UNIONE COLLINE MATILDICHE Sabato, 01 aprile 2017 UNIONE COLLINE MATILDICHE Sabato, 01 aprile 2017

Albinea

01/04/2017 Gazzetta di Reggio Pagina 21 Scontro fra sindaco e centrodestra sul piano di edilizia popolare 1 01/04/2017 Gazzetta di Reggio Pagina 29 Adolescenti digitali l' amore e il sesso 3 01/04/2017 Gazzetta di Reggio Pagina 30 Al circolo tennis c' è l' Abba Shown 4 01/04/2017 Gazzetta di Reggio Pagina 38 Vittoria Cadalora protagonista al Trofeo Australian al Ct Albinea 5 01/04/2017 (ed. Reggio Emilia) Pagina 55 Auto distrutte, miracolati gli autisti 6 01/04/2017 Il Resto del Carlino (ed. Reggio Emilia) Pagina 56 Tre telecamere per combattere i ladri 7 01/04/2017 La Voce di Reggio Emilia "Generazione Tvb", il libro che "legge" i giovani di oggi 8 Quattro Castella

01/04/2017 Gazzetta di Reggio Pagina 25 «Due chili di "maria" per un' auto» 9 01/04/2017 Gazzetta di Reggio Pagina 25 TIZIANO SORESINA «Minacce di morte da Matteo: ho paura» 10 01/04/2017 Gazzetta di Reggio Pagina 25 L' accusa sospetta contatti via cellulare e acquisisce i numeri 12 01/04/2017 Gazzetta di Reggio Pagina 25 Il pm: «Basta ridermi in faccia» 13 01/04/2017 Gazzetta di Reggio Pagina 25 La vedova: «Sono io la vittima con tre figli ora senza il... 14 01/04/2017 Gazzetta di Reggio Pagina 27 Un bimbo sta male soccorsi mobilitati 15 01/04/2017 Gazzetta di Reggio Pagina 28 Tullio Masoni presenta "Passato" al centro d' arte Medardo Rosso 16 01/04/2017 Il Resto del Carlino (ed. Reggio Emilia) Pagina 45 «Temo per me e mio figlio Non mi sento tutelata» 17 01/04/2017 Il Resto del Carlino (ed. Reggio Emilia) Pagina 56 Tre telecamere per combattere i ladri 19 Vezzano sul Crostolo

01/04/2017 Gazzetta di Reggio Pagina 1 Anche Vezzano dà il via libera alle telecamere 20 01/04/2017 Gazzetta di Reggio Pagina 27 Domenica nelle vie del centro torna il mercatino del riuso 21 01/04/2017 Gazzetta di Reggio Pagina 27 DOMENICO AMIDATI In funzione tre telecamere per controllare il territorio 22 01/04/2017 Gazzetta di Reggio Pagina 27 Un bimbo sta male soccorsi mobilitati 24 01/04/2017 Gazzetta di Reggio Pagina 34 «Noi ai play off, un traguardo storico» 25 01/04/2017 Il Resto del Carlino (ed. Reggio Emilia) Pagina 56 Tre telecamere per combattere i ladri 26 01/04/2017 Il Resto del Carlino (ed. Reggio Emilia) Pagina 58 Un week­end di feste 27 Politica locale

01/04/2017 Gazzetta di Reggio Pagina 4 Dalla montagna alla pianura gli strascichi dureranno anni 28 01/04/2017 Gazzetta di Reggio Pagina 14 Cisl Emilia Centrale a congresso 30 01/04/2017 Gazzetta di Reggio Pagina 29 Tre Panda a trazione integrale donate ai volontari terremotati 31 Unione Colline Matildiche

01/04/2017 Gazzetta di Reggio Pagina 27 DOMENICO AMIDATI In funzione tre telecamere per controllare il territorio 32 01/04/2017 Il Resto del Carlino (ed. Reggio Emilia) Pagina 56 Tre telecamere per combattere i ladri 34 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

01/04/2017 Pagina 7 Alessio Romeo Sui fondi della nuova Pac tagli in vista per 5 miliardi 35 01/04/2017 Il Sole 24 Ore Pagina 11 Per province e grandi città i bilanci... 37 01/04/2017 Pagina 32 ANTONIO G. PALADINO Contributi statali ai sindacalisti 38 01/04/2017 Italia Oggi Pagina 32 CRISTINA BARTELLI Equitalia, Durc sprint nel dl enti locali 39 01/04/2017 Italia Oggi Pagina 32 MATTEO BARBERO Province, maxiproroga ai conti 40 01/04/2017 Italia Oggi Pagina 34 LUCIA BASILE Semplificazioni urgenti 41 1 aprile 2017 Pagina 21 Gazzetta di Reggio

Albinea

Albinea Scontro fra sindaco e centrodestra sul piano di edilizia popolare

ALBINEAPer l' opposizione è «una grande occasione sprecata». Per il sindaco, sono solo «paure infondate». L' argomento è il Peep di Albinea. «All' inizio sembrava tutto rose e fiori ­ affermano Davide Ganapini e Giovanni Marmiroli del gruppo consiliare Centrodestra Albinea ­. L' amministrazione comunale ha promosso un piano di edilizia economica e popolare che poteva essere un sostegno per le politiche familiari e per fermare l' emorragia di trenta/quarantenni in fuga da Albinea. Alla presentazione alla cittadinanza del progetto, la sala era gremita. Anche il nostro gruppo di opposizione aveva votato a favore in consiglio comunale. Poi, man mano che si è entrati nel dettaglio, abbiamo scoperto che proprio tutto così rose e fiori non era». «Il plastico e il progetto mostrato alla cittadinanza non è quello reale ­ sostiene l' opposizione ­, è in corso il bando per l' assegnazione dell' area e l' impresa vincitrice dovrà predisporre un progetto facendo i conti con il costo sostenuto per l' area (403,48 euro al metro quadro) e con un limite di prezzo per la vendita degli alloggi. L' impresa dovrà mantenere un margine di guadagno, per cui non vorremmo che le idee innovative presentate venissero alla fine eliminate». Ma, secondo il centrodestra non è tutto: «Quando sono stati pubblicati i requisiti che devono soddisfare i soggetti interessati a presentare la domanda per gli alloggi, è stato commesso un errore che danneggia le famiglie. Per presentare domanda basta che il reddito del nucleo familiare, ma non del singolo individuo, non sia superiore a 55 mila euro. In questo modo un single con reddito di 50 mila euro potrà presentare una domanda per l' alloggio e una famiglia con due genitori e con due figli a carico, ma con reddito di 60 mila euro, non potranno presentarla. Il Peep è una gramde occasione sprecata». Di tutt' altro avviso il sindaco Nico Giberti: «Voglio tranquillizzare il centrodestra di Albinea sulla bontà del progetto. Ricordo ai colleghi consiglieri che il consiglio comunale ha approvato una variante urbanistica, non il progetto edilizio dei fabbricati. L' assemblea infatti non rilascia i permessi di costruzione. La variante urbanistica approvata è dettagliata e contiene anche il cosiddetto "planivolumetrico" dei fabbricati che corrisponde al plastico esposto in municipio».

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 1 1 aprile 2017 Pagina 21 Gazzetta di Reggio

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«L' opposizione ­ prosegue il sindaco ­ teme che, con un prezzo limite per la vendita al pubblico degli alloggi, non sarà possibile realizzare un progetto così innovativo, ma questo sarà fissato quando avremo il progetto esecutivo dell' intervento che dovrà realizzare l' impresa che, dopo il 20 aprile, si aggiudicherà l' area. Le caratteristiche di qualità prescritte dalla "Variante Peep" dovranno essere mantenute e, anzi, speriamo siano migliorate». «L' ultimo perplessità riguarda il limite di 55mila euro di reddito ­ conclude Giberti ­. Premesso che sono previste le detrazioni per i figli a carico e per il lavoro dipendente (nella misura del 20% del reddito), ma è anche prevista l' applicazione del reddito Isee non superiore a 40.965 euro (come da norme regionali). Le famiglie sanno che il reddito Isee ha il coefficiente di parametrazione che tiene conto del numero dei componenti il nucleo familiare e quindi chi ha figli a carico. Si è cercato di tenere conto che si tratta di alloggi da assegnare in proprietà e quindi non è stato previsto un limite di reddito troppo basso. Al contempo un limite di reddito andava posto trattandosi di intervento Peep, seppure di qualità».

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 2 1 aprile 2017 Pagina 29 Gazzetta di Reggio

Albinea

Albinea Adolescenti digitali l' amore e il sesso

Una presentazione letteraria per parlare dei giovani e del loro rapporto con l' amore e il sesso. È alle 16.30 alla sala civica di via Morandi 9 organizzata in collaborazione con l' associazione La Melagrana. Anna Salvo e Tiziana Iaquinta parleranno del loro libro "Gli adolescenti digitali, l' amore e il sesso" con Iva Manghi, vicepresidente de La Melagrana.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 3 1 aprile 2017 Pagina 30 Gazzetta di Reggio

Albinea

albinea Al circolo tennis c' è l' Abba Shown

È un omaggio ai mitici "Abba" il concerto in programma questa sera sotto il tendone dei campi di tennis del Circolo di Albinea. Uno spettacolo di musica dal vivo che celebra la band svedese entrata nella storia della musica pop. E per rendere ancora più suggestivo il ricordo è stata predisposta una particolare scenografia basata su luci e costumi che richiameranno le atmosfere degli anni Settanta.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 4 1 aprile 2017 Pagina 38 Gazzetta di Reggio

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tennis Vittoria Cadalora protagonista al Trofeo Australian al Ct Albinea

ALBINEAVittoria Cadalora è una delle protagoniste della sesta giornata del Trofeo Australian, in corso al Ct Albinea, che vede sfidarsi sui campi del circolo del presidente Tarquini i migliori giocatori della regione per quanto riguarda le categorie giovanili. La figlia di Luca, grande campione di motociclismo degli anni 90, ha battuto con un rapido 61 64 Allegra Fiorani della Nino Bixio Piacenza. Nello stesso tabellone ottima prestazione di Alice Nicolini (Sc Sassuolo) che regola 6 1, 6 1 a Giulia Donati del Nettuno Tc di Bologna e avanza alle fasi successive del tabellone. Continuano anche i buoni risultati per lo Young Team del Ct Albinea: Tommaso Iotti si sbarazza di Sergio Zaccaria dell' Olimpic Zetadue di Modena per 6 2 6 3 e avanza nel tabellone Under 14 Maschile sperando di superare nei prossimi giorni le due teste di serie principali Pietro Fanzaghi del Tc Salsomaggiore e Paolo Cossu dello Zavaglia di Ravenna (accreditato della testa di serie numero 1 come miglior classificato del tabellone). Prosegue anche la marcia di Luca Abati: il sorprendente classe 2006 del Circ Albinea perde il primo set del torneo ma supera a sorpresa Edoardo Bellomi dello Sporting Club Parma. Partenza al fulmicotone per Abati che si aggiudica il primo parziale per 6 3 prima di subire la rabbiosa reazione del parmense che si aggiudica per sei giochi a due la seconda frazione. Nel parziale decisivo la fantasia di Abati ha la meglio per il punteggio finale che dice 6 3, 2 6, 6 1 in favore dell' allievo di Fava e Manfredi. Nella giornata di oggi proseguiranno gli incontri per provare a raggiungere le finali in programma domenica pomeriggio. ©RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 5 1 aprile 2017 Pagina 55 Il Resto del Carlino (ed. Reggio Emilia)

Albinea

SCANDIANO VIOLENTISSIMO SCHIANTO SULLA PEDEMONTANA Auto distrutte, miracolati gli autisti

­ SCANDIANO ­ VIOLENTO scontro ieri sera alle 19.15 tra due auto sulla Pedemontana, tra Scandiano e Albinea. Per cause in corso di accertamento da parte degli agenti della Polizia municipale Tresinaro Secchia, due vetture sono entrate in collisione proprio all' altezza del segnale stradale del 118. Feriti i due conducente: M.G., 30 anni, che guidava una Renault Clio, ed M.G., che era al volante di una Nissan. Nello schianto, quest' ultima auto finiva lungo la scarpata, ribaltandosi. Il conducente però usciva pressochè illeso, rifiutando anche in un primo momento i soccorsi. Mentre l' autista della Clio riportava diverse contusioni. Sul posto, oltre alla municipale, accorrevano le ambulanze della Croce Rossa di Scandiano, un automezzo dei Vigili del fuoco di Reggio, mentre il 118 allertava l' elicottero di Parma, che giunto sul posto ­ dopo gli accertamenti ­ rientrava senza trasportare feriti. Traffico in tilt per l' orario di punta, tanto che la Pedemontana veniva chiusa per oltre un' ora dalla rotonda di Scandiano al crocevia di Borzano. I due feriti venivano trasportati al Santa Maria Nuova di Reggio. Non risultano in pericolo di vita. Gianni Fiaccadori.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 6 1 aprile 2017 Pagina 56 Il Resto del Carlino (ed. Reggio Emilia)

Albinea

Tre telecamere per combattere i ladri Vezzano, installate nei punti strategici di accesso della statale 63 e collegate alla polizia

­ VEZZANO ­ PIANO sicurezza: installate ieri tre telecamere di video­sorveglianza in punti strategici sul territorio del comune di Vezzano: piazza delle Libertà, zona Sportiva e la Bettola. «Con l' installazione delle telecamere a presidio delle zone nevralgiche del centro del paese e della via principale ­ dice il consigliere comunale Massimo Domenichini ­ si aggiunge un ulteriore tassello all' attento lavoro svolto dall' attuale Amministrazione sul tema della sicurezza». L' intervento, realizzato con fondi dell' Unione Colline Matildiche all' interno di un progetto condiviso dai tre comuni (Vezzano, Albinea e Quattro Castella), ha consentito di installare le telecamere nei punti di accesso della statale 63. Alcune telecamere sono dotate di un sistema di lettura delle targhe collegato con la banca dati nazionale dei veicoli rubati, non assicurati, non sottoposti a revisione, consentendo così di identificare in tempo reale i veicoli non in regola e permettendo di mettere in relazione tra loro veicoli­luoghi­orari, migliorando le possibilità della lotta alla criminalità. Tutte le immagini saranno trasmesse alla centrale della Polizia municipale, quelle delle telecamere con lettura targhe anche alla Polizia di Stato, agevolando il coordinamento dell' attività sul territorio. «Con la predisposizione del sistema di video sorveglianza ­ dice il sindaco Mauro Bigi (foto) si risponde ad un' esigenza molto sentita da tutta la cittadinanza. Oggi l' impunità di chi commette reati è l' ostacolo maggiore. Come più volte ripetuto insieme agli altri sindaci della nostra provincia, bisogna accelerare i tempi della giustizia, rendendo certa la pena». Settimo Baisi.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 7 1 aprile 2017 La Voce di Reggio Emilia

Albinea

"Generazione Tvb", il libro che "legge" i giovani di oggi

ALBINEA L'adolescente ai tempi dei social network. E' questo il tema del libro intitolato "Generazione Tvb. Gli adolescenti digitali, l'amore e il sesso". TI libro sarà presentato domani alle 16.30 nella sala civica di via Morandi ad Albinea. . mulino, parte da alcuni assunti sottolineando la difficoltà degli adulti nel comprendere la generazione dei nativi digitali. All' incontro saranno presenti le due autrici: Anna Salvo, terapeuta di formazione psicoanalitica e insegnate di Psicodinarnica all'università di Calabria e Tiziana Iaquinta, insegnante di pedagogia generale all'università Magna Grecia di Catanzaro. Dialogherà con loro la dottoressa Iva Manghi, vicepresidente de' "La Melagrana Onlus" di Reggio. TI volume, edito nel 2016 da TI Uno degli obiettivi del libro è dare strumenti per interpretare i comportamenti che sono apparsi per la prima volta in concomitanza con l'uso massiccio e pervasivo della rete e dei social. La presentazione del volume rientra nel cartellone di "Primavera di Donne", serie di iniziative organizzate dal Comune e dalla biblioteca Pablo Neruda. L'evento di domenica è stato realizzato il collaborazione con "la Melagrana" di Reggio e gli "Amici di Gancio"

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 8 1 aprile 2017 Pagina 25 Gazzetta di Reggio

Quattro Castella

«Due chili di "maria" per un' auto» Fornaio indica Hykay come uno dei 3 che volevano comprarla in cambio di droga

QUATTRO CASTELLAHa raccontato questo episodio dell' autunno di tre anni fa come se fosse ieri, mostrando efficacemente in aula lo stupore provato quel giorno. Il fornaio reggiano 38enne ­ sentito in aula come testimone ­ racconta di aver conosciuto prima Silvia Raso, poi l' allora suo fidanzato Matteo Montruccoli, e di aver legato con loro per la comune passione per i cavalli. Poi, in un momento di difficoltà economiche, si era deciso a vendere il suo Range Rover. «Venni contattato da Montruccoli, che mi disse di avere due­tre persone interessate all' acquisto e ci incontrammo a Puianello». A quell' appuntamento dice che parteciparono Matteo ed altre tre persone, fra cui l' imputato Fatmir Hykay, e lo indica senza tentennamenti in aula. «Hanno guardato l' auto, trovando dei difetti per abbassare il prezzo di 10­12 mila euro che io proponevo. Poi, ad un certo punto, si sono spostati per parlare fra loro e con Montruccoli». Dopo poco, Matteo si stacca e si dirige dal fornaio. «Montruccoli mi ha detto che per il Range Rover mi avrebbero dato due chili di marijuana. Sono rimasto basito per quell' offerta. Ho una figlia, una famiglia; non voglio stare in una storia simile, e sono scappato via». E sempre il testimone aggiunge che lo stesso Montruccoli quel giorno l' ha assecondato nella sua decisione ad andarsene subito. «Matteo mi disse: "Vai che è meglio, sono persone pericolose". A quel punto me ne sono andato senza chiedere nulla. Di questo affare non se ne fece nulla». Alla fine della testimonianza arriva la replica dei due imputati Fatmir Hykay (riconosciuto dal fornaio) e Daniel Tufa. Entrambi dicono: «Mai visto in vita mia questa persona». Negando così di aver mai partecipato all' incontro raccontato dal fornaio. ©RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 9 1 aprile 2017 Pagina 25 Gazzetta di Reggio

Quattro Castella

«Minacce di morte da Matteo: ho paura» La moglie di Hykay teme per sé e suo figlio. Il cognato: «Seppi i nomi dal sito della Gazzetta il 4 febbraio», ma viene smentito

di Tiziano SoresinawQUATTRO CASTELLACon grinta ma anche con qualche momento di scoramento che l' ha fatta scoppiare in lacrime: per un' ora e mezza ­ ieri mattina ­ ha deposto l' albanese 24enne Daniela Gripshi, moglie di Fatmir Hykay (cioè del 29enne che con il connazionale Daniel Tufa è sotto processo per il delitto e il tentato omicidio dei fratelli Montruccoli). Nella lunga testimonianza la giovane ha sottolineato due aspetti evidenziati da tempo anche dagli imputati: il debito contratto con Matteo Montruccoli («Mio marito gli chiese dei soldi perché eravamo in difficoltà economiche: ricordo gli 8mila euro per il matrimonio, ma so di ulteriori prestiti») e in che vesti conosceva sempre Matteo, cioè come spacciatore: «Il nostro amico Valter Re ci disse che Montruccoli da vent' anni in qua faceva quel "lavoro", grandi quantità, non uno spaccino. Ci raccontò anche che una volta tirò fuori una pistola a Capodanno e sparò in aria, inoltre che in Liguria aveva nascosto 100mila euro in un letto del fiume e poi non li aveva più ritrovati per un' inondazione»). Ma parlando proprio di Montruccoli la 24enne, fra le lacrime, rivela d' aver saputo sempre da Re una cosa ancor più pesante: «Valter dopo il fatto andò a trovarlo in ospedale e lui gli disse: "Il figlio di Hykay è nato in cui è morto mio fratello Marco: ora gli ammazzo moglie e figlio". Per me saperlo è stato un incubo». Piange, dice che da quel giorno è terrorizzata e nessuno la tutela, che un carabiniere a Modena non volle prendere la sua denuncia perché non era una minaccia diretta, costringendola poi a presentarla tramite l' avvocato Carlo Taormina. Successivamente la testimone s' ingarbuglia su quando seppe ­ in ospedale ­ cos' era accaduto al marito, sparito il 2 febbraio 2015 poche ore prima del parto: prima dice d' aver saputo del fatto di sangue in cui era coinvolto leggendo la sera del 4 febbraio un articolo sul sito web della "Gazzetta" , per poi correggersi spiegando che i carabinieri avevano già fatto la perquisizione in casa sua il 3 febbraio e i familiari gli avevano spiegato il perché di quel blitz. Per il pm Maria Rita Pantani è un' incongruenza che ne mina la credibilità e la stessa cosa accade quando l' avvocato di parte civile Giovanni Tarquini smentisce il 37enne Ervin Myftin, cognato dell' altro imputato (ne ha sposato la sorella). L' albanese poco prima ha detto che per due giorni non era riuscito a sapere nulla del cognato («Avevo

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 10 1 aprile 2017 Pagina 25 Gazzetta di Reggio

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chiamato anche il 118») e solo il 4 febbraio, digitando sul sito sempre della "Gazzetta" il nome Daniel Tufa aveva capito: «Facendo la ricerca su Internet era uscito che era successo un casino». Ma la replica dell' avvocato Tarquini è perentoria: afferma che i nomi degli imputati sul sito della "Gazzetta" sono apparsi solo due mesi dopo il fatto (l' articolo a cui si riferisce è in effetti dell' 11 aprile 2015), cioè al momento dell' arresto in Germania. Sul punto l' avvocato difensore Taormina si è riservato di fornire la necessaria documentazione­web. ©RIPRODUZIONE RISERVATA.

TIZIANO SORESINA

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Quattro Castella

in aula L' accusa sospetta contatti via cellulare e acquisisce i numeri

QUATTRO CASTELLAIeri hanno testimoniato alcune persone chiamate a deporre dalla difesa e in aula c' erano conseguentemente diversi famigliari degli imputati albanesi. Ma "qualcosa" deve avere insospettito il pm Maria Rita Pantani che, a fine­udienza, ha voluto acquisire i numeri di cellulare della frangia albanese del pubblico in aula. Il magistrato vuole verificare, con i tabulati, che non vi sia stato uno scambio di messaggi fra i testimoni fuori dall' aula in attesa del loro turno e chi stava seguendo le altre deposizioni. «È un provvedimento abnorme!», la replica del difensore Carlo Taormina.

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Quattro Castella

Il pm: «Basta ridermi in faccia» Il magistrato sbotta con la moglie dell' imputato e poi con l' avvocato Taormina

QUATTRO CASTELLANon c' è un' udienza in cui il processo non vada decisamente sopra le righe ed anche ieri ­ in Assise ­ non sono mancati minuti ad alta tensione. Particolarmente "elettrico" il momento in cui il pm Maria Rita Pantani sta interrogando Daniela Gripshi, moglie dell' imputato Fatmir Hykay. Il magistrato è incalzante ma ad un certo punto sbotta, rivolgendosi al presidente Dario De Luca, per l' atteggiamento della testimone: «Adesso basta con questi sorrisini e a ridermi in faccia! In questo processo sono già stata oltraggiata (l' allusione è ad un battibecco di alcune udienze fa con l' avvocato difensore Carlo Taormina, ndr) e lei deve intervenire». La testimone risponde piccata: «La mia reazione? Mi sono sentita attaccata». E il presidente De Luca ha il suo bel daffare a far tornare la calma, come del resto è accaduto poco prima sempre con il pm Pantani che si è lamentato del comportamento dell' avvocato Taormina: «Sono stanca che vengano fatte delle battute sulle mie domande!». Per non parlare di Matteo Montruccoli che va su tutte le furie, nel momento di sosta del processo: un carabiniere lo blocca e gli impedisce di andare al bar perché ci stanno andando i familiari degli imputati albanesi e la volta scorsa da questo "contatto" ne era nato un pericoloso battibecco. Poco dopo l' avvocato Marco Fornaciari ­ che tutela come parte civile Montruccoli ­ sventaglia alla Corte il permesso del suo assistito (agli arresti domiciliari per una storia di droga) di partecipare alle udienze e senza scorta: «E' stato fatto un abuso ­ tuona il legale ­ non è lui il detenuto!».

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 13 1 aprile 2017 Pagina 25 Gazzetta di Reggio

Quattro Castella

lo sfogo La vedova: «Sono io la vittima con tre figli ora senza il papà»

QUATTRO CASTELLAE' rimasta ferita Veronica Pignoli ­ la vedova di Marco Montruccoli ­ dalle parole e dalle lacrime di Daniela Gripshi durante la testimonianza. In aula Veronica si è trovata di fronte la moglie dell' uomo che secondo gli inquirenti ha ucciso suo marito. «Non mi va che faccia la vittima ­ dice la vedona ai cronisti a fine udienza ­ e pianga perché ha un figlio piccolo e il marito in cella. Io ho tre figli che non vedranno mai più il loro papà. Quelle lacrime mi hanno innervosito».

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 14 1 aprile 2017 Pagina 27 Gazzetta di Reggio

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vezzano Un bimbo sta male soccorsi mobilitati

VEZZANOSoccorsi mobilitati, ieri pomeriggio a Vezzano, per un bimbo di 2­3 anni colpito da una crisi respiratoria. E' accaduto verso le 16 in via Roma Nord, in una abitazione. si trovava in compagnia di un famigliare che, spaventato, ha subito allertato il 118. La centrale operativa ha inviato sul posto l' ambulanza della Cri di Quattro Castella e l' elicottero dell' ospedale di Parma. I sanitari hanno trasportato per precazione il bambino, che già si era ripreso, al pronto soccorso dell' ospedale Santa Maria Nuova.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 15 1 aprile 2017 Pagina 28 Gazzetta di Reggio

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Tullio Masoni presenta "Passato" al centro d' arte Medardo Rosso

QUATTRO CASTELLAOggi pomeriggio alle 16.30, al centro d' arte Medardo Rosso (in via Firenze 3 a Montecavolo di Quattro Castella) Tullio Masoni presenterà il suo ultimo libro "Passato. Trentacinque prose" (edizioni Epika). Critico cinematografico e scrittore, Masoni propone la visione di un tempo sospeso fra ricordo e presente in 35 racconti. Lo fa con una prosa poetica, ossia mediante una scrittura essenziale e intensa. Con l' autore dialogherà Franca Pinnizzotto. In programma anche il concerto della cantautrice Luisa Pecchi. A seguire buffet. Ingresso libero. Per info: 0522­880365, www.cpca­medardorosso.it.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 16 1 aprile 2017 Pagina 45 Il Resto del Carlino (ed. Reggio Emilia)

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«Temo per me e mio figlio Non mi sento tutelata» Piange in aula la moglie di uno dei due imputati

di BENEDETTA SALSI PIANGE in aula, a tratti. Poi sorride, sicura di sé; singhiozza ancora o alza la voce rivolgendosi direttamente al pm. «Mi sento moralmente attaccata, non sto ridacchiando», dirà poi lei, giovanissima moglie di uno dei albanesi imputati. «Ho paura, Matteo ha minacciato di morte me e mio figlio e io non mi sento tutelata neanche adesso». Nervi a fior di pelle anche ieri, davanti alla corte d' Assise al tribunale di Reggio, nella nuova udienza del processo che vede alla sbarra Fatmir Hjkay 'Miri' e Daniel Tufa, accusati dell' omicidio e del tentato omicidio dei fratelli Marco (la vittima, 34 anni) e Matteo Montruccoli: è il delitto di Forche di Puianello, 2 febbraio 2015. Era la volta dei testimoni delle parti civili (avvocati Giovanni Tarquini e Francesca Guazzi per i genitori dei fratelli Montruccoli e la moglie di Marco; Marco Fornaciari per Matteo) e della difesa. Tutto è ruotato attorno alle deposizioni dei familiari e degli amici dei due stranieri: la loro ricostruzione di quei giorni, il motivo per cui quel maledetto lunedì sera Miri fosse nella casa delle Forche e non al policlinico di Modena, dove la moglie stava partorendo il loro primo figlio. E del perché si frequentassero, visto che loro gravitavano su Modena, mentre Matteo abitava a Puianello. Motivo? «Un debito nei suoi confronti». Ma non per la droga, come ha sempre ipotizzato l' accusa; erano stati costretti a chiedere in prestito soldi «per le costosissime cure della madre malata di Tufa» (morta poi un mese prima del delitto) e «per il matrimonio di Daniela e Miri (8mila euro)», visto lo stato di indigenza in cui versavano i due ragazzi in quel periodo; anche se l' albanese nel frattempo si era iscritto in una palestra in cui faceva sauna e bagno turco («ma aveva ottenuto un grosso sconto», si affretterà a giustificare la moglie) e la donna ­ «casalinga sul certificato medico dell' ospedale», puntualizza il pm ­ in realtà percepisse l' indennità di maternità dal negozio del Grandemilia dove ha lavorato per pochi mesi («non ricordo bene quanto prendessi... », ha tentennato la giovane). «Sapevo che mio marito aveva chiesto soldi in prestito a Montruccoli, mi aveva detto che era uno di buona famiglia, non sapevo che facesse lo spacciatore», ha proseguito Daniela Gripshi, 24 anni e origini albanesi, residente a Modena. «La sera del 2 febbraio mi ha dato un bacio al pancione e mi ha detto che sarebbe stato via mezz' ora per un caffè; invece non l' ho più visto per tre mesi. Io nel frattempo ho avuto le doglie e poco dopo sono entrata in ospedale», ha detto. Contraddizioni, poi, su come lei fosse venuta a conoscenza del delitto: «L' ho saputo la notte fra il 4 e il 5 febbraio, cercando disperatamente notizie su internet, io ero in ospedale e non mi dicevano niente su

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 17 1 aprile 2017 Pagina 45 Il Resto del Carlino (ed.

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Quattro Castella

dove fosse; Miri non mi avrebbe mai lasciata sola in quel momento... Erano due giorni che non dormivo, temevo avesse fatto un incidente, qualcosa di terribile, pensavo che i miei cari non mi dicessero niente per proteggermi e così mi sono messa a cercare. E ho trovato l' articolo che parlava del delitto... si diceva che due albanesi erano ricercati, ho fatto due più due». Poi, però: «Ho saputo del delitto il 5 febbraio, me l' ha detto Walter Re, amico di mio marito, mi ha spiegato tutto». Infine, su sollecitazione dell' avvocato Carlo Taormina, che difende i due imputati: «Ah sì, ho saputo del delitto il 4 febbraio, la mattina in ospedale, quando i miei genitori mi hanno detto che c' era stata la perquisizione in casa e avevano letto sul mandato che indagavano per omicidio». Anche il cognato di Tufa, poco prima, aveva dichiarato di aver saputo del coinvolgimento del parente nel delitto da un giornale online la notte del 4 febbraio: «Digitando il nome Daniel Tufa è uscito il pezzo sull' omicidio» ha detto davanti ai giudici. Secondo il pm Maria Rita Pantani, però, i nomi dei due imputati (poi latitanti per mesi) non sarebbero comparsi sulla stampa fino a molte settimane dopo. «Mi dispiace per i figli della vittima ­ ha concluso la teste ­, sono le vere vittime involontarie. Ma non posso chiedere scusa per quanto è successo, perché quella sera o moriva mio marito o... » SCINTILLE poi, dentro e fuori dall' aula, con Marco che ha inveito fragorosamente nei corridoi perché durante una pausa non ha potuto accedere al bar, visto che erano andati prima gli imputati e ila corte ha disposto che non debbano incontrarsi («ma non sono io il detenuto!») e l' avvocato Taormina che ­ dopo le scaramucce di qualche udienza fa ­ si è di nuovo lamentato del pm: «Lei mi minaccia, stia al suo posto!». «Meno male che abbiamo il censore!», ha sbottato l' altro decano penalista, Marco Fornaciari, con il giudice Dario De Luca costretto a intervenire: «Taormina cerchi di recuperare la calma... » La vedova di Marco Montruccoli, Veronica Pignoli, a margine dell' udienza, ha poi scelto di sfogarsi con i cronisti: «Le lacrime della moglie dell' albanese mi hanno ferita... Sembra che lei sia la vittima, mentre nessuno si preoccupa che io sia da sola, mio marito è stato ammazzato e ho tre figli da tirar su. I miei figli il loro papà non lo vedranno mai più».

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 18 1 aprile 2017 Pagina 56 Il Resto del Carlino (ed. Reggio Emilia)

Quattro Castella

Tre telecamere per combattere i ladri Vezzano, installate nei punti strategici di accesso della statale 63 e collegate alla polizia

­ VEZZANO ­ PIANO sicurezza: installate ieri tre telecamere di video­sorveglianza in punti strategici sul territorio del comune di Vezzano: piazza delle Libertà, zona Sportiva e la Bettola. «Con l' installazione delle telecamere a presidio delle zone nevralgiche del centro del paese e della via principale ­ dice il consigliere comunale Massimo Domenichini ­ si aggiunge un ulteriore tassello all' attento lavoro svolto dall' attuale Amministrazione sul tema della sicurezza». L' intervento, realizzato con fondi dell' Unione Colline Matildiche all' interno di un progetto condiviso dai tre comuni (Vezzano, Albinea e Quattro Castella), ha consentito di installare le telecamere nei punti di accesso della statale 63. Alcune telecamere sono dotate di un sistema di lettura delle targhe collegato con la banca dati nazionale dei veicoli rubati, non assicurati, non sottoposti a revisione, consentendo così di identificare in tempo reale i veicoli non in regola e permettendo di mettere in relazione tra loro veicoli­luoghi­orari, migliorando le possibilità della lotta alla criminalità. Tutte le immagini saranno trasmesse alla centrale della Polizia municipale, quelle delle telecamere con lettura targhe anche alla Polizia di Stato, agevolando il coordinamento dell' attività sul territorio. «Con la predisposizione del sistema di video sorveglianza ­ dice il sindaco Mauro Bigi (foto) si risponde ad un' esigenza molto sentita da tutta la cittadinanza. Oggi l' impunità di chi commette reati è l' ostacolo maggiore. Come più volte ripetuto insieme agli altri sindaci della nostra provincia, bisogna accelerare i tempi della giustizia, rendendo certa la pena». Settimo Baisi.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 19 1 aprile 2017 Pagina 1 Gazzetta di Reggio

Vezzano sul Crostolo

SICUREZZAnAMIDATI A PAGINA 27 Anche Vezzano dà il via libera alle telecamere

L' esigenza di sicurezza ha spinto anche il comune di Vezzano a installare alcune telecamere. I tre occhi elettronici sono stati collocati in centro in piazza della Libertà, nella zona sportiva e alla Bettola. Verranno individuate anche le targhe delle auto in transito.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 20 1 aprile 2017 Pagina 27 Gazzetta di Reggio

Vezzano sul Crostolo

Vezzano Domenica nelle vie del centro torna il mercatino del riuso

VEZZANO SUL CROSTOLODomani, domenica 2 aprile, le piazze e vie del centro di Vezzano ospiteranno il Mercatino del riuso. Un' occasione per far rivivere, e ottenere anche un ritorno economico, dalle cose che non si usano più e che sono dimenticate nell' armadio, nelle soffitte o nelle cantine. Ma anche l' opportunità per fare nuove conoscenze e trascorrere una giornata all' aperto, approfittando di queste belle giornate di primavera. Il mercatino è organizzato dalla Pro loco di Cadelbosco Sopra con il patrocinio dell' amministrazione comunale di Vezzano sul Crostolo. Per partecipare occorre prenotare una piazzola. Il costo della stessa varia a seconda delle dimensioni. Gli spazzi fino a quattro metri hanno un costo di 12 euro. Le piazzole lunghe fino a otto metri vengono a costare 17 euro. Per ottenere maggiori informazione e prenotare gli spazzi bisogna inviare un sms ai seguenti contati: Fabrizio 348 0100316 oppure Daniela 389 0556006.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 21 1 aprile 2017 Pagina 27 Gazzetta di Reggio

Vezzano sul Crostolo

In funzione tre telecamere per controllare il territorio Vezzano, sono installate in piazza della Libertà, zona sportiva e alla Bettola Rilevano anche le targhe per interventi in tempo reale delle forze dell' ordine

di Domenico AmidatiwVEZZANOTelecamere in funzione sul territorio vezzanese per garantire maggiore sicurezza. Tre dispositivi di videosorveglianza sono stati installati questa settimana in piazza della Libertà, nella zona sportiva e alla Bettola. «Con l' installazione delle telecamere a presidio delle zone nevralgiche del centro del paese e della via principale ­ dichiara il consigliere comunale Massimo Domenichini ­ si aggiunge un ulteriore tassello al lavoro svolto sul tema della sicurezza, a dimostrazione di quanto abbiamo a cuore l' argomento». L' intervento, realizzato con fondi dell' Unione Colline Matildiche all' interno di un progetto condiviso dai tre Comuni, ha consentito di installare le telecamere in luoghi ritenuti particolarmente strategici come i punti di accesso della statale 63, la principale arteria stradale. Alcune videocamere sono dotate di un sistema di lettura delle targhe collegato con la banca dati nazionale dei veicoli rubati, non assicurati e non sottoposti a revisione. Questo consente di identificare in tempo reale le auto non in regola e permette di mettere in relazione tra loro veicoli, luoghi e orari con un forte impatto dal punto di vista investigativo nella lotta a micro e macrocriminalità. «La predisposizione del sistema di videosorveglianza risponde a un' esigenza fortemente sentita da tutti i cittadini ­ afferma il sindaco Mauro Bigi ­. Le telecamere sono inoltre strumenti a sostegno del non semplice lavoro che quotidianamente le forze dell' ordine già fanno. Così le si mette in condizione di controllare porzioni di territorio sempre più ampie al fine di perseguire, ma anche e soprattutto prevenire, i reati». Prosegue il sindaco Bigi: «Oggi come oggi l' ostacolo maggiore resta l' impunità di chi commette reati. Come più volte ripetuto, anche assieme agli altri sindaci della provincia, bisogna accelerare i tempi della giustizia e garantire la certezza della pena». Le immagini di tutte le telecamere comunali saranno trasmesse alla centrale della polizia municipale, e quelle delle telecamere con lettura targhe anche alle altre forze di polizia di Stato, agevolando il coordinamento delle risorse presenti sul territorio. ©RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 22 1 aprile 2017 Pagina 27 Gazzetta di Reggio

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DOMENICO AMIDATI

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 23 1 aprile 2017 Pagina 27 Gazzetta di Reggio

Vezzano sul Crostolo

vezzano Un bimbo sta male soccorsi mobilitati

VEZZANOSoccorsi mobilitati, ieri pomeriggio a Vezzano, per un bimbo di 2­3 anni colpito da una crisi respiratoria. E' accaduto verso le 16 in via Roma Nord, in una abitazione. Il piccolo si trovava in compagnia di un famigliare che, spaventato, ha subito allertato il 118. La centrale operativa ha inviato sul posto l' ambulanza della Cri di Quattro Castella e l' elicottero dell' ospedale di Parma. I sanitari hanno trasportato per precazione il bambino, che già si era ripreso, al pronto soccorso dell' ospedale Santa Maria Nuova.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 24 1 aprile 2017 Pagina 34 Gazzetta di Reggio

Vezzano sul Crostolo

«Noi ai play off, un traguardo storico» Prima categoria. Parla Eugenio Predelli, 17 gol con l' Atletico Montagna

di Nicolo' Rinaldi wCASTELNOVO MONTI«Ultimamente abbiamo rallentato la nostra marcia, e in effetti un po' dispiace: tuttavia i play off sono praticamente acquisiti, e ciò rappresenta un traguardo di grandissimo spessore». Parole di Eugenio Predelli, uno tra i principali trascinatori dell' Atletico Montagna: al momento l' attaccante gialloblù è il vice capocannoniere del girone D di Prima Categoria, con 17 reti in 26 partite. Meglio di lui ha fatto soltanto Morani del Vezzano, con un gol in più al proprio attivo: da segnalare anche il 3° posto di Zannoni, sempre dell' Atletico, che ha trovato 16 volte la via della rete. «Quest' annata si sta rivelando molto gratificante anche a livello personale ­ commenta Predelli ­ Tuttavia, nella mia visione, quel che conta maggiormente è il rendimento globale della squadra. A inizio campionato puntavamo a una semplice salvezza: invece il nostro gruppo è man mano cresciuto, grazie in primo luogo all' attenta guida di mister Capanni. All' interno della squadra si è inoltre creato un notevole spirito di gruppo, elemento che ha senz' altro contribuito a spingerci sempre più in alto». La classifica dice che i modenesi del Pgs Smile sono in testa, con 54 punti: seguono il Polinago a 52, poi l' Atletico Montagna a 49 e l' accoppiata Vezzano­Flos Frugi (43 punti a testa). «Purtroppo nelle ultime tre gare abbiamo colto solo due punti ­ rimarca Predelli ­ Un momento di appannamento, che però non toglie nulla alla qualità di quanto abbiamo saputo fare fin qui. Più specificamente, nel ko contro il Levizzano abbiamo pagato una certa dose di sfortuna: domenica scorsa invece è arrivato un pareggio casalingo con la capolista Pgs, amaro perchè gli avversari ci hanno raggiunti solo in pieno recupero. Sorvolando sull' arbitraggio, va detto che le responsabilità della mancata vittoria sono innanzitutto nostre». Domani la trasferta bolognese sul campo del pericolante Calcara Samoggia: «Marchesini e Nutricato saranno squalificati: inoltre dovremo fare a meno degli infortunati Zurli, Menichini, Rinaldi e Zannoni».

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 25 1 aprile 2017 Pagina 56 Il Resto del Carlino (ed. Reggio Emilia)

Vezzano sul Crostolo

Tre telecamere per combattere i ladri Vezzano, installate nei punti strategici di accesso della statale 63 e collegate alla polizia

­ VEZZANO ­ PIANO sicurezza: installate ieri tre telecamere di video­sorveglianza in punti strategici sul territorio del comune di Vezzano: piazza delle Libertà, zona Sportiva e la Bettola. «Con l' installazione delle telecamere a presidio delle zone nevralgiche del centro del paese e della via principale ­ dice il consigliere comunale Massimo Domenichini ­ si aggiunge un ulteriore tassello all' attento lavoro svolto dall' attuale Amministrazione sul tema della sicurezza». L' intervento, realizzato con fondi dell' Unione Colline Matildiche all' interno di un progetto condiviso dai tre comuni (Vezzano, Albinea e Quattro Castella), ha consentito di installare le telecamere nei punti di accesso della statale 63. Alcune telecamere sono dotate di un sistema di lettura delle targhe collegato con la banca dati nazionale dei veicoli rubati, non assicurati, non sottoposti a revisione, consentendo così di identificare in tempo reale i veicoli non in regola e permettendo di mettere in relazione tra loro veicoli­luoghi­orari, migliorando le possibilità della lotta alla criminalità. Tutte le immagini saranno trasmesse alla centrale della Polizia municipale, quelle delle telecamere con lettura targhe anche alla Polizia di Stato, agevolando il coordinamento dell' attività sul territorio. «Con la predisposizione del sistema di video sorveglianza ­ dice il sindaco Mauro Bigi (foto) si risponde ad un' esigenza molto sentita da tutta la cittadinanza. Oggi l' impunità di chi commette reati è l' ostacolo maggiore. Come più volte ripetuto insieme agli altri sindaci della nostra provincia, bisogna accelerare i tempi della giustizia, rendendo certa la pena». Settimo Baisi.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 26 1 aprile 2017 Pagina 58 Il Resto del Carlino (ed. Reggio Emilia)

Vezzano sul Crostolo

Un week­end di feste

IN CENTRO a Guastalla domani torna la festa Naturambiente, fra florivivaisti, artigiani, hobbisti e collezionisti, oltre a musica, laboratori ambientali e didattici, mercatino vintage e del collezionismo con oggetti e curiosità dal passato. Fra gli ospiti Agide Cervi coi suoi clown del circo più piccolo del mondo. Oggi e domani a Boretto il tradizionale Motoraduno di Primavera fra storico e il lido Po. A Castelnovo Sotto la mostra mercato della maschera e dei carnevali d' Italia. A San Polo domani festa dei ciccioli con mercatino dell' antiquariato e gastronomia. Domani mercatino di primavera a Roteglia (con giochi, spettacoli di magia, sfilata di biciclette fiorite) e il mercatino del riuso a Vezzano.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 27 1 aprile 2017 Pagina 4 Gazzetta di Reggio

Politica locale

solidarietà ai dipendenti e incognite sui cantieri Dalla montagna alla pianura gli strascichi dureranno anni

di Enrico Bini*In merito alla liquidazione coatta amministrativa di Unieco in qualità di sindaco di Castelnovo Monti e presidente dell' Unione dei Comuni dell' Appennino, esprimo la mia solidarietà ai dipendenti della cooperativa che si trovano a dover affrontare la perdita del lavoro, e diversi tra loro anche l' incertezza sui risparmi investiti in questa storica realtà che arriva a questa triste conclusione dopo più di un secolo di storia. Non mi addentro ad analizzare motivi e origini di questa crisi, ma rilevo soltanto che si tratta di un quadro drammatico per l' economia del territorio, anche per l' Appennino, dove la cooperativa costruzioni Unieco aveva diversi dipendenti e dove la perdita di posti di lavoro ha storicamente un peso molto superiore rispetto all' area cittadina di Reggio Emilia e alla pianura. Come è stato rilevato in questi giorni da diversi osservatori, la crisi diffusa delle cooperative edili reggiane ha un enorme peso economico e occupazionale, che purtroppo lascerà strascichi che dureranno anni. Per la montagna, edilizia e agricoltura erano considerate storicamente le due "gambe" su cui camminava l' economia. Ora una di queste è in una fase di profonda trasformazione, ma gli spazi per una ripresa a mio parere ci sono, e risiedono nell' attenzione alle ristrutturazioni, nella valorizzazione dei centri storici, nella salvaguardia dei valori paesaggistici e ambientali. Su queste basi si può guardare al futuro, e auspicare un riassorbimento di personale qualificato, che ha competenze e grandi capacità, e che oggi si trova a dover affrontare questa situazione di grande incertezza. Come amministrazione comunale siamo costantemente impegnati a cercare di sostenere le famiglie che si trovano in difficoltà, nell' ottica di una responsabilità sociale a cui non verremo certo meno. A margine di questa situazione, c' è poi l' ulteriore incertezza che riguarda il cantiere per il secondo stralcio della variante al Ponte Rosso, i cui lavori erano stati assegnati proprio alla cooperativa costruzioni Unieco. Sull' assegnazione siamo in attesa del pronunciamento del Tribunale Amministrativo Regionale di Parma, atteso entro giugno, ma con la Provincia di Reggio Emilia, titolare dell' intervento, stiamo

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 28 1 aprile 2017 Pagina 4 Gazzetta di Reggio

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lavorando nella direzione di un immediato subentro dell' impresa seconda classificata nella gara di appalto già effettuata, senza la necessità di celebrarne una nuova, così da poter finalmente partire con i lavori. * sindacodi Castelnovo Monti e presidente dell' Unione dei Comuni dell' Appennino.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 29 1 aprile 2017 Pagina 14 Gazzetta di Reggio

Politica locale

sindacati Cisl Emilia Centrale a congresso Seconda assemblea dopo l' unificazione, gli iscritti sono 93mila

REGGIO EMILIACisl Emilia Centrale a congresso lunedì 3 aprile a Reggio e martedì 4 a Modena. A due anni di distanza dalla sua nascita, la Cisl Emilia Centrale, nata dall' unificazione tra la Cisl di Modena e quella di Reggio Emilia, celebra il secondo congresso territoriale. L' assise si svolge lunedì 3 aprile a Reggio (Classic Hotel Best Western) e martedì 4 a Modena (palazzo Europa). I lavori della prima giornata iniziano alle 9.30 e prevedono, dopo i saluti dei sindaci Luca Vecchi (Reggio Emilia) e Gian Carlo Muzzarelli (Modena) e degli ospiti, la relazione del segretario generale Cisl Emilia Centrale William Ballotta. A seguire interverrà Gigi Petteni, componente della segreteria nazionale Cisl. Nel pomeriggio la Cisl Emilia Centrale organizza un forum sulla contrattazione aziendale, sociale e territoriale al quale partecipano Francesco Seghezzi (Adapt), Massimo Campedelli (Scuola Superiore S. Anna) e Roberto Benaglia (Cisl nazionale). Il secondo giorno congressuale (martedì 4 aprile a Modena) si aprirà alle 9 con il saluto dell' Arcivescovo di Modena­Nonantola monsignor Erio Castellucci, seguito dall' intervento del segretario generale della Cisl Emilia­Romagna, Giorgio Graziani. I lavori proseguono con il dibattito, l' elezione del consiglio generale e della segreteria, nella quale entrerà una donna under 40. Con 93.920 iscritti (dato al 31 dicembre 2016), la Cisl Emilia Centrale è la maggiore struttura territoriale della Cisl in regione e l' ottava in Italia.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 30 1 aprile 2017 Pagina 29 Gazzetta di Reggio

Politica locale

donazione di auser Tre Panda a trazione integrale donate ai volontari terremotati

REGGIO EMILIAMissione compiuta. Le tre Panda 4×4 acquistate da Auser Emilia­ Romagna per i volontari di Marche, Umbria e Lazio sono operative nelle aree dell' Italia centrale colpite dal terremoto dell' agosto scorso. Una donazione che ha visto fra le principali protagoniste Auser Reggio Emilia, che ha fornito un contributo economico decisivo. Si parla di automezzi specializzati, preziosissimi per garantire agli operatori Auser di proseguire in modo più capillare l' assistenza a favore soprattutto di anziani, disabili, persone con fragilità, fianco a fianco con le istituzioni e altre associazioni. La risposta di Auser è stata immediata già nell' emergenza. Ora, da popolazioni a loro volta vittime di un recente sisma, un sostegno concreto alla mobilità nel cratere di questo disastroso sciame di scosse telluriche purtroppo ancora attivo. Ad accompagnare i tre compatti fuoristrada, una colonna di automezzi Auser con il presidente regionale Fausto Viviani, accompagnato dai presidenti provinciali emiliano­romagnoli e da un numeroso nucleo di volontari. Hanno partecipato alla delegazione il presidente di Auser provinciale Sandro Morandi, i vicepresidenti Vera Romiti e Giorgio Ballarini, il coordinatore del distretto di Reggio Nerio Menozzi. La colonna ha attraversato l' area al centro dell' emergenza e i suoi abitati simbolo, tra i quali Arquata del Tronto, Accumoli, costeggiando il territorio di Amatrice. Immagini impietose di macerie e distruzione, compensate dalla diffusa presenza delle forze impegnate da mesi per l' emergenza e la ricostruzione. Ad accogliere la colonna Auser a Rieti, accanto al palazzo municipale, il commissario straordinario Vasco Errani. A seguire, la cerimonia ufficiale di consegna delle tre vetture ai centri Auser, durante la quale sono state ricordate le vittime del terremoto. Erano presenti il prefetto Valter Crudo, il vicepresidente della Provincia Antonacci, il rappresentante del vescovo di Rieti e il sindaco Simone Petrangeli. La cerimonia si è conclusa con un brindisi.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 31 1 aprile 2017 Pagina 27 Gazzetta di Reggio

Unione Colline Matildiche

In funzione tre telecamere per controllare il territorio Vezzano, sono installate in piazza della Libertà, zona sportiva e alla Bettola Rilevano anche le targhe per interventi in tempo reale delle forze dell' ordine

di Domenico AmidatiwVEZZANOTelecamere in funzione sul territorio vezzanese per garantire maggiore sicurezza. Tre dispositivi di videosorveglianza sono stati installati questa settimana in piazza della Libertà, nella zona sportiva e alla Bettola. «Con l' installazione delle telecamere a presidio delle zone nevralgiche del centro del paese e della via principale ­ dichiara il consigliere comunale Massimo Domenichini ­ si aggiunge un ulteriore tassello al lavoro svolto sul tema della sicurezza, a dimostrazione di quanto abbiamo a cuore l' argomento». L' intervento, realizzato con fondi dell' Unione Colline Matildiche all' interno di un progetto condiviso dai tre Comuni, ha consentito di installare le telecamere in luoghi ritenuti particolarmente strategici come i punti di accesso della statale 63, la principale arteria stradale. Alcune videocamere sono dotate di un sistema di lettura delle targhe collegato con la banca dati nazionale dei veicoli rubati, non assicurati e non sottoposti a revisione. Questo consente di identificare in tempo reale le auto non in regola e permette di mettere in relazione tra loro veicoli, luoghi e orari con un forte impatto dal punto di vista investigativo nella lotta a micro e macrocriminalità. «La predisposizione del sistema di videosorveglianza risponde a un' esigenza fortemente sentita da tutti i cittadini ­ afferma il sindaco Mauro Bigi ­. Le telecamere sono inoltre strumenti a sostegno del non semplice lavoro che quotidianamente le forze dell' ordine già fanno. Così le si mette in condizione di controllare porzioni di territorio sempre più ampie al fine di perseguire, ma anche e soprattutto prevenire, i reati». Prosegue il sindaco Bigi: «Oggi come oggi l' ostacolo maggiore resta l' impunità di chi commette reati. Come più volte ripetuto, anche assieme agli altri sindaci della provincia, bisogna accelerare i tempi della giustizia e garantire la certezza della pena». Le immagini di tutte le telecamere comunali saranno trasmesse alla centrale della polizia municipale, e quelle delle telecamere con lettura targhe anche alle altre forze di polizia di Stato, agevolando il coordinamento delle risorse presenti sul territorio. ©RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 32 1 aprile 2017 Pagina 27 Gazzetta di Reggio

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DOMENICO AMIDATI

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 33 1 aprile 2017 Pagina 56 Il Resto del Carlino (ed. Reggio Emilia)

Unione Colline Matildiche

Tre telecamere per combattere i ladri Vezzano, installate nei punti strategici di accesso della statale 63 e collegate alla polizia

­ VEZZANO ­ PIANO sicurezza: installate ieri tre telecamere di video­sorveglianza in punti strategici sul territorio del comune di Vezzano: piazza delle Libertà, zona Sportiva e la Bettola. «Con l' installazione delle telecamere a presidio delle zone nevralgiche del centro del paese e della via principale ­ dice il consigliere comunale Massimo Domenichini ­ si aggiunge un ulteriore tassello all' attento lavoro svolto dall' attuale Amministrazione sul tema della sicurezza». L' intervento, realizzato con fondi dell' Unione Colline Matildiche all' interno di un progetto condiviso dai tre comuni (Vezzano, Albinea e Quattro Castella), ha consentito di installare le telecamere nei punti di accesso della statale 63. Alcune telecamere sono dotate di un sistema di lettura delle targhe collegato con la banca dati nazionale dei veicoli rubati, non assicurati, non sottoposti a revisione, consentendo così di identificare in tempo reale i veicoli non in regola e permettendo di mettere in relazione tra loro veicoli­luoghi­orari, migliorando le possibilità della lotta alla criminalità. Tutte le immagini saranno trasmesse alla centrale della Polizia municipale, quelle delle telecamere con lettura targhe anche alla Polizia di Stato, agevolando il coordinamento dell' attività sul territorio. «Con la predisposizione del sistema di video sorveglianza ­ dice il sindaco Mauro Bigi (foto) si risponde ad un' esigenza molto sentita da tutta la cittadinanza. Oggi l' impunità di chi commette reati è l' ostacolo maggiore. Come più volte ripetuto insieme agli altri sindaci della nostra provincia, bisogna accelerare i tempi della giustizia, rendendo certa la pena». Settimo Baisi.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 34 1 aprile 2017 Pagina 7 Il Sole 24 Ore

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

Aiuti europei. Avviato il confronto sul piano a medio termine e il dossier 2020 Sui fondi della nuova Pac tagli in vista per 5 miliardi L' Italia rischia un conto salato, le proposte della Cia

Comunque vada a finire, per gli agricoltori europei sarà una stangata. Senza stanziamenti aggiuntivi, il buco di bilancio che si aprirà con l' uscita del Regno Unito dalla Ue peserà sulla futura Politica agricola comune. Forse, e questa è la vera novità degli ultimi giorni, anche prima del 2020, anno di scadenza naturale del bilancio pluriennale della Ue e di entrata in vigore della riforma Pac in discussione a Bruxelles e legata a doppio filo al braccio di ferro sul budget. Il vicepresidente della Commissione, Jyrki Katainen, lo ha detto chiaramente nei giorni scorsi: «I 27 Stati membri dovranno decidere se aumentare i rispettivi contributi finanziari o, in alternativa, disporre una riduzione degli stanziamenti per la Pac». Allo studio dell' esecutivo Ue c' è anche l' ipotesi di anticipare la conclusione del quadro finanziario pluriennale, per farla coincidere con l' uscita del Regno Unito, prevista nella primavera del 2019, per far quadrare i conti della nuova Ue a 27. Nella migliore delle ipotesi mancheranno all' appello 5 miliardi di contribuzione netta, forse 7 (nonostante il mitico rebate britannico il saldo negativo per Londra ha raggiunto negli ultimi anni anche 9 miliardi). Considerando che la politica agricola assorbe il 40% dell' intero bilancio Ue, sono 2 miliardi in meno ogni anno, tra aiuti diretti e sviluppo rurale. Per l' Italia il conto potrebbe essere anche più salato, essendo, insieme a Germania e Francia, tra i grandi contribuenti netti. A complicare ulteriormente il quadro dei negoziati c' è poi la richiesta pressante dei «nuovi» Stati membri dell' Europa Centrale e Orientale, guidati dalla Polonia, di una sostanziale redistribuzione dei fondi ­ 55 miliardi annui ­ sulla base della superficie agricola a livello nazionale. Un criterio che farebbe perdere altre posizioni all' Italia. La riforma Pac è stata al centro dell' ultimo giorno della Conferenza economica della Cia­Agricoltori italiani che si è chiusa ieri a Bologna, insieme ai temi del ruolo degli immigrati nello sviluppo delle imprese agricole (in Italia sono oltre 25mila i titolari stranieri) e della tutela dei redditi dei produttori, in calo dell' 8% contro una media Ue del 2. «La Pac post 2020 deve favorire una crescita inclusiva che possa ridare fiducia ai cittadini europei. Ciò vuol dire investire nei territori e sostenere lo sviluppo socio­ economico delle aree rurali ­ ha sottolineato l' associazione ­. Gli agricoltori devono poter continuare a svolgere la preziosa funzione di gestione delle terre, e per questa attività hanno bisogno di incentivi ad hoc, soprattutto nelle aree più marginali dove l' agricoltura rappresenta spesso l' unico freno allo

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 35 1 aprile 2017 Pagina 7 Il Sole 24 Ore

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spopolamento». La priorità, secondo il presidente della Cia, Dino Scanavino, è realizzare un nuovo modello di sviluppo che privilegi gli investimenti nelle aree rurali, dove l' inclusione degli immigrati «oltre che possibile è utile e necessaria». Un' azienda agricola italiana su tre conta almeno un lavoratore straniero, che spesso è l' amministratore dell' impresa. «Nel nostro Paese creano ricchezza ­ ha ricordato Scanavino ­ , versando nelle casse dello Stato oltre 11 miliardi tra oneri fiscali e previdenziali. Il loro apporto, in termini di specializzazione e innovazione, li rende ormai indispensabili all' interno del tessuto imprenditoriale, per garantire la tenuta e la crescita produttiva del made Italy agroalimentare in tutto il mondo». Sui redditi la Cia ha rilanciato la necessità di «creare accordi sinergici tra agricoltura, artigianato, commercio, logistica ed enti locali per costruire un percorso virtuoso intorno alle produzioni agroalimentari. Un patto per dare vita a reti d' impresa territoriali capaci di mettere in trasparenza l' intera filiera». Ieri intanto la Commissione europea ha adottato la proposta che prevede una riduzione lineare degli aiuti diretti Pac nel 2018, per finanziare la riserva anticrisi. Si tratta della cosiddetta disciplina finanziaria che ogni anno, attraverso un taglio dei pagamenti agli agricoltori, assicura un fondo di circa 450 milioni da destinare a interventi urgenti in caso di gravi crisi di mercato in singoli settori. La riduzione proposta per il prossimo anno è dell' 1,38% circa, con una franchigia per gli aiuti sotto i 2mila euro. Solo un antipasto dei tagli futuri. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Alessio Romeo

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 36 1 aprile 2017 Pagina 11 Il Sole 24 Ore

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

ENTI LOCALI Per province e grandi città i bilanci preventivi slittano al 30 giugno

Slitta al 30 giugno il termine per chiudere i bilanci preventivi di Province e Città metropolitane. Il decreto del Viminale che butta la palla in avanti è arrivato ieri, nel giorno della scadenza (confermata invece per i Comuni) indicata a suo tempo dalla legge di bilancio. A motivare il rinvio è il fatto che i conti 2017, soprattutto per le Province, restano avvolti nella nebbia. Da settimane il governo lavora a un decreto legge enti locali che dovrebbe offrire qualche aiuto in più agli enti di area vasta, ma fra problemi di copertura e nodi politici ancora da sciogliere il decreto non riesce a vedere la luce.Proprio le Province sono l' incognita chiave del decreto. La distribuzione del "fondone" stanziato dalla legge di bilancio ha permesso di sterilizzare la terza tranche di tagli da un miliardo all' anno prevista dalla manovra 2015. Come l' anno scorso, però, questa mossa non basta a puntellare bilanci sempre più zoppicanti, per cui il governo sta lavorando a qualche sostegno ulteriore. Lo sbilancio è di 651 milioni, di cui solo 200 milioni disponibili.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 37 1 aprile 2017 Pagina 32 Italia Oggi

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

Richieste online a partire dal 3 aprile Contributi statali ai sindacalisti

Scatterà dal prossimo 3 aprile l' iter di richiesta telematica per l' erogazione del contributo erariale per il personale degli enti locali in aspettativa sindacale nel 2016. La certificazione dovrà essere trasmessa esclusivamente per via telematica e le eventuali istanze inviate in formato cartaceo saranno restituite al mittente. Infine, qualora gli importi richiesti dagli enti dovessero essere superiori alla dotazione del fondo, lo stesso sarà ripartito in proporzione alle risorse disponibili. Queste alcune delle precisazioni che il ministero dell' interno ha ritenuto opportuno diramare con la circolare n. 5/2017 in relazione a quanto disposto dal dm interno 22/2/2017 che disciplina la concessione di un contributo erariale per gli enti locali che nel 2016 hanno avuto personale in distacco per motivi sindacali, così come previsto dall' articolo 1­bis del dl n. 599/1996 (si veda ItaliaOggi del 14/3/2017). Con la circolare in osservazione, il Mininterno mette nero su bianco quale sia la platea degli enti interessati alla trasmissione della certificazione, ovvero i comuni, le province, le Città metropolitane, i liberi consorzi comunali, le comunità montane e le Asp (ex Ipab), che lo scorso anno hanno sostenuto spese per il proprio personale impegnato in attività sindacale. Viene, pertanto, precisato che gli enti che lo scorso anno non hanno avuto personale destinatario di provvedimenti di distacco sindacale, non sono tenuti a trasmettere alcuna certificazione. Il cronoprogramma per la richiesta del contributo erariale, quindi, partirà il prossimo 3 aprile, quando il Viminale renderà disponibile la documentazione necessaria, tramite il «Sistema certificazioni enti locali, per chiudersi, improrogabilmente, alle ore 14,00 del 5 giugno. Come detto, nessuna altra modalità di invio, se non quella telematica, viene ammessa. Anzi, le certificazioni che dovessero pervenire al Viminale in formato cartaceo saranno rispedite al mittente. La circolare del Viminale, pertanto, ribadisce agli enti interessati l' assoluto rigore nel rispetto dei termini di presentazione della certificazione, in quanto occorre conoscere i dati definitivi al momento del riparto. Ne consegue che, qualora l' importo complessivo dei dati certificati dovesse superare l' ammontare delle risorse, il rimborso agli enti avverrà in proporzione.

ANTONIO G. PALADINO

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 38 1 aprile 2017 Pagina 32 Italia Oggi

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

Equitalia, Durc sprint nel dl enti locali

Il disallineamento tra rottamazione delle cartelle e il rilascio del Durc (Documento unico di regolarità contributiva) sarà risolto con una norma nel decreto legge enti locali atteso nel prossimo consiglio dei ministri. La norma interpretativa infatti dovrà precisare che il rilascio del Durc, da parte dell' Inps, potrà al momento della presentazione dell' istanza di rottamazione della cartella e non , come invece avviene ora, dopo il pagamento temporaneo. L' asimmetria e il vuoto normativo posto in evidenza dal Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro poneva a rischio la scelta della sanatoria da parte dei contribuenti che in questo modo si sarebbero visti penalizzati e bloccati nella partecipazione a gare e appaltli. Ieri, rispondendo a un' interrogazione in commissione lavoro, presentata da Domenico Menorello (Civici Innovatori) il sottosegretario al ministero del lavoro, Luigi Bobba aveva voluto precisare che «il governo sta lavorando a una norma che sarà inserita nel primo provvedimento disponibile». Nella risposta resa in commissione lavoro, il governo ha annunciato anche che non saranno corrisposte sanzioni per l' omesso o ritardato versamento dei contributi Inps­Inail per la rottamazione delle cartelle Equitalia.Cosa peraltro già previsato dall' Inps in una nota di risposta proprio ai consulenti del lavoro. Intanto con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legge 36/2017 è stata fissata la proroga della rottamazione delle cartelle al 21 aprile. Per la proroga degli adempimenti a giugno di Equitalia si dovrà, invece, attendere la definitiva conversione in legge e relativa pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del provvedimento sul terremto (dl 8/17). In quest' ultimo testo infatti sono state inserite sia la proroga al 21 aprile per i contribuenti sia quella al 15 giugno (dal 31 maggio) per le risposte di Equitalia.

CRISTINA BARTELLI

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 39 1 aprile 2017 Pagina 32 Italia Oggi

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

Il ministro dell' interno Minniti ha firmato il dm. Ma c' è ancora incertezza sulle risorse Province, maxiproroga ai conti Al 30 giugno anche i bilanci delle città metropolitane

Maxirinvio al 30 giugno per i bilanci di province e città metropolitane. Dopo i tentennamenti dei giorni scorsi, un decreto firmato dal titolare del Viminale, Marco Minniti, (dm 30 marzo 2017 pubblicato sulla G.U. n.76 del 31/3/2017) ha tagliato la testa al toro, concedendo tre mesi in più di tempo per provare a portare a termine la mission impossible di quadrare i conti. Il provvedimento, adottato in base all' art. 151, comma 1, del Testo unico delle leggi sull' ordinamento degli enti locali (Tuel), è arrivato sul filo di lana, dato che il precedente termine per il varo dei preventivi era fissato, per tutti gli enti locali, al 31 marzo. Era stato il decreto Milleproroghe a fissare la dead­line e la scelta di un veicolo di rango primario andava letta proprio nell' ottica del tentativo, da parte del governo, di blindare la scadenza. Ma su tale strategia alla fine ha prevalso il persistente stato di «coma finanziario» in cui versano gli enti di area vasta e la stessa ampiezza della proroga (90 giorni) appare come un implicito riconoscimento della gravità della situazione. Anche il decreto di rinvio, del resto, non manca di evidenziare che «per le città metropolitane e per le province permangono difficoltà per la predisposizione dei bilanci di previsione 2017/2019, non disponendo ancora in maniera completa di dati certi per quanto attiene alle risorse finanziarie disponibili». Solo che il problema non è tanto la mancanza di certezze sulle risorse, ma la mancanza di risorse. I tagli operati negli scorsi anni (in particolare, dalla legge di Stabilità 2015) hanno ampiamente superato i risparmi conseguenti al dimagrimento funzionale imposto dalla riforma Delrio, portando il livello di finanziamento ben al di sotto della soglia di sopravvivenza, come certificato anche dalla Sose. I tre mesi di extra­time dovranno servire, quindi, soprattutto all' esecutivo, che dovrà cercare altri fondi, oltre a quelli già messi a disposizione dall' ultima manovra. Nel frattempo, gli enti di area vasta dovranno tirare la cinghia, gestendo in dodicesimi gli stanziamenti dell' ultimo bilancio approvato. Nessun rinvio invece per i comuni. © Riproduzione riservata.

MATTEO BARBERO

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 40 1 aprile 2017 Pagina 34 Italia Oggi

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I tributaristi Lapet sugli strumenti chiave per combattere l' evasione Semplificazioni urgenti Da snellire gli adempimenti in materia di Iva

Semplificazioni fiscali, la Lapet in audizione parlamentare. Il 28 marzo scorso, il presidente nazionale Roberto Falcone è stato audito, nell' ambito dell' indagine conoscitiva sulle semplificazioni possibili nel settore fiscale, presso la preposta Commissione parlamentare bicamerale Camera dei deputati ­ Senato della repubblica, presieduta dall' on. Bruno Tabacci. «La materia fiscale è un settore cruciale per la vita di ogni Stato, nei rapporti con i cittadini, con le imprese, nel cui ambito, i fattori di complicazione rendono ancora più difficoltoso e osteggiato il dovere di contribuire alla spesa pubblica», ha così introdotto la sua relazione il presidente. La parola semplificazione, ha poi spiegato Falcone, è spesso intesa come sinonimo di allentamento nei confronti della necessaria ed imprescindibile azione di contrasto all' evasione fiscale, «siamo convinti proprio del contrario, nel senso che, meno regole ma certe, meno balzelli burocratici ma più compliance, favoriscono l' adempimento spontaneo dell' obbligazione tributaria». Va evidenziato che la Lapet ha sempre promosso e sostenuto tutte le iniziative volte allo snellimento e alla razionalizzazione delle procedure al fine di evitare aggravi di oneri e costi a carico dei contribuenti e dei professionisti che li assistono. Propositiva, anche questa volta, l' associazione che, tra i principali ambiti di intervento, è tornata a suggerire la partecipazione dei rappresentanti dei contribuenti alla genesi del procedimento di formazione della norma fiscale. E ancora, chiarezza delle disposizioni normative. «In tal modo si riuscirebbe a recuperare il fondamentale consenso all' imposizione che è stato smarrito a favore dell' interesse fiscale e che ha prodotto una legislazione casistica, farraginosa, spesso incomprensibile, a tutto favore dell' amministrazione finanziaria», ha precisato il presidente. Sugli adempimenti formali Iva: spesometro, dichiarazioni e liquidazioni periodiche, Falcone ha rilevato: «L' appetibilità di un sistema fiscale e quindi la concorrenza fiscale non è una partita che si gioca solo sul campo delle aliquote, ma riguarda anche altri aspetti, come ad esempio la certezza delle regole, la loro stabilità nel tempo, la semplicità delle procedure o la rapidità dei contenziosi tributari. Purtroppo, sono anni che l' Italia non riesce ad apportare dei miglioramenti significativi, e i nuovi adempimenti formali in materia di imposta sul valore aggiunto recentemente introdotti non hanno certo migliorato una

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 41 1 aprile 2017 Pagina 34 Italia Oggi

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situazione già drammatica». A fronte della situazione descritta, secondo i tributaristi sarebbe opportuna una coraggiosa inversione di tendenza verso la riduzione degli adempimenti formali in materia di Iva. In merito poi alle riforme attese da anni, in particolare l' unificazione delle deduzioni dalla base imponibile Irap legate al fattore lavoro e l' eliminazione dell' Irap per i professionisti; la razionalizzazione del calendario delle scadenze fiscali; la proroga automatica dei termini degli adempimenti tributari; le dichiarazioni presentate oltre i 90 giorni dal termine, Falcone ha ribadito la necessità di realizzarle nel più breve tempo possibile. A chiusura dell' audizione il presidente ha poi trattato un tema di stretta attualità, la riforma del sistema di riscossione: «senza entrare nel merito della riforma quello che rileva ai fini della semplificazione è che il nuovo Ente pubblico dovrà essere pienamente soggetto alle disposizioni dello Statuto del Contribuente. Dovrà quindi essere garantita la chiarezza degli atti e dei documenti prodotti dal nuovo Ente. Inoltre la doverosa applicazione dei principi di affidamento, buona fede e buon andamento dell' azione amministrativa comporta la necessità di accettare, da parte dell' Ente di riscossione, la prescrizione quinquennale dei tributi non soggetti a sentenza passata in giudicato», ha concluso Falcone, «auspico che questa audizione possa essere il preludio di forme di concertazione della norma fiscale che possa portare ad una maggiore chiarezza delle disposizioni ed ad una distensione dei rapporti tra Amministrazione, contribuenti e consulenti».

LUCIA BASILE

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