Rivista 06.2000Ok
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BD FRASCHINI Spedizione in abbonamento postale, 45% art 2, comma 20B, Legge 662/96 - Milano Riccardo Vandoni Puntinipuntinipuntini 3 Riccardo Vandoni Botta e risposta 4 Nino Ghelli Tuttolibri 8 Rivista mensile della Alberto Benetti Federazione Italiana Gioco Bridge Franco Broccoli Assoluti a Squadre Libere e Signore 10 Numero 6 Giugno 2000 Abbonamento gratuito per i tesserati F.I.G.B. Dino Mazza Club Azzurro 32 Direttore Editoriale Gianarrigo Rona Direttore Responsabile Riccardo Vandoni e-mail: [email protected] Franco Broccoli La mano del mese 37 Segretario Editoriale Pietro Forquet Passo a passo 40 Niki Di Fabio Barry Rigal 44 Comitato di redazione Carlo Arrighini, Giancarlo Bernasconi, Eric Kokish 45 Franco Broccoli, Nino Ghelli, Frank Stewart 47 Giorgio Granata, Romano Grazioli, Romano Pacchiarini. Luca Marietti Le mosse giuste 48 Direzione e redazione Via C. Menotti, 11 - scala C - 20129 Milano Telefono 02/70000483 r.a. - Telefax 02/70001398 http://www.federbridge.it e-mail: [email protected] Dino Mazza Accade all’estero 51 Videoimpaginazione Guido Bonavoglia Campanile Bid 54 Romano Pacchiarini ([email protected]) Naki Bruni Intercity Epson 64 Progetto grafico Franco Fraschini Stampa Tipografia Pi-Me Editrice s.r.l. Viale Sardegna, 64 - 27100 Pavia Telefono 0382/539124 - Fax 0382/22485 Mabel Bocchi Ufficio Stampa e Relazioni Esterne FIGB 65 Autorizzazione del Tribunale di Milano Nino Ghelli Per una nuova frontiera (I) 68 N. 2939 del 7 gennaio 1953 La tiratura di questo numero è stata di 12.000 copie Spedizione in abbonamento postale, 45% art. 2, comma 20 B, Legge 662/96 - Alberto Benetti Memorial Gianfranco Corona 73 Milano Finito di stampare il 6 giugno 2000 Per la pubblicità: Giudice Arbitro Nazionale 75 Notiziario Associazioni 79 Calendario agonistico 80 Segreteria Generale Via C. Menotti, 11/C 20129 Milano Telefono 02/70000483 r.a. Fax 02/70001398 e-mail [email protected] n questo stesso numero l’amico Ni- Per dimostrare come la base, da noi, tamente le prime. Di nazioni che posso- no Ghelli, partendo dal presupposto sia enormemente cresciuta negli ultimi no disfare una squadra che ha domina- I che si sia ormai creato un baratro anni e sia arrivata all’eccellenza bridgi- to gli Europei, farne una nuova di zecca tecnico tra vertice e base bridgistica, se- stica assoluta, basta soffermarsi a riflet- e rivincerli di nuovo con largo margine, ziona il problema e ne esamina con tere su quanto sia più ardua la scalata non ne conosco molte. Non credo pro- profondità ed accuratezza i vari risvolti. alle classifiche e ai vertici nazionali ora prio che ne esistano e che mai ne esi- Vi rimando a quell’articolo ed al nume- che allora, nonostante i mezzi adatti al- steranno. ro prossimo di BDI su cui quel pezzo le arrampicate rapide si siano nel frat- Mi viene poi in mente che parte delle davvero interessante si concluderà. tempo moltiplicati. Senza tanti simulta- squadre che partecipano costantemente Non sono però d’accordo sul postula- nei nazionali, europei o mondiali a far- ai campionati Europei e ai Mondiali (di to da cui Nino parte e cioè che i vertici ci da rampa di lancio noi arrivammo in loro, nonostante siano italiani, non si siano enormemente distanti dal resto (al- fretta e senza molti affanni a misurarci parla mai adeguatamente e me ne scuso meno se tale postulato si riferisce alla nelle categorie superiori e lì ci difen- in questa occasione) sono costituite nostra realtà) e su parte delle considera- demmo spesso e da subito con onore. interamente da giocatori italiani: parlo zioni che tendono a suffragare tale ipo- Ora pretendere che un neofita, un allie- di San Marino, Liechtenstein, Monaco. tesi. In Italia si gioca un bridge strato- vo o un ex allievo scalino velocemente Tali squadre (oltretutto formate da ami- sferico e la media degli agonisti espri- le categorie significherebbe porli di fron- ci con l’intento dichiarato di divertirsi) me una tecnica certamente di spessore: te a difficoltà obiettive, a mio parere in- si fanno quasi sempre onore, in contesti chi come me si è recato spesso all’este- sormontabili, e vorrebbe dire perderli internazionali complicatissimi, e ricor- ro anche per giocare e per misurarsi con forse per sempre al bridge agonistico di do molte occasioni in cui ci hanno spia- realtà diverse dalla propria, si sarà cer- vertice. nato la strada compiendo insperate im- tamente accorto che il bridge di casa Quando dimenticammo per strada, a prese contro nostre antagoniste dirette. nostra è davvero di un’altra categoria. causa di diatribe e scossoni interni, la Certo, se guardate i campionati italia- Non voglio neanche accennare al Bra- Nazionale ormai consolidata da tante ni a squadre degli ultimi anni, scoprire- sile (peraltro nazione agonisticamente imprese (quella di Lauria, Versace, Bu- te che a vincerli sono stati quasi sempre all’avanguardia) o agli altri paesi del ratti e Lanzarotti per intenderci) e do- gli stessi ma questo dipende soltanto in Sud America da cui ci arrivano deso- vemmo praticamente ricominciare da parte dalla supposta supremazia tecni- lanti informazioni ma alle altre nazioni capo inventandoci una coppia di sana ca. Trovatemi dieci sponsor, insomma, europee più comparabili con la nostra pianta ed affidandoci ad una terza cop- e vi formerò dieci squadre assolutamen- per cultura, abitudini ed estrazione spor- pia di giocatori “normali”, fummo in- te di vertice. Il materiale maschile è tiva. Francia, Austria, Germania, Ceco- vestiti da una raffica di pessimistiche enorme nel nostro paese (pensate sol- slovacchia, Polonia son tutti posti in previsioni. tanto ai giocatori juniores, ex juniores e cui mi sono misurato ed ho potuto con- Partimmo per non prendere mai (se- cadetti) e potrebbe ancor lievitare con statare una differenza tecnica davvero condo i gufi nostrani sovente appollaia- adeguati stimoli, economici e morali. abissale rispetto alla nostra. Anche ne- ti sul trespolo) e tornammo dominatori Tutto ciò è forse egoistico. Ancora og- gli Stati Uniti, dove confesso di non es- indiscussi degli Europei. La storia non gi, quando gioco in Eccellenza o in serie sere mai stato a sbattere carte, mi riferi- si è ripetuta di recente per mera sfortu- A o arrivo ad una finalissima del cam- scono dell’esistenza di un ristrettissimo na e per una concomitanza di casualità pionato a coppie, mi sento in cima al- gruppo di superprofessionisti, strapaga- negative, ma abbiamo comunque dimo- l’Everest e vorrei che nessuno mi to- ti e protetti, e di una massa all’inverso strato di possedere diverse alternative e gliesse tale, inebriante sensazione! tecnicamente poverissima e lì davvero ci siamo accorti che quelle che passano Pace e bridge lontanissima dall’apice. per seconde e terze scelte valgono cer- Riccardo Vandoni 3 Carissimo ri-direttore, ri-Riccardo, Infatti: cia e cravatta. Ella non lo riconosce; Mi- mi riferisco alla rubrica “se voi foste – si ritiene davvero che io abbia biso- chel non colpisce più come l’aitante il giudice” – caso 4, comparso sul nu- gno di essere eventualmente “imbecca- tennista di 40 anni fa, ne approfitta: un mero di Marzo 2000. Tempo fa (or son to” in una simile circostanza? sorriso, un inchino e una frase «Mada- dei mesi) ricevo una telefonata dall’au- – se l’Arbitro ha capito tutto da subi- me, puis je vous demander ou vous tore Alberto Benetti. Mi rammenta il ca- to (come poi affermerà) perché, nella jouez normalment pendant l’hiver?». so (io sono colui che ha dichiarato 2 sua pur meditata decisione al tavolo, ha Lei di rimando, con civettuola corte- Cuori) e mi chiede se avevo qualcosa da ritenuto di ratificare il risultato di 5 Fio- sia e teutonica dentatura: “I am sorry, I obiettare. ri non contrate meno 3? dont’ understand”. La conversazione Eccome! Lo ringrazio (mi manda per Rimane la questione della lingua: sem- prosegue in inglese (zoppicando Mi- fax l’articolo che sarebbe comparso) e bra infatti, come rileva il Benetti, che chel): «Come mai oggi non comprende mi affretto a rimbalzargli alcune consi- tutti al tavolo parlino (e intendano) un il francese così bene come due giorni derazioni che tuttavia non sono appar- perfetto francese. fa?». E lei rassicurante ed esaustiva: se (?). Con Michel abbiamo un vezzo. Quan- «Ma signore, non io capivo il francese, Il che pare almeno poco gentile. Per- do incontriamo avversari ostici, che ap- bensì i libanesi». E allora? ché l’amico Benetti (non lo conosco di profittano di una lingua ignota ai più “Quanti gli esperti, tante le opinioni persona, né ormai troppo mi cale di col- (arabo, yiddish, bergamasco), tentiamo (Franklin)”. mare la lacuna) mi ha sollecitato a ma- di ripagarli con la stessa moneta: parlia- Grazie, complimenti e cordialità nifestare alcunché… per il gusto di ce- mo il nostro dialetto (monegasco o san- Mino Gavino stinarlo? Non tanto per me quanto per il remese), molto simile dal tempo in cui mio partner ti pregherei di rendere giu- i Grimaldi genovesi presero principe- Conosco perfettamente il caso per stizia, violando la prassi del sistematico scamente la Rocca. averlo letto, riletto, esaminato e discus- oblio delle opinioni non allineate o sco- Ma non è il momento di non farsi in- so a lungo. Non ho quindi nessuna re- mode cara ad alcun tuo predecessore. tendere. Ma i giocatori libanesi pur co- mora a confessarti che sono stato io a Ecco qua. noscendo perfettamente il francese tira- censurare la tua appendice e a decide- Il mio compagno (un gentleman con no ovviamente l’acqua al proprio muli- re la sua non pubblicazione. Benetti passaporto italiano ma monegasco-fran- no. Quindi ancora una volta ci si deve non c’entra nulla e non ha, nel frangen- cese di lingua madre e cultura) è anco- rifare a quanto ha capito l’Arbitro.