28 1.6 Chianti-Montagnola Senese Sismotettonica La Sismicità, Le
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28 1.6 Chianti-Montagnola Senese Sismotettonica della deformazione che le dorsali pre- La sismicità, le principali caratteristiche neogeniche presenti in questa zona, con tettoniche e la geometria adottata per questa particolare riferimento alle dorsali Chianti- zona sono riportate nella figura 1.6.1. Le Rapolano-Cetona e Medio Toscana scosse principali (Imax 7) sono elencate in (Fig.1.6.2), subiscono in risposta alla tabella 1.6.1. compressione longitudinale indotta dalla Come descritto in Mantovani et alii (2011) spinta della parte interna tirrenica ed illustrato nella figura 1.1.1, le dell’Appennino centro-meridionale (Manto- deformazioni in atto e la relativa sismicità vani et alii, 2009a). della toscana interna sono considerate effetti La dorsale Medio Toscana (Fig.1.6.2) Fig. 1.6.1. Zona sismica 5: Chianti-Montagnola Senese. I cerchi rossi indicano i terremoti avvenuti dopo il 1000. I principali elementi tettonici, riportati anche sullo schema geologico (Fig.1.6.3), sono in nero. Si assume che una scossa con Imax=7/8 può avvenire in qualsiasi punto della zona considerata (contorno blu). Vedi didascalia di figura 1.2.1. 29 affiora in modo discontinuo dalle Alpi Siena sul lato orientale). Apuane al Monte Argentario ed è Faglie normali sepolte, di età variabile dal caratterizzata dalla presenza di unità Miocene superiore al Pliocene sono metamorfiche derivate dal seppellimento delle identificate entro il bacino dell’Elsa successioni del dominio toscano (e.g., dall’analisi di sezioni sismiche (Pascucci et Costantini et alii, 1988; Liotta, 2002). Nella alii, 2007). Per giustificare la differente zona considerata, questa dorsale è bordata da evoluzione tettonica e stratigrafica dei bacini bacini neogenici (Era, Volterra e Radicondoli- dell’Elsa e del Casino, è ipotizzata la presenza Chiusdino sul lato occidentale, Elsa, Casino e di una discontinuità antiappenninica sepolta Anno Mese Giorno Zona epicentrale Latitudine Longitudine Magnitudo Intensità (°N) (°E) (Maw) Io (Imax) (anni) 1320 12 16 Siena 43.32 11.33 5.1 7 1414 8 7 Toscana Occidentale 43.27 11.12 5.6 7.5 94 1724 12 11 Travale 43.21 11.01 5.1 7 (7.5) 310 1741 10 1 Siena 43.32 11.33 5.1 7 17 1798 5 26 Siena 43.34 11.46 4.7 6 (7) 57 1804 10 18 Val d’Elsa 43.45 11.11 4.9 6.5 (7) 6 1869 9 26 Val d’Elsa 43.45 11.11 4.9 6.5 (7) 65 1907 12 20 Radda in Chianti 43.49 11.37 4.6 6 (7) 38 1909 8 25 Murlo 43.15 11.4 5.4 7.5 2 1911 9 13 Chianti 43.44 11.34 5.2 7 2 Tab. 1.6.1. Lista dei terremoti principali (Imax17) avvenuti dopo il 1000 nella zona sismica Chianti-Montagnola Senese. Vedi didascalia della tabella 1.2.1. Fig. 1.6.2. Dorsali pre-neogeniche e bacini neogenici della Toscana (modificata da Martini e Sagri, 1993). Gli epicentri dei terremoti sono indicati dai simboli rossi; in blu il confine regionale. Principali elementi tettonici: 1) fronti di sovrascorrimento, 2) faglie normali, 3) lineamenti tettonici trasversali presunti, 4) faglie normali secondarie, 5) bacini formati dal tardo Miocene al Pliocene inferiore, 6) bacini intermontani Plio-Pleistocenici. 30 (Bossio et alii, 2000), che si svilupperebbe molto dubbia e quindi sembra difficile nella direzione Castel S.Gimignano- attribuire a tali faglie la sismicità risentita in Poggibonsi (Fig.1.6.3). questa zona. Più rilevanti sono invece le Nei dintorni di Siena sono presenti faglie normali riportate su entrambi i lati della numerose fratture che interessano i sedimenti Montagnola Senese (termine con cui è miocenici e pliocenici (Costantini et alii, generalmente identificata la parte 2009). Però, l’attività recente di tali settentrionale della dorsale Medio-Toscana, lineamenti, per lo più di modesta entità, è Fig.1.6.3). Fig. 1.6.3 Schema geologico (da Carmignani e Lazzarotto, 2004) e lineamenti tettonici della zona Chianti-Montagnola senese. al = depositi quaternari, NQ = successioni dei bacini neoautoctoni (Miocene superiore-Pliocene), TM = Unità toscane metamorfiche, TN = Unità toscane non metamorfiche, UL = Unità liguri. Am, Ra = complessi vulcanici dell’Amiata e di Radicofani. La linea AB è la traccia della sezione verticale illustrata in figura 1.6.4. Vedi didascalia di figura 1.2.2. Faglie recenti, di tipo prevalentemente dalle unità Liguridi. Un sistema di faglie normale, sono riconosciute ai bordi e NNO-SSE disloca le unità della Falda all’interno della dorsale del Chianti (Fig. Toscana a NE di Radda in Chianti, mentre la 1.6.3). A nord di Siena, una frattura orientata prosecuzione verso sud dello stesso sistema di NO-SE separa il bacino miocenico del Casino faglie, tra Radda e Castelnuovo Berardenga, 31 separa le unità toscane e liguri. Dopo una importanti lineamenti come le faglie di breve interruzione, tale sistema continua a sud Rapolano Terme, del Monte Cetona (alcune di Castelnuovo Berardenga, dove sono decine di chilometri a sud della zona in riconosciute faglie normali al bordo tra unità esame) e della Trappola, presso il bordo toscane e sedimenti del bacino di Siena e orientale del bacino del Medio Valdarno. faglie trascorrenti sinistre circa NE-SO (Brogi Altri autori (e.g., Liotta, 1991; Pascucci et et alii, 2002; Aquè et alii, 2007). La ben nota alii, 2007) ritengono che l’apparente circolazione idrotermale della zona di interruzione della dorsale del Chianti a Rapolano Terme può essere legata alla nordest di Castelnuovo Berardenga (Fig. presenza di tale sistema di fratture (Brogi e 1.6.3) potrebbe essere indizio della presenza Capezzuoli, 2006). di un lineamento profondo NE-SO, Secondo Bonini (1999), la dorsale del denominato “Arbia-Val Marecchia”, le cui Chianti si è strutturata nell’ambito di un caratteristiche (geometria, cinematica e regime compressivo, attraverso più fasi potenzialità sismogenetica) sono comunque tettoniche dall’Oligocene superiore alla fine incerte. del Pliocene. Secondo tale interpretazione La sismicità storica (Fig.1.6.1) sembra molti dei lineamenti riportati in figura 1.6.3, interessare sia le zone di dorsale che le come la frattura che divide la dorsale a nord depressioni tra esse comprese, mentre la di Castelnuovo Berardenga, sono in realtà sismicità strumentale (Fig.1.1.5) è fronti di sovrascorrimento. Sebbene Bonini principalmente concentrata nella dorsale del (1999) non riconosca faglie normali Chianti, nell’adiacente bacino dell’Elsa, nella significative nei Monti del Chianti, tuttavia dorsale Medio-Toscana e nel vicino bacino di ammette che nel Quaternario è cominciato un Radicondoli. regime estensionale che ha generato Complessivamente, nella zona in esame Fig. 1.6.4. Sezione geologica schematica dai Monti del Chianti al Pratomagno, attraverso il bacino del Medio Valdarno (modificata da Bonini, 1999). La traccia della sezione è indicata in figura 1.6.3. FT = Faglia della Trappola, FFT = Fronte della Falda Toscana. Le linee nere e rosse indicano rispettivamente sovrascorrimenti e faglie normali. sono documentate 10 scosse con Imax 7. che è stata poi rivalutata (I=9, M=5.8) dal L’intensità massima risentita (7/8) è stata nuovo catalogo (CPTI11). Nonostante questa raggiunta da quattro scosse (1414, 1724, scossa non sia molto distante dalla zona 5, 1812, 1909) localizzate nella parte abbiamo ritenuto opportuno per il momento meridionale della zona in esame. non inserirla nella zona citata, in attesa di Una considerazione a parte va dedicata alla chiarire la sua attendibilità ed eventualmente scossa del 13/4/1558 nella dorsale del Chianti il suo significato tettonico, anche (Val d’Ambra), che nel precedente catalogo considerando che è situata ai margini di una (CPTI04) era valutata di I = 6/7 (M=5) ma valle (Valdarno medio) che non presenta altre 32 manifestazioni sismiche importanti. Tuttavia, una plausibile interpretazione del L’intervallo tra le scosse di M 5 è molto sollevamento a scala regionale è fornita dal irregolare, essendo compreso tra 2 e 310 anni. meccanismo della compressione longitudinale Il tempo trascorso dall’ultima scossa è di oltre trasmessa nella parte interna della catena 100 anni. appenninica, come discusso ampiamente in Mantovani et alii (2011) e sinteticamente nel Evoluzione geologica recente paragrafo precedente (e.g., Viti et alii, 2004, Nelle dorsali morfologiche affiorano i 2006; Mantovani et alii, 2009a,b). terreni pre-neogenici: unità del basamento La geologia dell’area del Chianti è crostale pre-triassico, unità toscane caratterizzata dall’affioramento di unità metamorfiche, unità (non metamorfiche) della tettoniche della Falda Toscana e del Falda Toscana e unità liguri (Fig.1.6.3, e.g., complesso delle Liguridi. La dorsale del Cornamusini et alii, 2002; Brogi et alii, 2003; Chianti Rapolano-Cetona è parte di una estesa Aldinucci et alii, 2005; Nirta et alii, 2005; struttura pre-neogenica che può essere Costantini et alii, 2009). Tra le dorsali pre- tracciata dal M. Orsaro in Lunigiana sino al neogeniche si trovano numerosi bacini bordo settentrionale del complesso vulcanico sedimentari (continentali e marini) sviluppati laziale. Il bordo orientale di questa struttura dal Miocene superiore al Pliocene: definisce l’accavallamento delle unità toscane Radicondoli, Elsa, Casino e Siena (e.g. sulle torbiditi di avanfossa Cervarola- Ambrosetti et alii, 1978; Bossio et alii, 1998). Falterona (e.g., Giannini et alii, 1962; Tali bacini sono generalmente interpretati Fazzuoli et alii, 1994; Pandeli et alii, 1994; come fosse tettoniche controllate dall’attività Boccaletti e Sani, 1998). di sistemi di faglie normali ad alto angolo Vari autori (e.g., Elter e Sandrelli, 1994; (e.g. Costantini et alii, 1982; Martini e Sagri, Bonini, 1999) riconoscono una tettonica 1993, 2001), sebbene esistano interpretazioni compressiva polifasata della Falda Toscana, alternative (e.g., Bonini e Sani, 2002). La espressa da piegamenti con asse circa NNO- segmentazione dei bacini è talora attribuita SSE. La generazione di tali pieghe è alla presenza di lineamenti tettonici profondi, probabilmente connessa all’attività di orientati in senso traversale rispetto alle fosse sovrascorrimenti profondi che affiorano nella (e.g., Pascucci et alii, 2007 e riferimenti).