URBAN DESIGN Rivista Bimestrale – Anno XX Novembre - Dicembre 2011 Sped
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6.2011 URBAN DESIGN Rivista bimestrale – Anno XX novembre - dicembre 2011 Sped. in a.p. – 45% art. 2 comma 20/b, legge 662/96 DCI Umbria Codice ISSN 1120-3544 - dicembre Rivista bimestrale – Anno XX novembre free download!!! iSsue Designing #6 confortable architecture www.ipad.maggioli.it LANDSCAPE DESIGN Sedute - Seats: TREELINE design: Pio e Tito Toso Nuovi fari Serie Titan. La forza del design. I fari della serie Titan sono equipaggiati con gli innovativi LED tipo Array brevettati della Bridgelux. www.briefingcom.it Questi LED consentono un’altissima resa luminosa a fascio ampio pari a 120°. Il corpo del faro è realizzato in alluminio pressofuso e sulla parte posteriore è stata realizzata una fitta alettatura in grado di aumentare in modo opportuno la superficie disperdente calore. È stata posta particolare cura nella realizzazione della tenuta stagna, che raggiunge IP65. La parte illuminante è protetta da uno schermo in vetro La qualità si mette in luce. temperato antiurto. Il montaggio si effettua tramite staffa a “U” dotata di staffa goniometrica maggiore di 180°. Fanno parte della serie di fari Titan tre diversi modelli: 10 W – 30 W – 50 W. Per ulteriori S.p.A. informazioni inquadra 20092 Cinisello Balsamo (MI) - Via Pellizza da Volpedo 57 Vantaggi: risparmio energetico, versatilità d’utilizzo, il Qr Code con il tuo Tel. 02/66013541 r.a. - Fax 02/6122573 design innovativo, robustezza, assenza di manutenzione. smart-phone. E-mail: [email protected] - www.arteleta.it 649_ART FARI TITAN LED 240x314 ES.indd 1 30/09/11 11.30 6 BALZANI Contro il progetto dell’amnesia Against the Project of Amnesia Marcello Balzani 8 PAESAGGIO · LANDSCAPE Quando l’immagine scompare. Il futuro prossimo del Grande Buddha di Bamiyan When the image disappears. The near future 44 PERCORSI · PATHWAYS of the Buddha’s of Bamiyan Uno spazio pedonale permeabile per l’alta velocità a cura di ∙ edited by Andrea Bruno A permeable pedestrian space for high-speed mobility Intervista a cura di ∙ Interview by Giuseppe Dell’Aquila 50 SOSTENIBILITÀ · SustaINABILITY Prestazioni energetiche in competizione Energy performance in competition a cura di ∙ edited by Luca Rossato 30 PROGETTO · PROJECT 52 EVENTI · EVENTS La corte degli alberi EVENto 2011 The courtyard of the trees L’arte per una rivoluzione urban a cura di ∙ edited by Federica Maietti EVENT 2011 Art for an Urban Revolution a cura di ∙ edited by Cristina Vanucci 6.2011 URBAN DESIGN 38 ACCESSIBILITÀ · ACCESSIBILITY La nuova porta dell’Anfiteatro Flavio A new gate to the Flavian Amphitheater Intervista a cura di ∙ Interview by Alessandro Camiz 56 URBAN DESIGN RECENSIONI · REVIEW Tirana. La capitale colorata 90 Un libro e un museo per il futuro Tirana. The Coloured Capital A book and a museum for the future Andrea Bulleri Franco Purini 94 Progettazione sostenibile in zona archeologica Sustainable design in an archaeological area Pina Ciotoli DOSSIER COLORE · COLOUR II Il progetto del colore contemporaneo The project of Contemporary Colour 82 ARREDO URBANO · URBAN FURNITURE Riorganizzare un lungolago Marcello Balzani, Carlo Bughi Reorganizing the Lake Fronty V Il colore immaginato a cura di ∙ edited by Alessandro Costa The Imagined Colour Marcello Balzani XIII Il colore per l’infanzia The colour for Childhood Francesca Valan XVIII Un confronto tra piani e progetti del colore A comparison of color plans and projects Marcello Balzani XX Progettare il colore Designing the Colour Carlo Bughi XXII Il colore negli interni residenziali Colour in Residential Interiors Carlo Bughi, Gianni Cagnazzo XXVI Il colore digitale The digital Colour Marco Medici 88 TECNOLOGIE E PRODUZIONE TECHNOLOGIES AND PRODUCTION Un nuovo laboratorio di ricerca e sviluppo A new Laboratory for research and development XXX Nuova Linea UNIFERCAP: copertura e resistenza New UNIFERCAP Line: covering and resisting BALZANI Contro il progetto dell’amnesia Against the Project of Amnesia Marcello Balzani … Di cosa soffri? Dell’irreale intatto dentro il reale devastato. Dei loro meandri avventurosi cerchiati di richiami e di sangue. Di quanto fu scelto e non toccato, dalla sponda del balzo alla proda raggiunta, del presente irriflesso che scompare. Di una stella che si è accostata, folle, e sta per morire prima di me. da René Char, Permanenza, in Nella pioggia doviziosa, 1972 Come è difficile far emergere la parolaprogetto ! e della crescita. Dato il progetto dell’amnesia Farla emergere dal dibattito politico, apparire (anche quotidianamente si ricrea (come nel mito) l’eterno solo citata) nella comunicazione di ogni giorno. La consumo (di cose, di suolo, di non-luoghi, di non- parola progetto sembra dar molto fastidio. Confonde. progetti, di tecnologie fuori scala), per un’architettura Opacizza. Fa perder tempo. È molto più semplice obesa. Diversamente dal sogno prometeico che ci condurre il gioco con vidimazioni, asseverazione, avrebbe voluti tutti, noi progettisti, projectati a processi imitativi, copie conformi. Se tra le parti ci si delineare ciò che non c’è, in libertà e consapevolezza, mette d’accordo su dove costruire, con cosa costruire, sembriamo piuttosto degli epimetei, dei fratelli minori quanto spendere, poi si può decidere di confezionare che vengono a conoscenza delle cose dopo che sono un progetto. Un bel progetto capace di tenere tutto accadute. Ecco quindi perché chiudere l’anno 2011 insieme, che sia collante risolutivo delle (ovvie) con un ricordo che dichiara, fin dalla copertina della incongruenze. L’unico progetto che appare vincitore nostra rivista, l’opposizione dura e tenace a questa è quell’amnesia. Un progetto suadente e immersivo, subdola idea di distanziare la realtà dalla memoria. poco ostile, ammiccante, dolce e proliferante. Un Paesaggio Urbano vuole ricordare e lo fa nel primo progetto che ha il compito programmato nel proprio decennale globale del nuovo millennio. Un decennale codice genetico di renderci tutti inconsapevolmente che mette insieme simboli, geografie, culture, poco attenti alla nostra identità, alla nostra espressioni artistiche e architettoniche molto diverse, coscienza, all’azione (mentre la conform-azione ma unificate dalprogetto della distruzione. Paesaggio attecchisce). Così appena svegli, ogni mattina, Urbano dedica questo suo ultimo numero dell’anno al possiamo essere inoculati di bisogni (si guardi bene tema della ricostruzione del Grande Buddha di Bamiyan, di bisogni e non di desideri) in modo da innescare attraverso il progetto della memoria di Andrea Bruno. un benefico consumo nella società del progresso Crediamo in quest’idea e non ne possiamo fare a meno. How is it difficult to let the then you can decide to pack action catches on). So when projected to outline what is first global decennial of the word project emerge! a project. A beautiful design we wake up every morning, we not there, in freedom and new millennium. A decennial Make it emerge in the political that keeps everything together, can be inoculated needs (note, awareness, we seem rather like that gathers together symbols, debate, let it appear (even that may glue and solve the needs and not ) to trigger a Epimetheus, younger brothers geographies, cultures, various simply quoted) in our daily (obvious) incongruities. The beneficial consumerism in who become aware of things and different artistic and communications is ever more only apparently winning our society of progress and after they happened. That’s architectural expressions, difficult. The word project project seems to be amnesia. growth. Since the amnesia why we decided to close the unified in theproject of seems to give much trouble. An immersive, persuasive, not project is recreated every year 2011 with a memory that destruction. Paesaggio Urbano It confuses. It’s opaque. It hostile, flirtatious, sweet and day (as in the myth) then declares, since from the cover dedicates this last number makes you waste time. It is proliferating project. A project the eternal consumption (of of our magazine, our tough of the year to the theme of much easier to lead the game that has a programmed task things, of soil, non-places, and tenacious opposition to reconstruction of the Grand with legalization, legalization, in their genetic code, that of non-projects, technologies this insidious idea of distancing Buddha of Bamiyan, through and imitative processes, banal making all of us unconsciously out of scale) perdures, for an reality from memory. Paesaggio the Project of Memory, by copies. Once parties agreed lesser attentive to our identity, obese architecture. Unlike the Urbano wants to remember. Andrea Bruno. We believe on where to build, with what to our conscience, to our Promethean dream that would Paesaggio Urbano wants to in this idea, we cannot do to build, how much to spend, actions (and the conform- have liked us all designers, remember and does so in the without. 6.2011 paesaggio urbano 7 PAESAGGIO · LANDSCAPE Quando l’immagine scompare Il futuro prossimo del Grande Buddha di Bamiyan When the image disappears The near future of the Buddha’s of Bamiyan a cura di ∙ edited by Andrea Bruno 8 paesaggio urbano 6.2011 A dieci anni dalla distruzione ad opera dei Talebani Masterplan per la salvaguardia della Valle di Bamiyan, Andrea Bruno torna in Afghanistan con indicazione dei principali ad occuparsi della valorizzazione e salvaguardia interventi di emergenza da realizzare sulla parete di questa grande opera scomparsa dei Buddha, 1966-67. Progetto A. Bruno Masterplan for the preservation Ten years after the Teliban’s destruction, Andrea Bruno of the Bamiyan Valley with emergency