COMUNE DI PERTICA ALTA

PROVINCIA DI ______

Codice ente Protocollo n. 10388

DELIBERAZIONE N. 2 in data: 09.01.2019 Soggetta invio capigruppo  Trasmessa al C.R.C. 

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA

GIUNTA COMUNALE

OGGETTO: approvazione del documento progettuale e bilancio dell’Aggregazione per l’anno 2019 esercizio associato della “Funzione Polizia Locale” nell’ambito della convenzione attivata dalla Comunità Montana di Valle Sabbia per i Comuni di , Anfo, , , , Idro, , Mura, , Pertica Alta, , , Roè Volciano, , e Villanuova.

L’anno DUEMILADICIANNOVE addi NOVE del mese di GENNAIO alle ore 13,30 nella sala delle adunanze, previa osservanza di tutte le formalità prescritte dalla vigente legge, vennero oggi convocati a seduta i componenti la Giunta Comunale.

All'appello risultano:

FLOCCHINI GIOVANMARIA P BROGNOLI BRUNELLA P

Totale presenti 2 Totale assenti 0

Assiste il Segretario Comunale Dott. Lorenzi Alberto la quale provvede alla redazione del presente verbale.

Essendo legale il numero degli intervenuti, il Sig. Flocchini Giovanmaria nella sua qualità di Sindaco assume la presidenza e dichiara aperta la seduta per la trattazione dell'argomento indicato in oggetto.

Delibera di giunta comunale n.2 del 09 gennaio 2019

OGGETTO: approvazione del documento progettuale e bilancio dell’Aggregazione per l’anno 2019 esercizio associato della “Funzione Polizia Locale” nell’ambito della convenzione attivata dalla Comunità Montana di Valle Sabbia per i Comuni di Agnosine, Anfo, Barghe, Bione, Capovalle, Idro, Lavenone, Mura, Odolo, Pertica Alta, Pertica Bassa, Preseglie, Roè Volciano, Treviso Bresciano , Vestone e Villanuova.

LA GIUNTA COMUNALE

Vista la nota dell’AGGREGAZIONE PER LA FUNZIONE SERVIZI DI POLIZIA LOCALE PRESSO ENTE CAPOFILA COMUNITA’ MONTANA DI Valle Sabbia protocollo comune Barghe N. 0003799/2018 del 20 dicembre 2018 inerente l’invito all’approvazione del DOCUMENTO PROGETTUALE DELL’AGGREGAZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLA FUNZIONE POLIZIA LOCALE, anno 2019, del seguente tenore: “Oggetto: Approvazione del documento progettuale dell’Aggregazione di Polizia Locale per l’anno 2019 Si comunica che in data 11/12/2018 la Conferenza dei Sindaci ha approvato il documento progettuale dell’Aggregazione di Polizia Locale per l’anno 2019, recante anche il bilancio annuale di funzionamento. Il documento, allegato alla presente, deve essere formalmente approvato dalle Giunte di tutti i comuni partecipanti, che sono pertanto invitate ad assumere i relativi provvedimenti. Ai fini delle relative allocazioni nell’ambito dei bilanci delle Amministrazioni aderenti si rimanda al documento progettuale allegato, alla cui pag. 16 sono quantificati – per ciascun comune aderente - sia i trasferimenti dovuti dai comuni all’aggregazione che le quote di sanzioni spettanti ai comuni sulla base delle ipotesi di accertamenti di sanzioni al C.d.S. per la corrente annualità. In merito alla liquidazione dei trasferimenti dovuti dai comuni al bilancio di Comunità Montana per il funzionamento della Aggregazione di Polizia Locale, si chiede che entro aprile 2019 venga effettuata la liquidazione nella misura di almeno il 20% della somma pro capite indicata nella colonna “spesa per trasferimenti previsione 2019” del prospetto di pagina 16 citato. Il saldo dovrà essere versato entro fine anno. In merito alla erogazione dei proventi di sanzioni al C.d.S. ed alle relative previsioni nell’ambito dei bilanci comunali, si rimanda alle precisazioni e specifiche riportate nella nota in calce (in carattere rosso) del medesimo prospetto nonché a quanto segue: il progressivo trasferimento di somme dalla aggregazione ai comuni avverrà a fronte degli effettivi pagamenti delle sanzioni da parte dei trasgressori, effettuati spontaneamente o a seguito di esecuzione coattiva;  conseguentemente non è certa la tempistica di erogazione delle relative somme, essendo possibile che tra accertamento delle sanzioni e oblazione delle stesse decorra un lasso di tempo talvolta anche lungo;  l’accertamento di sanzioni - e l’eventuale successiva iscrizione a ruolo di somme non oblate in via volontaria - non danno piena garanzia di integrale introito del dovuto, posto che in alcuni casi e per circostanze diverse (trasgressori irreperibili, nulla-tenenti, trasferiti all’estero, ecc.) la procedura di recupero ha esito negativo ed il concessionario della riscossione non può provvedere ai relativi versamenti;  una quota dei proventi per sanzioni al C.d.S., pari al 50% del gettito stimato, deve essere volta alla destinazione vincolata a determinati interventi previsti ex lege dall’art. 208 del vigente Codice della Strada (d.lgs. n. 285 del 30.04.1992, commi 4 e 5-bis, come modificato dalla L. 29 luglio 2010, n. 120), tramite apposita deliberazione di giunta da parte di ciascun comune. A disposizione per ogni chiarimento, si porgono Distinti Saluti.” Visto l' art.14, comma 28, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, come modificato dall' art. 19 del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, il quale prevede per i comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, ovvero fino a 3.000 abitanti se appartenenti o appartenuti a comunità montane, l'esercizio obbligatorio in forma associata di tutte le funzioni fondamentali di cui al comma 27, ad esclusione di quelle indicate alla lettera l), fra le quali rientra alla lettera i) la funzione di polizia municipale e polizia amministrativa locale: “27. Ferme restando le funzioni di programmazione e di coordinamento delle regioni, loro spettanti nelle materie di cui all'articolo 117, commi terzo e quarto, della Costituzione, e le funzioni esercitate ai sensi dell'articolo 118 della Costituzione, sono funzioni fondamentali dei comuni, ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, lettera p), della Costituzione: (…) i) polizia municipale e polizia amministrativa locale;” Atteso che, se pure parte della dottrina propende per una interpretazione di segno più restrittivo basata sul tenore letterale della normativa in esame, che parrebbe restringere gli obblighi associativi al semplice coordinamento dei servizi amministrativi oltre che alla gestione finanziaria e contabile degli enti, e che non comprenderebbe dunque la gestione della generalità dei servizi interni, sembra ragionevolmente preferibile l'interpretazione che tende ad ampliare l'ambito delle voci in elenco al comma 27, al di là del loro significato testuale, fino a ricomprendere le predette funzioni nella loro interezza - da considerare quindi ai fini della quantificazione dei fabbisogni finanziari degli enti e da gestire in forma associata. Pertanto, l'obbligo associativo comprende la gestione di ciascuna funzione fondamentale lato senso intesa con una valenza piena e non scomponibile.

Si veda analogamente il parere n. 292/2013 della Corte dei conti, sez. Piemonte, con riferimento alla necessità o meno di conferire il servizio tecnico/patrimonio, nell'ambito della funzione fondamentale sub a): "Lo svolgimento unitario di ciascuna funzione implica che la stessa sia espressione di un disegno unitario riconducibile alle aree individuate all'interno delle funzioni elencate al comma 27. L'identificazione di dette aree non può essere effettuata, come prospettato dall'ente, attraverso una interpretazione restrittiva delle funzioni di riferimento. Tale lettura è tanto più da escludere, ove si osservi che (salve le eccezioni espressamente disposte), le funzioni per le quali è prevista la gestione associata sono le stesse per le quali il comma 26 prescrive l'esercizio obbligatorio per l'ente titolare. In altri termini va considerato che ogni interpretazione volta ad escludere la necessaria gestione associata per determinati servizi, implica disconoscere, per gli stessi, la riconducibilità a funzioni fondamentali da esercitarsi in ogni caso, in via obbligatoria, da parte dell'ente.". Pratiche elusive ed il conferimento parziale di una funzione produce tendenzialmente diseconomie e quindi sprechi. Il c.d. “Principio di integralità delle funzioni conferite” implica che per ogni funzione vi sia l’obbligo di unificare tutti i procedimenti amministrativi, le competenze politiche e gestionali, le strutture organizzative, le risorse umane e finanziarie, nonché le relative responsabilità, (in modo da evitare ogni possibile sovrapposizione e duplicazione di competenze con tendenziale confusione e duplicazione di costi ("principio di integralità" nel conferimento delle funzioni). Ogni funzione conferita deve essere giuridicamente riconducibile nella sua interezza alla struttura organizzativa della forma associativa a’ sensi dell’art. 30 del tuel enti locali d. lgs. N. 267/2000, senza che residuino procedure, competenze, risorse parallele in capo agli enti conferenti; né tantomeno è possibile frazionare le singole attività in una pluralità di forme associative. Precisato che la convenzione di cui all'art. 30 Tuel rappresenta la forma associativa elementare, caratterizzata da un elevato grado di flessibilità in quanto è un accordo stipulato da due o più enti locali, previa delibera dei rispettivi consigli, "al fine di svolgere in modo coordinato funzioni e servizi determinati". La convenzione non ha autonoma soggettività giuridica né propri organi di riferimento; vi possono essere organismi sovracomunali di coordinamento, sul piano sia tecnico che politico (ad es. la Conferenza dei sindaci), ma le attività restano formalmente riconducibili ai singoli enti aderenti. Visto il comma 31-bis del medesimo art. 14 , introdotto dall' art. 19, comma 1, lettera e) del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135 , ai sensi del quale l'esercizio associato delle funzioni, per i comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, ovvero fino a 3.000 abitanti se appartenenti o appartenuti a comunità montane, può essere realizzato mediante una o più convenzioni, di durata almeno triennale, sottoscritte ai sensi dell' art. 30 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 ( vedi il l D.M. 11 settembre 2013.) Il comma 31-bis dispone che le convenzioni di cui al comma 28 debbano avere durata almeno triennale e alle medesime si applica l'art. 30 del TUEL. Alla scadenza del predetto periodo, i Comuni aderenti devono comprovare il conseguimento di significativi livelli di efficacia ed efficienza nella gestione, secondo modalità che sono state stabilite dal DM del Ministro dell'Interno 11 settembre 2013 (in G.U. n. 251 del 25 ottobre 2013). In caso di esito negativo, i Comuni sono obbligati ad esercitare le funzioni fondamentali esclusivamente mediante l'Unione. Visto l’art. 4 del D.M. 11 settembre 2013 del seguente tenore: “Art. 4 Dimostrazione dell'efficienza 1. L'attestazione dell'efficienza si fonda sui dati contabili di bilancio relativi ai valori della spesa corrente. 2. I dati desunti dalla contabilità finanziaria dovranno dimostrare, al termine del triennio di osservazione, un risparmio complessivo di spesa corrente degli enti convenzionati di almeno il 5 per cento rispetto alle spese sostenute nell'esercizio finanziario precedente alla gestione associata mediante convenzione, con l'esclusione delle entrate correnti per contributi di amministrazioni pubbliche aventi destinazione finalizzata al finanziamento di funzioni comunali e delle entrate per rimborsi all'ente per le spese gestite in convenzione e di quelle riferite a servizi precedentemente non attivati.” In realtà “(…) - le medesime disposizioni non sono state adeguatamente giustificate nemmeno sotto il profilo dei risparmi di spesa che si sarebbero potuti ottenere in virtù dell’intervento riformatore, risparmi che, nella specie, non risultano essere stati mai quantificati. A tale riguardo appare sufficiente riportare taluni passaggi della relazione tecnica presentata dal Governo alle Camere, in cui, con riferimento al testo originario dell'art. 14 del 78 del 2010 si afferma testualmente: "Commi 25-32. Razionalizzazione. Le disposizioni sono volte a razionalizzare l'esercizio delle funzioni da parte degli enti di più piccola dimensione con risparmi che non sono però quantificabili"; mentre con riferimento al testo novellato dall'art. 19 del d.l. n. 95 del 2012: "la norma prevede, in particolare, l'obbligo dei comuni di modesta dimensione demografica di costituire unioni di comuni. Il trasferimento da parte dei comuni delle risorse umane, connesse alle funzioni gestite dall'unione, garantisce l'invarianza della spesa non comportando nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica". Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Prima Ter) N. 01027/2017 REG.PROV.COLL. N. 06695/2015 REG.RIC. REPUBBLICA ITALIANA CONSIDERAZIONI IN PUNTO DI DIRITTO SPESE DI PERSONALE. Deliberazione della Corte dei conti, sezione regionale di controllo per il Piemonte, 13 settembre 2016, n. 102/2016/PAR Atteso che a partire dal 1° gennaio 2015, il comma 31-quinquies dell’articolo 14 del Dl n. 78/2010 (inserito dall’articolo 1, comma 450, lett. b), della legge 23 dicembre 2014, n. 190, legge di stabilità per il 2015) stabilisce che le spese di personale e le facoltà assunzionali sono considerate in maniera cumulata fra gli enti coinvolti,

garantendo forme di compensazione fra gli stessi, fermi restando i vincoli previsti dalle vigenti disposizioni e l’invarianza della spesa complessivamente considerata. Corte dei Conti VENETO Parere 20 dicembre 2018, n. 550 Data udienza 20 dicembre 2018 “(…) La norma introdotta dalla legge di stabilità per il 2015 non può che interpretarsi quale disposizione di favore che, “al fine di incentivare ulteriormente l’esercizio funzioni mediante unione o convenzione, consente al singolo comune di compensare le eventuali maggiori spese sostenute per il personale alle proprie dipendenze (o comunque ad esso riferibili agli effetti della rendicontazione) che svolge le funzioni a vantaggio degli altri comuni, con i risparmi di spesa derivanti dal mancato impiego di personale per l’esercizio di altre funzioni associate assicurate dal personale dell’unione o a carico degli altri enti convenzionati” (Corte dei conti - Sez. controllo Lombardia nn. 6/2016/PAR, 8/2016/PAR e 173/2015/PAR) Idem Corte dei Conti Parere 22 ottobre 2018, n. 20 Data udienza 9 ottobre 2018 Ricordato: - che dal 27 ottobre 2014 è operante l’aggregazione per l’esercizio associato della Funzione polizia locale nell’ambito della convenzione attivata dalla Comunità Montana di Valle Sabbia con la partecipazione dei comuni di Anfo, Barghe, Lavenone, Odolo, Preseglie, Roè Volciano e Vestone;

- che dal 01/01/2015 è receduto dall’Aggregazione il comune di Casto;

- che dal 2015 hanno aderito all’Aggregazione, previa formale deliberazione dei rispettivi consigli comunali, anche i comuni di Bione, Capovalle, Mura, Odolo, Treviso Bresciano e Villanuova;

- che dal 2016 hanno aderito all’Aggregazione in argomento i comuni di Agnosine e Idro;

Visto il comma 31-quinquies dell’or menzionato art. 14 del seguente tenore: “31-quinquies. Nell'ambito dei processi associativi di cui ai commi 28 e seguenti, le spese di personale e le facoltà assunzionali sono considerate in maniera cumulata fra gli enti coinvolti, garantendo forme di compensazione fra gli stessi, fermi restando i vincoli previsti dalle vigenti disposizioni e l'invarianza della spesa complessivamente considerata.” Visto il comma 31- ter del medesimo articolo 14 comma 27 in ordine ai termini per l’attivazione dell’esercizio associato delle funzioni: “31-ter. I comuni interessati assicurano l'attuazione delle disposizioni di cui al presente articolo: a) entro il 1° gennaio 2013 con riguardo ad almeno tre delle funzioni fondamentali di cui al comma 28; b) entro il 30 settembre 2014, con riguardo ad ulteriori tre delle funzioni fondamentali di cui al comma 27; b-bis) entro il 31 dicembre 2014, con riguardo alle restanti funzioni fondamentali di cui al comma 27 (Per la proroga al 31 dicembre 2018 dei termini di cui al presente comma, vedi l'art. 1, comma 1120, lett. a), L. 27 dicembre 2017, n. 205). Visto l’art. 14 comma 31 – bis del d.l. n. 78/2010 convertito in legge n. 122/2010, del seguente tenore: “31-bis. Le convenzioni di cui al comma 28 hanno durata almeno triennale e alle medesime si applica, in quanto compatibile, l'articolo 30 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Ove alla scadenza del predetto periodo, non sia comprovato, da parte dei comuni aderenti, il conseguimento di significativi livelli di efficacia ed efficienza nella gestione, secondo modalità stabilite con decreto del Ministro dell'interno, da adottare entro sei mesi, sentita la Conferenza Stato-Città e autonomie locali, i comuni interessati sono obbligati ad esercitare le funzioni fondamentali esclusivamente mediante unione di comuni”

Considerato che a tale proposito è stato predisposto apposito DOCUMENTO PROGETTUALE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLA FUNZIONE POLIZIA LOCALE, comprendente i comuni aggregati di COMUNI AGGREGATI di Agnosine, Anfo, Barghe, Bione, Capovalle, Idro, Lavenone, Mura, Odolo, Pertica Alta, Pertica Bassa, Preseglie, Roè Volciano, Treviso Bresciano, Vestone, Villanuova s/C approvato dalla Conferenza dei Rappresentanti dell'Aggregazione costituita dai rispettivi Sindaci in data 11 dicembre 2018, nel testo di cui in allegato formante tuttuno con il presente deliberato.

- Richiamata la Legge Regionale n. 19 del 27 giugno 2008, così come modificata dalla L.R. n. 22 del 28 dicembre 2011;

- Richiamato l’art. 30 comma 4 del D.Lgs. 267 del 18 agosto 2000;

- Precisato che:

o Sulla base del progetto la comunità Montana di Valle Sabbia ha funzioni di: * Ente capofila della Convenzione quadro sopra richiamata * Ente Responsabile o Destinatari del progetto sono i comuni associati prima ricordati che a seguito dell’attivazione della presente Aggregazione beneficeranno del miglioramento della qualità del servizio e del contenimento della spesa di gestione e di espletamento del servizio.

o Il progetto è finalizzato al perseguimento delle seguenti finalità: - miglioramento della qualità del servizio erogato; - contenimento della spesa pubblica per la gestione del servizio; - avviamento e rafforzamento delle modalità di concertazione territoriale.

o Scopo dell’Aggregazione – Ufficio Comune è quello di espletare le attività inerenti la funzione polizia locale ed attività connesse;

o Visti i documenti di cui in allegato formanti tuttuno con il presente deliberato e segnatamente il DOCUMENTO PROGETTUALE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLA FUNZIONE POLIZIA LOCALE, comprendente i comuni aggregati di Agnosine, Anfo, Barghe, Bione, Capovalle, Idro, Lavenone, Mura, Odolo, Pertica Alta, Pertica Bassa, Preseglie, Roè Volciano, Treviso Bresciano, Vestone, Villanuova s/C approvato in data 31 gennaio 2017 dalla Conferenza dei Rappresentanti dell'Aggregazione costituita dai rispettivi Sindaci, corredato dall’ Allegato BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO 2019- che, allegati al presente atto, ne forma parte integrante e sostanziale.

- Visto gli allegati pareri tecnico e contabile a’ sensi dell’art. 49 e 147-bis comma 1 del testo unico enti locali D. LGS. N. 267/2000.

All'unanimità di voti legalmente espressi nelle forme di legge dai presenti aventi diritto

D E L I B E R A

1) Di approvare il DOCUMENTO PROGETTUALE DELL’AGGREGAZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLA FUNZIONE POLIZIA LOCALE, anno 2019, comprendente i comuni aggregati di Agnosine, Anfo, Barghe, Bione, Capovalle, Idro, Lavenone, Mura, Odolo, Pertica Alta, Pertica Bassa, Preseglie, Roè Volciano, Treviso Bresciano, Vestone, Villanuova s/C dalla Conferenza dei Rappresentanti dell'Aggregazione costituita dai rispettivi Sindaci che allegato al presente atto ne forma parte integrante e sostanziale, consistente nella seguente documentazione:

a) Documento progettuale per la gestione associata della FUNZIONE DI POLIZIA LOCALE comprendente i comuni aggregati di Agnosine, Anfo, Barghe, Bione, Capovalle, Idro, Lavenone, Mura, Odolo, Pertica Alta, Pertica Bassa, Preseglie, Roè Volciano, Treviso Bresciano, Vestone, Villanuova S/C, anno 2019;

b) BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO 2019- che, allegati al presente atto, ne formano parte integrante e sostanziale

Quindi con successiva e separata votazione, ad unanimità di voti legalmente espressi

D E L I B E R A

- Di dichiarare con successiva e separata votazione unanime resa nelle forme di legge dai presenti aventi diritto, il presente atto immediatamente eseguibile a’ sensi dell’art. 134 comma 4 del testo unico enti locali d. lgs. N. 267/2000.

COMUNE DI PERTICA ALTA PROVINCIA DI BRESCIA

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DA SOTTOPORRE ALL’ESAME DELLA GIUNTA COMUNALE

OGGETTO: approvazione del documento progettuale e bilancio dell’Aggregazione per l’anno 2019 esercizio associato della “Funzione Polizia Locale” nell’ambito della convenzione attivata dalla Comunità Montana di Valle Sabbia per i Comuni di Agnosine, Anfo, Barghe, Bione, Capovalle, Idro, Lavenone, Mura, Odolo, Pertica Alta, Pertica Bassa, Preseglie, Roè Volciano, Treviso Bresciano , Vestone e Villanuova.

PARERE DI REGOLARITA’ TECNICA

Con riferimento alla presente proposta di deliberazione, sottoposta all’esame della Giunta Comunale, ai sensi dell’art.49, comma II, del D.Lgs. n.267/2000, si esprime parere favorevole in merito alla regolarità tecnica.

Il Responsabile del Servizio Flocchini Giovanmaria

Pertica Alta, 09.01.2019

PARERE DI REGOLARITA’ CONTABILE

Con riferimento alla presente proposta di deliberazione, sottoposta all’esame della Giunta Comunale, ai sensi dell’art.49, comma I, del D.Lgs. n.267/2000, si esprime parere favorevole in merito alla regolarità contabile.

Il Responsabile del Servizio Flocchini Giovanmaria

Pertica Alta, 09.01.2019

Letto, confermato e sottoscritto:

IL SINDACO IL SEGRETARIO COMUNALE Flocchini Giovanmaria Dott. Lorenzi Alberto

______

copia della presente deliberazione, verrà affissa all’Albo Pretorio ai sensi dell’art.124, comma 1, del D.Lgs 267/2000 e vi resterà per 15 giorni consecutivi. In pari data verrà trasmessa comunicazione, ai sensi dell’art. 125 D.Lgs. 267/2000 ai signori Capigruppo Consiliari.

IL SEGRETARIO COMUNALE Dott. Lorenzi Alberto

______