilizzati per eventi sacre, attrezzi da lavoro di un barbiere ambulan- barco che si sono accumulate nel tempo, durante e sociali di uomini che soprattutto a cavallo tra Ot- e mostre internazionali quali “The World in my te, libretti di risparmio, un portafogli dalle mille le continue e numerose traversate oceaniche verso tocento e Novecento, lasciavano la loro terra per Hand” dedicata all’emigrazione italiana e curata tasche, un certifi cato argentino di buona condotta, la Merica. le Americhe, l’Australia, i Paesi europei. In pas- dal compianto Paolo Cresci e svoltasi nel 1997 a El- un certifi cato di matrimonio per uso emigrazione

40 Anno 2010 - n° 1 Anno 2010 - n° 1 41 di Fabio Tassone*

Un progetto editoriale prestigioso che la Camera di Commercio ha condiviso con il Museo della Certosa di Serra San Bruno. Un volume elegante e raffi nato che propone, nell’eloquenza delle suggestive immagini e nel prezioso contributo testuale dei qualifi cati studiosi, l’approccio etico alla conoscenza e il racconto autentico della storia del monastero, della vita CERTOSINI del suo santo, San bruno, dell’ordine certosino e delle sue regole che quotidianamente scandiscono la vita monastica tra preghiera, meditazione A SERRA SAN BRUNO e incessante operosità, nel fascino adxcetico ed evocativo di incantevoli nel silenzio la comunione luoghi e rituali gestualità.

Anno 2010 - n° 1 43 on si vede bene che con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi. Questa frase, compare nella prefazione del priore della Certosa di Serra San Bruno e può essere Nconsiderata quasi un’epigrafe del volume “Certosini a Serra San Bruno” racchiudendo in se stessa i diversi aspetti di un’opera bibliografi ca di interesse religioso e culturale. È su queste antinomie: svelare l’invisibile, rivelare l’inconoscibile che è costruito questo volume. L’obiettivo fondamentale del libro è quello di documentare attraverso le magistrali immagini di Fernando Moleres, fotografo basco che vive e lavora a Barcellona, la vita dei monaci, degli uomini che abitano il monastero serrese. Questo artista, fi gura di rilievo nel panorama della fotografi a dei tempi contemporanei, viaggia in tutto il mondo documentando aspetti umani e sociali con rara effi cacia. Alcuni dei suoi lavori, visibili a partire dal suo sito www.fernandomoleres.com, colpiscono la sensibilità dello spettatore con immagini a volte crude, ma di grande intensità. Esemplare da questo punto di vista è il reportage sulla condizione dei minori in vari ambiti della terra. Uno dei percorsi artistici e culturali al quale il fotografo si è dedicato negli scorsi anni è stato quello del ritratto di uomini e donne che dedicano la loro vita a Dio, o meglio, a un essere divino. La voglia di documentare l’esperienza del trascendente tra coloro che hanno deciso di vivere in modo esclusivo per l’Assoluto, ha condotto Moleres in numerosi monasteri in tutto il mondo, sia maschili che femminili, di ogni religione e credenza religiosa. Questa indagine ha portato, nell’autunno del 2009, alla pubblicazione di un reportage fotografi co edito in italiano con il titolo “Uomini di Dio” per i tipi di Rizzoli editore, e contestualmente stampato anche nelle traduzioni in inglese, francese e spagnolo. Nel corso di questo studio sulle tradizioni monastiche, Moleres ha chiesto di realizzare un reportage anche nella Certosa di Serra San Bruno. I monaci certosini, che diffi cilmente si prestano a queste forme di diffusione

44 Anno 2010 - n° 1 della loro immagine su larga scala, hanno intuito monastero. Testo e foto raccontano dell’esistenza dei o il rapporto del certosino con Dio, ma anche del le travagliate vicende che hanno caratterizzato la che da questo incontro poteva prendere avvio un monaci, sia le immagini -attraverso la suggestione regime alimentare di questo ordine monastico, delle vita del complesso monastico, alla sua rinascita progetto innovativo, una iniziativa editoriale che e la testimonianza di un clima di fede-, che i testi consuetudini liturgiche o del rapporto tra i monaci realizzata alla fi ne del XIX secolo. Questo mettesse a frutto la sensibilità e la perizia tecnica del -riferendo spesso le parole stesse dei solitari- e le loro famiglie. Un volume adatto a chiunque, contributo non tralascia di evidenziare alcune fotografo spagnolo per dare, attraverso delle foto e esprimono e rivelano i loro sentimenti e la loro che prova ad essere né superfi ciale né retorico. delle più signifi cative testimonianze artistiche che dei testi di accompagnamento, una testimonianza, esperienza quotidiana. Dal mattutino alla compieta, Questo lungo fi lo conduttore della vita certosina, hanno arricchito la certosa nel periodo d’oro della al mondo, della vita certosina. Grazie poi al passando attraverso l’ora prima, la terza, la sesta, la è integrato da quattro inserti che, attraverso un sua esistenza tra il XIV e il XVIII secolo. Il terzo contributo determinante di Gianni d’Angelo che nona, e i vespri viene dato conto dello svolgimento espediente cartotecnico, non interrompono il inserto, dal titolo signifi cativo: “Oltre le mura” ha assunto la direzione editoriale dell’opera ed alle dei vari momenti di preghiera liturgica. Accanto discorso principale del volume, ma aprono delle curato da Enzo Romeo, dapprima vaticanista e ora capacità grafi che ed editoriali di Federico Mininni, a questi testi, troviamo poi alcuni paragrafi che fi nestre di approfondimento su alcuni temi che caporedattore al TG2, con tratti particolarmente il progetto ha preso forma e si è concretamente delineano vari aspetti spirituali e pratici della avevano bisogno di uno spazio adeguato alla loro densi delinea il rapporto tra la certosa serrese, il realizzato all’inizio di dicembre del 2009. L’opera è vita monastica in certosa. Queste pagine, redatte rilevanza per essere trattati. Il primo inserto, a cura di mondo esterno e la Chiesa universale. In questo costituita da 320 pagine illustrate con 103 foto quasi da chi scrive questa breve presentazione, con Tonino Ceravolo, autorevole storico e studioso della contributo vengono evidenziate con particolare tutte di grande formato e delle quali moltissime la collaborazione diretta di alcuni monaci del Certosa, ripercorre le tappe salienti dell’esistenza cura le occasioni privilegiate in cui questo rapporto su due pagine. Il fi lo logico dell’opera si snoda monastero, vogliono, per quanto possibile, mettere i terrena di san Bruno, dando conto allo stesso tempo si è manifestato. Si va dal racconto della cerimonia seguendo la divisione della giornata certosina nelle lettori in contatto con il mondo certosino rendendolo del suo profi lo spirituale e delle vicende storiche del annuale di consegna del busto di san Bruno alla ore liturgiche. Il volume, che si apre con un testo scevro da quell’atmosfera di segretezza e di mistero, fondatore dell’ordine certosino. Il secondo inserto, cittadinanza serrese alla narrazione di alcuni introduttivo fi rmato dal priore della certosa serrese, che l’ambiente claustrale suscita nelle persone che curato sempre da Ceravolo, traccia le linee storiche episodi “miracolosi” che hanno visto protagonisti il prosegue con brani che riguardano lo scorrere del vi si avvicinano con curiosità ed interesse. Si parla dello sviluppo del monastero serrese ad iniziare monastero o il santuario di Santa Maria del Bosco tempo, le tradizioni e le consuetudini della vita nel così di argomenti sostanziali quali la preghiera dalla sua fondazione per giungere, attraversando con il suo “laghetto dei miracoli”. Posto di assoluto

46 Anno 2010 - n° 1 Anno 2010 - n° 1 47 rilievo è riservato al racconto ed alle immagini della sottoscritto l’acquisto prima della sua realizzazione; visita di Giovanni Paolo II al monastero di Serra ma un contributo notevole è stato anche quello di LA GIORNATA DEI San Bruno nel 1984, unico papa in tempi recenti a alcuni enti privati e pubblici che hanno sostenuto visitare un monastero certosino. In questo inserto l’iniziativa. Tra questi la Camera di Commercio MONACI CERTOSINI vengono poi citati gli altri illustri ospiti che hanno di Vibo Valentia, che, fortemente impegnata nella onorato il monastero serrese con la loro presenza, promozione della cultura e delle peculiarità del dom Helder Camara, il Card. Carlo Maria Martini e territorio calabrese, ha fatto proprio il progetto MATTUTINO “Ogni notte i monaci vegliano con le il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo editoriale facendosi carico in coedizione di una lampade della preghiera accese in attesa del ritorno del I. L’ultimo inserto, infi ne, riguarda più da vicino parte della tiratura. La sensibilità del Commissario Signore”. Alla notte succede una giornata dedicata l’intero ordine certosino narrandone la storia, il della Camera di Commercio Michele Lico, a cui alle diverse occupazione e alla preghiera nell’arco suo posto nell’ambito della Chiesa contemporanea. va un sentito ringraziamento, ha contribuito in temporale di circa dodici ore che vanno dalla sveglia Vengono descritte, infi ne, le tappe della formazione modo sostanziale alla realizzazione dell’opera. del mattino (h. 24.00) alla compieta della sera (h. attraverso le quali si diventa membri professo di Un volume, quindi, che riserva una molteplicità 19.00). In certosa il canto è una parte essenziale questa famiglia monastica. Il volume è completato di messaggi al suo pubblico. Nella lettura si viene della vita monastica e una parte imprescindibile da una serie di appendici che arricchiscono l’opera rapiti dalle immagini incantevoli ma pian piano di quella liturgica, in cui si traducono la soavità con testi e informazioni particolarmente interessanti. scorrendo le pagine si arriva ad incontrare in modo dell’anima e la pace del cuore. Troviamo quindi in calce al volume gli scritti di personale alcuni uomini che ancora oggi danno al san Bruno: la Lettera a Rodolfo il Verde e la Lettera mondo la testimonianza di un valore “altro” e più PRIMA “Quando al mattino il primo raggio di sole ai suoi fi gli di Certosa e la sua Professione di fede grande. “Nel mondo odierno a un tempo grande penetra nella cella del monaco è come se si adempisse raccolta in punto di morte dai suoi primi confratelli. e limitato, meraviglioso e sfi gurato, forte e malato, una promessa: il sorriso dell’Alleanza continua a Viene data in seguito una scelta dei Titoli funebri, ci sono uomini e donne che, sedotti dal mondo rifi orire”. Alle sette del mattino suona la campana testimonianze dei contemporanei all’annuncio della divino e trascendente, fanno la stessa scelta radicale per chiamare i certosini alla prima, la preghiera morte del santo fondatore dei certosini. L’elenco che fece Bruno più di novecento anni fa. A loro, un che ciascuno celebra nell’oratorio della propria dei maestri dell’eremo e dei priori della certosa giorno Dio si è rivelato come immensamente buono, cella dove il monaco si dedica alla Lectio divina, a partire dalla sua fondazione raccontano di una dolce di una dolcezza che non è di questa terra. Sono esercizio spirituale che lo porta a rimanere a lungo lunga presenza guidata in molti casi da autorevoli stati affascinati da questo volto di tenerezza, il loro sul testo biblico, leggendolo e rileggendolo, perché concittadini calabresi. Il catalogo delle certose cuore si è infi ammato d’amore divino, la loro anima nutra l’anima e apra il cuore a Dio. In certosa italiane storicamente esistite ed in pochi casi ancora ardente per quel fuoco ha fatto propria la supplica: convivo i monaci del chiostro e i monaci conversi. attive, accompagnato da un breve profi lo storico, «L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente; quando Entrambi condividono la stessa vocazione ma insieme a quello delle certose attualmente abitate verrò e vedrò il volto di Dio?» (Salmi 42, 3). Il monaco gli uni vivono nel segreto della loro cella e sono nel resto del mondo danno l’idea di un ordine dalle diventa in qualche modo un testimone della bontà sacerdoti o destinati ad esserlo; gli altri consacrano profonde radici storiche, ma proiettato verso il di Dio. Pur non proferendo parola e vivendo nel suo la loro vita a Dio, non solo con la solitudine ma futuro. Il glossario dei termini monastici in uso nel monastero ben recintato, egli fa giungere agli altri anche dedicandosi al lavoro manuale fuori cella. linguaggio certosino e la bibliografi a completano l’invito: «Gustate e vedete com’è buono il Signore» il quadro di un’opera che pur non avendo la (Salmi 34, 9)”(Dalla Prefazione). LITURGIA EUCARISTICA “La messa quotidiana pretesa di essere esaustiva può considerarsi una in certosa è da considerarsi il momento più alto della pietra miliare nell’ambito delle pubblicazioni vita fraterna”. La celebrazione si conclude con un di argomento certosino. La pubblicazione del *Direttore Museo della Certosa lungo momento di ringraziamento: è il viatico che volume è stata resa possibile grazie al contributo di Serra San Bruno prelude alla giornata in cui il monaco mantiene delle poco meno di duemila persone che hanno vivo il legame con Gesù. I gesti e gli atteggiamenti creduto in questa operazione editoriale ed hanno © Foto: Fernando Moleres corporei sono curati in modo particolare in quanto

Anno 2010 - n° 1 49 introducono la realtà del mondo spirituale nella chiesa, si ritrovano nel “capitolo”, luogo di incontro sfera del visibile e del sensibile. e di riunioni straordinarie. Dopo si concedono una ricreazione, occasione di autentuca vita fraterna, TERZA “Al termine della liturgia eucaristica inizia lo che avviene anche all’aperto, e durante la quale si spazio ampio di solitudine che i monaci dedicano agli parla di argomenti più vari, si sorride e si scherza, esercizi spirituali e alle incombenze della vita quotidiana arricchendosi umanamente e spiritualmente. Una per se stessi e per la comunità. Celebrata la terza della volta a settimana i certosini escono dalla clausura beata vergine Maria e quella del giorno, i monaci si per lo “spaziamento”, una passeggiata di quattro ore dedica per un paio di ore alle occupazioni della cella”. Ai nei boschi delle Serre. Al di fuori dello spaziamento monaci del chiostro è richiesto di non uscire dalla non possono uscire e si chiudono nella clausura che cella - che è una casetta di due piani con piccolo è il segno visibile di separazione dal mondo. Netto giardino - dove pregano, studiano e lavorano. Lo è anche il taglio dei legami con la famiglia potendo studio è considerato essenziale per progredire nel ricevere ogni anno i genitori o gli altri parenti per cammino spirituale. Ecco perché tra gli ambienti tre o quattro giorni al massimo. comuni della certosa la biblioteca è di sicuro un luogo di notevole importanza. Ma anche il lavoro VESPRI “Siamo la termine del giorno, anche se non occupa una posizione centrale nella vita del sono ancora le 17,00 e la campana richiama i monaci alla certosino, tanto da essere considerato una forma di preghiera”. Dopo aver celebrato nella solitudine il preghiera, così come alto è il valore dell’essenzialità vespro De beata, dedicato a Maria Santissima, che e della povertà. la tradizione certosina vuole madre singolare dei monaci, al suono della campana, il certosino esce SESTA “Sono le 11,57: la campaqna richiama dalla propria cella per recarsi in chiesa. Particolare l’attenzione alla preghiera imminente; un tocco sulla cura viene riservata, all’interno della comunità, torre dell’orologio, l’avanquarto, avverte i monaci che agli anziani e agli ammalati e si crea un rapporto dopo tre minuti inizierà la preghiera di sesta”. Dopo intenso tra questi e chi si occupa di alleviare i loro la sesta c’è il pranzo solitario. Il monaco scende problemi. I primi devono esercitarsi nella paziente al piano inferiore e mette nel suo portapranzo, sopportazione, gli altri nell’esercizio della carità. una cassetta di legno con manico, il pasto che il fratello ha lasciato nello sportello. Risale, lo COMPIETA “Sono le 19,00 e la campana suona per dispone sul tavolo con vista giardino e, dopo una l’ultima volta di questo giorno passato nella preghiera breve preghiera, qui lo consuma. Solo la domenica e nel servizio a Dio e ai fratelli e in ginocchio si venera i certosini pranzano tutti insieme. Il tempo tra il ancora la Vergine Maria e il Redentore”. Termina, così, pranzo e la Nona è un momento libero da dedicare la giornata dei certosini all’interno del convento a se stressi e luogo privilegiato per trascorrerlo è il dove passano la loro esistenza nella solitudine e proprio giardino dove coltivano liberamente fi ori, nel nascondimento. E al termine di una vita spesa ortaggi, erbe offi cinali. per Dio e con Dio, il monaco viene seppellito nella nuda terra sotto una croce che non riporta NONA “Alle 14,00 con la celebrazione della Nona nemmeno il suo nome. Il tempo non è solo l’arco si apre il pomeriggio di studio e lavoro.” Nelle cronologico tra l’entrata in monastero e la fi ne della domeniche e nelle solennità la celebrazione di vita, ma è un’opportunità per vivere nel silenzio la Nona è comunitaria e i monaci, dopo essere stati in comunione che accoglie gli altri senza esclusione.

Anno 2010 - n° 1 51 ochi minuti, ma intensi; un’esperienza resa unica anche dalla colloquialità di quel momento altamente signifi cativo. Il Commissario della Camera di Commercio MicheleP Lico ha incontrato Papa Benedetto VXVI nell’aula Nervi in Vaticano, nel corso dell’udienza generale del mercoledì 17 febbraio u.s. Papa Ratzinger, uomo straordinariamente carismatico e allo stesso tempo umile e incline all’ascolto, ha mostrato attenzione e interesse a quanto il Commissario Lico ha avuto modo di esprimergli nel corso della breve udienza. Un incontro dalla forte valenza simbolica che ha contribuito a creare attenzione su Vibo Valentia, sull’immagine complessiva del territorio e del suo tessuto produttivo, ma anche sulla Bellezza del Sacro e sulla forza che essa imprime nella provincia vibonese, terra amata da San Bruno di Colonia, al punto tale, da fondarvi, a Serra San Bruno, la Certosa più importante del suo Ordine in ambito Mondiale. E a conclusione dell’incontro il Commissario Michele Lico ha donato al Santo Padre il prestigioso volume “I certosini a Serra San Bruno - Nel silenzio la Comunione”, pubblicazione compartecipata dal Museo della Certosa di Serra San Bruno e dalla stessa Camera di Commercio di Vibo Valentia. Il direttore del Museo della Certosa, Fabio Tassone, ha intrattenuto con il territorio che lo circonda. Sarebbe informato della circostanza in cui sarebbe stato diffi cile immaginare il territorio delle serre e l’intero fatto dono al Santo Padre del volume sulla comprensorio vibonese senza la presenza costante lungo Certosa, ha espresso anche a nome della comunità novecento anni della Certosa di Serra San Bruno. monastica serrese il proprio compiacimento per Quando è stato proposto alla Camera di Commercio di la bella occasione in cui il pontefi ce ha potuto Vibo Valentia di sposare e sostenere questa iniziativa ricevere direttamente nelle proprie mani il volume editoriale, il Commissario Michele Lico, dai pochi Il Commissario Michele Lico incontra fotografi co. “Questo volume, come la stessa Certosa elementi allora delineati, ha saputo comprendere, di Serra San Bruno, che è l’oggeto della pubblicazione, quanto la promozione della cultura e della singolarità racchiude in se molteplici aspetti. di un contesto come quello serrese potesse contribuire Il libro è allo stesso tempo un’opera d’arte fotografi ca e al rilancio del territorio ed ad una sua migliore la documentazione di un vita spirituale. Racconta della riqualifi cazione culturale. Questa occasione, poi, della vita dei monaci di oggi, delle loro aspirazioni e delle loro consegna del volume a Sua Santità Benedetto XVI, ha consuetudini, e delinea la storia e i rapporti che dalla conferito all’intera iniziativa quel sigillo che forse non PAPA BENEDETTO XVI fondazione fi no ai nostri giorni il monastero certosino avremmo sperato di avere.”

52 Anno 2010 - n° 1 Anno 2010 - n° 1 53 di Monica De Marco* solo un piccolo centro abitato di appena 350 anime, un nugolo di case che si dipanano a partire dall’antica chiesa parrocchiale. Un “paese” tranquillo, Ètutto sommato privo di particolari attrattive, come ce ne sono tanti disseminati sulle colline che sovrastano la costa vibonese. Potenzoni è una piccola frazione del Comune di Briatico con una forte identità. Ormai da 17 anni, la domenica del Corpus Domini le vie del borgo si trasformano, come investite da un alito di magia, in Tutti i colori un luogo d’incanto. Le modeste facciate delle basse costruzioni prospicienti vengono tappezzate di verzure e di racemi fi oriti. dei prati Come prevede la tradizione, i balconi ostendono i drappi e i damaschi più belli. Ma, soprattutto, sull’asfalto delle strette stradine interne vengono di Calabria stesi i colori brillanti di soffi ci tappeti variopinti, sapientemente composti con petali e fi ori di campo. per Tutti i membri della piccola comunità concorrono all’allestimento di questa scenografi a, destinata ad accogliere e onorare il passaggio del Santissimo Sacramento che verso sera attraverserà le vie, condotto da un l’INFIORATA corteo processionale, e ciascuno, dagli anziani ai bambini, svolge diligentemente il proprio compito. I quattro rioni in cui il paese è stato organizzato sin dall’introduzione dell’infi orata, DI POTENZONI nell’ormai lontano 1992, ognuno guidato da un coordinatore, si confrontano in una gara senza veri vincitori né vinti, che persegue l’unico scopo di stimolare la competizione e la ricerca di

54 Anno 2010 - n° 1 Anno 2010 - n° 1 55 forme e combinazioni cromatiche sempre nuove ospitare. Dopo diverse ore, ultimate le operazioni e sempre più raffi nate. preliminari, s’iniziano a disporre ad arte i petali Da quando, infatti, il parroco, padre Lorenzo e i fi ori raccolti e accuratamente approntati nei Di Bruno, nativo di S. Costantino di Briatico ma giorni precedenti. giunto a Potenzoni agli inizi degli anni ’90, reduce Se, infatti, di alcune varietà s’impiega l’intero da 25 anni di esperienze maturate nel centro fi ore, di altre occorre separarne le varie parti, Italia, ha avviato i suoi parrocchiani a questa di cui si utilizzano ora i petali, ora i pistilli, ora complessa pratica, le competenze estetiche e il i semi o le foglie.Deputate al paziente compito livello tecnico degli “infi oratori” potenzonesi si di prelavorazione sono solitamente le persone sono notevolmente innalzati, tanto da meritare anziane, mentre i più giovani sono impegnati riconoscimenti a livello nazionale. nella raccolta di fi ori ed erbacee, reperiti Sembrerebbe cosa facile realizzare queste prevalentemente nei prati circostanti, anche se composizioni fl oreali stese sul piano stradale. per i colori non disponibili tra le piante selvatiche Si tratta in realtà di un’operazione delicata si ricorre ai fi ori coltivati. che ha richiesto, negli anni, un adattamento Anche la fase fi nale vede coinvolti adulti e del modello importato in sostanza da centri bambini, sempre sotto la supervisione di padre di antica tradizione, come Foligno e Genzano, Lorenzo e diretti dal coordinatore del proprio alle particolari condizioni ambientali delle rione. colline vibonesi. In primo luogo si è operata In questa settimana di intensi preparativi una selezione delle varietà fl oreali impiegate, non solo si rinsaldano i legami tra i membri privilegiando quelle che si sono rivelate in grado della comunità, ma essa stessa si riappropria di reggere al meglio l’esposizione prolungata al integralmente di quel rapporto con l’ambiente sole di metà giugno. che per secoli aveva rappresentato la principale La domenica del Corpus Domini, alle quattro risorsa dell’economia del paese, a vocazione di notte, destati da uno sparo, le squadre dei agricola. Protagonista incontrastata dell’infi orata rioni - Torre, Chiesa, Glicine e Agave - sono già di Potenzoni è la ginestra, il “fi ore del deserto”, al lavoro, sotto la guida attenta ed amorevole presente in abbondanza nei dintorni, che fornisce di padre Lorenzo. Attingendo ad un vasto con il suo giallo brillante il colore di base di quasi repertorio iconografi co, per mesi ci si adopera tutte le composizioni, contribuendo a esaltare la all’elaborazione dei soggetti che vengono gamma cromatica delle altre varietà impiegate: dapprima delineati su carta, poi riportati con la dal bianco crema di crisantemi e gerbera al rosso tecnica dello spolvero sull’asfalto e ripassati con dei garofani, dalle tenere nuance dell’ortensia, l’ausilio di una tinta a base di calce, mentre solo che transitano dal rosa all’azzurro, al violetto nelle prime ore del giorno della festa si eseguono del Bougainville, all’arancio dei pistilli scartati e le sottili fasce che delimitano le campiture, raccolti con infi nita pazienza. ottenute tramite un impasto di terriccio e fi ltri di Il verde si ottiene dalla cosiddetta Lingua di caffè, sagomato, nei tratti rettilinei, con l’ausilio Cane, un’erbacea selvatica molto diffusa in di asticelle di legno. zona, mentre gli incarnati delle fi gure vengono Il sottofondo viene poi preparato stendendovi resi utilizzando il grano e l’infi orescenza di riso o segatura, per evitare che il contatto diretto un’altra erbacea. Per particolari effetti si ricorre con l’asfalto “bruci” la tenera materia che dovrà anche ad altri cereali e a leguminose come le

56 Anno 2010 - n° 1 lenticchie e i fagioli neri, unici materiali non fl oreali consentiti dal rigido regolamento, purché in quantità limitate. La scelta dei motivi decorativi non è fi ne a se stessa ma risponde a precisi intenti, rimandando simbolicamente all’oggetto della celebrazione, l’Eucaristia, esaltato anche attraverso la raffi gurazione di personaggi e scene del Nuovo Testamento, giungendo a composizioni alquanto complesse, che richiedono perizia estrema nella selezione e nella disposizione dei fi ori per ottenere, ad esempio, la tridimensionalità dei volti e il contrasto chiaroscurale dei panneggi. Si rimane sbalorditi da come nel giro di poche ore il paese appaia completamente trasfi gurato; i tappeti di fi ori e petali, che invitano ad addentrarsi per le strette vie, fi niscono per condurre all’altare che ciascun rione ha allestito, riprendendo l’antica consuetudine degli apparati effi meri. Alle 17:00 in punto, rimosse le transenne e asportati i teli parasole di protezione, preceduta dalla giuria composta da tecnici ed esperti, una folla di curiosi si riversa silenziosa lungo i margini delle stradine, facendo attenzione a non arrecare danni al prodotto di tante ore di applicazione certosina che solo il corteo processionale del Corpus Domini, poco più tardi, potrà calpestare. Il vincitore sarà proclamato la domenica successiva, sulla scorta dei pareri espressi dai giurati, ma si tratta, come abbiamo già detto, di una vittoria relativa, che comporterà per quel rione l’onere di organizzare a proprie spese una festa per l’intero paese. La fama dell’infi orata potenzonese, nata senza pretese di notorietà, quasi come un fatto intimo della comunità, nel corso degli anni si è propagata al punto da attirare visitatori anche extraregionali, che giungono a Potenzoni, distante, lo ricordiamo, solo 13 chilometri da Tropea, nel primo pomeriggio a bordo di pullman o con auto private, accolti con grande

58 Anno 2010 - n° 1 senso di ospitalità dalla popolazione locale, e dall'Associazione organizzatrice, “Potenzoni in fi ore onlus”, costituita nel 2009. Mentre in tutta la regione persiste l’antica usanza di cospargere di petali il corteo processionale del Santissimo, Potenzoni ha consolidato negli anni la pratica dell’infi orata che è diventata una consuetudine e una tradizione tipica del paese, culminante nel rito religioso cui ancora una volta l’intera comunità, in solidum, è chiamata ad assistere. Ed è ormai un’attitudine e una competenza che agli abitanti del paese, tutti provetti “infi oratori”, riconoscono anche i centri del circondario, con qualche tentativo di emulazione, come nel caso di San Giovanni di Zambrone. A Pizzo gli infi oratori di Potenzoni sono stati invitati dall’amministrazione comunale a eseguire una “pittura fl oreale”, com’è stata giustamente defi nita, raffi gurante l’emblema cittadino, per il 23 aprile, festa del santo patrono Giorgio Martire. La splendida composizione, eseguita su un pannello inclinato di 18 mq, è destinata a rimanere esposta al cosiddetto spuntone, fondale della piazza centrale napitina, per diversi giorni, all’ammirazione di migliaia di persone, rinsaldando così i legami tra comunità vicine geografi camente, ma troppo spesso assai distanti per molti altri aspetti. È un’esperienza, costruttiva in un momento storico in cui si ha sempre maggiore coscienza che un corretto processo di valorizzazione turistica di un territorio possa passare solo attraverso un sistema integrato di gestione delle risorse offerte dai vari interlocutori presenti nell’area, nel segno del dialogo e della reciproca collaborazione.

*storica

Anno 2010 - n° 1 61 di Giuseppe Paolillo* e l’Unione Zoologica Italiana, anziché il robusto Orso abruzzese o l’elusivo Capriolo di Orsomarso, il perseguitato Lupo o la sinuosa Lontra, ha scelto proprio lei come LA SALAMANDRINA simboloS del prestigioso sodalizio che riunisce tutti gli studiosi della scienza che fu già di Ulisse Aldovrandi, un motivo ci sarà pure stato. Di certo non la popolarità della bestiola, che, anzi, è ignota ai DAGLI OCCHIALI più, già fortemente a digiuno di conoscenze quando si tratta di districarsi tra classi, ordini, famiglie, generi l’eslusivo abitante dei boschi delle Serre e specie che fecero la gloria di Linneo; né la bellezza o la maestosità, non avendo la medesima ispirato paragoni o simboli di eroica fi erezza, appannaggio di ben più nobili creature alate, appartata com’è nel suo umido microcosmo di ruscelli, muschi e foglie cadute. La ragione è che lei, la Salamandrina dagli Occhiali, come dicono gli scienziati, è un “endemita” dell’Appennino meridionale, vale a dire che questo piccolo capolavoro dell’evoluzione, che dovremmo custodire come la Cappella Sistina, ce l’abbiamo solo noi e nessun altro al mondo. E che sia davvero unica lo dimostra ancora di più il fatto che la specie che vive nei boschi delle Serre, è quella Salamandrina terdigitata (cioè con quattro dita sia nella mano che nel piede) che solo da poco è stata separata come specie a sé, rispetto alla pur simile Salamandrina perspicillata e il cui areale è limitato alla Campania centro-meridionale, Basilicata e, naturalmente, Calabria. Eppure, ci scommetto, se chiedete in giro che cos’è e dove vive una Salamandra, quasi tutti vi diranno di averle viste sui muri delle case, di notte, specie su una parete illuminata da un lampione, in paziente attesa di qualche insetto da mandare giù nello stomaco; le stesse, orripilanti creature che suscitano attacchi di panico nelle casalinghe che se ne ritrovano una attaccata al soffi tto, con immancabile mobilitazione familiare per accoppare il mostruoso intruso. Piccole tragedie di una (in) cultura naturalistica da anno Mille. Vagli a spiegare che l’innocuo e verrucoso Sauro dalle dita adesive, vittima innocente di una secolare zoofobia, è un

Anno 2010 - n° 1 63 Rettile che risponde al nome di Geco, mentre la Salamandra e la nostra Salamandrina sono due Anfi bi Urodeli della famiglia dei Salamàndridi, noti solo a qualche escursionista o cercatore di funghi. Ma poi, perché complicarsi la vita con tutti questi nomi, tanto, sempre animali sono! E invece se vogliamo conoscere il minuscolo protagonista del nostro interesse scientifi co, non possiamo esimerci dal richiamare la sua appartenenza a quel gruppo, gli Anfi bi appunto, che annovera animali che, almeno quelli, tutti conoscono: parliamo di Rane, Rospi e Raganelle. Animali, come dice l’etimo del termine, dalla “doppia vita”, strettamente dipendenti dall’acqua nella prima parte della loro esistenza, e terrestri da adulti, costretti però a ritornare nella loro ancestrale e liquida culla al momento di perpetuare la specie. Fin qui le somiglianze con le saltellanti e rumorose ranocchie o con i goffi e bitorzoluti rospi, i cui girini, simili ad enormi spermatozoi, riempivano le sempre più rare “gebbie” per l’irrigazione, prima di perdere con la metamorfosi dei nostri elementari esperimenti di scienze naturali, la coda e le branchie e acquisire come per incanto le rivoluzionarie (evolutivamente parlando), quattro zampette. Mentre le nostre Salamandrine dagli occhiali, come i Tritoni, loro stretti parenti, Anfi bi sono, ma “Urodeli”o “Caudati” in quanto la coda, loro, la conservano, eccome. Le loro larve infatti sono simili agli adulti, ma di colore più chiaro, con due ciuffi di branchie che sporgono ai lati della testa e che perderanno nel corso della metamorfosi, quando, dopo circa due mesi dalla schiusa dell’uovo, lasceranno l’acqua e si avventureranno nottetempo per boschi e prati alla ricerca di chioccioline, vermi o insetti adatti alle loro dimensioni. Ma se anche se ne andassero lentamente a spasso di giorno, approfi ttando di un bel temporale o di un’umida giornata, il colore bruno nerastro del dorso, di certo non ne favorirebbe l’avvistamento, nonostante quel caratteristico disegno chiaro a forma di V, sugli occhi sporgenti, che giustifi ca il nome volgare dato alla

64 Anno 2010 - n° 1 Anno 2010 - n° 1 65 specie. E poi, piccole come sono! Sette, nove cm per (Bombina pachypus): un’altra specie endemica che uova è interna, ma il passaggio degli spermatozoi afferrati con le terribili mandibole ne scioglie i pochi grammi di peso, con le costole e le vertebre è pure presente nel territorio delle Serre. Per fare non prevede focosi amplessi, essendo affi dato ad tessuti interni e se li succhia e per non parlare delle così evidenti che sembrano in procinto di morire di paura inarca il dorso come un contorsionista, si un pacchettino di 2 mm, trasparente,detto appunto carnivore Trote iridee immesse nei i nostri torrenti fame. Insomma tutt’altra cosa rispetto all’aspetto copre gli occhi con le zampette anteriori, talvolta spermatofora, depositato sul terreno dal maschio per i famigerati ripopolamenti a scopo ittico. Se poi fl orido e pasciuto della cugina Salamandra gialla e fi no a mostrare le parti inferiori vivacemente e introdotto nella cloaca dalla femmina. A questo aggiungiamo i tagli di alberi che crescono lungo nera, che, con i suoi 20 cm di lunghezza, è il gigante colorate. Un atteggiamento che i tedeschi chiamano punto la ricerca di una zona con acqua lenta, come le sponde dei corsi d’acqua, la cementifi cazione europeo del gruppo. Ma allora, gracile com’è, come “Unkenrefl ex”, cioè, letteralmente,” rifl esso l’ansa di un torrente, una pozza, un abbeveratoio, degli alvei, l’inquinamento, la stradomania che reagisce di fronte ad una minaccia? Ebbene, non Ululone”. E se ciò non basta, allora, dalle ghiandole purché all’ombra, diventa indispensabile per non risparmia neppure le montagne, l’uso di avendo altri sistemi per cavarsela, la Salamandrina del dorso granuloso, ecco fuoriuscire una secrezione portare a termine la deposizione delle uova che, fuoristrada e motocross , si comprende come solo mette in atto degli autentici bluff. O si fi nge morta, biancastra, dall’odore di aglio e tossica per le singolarmente e fi no a una cinquantina, vengono salvando il suo ambiente fatto di acque limpide e oppure esibisce il rosso acceso della parte inferiore mucose degli incauti predatori. Per sfuggire ai attaccate ad uno stelo, un sasso, o una radice che boschi ombrosi, potremo sperare di assicurare un della coda arrotolandola sul dorso, sperando rigori dell’inverno, la nostra Salamandrina si ritira sporge sott’acqua. Trascorsi una ventina di giorni, futuro alla nostra delicata, riservata, italianissima, così di spaventare il potenziale aggressore. Uno sotto terra o trova rifugio in una catasta di legna, dalle uova si schiuderanno i girini che , dopo circa Salamandrina dagli Occhiali. stratagemma che ricorda quello messo in atto da un muro a secco, le radici di un albero, per poi due mesi, saranno pronti per affrontare la vita un rospetto che frequenta gli stagni e le pozze ritornare attiva con l’arrivo della primavera. Una terrestre. A meno che non vengano divorati da un *Responsabile WWF Calabria dell’Italia peninsulare, dalla Liguria alla Calabria volta giunto il momento della riproduzione, dopo il granchio di fi ume o da una mostruosa larva di e che risponde al nome onomatopeico di Ululone rituale corteggiamento a terra, la fecondazione delle Ditisco, un coleottero acquatico che , dopo averli © foto: Studio Bruno Tripodi - Serra San Bruno

66 Anno 2010 - n° 1 Anno 2010 - n° 1 67 di Giacinto Namia* a nostra Calabria - dall’Unità in poi, in circa congeniale di scienziato e poeta. Rimase intatta, un cinquantennio di vita nazionale - non solo e anzi si approfondì col tempo, la nativa tensione è stata abbandonata a se stessa, ma costretta etico-religiosa che era stata anche alla base della a subire una serie ininterrotta di violenze in sua esperienza di politico. ogniL suo elementare diritto. Rappresentanti della nostra Anile coltivò, parimenti, la professionale attività ANTONIO ANILE terra non sono mancati al governo dello Stato, ma per medico-scientifi ca e l’attività poetico-letteraria, uno strano fenomeno psicologico, che sta in rapporto che segnarono insieme, e con reciproci scambi tra scienza e poesia con la coscienza di una scarsa atuorità personale, si in sintesi armonica, il suo itinerario di vita e sono mostrati solleciti più del bene delle altre province di pensiero. La stessa denominazione della d’Italia che della propria. sua disciplina di insegnamento (fu professore Sono affermazioni che Antonio Anile, uomo di all’Università di Napoli e successivamente indole mite ma di solidi principi morali e già all’Università di Roma) -anatomia topografi ca intellettuale di spicco, fece nel discorso di apertura e descrittiva, prima, e anatomia artistica, dopo - della campagna elettorale del 1919 a Crotone; e sottolinea l’ambito non strettamente medico, ma tutto il discorso è pervaso da una calda passione si direbbe artistico-scientifi co, della sua docenza e etico-politica e da una fervida ansia di giustizia. quindi dei suoi interessi più vivi e profondi. Anile aveva allora cinquant’anni; era nato a Pizzo Scriveva “Materia e spirito sono una cosa sola; e l’una (ora in provincia di Vibo Valentia) il 20 novembre concorre alla formazione dell’altro, e viceversa”; non ha 1869, si presentava nelle liste del Partito Popolare fondamento la concezione “che separa i fenomeni di di Luigi Sturzo e fu eletto deputato nel collegio quantità da quelli di qualità, i materiali dagli spirituali, di . Il suo impegno politico durò poco e mette tra il nostro corpo e la nostra anima una barriera più di tre anni: rieletto nel 1921, dal 5 luglio del insormontabile”; è impossibile ed erroneo separare 1921 al 26 febbraio del 1922, fu sottosegretario al lo spirituale dal corporeo; il pensiero si nutre della Uomo mite e Ministero della Pubblica Istruzione dal 27 febbraio materialità in quanto “tutta la nostra materia è fatta intellettuale di spicco, al 30 novembre 1922 nei due governi presieduti per alimentare lo slancio del pensiero”. medico di professione, da Luigi Facta. Come Ministro della Pubblica Per Anile è continuo ed ininterrotto il fl usso vitale artista per vocazione. Istruzione si adoperò nell’opera riformatrice della che sale dal fi sico allo psichico, dal materiale Per lui materia e spirito scuola: un incarico assai delicato e impegnativo all’immateriale e coinvolge e lega, in unità erano una sola cosa se si pensa che Anile era stato preceduto, sia pure armonica e indissolubile, l’individuo e il cosmo, il in un fl usso vitale che legava, non immediatamente, in tale uffi cio da Benedetto terreno e il celeste, l’umano e il divino. in unità armonica e indissolubile, Croce, autore di una riforma mai approdata in Lo studio dell’anatomia del corpo umano non l'individuo e il cosmo, parlamento. Anile rilevò che l’errore di fondo poteva prescindere per lui dallo studio della il terreno e il celeste, che offuscava e invischiava l’annoso dibattito psiche; dove gli altri scienziati praticavano tagli l'umano e il divino. sulla scuola italiana e sulla riforma doveva essere e dissezionavano, egli rivendicava e rinveniva ravvisato nel fatto che si era “voluto operare nella armonia e unità; l’armonia che regna nell’universo scuola in termini quantitativi” e si era trascurato (macrocosmo) si ritrova nell’uomo (microcosmo) “quella secolare ed indefettibile forza ricostruttiva che e viceversa, opera entrambi di un unico creatore. viene dalla nostra religione”. Nel suo volume più noto e diffuso, che reca il titolo Il lavoro di Anile come Ministro fu molto breve; signifi cativo di Bellezza e verità delle cose (Firenze con l’avvento del Fascismo si ritirò dalla politica 1935), Anile osservava: “Una corrente calda, che attiva e ritornò a tempo pieno alla sua attività più venendo da lungi, attraversa simile ad un’arteria del

Anno 2010 - n° 1 69 nostro corpo il mare e che la Terra stessa nel suo moto anni, per citare i maggiori, di Saba, di Ungaretti, di e in esso dell’uomo e dell’umanità tutta, all’ultimo rotatorio soccorre, porta la primavera dove non sarebbe Montale, autori che avevano rinnovato la lingua lavoro, il più complesso: il volume Questo è l’uomo, mai giunta da sé e gli aspri scoscendimenti dei nordici poetica italiana e la poesia italiana tout court; ma che apparve postumo sul fi nire dell’anno 1943. fi ordi si costellano di tulipani”. per la produzione poetica aniliana questi nomi non Anile era morto a seguito di una grave forma di Anile ama cogliere e rappresentare la natura signifi cano nulla, non hanno alcuna incidenza. setticemia il 26 dicembre a Raiano, in Abruzzo, vivente, animata da una sorta di spirito vitale Il poeta di Pizzo era fedele al “sistema” poetico dove si era ritirato da qualche tempo, date le nascosto e intrinseco agli elementi. ottocentesco, perseguiva una sua linea poetica diffi cili condizioni dell’Italia in guerra. Si potrebbe pensare al pampsichismo dei fi losofi appartata che privilegiava il descrittivismo e in Quel volume chiudeva il suo itinerario di uomo e del tardo Rinascimento, ma certamente lo scrittore cui venivano via via riversandosi le problematiche di pensatore. Per dare un’idea dell’opera basterà respirava l’aria di vitalismo e materialismo per della sua ricerca scientifi ca e le tematiche della sua scorrene l’indice generale; il volume è diviso in così dire spiritualizzato che era ben presente nel confessione religiosa. tre grandi sezioni: Parte prima: Il Corporeo, Parte pensiero europeo dei primi anni del secolo scorso: E’ una linea poetica che non presenta moti o anche seconda: Lo Spirituale; Parte terza: L’umanità. si pensi all’evoluzione creatrice del francese solo sussulti di evoluzione; tutt’al più si può E’ studiato, a partire dalla cellula, il lungo Bergson la cui fi losofi a fu certo nota ad Anile. osservare che l’arrichimento e approfondimento percorso dell’uomo e della sua storia, che culmina Ma occorre soprattutto ribadire che Anile aveva dei temi scientifi ci porta il poeta, soprattutto nell’uomo Cristo (capitolo fi nale dell’opera). anima di poeta e vedeva e leggeva la natura delle nei libri sopra citati, a dare spazio alla scienza Il titolo del volume richiama alla mente il nome cose e degli uomini con l’occhio dell’artista: non è e al rapporto tra fede e scienza, a volte in modo di fi losofi come Nietzsche, autore di Ecce homo casuale che in un libro che vuol essere di scienza, scopertamente didascalico. L’anile poeticamente (1908), e di scienziati come Alexis Carrel, autore di come il citato Bellezza e verità delle cose, il termine più persuasivo va cercato in certi recuperi di L’uomo questo sconosciuto (1935), da lui composto relativo all’aspetto estetico bellezza, preceda atmosfere pascoliane nelle quali il poeta calabrese dopo la conversione al cattolicasimo, ma anche il termine proprio della ricerca scientifi ca (o fi ltra il suo affl ato religioso e fa sentire le sue di un letterato-poeta come Arturo Graf, autore fi losofi co-scientifi ca) verità, che non può non avere certezze metafi siche colorate di un vago panteismo di un volume che riprende il titolo dell’opera come suo oggetto specifi co altro che la certezza e misticheggiante, talora di sapore lontanamente di Nietzsche, Ecce homo: si tratta di un libro di la sua verifi cabilità. medievale. aforismi e di parabole. Per giunta in Anile il concetto di verità trascende Si leggano, per avere una prima idea del “tono” A pagina XIII dell’Introduzione di Questo è l’uomo la rigorosa certezza scientifi ca e assume valori e della poesia aniliana, i due sonetti Occhi morenti si legge: “Le scienze [...] debbono tenere a questo, e non toni religiosi. Come per l’antico salmista biblico (tratto dal volume Sonetti dell’anima -1903) e dimenticare il monito del più geniale fi siologo del secolo anche per il moderno scienziato “i cieli - e la terra Notte (tratto dal volume Sonetti religiosi -1922) scorso, Claude Bernard [1813-1878]: sono convinto che con essi - cantano la gloria di Dio”. Il primo è tramato di immagini suggestive che verrà il giorno in cui il fi siologo, il poeta e il fi losofo Ogni fenomeno naturale si traduce in “fenomeno un pò meno, come numero, di quelli dedicati ad sembrano quasi placare il senso arcano della fi ne e parleranno un unico linguaggio e s’intenderanno a di bellezza” (l’espressione è di Anile) e il bello, argomenti scientifi ci, ma sempre eccessivi; e lo stile, della morte; nel secondo la descrizione della notte vicenda”. Non è diffi cile individuare nella stessa come il vero e il buono, rinvia a Dio. Nel ritmo pur costantemente sorvegliato e classicamente è un pò artifi ciosamente fi nalizzata alle rifl essioni frase di Bernard il nucleo del programma di vitale del tutto della natrura vibra lo spirito di Dio. atteggiato, si fa spesso maniera. scientifi co-fi losofi che sulle vicende e, per dirla col vita e di lavoro dello stesso Antonio Anile; e il L’animo naturalmente poetico aveva fatto La poesia italiana ed europea contemporanea poeta, sulle vibrazioni sonore dell’universo. libro, dedicato alla moglie Maria Pekle, assume approdare il giovanissimo Anile (pubblicò la sua sembra estranea al nostro autore, che si rifaceva Tra i due soneti corrono circa vent’anni; Anile col il signifi cato di testamento spirituale. Le spoglie prima raccolta poetica Primum mane a vent’anni) a Carducci e ancor più a Pascoli, sacrifi cando più passare del tempo tese sempre più a “costruire” dello scienziato-poeta, restituite al paese natale, alla poesia propriamente detta prima che alla volte al suono estrinseco del verso la creatività una sua visione scientifi co-fi losofi ca dell’universo Pizzo, nel 1952, riposano oggi nella città, nella scienza; in ogni caso la produzione poetica fece dell’immagine. e chiese al nativo interesse per la poesia di farsene chiesa madre di San Giorgio. sempre da pendant allopera dello scienziato e ne Le opere di poesia più note risalgono agli anni 1924- strumento e supporto, con evidenti forzature. determinò e colorì il linguaggio. 1939: i Sonetti religiosi, i Nuovi Sonetti Religiosi, Le Anile, ormai avanti negli anni, volle consegnare la * storico Molti, forse troppi, sono i libri aniliani di poesia, Ore sacre, L’Ombra della Montagna. Erano quelli gli sintesi conclusiva della sua visione dell’universo,

70 Anno 2010 - n° 1 Anno 2010 - n° 1 71 di Michele Lico gli artisti giovani d’Italia! Il grido di ribellione che noi lanciamo, associando i nostri ideali a quelli di poeti futuristi, non parte già da una chiesucola Aestetica, ma esprime il violento desiderio che ribolle oggi nelle vene di ogni artista creatore. Noi vogliamo combattere accanitamente la religione fanatica, incosciente e snobbistica del passato, alimentata dall’esistenza nefasta dei musei. Ci ribelliamo alla suprema ammirazione delle vecchie tele, delle vecchie statue, degli oggetti vecchi e dell’entusiasmo per tutto ciò che è tarlato, sudicio, corroso dal tempo, e giudichiamo ingiusto, delittuoso, l’abituale disdegno per tutto ciò che è giovane, nuovo e palpitante di vita. Inizia così il Manifesto dei Pittori Futuristi sottoscritto l’11 febbraio 1910 da Umberto Boccioni unitamente a Carlo Dalmazzo Carrà, Luigi Russo, Giacomo Balla, Gino Severini. In quel messaggio è concentrato il temperamento del Boccioni, la sua “poetica”, la sua professione di contemporaneità ispirata da un senso di dinamismo e velocità. Esplicito, nel Manifesto il suo concetto di arte: “E’ vitale soltanto quell’arte che trova i propri elementi nell’ambiente che la circonda. Come i nostri antenati trassero materia d’arte dall’atmosfera religiosa che incombeva sulle anime loro, così noi dobbiamo ispirarci ai tangibili miracoli della vita contemporanea, alla ferrea rete di velocità che avvolge la Terra, ai transatlantici, alle Dreadnought, ai voli meravigliosi che solcano i cieli, alle audacie tenebrose dei navigatori subacquei, alla lotta spasmodica per la conquista dell’ignoto”. Umberto Boccioni fu pittore, scultore, scrittore ed ebbe chiara coscienza delle diffi coltà e delle contraddizioni del Futurismo, quello del Marinetti, a cui aderì ma da cui anche se ne distaccò, senza contrapposizioni, però, anzi trovando all’interno dello stesso movimento spazi di autocritica propositiva per superarne la crisi avvertita UMBERTO BOCCIONI come imminente. La combinazione di rifl essione critica e di impazienza rappresenta l’aspetto più

dinamismo e velocità della forma Autoritratto nel moto universale Anno 2010 - n° 1 73 Nudo Forme Uniche della continuità nello spazio, 1913, fusione in Bronzo

caratteristico dell’opera del Boccioni, artista colto, comincia a frequentare uno studio di cartellonistica anima avventurosa e irrequieta, girovago per realizzando alcuni pannelli con scene di automobili necessità e per passione. in corsa, alcuni dei quali ancora presenti nella Umberto Boccioni nasce a Reggio Calabria il 19 sede dell’Automobil Club di Roma. Ed è a Roma Ottobre 1882 da genitori romagnoli, Raffaele che frequenta la scuola libera del nudo e incontra Boccioni e Cecilia Forlani. Qui rimane poco; la il Severini divenendo con questi discepolo di famiglia si trasferisce presto a Forlì dove l’artista Giacomo Balla, nel cui studio approfondiscono la passa la sua infanzia. Ma anche questa sede è ricerca sulle tecniche divisioniste dalle quali, per provvisoria; il padre, impiegato di Prefettura, per evoluzioni successive, si arriva poi al Futurismo. esigenze di servizio, è costretto, infatti, a continui Il divisionismo prese spunto dal Pointillisme spostamenti. Così Boccioni arriva a Genova, poi a (Puntinismo) francese che accostava nella tela, Padova, dove inizia gli studi che prosegue a Catania attraverso puntini e non pennellate, colori puri conseguendo il Diploma presso un Istituto Tecnico. senza mischiarli, rivelando un interesse scientifi co Nel 1901 si trasferisce a Roma, presso una zia, e nella scomposizione retinilica del colore ottenuta

74 Anno 2010 - n° 1 Anno 2010 - n° 1 75 La strada entra nella casa, 1911, Olio su tela, 100x100, Hannover, Kurstmuseum Hannover mit Sommlung Spenghel Dinamismo di un Foott-baller, 1913. olio su tela, cm. 200x195, New York Moma Museum

76 Anno 2010 - n° 1 Anno 2010 - n° 1 77 La Città che sale dall’artista; era poi la retina dell’osservatore a ai concetti di simultaneità e velocità in un contesto ricomporre la tonalità. Il divisionismo, invece, di moto assoluto, che fa cogliere la realtà nella sua perse questo interesse scientifi co al colore e alla totalità, nella sua unitaria molteplicità, nella sua percezione, trasformando lo stile di questa tecnica, vita che è parte di quella universale. Per questo per cui i puntini diventarono fi lamenti frastagliati Boccioni ha nella sua scultura una costruzione che invece di accostarsi spesso si sovrapponevano. architettonica a spirale in una continuità di forme In questo modo le supe rfi ci sembravano vibrare che dà allo spettatore la possibilità di cogliere, di luce: e da questo dinamismo prese spunto il attraverso la forma-forza che scaturisce dalla forma Futurismo. Boccioni vi aderì dopo l’incontro col reale, la linea che determina gli oggetti nel loro Marinetti, in un momento imprecisato tra la fi ne del moto infi nito. La realtà quindi non sarà assoluta, 1909 e l’inizio del 1910, e con un bagaglio notevole ma cambierà in funzione della percezione di ogni di esperienze per i continui viaggi che lo portarono singolo spettatore: sarà, così, diversa da persona a Parigi, in Russia, a Monaco di Baviera e, quindi, a persona, quindi relativa. Una chiara infl uenza a Milano dove, nella fase pre-futurista, si lascia della teoria relativistica di Albert Einstein che contaminare dal simbolismo del Previati. E a Parigi, porta il Boccioni a considerare la forma dinamica Londra, Berlino, Bruxelles, così come in molte altre come una quarta dimensione, complementare e capitali europee organizza importanti mostre, così imprescindibile da quelle altre che ne determinano come partecipa alle numerose “serate futuriste” nei il volume. Purtroppo della sua produzione scultorea teatri delle province italiane. Nel 1912 pubblica il poco rimane. Un primo gruppo di sculture risale Manifesto tecnico della scultura futurista. Guardò al periodo 1911-1912: Fusione di una testa e di una con attenzione anche gli altri artisti, tra cui Picasso; fi nestra; Testa+casa+luce (una sorta di parallelo col ma pur ammirandolo, considerava il cubismo dipinto “Materia”); Antigrazioso. troppo immobile, mentre l’arte doveva avere Dal 1912 inizia la serie delle opere dinamiche dinamismo e velocità. Un “dinamismo universale” Sintesi del dinamismo umano, Muscoli in velocità, che non vincola l’oggetto alla sua forma ma lo Forme uniche di continuità nello spazio, che è forse la mette in relazione con l’ambiente circostante, più riuscita espressione delle ricerche boccioniane perchè, diceva Boccioni, “tutti gli oggetti tendono in una sintesi di velocità, simultaneità, moto all’infi nito mediante le loro linee-forza, di cui la relativo. Che si ritrovano poi, anche nelle sue opere nostra intuizione misura la continuità”. Era suo pittoriche, tra cui La città che sale; Stati d’animo; La convincimento, infatti, che “quello che fa della strada entra nella casa; Visioni simultane. Solo alcune verità della vecchia pittura una dannosa menzogna di una produzione artistica importante e originale, è lo sdoppiamento tra lo studio del corpo e lo oggi presente anche nei più importanti musei del studio della forza, cioè tra lo studio della quantità mondo e concentrata in uno spazio temporale o conoscenza (che ho chiamata costruzione davvero esigua. Boccioni muore, infatti, poco più centripeta) e lo studio della qualità o apparizione, che trentenne, il 17 Agosto del 1916 a seguito di una che è la relazione dell’oggetto con l’ambiente e caduta da cavallo nelle campagne di Verona. “La sua che è una costruzione centrifuga” Alla costruzione dote essenziale, genuinamente artistica, - scriveva L. dell’oggetto partecipano, dunque, tutti gli oggetti Longhi in “Pittori Futuristi" - è quella di saper portare dell’ambiente in cui esso è immerso dando vita alla sopra un piano lirico colla forza della sua calorosissima “compenetrazione dei piani”, ovvero a una serie pittura, quello che resta per molt’altri mero enunciato”. di intersecazioni di linee e volumi che richiamano

78 Anno 2010 - n° 1 Anno 2010 - n° 1 79 Gli Uffici della Camera di Commercio

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