di CIVITALUPARELLA (Prov. di )

COPIA VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE Numero 29 del 20-12-2015

Oggetto: DICHIARAZIONE DI DISSESTO FINANZIARIO DEL COMUNE DI CIVITALUPARELLA. ART.246 DEL T.U.E.L. 267/ 2000.

L'anno duemilaquindici il giorno venti del mese di dicembre alle ore 11:00 si é riunito il Consiglio Comunale convocato, a norma di legge, in sessione Straordinaria in Prima convocazione in seduta Pubblica.

Dei Signori Consiglieri assegnati a questo Comune e in carica :

PESCHI ALBA LOREDANA P DE LIBERATO EMILIANO A CIARICO NICOLA P D'ORAZIO AURELIA P RICCI PAOLO P FICCA MARIANO P PESCHI RAIMONDO P DE LOLLIS DOMENICO P DI CICCO ANTONINO P DI GIRONIMO MARIO P CIARICO GIANLUCA P risultano presenti n. 10 e assenti n. 1 Sono altresì presenti i sottoindicati Assessori Comunali, non facenti parte del Consiglio e non aventi diritto al voto:

Assume la presidenza il Signor PESCHI ALBA LOREDANA in qualità di SINDACO. Partecipa con funzioni consultive, referenti, di assistenza e verbalizzazione, il Segretario Signor Acconcia Domenico

Il Presidente, accertato il numero legale, dichiara aperta la seduta, previa nomina degli scrutatori nelle persone dei Signori:

Immediatamente eseguibile N Soggetta a controllo N

DELIBERA DI CONSIGLIO n. 29 del 20-12-2015 - pag. 1 - COMUNE DI CIVITALUPARELLA IL CONSIGLIO COMUNALE

Preso atto della dichiarazione del Sindaco ad inizio seduta circa la videoregistrazione del presente punto all’Ordine del Giorno, ai sensi dall’art.64 del vigente Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale, finalizzata ad una corretta verbalizzazione; Richiamata la proposta di pari oggetto corredata dalla documentazione in essa indicata; -Sentito l’intervento del Sindaco di seguito riportato:

“Il Comune di Civitaluparella è in dissesto finanziario. Richiamo all’attenzione dei Consiglieri la normativa che disciplina la materia, ossia gli articoli 244, 245 e 246 del T.U.E.L. : Art.244.Dissesto finanziario. 1.Si ha stato di dissesto finanziario se l'ente non può garantire l'assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili ovvero esistono nei confronti dell'ente locale crediti liquidi ed esigibili di terzi cui non si possa fare validamente fronte con le modalità di cui all'articolo 193, nonché con le modalità di cui all'articolo 194 per le fattispecie ivi previste. 2. Le norme sul risanamento degli enti locali dissestati si applicano solo a province e comuni. Art. 245. Soggetti della procedura di risanamento 1. Soggetti della procedura di risanamento sono l'organo straordinario di liquidazione e gli organi istituzionali dell'ente. 2. L'organo straordinario di liquidazione provvede al ripiano dell'indebitamento pregresso con i mezzi consentiti dalla legge. 3. Gli organi istituzionali dell'ente assicurano condizioni stabili di equilibrio della gestione finanziaria rimuovendo le cause strutturali che hanno determinato il dissesto. Art. 246. Deliberazione di dissesto 1. La deliberazione recante la formale ed esplicita dichiarazione di dissesto finanziario è adottata dal Consiglio dell'ente locale nelle ipotesi di cui all'articolo 244 e valuta le cause che hanno determinato il dissesto. La deliberazione dello stato di dissesto non è revocabile. Alla stessa è allegata una dettagliata relazione dell'organo di revisione economico finanziaria che analizza le cause che hanno provocato il dissesto. 2. La deliberazione dello stato di dissesto è trasmessa, entro 5 giorni dalla data di esecutività, al Ministero dell'interno ed alla Procura Regionale presso la Corte dei conti competente per territorio, unitamente alla relazione dell'organo di revisione. La deliberazione è pubblicata per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana a cura del Ministero dell'Interno unitamente al D.P.R. di nomina dell'organo straordinario di liquidazione. Insomma un po’ quello che accade quando si dichiara il fallimento di una Ditta, con la sostanziale differenza che il Comune non può chiudere la porta, deve continuare ad esplicare la propria attività, garantire i servizi essenziali alla cittadinanza secondo quanto disposto dalla legge. Mi preme ricordare, e lo farò brevemente, le tappe che hanno portato oggi il Consiglio Comunale alla dichiarazione di dissesto. Il 07.06.2014 la sottoscritta prestava giuramento davanti al Consiglio Comunale in sede di convalida degli eletti. L’Amministrazione entra in carica ed inizia una collaborazione dal punto di vista lavorativo con il Comune di Bomba per quanto riguarda il servizio contabile. Subito dopo la Ragioniera del Comune medesimo rimetteva all’Amministrazione una relazione sulla situazione economica dell’Ente naturalmente non esaustiva, in quanto si trattava di una prima analisi sommaria poiché la Ragioniera non era di questo Comune. Nella Relazione veniva evidenziata una situazione debitoria molto critica: circa 150.000,00 € di fatture non pagate relative agli anni 2012 e 2013 ed € 178.853,00 di fatture non pagate relative all’annualità 2014, con un bilancio di previsione quindi fortemente impegnato già nei primi soli quattro mesi. Alla data del 12.06.2014, quindi, e, solo dopo una sommaria analisi, sono emerse fatture non pagate per circa Euro 330.000,00; tra queste la corrente elettrica per circa € 50.000,00 con fatture insolute da giugno 2012.

DELIBERA DI CONSIGLIO n. 29 del 20-12-2015 - pag. 2 - COMUNE DI CIVITALUPARELLA La Ragioniera evidenziava, inoltre, l’esistenza di diversi decreti ingiuntivi, ossia fatture messe in esecuzione attraverso un procedimento giudiziario. Subito dopo l’insediamento la Edison comunicava al Comune la risoluzione unilaterale per grave inadempimento del contratto per la fornitura di energia elettrica per la pubblica illuminazione. L’ente ha provveduto al pagamento di circa € 19.000,00 di fatture per fornitura energia elettrica alla Edison ricorrendo all’anticipazione di liquidità con la Cassa Depositi e Prestiti (Decreto 35); tuttavia giacciono altre fatture non pagate per fornitura energia elettrica per un ammontare di circa € 30.000,00. L’Amministrazione riscontrava numerose controversie legali in corso. E’ necessario precisare che l’Amministrazione uscente non approvava il suo rendiconto relativo alla gestione 2013, dove venivano indicate le spese sostenute dall’amministrazione nell’esercizio finanziario di competenza e le relative entrate, ovvero il risultato di amministrazione. Il rendiconto di gestione è lo specchio dell’attività contabile dell’Amministrazione. Prima di approvare il Rendiconto della gestione 2013, l’attuale Amministrazione, nel rispetto dei principi della trasparenza ed a garanzia dell’informazione, rendeva edotta la cittadinanza, attraverso un’assemblea pubblica, della grave situazione finanziaria e che, altresì, il Rendiconto della gestione 2013 sarebbe stato approvato con un cospicuo disavanzo che poi si quantificava in circa € 243.000,00. E’ stato necessario, con grande senso di responsabilità, pertanto, adottare da subito misure di revisione delle spesa corrente, che hanno implicato scelte molto impopolari ed una maggiore imposizione fiscale a carico dei cittadini. Tra le misure immediatamente adottate ricordo l’istituzione dell’Addizionale Comunale Irpef nella misura massima, la rivisitazione del servizio trasporto scolastico ed altri servizi, l’azzeramento delle spese per permessi retribuiti alle Aziende, l’azzeramento delle spese per missioni, che nella passata Amministrazione avevano inciso in maniera rilevante sulle voci di bilancio. Questa Amministrazione, pertanto, si è adoperata concretamente per la riduzione della spesa, con azzeramento di quella politica relativa ai rimborsi, alle missioni ed ai permessi retribuiti. Alla data odierna non risultano richieste di rimborso per missioni da parte di Consiglieri ed Assessori comunali. Il 01.08.2014, poiché l’Amministrazione precedente non vi aveva provveduto, come invece avrebbe dovuto, si procedeva all’approvazione del Rendiconto 2013. Al consiglio, la minoranza non si presentava. Il rendiconto della gestione 2013 della precedente Amministrazione chiudeva con un disavanzo di Euro 243.231,83. Il 29.09.2014 veniva approvato il Bilancio di Previsione per l’esercizio finanziario 2014. Prima dell’approvazione del Bilancio 2014 abbiamo discusso sul futuro politico ed amministrativo dell’Ente. Su parere del Segretario Comunale e del Revisore dei Conti si è deciso di ricorrere alla procedura di riequilibrio pluriennale decennale previsto dall’art.243 bis T.U.E.L. Il 15.02.2015 veniva approvato il Piano Finanziario Pluriennale della durata decennale che quantificava in € 506.323,80 la complessiva massa passiva da risanare comprensiva di € 74.588,07 di debiti fuori bilancio. Tuttavia i predetti debiti nel corso dei mesi successivi sono aumentati a seguito delle richieste pervenute successivamente all’adozione del Piano e non preventivate, come la richiesta pervenuta da ultimo da una Società di Recupero Crediti per circa Euro 22.000,00 per mancato pagamento delle rate relative all’acquisto del “bobcat n.1”, ossia quello rubato. Nella Camera di Consiglio del 10.11.2015, la Sezione Regionale di Controllo dell’ della Corte dei Conti con deliberazione n.302 si e’ espressa con un diniego di approvazione del Piano di Riequilibrio Finanziario. La logica conseguenza di tale diniego è la dichiarazione di dissesto. Questa Amministrazione ha ritenuto di avvalersi della professionalità del Professore Andrea Ziruolo, Docente di Economia Aziendale dell’ Università Gabriele D’Annunzio di Chieti-Pescara, esperto di fama nazionale in materia di contabilità pubblica e con un eccellente curriculum in

DELIBERA DI CONSIGLIO n. 29 del 20-12-2015 - pag. 3 - COMUNE DI CIVITALUPARELLA materia di finanza pubblica, al quale è stato conferito l’ incarico di affiancare la struttura comunale in questa delicata fase amministrativo-contabile, per esaminare attentamente il periodo di riferimento del dissesto, le cause dello stesso e la Pronuncia del diniego di approvazione del Piano da parte della Corte dei Conti. Il dissesto è un provvedimento straordinario che richiede necessariamente professionalità specifiche, sia nella fase iniziale della predisposizione della dichiarazione di dissesto sia in quella successiva di costruzione della Proposta di Bilancio stabilmente riequilibrato che dovrà essere approvata dal Ministero dell’Interno. Il Professor Andrea Ziruolo ha rimesso una Relazione nella quale conferma quanto già detto nella Delibera n.302/2015 della Corte dei Conti di diniego del Piano di Riequilibrio Pluriennale: negli ultimi anni ci sono state scelte che hanno destabilizzato la contabilità, sono state riportate in bilancio entrate fittizie ed, in relazione ai rilievi sollevati dalla Corte dei Conti, sono state sostanzialmente fornite misure correttive fittizie; in alcuni casi, condotta che ritengo gravissima, i rilievi della Corte dei Conti sono stati ignorati e tenuti celati al Consiglio Comunale e, quindi, alla popolazione, aggravando la già difficile situazione dell’Ente con un atteggiamento irresponsabile. Cito ad esempio la deliberazione n.502/2013 della Corte dei Conti pervenuta all’ente a fine anno 2013, relativa ai rilievi espressi al Rendiconto 2011, che non è stata portata a conoscenza del Consiglio Comunale per l’adozione delle indispensabili misure correttive. Il Professor Ziruolo nella sua Relazione evidenzia, altresì, come nella Relazione di fine mandato l’Amministrazione uscente ha riportato di aver preso in consegna un Ente con due parametri deficitari positivi e di averlo consegnato all’attuale Amministrazione con 4 parametri positivi, peggiorando sensibilmente la situazione finanziaria del Comune di Civitaluparella. Con cinque parametri deficitari positivi il Comune e’ in dissesto. Ritengo personalmente che il quinto parametro deficitario fosse positivo già al momento della sottoscrizione della Relazione di fine mandato, ma che non risultasse tale per gli artifizi contabili posti in essere. Sono stati riscontrati dal Professor Ziruolo, dal Revisore e dalla Corte dei Conti accertamenti fittizi di entrate che hanno garantito il raggiungimento di equilibri artificiosi dei bilanci di previsione, a fronte dei quali venivano effettuate concretamente delle spese; sono state rilevate, altresì, spese sostenute in violazione delle norme dell’ ordinamento contabile (lavori appaltati privi della copertura finanziaria, ordinativi fatti telefonicamente dagli amministratori senza il minimo confronto con gli uffici contabili circa la disponibilità effettiva della copertura finanziaria). Tale condotta ha esposto l’Ente ad una situazione debitoria ingente. La verità sulla situazione contabile di questo Ente emerge solo con l’approvazione da parte dell’attuale Amministrazione del Rendiconto della gestione 2013 con un cospicuo disavanzo di amministrazione, a fronte di risultati solo fittiziamente positivi registrati nei precedenti esercizi ed in particolare nel 2011 e nel 2012, come evidenziato nella citata deliberazione n.302 del 10.11.2015 della Corte dei Conti Sezione Regionale di Controllo per l’Abruzzo di non approvazione del Piano. Quali sono le conseguenze immediate del dissesto? A partire dalla dichiarazione di dissesto non potranno essere intraprese o proseguite procedure esecutive nei confronti dell’ente per tutti i debiti contratti dall’ente stesso al 31.12.2015. Le procedure esecutive nei confronti dell’ente, come quella per l’asfalto, sono dichiarate estinte d’ufficio dal giudice con l’inserimento nella massa passiva dell’importo dovuto. Dalla dichiarazione di dissesto i debiti insoluti al 31.12.2015 e le somme dovute per anticipazione di cassa non producono più interessi ne’ sono soggetti a rivalutazione monetaria. Il Comune di Civitaluparella, tuttavia, non potrà contrarre nuovi mutui, ad eccezione dei mutui concessi dallo Stato per il risanamento dell’ente locale dissestato e dei mutui a totale carico dello Stato o delle Regioni. Il Consiglio Comunale è tenuto a deliberare le imposte e tasse locali di spettanza dell’ente dissestato, le aliquote e le tariffe di base nella misura massima consentita dalla legge. Tuttavia mi sento di rassicurare la cittadinanza in quanto l’obbligo di fissare tariffe e aliquote nella misura massima consentita non produrranno effetti concreti sulla cittadinanza in quanto tutte le

DELIBERA DI CONSIGLIO n. 29 del 20-12-2015 - pag. 4 - COMUNE DI CIVITALUPARELLA aliquote e tariffe comunali sono state già stabilite al massimo consentito dalla normativa vigente da questa Amministrazione, ad eccezione della Tasi. Oggi la popolazione ne comprende il perché. Il Consiglio Comunale odierno scrive una pagina molto importante per la storia della nostra comunità. E’ un momento molto difficile per tutti. Per gli Amministratori ai quali è richiesto un particolare impegno, una particolare dedizione ed un grande senso di responsabilità, per i dipendenti, ai quali è richiesto una maggiore professionalità ed una maggiore pazienza, perché spesso sono sottoposti a tensione, come tutti. Non è facile per la cittadinanza, alla quale saranno imposti, in forza delle leggi che governano la situazione di dissesto, ulteriori sacrifici. Certo nessuno se lo sarebbe augurato per il nostro splendido borgo e ne avremmo fatto tutti quanti volentieri a meno. Ma la dichiarazione di dissesto non è un atto politico e non è un atto disponibile. Esistono rigidi parametri fissati dalla legge a fronte dei quali la dichiarazione di dissesto è obbligatoria, con i suoi effetti e con le sue conseguenze, non abbiamo un’altra scelta. Quindi chiariamo subito che nessuna strumentalizzazione politica è voluta e viene attuata. Oggi tutti siamo protagonisti di questa triste pagina della storia del nostro Paese, ma, attraversare questa fase per poter ripartire, è necessario ed indispensabile, come è necessario ed indispensabile segnare in maniera indelebile i confini tra il passato ed il futuro. Lo spirito ed il senso di appartenenza alla nostra comunità che da sempre ci caratterizzano ci consentirà di superare questo momento di crisi. Crisi deriva dal greco “crisis” e significa “scelta” e noi abbiamo scelto; abbiamo scelto la trasparenza, l’informazione, ma soprattutto abbiamo scelto di restituire alla nostra comunità il diritto ad un futuro dignitoso, perché questo Comune ha perso la sua dignità. Un Comune nel quale è possibile progettare, programmare e, quindi, amministrare nell’interesse di tutti coloro che amano questo paese ed hanno deciso di viverci, di investirci e di farci crescere i propri figli. Sono orgogliosa di appartenere a questa comunità e di rappresentarla unitamente a tutti coloro che oggi sono seduti qui con me. Sono orgogliosa di viverci e di averla scelta per il futuro dei miei figli. Ci attende un nuovo percorso amministrativo. Noi siamo pronti a ripartire insieme a tutti voi, la vostra quotidiana fiducia alimenta il nostro impegno. Ogni giorno di questo percorso amministrativo è stato segnato da enormi difficoltà, ma abbiamo sempre saputo fin dall’inizio del nostro mandato che a noi sarebbe toccata una parte molto difficile. Abbiamo accettato di intraprendere questo percorso sapendo che non sarebbe stato per niente facile, ma con la tranquillità e l’onesta di chi mette a disposizione se stesso solo per il bene comune. Oggi, dopo un anno dal nostro insediamento, per responsabilità che di sicuro non ci appartengono, dobbiamo dichiarare il dissesto. Mi aspetto che il senso di grande responsabilità che manifesta la nostra comunità in questo momento sia di esempio a chi, sottovalutando l’intelligenza dei nostri cittadini, fa della polemica e della bugia uno strumento sterile di opposizione politica. Che nessuno si affanni, che nessuno si preoccupi, il giudizio sulle responsabilità è già scritto e chi sa leggere trova le risposte che cerca negli atti amministrativi e contabili dell’Ente. E noi che ci siamo insediati da un anno e lo abbiamo trascorso a fare conti su conti che non ci appartengono, siamo molto molto sereni. La magistratura contabile ha fatto già chiarezza sulle cause del dissesto e continuerà a farla attraverso le forme di accertamento previste dalla legge, farà chiarezza su eventuali responsabilità amministrative, politiche e contabili. Io ed i miei Consiglieri lavoriamo con estrema serenità ed oggi una forza rinnovata ci viene dal profondo del cuore, quella forza che solo un grande amore può dare, quello per la nostra comunità.”

DELIBERA DI CONSIGLIO n. 29 del 20-12-2015 - pag. 5 - COMUNE DI CIVITALUPARELLA Esauritosi l’intervento il Sindaco dà la parola al Segretario Comunale, dr. Domenico Acconcia, che illustra sinteticamente la sua Relazione, allegata alla presente Deliberazione sotto la lettera D), riguardante le norme di legge che disciplinano il risanamento dei Comuni dissestati, invitando il Consiglio Comunale a superare, in una dialettica democratica, le diverse posizioni politiche nell’interesse della collettività;

Terminato l’intervento del Segretario Comunale chiede ed ottiene la parola il Consigliere di minoranza De Lollis Domenico il quale replica al Sindaco nel modo seguente: “L’Amministrazione attuale ha sostenute spese che non hanno portato nessun beneficio al paese e le elenco: oltre 50.000,00 € di spese legali, aumento spese per l’Ufficio Tecnico e di Ragioneria lievitate da € 13.000,00 ad oltre € 30.000,00, incarico al professor Ziruolo per una Relazione che non serve a niente, che non porta da nessuna parte perché il dissesto è stato già fatto dalla Corte dei Conti. Per il Professore si sono potuti spendere 3.600,00 €, ma per il paese non c’è una lucetta di Natale, per il Professore si può spendere ma per le luci di Natale no. Il Paese è stato tappezzato di manifesti per la fattura pagata ad un ristorante di € 400,00 quando abbiamo fatto l’insediamento, però il Sindaco non ha provveduto a mettere il manifesto per il costo di € 600,00 dell’albero di Natale acquistato l’anno scorso”. Il Consigliere-Vice Sindaco Di Cicco Antonino interviene precisando che quanto affermato dal Consigliere De Lollis non risponde a verità in quanto la spesa sostenuta per l’albero di Natale non è stata di € 600,00. Il Consigliere De Lollis prosegue parlando del Programma Amministrativo dell’attuale Amministrazione che non è stato realizzato in diversi punti, dei finanziamenti per dissesti idrogeologici non ottenuti diversamente dagli altri Comuni, delle spese per missioni che sono legittime così come l’indennità del Sindaco.

Terminato l’intervento del Consigliere di minoranza De Lollis, chiede di intervenire il Capogruppo di minoranza Ficca Mariano. Il Sindaco risponde che ne ha facoltà. L’intervento del Consigliere Ficca viene di seguito riportato: “Premetto che allegheremo una Nota alla delibera e, rivolto al Segretario Comunale, ricordo che in occasione del mio insediamento nel 2009, il Segretario medesimo mi fece gli auguri e, rivolgendosi a mia moglie, le disse di sostenermi nella mia attività di Sindaco in quanto in Comune c’era un bordello di debiti. Quando sono entrato al Comune non ho pensato ai debiti trovati, perché ce n’erano tantissimi, ma ho pensato ad amministrare, a trovare delle possibilità per il Comune, a fare delle cose per il Comune e qualcosa abbiamo fatto, forse abbiamo fatto pure troppo rispetto a quello che dovevamo fare. Un Sindaco quando entra in un Comune non deve pensare a fare del male alla gente, di dare o attribuire cose ad altri. Rivolgendomi al Segretario Comunale ricordo che sei stato proprio tu a dire pubblicamente che il Comune non era stato rovinato dall’Amministrazione Ficca ma dalla famiglia Peschi. Affermo che io e l’Amministrazione precedente siamo stati messi alla gogna in quanto ritenuti responsabili del dissesto finanziario dell’Ente e, pertanto, mi trovo costretto a difendermi con i denti dalle menzogne. Dal ’75 questo paese è amministrato dalla famiglia Peschi, quindi non credo che Ficca Mariano ed i suoi collaboratori in cinque anni hanno mandato questo Comune in dissesto. Non credo proprio. O meglio, certo che abbiamo fatto il debito anche noi, abbiamo fatto anche noi i debiti, ne abbiamo fatti, eccome ne abbiamo fatti anche noi i debiti, però ci dobbiamo prendere quello che ci spetta a noi. O meglio ce ne stanno ottocento, ce ne stanno mille, un milione? Bene. Allora, la Giunta Ficca Mariano ha fatto trecentomila euro di debiti. Benissimo. E poi guardiamo gli altri. Invece si presenta qua un Professore che tiene presente solo ed esclusivamente quello che dice la maggioranza, Professore, Lei che è una persona così intelligente, così istruita rispetto ad un povero operaio della Sevel. Ma Professore, Lei, se avesse avuto un minimo di intelligenza ed un minimo di scaltrezza, perché ce l’ha, minimo minimo doveva pensare che: ma Civita se sta a queste condizioni devo solo ascoltare il Sindaco Peschi? Ascoltiamo pure gli altri e poi faceva una bella Relazione, No, Lei si è premunito di pensare: a me m’ha detto quello il Sindaco, quello faccio. Non è così, non è così. Perché le assicuro Professore che quello che

DELIBERA DI CONSIGLIO n. 29 del 20-12-2015 - pag. 6 - COMUNE DI CIVITALUPARELLA ha scritto Lei è una cosa che non passerà inosservata nei prossimi anni e le assicuro che la sua Relazione molta gente la sta già usando, così come quella del Revisore ed anche quella del Segretario. Nella sua Relazione Voi avete parlato degli ultimi cinque anni, mentre il Comune di Civitaluparella non è dagli ultimi cinque anni in debito. Lo dico chiaro e tondo che io mi voglio prendere le mie responsabilità. Perché sì ne ho fatte. Ma ne ho fatte di cose per questo Comune. Addirittura abbiamo anche rischiato perché noi eravamo convinti che rischiare voleva dire rischiare per il bene di Civita. U n ’altra cosa voglio dire e ci tengo: se Civita sta in dissesto l’Italia come sta? L’Italia sta in dissesto tutta. Lo sapete che non ci sta più un euro in giro? Allora perché pensate che Civita sta in dissesto e l’Italia no? Volete sapere tutti i Comuni intorno a Civita come stanno? Tutti dovrebbero fare la pratica del dissesto, ma non lo fanno. Sapete perché? Perché il dissesto è una cosa che secondo me porta solo un disagio alla cittadinanza. Voi pensate che io non dovevo fare il dissesto? Oppure pensate che il Segretario con la mia ex Ragioniera Annaminda non mi abbiano proposto il dissesto? Io non ho pensato mai al dissesto. Ho pensato a trovare un’entrata per Civita. E ci sono diecimila possibilità. Perché io penso che la Cooperativa ci sta e si può andare a bussare, ci sta la cava che non può rimanere così. La cava deve essere messa a posto perché il paese non può avere quel discorso là e quindi anche i 120-115.000,00 € che sono fermi dal Procuratore bisogna andarci coi fucili a dirgli . Parliamo dell’eolico. Rispetto chi non è d’accordo, ma tutto il mondo è a favore dell’eolico ed in questo Comune c’è una Convenzione che potrebbe portare circa 300.000,00 € a questo Comune. Ma voi pensate che noi eravamo così scemi? Certo poco istruiti rispetto a voi, è vero, lo ammettiamo, ma noi abbiamo sempre detto che bisognava creare un’entrata a questo Comune, che senza un’entrata questo Comune non poteva andare avanti. Ma lo ripeto per l’ultima volta. Prendiamoci tutti quanti le colpe. Civita andava difesa col cuore, coi denti, non messa alla gogna. L’ Amministrazione Ficca non può essere messa alla gogna, deve essere rispettata come tutte le altre. Noi ci vogliamo prendere le nostre responsabilità, anche più degli altri, però le responsabilità devono essere divise tra le varie amministrazioni e su questo sicuramente faremo luce. Mi rivolgo al Segretario che pocanzi ha invitato il Consiglio a toni pacati nell’interesse della comunità, che sarebbe stato possibile se qualcuno avesse avuto l’intelligenza di suggerire una amministrazione congiunta dato che questa Amministrazione ha vinto per soli quattro voti. Ma questo non è stato fatto. L’unica cosa che è stata fatta è sparare, sparare, sparare. A questo punto mi accingo a dare lettura del documento del gruppo di minoranza che chiedo venga inserito quale parte integrante e sostanziale nella deliberazione di dichiarazione di dissesto finanziario del Comune di Civitaluparella. Scusate l’emozione, ma purtroppo, sono diciotto mesi che la mia vita è insopportabile. Lo dico proprio con onestà. Certe volte mi vergogno ad andare in Sevel, mi vergogno a fare le riunioni sindacali, mi vergogno a parlare con gli amici miei che conosco da trentacinque anni perché il nostro Comune sta sempre in prima pagina, perché il nostro Comune sta sempre a parlare. Ma gli altri, gli altri, gli altri. Ma la vogliamo smettere di parlare di questo Comune? Cominciamo a pensare ad altro. Non pensate che di voi della maggioranza parlano bene. Non parlano bene di nessuno. Civita è diventato il paese più chiacchierato della zona. Allora io vi faccio questa proposta. Togliamo questa storia. Adesso c ’è il dissesto. Ci comportiamo tutti seriamente per fare un passo avanti e togliamo questa storia qua. E’ ridicola agli occhi di tutti quanti. Tutti i Comuni hanno problemi non solo Civita, tutta l’Italia, solo che ci sono Comuni che li vuole esporre e chi non li vuole esporre”.

Il Consigliere Ficca Mariano dà inizio alla lettura del documento a firma dei Consiglieri di minoranza, allegato alla presente deliberazione sotto la lettera E). Nel corso della lettura del documento, subito dopo aver letto il primo capoverso della pagina n.2, il Consigliere Ficca Mariano sottolinea quanto segue:

DELIBERA DI CONSIGLIO n. 29 del 20-12-2015 - pag. 7 - COMUNE DI CIVITALUPARELLA  “Mi rivolgo al Segretario Comunale che avrebbe dovuto suggerire il ripiano dei debiti in trenta anni secondo quanto stabilito dalla legge Renzi anziché andare alla Corte dei Conti. Andare alla Corte dei Conti vuol dire mettersi alla mercé di tutti.”

Con riferimento a quanto scritto nel documento del gruppo di minoranza, nel corso della lettura dell’ultimo capoverso della pagina n.3, il Consigliere Ficca Mariano, in relazione alla cava di inerti, precisa le motivazioni del pagamento di una somma di circa € 90.000,00 effettuato dal Comune dichiarando quanto segue:

 “Io questo pagamento qua sono stato costretto a farlo perché praticamente quando sono venuti a chiedere la parcella, sia il tecnico e sia per quanto riguarda la cava, il Segretario mi ha detto a me ed io ho dovuto pagare ed in quella occasione c’era anche il Signor Peschi Adamo nella Giunta e mi ha detto a me Peschi Adamo e lo voglio dire pubblicamente qua”

Nel corso della lettura del documento del gruppo di minoranza ed in particolare a quanto riportato nella pagina 5 del predetto documento, il Consigliere Ficca Mariano precisa ulteriormente quanto sotto riportato:

 “Questo Comune dal 1995 ha l’anticipazione di cassa. Questo è importante. E se un Comune utilizza soldi che non sono suoi perché non ha i soldi un motivo ci sarà. Dal 1995. Già nel 2005 c’erano oltre 400.000,00 € di debito. Allora perché solo noi abbiamo fatto i debiti? Perché? Io quando esco da casa mia, caro Segretario, voglio uscire a testa alta e voglio avere le mie colpe, ma, se dovessi avere le colpe di tutti, io non ce la faccio più a sopportare una cosa del genere e quindi ecco perché sono incavolato come una bestia.”

Nel corso della lettura del documento del gruppo di minoranza e nello specifico di quanto riportato a pagina 5, primo capoverso, in relazione alla gestione dei Sindaci da analizzarsi, il Consigliere Ficca Mariano precisa quanto sotto riportato:

 ”Qua possiamo aggiungere anche il Professor Antonio Schieda perché anche lui, da quello che so e mi ricordo, dicevano che c’erano già i debiti al Comune, quindi parliamo del 1980, nel 1980 sono tornato da Torino, c’erano già i debiti al Comune, nel 1980 c’erano già i debiti al Comune e quindi…”

Terminata la lettura del documento, il Capogruppo di minoranza Ficca Mariano ed i 2 Consiglieri De Lollis Domenico e Di Gironimo Mario, abbandonano l’aula. I presenti sono 7 (sette).

Il Sindaco invita il Professor Andrea Ziruolo a prendere la parola e ad illustrare i punti salienti della propria Relazione facendo chiarezza soprattutto sulle varie argomentazioni sollevate dalla minoranza, in special modo sulla proposta di ripiano trentennale del deficit dell’ente suggerito dal Consigliere Ficca come strada alternativa al Piano di Riequilibrio Pluriennale ed alla dichiarazione di dissesto.

Il Professor Ziruolo nel dichiararsi dispiaciuto per l’abbandono dell’aula da parte della minoranza consiliare, premette che, nel redigere una consulenza tecnica, la sua onestà intellettuale e professionale non gli permetterebbe mai di scaricare la croce su qualcuno e salvare deliberatamente qualcun altro. Precisa che il motivo per cui si va a ritroso di cinque anni è perché gli atti sono stati analizzati dal punto di vista della responsabilità contabile che si prescrive in cinque anni e che il suo parere è finalizzato anche ad esaminare una situazione contabile rispetto alla quale l’ente dovrà

DELIBERA DI CONSIGLIO n. 29 del 20-12-2015 - pag. 8 - COMUNE DI CIVITALUPARELLA procedere alla costruzione dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato che dovrà essere autorizzato dalla Commissione di Stabilità presso il Ministero dell’Interno.

Il Professor Ziruolo continua il suo intervento nel modo seguente: “La cosiddetta “operazione verità” operata con il riaccertamento straordinario dei residui in tutti i Comuni ha fatto sì che i residui attivi mantenuti nei bilanci di molti enti si sgonfiassero. Col dissesto l’Amministrazione guarderà d’ora in poi in avanti, cosa che non si sarebbe potuta fare con il Piano che significava gestire il passato, il presente ed il futuro. Col dissesto il passato si affida ad un Organo Straordinario di Liquidazione e l’Amministrazione guarderà al futuro con un bilancio vagliato dal Ministero dell’Interno. Per quanto riguarda la legge Renzi menzionata dal Capogruppo di minoranza non comprendo di quale normativa si tratti. Tuttavia questo Ente non aveva la possibilità di spalmare il disavanzo in trenta anni, ma al massimo il disavanzo poteva essere spalmato nell’esercizio in corso e nei due successivi, ai sensi dell’art.193 T.U.E.L., ma il bilancio del Comune di Civitaluparella non consentiva tale operazione in quanto per il 90% il bilancio comunale è rigido, non ci sono margini di manovra, a malapena 15.000,00 euro di margine di manovra. Sono queste le cose che vanno dette. Fino al 1989 i Comuni che presentavano un disavanzo facevano richiesta a Roma di un contributo a conguaglio del disavanzo e tutto finiva in pareggio. Era un periodo in cui la finanza della Pubblica Amministrazione non aveva problemi. Fino al 1995 si viveva nella Pubblica Amministrazione con un tenore di vita superiore alle proprie possibilità in quanto, essendoci un’economia che cresceva, i trasferimenti dello Stato dell’esercizio successivo sarebbero stati comunque sufficienti a dare copertura a quei debiti che si contraevano in più nell’esercizio precedente. Questo ha introdotto un malvezzo, un malcostume nella Pubblica Amministrazione rispetto al quale, di fatto, ci si indebitava in misura superiore a quello che si poteva, però l’anno dopo lo Stato ci avrebbe sempre messo nella condizione di pagare i nostri debiti. Nel momento in cui succede un cataclisma a livello mondiale è ovvio che cambiano gli equilibri anche economici. Da qui la necessità in determinati momenti storici di avere la capacità tecnica, la capacità politica di poter capire che quello non è più il momento in cui si può fare la cicala, ma bisogna incominciare a fare la formica. Molti Comuni si trovano in guai finanziari. Il problema è capire chi ce la può fare con le gambe proprie a risollevarsi e chi no. Civitaluparella non è nelle condizioni di farcela con le proprie gambe. Ha bisogno di un sostegno, che non è il Piano di Riequilibrio Pluriennale con il Fondo di Rotazione, ma è quello del dissesto finanziario che consentirà ad un Organo di Liquidazione di chiedere un contributo a fondo perduto da parte del Governo con il quale pagare i debiti fino a quel momento contratt i ”. Il Professor Ziruolo prosegue sottolineando che dal punto di vista politico il dissesto viene percepito come uno smacco e che, quindi, bisogna avere la capacità di comunicare con la cittadinanza alla quale va spiegato che il dissesto ed il Piano sono due istituti distinti con conseguenze diverse. Col dissesto è prevista la trasmissione obbligatoria della deliberazione di dichiarazione di esso alla Procura Regionale della Corte dei Conti da parte del Consiglio Comunale, ma anche, in caso di accertamento di danni all’Ente, la denuncia dei fatti alla Procura medesima e la relativa segnalazione presso il Ministero dell’Interno di eventuali responsabilità dei consiglieri, assessori e tecnici da parte dell’Organo straordinario di Liquidazione, sollevando da tale incombenza gli organi istituzionali ed evitando così l’inasprimento dei rapporti in seno e fuori il Consiglio. Il professor Ziruolo conclude l’intervento dichiarandosi disponibile per eventuali chiarimenti.

Terminato l’intervento del Professor Ziruolo chiede di intervenire il Consigliere Dr. Peschi Raimondo il quale sottolinea quanto segue: “Sono ben lieto di spendere soldi per la relazione del Professor Ziruolo se questo serve a fare un minimo di chiarezza sulla situazione finanziaria del Comune e a dare un minimo di risposta alla popolazione. E’ certamente più utile questa Relazione che non il contributo dato all’Associazione dei Sindaci che non operava sul nostro territorio di € 2.000,00. E’ quasi la stessa cifra.”

DELIBERA DI CONSIGLIO n. 29 del 20-12-2015 - pag. 9 - COMUNE DI CIVITALUPARELLA Il Consigliere Peschi Raimondo continua soffermandosi sui permessi retribuiti alle Aziende che sono stati azzerati da questa Amministrazione che tiene quasi sempre i Consigli nelle giornate di sabato e domenica e comunque in orari non lavorativi. Evidenzia con grande amarezza che tale sistema non sia stato adottato anche dalla precedente Amministrazione che, solo nei primi 18 mesi, ha speso quasi € 14.000,00 per permessi retribuiti alle Aziende, senza conteggiare le spese per missioni. Sarebbe stato assolutamente necessario dare un segnale in senso contrario per contenere le spese generali di un Ente che, se non era in dissesto, era sicuramente con i conti non in ordine. Il Consigliere fa presente che, anziché ignorare i rilievi di criticità contabile sollevati dalla Corte dei Conti, con l’invito ad adottare le misure conseguenti, l’Amministrazione precedente avrebbe potuto e dovuto istituire l’Addizionale Comunale Irpef, così come avrebbe dovuto evitare alcune spese che sicuramente potevano essere evitate, come l’asfalto preelettorale ed i famosi 70.000,00 € della cava che sono stati pagati dall’Amministrazione precedente, non da quella attuale. Prosegue ricordando un articolo apparso sulla stampa locale qualche settimana prima nel quale il Capogruppo di minoranza sosteneva che l’attuale Amministrazione avrebbe dovuto ripianare il debito in trenta anni anziché servirsi del Piano di Riequilibrio Pluriennale Decennale. Il Consigliere Dr. Peschi Raimondo esprime soddisfazione per il contenuto dell’articolo dal quale finalmente si evince che la minoranza non nega più l’esistenza dei debiti così come inizialmente asserito. Il Consigliere Dr. Peschi Raimondo prosegue il suo intervento affermando che il servizio del trasporto scolastico è stato, a suo parere, oggetto di strumentalizzazione politica da parte della minoranza. Il Consigliere evidenzia una spesa di circa Euro 14.000,00 per tale servizio effettuato nell’anno scolastico 2014/2015 per le scuole ubicate nel Comune di , spesa non più sostenuta dall’Ente già a partire dall’anno scolastico 2015/2016 in quanto il servizio viene garantito per tutti gli alunni e studenti residenti a Civitaluparella per le scuole ubicate nel Comune di con il quale è stata stipulata apposita Convenzione vantaggiosa dal punto di vista economico per l’Ente e garante della qualità per gli utenti del servizio.

Prende la parola il Consigliere Aurelia D’Orazio la quale precisa che per l’anno scolastico 2015/2016 il Comune avrà un risparmio di circa € 19.000,00 garantendo il mantenimento della buona qualità del servizio medesimo.

Il Consigliere Peschi Raimondo prosegue il suo intervento rimarcando il mancato recupero delle somme sostenute dall’Ente in passato per la messa in sicurezza dei fabbricati fatiscenti, i cosiddetti “Ruderi del Centro Storico”. Affronta altresì l’argomento dei nuovi loculi cimiteriali realizzati dalla precedente Amministrazione in numero notevolmente superiore rispetto alle prenotazioni dei cittadini richiedenti.

Terminato l’intervento chiede la parola il Sig. Di Cicco Giuseppe, ex Vice Sindaco del Comune di Civitaluparella, il quale intende rivolgere una domanda al Professor Ziruolo. Il Sindaco, stante l’eccezionalità e l’importanza storica della dichiarazione di dissesto che si ripercuoterà necessariamente sulla cittadinanza, concede al Sig. Di Cicco Giuseppe la facoltà di rivolgere la domanda al Professor Ziruolo. Il Sig. Di Cicco Giuseppe chiede se la cittadinanza può costituirsi parte civile ed avere un risarcimento danni dagli eventuali Responsabili del dissesto finanziario dell’Ente per le conseguenze che lo stesso avrà sulla cittadinanza. Il Professor Ziruolo risponde rassicurando la cittadinanza che eventuali responsabilità accertate dall’Organo Straordinario di Liquidazione saranno segnalate a chi di competenza. Chiarisce che le imposte comunali sia col Piano di Riequilibrio che col Dissesto devono necessariamente essere deliberate nell’importo massimo e che sono, tuttavia, contemplate nella normativa del dissesto riduzioni ed agevolazioni delle aliquote dei tributi nei casi previsti dalla legge. Esauritasi la discussione, il Sindaco-Presidente pone in votazione la proposta allegata che riporta il seguente esito:

DELIBERA DI CONSIGLIO n. 29 del 20-12-2015 - pag. 10 - COMUNE DI CIVITALUPARELLA Presenti e votanti n.7 (sette) Favorevoli n.7 (Consiglieri di maggioranza) Astenuti e contrari: Nessuno Visto l’esito della votazione; Visti i prescritti pareri; Visto il T.U.E.L. n.267/2000 e ss.mm.ii. ed in particolare gli articoli nn.244-245-246; Visto lo Statuto Comunale; DELIBERA

-Di approvare la Proposta avente ad oggetto “Dichiarazione di dissesto finanziario del Comune di Civitaluparella-Art.246 del T.U.E.L. n.267/2000” con le relazioni in essa indicate, unitamente al documento consegnato durante la seduta dal Gruppo di minoranza (Allegato E), che viene posta in allegato al presente provvedimento per formarne parte integrante e sostanziale; -Di dichiarare ai sensi e per gli effetti dell’art.246 del T.U.E.L. n.267/2000 e ss.mm.ii. il dissesto finanziario del Comune di Civitaluparella conseguente alla mancata approvazione del Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale di cui all’art.243 quater c.7 del T.U.E.L.; -Di trasmettere il presente atto, entro cinque giorni dalla data di esecutività al Ministero dell’Interno, alla Procura Regionale presso la Corte dei Conti dell’Aquila ed alla Prefettura di Chieti, unitamente alla Relazione dell’Organo di Revisione Economico-Finanziaria che analizza le cause che hanno provocato il dissesto ed unitamente alle altre Relazioni e documenti indicati in premessa; -Di comunicare la presente Deliberazione recante la formale ed esplicita dichiarazione di dissesto finanziario del Comune di Civitaluparella a S.E. Il Prefetto di Chieti; -Di trasmettere il presente deliberato al Tesoriere Comunale per quanto di competenza.

DELIBERA DI CONSIGLIO n. 29 del 20-12-2015 - pag. 11 - COMUNE DI CIVITALUPARELLA ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE AREA SEGRETERIA Numero 31 Del 20-12-2015

Oggetto: DICHIARAZIONE DI DISSESTO FINANZIARIO DEL COMUNE DI CIVITALUPARELLA. ART.246 DEL T.U.E.L. 267/ 2000.

PARERI DI CUI ALL'ART.49 DEL T.U.L.O.E.L. APPROVATO CON D.L.vo 18.08.2000, N.267

DELIBERA DI CONSIGLIO n. 29 del 20-12-2015 - pag. 12 - COMUNE DI CIVITALUPARELLA Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto.

Il Presidente Il Segretario F.to PESCHI ALBA LOREDANA F.to Acconcia Domenico

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La presente deliberazione viene affissa in data odierna all’Albo Pretorio del Comune e vi rimarrà per la durata di 15 giorni consecutivi, ai sensi dell’art.124, comma 1, del T.U.E.L. approvato con D. Lgs. n.267/2000.

CIVITALUPARELLA, li 14-01-2016 IL SEGRETARIO COMUNALE F.to Acconcia Domenico

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[N] - La presente deliberazione é stata pubblicata nelle forme di legge all'Albo Pretorio ed é divenuta esecutiva ai sensi dell'art. 134 comma 3^ D.Lgs. 267/2000. [ ]-La presente deliberazione é stata dichiarata immediatamente eseguibile.

CIVITALUPARELLA, li ...... IL SEGRETARIO COMUNALE F.to Acconcia Domenico

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Copia conforme all'originale per uso amministrativo e d'ufficio della deliberazione del Consiglio Comunale n.29 del 20-12-2015

CIVITALUPARELLA, li 14-01-2016 L'Incaricato del Sindaco

DELIBERA DI CONSIGLIO n. 29 del 20-12-2015 - pag. 13 - COMUNE DI CIVITALUPARELLA