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Basso Monferrato il territorio espressione della cultura Quando un visitatore entra in un territorio entra in contatto con il suo paesaggio, l’ambiente i suoi cibi e con le persone che incontra. Pochi pensano che dietro a tutto ciò ci sono secoli di storia e di storie e che quello che i sensi ci fanno vedere sentire e toccare sono solo la super- ficie, l’ultimo “strato” di una lunga storia sedimentata negli anni. Un dialetto, un modo di pensare, di cucinare o più in generale di vivere che si è trasformato evoluto per consentire a queste comunità di arri- vare ai giorni nostri. Cercheremo attraverso queste pagine di scoprire, per quanto possibile le storie, le vicende del passato che hanno pla- smato l’esistente, tentando una siappur limitata e parziale ricostruzio- ne di ciò che fu ed ora non è più, ma è nell’anima di tutto ciò che è.

23 febbraio 1422 gli Statuti del Borgo di Gabiano ottengono l'approvazione del marchese di Monferrato e signore di Gabiano Nel 1989 il Comune di Gabiano pubblicò il te- del buon lavoro svolto all'epoca dagli estensori. sto degli Statuti del Comune risalenti al 1400 Ancor più meritevoli sotto il profilo politico so- con la loro traduzione dal latino medievale cura- no coloro che seppero ottenere per quegli Statuti ta dal prof. Luigi Calvo ordinario di latino e l'approvazione dei Signori dell'epoca (senza greco nei licei di stato e quale Gabianese cono- nemmeno guerreggiare ma... scitore del nostro idioma. comprandoli !) se si pensa in che epoca di poteri La redazione di Gabiano e dintorni ha ritenuto dispotici e assoluti vennero ottenuti. Questi Sta- opportuno, nello spirito di scoperta delle nostre radici far conoscere ai propri lettori le parti sa- lienti di questi statuti. In essi infatti si trovano incardinati molti aspetti della nostra storia, del nostro linguaggio e, soprattutto, è testimoniata una tradizione particolarmente moderna e per molti versi aperta e liberale. Come giustamente si rileva nella prefazione del curatore prof. Cal- vo, il rispetto delle norme in esso contenute, non viene perseguito utilizzando amputazioni o tor- ture, assai in uso all'epoca e, solo per casi gra- vissimi (omicidio premeditato e incendio dolo- so), è prevista la pena di morte. Inoltre si rileva come sia diverso il trattamento riservato ai Ga- bianesi rispetto ai forestieri anche per le con- danne che, salvo eccezioni, prevedono pene pe- cuniarie ma non la prigione. E' chiaro che norme redatte su misura per le esigenze locali hanno consentito una risposta più adeguata alle esigen- ze dei Gabianesi e molte di queste sarebbero in grado di funzionare ancora oggi a testimonianza 1 tuti riflettono quindi l'identità di una comunità gregazione di nuovi Capitoli, man mano che le per niente dedita alla sopraffazione, molto atten- necessità lo richiedevano. ta al denaro: le pene pecuniarie erano infatti più Nel 1421, quando il feudo di Gabiano si rese che sufficienti a far rispettare le leggi e si poteva vacante per la rinuncia della nobile famiglia dei essere imprigionati solo per insolvenza. “dei Gabiano”, gli uomini sotto l’incalzare di Pragmaticamente le proprie regole di libertà indefinite pretese avanzate dal marchese Gio- scritte nello Statuto i Gabianesi preferirono vanni Giacomo decidono la definitiva codifica- comprarle anzicchè conquistarle con sanguinose zione dei Capitoli statutari, affidando ad un giu- e incerte guerre. Al guerreggiare tuttavia non si rista l’incarico di aggiornarli e riordinarli, e di sottraevano per moti- questa nuova nor- vazioni più prosaiche mativa ottengono e concrete come il l’approvazione possesso della terra: marchionale il 23 numerosi infatti furo- Febbraio 1422. La no gli scontri che Ga- raccolta quattrocen- bianesi e Cantavenne- tesca, riprodotta nel si in particolare com- 1989 nel suo esem- batterono (1287) plare del sec. XVII per - l'isola - dell'Oli- e tradotta in lingua veto rimasta al di là italiana, non fu del che aveva dunque la prima in cambiato il suo alveo ordine di tempo, ma e contesa a Palazzolo disgraziatamente è e al convento della l’unica che ci è dato Rocca delle Donne ed di conoscere a causa analogamente per le della scomparsa dei Giare contese da Fon- corpi anteriori. tanetto. Le prigioni Altrettanto sfortuna- venivano riservate per ta è la vicenda del quegli stranieri che manoscritto dei no- evidentemente scam- stri Statuti, il quale biando l'indole pacifi- custodito nella casa ca e lavoratrice dei locali per dabbenaggine cer- comunale fu sottratto o incendiato durante cava di approfittarne. Gli abitanti di queste con- l’espugnazione di Gabiano da parte delle truppe trade dovevano essere anche tenaci se si pensa sabaude in quel tragico 1628 di manzoniana che ci vollero due secoli per arrivare alla prima memoria, quando il Monferrato divenne un stesura degli statuti. campo di battaglia tra Francesi, Spagnoli e Sa- Era comunque una comunità che sapeva espri- voia per la successione del Ducato. Tuttavia la mere una classe politica capace di dar loro be- prassi di conservarne una copia nell’archivio nessere e prosperità barcamenandosi negli incer- statale permise agli amministratori di Gabiano ti eventi della grande storia medievale ricca di di farne trascrivere nel 1643 un esemplare, che è invasioni, saccheggi, pestilenze e che comunque quello attualmente in dotazione al Comune. ha saputo convivere con invasori Goti, Longo- Un secondo si trova a Genova nella biblioteca bardi, Franchi facendo alla fine prevalere, pur privata Durazzo Giustiniani. Si tratta di una co- con mediazioni la propria cultura. pia semplice della fine del sec. XVII da una co- Gli Statuti di Gabiano del 1422 segnano la con- pia autentica del 1585. Il testo degli Statuti ri- clusione di un processo di rielaborazione inizia- calca il manoscritto di Gabiano, mentre to nel momento della costituzione del Comune, l’appendice già ricca di nuovi documenti di con- presumibilmente nella prima metà del sec. XIII, ferma riporta l’interessante strumento di accor- quando gli uomini del luogo coalizzati strappa- do tra Comune e Marchese del 5 Novembre rono o meglio comprarono dal Signore la Carta 1421, specchio della critica situazione in cui di franchigia, nucleo di uno Statuto che nel cor- versava il feudo di Gabiano quell’anno e pro- so di circa due secoli andò formandosi per ag- dromo della riformazione statutaria.

2 Il volume dell’archivio di Gabiano è composto sposizioni. già contenute negli Statuti quattro- di tre fascicoli cartacei di cm. 21x26 per com- centeschi. plessive 144 pagine, di cui 13 bianche. La co- A differenza dei primi invasori Goti, le popola- pertina è in pergamena senza titolo impuntita da zioni Longobarde e Franche, scese in Italia, si 4 legacci monchi di canapa; la scrittura è di ge- rifiutarono di regolare la loro vita civile secondo nere umanistico corsiva. il diritto romano vigente nelle terre conquistate A differenza della legge lo statuto è un ordina- e mantennero ciascuna l’ordinamento giuridico mento particolare valido limitatamente al luogo proprio delle nazioni da cui provenivano, senza e all’ente a cui è destinato e ad un periodo di per questo imporlo agli antichi abitatori. tempo circoscritto. Si ebbero così in uso contemporaneamente tre Esso è frutto di un patto tra uomini del luogo, diverse leggi fondamentali, la romana, la gotica convalidato da un mutuo giuramento. Quantun- e la salica. que la sua funzione, complementare rispetto alla Tale coesistenza a seguito dell’integrazione raz- legislazione marchionale e universale, sia quella ziale degli immigrati germanici in Monferrato di integrarla, possono però inserirvi disposizioni andò affievolendosi dopo il mille fino alla ri- che derogano ad essa, come il cap. 99 dei nostri nuncia alle leggi barbariche e all’adozione del Statuti. Una posizione, particolare la occupa il solo diritto romano da parte della famiglia mar- Capitolo 1, pur privo del testo che compare in chionale verso la fine del sec. XII in concomi- molti altri Stati monferrini, di solenne impegno tanza con il fiorire del suo Marchesato. Ma la di fedeltà al Comune prestato dai cittadini nelle rinascita del diritto giustinianeo si afferma so- mani dei propri amministratori, esso ci riporta prattutto nel sec. XV, pervadendo oltre che il di- tuttavia l’elemento costitutivo degli Statuti, il ritto comune anche gli Statuti dell’epoca, tra i cosiddetto breve. Consiste nella formula del giu- quali i nostri. ramento Tuttavia tracce, particolarmente del diritto lon- proferito dai magistrati di difendere i diritti co- gobardico, sono visibili in alcune loro norme. munali. La capacità giuridica delle donne, limitata se- Seguono altre, analoghe attestazioni rilasciate, condo i Germani rispetto a quella dell’uomo, af- dagli ufficiali minori. Metro importante per mi- fiora, nei Capitoli 67,123, 124 la scarsa conside- surare il grado d’autonomia raggiunto dal Co- razione dei forestieri, che nel Comune straniero mune il breve, includendo nel suo rituale un non godono dei medesimi diritti degli altri abi- supplemento di giuramento con cui i reggitori tanti, emerge dai Capitoli 68, 69, 102, 139. Il riconoscono il dominio feudale del Signore, ci concetto di vendetta, che informa quasi tutto il induce a collocare i nostri statuti tra i cosiddetti diritto penale dei popoli nordici, risulta evidente largiti. nel divieto di interporre appello alle sentenze Sono quelli che il Comune si è dato in onore del penali. Signore cioè con il consenso del feudatario. Tuttavia le sanzioni predisposte dagli Statuti di Contraddistinti da una limitata giurisdizione, la Gabiano non prevedono mutilazioni o torture, loro approvazione deve essere rinnovata ogni ricorrenti invece in altri Statuti anche contempo- qualvolta nel Marchesato succede un nuovo Si- ranei o posteriori, come quelli di Casale e di gnore. Si veda a questo proposito il diploma se- . Le punizioni sono unicamente pecu- centesco di conferma in appendice alla raccolta; niarie e la condanna a morte è limitata ai delitti altri del sec. XV sono allegati al volume in pos- di omicidio premeditato e di incendio doloso. sesso della famiglia Cattaneo Giustiniani. Non vengono comminati né carcere ristretto ai Si tratta dunque di Statuti, quelli di Gabiano non forestieri e agli insolventi, né bandi. La redazio- molto evoluti sul piano della legislazione, che ne statutaria del 1422 eseguita con metodo si- testimoniano di un Comune saldamente incorpo- stematico espone tutta la materia legislativa rato, sia pure con i suoi privilegi, nel marchesa- suddivisa con sufficiente ordine e coerenza. Al to feudale di Monferrato. L’esemplare del 1643 breve del primo capitolo di grande interesse ol- con la sua letterale trascrizione di norme vec- tre che per la qualità degli Statuti, cui si è ac- chie di più di due secoli, fa fede di un clima di cennato, anche per le fonti del diritto così speci- grande immobilità legislativa e politica per Ga- ficate, seguono le norme del diritto pubblico e biano. I Bandi Campestri del 1739 dell’archivio amministrativo penale. Vengono poi quelle di- storico comunale, con pochi adattamenti, non ritto processuale. Chiudono i Capitoli che ri- fanno altro che trasferire in lingua italiana le di- guardano il diritto penale.

3 In appendice il manoscritto secentesco riporta cramentum invece di iuramentum, pedisequa alcuni documenti contemporanei, e cioè un di- per serva. Giunge infine ad esibire un fantasma- ploma di conferma degli Statuti da parte del du- gorico componimento di vocaboli eterogenici: ca Carlo I e atti burocratici inerenti alla conces- mattones (medievale dal francese), lapides sione di nuove copie autentiche. (classico), sabulum (classico parlato); lignamina La lingua è quella latina medievale, spesso im- (medievale dal classico). barbarita nel lessico dagli apporti delle lingue Fortunatamente il frego del purista umanistico germaniche e talora contorta nella sintassi per non ha osato cancellare quei vocaboli e quelle influsso del tardo latino. Tuttavia la forma dei locuzioni che appartengono al ceppo del nostro nostri Statuti, più ancora che di altri, manifesta idioma locale. Pur rimandando questo aspetto al una tendenza restauratrice: la struttura sintattica Glossario latino, non si possono tacere due fe- è sufficientemente trasparente e i neologismi af- nomeni generali comuni al linguaggio degli Sta- fiancati da analoghi termini classici, come ger- tuti e al dialetto attuale: il frequente ricorso al gus seu fovea, murilegus seu gatus, cambium et prefisso intensivo a- (es. arrancare, aborlata, permutatio; ecc. Evidentemente il contributo apulmonatura insieme a polmonatura) e la pre- degli esperti alla revisione della redazione degli della vocale fondamentale a su quella Statuti, cui si è accennato, si era esteso anche aperta e (es. santerium, per senterium; trantone- alla lingua. rius per trentonerius, manaries per maneries; Inoltre essa non va esente da preziosismi umani- dismantire per dismentire o sulla vocale chiusa i stici, quali i grecismi murilegus già citato, terri- (es. fortalicium per fortilicium). gena, o vocaboli classici prevalenti su sinonimi medievali: es. nemus sostitutivo di boscus, sa- (Continua sul prossimo numero)

Riportiamo di seguito alcuni articoli degli la loro tutela e cura, a difendere le loro persone, statuti di Gabiano, segnalati un po' perchè interessi all'apparenza strani, anche se avevano un ed averi, a stendere un inventario dei loro beni e preciso scopo di cui parleremo diffusamente a rendere debito conto delle sostanze ammini- nel prossimo numero, oppure perché ci spie- strate con l’integrale dichiarazione delle rima- gano come allora si erano affrontati certi nenze e secondo le disposizioni del Diritto. problemi sociali e ambientali. 19 7 Obbligo di aiutare per un giorno a proprie Denuncia al castellano dei minori spese chi intenda costruire a Gabiano privi di tutore o curatore Inoltre si è deciso e disposto che tutte e singole Ancora si è deciso e disposto che i Consoli e il le persone di Gabiano e del suo territorio, le Clavario del Comune siano tenuti ad una scru- quali sono qui attualmente o in futuro residenti, polosa indagine su tutti e singoli i bambini e le siano tenute e debbano, se richieste tanto da uno bambine nonchè i pazzi e gli imnfermi di mente che sia originario di Gabiano quanto da uno che esistenti nel capoluogo e nel territorio all'epoca vi dimori e intenda costruirsi una casa o nella del loro mandato, che siano privi di tutore o cu- Villa o nel ricetto fortificato o negli Airali, met- ratore, e alla notifica al castellano o al suo luo- tersi a disposizione per qualsiasi genere di abi- gotenente entro tre giorni dalla conclusione tazione. dell’indagine, affinché voglia adeguatamente Precisamente chi dispone di buoi o di un bar- provvedere ad un loro tutore o curatore. Il Ca- roccio vada a trasportare mattoni, ghiaia, sabbia, stellano poi o un altro magistrato come sopra legname e altro materiale utile, come richiederà investito della questione dovrà entro un mese il costruttore, per una giornata intera a proprie dal giorno che ha ricevuto la denunzia ricercare spese. in tutti i modi e con efficacia dette persone e, Chi non possiede buoi, né carro agricolo vada qualora non abbiano consistenza di giudizio, personalmente ad aiutare e a lavorare a proprie provvederle di tutori o curatori idonei obbligan- spese per una giornata intera senza distinzione e do, secondo la priorità prevista dagli ordinamen- in quello stesso giorno che sia stato invitato o ti giuridici, i parenti da parte di padre, i consan- dal costruttore o da un suo incaricato, purché sia guinei e gli affini di quei minori che riterrà esse- un bovaro o un lavoratore di tutto il podere. Se re in causa, ad assumersi qualcuno poi benché avvisato si rifiuterà, vi sia fermamente costretto dai Consoli, con

4 l’imposizione di pene, pignoramenti e qualsiasi cessioni a compensazione di debiti insoluti ese- altro mezzo, infliggendogli tramite il Nunzio guite dagli Estimatori predetti abbiano multe, ammende e coartazioni a volontà, senza senz’altro valore e vigore e siano mandate ad tregua, finché non abbia adempiuto a quanto di- effetto come eseguite bene, secondo legge e co- sposto in questo Capitolo. scienza, né sia data possibilità di revocarle o di 20 violarle. Per ciascuna perizia da loro portata a Divieto di lavorare nei giorni festivi termine circa beni di valore non superiore a fio- parimenti si è deciso e disposto che nessuna rini quattro gli Estimatori avranno diritto a de- persona di qualsiasi condizione osi o presuma in nari sei per ogni lira di valore dei beni valutati, alcun modo di lavorare o far lavorare nel capo- mentre al di sopra di tale somma pretenderanno luogo e nei territorio comunale durante le segu- denari quattro indipendentemente dalla quantità. neti festività: Un terzo di tutto spetta al Comune. Natale, Pasqua di Resurrezione e Pentecoste di Le stime vanno poi riferite e notificate dagli E- Nostro Signor Gesù Cristo e nei due giorni se- stimatori al Clavario o Notaio del Comune entro guenti a queste solennità, nelle feste della glo- tre giorni dal sopralluogo e trascritte nel libro riosa Vergine Maria sua Madre, nelle ricorrenze del Comune, in modo che si possano in qualsiasi dei dodici Apostoli, nei giorni di Domenica e in momento reperire, mentre una copia verrà con- quelli festivi dichiarati di precetto dalla Santa segnata all’interessato, pena soldi cinque di Chiesa di Dio, nella festa di S. Eusebio, Vesco- ammenda per l’Estimatore e altrettanto per il vo Notaio, nonché la loro invalidità e l’illeceità di di Vercelli, nostro patrono, nella festa di S. Se- procedere alla loro esecuzione. bastiano e 40 nella ricorrenza di quei Santi di cui esiste una Divieto di lavare vicino a pozzi o sorgenti Chiesa o Cappella nell’abitato e nel podere di Si è ugualmente deciso e disposto che nessuno Gabiano. La multa è fissata in soldi dieci per osi lavare o far lavare panni, tele o anche attrez- ogni contravventore ogni volta, sospesa nei casi zi agricoli o qualsiasi oggetto sporco vicino ad di fieno o di messi falciate e lasciate ad essicare un pozzo o una sorgente esistenti su tutto il po- in campagna nell’imminenza di pioggia, e nel dere di Gabiano e in uso ai suoi Uomini, se non periodo della fermentazione del mosto nei tini. alla distanza minima di tre trabucchi, pena soldi 37 cinque ciascuno ogni volta. Chi è in età di farlo Valutazioni eseguite dagli Estimatori è autorizzato a denunziare i trasgressori e verrà comunali e loro compenso compensato con un terzo dell’ammenda. Si è ancora deciso e disposto che qualunque pè- 41 rizia da eseguire in avvenire nel capoluogo di Pozzi e sorgenti Gabiano e nel suo territorio, tanto per danni ar- Ancora si è deciso e disposto che chiunque, tan- recati ai possessi e ai beni di Uomini di Gabiano to originario di Gabiano quanto ivi domiciliato, e semplici abitanti, quanto per debiti pubblici e in possesso di un terreno, ovunque esso si trovi privati o altro e sia per mobili che immobili e nell’ambito del territorio comunale, da cui sca- anche per qualunque bene requisito al fine di turisce acqua sorgiva, sia tenuto e debba lasciar- soddisfare un debito, si debba espletare tramite la nel suo alveo senza deviarla, né possa dispor- gli Estimatori pubblici del Comune a ciò depu- ne a piacimento come propria, ma dal momento tati. Il Castellano o i Consoli o altro magistrato che Dio ha concesso tale dono mantenerla libera in carica a Gabiano è tenuto e deve, ogni qual e accessibile a tutti e singoli i Gabianesi, sia o- volta ne sia richiesto dall’interessato, assegnare riginari sia domiciliati, che vogliano fruirne, ri- o fare assegnare nei mandati agli Estimatori... . servandole tutt’attorno uno spazio di un trabuc- Essi dovranno recarsi a constatare i danni ca- co e dotandola di una strada d’accesso e recesso gionati, le località e i larga altrettanto. mobili e gli immobili, stimare con accuratezza e Per la cessione di questo terreno circostante e scrupolo i beni che competono loro in ragione per l’apertura della strada i Consoli sono tenuti dell’ufficio e, quando fosse il caso, provvedere ad accordare al possessore del fondo un corri- alla consegna degli averi in pagamento al credi- spettivo e integrale risarcimento in conto del tore, sulla cui istanza furono valutati, secondo le Comune, dopo l’accertamento eseguito dagli modalità del Capitolo intitolato - Rimessa di be- stimatori comunali. ni da parte del debitore -. Queste stime e queste

5 Ancora a spese del Comune i Consoli sono te- 63 nuti a far recingere le sorgenti con un muriccio- Obbligo di piantare canne e salici lo a debita altezza. Inoltre si è deciso e disposto che tutti i possesso- Se poi il possessore del terreno o uno della fa- ri di vigne o filari nel territorio di Gabiano deb- miglia, quantunque abbia ritirato l’indennizzo, bano e siano tenuti a piantare o far piantare nei impedisse a qualcuno di Gabiano o abitante di loro terreni dove meglio credono, specificamen- attingervi acqua, sia multato di soldi venti cia- te quelli che sul Registro delle imposte a ruolo scuno e ogni volta, se accusato. sono censiti da tre lire in su sei tavole di canne e 61 quaranta alberelli di salice, mentre quelli censiti Messa in bando di orti, vigne, filari al di sotto di questo limite soltanto tre tavole di e colture di zafferano per tutto l’anno canne e venti piantine di salice, il tutto entro i Si è ancora deciso e disposto che tutti gli orti, le prossimi due anni, sotto pena di soldi cinque vigne, i filari di viti e le colture di zafferano si- ciascuno, ogni volta che richiesti di dichiararle tuati nel territorio e nel podere di Gabiano siano ai Consoli non lo faranno. tenuti in bando per tutto l’anno, in modo che 88 nessuna persona di età superiore ai dieci anni Procedimento contro i forestieri osi o presuma di tagliare, spezzare o guastare, imputati di danneggiamento impossessarsi ed asportarvi alcunché in nessun Si è ancora deciso e disposto che, se dei fore- periodo dell’anno. stieri saranno denunciati tanto dai Campari Il trasgressore di multa paghi soldi cinque se di quanto da qualsiasi altra persona di aver arreca- giorno e di notte il doppio, e un’ammenda mag- to danno o provocato guasti a beni o fondi esi- giorata se il danno fosse più grave. stenti nel territorio e podere di Gabiano, sia con 62 animali che senza, il Castellano sia tenuto a Obbligo di piantare aglio scrivere e ad inviare all’Ufficiale della località Si è pure deciso e disposto che tutte e singole le in cui risiede il forestiero richiesta di estradizio- persone originarie di Gabiano e gli altri abitanti, ne dell’accusato a Gabiano per soddisfare la cioè i capifamiglia i quali sul Registro delle im- multa e l’ammenda al Clavario del Comune per poste di Gabiano a ruolo sono censiti da tre lire il danno arrecato e, se vorrà, per difendersi a in giù, siano tenuti e debbano interrare ogni an- termini di legge entro sei giorni dalla data della no entro la metà di Maggio centouna pianta di lettera di convocazione. Se l’Ufficiale si sarà ri- aglio, sotto pena di soldi cinque ciascuno per chi fiutato o l’imputato non sarà comparso a pagare non ha ottemperato a questa norma e viene sco- o non avrà sostenuto entro il termine stabilito la perto e denunciato. propria legittima difesa per cui teoricamente po- Quelli che sono censiti da tre lire in su sono te- trebbe essere assolto, il Castellano e qualsivo- nuti a piantarne almeno centodue entra tale data glia magistrato di Gabiano su istanza del Clava- e sotto la medesima pena. rio del Comune, o perché non hanno sottomano Qualora uno sottragga aglio ad un altro o lo a- l’imputato o perché non dispongono di suoi beni sporti e ne sia denunciato, se di giorno incorra nei possedimenti e nel territorio in una multa di soldi cinque e altrettanto di am- di Gabiano, sono tenuti a trattenere e a requisire menda, maggiorata se il danno è più grave, se di averi appartenenti agli Uomini, originari di notte in una multa di soldi venti e altrettanto di quella località in cui ha la residenza l’imputato, ammenda, aumentata se il danno è più consi- che si trovino nel territorio del Comune e a farli stente. confiscare per ricavarne una somma di denaro Qualsiasi uomo di buona reputazione può accu- sufficiente a saldare la multa e il risarcimento sare i trasgressori: gli sarà creduto su giuramen- del danno arrecato. Nonostante qualsiasi statuto, to e otterrà un terzo della multa. capitolo o consuetudine passati o futuri contrari.

Bagna Caòda

Ingredienti: 2 o 3 acciughe, per ogni com- per ciascun commensale, verdure tradizionali mensale, 2 o 3 spicchi d'aglio, per ognuno dei piemontesi. consumatori olio alcuni cucchiai da cucina, Esistono alcune indicazioni da seguire, per poter

6 assaporare un'autentica "Bagna Caòda", che non l'utilizzo dell'olio di noci e non dell'olio di oliva. si discosti dalle tradizioni degli antichi vignaioli Questo perché le coltivazioni di ulivo sono ligu- e soddisfi nel contempo, il sapore delle verdure ri e non piemontesi. In realtà nel me- intinte nella Salsa ridionale fino a buona parte del XVIII secolo e- In particolare, si tratta di scegliere con attenzio- sisteva una produzione di olio d'oliva ampia- ne gli ingredienti utilizzati: le acciughe, devono mente documentata, e sufficiente al fabbisogno essere "acciughe rosse di Spagna" stagionate a locale, comunque integrato dal commercio con lungo, fragranti, appena dissalate, lavate in ac- Nizza Marittima e con la Riviera di Ponente del- qua e vino, asciugate e diliscate; in abbinamento la Liguria, aree sottoposte al dominio Sabaudo e con le acciughe, è l'aglio, privato del germoglio, tradizionalmente fornitrici di olio di oliva e ac- affettato sottilmente e lasciato, a scelta, a riposa- ciughe, fin dai tempi dell'Impero Romano. È re in acqua fredda per alcune ore, per smorzarne pertanto ragionevole assumere come pertinente il sapore; l'olio usato deve essere extravergine l'uso dell'olio di oliva nella bagna càuda. d'oliva. Varianti e versione storica In un tegame di terracotta, si pone l'aglio affetta- Una variante molto diffusa consiste nell'aggiun- to ed asciugato, con poco olio, e lo si cuoce len- gere alla preparazione della panna liquida al fine tamente per 30' rimestando con cucchiaio di le- di rendere la salsa ancora più gradevole e armo- gno, prestando attenzione, che non rosoli. L'a- niosa. In epoche in cui “non si sprecava nulla” glio dovrà sciogliersi, formando una crema o- specialmente le acciughe che erano considerate mogenea bianca e soffice; a questo punto si ag- un alimento pregiato e prezioso, le stesse non giunge altro olio ed acciughe e si cuoce l'intin- venivano diliscate. Le spine si scioglievano nel- golo ottenuto a fuoco lento, sino allo sciogli- la cottura della bagna. Analogamente l’anima mento delle acciughe, in amalgama con l'aglio. dell’aglio non veniva eliminata con le conse- Particolarmente curata, dovrà essere la cottura, guenze del caso. Infine l’olio di noci era prodot- per ottenere una bagna caòda vigorosa e digeri- to in proprio mentre quello di oliva veniva ac- bile. quistato. Nella cultura contadina Si otterrà in questo modo, una salsa densa e pro- dell’autoproduzione legata all’economia della fumata, di colore marrone chiaro sopravvivenza era probabilmente frequente Le verdure tradizionali che accompagnano il l’uso dell’olio di noci. piatto, non devono essere aromatiche (sedano, Pertanto volendo dare una ricetta storicamente finocchio o ravanelli) fedele alla bagna caòda originale e diffusa fra i Si sceglieranno quindi, cardi gobbi di Nizza o contadini proporremmo l’uso di spicchi d’aglio cardi spadoni di Chieri, peperoni di Carmagnola tal quali, solo semplicemente pelate. Le acciu- spellati, crudi ed arrostiti, peperoni conservati in ghe sotto sale pulite semplicemente con le dita o aceto e raspe, tapinambour, cavoli verdi, bianchi anche con semplice sbattimento del sale che ve- e rossi, cuori bianchi di insalate scarola e indi- niva recuperato in quanto un tempo era un pro- via, porri freschi, cipollotti lunghi (incisi a croce dotto prezioso. Olio di noci. Assolutamente alla loro base e posti in tavola a mazzetti oppu- niente latte né panna. re, esposti, in tavola, immersi in un bicchiere di Ne risulta una bagna caòda molto “dura”: ossia vino dal quale emergono, a scelta Dolcetto - forte per la presenza dell’aglio integro e in - Nebbiolo) rape bianche, barbabietole quantità preponderante rispetto alle acciughe. rosse cotte al forno, cavolfiori lessi, cuori di ca- Segnaliamo che gli statuti del Comune di Ga- volo lessi, cipolle al forno biano (1444) facevano obbligo ai contadini di Infine, piatti di patate bianche bollite avvolte coltivare l’aglio ritenuto (a ragione) pianta in nella buccia, mele, fette di zucca arrostite o frit- grado di proteggere la salute. E’ evidente quindi te, fette di polenta calda - arrostita o fritta - ce- che rispetto alle costose acciughe le massaie con stini di uova fresche da strapazzare con l'ultimo la cultura del risparmio tendessero a privilegiare cucchiaio di salsa, che rimarrà nel tegamino di l’aglio autoprodotto. Inoltre la presenza di co- coccio, al termine del consumo. spicui residui di sale sulle acciughe che non ve- Osservazioni: Molti sostengono che la vera ri- nivano certamente lavate conferiva una certa sa- cetta della bagna càuda dovrebbe contemplare linità alla bagna.

7 Ne conseguiva l’esigenza di… bere, vino natu- commensali intingevano la verdura che mangia- ralmente e vini corposi in primis Barbera, ne- vano a morsi. Ricorda un po’ l’usanza della bioli e simili. Essendo un piatto tipicamente grolla dell’amicizia aostana in cui tutti beveva- conviviale, l’allegria non poteva così mancare. no dalla stessa grolla. Un ultimo cenno. Per i più Anche perché tradizionalmente la bagna caòda “duri” si poteva aggiungere qualche peperonci- veniva preparata in una grossa pentola di terra- no piccante macinato…. Allora si chiama bagna cotta posta al centro della tavola in cui tutti i dal diaul !

E se cominciassimo a parlare un po’ dei nostri prodotti…

Un tempo si diceva che LA Barbera e' la madre e IL e' il padre di tutti i vini, tale afferma- zione derivava dai caratteri dei due vini e delle rispettivi viti. La prima pacifica, costante, abbondante, dolce, difficilmente si fa condizionare da situazioni estemporanee o anomale come stagioni bizzarre o terre diverse. Al contrario del Grignolino, uva e vino con carattere bizzarro, dispettoso, persino nel nome, che secondo qualcuno viene dal verbo grignè, che in piemontese significa deridere, prendere in giro. di Enzo Gino Cos'e' il Rubino? e' il più buon vino del mondo! cato e l'omologo a base di Rubino, non potrete Vi sembra esagerato?, vi sbagliate, provate ad che constatare la grande affinità fra i due. Le diversità naturalmente ci sono, ma saltano fuori nei tempi lunghi, se e' vero infatti che il tradizionale Ba- rolo può conservare le sue qualità per molti anni, il Rubino inizia a perderle invece dopo i due-tre anni di invecchiamento (oltre l'anno pre- visto dal disciplinare) ed allora le diversità dell'uno e dell'altro saltano fuori con evidenza. La caratteristica del Rubino vino e' che le uve che lo compongono provenienti dal vitigno Barbera per il 75-90% e Grignolino e Freisa da soli o congiuntamente, assaggiarlo. Innanzitutto viene prodotto in limi- fino a un massimo del 25%, devono tate quantità in quanto l'area di produzione e' as- esser coltivate nello stesso appezzamento di ter- sai piccola, fra le più piccole d'Italia interessa ra che quindi crea una giusto quattro comuni Gabiano, che comprende "legame", una affinità la frazione di Cantavenna che gli da' il nome, fra le viti e le uve che da e , nonché dal territo- esso derivano. Non solo. rio dell'ex comune di Castel San Pietro, ora in- Un tempo si diceva che corporato nel territorio del comune di Camino. LA Barbera e' la madre e Zona di produzione del Rubino di Canta- IL Grignolino e' il padre venna d.o.c. di tutti i vini, tale affer- Poi oltre alla produzione classica con l'anno di mazione derivava dai ca- invecchiamento previsto dal disciplinare viene ratteri dei due vini e del- anche prodotto in forma di Rubino Chinato e di le rispettivi viti. La prima pacifica, costante, Rubino barricato. Bene, provate a fare un con- abbondante, dolce, difficilmente si fa condizio- fronto fra sua maestà il Barolo chinato o barri- nare da situazioni estemporanee o anomale co- me stagioni bizzarre o terre diverse, i suoi grap-

8 poli sono belli grandi, con chicchi rotondi tutti prio non si riuscisse a farle convivere armonio- simili fra loro tutti dello stesso colore bruno pa- samente ecco il mediatore, la Freisa che con la tinato di quel velo che li fa sembrare quasi ap- sua carica zuccherina e il colore vivace corre in pannati. Diremmo quindi con un carattere fem- soccorso a chi fra i due contendenti rischia di minile, quello delle buone massaie che da sole soccombere all'altro. mandavano avanti quelle famiglie patriarcali di Risultato: il Rubino nome che dice tutto, a parti- un tempo oltre a lavorare nei campi e ad accudi- re dal colore che non e' ne' il rosso carico quasi re le bestie. Al contrario del Grignolino, uva e nero della Barbera, ne' il granata chiaro del Gri- vino con carattere bizzarro, dispettoso, persino gnolino; ruba lo zucchero alla Barbera mante- nel nome (che secondo qualcuno viene dal ver- nendola pero' leggera al palato come un buon bo grignè, che in piemontese significa deridere, Grignolino ovvero 11,5 gradi alcolici e 6% di prendere in giro), oltre che nella sensibilità alle acidità. E poi quel Cantavenna che indica il ba- più piccole variabili della terra, dell'atmosfera e ricentro della zona di produzione, non e' nem- dell'acqua. In uno stesso filare puoi trovare meno un comune ma solo una frazione, ma una grappoli aspri e più dolci, già perfettamente ma- frazione un po' diversa dalle altre a metà fra due turi e poco più in là grappoli aspri ancora un po' castelli Gabiano e Camino, di origine addirittura più "indietro" di maturazione. Basta che parte celtico-liguri mentre le altre contrade sono pre- della vigna abbia del terreno riportato e la vite valentemente di origini Barbare. Quei barbari se ne accorgerà e lo farà sapere al suo condutto- che secondo alcuni avrebbero iniziato a coltiva- re producendo uve diverse. I grappoli poi sono re la Barbera, dandogli il nome, uva facile e da- composti da chicchi più piccoli meno regolari e gli abbondanti frutti, mentre i più raffinati celto- più asprigni della dolce Barbera, e sono di un liguri-romani più avanzati anche nell'arte agri- bel colore granata chiaro che lasciano intravede- cola sfidavano i vitigni più difficili, ostici, biz- re le ramificazioni delle raspe che li nutrono di- zarri ma che, quando gli dei lo consentivano, versamente dalla Barbera che a piena matura- davano un nettare eccezionale. zione ricorda tanti piccoli materassini in cui i E forse e' proprio così dalla mescolanza di cul- chicchi gonfi si contendono lo spazio l'uno con ture diverse, di storie diverse, di razze diverse e' l'altro. E un vino più bizzarro come certi uomini nato un vino che ha voluto per così dire, sinte- sempre pronti ai bagordi, con gli amici, ma tizzare le due diversità ma tenendole sempre di- permalosi e pronti alla rissa che in un momento, stinte. Le moderne tecniche genetiche impieghe- come un temporale estivo, trasforma un cielo rebbero ben poco a realizzare un ibrido, un in- sereno in una grandinata. E il vino mantiene, e crocio fra le due vitigni: la Barbera e il Grigno- se possibile esalta, le caratteristiche dell'uva, co- lino, (il Barbigno o la Grignera: che brutti nomi sì il vinificatore deve sempre avere una atten- avrebbero) ma no, devono continuare a restare zione in più per il Grignolino che se trascurato divisi nella stessa vigna, sulla stessa terra, sotto un attimo impiega poco per diventare aceto. lo stesso sole e nelle stesse condizioni atmosfe- E che cosa hanno fatto i nostri enologi?, hanno riche, devono cresce sin insieme sin dall'infan- messo insieme questa bella coppia cercando di zia per unirsi in un sacro vincolo matrimoniale prendere il me- che li porterà ad invecchiare insieme sino alla glio dell'uno e fine dei loro giorni per il piacere di chi sa ap- dell'altra, il colo- prezzare la loro storia. re, l'agitazione, Ma non ci fermiamo qui, la disponibilità del l'asprezza di lui Rubino a legarsi con altro è eccezionale; come i con la calma, la meticci abituati agli incroci, facilmente lega forza, la dolcezza anche con diverse piante siano esse le erbe aro- di lei mitigando, matiche come la China da cui il Rubino China- secondo le anna- to, o il Rovere con cui si realizzano le barriques te, le rispettive che conferiscono quel piacevole (a chi piace) forze con inter- sentore di legno, muschio, tabacco, ma sia chia- venti sulle percentuali di composizione. Così la ro tutti purché provenienti dalle "sue" colline: il Barbera può variare dal 75% al 90%, e se pro- Monferrato.

9 Ed infine anche quando i raspi sono ormai spo- il Rubino di Cantavenna ? basta rivolgersi alla gli dei suoi acini e gli stessi acini svuotati e ri- Cantina del Rubino a... Cantavenna la prima bolliti nei tini diventano feccia, quei "rubini" cantina che a partire dagli anni '50, prima ancora dall'apparenza distrutta e dall'odore aspro e pe- che acquisisse la Denominazione di Origine netrante, sanno dare ancora qualcosa di grande e Controllata, ha iniziato a produrre questo vino. di buono: la grappa di Rubino. Morbida e allo Nata come cantina sociale ora ha una gestione stesso tempo asciutta, a dimostrazione che an- privata famigliare. Lo potete anche trovare an- che dopo la morte lo spirito conserva i talenti di che da Sbarato Pepito sempre a Cantavenna ed quando quei frutti erano vivi. Ma dove si trova al Castello di Gabiano.

I ristoranti di Gabiano

Ca’ Villa Club Agriturismo Ristorante Da Mario via Santo Stefano 19 - Loc. Mincengo - 15020 di Claudio Brusasca Gabiano (AL), tel. 0142 945126 via San Carpoforo 51 - Loc. Cantavenna - [email protected] - www.ca-villa.it 15020 Gabiano (AL), tel. 0142 945032 - cell. (Aperto su prenotazione) 340 3112568. Locanda del Borgo Specialità monferrine - Chiuso martedì e merco- via Santo Stefano 17 - Loc. Mincengo - 15020 ledì non festivi Gabiano (AL), tel. 0142 955782 (Lun. chiuso, Trattoria dei Cacciatori Mart. e Merc. prenot.) di Velis Gregnanin Locanda del Rubino Via Po, 4 - Loc. Piagera - 15020 Gabiano di Matteo Ciccaglioni (AL), Tel. 0142 945173 via San Carpoforo, 144 - Loc. Cantavenna - Attività: Trattoria Tipica Monferrina (aperto so- 15020 Gabiano (AL), tel/fax 0142 945037 lo per pranzo, tutti i giorni) Cucina tipica monferrina - Chiuso martedì e Note: Mercoledì "Panisa", venerdì "Busecca". E' mercoledì non festivi consigliato prenotare. Locanda Ristorante de Commercio Trattoria Stamberga del Drago di Enrico, Giorgio e Irmo Coggiola di Alessandro Zanotto via San Pietro 22 - 15020 Gabiano (AL) piazza Garibaldi 8 - Loc.Varengo - 15020 Ga- tel. 0142 945020 - fax 0142 94581242 - cell. biano (AL), tel. 0142 943346 (chiuso Lunedì) 333 1086737 - www.locandadelcommercio.it Story Park Piatti tipici: cucina monferrina, cacciagione, A Gabiano via Torino - Merende sinoire il ve- cinghiale e dolci rustici e vini monferrini - nerdì. Pranzi e cene su prenotazione. Chiuso mercoledì pomeriggio e venerdì mattina Tel. 3452327167-3477405508

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Camere matrimoniali con bagno: 22 euro al giorno a persona Posto letto in camera multipla con servizi in comune: 18 euro Riduzioni per bambini (sul prezzo della camera, non su quello dell'eventuale prima colazione) - 0-3 anni 100% - 3-5 anni 50% - 5-11 anni 10% Nel prezzo sono compresi biancheria (lenzuola e aciugamani), l'uso della cucina (solo per la prima colazione) e delle zone comuni, la possibilità di parcheggiare le biciclette al coperto. Non è compresa la prima colazione che è disponibile su ordinazione al prezzo di 4 euro a persona (3 €uro per gruppi minimo di 7 persone)

Prenotazione Gli ospiti possono prenotare il loro soggiorno via e-mail : [email protected] o telefonicamente Ai fini di una prenotazione vincolante sono richieste le seguenti indicazioni: nome, indirizzo, nume- ro di telefono, e-mail dati relativi all’arrivo e alla partenza e numero di viaggiatori. Le prenotazioni per essere vincolanti vanno fissate con il pagamento di una caparra confirmatoria corrispondente al 30% della quota prevista per il soggiorno (nel caso di permanenza superiori ai 3 giorni). Il paga- mento della caparra potrà avvenire o con bonifico bancario, o tramite vaglia postale oppure con il servizio postepay La prenotazione sarà considerata vincolante se confermata una settimana prima dell'arrivo previsto. In caso di mancato arrivo entro le ore 18.30 la prenotazione verrà cancellata. Se l'arrivo potesse avvenire solo dopo le ore 18.30 l'ostello ne dovrà essere informato.

Pagamento L'intera quota di soggiorno (meno l'eventuale caparra) dovrà essere versata, in contanti, al momento dell’arrivo.

11 Struttura dello Story park A Gabiano è stato realizzato lo Story park, nell’ex asilo Pallavicini. Una interessante raccolta di me- morie storiche sul Monferrato presente mediante slides e video in una sala multimediale ad esse. Un bar-ristorante, una sala riunioni dotata di computer e proiettore permette di tenere incontri pubblici. Una struttura unica che dovrebbe essere valorizzata e che - Gabiano e dintorni- chiederà di utilizzerà per le proprie iniziative di carattere culturale.

Il Parco Storico del Basso Monferrato ripropone l'interno dell'edificio dei video storici dell’area. la rappresentazione della storia del Monferrato, Ad accompagnare il percorso, una serie con particolare attenzione ad una parte forte- di Pannelli illustrativi aventi per soggetto im- mente caratterizzata dal territorio quale il casa- magini storiche, documenti e altri aspetti di inte- lese, la valcerrina ed il Sacro Monte di Crea, at- resse dei quasi otto secoli di storia del Monfer- traverso il ricorso ad ausili informatici e multi- rato. Il Parco sta allestendo inoltre per gli ospiti mediali. Il parco tematico Basso Monferrato una serie di servizi: un bar-caffetteria per Story Park è inserito all’interno di un immobile l’accoglienza, un’area per bambini, la segnaleti- di proprietà comunale di inizio novecento, situa- ca stradale informativa e un percorso pedonale to ai margini del Borgo antico, immerso in una verso il castello. Da Gabiano si diparte un inte- splendida balconata naturale circondata da vi- ressante percorso storico-culturale, reaizzato in gneti e con una incantevole vista sulla valle del collaborazione con storici ed esperti del territo- Po, sulla pianura vercellese e sul castello, che rio, che toccherà tutti i 18 Comuni delle due domina dall’alto l’abitato. Il parco si estende su Comunità collinari che partecipano al progetto. un’area complessiva di circa 2.380 metri quadri Il parco si trova nel territorio di Gabiano, collo- ospitante un edificio centrale che si sviluppa su cato sulle ultime propaggini collinari del Basso due piani di circa 200 metri quadri. All’interno Monferrato, ultimo baluardo verso la pianura dell’edificio sarà a disposizione dei visitato- vercellese e la valle del Po. L’antico castello ri una piattaforma multimediale interattiva, rap- medioevale che sovrasta l’area ne caratterizza presentante il territorio del Monferrato attraver- fortemente il paesaggio, con una suggestiva vi- so 10 quadri tematici. Toccando i quadri, sarà sta verso la vallata del Fiume Po e la Pianura possibile proiettare sugli schermi predisposti al- limitrofa.

Il Parco sin dalla sua progettazione e poi in - Ecomuseo della Pietra da Cantoni fase realizzativa si è caratterizzato per la forte - Parco fluviale del Po e dell’Orba collaborazione e coesione territoriale, attuata - Parco di Crea e Sacro Monte inizialmente attraverso un Protocollo d'intesa I comuni che fanno parte dell'itinerario del con le Comunità collinari della zona, e quindi Parco Storico mediante una Convenzione per la collabora- 1- zione gestionale e promozionale tra gli stessi 2- CAMINO Enti e altre realtà istituzionali e culturali attive 3- sul territorio. 4- Attualmente quindi sono partners a vario tito- 5- CERRINA lo del Parco: 6- GABIANO - Comune di Gabiano – Ente coordinatore 7- - Provincia di - Ente promotore 8- MONCESTINO - Comunitò Collinare Valcerrina 9- - Comunità collinare Collie Castelli del Mon- 10- ferrato 11- - Circolo culturale marchesi dl Monferrato- 12- PONZANO Coordinamento scientifico 13- - ISRAL - Istituto per la storia della resistenza 14- e della società contemporanea 15- "C.Gilardenghi" 16- VILLAMIROGLIO 12