Nuovi Reperti Per La Fauna Microlepidotterologica Degli Ambienti Forestali Del Parco Nazionale Della Sila, Area MAB Unesco (Lepidoptera Yponomeutoidea, Gelechioidea)
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BOLL. SOC. ENTOMOL. ITAL., 147 (2): 79-84, ISSN 0373-3491 15 AGOSTO 2015 stefano sCALErCIO* - Giuseppe LuzzI** - Michele LAuDATI** Nuovi reperti per la fauna microlepidotterologica degli ambienti forestali del Parco Nazionale della Sila, area MAB Unesco (Lepidoptera yponomeutoidea, Gelechioidea) Riassunto: Vengono segnalate per la prima volta nel territorio del Parco Nazionale della sila 10 specie di microlepidoptera sottolineando il loro interesse faunistico per l’Italia meridionale. Ethmia pusiella è segnalata per la prima volta in Calabria. Cedestis subfasciella, Ypsolopha ustella, Schiffermuelleria schaefferella, Herrichia excelsella, Harpella forficella e Mirificarma cytisella sono segnalate per la prima volta in Italia meridionale. Argyresthia goedartella, A. pruniella e Sophronia sicariellus sono segnalate per la prima volta in Italia centro-meridionale. Abstract: New records of microlepidoptera in forest habitats of the Sila National Park, MAB Unesco area (Lepidoptera Yponomeutoidea, Gelechioidea). Ten species of microlepidoptera are reported for the first time from the sila National Park and their faunistic interest for southern Italy is pointed out. Ethmia pusiella is reported as new for the fauna of Calabria. Cedestis subfasciella, Ypsolopha ustella, Schiffermuelleria schaefferella, Her- richia excelsella, Harpella forficella and Mirificarma cytisella are reported as new for the fauna of southern Italy. Argyresthia goedartella, A. pruniella and Sophronia sicariellus are reported as new for the fauna of peninsular Italy. Key words: Microlepidoptera, Fauna, Biodiversity, Calabria. INTrODuzIONE eella Gibeaux, 1983 segnalato per Lorica da Parenti Il territorio del Parco Nazionale della sila è (2000) e il Coleophoridae Coleophora pseudorepentis stato oggetto di diverse ricerche dedicate allo studio Toll, 1960 segnalato per Lorica da Baldizzone et al. della fauna lepidotterologica che hanno messo in evi- (1995). Altre specie sono ricordate in lavori dedicati a denza una elevata concentrazione di biodiversità in collezioni storiche come i Tortricidae Agapeta zoegana questo territorio ricco di elementi relitti come il (Linnaeus, 1767) e Cochylis hybridella (Hübner, 1813) Nymphalidae Brenthis ino (rottemburg, 1775) e di segnalati entrambe per Camigliatello da Trematerra endemismi propri dell’Altopiano silano come il (1992). segnalazioni occasionali sono presenti anche in Geometridae Itame messapiaria sohn-rethel, 1929 lavori dedicati ad altre aree geografiche come il Tortri- e lo scythrididae Scythris acarioides Bengtsson, cidae Pelochrista mollitana (zeller, 1847) segnalato per 1997. sersale da Trematerra (1993), o in revisioni di un genere Mentre la fauna dei macrolepidotteri diurni (ad come è il caso del Tortricidae Clavigesta purdeyi (Dur- es.: scalercio, 2002, 2014a; Parenzan & Porcelli, 2007) rant, 1911) segnalato per Longobucco da Larsen (2010). e notturni (ad es.: Parenzan & Porcelli, 2007; scalercio Di particolare interesse sono la presenza del et al., 2008; scalercio, 2014b) comincia a definirsi nei Crambidae Chrysocrambus brutiellus Bassi, 1985, de- suoi lineamenti fondamentali, la fauna microlepidotte- scritto per la prima volta proprio su esemplari di Lo- rologica è pressoché ignota in quanto sono conosciute rica (Bassi, 1985) e ora noto dell’Italia solo singole e isolate segnalazioni di pochissime specie centro-meridionale (Bassi, 1998), e dello scythrididae e mancano del tutto studi specifici. Alcune specie ven- Scythris acarioides Bengtsson, 1997 anch’esso de- gono citate in lavori di ampio respiro come lo scythri- scritto su esemplari silani raccolti a Croce di Magara didae Scythris villari Agenjo, 1971 segnalato per Lorica (Bengtsson, 1997) e a tutt’oggi noto solo per questo da Bengtsson (1997), l’Eriocottidae Eriocottis nicola- massiccio montuoso. *stefano scalercio, Consiglio per la ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria, unità di ricerca per la selvicoltura in Ambiente Mediterraneo, Contrada Li rocchi, 87036 rende (Cs), Italia. E-mail: [email protected] **Giuseppe Luzzi, Michele Laudati, Ente Parco Nazionale della sila, Via Nazionale, 87055 Lorica, san Giovanni in Fiore (Cs), Italia. E-mail: [email protected] 79 SCALERCIO - LUZZI - LAUDATI Lo scopo di questo contributo è di incrementare radure occasionalmente pascolate delimitate a le conoscenze sulla fauna microlepidotterologica di monte da un bosco a Pinus laricio e a valle da un questo importante territorio segnalando solo le specie bosco ripario a Populus spp., Salix spp. e Alnus per le quali mancavano segnalazioni per il meridione o glutinosa (L.) Gaertn.; la cui presenza era nota per la Calabria. b. Fossiata, Longobucco (Cs), 1300 m, 39°23’43”N, 16°35’55”E. L’area è attraversata dal corso del MATErIALI E METODI Fiume Cecita lungo il quale si sviluppa un bosco Le località indagate (Fig. 1) sono caratterizzate ripario discontinuo ad Alnus glutinosa. Il paesag- da una copertura forestale variabile, ma sono general- gio è dominato da boschi di Pinus laricio; mente dominate da Pinus laricio Poiret a cui si asso- c. Lago Cecita, spezzano della sila (Cs), 1163 m, ciano specie di diverse latifoglie. Di seguito se ne 39°23’12”N, 16°33’05”E. La località di raccolta è fornisce una descrizione dettagliata: situata ai margini del lago presso cui si sviluppa a. Croce di Magara, spezzano sila (Cs), 1390 m, una formazione riparia a Salix spp. con sporadici 39°19’21”N, 16°28’29”E. L’area è attraversata dal esemplari di Alnus glutinosa che si continua sui corso del Fiume Neto ed è caratterizzata da piccole versanti con una pineta a Pinus laricio; Fig. 1. Localizzazione dei siti di raccolta. a – Croce di Magara; b – Fossiata; c – Lago Cecita; d – Vivaio sbanditi. 80 Nuovi reperti per la fauna microlepidotterologica degli ambienti forestali del Parco Nazionale della Sila d. Vivaio sbanditi, Longobucco (Cs), 1350 m, plare è stato raccolto di notte con trappole luminose. 39°23’20”N; 16°36’08”E. Bosco misto di conifere Prima segnalazione per l’Italia centro-meridionale. la cui presenza può essere di origine naturale (Pinus laricio e Abies alba Mill.) o dovuta a rimboschimenti Argyresthia pruniella (Clerck, 1759) (Fig. 4) (Picea abies (L.) H.Karst. e Larix decidua Mill.). rEPErTI: Lago Cecita, 30.VII.2013 (1♀, 2♂), sono presenti anche alcune latifoglie come Alnus 2.IX.2013 (1♂). glutinosa, Castanea sativa Mill. e Fagus sylvatica L. specie ampiamente diffusa in Europa (Karsholt et al., Le raccolte sono state effettuate tramite sfalcio 2013), conosciuta in Italia per settentrione, sicilia e della vegetazione o cattura al volo durante le ore diurne sardegna (Baraniak et al., 1995). La larva si sviluppa e tramite l’utilizzo di una fonte luminosa durante le ore su fiori e giovani frutti di Cerasus spp., Corylus avel- notturne. In particolare, presso il Vivaio sbanditi è stata lana L., Crataegus spp., Malus spp., Prunus spp., Sor- installata una trappola luminosa fissa tipo rothamsted bus spp. (Baldizzone et al., 2013). Gli esemplari sono che viene attivata una volta a settimana. stati raccolti di notte con trappole luminose. Le specie sono state identificate dal primo au- Prima segnalazione per l’Italia centro-meridionale. tore con l’utilizzo di bibliografia specializzata (Pa- renti, 2000: diverse famiglie; Tokár et al., 2005: Ypsolophidae Oecophoridae; Huemer & Karsholt, 1999: Gelechii- dae) e dal dott. Giorgio Baldizzone con il confronto Ypsolopha ustella (Clerck, 1759) (Fig. 5) degli esemplari con il materiale presente nella propria rEPErTI: Vivaio sbanditi, 27.X.2014 (1♂). collezione. Gli esemplari sono conservati presso la specie largamente diffusa in Europa (Karsholt et al., collezione dell’unità di ricerca per la selvicoltura in 2013), conosciuta in Italia per settentrione, sicilia (Ba- Ambiente Mediterraneo. raniak et al., 1995), sardegna (Parenti, 2000) e Lazio (Pinzari et al., 2010). La larva si sviluppa su Quercus ELENCO DELLE sPECIE spp. (Baldizzone et al., 2013). L’esemplare è stato rac- colto di notte con trappole luminose. Yponomeutoidea Prima segnalazione per l’Italia meridionale. Hyponomeutidae Gelechioidea Cedestis subfasciella (stephens, 1834) (Fig. 2) Elachistidae rEPErTI: Vivaio sbanditi, 18.VI.2014 (1♂); Lago Ce- cita, 13.VIII.2013 (1♀) (det. Giorgio Baldizzone), Ethmia pusiella (Linnaeus, 1758) (Fig. 6) 13.VIII.2014 (1♂) (det. Giorgio Baldizzone), rEPErTI: Vivaio sbanditi, 24.VI.2014 (1♂, 1♀), 2.IX.2013 (1♂) (det. Giorgio Baldizzone). 26.VI.2014 (1♀), 13.VIII.2014 (1♀) specie nota in molti paesi europei (Karsholt et al., specie nota in quasi tutta Europa (Karsholt et al., 2013), in Italia è conosciuta per il settentrione (Bara- 2013), in Italia è conosciuta solo per il settentrione niak et al., 1995) e per il Lazio (Pinzari et al., 2010). (Baldizzone et al., 1995) e la Basilicata (Parenti, 2000). La larva si sviluppa negli aghi di Pinus spp. e Abies La larva si sviluppa sulle Borraginacee Lithospermum spp. (Baldizzone et al., 2013). Gli esemplari sono stati officinale L. e Pulmonaria officinalis L. L’esemplare raccolti di notte con trappole luminose. è stato raccolto di notte con trappole luminose. Prima segnalazione per l’Italia meridionale. Prima segnalazione per la Calabria. Argyresthiidae Oecophoridae Argyresthia goedartella (Linnaeus, 1758) (Fig. 3) Schiffermuelleria schaefferella (Linnaeus, 1758) rEPErTI: Lago Cecita, 30.VII.2013 (1♀). (Fig. 7) specie nota in quasi tutta Europa (Karsholt et al., rEPErTI: Vivaio sbanditi, 18.VI.2014 (1♂) 2013), in Italia è conosciuta solo per il settentrione specie distribuita in