Giornate FAI D'autunno

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Giornate FAI D'autunno CON IL PATROCINIO E IL SOSTEGNO DI A CURA DEL Giornate FAI d'Autunno 17|18 e 24|25 ottobre Q U E S TA E D I Z I O N E È D E D I C ATA A L L A F O N D AT R I C E D E L FA I G I U L I A M A R I A C R E S P I Gruppo FAI della Maremma PORTO ERCOLE Monte Argentario Porto Ercole è situato sul versante meridionale del Monte Argentario in un'ampia baia naturale utilizzata fin dall'Antichità come scalo commerciale. La più antica menzione del porto compare nella Geografia di Strabone (circa 64 a. C. ± 19 d. C.) e successivamente nel De reditu suo (inizio del V secolo) di Rutilio Namaziano, oltre che essere segnato nella Tabula Peutingeriana. Dopo il crollo dell'Impero Romano (476 d. C.) il porto seguì le sorti dei territori circostanti, passando prima sotto il dominio bizantino e in seguito a quello longobardo. Porto Ercole feudo dell'Abbazia delle Tre Fontane. Il momento di svolta avvenne nell'805, quando Carlo Magno donò il Comitato di Ansedonia all'Abbazia di Sant'Anastasio alle Tre Fontane. Riguardo il motivo della donazione, la storia si ammanta di leggenda: l'esposizione della testa di Sant'Anastasio inviata dai monaci dell'omonima abbazia scatenò una scossa di terremoto che fece crollare le mura della città di Ansedonia tenuta sotto assedio dai Franchi. Carlo Magno espresse la sua gratitudine facendo confluire nei domini pontifici tutto il territorio compreso fra i fiumi Albegna e Fiora, compreso Porto Ercole. Porto Ercole sotto il dominio degli Aldobrandeschi. Dal IX secolo in poi la Maremma si trovò sotto il dominio degli Aldobrandeschi, nobile famiglia di origine longobarda. Essi si insediarono in Maremma assicurandosi ben presto il completo controllo della zona. Dopo che il loro dominio si era allargato sull'Amiata, gli Aldobrandeschi iniziarono la conquista dei territori di Sant'Anastasio, prima invadendone i confini, poi instaurando un rapporto enfiteutico con il papato. Margherita Aldobrandeschi, contessa palatina di Sovana, nel 1286 si fece riconfermare in enfiteusi il Comitato di Ansedonia e ordinò la costruzione di una torre quadrata situata sul colle che a Meridione delimita la baia di Porto Ercole, nel 1296. Il Porto di Siena. Il 31 agosto 1417 gli Orsini, eredi degli Aldobrandeschi di Sovana, si sottomisero alla Repubblica di Siena. Porto Ercole e tutto il territorio di Ansedonia passarono quindi sotto il dominio della Balzana. Nel 1441 il veneziano Agnolo Morosini chiese in concessione al Comune di Siena il Monte Argentario con l'utilizzo dei porti, impegnandosi a IN COLL ABOR A ZIONE CON CON IL PATROCINIO DI Croce Rossa Italiana CON IL SOSTEGNO DI MAIN CON IL SUPPORTO DI MEDIA PARTNER LOGO DEFINITIVO PANTONE PARTNER E ACQUA MAIN SPONSOR SPONSOR GR A ZIE A LOGISTIC UFFICIALE DEL FAI PARTNER CON IL PATROCINIO E IL SOSTEGNO DI A CURA DEL Giornate FAI d'Autunno 17|18 e 24|25 ottobre Q U E S TA E D I Z I O N E È D E D I C ATA A L L A F O N D AT R I C E D E L FA I G I U L I A M A R I A C R E S P I fortificare Porto Ercole. Il 30 aprile 1460 Porto Ercole risulta allogato ad una società mercantile di cittadini senesi. Il Comune stabilì che i nuovi affittuari avrebbero dovuto costruire una nuova torre in Porto Ercole e un fondaco per la conservazione delle mercanzie. Inoltre, viene richiesto di edificare ªuna terra habitevole, di grandezza almeno quanto tutto el campo della città di Sienaº. Nel 1487 la Repubblica di Siena nomina podestà di Porto Ercole l'architetto e ingegnere militare Francesco di Giorgio Martini, carica che fu costretto a rifiutare in quanto impegnato presso i Duchi di Montefeltro. Alcuni autori attribuiscono all'architetto senese la realizzazione di lavori di aggiornamento alla fortificazione. Il 15 marzo 1507 Agostino Chigi divenne castellano a tutti gli effetti del porto. Il Chigi rese Porto Ercole un importante centro commerciale, in quanto vi immagazzinava e smerciava l'allume proveniente dai suoi possedimenti nel Lazio. Agostino intraprese dei lavori di ammodernamento delle strutture commerciali e fece costruire il suo palazzo il cui progetto è attribuito a Baldassarre Peruzzi. Nel 1543 La repubblica di Siena inviò l'architetto Anton Maria Lari a svolgere lavori di fortificazione alle rocche di Porto Ercole e Orbetello. Il 12 giugno 1544 il corsaro turco Barbarossa attaccò e distrusse Porto Ercole dimostrando tutta la vulnerabilità del castello medievale nei confronti delle moderne artiglierie. La posizione del porto fu fondamentale durante la Guerra di Siena, quando la Repubblica dovette scontrarsi con l'espansionismo mediceo. Dopo la caduta della città in mano fiorentina nell'aprile del 1555, Porto Ercole rimaneva l'unico approdo in mano alla Balzana. I fratelli Leone e Pietro Strozzi si occuparono della fortificazione di Porto Ercole dotando il porto di altre sette fortificazioni. Giorgio Vasari raffigurò l'intero sistema difensivo nella celebre ªPresa di Port'Ercoleº all'interno del Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio. Nonostante l'imponenza del sistema difensivo, nel Giugno 1555 Porto Ercole cadde in mano nemica. Porto Ercole piazzaforte dei Presidi di Toscana fino ai giorni nostri. In seguito alla vittoria fiorentina sulla Repubblica di Siena, Cosimo I trattò con l'alleato Filippo II re di Spagna riguardo l'annessione dei territori senesi al Ducato di Firenze. Il 3 luglio 1557 si giunse alla firma della sub infeudazione dei territori senesi a favore di Cosimo I, con l'eccezione di Orbetello, Porto Ercole, Monte Argentario e Talamone. Nello stesso anno Cosimo I in accordo con Filippo II si preoccupò dell'edificazione di una nuova rocca per il porto di Porto Ercole, inviando in loco operai e maestranze. Dopo gli interventi cinquecenteschi la Rocca assunse gran parte della conformazione odierna. Nel 1558 Filippo II commissionò la costruzione di una fortezza sul colle che a Settentrione della rada di Porto Ercole. La IN COLL ABOR A ZIONE CON CON IL PATROCINIO DI Croce Rossa Italiana CON IL SOSTEGNO DI MAIN CON IL SUPPORTO DI MEDIA PARTNER LOGO DEFINITIVO PANTONE PARTNER E ACQUA MAIN SPONSOR SPONSOR GR A ZIE A LOGISTIC UFFICIALE DEL FAI PARTNER CON IL PATROCINIO E IL SOSTEGNO DI A CURA DEL Giornate FAI d'Autunno 17|18 e 24|25 ottobre Q U E S TA E D I Z I O N E È D E D I C ATA A L L A F O N D AT R I C E D E L FA I G I U L I A M A R I A C R E S P I direzione dei lavori fu affidata all'architetto fiorentino Giovanni Camerini che realizzò così il nuovo Forte Filippo. Pochi anni dopo fu intrapresa la costruzione del Forte Stella. Nel 1559 la Pace di Cateau-Cambresis costituì ufficialmente il nuovo Stato dei Reali Presidii di Spagna, composto da Porto Ercole, Porto Santo Stefano, Talamone, Porto Longone sull'Isola d'Elba e Orbetello come capitale. Alla fine del Seicento venne realizzato Forte Santa Caterina per sorvegliare l'entrata del porto, completando così il grandioso sistema difensivo di Porto Ercole. Il 18 Luglio 1610 il pittore Michelangelo Merisi da Caravaggio (1571-1610) morì in circostanze misteriose a Porto Ercole. Durante la Guerra dei Trent'anni (1618-1648) lo Stato dei Presidi entrò nelle mire del Cardinale Mazzarino che nel 1646 inviò una flotta da guerra con lo scopo di conquistare i Presidi, ma l'imponenza delle fortificazioni e l'inespugnabilità di Orbetello resero vane le aspirazioni della Corona francese. Fra il 1707 e il 1712, in piena guerra di successione spagnola (1701-1714), lo Stato dei Presidi assediato dagli austriaci. Porto Ercole fu l'unica piazzaforte che rimase fedele alla Corona di Spagna. Nonostante la strenua resistenza, lo Stato dei Presidi fu assegnato all'Austria durante la pace di Utrecht (1713) e Rastatt (1714), per poi ritornare in mano spagnola dopo la guerra di successione polacca (1736). La conquista napoleonica sancì la definitiva fine dello Stato dei Presidi (1801) e il conseguente declino di Porto Ercole. Le imponenti fortificazioni vennero utilizzate per vari scopi, da penitenziari a asilo d'infanzia, mentre il paese rimase un piccolo borgo marinaro, al quale si aggiunse già dalla fine del Settecento il piccolo insediamento di Le Grotte, abitato prevalentemente da pescatori napoletani. Lorenzo Fusini IN COLL ABOR A ZIONE CON CON IL PATROCINIO DI Croce Rossa Italiana CON IL SOSTEGNO DI MAIN CON IL SUPPORTO DI MEDIA PARTNER LOGO DEFINITIVO PANTONE PARTNER E ACQUA MAIN SPONSOR SPONSOR GR A ZIE A LOGISTIC UFFICIALE DEL FAI PARTNER .
Recommended publications
  • Pubblicita' Ed Affissioni
    COMUNE DI CAPALBIO (Provincia di Grosseto) Via G.Puccini,32 58011 Capalbio (GR) Tel . 0564897701 Fax 0564 897744 www.comune.capalbio.gr.it e-mail [email protected] STORIA DI CAPALBIO I Non si puo’ parlare della storia di Capalbio senza accennare al castello piu’ antico di Tricosto (oggi detto Capalbiaccio) di cui sono le rovine sul colle sito a Nord Ovest a due km dall’incrocio sulla S.S.Aurelia con accesso a Capalbio Scalo. Dall’alto del poggio e’ possibile abbracciare con un solo sguardo la Valle d’Oro. Esso ha all’incirca la forma di un triangolo, la cui base è rappresentata dai terreni impaludati che formano il prolungamento del lago di Burano verso Ansedonia, mentre i lati – piu’ o meno irregolari – sono costituiti da una serie di dolci rilievi collinosi che trovano il loro vertice in direzione del Monte Alzato. La Valle e’ oggi, e doveva essere anche in antico la pianura piu’ fertile dell’immediato retroterra della collina di Ansedonia. Allorquando (nel 273 a. C.) i romani fondarono su quella collina la colonia latina di Cosa, la Valle d’Oro entro’ a far parte del territorio della nuova citta’ e dovette essere divisa in piccoli lotti (probabilmente di un ettaro e mezzo di media) fra i primi coloni. L’indagine archeologica – tutt’ora in corso – ha rilevato tracce di insediamento deferibili al sistema di piccole fattorie unifamiliari che caratterizzo’ la proprieta’ e l’economia agricola del territorio per alcune generazioni fino a una data ancora imprecisata – ma da collocare certamente fra il II e la prima meta’ del I sec.
    [Show full text]
  • Guarda Il PDF: Orari, Fermate E Percorso Linea
    Orari e mappe della linea bus 20A 20A Arcidosso-Santa Fiora-Castell'Azzara Visualizza In Una Pagina Web La linea bus 20A (Arcidosso-Santa Fiora-Castell'Azzara) ha 12 percorsi. Durante la settimana è operativa: (1) Amiata Stazione: 13:25 (2) Arcidosso Autostazione: 06:10 - 15:30 (3) Arcidosso Autostazione: 05:20 - 19:15 (4) Castel Del Piano Centrale: 07:10 - 18:00 (5) Castell'Azzara Centro: 08:05 - 19:29 (6) Largo Verdi: 05:46 - 06:40 (7) Piancastagnaio Centro: 06:10 (8) Santa Fiora Centrale: 14:30 - 15:50 (9) Seggiano C.Le: 05:50 - 15:05 (10) Seggiano Comune: 19:00 (11) Selvena Centro: 14:30 Usa Moovit per trovare le fermate della linea bus 20A più vicine a te e scoprire quando passerà il prossimo mezzo della linea bus 20A Direzione: Amiata Stazione Orari della linea bus 20A 34 fermate Orari di partenza verso Amiata Stazione: VISUALIZZA GLI ORARI DELLA LINEA lunedì 13:25 martedì 13:25 Arcidosso Autostazione mercoledì 13:25 Arcidosso Centrale giovedì 13:25 Arcidosso Cimitero venerdì 13:25 Arcidosso Ponti sabato 13:25 Montoto domenica Non in servizio Arcidosso S.Lorenzo Castel Del Piano Campeggio Informazioni sulla linea bus 20A Castel Del Piano Hotel Impero Direzione: Amiata Stazione Fermate: 34 Durata del tragitto: 47 min Castel Del Piano Vittorio Veneto La linea in sintesi: Arcidosso Autostazione, Via Dalmazia, Castel del Piano Arcidosso Centrale, Arcidosso Cimitero, Arcidosso Ponti, Montoto, Arcidosso S.Lorenzo, Castel Del Castel Del Piano Centrale Piano Campeggio, Castel Del Piano Hotel Impero, Castel Del Piano Vittorio Veneto, Castel Del Piano Castel Del Piano Ospedale Centrale, Castel Del Piano Ospedale, Castel Del Piano Santucci, Castel Del Piano Santucci, Castel Del Piano Castel Del Piano Santucci Cimitero, Castel Del Piano Bivio Casella, Leccio, Pescina Bivio Sud, Pian Di Ballo, Tepolini, Podere La Castel Del Piano Santucci Lama, Bv.
    [Show full text]
  • Capalbio / Wine Tasting After Breakfast, Cycle to the Medieval Town of Capalbio
    VBT Itinerary by VBT www.vbt.com Italy: Southern Tuscany & Giglio Island Bike Vacation + Air Package Sweeping seascapes, medieval cities, sprawling vineyards… all of this and more await you during VBT’s Tuscany bike tours. This Southern slip of Tuscan countryside is a cycling paradise kissed by Tyrrhenian sea breezes and ensconced in an Etruscan past. Cycle Maremma’s coastal countryside to the quaint fishing village of Talamone. Pause to swim in glittering blue seas and admire castle-dotted horizons. Take a break from your bike as you journey to Giglio Island and explore its fortressed village. In the ancient town of Capalbio, venture through the city’s cobblestone streets, medieval churches, and shops. Savor locally-hosted farm-to-table banquets and learn to make typical Tuscan desserts. Enjoy guided tours and tastings at family-run olive oil and wine vineyards. This breathtaking route showcases Tuscany’s coastal splendor, medieval roots, and famed rustic culture. Cultural Highlights 1 / 9 VBT Itinerary by VBT www.vbt.com Indulge in the amenities of an agriturismo featured in Condé Nast Traveler Savor fresh farm cuisine during stays at fattorie lodgings Dip your toes, lounge in the sand, or swim in Tyrrhenian Sea beaches Learn from a Tuscan chef how to prepare cantucci almond cookies Taste locally pressed olive oil at a family-run mill Pedal across Orbetello Lagoon, a scenic treasure Walk a panoramic trail with a local guide on Giglio Island What to Expect This tour offers a combination of easy terrain and moderate hills and is ideal for beginning and experienced cyclists.
    [Show full text]
  • Vitozza: Un Insediamento Rupestre Nel Territorio Di Sorano
    ROBERTO PARENTI VITOZZA: UN INSEDIAMENTO RUPESTRE NEL TERRITORIO DI SORANO Quaderni del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti. Sezione archeologica Firenze - 1980 Ringraziamenti Il rilievo e lo studio del sito di Vitozza fa parte di una serie di ricerche sugli insediamenti rupestri, condotte e sviluppate da vari anni, nel quadro di un più generale interessamento per le sedi umane abbandonate della Toscana, dall'Insegnamento di Archeologia Medievale dell'Università di Siena, tenuto dal prof. Riccardo Francovich. I materiali ceramici raccolti a Vitozza sono stati studiati dal prof. Riccardo Francovich e dal dott. Sauro Gelichi, ai quali vanno i ringraziamenti per i chiarimenti avuti sul metodo di ricerca e sui problemi di datazione. Un primo risultato di questa ricerca è stato presentato al Convegno Internazionale “ Per una storia delle dimore rurali. Cuneo 8-9 dicembre 1979 ”, nella comunicazione collettiva: L'edilizia rurale minore della Toscana attraverso la documentazione materiale. Agli atti di tale Convegno, che saranno pubblicati da “ Archeologia Medievale ”, VII (1980), si rimanda per una più esauriente analisi del materiale ceramico. La pubblicazione è stata realizzata grazie all'interessamento e all'impegno, anche economico, delle Autorità Comunali di Sorano, e del Dipartimento Istruzione e Cultura della Regione Toscana, al fine di acquisire una conoscenza più approfondita per la salvaguardia dei Beni Architettonici e Ambientali del territorio. Desidero ringraziare per gli aiuti forniti, il sindaco, dott. Alberto Cerreti, i consiglieri comunali, particolarmente il dott. Angelo Biondi e il sig. Giorgo Nucci, i componenti l'Ufficio Tecnico e gli amici di san Quirico, Stefano Barzi e Renzo Rosati. BIBLIOGRAFIA AGOSTINI, G., LOPES PEGNA, M., 1971; Sorano nella storia e nell'arte, Firenze.
    [Show full text]
  • Maremma a Guided Walking Adventure
    ITALY Maremma A Guided Walking Adventure Table of Contents Daily Itinerary ........................................................................... 4 Tour Itinerary Overview .......................................................... 13 Tour Facts at a Glance ........................................................... 15 Traveling To and From Your Tour .......................................... 17 Information & Policies ............................................................ 20 Italy at a Glance ..................................................................... 21 Packing List ........................................................................... 26 800.464.9255 / countrywalkers.com 2 © 2016 Otago, LLC dba Country Walkers Travel Style This small-group Guided Walking Adventure offers an authentic travel experience, one that takes you away from the crowds and deep in to the fabric of local life. On it, you’ll enjoy 24/7 expert guides, premium accommodations, delicious meals, effortless transportation, and local wine or beer with dinner. Rest assured that every trip detail has been anticipated so you’re free to enjoy an adventure that exceeds your expectations. And, with our optional Flight + Tour Combo and Rome PrePre----tourtour Extension to complement this destination, we take care of all the travel to simplify the journey. Refer to the attached itinerary for more details. Overview Tuscany’s Maremma—a region of stunning land- and seascapes as well as historic riches—is a hidden treasure tucked along the Tyrrhenian coast
    [Show full text]
  • Nella Terra Del Tufo
    MMiinnii HHootteell ee CCaassaallee ggllii UUlliivvii pprreesseennttaa LLee GGuuiiddee ddeell CCaassaallee NNEELLLLAA TTEERRRRAA DDEELL TTUUFFOO Mini Hotel e Casale gli Ulivi via Francesco Zugiani, 6 58016 – Orbetello Scalo (Gr) Mobile +39 328 7211454 Tel./Fax 0564 864319 www.casalegliulivi.it Indice Marsiliana............................................................................................................................................3 Magliano in Toscana ...........................................................................................................................4 Pereta...................................................................................................................................................8 Montiano............................................................................................................................................11 Istia d’Ombrone .................................................................................................................................13 Montorgiali ........................................................................................................................................14 Scansano ............................................................................................................................................16 Montemerano .....................................................................................................................................20 Saturnia..............................................................................................................................................22
    [Show full text]
  • Adulti Cicloturismo in Maremma
    TURISMOADULTI CICLOTURISMO IN MAREMMA PPaarrccoo ddeellllaa MMaarreemmmmaa MMoonnttee AArrggeennttaarriioo VVaall ddii FFaarrmmaa ee ttaannttoo aallttrroo La fascia pianeggiante e collinare della Maremma rappresenta un luogo ideale dove fare escursioni in bicicletta, seguendo strade secondarie e antichi tracciati per ammirare e fotografare splendidi panorami. Accompagnati da guide esperte, pedalerete alla scoperta di panorami mozzafiato e scoprirete i luoghi più belli di questa terra, un tempo abitata da un popolo pieno di fascino e mistero: gli Etruschi. Vi aspettano percorsi di grande fascino adatti anche a persone non particolarmente allenate o percorsi più impegnativi da fare con e-bike o per bikers esperti. P a r c o d e l l a M a r e m m a : anello Alberese - Collelungo Quello che proponiamo è il percorso in bicicletta più vario del Parco della Maremma; permette infatti di attraversare ambienti diversi quali la macchia mediterranea, gli antichi oliveti, la pineta costiera, i pascoli dove vivono mandrie di cavalli e bovini maremmani, le zone umide caratterizzate da canali e Parco della Maremma: opere di bonifica. L’itinerario raggiunge San Rabano – Collelungo – la spiaggia di Collelungo, sicuramente Marina di alberese una delle più belle della Toscana, e, con brevi tratti a piedi, luoghi di interesse Il percorso sale da Alberese all’Abbazia di storico e paesaggistico come le torri di San Rabano, con un dislivello di circa 400 avvistamento sul mare. mt, attraversando la tipica macchia mediterranea costituita principalmente Durata: intera giornata da piante sempreverdi. Solo la visita Lunghezza: 30 km dell’antico complesso monastico ripaga lo Dislivello totale: +/-50 mt sforzo fatto per raggiungerla ma Difficoltà: bassa spettacolari sono anche i panorami che si aprono sulla costa del Parco durante la discesa verso la spiaggia di Collelungo, tra le più belle della Toscana.
    [Show full text]
  • 16. Ansedonia
    16. CITTÀ DI COSA – ANSEDONIA Informazioni: Museo degli scavi di Cosa tel.: 0564/881421 Orario: periodo estivo 9.00-19.00 periodo invernale 9.00-14.00 i raggiunge dalla S.S. 1 Aurelia uscendo da uno dei due svincoli S di Ansedonia, tra Orbetello e Capalbio, e, seguendo le indica- zioni, si percorre una strada, a sterro nell’ultimo tratto, che dopo po- che centinaia di metri giunge a un cancello posto in corrispondenza della porta settentrionale della città romana (“Porta Fiorentina”). l sito archeologico di Cosa-Ansedonia occupa la sommità di I un’altura rocciosa (113 m s.l.m.) immersa in un litorale sabbioso I ruderi di bordato di pinete e di macchia mediterranea. L’antico abitato sor- Ansedonia e il Monte Argentario geva su un piccolo promontorio posto tra il lago di Burano e la la- (acquarello di guna di Orbetello, uno specchio d’acqua poco profondo che, a sua S.J. Ainsley, 1847) 208 Guida alla Maremma medievale L’AMBIENTE volta, separava la terraferma dall’Argentario. Quest’isola rocciosa era collegata alla costa da due strette lingue di terra che separano la laguna di Orbetello dal mare aperto: a nord il tombolo della Gian- nella, a sud quello della Feniglia, che si salda alla terraferma proprio sotto il promontorio di Cosa-Ansedonia, nel punto in cui era ubi- cato il suo porto medievale. La scelta del sito su cui sorse l’insediamento fu pianificata a tavo- lino: la colonia romana di Cosa venne fondata nel 273 a.C. , dopo la sconfitta della città etrusca di Vulci, dal cui territorio venne scor- porata una porzione costiera per attribuirla alla nuova fondazione urbana.
    [Show full text]
  • Federico Selvi a Critical Checklist of the Vascular Flora of Tuscan Maremma
    Federico Selvi A critical checklist of the vascular flora of Tuscan Maremma (Grosseto province, Italy) Abstract Selvi, F.: A critical checklist of the vascular flora of Tuscan Maremma (Grosseto province, Italy). — Fl. Medit. 20: 47-139. 2010. — ISSN 1120-4052. The Tuscan Maremma is a historical region of central western Italy of remarkable ecological and landscape value, with a surface of about 4.420 km2 largely corresponding to the province of Grosseto. A critical inventory of the native and naturalized vascular plant species growing in this territory is here presented, based on over twenty years of author's collections and study of relevant herbarium materials and literature. The checklist includes 2.056 species and subspecies (excluding orchid hybrids), of which, however, 49 should be excluded, 67 need confirmation and 15 have most probably desappeared during the last century. Considering the 1.925 con- firmed taxa only, this area is home of about 25% of the Italian flora though representing only 1.5% of the national surface. The main phytogeographical features in terms of life-form distri- bution, chorological types, endemic species and taxa of particular conservation relevance are presented. Species not previously recorded from Tuscany are: Anthoxanthum ovatum Lag., Cardamine amporitana Sennen & Pau, Hieracium glaucinum Jord., H. maranzae (Murr & Zahn) Prain (H. neoplatyphyllum Gottschl.), H. murorum subsp. tenuiflorum (A.-T.) Schinz & R. Keller, H. vasconicum Martrin-Donos, Onobrychis arenaria (Kit.) DC., Typha domingensis (Pers.) Steud., Vicia loiseleurii (M. Bieb) Litv. and the exotic Oenothera speciosa Nutt. Key words: Flora, Phytogeography, Taxonomy, Tuscan Maremma. Introduction Inhabited by man since millennia and cradle of the Etruscan civilization, Maremma is a historical region of central-western Italy that stretches, in its broadest sense, from south- ern Tuscany to northern Latium in the provinces of Pisa, Livorno, Grosseto and Viterbo.
    [Show full text]
  • Southern Tuscany
    © Lonely Planet SOUTHERN TUSCANY 3 PERFECT DAYS DAY 1 // MEDIEVAL ELBOW ROOM Although lacking in eye-popping sights, the atmospheric and compelling historic centres of Grosseto ( p220 ) and Massa Marittima ( p222 ) off er one of the rarest ameni- ties in Tuscany: personal space. Well guarded from extraneous vehicle traffi c, both are prime spots for the passeggiata (traditional evening stroll), and with tour buses roaring to higher-profi le cities up north, your quiet sit-down and medieval reverie on the steps of the respective cathedrals will be nigh undisturbed. Respectable museums and select eating options make either city worthy of a sleepover. DAY 2 // A COASTAL CALL The southern coast is relatively serene area, Monte Argentario in high season notwith- standing. All the nature and exercise you need can be found within Parco Regionale della Maremma ( p225 ). The towns of Orbetello ( p226 ), Porto Santo Stefano ( p226 ) and Porto Ercole ( p227 ) cumulatively contain seaside diversions, narrow lanes, outstanding eating and calf-blasting climbs to tenaciously located forts. The latter two bookend the some- times dangerously overcrowded Via Panoramica, a circular route off ering coastal views. DAY 3 // AN ETRUSCAN TOUR A number of arresting Etruscan sites pepper Tuscany’s southern extent. The extensive walls, foundations and roads at Roselle ( p220 ) are well worth the detour, and Satur- nia ( p229 ) and the Ghiaccio Forte abitato Etrusco ( p229 ) are powerful draws, but the strongest cluster of sites is in the area around Pitigliano, Sovana and Sorano ( p230 ). There you can explore extensive tombs ( p232 ), vie cave (sunken roads; p232 ) and even the Vitozza rock caves ( p232 ), fi rst inhabited in prehistoric times.
    [Show full text]
  • Contributo Alla Conoscenza Floristica Della Maremma Grossetana
    INFORMATORE BOTANICO ITALIANO, 34 (1) 119-124, 2002 119 Contributo alla conoscenza floristica della Maremma Grossetana. Nuove stazioni di piante rare, minacciate o poco osservate in Toscana F. S ELVI ABSTRACT – Contribution to the floristic knowledge of the Maremma Grossetana. New records of rare, vulnerable or poorly known plants in Tuscany – In the course of floristic and phytogeographical investigations in Southern Tuscany (Grosseto Province, islands excluded), new localities of 15 regionally rare plants, which were not observed since long time, were dis- covered. These species are: Ajuga genevensis, Allium moschatum, Anchusella cretica, Cardamine raphanifolia, Carex depau- perata, Crepis bursifolia, Delphinium staphysagria, Dictamnus albus, Geranium lanuginosum, Huperzia selago, Ludwigia palu- stris, Lupinus graecus, Lychnis coronaria, Notobasis syriaca and Prunus mahaleb. The new records allow to confirm their pre- sence in Tuscany and/or to better define their regional distribution. Key words:Flora of Tuscany, Maremma, rare plants Ricevuto il 5 Dicembre 2001 Accettato il 10 Aprile 2002 INTRODUZIONE Nel corso di ricerche floristiche e fitogeografiche ambiente semiboschivo quali radure e margini, è pre- intraprese da diversi anni nella Maremma toscana sente in tutta Italia ma risulta frequente solo nelle (provincia di Grosseto, Arcipelago Toscano escluso), regioni settentrionali (PIGNATTI 1982). Nella peniso- sono state rinvenute alcune stazioni di piante poco la è specie piuttosto rara, ed in particolare in comuni, in precario stato
    [Show full text]
  • Legenda Sorano Pitigliano Castell'azzara
    CASTELL'AZZARA V I A D E L L A S F O R Z E S C A 0 5 6 0 0 7 PONTE RIGO SECCO S . P . 50 P 4 I LA SELVACCIA T I G L C. BRACCINI P. SANT'ACHILLE I A N O V S I A 0 A 85 P. OLIVO II N M T A A R S . F P PODERI OLIVO C . I 1 S O O F R N O A I R ( Z N ) E 2 . 4 C. PAPALINO S 4 3 C ) . CAMPI DEI CERRI A P. OLIVO I N ( (N 7 7 5 . 50 0 A 9 5 N ) E V 700 0 L CAPANNE LELI 5 0 E 750 8 0 S 6 I D . P . S SFORZESCA LA LAVINATA PODERE CAPANNA CAPANNE PICCINETTI 3 PODERE GIULIOTTA 50 S.P. 7 PIT IGL IAN O 800 SAN TA F P. SAN GIOVANNI IOR PODERE MAGGI A (N PODERE GHIANDE P. OSTERIA .4) P. MERAVIGLIA PODERE BALDONE PODERE LAZZERI PODERE MARAVIGLIA PODERE BRUCIATA MADONNA VECCHIA V P. PAICCIOLE PODERE BELLAVISTA I POGGIO MONTONE DI SOPRA CAPANNA DI GIOVACCA IL PODERONE A F MEGLIARINE R A PONTE DEL RIGO P. SANTA MIRELLA N C 8 E 5 FATTORIA DEL RIGO CAPANNA DELLA MARTUCCIA 0 S C 5 O P PODERE SANT'ANGIOLO 0 PODERE NARDONI E S.C 5 T . SE P. SANT'ANGELO 3 POGGIO MONTONE LVEN R NE A A IO POG PODERE LAZZERI LLAZ GI R VA O MO 00 CON NTO 9 C CIR NE A A C S E Z R BANDITA DEI BOVI O PODERE ERETTO F LA PIETRELLA S A A L N V L E I V A E L D E F S R A I A A V R N A V Z C I Z A A 1 E ' 1 0 L 0 5 S M 00 0 CASTELL'AZZARA L C E A T O R S C A P E C O E N PODERE MASTACCHINI .
    [Show full text]