34^ Lezione Di Rock (4^ Anno 2017/2018)
34^ LEZIONE DI ROCK (4^ ANNO 2017/2018) Continuiamo oggi la trattazione di uno dei più grandi cantautori italiani, Fabrizio De André, che con il suo linguaggio particolare, da poeta non allineato, ha saputo scrivere pagine indimenticabili della nostra storia artistica. Dopo aver analizzato gli esordi con l’etichetta “Karim”, e la pubblicazione di nove “45 giri”, tra cui spiccano capolavori quali “La Guerra Di Piero”, “La Canzone Di Marinella”, “La Città Vecchia”, “La Canzone Dell’Amore Perduto”, “Amore Che Vieni, Amore Che Vai”, abbiamo ascoltato alcuni brani dei primi “L.P.”, tra cui cui “Via Del Campo” e “Bocca di Rosa”, dall’album “Volume 1”. L’influenza degli “chansonniers” francesi, Brassens in particolare, con inserti di musica medievale, interpretati dalla profonda e calda voce baritonale di De Andre’,in forma di ballata, fanno da sfondo ai racconti degli “ultimi”, emarginati e peccatori, che sono uno spaccato d’umanità viva, che merita comprensione, rispetto e pietà, ma che vengono spessi dimenticati. Con il secondo album “Tutti Morimmo A Stento”, viene sposata la formula del “concept” per disegnare un affresco sulla miseria dell’uomo, ed invitarci alla fraternità: “un campionario di umanità derelitta, formato da drogati, fanciulle traviate, condannati a morte, che a salvarli, sarebbe bastato quel briciolo d’amore, che la società non ha saputo dargli”, come detto da De André stesso. Ecco quindi il “Cantico Dei Drogati”, scritto in collaborazione, per i testi, con il poeta Riccardo Mannerini, “Leggenda Di Natale, dove nel dolce andamento di una fiaba, si riesce a trattare un tema crudo, come quello della pedofilia, “La Ballata Degli Impiccati” e “Girotondo”, dove Fabrizio stesso parla di canzone “genialoide”, “per il contrasto tra il tono infantile del coro di bambini, e la tragicità di un mondo morto nella guerra”.
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