Die Tote Stadt
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Erich Wolfgang Korngold DIE TOTE STADT Opera in tre quadri Libretto di Paul Schott dal dramma di George Rodenbach Le Mirage PERSONAGGI Paul tenore Marietta (danzatrice) soprano La visione di Maria soprano Frank (amico di Paul) baritono Brigitta (serva di Paul) contralto Juliette (danzatrice) soprano Lucienne (danzatrice) mezzosoprano Gaston (danzatore) mimo Vittorin (regista) tenore Fritz (il Pierrot) baritono Conte Alberto tenore Beghine, la visione della processione, danzatori e danzatrici Prima rappresentazione Colonia, teatro dell’Opera, e Amburgo, Stadttheater 4 dicembre 1 Korngold: Die tote Stadt: Quadro primo QUADRO PRIMO In casa di Paul. Un piccolo locale poco profondo ammobiliato in modo pesante e antiquato, che rivela l’atmosfera lugubre di un luogo inutilizzato e disabitato da lungo tempo. Il muro di fondo è formato da due tratti che protendono verso la scena; lo spazio compreso fra questi due tratti è occupato da tre o quat- tro gradini che conducono all’accesso principale. Il gradino superiore, molto grande, forma una specie di predella. Sul lato sinistro, un armadio a specchio incastrato nel muro. Su degli scaffali, dei soprammobili antichi e delle fotografie incorniciate. Su un piccolo tavolo, un cofanetto di cristallo col coperchio amovi- bile, come le campane di vetro dei vecchi orologi: al suo interno una treccia di capelli. Sempre a sinistra, una porta che si pensa che debba dare nella camera di Maria. Il tratto di muro sul fondo della scena a sinistra è ricoperto fino alla base da un quadro coronato di fiori, un ritratto di Maria con lo scialle e il liuto; davanti al ritratto, una tenda sospesa a una bacchetta di metallo fissato a una sola estremità, che si può dunque facilmente girare in modo da rendere visibile il ritratto. La porta e le fotografie incorniciate sono pure adornate con fiori. Al lato destro, una grande finestra che dà sulla strada, con delle tende di pizzo. Vicino alla finestra una poltrona. In primo piano, nell’angolo, un tavolo e un divano. Un liuto è appeso al muro – Un pomeriggio assolato di fine autunno. Scena I° BRIGITTA BRIGITTA (apre dall’esterno per fare entrare Frank) Attenzione! Qui tutto è così vecchio, Behutsam! Hier ist alles alt e così spettrale… Und gespenstig. (Alza la tenda. Un grande raggio di sole entra nella camera) Fino a ieri, nessuno è entrato Bis gestern drang keiner in questa camera tranne lui e me, In diese Stube außer ihm und mir in tutti questi anni che ha trascorso a Bruges. Die Jahre durch, die er in Brügge lebt. FRANK FRANK E ieri…? Und gestern? BRIGITTA BRIGITTA Voi siete suo amico, signor Frank… Sie sind sein Freund, Her Frank, Allora vi dirò, So seis gesagt. ieri sembrava tutto cambiato, Gestern schien er ganz gewandelt. fremeva di eccitazione, Er bebte vor Erregung, singhiozzava, rideva, schluchzt‘ und lachte. s’è messo a gridare: Si apra la porta! „Türen auf!“ so sagte er, Che entri la la luce nel mio tempio! „Licht in meinen Tempel! I morti risusciteranno!» Die Toten stehen auf! FRANK FRANK Non l’ho mai sentito parlare così. Dies hab‘ ich nie von ihm gehört. È strano! Sonderbar! BRIGITTA BRIGITTA Vedete queste rose, queste violacciocche ai Seht, Rosen und Levkojen an den Rahmen quadri (mostrando la porta di sinistra) 1 Korngold: Die tote Stadt: Quadro primo e alla porta della camera Und an der Türe zu ihrem Zimmer, dove lei è morta. In dem sie starb. (Indicando il quadro coperto, fa girare la tenda) Ma questo quadro soprattutto, ha decorato Besonders aber dies Bild hat er schön con maggior cura. Geschmückt. FRANK FRANK È lei…? Maria? Ist sie das? Marie? BRIGITTA BRIGITTA Sì, è lei. Nel vestito chiaro e di seta Ja, das war sie. In dem hellen, weichen Kleide che egli amava tanto. Das er so liebte. FRANK FRANK (guardando il ritratto) Com’è bella!… Schön! Signore! Che luce nei suoi capelli! Herrgott! Wie leuchtet dies Haar! BRIGITTA BRIGITTA (indicando il cofanetto di cristallo) Lì c’è una treccia dei suoi capelli. Da drunter liegt ein Strähn von diesem Haar. Sembrro dei ducati d’oro, non è vero? Flüssige Dukaten, nicht wahr? FRANK FRANK L’ha conservata? Curioso. Er hat es aufbewahrt? Seltsam. BRIGITTA BRIGITTA E qui… Und hier (con un ampio gesto indicando tutta la stanza) non c’è un pollice che non parli della morta. Kein Fleck, der nicht von seiner Toten spräche. Egli chiama questa stanza “Il tempio del pas- Er nennt‘s: Kirche des Gewesenen. sato” (Intanto ha fatto fare il giro della stanza a Frank, permettendogli di guardare pensierosamente i ritratti, i ricordi e le reliquie) FRANK FRANK Egli dunque vive costantemente così? So lebt er stets? BRIGITTA BRIGITTA Fino a ieri, sempre. Diceva: «Bruges Bis gestern immer so. e io, non siamo che una sola cosa. Er sagte: „Brügge und ich, wir sind eins. Noi adoriamo quello che vi è di più bello: Wir beten Schönstes an: il passato.» Vergangenheit.“ FRANK FRANK E tu, Brigitta? Sopporti tutto questo? Und du, Brigitt? Erträgst Du das? Tu… una donna? Du, eine Frau? 2 Korngold: Die tote Stadt: Quadro primo Nulla ti attira al di fuori, nella vita? Lockts dich ins Leben nicht hinaus? BRIGITTA BRIGITTA (a bassa voce) Che cosa sia la vita, io non so, signor Frank. Was das Leben ist, weiß ich nicht, Herr Frank, Perché io sono sola. Ma qui v’è dell’amore, Denn ich bin allein. Hier aber, hier ist Liebe, signor Frank. Lo so. E dove vi è dell’amore Herr Frank, das weiß ich. Und wo Liebe, una povera donna è felice di servire. Dort dient eine arme Frau zufrieden. (Si sente un colpo di campanello) È lui. Da ist er! Scena II° Paul entra eccitato da un recente avvenimento PAUL PAUL Frank! amico mio! Frank! Freund! (Lo abbraccia vigorosamente) FRANK FRANK (sorridendo) Brigitta mi ha fatto visitare il “Tempio del pas- Brigitta führte mich in die ”Kirche des Gewese- sato”… nen.“ PAUL PAUL (Vivacemente) Del passato? No! Des Gewesenen? Nein! (a Brigitta) Corri presto dal giardiniere e porta delle rose. Lauf schnell hinab zum Gärtner, Hol‘ Rosen. Due mazzi! Tutto deve essere circondato da Zwei Arme voll! Es soll erglühn hier von roten rose rosse. Rosen. (Ha spinto Brigitta fuori dalla stanza. A Frank) Hai visto il suo ritratto? Du sahst ihr Bild? FRANK FRANK Sì, era molto bella, una grande perdita per te. Ja, sie war schön, Und viel hast du verloren. PAUL PAUL (sprofondato nella contemplazione del quaro) Maria, Maria, il tuo respiro, i tuoi occhi! Marie, Marie, dein Atem, deine Augen! (A Frank) Che dici? Era bella? Wie sagst du? Sie war schön? 3 Korngold: Die tote Stadt: Quadro primo FRANK FRANK Certamente. Gewiß. PAUL PAUL Era bella, dici? Sie war schön, sagst du? (con trasporto) Ella è bella, è bella! Sie ist schön! Sie ist! Sie ist! FRANK FRANK (con sguardo scrutatore) Nella tua fantasia? In deiner Phantasie? PAUL PAUL No, no, ella vive! Nein, nein, sie lebt! Ella sarà presto qui, ella ritorna. Bald ist sie hier, sie kehrt zurück. Ascolta un racconto di fate, un miracolo! O hör ein Märchen, ein Wunder! Tu sai che io vivo a Bruges, Du Weißt, das ich in Brügge blieb, per essere solo con la mia morta. um allein zu sein mit meiner Toten. Donna morta e città morta, Die tote Frau, die tote Stadt, si confondono misteriosamente. flossen zu geheimnisvollem Gleichnis. E ogni giorno percorrevo lo stesso cammino, Und täglich schritt ich gleichen Weg, a braccetto con la sua ombra, mit ihrem Schatten Arm in Arm, versol Minnewater, zum Minnewasser, la fontana dell’Amore, auf die Fläche starrend, la sua cara immagine fra le lacrime cercando, ihr teures Bild mit Tränen mir ersehnend, lo sguardo tenero e dolcemente modesto, den süßen, sanft in sich gekehrten Blick, il fulgore dorato della sua capigliatura. den Schimmer ihres goldnen Haars. E ieri, ancora sognavo presso il cancello, Und gestern wieder träumt ich am Gitter la mia scomparsa, lei, Maria., von der Entschwundenen, von ihr, Marie. Il suo volto mi teneva fuori dall’abisso Holt mir ihr Antlitz aus der Tiefe, grazioso e puro. hold und rein, Ella mi era molto vicina, come un tempo, so ganz war sie mir nah, wie einst nei giorni della felicità,aredente, innamorata- in den Tagen des Glücks - sehnend, liebend. Nella contemplazione in cui ero immerso In meines Schauns Versunkenheit risuonarono dei passi. schallen Schritte. Tesi l’orecchio… Ich horche ... Un’ombra scivola sull’acqua. ein Schatten gleitet übers Wasser Io alzo gli occhi: Ich blicke auf; davanti a me c’è una donna, nella luce del sole. vor mir steht eine Frau im Sonnenlicht. Frank! Frank! Una donna. Nello splendore del Frank! Frank! Eine Frau. Im Mittagsglast mezzogiorno risplendeva la capigliatura dorata di Maria, sulle erglänzt Mariens Gold Haar, den Lippen sue labbra splendeva il sorriso di Maria entschwebt Mariens Lächeln. Non era solo una somiglianza, ma un miracolo, Nicht Ähnlichkeit mehr - nein, ein Wunder, una grazia! Begnadigung! Era proprio lei, lei, la mia donna! Es schien sie selbst, sie mein Weib! Sì, la mia donna era viva e respirava! Ja, mein lebend, mein atmend Weib! Un febbre mi prese dell’antica felicità. Ein Fieber faßte mich nach altem Glück. “Dio”, gridai, “se hai pietà di me, „Gott“, schrie ich, „wenn du mir gnädig bist, 4 Korngold: Die tote Stadt: Quadro primo rendimela!” gib sie mir zurück!“ E oggi a mezzogiorno le ho parlato, Und heute Mittag sprach ich sie, col cuore palpitante, torturato dal dubbio e bebenden Herzens, zweifelswund und il miracolo si è compiuto. der Wunder größtes: dalla sua bocca uscì la voce di Maria! Mariens Stimme klang aus ihrem Mund! FRANK FRANK Nella deserta Bruges, una sconosciuta? Im öden Brügge eine Unbekannte? PAUL PAUL Ignoro chi sia… Ich weiß nicht, wer sie ist, L’ho convinta a farmi visita nella mia solitudine.