La Mostra 23 Marzo 1919 È Inserita in Un Ciclo Di Tre Incontri Organizzati

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La Mostra 23 Marzo 1919 È Inserita in Un Ciclo Di Tre Incontri Organizzati La mostra 23 marzo 1919 è inserita in un ciclo di tre incontri organizzati dal Comune di Milano (Gabinetto del Sindaco e Presidenza del Consiglio Comunale) e dall’Università degli Studi di Milano, in collaborazio- ne con l’Istituto nazionale "Ferruccio Parri", la Fondazione Isec, l’Istituto lombardo di storia contempo- ranea, la Fondazione Milano e la Fondazione Anna Kuliscioff. Gli eventi centrali dell’immediato primo dopoguerra si svolsero tutti, nell’arco di poche settimane, a Milano. Il 5 gennaio 1919, nel corso del suo viaggio verso Parigi per partecipare alla Conferenza della pace, Mi- lano tributava un’accoglienza trionfale al presidente degli Stati Uniti d'America. Per l’occasione, Woo- drow Wilson venne ricevuto dal sindaco socialista Emilio Caldara a Palazzo Marino. L’11 gennaio 1919 a Leonida Bissolati, convinto wilsoniano, che proponeva di rinunciare al Tirolo, alla Dalmazia e al Dodecaneso in nome di una nuova Europa democratica, venne impedito di parlare al Tea- tro della Scala da una gazzarra organizzata da Mussolini con il concorso di arditi e futuristi. Il 23 marzo 1919 sempre Mussolini dava vita, in piazza San Sepolcro, ai fasci di combattimento, che negli anni successivi il regime avrebbe considerato atto fondativo del fascismo. Il 15 aprile 1919 l’assalto alla sede del quotidiano socialista Avanti! in via san Damiano 16 rappresentava il primo atto di squadrismo in Italia. Questa mostra, presentata il 23 marzo 2019 all’interno della corte del commissariato di piazza San Se- polcro, è stata realizzata nell’ambito delle attività del Master in Public History promosso dal Dipartimen- to di Studi Storici dell’Università degli Studi di Milano e dalla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. L’esposizione descrive l’inquietudine del paese e della città nei mesi che seguirono la fine delle ostilità e suggerisce come il clima di disorientamento favorisse la nascita del fascismo, all’origine dei drammatici, e mai sufficientemente condannabili, fatti degli anni successivi. "Milano è memoria" è la piattaforma del Comune di Milano degli appuntamenti della città, che contribuiscono a coltivare la memoria storica e critica, da parte sia delle molte asso- ciazioni e delle istituzioni culturali, sia dei Municipi e dell'Amministrazione comunale. http://www.comune.milano.it/wps/portal/ist/st/Milano_memoria/Milano_memoria M P H Milano, piazza San Sepolcro SANSEPOLCRISTI Si chiamano così coloro che parteci- parono alla riunione tenuta a Milano nel palazzo degli Esercenti in piazza San Sepolcro, il 23 marzo 1919, per la fondazione dei fasci di combattimento. Il 23 marzo è pertanto considerato il natale del fascismo. [da: Enciclopedia italiana, Roma, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, 1936] 1936 - Riunione di reduci sansepolcristi a Milano M P H Fu vero fascismo? Negli anni dei trionfi mussoliniani, l’a- La ricostruzione ufficiale dell’incontro cento anni di distanza, la storia qui dunata del 23 marzo 1919 in piazza del 23 marzo 1919 non corrisponde raccontata non è quella delle origini San Sepolcro indicava la data di nasci- tuttavia al vero: un uso predatorio del del fascismo. È invece la storia di una ta del fascismo. Il duce in persona passato aveva trasformato il raduno Milano drammaticamente provata, nell’avvio di una stagione politica che venne a ricordare l’avvenimento, si uscita stravolta da un conflitto pur vit- a quella data niente lasciava credere e eressero lapidi commemorative, poi nessuno – neppure Mussolini – poteva torioso, che nell’inverno del 1919 abbattute, si stilarono liste dei conve- immaginare. guardava smarrita al futuro, rifiutava il nuti, si distribuirono brevetti ed onori- mondo di prima, ma non aveva idea di ficenze, mentre gli insigniti facevano a Molti degli intervenuti – come si vedrà come dare forma politica al proprio gara per farsi ritrarre orgogliosamen- dalle biografie di alcuni di loro – non profondo disagio. te vestiti da fascisti. aderirono in seguito al fascismo. A Reduci sansepolcristi 11 novembre 1936 - Mussolini a palazzo Castani, piazza San Sepolcro Stele commemorativa 2 M P H Interventismo La guerra cambiò la figura politica di do gli avrebbe consentito di guada- di nuovo in difficoltà: contro i sociali- Benito Mussolini. Era giunto a Milano gnare posizioni nel quadro della politi- sti, che avvantaggiati dalle sofferenze nel 1912 per dirigere il quotidiano so- ca nazionale e il calcolo si rivelò giu- della popolazione denunciavano gli cialista Avanti! e sul finire del 1914 sto. Già nel novembre 1914 lanciò un orrori della guerra, tentò di ergersi a era ancora su posizioni neutraliste. In nuovo giornale, il Popolo d’Italia : nei punto di riferimento dell’interventi- capo a qualche settimana divenne pe- lunghi anni del conflitto, ne fece l’al- smo tutto. rò favorevole all’entrata in guerra e fiere della guerra rivoluzionaria e il per questo venne espulso dal Partito principale avversario del Partito so- Muovendosi con scaltrezza, parlando socialista. cialista, al quale rimproverava di in- il linguaggio di un patriottismo esclu- gabbiare nel neutralismo prima e nel sivo che rifiutava l’Italia di prima e al D’un sol colpo, l’uomo aveva perduto bolscevismo poi la vitalità democrati- tempo stesso denunciava la minaccia un ottimo lavoro e una brillante carrie- ca delle masse italiane. bolscevica, Mussolini manovrò in mo- ra politica. do spregiudicato le attese di quanti – Con la pace, il ritorno del paese a una ed erano i più – rifiutavano il passato Pensava però che solo un tale azzar- libera vita politica mise però Mussolini senza immaginare il futuro. Sede del Popolo d’Italia in via Paolo da Cannobio Direzione del Popolo d’Italia 3 M P H Arditismo Mussolini pensò subito di far leva sui per poi brindare nel caffè della Borsa volgente entusiasmo che non conosce reduci, che l’esperienza della trincea in Cordusio. né difficoltà né ritegno. aveva segnato per sempre e a molti dei quali impediva di accettare il ritor- Da allora i rapporti si fecero stretti e il Era una chiamata alle armi anche in no alla normalità. 7 dicembre, commentando la notizia tempo di pace e il Popolo d’Italia s’in- dello scioglimento del corpo, Mussoli- caricò, nel gennaio 1919, di sostenere Da qui l’attenzione per il corpo scelto ni ricordava come con una sottoscrizione l’apertura di degli Arditi, che incontrò il 10 novem- una Casa dell’Ardito, detta presto il bre 1918 in occasione di un comizio gli arditi che se ne vanno dall’inqua- Covo numero 1, che trovò sede in via tenuto davanti al monumento delle dramento nell’esercito … rimangono Cerva 23, in uno stabile mantenutosi Cinque Giornate: con loro, preso po- nel Paese, col loro programma tutto ancora oggi. sto in un camion, andò a rendere racchiuso nel nome, colla loro fede omaggio al monumento a Garibaldi che non conosce ostacoli, col loro tra- Via Cerva - dove aveva sede il covo degli arditi Distintivo e motto degli arditi 1918 - Arditi in posa al fronte 4 M P H Futurismo Gli arditi avevano in precedenza il loro sture riducendo al minimo l'attuale stini politici dei due non si sarebbero ritrovo in corso Venezia 61, nella casa complicata inefficace difesa del citta- più divisi: Marinetti aderì a Salò, morì di Filippo Tommaso Marinetti, il fonda- dino che deve — anzitutto — difender- nel dicembre 1944 e le esequie si tore, nel 1909, del futurismo. Questi, si da sé. svolsero proprio a piazza San Sepol- interventista e combattente, nel 1918 cro e Mussolini sempre ricordò come aveva creato un partito, il cui pro- Il Partito Politico Futurista vuole inol- senza futurismo non vi sarebbe stato gramma era un coacervo di istanze li- tre con un anticlericalismo intransi- fascismo. bertarie e prospettive autoritarie. gentissimo liberare l'Italia dalle chie- se, dai preti, dai frati, dalle monache, Tuttavia, ancora nel 1919, per Musso- Il Partito Politico Futurista […] vuole dai ceri e dalle campane. lini il futurismo era solo un insieme di giungere ad un governo tecnico di 30 simboli e miti – quelli della guerra e o 40 giovani direttori competenti sen- A Mussolini queste declamazioni sem- della giovinezza in particolare – che, za parlamento, eleggibili da tutto il po- bravano l’opposto di un concreto ap- al pari delle gazzarre verbali e delle polo mediante sindacati […] vuole l'a- proccio alla politica, ma utili nella lot- violenze fisiche in cui eccelleva, pote- bolizione graduale del matrimonio me- ta all’ordine tradizionale. Marinetti gli vano pur sempre essere spesi al tavo- diante il divorzio facilissimo, il voto al- avrebbe invece riconosciuto una ca- lo della politica. le donne e la loro partecipazione pacità politica che sopperiva all’im- all'attività nazionale. Inoltre abolire preparazione culturale. Da allora, i de- l'attuale sistema di Polizie e di Que- Filippo Tommaso Marinetti Funerali di Filippo Tommaso Marinetti, piazza San Sepolcro 5 M P H Democratismo Nell’immediato dopoguerra Mussolini Mussolini respingeva però il concorso dei futuristi, ma incontrasse subito le continuava a guardare a sinistra: da lì dei partiti organizzati per coagulare le resistenze dei repubblicani e di altri veniva e lì intendeva dominare la sce- molte correnti dell’interventismo con- circoli radicali per i quali le manovre na. tro il Partito socialista, ritratto come di Mussolini non sembravano “fare, né un organismo distante dagli interessi rappresentare gli interessi della clas- Già il 14 novembre 1918 il Popolo d’I- profondi dei lavoratori. Il questore di se lavoratrice”. talia, riprendendo un’idea diffusa nei Milano colse bene il punto quando circoli democratici, propose la convo- scrisse che “il noto socialista Mussoli- Rinviata per ben due volte, l’iniziativa cazione di una Costituente dell’inter- ni Benito [voleva] gettare le basi di ventismo italiano. Il programma resta- una nuova organizzazione politica, di non ebbe mai luogo e nel mese di feb- va volutamente sulle generali: non si una specie […] di anti-partito, il cui braio 1919 sempre il questore di Mila- accennava alla repubblica, si esaltava compito sarebbe precisamente quello no poteva certificare che “lo stesso un patriottismo esclusivo per attrarre di combattere e se possibile abbatte- ideatore prof.
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