20/5/2019 la nostra città - Ipertesto realizzato dalle classi IV elementari ANGERA: la nostra Città

Ricerca, idee, disegni, pensieri dei bambini delle classi 4aA e 4a B

Anno scolastico 2000 - 2001 Scuola Elementare Statale di Angera

Togliardi Maria Grazia, Da un'idea delle Forni Marina, Insegnanti: Ipertesto Fasulo Giusep pina

Progettazione e realizzazione Togliardi Maria Grazia ipertesto:

Impaginazione e foto di Angera: E-mail

[email protected]

realizzazione: 2000 - ultimo aggiornamento: 05/2002

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I bambini delle classi quarte di Angera con le loro insegnanti hanno effettuato una ricerca sulla loro città e hanno creato questo lavoro.

Posizione geografica

Le bellezze

La Rocca

Cenni storici

Il lago inizio '900

Il lago oggi

La flora

Le attività

Angera .....

Mappa

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I Galli nella nostra zona

Verso il V secolo a. C. nella nostra zona giunsero i Celti, chiamati GALLI dai Romani, alla ricerca di terre fertili. Erano guidati da Belloveso. Denominarono il piccolo centro rurale di Angera "vicus Sebuinus".

Dominarono la nostra regione fino verso il 197 a. C., anno in cui giunsero i ROMANI.

I Galli si fusero con le popolazioni che abitavano già nel nostro territorio.

Quelli che si stabilirono nella nostra zona si chiamarono INSUBRI.

Anche ad Angera ci sono tracce del periodo gallico.

Durante gli scavi per la costruzione della Cassa di Risparmio sono stati trovati frammenti ceramici che presentano decorazioni tipiche dei vasi dei Galli.

I ROMANI nella nostra zona

I Galli Insubri erano penetrati più volte nel territorio dei Romani e avevano saccheggiato le loro città.

Quando il Cartaginese ANNIBALE, nel 222 a. C., attraversando le Alpi, arrivò nella nostra zona ( Varese, Como, Milano), gli Insubri lo aiutarono a combattere contro SCIPIONE, comandante dell’esercito romano, nella battaglia sul , presso Somma Lombardo.

I Romani in questa battaglia furono sconfitti, ma cinque anni dopo, nel 197 a. C. riuscirono a sottomettere i Galli e ad occupare il loro territorio, cioè la nostra zona.

spazioinwind.libero.it/mgtogl/angera_itxt/Angera.htm 1/1 20/5/2019 Angera POSIZIONE GEOGRAFICA

Angera é una splendida cittadina situata nella zona meridionale della sponda lombarda del LAGO MAGGIORE.

Angera é circondata da COLLINE verdeggianti.

Angera gode di un clima temperato, grazie alla sua esposizione favorevole al sole; i venti non hanno quasi mai intensità rilevante.

Si trova in provincia di VARESE, nella regione LOMBARDIA.

Dista da Varese 27 chilometri.

Conta circa 6.000 abitanti ed ha una superficie di 13,67 km².

L’abitato vecchio di Angera sale lieve ad anfiteatro.

Angera confina :

- a NORD con i comuni di Ranco e di ;

- a SUD con ;

- a EST con i comuni di Cadrezzate, Sesto Calende e Taino;

- a OVEST il lago Maggiore fa da confine con la cittadina di Arona.

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Ecco come raggiungere ANGERA

(clicca sull'immagine)

LE FRAZIONI

Il nostro Comune comprende due frazioni completamente staccate dal centro: BARZOLA e CAPRONNO.

Alla periferia ci sono vecchi cascinali e alcuni agglomerati (Baranzit, Bruschera, Padova, ...)

spazioinwind.libero.it/mgtogl/angera_itxt/Angera.htm 2/2 20/5/2019 Angera LE BELLEZZE DI ANGERA

In cima a una verdeggiante collina con vigneti e ombrosi alberi, torreggia il profilo di un antico castello, la ROCCA di ANGERA. Al di sotto del'imponente torrione, la torre più alta del maniero, si scorgono antiche mura che ci raccontano la loro storia.

Nel piccolo golfo, vicino a una spiaggia sassosa risaltano gli alti canneti dorati che circondano l'Isolino PARTEGORA.

Il viale più famoso é l’ALLEA.E’ lungo e largo ombreggiato da due file di ippocastani grossi, vecchi e giovani.

Scorre parallelo al lago partendo da piazzale Volta, di fronte ai giardini e arrivando fino all’imbarcadero, dove attraccano i battelli.

La via principale, chiamata MARIO GREPPI attraversa il centro abitato in tutta la sua lunghezza ed é ricca di negozi di ogni genere. Porta il nome di un martire della libertà, é una delle più antiche ed é detta anche VIA di MEZZO.

Su di essa si aprono tante vie trasversali che portano a nord, verso la campagna e a sud verso il lago. Essendo la via alquanto stretta e quindi non adatta al traffico intenso, c’é il segnale di senso unico.

Su di essa si affacciano tanti negozi, ben forniti, tenuti con ordine e gusto.

Nel centro abitato c’è la piazza Parrocchiale con la chiesa SANTA spazioinwind.libero.it/mgtogl/angera_itxt/Angera.htm 1/3 20/5/2019 Angera MARIA ASSUNTA.

Poco lontano sono situati l’OSPEDALE l’asilo nido e le scuole elementari e medie.

La via ACHILLE PIAZZI ricorda pure un giovane morto per la libertà é antichissima e molto caratteristica. Dagli Angeresi é chiamata via dei Barbacani ed il nome é appropriato. Infatti ci sono delle sporgenze, dette appunto Barbacani, a sostegno di un muraglione, annerito dal tempo e abbellito dall’edera.

Fino alla fine del 1800 l’ IMBARCADERO non esisteva. Il battello non poteva approdare, si fermava al largo e i passeggeri venivano trasportati a riva con delle barche. Dalle barche dovevano arrangiarsi ad arrampicarsi sul battello e viceversa.

Molto più tardi si costruì un terrapieno lungo e sottile al cui limite venne fissato un pontile di attracco. Alcuni anni dopo venne aggiunto il piazzale. Oggi l’imbarcadero ha la fisionomia che tutti conosciamo: un ampio piazzale da cui si entra e si esce con le macchine, due comodi pontili a cui si legano i battelli e su cui viene calata e fissata la passerella. Il servizio si svolge regolarmente, anche con il cattivo tempo, senza rischi per le persone.

Un’ampia piazza, la Piazza Garibaldi, fiancheggia da un lato il nostro viale, dall’altro il PALAZZO COMUNALE (Municipio), altri palazzi e bar.

In fondo ad essa s’innalza il SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA RIVA che ha di fronte il vecchio porto delle barche. spazioinwind.libero.it/mgtogl/angera_itxt/Angera.htm 2/3 20/5/2019 Angera

Di fronte al Santuario della Madonna della Riva, si trova il PORTO delle BARCHE, costruito dagli Austriaci nel 1820. Adibito subito a porto doganale, fu di grande importanza per il Lombardo-Veneto. Vi trovano rifugio ogni tipo di barca.

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LA ROCCA DI ANGERA

La Rocca di Angera domina l'abitato con le sue imponenti mura, in pietra d'Angera.

Il castello anche se nel tempo ha subito mutamenti e aggiunte, mantiene uno stile legato ai secoli XIII e XIV.

La strada che permette di accedere alla Rocca é delimitata da un fortino , oltrepassato l'ampio portale si accede nella prima spaziosa corte dove si osserva un pergolato, sostenuto da colonne in granito; da qui si ammira l'incantevole panorama della città e dell'estremità del lago.

Al termine del pergolato si innalza un corpo a forma di Torre, detta Torre di Giovanni Visconti con tre finestre bifore.

Il corpo centrale é stato modificato in epoca borromaica e dà accesso all'interno della Rocca.

Varcato l'arco della porta, si accede in un cortile, detto "Cortile Nobile", dove si affacciano i vari corpi della Rocca, fabbricati in tempi diversi. Alla destra del cortile c'é una bassa tettoia addossata alle mura perimetrali, un tempo usata come Tinaia dove é conservato un torchio a vite per l'uva del 1745; ai due lati del locale ci sono tini e botti.

Di fronte si trova il Palazzo Scaligero, sorto nel XIII secolo, modificato poi nel corso dei secoli.All'interno sono ancora visibili tracce di affreschi del XIII secolo

spazioinwind.libero.it/mgtogl/angera_itxt/Angera.htm 1/3 20/5/2019 Angera e gli stemmi scaligeri e viscontei; ora questa ala é utilizzata per mostre d'arte.

Il palazzo poggia sulla Torre Castellana, l'elemento più caratteristico della Rocca; la torre é stata eretta in pietra d'Angera, era inizialmente di cinque piani, ora di tre, ha piccole aperture centrali, con piccoli finestre ad arco. IL tetto fu aggiunto in un secondo momento, appoggiandolo su ampi merli guelfi.

Sul lato sinistro della torre si addossa il Palazzetto Visconteocon una facciata tutta in pietra; alla sommità i sette merli di origine ghibellina, trasformati poi in merli guelfi, sostengono il tetto.

Accostato all'ala viscontea inizia l'Ala Borromea con un grande porticato composto da tre arcate dove sono scolpite alcune imprese della famiglia Borromeo. Sono stati qui collocati 6 are votite romane in pietra di Angera e un frammento di un sarcofago romano.Nelle sale a pianterreno sono conservati alcuni stemmi della famiglia e alcuni quadri e i locali vengono utilizzati per una mostra permanente.

Dallo scalone seicentesco si raggiungono i piani superiori , a destra dell'ala borromaica, mentre a sinistra si accede alla Sala di Giustizia con volte e pareti magnificamente affrescate.

In questa sala i capitani compivano le funzioni di comando a loro affidate e i sudditi ricevevano le istruzioni sui doveri da compiere.

Dalla sala di Giustizia con una scala in legno, posta recentemente, si accede ai piani superiori della Torre Castellana. Si visita ad un'ampia stanza con un spazioinwind.libero.it/mgtogl/angera_itxt/Angera.htm 2/3 20/5/2019 Angera immenso camino, si giunge alla sovrastante zona con una botola che si apre sulla sala sottostante e, salendo una scala in pietra, si arriva sullo spiazzo superiore della Torre dove si può ammirare un incantevole panorama .

Dal primo cortile si accede anche alle cucine dove sono conservati un forno per il pane e una lunga serie di fornelli. Una scala interna collega la cucina con le sale superiori.

Al termine di un andito nel portale si apre un portone sul giardino adibito a frutteti e vigneti dove c'é la Chiesetta dedicata a San Bartolomeo, chiesetta ora sconsacrata.

Il giardino é delimitato a nord e a est da alti muraglioni di difesa con il coronamento di merli ghibellini. Sono intercalati da due torri di guardia, di cui una semidiroccata.

Alla base di una torre c'é un cunicolo che conduce al Pozzo di Rolando.

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Il lago ai nostri giorni presenta tutta un’altra fisionomia che nel passato.

Non più canneti e fanghiglia, almeno nel tratto abitato.

Rimane paludosa la zona dell’Isolino Partegora e della Bruschera con paludi e canneti. Tra i canneti nidificano germani reali, anatre, cigni, folaghe e svassi. Ronzano a pelo dell’acqua nugoli di zanzare e libellule rosse o verdi.

Stupende fioriture di ninfee bianche si ammirano dove l'acqua é ferma.

Nei mesi freddi, l’isolino Partegora potrebbe anche essere soprannominato "il regno dei cormorani".

Questi curiosi volatili vivono sulle piante dell’isola in una vera e propria comunità; staranno da noi ancora per qualche mese per poi ripartire verso i loro paesi d’origine.

All'Isolino Alessandro Volta scoprì il METANO.

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La sponda antistante il paese é pulita e ordinata.

Fanno da cornice allo specchio dell’acqua i prati ben tenuti e curati, sia prima del porticciolo delle barche, sia dopo.

Il tratto oltre l’imbarcadero é contornato di aiuole e piante ornamentali.

Esiste una spiaggia molto frequentata d’estate, soprattutto dai villeggianti: la NOCE.

Più oltre, verso Ranco, si susseguono pochi canneti e diverse darsene.

Le acque che lambiscono il nostro lago sono abbastanza pescose, diversi sono i pesci che cadono nelle reti dei pescatori, ma sono quasi ormai scomparsi i pescatori di professione.

La popolazione e le industrie nei dintorni del lago in questi ultimi anni sono notevolmente aumentate. spazioinwind.libero.it/mgtogl/angera_itxt/Angera.htm 2/3 20/5/2019 Angera

Non essendo del tutto purificati sia gli scarichi urbani che quelli industriali, il lago continua a ricevere quantità sempre più crescenti di sostanze inquinanti.

Le grosse piene del LAGO

Più volte lungo i secoli il Verbano uscì dal suo letto (esondazione) minacciando e portando distruzioni al nostro borgo.

Le piene più grosse furono nel: 1177, 1640, 1705, 1812, 1817, 1824, 1829, 1834, 1856, 1868, 1907,1950, 1993 e nel 2000.

Sulla facciata del Santuario e sul muraglione del Porto sono segnati alcuni limiti massimi delle piene.

alluvione del 1907 alluvione del 1950 alluvione del 1993

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Il lago 100 anni fa era pieno di canneti.

Fino al porticciolo era tutta fanghiglia, mentre oltre era già abbastanza pulito. Le donne dovevano lavare la biancheria sporca nell’acqua del lago.

Dovevano passare per il paese con carriole rumorose che portavano gli indumenti da lavare. Mentre lavoravano chiacchieravano sui fatti del paese ingigantendoli.

Quando avevano finito di lavare, dovevano asciugare i panni sull’erba o su dei fili appoggiati a pali o sui tronchi degli alberi.

Le più giovani cantavano delle melodie.

Finito di asciugare i panni e lavata la biancheria, avevano le ginocchia rosse, la testa bollente e le mani gelate.

Dopo di questo potevano tornare a casa.

Gli uomini invece dovevano aggiustare le reti e mettere nuovi pezzi di sughero.

Andavano anche a pescare e dovevano pulire la selvaggina trovata già morta o uccisa da loro. Dovevano anche pulire il proprio pezzo di lago privato.

Questi lavori richiedevano molto impegno, ma loro erano abituati. Questo succedeva ogni giorno. spazioinwind.libero.it/mgtogl/angera_itxt/Angera.htm 1/2 20/5/2019 Angera Queste notizie sono quelle che hanno saputo gli esperti e ci hanno riferito.

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Ad Angera ci sono tanti alberi coltivati o spontanei.

Il clima mite di questa cittadina favorisce la crescita di alcune piante di clima mediterraneo: olivo, vite, mimosa, palma.

Nei giardini e nei prati crescono rigogliosi: azalee, glicini, cespugli di alloro, abeti, pini, cipressi, cedri, camelie, aceri, ippocastani, salici, tigli, querce canadesi.

Nei boschi crescono: betulle, robinie, noccioli, sambuchi, pioppi, pungitopi e mirtilli.

Sulle rive del lago ci sono: zone paludose dove abbondano le canne lacustri, le alghe, le ninfee, i salici, i ranuncoli galleggianti, i giunchi e i pioppi.

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Ad Angera l’industria é abbastanza sviluppata.

Vi sono alcuni maglifici e cotonifici, una distilleria che produce acquavite di vinacce, qualche officina meccanica, uno stabilimento della Magnesia, alcune falegnamerie, un piccolo cantiere per la costruzione delle barche.

E’ pure sviluppata l'agricoltura e ci sono alcuni apicoltori che producono miele.

Pochi sono i pescatori che si guadagnano da vivere pescando nel nostro lago.

Esistono ad Angera diversi esercizi pubblici dislocati soprattutto sul lungolago: bar, gelaterie, ristoranti, pizzerie.

spazioinwind.libero.it/mgtogl/angera_itxt/Angera.htm 1/1 20/5/2019 Angera Angera ... con i nostri occhi

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