Mobile Gaming: I Migliori Giochi Per Smartphone Dei Primi 4 Mesi Del 2019
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Mobile Gaming: i migliori giochi per smartphone dei primi 4 mesi del 2019 Sono passati appena 4 mesi in questo 2019 e già possiamo considerarlo l’anno del mobile gaming. Grazie alla costante attenzione per il settore e ai progressi tecnologici degli hardware, gli sviluppatori più importanti hanno lanciato in questo primo quadrimestre alcuni dei più bei giochi mai visti su smartphone e tablet. Andiamo a scoprirli. L’anno si è aperto con il botto per gli appassionati di mobile gaming sportivo. A gennaio è infatti arrivata la nuova versione di PES 2019, uno dei migliori simulatori di calcio per dispositivi mobili. Basato sull’Unreal Engine 4, lo stesso motore grafico della versione console, il gioco è stato migliorato sia nella veste grafica che in quella del numero delle opzioni offerte ai giocatori. Molto interessante al riguardo la possibilità di creare tornei multi player in locale con i propri amici e l’aggiornamento delle skills dei giocatori basato sulle prestazioni messe in campo nel mondo reale. La principale novità di febbraio è stata l’aggiornamento allaversione 7.30 di Fortnite per smartphone. Che il titolo della Epic sia uno dei fenomeni del gaming globale degli ultimi anni è ormai cosa nota. Quello che però rende interessante la nuova versione mobile è che è stata aggiunta la possibilità di supportare i gamepad esterni. Una decisione che avvicina le prestazioni del gioco a quelle della versione console. I pad si configurano automaticamente al momento dell’apertura del gioco e permettono esperienze molto più complete e personalizzate. Quest’anno ricorre anche il decennale dell’arrivo sul mercato italiano dell’app Poker Stars Mobile, vero e proprio punto di riferimento per gli appassionati di Texas Hold’em che non vogliono rinunciare al divertimento anche in mobilità. E se c’è un momento ideale per provare l’app della è proprio questo: in questi giorni ci saranno le celebrazioni per la mano numero 200 miliardi e la Casa della Picca Rossa ha creato eventi ad hoc per festeggiare l’evento, compresi tornei speciali, nuovi bonus per i giocatori ed estrazioni che offrono la possibilità di partecipare agli eventi più prestigiosi. In questo decennio il gruppo Stars non ha mai smesso di rinnovare il proprio software che oggi permette di disputare, sia agli utenti iOs che Android, partite di Texas Hold’em e Omaha, le due specialità di poker più diffuse al mondo. Ma c’è di più. Sono state aggiunte molte nuove opzioni di gioco, tra cui multi-tavolo, Sit & Go e cash games ed è stata migliorata la funzionalità “trova giocatore” e “trova torneo”, veri e propri motori di ricerca interni che permettono di individuare avversari ed eventi in ogni angolo dl globo. A marzo gli appassionati di avventure ai limiti del paranormale si sono esaltati per l’arrivo di Life is Strange e Life is Strange: Before the Storm, due giochi identici dal punto di vista tecnico e del gameplay, ma diversi per argomenti narrati. Dopo il successo mondiale ottenuto su Pc e console, la saga diDontnod è arrivata anche su smartphone e tablet e ripropone la ricetta vincente fatta di suspense, colpi di scena e una trama estremamente profonda e articolata. Protagonista del gioco Max, che dopo aver assistito a un fatto di cronaca nera scopre di avere il potere di tornare indietro nel tempo e di modificare il corso degli eventi. Il gameplay ricorda quello dei giochi di ruolo più famosi, con risposte multiple e interazioni con i personaggi che modificheranno lo sviluppo della storia. Un titolo dalle prestazioni estremamente elevate per il mobile gaming che rispetto alle versioni per altre piattaforme pecca solo dal punto di vista puramente grafico. Chiudiamo la nostra rassegna conEternium , un titolo non recentissimo ma che è stato costantemente migliorato nel corso degli ultimi anni. Ispirato a Diablo, capostipite dei giochi fantasy e pronto ad arrivare sui nostri schermi come serie animata, Eternium stupisce per il sistema di controllo del personaggio (basato su gesture e tocchi) e per le grandi possibilità di personalizzazione offerte ai giocatori. È infatti possibile creare fino a 5 personaggi diversi e gestirli in contemporanea, richiamandoli in gioco in qualsiasi momento dal menu principale. A differenza di altri giochi di questo tipo, Eternium può essere giocato anche in assenza di connessione e non presenta contenuti a pagamento invasivi: due caratteristiche che hanno fatto del prodotto di casa Making Fun, uno dei più apprezzati giochi di ruolo a livello globale. PG National Vigorsol Beats Lo scorso 7 Aprile, al Teatro Ciak di Milano si è disputata una delle serie più emozionanti dell’ultimo split del National Predator, campionato nazionale di League of Legends, la sfida finale che ha visto contrapporsi due team formati recentemente, i Campus Party Sparks e i Samsung Morning Stars. Il match ha animato il pubblico fisico e “virtuale” con colpi di scena e momento mozzafiato, registrando più di un migliaio di spettatori fisici e oltre 5000 su Twitch. Organizzata su una “Best of 5”, la partita ha visto uno scatto iniziale dei Morning Stars, vicini alla vittoria con un 2-0 sugli avversari. Tuttavia, l’ampia capacità d’adattamento e di “mind-reset” degli Sparks e, qualche errore anche dal lato dei Samsung, hanno garantito il recupero e la vittoria degli primi in classifica, concludendo con un 3-2 ottenuto dopo una partita da brividi. Durante lo Spring Split l’andamento del team vincitore è stato per lo più dominante, con sole 2 sconfitte durante la prima e terza settimana della competizione e ben 12 vittorie in totale. Essendo entrambe new entry della scena italiana, i team hanno sorpreso tutti, riuscendo a scavalcare team veterani e non. Per la prima volta vediamo come title sponsor della competizione Vigorsol, famosissima società di chewing-gum che ha deciso d’investire nella scena italiana, altro segno dell’importanza degli eSport e di League of Legends sempre crescente negli anni. Basti pensare come siano aumentate anche le poste in palio: il premio delle competizioni mondiali è passato dai 50.000 dollari della prima season a un picco di 2.680.000 dollari nella sesta season. Aumentano gli investimenti, arrivando a cifre come i 20 milioni di dollari di Tej Kholi incassati dai Vitalty. Insomma, l’eSport sta crescendo a dismisura e letteralmente chiunque sta cercando di accaparrarsi una “fetta” di mercato approfittando del boom del momento. A Berlino ieri si sono disputate le finali deiTwitch Rivals, dove l’Italia di Paolocannone ha battuto la Spagna per 2-1. Infine, oggi, 15 Aprile inizieranno gli European Masters ove i Campus Party Sparks potranno mostrare il loro valore portando avanti la bandiera tricolore. Diversità nei videogiochi: ci interessa davvero? Le ricerche di mercato ricoprono un ruolo decisamente importante all’interno dell’industry videoludica, proprio come in moltissimi altri settori: conoscere le opinioni e i gusti del grande pubblico è di fondamentale importanza per sapere cosa vorrebbe, cosa sta andando bene e cosa no, cosa va cambiato o mantenuto, per fornire insomma una bussola agli operatori di un settore su ciò che i consumatori preferiscono. Una tematica oggi non poco importante è quella della diversità gender, e la società di ricerche di mercato britannica Ipsos MORI, assieme a ISFE (Interactive Software Federation of Europe), ha condotto un’indagine riguardo a come come questa viene percepita dagli utenti all’interno dei videogame, prendendo un campione di giocatori, con preferenze di piattaforme varie e di età compresa tra gli 11 e i 65 anni, provenienti da Regno Unito, Francia, Spagna e Germania. Riguardo l’affermazione «i videogiochi di oggi includono o meno una diversa gamma di personaggi», il 43% degli interpellati si è trovato d’accordo, contro il 10% che ha affermato il contrario, mentre il resto del campione si è espresso come indifferente o non informato sul tema. La questione invece «i videogiochi dovrebbero includere maggior diversità tra i propri personaggi» ha ottenuto invece il 33% di assenso, il 14% di dissenso e uno spiazzante 53% composto da indecisi. Dei risultati simili sono stati ottenuti da statement come «avere più personaggi diversificati mi porterebbe a una migliore esperienza di gioco» e «incoraggerebbe più persone ad iniziare a giocare». È stato inoltre chiesto ai partecipanti al sondaggio quali gruppi vorrebbero che fossero meglio rappresentati all’interno del media: molti hanno votato per unamaggiore partecipazione femminile (30%), ma un 14% sembra essere contraria all’idea; quando si è parlato di minoranze sul piano etnico, la situazione è andata perfino peggiorando: il24% è d’accordo con un’eventuale maggiore presenza di personaggi di minoranze etniche o di colore contro un20% di dissensi. Due affermazioni hanno persino ottenuto più dissensi che consensi, precisamente la presenza di più personaggi LGBTQ (tema da noi già trattato più volte in articoli come questo), con un 20% pro e un 22% contro, e il fatto che «avere personaggi di tipi diversi invoglierebbe di più all’acquisto» con un 26% di dissensi contro un debole 22%. Ciò che è più sconcertante di quest’indagine non è tanto quella che pare essere una chiusura di non pochi partecipanti nei confronti del diverso, ma il fatto che la stragrande maggioranza abbia sempre risposto in modo neutro, con disinteresse verso la questione e poca volontà di approfondire la tematica, come se non riguardasse direttamente o risultasse addirittura scomoda. L’abbiamo detto innumerevoli volte, ma vale la pena ripeterlo: il videogioco è ormai un mezzo di intrattenimento di massa, ed è prodotto artistico ormai al pari dei libri, del cinema, della musica e della tv. Più un simile frutto della creatività umana si espande e prende piede, più sarà probabile trovarne uno che rappresenti al meglio la nostra situazione come singoli individui o come minoranze all’interno della società; giochi comeOverwatch o Mass Effect sono dei buoni esempi di rappresentatività e di integrazione della diversità nei character che possono essere di ispirazione per chiunque vorrà produrre qualcosa di “integrante” in futuro, dalla casa super famosa al più umile degli sviluppatori indipendenti.