CIVITALUPARELLA (Prov
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COMUNE di CIVITALUPARELLA (Prov. di Chieti) COPIA VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE Numero 29 del 20-12-2015 Oggetto: DICHIARAZIONE DI DISSESTO FINANZIARIO DEL COMUNE DI CIVITALUPARELLA. ART.246 DEL T.U.E.L. 267/ 2000. L'anno duemilaquindici il giorno venti del mese di dicembre alle ore 11:00 si é riunito il Consiglio Comunale convocato, a norma di legge, in sessione Straordinaria in Prima convocazione in seduta Pubblica. Dei Signori Consiglieri assegnati a questo Comune e in carica : PESCHI ALBA LOREDANA P DE LIBERATO EMILIANO A CIARICO NICOLA P D'ORAZIO AURELIA P RICCI PAOLO P FICCA MARIANO P PESCHI RAIMONDO P DE LOLLIS DOMENICO P DI CICCO ANTONINO P DI GIRONIMO MARIO P CIARICO GIANLUCA P risultano presenti n. 10 e assenti n. 1 Sono altresì presenti i sottoindicati Assessori Comunali, non facenti parte del Consiglio e non aventi diritto al voto: Assume la presidenza il Signor PESCHI ALBA LOREDANA in qualità di SINDACO. Partecipa con funzioni consultive, referenti, di assistenza e verbalizzazione, il Segretario Signor Acconcia Domenico Il Presidente, accertato il numero legale, dichiara aperta la seduta, previa nomina degli scrutatori nelle persone dei Signori: Immediatamente eseguibile N Soggetta a controllo N DELIBERA DI CONSIGLIO n. 29 del 20-12-2015 - pag. 1 - COMUNE DI CIVITALUPARELLA IL CONSIGLIO COMUNALE Preso atto della dichiarazione del Sindaco ad inizio seduta circa la videoregistrazione del presente punto all’Ordine del Giorno, ai sensi dall’art.64 del vigente Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale, finalizzata ad una corretta verbalizzazione; Richiamata la proposta di pari oggetto corredata dalla documentazione in essa indicata; -Sentito l’intervento del Sindaco di seguito riportato: “Il Comune di Civitaluparella è in dissesto finanziario. Richiamo all’attenzione dei Consiglieri la normativa che disciplina la materia, ossia gli articoli 244, 245 e 246 del T.U.E.L. : Art.244.Dissesto finanziario. 1.Si ha stato di dissesto finanziario se l'ente non può garantire l'assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili ovvero esistono nei confronti dell'ente locale crediti liquidi ed esigibili di terzi cui non si possa fare validamente fronte con le modalità di cui all'articolo 193, nonché con le modalità di cui all'articolo 194 per le fattispecie ivi previste. 2. Le norme sul risanamento degli enti locali dissestati si applicano solo a province e comuni. Art. 245. Soggetti della procedura di risanamento 1. Soggetti della procedura di risanamento sono l'organo straordinario di liquidazione e gli organi istituzionali dell'ente. 2. L'organo straordinario di liquidazione provvede al ripiano dell'indebitamento pregresso con i mezzi consentiti dalla legge. 3. Gli organi istituzionali dell'ente assicurano condizioni stabili di equilibrio della gestione finanziaria rimuovendo le cause strutturali che hanno determinato il dissesto. Art. 246. Deliberazione di dissesto 1. La deliberazione recante la formale ed esplicita dichiarazione di dissesto finanziario è adottata dal Consiglio dell'ente locale nelle ipotesi di cui all'articolo 244 e valuta le cause che hanno determinato il dissesto. La deliberazione dello stato di dissesto non è revocabile. Alla stessa è allegata una dettagliata relazione dell'organo di revisione economico finanziaria che analizza le cause che hanno provocato il dissesto. 2. La deliberazione dello stato di dissesto è trasmessa, entro 5 giorni dalla data di esecutività, al Ministero dell'interno ed alla Procura Regionale presso la Corte dei conti competente per territorio, unitamente alla relazione dell'organo di revisione. La deliberazione è pubblicata per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana a cura del Ministero dell'Interno unitamente al D.P.R. di nomina dell'organo straordinario di liquidazione. Insomma un po’ quello che accade quando si dichiara il fallimento di una Ditta, con la sostanziale differenza che il Comune non può chiudere la porta, deve continuare ad esplicare la propria attività, garantire i servizi essenziali alla cittadinanza secondo quanto disposto dalla legge. Mi preme ricordare, e lo farò brevemente, le tappe che hanno portato oggi il Consiglio Comunale alla dichiarazione di dissesto. Il 07.06.2014 la sottoscritta prestava giuramento davanti al Consiglio Comunale in sede di convalida degli eletti. L’Amministrazione entra in carica ed inizia una collaborazione dal punto di vista lavorativo con il Comune di Bomba per quanto riguarda il servizio contabile. Subito dopo la Ragioniera del Comune medesimo rimetteva all’Amministrazione una relazione sulla situazione economica dell’Ente naturalmente non esaustiva, in quanto si trattava di una prima analisi sommaria poiché la Ragioniera non era di questo Comune. Nella Relazione veniva evidenziata una situazione debitoria molto critica: circa 150.000,00 € di fatture non pagate relative agli anni 2012 e 2013 ed € 178.853,00 di fatture non pagate relative all’annualità 2014, con un bilancio di previsione quindi fortemente impegnato già nei primi soli quattro mesi. Alla data del 12.06.2014, quindi, e, solo dopo una sommaria analisi, sono emerse fatture non pagate per circa Euro 330.000,00; tra queste la corrente elettrica per circa € 50.000,00 con fatture insolute da giugno 2012. DELIBERA DI CONSIGLIO n. 29 del 20-12-2015 - pag. 2 - COMUNE DI CIVITALUPARELLA La Ragioniera evidenziava, inoltre, l’esistenza di diversi decreti ingiuntivi, ossia fatture messe in esecuzione attraverso un procedimento giudiziario. Subito dopo l’insediamento la Edison comunicava al Comune la risoluzione unilaterale per grave inadempimento del contratto per la fornitura di energia elettrica per la pubblica illuminazione. L’ente ha provveduto al pagamento di circa € 19.000,00 di fatture per fornitura energia elettrica alla Edison ricorrendo all’anticipazione di liquidità con la Cassa Depositi e Prestiti (Decreto 35); tuttavia giacciono altre fatture non pagate per fornitura energia elettrica per un ammontare di circa € 30.000,00. L’Amministrazione riscontrava numerose controversie legali in corso. E’ necessario precisare che l’Amministrazione uscente non approvava il suo rendiconto relativo alla gestione 2013, dove venivano indicate le spese sostenute dall’amministrazione nell’esercizio finanziario di competenza e le relative entrate, ovvero il risultato di amministrazione. Il rendiconto di gestione è lo specchio dell’attività contabile dell’Amministrazione. Prima di approvare il Rendiconto della gestione 2013, l’attuale Amministrazione, nel rispetto dei principi della trasparenza ed a garanzia dell’informazione, rendeva edotta la cittadinanza, attraverso un’assemblea pubblica, della grave situazione finanziaria e che, altresì, il Rendiconto della gestione 2013 sarebbe stato approvato con un cospicuo disavanzo che poi si quantificava in circa € 243.000,00. E’ stato necessario, con grande senso di responsabilità, pertanto, adottare da subito misure di revisione delle spesa corrente, che hanno implicato scelte molto impopolari ed una maggiore imposizione fiscale a carico dei cittadini. Tra le misure immediatamente adottate ricordo l’istituzione dell’Addizionale Comunale Irpef nella misura massima, la rivisitazione del servizio trasporto scolastico ed altri servizi, l’azzeramento delle spese per permessi retribuiti alle Aziende, l’azzeramento delle spese per missioni, che nella passata Amministrazione avevano inciso in maniera rilevante sulle voci di bilancio. Questa Amministrazione, pertanto, si è adoperata concretamente per la riduzione della spesa, con azzeramento di quella politica relativa ai rimborsi, alle missioni ed ai permessi retribuiti. Alla data odierna non risultano richieste di rimborso per missioni da parte di Consiglieri ed Assessori comunali. Il 01.08.2014, poiché l’Amministrazione precedente non vi aveva provveduto, come invece avrebbe dovuto, si procedeva all’approvazione del Rendiconto 2013. Al consiglio, la minoranza non si presentava. Il rendiconto della gestione 2013 della precedente Amministrazione chiudeva con un disavanzo di Euro 243.231,83. Il 29.09.2014 veniva approvato il Bilancio di Previsione per l’esercizio finanziario 2014. Prima dell’approvazione del Bilancio 2014 abbiamo discusso sul futuro politico ed amministrativo dell’Ente. Su parere del Segretario Comunale e del Revisore dei Conti si è deciso di ricorrere alla procedura di riequilibrio pluriennale decennale previsto dall’art.243 bis T.U.E.L. Il 15.02.2015 veniva approvato il Piano Finanziario Pluriennale della durata decennale che quantificava in € 506.323,80 la complessiva massa passiva da risanare comprensiva di € 74.588,07 di debiti fuori bilancio. Tuttavia i predetti debiti nel corso dei mesi successivi sono aumentati a seguito delle richieste pervenute successivamente all’adozione del Piano e non preventivate, come la richiesta pervenuta da ultimo da una Società di Recupero Crediti per circa Euro 22.000,00 per mancato pagamento delle rate relative all’acquisto del “bobcat n.1”, ossia quello rubato. Nella Camera di Consiglio del 10.11.2015, la Sezione Regionale di Controllo dell’Abruzzo della Corte dei Conti con deliberazione n.302 si e’ espressa con un diniego di approvazione del Piano di Riequilibrio Finanziario. La logica conseguenza di tale diniego è la dichiarazione di dissesto. Questa Amministrazione ha ritenuto di avvalersi della professionalità del Professore Andrea Ziruolo, Docente di Economia Aziendale dell’ Università Gabriele D’Annunzio di Chieti-Pescara, esperto di fama nazionale in materia di contabilità pubblica