Siamo La Coppia Più Scenografa Del Mondo
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UN MODO SEMPLICE PER NON PERDERE 19 UN MODO SEMPLICE PER NON PERDERE NEMMENO UN NUNERO NEMMENO UN NUNERO DEI NOSTRI LIBRI DVD E CD martedì 26 febbraio 2008 DEI NOSTRI LIBRI DVD E CD UNISTORE UNISTORE Puoi acquistare le nostre iniziative Puoi acquistare le nostre iniziative chiamando allo 02-66505065 lun-ven. 9-14 chiamando allo 02-66505065 lun-ven. 9-14 o collegandoti al sito internet www.unita.it/store IN SCENA o collegandoti al sito internet www.unita.it/store MARIANELLI, UN TOSCANO DA OSCAR tremavano le gambe e mi sembrava di sentir parlare un’altra «PERÒ MI CONSIDERO UN MUSICISTA EUROPEO» persona». Alla premiazione ha ringraziato i genitori perché, racconta, deve a loro la passione per la musica. «Sin da bambino a «Mi sento un uomo molto fortunato. Ho potuto far parte di un casa ascoltavo la musica classica, i miei mi portavano all'opera, ho gruppo fantastico di persone e questo film è emozionante. Credo iniziato a suonare a sei anni. La musica è sempre stata parte della che si chiamino "movie" perché sono "moving", commoventi e mia vita e della mia famiglia. Non necessariamente per scopi questo film lo è su molti livelli». Così Dario Marianelli (nella foto), professionali ma per il semplice piacere di ascoltare e suonare». 44 pisano, cresciuto professionalmente a Londra dove ha Marianelli, nato a Pisa, è cresciuto professionalmente a Londra. approfondito gli studi di musica classica che sono alla base delle Musicalmente si sentirà più italiano o inglese? «È una domanda sue composizioni, ha commentato sul palco degli difficile - risponde - Mi considero europeo. Sono cresciuto a Oscar la vittoria per la colonna sonora del film musica classica, quindi la Germania, l’Austria, la Francia sono Espiazione, dramma ambientano nella Seconda anch’esse mie patrie musicali». Intanto sta già lavorando di nuovo Guerra Mondiale e diretto da Joe Wright. «spero di con Joe Wright, per il quale cura la colonna sonora del film The non aver detto cose sconclusionate sul palco. Mi Soloist che viene girato ora a Los Angeles. Francesca Gentile CINEMA Con «Non è un paese L’OCCHIO CRITICO per vecchi» i fratelli Coen han- no ricevuto quattro statuette tra L’epica Usa cui la più ambita, quella per il mi- vince, l’Italia glior film. In una serata piutto- sto noiosa la guerra in Iraq può consolarsi spunta nel documentario vinci- ALBERTO CRESPI tore che batte Michael Moore i Coen! Miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura ■ di Francesca Gentile / Los Angeles W non originale: tre Oscar tutti per loro, da dividere fra i due fratelli più simpatici e talentuosi che Hollywood abbia mai avuto. Per chi li ama, è festa: e pazienza se, a nostro parere, i fratelli sbancano finalmente l’Oscar con un film che non è il loro capolavoro. È capitato a tanti prima di loro: senza andare tanto lontano, a Martin Scorsese per The Departed, lLos Angeles Times ieri titolava: «E l’Oscar nonI è an- l’anno scorso. Paul Thomas Anderson, dato a Hollywood». Certo, è americana (ma non che meritava quanto loro, ha solo 37 hollywoodiana) la vittoria per il miglior film, Non anni e ha tutta una carriera per rifarsi è un paese per vecchi dei fratelli Coen che si sono ag- (Joel e Ethan ne hanno, giudicati anche le statuette per la regia e la sceneg- rispettivamente, 53 e 50). Semmai, la giatura non originale e che raccontano di un’Ame- lotta all’ultimo voto fra Non è un paese rica odierna, dolente, spietata, ma tutte le altre sta- per vecchi e Il petroliere – che comunque tuette importanti sono volate in Europa. È spagno- si aggiudica 2 statuette importanti, a lo il quarto Oscar del film dei Coen, al migliore at- Daniel Day Lewis come attore e a tore non protagonista, andato come da previsioni Martin Scorsese tra Ethan, a sinistra, e Joel Coen dopo aver annunciato il loro Oscar per «Non è un paese per vecchi»; sotto Francesca Lo Schiavo e Dante Ferretti Robert Elswit per la fotografia – è un segno di come l’Academy, quest’anno, abbia preso sul serio il proprio compito. Ha segnalato due opere imponenti, che in modo diverso riportano nel cinema americano un’epica che sembrava dimenticata, e compiono riflessioni dolorose sul passato di quel grande paese. È un Oscar per l’America feroce Il petroliere parte dal primo ‘900 per raccontare la nascita violenta del capitalismo americano; Non è un paese a Javier Bardem, che interpreta un assassino psico- per vecchi ci riporta negli anni ’80, patico e che nella vita è invece l’opposto. Sul tappe- Molti i talenti europei all’inizio dell’era reaganiana, per to rosso era accompagnato dalla mamma. «Tu sai premiati dalla statuetta fotografare il momento in cui quello che sono un bravo ragazzo», le ha detto sul palco. stesso capitalismo implode nella Sono poi inglesi le statuette al protagonista maschi- Come gli attori Day violenza più gratuita ed efferata. le Daniel Day Lewis, feroce pioniere della corsa al- Entrambi i film, infine, sono un l’oro nero nel Petroliere (altra amara riflessione sul- Lewis nel «Petroliere» grande lavoro sul paesaggio l’America) e alla non protagonista femminile, Til- americano, sulla vertigine che afferra da Wilson, una manager che uccide per coprire i e la francese Cotillard chiunque di fronte agli immensi vuoti crimini della sua impresa in Michael Clayton. È infi- nel ruolo di Edith Piaf che ancora occupano gran parte degli ne francese l’Oscar alla migliore attrice protagoni- Stati Uniti. Sia i Coen, sia Anderson sta, Marion Cotillard che ha interpretato Edit Piaf hanno girato fra Texas e New Mexico, in La Vie en rose. È solo la seconda volta che l'Aca- ration Homecoming. Sei marines, in diretta da Ba- anche se nel caso del Petroliere la storia demy premia un’attrice per un ruolo non in ingle- ghdad, hanno infine introdotto i candidati e il vin- si svolge in California. Che entrambi i se (la prima era stata Sofia Loren con La Ciociara). citore del miglior cortometraggio fra i documenta- film abbiano ripercorso i set di decine Fra i premi europei tre Oscar all’Italia: a Francesca ri: Freeheld, storia di una detective lesbica che, do- di classici, a cominciare dalla cittadina Lo Schiavo e Dante Ferretti per le scenografie del po essersi ammalata, nell’ultimo anno di vita ha texana di Marfa resa famosa dal musical di Tim Burton Sweeney Todd, al composito- lottato perché la compagna ricevesse la sua pensio- Gigante (e così battezzata perché il suo re pisano Dario Marianelli per le musiche di Espia- ne. Nella sezione cortometraggi «live action» l’ita- fondatore era appassionato dei Fratelli zione battendo fra gli altri l’italo-americano Marco liano Andrea Jublin, con il suo Il Supplente, è stato Karamazov di Dostoevskij, e in Beltrami. battuto dal francese Le Mozart del Pickpockets.Mi- particolare del personaggio della serva Americana, ma comunque anticonformista, è la glior film straniero l’austriaco Il falsario, vicenda di Marfa Ignatievna), è un’altra bellissima statuetta alla migliore sceneggiatura originale, an- un ebreo abilissimo che, in un lager, per i nazisti coincidenza che ci spinge a data alla ex spogliarellista Diablo Cody per il copio- deve falsificare i soldi degli Alleati. considerarli, idealmente, vincitori ex ne di Juno, su una sedicenne incinta. Diablo, che aequo. ha dedicato la statuetta agli scrittori appena usciti ccanto ad un rimpianto (fra le dallo sciopero che ha minacciato anche la cerimo- PREMIATI Francesca Lo Schiavo Del regista che li ha portati al secondo Oscar i attrici facevamo il tifo per Julie nia di domenica sera, è stata oggetto di una delle e Ferretti per «Sweeney Todd» due scenografi dicono: «Tim Burton è un gran- A Christie), possiamo sfoderare battute di Jon Stewart, conduttore senza infamia e de artista e già avere la possibilità di lavorare un pizzico di orgoglio italiano per i senza lode di una serata a tratti noiosa: «Da spoglia- con lui è un premio. All’inizio le scenografie di premi andati a Dario Marianelli rellista a sceneggiatrice si starà godendo la riduzio- Sweeney Todd dovevano essere create al compu- (colonna sonora di Espiazione) e alla ne del salario». Molte anche le battute politiche Siamo la coppia ter - spiega Ferretti - poi abbiamo deciso di co- coppia Dante Ferretti-Francesca Lo nell’anno delle elezioni presidenziali: «Di solito struire scenografie reali. Doveva essere una Lon- Schiavo (scenografie di Sweeney Todd). quando alle elezioni sono candidati un nero e una dra tenebrosa. Abbiamo creato quasi tutto in Marianelli è un pisano di 44 anni che donna, poi la terra viene colpita da un asteroide», bianco e nero, facendo una eccezione per il ros- lavora regolarmente in Inghilterra, ha detto Stewart che, proprio per lo sciopero degli più scenografa so: il colore del sangue, del giudice e della casa». Ferretti e Lo Schiavo sono invece i sceneggiatori, ha avuto solo 15 giorni di tempo per Ferretti e la Lo Schiavo hanno accumulato ne- degnissimi eredi di un artigianato preparare la serata. Altra freddura, sul fronte repub- gli anni un gran numero di nomination: «Sedi- italiano che da sempre fa incetta di blicano: «Oscar, all’età di ottant'anni è vecchio ab- del mondo ci candidature in famiglia - afferma Ferretti - e riconoscimenti. Per Dante e Francesca si bastanza per essere il candidato repubblicano alle adesso sono venuti anche quattro Oscar. Trop- tratta del secondo Oscar in tre anni, Presidenziali». pe volte in passato avevamo visto premiare col- dopo quello vinto nel 2005 per Aviator: Politica e guerra in Iraq sono stati protagonisti del- leghi con un lavoro inferiore per l’effetto domi- ma le due vittorie vengono dopo altre 6 le sezioni sui documentari.