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Copertina 2011.qxp:pro loco 10/01/11 15.39 Pagina 2 unplinapoli.itAnno IV n. 1 - diicembre 2010 Rivista di Cultura, Turismo e Spettacolo

Somma Vesuviana Le meraviglie di S. Maria del Pozzo

Giugliano Premio allo studio e alla cultura

Torre Annunziata Oplonti, l’archeologia negata

Ercolano La Pro Loco Nel Parco archeologico

Palma Carnevale palmese, 150 anni di storia Copertina 2011.qxp:pro loco 10/01/11 15.39 Pagina 3 S o m m a r i o

EDitoRialE

3 armando De Rosa 6 Dall’Unpli Unplinapoli.it 40 premio “paese mio” 2011 periodico di informazione, turismo, Cultura, Spettacolo, tempo libero e Sport RUBRiCHE anno iV - numero 1 dicembre 2010 4 Gargano: “in principio fu solo la Direttore Editoriale canzone, poi diventò economia Ciro Mainini diffusa” 10 5 De Mita: “Valorizzare tradizione e Direttore Responsabile armando De Rosa modernità” 8 presepi napoletani a new York: la Condirettore Responsabile Fabrizio Borgogna Bottega di accurso 18 Dialetto napoletano. Simbolo Vicedirettore luigi De Martino linguistico dell’identità di un popolo 14 19 prove di dialogo federalista alla pro art Director tommaso Di nardo loco di Giugliano

Coordinatrice di Redazione SERViZi angela Fabozzi

Redazione 6 napoli: l’arte del presepe a napoli Massimo Montisano, tobia iodice, Ciro Maresca, Domenico Savino, Federico 10 : le meraviglie lomasti, Gianluca petteruti, Giuseppe di S. Maria del pozzo Santangelo, tommaso De Rosa, 16 Brunella Marziani, teresa De Rosa 14 Giugliano: Giugliano premia lo studio e la cultura Foto pino attanasio 16 : torna a splendere la

Collaborano Domus di Giulio polibio i presidenti delle pro loco della 23 Monte di : provincia di napoli punta al teatro amatoriale Segreteria: 24 Giugliano: Beni culturali e 28 alessandra Fiengo, anna Maria porcelli, Rossella Capone, antonio promozione turistica, Rossi, antonella Di Falco, alessandro la gestione alle pro loco attanasio, Mariacristina De Rosa, anna Riemma 27 : la pro loco nel parco archeologico Redazione Via Vittorio Emanuele, 173 - procida 28 : agerola si apre 80079 (na) all’economia solidale 34 tel/Fax 081/ 506.22.72 e.mail: [email protected] 32 : oplonti, l’archeologia negata Editore associazione Unpli napoli 33 S. Giorgio a Cremano: Sulle orme di luca Giordano Grafica, realizzazione e distribuzione 34 : Carnevale pal - in proprio mese, 150 anni di storia Stampa 37 : premio lette - aura Graph Srl via Selva piccola, 25 rario “Castrum Cistarnae” - Giugliano - na in copertina autorizzazione del tribunale di napoli n° 56 del 12-6-2007 affresco rinvenuto nella Chiesa di S. Maria del pozzo a Somma Vesuviana raffigurante una Madonna con Bambino (XV sec.) NAPOLIAPOLI ININ BIANCOIANCO E NEROERO editoriale

armando De Rosa

Quanta strada hanno fatto le pro corso di magnifiche iniziative che a diventare comunità e creare nei loco tendevano a fare comunità: il nuovi concittadini il senso di primo Carnevale con carri allegori - appartenenza. Ma i fondatori della Questa rivista nata alcuni anni fa, ci costruiti dagli alunni delle otto pro loco, tra cui il sottoscritto, vuole dare il giusto riconoscimen - scuole private del paese e due avevano anche un altro obiettivo: to alle pro loco, quei sodalizi che gruppi folk, con le maggiorette e stimolare cittadini e istituzioni ad oltre ad essere sentinelle del terri - gli sbandieratori di Cava dei adoperarsi perché quelle iniziative torio, sono diventati anche attori e tirreni che arricchirono la sfilata. potessero diventare eventi e crea - promotori dello sviluppo locale, nello stesso anno l’organizzazione re economia. Dall’incontro con gli promuovendo prodotti tipici ed i della festa patronale fu affidata avvocati Michele Schiappa e Ciro luoghi ricchi di storia e bellezze alla pro loco e oltre alla ballata del Maresca rispettivamente presiden - naturali. le pro loco si sono offer - Giglio ed il concertino di piazza te della pro loco di Mondragone e te e rese disponibili a custodire e furono organizzati sette giorni di della pro loco di torre annunziata, valorizzare i tesori di cui la nostra iniziative e giuochi anche semplici insieme ad altri amici presidenti di regione è piena e napoli e la sua e popolari come: la corsa nei sac - altre pro loco nacque l’Unpli della provincia in modo particolare. chi, la corsa degli asini, la scalata Campania e delle cinque provincie. anche in questo numero i servizi al palo di sapone. a memoria del oggi le pro loco in Campania sono che ospitiamo sono la palese passato furono costruite diverse circa 400 e nella provincia di dimostrazione di questo impegno gigantografie che raffiguravano gli napoli quasi 100. Sono tutte giornaliero; non solo sagre ma antichi mestieri. per il Santo impegnate per le comunità a cui vere e proprie manifestazioni di natale fu bandito un concorso appartengono nel dar vita a inizia - interesse e progettualità per con - fotografico, per premiare il prese - tive diventate veri e proprio even - tribuire alla rinascita di una terra pe più significativo. i componenti ti. che con i suoi tremila anni di sto - della giuria visitarono e fotogra - E questa rivista vuole dare alle pro ria ha costruito una identità unica farono tutti i luoghi dove era stato loco, agli uomini ed alle donne che la caratterizza rispetto ad allestito il presepe: parrocchie, che sono sempre in prima linea altre. scuole, istituzioni pubbliche e pri - nell'impegno di tenere viva l'iden - E' utile, in questa occasione, fare vate e le case del paese; parteci - tità locale, il giusto merito anche un breve escursus della nascita pò tutto il paese. l'impegno fu mediante il confronto con interlo - dei sodalizi che oggi, ognuno di corale ed il 6 Gennaio, festa cutori istituzionali di riferimento. il noi, si fregia di rappresentare. la dell’Epifania, ci fu la premiazione cammino non è semplice, ma noi prima pro loco nacque in italia del presepe più significativo e non ad ogni numero ci proviamo con u circa 150 anni fa, ma è nell’ultimo più bello, si capisce perchè. la l'augurio che la rivista possa esse - n quarto di secolo che queste realtà serata prevedeva una tombolata e re sempre ricca di spunti e cono - p si sono affermate e sono diventa - lo spoglio dell’albero con ricchi scenze che, ampliando le frontiere l te dei veri è proprio attori per lo premi per tutti, offerti dai com - del locale, consegnano i nostri i n sviluppo dei territori. a , mercianti del paese. Fu il terzo magnifici territori all'attenzione ed a che ho l'onore di rappresentare, successo della nascente pro loco a alla cura dei cittadini e delle istitu - p l’associazione pro loco nasce nel cui presero parte tutti, comprese zioni. o 1985 "e fu subito festa". Così tito - le autorità religiose e civili. l lava "il Mattino" di napoli che uffi - Creare momenti di insieme questo i. cializzò la notizia. poi fu un per - era l’obiettivo, per aiutare il paese it 3 in principio fu solo la canzone, poi diventò economia diffusa

base: un progetto di tutela della nostra Storico della Rai della canzone napole - cultura, nelle forme superstiti, dev’es - tana, finora confinato in via Marconi e sere per forza di cose complesso e lasciato senza appoggio adeguato. E puntare sull’armonia di più elementi. allora una serie di piccole sale in cui in principio, l’abbiamo detto, fu solo la portare i visitatori, attraverso pacchet - canzone, ma poi diventò economia dif - ti turistici adeguati, affinché possano fusa. Dal fenomeno trasse beneficio ascoltare ‘o sole mio e capolavori più tutta la città, tutta la regione. prendete recenti come Carmela di Salvatore piedigrotta. Festa di popolo, fino a un palomba e Sergio Bruni, le meraviglie certo punto, e però moltiplicatrice di contemporanee di pino Daniele, Enzo buoni affari. le botteghe del legno, Gragnaniello, Claudio Mattone, tanti della cartapesta, dei fiori di carta lavo - altri. E allora sostegno alle associazioni rarono per produrre e decorare i carri serie che portano la canzone nelle delle sfilate. Crebbero gli incassi dei scuole e continuano a studiare. per tro - produttori degli strumenti del popolo, vare i fondi basta dire addio alle con - di autori, cantanti, musicisti. E così via. sulenze d’oro, agli sprechi, alle inutili - di pietro Gargano perfino sul piano della salute pubblica tà. ci furono benefici: fino a tutti gli anni Siamo la città di Caruso, siamo la città nel 1809 Bernard Girard, uno dei tanti ’30 del ’900 i carri più belli erano fir - di Sergio Bruni, eppure è difficile tro - forestieri di napoli, capì che tutta quel - mati dai degenti del Frullone, il mani - vare un disco di questi campioni. la musica che girava poteva produrre comio pubblico. partendo dalla canzo - l’album di Bruni che conteneva quattrini. Così aprì una bottega di ne si realizzò un circolo virtuoso. nello Carmela, levate ‘a maschera spartiti in via toledo. avvenimento specifico, per molti decenni napoli fu la pulicenella, non è stato mai più ristam - marginale, all’apparenza; in realtà fon - capitale della musica, sia nel campo pato. dazione di un artigianato musicale di dell’editoria - Bideri, la Canzonetta, troppi hanno scordato che Di Giacomo qualità e avamposto di una forma di decine di altre Case - sia nel campo a piedigrotta ci liberò di “piedigrotta” e industria. Girard assunse come diretto - della discografia, in cui continuiamo a produsse versi d’arte nonostante re Guglielmo Cottrau aiutato dal figlio detenere uno dei tanti primati dimenti - “piedigrotta”. Che piedigrotta - come Guglielmo, e nel 1825 pubblicò la cati: la phonotype dei fratelli Esposito è tale - non esista più è comprensibile; lo prima delle sei edizioni dei passatempi infatti una delle più antiche d’italia. è assai meno ridurre a cartolina stinta musicali, una raccolta di cento e passa passato inutile? nostalgia immota? l’espressione di una grande cultura in canzoni. nei vicoli, piccoli tipografi fiu - Forse no, se dalla tutela della cultura divenire; lo è assai meno negare citta - tarono l’affare e cominciarono a stam - “bassa” - ma tale non è - può nascere dinanza napoletana a ogni nota al di pare copielle, ruvidi fogli con i testi dei un disegno strategico, oggi come allo - fuori dal perduto coro delle sirene. i canti più popolari, vendute a un grano ra, che dia ossigeno a un terra da trop - Festival e piedigrotta sono scomparsi, ciascuna. Vennero coperte tutte le po tempo senza respiro. tra l’altro c’è in conseguenza del mutamento dei potenziali fasce di mercato. Spartiti e da informare con urgenza l’opinione gusti e del ridimensionato ruolo di raccolte furono destinati al consumo pubblica internazionale che qui non napoli, però non è detto che tutto sia dei viaggiatori del grand tour e dei bor - cresce solo la munnezza. il cammino di morto. Siamo nel tempo di internet ma ghesi che cercavano l’ascesa sociale un’idea del genere è arduo, c’è innan - il carnevale di Rio continua a prospera - colmando di musica i salotti buoni in zitutto da far capire agli “intellettuali” re, a lisbona t’inondano di fado, a riunioni settimanali dette periodiche. che se parliamo di musica, di teatro, di Madrid di flamengo. perché solo a le copielle rifornirono di versi da can - letteratura e spettacolo popolari, non napoli non si può? Cercando forme tare le avanguardie alfabetizzate del parliamo di roba deteriore, di serie C. E nuove, adeguate, di ciò che fummo e popolo minuto. Su commissione degli poi c’è da calare questo disegno nel siamo si può vivere ancora, e meglio. editori, musicisti da conservatorio futuro, andando ben al di là del con - Chi sa, magari così ritroveremo pure u cominciarono a sistemare il patrimonio cetto di conservazione, sfruttando le l’opera buffa del Settecento, cui non si n dei musici da strada, rivestendolo di nuove tecnologie. è riusciti a dare una sede stabile e p più sapienti note. Fu così che la canzo - pensate alla produzione di musica. degna: i sapienti erano troppo impe - l ne - il canto popolare, meglio - uscì da Viviamo in un paradosso, napoli è una gnati a negare la “trazione” o, all’oppo - i vicoli e dai sagrati delle madonne nere delle città del mondo in cui può ascol - sto, a difendere a oltranza la “tradizio - n per diventare materiale da pentagram - tare di meno la canzone napoletana. E ne“ ammuffita. Eppure le l’aveva inse - a ma. Fu così che cominciò la penetra - allora un calcio alle solite tiritere - gnato pier paolo pasolini: la tradizione p zione internazionale della canzone “ridateci il festival”, ridateci muore solo se la si lascia ai tradiziona - o napoletana. piedigrotta”, “realizzate un museo della listi. l il racconto di quanto avvenne due canzone” - e largo al nuovo. ad esem - i. secoli fa torna utile per parlare di tra - pio luoghi virtuali di musica, partendo it dizione oggi e per fissare un concetto magari dalla collocazione in luogo cen - 4 trale e all’arricchimento dell’archivio De Mita: valorizzare modernità e tradizione di angela Fabozzi attraverso l’utilizzo di diadi, antinomie, giochi di luci ed ombre. Ed è su questa Giuseppe De Mita, 51 anni, avvocato, diversificazione che vogliamo puntare Vice presidente della Giunta regionale immaginando politiche strategiche per della Campania, assessore con delega il settore turistico, differenziando allo Sviluppo e promozione del turi - anche gli attrattori che non saranno più smo, Strutture ricettive e infrastruttu - esclusivamente culturali, ma che ter - re turistiche, Beni culturali, Studio e ranno conto anche di alcune eccellenze ricerche di marketing è l’interlocutore ambientali e produttive che pure rap - istituzionale di questo numero del presentano un pezzo importante del periodico Unplinapoli.it. territorio regionale. l’importante è costruire politiche che abbiano a riferi - il vice del presidente Caldoro, in quota Udc laureato all’Università Cattolica di “Vogliamo fare promozione Milano, nipote dell’ex presidente del Consiglio, Ciriaco con un personale attraverso il racconto, attraver- so la narrazione di quelle che curriculum politico inappuntabile, da oggi si parlamolto di fare sistema per rag- meno di un anno tiene le redini sono le contraddizioni di un giungere l’obiettivo. Sotto il profilo turistico dell’assessorato al turismo in una territorio e attraverso l'utilizzo ed in questa ottica, quale ritiene debba regione in cui coesistono miseria e di diadi, antinomie, giochi di essere il ruolo delle pro loco che quotidia- nobiltà, coraggio e paura, colto e popo - luci ed ombre” namente si occupano di valorizzare il ter- lare, centro e periferia. Contraddizioni ritorio? che vivono, coesistono e interagiscono mento la domanda e non l’offerta. ogni energia che si muove sul territo - a napoli e sull’intero territorio regiona - Finora, infatti, si è proceduto nel tenta - rio e nell’interesse del territorio non le, vanno legate da un filo rosso che tivo di costruire un’offerta quanto più può che essere vissuta in termini posi - permetta di valorizzare tradizioni e ricca possibile nel tentativo di incrocia - tivi. Fare sistema, attivare sinergie, contemporaneità attraverso una pro - re una ipotetica domanda. E’ proprio definire ruoli e competenze, sono tutte grammazione coerente, integrata ed partendo da questa sorta di rivoluzione indicazioni metodologiche importanti, unitaria. copernicana che abbiamo avviato un la cui utilità è quasi lapalissiana. nello in una chiacchierata con l’assessore confronto sulle politiche per il turismo specifico, il ruolo delle pro loco è De Mita è emerso il ruolo del turismo in Campania. importante perché le associazioni di nello sviluppo economico e occupa - promozione turistica svolgono un’atti - zionale della Campania, terra ricca di parliamo di turismo nella provincia di vità di sentinelle sul territorio. Hanno suggestioni e di tradizioni, che può napoli. Quale intende che debba esse- conoscenze e radicamento tali da rap - mettere a sistema le proprie eccellen - re il ruolo della Regione affinché si presentare un presidio importante ed ze e le proprie risorse culturali, stori - possa valorizzare il patrimonio che anche uno strumento di custodia e di che ed artistiche attraverso l’utilizzo ogni territorio ha in dotazione? tutela di tradizioni, saperi e radici che di tutte le forme artistiche nel recu - Farei un ragionamento in generale. non vanno disperse. pero delle radici, ma anche nello stri - Riconoscendo alla provincia di napoli il dente ricorso ai linguaggi più moder - pregio di contenere alcuni degli attrat - Si può stabilire una sinergia tra ni. tori più forti sotto il profilo turistico, Regione e pro loco, che possa essere dobbiamo, però, tentare di diversifica - inizio di un percorso di valorizzazione Qual è l’idea di turismo nella regione re la nostra azione, tentando di far di ogni piccolo attrattore turistico, che Campania che ha l’assessore al emergere tutti i brand territoriali che risulta “grande” per il territorio che lo turismo? agiscono sul territorio campano. la promuove? la Campania rappresenta un unicum Regione deve svolgere un ruolo che sia Ho ribadito che, in un territorio come territoriale, sociale e culturale. la sua di programmazione. Diamo indicazioni, quello della Campania, è importante storia è caratterizzata da un singolare cerchiamo di accompagnare e sostene - procedere diversificando gli attrattori ed u alternarsi di epoche e dominazioni ed è re coloro che devono essere i veri atto - individuando le diverse vocazioni di cia - n permeata da influssi culturali che, in un ri dei processi di sviluppo. Ma non scun ambito territoriale. E’ compito di p processo osmotico, ne hanno disegna - intendiamo più fare gli impresari tea - un’istituzione, come è quella regionale, l to l’attuale profilo. nel bene e nel male. trali. Così come non vogliamo che attivare tutte le possibili forme di con - i Ecco perché abbiamo immaginato di passi l’idea di un ente bancomat, che fronto e di dialogo con tutte le realtà n assegnare ai “Contrasti” il ruolo di eroga contributi. intendiamo integrare, presenti sul territorio, tutte quelle real - a tema dominante di una programma - invece, la partecipazione pubblica con tà capaci di sprigionare energie che p zione di lungo periodo. Vogliamo fare l’impegno del privato. Soprattutto in potranno avere ricadute utili, effetti o promozione attraverso il racconto, riferimento a modalità di gestione di benefici e che potranno contribuire a l attraverso la narrazione di quelle che strutture che possono avere una finali - raccontare la Campania per quella che i. sono le contraddizioni di un territorio e tà ed una ricaduta turistica. è, terra di contraddizioni, di contrasti, it appunto. 5 l’arte del presepe a napoli

eminenti per la que di una struttura proiettata preparazione verso l'alto, verso il cielo. della Sacra E così il presepe deve avere un famiglia e dei primo piano pianeggiante. a que - pastori che por - sto si accede mediante le “scalina - tarono alla telle”, ripidissime discese intermi - nascita della nabili. Qui si collocano due grotte: famosa scuola di una per la natività, l'altra per Capodimonte l'osteria. la grotta del Mistero e dove il presepe l'osteria che rappresenta il luogo di Martina Montisano* si aggiornò con nuovi stili, diven - dei diavoli. Due elementi contra - tando arte. stanti in cui il Bene esiste solo con il presepe napoletano è una delle nel Settecento il presepe napoleta - la lotta ed il superamento del Male. tradizioni natalizie più consolidate no visse la sua stagione d’oro, uscì le due grotte ravvicinate simbo - e seguite che si è mantenuta inal - dalle chiese, dove era oggetto di leggiano questa lotta. Come non terata per secoli. il termine prese - devozione religiosa per entrare c'è angelo senza diavolo così nel pe deriva dal latino praesepe che nelle dimore dell’aristocrazia. presepe oltre agli angeli che vola - vuol dire mangiatoia. nobili e ricchi borghesi gareggiaro - no sulla grotta, ci sono anche i dia - passeggiando per le vie del centro no per allestire impianti scenogra - voli. storico di napoli e in particolare in fici sempre più ricercati. nel secolo l'armonia presepiale nasce dunque Via San Gregorio armeno, la cele - XiX il presepe si sposta sempre più dall'equilibrio di situazioni, ele - bre strada degli artigiani del prese - al di fuori del gruppo della sacra menti e valori contrapposti. pe, famosa in tutto il mondo per le famiglia e più laicamente si inte - E tra le grotte del bene e del pec - innumerevoli botteghe dedicate ressa dei pastori, dei venditori cato dopo le discese interminabili, all’arte presepiale, si viene a con - ambulanti, dei re Magi, dell’anato - indispensabile è il fiume con la sua tatto con una fantastica e indescri - mia degli animali e tutti i grandi acqua. in quest'acqua le lavandaie, vibile atmosfera d’arte, cultura e scultori dell’epoca si cimentarono le levatrici della Madonna, di cui si tradizioni uniche nel suo genere. in quest’arte fino all’ottocento inol - parla nei vangeli apocrifi lavano i la strada è antichissima e risale trato. ad ogni parte del presepe, loro panni. oltre a questo il fiume alla dominazione romana. ad ogni suo personaggio, all’ordine serve anche per giustificare la pre - all’epoca serviva come collega - degli animali e dei pastori corri - senza del ponte. mento di due decumani, il u sponde spesso un significato alle - il ponte mette in comunicazione le n Decumano Medio (attuale via dei gorico. Vengono, infatti, accostati anime dei vivi con quelle dei defun - p tribunali) e il Decumano inferiore continuamente elementi in contra - ti e qui transita Ciccibacco. tra i l (odierna Via San Biagio dei librai), sto tra loro: giorno/notte, personaggi tipici del presepe napo - i congiunti perpendicolarmente pro - n bene/male, luce/tenebre, letano, ne ricorderemo solo alcuni: prio da questa strada. a guerra/pace, etc. che simbolica - Benito: Questa figura è un riferi - il presepe napoletano e con esso p mente rappresentano il movimento mento a quanto affermato nelle l’arte presepiale, si sviluppano a o dei pastori, tendenti a scendere Sacre Scritture “E gli angeli diede - l napoli a partire dalla fine del dall'alto verso la grotta, luogo di ro l’annunzio ai pastori dormienti”. i. Settecento. in questo periodo, fio - Salvezza. Un’altra visione del pre - inoltre Benito, nella tradizione it riscono le collaborazioni tra artisti sepe su più piani dà l'idea comun - napoletana, è anche colui che 6 sogna il presepe. costruiscono, oltre alle classiche Cicci Bacco: la figura rappresenta statuette, pastori che raffigurano un retaggio delle antiche divinità personaggi moderni, come ad pagane, dio del vino, che si pre - esempio totò, pulcinella o… senta spesso davanti alla cantina Berlusconi, prodi, obama. C’è con un fiasco in mano. il pescato - quindi grande attenzione all'attua - re: è simbolicamente il pescatore lità, semmai anche con un pizzico di anime. il pesce fu il primo sim - di ironia, nella scelta dei soggetti. bolo dei cristiani perseguitati per chi segue e ama la squadra del napoli fa capolino quest’anno la Gambardella Raffaele dall’impero Romano. i due compa - statuetta del bomber uruguaiano ri: zi’ Vicienzo e zi’ pascale sono la Edinson Cavani, che sul presepe si personificazione del Carnevale e affianca ai vari Hamsik, lavezzi e della Morte. infatti al cimitero delle Mazzarri già in produzione da qual - Fontanelle a napoli si mostrava un che anno. in questa splendida cor - cranio indicato come “a Capa ‘e zi’ nice di San Gregorio armeno e via pascale” al quale si attribuivano tribunali (Decumano Medio) si poteri profetici, tanto che le perso - manifesta per eccellenza la tradi - ne lo interpellavano per chiedere zione artigianale dei pastorai napo - consigli sui numeri da giocare al letani, tra i quali occupano degna - lotto. i re magi: Queste figure rap - mente un posto particolare i Gambardella Salvatore presentate in groppa a tre diversi Fratelli Gambardella che nelle loro animali, il cavallo, il dromedario e tre Botteghe effettuano sia la lavo - l’elefante raffigurano rispettiva - razione dei pastori caratteristici sia mente l’Europa, l’africa e l’asia. Si il restauro di pastori antichi in tratta di sapienti con poteri regali e legno o terracotta. l’attività arti - sacerdotali. gianale dei Fratelli Gambardella il Vangelo non parla del loro nume - nasce a napoli nel 1943 e viene ro, che la tradizione ha fissato a tramandata da padre in figlio. tre, in base ai loro doni, oro, incen - so, mirra, cui è stato poi assegna - *pro loco di napoli to un significato simbolico. oggi i grandi presepi sono regolar - Gambardella Vincenzo mente allestiti in tutte le principali chiese del capoluogo campano e molti napoletani lo allesti - scono ancora nelle pro - prie case. Una forma di devozione che mantiene un legame tra passato e presente si tramette e si rinnova nel tempo affascinando chi conserva una spiccata attrazione per un‘arte così antica. alcuni pasto - rai producono anche pastori che rispecchiano le personalità dei nostri tempi, quindi non c’è da meravigliarsi se si trova - u no personaggi conosciuti n nelle vetrine della carat - p teristica via San Gregorio l armeno, dove sono pre - i senti mostre permanenti n e negozi artigianali, che a permettono di comprare p o e quindi costruire il pre - l sepe personale a proprio i. piacimento. it inoltre maestri artigiani 7 presepi napoletani a new York: la bottega di accurso

tra i presepi napoletani in mostra a miniaturistica, che tuttora viene tazione presepiale il miniaturistico new York il presepe in miniatura del - praticata solo da un piccolo gruppi acquista una propria identità l’antica Bottega di accurso. la di artigiani napoletani. comunicativa di fede: l’armonia mostra, fortemente voluta dal cardi - il presepe miniaturistico nel picco - della sacra rappresentazione è il nale Crescenzio Sepe, si tiene pres - lo esprime la grandezza di una messaggio dell’umile famiglia di so l’istituto italiano di cultura di new serie di scenografiche rappresenta - nazareth il cui divino, catapultato York ed è intitolata “Dire napoli”. zioni che si susseguono quasi nella napoli del Settecento, dà intrecciando un racconto. senso ed ordine alla caotica realtà Si guarda, si ammira e si legge il dei pastori con i propri mestieri. Come il tradizionale presepe napo - presepe di accurso proprio come l’ordine mistico capovolge il senso letano del Settecento, anche il pre - un libro del sacro popolare e della del centro così come umanamente, sepe dell’antica bottega di Mario fede partenopea, arricchita del spazialmente e geometricamente accurso costruisce momenti della bello di ambienti soffusi, bassi si concepisce: il centro per la nascita di Gesù intorno ad un fol - popolari, spelonche d’artigiani, in ragione umana è il focus percettivo klore in giubilo tipicamente napole - una multiforme varietà di registri centrale, è il punto predominante tano: le scene di mestieri e lavori rappresentativi, quasi a dipingere verso cui converge l’intera perce - sembrano colti da uno stupore e scolpire la caotica varietà del zione della rappresentazione. improvviso, quasi come se la quo - reale che si raccoglie devota intor - anche il popolo che attendeva il tidianità del reale venisse interrot - no al senso dell’esistenza: il dolce messia credeva che si presentasse ta, nella sua monotonia stancante bambinello, la sacra famiglia che in vesti regali e con una potenza e ripetitiva, ciclica ed operaia, da dà un senso di ordine al disordine tale da liberare il popolo di Dio un evento destinato a cambiare il che scenograficamente la circonda. dalla schiavitù romana. Eppure il destino avverso degli umili e dei l’osservazione di questa particola - povero nazareno, figlio di un ope - poveri operai napoletani: un fatto re arte presepiale più che spingere raio falegname, ha disilluso le atte - profetico che realmente ha cam - all’attenzione per una quasi preci - se dei potenti ed innalzato gli biato il corso della storia di napoli sissima e chirurgica arte decorati - umili, “rovesciando i potenti dai e di tutto il mondo. Stupore che va del particolare, attira ed emo - troni e rimandando i ricchi a mani incornicia scenograficamente un ziona per il messaggio esistenziale vuote”: proprio come canta il cambiamento, un passaggio epo - di fede che essa comunica: l’occhio Magnificat di Maria, la Madonna. la cale, ma senza riflettori, giganto - è attirato quasi come una calamita logica del canto di Maria esprime la grafie scenografiche e riflettori. su un apparente centro scenografi - logica di Dio, sempre capovolta a assoluta novità dell’artigianato co, ossia la sacra rappresentazio - quella dell’uomo. Ecco perché il presepiale di accurso è la tecnica ne. Questa non occupa quasi mai centro della rappresentazione pre - una centralità spaziale, geometri - sepiale di accurso non è quello ca, ma contenutistica. la nascita di spazialmente centrale: è lo sguar - Gesù e l’armonia circolare della do di fede dell’osservatore a sacra famiglia esprime pur nel suo coglierne la centralità mistica spa - piccolo “cantuccio” (una miniatura ziale dentro di sé, valorizzandone del particolare nella miniatura d’in - una prospettiva interiore, non u sieme) un senso più profondo di esteriore. n una semplice grandezza spaziale: (www.labottegadiaccurso.it) p unanimemente al messaggio evan - l gelico, accurso intende comunicare i una grandezza diversa dal senso di n potere e di maestosità rappresen - a tativa dell’uomo. anche Gesù sce - p glie di nascere in un’umile mangia - o toria e questo non è soltanto un l i. dato mitizzato del folklore popola - it re, ma un dato di fede. Una realtà 8 di fede. Ecco che nella rappresen - Presepe della Bottega di Accurso chiesa molto nota e molto ricca. le con - tinue alluvioni (devastante quella del SSoommmmaa 1488) e forse qualche eruzione vesuvia - na poco nota (il sito sorge infatti sulla sponda occidentale dell’alveo Vesuviana: purgatorio-Cavone con un vastissimo Vesuviana: bacino idrografico), ne avevano som - merso l’ingresso e quasi tutta l’altezza della navata centrale. Ma Giovanna (iii llee mmeerraavviigglliiee d’aragona) non distruggerà niente. anzi il gioiello esistente ne trarrà sicuramen - te beneficio sia dal punto di vista statico che dal punto di vista artistico. infatti ddii SS.. MMaarriiaa ddeell l’ingresso originale, ad oriente, verrà murato e l’accesso verrà da questo momento in poi assicurato da una lunga pozzo scala che metterà in comunicazione la pozzo costruenda navata superiore “aragone - se” da quella inferiore “angioina”. l’opera della Regina quindi ne è stata la salvezza definitiva. Gli angioini erano stati molto legati a Santa Maria del pozzo. la chiesa ”infe - riore” nel 1333 era stata restaurata da Roberto d’angiò per ricordare l’incontro avvenuto nei dintorni con il Re d’Ungheria, Carlo d’angiò, per avviare il matrimonio tra la nipote di Roberto, Giovanna (sei anni, dal 1343 prima regi - na di napoli a sedici anni), e il cugino andrea (sette anni, figlio del Re d’Ungheria). la chiesa fu completa - mente riaffrescata coprendo tutto quan - to già esisteva. Così comparve l’imma - gine di nostra Donna al centro dell’absi - de coprendo purtroppo le figure dei Chiesa di S. Maria del Pozzo a Somma Vesuviana dodici apostoli “bizantini”. altri affreschi furono commissionati probabilmente di Franco Mosca* pendio dell’altro. parliamo di decine e ad artisti locali minori ma anche a gran - decine di metri quadri di affreschi di di artisti. Questo abside inferiore forse E’ uno dei pochi posti dove puoi toccare grande fascino. Dal iii secolo d. C. circa rappresenta l’opera più preziosa mai con mano la storia vesuviana degli ulti - fino al XViii secolo con opere di grande brutalmente esibita. Circostanze fortu - mi venti secoli: tutto su e giù per le valore. Forse questa ragguardevole nate e crudeli, misteriose ed arbitrarie scale. Dai Romani ai Bizantini. Da gli estensione creerà non pochi impegnati - insieme, hanno fatto sì che in poco più angioini agli aragonesi: Re e Regine, vi problemi di sicurezza e di salvaguar - di un metro quadro si possa ammirare Santi e Madonne. Eruzioni e poi alluvio - dia e di costi di gestione ma sicuramen - l’arte pittorica di tre periodi storici forse ni. Sacro e profano insieme e tanta reli - te rappresenta un “unicum” davvero lungo un millennio. in alto il volto giosità popolare ma anche tanti misteri originale di forte richiamo. E non c’è dell’immacolata in trono con le classiche nascosti in profondità, come il grande bisogno del museo: c’è già! i due siti caratteristiche barocche settecentesche mistero che avvolge l’origine di Somma sono essi stessi due grandi musei! (XViii secolo). antica. u Ma torniamo al nostro grande comples - poco più in basso il volto trecentesco di n Fino ad un decennio fa Santa Maria del so monumentale. Quello che si presen - nostra Donna con la corona angioina sul p pozzo rappresentava la sintesi visibile ta al visitatore moderno è l’edificio, chie - capo ed il Bambino Gesù in grembo l del grande passato di Somma sa con campanile e convento annesso, (XiV secolo). Ma non è finita ancora. a i Vesuviana. Da quando si è avviato lo voluto da Giovanna iV di napoli ed affi - lato, sia a destra che a sinistra, i volti e n scavo della Villa augustea, con tutto dato nel 1510 ai frati di San Francesco. le figure a grandezza naturale dei dodici a quello che qui sta venendo fuori tra la regina conosceva questi luoghi per - apostoli di sicura epoca bizantina (Vii – p affreschi, statue, pavimenti ed architet - ché spesso dimorava nei dintorni (a iX secolo). autori per noi ignoti hanno in o tura, forse ha perso un po’ la ribalta Starza della Regina a 100 metri dalla due occasioni successive coperto la l della prima donna. i due siti sorgono a allora sconosciuta Villa augustea aveva i grande opera di ignoti predecessori. il . circa due km di distanza. noi crediamo it celebrato il suo matrimonio con tutto, tra la meraviglia, la sorpresa e invece che rappresentano l’uno il com - Ferrandino nel 1496). E c’era già una 10 l’angoscia per gli irriguardosi ed eviden - ti colpi di piccone spiccati sulle vec - chie opere per aggiungere altro intonaco, in un unico suggestivo quanto drammatico colpo d’occhio. Ma le meraviglie non sono finite certo qui. C’è una splendida figura di madonna con bambino di carat - tere quattrocentesco. Se ne ignora l’autore come si ignora il motivo della sua collocazione, in un ango - lino a destra del vecchio ingresso (sempre parlando della chiesa infe - riore). l’affresco ormai sembra compromesso dall’umidità ma è rimasta nitida e chiara l’immagine di una donna bionda di carnagione bianca. E’ di una bellezza disar - mante. Certamente l’autore dove - va essere uno di grandissimo mestiere e forse raffigura il volto di qualcuno che ha avuto a che fare Madonna con Bambino . con le sorti del monumento.. Uno dei più suggestivi affreschi ritrovati in andrebbe salvata solo per la bel - S. Maria del Pozzo di autore sconosciuto. lezza che raffigura! XV sec. Quando questa chiesa è sorta non se ne ha notizia. Si sa dell’inter - vento di Roberto d’angiò ma il resto è solo ipotizzabile. le figure bizantine fanno risalire la sua pre - senza già alla fine del primo mil - lennio dopo Cristo (forse iX secolo se non addirittura all’ottavo seco - lo). Ma l’incredibile ancora dobbia - mo affrontarlo: il tutto (chiesa superiore ed inferiore) sorge sopra un ambiente del periodo romano. infatti al lato sinistro della navata della chiesa inferiore è presente un’apertura a cappella che immet - te in una ampia ma ripidissima scala che porta ancora più giù. Scendendo quindi arriviamo a circa 10 metri di profondità dall’attuale suolo di campagna. il pavimento è di cocciopesto, l’ambiente presenta Insieme di affreschi realizzati in tre periodi una volta a botte, sembra un pezzo diversi l’uno sull’altro da autori ignoti. di una grande galleria murata. Dal disegno di intravedono due Madonne con Bambino Siamo sotto il pavimento della che coprono figure di apostoli di epoca bizantina navata centrale della chiesa arago - di prezioso pavimento maiolicato Sorge forse su un edificio (tempio nese superiore. Di fronte alla con - u nella chiesa inferiore. Simboli pagano?) di epoca romana sepolto sumata scala di accesso sorge un n angioini ed aragonesi un po’ dap - nell’eruzione del 472 dopo Cristo. altarino con al centro un’altra p madonna con bambino del quattro - pertutto. Certa l’esistenza di un Difatti il pavimento dell’ambiente l cento. presepe ligneo del seicento. (la più antico sorge più o meno alla i in totale si contano sette madonne figura di San Giuseppe miracolosa - stessa profondità del pavimento n con bambino di epoche e fatture mente sopravvissuta è conservata dell’edificio “imperiale” portato alla a diverse ancora visibili. tutte nelle nel museo diocesano a ). luce in questo decennio alla Starza p o chiese inferiori. innumerevoli altri Cos’è Santa Maria del pozzo? della Regina e, con certezza scien - l affreschi compaiono sulle pareti del Rappresenta certamente un mira - tifica, sepolto nel V secolo dopo colo di arte su tre livelli ben distin - Cristo. Forse l’ attuale denomina - i. pozzo e sulle pareti dell’ingresso it orientale. la navata centrale sem - ti. Certamente è la bandiera di una zione “del pozzo” trae origine pro - bra interamente affrescata. tracce popolare religiosità millenaria. prio da questo ambiente che pro - 11 babilmente nel V secolo doveva al professore non mancano le idee nevralgico dell’antica terra di sorgere sulla linea dell’allora piano e soprattutto la determinazione di Somma posta tra napoli, nola e di campagna. raggiungere l’obbiettivo. Ha raccol - Caserta. E’ qui che si svolgeva una purtroppo l’umidità sta distruggen - to molti consensi ma quello che più delle più grandi fiere della storia do gran parte degli affreschi, conta ha raccolto molti utilissimi vesuviana. Santa Maria del pozzo soprattutto quelli interni alle pareti fondi privati ma anche pubblici appartiene dunque alla storia. E la esterne della navata centrale della inventandosi le occasioni più sva - Storia è di tutti. chiesa inferiore. Si sono salvati riate: dalla lotteria ai matrimoni per finire: Santa Maria del pozzo è (dall’umidità ma non dall’uomo…) virtuali ed improbabili tra veri nota anche per l’annesso Museo gli affreschi della zona absidale Ministri della Repubblica e le della Civiltà Contadina fondato dal semplicemente perché protetti da madonne affrescate. compianto Carlo Russo ospitato nel un altro ambiente alle sue spalle inutile dirlo: la pro loco Somma giardino del convento. E’ una pre - che lo separa dalla terra umida. insieme all’Unpli sono stati e stan - senza importante che ha coinvolto Recentemente è stato ispezionato no vicino a tutti quelli che danno decine e decine di migliaia di visi - ed ha mostrato altre notevoli sor - una mano a Somma. anche se, per tatori provenienti da tutta la regio - prese. Doveva essere in origine la farla uscire definitivamente dall’o - ne. Forse buona parte di questi mai zona dei servizi sacerdotali con blio degli ultimi decenni ci vuole un hanno messo piede nelle tre chie - altri notevoli affreschi alle pareti… grande sforzo. Emanuele Coppola se, sicuramente però hanno potuto il complesso appartiene all’ordine sta dimostrando che molte volte constatare l’imponenza del sito Francescano dei Frati Minori che lo non è vero che mancano i soldi ma respirandone la spiritualità anche anima fin dalla sua fondazione nel mancano le persone. Santa Maria solo attraverso il contatto della 1510 (tranne brevi periodi). Dai del pozzo ha bisogno di grande migliaia di attrezzi agricoli sistema - tempi di papa Giovanni paolo ii attenzione perché è un raro monu - ti nei sotterranei occidentali del ospita una comunità di frati polac - mento d’arte che esula dagli angu - Convento Francescano. chi sotto la direzione del padre sti confini cittadini. il complesso Guardiano Rufino Marijka. Dopo sorge su un nodo stradale molto *presidente pro loco di Somma anni di brutti e dannosi interventi antico, non è il centro del mondo, Vesuviana di restauro alternati a lunghi e ma sicuramente è stato il centro completi abbandoni sta vivendo in questi ultimissimi anni un periodo di grande vitalità anche sotto l’a - spetto architettonico. Sotto la guida del professore Emanuele Coppola, un giovani cattolico prag - matico pronto a tutto, in veste di direttore dei beni artistici del com - plesso monumentale, si è messo finalmente mano al ripristino preli - minare del tetto del convento peri - colante da decenni e che creava non pochi rischi di crollo definitivo. E’ stata una vera e propria mano santa. ora a lavori completati si sta lavorando ad una biblioteca di pubblica utilità. tra poco si passerà al restauro del ciclo di affreschi del chiostro (XViii secolo) a rischio scomparsa. intanto il Ministero dei Beni Culturali ha riconosciuto al complesso monumentale anche u l’interesse di bene archeologico. n per le chiese inferiori si è già alla p messa in sicurezza degli ambienti l per permettere finalmente pubbli - i che ed ufficiali visite del pubblico. n E’ stato già installato un efficiente a e serio sistema di illuminazione. p o per il restauro degli affreschi più l antichi e preziosi si stanno studian - i. do le varie possibilità. E’ un proget - it to molto ambizioso per la presenza 12 di terra addossata alle pareti. Ma Particolare di Affresco a pag. 11.

GGiiuugglliiaannoo pprreemmiiaa lloo ssttuuddiioo ee llaa ccuullttuurraa

Un momento della cerimonia di premiazione

di Giulia Renna* beni artistici, il prof. nicola lità del calibro di nicola Spinosa o Spinosa, la professoressa Flegra degli attori di “Un posto al sole” Una sera di fine ottobre, un teatro Bentivegna, della Stazione plaudire alla nostra iniziativa, ci comunale, un presentatore garba - Zoologica Dorhn di napoli, e la ripaga di tutte le fatiche”. to, cinquantadue giovani campioni produzione ed il cast della fiction il premio “San Giuliano” ed il pre - dello studio, un ex Sovrintendente “Un posto al sole”, rappresentata mio “Basile” hanno ricevuto un che molto ha fatto per l’arte a dagli attori Germano Bellavia, carnet di patrocini morali da far napoli, una biologa che si batte luisa amatucci e Vincenzo tremare i polsi ad enti e comitati per salvare dall’estinzione la tarta - Messino, meglio conosciuti al organizzativi ben più prestigiosi e ruga marina e tre stelle di una fic - grande pubblico come Guido, titolati della pro loco giuglianese. tion televisiva di grande successo. Silvia e nunzio. Hanno, infatti, sposato lo spirito Sono stati questi gli ingredienti Una serata all’insegna della cultu - dei due premi, nonché le motiva - della serata del premio San ra, ma anche dell’allegria. zioni che li animano, la presidenza Giuliano Martire e di quello specia - “l’organizzazione di questo even - della Repubblica, quella del le alla carriera intitolato a Giovan to- dice con soddisfazione il presi - Senato, della Camera e della Battista Basile che si è svolta il 22 dente Mimmo Savino- richiede un presidenza del Consiglio, e tutti ottobre, sotto l’egida della pro i premi “San Giuliano Martire” quanti gli enti territoriali, dalla loco città di Giugliano. provincia alla Regione al . nel corso della serata sono stati e “Basile” destinati agli stu- la lettura del messaggio che il assegnati vari riconoscimenti a denti più bravi e ad importanti presidente Giorgio napolitano ha tutti quei giovani giuglianesi che si personalità della cultura e dello voluto inviare ai cinquantadue sono diplomati con il massimo dei campioni dello studio ed ai vincito - voti nell’anno scolastico spettacolo ri del premio “Basile” è stato uno 2009/2010 o che si sono laureati, anno di lavoro e di sacrificio. dei momenti più significativi della sempre col massimo punteggio, in Vedere, come stasera, trecento serata. il presidente della quello accademico appena conclu - persone affollare la sala, persona - Repubblica ha espresso tutta la u sosi. propria vicinanza ad iniziative, n all’interno di questa festa, che ha come quella voluta e organizzata a p tagliato il traguardo dell’ottava Giugliano, nelle quali si offre un l edizione, la pro loco presieduta da pubblico riconoscimento alle i Mimmo Savino ha voluto, per il eccellenze campane, siano esse n quinto anno consecutivo, assegna - quelle dei neo diplomati e laureati a re anche i prestigiosi premi alla col massimo dei voti, siano quelle p carriera “Giovan Battista Basile” a di Spinosa, della Bentivegna o di o tre personalità di primo piano “Un posto al sole”. l della cultura, della scienza e dello i. spettacolo napoletano. ad essere *pro loco Città di Giugliano in it insigniti del premio quest’anno Campania sono stati: l’ex Sovrintendente ai 14 Silvia di “Un posto al sole” Flegra Bentivenga: nicola Spinosa: “napoli e la la “mamma” delle tartarughe Campania non si sanno amare” premio Speciale alla continuare a darci sosten - all’ex Soprintendente nicola nare indietro rifarebbe e Carriera “Giovan Battista tamento, ristoro, è neces - Spinosa premio Speciale ridirebbe tutto ciò che ha Basile” edizione 2010 e sario che chi di dovere se alla Carriera “Giovan detto? E soprattutto, tante Flegra Bentivegna. Questa ne faccia carico. Molto, in Battista Basile” edizione battaglie l’hanno condotta a donna semplice, dallo questo senso, possono 2010. la sua biografia rac - qualche risultato concreto o sguardo e dal viso sereno, fare anche le giovani conta che fu giovanissimo crede di aver gridato nel si è laureata giovanissima generazioni. E’ una gioia, docente di storia dell’arte deserto? con lode, ed altrettanto per me, ricevere il premio presso l’Università della peggio: credo di aver urlato giovanissima è stata che la pro loco di nelle più desolate delle assunta presso la Stazione Giugliano ha voluto asse - lande. Bando agli scherzi, Zoologica anton Dohrn, il gnarmi, insieme a tanti devo dire di essere riuscito a più antico istituto per le giovani. loro sono la spe - fare, con tutti i miei collabo - ricerche marine ancora in ranza del nostro futuro. ratori, grandi cose. abbiamo attività, essendo stato Se comprenderanno che portato tanti italiani e stra - inaugurato il 14 aprile c’è tanto da fare, che il nieri a napoli e abbiamo 1875. mare deve essere rispet - portato nei musei anche tato ed amato, allora ci tanti napoletani che mai sarà un avvenire per tutti. prima vi erano entrati. il Viceversa, non vedo un punto è che non è bastato. roseo futuro per nessuno. torno allora al concetto di professoressa, le tartaru- prima: i giovani, le future ghe, questi pezzi di prei- Calabria, ma soprattutto classi dirigenti sono la storia giunti sino a noi, che nel 1984 venne nomi - nostra speranza. E’ loro sono un po’ le sentinelle, nato Soprintendente ai Beni dovere non fermarsi, conti - le spie dello stato di salu- artisti e Storici di napoli e nuare a studiare, girare il te del nostro mare. Di provincia. in una Campania mondo in modo tale da cosa soffrono quelle che ancora violentata nel corpo poter accumulare esperien - lei cura? del suo patrimonio artistico ze che potranno poi spende - Soffrono delle conseguen - dal terremoto del 1980, re nelle loro città, a lo studio del mare e delle ze delle attività indiscrimi - Spinosa seppe creare una Giugliano, a napoli, in tutta sue creature ha portato la nate poste in essere dagli struttura di straordinaria italia. professoressa Bentivegna uomini. la pesca selvag - efficienza e professionalità, professor Spinosa, lei è a creare, nel 1986, il gia, l’inquinamento delle ben presto diventata un stato anche curatore di primo centro pubblico per acque sono i nemici princi - modello per tutte quante le mostre per le quali sono il soccorso delle tartaru - pali per queste creature altre Soprintendenze accorsi a napoli da ogni ghe marine. Un progetto che, pur in apparenza così d’italia. parte del mondo. Qual è, tra che nel 2004 si è evoluto e forti, sono in realtà fragi - professore, dopo tanti anni i tanti eventi che ha curato, si è trasformato nel turtle lissime. Diceva bene si è dato una spiegazione a quello che ama di più? E poi, point, il centro per la cura quando affermava che le come mai napoli non sappia qual è la mostra impossibi- e la riabilitazione delle tar - tartarughe sono un pezzo sfruttare l’arte, la sua arte? le, il sogno che ha portato tarughe marine più grande di preistoria. pensi, esse il vero problema è che que - via con sé irrealizzato quan- d’Europa, con i suoi 600 popolano i nostri mari da sta città, questa regione do ha lasciato il suo studio mq. ancora prima che l’uomo non si sa amare. la colpa, in Soprintendenza? la sua presenza a comparisse sulla terra. tuttavia, non è soltanto sua, Sarebbe scontato dire la Giugliano è stata uno dei Un’ultima domanda, ma anche dei suoi politici. prima mostra che ho orga - momenti più emozionanti professoressa, ma dopo Con la Soprintendenza che nizzato, nel 1975, quando dell’edizione 2010 del tanti anni, lei ha capito ho guidato per venticinque portammo napoli e la sua premio “Basile”; un’occa - perché il mare non bagna anni, abbiamo cercato di arte in una Mosca che non sione più unica che rara napoli? recuperare una porzione era certo quella di oggi. C’è, per porgerle anche alcune purtroppo noi napoletani piccolissima dell’immenso poi, quella di qualche anno domande. non amiamo la nostra città patrimonio artistico parte - fa su Caravaggio, ma professoressa Bentivegna, ed il nostro mare. E’ come nopeo. Questo nostro sfor - soprattutto ricordo con par - come sta il nostro mare? se ci fossimo abituati alla zo, però, non è bastato a ticolare emozione quella Come sta, soprattutto, il loro presenza e li ritenes - recuperare il patrimonio organizzata in occasione dei golfo di napoli le cui acque simo eterni, immortali, civile di questa città. nel cinquant’anni di riapertura u bagnano anche le spiagge solidissimi. invece non è “palazzo dei bottoni” hanno del museo di Capodimonte, n speso remato contro. E’ per in cui accostai opere d’arte di Giugliano? così. il mare è, nel suo p purtroppo lo stato di salu - insieme, molto fragile. C’è questo motivo che sono antiche e moderne. in que - l te delle acque del golfo di bisogno di un grande sfor - orgoglioso di aver ricevuto il sto modo, mi creda, i visita - napoli non è affatto zo, da parte di tutti, per premio “Basile” insieme a tori capirono di arte più di i buono. le attività umane, proteggerlo. Soprattutto, tanti giovani. loro sono il quanto si possa immagina - n l’assenza di controlli, lo però, c’è bisogno che cia - nostro futuro, la nostra spe - re. Ma soprattutto compre - a sfruttamento e la cementi - scuno prenda consapevo - ranza. il più grave delitto sero che non bisogna avere p ficazione selvaggia ne ha lezza che se muore il mare che la società, la politica paura di ciò che è diverso, o pesantemente compro - non muore solo il pesce può fare, è quello di lasciar - straniero, strano. l messo il già fragile equili - che noi portiamo sulle li soli a costruire il loro avve - i. brio. affinché il mare, il tavole, ma moriamo tutti. nire. interviste a cura di it nostro mare, possa ancora professore se potesse tor- tobia iodice 15 ppoommppeeii.. ttoorrnnaa aa sspplleennddeerree llaa ddoommuuss ddii GGiiuulliioo ppoolliibbiioo

foto di Giancarlo Napoli

di Francesca Santangelo re. nella casa vi sono anche una serie e calcari, la loro brillantezza compro - di ambienti raffinati riservati allo svilup - messa dal deposito nel tempo di polve - E’ solo dall’estate 2010 che i numerosi po della vita culturale e sociale della ri. Muschi e alghe invadevano intere visitatori di pompei hanno potuto famiglia nonché all’esercizio del potere scene figurate, occultando i volti dei finalmente accedere alla domus politico degno di una casa così fastosa. soggetti dipinti ben duemila anni fa, romana di Giulio polibio, una delle case Quest’ultimi eleganti ambienti che ruo - mentre in altri casi abradevano la aristocratiche del ii sec a.C. più note e tano tutti intorno ad un peristilio, sono superficie pittorica stessa. importanti dell’intero sito archeologico decorati da splendide pitture attribuite E proprio come il medico indica la tera - di pompei rimasta chiusa per diverso ad un tardo ‘terzo stile pompeiano’. pia al paziente in cura una volta valu - tempo in attesa dei lavori di restauro. ogni ambiente è caratterizzato da un tato il suo stato di salute così anche ai l’intenso e laborioso intervento è stato colore dominante e quindi da un fondo nostri affreschi vengono diagnosticate condotto, circa un anno fa, dal noto bianco, rosso o nero. la parte orna - dagli esperti conservatori-restauratori restauratore Giancarlo napoli e dalla mentale, eseguita con estrema minu - quelle “patologie” curabili attraverso il sua equipe. Grazie a loro è possibile zia, non rappresenta solo figure divine restauro. Dopo il restauro la domus di ammirare gli affreschi della casa in come Venere e Marte, Bacco o diver - Giulio polibio è stata interessata da tutto il loro antico e originale splendore. se vittorie alate, ma si arricchisce di una serie di iniziative di valorizzazione affreschi che costituiscono una testi - motivi e scene di vari generi: masche - atte creare una vera e propria visita monianza preziosissima poiché proprio re teatrali, paesaggi sacri, nature “multisensoriale”. Grazie a quest’ulti - grazie ad essi è possibile cogliere il morte. ma il visitatore, durante la guida all’in - gusto e le tendenze estetiche dell’uomo nel triclinio si staglia il famoso pannello terno della casa, potrà svolgere un aristocratico in età romana. figurato a soggetto mitologico che tuffo nel mondo antico e comprendere la casa, dislocata lungo la via riproduce il supplizio inflitto da parte di la vita così come si svolgeva prima dell’abbondanza, occupa quasi l’intera anfione e Zeto a Dirce, colpevole d’aver della devastante eruzione del 79 d.C. . insula e fu abitata da un certo C. iulius offeso la loro madre, e quindi legata a Sarà proprio il padrone di casa, polibio polybius. Questi, proveniente da una un toro inferocito. (o meglio il suo ologramma) a mette - famiglia di liberti imperiali, era candi - affreschi, dunque, che appaiono ecce - re a conoscenza “l’ospite” di come si dato al duumvirato per la città di zionali non solo per la loro valenza svolgeva la vita quotidiana nei vari pompei come si legge dai numerosi estetica, ma soprattutto per il loro inte - ambienti della domus i quali tra l’altro manifesti elettorali sparsi intorno all’a - resse storico-artistico e che pertanto sono fedelmente arredati come in anti - bitazione. vanno conservati in vista di una tra - co in seguito alla ricerche che hanno la famiglia dei polibii, impegnata in smissione al futuro. consentito di ricostruire interamente il politica, doveva dunque godere di un anche le pitture murarie della casa di mobilio, i tendaggi e le suppellettili della u certo prestigio e ciò è testimoniato dalla polibio da tempo non godevano più casa. n collezione di bronzi rinvenuta al della loro antica bellezza che spinge a Svolgere una corretta conservazione in p momento della scavo, che comprende partire da qualunque lato del mondo un sito vasto e importante come il l una preziosa suppellettile da mensa e migliaia di visitatori l’anno. le indagini parco archeologico di pompei è un’ope - i una statua raffigurante apollo. sullo stato di conservazione degli affre - razione molto complessa, ma va svolta n la casa, come la maggior parte delle schi della casa hanno consentito di indi - in modo continuo e capillare per evita - a domus aristocratiche della tarda repub - viduare i vari degradi ad essi connessi. re i rischi di alterazione delle strutture e p blica romana, è dotata di un quartiere la diagnosi parlava chiaro e varie erano ancor peggio del ripetersi di eventi o di servizio destinato alle attività dome - le alterazioni che riguardavano le incresciosi, come la frana dei muretti o l stiche svolte dagli schiavi con tanto di superfici pittoriche: la cromia dei colori come il collasso della domus dei gladia - i. locali igienici, servizi di cucina e came - risultava alterata dalla presenza di sali tori avvenuto recentemente. it 16 pompei vista da vicino di Giuseppe alfredo Berritto* nico capaci di interventi anche imme - ciente a creare preoccupazioni, sono diati, oggi questo è affidato a procedu - state introdotte anche visite notturne, Come associazione di promozione turi - re amministrative burocratiche che con tutto quello che ha comportato: stica, in varie occasioni, abbiamo richiedono tempi lunghi e, molte volte, impianti elettrici canalizzati che signifi - denunciato il disagio che prova chi quando il danno è irreparabile. Delle ca scavi, linee aeree con inserimento di viene in visita alla nostra città. avere vecchie maestranze, restauratori, car - paline, ancoraggi murari ed altro, in sul proprio territorio due grandi attrat - pentieri, falegnami, fabbri, muratori modo che, se non bastavano i diecimi - tori (gli Scavi ed il Santuario mariano) che avevano raggiunto elevati profili di la al giorno, se ne è aumentato la fre - che operano ciascuno per proprio conto competenza nei vari settori, non esiste quentazione anche di notte. non sareb - come due separati in casa, nuoce for - più ombra, né vi è stato capacità di rin - be stato il caso di limitare le presenze temente alla vocazione turistica della novamento con l’inserimento di giovani alle sole ore diurne e stabilire conte - nostra realtà. Così, se da un lato, gli apprendisti che ne hanno seguito le stualmente fasce orario in modo da organi di informazione, puntano l’indice orme. Sul piano del restauro sono stati non avere, contemporaneamente, un sulle indicibili condizioni del sito archeo - compiuti dei veri disastri, tanto che così elevato numero di visitatori? per logico, dall’altro trascurano di sollevare oggi si è costretti a fare il restauro del completare il parco divertimenti, alla il degrado relativo al contesto urbano restauro. la massiccia introduzione del fine, i commissari hanno pensato ad un ed ambientale circostante, che dovreb - calcestruzzo armato è stata una vera restauro del teatro Grande che ha fatto be fungere da tutela del bene archeo - tragedia. in un ambiente umido, quale parlare di scandalo mezzo mondo. logico. andando per ordine. il problema appunto il sito archeologico, la ossida - ovviamente, qui, alla fine, è prevalso degli scavi di pompei non nasce oggi, zione dei ferri è inevitabile e questo ha semplicemente l’ignoranza e l’arrogan - ma oramai si trascina da anni. la tute - comportato l’esplosione di parti di fab - za di chi ha ritenuto di adeguare alle la di un parco di tali dimensioni ha rap - bricati quali piattabande ed architravi. normative vigenti un teatro risalente al presentato, e rappresenta, uno sforzo l’uso del cemento, nonostante le pessi - ii secolo a.C. di enormi proporzioni. Un bene archeo - me esperienze, è stato anche recente - Se i presupposti sono questi, è con logico esposto, quale appunto quella mente riproposto con il restauro del grande preoccupazione che ci dobbia - della nostra città, è soggetto ad un gra - teatro Grande. infine una serie di chio - mo chiedere a cosa serve una duale ed inarrestabile declino. ogni dature, di chiodi a pressione, di canaliz - Fondazione (che non è la Fondazione sforzo va fatto per una conservazione zazioni in ferro e perfino l’impianto di dell’accademia Ercolanense). la scelta quanto più a lungo possibile. la sua acqua potabile, realizzate con il com - gestionale del sito archeologico, atteso estensione è troppo grande e gli scavi missariamento, è stato un vero scem - che venga emanato un regolamento sono continuati, anche quando, era pio: fontane di cortile che schizzano sul federalismo per l’affidamento del consigliabile fermarsi ed operare per un acqua sull’antico selciato e creano veri demanio pubblico, potrebbe pure esse - loro restauro e consolidamento. acquitrini a cielo aperto. Ma l’approccio re condivisa. Ma la condizione principa - Contemporaneamente si poteva pen - più inquietante è quello culturale. Con le dove essere quella della tutela del sare a come programmare nel tempo l’introduzione dell’affidamento dei ser - bene con il sostegno di capitali privati, le ulteriori esplorazioni. prima bisogna - vizi annessi ai privati, è stata sconvolta per migliorare l’esistente e non, vice - va salvare e poi scavare. ogni regola della corretta gestione. versa, come viene da più parti paven - Contrariamente, si è verificato che ogni Sono stati realizzati, con enorme dis - tato, di investimenti che debbano crea - sovrintendente od archeologo che si è pendio di soldi pubblici, nuovi ingressi e re esclusivamente utili, sottraendo un avvicendato, nella direzione degli scavi, moltiplicato le biglietterie; sono stati patrimonio di turismo produttivo che ha pensato più a redigere testi su introdotti punti di ristoro interni rappresenta una grande risorsa econo - nuove scoperte che a tutelare l’esisten - seguendo la sola logica del mercato dei mica dell’intero comprensorio vesuvia - te. ovviamente il tutto ben compensa - maggiori utili. Un sito archeologico che no e del Mezzogiorno. to da case editrici. Sul piano della ha oltre 10mila visitatori al giorno, e manutenzione, se fino a qualche anno cioè una intera popolazione, è già sot - *presidente pro-loco “Città di pompei” fa, vi erano figure professionali in orga - toposto a stress. E se ciò non era suffi -

u n p l i n a p o l i. it prima del restauro foto di Giancarlo Napoli 17 Dialetto napoletano. Simbolo linguistico dell’unità di un popolo

di Giada Martemucci primo fra i documenti ritrovati è, sime descrizioni dei protagonisti infatti, un atto notarile scritto a dell’opera spesso dai tratti forte - - “Che vuoi fare: è cos’e nient.” Capua nel marzo del 960 in cui mente grotteschi e ridicoli. Un uso - “pure questa è cos’e nient. È per la prima volta viene inserita in così proficuo del dialetto locale in sempre cos’e nient. tutte le situa - volgare una frase con funzione letteratura sicuramente ne attesta zioni le abbiamo sempre così ufficiale. nel documento è dichia - la valenza e la forza all’interno del risolte. È cos’e nient. non teniamo rata, infatti, la proprietà da parte contesto socio culturale napoleta - che mangiare: è cos’e nient. Ci dei monaci dell’abbazia di no. Contestualizzando, però, in manca il necessario: è cos’e nient. Montecassino, di un vasto territo - diacronia la stessa città, passata il padrone muore e io perdo il rio da loro posseduto da oltre da capitale del regno di napoli, posto: è cos’e nient. Ci negano il trent’anni. Sono riportate in vol - meta di Federico ii fino ad arriva - diritto della vita: è cos’e nient. Ci gare unicamente le deposizioni di re al periodo dell’Unità d’italia, tolgono l’aria: è cos’è nient, che tre testimoni, mentre la restante con un prevalere dell’italiano vvuò fa. Sempre cos’e nient. parte del testo è in latino. rispetto ai dialetti, sarebbe, infat - Quanto sei bella. Quanto eri bella. Sempre nei documenti notarili ti, dovuta andare scemando la E guarda a me, guarda cosa sono sono attestati, nel momento della presenza del dialetto nei testi diventato. a furia di dire è cos’e descrizione di usi quotidiani e scritti, letterari in particolar nient siamo diventati cos’e nient oggetti, termini tipici del dialetto modo. Eppure il dialetto sopravvi - io e te.“ (Eduardo De Filippo) locale, nella fattispecie napoleta - ve anche in seguito all’Unità pro - no. troviamo quindi parole come prio in virtù della sua spiccata in seguito alla riflessione linguisti - “camisa” (camicia), “cammara” presenza in testi letterari, teatrali ca del novecento è possibile con - (camera), “caso” (formaggio). e musicali. il dialetto diventa, siderare i dialetti come varietà in Eppure il più antico testo campa - infatti, nel ‘900 protagonista di costante evoluzione, strettamen - no scritto in volgare risulta essere opere teatrali attraverso le parole te in contatto con un italiano la cosiddetta “Scritta amalfitana” dei personaggi di Eduardo de standard e la variante regionale. del 1280 in cui una monaca di Filippo. Egli porta, infatti, sulla prima ancora di analizzare la annota il prestito di una scena gli usi linguistici novecen - variante dialettale campana, è lo somma di denaro. il napoletano teschi del napoletano senza che stesso termine “dialetto” a porsi verrà poi integralmente utilizzato ciò comporti difficoltà di compren - come interessante a partire pro - in un’opera letteraria, nel trecen - sione da parte del pubblico. prio dalla sua derivazione etimo - to da Guido delle Colonne nella attraverso la prospettiva del logica. Esso è infatti direttamente sua “Storia della distruzione di basso Eduardo scrive di napoli derivato del greco “dialektos” che, troia”. Si tratta in realtà ancora di attingendo fedelmente alla vario - se successivamente assumerà un volgare napoletano più che del pinta gamma di termini dialettali l’accezione di lingua, verrà lette - vero e proprio dialetto, esso che egli ha a disposizione, non - ralmente tradotto con termini verrà, infatti, ripreso dal toscano ostante la ormai consolidata for - quali, colloquio o conversazione. Giovanni Boccaccio in un testo tuna mediatica dei suoi testi l’au - proprio relativamente al dialetto sotto forma di in cui rac - tore non abbandona il proprio napoletano è interessante la deri - conta la nascita del bambino di dialetto e non, come accadeva nel vazione etimologica, in quanto una giovane napoletana, utiliz - Medioevo, secondo un fenomeno partendo appunto dalla lingua zando nel suo testo quella varietà di difficile comprensione della lin - effettivamente utilizzata per con - dialettale che immediatamente gua ufficiale (la situazione è effet - versare, il dialetto compare, per suscita la sua curiosità. Questo tivamente capovolta), ma sempli - la prima volta, scritto, nei docu - può infine considerarsi il primissi - cemente secondo un’analisi ed u menti ufficiali. nel medioevo, mo esempio della comparsa scrit - una conseguente stesura roman - infatti, la lingua ufficialmente n ta del dialetto napoletano. Sulla zata della realtà che egli stesso usata nella scrittura era il latino, p scia di Boccaccio arrivando al cin - viveva. Sostanzialmente immerso conosciuto in via quasi esclusiva l quecento Giambattista Basile ci nelle antichissime traduzioni cul - dai monaci dediti alla trascrizione i propone poi un’intera opera in turali quanto nelle vie della città dei manoscritti, e dai notai n dialetto napoletano: “lo cunto de che ne dà l’origine il dialetto costretti all’uso del latino nella a li cunti, overo lo trattenemiento napoletano supera anche il con - stesura dei documenti ufficiali. p de’ piccerille”, versione fiabesca e fronto con l’italiano, ormai lingua Questi ultimi sentono l’esigenza di o grottesca sullo stampo del ufficiale, ora nascondendosi nei mettere per iscritto la lingua real - l Decameron boccacciano profon - bassi, ora pronunciato a gran mente parlata dalla popolazione i. damente intrisa di termini dialet - voce nei teatri, simbolo linguisti - locale in modo tale che i loro atti tali, dei più particolari, utilizzati in co quanto storico dell’unità di un it risultassero comprensibili a tutti. modo specifico nelle dettagliatis - popolo. 18 prove di dialogo federalista alla pro loco di Giugliano

di tommaso Di nardo va cambiare la storia e fare del altre scienze sociali che, soprat - Mezzogiorno d’italia la terra più tutto per chi si occupa di politi - Si è svolto in una pro loco affol - produttiva e sviluppata ca economica e di sviluppo terri - lata come non mai l’incontro d’Europa? Che senso ha questo toriale, possono rivelarsi di dibattito sulle “difficoltà esage - di fronte alle “difficoltà esagera - grande ausilio nella comprensio - rate” dell’Hinterland a nord di te” che attanagliano il ne dei problemi e quindi nella napoli, occasione per presenta - napoletano e che proprio oggi ricerca delle migliori soluzioni. re l’ultimo libro di luca appaiono ancora più feraci come in quel gioco linguistico tra l’ita - Meldolesi, “Milano-napoli. prove riemerse violentemente in liano e il dialettale che dà forma all’espressione “difficoltà esage - di dialogo federalista”. (Guida “Molta partecipazione alla Editori, napoli). Un dibattito rate” e che titola il terzo capito - intenso per un tema certamen - presentazione del libro di lo del libro trova senso un’ulte - te non facile, ma che nello svi - luca Meldolesi “Milano- riore appassionata e sofferta luppo della discussione è parso napoli. prove di diaologo ricerca delle ragioni più profon - de che stanno alla radice delle sempre più sentito e necessario. federalista” (Guida editori, luca Meldolesi e antonio iodice, endemiche problematiche di svi - due professori di lungo corso, 2010). luppo del napoletano alle quali due traiettorie intellettuali diffe - evidentemente Meledolesi, pro - renti, due esperienze politiche seguito ad un terremoto? fessore a napoli da oltre un ven - diverse, un unico importante antonio iodice, da giuglianese, tennio, non si è sottratto, dando incontro giuglianese, quello di dall’esperienza politica degli alla luce l’ennesimo, inatteso e venerdì 29 ottobre 2010 nella anni 80 e 90, dal suo angolo di quasi non voluto, libro su sede della pro loco Città di osservazione romano, napoli, sulle sue difficoltà e . Una pre - quell’istituto “S. pio V” che pre - sulle sue immense potenzialità. sentazione non rituale per un siede da diversi anni e che lo “Davvero non avrei mai voluto libro che sorprende facilmente vede ogni settimana spostarsi scrivere questo libro – dice chi lo legge. tra Giugliano e Roma, ha raccol - Meldolesi – e mi consola solo l’i - Che senso hanno o hanno avuto to la sfida di luca Meldolesi e dea che il mio ultimo libro possa soprattutto dal dopoguerra ad del suo libro di affrontare quelle essere di nuovo su napoli, ma oggi i grandi piani e programmi “difficoltà esagerate” guardando esattamente all’incontrario di omnicomprensivi con cui si vole - alla storia e all’antropologia (i questo”. comportamenti) ma anche alle

Antonio Iodice e Luca Meldolesi contrasto a “Un posto al sole”. anche insediativa e ludica della Come scri ve lo stesso Meldolesi fase finale della repubblica e del (p. 120) per comprendere, primo impero romano), a quelli innanzitutto, le radici dei proble - della quadrettatura casertana mi più gravi che affliggono dei campi assegnati ai legionari l’italia e la Campania partendo romani in pensione (che ancora da una delle zone più colpite si vede, nitida, nelle foto aeree), dalla criminalità e da altre pato - alla tomba di Scipione l’africano logie (secondo la mia esperien - ecc.” (p. 123). za, forse la più colpita, insieme ad alcune parti della provincia di “Rappresenta un con- Reggio Calabria). (…) bisogna trasto visivo molto riuscire ad avere un’idea stori - co-logica, per quanto impressio - drastico per chi ha in nistica, dell’ordine dei problemi mente le straordinarie specifici a cui ci rivolgiamo (…) vestigia antiche della non possiamo fare a meno di penetrare a fondo negli inferi zona: dall’antro della napoletani (…) quasi volessimo Sibilla di Cuma, ai immergerci fino in fondo nel numerosi “reperti” dei lago d’averno dei Campi Flegrei (…) tramite un procedimento Campi Flegrei ( . . . ) ” pedagogico circolare, del vedere e far vedere, del mostrare per la causa ultima, secondo istruire (…) . Meldolesi, va ricercata nei com - perché nonostante tutto, tutto portamenti delle donne e degli quello che si è pensato di fare e uomini “( a partire dall’evidenza si è fatto dal dopoguerra ad incontrovertibile secondo cui, oggi, napoli, la Campania e il agendo in quel modo, una parte le “difficoltà esagerate?” sono il Mezzogiorno d’italia sono ancora consistente della popolazione è tentativo (ulteriore) di Meldolesi quel che sono? perché il cliente - convinta di fare (…) il proprio di rivedere l’intera analisi (“tera - lismo, la corruzione, il corporati - bene )”. Sintetizzando al massi - pia-prognosi-diagnosi”) del vismo continuano ad esistere mo il ragionamento e l’excursus Mezzogiorno e dell’italia appro - dopo decenni e decenni di storico-logico che lo alimenta, la fondendo la ricerca iniziata più denuncia? tesi è che i comportamenti di venti anni prima le cui tappe Meldolesi ci prova. intraprende il attuali, sempre più evidenti e fondamentali sono “Mezzogiorno suo viaggio nell’ade. Si fa guida - ricorrenti in larga parte della con gioia” (1990), “Spendere re da piovene, dal suo “Viaggio popolazione e chiaramente iden - meglio è possibile” (1992), in italia” e da quel “tuttitalia. tificabili in una tendenza di “Dalla parte del Sud” (1998), “il Enciclopedia dell’italia antica e massa all’illegalità, possono tro - nuovo arriva dal Sud” (2009). moderna” che comprende due vare una spiegazione nell’analisi “E’ un lembo di volumi sulla Campania e che è storico-logica scaturente “ dal - introdotta proprio da Guido l’opposizione tra aristocrazie “terra di lavoro” o di piovene. Viaggio che ha inizio successive e popolazioni, da un “Campania Felix”, nel giuglianese: il convegno a lato, ed al lungo processo di dis - organizzato da soluzione storica di tale rappor - quello che abbiamo politicadomani di Maria Mezzina to, dall’altro ” (p. 127). alla base attraversato, che, al quale partecipano luca dell’epidemia sociale vi sarebbe Meldolesi e Marco Vitale (Sala inopinatamente, è consiliare, 4 aprile 2009). “E’ un lembo di “terra di lavoro” o di diventato alquanto “Campania Felix”, quello che infelice, (...)” abbiamo attraversato, che, ino - pinatamente, è diventato alquanto infelice, tormentato u È un nuovo viaggio nel regno com’è da una serie di patologie n dell’improbabile, quel posto che si accentuano poi, ulterior - p dove tutto sembra impossibile, o mente, nel sud casertano: crimi - l perché (per chi lo guarda dall’e - ne, immondizia, disordine edili - i sterno) le cose sono troppo zio, saccheggio del territorio, n sconquassate o perché (per chi veleni, e così via. Rappresenta a ci sta dentro) gli sconquassi un contrasto visivo molto drasti - p sono davvero tanti. Un posto co per chi ha in mente le straor - o dove quasi più nessuno è dispo - dinarie vestigia antiche della l sto a guardare per vedere se c’è zona: dall’antro della Sibilla di i. ancora un po’ di luce. “Un posto Cuma, ai numerosi “reperti” dei it al buio”, verrebbe da dire per 20 Campi Flegrei (zona militare, ma dunque il “ rapporto signorile di sentata ne “il nuovo arriva dal riale, grandi esercizi di pensiero, subordinazione che l’ha prodotta ” Sud” (2009). grandi disegni politici, pochissimi (p.131). accanto a comportamen - nel suo intervento iodice ha offer - risultati concreti. iodice ha ricor - ti “ legittimi ”, ovvero comporta - to una lettura appassionata e con - dato come l’uscita di “Milano- menti basati su una giusta relazio - vinta del libro mostrando con napoli” ricada nel ventennale della ne tra lavoro e remunerazione, grande attenzione la natura con - pubblicazione di un importante sono diffusi comportamenti “ ille - creta di un pensiero che si fa saggio di Meldolesi apparso nel gittimi ”, ovvero comportamenti scienza mentre opera per il cam - 1990 in quella “nord e Sud” di basati sul raggiro e sull’imbroglio biamento e lo sviluppo della realtà Francesco Compagna, rivista di e che quindi non riconoscono quel - che studia e sulla quale interviene grande spessore culturale che ha la giusta relazione. direttamente: da professore, offerto un contributo notevole sul quando invita i propri tesisti a federalismo, un federalismo di iodice sgranella diversi guardare le cose di casa propria, confronto tra realtà diverse, capa - esempi e casi di “deficit scoprendo il sommerso delle pmi e ci di dialogare tra di loro, di sfrut - pubblico” o sarebbe del lavoro e aprendo la strada alla tare il confronto per la crescita e lo grande campagna dell’emersione; sviluppo e quindi un federalismo meglio dire “istituziona- da operatore di politica economica democratico, del quale oggi in le” e cita Ernesto Galli o policy maker per dirla all’ameri - italia si sono perse le tracce, se Della loggia e angelo cana che propone e attua progetti non fosse per il contributo di pen - panebianco per offrire sperimentati direttamente sul siero e di azione offerto ancora da campo e in grado di provocare svi - Meldolesi nel suo ultimo libro. un’interpretazione del- luppo attraverso la crescita l’attuale crisi napoleta- imprenditoriale e non semplice - (...) l’attuale crisi na. mente attraverso l’aiuto economi - co e finanziario. iodice sgranella napoletana, un deter- Questi ultimi sono comportamenti diversi esempi e casi di “deficit minante errore cultu- chiaramente ispirati alla tipicità pubblico” o sarebbe meglio dire delle relazioni servili che sono pra - “istituzionale” e cita Ernesto Galli rale che è stato errore ticate nel mondo dalla nascita del - Della loggia e angelo panebianco di impostazione e che l’aristocrazia avvenuta due o tre - per offrire un’interpretazione del - mila anni fa. Solo se si comprende l’attuale crisi napoletana, che è un è apparso sempre più la questione storico-logica fino in continuo ritornare e mutare di crisi decisivo dal dopoguer- fondo, solo se si capiscono le più antiche, in termini di un deter - ragioni profonde della malattia, minante errore culturale che è ra ad oggi, quel solo allora, sostiene Meldolesi nel stato errore di impostazione e che “napolicentrismo” (...) libro, è possibile impostare e ren - è apparso sempre più decisivo dal dere efficace un nuovo atteggia - dopoguerra ad oggi, quel “napoli - Meldolesi parte dagli insuccessi mento di politica economica, a centrismo” che ha condizionato che tempestano la società meri - partire dalle “ piccole cose che pos - l’evoluzione politica e sociale del dionale e napoletana in particolare sono avere grandi conseguenze ” e pensiero dominante e le politiche – continua iodice - per poi giunge - dall’esercizio continuo di “ trovare economiche e sociali della nostra re a parlare, anche insistentemen - e utilizzare intelligentemente regione. Un errore figlio, probabil - te come accade in Milano-napoli, costellazioni di circostanze favore - mente, del peccato originale che di epidemia, una versione più cat - voli (anche altamente improbabili) ha caratterizzato la nascita delle tiva e degenerata di quella “mala - per produrre via via processi di regioni italiane e che in Campania die d’amour” di cui aveva parlato reazione ” (p. 155) per poi appro - si è manifestato nei termini degli nel suo “Spendere meglio è possi - dare alla politica economica degli esercizi di pianificazione e pro - bile” del 1992. Quindi l’incontro “anelli Mancanti” elaborata e pre - grammazione economica e territo - con Marco Vitale che nel suo

u n p l i n a p o l i. it Antonio Panico, Antonio Iodice, Luca meldolesi, Tommaso Di Nardo e Armando De Rosa 21 in riferimento stessa del federalismo. alla vittoriosa il federalismo fiscale da solo non è lotta alla cor - sufficiente, ha sostenuto Meldolesi ruzione che si alla fine del dibattito, perché quel - sviluppò negli lo che il governo sta facendo può Usa a cavallo essere visto come un riassetto tra ottocento fiscale, di funzioni di governo, di e novecento e spese e di entrate, ma non è un che ottenne vero federalismo, come quello risultati parti - americano, canadese o australia - colarmente no. Gli italiani, ha sostenuto positivi sotto Meldolesi, a differenza di molti la presidenza altri popoli europei, sono un insie - di Woodrow me di popolazioni unite nel forma - Wilson. Una re un solo Stato, sono gli osci e gli lezione che Umbri, i Sanniti e i Bruti, i latini e Un momento della presentazione del libro sarebbe di i Siculi, e tanti altri che hanno abi - grande utilità tato le varie e diverse regioni della “Viaggio nell’economia campana” per napoli e per l’italia - continua penisola e che in epoca preroma - del 2008 aveva mostrato anche i iodice - proprio in un tempo nel na erano ben identificabili ed numerosi successi attribuibili in quale la crisi si aggrava e le gran - Gli italiani, ha sostenuto gran parte a un imprenditoria di riforme come anche quella del sana e coraggiosa che a napoli e federalismo si dimostrano troppo Meldolesi, a differenza di in Campania non manca, ma che complicate e lunghe. molti altri popoli europei, anzi presenta numerose qualità e Un filo rosso in un ragionamento comportamenti che andrebbero certamente non facile e non sono un insieme di popola- incoraggiati e riprodotti nel resto immediatamente comprensibile zioni unite nel formare un della società e dell’economia. che armando De Rosa ha provato solo Stato, sono gli osci e gli Qui iodice non si sottrae al con - a tracciare sin dall’inizio del dibat - fronto, anzi da politico impegnato tito, sottolineando l’importanza Umbri, i Sanniti e i Bruti, i “Davvero non avrei mai delle tante iniziative svolte dalle latini e i Siculi, e tanti altri voluto scrivere questo libro pro loco e da ogni altro presidio sociale e culturale che rispetto al erano anche molto presenti nell’e - – dice Meldolesi – e mi con- territorio può e deve avere un conomia del tempo, producendo sola solo l’idea che il mio ruolo di primo piano, ruolo che e/o commerciando in quel ultimo libro possa essere di spesso la politica rinnega o trascu - Mediterraneo, allora cuore del nuovo su napoli, ma esatta- ra per ragioni apparentemente mondo e delle civiltà, merci di ogni mente all’incontrario di que- superiori ma realmente ingiustifi - genere. È da qui che bisogna sto” cabili. De Rosa, attraverso la pro ripartire per disegnare nuovi per - loco e l’Unione delle pro loco del corsi di crescita e di sviluppo del napoletano, a cui partecipa attiva - paese, dalla multiforme e variega - in prima linea per molti anni tra mente, e per il ruolo che occupa ta identità che ci contraddistingue Giugliano, Roma e Bruxelles, non anche a livello istituzionale nel e che può contribuire a una rina - si sottrae alla denuncia di quel mondo giornalistico, promotore scita, un nuovo rinascimento “ita - prepotente e arrogante vizio di tra l’altro della ricostituzione lico”. in questo quadro napoli e il potere che sta alla base dell’epide - dell’assostampa napoli nord, ha napoletano in particolare può gio - mia sociale di cui parla il libro e sottolineato come solo grazie care un ruolo importante, se da che ha il proprio virus nel voler a all’impegno di tutti, istituzioni e quelle “difficoltà esagerate” riesce tutti i costi porre “napoli” e il società civile, ma anche imprendi - a trovare le radici di un passato e “piano per napoli” al centro di ogni tori e lavoratori, artigiani e profes - a credere in un nuovo tempo della politica regionale o addirittura, sionisti, è possibile far rinascere storia, dove anche le sfide più dif - come in alcuni casi è accaduto, una cultura del fare, del produrre ficili si possono vincere. meridionale e nazionale. Un vizio e del lavorare senza la quale il antonio iodice, antonio panico, che si è riprodotto per molti anni e futuro appare sempre più difficile armando De Rosa e tommaso Di che si è manifestato una e più u e impossibile. all’incontro non ha nardo insieme ai tanti intervenuti volte in quelle sterili polemiche n potuto partecipare il sindaco di al dibattito hanno mostrato di rac - politiche sull’indirizzamento delle p Giugliano, l’avv. Giovanni pianese, cogliere la sfida lanciata da luca risorse e sulla prevalenza di una l che ha delegato per le funzioni di Meldolesi, per un cambiamento linea politica su un altra e che oggi i saluto e di testimonianza istituzio - davvero possibile, un cambiamen - come chiaramente appare dalla n nale il vicesindaco antonio panico. to che sappia dare spazio ai giova - profonda crisi di napoli è evidente a Si è trattato, però, di un saluto ni e a chi si impegna direttamente non abbia prodotto le conseguen - p non proprio rituale, anzi panico ha nello sviluppo, a partire proprio ze attese e sperate, ma anzi ha o testimoniato un’attenzione non dagli imprenditori, merce rara in contribuito ad aggravare la situa - l scontata verso un dibattito che un territorio che rischia altrimenti zione. nelle conclusioni iodice si i. punta anche alla riscoperta e al una definitiva marginalizzazione sofferma sull’importanza della it recupero di quelle identità territo - dall’economia globale. lezione americana citata nel libro 22 riali fondamentali per l’attuazione Monte di procida punta al teatro amatoriale a cura della pro loco di Monte di culturali. procida Queste le due novità che andranno ad affiancare realtà consolidate del Grazie all’impulso che la pro loco panorama amatoriale nostrano, ha dato alla comunità contese nel - “t.U.F.o.” (premio Miseno 2010 per l’istituire una manifestazione, che “le avventure di pinocchio”) va a legittimare e a consacrare ed “archè” (premio Fita un’antica e costante passione fle - Campania Felix 2010 per migliore grea, sarà consegnata al paese e attrice protagonista) con la confer - alle compagnie teatrali uno spazio ma della compagnia teatrale dei attrezzato che va a ripagare i tanti “veterani” del Rione S.Giuseppe . sacrifici svolti negli scorsi anni, ad a conclusione del cartellone la incentivare la pratica di attività consueta, immancabile ed imper - culturali e che inorgoglisce quanti dibile serata finale del grande con impegno e dedizione hanno Varietà che sintetizza ed esprime il creduto nella Festa del teatro pagnia “le beffe teatro” di lucca senso profondo e lo spirito della amatoriale. in primis, naturalmen - che presenterà “il Re muore” di rassegna. te, il presidente della pro loco Eugene ionesco, allestimento che tutte le compagnie, infatti, si dott. Carlo aquilone assieme al ha raccolto numerosi riconosci - cimentano nella rappresentazione nutrito gruppo di ragazzi che vivi - menti in tutta italia. caotica ed esilarante di piccole fica le attività della stessa. importante sarà anche il coinvolgi - scene che come tessere di un la manifestazione, reduce dal mento di nuove giovani realtà del mosaico vanno a comporre la poli - grande apprezzamento riscosso teatro amatoriale locale, “Facc’ croma immagine della passione nelle scorse stagioni per qualità e Caso”, uno dei principali scopi della del teatro che accresce, diverte e quantità, quest’anno si arricchisce rassegna è infatti quello di favorire accomuna! di una preziosa presenza: ospite ed incentivare l’aggregazione e la infatti della rassegna sarà la com - partecipazione ad attività artistico-

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Di ciò siamo grati ai volontari del WWF che hanno collaborato con la pro loco. la presenza di due famiglie di coloni originari del posto e rimasti nel parco con le loro case, costruite su preziosi resti dell’antica Domitiana, ha purtroppo compli - cato diversi aspetti gestionali rela - tivi alla sicurezza ed alla conviven - za. Comunque sia il buon rapporto operativo stabilito con la provincia di napoli ha consentito una costante manutenzione del sito grazie alla laboriosità degli uomini delle cooperative dei Socialmente Uno scorcio del Parco Archeologico e Naturalistico di Liternum Utili. Con l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni di luigi De Martino* Enti proprietari delle aree e con pianese, che ha voluto fortemente l’Ente di controllo del territorio. insieme al presidente del Consiglio E’ denso di esperienze il bilancio di Mentalità burocratica, ostentazio - comunale luigi Guarino, che la pro un anno di gestione e piccola ne del potere derivante da leggi, loco avesse il ruolo che poi le è manutenzione del parco che impongono vincoli spesso stato assegnato, vi è stata una archeologico di liternum sito nella asfissianti (ma impotenti contro continua collaborazione e grazie ai frazione di lago patria del Comune l’abusivismo edilizio), lentezza dirigenti dei vari settori interessa - di Giugliano. non sappiamo se la procedurale nella soluzione di pro - ti, si è potuta realizzare una pro loco litorale Domitio conti - blemi spesso urgenti, ma soprat - gestione del parco accettabile, nuerà nella sua funzione di ente tutto lo scetticismo dei cosiddetti tenuto conto dei tempi procedura - gerente e responsabile del parco, “addetti ai lavori” sulle reali possi - li prescritti dall’ordinamento assunta peraltro nelle more dei bilità di un’associazione di fare comunale. futuri accordi di programma tra il fronte a situazioni complesse e Grazie alle nostre richieste e Comune, la provincia di napoli e la quasi sempre onerose. Molti degli segnalazioni, sono state completa - Soprintendenza ai Beni ostacoli prima elencati, sono stati u te opere come l’allacciamento idri - archeologici di napoli e pompei. superati grazie alla nostra pazien - n co e telefonico, l’apposizione di possiamo affermare con certezza za ed alla volontà di far compren - p finestre ai locali oggi sede della che la pro loco resterà nel parco dere ai funzionari pubblici che la l pro loco, la realizzazione di un con la propria sede e svolgerà le collaborazione dei cittadini volon - i cancello elettrico per la chiusura funzioni tipiche di promozione e tari, è spesso una soluzione e non n del parco nelle ore notturne e tanti valorizzazione dei meravigliosi un problema ai loro progetti ed a altri piccoli lavori di cui il parco p tesori in esso racchiusi. alle loro mansioni. necessitava che venissero realiz - o Moltissimi sono stati i problemi abbiamo preliminarmente stabilito zati o completati. l che la nostra associazione ha la realtà delle cose e cioè che il Un buon rapporto è stato costruito i. dovuto affrontare, in primis il diffi - parco non è solo archeologico, ma con la Soprintendenza basato sulla it cile e complesso rapporto con gli è anche naturalistico. liternum stima per l’ispettrice di zona 24 dott.ssa Gargiulo che da oltre anche di quello flegreo domitio, da operazioni di falciatura costan - diciotto anni opera nella zona, con suddiviso tra le province di napoli te che renderà forse più accoglien - pochi fondi e spesso in solitudine. e di Caserta. te il parco. il suo lavoro ha consentito di sal - il lavoro svolto dai volontari della Grazie all’esperienza non isolata vare le aree archeologiche di pro loco litorale Domitio, iniziato ed episodica della pro loco liternum, che oggi i visitatori pos - ben oltre undici anni or sono con il litorale Domitio di Giugliano, pos - sono ammirare. progetto triennale “adotta siamo affermare che le l’associazione ha svolto una mas - liternum”, realizzato con le scuole associazioni pro loco possono ben siccia opera di promozione cultu - del territorio su una idea di candidarsi alla gestione dei siti di rale e turistica, in primis nelle antonio Manganelli, oggi Capo interesse storico e culturale della scuole per attrarre i docenti ed i della polizia di Stato ed allora nostra regione. lo scorso anno il loro allievi a venire al parco per Questore di napoli, è meritevole di comune di S. Giorgio a Cremano svolgere visite guidate sia archeo - essere valutato nel suo comples - ha concesso la prestigiosa Villa logiche che naturalistiche. nel so. Ed il p.i.t. “Riviera Domitia” Bruno alla pro loco come sede per corso dell’anno numerose sono che ha previsto e finanziato la rea - le attività gestionali. Ma in italia state le classi di varie scuole che si lizzazione del parco e la futura molti enti locali hanno assegnato sono avvicendate e siamo certi realizzazione di un Museo alle pro loco i siti archeologici, per che il prossimo anno 2011 vedrà il archeologico, ha previsto anche tutti citiamo quelli di liveret a parco protagonista nelle escursio - che la gestione del parco venisse treviso, delle terme taurine a ni di parecchie scuole di vario ordi - affidata ad un Soggetto “no profit” Civitavecchia nonché Musei, Ville ne e grado. oggi i tour operator quale è la pro loco litorale storiche ed immobili destinati conoscono il parco di liternum, Domitio. Desterebbe sospetti e forse all’oblio ed, invece, oggi uti - grazie alla minuziosa e silenziosa perplessità, in un’area a forte pre - lizzati per manifestazioni, mostre opera della pro loco litorale senza della criminalità organizza - ed altre iniziative promozionali. la Domitio. numerose agenzie di ta, se qualche esponente dei tre presenza massiccia di pro loco in viaggi, italiane ed estere, hanno Enti pubblici (Comune, provincia e tutti i Comuni potrebbe suggerire inserito nei loro pacchetti turistici Soprintendenza) divenisse fautore agli attuali amministratori regio - una visita al parco. ottima colla - di un affidamento a “Società spe - nali del settore turistico che, forse, borazione vi è stata da parte degli cializzate” al falso scopo di rende - invece, di creare altre strutture ex albergatori della costiera Flegreo re il parco di liternum, un’occasio - novo, potrebbero assegnare alle Domitia, i quali hanno garantito la ne per realizzare business. i citta - pro loco, aventi determinate massima pubblicizzazione del dini preferiscono certamente che caratteristiche strutturali, le fun - parco per i loro ospiti. tutto il ter - altri cittadini siano i “guardiani del zioni proprie degli aa.pp.tt. che ritorio giuglianese e flegreo domi - territorio” con una piccola, ma due proposte di legge regionale di tio conosce oggi il parco di vera efficienza. riordino del turismo in Campania liternum. l’opera mediatica svolta Quest’anno la pro loco con alcuni hanno previsto di istituire. Si rea - dalla pro loco, con il sostegno allevatori della zona ha garantito lizzerebbero così notevoli econo - dell’amministrazione comunale e la falciatura dell’erba delle aree mie ed una valorizzazione dell’as - dalla provincia, ha garantito un’ot - verdi del parco, erba che è divenu - sociazionismo che produrrebbe, tima pubblicità del parco. la mani - ta foraggio per gli animali, mucche noi riteniamo, eccezionali risultati. festazione inaugurale di promozio - cavalli e bufali, presenti sul terri - ne culturale “Un libro per amico” torio. Sono state così risparmiate - *presidente pro loco litorale tenutasi il 4, 5 e 6 giugno scorsi, centinaia di tonnellate di erba da Domitio di Giugliano ha prodotto un’intensa attività portare in discarica e che avrebbe - giornalistica che ha consentito di ro aggravato la già drammatica far conoscere l’esistenza del parco situazione dei al pubblico dell’intera regione e si rifiuti nella zona. è andati oltre i confini locali arri - per il prossimo vando finanche in parlamento, anno 2011, sia il dopo alcuni articoli apparsi sul Comune che la u Corriere della Sera sull’Elmo di provincia hanno n inserito il parco Scipio, trascurato e deturpato dal - p l’abusivismo edilizio e dimenticato nel programma l dagli enti preposti. lavori di manu - i oggi possiamo affermare serena - tenzione ordina - n mente che liternum è una realtà. ria per cui il ciclo a il parco si appresta ad essere un biologico dell’er - p attrattore turistico e culturale ba, poco estetico o destinato a svolgere un ruolo di ma molto effica - l volano dell’economia dell’intero ce, sarà probabil - i. t comprensorio giuglianese ed mente sostituito i Le rovine dell’antica Liternum 25 una Grande Risorsa per la Città

ARTE STORIA

Ci sono diversi modi di realizzare CULTURA una guida. Si può puntare sugli aspetti più strettamente storico-artistici, tralasciando quindi quelli commerciali ed economici, oppure valorizzare questi ultimi, rivolgendosi così TRADIZIONI ad un pubblico più attento al presente che al passato. Il pregio di questa guida, egregiamente realizzata dalla Pro Loco città di Giugliano, è quello di aver coniugato insieme entrambi gli aspetti. Tra le pagine di questo volume, Guida di

in Campania scorrono così storia e futuro, passato e presente, Questo ciò che Giugliano è stata e quello che è e diventerà. ed altro ancora nella Insomma, un piede nel passato e un altro nel domani per camminare nuova Guida di Giugliano nelle tante strade di una città Edizioni ricca di sorprese e di opportunità. NELLE EDICOLE E NELLE LIBRERIE Ercolano. la pro loco nel parco archeologico

L’ingresso degli scavi di Ercolano a cura della pro loco Herculaneum presso la pro loco vesuviana nel - accompagnatori, l’intenzione è l’ambito del progetto “Un mare di anche quella di dare maggiore importante passo in avanti per la cultura”. Ma le attività non si fer - attenzione alle problematiche del pro loco Hercvlanevm: l’associa - mano al Servizio Civile nazionale: territorio: “ proseguiremo la colla - zione turistica - culturale nata, nel “E’ nostra intenzione stipulare borazione con le forze attive del settembre del 2005, cambia sede degli specifici protocolli d’intesa territorio proponendo l’istituzione e si trasferisce agli Scavi, nei loca - con alcune Facoltà delle Università di un Forum delle associazioni cit - li della ex biglietteria del parco napoletane che abbiano dei corsi tadine – entra nel dettaglio il pre - archeologico d’età greco-romana. di studi ad indirizzo turistico – pro - sidente della pro loco – in quanto “Siamo soddisfatti per la scelta segue il presidente Cuciniello – per crediamo fermamente nella valen - della nuova sede attuata in colla - garantire dei tirocini formativi e di za della rete in funzione di uno svi - borazione con l’amministrazione orientamento allo scopo di offrire luppo socio-culturale di Ercolano”. Comunale di Ercolano e la una importante esperienza sul in concreto la collaborazione con il Sovrintendenza archeologica – piano pratico e professionale a Forum dei Giovani di Ercolano: u spiega il presidente della pro loco coloro che desiderano lavorare nel “Sono loro la forza propulsiva ed il n Domenico Cuciniello – in questa mondo del turismo ”. Dicembre si futuro per la nostra città – conclu - p nuova location potremo fornire un sa è da tempo il mese dei bilanci di de Cuciniello – insieme indaghere - l apporto maggiore allo sviluppo fine anno e dei progetti per quello mo e proporremo iniziative per i della vocazione turistica cittadina, venturo: oltre all’estemporanea di capire come far decollare l’azienda n avendo un maggiore contatto con pittura “Dal Vesuvio al Mare” ed al turismo sul territorio ercolanese a le migliaia di turisti che visitano Festival nazionale dei Cori scola - che considerando anche gli ultimi p ogni giorno la nostra città ”. stici - fiore all’occhiello delle attivi - avvenimenti recenti come la crisi o attività che potrà essere svolta tà annuali della pro loco rifiuti e la chiusura di esercizi com - l grazie all’ausilio dei due volontari Hercvlanevm - che ogni anno merciali rivolti ai turisti, tarda a i. del Servizio Civile nazionale, pros - porta ad Ercolano oltre tremila prendere piede ”. it simi ad iniziare la loro “avventura” partecipanti tra studenti ed 27 aaggeerroollaa ssii aapprree aallll’’eeccoonnoommiiaa ssoolliiddaallee

di Floriana Medaglia* enogastronomico-turistico-solida - volontà della pro loco stessa di le”, fortemente voluta dalla pro favorire un primo “faccia a faccia” Creata nel maggio 2003, la “Carta loco di agerola ed auspicata nella tra produttori e consumatori, un per la rete italiana di economia convinzione di una sua concreta contatto diretto e tangibile tra solidale” ha gettato le basi per isti - “domanda e offerta”, fatto di tra - tuire una serie di distretti (DES) la cittadina della costiera sparenza nelle informazioni e nei volti a costituire lo scheletro por - punta alla nuove oppor- prezzi e teso all’instaurazione di un tante di un circuito economico, di rapporto di tipo continuativo, che una rete locale di soggetti interes - tunità dell’agricoltura non si consumasse entro i termini sati a praticare e a diffondere l’eco - Sostenibile dei dieci mesi previsti dal progetto. nomia solidale e il consumo critico la formazione, quindi, di un net - nei suoi diversi aspetti. l’italia len - attuabilità, protesa a rafforzare la work operativo e propositivo che tamente si è incamminata verso governance locale e lo sviluppo enumera tra i suoi “emittenti” i gio - questo tipo di esperienza: a torino, rurale. vani allievi, professionisti di doma - Milano, Como, Roma, in Brianza, il 27 febbraio 2010 si è dato il via ni, dell’istituto ipSSaR R.Viviani di u nelle Marche. agerola come Roma ufficiale al lancio dell’iniziativa. agerola, la cittadinanza attiva, i n o Milano, verrebbe quasi da dire! presso l’Hotel le Rocce si è tenuto produttori agricoli locali e gli Enti p Correggendo il tiro, però, tenuto il convegno di presentazione globa - presenti sul territorio. l conto che ogni regione, città o le del progetto, che ha visto la par - in aprile, rispettando quanto previ - i paese che sia ha le sue caratteristi - tecipazione dei produttori locali e sto dalla seconda fase del progetto n che peculiari, agerola, nella sua dei Gruppi d’acquisto solidale per la concretizzazione di uno svi - a realtà di Comune prettamente (GaS) di napoli. il convegno – luppo sostenibile e solidale, la pro p rurale, non sfigura nell’approccio seguito dalla degustazione di pro - loco ha provveduto al regolare o alla nuova ottica dell’economia e l dotti tipici stagionali – oltre che con censimento dei produttori agerole - del commercio equo e solidale. i. l’intento di illustrare le modalità di si, senza incappare nell’errore di it Significativi i consensi accordati svolgimento e le finalità dell’inizia - sottovalutare quei singoli coltivato - all’iniziativa “promozione agro- 28 tiva proposta, nasceva anche dalla ri che, pur non avendo una vera e propria impresa agricola, dispon - tando consapevolmente il proprio alla socialità, spazio in cui il consu - gono comunque di raccolto in ecce - ruolo per contrastare le storture matore può conoscere la storia di denza da volere e potere immette - del libero mercato: privilegiando ciò che va ad acquistare ed il pic - re sul mercato. nel mese successi - prodotti del commercio equo e soli - colo produttore, che “gioca in vo, a maggio, i Gruppi d’acquisto dale, aderendo a gruppi di acquisto casa”, può vendere su scala locale i solidale sono stati guidati alla sco - solidale sul proprio territorio, favo - suoi prodotti rigorosamente non perta dei luoghi di produzione e rendo uno sviluppo sostenibile per trattati. Una riqualificazione del lavorazione per testare con mano la vita e l’ambiente, preferendo la territorio che non stravolge, pro - la genuinità dei prodotti e avere piccola distribuzione alle grandi muove ma non distrugge; un pro - garanzia in merito alla sanità della catene. perché essere “cittadini del getto che non è rimasto su carta loro fattura. in linea con il nuovo mondo” è anche saper orientarsi ma ha preso concretamente forma metodo dell’economia solidale la nelle scelte quotidiane di acquisto. nella sua interezza. l’equipe della terza fase del progetto, con i molti in occasione della prima piazza pro loco ci ha creduto, ha collabo - pES (piazza Economico Solidale), Economico Solidale svoltasi ad rato “spalla a spalla” con le guide mercatini locali, che si sono svolti a agerola il 13 novembre 2010, la esperte dell’associazione Sentiero napoli, ed equamente distribuiti pro loco ha provveduto alla conse - degli Dei, per la realizzazione di nei sei mesi da giugno a novem - gna delle nuove attrezzature da percorsi enogastronomici ed escur - bre: dalla valorizzazione dei pro - cucina all’istituto ipSSaR R. Viviani sionistici e ha persuaso anche i più dotti agricoli locali (perlopiù nel di agerola, come ulteriore plauso scettici a credere. Un primo passo periodo primaverile) ai prodotti per la collaborazione, l’impegno e importante è stato fatto ma la stra - tipici della panificazione e della la serietà dimostrata dai ragazzi da per approdare anche ad un lavorazione casearia, dalla famosa nell’ambito del progetto, oltre alla turismo di tipo sostenibile è ancora confettura di pera pennata alla pro - presentazione di un intero pranzo lunga. iniziative e proposte valide duzione meno nota di miele, fino con piatti a Km 0. non mancano ma la passione, la alla lavorazione (nei periodi inver - per il 4 e l’11 dicembre 2010 sono volontà e l’impegno nell’attuarle nali) delle carni suine e bovine. Gli previste altre due piazze devono necessariamente fare i agerolesi hanno così riscoperto Economico Solidali, perché la piaz - conti con il reale limite delle risor - nella piazza un luogo funzionale e za è stata riscoperta come luogo se economiche disponibili. conviviale e hanno imparato ad simbolo della “filiera corta”, come essere consumatori critici, eserci - angolo riconquistato al piacere e *pro loco di agerola Le ricette Antipasto Crema di patate e provolone affumicato con cannolo di pane "cafone" e stracotto vaccino ingredienti per 4 persone: - timo fresco gr.2 lasciar maturare insieme per circa per gli spaghetti di patate: un' ora. Mixare la crema unendo, per la crema di patate e provolone - patate grandi gr. 200 se necessario, dell' acqua della affumicata: - olio di semi arachidi q.b. provola. tenere da parte in caldo. - patate gr. 200 - Sale fino q. b. lavorare la ricetta in una ciotola - Scalogna tritato gr. 7 con il timo, il sale, il pepe e un filo - provola affumicata fresca gr. 100 procedimento: d'olio. Farcire i cannoli. lavorare e - olio extravergine d'oliva gr. 60 lavare e montare le patate. palare le patate, tagliare a spa - u - Sale fino q.b. Ricavare piccoli pezzi e lasciarli ghetti e lasciare sgocciolare sotto l' n - Rosmarino fresco " Ramoscello" gocciolare sotto l' acqua corrente acqua corrente. asciugare le pata - p - pepe bianco q. b. affiche le patate perdono amido. in te e friggere in olio caldo a 170°C. l - brodo vegetale q. b. una pentola rosolare lo scalogno posizionare la crema calda di pata - i n tritato con l' olio ed il rosmarino. te e provola, all' interno di un piat - a per il cannolo di pane "cafone" : Unire alle patate il brodo vegetale e to fondo, adagiarvi sopra gli spa - p - pane "cafone" gr. 150 lasciare cuocere fino a quando le ghetti di patate ed infine il cannolo o - acqua di provola fresca q.b. patate diventano cotte e spappola - ripieno di crema di ricotta condita. l - Ricotta vaccina gr. 150 te. aggiustare di sale e pepe bian - Servire il piatto irrodandolo con un i. -Sale, pepe e olio extravergine d' co . tagliare a pezzi la provola e filo d' olio extravergine e pepe al it oliva q.b. unirla alle patate fuori dal fuoco. mulinello. 29 Le ricette Primo piatto Gnocchetti di zucca invernale con sfibrato di maialino e chiodini al sentore di basilico

ingredienti per 4 persone: - Sale e pepe q.b. preparare gli gnocchi e mantecare - provolone del Monaco stagionato con la salsa aggiungendo del per la pasta: gr. 60 provolone del Monaco stagionato, - Zucca " ben carnosa" gr. 600 - Cipolla gr. 10 un filo d' olio e del basilico in fiore. - patate " farinose" gr. 200 adagiare la pasta in un piatto piano - Farina "00" gr. 200 procedimento: avendo cura di decorarla con delle - Uova n. 1 pulire la zucca, levando buccia e fette di zucca disidratate al forno. - Sale , pepe e noce moscata q.b. semi e lavare le patate. affettate la zucca e cuocerla in forno a calore per la salsa : moderato. lessare le patate in - Salsiccia fresca nostrana gr. 200 acqua , scolare e lasciare intiepidi - - Zucca gr. 100 re. pelare, schiacciarle con la zucca - olio d' oliva gr. 50 incorporando gli ingredienti restan - - Chiodini freschi gr. 200 ti. impastare rapidamente il tutto. - Basilico q.b.

u n p l i n a p o l i. it 30 Le ricette Secondo piatto Fagottino di coniglio di cortile dal cuore di friarielli e provolone del Monaco D.o.p con salsa al vino vecchio ingredienti per 4 porzioni: -Cipolla bianca gr. 20 scagliette di provolone del Monaco. -pomodori maturi gr. 30 Chiudere il fagotto con i lembi della per il fagotto di coniglio: - acqua cl. 100 lambata, irrorare con l'olio e - Vino rosso " vecchio" cl 50 rosmarino e cuocere a 170° C per - lambo di coniglio gr. 600 - Burro gr. 30 12 minuti. - Foglie di broccoli gr. 700 - Sale grosso gr. 5 in un rondeau spezzare le ossa e - olio extravergine d' oliva gr. 100 tostare con sale grosso e burro, - provolone del Monaco gr. 80 procedimento: unire le verdure tagliate a cubetti, - Sale e pepe q.b. tagliare la lambata di coniglio, bat - lasciar rosolare e bagnare con l'ac - - peperoncino gr. 5 terla in modo regolare e foderare, qua far ridurre e filtrare. in una - Rosmarino" rametto" gr. 5 con fette ottenute dai cerchietti in padella far ridurre il vino vecchio - aglio gr. 5 acciaio. ed unire il fondo di coniglio rica - preparare in una pentola un fondo vando così la salsa. di olio, aglio e peperoncino, Sformare il nostro fagotto dal cer - per la salsa al vino vecchio: aggiungere le foglie di broccolo e chietto in acciaio e posizionarlo in - ossa di coniglio gr. 500 stufare. Raffreddare i broccoli, un piatto piano, salsare e guarnire - Sedano verde gr. 30 salare e pepare le fette la lambata con una fetta di pane tostata al - Carote gr. 20 e riempirle con i broccoli e delle forno.

Le ricette Dessert Migliaccio di semolino con crema di castagne e agrumi

ingredienti per 4 persone: - Miele di castagna gr. 10 forno e lasciatelo intiepidire. - arance in filetto gr. 100 per il migliaccio di semolino: prendete una padella ed adagiatevi - Semolino gr. 170 procedimento: le castagne pelate precedentemen - - acqua l. 1 in una pentola portare ad ebolli - te , lo zucchero, il miele e i filetti di u - Buccia di limone q.b. zione l' acqua, unite la buccia di arancio, portare a cottura ottenen - n - Zucchero semolato gr. 50 limone, zucchero, sale e burro; e do una crema grezza. p - Burro gr. 30 versare a pioggia il semolino. l - Uva passa gr. 40 Fate cuocere per mezz'ora circa in un piatto adagiate la crema i - Canditi gr. 40 mescolando sempre, togliete dal calda a specchio, posizionate sopra n a - Uova n. 2 fuoco e aggiungere le uova, l' uva il migliaccio tiepido, spolverizzare p - Sale e zucchero a velo q.b. passa e i candititi tagliati a dadini. con zucchero a velo e servire. o Ungere gli stampi di burro, versate l per la crema di castagne: il composto ed infornate a 170°C i. - Castagne fresche gr. 200 per 40 minuti. Quando il migliaccio it - Zucchero di canna gr. 50 sarà ben colorito, toglietelo dal 31 oopplloonnttii,, ll’’aarrcchheeoollooggiiaa nneeggaattaa

Il sito archeologico di Oplonti a Torre Annunziata

di Vincenzo Marasco* instancabili personaggi che hanno sia socio culturale che economico, dedicato la loro vita professionale e un possente colpo a favore dell’ar - Quanti hanno mai sentito parlare la loro passione affinché oplonti cheologia oplontina facendo sì che dello straordinario sito archeologi - divenisse reale. essa non vivrebbe più all’ombra co di oplonti? Quanti ne vorrebbe - Quanto possiamo ammirare è solo della vicina pompei, ma rappresen - ro scoprire le sue bellezze, i suoi una parte di quello che oplonti ci terebbe una tappa obbligata per tesori? la parola “oplonti”, a molti ha donato. Solo una parte di quel - tutti quei turisti che approdano su sconosciuta, non è altro che la defi - le meraviglie che un tempo sono queste lande alla ricerca di antiche nizione semantica di un aggettivo state estratte dagli strati vulcanici testimonianze da osservare, da che identifica un qualche cosa di che gelosamente le hanno saputo studiare, da divulgare. magnifico, di ricco e sfarzoso. preservare, e che ancora conserva - Quindi, quale cosa migliore sareb - opulentus, da cui opulentia, cose no, quei magnifici tesori che oggi be per la città di torre annunziata, meravigliose. non fanno altro che impolverarsi per l’antica oplonti, l’istituzione del oggi, con la riscoperta delle nei bui depositi delle nostre “Museo di oplonti”? Quale soluzio - magnifiche ville romane di epoca Soprintendenze e del Museo di ne migliore sarebbe quella della imperiale, si è palesato in tutta la Stato di napoli. realizzazione di questo magnifico sua straordinaria bellezza quello or dunque, a tal proposito, quale progetto, non difficile da realizzare, che un tempo veniva riportato sulle miglior progetto sarebbe quello di mirato a far sì che torre carte più antiche e dai cronisti sto - annunziata possa decollare nuova - rici in merito a questa località sorta il sito è patrimonio mente verso i fasti di un tempo, all’ombra della vicina pompei da cui dell’Unesco, ma quasi verso quel recupero sentito dalla essa, comunque fosse, dipendeva. nessuno può godere delle stragrande maggioranza dei suoi oggi quello che si può ammirare di sue bellezze. cittadini di quel nome che un oplonti, purtroppo e fortunatamen - tempo non era altro che sinonimo te, sono le vestigia di uno solo dei di ricchezza e di prosperità e che due grandiosi edifici, in parte dis - ridonare, finalmente una casa oggi viene indicato da alcuni croni - coperti, segno di grande orgoglio degna del loro essere ai reperti di sti anche come terra maledetta? del passato di queste terre arse oplonti? Quale migliore decisione Vogliamo essere fiduciosi, voglia - u dalla mano del vulcano e che sem - sarebbe quella di istituire, sulla mo avere delle speranze, vogliamo n pre, grazie ad esso, si sono conser - stessa oplonti, un luogo sacro ad che chi può, si impegni ad intra - p vati affinché ci arrivasse memoria essa, ai suoi cittadini moderni, un prendere una strada decisa e fatti - l di quel magnifico passato che sito che potrebbe ospitare in va volta, finalmente, una volta per i caratterizzò le terre oplontine. maniera degna e consona i suoi ori, tutte, alla realizzazione della casa n anche se completamente con la le sue stupende sculture, le suppel - dei reperti di oplonti, nella casa del a p villa “a”, cosiddetta di “poppea”, si lettili, gli utensili giornalieri, gli nostro glorioso passato, in quella o può ammirare un tesoro di immen - uomini, le donne e i bambini del - casa in cui il mondo intero possa l so valore, questo non rappresenta l’antica oplonti? entrare incuriosito e uscirne sba - i. del tutto la ricchezza fino ad oggi Sicuramente, il progetto rappre - lordito da tanta bellezza. it conosciuta e riportata alla luce senterebbe per l’intera area oplon - 32 dalle mani di esperti studiosi e tina un riscatto di tutto rispetto, *pro loco di torre annunziata S. Giorgio a Cremano. Sulle orme di luca Giordano

a cura della pro loco di S. Giorgio a del territorio Sangiorgiese, oltre per la morire nel 1705 quando era ancora nel Cremano presenza della sua casa di campagna pieno della sua attività. localizzata in via Bernabò n. 22, oggi la pro loco di , partendo dal passato, valorizzando i inserito nell’elenco delle Ville Vesuviane ha voluto ricordare l’illustre maestro tesori dell’arte, per arrivare al nuovo, col nome di Villa Marulli, ma special - luca Giordano, attraverso una mostra di dando spazio agli artisti del domani. E’ mente per la costruzione della Cappella pittura ad opera di artisti, con opere l’obiettivo della mostra “Sulle tracce di di Santa Maria del Carmine detta anche incentrate sulla vita e sulle tecniche pit - luca Giordano”, organizzata dalla pro “al pittore”, costruita verso la fine del toriche del grande maestro a cui era loco di San Giorgio a Cremano e patro - XVii secolo, e che proprio in quel perio - legato il territorio comunale di San cinata dal Comune e dal ministero dei do divenne un punto di aggregazione Giorgio a Cremano, in quanto ha abita - Beni Culturali. to in viale l’iniziativa ha Bernabò Villa visto, oltre al Marulli 20. restauro delle in occasione del opere del pittore trecentoventesi - del ‘600 e dell’abi - mo anniversario tazione in cui della Cappella di visse, una mostra Santa Maria del di artisti contem - Carmine cono - poranei, incentra - sciuta anche col ta sulla vita e sulle nome di Cappella tecniche pittoriche al pittore in Via utilizzate da luca Giordano Giordano. San Giorgio a le opere realizza - Cremano, costrui - te sono state ta come voto alla esposte, in occa - Madonna del sione del trecen - Carmine proprio toventesimo anni - dall’illustre mae - versario della fon - stro. dazione della la pro loco S. Cappella di Santa Un dipinto di Luca Giordano Giorgio a Maria del Cremano ha invi - Carmine, il 25 e il tato gli artisti 26 settembre 2010 al piano nobile di per la popolazione contadina circostan - legati a luca Giordano a presentare le Villa Bruno. te. loro opere, che sono state esposte nel luca Giordano nato a napoli il 14 otto - la Cappella fu costruita nel 1690, dal periodo 25/26 Settembre 2010, in occa - bre 1634 trascorse la sua vita tra napoli, maestro luca Giordano come ringrazia - sione delle giornate Europee del Roma, Venezia , Spagna e Germania e mento alla Madonna, per la grande gioia patrimonio coordinate dal Ministero dei San Giorgio a Cremano. che aveva investito la famiglia Giordano Beni Culturali e delle attività Culturali a la Città di San Giorgio a Cremano è per la promozione del figlio prediletto cui la pro loco ha aderito, al piano nobi - u n stata residenza di questo grandissimo del maestro lorenzo a giudice della le di Villa Bruno. Villa Vesuviana del XVii p maestro ed infatti, proprio in suo onore, Vicaria. la Cappella è lunga poco più di secolo appartenuta alla famiglia l nella parte alta della Città è localizzata 5 metri, aveva tre altari, quello centrale Monteleone, e in seguito acquistata i una zona detta “al pittore”, proprio in dedicato alla Madonna del Carmine, e i dalla famiglia Righetti che edificò la nota n suo onore. in realtà la famiglia Giordano due laterali dedicati a San Giuseppe e fonderia, nella quale avvenne la fusione a risiedeva sul territorio comunale di S. San Francesco di paola. in relatà il mae - delle statue equestri ubicate in piazza p Giorgio a Cremano già agli inizi del cin - stro potè godersi solo per poco tempo la del plebiscito, famosa per ospitare ogni o quecento, anche se solo nel 1664 a luca sua opera perché nel 1932 venne nomi - anno varie manifestazioni di rilievo l Giordano fu donato un terreno di 5 nato pittore di corte da Carlo ii e partì nazionale tra le quali spicca il “premio i. moggia da parte del fratello nicola. il per la Spagna, dove restò per dieci anni. Massimo troisi”. it maestro ebbe un certo peso nella vita tornò a napoli solo nel 1702 per poi 33 CCaarrnneevvaallee ppaallmmeessee,, 115500 aannnnii ddii ssttoorriiaa

Carnevale palmese 2010. Ratto del gagliardetto

di Giuseppe allocca colo delle maschere circondate a dirigere il concerto è il maestro dalla folla; 2) il testo della canzone ,figura principale del gruppo .i a palma Campania fantasmagorico d’occasione distribuito insieme ad costumi dei quadriglianti sono spettacolo di musica e di colori con un rametto di fiori; 3) l’esecuzione parte essenziale dello spettacolo la grande sfilata delle da parte delle quadriglie maschera - :si sceglie preventivamente un quadriglie,unica nel suo genere in te di questa canzone unitamente tema e si imposta una scenografia, italia. ad altri motivi (per i palmesi can - arricchita anche da un carro. E’ un’antica tradizione che si rinno - zoniere) sotto il balcone del palaz - lo studio della scenografia ,la scel - va annualmente, “fiore all’occhiel - zo reale. ta dei costumi confezionati in loco, lo”del Carnevale palmese . le origini della quadriglia palmese l’ingaggio di buoni musicanti , le l’intero paese è coinvolto, al di là non sono documentate,non si può prove di concerto (per una settima - dell’età e del ceto sociale, la parte - indicare una precisa data di nasci - na) sono tappe obbligate per ogni cipazione è generale (scuole com - ta, tuttavia alcune lettere (da noi comitato. prese). scoperte nell’archivio Diocesano di la quadriglia compone per l’occa - Gli ingredienti originari di questa nola) di un sacerdote palmese, sione una sua canzone , il cui testo tradizionale festa sono da ricercar - Don. pasquale lauri, al Vescovo viene distribuito al pubblico con un si nello sfondo della cultura conta - Formisano attestano concerti rametto di mimose (fino agli anni dina.i riti propiziatori delle civiltà mascherati a palma nel 1858. ’70 con la tradizionale scaletta; rurali trovano delle connessioni E’ una tradizione tramandata da costituita da una serie di aste di evidenti con l’ispirazione dei varie generazioni; testimonianze legno, snodabili ed incrociate ad X, festeggiamenti “carnascialeschi” dirette di numerosi cittadini palme - con una forte pressione si spiegava della Campania. si, raccolte da alcuni autori locali, tutta fino a raggiungere i balconi al a questi, la quadriglia palmese hanno contribuito a ricostruire la primo piano delle case). u aggiunge elementi importanti storia delle quadriglie negli anni, la principale esibizione della qua - n come “la commedia dell’arte”del dai primi del novecento ai giorni driglia si fonda sul canzoniere, un p folklore partenopeo. nostri. ampio repertorio di motivi, arran - l le radici storiche affondano nel la quadriglia palmese è un singola - giati a ritmi diversi e senza stacchi i settecentesco Carnevale napoleta - re gruppo folcloristico in maschera, ,eseguito dai quadriglianti disposti n no. Una nostra ricerca ha eviden - formato da musicisti occasionali e in circolo con al centro il maestro: a ziato elementi comuni tra le professionisti, che guidato da stru - è uno spettacolo di musica dal vivo p Quadriglie delle arti (corporazione menti a fiato esegue un vasto ,unico, del tutto atipico rispetto ad o l dei mestieri) che sfilavano per via repertorio di vecchie e nuove can - altri concerti, che coinvolge tutti i i. toledo fino al largo di palazzo(oggi zoni accompagnandosi con tam - palmesi e forestieri. it piazza plebiscito) e la Quadriglia burrelle, triccaballacchi, scetava - Sono ancora nel ricordo dei palme - 34 palmese: 1) la disposizione in cir - jasse, putipù. si, e non solo di essi, le quadriglie degli anni 50 dei maestri licchittino, passannante, Gigginiello, Don antonio ‘e vocca ‘e vecchia, tutti comandanti di grande carisma, per più lustri. nel 1966 una svolta storica:la Quadriglia degli Studenti propone un tema su cui sviluppa una sce - nografia ed un nuovo tipo di con - certo, fondato su arrangiamenti moderni ed originali, si punta a valorizzare la quadriglia ,quale viva espressione della cultura popolare locale. il numero dei musicanti e dei quadriglianti aumenta a dismisu - ra, si passa dalla vecchia quadri - glia di 50-60 elementi ad un grup - Carnevale palmese 2010. Quadriglia Allegria po di circa duecento unità. in tale contesto si registra anche un fenomeno nuovo,una forte pre - senza femminile tra i quadriglian - ti. nel 1986 una seconda svolta nella storia del Carnevale palmese: l’amministrazione Civica, in colla - borazione con la pro loco, inter - viene con grande impegno nell’or - ganizzazione generale della “Sei giorni in maschera”. il tradizionale “passo” delle qua - driglie (saluto alle autorità e ai propri fans nella serata antece - dente il martedì grasso), le gran - di “abbuffate“ serali, le prove di concerto, il ratto del gagliardetto, sono vecchi e nuovi riti in attesa dell’esplosione finale, le esibizioni in piazza. nel 1995 la clamorosa spettacola - Carnevale palmese 2010. Quadriglia Scusate il Ritardo re esibizione a Venezia della qua - driglia “Città di palma Campania” (formata da rappresentanze di più gruppi e diretta da Giovanni Vuolo) e tre anni dopo la sfilata a napoli in via Caracciolo, nell’am - bito delle “giornate della musica”. nel 2002 la Fondazione Carnevale di palma Campania, nata da tempo per volontà unanime del consiglio comunale, ottiene il rico - u noscimento giuridico e può final - n mente operare concretamente. p la festa delle quadriglie a palma l Campania è una centenaria tradi - i n zione che si evolve nel tempo, a conservando e valorizzando il suo p originario, particolare fascino. o oggi è primaria l’esigenza di un l centro, di un museo del carnevale i. palmese che raccolga in modo it permanente testimonianze signi- Carnevale palmese 2010. Quadriglia studenti 35 ficative di questa tradizione, spac - notre Dame de paris” (Carmine il Gonfalone aragonese 2010 alla cato importante della storia e del Giannetti), il Comitato allegria ha quadriglia regina della presente costume locale. presentato “Ritenta ... sarai più edizione è stato assegnato dalla Una nota finale di cronaca: ben fortunato” (Santino Franzese), Fondazione Carnevale nove sono state quest’anno le qua - l’associazione liciniana Gens all’associazione Scusate il Ritardo. driglie che hanno dato spettacolo “Vulez-vouz dance” (Marco Un applauso corale a tutti! nelle vie del centro storico (oltre Maffettone). duemila persone in maschera senza contare gli alunni delle scuo - le locali che si sono esibiti nei gior - ni precedenti). il gruppo storico Quadriglia degli studenti ha presentato “studenti in love” (maestro Rosario Bruzzano), l’associazione teglanum “neverland, sognando Michael Jackson” (aniello Sepe), l’associazione ‘a livella “priscilla” (antonio Carrella), gli amici di pozzoromolo “l’oro” (antonio Maffettone), l’associazione Scusate il Ritardo ha presentato “Chest’è italia (Gaetano Franzese), Babbo natale e i suoi seguaci “Follie popo - lari” (Sabrina Carbone), i Gaudenti Carnevale palmese 2010. Gennaro Lauri hanno presentato “lo sgorbio di

u n p l i n a p o l i. it 36 premio letterario “Castrum Cisternae”

di Fiorella Chirollo aiuto. il dottor panico era insom - di tina piccolo di pomigliano ma una personalità di spicco alla D’arco, svoltasi con la collabora - Era da tempo che l’associazione cui scuola di umanità e professio - zione dell’istituto comprensivo “De pro loco Castrum aveva in mente nalità si sono formati i medici di Gasperi”, il Consiglio Regionale l’idea di un premio di poesia inter - Castello di Cisterna, che hanno della Campania, la Curia Vescovile nazionale, e proprio quest’anno partecipato con entusiasmo alla di nola e la libreria Guida di nola. quello che sembrava solo un presentazione del premio e si sono più di cento le liriche finora inviate sogno, soffocato da tanti dubbi e commossi, come tutti del resto, (e manca ancora tempo alla sca - dal timore di un flop, è diventato ascoltando la testimonianza del denza, fissata per il 30 dicembre una splendida realtà. il premio figlio e il messaggio che la signora p.v.), cosa che fa ben sperare in letterario, coordinato dal cavalier panico, impossibilitata ad interve - un successo anche per la premia - Gianni ianuale, presidente nire, non ha voluto far mancare, zione, prevista per l’anno nuovo, e dell’accademia internazionale un messaggio d’affetto e di grande di cui si renderà nota, appena pos - Vesuviana, è stato presentato il 28 spessore morale, soprattutto nel - sibile, la data. Soprattutto preme ottobre presso la sala parrocchiale l’affermazione di un ricordo che sottolineare quanta soddisfazione del paese in una serata incornicia - ormai non appartiene più alla sola sia alla pro loco “Castrum”, che, ta da declamazioni di poesia reli - famiglia, ma ad un’intera comuni - con una serie di progetti di cui il giosa, vernacolare e scarpettiana, tà. premio è la punta di diamante, alla presenza del presidente della spera finalmente di poter uscire pro loco andrea Di Sena, del cava - la pro loco ha fortemente dai confini territoriali e promuove - lier ianuale, del parroco don voluto intitolare ad un re le sue iniziative culturali in un Franco Capasso, del giornalista, concittadino benemerito circuito nazionale ed internaziona - presidente dell’associazione le. Un Comune come il nostro, Meridies, angelo amato de Serpis, come il dottor panico un troppo spesso protagonista di cro - e del dottor luigi panico, figlio del premio di cultura e di civil- naca nera, ha bisogno di far senti - dottor Giuseppe, a cui il premio è tà. panico rappresentava, re la voce di chi lavora, di chi si intitolato. la pro loco, infatti, ha per i cittadini di Castello di batte per l’affermazione di percor - fortemente voluto intitolare ad un Cisterna, il medico, l’uomo si di legalità, per l’affermazione concittadino benemerito come il della cultura come strumento dottor panico questo premio di cul - di cultura, ma anche e alternativo di riscatto. E in questa tura e di civiltà, dal momento che soprattutto l’amico, il con- direzione vanno le altre iniziative, Giuseppe panico, venuto a manca - fidente di tutti. come la commemorazione dell’a - re proprio quest’anno, rappresen - bate Raffaele napoletano, studioso tava, per i cittadini di Castello di E non poteva esservi modo miglio - di storia locale, di cui a gennaio Cisterna, il medico, l’uomo di cul - re per commemorare una tale ricorre il cinquantesimo anniversa - tura, ma anche e soprattutto l’ami - figura se non con un’iniziativa rio dalla morte, e di cui sarà co, il confidente, la persona auto - patrocinata, tra i tanti Enti ed ristampata l’opera “note storiche revole e disinteressata a cui chie - associazioni, dall’accademia su Castello di Cisterna”, con un dere consiglio, colui che si prende - Universale Giosuè Carducci di corredo di contributi critici e testi - va cura dei suoi assistiti prima ischia, dall’accademia partenopea monianze. ancora che venisse richiesto il suo “Federico ii” di napoli, il “Salotto “ u n p l i n a p o l i. it 37 Elenco delle pro loco aderenti all’Unpli napoli Ercolano (Hercvlanevm) 081/8414833 Via Roma, 71 - 80021 Via nazionale delle puglie, 248 Via trentola ii, 88 Giuseppe Guarnaschelli 081/8607163 - 081/8694697 - 80013 Sede operativa: Via Marconi, [email protected] Claudio Grillo 328/2065293 (Ref. De Falco) 9 - 80056 [email protected] - 081/8421362 081/0120930 - 081/1931204 Michele piccolo Domenico Cuciniello C.so Garibaldi, 36 - 80034 agerola [email protected] [email protected] 081/8851913 p.zza paolo Capasso, 7 - Carolina Bellonato 80051 (pl“Hyria”) D’ischia (panza) [email protected] 081/8791629 - 081/8791064 p.zza Umberto i, 13 - 80032 Via mario D’ambra, 21 - Rocco naclerio 081/8231614 80070 (Due Golfi) [email protected] Fausta alfano 081/908436 - 081/90814 C.so Sant’agata, 11/a - 80064 [email protected] leonardo polito 081/5330135 (apragopoli) [email protected] Donato iaccarino Via t. De tommaso, 27 - p.zza Marina, 62- 80074 [email protected] [email protected] 80071 081/5072521 - 081/980310 081/8361095 Dott. andrea Di Massa Massa lubrense Rag. antonino De turris [email protected] (pro loco “F. Durante”) Viale Filangieri, 11- 80061 [email protected] C.so Durante, 206 - 80027 081/5339021 081/8891407 - 081/8801649 Gaetano Milone arzano p.zza Umberto i, 5- 80025 angelo Della Corte [email protected] Via isonzo,3- 80022 081/5052334 [email protected] 081/5737125 andrea Gervasio Meta di (terra delle Ciro Mainini [email protected] Sirene) [email protected] p.zza Crispi, 33 - 80020 Via Municipio, 7- 80062 081/8305349 081/8088961 Via V. Gemito, 10- 80020 Carmine Crispino Francesco Marra Via piscina Mirabile, 59 - 081/5616290 [email protected] [email protected] 80070 Mario tamburiello 081/5237563 [email protected] Giugliano in Campania Monte di procida Giorgio Costigliola C.so Campano, 329 - 80014 Via armando Diaz, 4- 80070 [email protected] Casola 081/5065872 081/8683232 - 081/8681123 Via V. Veneto, 8 - 80050 prof. Domenico Savino Dott. Carlo aquilone Baia (Bacoli) 081/8012457 - 3295375862 [email protected] [email protected] trav. Molo di Baia, 1 - 80070 Maria Giuseppa abbagnale 338.3791201 [email protected] Giugliano (liternum) napoli Maria Rodriguez Via lago patria, 168- 80014 V.le degli oleandri, 16- 80131 [email protected] 081/5091144 081/7419615 via pio Xii,114 - 80026 pasquale Goglia Dr. Massimo Montisano (Vesevus) 081/0140610 - 0817571808 [email protected] [email protected] Via papa Giovanni XXiii, 25- alfredo Bianco 80041 [email protected] Giugliano (litorale Domitio) napoli (arenella - Vomero) 081/8586364 - 081/5372134 Via Ripuaria, 239 - 80014 Via Blundo, 54- 80128 Ciro trito Castello di Cisterna (Castrum) 081/8391410 - 081/8391052 081/5569345 Via passariello (ex Edificio avv. luigi De Martino Mario Santangelo Scolastico Romano) - 80030 [email protected] [email protected] Via Cucca, 226 - 80031 081/8038560 - 081/8856299 081/8862623 arch. andrea di Sena napoli Sebastiano piccolo [email protected] p.zza G.ammendola (palazzina Corso Vittorio Emanuele, 448 [email protected] FS) - 80054 081/19361921 081/8733686 antonio parente Brusciano(Brusciano nuova) Via dei platani, 4 – 80040 Sabatino Ruggiero [email protected] Via Camillo Cucca, 112 - 081/7743059 [email protected] 80031 Dario Coppola nola 081/8862791 [email protected] Via tommaso Vitale, 9- 80035 Sebastiano Giardino C.so Cirillo, 18/20 - 80028 081/5124901 - 081/8237397 081/8338829 avv. luigi Buonauro Via G. Matteotti, 67- 80033 pasquale Marcato [email protected] Via Campiglione, 71 - 80023 081/8248887 - 081/3150420 prolocogrumonevano2@virgi - 081/8302135 - 081/8322616 prof. Barbato napolitano lio.it luigi popolo [email protected] (Medicea) [email protected] ischia (isolaverde) V.le Elena, 55- 80044 Via nuova del Conti, 3- 80070 081/8278278 Caivano (Maria SS. di Vico Mautone, 8 - 80030 081/984866 Salvatore Visone Campiglione) 081/5123126 Davide Mainini [email protected] Via Clanio, 3- 80023 arch. Maurizio Martiniello [email protected] 081/8313034 - 081/8348669 [email protected] Sebastiano paolone lettere palma Campania [email protected] (Gallo onlUS) C.so V. Emanuele c/o palazzo Via l.M. Coppola, 25 c/o Via a. Crispo, 2 - 80030 Comunale - 80050 Biblioteca Comunale- 081.8231696 (tesoriere: 081/8021337 80036 p.zza Umberto i, 4 - 80030 Mario napolitano) - antonio Ruocco 081/8241603 081/8265299 - 0818248185 081/5072521 antonio Ferrara Dott. aniello Gatta Raffaele Guadagno prolocopalmacampania@libe - [email protected] [email protected] Via Marconi, 65- 80030 ro.it Baiano, 354- 80010 Enrico Cascone proloco.@teledue.it p.zza Roma - 80050 081/8762420 - 081/8763707 [email protected] 081/8792550 avv. Franca Baiano torre annunziata Carmine longobardi [email protected] Sant’antonio abate Via Sepolcri, 16 - 80058 [email protected] 0818734210 081/8623163 – 081/5370464 Ciro Del Cerbo Ciro Maresca p.zza San Giovanni- 80030 [email protected] [email protected] Via Virgilio Marone, 25- 80040 081/5118301 081/33815609 Mario addeo Santa Maria la Carità Renato palmieri [email protected] Via petraro, 25- 80050 C.so avezzana, 26- 80059 [email protected] 081/8026588 – 081/3935728 081/3580050 Sant’antimo Gianpaolo Di Ruocco antonio altiero pollenatrocchia Via Basilio Di Martino, 7- [email protected] [email protected] p.zza Capece Minutolo 80029 081/5612612 081/5059082 - 081/8332826 (il Campanile di Francesco piemonte Raffaele Flangiello Saviano) p.zza San Gennaro, 3 - 80040 [email protected] [email protected] C.so Garibaldi “ex orfanotrofio 081/7416040 - p. allocca”- Francesco Bonifacio pompei 80039 [email protected] Via albenzio De Fusco, 14- Via Gorga, 34- 80040 081/5110432 80045 081/8286354 antonio Baggiani trecase (Vesuvio) 081/8636353 – 081/8638006 Donato alfani [email protected] Via Casa Cirillo, 18 - 80040 arch. Giuseppe alfredo Berrito [email protected] 081/8618003 [email protected] pietro Di Donna San Giorgio a Cremano Via palazzuolo, 27 – 80030 [email protected] Via Sant’anna, 40- 80046 337979855 Via Campitelli, 18- 80055 081/486793 – 081/7752376 pasquale arianna 081/7754012 Gennaro improta [email protected] Via San Ciro - 80069 luigi Snichelotto [email protected] 081/8798697 – 081/8798498 [email protected] Somma Vesuviana augusto Rossano p.zza Marconi (Chiostro San [email protected] Via perilli di Sopra, 15 - 80047 Domenico)- 80049 Via Di Fraia, 50 - 80078 081/8272178 - 0815298493 081/8992631 Villaricca 081/3032275 Gennaro ambrosio Francesco Mosca Via Enrico Fermi, 250 - 80010 Giorgio Cirillo paola acqua [email protected] 081/5062272 [email protected] [email protected] Dott. armando De Rosa [email protected] procida Via Beniamino Marciano, 42- Sede legale: Via Roma, 26 p.zza nicola tofano, 8 - 80030 80040 Sede operativa: Stazione 081/8441461 081/3380642 Via V. Veneto, 40 c/o Comune- Marittima procida – 80079 antonio Spiezia Vincenzo Fiore 80030 081/4979245 [email protected] [email protected] 081/8299063 - Giuseppe Giaquinto 081/8299208 [email protected] Sant’anastasia terzigno Dr. Giuseppe paolo nappi Via ten. Mario De Rosa, 6 - C.so a. Volta, 506/a- 80040 Quarto 80048 081/8284494 Via Campana trav.teresa 081/5305337 Giovanni auricchio premio “paese mio” 2011

“paESE Mio” è un progetto divul - sico; iV^ e V^ degli altri ordini di Scuole, Università,ecc. gativo che, nel ricordo di nanni scuola) e gli studenti Universitari Vignolo, indimenticato Vice di tutte le facoltà. i partecipanti potranno produrre: presidente e grande protagonista a) un elaborato (ricerca e/o rela - del rinnovamento dell’Unpli non - Finalità zione scritta o file multimediale) ché ideatore del periodico - Far conoscere personaggi locali sulle tematiche socio-culturali, dell’Unpli piemonte “paese Mio”, di grande cultura allo scopo di per - ambientali e dei beni culturali in intende mettere a fuoco, di volta in petuarne la memoria fra le giovani senso lato, con particolare atten - volta, i fini cari alla passione terri - generazioni; zione al territorio ai suoi punti di toriale delle pro loco, affinché - Far conoscere tematiche di gran - forza (ciò che si ha) e debolezza siano maggiormente sviluppate ed de attualità, specie quelle storiche, (ciò che non si riesce a fruire e approfondite le tematiche legate al artistiche, culturali, ambientali, perché) dando, possibilmente, proprio “paese”. Si auspica, inol - sociali etc legate al territorio in indicazioni fattibili per affrontare tre, che la libertà di approccio cui si vive. in tale contesto il terri - ciò che va tutelato . possa favorire l’inserimento del torio va inteso come “…soggetto b) presentare una relazione scritta premio nell’ambito della normale vivente in quanto prodotto dalla che documenti l’impegno svolto attività didattica delle scuole; in interazione di lunga durata tra nella difesa e promozione attiva questa chiave il premio stesso, insediamento umano ed ambiente, del territorio da parte del singolo quindi, va percepito come un’ulte - ciclicamente trasformato dal suc - e/o del gruppo. per esempio: orga - riore opportunità offerta alle scuo - cedersi delle civilizzazioni …“ nizzazione di petizioni; manifesta - le nella conoscenza di alcuni (aleberto Magnaghi 2000); zioni; azioni informative (volanti - aspetti etici e formativi che il - Far assumere un ruolo attivo e naggi, seminari, news letter, siti Servizio Civile nazionale, attraver - propositivo ai nostri giovani nella web, attività educative ecc.); pre - so gli Enti come l’Unpli, accredi - salvaguardia e promozione della sentazione di esposti, reclami e tati in prima classe all’Ufficio “memoria storica”, della tutela del - proposte alle amministrazioni; nazionale per il Sevizio Civile pres - l’ambiente, della pratica della gra - costituzione di coordinamenti e so la presidenza del Consiglio, tuità del “donare” come sublime e reti; iniziative di miglioramento intende proporre alle nuove gene - concreto momento di cittadinanza ambientale (recupero di aree razioni come esempio di “cittadi - attiva e partecipata; degradate, miglioramento della nanza attiva” e difesa non armata - Far conoscere le varie manifesta - fruizione di luoghi pubblici, valoriz - della patria. zioni e iniziative collaterali al zazione di beni culturali e/o possono partecipare tutti gli stu - premio promosse dall’Unpli ambientali ecc.) ecc. denti delle scuole secondarie di Servizio Civile e dall’Unpli secondo grado frequentanti le due nazionale in collaborazione con il regolamento completo è su classi terminali (ii°/iii° liceo clas - associazioni, Enti , Fondazioni, www.serviziocivileunpli.net

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