L'italiana in Algeri
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L’ITALIANA IN ALGERI L’ITALIANA IN ALGERI Rossini Opera Festival 2013 Sommario A cura dell’ufficio edizioni e archivio storico Péchés all’Italiana... del Rossini Opera Festival (di un compositore quasi musicologo) di Azio Corghi p. 13 Consulenza scientifica della Fondazione Rossini Péchés, Italian Style... Immagine grafica coordinata (by a Composer, almost a Musicologist) Massimo Dolcini by Azio Corghi p. 23 Progettazione grafica Antonio Trebbi De amore di Alberto Zedda p. 31 Service Fotoedit, Repubblica di San Marino Concerning Love by Alberto Zedda p. 39 Stampa Studiostampa, Repubblica di San Marino Soggetto p. 47 luglio 2013 Story p. 53 Stampato su carta Pordenone Vergata/Laid Avorio del Gruppo Cordenons spa Argument p. 59 Handlung p. 63 Argumento p. 67 p. 72 Schema musicale p. 76 Libretto p. 79 Gioachino Rossini, elementi biografici p. 127 Quando non diversamente indicato, fonte dell’apparato iconografico è il volume Rossini sulla scena dell’Ottocento. Bozzetti e figurini dalle collezioni italiane. A cura di Maria Ida Biggi e Carla Ferraro, Pesaro, Fondazione Rossini, 2000. Ritratto di Gioachino Rossini, 1856. Xilografia da una fotografia di Mayer & Pierson, Parigi dopo 1856 (Collezione L’ITALIANA Reto Müller, Basel)) IN ALGERI Dramma giocoso per musica in due atti di Angelo Anelli Musica di Gioachino Rossini Personaggi Mustafà, Bey d’Algeri Elvira, moglie di Mustafà Zulma, schiava confidente d’Elvira Haly, Capitano de’ Corsari Algerini Lindoro, giovine Italiano, schiavo favorito di Mustafà Isabella, Signora Italiana Taddeo, compagno d’Isabella Eunuchi del Serraglio, Corsari Algerini, Schiavi Italiani Pappataci, Femmine del Serraglio, Schiavi Europei, Marinari La scena si finge in Algeri Prima rappresentazione Venezia, Teatro a S. Benedetto 22 maggio 1813 30 L’Italiana in Algeri De amore 31 La Musico-mania, ovvero il fanatismo De amore suscitato dalla musica de L’Italiana in Algeri. Litografia Stucchi, Milano (Col- lezione Cavallari, Milano) I bambini fanno domande difficili: nerosa e aperta quanto più sostan- «Nonno, cos’è l’amore?». «È il moto ziata da questo sentimento, capace dell’animo che stimola la comuni- di inesauribile energia». «E quali cazione fra gli uomini, fra gli uo- storie meglio aiutano a comprende- mini e le creature dell’universo, gli re questo sentimento totipotente: uomini e la natura che li circonda, quelle dilettevoli dell’opera buffa o gli uomini e l’inconoscibile che li quelle che si inoltrano nell’oscurità trascende: senza amore tu, io, tutti, della tragedia?». Non mi è venuta saremmo aridi fossili, condannati una risposta convincente... Nella a una solitudine esistenziale che sterminata mappa di vicende e per- toglierebbe ogni senso alla vita». sonaggi disegnata da Dante nel suo «Dunque l’amore è una cosa bella?». divino poema è l’olocausto di Paolo e «Certamente, bella e preziosa: chi Francesca l’evento che per i più ha è prodigo d’amore è destinato ad simboleggiato l’amore; al contrario arricchire la propria esistenza con Mozart, altro immensurabile aedo avventure imprevedibili. I libri che dell’animo umano, ha scelto le opere qui vedi contengono poesie, saggi, giocose per dare dell’amore imma- romanzi, poemi sinfonici, opere li- gini inquietanti e sostanzialmente riche che raccontano quelle storie, amare: turbanti nelle Nozze di Fi- perché anche chi non le ha vissute garo, dove lo slancio dell’evasione possa indirettamente condividere le ripiega nella rassegnazione dell’or- emozioni che da quelle scaturisco- dine borghese; sgomentanti nel Don no». «Allora sono storie divertenti Giovanni, dove l’eccesso spinge come quelle che racconta la mamma l’amore a traguardi blasfemi; ostili e che terminano sempre con la frase nel Così fan tutte, dove ogni valore …e vissero felici e contenti!». «Beh… viene calpestato, ogni fede negata e non è necessario che una storia sia irrisa. Un altro grande scrutatore divertente per essere affascinante e dell’umano sentire, Gioachino Ros- carica di significati coinvolgenti. Ti sini, avrebbe seguito le orme di Mo- ho portato ad assistere agli spetta- zart, affidando a opere del sorriso il coli del Rossini Opera Festival e hai compito di discettare d’amore col di- visto che la gente viene con lo stesso sincanto del filosofo affrancato dallo entusiasmo ad ascoltare opere di ge- spiritualismo giudeo-cristiano, da nere giocoso, dunque allegre, e opere Paolo di Tarso congelato in crudeli di genere serio, spesso costellate di teoremi assiomatici. È nella produ- avvenimenti luttuosi e terribili. Per- zione comica che Rossini esibisce la ché l’amore, in qualunque contesto sua visione dell’amore, pervasa da professato, scioglie l’indifferenza e una pagana naturalità che libera costringe l’uomo a immergersi nella dai laccioli della morale corrente per realtà, a prendere partito, a esercita- approdare a una serena e atarassica re una funzione sociale tanto più ge- felicità. Accade così che opere co- 32 L’Italiana in Algeri De amore 33 struite su testi all’apparenza banali disegni che raccontavano in sapidi e di grana grossa arrivino a confi- e coloratissimi schizzi, lo svolgersi gurarsi come veri e propri trattati dello spettacolo, aggiungendo una sull’amore, postulando all’ascolta- nuova gemma alla traboccante cor- tore temi e soluzioni non scontate. nucopia d’artista. È il caso dell’Italiana in Algeri, la più stravagante fra le tante opere Rossini non aveva avuto modo di coniate dalla follia rossiniana, dove interloquire nella scelta del soggetto la comicità assume costantemente dell’Italiana in Algeri: la tardiva de- le sembianze del comique absolu, fezione di un compositore scritturato lontana da ogni sentore di realismo. aveva spinto l’impresario a rivol- A meritare per siffatte opere l’onore gersi al giovane Maestro per porre della riflessione etica hanno contri- riparo all’improvviso buco venutosi buito scelte culturali anomale, come a creare nella programmazione, pro- quella compiuta da nordici saggi ponendogli un libretto buffo già no- nell’assegnare il Premio Nobel per to, in precedenza musicato da Luigi la letteratura a un geniale teatran- Mosca, appunto L’Italiana in Algeri te italiano, Dario Fo, che ha fondato di Angelo Anelli. L’opera di Mosca, la sua notorietà sul recupero della recentemente recuperata alla scena tradizione poetica e popolare dei teatrale, risulta gradevole e garbata trovatori e dei giullari. Attori che, ma non arriva a trascendere la mo- come lui, recitavano testi da loro destia di situazioni che, pur ispirate stessi composti, e che annoverano da una vicenda realmente accaduta, «Scena 5»: bozzetto di Francesco Bagnara rimento che ogni mamma consegna presenze insigni, da Plauto a Adam si succedono con desolante medio- per una rappresentazione dell’opera al alla figlia in procinto di convolare de la Halle, da Shakespeare a Fer- crità. Gli stessi versi, intonati da Teatro San Benedetto di Venezia nel 1826 a nozze: quando il marito dovesse nando De Rojas, da Molière a Ru- Rossini, assunsero significati inso- soccombere a qualche tentazione zante, da De Filippo ai cantautori spettati e suscitarono emozioni ben fettiva. Elvira lo colma d’affetto e di extra coniugale, è opportuno fingere dell’attualità. Presentatosi a ritira- diversamente pregnanti. Non furono carezze, ma è proprio questa tenera di non dare importanza alla cosa, re il premio, Fo sostituì la rituale le parole del testo a guidare l’atten- insistenza che induce il personaggio, minimizzandola quanto possibile. lectio magistralis con una serie di zione dell’ascoltatore: il linguaggio fiero della qualifica di terror delle In molti casi la crisi si risolve spon- disegni nei quali riassunse, senza semantico del verbo risultò meno donne conseguita con crude ester- taneamente e il marito torna a casa pronunciar parola, il senso della significante di quello asemantico dei nazioni misogine, a cercare evasione più solerte di prima. sua arte e del suo utopico messag- suoni. Amplificato dal pantografo in soggetti meno condiscendenti. gio sociale. Confermò così, agli atto- musicale, il tracciato dell’Italiana La lezione rispolvera un classico All’aprirsi del sipario, nell’Introdu- niti membri della giuria e a qualche in Algeri diventò un vero e proprio proverbio popolare: in amor vince zione che segue la folgorante Sinfo- benpensante che contestava la con- saggio sull’amore, nella fattispecie chi fugge (o almeno finge di farlo), nia, la cantilena del Coro «Serenate gruità del conferimento di un pre- sull’amore eterologo fra uomini e non chi opprime il partner con dosi il mesto ciglio» fa eco ai lamenti di mio letterario di tale rilevanza a chi donne. L’eros vi giuoca, come natu- eccessive di leziose morbidezze. I Elvira e ritrae magistralmente il aveva indossato la maschera della rale, un ruolo protagonistico, ma mai coniugi devono fare i conti con le plumbeo clima d’attesa, rafforzando satira e la casacca del pagliaccio come in quest’opera il ricorso alla leggi dell’assuefazione, che senza per contrasto la successiva entrata per fustigare la corruzione di una seduzione era giunto a conferire a rimedio attenua la concupiscenza, di Mustafà. Rossini delinea peren- società iniqua e senz’anima, che un soggetto femminile di levatura e integrare il richiamo sessuale con toriamente il soggetto della contesa le prerogative del buffone di corte non eccezionale un potere tanto as- interessi partecipativi di altra na- amorosa che si dipanerà nel corso non erano solo quelle di divertire il soluto da dominare ogni situazione tura. Il problema è cruciale oggi che della vicenda, affinché risalti l’arti- suo