La realizzazione di questo quaderno è stata possibile grazie all’incredibile adesione dei partecipanti e allo straordinario lavoro dei colleghi: Ekaterina Bakanova, Elisabetta Tizzoni, Franco Mencarelli, Massimo Santucci, Eugenio Gurnari, Tommaso Accetta.

Sommario PREFAZIONE ...... 5 Franco Mencarelli (Re Mind) ...... 5 APERTURA DEI LAVORI E SALUTI ISTITUZIONALI ...... 7 PAOLO CRISAFI (Re Mind) ...... 7 MASSIMO GARAVAGLIA (Ministro del Turismo) ...... 9 LUCIA BORGONZONI (Sottosegretaria alla Cultura) ...... 12 MILANO CITTA’ EUROPEA ...... 14 FILIPPO DEL CORNO (Comune di Milano) ...... 14 ROBERTA GUAINERI (Comune di Milano) ...... 16 ALESSANDRO GALIMBERTI (Ordine Giornalisti Lombardia) .... 18 LA CULTURA RISIEDE NEI CUORI E NELLE ANIME DELLA GENTE 20 RICCARDO NENCINI (Presidente C. I. Beni Culturali Senato) ... 20 PROMUOVERE LA BELLEZZA ...... 22 MARCO CAPUTO (Rai Cultura) ...... 22 FRANCESCO GIAMBRONE (ANFOLS) ...... 24 MONSIGNOR MARCO FRISINA (Compositore) ...... 26 LE BUONE PRATICHE TERRITORIALI DI CULTURA E TURISMO ... 28 (FPC - Anci) ...... 28 NORD ...... 30 RENZO CARAMASCHI () ...... 30 LEONARDO PAOLETTI (Lerici) ...... 32 LAURA GAGGERO (Genova) ...... 33 SERENA TONEL (Trieste) ...... 34 SIMONE VENTURINI (Venezia) ...... 37 GIORGIO COPPARONI (Mogliano Veneto) ...... 39 CENTRO ...... 41 ROBERTA TARDANI (Orvieto) ...... 41 PIERLUIGI DI STEFANO (Avezzano) ...... 42 CECILIA DEL RE (Firenze) ...... 45 SUD E ISOLE ...... 46 LEOLUCA ORLANDO (Palermo) ...... 46 MARIO BOLOGNARI (Taormina) ...... 50 STEFANIA D’OTTAVIO (Potenza) ...... 51 ALESSANDRO SORGIA (Cagliari) ...... 55 ROMA CAPUT MUNDI ...... 57 VERONICA TASCIOTTI (Roma Capitale) ...... 57 LE DIMORE DEI SAPERI E DEI SAPORI ...... 58 MASSIMO CIMATTI (Presidente Onorario Agedi) ...... 58 CONCLUSIONI ...... 60 RENATO LOIERO (Economista) ...... 60

PREFAZIONE

Franco Mencarelli Consigliere Delegato ai Rapporti con le PA di Re Mind (Consigliere della Corte dei Conti a.r.)

“Promuovere la bellezza” si intitola una Sezione del Gran Tour Re Mind - perché il nostro Paese è anzitutto bellezza. Bellezza e cultura, in quanto incontro di una natura straordinaria che generazioni e generazioni col lavoro sapiente di coltivatori e grandi ingegni hanno modellato in un unicum che ha sempre attratto le genti anche più lontane alla ricerca della bellezza e della spiritualità che ad essa di accompagna. Le pagine che seguono nelle varie sezioni risuonano di questo richiamo tanto più forte perché testimoniano della tensione che spinge tuttora gli abitanti di questa terra al miglioramento di ciò che abbiamo ereditato. Ma se non posso sottacere le mirabili descrizioni degli sforzi in atto di città dell’interno o situate sulle coste, da Bolzano a Trieste, da Lerici alla Milano città europea, da Genova a Roma a tutto il Sud e le isole, una immagine più forte di tutte mi si pone davanti. E credo che questa immagine di somma bellezza accresciuta dalla storia e dalla cultura è poesia, è da rinvenire anzitutto nel mare che tutto circonda e tutto ha reso fertile e splendente. Come il sole tuttavia ne diamo scontata la sua esistenza e magari invidiamo i paesi che hanno grandi corsi d’acqua ma non certo un mare che per migliaia di chilometri tocca e unisce i nostri territori. E qui da questa non adeguata valutazione di un mare- anzi di tanti mari che a loro volta si sono impregnati della storia, poesia e vita delle coste bagnate- è anche derivato una sorta di ritrarsi della nostra attenzione culturale, politica ed economica quasi che l’immensità del dono che ci abbraccia ne sminuisse il valore.

Vero è che anche nel nuovo PNRR ci son stanziamenti per porti, per l’ambiente e l’ecologia, ma manca tuttora un piano organico per il nostro mare. Eppure recenti interessi per i nostri porti, dalla Germania alla lontana e vicina Cina, ci mostrano come del valore e dell’importanza, sotto i più vari aspetti, del nostro mare ci sia una generale avvertenza a livello internazionale. Avvertenza ben chiara anche a livello UE, quando si è dato impulso allo studio prima e poi alla realizzazione della cd Rete delle autostrade del mare fondamentale per il rafforzamento delle comunicazioni tra il nord e il sud dell’Unione.

APERTURA DEI LAVORI E SALUTI ISTITUZIONALI

PAOLO CRISAFI Presidente Re Mind - Comitato Editoriale NewsReminder & Osservatorio per la Cura della Casa Comune

Buongiorno a tutti, saluto le istituzioni nazionali, gli amministratori locali e gli esperti dei settori cultura, economia e turismo presenti al Gran Tour Remind pensato proprio durante l’emergenza e che prosegue con il periodo delle riaperture su tutto il territorio nazionale. Ritengo sia importante arrivati a questo punto, dopo quasi un anno e mezzo di emergenza pandemica, tirare le somme di quanto è stato fatto e di quanto ancora dobbiamo continuare a fare per permettere al nostro Paese di riprendere a pieno ritmo con tutte le proprie attività, iniziando da quelli che sono proprio i focus che faranno da fil rouge al nostro incontro di oggi: il Turismo, la Cultura e l’Economia Sostenibile. A tal proposito Massimo Garavaglia (Ministro del Turismo), Lucia Borgonzoni (Sottosegretario alla Cultura) e Riccardo Nencini (Presidente Commissione Istruzione e Beni Culturali Senato) ci hanno restituito un sentiment generale e ci hanno illustrato le politiche del Paese e come si ritiene utilizzare i fondi del Pnrr. Importante è far conoscere le città, le periferie, i borghi in montagna, collina, mari e laghi che costituiscono tasselli fondamentali del magnifico mosaico Italia. Il Gran Tour Remind toccherà tutte le diverse regioni d’Italia con rappresentanti di diversi Comuni e Istituzioni per raccontare i virtuosismi dei propri territori. Remind crede fortemente nelle capacità di ogni singolo di portare avanti le proprie buone pratiche, e crede soprattutto che questa situazione emergenziale abbia spinto tutti noi a riflettere su quanto è stato fatto e su quanto si possa fare sempre meglio per aiutare e far crescere il nostro Paese attraverso il contributo di ciascuno di noi. Continueremo a lavorare incessantemente per promuovere un dialogo costruttivo e per gettare nuove basi per progetti futuri utilizzando i fondi internazionali e locali oltre ai capitali degli investitori; ciò nella certezza che la bellezza del nostro Paese, se accompagnata da sempre maggiori e migliori indici di efficacia e di efficienza gestionale, porterà ad una ripresa turistica e culturale, da un lato, ed economica e immobiliare, dall’altro. Prendendo spunto dal fatto che il 29 giugno si festeggiano i Patroni di Roma Capitale, possiamo ben dire che <>.

MASSIMO GARAVAGLIA Ministro del Turismo

Saluto i lavori del Gran Tour Re Mind per le Politiche Culturali e Turistiche per la Conoscenza e lo Sviluppo Economico dei Territori. L’azione del Governo e volta alla riapertura di ogni forma di turismo, tenute conto due novità principali rispetto al passato: -il vaccino che ci dovrebbe consentire di affrontare il più possibile serenamente questo periodo ed il successivo di ottobre – la presenza progressiva di turisti stranieri che stiamo man mano vedendo nelle nostre città. Inoltre, la politica comune europea con l’introduzione del Green Pass sicuramente è un elemento ulteriore che favorisce gli spostamenti. Turismo è anche rispetto dell’Ambiente. E per valorizzare il Turismo bisogna valorizzare l’Ambiente. A questo riguardo l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un quadro di riferimento per orientare l’umanità verso uno sviluppo sostenibile e strategico, mediante il perseguimento, entro il 2030, di 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile o SDG (Sustainable Development Goals). 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile che risultano nel complesso essere le maggiori sfide globali del nostro tempo, dal contrasto ai cambiamenti climatici alla riduzione della povertà, della fame e delle disuguaglianze mondiali, dall’incentivo a un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre alla promozione di una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, di un’occupazione piena e produttiva e di un lavoro dignitoso. In questo quadro di riferimento fondamentale è la conoscenza dei territori e delle città, per consentire la migliore fruizione di ogni sito culturale che va a comporre un “mosaico” delle bellezze italiane. Il Paese deve ripartire da qui: dall’esaltazione e dalla valorizzazione del nostro heritage per ridare linfa vitale alle attività economiche, turistiche e culturali, al fine di rendere il “Bello” che ci contraddistingue nelle più variegate declinazioni, un driver fondamentale di crescita sostenibile e di sviluppo economico e sociale. In quest’ottica, per una ripartenza efficace e un miglioramento generale della qualità di vita, una particolare attenzione dovrà essere conferita all’attuale processo di digitalizzazione, per sfruttare al meglio le infinite possibilità che l’innovazione tecnologica ha da offrirci. Punto focale è il G20 del Turismo che si è tenuto a Roma, da cui sono uscite 7 linee guida concrete 1. Mobilità sicura sviluppando un quadro di fiducia per una mobilità internazionale che ci permetta di sostenere, integrare e coordinare le iniziative internazionali di mobilità sicura; 2. Gestione delle crisi riducendo al minimo l’impatto delle crisi future sul turismo; 3. Resilienza garantendo un settore turistico solido e stabile in tempi incerti; 4. Inclusività ampliando l’impegno della comunità e i benefici del turismo; 5. Trasformazione verde gestendo il turismo per sostenere gli ambienti globali e locali; 6. Transizione digitale consentendo a tutti gli operatori del turismo di beneficiare pienamente delle opportunità digitali; 7. Investimenti e infrastrutture concentrando le risorse su un futuro sostenibile per il turismo e accogliendo con favore le Raccomandazioni per la transizione verso un’economia verde dei viaggi e del turismo presentate dall’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite (Unwto) promuovendo le destinazioni sostenibili come asset strategici per bilanciare le esigenze delle persone, del pianeta e della prosperità, e per assicurare un’economia turistica post-Covid resiliente e inclusiva.

Questi 7 punti sul turismo, insieme ai 10 Comandamenti Verdi della Laudato Sì sono stati condivisi dalla filiera Immobiliare promossa da Remind e costituiscono elementi fondanti dei filoni per la ripresa economica e sociale che la direzione di cambiamento verso cui il mondo intero si sta muovendo. In quest’ottica, il nostro impegno è di agire affinché cultura turismo ed economia viaggino in parallelo, lungo la stessa direzione.

Nell’analisi delle soluzioni tese alla valorizzazione e alla riqualificazione del nostro territorio, la filiera è infatti di vitale importanza per la promozione e la piena realizzazione di quel binomio cultura-economia che risulta essere il vero punto cardine da cui dobbiamo ripartire. Dai piccoli borghi alle grandi realtà urbane, il nostro territorio è ricco di tesori inestimabili, di tradizione, di “bellezza”. Ed è proprio questa “bellezza”, intesa nell’accezione di heritage culturale, che deve essere preservata e valorizzata al meglio, per diventare sempre più un driver per lo sviluppo e per la crescita economica. Ora più che mai, in questo momento di ripresa, è fondamentale ripartire dai nostri punti di forza, al fine di sfruttare al meglio tutte quelle innumerevoli possibilità di crescita che ci contraddistinguono come Paese. Dalle grandi città come Roma Capitale (che saluto calorosamente essendo oggi i Patroni della città) a quelle di diversa dimensione, essendo tutte tasselli di un mosaico meraviglioso chiamato Italia.

LUCIA BORGONZONI Sottosegretaria alla Cultura

Buon pomeriggio a tutti, un saluto ai sindaci, agli amministratori collegati, al Ministro del Turismo Massimo Garavaglia, al Presidente della Commissione Istruzione Pubblica e Beni Culturali del Senato Riccardo Nencini, e ovviamente al presidente di Re Mind Paolo Crisafi che ringrazio per l’invito. È da tempo dimostrato che tra economia e cultura sussiste uno stretto legame. Gli standard culturali di un territorio riflettono il grado di sviluppo economico dello stesso, e il loro incremento ha come diretta conseguenza l’aumento del benessere economico della popolazione, ragione per cui la variabile della cultura offre un grande contributo alla crescita complessiva degli stessi territori. In questo senso, gli investimenti previsti dal PNRR rispetto al settore culturale si propongono come obiettivo trasversale la riduzione dei divari territoriali, al fine di incrementare l’offerta e migliorare lo sviluppo economico, tanto dei grandi, quanto dei piccoli attrattori, con un particolare riguardo nei confronti delle regioni del mezzogiorno. Nello specifico, gli investimenti che verranno finanziati sono direzionati sia verso le grandi realtà cittadine sia verso tutti quei borghi e siti di piccola e media dimensione che ci contraddistinguono. Tra le principali macro-aree di intervento, la sicurezza antisismica, la digitalizzazione, la creatività, il potenziamento dell’industria cinematografica. Nel complesso, saranno attivati interventi volti al recupero e alla rigenerazione del patrimonio storico e alla creazione e promozione di nuovi itinerari tematici e di percorsi storici. Saranno inoltre introdotti sostegni finanziari per le stesse imprese creative, quelle che creano il nostro ‘know how’, il made in .

Un altro punto fondamentale in quest’ottica riguarda poi la valorizzazione dei parchi e dei giardini storici, dove si interverrà in termini di manutenzione, di gestione e di fruizione sostenibile attraverso un censimento, una digitalizzazione e un loro restauro, formando inoltre a tal fine degli operatori specializzati, in vista del riconoscimento di qualifica di “giardinieri dell’arte”. È evidente che mai la cultura in Italia ha potuto avere a disposizione un tale volume di risorse in un lasso di tempo così breve. In questo senso, il Ministero della Cultura è profondamente consapevole della grande opportunità che abbiamo davanti, e il nostro obiettivo primario sarà quello di utilizzare questi finanziamenti al fine di rigenerare, valorizzare e semplificare la burocrazia, per creare occupazione e nuove opportunità di crescita economica.

MILANO CITTA’ EUROPEA

FILIPPO DEL CORNO Assessore alla Cultura di Milano

Ringrazio Remind per l’invito, il suo presidente Paolo Crisafi e il Direttore Area Cultura la Soprano Ekaterina Bakanova per aver organizzato questo interessante evento culturale. Milano è tornata ad essere una città punto di riferimento per la cultura europea e internazionale, come testimoniato dal posizionamento nella mappa delle capitali della cultura in network globali e in classifiche internazionali. La cultura è stata fattore trainante per lo sviluppo economico e occupazionale, leva di rigenerazione urbana e coesione sociale e vettore di reputazione e di attrattività per Milano. Negli ultimi anni, si sono moltiplicati gli eventi, i concerti, i festival, i luoghi della cultura, i musei e gli spazi espositivi, le arene estive e gli hub culturali d’innovazione. Questo andamento positivo di crescita ha subito una discontinuità a causa dell’emergenza sanitaria: il mondo della cultura è stato uno dei settori produttivi più colpiti dagli effetti delle misure di contenimento necessarie per contrastare la diffusione dell’epidemia. In questa fase di ripresa il sistema culturale ha risposto positivamente grazie alla proattività delle istituzioni culturali milanesi. Grazie al rilancio ella stagione estiva di tante iniziative culturali riunite nel palinsesto della Bella Estate, Milano riparte con una programmazione ricca di appuntamenti culturali. Da Pianocity, il festival diffuso con 100 concerti in 10 diverse sedi nel weekend appena passato, all’Estate Sforzesca, la rassegna di spettacoli all’interno del Cortile delle Armi del Castello Sforzesco, al rilancio delle mostre, ai tantissimi appuntamenti diffusi come Triennale Estate, Vapore Estate, Arena Est.

Milano ritorna ad essere attrattiva grazie alla ripresa di tante attività finalmente dal vivo, recuperando così il loro senso originario e più profondo, e regalando ai milanesi e ai visitatori della nostra città bellezza ed emozione lungo tutta la stagione e nell’intero spazio urbano.

ROBERTA GUAINERI Assessora al Turismo, Sport e Qualità della Vita di Milano

Ringrazio Remind per l’invito e il suo presidente Paolo Crisafi per aver organizzato questo interessante evento culturale. Lo stop forzato per l’emergenza pandemia ci ha dato la possibilità di ripensare a una nuova idea di turismo, a una nuova idea di città: sicura, green, innovativa e soprattutto aperta e accogliente. Abbiamo sfruttato questo momento per riflettere sulla vision di una città meno frenetica e un turismo diverso, più lento e più attento a cogliere e gustare le bellezze, la qualità dell’offerta turistica e le opportunità della nostra città, che sono molte. Un turismo di prossimità e sostenibile, quindi, che rispecchi il nostro progetto di sviluppo di una città in 15 minuti, policentrica e accogliente, andando a valorizzare tutto quel patrimonio di bellezze paesaggistiche, architettoniche e artistiche e tutte quelle eccellenze oggi ancora lontane dai tradizionali circuiti turistici. Con questa filosofia Milano&Partners, l’agenzia di promozione della città, in collaborazione con il mio assessorato, ha lanciato la campagna Neighborhood by Neighborhood per promuovere la scoperta di Milano e dei suoi 88 quartieri. Un’occasione preziosa per valorizzare il territorio e un modo per rinnovare lo spirito d’identità dei milanesi. E poi ci siamo concentrati sulla ripresa del turismo business, da sempre anima della nostra città. Per questo per la ripresa di tutto il comparto guardiamo a settembre, quando, a partire dal Salone del Mobile, riprenderanno congressi, fiere e i grandi eventi che fanno pulsare Milano. Siamo fiduciosi e ci aspettiamo di recuperare in tempi relativamente brevi per tornare su valori pre- crisi. Come Amministrazione affrontiamo questa sfida con il nuovo Convention Bureau, che da tanti anni la città attendeva e che abbiamo presentato lo scorso dicembre.

Uno strumento di primaria importanza per tutte le città che mirano ad accogliere eventi del mondo MICE – Meetings incentives conferences exhibitions, in grado di fare sistema, presentando Milano come un unicum in grado di offrire risposte e servizi a 360 gradi.

ALESSANDRO GALIMBERTI Presidente Ordine dei Giornalisti della Lombardia

Buongiorno a tutti, ringrazio Paolo per avermi dato l’opportunità questa volta di stare dall’altra parte e permettermi quindi di dare un’effettiva visione personale della città di Milano. Come è stato detto in precedenza ovviamente sono d’accordo con la visione della città come polo attrattivo e decisamente molto accattivante, i milanesi sono orgogliosi di esserlo come è giusto che sia, ma un po’ per approccio professionale, l’esito di una narrazione progressiva in realtà ha subito una battuta di arresto, il grande espandersi di Milano.

Milano è un grande polmone culturale, e lo sta continuando a dimostrare, in un panorama nazionale che offre città molto più dotate, grazie a politiche mirate che hanno prodotto risultati. Milano si è dimostrata come grande attrattore di pubblico e incubatore di cultura. Ecco forse manca percezione reale di che tipo di città sia Milano oggi, non una realtà tronfia e auto rappresentativa, ma che offre possibilità e lavora sull’inclusione.

Ricollocamento di Milano dentro la sua storia, la Milano dei borghi e all’avanguardia nel 400. Ma desso dove vuole andare? Vuole continuare ad essere un cartellone di expo e di eventi culturali? Milano oggi è una città molto poco integrata, ha dei problemi urbanistici, sociali, ecc. ha bisogno do un ripensamento per rivedere le sue origini culturali e storiche ed uscire da questa rappresentazione scenica cucita addosso, ma che adesso non sarà più sufficiente, quella della Milano Da Bere, ma sono sicuro che questi ripensamenti potranno avere luogo senza dover rinunciare alla grande offerta culturale e turistica che proseguirà e ci auguriamo riprenderà in modo massiccio.

Se avessi la bacchetta magica la consumerei. Bisogna vedere se presentare anche quella Milano come modello integrato di vita, di gente che vive, lavora, ha le botteghe di quartiere, si muove poco, stiamo parlando di un modello di sviluppo popolare, cultura popolare figlia di modello storico, ci sono delle aree di grossa problematicità e ci sono aspetti di integrazione su cui lavorare, restituendo quella complessità, non esiste un racconto omogeno, e quindi non bisogna dimenticarla, ma preservarla e valorizzarla.

LA CULTURA RISIEDE NEI CUORI E NELLE ANIME DELLA GENTE

RICCARDO NENCINI Presidente Commissione Istruzione Pubblica e Beni Culturali Senato della Repubblica

Ringrazio Remind per l’invito e il suo presidente Paolo Crisafi. In questi giorni stiamo discutendo molto se il mondo sarà lo stesso dopo questa pandemia e cosa cambierà. L’ipotesi che va palesandosi all’orizzonte è quello di un rovesciamento del canone della bellezza, un punto su cui sono quasi completamente in disaccordo, perchè nonostante il Covid sia stato molto grave e nonostante usciamo molto provati da questa pandemia, non si possono modificare in un paio di anni di emergenza pandemica i sentimenti e le passioni di un mondo che ha formato la sua natura e il suo carattere nel corso di millenni. Forse uno dei meriti di questa pandemia è in questo senso quello di aver posto nuovamente la dovuta attenzione su alcuni aspetti importantissimi per il futuro del nostro Paese e del mondo. Avere delle attenzioni maggiori in particolare su tre temi, adesso divenuti centrali: il rapporto tra radici culturali, tra la nostra identità, e la sostenibilità. La prima condizione, di grande rilevanza, è quella del problema ambientale, come quello del clima, già noti e dibattuti da un po’. Immagino che il 2021 sarà un anno di passaggio, in cui appunto questa sinergia tra radici culturali e sostenibilità ambientale possano tenersi strettamente per mano per continuare a procedere insieme in futuro. A tal proposito è indispensabile riorganizzare la vita cittadina pensando a condizioni strutturali che abbiamo stabilmente caratteristiche particolari, a cominciare dalle piste ciclabili che in numerose città europee sono attrezzatissime, ben studiate e progettate, mentre da noi ancora oggi vengono ritagliate e ricavate dai marciapiedi. Sarà quindi necessario ripensare alcune attività come questa e come ad esempio anche altre quali sviluppare un’attenzione più mirata verso il verde cittadino quando si edifica e si progettano quartieri: sarà necessario che il verde abbia uno spazio ridondante rispetto al resto del costruito. La seconda condizione riguarda il rapporto tra turismo nelle città, la cultura nelle città, e in particolare la relazione tra città e campagna, che dovrà cambiare necessariamente soprattutto pensando a un Paese come il nostro, dove in ogni angolo è presente cultura. Quello che oggi viene considerato ancora turismo di nicchia, come i cammini storico religiosi, dovrà essere sicuramente ripensato per avere una vita diversa, far sì che possa vivere di una luce propria a condizione che lo Stato nelle sue varie articolazioni vogliano investirvi seriamente. La terza condizione che dobbiamo creare è quello di progettare per un nuovo mondo delle arti. Noi lasceremo alle nuove generazioni un grande debito e poche opportunità di lavoro, ma non dimentichiamoci che chi ha talento e creatività artistica deve essere sostenuto e aiutato. Esiste una legge a tal proposito piuttosto datata ma estremamente importante, la legge 117 del ’49, che per sua natura prevede tra il 2% e il 4% dell’utilizzo del denaro pubblico in infrastrutture da destinare all’abbellimento dei centri abituati. Ecco facendo riferimento a quest’ultima sarebbe decisamente importante tenerla a mente, soprattutto in questo momento, per dare la possibilità ai giovani artisti di mettersi in gioco nella vita e non disperdere quella creatività e quella bellezza che ci contraddistinguono quali italiani.

PROMUOVERE LA BELLEZZA

MARCO CAPUTO Vice Direttore RAI Cultura

Buon pomeriggio a tutti, ringrazio Remind per l’invito e il suo presidente Paolo Crisafi per aver organizzato questo interessante evento culturale. Innanzitutto vorrei dire che apprezzo moltissimo la decisione di inserire il mio intervento del webinar nella sezione ‘Promuovere la Bellezza”, perchè di bellezza di Italia ne abbiamo davvero in ogni dove. Il nostro patrimonio è straordinario e unico, complesso e articolato e favorire una consapevolezza collettiva di un qualcosa di così sconfinato è un’impresa titanica che però viene portata avanti da sempre con impegno e dedizione dalla Rai e in particolare da Rai Cultura. Noi abbiamo la fortuna di avere una Costituzione che pone i beni culturali e la cultura in generale al primo posto, non solo con l’art.9 che è volto alla tutela del nostro patrimonio, ma anche l’art.2 che difende i diritti inviolabili dei cittadini e in particolare l’art.3 che tratta di identità come memoria. Ecco in questo contesto si inserisce il ruolo della Rai come servizio pubblico, e in particolare il ruolo e l’attività portata avanti da Rai Cultura, nata nel 2015, che fin dagli esordi si è sempre impegnata al massimo per rendere la cultura fruibile e disponibile a tutti. Infatti una delle mission di Rai Cultura è quella di dar voce a tutte le diverse sfaccettature della cultura, dell’arte, come anche la musica; vedo la Soprano Ekaterina Bakanova e mi viene in mente quanto abbiamo dedicato moltissimo all’attività lirica, iniziando dalla gestione di grandi eventi culturali, come la diretta della prima alla Scala. In questa cornice generale, si è inserita la nostra attività, qualcosa che ha avuto un ottimo riscontro di pubblico e che ci ha quindi spinti e spronati a fare sempre di più. Quest’anno e mezzo è stato in generale “di fermo” per l’intero Paese, ma non per noi di Rai. Basti pensare che abbiamo addirittura raddoppiato la nostra offerta. Allo scoppio della pandemia in Italia, nei giorni dei primi contagi, quando la situazione sembrava ancora gestibile e isolata, in realtà si stava già immaginando come la Rai potesse fornire un sostegno e un supporto concreto all’eventuale chiusura e aggravamento della situazione. In tal senso, abbiamo cercato di fornire, con i nostri programmi, una finestra sul mondo e restituire qualcosa di diverso rispetto al consueto bollettino dei contagi, al fine di ascoltare le esigenze che venivano dal nostro pubblico. Abbiamo a tal proposito introdotto nuovi programmi per offrire elementi sempre diversi alle diverse fasce di pubblico. Giusto per fornire qualche dato più preciso, siamo passati da una media di 250/300 ore a 1400 ore annue di trasmissione musicale, sia sui nostri canali sia sulle reti generaliste. Tutto ciò ha comportato un impegno significativo, avendo messo a disposizione degli spettatori tutto quello che registravamo, con il supporto delle istituzioni e dei teatri. Questi ultimi infatti ci hanno fornito tutti i diritti per poter trasmettere ogni cosa, cercando anche di compensare le chiusure forzate della stragrande maggioranza delle attività culturali. Una scelta strategica importante poi è stata quella di adeguarci a livello tecnologico, ricorrendo sempre più al digitale e incrementando l’offerta della nostra piattaforma. Abbiamo quindi sfruttato questa fase difficile anche per innovare e andare sempre più incontro alle esigenze del pubblico. Il compito di Rai Cultura infatti, non è solo quello di trasmettere contenuti, ma anche permettere una differente fruizione, cercare nuove strade al fine di integrare e ampliare la platea avvicinando quindi a contesti culturali variegati tutte le tipologie di cittadini.

FRANCESCO GIAMBRONE Presidente ANFOLS – Fondazioni Lirico-Sinfoniche e Sovrintendente di Palermo

In questo momento così difficile e delicato per il nostro Paese, come fondazione di diritto privato, ma partecipata dal pubblico, abbiamo sentito di avere un’importante missione di natura pubblica. In quest’ottica, come molti, abbiamo messo da parte fin da subito il cosiddetto “alibi della pandemia” evitando la via più comoda, meno rischiosa; siamo rimasti aperti, proprio nel momento in cui tutti chiudevano. Come Anfols ci siamo impegnati affinchè la nostra offerta e i nostri teatri, esattamente nel tempo in cui la stessa fruizione fisica era negata, diventassero laddove possibile sempre più inclusivi. Nel complesso, la vera sfida, per noi, è stata quella di cambiare linguaggio, adeguandoci alle necessità del momento e adoperandoci perché gli spettacoli teatrali continuassero ad emozionare e a intrattenere i cittadini, anche attraverso la televisione, attraverso, ovvero, una modalità di fruizione a distanza. Un vero e proprio cambiamento nella comunicazione, che, sebbene forzato dall’avvento pandemico, deve poter essere considerato alla fine una ricchezza, un lascito da conservare e da sviluppare. In relazione a questo, è fondamentale che il nostro Paese intervenga sui grandi ritardi che lo contraddistinguono, dall’adeguamento tecnologico e digitalizzazione al rinnovamento dell’infrastrutturazione culturale. In tal senso, è necessario che i del PNRR vadano anche in questa direzione, al fine di ammodernare le strutture teatrali e colmare il gap digitale in cui ci troviamo. Queste tra le principali sfide che ci attendono nel settore della cultura e dello spettacolo e che è necessarie cogliere al volo. Colgo altrettanto al volo l’idea di organizzare a Palermo una rappresentazione che veda coinvolti il compositore e direttore di coro Monsignor Frisina e la soprano Ekaterina Bakanova e sono certo che anche Rai Cultura sarà partner. Ringrazio infine Remind e il suo presidente Paolo Crisafi per questa giornata di conoscenza e approfondimento delle fondazioni lirico – sinfoniche.

MONSIGNOR MARCO FRISINA Accademico Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon - Compositore - Direttore di Coro Diocesi di Roma - Maestro Direttore della Pontificia Cappella Musicale Lateranense

Grazie per questa occasione di confronto che Re Mind ha organizzato insieme a esponenti della Cultura, del Turismo sia a livello nazionale sia a livello di realtà locali. Un saluto particolare al Presidente Paolo Crisafi e alla Soprano Ekaterina Bakanova. Il periodo pandemico ci ha costretto a riflettere e a interrogarci ancor di più su come stiamo gestendo alcuni settori di fondamentale importanza, quale, ad esempio, quello della cultura. Nel complesso, la crisi attuale si è rivelata essere una grande opportunità di sensibilizzazione personale, in senso positivo e negativo; infatti, pur, mettendoci alle strette, questa situazione ci ha messo di fronte alla necessità di trovare vie alternative di risolvere i problemi.

Vi è stato un importante stimolo alla creatività, una tendenza alla coesione e una grande forza di volontà, per andare avanti nonostante tutto. Abbiamo imparato a economizzare il nostro tempo, e a economizzare la stessa proposta culturale, in maniera nuova e originale. E questo è un lascito che non dobbiamo lasciarci sfuggire.

Ritengo infatti che la cultura debba sempre essere varia e articolata, sempre audace, creativa, e mai cliché, come lo è stata, ovvero, in questo momento di pandemia. Cultura non è adagiarsi su un’abitudine, ma inventare qualcosa che possa coinvolgere le persone su valori spirituali e artistici, qualcosa che si può fare tanto con una grande orchestra, quanto con un piccolo coro. Dobbiamo imparare in tal senso a riconoscere e ad esprimere la modularità della stessa cultura.

Concludo con una riflessione sul concetto di bellezza, bellezza che, con la “b” maiuscola, è intesa da noi credenti come la manifestazione di Dio, come quell’armonia posta nella creazione che ci fa scoprire, cercare, interessare. Una bellezza che, in questo senso, risulta essere insita in noi, come una vera e propria nostalgia interna, attrazione fatale di cui non possiamo fare a meno

LE BUONE PRATICHE TERRITORIALI DI CULTURA E TURISMO

MARIO OCCHIUTO Presidente Fondazione Patrimonio Comune – ANCI e Sindaco di Cosenza

Vorrei innanzitutto ringraziare Remind per aver promosso questa bellissima iniziativa e un ringraziamento speciale va al suo presidente Paolo Crisafi che dimostra sempre una grande sensibilità verso tematiche così importanti come quelle della cultura e dei territori. Come sindaco di Cosenza ma anche come Presidente FPC e Delegato Nazionale di Anci per quanto concerne l’urbanistica, credo si stia facendo molto per le città in generale, come luoghi della vita, dove le persone si concentrano e fanno comunità sociale. Noi, soprattutto come sindaci, abbiamo il dovere morale e il compito istituzionale di riportare le città a quelle che erano prima, una cosa che dobbiamo soprattutto alle nuove generazioni, che stanno vivendo un momento davvero difficile venendosi venire a mancare quella libertà che li contraddistingue in quanto giovani e che vedono le loro prospettive future così incerte. Dobbiamo quindi lavorare alacremente tutti insieme e immaginarci delle città del benessere, dotate di spazi liberi aperti più ampi, luoghi di incontro, parchi, città che siano più orientate verso la sostenibilità, per una migliore vivibilità che le renda più belle e più attrattive, dove si concentrano gli investimenti e quindi città più ricche, dando più opportunità di lavoro ai giovani. Il mio auspicio quindi è che la linea che si sta percorrendo, ovvero quella della rigenerazione, possa diventare una vera direttrice di crescita, non soltanto legata alla vivibilità, e quindi alla sostenibilità della città; ma anche all’economia, perché la bellezza rende le città più ricche di lavoro, di turismo, di possibilità soprattutto per i giovani che sono il nostro futuro.

NORD

RENZO CARAMASCHI Sindaco di Bolzano

Buongiorno a tutti, sulla scia degli interventi che mi hanno preceduto sono contento di sentire e di dire che a un periodo pandemico di crisi adesso ci affacciamo nuovamente su un periodo di ritrovato ottimismo. La città di Bolzano è una realtà dalle mille contraddizioni, ma è anche una città sostenibile nel senso che ha debiti zero oltre ad una capacità elevata di investimenti. Tutto ciò non dipende dall'autonomia che è della provincia e non del comune, ma perché ha un bilancio che è stato gestito prudentemente che produce a fine anno un avanzo che viene impiegato per gli investimenti. Bolzano è una città frizzante anche e soprattutto grazie ai giovani, e infatti ha un'offerta ampia dal festival del jazz alle orchestre giovanili. Per queste ultime stiamo facendo accordi con l'Austria per ampliarne l'organico sui 90 elementi per puntare alla realizzazione di grandi concerti e per essere in grado di confrontarsi con un grande repertorio sinfonico sconosciuto perché le dimensioni dell'orchestra lo impediscono. In epoca pandemica abbiamo frantumato l'orchestra in quartetti e quintetti, abbiamo riempito, anzi direi contagiato, i diversi quartieri con la musica sempre con le dovute precauzioni e qui mi duole riconoscere che invece di essere preparati e organizzati andiamo sempre troppo spesso alla 'rincorsa' di certe situazioni ottimali. La musica è una realtà decisamente importante, una questione di linguaggi, il jazz ha il suo, la classica ha il suo nelle varie epoche, il rock ha il suo nelle sue diverse componenti. Far capire i messaggi sonori credo sia fondamentale, ma a forza di abbassare il livello la capacità di interpretare il linguaggio si fa sempre più difficile.

È qui che occorre investire tempo, perché la nostra società è sempre di corsa, c'è un impoverimento del linguaggio soprattutto adesso con i nuovi strumenti tecnologici che per loro natura sono immediati e soprattutto sintetici, ma è difficile scrivere e spiegare messaggi complessi in poche righe. Einstein diceva che la semplificazione è una cosa intelligente e che va bene, ma forse a forza di semplificare adesso non riusciremo più a capire e ad interpretare, e se non abbiamo gli strumenti per codificare non siamo in grado di comprendere. Bolzano poi è una città votata all'ecologia, al movimento, allo sport, alla cultura. A Quest'ultima in particolare dedichiamo attenzioni in tutte le sue diverse dimensioni. Le orchestre giovanili, fondate dalla prima volta che è venuto qui il maestro Claudio Abbado, sono una realtà importantissima e poi da qui sono passate diverse orchestre con diversi direttori come Pierre Boulez, Giulini, giusto per citarne un paio, e tutti questi grandi artisti, con le loro interpretazioni, hanno contagiato questa realtà con la cultura che si trasferisce anche nella bellezza della vita. Io prima come funzionario e adesso come sindaco ci metto tutta la passione possibile e ho incentivato quella contaminazione culturale, perché secondo me la bellezza è proprio la capacità di saper interpretare i linguaggi e questo è quello che invito a fare in tutte le città e di tutte le diverse realtà. Certo bisogna crederci, e avere il coraggio di mettersi in gioco in tutti i campi, dalla sostenibilità, al turismo, alla cultura. Noi come città stiamo investendo moltissimo in teatri, strutture all'aperto, ci sono tutta una serie di manifestazioni dalla più piccola alla più grande ma ci tengo a dire che bisogna stare attenti alla qualità dell'offerta culturale e non alla quantità, perché a volte quando c'è tanto non è detto che sia di livello. Dobbiamo riappropriarci di quella voglia di conoscenza, di apprendere, di quell'entusiasmo che adesso sono venuti un po' meno, bisogna vivere pienamente la vita e riempirla il più possibile di contenuti belli, e per questo è molto importante investire nei giovani, nelle scuole e nelle università. LEONARDO PAOLETTI Sindaco di Lerici

Consapevoli che la promozione turistica è strettamente collegata alla natura culturale ed esperienziale del nostro territorio, stiamo lavorando per dare un’immagine di Lerici accogliente per chi ama una vita attiva, all’aria aperta, fatta di scoperte ed esperienze sia nell’ambito della pratica degli sport outdoor che delle semplici escursioni. Si sta lavorando molto sulla visibilità attraverso il portale turistico Lerici Coast, quindi seguendo la via telematica e interattiva, al fine di accompagnare i visitatori nella scoperta di Lerici e delle opportunità che essa offre, organizzando un sistema gestito da professionisti che curino in modo specifico il fattore umano, l’aspetto della comunicazione e la qualità del servizio. Questi sono i passaggi che riteniamo fondamentali per arrivare alla creazione di un consorzio tra operatori privati del settore, che devono rappresentare il vero elemento propulsivo a cui trasferire tutti gli strumenti attivati dall’Amministrazione comunale quale soggetti promotore. Tutto questo va di pari passo con la valorizzazione della cultura. Sta nascendo, proprio in queste settimane, la “Fondazione Lerici cultura Villa Marigola cultural center”, che avrà quale scopo principale la promozione di eventi e la valorizzazione di alcune ville storiche presenti sul territorio. L’amministrazione comunale investe inoltre una quota importante del proprio bilancio in eventi culturali che hanno cadenza stagionale, cercando di coprire tutti i segmenti caratteristici del nostro Golfo, conosciuto come Golfo dei Poeti: dalla cultura del mare (Lerici legge il mare), a quella classica (MythosLogos), quella di prodotti tipici (Mytiliade) e quella musicale (Lerici music festival), oltre a sostener il più antico premio letterario italiano, il Premio Lerici Pea.

LAURA GAGGERO Assessore Sviluppo Economico Turistico e Marketing Territoriale di Genova

A inizio 2020 il turismo genovese registrava un trend in forte crescita. A partire da marzo, con l’emergenza sanitaria e il conseguente lockdown, è stato necessario individuare un nuovo modo di comunicare la città, per proporre ai flussi di visitatori la destinazione Genova - spiega l'assessore al Turismo e Marketing territoriale Laura Gaggero – Abbiamo quindi creato una rete tra gli operatori turistici, connotando Genova come città esperienziale, in grado di offrire una vasta gamma di possibilità. In questo senso è nato il nostro City pass, una card turistica che consente di scoprire a prezzo scontato le principali bellezze della città e che anche quest’anno, dopo lo stop dei primi mesi, è ripartito con una promozione eccezionale: grazie alla collaborazione degli albergatori e degli operatori turistici, è stato possibile proporre un pacchetto integrato che comprende una notte gratuita e un City Pass per accedere a servizi diversificati, a seconda degli interessi. In questo modo – continua Gaggero - siamo riusciti a caratterizzare Genova come città esperienziale e a convogliare i turisti non solo in centro storico, ma anche sui forti, sull’antico acquedotto e nei nostri parchi storici con un occhio di riguardo al turismo sostenibile, del quale Genova è città leader in Europa. Per la ripartenza del turismo – dice ancora l’assessore - già dallo scorso anno l’amministrazione comunale ha organizzato eventi all’aperto; penso al Festival di Nervi quest’anno alla sua terza edizione, ma anche al Salone Nautico, che siamo riusciti a riproporre, unico in presenza nel Mediterraneo. Abbiamo puntato molto anche su musica, arte e bellezza, veri motori di benessere e di gioia per i genovesi e per i visitatori.

SERENA TONEL Assessore Attività Economiche e Teatri di Trieste

Buon pomeriggio a tutti, nel ringraziarvi per l'invito a partecipare a questa lodevole occasione di confronto ci tengo innanzitutto a portare i saluti del sindaco . Ho ascoltato con molto interesse l’introduzione del presidente Re Mind Paolo Crisafi, gli interventi precedenti, ed effettivamente ci sono dei motivi comuni rispetto a quello che è la gestione del turismo, soprattutto in questo momento post pandemico. Se il sindaco fosse stato qui avrebbe detto che stiamo vivendo un momento magico e pirotecnico, scherzando un po' su quello che è il fermento che Trieste sta vivendo. Sicuramente è una meta forse un po' nuova che a livello italiano si sta conoscendo sempre di più e si sta attestando, mentre a livello internazionale avevamo già dei flussi importanti da qualche anno coltivati nel tempo. Ecco il Covid per noi è arrivato in un momento in cui le stime di crescita, rispetto all'anno precedente al 2019, avrebbero segnato sicuramente un ulteriore boom turistico, soprattutto da parte dei turisti italiani, ma anche un'ulteriore crescita a livello internazionale. Questo boom ci ha posto un po' davanti al problema di come gestire tutto ciò che riguarda l'ambito dei servizi turistici.

Una crescita abbastanza repentina comporta il fatto che sicuramente da una parte ci sono dei prodotti turistici da offrire, c'è interesse, ma molto spesso quello che accade è che devono essere organizzati in modo sistemico e quindi subentra appunto il tema dell'organizzazione dei servizi e della messa a sistema degli stessi.

Abbiamo colto l'occasione di questa pausa forzata per fare una riflessione proprio in questo periodo, nel momento della ripresa che già vede un ritorno del turismo nella nostra città, ci siamo dotati di 'Trieste Convention & Visitors Bureau', uno nuovo strumento realizzato tra il Comune e la Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, proprio per cercare di mettere a sistema tutti questi elementi ed essere molto più efficienti ed efficaci sia nell'analisi di quelli che sono i flussi turistici, sia nella formazione degli operatori e soprattutto appunto nell'organizzazione, come dicevo prima, dei servizi turistici e dei prodotti turistici. Questa è sicuramente una grande novità per noi, un grande impegno e anche se effettivamente la polpa su cui lavorare come città è effettivamente tanta, in questo momento abbiamo delle grandi prospettive di crescita nel turismo congressuale. Nell'estate del 2020 infatti abbiamo inaugurato un centro congressi che intende essere il più grande del Triveneto, l'abbiamo fatto in un momento in cui effettivamente non è stato possibile esplicare quelle che sono le potenzialità del turismo e dell'industria congressuale, ma conosciamo bene quali sono le prospettive di crescita. Abbiamo poi dei forti interessi nel settore croceristico, anche in conseguenza un po' a quella che è anche la situazione di Venezia. Il settore croceristico per noi è molto importante, riusciamo ad organizzare anche dal punto di vista logistica la presenza dei turisti della croceristica grazie alla vicinanza dell'aeroporto ma anche della stazione dei treni molto vicina al terminal dei passeggeri, e anche la posizione favorevole dal punto di vista geografico rispetto a quella che è tutta la Mitteleuropa e l'Europa dell'Est. Altri focus per noi interessanti sono quelli del turismo didattico scientifico, vista anche la significativa presenza di enti scientifici di eccellenza, e quindi anche un investimento di tipo infrastrutturale culturale che noi stiamo portando avanti con la costruzione di un museo del mare e della tecnologia legata al mare.

Stiamo poi allestendo un museo della letteratura e stiamo facendo degli investimenti importanti nella zona del porto vecchio, area di sviluppo strategico per noi molto importante, che riusciremo ad implementare grazie anche ai fondi del PNRR, che sono circa 40 milioni di euro, cifra significativa che permette di investire su questo tema. Poi ovviamente ci stiamo concentrando anche su altri focus più tradizionali, temi classici come il turismo culturale e soprattutto quello teatrale, vista la dose massiccia di teatri che abbiamo nella nostra città. Tutto questo ci porta ad essere mediamente ottimisti rispetto a quello che è la crescita del turismo nella nostra città, come punto di riferimento anche per un territorio limitrofo che non è amplissimo ma che comunque può in sinergia aiutarsi ed essere aiutato rispetto a queste dinamiche. Concludo facendo un grande in bocca al lupo a tutti i colleghi presenti e non a questo Gran Tour Re Mind, in questa fase che ci vede protagonisti e impegnati nel cogliere tutte le opportunità conseguenti a un momento di stop, per ripartire al meglio e più forti di prima.

SIMONE VENTURINI Assessore alla Coesione Sociale – Turismo – Sviluppo Economico – Lavoro e Residenza di Venezia

Venezia sta ripartendo dopo un periodo molto difficile causato dalla pandemia, che ha colpito in maniera ancora più profonda le città d’arte. Sta ripartendo dalla cultura e dalla sua bellezza unica e sta lavorando per favorire un ritorno del turismo che sia rispettoso del decoro della città. La ripartenza di Venezia ha una data precisa: il 22 maggio, poco più di un mese fa, è andata in scena l’inaugurazione della 17esima Biennale Architettura, il primo grande evento in presenza a livello nazionale, che ha preceduto di pochi giorni l’apertura del Salone Nautico all’Arsenale, che ha attirato in città nel giro di poco meno di due settimane almeno trentamila visitatori appassionati di nautica. Numeri importanti, soprattutto se si tengono in considerazione gli scenari cui purtroppo ci eravamo abituati: città d’arte deserte e attività sospese. A Venezia abbiamo accelerato la campagna vaccinale il più possibile, portando le dosi praticamente sotto casa di anziani e cittadini “deboli” attraverso anche un vaporetto vaccinale che ci ha permesso di raggiungere in poco tempo le isole della nostra laguna. Solo attraverso i vaccini, infatti, potrà esserci una piena e definitiva ripartenza per la città e per l’Italia intera. Abbiamo lavorato poi per la riapertura a luglio dei voli intercontinentali, fondamentali per riportare i turisti extraeuropei in città. La città è pronta a riaccogliere i turisti e si è attrezzata per garantire una gestione dei flussi all’altezza, attraverso una smart control room ipertecnologica in grado di contare gli accessi in centro storico in tempo reale e di prevedere (prevenendoli) eventuali problemi causati da assembramenti eccessivi. Si tratta di una novità a livello nazionale, grazie a un investimento ingente dell’Amministrazione comunale, che sfrutta l’intelligenza artificiale e una rete di telecamere di ultima generazione che è stata ulteriormente sviluppata, sia per quanto riguarda il traffico pedonale, sia per quello acqueo. Ciò senza dimenticare che Venezia è una città viva e vitale, dove la gente abita e lavora: per favorire la residenzialità negli ultimi mesi sono stati pubblicati numerosi bandi per le case pubbliche in cui sono state favorite giovani coppie e lavoratori che, altrimenti, non avrebbero avuto la possibilità economica di acquistare un appartamento a Venezia a prezzi di mercato. I bandi hanno riguardato sia il centro storico che le isole, permettendo di portare nuove famiglie a Venezie ed evitando che altre si trasferissero in terraferma. Ciò che Venezia chiede, però, sono strumenti normativi straordinari per gestire una città unica nel suo genere: solo attraverso quest’ultimi è possibile regolamentare l’affittanza turistica breve (il fenomeno Airbnb per capirsi) e la deriva causata dalle liberalizzazioni nel commercio, che a Venezia significano anche negozi di paccottiglia. Venezia è la città della musica per antonomasia ed è stata una grande emozione per tutti assistere al Faust di Gounod, che il 25 giugno ha aperto la stagione lirica della Fenice, anticipata da uno spettacolo, in occasione di una delle prove della messa in scena, riservato esclusivamente ai giovani dai 18 ai 30 anni. Un modo per avvicinare le giovani generazioni alla cultura e per scrivere insieme il futuro di Venezia partendo proprio da loro, i giovani.

GIORGIO COPPARONI Vice Sindaco di Mogliano Veneto

Un saluto e un ringraziamento ad organizzatori e illustri ospiti e consentitemelo un abbraccio virtuale alla nostra Ekaterina. Mogliano Veneto, città di circa 27.000 abitanti, situata a cavallo tra due province, Venezia e Treviso, ed attraversata dal Terraglio, strada provinciale napoleonica con decine di ville venete dell’età del Tiepolo, antiche dimore di vacanza dei nobili veneziani. Vanta, tra i suoi concittadini illustri, lo scrittore Giuseppe Berto, autore del Male Oscuro e di Anonimo Veneziano, la cui figura è ogni anno ricordata attraverso la realizzazione del Premio Letterario Giuseppe Berto, dedicato ad un’opera prima di narrativa edita, il grande incisore Giambattista Piranesi al quale, presso il locale Centro d’Arte e Cultura Brolo, è stata appena dedicata una mostra delle sue famose Carceri d’Invenzione, la cantante lirica Toti Dal Monte, e Toni Benetton, scultore del ferro, le cui macroscopiche opere sono visitabili nella relativa villa museo. È tra l’altro, sede amministrativa nazionale delle Assicurazione Generali, e punto di riferimento di un territorio più ampio relativamente all’offerta culturale, che spazia da rassegne estive presso il teatro all’aperto recentemente dedicato a Giorgio Gaber, fino al riutilizzo di una antica filanda per rassegne teatrali con nomi di rilievo nazionale. Mogliano ha la consapevolezza di essere una eccellenza culturale, elemento sul quale l’Amministrazione Comunale punta sostenendo a vario titolo tutti i soggetti del territorio promotori di eventi, poiché crede fermamente che la cultura possa e debba essere non solo risposta ai bisogni di una collettività, ma anche un volano economico capace di provocare un effetto positivo per gli operatori del territorio. Nondimeno, è importante sottolineare che il tema della mobilità, in termini di servizio per l’ambito culturale e turistico, rischia costantemente di penalizzare il territorio facendolo avvertire come una periferia. Per la nostra Amministrazione tema centrale è quello delle interconnessioni di superficie, la necessità di investire su una mobilità sostenibile e pubblica che sia bene organizzata, sviluppare una logica di servizio per il turista (Mogliano in epoca pre-Covid vantava una accoglienza turistica nelle strutture ricettive – alberghi, B&B, ecc. – analoga a quella del capoluogo di provincia, Treviso) che spesso sceglie di soggiornare a Mogliano Veneto per la vicinanza geografica a Venezia e per la sua centralità rispetto al Veneto, salvo poi avere il problema, una volta arrivato, di come raggiungerla fisicamente. Ecco, la nostra mission politica è quella di trasformare questa “terra di mezzo” e quante sono le terre di mezzo italiane, apparentemente senza una sua identità, in un vantaggio reale per chi ci vive e per coloro che vengono per soggiornarvi. Ancora grazie dell’opportunità.

CENTRO

ROBERTA TARDANI Sindaco di Orvieto

Orvieto città viva, esperienza autentica. Con questo claim la nostra città è tornata a promuoversi dopo il primo duro lockdown puntando non solo sulle meraviglie che ci ha lasciato in eredità una storia di 3mila anni. Una città viva che ha subito riaperto le porte dei suoi monumenti principali prenotabili e acquistabili on line in tutta sicurezza, cosa non scontata per una piccola realtà di 20mila abitanti come la nostra. Tra questi il celebre pozzo di San Patrizio, primo monumento sotterraneo in Italia a riaprire che si è di fatto “scoperto” Covid free sin dalla costruzione con un ingresso e un’uscita separati e le sue scale elicoidali che si incrociano ma non si incontrano. Una città viva perché ricca di eventi e manifestazioni con il teatro Mancinelli tra i primi in Italia a riaprire con la musica lirica del festival internazionale Spazio Musica che ha vinto un premio europeo per le best practices utilizzate per garantire la presenza dell’orchestra sfruttando anche la platea. Una esperienza autentica perché dopo le restrizioni e le limitazioni dell’emergenza sanitaria che ci hanno allontanato e reso tutto virtuale abbiamo voluto puntare sulle persone, sul contatto umano, sullo scambio di storie, sulla possibilità di immergersi completamente non solo nella bellezza della nostra città ma nel nostro stile di vita, nel buon vivere, sentendosi non ospiti o visitatori ma cittadini temporanei.

PIERLUIGI DI STEFANO Assessore Attività Produttive, Fiere Mercati e Sagre, Marketing Territoriale, Smart City di Avezzano

Buongiorno a tutti, ringrazio per l’invito e vorrei iniziare subito dicendo che ho ascoltato con molto piacere gli interventi che mi hanno preceduto, in particolare quello del sindaco di Orvieto, soprattutto per la passione che la contraddistingue e che condivido nel parlare della mia realtà locale. Avezzano è una cittadina dell’entroterra abruzzese, una piccola realtà di 42 mila abitanti che negli anni ha subito diversi sconvolgimenti, l’ultimo dei quali è stato un terremoto devastante, quello del 1915, il secondo diciamo più potente d’Italia dopo quello di Messina che ha raso al suolo la nostra città e che quindi ha anche annullato la nostra cultura, le nostre radici storico-culturali, antropologiche. Dal 1915 quindi siamo ripartiti ricostruendo, cono una storia recente, e stiamo puntando moltissimo sulla riscoperta dei nostri valori storici, turistici e sociali ante il 1915. Un altro grande sconvolgimento della nostra terra, la Marsica, è stato appunto il prosciugamento voluto dal principe Alessandro Torlonia a fine’800 del lago del Fucino, bacino idrico che caratterizzava la nostra terra, terzo lago d’Italia prosciugato con un’opera poi di bonifica di una piana che oggi è diventata un orto importante italiano dove si producono tanti prodotti ortofrutticoli tra cui le famose patate di Avezzano che sono il nostro prodotto per eccellenza del nostro territorio. Stiamo lavorando tanto a livello turistico e a livello culturale, nonostante le difficoltà derivanti soprattutto dalla pandemia di Covid che ha colpito tutta l’Italia e ultimamente la regione Abruzzo in particolar modo, però siamo convinti che grazie alla cultura e grazie al turismo possiamo ripartire, e lo stiamo facendo con eventi di qualità, provando ad alzare il livello e provando a caratterizzarci per eventi che abbiano anche le cosiddette economie di scala e cioè che portino beneficio oltre che agli operatori culturali, anche all’intero territorio. Stiamo puntando molto anche su altri eventi, avremo un circuito di macchine d’epoca che ormai ha raggiunto degli standard qualitativi altissimi, al pari quasi delle mille miglia, il circuito Avezzano, che porterà in città le migliori auto d’epoca d’Italia, e stiamo lavorando anche su eventi culturali di prestigio, avremo Ron e la PFM in concerto, avremo una kermesse estiva di teatro molto importante soprattutto dedicata ai bambini e stiamo studiando una formula itinerante per fare un evento di musica classica che coinvolga tutta la città, soprattutto le periferie, prendendo un po’ a modello l’estate romana degli anni’70 , per collegare alla cultura anche la riscoperta dei territori dimenticati e quindi delle periferie urbane. Per quanto riguarda invece il turismo, abbiamo da poco vinto un bando della regione Abruzzo per la creazione anche di un Info Point nella nostra città, che possa mettere in rete tutte le potenzialità dei privati che si stanno sviluppando in un luogo che è diciamo un’anticamera del Parco Nazionale d’Abruzzo e che punta soprattutto a un turismo nell’epoca della transizione ecologica, infatti stanno nascendo nella nostra città molte realtà come bike touring, turismo sostenibile, turismo sensoriale, che stanno avendo già un discreto successo. Il compito dell’amministrazione è quello di caldeggiare e promuovere queste attività e credo che lo stiamo facendo nel migliore dei modi, mettendoci impegno, passione e soprattutto sostenendole anche economicamente.

Un importante evento con il quale apriremo la stagione estiva il 9 luglio pv sarà il Premio d’Angiò che viene assegnato ogni anno a personalità autorevoli della nostra nazione e sono contento che nel 2021 vedrà la premiazione di Paolo Crisafi presidente di Re Mind. Il premio, che verrà presentato il 1 luglio alla Camera dei Deputati, viene promosso dal Ministero della Cultura, dal Centro Studi Culturale Carlo I d’Angio’, dalla Città di Avezzano, dalla Regione Abruzzo e dall’Associazione Argos – Forze di Polizia. Il direttore artistico del premio è il maestro Danilo Murzilli. Questo premio è una rievocazione storica della cosiddetta battaglia di Tagliacozzo, citata anche nella Divina Commedia di Dante Alighieri, battaglia che nel 1268 cambiò, nel nostro territorio, le sorti dell’Italia intera in cui si sfidarono guelfi e ghibellini, e in cui Corradino di Svevia perse questa battaglia contro Carlo d’Angiò e l’Italia passò nel nostro territorio, dal dominio ghibellino a quello guelfo. Questa battaglia viene rievocata con un evento storico nella nostra piazza del Risorgimento.

CECILIA DEL RE Assessore al Turismo di Firenze

Le iniziative avviate dal Comune di Firenze per accompagnare la “ripartenza” e la rinascita dei territori puntano sul tema del digitale perchè, grazie a fondi europei Pon Metro, si è realizzato il portale e l'App Feel Florence che ha avuto il merito di coinvogliare e far riportare sullo strumento digitale i quarantuno comuni dell’area fiorentina. Quest'ultimo consente quindi sia di delocalizzare i flussi turistici, come da direttivo del nostro programma di mandato, sia tramite il suggerimento di nuovi e accattivanti percorsi ed esperienze in grado di guidare il turista anche al di fuori dei luoghi più battuti, sia indicando le aree più congestionate in tempo reale in modo da ridurre l'overcrowding turistico e proporre mete alternative. La ripartenza del Comune di Firenze ha visto poi i comuni dell'area metropolitana collaborare assieme anche al privato per promuovere pacchetti alternativi che comprendono zone meno visitate. Altra iniziativa avviata in collaborazione con la Destination Florence CVB vede la nascita della piattaforma 'Be.Long' quale strumento per attrarre a Firenze smart workers, creatori di startup e studenti attraverso servizi di accoglienza e agevolazioni, rendendo la città una destinazione per affitti a medio e lungo termine in grado di dare risposta ai loro bisogni.

SUD E ISOLE

LEOLUCA ORLANDO Sindaco di Palermo

Buon pomeriggio a tutti, ringrazio per questo invito e per questa opportunità di evidenziare una realtà come quella della città di Palermo per cui il tema del turismo, sia in termini economici che culturali, è tanto importante da indurmi a trattenerne la delega, ma non è l’unica preoccupazione del polo urbano, infatti vorrei oggi in questa sede rendere manifesto quanto ci si stia occupando anche di altri aspetti all’interno di una visione più ampia che guarda al capoluogo siculo a 360°.

La città di Palermo stava attraversando un momento di straordinaria crescita fino al marzo del 2020, che si è poi bruscamente interrotta, il capoluogo siciliano infatti era, tra le città italiane, quello che aveva percentualmente il maggiore aumento di turismo internazionale. È chiaro che tutto questo si sia fortemente bloccato in questo lungo periodo, ma noi abbiamo lavorato alacremente per essere pronti alla ripresa e finalmente questa ripresa comincia a vedersi, grazie ad una progettualità che nasce dalla nostra città, che non è simile al modello delle altre realtà europee, ma trattasi di una città medio-orientale in Europa che la rende unica, e di cui siamo molto orgogliosi.

Palermo nasce come città fenicia, è una tipica città mediterranea, dove polo urbano e campagna si intrecciano in una straordinaria sintesi ben ravvisabile nel centro storico e adesso stiamo avendo i benefici di una più che decennale operazione di riqualificazione delle periferie.

Il centro storico è diventato finalmente un punto di riferimento, un nodo nevralgico, un attrattore straordinario che ha ospitato nel 2018 numerosi eventi culturali, tra cui la più grande biennale di arte contemporanea itinerante d’Europa, essendo stata in quell’anno capitale italiana della cultura.

Oltre alla vocazione artistica culturale che la città ha per sua natura, Palermo presenta anche un’importante dimensione mosaicale su cui abbiamo investito molto. Le numerose sfaccettature che la contraddistinguono, la sua poliedricità data anche dalle numerose e diverse radici storiche e culturali. consentono a chiunque si rechi in città di sentirsi come a casa propria. A tal proposito abbiamo praticato assiduamente la cultura dell’accoglienza sia per i migranti sia per i turisti, proprio per permettere a tutti di avere la percezione di vivere, soggiornare, risiedere in un luogo familiare e soprattutto ospitale.

In questa prima fase stiamo puntando molto sul turismo di prossimità ovviamente, un turismo italiano, ma dal 1° di luglio avremo 91 città al mondo collegate con voli diretti alla città, e questo farà crescere in maniera esponenziale la presenza turistica internazionale nel capoluogo. Anche il nostro porto ha ripreso adesso le proprie diverse attività grazie soprattutto alle crociere che arrivano in città, facendo sbarcare ogni giorno moltissimi turisti, i quali progressivamente decidono di allungare il loro periodo di permanenza anche a tre giorni di media, cosa a cui stiamo puntando perchè la permanenza di tre giorni di media è una sosta decisamente significativa e di maggiore impatto economico. Negli ultimi periodi poi la città si è modernizzata anche da un punto di vista tecnologico grazie alla creazione di numerose aree wifi-free, anche questo rappresenta un motivo aggiunto di attrazione oltre al fatto che si sia scelto di investire sulla mobilità sostenibile a cominciare, come tutti gli altri sindaci, dagli esperimenti delle aree pedonali. Oltre ai servizi di bike-sharing e taxi-sharing, una nota a parte merita il servizio di car-sharing di cui è dotata la città, poichè rappresenta l’unica realtà in Europa che prevede questo servizio anche per coloro che hanno disabilità motoria.

Nel giro di pochi anni siamo diventati un punto di riferimento per gli investimenti e proprio in questi giorni sono state completate le opere iniziate prima dello scoppio dell’emergenza sanitaria, ad esempio sono stati restaurati e riaperti due alberghi, uno da Sir. Rocco Forte e l’altro, quello delle Palme, grazie ad una serie di investimenti anglo-britannici. Sono molti poi gli investitori privati che vengono da tutto il mondo soprattutto per ragioni artistiche e culturali, nello specifico per recuperare edifici nel centro storico e per promuovere collezioni, ad esempio con Palazzo Butera di Massimo Valsecchi abbiamo adesso uno dei più importanti musei italiani di arte contemporanea. Abbiamo predisposto tutta una serie di iniziative volte all’accoglienza, puntando moltissimo su questa dimensione culturale promuovendo numerosissime iniziative, festival, abbiamo riaperto lo splendido teatro Massimo con un concerto diretto da Riccardo Muti, e in qualche misura il nostro obiettivo è quello di essere sempre di più un punto di riferimento per una dimensione comunitaria inclusiva: la strada intrapresa da Palermo è quella di una città eccitante, sicura e non cara, il nostro motto è infatti “Exciting, Safe, Not Expensive”. Palermo è una realtà “Exciting” perchè è un centro vivo e attivo; ha avuto il riconoscimento Unesco proprio per la sua tradizione bizantina e arabo-normanna, e quindi anche storicamente invita e promuove un clima favorevole per l’integrazione verso chi proviene anche da realtà molto diverse del mondo. Altro elemento importante che ci contraddistingue è la volontà di permettere alle diverse forme artistiche di avere propri spazi di azione, infatti abbiamo predisposto non solo luoghi per praticare street art, ma abbiamo messo a disposizione di artisti e musicisti anche decine e decine di edifici dove appunto possono realizzare le loro opere.

Palermo è una città “Safe”, nel senso di sicura e ben organizzata, non tutti infatti sanno che è uno dei centri più sicuri d’Italia, con il minor numero di delitti in relazione ovviamente al numero di abitanti, una cosa che sicuramente è rassicurante e quindi invoglia il turista a venire e a partecipare alle sue diverse offerte riscontrando una dimensione particolarmente ospitale e decisamente sicura.

Infine Palermo è una città “Not Expensive”, e proprio questa dimensione la rende attrattive, non soltanto per gli investimenti immobiliari ma anche e soprattutto per i turisti che scelgono di fermarsi anche più a lungo proprio per questa caratteristica più cheap che contraddistingue il polo urbano.

Non ho fatto volutamente riferimento ai numerosissimi edifici storici, monumenti e luoghi di interesse nonchè al turismo balneare e alle innumerevoli realtà limitrofe alla città, anch’essi grandi attrattori, perchè ci tenevo a porre l’accento sulla dimensione dell’inclusività e dell’accoglienza che ci contraddistinguono: a Palermo infatti non esistono stranieri, ma esistono solo palermitani.

MARIO BOLOGNARI Sindaco di Taormina

La città di Taormina aveva segnato il risultato storico di oltre un milione e centomila presenze turistiche nel 2019. Nei primi due mesi del 2020 si era registrato un ulteriore incremento del venti per cento. La lunga crisi pandemica ha fatto crollare questi numeri di oltre il settanta per cento. Le difficoltà permangono in ragione dell’alta percentuale di stranieri che compongono il nostro mercato. Fin dalla sua fondazione, oltre duemila cinquecento anni fa, la città si è sviluppata sempre nello stesso sito, accumulando strutture architettoniche e reti urbane dall’antichità classica al mondo contemporaneo su strati che permangono le une sulle altre. Abbiamo così pensato che la ripartenza dovesse puntare su questa caratteristica, che ha nel Teatro Antico il suo centro ideale e materiale. Siamo ripartiti dal Taormina Book Festival, per proseguire con il Taormina Film Festival e successivamente con un cartellone di spettacoli musicali, operistici, teatrali che si svolgeranno fino al 4 ottobre. Puntiamo ad agire sul cervello, sul cuore, sull’anima delle persone che sono rimaste chiuse per oltre quindici mesi e far tornare loro la voglia di pensare positivamente alla esperienza del viaggio, spingendoli, con l’arte e la cultura, a pensare al futuro con ottimismo. Faremo un bando internazionale per affidare a privati la gestione del Palazzo dei Congressi, per una nuova frontiera di turismo congressuale e fieristico finora molto marginale per la nostra realtà.

STEFANIA D’OTTAVIO Assessore Attività Produttive – Centro Storico – Cultura di Potenza

Nel primo lockdown, l’assessorato alla Cultura della città di Potenza ha posto in essere la realizzazione del Piano Triennale della Cultura, realizzato da una task force di nove professionisti. Il Piano Triennale della Cultura è l’espressione di una forte volontà politica da parte dell’Amministrazione Comunale di Potenza, città capoluogo, di assumere, tra i principali fattori qualificanti della sua azione amministrativa, la cultura quale motore per il consolidamento della dimensione sociale e identitaria. Filosofia e significato di questa impostazione sono chiaramente esposti nei 20 punti programmatici che fanno da cornice al Piano. Questa Amministrazione è dunque pienamente consapevole del ruolo della cultura nella nostra società e dell’importanza che essa assume nella generazione dei processi di crescita civile e di sviluppo economico sia in senso lato che in senso stretto. Cultura è al contempo eredità e innovazione. Tale consapevolezza impegna a custodire la memoria del passato, a favorire percorsi di valorizzazione di questa eredità storica e culturale su cui, in gran parte, si fonda la nostra identità di comunità. Una identità arricchita da molteplici apporti e contaminazioni e dal genio creativo dei protagonisti della scena sociale, culturale e produttiva contemporanea. Innovazione e tradizione sono termini complementari: nulla nasce senza un confronto, un termine di riferimento, anche quando questo viene negato. Creare un ambiente che favorisca l’arte e la cultura è un compito fondamentale per chi amministra ed è un indicatore del grado di civiltà di una comunità.

Con questo spirito abbiamo intrapreso questo percorso di costruzione di una visione e di una strategia culturale per il prossimo triennio, avvalendoci del contributo volontario di professionalità che hanno immediatamente recepito la serietà con cui intendevamo procedere per rilanciare un protagonismo della città in tale ambito. Un’esigenza – la nostra – peraltro fondata sulla comprensione del contributo diretto e indiretto che la cultura offre all’economia e all’occupazione. Studi autorevoli, infatti, evidenziano l’apporto crescente, e in controtendenza rispetto agli andamenti economici complessivi, che il sistema produttivo culturale e creativo è in grado di determinare. Per ogni euro in cultura l’indotto generato è pari ad 1,8 in altri ambiti. Come ricorda il Piano triennale dello spettacolo della Regione Basilicata 2019-2021 “le professionalità legate alla cultura sono dunque anche imprese, lavoro, economia, crescita, investimento nel futuro della città e dei piccoli centri, dei borghi e delle periferie, perché capaci di immaginare spazi vivi e nuove progettualità, creatività e nuove opportunità di condivisione e di comunità”. Molte sono le iniziative e le associazioni che animano la realtà cittadina e rilevante è l’impegno per assicurare a tutte opportunità di crescita e di consolidamento. È a questo mondo della creatività sociale e culturale che l’azione politica-amministrativa guarda con particolare attenzione ricercando nuove forme di sostegno e di valorizzazione. Porre tra gli assi fondamentali dell’azione politica la cultura significa per la nostra città puntare con determinazione sul rinnovamento dell’immagine della città, su una diversa reputazione e dunque su una crescita di notorietà ed attrattività beneficiando di tutte le ricadute che tale nuova condizione è in grado di dispiegare: dal miglioramento della qualità della vita di quanti ci abitano al sostegno all’economia locale, grazie ad una sua maggiore attrattività.

Attraverso la cultura è altresì possibile attivare virtuose relazioni con le altre comunità regionali a partire Piano Triennale della Cultura della Città di Potenza – 3 da quelle del suo hinterland, proporsi come palcoscenico delle migliori espressioni ed attività culturali in ambito regionale e svolgere quel ruolo di servizio, a favore di una più vasta comunità, che è nel DNA delle città capoluogo. Da qui la volontà di promuovere network tra i comuni e di sostenere la creazione di una vasta rete di offerta territoriale a partire da una più stretta relazione con i “grandi attrattori” presenti nell’hinterland. Ma Potenza ha altresì necessità di sviluppare iniziative di cooperazione e partecipazione a reti nazionali ed internazionali sostenendo, a tal fine, quel protagonismo della filiera culturale e quelle iniziative in grado di strutturare queste relazioni per divenire città ospitante di eventi di grande rilevanza, sede di laboratori creativi, luogo dotato di una offerta culturale all’altezza della sua vocazione. Un’offerta culturale che intendiamo potenziare creando una rete di luoghi emblematici dove sarà possibile fruire, in modo permanente, delle diverse espressioni di arte e di cultura, della narrazione della storia della città e dei protagonisti della vita culturale lucana. Questo scenario sarebbe incompleto se non sottolineassimo l’importanza della presenza di molteplici presìdi ed istituzioni culturali e formative e la correlata presenza di tanti giovani che frequentano la città per motivi di studio e la cui domanda di beni e servizi culturali non può non trovare una risposta adeguata. L’arte e le arti performative in particolare sono inoltre un importante veicolo di inclusione sociale e diverse sono le esperienze virtuose di welfare culturale. Un campo questo che l’Amministrazione Comunale di Potenza intende valorizzare orientando il mondo associativo a proporre progettualità con particolare attenzione al mondo degli anziani, specie se in condizione di solitudine, ai disabili, ai malati, alle persone in difficoltà, confermando quanto già esplicitato nel proprio progetto politico-programmatico. Molteplici sono dunque le sfide che intendiamo raccogliere avendo ben chiari il ruolo e la funzione del pubblico e del privato, le responsabilità dirette ed il ruolo di facilitatore che in molti casi l’Amministrazione comunale, e per suo conto l’Assessorato alla Cultura, può e intende svolgere. Questo compito sarebbe stato ancora più arduo se non ci fossimo avvalsi del prezioso contributo del gruppo di lavoro coordinato da Gianpiero Perri e composto da Rosario Avigliano, Gianfranco Blasi, Angelo Castellucci, Maria Gerardi, Silvio Giordano, Vincenzo Izzi, Canio Sabia, Mariangela L. Santarsiero.

ALESSANDRO SORGIA Assessore alle Attività Produttive, Turismo e Promozione del Territorio di Cagliari

Il tema proposta da questo interessante webinar si è coniugato benissimo con le deleghe a me conferite dal Sindaco di Cagliari circa un anno fa, ossia attività produttive turismo e promozione del territorio. Un termine molto sentito oggi, ossia il Turismo sostenibile che può essere così definito come quella forma di turismo che soddisfa i bisogni dei viaggiatori e delle regioni ospitanti però allo stesso modo protegge e migliora le opportunità per il futuro. A questo si può implementare un turismo integrato a 360 gradi, secondo le varie sfaccettature, tenendo in grande considerazione il cosiddetto turismo esperienziale, che è molto ricercato dal turista. Un turismo che è rispettoso dell’ambiente, interesse socio culturale che l’intero viaggio si sfoga nel rispetto ma anche nell’interesse della popolazione che ospita il turista. Un turista che si reca in un luogo dove predilige strutture ricettive che usano personale locale che non dev’essere sottopagato e in generale presso aziende locali così da migliorare realmente l’economia della città che viene visitata dal turista. Se da uno studio dell’Università di Bergamo di qualche anno fa, è emerso che il 70% dei turisti italiani sceglie le destinazioni delle proprie vacanze in base ai cibi da consumare, ecco che allora il turismo enogastronomico assume una posizione di fondamentale importanza.

Sulla base di questo percorso virtuoso potremo domandarci perché spesso e volentieri i prodotti locali non decollano nonostante l’eccellenza raggiunta nella loro qualità in tantissimi casi. Si potrebbe e dovrebbe a mio parere arrivare alla costruzione di un unico marchio di qualità riconosciuto non solo in Italia anche nel mondo.

Parliamo inoltre di turismo culturale: sarebbe bello puntare sulle bellezze di tutta Italia creando dei tour con un’azione sinergica tra le varie città e regioni per dare una spinta in più al turista che arriva dall’estero ma anche da diverse parti d’Italia. Dobbiamo puntare anche sulla destagionalizzazione avvantaggiati dal clima che assiste fortunatamente la Sardegna per quasi 12 mesi all’anno. Si aprono altri scenari come il turismo sportivo, coinvolgendo il mare, le coste ma non solo: si possono organizzare eventi sportivi per diversi mesi dell'anno. Senza dimenticare, per quanto ci riguarda, che Luna Rossa ha scelto il golfo di Cagliari come base dei propri allenamenti e anche la nazionale di vela che parteciperà alle prossime Olimpiadi di Tokyo ha scelto la città di Cagliari per i suoi allenamenti pre-olimpici e la cui responsabile Alessandra Sensini plurimedagliata nel windsurf alle Olimpiadi dei campionati mondiali ed europei, che ho avuto modo di conoscere, si è mostrata entusiasta della nostra città. Parliamo di un turismo e di un’intera filiera devastata dal Covid-19 più di altri. Bisogna ripartire tutti insieme con la speranza che i vaccini facciano il loro corso: gli arrivi consistenti da parte dei turisti nel mese di giugno e quelli dei primi giorni di luglio ci rendono ottimisti e ci fanno ben sperare per l’immediato futuro.

ROMA CAPUT MUNDI

VERONICA TASCIOTTI Assessora allo Sport, Turismo, Politiche Giovanili e Grandi Eventi Cittadini di Roma Capitale

È un onore rappresentare la Sindaca Virginia Raggi in occasione del “Gran Tour Remind – Politiche Culturali e Turistiche per la Conoscenza e lo Sviluppo Economico dei Territori”, in special modo nel giorno della ricorrenza dei Santi Pietro e Paolo, patroni di Roma. Un confronto importante fra le diverse anime del turismo italiano: ciascuna con le sue peculiarità, tutte insieme esercitano sul mercato dei viaggi un’attrattiva unica al mondo, che fa dell’Italia uno dei Paesi in cima alle preferenze dei viaggiatori. Dalle ricchezze artistiche, paesaggistiche, culturali, agli itinerari del verde, della gastronomia e dello sport, fino ai cammini della spiritualità e ai grandi eventi, l’offerta turistica nazionale è in grado di polarizzare i target più diversi. Fare rete fra territori, mettere va sistema le nostre eccellenze, condividere le buone pratiche per la pianificazione e la gestione dei flussi: sono queste le nostre carte vincenti, per concorrere al rilancio di tutta la filiera dell’accoglienza, nell’ottica di una ripartenza collettiva di cui tutti dobbiamo essere protagonisti.

LE DIMORE DEI SAPERI E DEI SAPORI

MASSIMO CIMATTI Presidente Onorario Agedi

Buongiorno a tutti, ringrazio come sempre Remind che ci fornisce l’occasione di confrontarci in questi bei momenti intensi e ringrazio il suo presidente Paolo Crisafi per tutto quello che sta portando avanti e per il suo costante impegno verso il nostro Paese. Vi parlo del progetto culturale che stiamo portando avanti da un paio d’anni ormai; un progetto turistico culturale che si realizzerà concretamente nella costituzione di una nuova catena alberghiera che ha come missione la valorizzazione della cultura italiana su tutto il suo territorio. Ogni metro di Italia è ricco di cultura e di storia, che spesso tuttavia non rappresentiamo appieno poiché ci soffermiamo solo sulle località note. La nostra catena alberghiera vuole invece svilupparsi nella media e piccola provincia al fine di far conoscere idealmente l’intero territorio nazionale, e per valorizzare e restituire l’esperienza dell’immensità della cultura presente in tutta Italia. Mi piace ricordare a tal proposito cosa è stato detto nel rapporto finale dall’UNESCO in occasione della conferenza mondiale sulle politiche culturali: «La cultura in senso lato può essere considerata come l’insieme degli aspetti spirituali, materiali, intellettuali ed emozionali unici nel loro genere che contraddistinguono una società o un gruppo sociale. Essa non comprende solo l’arte e la letteratura, ma anche i modi di vita, i diritti fondamentali degli esseri umani, i sistemi di valori, le tradizioni e le credenze». In questo senso, ritengo che lo sforzo maggiore che dovrà intraprendere questa catena alberghiera sarà quella di saper proporre al meglio i vari servizi turistici e, al contempo, di individuare sul territorio tutti quei cultori del patrimonio locale con i quali esaltare il patrimonio turistico dei vari territori. L’obiettivo finale è proprio quello di dare la possibilità a tutta la clientela di immergersi nella cultura italiana con delle esperienze originali e variegate, per far conoscere anche quei siti sconosciuti ai molti. Per fare solo un esempio, quanti nel mondo sanno che Acitrezza è il luogo che fa da sfondo all’Odissea? Era il luogo dove idealmente risiedeva il ciclope Polifemo, del quale si narra che nella discussione finale con Ulisse, arrabbiato e deriso, prese i massi fuori dalla sua caverna e li gettò in mare; ecco quei massi della leggenda oggi sono quegli scogli che si trovano davanti ad Acitrezza, un paese che non è sicuramente nei percorsi turistici più battuti ma che ha anch’essa una storia da raccontare e da restituire. Lo sforzo maggiore che dovrà compiere questo progetto, che probabilmente si chiamerà “Le dimore dei saperi e dei sapori”, è proprio quello di mettere in risalto tutta quella cultura di cui l’Italia è pervasa in ogni suo angolo, così da tramandare il nostro patrimonio e renderlo disponibile a tutti.

CONCLUSIONI

RENATO LOIERO Consigliere Parlamentare Senato della Repubblica e Membro Commissione Studio, Consulenza e Valutazione PNRR Turismo

L’Italia può essere definita il parnaso del mondo. Tutto si trova in Italia, da Roma al Rinascimento, da Venezia all’umanesimo, dalle spiagge di cobalto del sud alle candide vette dolomitiche. Bisogna esserne orgogliosi, ma anche degni e consapevoli di custodire un simile Patrimonio di unica bellezza. L’economia del turismo richiede di adottare, per la promozione dell’industria turistica, una attività a non elevato valore aggiunto, un approccio di sistema-Paese, utilizzando le possibilità offerte dalle tecnologie digitali e le risorse del PNRR per mettere in rete la infinita offerta turistica diffusa dei territori e potenziarne gli aspetti di sostenibilità.

Prima Edizione: Luglio 2021