Il Ritorno E Tutto Il Resto
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NUMERO 173 in edizione telematica 21 MARZO 2012 DIRETTORE: GIORS ONETO e.mail: [email protected] IL RITORNO E TUTTO IL RESTO Alex Schwazer, con il primato italiano e la condurlo al primato italiano all’aperto di Per un sol posto Marzia Caravelli, migliore prestazione mondiale nei 20km di Fabrizio Donato, metri 17,60 nel 2000 a trentenne di Pordenone ha mancato la Lugano, 1h17”30 nel giorno di San Milano. Abate, 26enne di Alassio, ha le finale nei 60 hs con 8”12. Promettente Giuseppe Lavoratore, ha fugato i dubbi misure antropometriche giuste (1,90 per 78 esordio con semifinale di Veronica Borsi residui sulla sua condizione agonistica ed kg) per aspirare al primato italiano dei 110 8”18 Dominatrice la superba specialista è, con Antonietta di Martino nell’alto, lo hs. ( dopo il suo primato nei 60 hs con australiana Sally Paersson 7”73. A rendere squarcio di azzurro in un cielo plumbeo 7”57). L’ostacolista ligure è allenato dal più consistente il carnet del settore per la nostra atletica. professore dell’Educazione Fisica di una ostacoli, il piazzamento in semifinale di Il 24 prossimo in Slovacchia l’allievo di volta, Pietro Astengo, che ha usufruito Paolo Dal Molin, camerunense acquisito. Michele Didoni – che uno Spiridon fa ci della meritata quiescenza dopo Anche il quattrocentometrista di Rieti, aveva dato la primizia della super forma di l’insegnamento nella Scuola, ed ora si Lorenzo Valentino, ventenne, ha esordito Alex – porterà a casa “ad anche basse” il diletta. A quanto leggiamo nel conquistando una fortunosa semifinale con minimo olimpico nei 50km. documentato servizio di Andrea un crono lontano dal personale di 46”88. A Londra, per la gloria dell’altoatesino e Buongiovanni (La Gazzetta dello Sport) Simone Collio, che in batteria era l’esultanza dei massimi dirigenti della l’allenatore ha modificato in sette i passi schizzato dai blocchi in sintonia con lo Fidal e del Coni, potrebbe realizzarsi una introduttivi all’attacco del primo ostacolo. sparo dello starter, percepito in ritardo dai coppia di medaglie, campionissimi della Quasi tutti gli specialisti ne compiono otto. quotati avversari, in semifinale si è Russia permettendolo. Questa variante alla ritmica è stata attuata “fermato” a 6”68, primo il redivivo All’Ataköy Arena è andata come doveva prevalentemente da campioni di statura americano Gatlin (6”46) che ha scontato i andare. Nel Mondiale al coperto l’Italia è superiore alla norma, e non sempre ha dato gravi peccati di doping. saltata (metri 1,95) sul podio con risultati confacenti. Audrey Alloh, 7”33 nei 60 metri, Antonietta Di Martino per l’unico argento personale uguagliato, Maria Enrica Spacca in comproprietà con la russa Anna nei 400 metri….., le altre semifinaliste. Chicherova, la grande sconfitta è la Era atteso in finale nell’alto Stefano svedese Ebba Jungmark, prima Chesani, non è stato all’altezza del suo l’americana Howard 2 cm. al di sotto dei 2 2,31 nel Campionato Italiano indoor di metri. Fabrizio Donato, che era primo Ancona ma ha la classe per migliorare il dopo tre salti con 17,28, aveva mostrato primato italiano all’aperto, 2,33, di margini di evidente miglioramento, ma si è Marcello Benvenuti che è datato 12 infortunato ed è rimasto fuori dal podio, settembre 1989. quarto con rimpianto. Silvia Weissteiner nei 3000 metri non oltre É gia un miracolo di applicazione la batteria in una gara tattica che lei ha sapientemente dosata da Roberto Pericoli e tentato di vivacizzare. Elisa Cusma si è dal suo team che Fabrizio, 35 anni, riesca ritirata nella finale degli 800 metri. a competere a livello mondiale in questa Entrambe in parte svuotate dagli impegni specialità traumatizzante. Anche nelle settimane precedenti: l’altoatesina la Antonietta ha staccato nella pedana poco campestre di Correggio ; la modenese, con elastica della Atakoy con l’alluce ascendenza paterna sicula, il doppio dolorante. impegno (800-1500) nel Campionato Grazie dei salti ai capitani ed una Italiano indoor di Ancona. votazione di merito (27 su 30) ai finalisti: Due contro prestazioni che potrebbero Daniele Greco, 23 anni 17,23 nel triplo, appesantirle nell’itinerario verso personale di 4 centimetri ed Emanuele l’Olimpiade di Londra. Abate sesto nei 60 hs. 7”63, (7”62 sf.) Correggiamo il precedente Istambul Not primo l’americano Merrit con 7”44. Questi Costantinopoli. Lorenzo Valentini, piazzamenti hanno posizionato l’Italia Atletica Studentesca Cariri; Paolo Dal nella retro classifica del medagliere. Nella Molin, Athletic Club 96 AE Spa; Marzia classifica a punti un incremento nel Caravelli, Cus Cagliari. rapporto con Deagu 2009. Al professore pensionato la nostra Evidentemente non sono affiliati ai Greco, pugliese di Nardò, campione simpatica solidarietà e supponiamo che la Gruppi Sportivi Militari, splendidi prodotti juniores under 23 nel 2009 a Kaunas, ha sua non sia una pensione paragonabile a delle società che civilmente si spendono spiccato i primi balzi nell’elitè. quella di qualche Tecnico – politico per la povera atletica. La sua velocità di base (10”38 nei 100 risolutore dei problemi economici che ha metri), se finalizzata ancor più nella mandato a farfalle una moltitudine di Pino Clemente triplice scansione dei balzi, potrebbe pensionati. SPIRIDON/2 Tanto per usare una frase fatta ci sportive in Italia subiscono un volenterosi africani certamente viene da dire che il grande drastico ridimensionamento, “de bonne guerre” ma altrettanto Giovanni Malerba, l’inventore del riesce a far saltare la Cinque certamente non al sommo; a Crossh sangiorgese, ed il suo Mulini, unica manifestazione cominciare dal 24 / 30enne degno successore Alfredo Turri si d’atletica che resiste al conflitto, Thomas Longosiwa, che si è saranno rivoltati nella tomba Per la cronaca in quel periodo imposto in 30:04 davanti al seguendo domenica scorsa una a vinsero:1940 Antonio Vitali, ’41 connazionale Bernard Rotich dir poco mesta “Cinque mulini”. Raimondo Maffeis, ’42 2 ’43 seguiti da un manipolo di keniani. Salvatore Costantino, ’44 Antonio Settimo in 31:26 il tricolore Bevilacqua,’45 Armando Cesanti. assoluto e capitano azzurro del E dire che un tempo, nemmeno cross, Gabriele De Nard (Fiamme tanto lontano, si andava a San Gialle) preceduto dal Vittore Olona, pagando il “belga”Bashir. Complimenti a De biglietto per entrare sulla tribuna Nard, ma ci verrebbe voglia di d’arrivo, per vedere il meglio del comandare dov’erano domenica i mezzofondo mondiale; ma ve lo nostri crossisti d’elite (relativa, ricordate? molto relativa,naturalmente)? Per raggiungere questo risultato di partecipanti la “Cinque mulini” si disputava addirittura una o due settimane dopo il Cross delle Nazioni prima ed i mondiali poi dove i suoi dirigenti ingaggiavano i top della corsa campestre, a volte imponendosi anche ai veti Gaston Roelants nel 1968 ed alle limitazioni della Federatletica. Alla faccia del Certamente a definirla mediocre bicarbonato… è quasi offensivo per la Di quell’epoca d’oro chi non mediocrità anche se a dire il vero ricorda, tanto per citarne qualche record è stato pure pure qualcuno, Gaston Roelants, realizzato a cominciare dal Kipchoge Keino, Kenenisa numero minimo dei classificati Bekele, Mohammed Gammoudi, nella categoria seniores: 32 ! Di Mamo Wolde, Miruts Yifter e cui solo 9 stranieri. Non c’è male, Haile Gebreselassie, Pekka Vasala soprattutto se si pensa ai trascorsi e Lasse Viren, Steve Ovett e La Cherono taglia il traguardo storici di questa manifestazione la Sebastian Coe, ,Malinowski Said cui mondialità non era mai stata Aouita e Brahim Boutayeb, La Cherono (nella foto), quella messa in discussione. E pensare Ezequiel Kemboi, De Castella, che fu quarta sui 10000 di Daegu, che questa “Cinque mulini” Brimin Kipruto, Beviacqua, ha confermato i favori del festeggiava, o meglio ancora Gianfranco Baraldi,. Giacomo pronostico lasciando poco spazio avrebbe dovuto festeggiare, i suoi Peppicelli, Gelindo Bordin e alle antagoniste fra le quali la ottant’anni vita. E scusate se è Stefano Baldini, la Colette primatista italiana dei 3000 siepi poco. Besson , la Bragina, la Dorio , Elena Romagnolo che è riuscita a Nata nel 1932 nella sua storia ecc., ecc. rimanerle in scia della Cherono non ha mai subito interruzioni. Questa volta, per festeggiare il chiudendo al secondo posto in Nemmeno la Seconda Guerra genetliaco della “Cinue mulini” 21:48 riconfermandosi atleta più Mondiale, nel periodo 1940/45 ci siamo dovuti accontentare della che affidabile. (G.O.) durante il quale tutte le attività bravura d’un gruppo di A VIGEVANO PER LA SCARPA D’ORO Doveva essere una grande festa del podismo, e festa è stata. La VI Scarpa d'Oro Half Marathon, “ragione sociale” che richiama ad una tradizione con i fiocchi. Sono stati oltre 2200 i patiti della corsa a piedi che si sono ritrovati nella splendente Vicevano sforzesca per questa bella A spuntarla dopo i i classici 21,097 km, sono stati Taoufique El Barhoumi magrebino dell’ Atleteca Casone Noceto tra gli uomini ed Eliana Patelli dell’Atl. Valle Brembana) tra le donne. Nella gara maschile, è stata sin da subito lotta a due tra El Barhoumi ed il “beniamino di casa” Corrado Mortillaro (Atletica Palzola), che hanno corso assieme fin oltre il 17° chilometro quando il marocchino ha dato lo strappo decisivo imponendosi con il tempo di 1h08’31” davanti a Mortillaro (1h08’49”). SPIRIDON/3 Da Lugano giunge la notizia della grande prestazione di Alex Schwazer sui venti chilometri di marcia, coperti in 1ora 17 minuti e 30 secondi, con una seconda parte di gara in 38’25” ed un ultimo chilometro in 3’33” all’ impressionante velocità oraria di circa 17 chilometri. Si aggiunga il particolare che lo sprint conclusivo ha messo sulle ginocchia il francese Yoan Diniz, campione europeo sui 50 chilometri. E proprio su questa distanza, sulla “sua misura”, sabato il campione olimpico gareggerà sabato a Dudince, in Slovacchia. Avremo altri ragguagli importanti.