Per Le Valli Di Lanzo
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il focus papillon 56 - primavera/estate 2009 papillon 56 - primavera/estate 2009 il focus luogo posto ai confini. Il centro è Pietro e la Cappella di Santa Maria, IN VIAGGIO prevalentemente agricolo con una a Crot quella di San Giuseppe e a produzione di orzo, avena, frumento Pian Benot quella di San Lorenzo. e segale ma anche di prodotti Proprio qui in inverno è possibile per le caseari grazie ai molti pascoli e agli praticare sci da discesa, mentre allevamenti di bovini e ovini. Oltre salendo dopo la frazione Margone si valli di alla Parrocchiale di San Michele potrà raggiungere il lago artificiale Arcangelo, riedificata tra il 1689 e di Malciaussia. Anche quest’anno, il 1701 sopra l’antica costruzione per la tredicesima volta, Usseglio lanzo gotica merita vedere, nella frazione diventerà la capitale della pregiata Forno, il cui nome deriva dall’attività Toma di Lanzo durante la Mostra di Sarah Scaparone fusoria esercitata sul luogo (nel XIV Regionale della Toma di Lanzo e secolo si fondevano rame e ferro dei formaggi d’alpeggio che si Si respira ancora l’aria Qui le persone, discrete e ospitali, Piemonte, tra cui Rocciamelone, ricavati dalle vicine montagne), un terrà dal 10 al 12 luglio con stand della montagna incon- hanno la tenacia propria di chi ha Croce Rossa, Punta d’Arnas e Uia antico ponte in pietra del 1477, commerciali, percorsi di gusto taminata in cui vivere imparato a vivere lontano dalle di Ciamarella, le Valli di Lanzo sono con un’edicola al centro. Oltre la e menu tipici valligiani proposti a stretto contatto con comodità dei grandi centri abitati e chiuse e prive di facili collegamenti borgata di Chiandusseglio, ecco la dai ristoranti del paese (www. a far tesoro di quanto la montagna con la vicina Francia e con le altre Cappella degli Olmetti, dal singolare sagradellatoma.it). la natura, è una delle sa offrire. Arte, natura, bellezze valli italiane. La più meridionale porticato, eretta nel 1721 sul sito di emozioni più belle artistiche e architettoniche, di queste è dunque la Valle di Viù un pilone esistente. Ultimo Comune I mulini di Usseglio che si possano prova- profumi e sapori di una tradizione che, spostandosi verso Nord, è della valle è Usseglio, a 1.265 metri e il complesso re. Questo è il valore che non vuole essere dimenticata affiancata dalla Val d’Ala e quindi di altezza in un bellissimo pianoro monumentale aggiunto delle Valli rispecchiano un passato importante dalla Val Grande di Lanzo. che in inverno ospita una pista di A Usseglio ogni frazione vantava e simboleggiano uno sguardo verso fondo di 12 chilometri e un campo la presenza di uno o due mulini. di Lanzo, suggestive quel futuro che ha voglia di riscatto. regolamentare da hockey. Il nome Oggi ne esistono alcuni tra cui montagne e splendide Le Valli di Lanzo sono tre valli delle La Val di Viù pare derivi dal celtico uxeilos, due appena ristrutturati: quello vallate a una mancia- Alpi Graie piemontesi solcate dal Viù è il centro abitato che dà il cioè “alto”, “sublime”, proprio in di Villaretto e quello di Perinera. ta di chilometri da To- fiume Stura di Lanzo e che prendono nome alla valle ed è anche il primo riferimento all’altitudine del sito I mulini, le cui prime citazioni rino. il nome dalla città di Lanzo Torinese, Comune che si incontra percorrendo in cui si trova il paese dalle origini risalgono ai documenti catastali posta ai loro piedi. Secondo alcuni la strada che da Germagnano risale antiche: già in epoca romana del 1682, venivano utilizzati per Lanzo si chiamerebbe così per la questo lato della montagna. Il esistevano insediamenti nella macinare la segale, l’unico cereale sua forma allungata, simile a una benvenuto del tranquillo centro zona come testimoniano due are che poteva crescere a queste lancia. Uno dei simboli della città di villeggiatura estiva sarà dato da votive, una dedicata a Ercole Marco quote: seminato a settembre era è il Ponte del Diavolo, costruito alcuni monoliti conosciuti come Vibio Marcello e l’altra a Giove. Il raccolto durante il mese di agosto nel 1378 per collegare il borgo le “Porte di Viù” che anticipano personaggio più noto della storia dell’anno dopo. Ma i mulini locali, con la riva destra della Stura, ma a di pochi chilometri l’ingresso del locale è il Conte Luigi Cibrario, uomo la cui attività è testimoniata fino Lanzo merita osservare, per capire paese. Il Comune sorge su un’altura politico e storico di grande levatura al 1957, erano usati anche per la la storia di questo territorio, anche che domina la valle e ha come che nel 1848 divenne senatore macina del granoturco importato la stazione ferroviaria costruita nel scenario il Rocciamelone, le alture del Regno di Sardegna. Cuore del dalla pianura e rappresentavano un 1916. Lo stile elegante dell’edificio dei Tornetti e il Col San Giovanni, sul paese e delle sue innumerevoli bene comune delle famiglie di ogni venne scelto appositamente dagli quale fa da sfondo il Monte Civrari. frazioni sono la vecchia Parrocchiale borgata che contribuiva alle relative architetti dell’epoca poiché, dalla Conosciuta da tempi remoti, come di Santa Maria Vergine Assunta, di spese di manutenzione. I mulini fine dell’Ottocento e sino agli inizi testimoniano alcune pietre lavorate origine romanica, riadattata nella ussegliesi vantano la caratteristica del Novecento, le Valli di Lanzo di età neolitica riportate alla luce prima metà del Seicento e la nuova di possedere, al contrario di altri, erano luogo di villeggiatura della insieme a reperti di epoca romana, Parrocchiale dell’Assunta, in stile una ruota idraulica composta da nobiltà e della borghesia di Torino. durante il Medioevo fu dominata neobarocco, realizzata all’inizio del tredici pale di legno posizionate non Scelta non casuale se si considera dal vescovo di Torino e tra il 1300 Novecento. Ma numerose e ben verticalmente ma orizzontalmente che dalla fine del XIX secolo le e il 1500 fece parte dei territori conservate sono anche le cappelle nell’acqua e di sfruttare la forza idrica Valli di Lanzo furono collegate con soggetti ai Savoia. Lasciata Viù, sparse sul territorio comunale proveniente da canali sopraelevati Torino dalla linea ferroviaria Torino- dopo una decina di minuti di auto, che rivivono ogni anno con una situati vicino al mulino. Per visitare Ceres, la prima ferrovia d’Europa si raggiunge Lemie le cui origini funzione in cui si distribuisce pane i mulini occorre rivolgersi al Museo elettrificata con corrente continua remote e incerte fanno risalire il benedetto: a Piazzette la Cappella Civico Alpino Arnaldo Tazzetti ad alto voltaggio. Contornate toponimo al latino Lamiae, luogo di San Vito e quella di San Desiderio, che si trova nell’antico complesso da alcune delle vette più alte del delle streghe, delle fate o a Limina, a Villaretto la Cappella di San monumentale del paese (www. 168 169 il focus papillon 56 - primavera/estate 2009 papillon 56 - primavera/estate 2009 il focus antropologiaalpina.it). Da sempre nelle Valli per essere esportati in migliori guide alpine italiane: una delle vedute più panoramiche vero e proprio fulcro culturale per tutta Italia. Risalendo la Val d’Ala Antonio Castagneri detto Toni di delle Valli di Lanzo. Tra i luoghi da gli abitanti delle varie frazioni di si raggiunge il Comune che dà Tuni. Da visitare, a tal proposito, vedere ci sono anche: il Museo Usseglio, comprende alcuni edifici il nome alla valle: Ala di Stura, l’Ecomuseo delle Guide Alpine di della Brunetta, antica miniera suggestivi, tra cui l’antica parrocchia conosciuta anche come il paese Balme (www.ecomuseobalme.it). di talco aperta a visite guidate, cimiteriale dell’Assunta, il portico delle meridiane per la loro presenza situata in una conca a circa detto «Ala» del 1768 e la cappella- su molti edifici locali. La Val Grande un’ora di cammino dalla frazione oratorio della confraternita, già Ma su tutto il territorio molte La Val Grande di Lanzo, la più Vrù di Cantoira dove si possono esistente nel 1547. strutture presentano anche affreschi settentrionale delle tre, prende il visionare macchinari, attrezzature Il complesso, che si affaccia sulla e decorazioni sulle pareti esterne tra nome dall’ampio fondovalle che e il trenino per il trasporto del piazzetta dedicata al senatore cui alcuni attribuiti a Oldrado Perini, si contrappone alla sua modesta minerale attualmente utilizzato per Luigi Cibrario (1802-1870), è monaco dell’Abbazia di Novalesa. lunghezza: appena 17 chilometri. accompagnare i visitatori all’interno impreziosito anche da un’ara Significative la Chiesa Parrocchiale Nella valle, che termina nella frazione della miniera; il Presepe Meccanico romana del II secolo d.C. dedicata a dedicata ai Santi Nicolao e Grato di Forno Alpi Graie, hanno sede tre di Vrù, scolpito nel legno da Ercole, proveniente da Bellacomba che fu edificata nei secoli XI - XII, comuni: Cantoira, Chialamberto Francesco Berta, che riproduce la (alto vallone di Arnàs) e incastonata ed è oggi tra le più antiche delle e Groscavallo. Cantoira è il primo quotidianità di un tempo nei paesi nel paramento murario dell’antica valli e la grotta della Cappella del che si incontra risalendo la valle. di montagna. Lasciata Cantoira, la parrocchiale. Santuario di Nostra Signora di Anticamente si chiamava Canturia, strada prosegue verso Chialamberto Lourdes, nata per un voto fatto forse per la Centuria Romana che caratterizzato dall’imponente mole La Val d’Ala da una facoltosa villeggiante di probabilmente ebbe sede in questa della Levanna Orientale, la cima e la Val Grande Torino, al cui interno è collocata località, o forse il nome potrebbe più elevata della Val Grande (3.500 Ceres è considerato il centro la statua in marmo della Madonna derivare da cantoria, perché in metri).