Comune di PORTO Provincia di

OPERE DI PROTEZIONE DEL LITORARE SUD DI PORTO RECANATI, SINO ALLA FOCE DEL FIUME , MEDIANTE RIFIORIMENTO DEI PENNELLI POSTI A DIFESA DELLO STESSO E REALIZZAZIONE DI DIFESE TEMPORANEE DELLE INFRASTRUTTURE, DURANTE LA STAGIONE INVERNALE.

STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE Art. 4 L.R. 11/2019 (Verifica di assoggettabilità a V.I.A.)

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Indice

Premesse

1. Descrizione del progetto 1.a descrizione delle caratteristiche fisiche dell’insieme del progetto; 1.b descrizione della localizzazione del progetto, sensibilità ambientale delle aree geografiche potenzialmente interessate;

2. Descrizione delle componenti dell’ambiente sulle quali il progetto potrebbe avere un impatto rilevante;

3. Descrizione di tutti i probabili effetti rilevanti del progetto sull’ambiente sulla base delle informazioni disponibili relative a: 3.a i residui, le emissioni previste e la produzione di rifiuti; 3.b l’uso delle risorse naturali, in particolare suolo, territorio, acqua e biodiversità

4. Misure previste per evitare o prevenire impatti ambientali significativi e negativi

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Comune di PORTO RECANATI Provincia di Macerata PREMESSE

Il tratto di litorale preso in esame dal presente progetto fa parte dell’Unità Fisiografica Costiera Secondaria UFCS n.8 della lunghezza complessiva di circa 23,8 Km comprendente l’intero territorio del Comune di Numana, Porto Recanati, e una parte a nord di quello del Comune di Civitanova , del Piano di Gestione Integrata delle Aree Costiere” (GIZC 2019). Detta UFCS comprende i Transetti dal n° 463 (a sud del Porto di Numana) al n° 567 (a nord del Porto di ).

In particolare, il territorio del Comune di Porto Recanati preso in esame interessa i transetti compresi tra il n° 506 ed il n° 511 (come rappresentato nella planimetria sotto riportata) ricadendo nella UGC (Unità Gestionale Costiera) n. 2, denominata con il toponimo “spiagge di Porto Recanati/Lido delle Nazioni. Il litorale presenta allo stato attuale opere per complessivi 17,1 km pari a circa il 73% della lunghezza totale. Le principali opere esistenti sono riportate di seguito analizzando i dati della “lunghezza opere rigide” del catasto opere marittime SIT costa:

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Per quanto riguarda le caratteristiche sedimentologiche delle spiagge presenti, i bacini principali di apporto solido sono costituiti dalla falesia del promontorio del Monte Conero e dai fiumi e Potenza. Ulteriori caratteristiche di dettaglio sono descritte nella sezione “Sedimentologia”. Di seguito si riporta una tabella di sintesi in cui sono riportati i riferimenti (transetti), le UGC (Unità Gestionali Costiere) sub-categorie delle UFCS ed il “sito costiero” (art.2, c.1, lett.g del DM 173/2016):

Nel territorio di Porto Recanati, a sud della foce del fiume Musone, nel dopoguerra iniziarono a manifestarsi fenomeni erosivi nella zona Sud dell’abitato, circa 1 km sottoflutto alla foce del fiume Potenza, già difesa da piccoli pennelli dagli anni ‘30. I problemi divennero gravi nel 1960 coinvolgendo in maniera drammatica le strutture più meridionali del lungomare. Le batterie di pennelli sono state realizzate nella parte meridionale del tratto fino alla foce del Potenza (ove esiste dal 1982 un pennello, prolungato nei primi anni 2000) e sono previste anche nella parte settentrionale fino alla foce del Musone ove un’opera radente protegge alcuni edifici dagli anni ’60.

L’UFCS n°8 è la più lunga (circa 24 Km) del litorale marchigiano e con il numero maggior di interventi strutturali (7 interventi) insieme alla UFCS n°10. Sono presenti 4 segnalazioni di RFI Spa di dissesti alla linea ferroviaria causati dalle mareggiate. Dott. Ing. Maurizio Rasetti Via G. B. Pergolesi n. 2 60125 ANCONA

Comune di PORTO RECANATI Provincia di Macerata La diminuzione dell’apporto di materiale solido dai due fiumi alimentatori dell’UFCS, il Musone e il Potenza, hanno portato ad uno squilibrio generale dell’intera UFCS. In parte, tale squilibrio, è stato colmato nella parte settentrionale con un forte ripascimento del tratto di litorale di Numana/Marcelli negli anni 2009/2010 con circa 200.000 mc di sedimenti di origine alluvionale provenienti da cava terrestre.

Le UGC dell’UFCS n°8 sono sei ed ognuna evidenza tratti di costa identificabili in base a specifiche caratteristiche geomorfologiche, sedimentologiche e idrodinamiche, suddivise in 5 tratti minori partendo da nord verso sud, per descrivere gli squilibri principali di questa lunga unità costiera. Il presente progetto ricade all’interno del 2° tratto, che è il più lungo dell’UFCS, dal transetto 483 al 536, e presenta su 12 Km di litorale tutte le diverse opere possibili per la difesa costiera (pennelli, radenti, scogliere emerse e sommerse, tutte con varie configurazioni e diverse distanze dalla costa). Sono presenti anche opere sperimentali costituite da manufatti a “stella” in calcestruzzo armato dette “Ferran”. In questo tratto sono anche presenti 2 segnalazioni RFI nella parte più a sud per dissesti alla linea ferroviaria a causa delle mareggiate.

Nel tratto compreso tra i transetti 506 - 511 il PGIZC prevede l’intervento strutturale n. 19 “Realizzazione di scogliere emerse e ripascimento litorale di Porto Recanati”, pur ritenendo necessario che, per sopperire agli squilibri dell’UFCS n.8 sopra indicati, occorre mettere in atto tutte quelle azioni necessarie ad una corretta manutenzione delle opere esistenti.

Detto tratto di litorale risulta protetto da una batteria di pennelli, la cui conclusione, verso sud, è costituita dal pennello posto al lato sinistro della foce del Fiume Potenza, realizzato nel 1982 e prolungato nei primi anni 2000 quando furono realizzati gli altri 6 pennelli posti a nord.

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1. DESCRIZIONE DEL PROGETTO

1.a DESCRIZIONE DELLE CARATTERISTICHE FISICHE DELL’INSIEME DEL PROGETTO.

La descrizione del progetto considera i seguenti fattori:

1.a.1 - dimensioni e concezione dell’insieme del progetto 1.a.2 - cumulo con altri progetti esistenti e/o approvati 1.a.3 - utilizzo di risorse naturali (suolo, territorio, acqua, biodiversità) 1.a.4 - produzione di rifiuti 1.a.5 - inquinamento e disturbi ambientali 1.a.6 - rischi di gravi incidenti/o calamità attinenti al progetto inclusi quelli dovuti al cambiamento climatico 1.a.7 - rischi per la salute umana (contaminazione dell’acqua, inquinamento atmosferico, ecc..)

Nel seguito si esplicitano i fattori ritenuti maggiormente significativi in relazione all’intervento in esame:

1.a.1 - dimensioni e concezione dell’insieme del progetto

RIFIORITURA PENNELLI

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Comune di PORTO RECANATI Provincia di Macerata Il Progetto ricade all’interno della UFCS n° 8 del Piano di Gestione delle Aree costiere ed interessa l’ambito costiero compreso tra i transetti n° 506 e 511, già caratterizzato dalla presenza di n° 5 pennelli realizzati dalla Regione Marche, a difesa del tratto di litorale in cui insistono diversi stabilimenti balneari.

Il Progetto prevede la riconfigurazione delle sezioni iniziali dei pennelli esistenti che avverrà “senza cambiamenti della sagoma e della volumetria esistente”, come previsto dal CIZC 2019 al p. C.1.1.1 ”Interventi di manutenzione Opere rigide esistenti”.

Le sezioni dei pennelli si presentano in un forte stato di degrado e necessitano, pertanto, di un intervento di riconfigurazione delle sezioni iniziali (parte non ricoperta dalla battigia, che si estende verso mare per circa 25 metri) da realizzarsi, in parte, mediante recupero dei massi rotolati fuori sezione e cosparsi nel fondale circostante le stesse.

Pertanto la sezione finale degli stessi sarà trapezoidale con berma di 4,00 ml, pendenza laterale 1/1 ed altezza dal fondale variabile da 2,50 a 3,00 ml.

L’intervento cerca di ottimizzare le risorse disponibili, all’insegna dello sviluppo sostenibile, rispettando il più possibile la situazione iniziale dei luoghi, dando ordine ad opere marittime realizzate in tempi e modi diversi ed in base a esigenze contingenti. Inoltre si è privilegiata la strategia della rifioritura dei pennelli, mediante consistente recupero di materiale scivolato nel fondale marino.

L’intervento è suddiviso in due stralci: il primo riguarda la rifioritura del pennello compreso tra i transetti 511 e 512 posto immediatamente a nord della foce del Fiume Potenza, i cui lavori sono previsti per il mese di Giugno 2020 e per una durata di 5 giorni lavorativi.

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Il secondo riguarda la rifioritura dei restanti 4 pennelli compresi tra i transetti 506 e 511 da realizzarsi prima della stagione turistico-balneare 2021.

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ULTERIORI INTERVENTI TEMPORANEI DI DIFESA

Nel tratto di arenile compreso tra il 3° e 4° pennello, corrispondente ai Transetti nn. 508 e 509, durante le precedenti stagioni invernali ed in occasione di mareggiate di medio-forte intensità, si è Dott. Ing. Maurizio Rasetti Via G. B. Pergolesi n. 2 60125 ANCONA

Comune di PORTO RECANATI Provincia di Macerata verificato un repentino arretramento della linea di battigia che giunge sino al muretto di protezione della strada comunale di lungomare. I due stabilimenti posti al limite di tale tratto (il Circolo della Vela a Nord e lo stabilimento Oasi a Sud), al fine di limitare i danni alle strutture private, hanno posto in opera, anteriormente agli stabilimenti stessi, delle barriere di protezione temporanea costituita da sacchi in polipropilene riempiti di sabbia e ghiaia; il materiale è stato reperito in loco, lateralmente e, ove possibile, sul retro dei manufatti, al fine di evitare l’abbassamento del livello dell’arenile nel tratto anteriore alla zona da proteggere.

L’Amministrazione comunale intende mettere in atto il medesimo intervento protettivo, durante le prossime stagioni invernali, al fine di salvaguardare le infrastrutture pubbliche ivi presenti ed in particolar modo, alcuni tratti di strada comunale di lungomare.

I sacchi, della dimensione a vuoto di cm 90 x 90 x 120, verranno riempiti e legati a caramella sul lato superiore; gli stessi verranno posizionati in duplice fila a protezione del muretto costituente il bordo del marciapiede pedonale, nel tratto prospiciente la via I Maggio. In corrispondenza dell’incrocio con via Marinai d’Italia la barriera temporanea proseguirà verso sud, collegandosi alle analoghe opere di protezione provvisorie messe in opera dai due stabilimenti balneari ivi presenti, e correnti parallelamente alla linea di battigia, anteriormente alle strutture ricettive e nelle immediate vicinanze delle stesse. Scopo di tale intervento, per quanto riguarda i tratti di competenza comunale, è quello di attutire la forza del mare che, in caso di forti mareggiate, raggiunge le sedi stradali e le relative infrastrutture di protezione, mettendole a rischio di crollo con pericolo anche per la pubblica incolumità.

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Data la specificità tecnica dell’intervento, nonché le limitate risorse finanziarie disponibili, non si ravvedono soluzioni alternative alle proposte di fattibilità sopra citate.

1.a.2 - cumulo con altri progetti esistenti e/o approvati

Il Piano GIZC, nella Tabella dei Transetti, indica il salpamento con mezzi marittimi (SM) delle sopra citate opere di difesa esistenti tra gli Interventi già previsti nel Piano 2005 e riproposti; mentre tra le Proposte di Interventi strutturali il nuovo Piano indica la tipologia “completamento/revisione opere rigide esistenti”.

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Comune di PORTO RECANATI Provincia di Macerata Lo stesso Piano, al Paragrafo C.2.8.3 “Indicazioni progettuali e costi Interventi ricadenti all’interno della UFCS n° 8, prevede al punto C.2.8.3.2 l’Intervento n. 19 ”Realizzazione di scogliere emerse e ripascimenti litorale di Porto Recanati” dal transetto 501 al 512 con un costo previsto di 7,91 M€.

Nell’attesa del suddetto intervento di realizzazione delle scogliere emerse e dei ripascimenti, prolungamento di quello in avanzata fase di realizzazione nel tratto limitrofo a sud (Interv. n° 20, dal fiume Potenza al fosso Pilocco) l’Amministrazione Comunale con D.G.M. n. 207 del 10/09/2018 ha approvato un progetto per la realizzazione dei lavori di “DIFESA DELLA COSTA LINEA A” dell’importo totale di € 123.137,07 a protezione del litorale della zona Centro del Comune di Porto Recanati di cui è stato realizzato, nella primavera 2019, un primo stralcio dell’importo complessivo di € 41.513,46, finanziato mediante contributo regionale per € 16.513,46 (annualità 2018) e per € 25.000,00 con fondi di bilancio comunale.

Il progetto ha avuto lo scopo di integrare gli interventi di manutenzione ordinaria realizzati negli ultimi anni dal Comune sulla batteria di 7 scogliere emerse, tra i transetti 502 e 506, con lavori di rifiorimento e ricarica nei punti maggiormente degradati, a protezione dei tratti di arenile maggiormente esposti.

In corso di esecuzione delle opere si è evidenziata la presenza di una consistente quantità di materiale lapideo da recuperare nei fondali prospicienti il lato esterno dei setti di scogliera su cui intervenire; pertanto è stata approvata una Perizia di Variante non sostanziale che ha consentito di utilizzare l’intera somma a disposizione per effettuare l’intervento di 1° stralcio esclusivamente mediante salpamento di materiale da recuperare il loco, senza ricorrere alla fornitura di pietrame da cave di prestito esterne.

Un secondo stralcio del suddetto intervento relativo alle scogliere dell’importo complessivo di € 48.637,61 (di cui € 35.035,80 per lavori) è in fase di affidamento per essere eseguito prima della stagione turistico-balneare 2020.

L’intervento oggetto della presente relazione (rifioritura dei 5 pennelli e barriere temporanee con sacchi di sabbia) rappresenta il completamento del complessivo intervento di manutenzione ordinaria del litorale centro-sud della città di Porto Recanati ed è in parte finanziato con gli ulteriori € 32.986,00 del contributo regionale, disponibili nell’annualità 2020 oltre che con ulteriori fondi messi a disposizione dalla Regione e/o dall’Amm.ne comunale.

Il progetto è in fase di approvazione da parte del Comune e verrà realizzato con tre tempistiche diverse:

- La rifioritura del pennello a nord della Foce del Fiume Potenza verrà realizzata presumibilmente nel mese di Giugno 2020; - La rifioritura dei restanti 4 pennelli verrà realizzata prima della stagione turistico-balneare 2021;

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Comune di PORTO RECANATI Provincia di Macerata - La posa in opera delle barriere temporanee costituite da sacchi di sabbia e ghiaia, verrà realizzata dopo la stagione estiva e rimossa prima della successiva stagione balneare.

L’immediata necessità di tale intervento è dovuta al fatto che è giunto in fase di completamento il progetto di protezione del paraggio ricompreso tra i transetti 513 e 526, immediatamente a sud della foce del fiume Potenza e fino alla foce del Fosso Pilocco, in Comune di Potenza Picena, previsto nel Piano di Gestione Integrata delle Aree Costiere regionale 2005, riproposto con aggiornamenti in quello del 2015 e nel CIZG 2019 (Intervento n° 20). Tali opere, finanziate dalla Regione Marche, consistono nella realizzazione di n. 29 setti di scogliera emersa della lunghezza di 80 metri e berma posta a + 1,50 metri sul livello del medio mare, con varchi di ml. 25.

Nel tratto a nord, in prossimità della foce del fiume Potenza, “dovendo considerare l’inevitabile effetto di bordo è stata prevista una riduzione della lunghezza degli ultimi tre setti che risultano rispettivamente di 60 metri, il terzultimo, e di 40 metri ciascuno gli ultimi due, sempre con varchi regolari di 25 metri”. (come riportato nella Relazione Tecnico Descrittiva del Progetto redatto dal MIT – Provv.to Interregionale OO.PP. Sede di Ancona e Regione Marche)

1.a.3 - utilizzo di risorse naturali (suolo, territorio, acqua, biodiversità) Pennelli L’intervento prevede l’utilizzo di massi rotolati fuori dalla sezione degli attuali pennelli, mediante recupero dal fondale marino circostante. Sarà comunque prevista una modesta fornitura di nuovi massi lapidei, provenienti da cave di prestito. Le risorse naturali presenti non subiscono modifiche sostanziali dal momento che l’attuazione dell’intervento, ovvero la manutenzione ordinaria dei pennelli avverrà senza modifica della sagoma e della volumetria esistente. Sacchi in polipropilene riempiti di sabbia e ghiaia Il materiale di riempimento dei sacchi sarà costituito da sabbia e ghiaia da reperire in loco, ove possibile, sul retro dei manufatti.

1.a.4 - produzione di rifiuti Il progetto nel suo complesso NON prevede interventi di demolizioni, scavi, movimenti di terra, pertanto non è prevista una produzione di rifiuti tale da necessitarne la pianificazione della gestione e dello smaltimento.

1.a.5 - inquinamento e disturbi ambientali La modalità esecutiva delle opere e il materiale utilizzato non dà luogo a significativi fenomeni di inquinamento delle matrici ambientali, disturbi ambientali, rischi di gravi incidenti e calamità, rischi per la salute umana (contaminazione dell’acqua, inquinamento atmosferico, ecc.).

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Comune di PORTO RECANATI Provincia di Macerata Infatti il radicamento dei pennelli sulla spiaggia emersa, ove si prolungano per diversi metri, in parte anche completamente interrati, richiedono l’esecuzione con mezzi terrestri dotati di benna idraulica da utilizzarsi per la movimentazione e giusta collocazione degli scogli.

La particolare conformazione dei fondali marini (quote di fondo, riferite al l.m.m. comprese tra i – 2,50 e i –3,00 ml in testa al pennello), consente un’esecuzione dei lavori mediante mezzi marittimi con l’utilizzo di motopontoni esclusivamente per il ripristino delle testate dei pennelli e/o della prima parte dalla testata procedendo verso la linea di riva.

Quanto sopra vale sia per il salpamento e riposizionamento dei massi rotolati fuori sezione che per il materiale di nuova fornitura.

L’area di cantiere dovuta al presente intervento è rappresentata dallo specchio d’acqua interessato dal progetto di rifiorimento dei cinque pennelli per una distanza dalla battigia tale da garantire, in sicurezza le lavorazioni necessarie, nonché l’intero arenile del tratto di costa dal primo pennello a nord (Transetto 506) sino alla sponda sinistra del fiume Potenza (Transetto 511).

Relativamente alle barriere temporanee costituite da sacchi di sabbia e ghiaia, la loro localizzazione in duplice fila a protezione del muretto costituente il bordo del marciapiede pedonale, nel tratto prospiciente la via I Maggio (lungomare pedonale) non costituisce fonte di inquinamento e di disturbo ambientale.

I seguenti fattori non vengono presi in considerazione in quanto non pertinenti 1.a.6 - rischi di gravi incidenti/o calamità attinenti al progetto inclusi quelli dovuti al cambiamento climatico 1.a.7 - rischi per la salute umana (contaminazione dell’acqua, inquinamento atmosferico, ecc..)

1.b DESCRIZIONE DELLA LOCALIZZAZIONE DEL PROGETTO, SENSIBILITÀ AMBIENTALE DELLE AREE GEOGRAFICHE POTENZIALMENTE INTERESSATE

La descrizione della localizzazione del progetto considera i seguenti fattori:

1.b.1- utilizzo del territorio esistente e approvato 1.b.2- ricchezza relativa, disponibilità, qualità e capacità di rigenerazione delle risorse naturali della zona (suolo, territorio, acqua, biodiversità) e del relativo sottosuolo 1.b.3- capacità di carico dell’ambiente naturale (zone costiere e ambiente marino)

1.b.1- utilizzo del territorio esistente e approvato L’intervento utilizza le porzioni di territorio già sede degli esistenti pennelli realizzati nei primi anni 2000 dalla Regione Marche e la parte di arenile prospiciente la viabilità pedonale. Per questo l’intervento consolida scelte di difesa della costa già valutate ed approvate dagli Enti sovraordinati. Dott. Ing. Maurizio Rasetti Via G. B. Pergolesi n. 2 60125 ANCONA

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1.b.2 - ricchezza relativa, disponibilità, qualità e capacità di rigenerazione delle risorse naturali della zona (suolo, territorio, acqua, biodiversità) e del relativo sottosuolo

L’intervento prevede un significativo riutilizzo di materiale appartenente agli originari pennelli scivolato nel fondale marino. Analogamente per le barriere temporanee verrà utilizzato materiale reperito in sito che verrà poi depositato nuovamente sull’arenile prima della stagione turistico- balneare. L’opera stessa pertanto esprime una capacità di rigenerazione nel tempo dovuta alla conservazione del materiale soggetto ad una modifica della ubicazione ma non alla sua dispersione.

1.b.3 - capacità di carico dell’ambiente naturale (zone costiere e ambiente marino)

I livelli delle caratteristiche ambientali del litorale marchigiano sono simili lungo tutta la costa sia a Nord che a Sud del Monte Conero; tali caratteristiche possono essere considerate medie, in relazione all’elevata antropizzazione ed alle caratteristiche di costa bassa presenti sulla maggior parte dei 170 km circa di litorale marchigiano. Le caratteristiche ambientali di tali aree sono state analizzate dall’ARPAM attraverso la convenzione sottoscritta con la Regione Marche. Sono caratterizzate, a tratti, dalla presenza opere marittime di difesa e quindi con un ecosistema, in particolare della spiaggia sommersa, abbastanza integro. Nonostante tale preservazione le stesse sono soggette ai fenomeni erosivi non compensati dalle citate opere né dagli apporti naturali di sabbie provenienti da importanti fiumi marchigiani come il Musone, il Potenza, il Chienti ed il Tenna per i noti motivi derivati dalla generica antropizzazione.

2. DESCRIZIONE DELLE COMPONENTI DELL’AMBIENTE SULLE QUALI IL PROGETTO POTREBBE AVERE UN IMPATTO RILEVANTE

Non si prevedono particolari effetti significati sull’ambiente direttamente collegati con la realizzazione dell’intervento in quanto non sono stati programmati interventi che possano sostanzialmente modificare in modo negativo l’idrodinamica costiera né la configurazione della spiaggia emersa.

3. DESCRIZIONE DI TUTTI I PROBABILI EFFETTI RILEVANTI DEL PROGETTO SULL’AMBIENTE

In questo paragrafo vengono analizzati i possibili effetti significativi sull'ambiente, compresi aspetti quali la biodiversità, la popolazione, la salute umana, la flora e la fauna, il suolo, l'acqua, l'aria, i fattori climatici, i beni materiali, il patrimonio culturale, anche architettonico e archeologico, il paesaggio e l'interrelazione tra i suddetti fattori.

Per valutare la qualità dell’ambiente occorre tener conto di alcuni parametri, quali la: - Elasticità: cioè la velocità con cui il sistema è in grado di ritornare allo stato iniziale. In questo caso, i tempi previsti sono statisticamente elevati anche in considerazione del fatto che il

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Comune di PORTO RECANATI Provincia di Macerata sistema litoraneo è particolarmente complesso e derivato dall’interazione tra quello terrestre e marino; - ampiezza (valutazione della): verifica il livello minimo accettabile da parte del sistema. In questo caso il livello della qualità dell’ambiente, per non scendere notevolmente, dovrà essere garantito da un rapido inizio delle attività di recupero, utilizzando al meglio i vari canali di finanziamento, oltre al controllo delle strategie di intervento generale; - isteresi: rappresenta la simmetria nel recupero del degrado che ovviamente coinvolge direttamente l’elasticità. In questo caso la fase di futura ascesa non può essere repentina; saranno opportune forti azioni di management gestionale per aumentare il coefficiente angolare di risalita; - malleabilità: inteso come differenziale tra lo stato iniziale e quello finale, che ovviamente dovrà risultare il più ridotto possibile.

Con riferimento alle tipologie di opere ed azioni previste dal Piano Gestione Integrata delle Zone Costiere si ritiene che quello in argomento possa ricadere tra: piccoli interventi di manutenzione che determinano il completamento di sistemazione di alcuni tratti per i quali è stata dimostrata la minore funzionalità a causa della modifica dell’assetto fisico e garantiscono l’efficienza dell’opera nel tempo rappresentando quindi una affidabilità per il futuro.

Per quanto riguarda gli effetti sull’ambiente, i piccoli interventi di manutenzione contribuiscono ad una maggiore garanzia di “tenuta” del sistema che spesso risulta completamente antropizzato e che senza tali modifiche rischierebbe uno squilibrio. Inoltre offrono una maggiore garanzia di tenuta del sistema rappresentando una sorta di “trappola” per sedimenti.

La descrizione di eventuali probabili effetti rilevanti del progetto sull’ambiente deve essere effettuata sulla base delle informazioni disponibili relative a:

- i residui, le emissioni previste e la produzione dei rifiuti;

- l’uso delle risorse naturali in particolare suolo territorio acqua e biodiversità.

L’intervento non dà luogo a residui e produzione di rifiuti, se non quelli legati alle consuete attività di cantiere che non si ritengono significativi.

Le emissioni sono limitate a quelle prodotte dai mezzi necessari al trasporto e alla movimentazione del materiale, che opereranno da terra, senza interessare lo specchio acqueo e raggiungeranno il cantiere transitando per le vie comunali trasversali al lungomare. Tale impatto seppure di portata limitata è comunque reversibile. Fa eccezione, come detto in precedenza, l’intervento relativo alla rifioritura del pennello immediatamente a nord della Foce del Fiume Potenza che avverrà mediante l’uso di moto pontone non producendo comunque né emissioni, né rifiuti.

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Comune di PORTO RECANATI Provincia di Macerata Come già detto l’utilizzo delle risorse naturali è quanto mai contenuto poiché gran parte del materiale lapideo usato per la rifioritura dei pennelli, verrà reperito attraverso il recupero dei massi scivolati nel fondale appartenenti all’originale pennello e il materiale per il riempimento dei sacchi (barriere temporanee) verrà reperito completamente in loco.

Infatti da un rilievo di massima dei fondali, oltre che da esperienze recenti, quali il citato intervento a protezione del litorale in zona Centro, realizzato dal Comune nel 2019, si può ragionevolmente supporre che circa la metà del materiale necessario al rifiorimento dei pennelli sarà recuperato in sito, a ridosso delle scarpate delle strutture stesse. Per quanto attiene alle opere provvisorie, si specifica che il materiale sabbioso-ghiaioso da utilizzare per il riempimento dei sacchi verrà prelevato dallo stesso arenile, nelle aree retrostanti la linea di posa in opera della barriera e, a fine stagione invernale gli stessi verranno vuotati con riaccumolo del materiale nel sito originario. “Fattibilità ambientale” – impatti nella fase di cantiere Nella tabella che segue si riportano in sintesi gli impatti potenziali connessi alla realizzazione dell’intervento in fase di cantiere:

Aspetto ambientale Possibile impatto

Aria Emissioni di polveri relative alla movimentazione ed allo stoccaggio delle materie prime

Emissioni in atmosfera da Emissioni dovute al traffico veicolare ed all’utilizzo delle flusso veicolare attrezzature Rumore Emissioni sonore prodotte dal traffico degli autocarri Emissioni sonore provenienti dallo scarico del materiale da cava Acqua Aumento della torbidità Estrazione materie prime Conformità del materiale da cava

Rifiuti Possibile produzione dei rifiuti limitati alle consuete attività di cantiere Impatto di opere temporanee Viabilità e area di cantiere

Uso delle Risorse naturali Acqua di mare e materiale lapideo

Salute e sicurezza pubblica mezzi d’opera in aree di cantiere

Vegetazione, flora e fauna Produzione di polveri e inquinamento acustico generato dalle operazioni

A - Aria

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Comune di PORTO RECANATI Provincia di Macerata L’attività, per sua natura, genera emissioni di inquinanti in atmosfera esclusivamente durante la fase di cantiere, e non durante quella di esercizio, cioè a rifioritura avvenuta. Gli impatti sull'aria, connessi alla presenza degli interventi di cantierizzazione, sono dovuti principalmente alle emissioni di polveri e sono collegati in generale alle lavorazioni relative alle attività a cui sono legate le fasi di movimentazione e stoccaggio delle materie prime che in determinate circostanze possono causare il sollevamento di polvere (originata dalle suddette attività). I mezzi utilizzati e le macchine operatrici, non lavoreranno tutte simultaneamente, ma singolarmente e per un periodo di tempo limitato. La fase di cantiere per la realizzazione dell’intervento di rifioritura sarà caratterizzata da una minima occupazione di aree, in quanto verrà utilizzata la viabilità esistente fino all’arenile e occupate, nei punti previsti per lo sversamento, solo le aree strettamente necessarie per lo scarico del materiale che verrà poi direttamente movimentato lungo il pennello oggetto di intervento.

Mitigazioni - Il materiale per la rifioritura dei pennelli sarà vagliato e lavato in cava; quello per il riempimento dei sacchi, come detto, è prelevato in situ; - il materiale in deposito, durante le fasi di lavorazione dei cantieri fissi saranno nebulizzati ove necessario, al fine di limitare il sollevamento delle polveri e la conseguente diffusione in atmosfera; - le aree dei cantieri fissi conteranno una piazzola destinata al lavaggio delle ruote dei mezzi in uscita dall'area di cantiere.

Valutazione: → Impatto ambientale non significativo e limitato nel tempo. B - Emissioni in atmosfera da flusso veicolare L'impatto sull'inquinamento atmosferico generato dalla presenza di flusso veicolare, dovuto alla circolazione dei mezzi di cantiere è quello tipico degli inquinanti a breve raggio. Tecnicamente vengono definiti inquinanti a breve raggio quei composti ed elementi che, fuoriusciti dagli scappamenti dei motori, causano effetti limitati nello spazio e nel tempo; essi comprendono, principalmente l’ossido di carbonio, il benzene tipico dei motori diesel, gli idrocarburi e le polveri.

Mitigazioni Nella fase di cantiere dovranno essere messe in atto le seguenti misure mitigative: - le strade adiacenti al cantiere e dei primi tratti di viabilità pubblica in uscita da dette aree saranno costantemente lavate e/o spazzolate a umido; - per il trasporto del materiale da cava non saranno utilizzati veicoli diesel pre Euro, Euro 1 e 2, senza filtro antiparticolato. Valutazione: → Impatto ambientale con mitigazioni non significativo e limitato nel tempo. C - Rumore

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Comune di PORTO RECANATI Provincia di Macerata Al fine di valutare correttamente l'impatto acustico derivante dalla realizzazione di una qualsiasi opera occorre procedere preliminarmente alla caratterizzazione dell'area territoriale oggetto di intervento dal punto di vista acustico. Per tale zona sono previsti i seguenti limiti:

Classi di destinazione d’uso Tempi di del territorio Diurno (6.00-22.00) riferimentoNotturno (22.00-6.00)

II aree prevalentemente 50 40 residenziali

È comunque bene precisare che, in prossimità dell'area in esame, non esistono zone densamente abitate, nel periodo invernale, durante il quale si svolgerà il cantiere. Si tratta infatti di un agglomerato costituito prevalentemente da “seconde case” o comunque alloggi di tipo turistico. Per quanto concerne la fase di cantiere le attività che possono costituire possibili fonti di inquinamento acustico possono essere individuate come di seguito: − realizzazione dei cumuli di materiale; − flusso di mezzi adibiti al trasporto dei materiali;

Mitigazioni - verranno utilizzate esclusivamente macchine ed attrezzature tecnologicamente evolute per quanto riguarda la protezione del rumore e rispondenti alla direttiva europea 2000/14/CE, sottoposte a costante manutenzione; - saranno organizzati gli orari di accesso al cantiere da parte dei mezzi di trasporto, al fine di evitare le concentrazioni nelle ore di punta.

Valutazione: → Come per tutte le attività legate alla fase di cantiere, anche se è possibile il superamento previsto per i limiti del rumore, si tratta di un periodo limitato e strettamente legato alla durata dei lavori. D – Acqua Durante le operazioni di ripascimento aumenterà la torbidità dell’acqua nel tratto antistante la battigia, con conseguente minore disponibilità di luce per gli organismi fotosintetici e disturbi collegati all’intasamento degli apparati filtratori delle specie animali che filtrano l’acqua per nutrirsi. Nella valutazione dell’impatto della fase di cantiere relativamente a questo parametro occorre considerare che i tratti di spiaggia interessati dall’intervento non si trovano in una condizione di Dott. Ing. Maurizio Rasetti Via G. B. Pergolesi n. 2 60125 ANCONA

Comune di PORTO RECANATI Provincia di Macerata assenza di disturbo. Lo stesso genere di problema legato alla maggiore torbidità dell’acqua emerge alla foce, del fiume Potenza sia per la pressione antropica che si genera durante la stagione turistica, durante le grandi mareggiate e in occasione di rilevanti precipitazioni. Inoltre va considerato che le spiagge native, in gran parte costituite da clasti a litologia calcareo marnosa provenienti dalle formazioni del Gruppo delle Scaglie e delle marne a fugoidi, per la presenza della frazione marnosa in percentuali variabili e non quantificabili a livello singolo – sono soggetti a polverosità più o meno accentuata in funzione del grado di usura subito, dell’alternarsi di condizioni di emersione e sommersione e della tipologia di trasporto a cui sono soggetti (trascinamento, saltellamento), in relazione all’energia delle mareggiate e del moto ondoso in condizioni di calma. In ogni caso la bagnatura ulteriore in fase di cantiere del materiale di rifioritura consentirà di evitare il formarsi della patina pulverulenta dei clasti a prevalente componente calcareo-marnosa e quindi ridurre ulteriormente gli impatti. Mitigazione Al fine di poter meglio valutare quanto sopra si propone un monitoraggio anche del parametro torbidità dell’acqua. Valutazione: → Impatto ambientale con mitigazioni non significativo e limitato nel tempo in ogni caso si propone un monitoraggio per valutare tale parametro. E – Estrazione materie prime Il materiale necessario alla rifioritura dei pennelli verrà, come già detto, in parte recuperato da materiali già presenti ed in parte prelevato dalle cave locali, nelle quantità necessarie stimate nella misura del 50 % del totale. Il materiale dovrà presentare caratteristiche litologiche analoghe a quelle del materiale costituente i pennelli esistenti. In particolare, sarà prevista e richiesta apposita certificazione che attesti la localizzazione dell’area estrattiva di origine per verificarne e accertarne che disponga dei requisiti. Valutazione: → Impatto ambientale con mitigazioni non significativo F – Rifiuti La eventuale produzione di rifiuti, esclusivamente di tipo inerte ed in minima parte dovuta al materiale di imballaggio dei macchinari è causata dalle attività iniziali di cantiere. Mitigazione Al fine di poter meglio valutare quanto sopra si propone un monitoraggio anche del parametro torbidità dell’acqua. Valutazione: → Impatto ambientale con mitigazioni non significativo

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G - Impatto di opere temporanee di cantiere La tipologia di opere temporanee necessaria per questo intervento è costituita dalla viabilità di cantiere e area di cantiere. La viabilità utilizzata è quella esistente; non c’è quindi impatto paesaggistico poiché non verrà modificata la viabilità ne verranno tagliate piante. L’area di cantiere, sarà una minima parte dell’arenile stesso, verrà prettamente utilizzata per lo scarico dei materiali e i baraccamenti di cantiere, ed inoltre è previsto il ripristino dello stato dei luoghi al termine dei lavori. La durata dei lavori relativamente alla rifioritura funzionale dei pennelli è stata stimata come segue: 1° Stralcio : rifioritura del pennello compreso tra i transetti 511 e 512 posto immediatamente a nord della foce del Fiume Potenza - tempo stimato per i lavori – giorni 5 (mese di Giugno 2020); 2° Stralcio: rifioritura di 4 pennelli compresi tra i transetti 506 e 511 – tempo stimato 3 settimane (stagione invernale 2021) Per la realizzazione delle barriere temporanee costituite da sacchi riempiti di sabbia e ghiaia non sarà necessario allestire particolari aree di cantiere. Mitigazione Saranno organizzati gli orari di accesso al cantiere da parte dei mezzi di trasporto, al fine di evitare le concentrazioni nelle ore di punta.

Valutazione: → L’impatto sarà limitato nel tempo. H - Uso delle risorse naturali Data la tipologia di interventi in progetto durante la fase di cantiere le risorse naturali che risultano impegnate sono l’acqua di mare e massi lapidei di origine mineralogica della catena umbro- marchigiana. Relativamente all'utilizzo di questa ultima risorsa le attività maggiormente significative sono legate alla cantierizzazione dell'area. Per le barriere, come già detto, viene utilizzata sabbia e ghiaia reperita in situ e successivamente ridepositata nello stesso luogo di prelievo. Valutazione: →Impatto ambientale scarsamente rilevante I - Vegetazione, flora e fauna L’impatto della fase di cantiere su vegetazione, flora e fauna è dovuto alla produzione di polveri ed all’inquinamento acustico generato dalle operazioni di scarico e transito dei mezzi. Si ritiene probabile che le attività previste nel progetto possano produrre modesti effetti in Dott. Ing. Maurizio Rasetti Via G. B. Pergolesi n. 2 60125 ANCONA

Comune di PORTO RECANATI Provincia di Macerata relazione all’intorbidimento dell'acqua, che potrebbe determinare sottrazione temporanea di habitat. Si ritiene invece poco probabile che il disturbo da rumore possa causare perdita temporanea di habitat di specie, considerando l’alto livello di fondo in relazione all’ incremento determinato dalle azioni di progetto. Tenendo conto delle mitigazioni già previste per la matrice aria, risorse e rumore, queste saranno in grado di ricondurre gli impatti al di sotto della soglia di non significatività o comunque in grado di non determinare pregiudizio all’integrità del sito. Valutazione: → Impatto ambientale poco significativo in presenza di mitigazioni L - Sicurezza pubblica La componente ambientale “salute e sicurezza pubblica” viene presa in considerazione per verificare i rischi igienico - ambientali a carico della salute dei “non addetti”, potenzialmente derivanti dalla realizzazione del progetto. Nel caso in esame risulta che lo stato attuale di qualità delle componenti ambientali (aria, acqua, suolo, clima acustico) che possono direttamente o indirettamente interferire con la salute e sicurezza pubblica è complessivamente sufficiente e che le cause potenziali di impatto generati dalle azioni di progetto non interferiscono in modo significativo su dette componenti in misura tale da alterarne significativamente la qualità. La presenza di mezzi d’opera in aree di cantiere potrebbe generare rischi a carico della sicurezza pubblica, solo qualora venissero disattese le indicazioni/limitazioni di accesso a fruizione delle aree durante l’esecuzione delle opere. Valutazione: →Impatto ambientale poco significativo e limitato nel tempo M - Rischio di Incidenti riferiti a sostanze e tecnologie utilizzate Data la tipologia delle opere in esame, non si segnalano lavorazioni che prevedano l'utilizzo di sostanze e tecnologie che siano fonti di incidenti. Valutazione: →Impatto ambientale scarsamente rilevante Valutazioni conclusive in fase di cantiere Al termine dei lavori di cantiere, con il cessare delle attività di trasporto e di posa in opera dei materiali lapidei, si ripristinerà velocemente lo stato dei luoghi iniziale, e non saranno presenti nuove sorgenti di impatto, e non saranno pertanto necessarie ulteriori opere di mitigazione né compensazioni tali da ripristinare l’equilibrio, in quanto l’equilibrio dei luoghi si ripristinerà autonomamente

“Fattibilità ambientale” – impatti nella fase di esercizio Per quanto riguarda la fase di esercizio, è opportuno richiamare le finalità che sostanziano le opere in esame e che risiedono nella necessità di salvaguardare le opere strutturali esistenti e quindi la costa attualmente minacciata dall’azione diretta del moto ondoso e nel contempo risolvere l’attuale situazione di criticità ed il possibile degrado che porterebbe al decadimento della fascia costiera .

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Comune di PORTO RECANATI Provincia di Macerata Ovviamente per le barriere temporanee, fatta eccezione per l’impatto visivo, sia pure modesto, non si ritiene vi siano altri impatti nella fase di esercizio che è relativa al periodo di chiusura della stagione turistico-ambientale. Nella tabella che segue si riportano in sintesi gli impatti potenziali connessi alla realizzazione dell’intervento relativo alla rifioritura dei pennelli in fase di esercizio:

Componenti e fattori ambientali Effetti potenziali

Impatto visivo Non altera lo stato ex ante Atmosfera Non sono previsti effetti negativi Ambiente idrico e componenti Non sono previsti effetti negativi biotiche Suolo Non sono previsti effetti negativi Rumori e vibrazioni Non è previsto nessun incremento rispetto alla situazione attuale Rifiuti Non è previsto alcun incremento di rifiuti Paesaggio Non altera la situazione preesistente Attività socio-economiche Sono da segnalare effetti positivi I potenziali impatti ambientali del progetto devono essere considerati in relazione ai criteri stabiliti ai punti 1 e 2 dell’allegato C alla L.R. 11/2019 con riferimento ai seguenti fattori declinati al comma 1, dell’art. 5 del D. Lgs 152/2006: - popolazione e salute umana; - biodiversità, con particolare attenzione alle specie e agli habitat protetti in virtù della direttiva 92/43/CEE e della direttiva 2009/147/CE; - territorio, suolo, acqua, aria e clima; - beni materiali, patrimonio culturale, paesaggio; - interazione tra i fattori sopra elencati I potenziali impatti sui predetti fattori tengono conto in particolare: a) Dell’entità e dell’estensione dell’impatto quali ad esempio l’area geografica e la densità della popolazione potenzialmente interessata; b) Della natura dell’impatto; c) Della natura transfrontaliera dell’impatto; d) Dell’intensità e della complessità dell’impatto; e) Della probabilità dell’impatto; f) Della prevista insorgenza, durata, frequenza e reversibilità dell’impatto; g) Del cumulo tra l’impatto del progetto e l’impatto di altri progetti esistenti o approvati; h) Della possibilità di ridurre l’impatto in modo efficace

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Comune di PORTO RECANATI Provincia di Macerata Non si ravvisano impatti rilevanti del progetto sull’ambiente rispetto ai fattori sopra elencati, in quanto l’attività consiste in piccoli interventi di manutenzione che ripristinano l’originaria conformazione di 5 pennelli a nord della foce del fiume Potenza, nonché della posa in opera di barriere temporanee costituite da sacchi riempiti di sabbia e ghiaia.

4. MISURE PREVISTE PER EVITARE O PREVENIRE IMPATTI AMBIENTALI SIGNIFICATIVI E NEGATIVI

Premesso che il progetto non da luogo ad impatti ambientali significativi negativi in particolare si ritiene che questi sino nulli nella fase di esercizio. Per quanto riguarda tuttavia gli impatti verificabili, seppur minimi, nella fase di cantiere si rimanda alle mitigazioni indicate nel paragrafo 3.

Porto Recanati ______

IL PROGETTISTA

(Ing. Maurizio Rasetti)

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