Giugno 2016

Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Matteo Guidolin - Sindaco Supporto generale, Natascia Porcellato - Assessore raccolta dati e definizione delle Samuela Reginato - Uff. Lavori Pubblici Comune di Azioni e degli obiettivi Alberto Andreatta - Uff. Urbanistica Riese Pio X

Antonio Zonta – Dirigente Paola Gallina, Maurizio Tufaro - Supporto tecnico ed Settore Edilizia, Patrimonio e organizzativo Gruppo di lavoro Stazione Appaltante Luisa Memo - Ambiente ed Ecologia Provincia di

Elena Cattarossi Redazione PAES e coordinamento Andrea Zorz gruppo di lavoro Irene Di Pietro

Analisi di dettaglio sui consumi settore pubblico e privato, Andrea Marangon finanziamenti, Rossella Gambuto fotovoltaico e azioni di T-ZERO S.r.l. efficientamento

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1. IL PATTO DEI SINDACI ...... 1 1.1. Introduzione ...... 1 1.2. Il contesto energetico nazionale e regionale ...... 2 1.3. Il supporto della Provincia di Treviso ai Comuni per il Patto dei Sindaci ...... 3 1.3.1. Bilancio energetico e delle emissioni di CO₂ della Provincia di Treviso ...... 5 1.4. L'impegno del Comune, struttura organizzativa ...... 7

2. INQUADRAMENTO TERRITORIALE ...... 9 2.1. Contesto territoriale ...... 9 2.1.1. Inquadramento climatologico ...... 10 2.1.2. Situazione demografica, occupazionale e produttiva ...... 13 2.1.3. Infrastrutture e mobilità ...... 15 2.1.4. Parco edilizio pubblico ...... 16 2.2. Analisi degli strumenti di pianificazione esistenti ...... 18 2.2.1. La pianificazione sovra-comunale ...... 19 2.2.2. Strumenti di pianificazione del Comune di Riese Pio X ...... 19

3. ATTIVITA' DI SENSIBILIZZAZIONE E COMUNICAZIONE ...... 22 3.1. Obiettivi e strategie ...... 22 3.2. Strumenti di mobilitazione della società civile...... 22 3.2.1. Materiale divulgativo ed eventi correlati al PAES ...... 25 3.2.2. Questionario distribuito alle classi terze della Scuola Secondaria Inferiore ...... 27

4. METODOLOGIA DI RACCOLTA ED ELABORAZIONE DATI ...... 30 4.1. L'inventario Base delle Emissioni IBE e l'anno di riferimento ...... 30 4.2. Acquisizione, tipologia e suddivisione dei dati ...... 30 4.3. Metodologia di elaborazione ...... 31 4.4. Fattori di Emissioni ...... 33

5. INVENTARIO BASE DELLE EMISSIONI (IBE) ...... 35 5.1. Consumi nel Settore Pubblico al 2007 ...... 35 5.1.1. Edifici pubblici e relativi impianti ...... 36 5.1.2. Illuminazione pubblica ...... 38 5.1.3. Parco auto comunale ...... 39 5.2. Consumi nel Settore Privato al 2007 ...... 40 5.2.1. Edifici residenziali ...... 41

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5.2.2. Edifici e attrezzature del settore terziario e relativi impianti ...... 42 5.2.3. Trasporto privato e commerciale ...... 43 5.2.4. Trasporto pubblico ...... 44 5.3. Produzione locale di energia da Fonti Energetiche Rinnovabili (FER) ...... 44 5.4. Definizione IBE al 2007 ...... 45 5.5. L'inventario Base delle Emissioni per l'anno 2012 (anno intermedio) ...... 48

6. DEFINIZIONE DEL PIANO DI AZIONE PER L'ENERGIA SOSTENIBILE ...... 50 6.1. Definizione dell'obiettivo di riduzione di CO₂ ...... 50 6.1.1. Scenari e strategia per il futuro ...... 50 6.2. Azioni individuate ...... 51 6.3. Cronoprogramma e stima delle risorse necessarie ...... 57 6.4. Schede d'Azione ...... 58

7. MONITORAGGIO DEL PIANO ...... 100 7.1. La raccolta dei dati per il monitoraggio ...... 100 7.2. Fasi del Monitoraggio ...... 100 7.3. Il Monitoraggio delle azioni ...... 101

8. DIAGNOSI ENERGETICA SU EDIFICI COMUNALI ...... 102 8.1. La diagnosi leggera tramite il software SEAS3 ...... 102 8.2. La diagnosi leggera condotta sugli edifici pubblici di Riese Pio X ...... 104 8.2.1. Risultati della diagnosi energetica effettuata sul municipio ...... 104 8.2.2. Risultati della diagnosi energetica effettuata sulla palestra di Riese Pio X ...... 108 8.2.3. Risultati della diagnosi energetica effettuata sugli impianti sportivi di Riese Pio X ...... 112 8.2.4. Risultati della diagnosi energetica effettuata sulla palestra di Poggiana ...... 116 8.2.5. Risultati della diagnosi energetica effettuata sulla Scuola Primaria di Riese Pio X ...... 121 8.2.6. Risultati della diagnosi energetica effettuata sulla Scuola Secondaria di Primo Grado di Riese Pio X .. 127

ALLEGATO 01 - MODULO SEAP, INVENTARIO BASE DELLE EMISSIONI ...... 132

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

Riese Pio X

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1. IL PATTO DEI SINDACI

1.1. Introduzione

La strategia europea in materia di energia e cambiamenti climatici adottata dal Parlamento europeo il 6 aprile 2009 si prefigge di raggiungere alcuni obiettivi ambiziosi al 2020 per indirizzare l’Europa verso un futuro sostenibile basato su un’economia a basso contenuto di carbonio ed elevata efficienza energetica. L'obiettivo principale denominato "20-20-20" prevede il raggiungimento di questi obiettivi:  Riduzione dei gas serra del 20% rispetto ai valori del 1990;  Riduzione dei consumi energetici del 20% attraverso l’efficientamento energetico;  Produzione del 20% del fabbisogno energetico con fonti rinnovabili. L'iniziativa "Patto dei Sindaci" si pone all'interno di questa strategia per coinvolgere anche gli enti locali e i cittadini nel raggiungimento dell'obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 all'anno 2020, e prevede che il Comune aderisca liberamente e che si impegni a raggiungere e superare l'obiettivo comune grazie alla predisposizione di un documento che valuti situazione attuale dei consumi e definisca alcuni interventi necessari per ottenere il risultato previsto in fase di concertazione. Durante questo percorso l'Unione Europea fornisce il proprio supporto fornendo linee guida e predisponendo appositi template per la raccolta dati, infine raccoglie tutte le informazioni su consumi e conseguenti emissioni di CO2 in atmosfera che ogni Comune fornisce in fase di caricamento dei dati negli appositi template disponibili online nel sito predisposto dal Patto dei Sindaci (www.pattodeisindaci.eu). Anche l'approvazione definitiva del PAES arriva dall'ufficio del JRC (Joint Research Centre - Commissione Europea), ente preposto al controllo e alla lettura del piano. Una volta avvenuto quest'ultimo passaggio il piano conferma anche a livello europeo la sua valenza e ufficialità, mantenendo un ruolo guida nelle future scelte in ambito energetico, produttivo, sociale e ambientale per l'intero territorio comunale in accordo con enti locali e cittadinanza e integrandosi necessariamente con gli strumenti e regolamenti urbanistici presenti sul territorio. Si tratta di un obiettivo ambizioso che arriva dopo un lungo percorso di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali e sull'utilizzo delle risorse iniziato simbolicamente con la conferenza di Rio de Janeiro nel lontano 1992 e che vedrà i primi importanti risultati nel 2020 grazie anche all'impegno del Comune di Riese Pio X. L'Amministrazione, consapevole delle problematiche non solo legate alla pressione antropica sul territorio, ma anche dalle dinamiche in atto che agiscono sul cambiamento climatico, si impegna a continuare il proprio percorso ricercando soluzioni che favoriscano anche l'adattamento alle condizioni climatiche che si stanno creando, parallelamente alle azioni di contrasto indicate nel presente documento. Le azioni di adattamento infatti offrono nuove opportunità per migliorare la qualità della vita, promuovendo uno sviluppo urbano sostenibile, stimolare gli investimenti e l'innovazione e rafforzare la partecipazione e la cooperazione tra i vari soggetti interessati1.

1 Commissione Europea, Modulo di adesione all'iniziativa europea "Mayors Adapt" - 2015

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Sarà quindi importante in futuro proseguire la strada tracciata dal PAES e contribuire all'obiettivo generale della strategia di adattamento promossa dall'UE che intende creare un'Europa più resiliente nei confronti dei cambiamenti climatici, e di aderire quindi all'iniziativa “PAESC” (SECAP) che prevede:

 Un nuovo obiettivo di riduzione di almeno il 40% delle emissioni di CO2 entro il 2030;  L'inclusione di entrambi i pilastri della mitigazione e dell’adattamento attraverso il PAESC;  L'apertura alla partecipazione alle autorità locali di tutto il mondo.

1.2. Il contesto energetico nazionale e regionale

Il tema del risparmio energetico e dell’utilizzo di fonti rinnovabili d’energia è stato introdotto, a livello di pianificazione territoriale e comunale, dalla Legge n. 10/91 “Norme in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia”. La Legge n. 10/91 per prima attribuisce alle Regioni il nuovo compito di formulare i propri Piani energetici ed inoltre prescrive che “I piani regolatori generali di cui alla legge 17 Agosto 1942, n. 1150 e ss.mm.ii, dei Comuni con popolazione superiore a cinquantamila abitanti, devono prevedere uno specifico piano a livello comunale relativo all’uso delle fonti rinnovabili di energia”. Il Decreto Ministeriale del 15 marzo 2012 “Definizione e quantificazione degli obiettivi regionali in materia di fonti rinnovabili e definizione della modalità di gestione dei casi di mancato raggiungimento degli obiettivi da parte delle Regioni e delle Provincie Autonome (c.d. burden sharing)”, emanato in attuazione dell'articolo 37 del Decreto Legislativo n. 28/2011, definisce e quantifica gli obiettivi intermedi e finali che ciascuna Regione e Provincia Autonoma deve conseguire. Tutto ciò finalizzato al raggiungimento degli obiettivi nazionali al 2020 in materia di quota complessiva di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo di energia e di quota di energia da fonti rinnovabili nei trasporti. Il valore nazionale assegnato è pari al 17% quale rapporto tra la quota complessiva di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo di energia da conseguire nel 2020 (burden sharing). Tale obiettivo nazionale è stato poi ripartito tra le Regioni e le Province Autonome per una quota pari al 14,3% e il rimanente 2,7% in capo allo Stato in quanto rientrante nelle possibile azioni di esclusiva competenza dello Stato (es. acquisizione di energia da fonti rinnovabili anche da Paesi esteri). Con Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 15 marzo 2012, pubblicato nella G.U. Serie Generale n. 78 del 2/4/2012, sono stati definiti e quantificati gli obiettivi regionali in materia di fonti rinnovabili. Alla Regione è stato assegnato un obiettivo al 2020 pari al 10,3% rappresentante la percentuale di consumi finali lordi regionali che al 2020 dovranno essere coperti da fonti rinnovabili. Con la Delibera della Giunta Regionale n. 1594/2012, la Regione Veneto promuove la sostenibilità energetico-ambientale nei Comuni veneti attraverso il Patto dei Sindaci, proponendosi come struttura di supporto ai Comuni. Grazie ad azioni di sensibilizzazione e di finanziamento di pratiche per migliorare l'efficienza energetica del proprio territorio, la Regione Veneto ha avviato una serie di politiche e azioni per la tutela delle risorse e la sostenibilità ambientale. L'iniziativa più importante è quella sancita dalla Deliberazione della Giunta regionale n. 1820 del 15 ottobre 2013: predisposizione del “Piano Energetico Regionale - Fonti Rinnovabili - Risparmio Energetico - Efficienza Energetica”. Nel piano vengono evidenziati tre possibili scenari di risparmio energetico e di contenimento dei consumi energetici.  Scenario minimo. Rappresenta lo scenario minimo necessario per conseguire l’obiettivo indicato nel burden sharing. E’ stato calcolato ipotizzando una percentuale pari al 70% delle misure necessarie per conseguire lo scenario intermedio. Il conseguimento di questi obiettivi settoriali consente di raggiungere una percentuale pari al 10.5%, migliorativa rispetto all’obiettivo del 10.3% del burden sharing per tener conto di eventuali errori nella contabilizzazione dei consumi energetici o nella stime della produzione di energia da fonti rinnovabili.  Scenario intermedio. Rappresenta lo scenario auspicabile da porsi come obiettivo per la Regione del Veneto. Lo scenario è calcolato sommando i potenziali degli scenari base per i settori di risparmio energetico e per le singole fonti rinnovabili.  Scenario massimo. Indica le potenzialità che il territorio della Regione del Veneto può raggiungere a fronte di investimenti e interventi consistenti nella promozione delle fonti rinnovabili e nell’efficienza energetica. Lo scenario è calcolato sommando i potenziali degli scenari avanzati per i settori di risparmio energetico e per le fonti rinnovabili. Gli obiettivi intermedi e finali di contenimento dei consumi finali lordi e di sviluppo delle fonti rinnovabili sono riassunti della Tabella 1 che riporta la traiettoria al 2020 dei valori di riduzione imputati dal Decreto Ministeriale 15 marzo 2012 per ciascuna Regione, modulati attraverso il raggiungimento di una serie di obiettivi biennali fino al raggiungimento della riduzione al 2020.

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Tabella 1. Traiettoria degli obiettivi regionali percentuali dall'anno di riferimento al 2020

Traiettoria obiettivi Regione Veneto, dalla situazione iniziale al 2020

Obiettivo regionale per l'anno (%)

Anno iniziale di riferimento 2012 2014 2016 2018 2020

3,4 5,6 6,5 7,4 8,7 10,3

A fine 2014 il Piano Energetico Regionale e relativi aggiornamenti, a seguito della fase delle osservazioni, è stato adottato dalla Giunta e presentato al Consiglio regionale. A ottobre 2015, la Giunta regionale ha approvato il Piano e il suo aggiornamento tecnico, provvedimento necessario in quanto le precedenti deliberazione erano decadute con il fine legislatura, il Piano è ora in attesa della definitiva approvazione da parte del Consiglio regionale. Rispetto al tema dei PAES la Regione Veneto ha anche predisposto un documento a supporto degli enti locali utile alla predisposizione del piano che riassume le linee guida europee. Queste linee di indirizzo sono state approvate con la Delibera della Giunta Regionale n. 2324 del 09-12-2014. L’obiettivo del documento è "fornire" uno strumento pratico e sintetico che aiuti le Amministrazioni Comunali che si sono avvicinate volontariamente al Patto dei Sindaci e che perciò intendono intraprendere un percorso verso la sostenibilità energetica del proprio territorio, nel processo di redazione di un PAES conforme alle Linee Guida Europee redatte dal Covenant of Mayors Office (CoMO) con il supporto tecnico-scientifico del Centro Comune di Ricerca Europeo (JRC) – Istituto per l’Energia (IE) ed Istituto per l’Ambiente e la Sostenibilità (IES), a cui riferirsi per approfondimenti (Linee Guida JRC)"2.

1.3. Il supporto della Provincia di Treviso ai Comuni per il Patto dei Sindaci3

Nel 2008 la Commissione europea ha lanciato l’iniziativa del Covenant of Mayors o “Patto dei Sindaci”, che si configura come un accordo politico diretto tra Commissione e Città, Province e Regioni di tutta Europa, che vincola gli stessi a condurre azioni per realizzare gli obiettivi del 20-20-20 (20% in meno di emissioni di carbonio e più 20% di energia da fonti rinnovabili ed efficienza energetica). Le città firmatarie perseguono gli obiettivi dell’UE in tema di riduzione delle emissioni di CO2 con misure di efficienza energetica e azioni collegate allo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili e trasporto sostenibile, in linea con la strategia Europa 2020 lanciata dalla Commissione nel marzo 2010. Le priorità della strategia sono legate ad una crescita intelligente, inclusiva e sostenibile sotto il profilo delle risorse. Il Patto dei Sindaci rappresenta, altresì, un’occasione di crescita per l’economia locale, favorendo la creazione di nuovi posti di lavoro ed agendo da traino per lo sviluppo della Green Economy sul proprio territorio. I Comuni che sottoscrivono il Patto dei Sindaci si impegnano a ridurre le emissioni di CO2 nelle rispettive città attraverso l’attuazione di un Piano di Azione per l’Energia Sostenibile - PAES. Il Piano di Azione rappresenta un documento chiave volto a dimostrare in che modo l'amministrazione comunale intende raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica entro il 2020. La Commissione europea riconosce gli Enti che agiscono in qualità di “Strutture di Supporto” come i suoi principali alleati per trasmettere il messaggio e aumentare l’impatto del Covenant of Mayors. Le strutture di supporto sono definite come quei Governi locali più vicini ai cittadini che sono capaci di fornire una guida strategica e un supporto tecnico ai Comuni che hanno la volontà politica di firmare il Patto dei Sindaci, ma che non hanno le capacità tecniche e/o le risorse per ottemperarne i requisiti, supporto che si concentra principalmente nella fase di preparazione e adozione dei PAES. Le Strutture di Supporto sono concepite, altresì, come soggetti essenziali per l’informazione e il coinvolgimento della società civile verso gli obiettivi fissati, nonché punti di incontro fondamentali per la condivisione di esperienze di successo e di buone pratiche con le altre unità territoriali, sia nazionali che europee, favorendone in tal modo la replicazione. La Provincia di Treviso ha considerato il Patto dei Sindaci e i suoi potenziali risultati estremamente positivi e per questo motivo si è deciso di rafforzare il supporto ai Comuni al fine di accompagnarli nel percorso di adesione e assunzione degli impegni derivanti dalla sottoscrizione.

2 Regione Veneto, Indicazioni per la Redazione del PAES a Supporto degli Enti Locali - 2015 3 Testo tratto dal Protocollo d’intesa tra la Provincia di Treviso e i Comuni coinvolti per l’attuazione della politica energetica europea al 2020, per la riduzione delle emissioni di CO2, l’efficienza energetica e l’utilizzo delle fonti rinnovabili sottoscritto dai Comuni che intendono avvalersi del supporto della Provincia di Treviso. Per maggiori informazioni: http://ecologia.provincia.treviso.it/Engine/RAServePG.php/P/539410190300/M/506410190300/T/Patto-dei-Sindaci

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Ormai da qualche tempo, l'Amministrazione provinciale si sta occupando dei temi trattati dal Patto dei Sindaci anche attraverso la partecipazione ad iniziative a finanziamento comunitario in ambito energetico, in particolare i progetti Manergy, “Energyvillab” e in ambito di mobilità sostenibile con i progetti Pimms, Pimms Transfer e Pimms Capital con il coinvolgimento di Comuni e l’implementazione di attività di specifico interesse in considerazione anche delle competenze che esercita in maniera trasversale sul proprio territorio nell’ambito della mobilità, trasporto, ambiente ed energia. A tal fine, la Provincia di Treviso nel giugno 2012 si è accreditata come Covenant Territorial Coordinator, lanciando un programma di accompagnamento e supporto specifico per assistere i Comuni nel percorso del Patto dei Sindaci, promuovendo un sistema stabile e costante di coordinamento territoriale, volto principalmente alla preparazione dei PAES a livello comunale, alla ricerca di opportunità e risorse finanziarie connesse e alla promozione del patto stesso. E’ stata inoltre predisposta ed utilizzata una metodologia comune per la redazione dei PAES dei Comuni supportati dalla Provincia, approvata dal Joint Research Centre (Covenant of Mayor Technical Helpdesk) ad aprile 2015. I gruppi di Comuni supportati dalla Provincia, suddivisi per fasce di popolazione, sono:

 Primo gruppo PAES - standard (approvazione in Consiglio Comunale anno 2014)  Popolazione 10.001 - 50.000 - 36.000 ab. Carbonera - 11.200 ab.  Popolazione 3.001-10.000  9.300 ab. - 9.000 ab. - 8.400 ab.  Popolazione <3.000 Cison di Valmarino - 2.800 ab.

 Secondo gruppo PAES - Option 1 (approvazione in Consiglio Comunale anno 2015)  Popolazione 10.001 - 50.000 Mogliano - 27.500 ab. - 21.400 ab. 16.300 ab. San Biagio di C. - 13.060 ab.  Popolazione 3.001-10.000 - 9.700 ab. - 9.900 ab.

 Terzo gruppo PAES - Standard (prevista approvazione in Consiglio Comunale anno 2016)  Popolazione 3.001 - 10.000 6.800 ab. - 7.050 ab. - 3.900 ab. - 3.400 ab. - 2.800 ab - 1.900 ab. - 3.800 ab.  Popolazione > 10.000 Riese Pio X - 11.050 ab. - 10.600 ab. - 11.050 ab.

Per la redazione del PAES, ciascun Comune sopraelencato, si è avvalso della centrale unica di committenza istituita presso la Provincia di Treviso per l'individuazione di un service esterno in ausilio al Comune per la redazione del PAES il cui capitolato è stato definito dalla Provincia e che risulta uguale per tutti i Comuni del gruppo individuato così da avere un medesimo modello di redazione e di raccolta dati. Nello specifico per il reperimento dei dati utili al completamento dell’Inventario Base delle Emissioni (IBE), sono stati reperiti i dati relativi all’Amministrazione comunale con metodologia bottom-up mentre per quello che riguarda il territorio, i dati sono stati reperiti su base provinciale e adattati ad ogni territorio comunale secondo approccio top-down. Il database IBE per ciascun Comune è stato creato utilizzando il tool sviluppato all’interno del progetto europeo Life LAKS

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(Comune di Padova e ARPA Emilia Romagna) e con la consulenza della ditta T-Zero. L'anno di riferimento per quantificare le emissioni di gas serra è stato individuato nel 2007 e per i coefficienti sono stati utilizzati quelli definiti dall’IPCC4. I PAES dei Comuni afferenti al terzo gruppo, tra cui Riese Pio X, possono essere analizzati dal Joint Research Centre seguendo il grouped approach poiché è stata applicata una stessa metodologia e le stesse references (data source, processo di elaborazione dell’IBE, stima degli impatti e settori coinvolti, etc.).

1.3.1. Bilancio energetico e delle emissioni di CO₂ della Provincia di Treviso5

E' utile richiamare i risultati dell'indagine effettuata con il progetto europeo Manergy – progetto per la promozione dell'autosufficienza energetica in un'ottica sostenibile e grazie all'utilizzo delle energie rinnovabili – finanziato dal programma Central Europe dell'Unione Europea di cui la Provincia è stata partner, iniziato a maggio 2011 e concluso ad aprile 2014. Il progetto ha consentito di stimare un bilancio energetico a livello provinciale e descrivere, con un riferimento quanto più prossimo alla scala comunale, la domanda e l'offerta di energia del territorio con alcune prime riflessioni utili ad orientare le politiche energetiche a livello locale, come lo strumento PAES prevede. Per quanto riguarda l'offerta energetica, la produzione di energia elettrica in Provincia di Treviso nel 2009 è stata di 1.139 GWh pari al 7,2% della produzione regionale (nel 2003 era pari a 923 Gwh) così ripartita:  80% centrali idroelettriche;  18,3% impianti termoelettrici;  1,1% impianti fotovoltaici;  0,5% impianti a biomasse. Figura 1. Produzione di energia elettrica per fonte Gwh 2005-2009 (dati Terna)

Per quanto riguarda la produzione di gas e altri combustibili, invece, non ci sono giacimenti nel territorio provinciale. In termini di consumi (domanda), per quanto riguarda l'energia elettrica, la Provincia di Treviso ha registrato, come le altre province, un aumento costante dei consumi del 5% all'anno tra il 1999 e 2003, un lieve rallentamento fino al 2008 per poi dar avvio a un forte decremento a partire dal 2009 in poi. Il consumo energetico nel 2009 è stato di 4.697 GWh ripartiti per settori:  54% industria;  23% terziario;  20% domestico;  3% agricoltura.

4 IPCC definito anche “Fattori di emissione standard”: essi si basano sul contenuto di carbonio di ciascun combustibile e considerano la CO2 trascurando convenzionalmente le emissioni di CH2 E N2 O; in quest’ottica le emissioni di CO2 derivanti da elettricità prodotta ad esempio da fonti rinnovabili sono considerate pari a zero. 5Estratto del documento elaborato dall'ATI Ecuba e VenetoProgetti con il supporto del Settore Edilizia della Provincia di Treviso (Dirigente ing. Antonio Zonta) per il progetto europeo Manergy.

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Tabella 2. Consumi di energia elettrica in Provincia di Treviso (GWh) 2004-2009

2004 2005 2006 2007 2008 2009

Consumi in GWh 4.654,8 4.684,0 4.884,0 4.930,6 4.970,9 4.697,0 Variazione % rispetto 0,6 % 4,3 % 1,0 % 0,8 % 5,5 % anno precedente

Anche il consumo del gas ha subito a partire dal 2004 al 2009 una diminuzione pari al 9% (908 milioni di Smq del 2004 ai 829 Smq del 2009) con il settore industriale che ha ridotto notevolmente i consumi circa del 20% a fronte di una contrazione economica che a tutt'oggi ha significative ricadute sia sul consumi che sulla produzione. E' possibile avere i dati dall'Agenzia delle Dogane riferibili ai quantitativi di combustibili erogati dai depositi commerciali/industriali obbligati al registro di carico e scarico ubicati in Provincia di Treviso. Tabella 3. Combustibili erogati in litri 2006-2009 (fonte: Agenzia delle Dogane)

2006 2007 2008 2009

Gasolio per riscaldamento 84.544.832,00 65.765.357,00 70.790.408,00 62.161.652,00

Petrolio 855.671,00 653.541,00 849.042,00 668.092,00 GPL uso riscaldamento 23.969.634,00 28.474.971,00 24.446.298,00 23.733.907,00 Olio combustibile ad uso riscaldamento ed 44.074.394,00 35.997.423,00 32.264.648,00 31.939.790,00 industriale

In termini di energia elettrica e gas, la Provincia di Treviso non è in grado di soddisfare la domanda con una produzione locale (offerta), inoltre per il gas vi è, come nel resto d'Italia, una totale dipendenza da importazione. Nel 2009 la domanda energetica complessiva è stata di 19,040 GWh, con una ripartizione per fonte Tabella 4. Tabella 4. Domanda energetica provinciale - anno 2009 (elaborazione dati Veneto Progetti - Ecuba)

Vettore energetico Consumi in GWh

Elettricità 4.697,00 Gas naturale 7.950,00

Gasolio per riscaldamento 665,00

Petrolio 5.284,00 GPL per riscaldamento 162,00 Olio combustibile ad uso 336,00 riscaldamento e industriale Totale 19.094,00

Se riconduciamo tali risultati alla cornice di riferimento dell'obiettivo europeo 20-20-20 e in particolare “l'aumento al 20% della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili nella copertura dei consumi finali (usi elettrici, termici e per il trasporto)” abbiamo per l'anno 2009: Domanda energetica6 (equivalente ai consumi) in GWh: 19.094 Offerta energetica totale (corrispondente di fatto alla produzione locale di energia elettrica) in Gwh: 1.139 Offerta energetica da Fonti rinnovabili in Gwh: 935,6 (4,9% del totale della domanda)7

6Ad esclusione dei consumi dei trasporti 7Per completezza, volendo ricomprendere i consumi dei trasporti e stimando in base ai dati nazionali che tale componente pesi circa il 20-25% sui consumi finali, potremmo affermare che la quota di consumi coperta dalle fonti rinnovabili in valore assoluto si attesta attorno al 2%.

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Tabella 5. Tabella energetica di sintesi - Domanda: Stato Attuale anno 2009

Unità di Energia pro- Emissioni totali di CO₂ Unità di Energia Emissioni totali di CO₂ capite pro-capite

KWh annui KWh/pro-capite anno tCO₂ anno tCO₂ pro-capite anno

19.094.000.000,00 21.496,00 7.378.131,00 8,31

I risultati evidenziano un valore di emissioni di CO2 pro-capite maggiore alla media nazionale che ricordiamo è di 7,2 tonn. di CO2 pro-capite (tale valore varia notevolmente tra i Paesi e dipende dal mix di fonti energetiche utilizzate per la produzione di energia). Per stimare lo scenario emissivo al 2020, è necessario prendere in considerazione l'andamento demografico e stimare la popolazione al 2020 pari a 986,223 unità, con un incremento ipotizzato nel decennio 2011 -2020 di 97.974 abitanti. Moltiplicando la domanda energetica attuale pro-capite per questo valore otteniamo la domanda stimata al 2020 che risulterebbe essere pari a 21,199 Gwh con una stima delle emissioni dal 2020 che si attesterebbe a 8.191.568, 24 tonn. di CO2 . L'obiettivo di riduzione del 20%, rispetto al valore del 2009, significherebbe una riduzione di 1.457.626 tonn. di CO2. E’ evidente che a partire da questi presupposti sarà importante prevedere una programmazione politico-energetica che si muova su due livelli: da una parte incentivare la diminuzione o perlomeno una razionalizzazione delle risorse energetiche (domanda pro capite) e dall’altra aumentare la quote di energia prodotte da fonti rinnovabili. Tabella 6. Tabella energetica di sintesi - Domanda: Scenario al 2020

Unità di Energia pro- Emissioni totali di CO₂ Obiettivo di Riduzione Unità di Energia Emissioni totali di CO₂ capite pro-capite 2020 - 20%

KWh annui KWh/pro-capite anno tCO₂ anno tCO₂ pro-capite anno tCO₂

21.199.849.608 21.496,00 8.191.568 8,306 1.457.626

In entrambi i casi si avrebbe come risultato atteso la diminuzione delle emissioni, in particolare di CO2, e una maggior autonomia energetica che permetterebbe forse un rilancio economico sia in termini di nuova imprenditoria legata al settore, sia di minor costi d’impresa che potrebbero essere reinvestiti o perlomeno rappresentare un utile. Si pensi ad esempio che alcuni studi specifici condotti su alcuni distretti industriali hanno dimostrato che l’incidenza della spesa energetica mediamente pesa tra il 3 % e il 10% del fatturato di un’impresa8.

1.4. L'impegno del Comune, struttura organizzativa

Il Consiglio Comunale del Comune di Riese Pio X ha aderito il 29 Settembre del 2014 all'iniziativa "Patto dei Sindaci", impegnandosi a redigere il presente documento e ottemperare agli obiettivi di riduzione delle emissioni richiesti. Questo impegno prevede di raggiungere un obiettivo di riduzione delle emissioni prodotte nel territorio comunale rispetto ad un anno base prescelto, di almeno il 20% entro l'anno 2020, attraverso misure e dazioni concrete descritte in questo documento. L'impegno del Comune nelle varie fasi di raccolta dei dati e di individuazione di obiettivi e interventi si è tradotto nel coinvolgimento degli uffici comunali illustrati nell’organigramma della Figura 2.

8Progetto “Mappatura energetico-ambientale delle aziende del Distretto del mobile Livenza” - FVG – anno 2011

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Figura 2. Organigramma organizzativo interno al Comune di Riese Pio X

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2. INQUADRAMENTO TERRITORIALE

2.1. Contesto territoriale

Il territorio del comune di Riese Pio X è caratterizzato dalla presenza di due aree ben distinte: ad ovest, il passaggio del Fiume Muson che attraversa il territorio comunale da nord a sud segnando in parte il confine con il Comune di Loria, crea un'area formata da depositi alluvionali, ad est invece troviamo terreni di origine diversa e meno fertili, con tracce ben distinte di centuriazione romana. Figura 3. Inquadramento territoriale

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Il Comune sorge a pochi chilometri dal centro di e rappresenta quindi un punto di incontro tra le aree del Vicentino, del Trevigiano e del Padovano, a livello amministrativo infatti ci troviamo quasi al margini occidentali della provincia di Treviso. Riese Pio X confina con diversi comuni, ad ovest con il Loria, a sudovest con Castello di Godego, a sudest con Castelfranco Veneto, ad est con Vedelago mentre a nord confina con Altivole, , Fonte e San Zenone degli Ezzelini. Il territorio di Riese Pio X si inserisce nella fascia pedemontana ed è caratterizzato da un sistema insediativo diffuso che presenta numerosi piccoli centri urbani e località che sorgono lungo le strade principali tra cui anche alcune frazioni principali come la località di Vallà posta a sud, Spineda a nordovest e Poggiana ad ovest, numerosi altri piccoli agglomerati urbani e due aree industriali si inseriscono tra le maglie agricole del territorio. Dal punto di vista naturalistico, il territorio è caratterizzato da una forte componente agricola che si inserisce in parte in quello che rimane della centuriazione romana, gli appezzamenti agricoli abbastanza regolari vengono interrotti in buona parte da alcune componenti naturali rappresentate da depositi alluvionali del fiume Muson e particolari formazioni chiamate "Motte" condivise con il vicino Comune di Castello di Godego, che rappresentano particolari strutture archeologiche risalenti all'età del bronzo. Il sistema insediativo di Riese Pio X si presenta con diverse situazioni:  Il centro storico del Comune posto in posizione centrale;  Alcune aree residenziali periferiche al centro che si ramificano in modo lineare lungo le strade principali;  Tre principali frazioni poste negli angoli sud, ovest e nordovest (Vallà, Poggiana e Spineda);  Due vaste aree produttive, una a sud di tipo lineare sorta lungo un'arteria stradale, e una a nordovest più compatta;  Una diffusa presenza di abitazioni lungo le strade principali. Come spesso viene rilevato in altri contesti analoghi presenti in provincia di Treviso, gli insediamenti produttivi sono sprovvisti di un adeguato sistema di collegamenti infrastrutturali e di servizi specializzati.

2.1.1. Inquadramento climatologico

I dati che vengono illustrati in questo paragrafo sono stati elaborati partendo dai rilevamenti effettuati dall'Agenzia Regionale per la Protezione e Prevenzione Ambientale del Veneto (ARPAV). Tabella 7. Precipitazioni dal 2003 al 2014 (mm) 9 Somma Anno GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC annuale 2003 70,8 8,6 1 112 21,6 65 37,8 37,8 59,8 88,4 162 122,4 787,2

2004 32,6 200 91,6 75,6 125,4 151,4 40,8 95,2 102,2 175,6 88,2 92,4 1271

2005 9,8 17,4 20,4 153,4 80,4 69,2 144 155,6 189,2 184,4 173,8 61,2 1258,8

2006 37,4 52,2 48,8 95,4 161,6 58,6 33 169,4 213,2 19 50,2 88,4 1027,2

2007 35 48,6 109,4 14 150,6 75 34 146,2 105 58,4 54,8 12,8 843,8

2008 129,4 52,8 66,2 162,4 160,6 175,8 53,2 83,4 85,4 92,8 174,8 251,4 1488,2

2009 97 84 178,6 128,6 26 100,8 62,4 20,8 165,8 46,6 126,4 143,8 1180,8

2010 69,4 129 62,4 37,4 207,5 194,4 88 86 170,2 179,8 263 190,2 1677,3

2011 33,8 48,2 129,8 14,8 72,8 175,2 207 18,4 84,8 125,2 82 33,6 1025,6

2012 12,4 24 6,8 104,6 159,4 40,4 49 84,8 123,6 141,4 280,2 53,4 1080

2013 108,4 80 256,8 106,2 238 32,2 41,6 105 31,4 76,8 177,8 51 1305,2

2014 297,8 277,6 96,8 40,4 113,6 161 248 127,6 111,8 56,4 205 84 1820

Medio mensile 67,9 61,8 70,2 94,3 118,9 103,1 91,3 96 116,2 106,6 130,4 85,2 1141,9

9 ARPAV - Stazione di Castelfranco Veneto, Principali Variabili Metereologiche - 2015

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L'ARPAV effettua rilevazioni continue del territorio regionale attraverso stazioni meteo distribuite sul territorio. I dati presi in considerazione si riferiscono alla stazione di Castelfranco Veneto che si inserisce meglio, per vicinanza, nel contesto ambientale del comune. Il territorio di Riese Pio X è inserito in quella vasta area climatologica "di transizione" soggetta a varie influenze determinate dell'azione mitigatrice delle acque mediterranee, dall'effetto orografico della catena alpina e dalla continentalità dell'area centro-europea. Il regime udometrico rientra nel tipo equinoziale, caratteristico per avere due picchi di precipitazioni, primaverile (Maggio) e autunnale (Novembre) abbastanza simili; in particolare risultano più piovosi i mesi di Maggio e Novembre mentre quelli meno piovosi sono i mesi invernali di Dicembre, Gennaio e Febbraio. Si evidenzia una situazione pluviometrica assai favorevole, favorita dalla collocazione pedemontana del territorio che favorisce la condensazione delle masse d’aria. E' da evidenziare però, come negli ultimi anni, si verifichino sempre più spesso fenomeni di intense precipitazioni o lunghi periodi di siccità a causa dei cambiamenti climatici, ad oggi il territorio è riuscito a rispondere in modo positivo a questi fenomeni ma sarà necessario programmare interventi di adattamento per far fronte al probabile intensificarsi dei fenomeni. Figura 4. Andamento delle precipitazioni nell'anno 2007 (mm) 160

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0 GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC

Il territorio gode di una buona esposizione verso sud che garantisce, insieme alla protezione a nord garantita dalla parte montuosa, buoni parametri climatici e la presenza di un microclima gradevole che garantisce una lieve flessione soprattutto delle temperature invernali rispetto ad altre aree della pianura padana.

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Tabella 8. Radiazione solare globale dal 2003 al 2014 (MJ/m2) 10

Anno GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC Somma annuale

2003 156 296 402 437 668 684 694 605 429 250 138 137 4.895

2004 132 149 336 424 599 633 670 586 411 175 164 135 4.413

2005 180 252 423 464 657 681 706 513 434 228 155 141 4.833

2006 187 208 344 459 584 709 741 564 441 285 173 137 4.831

2007 127 214 347 586 615 603 747 564 443 266 177 150 4.839

2008 111 207 302 407 573 597 689 636 395 271 143 116 4.446

2009 122 236 366 434 654 634 729 343 470 321 117 111 4.537

2010 147 190 363 580 596 665 701 553 402 253 98 96 4.645

2011 111 215 379 552 716 630 715 697 465 336 186 119 5.120

2012 183 251 460 458 683 682 735 679 406 263 140 114 5.054

2013 115 215 287 425 541 703 748 650 448 218 156 128 4.635

2014 91 164 406 456 622 591 623 525 363 281 127 115 4.364

Medio mensile 146 222 379 472 615 653 704 589 426 265 148 122 4.739

Tabella 9. Temperatura aria a 2m (°C) media delle medie dal 2003 al 201411

Anno GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC Somma annuale

2003 2,6 1,9 8,8 12 20,3 25,3 24,9 27 17,9 11,6 9,4 4,5 13,8

2004 1,6 2,9 7,6 12,9 15,7 21 23,1 23,1 18,4 15,4 7,7 4,5 12,8

2005 0,7 1,6 7,4 11,6 18,3 22,1 23,2 20,4 19 13,2 6,8 2 12,2

2006 1 3,3 6,9 13 17,2 21,8 25,7 20 19,7 14,8 8,6 4,8 13,1

2007 4,7 6,7 9,8 16,1 18,9 22 23,7 22 17 12,4 6,6 2,3 13,5

2008 4,4 4 7,8 12 17,9 21,8 23,4 23,4 17,6 14 8 3,9 13,2

2009 2,5 4,2 8,4 14,2 20 21 23,5 24,8 20,1 13,3 9 2,9 13,7

2010 1,5 4,3 7,7 13,6 17,1 21,6 24,5 21,9 17,2 12 8,9 2,4 12,7

2011 2,2 4,8 8,9 15,5 19,7 21,7 22,6 25 21,9 13 7,5 4,3 13,9

2012 1,6 1,9 11,4 12,6 17,9 22,9 24,9 25,2 19,4 14,2 9,7 2,3 13,7

2013 3,9 3,8 7,5 13,6 16 21,6 25,3 23,8 19,2 14,8 9,3 4,6 13,6

2014 6,2 8 10,8 14,7 17,1 21,9 22,1 21,1 18,4 15,4 11,3 5,8 14,4

Medio mensile 2,6 3,9 8,5 12,9 18 21,6 23,5 23 18,3 13,5 8,1 3,4 13,1

10 ARPAV - Stazione di Castelfranco Veneto, Principali Variabili Metereologiche - 2015 11 ARPAV - Stazione di Castelfranco Veneto, Principali Variabili Metereologiche - 2015

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I dati di temperatura per la Stazione di Castelfranco Veneto evidenziano un valore medio annuo di circa 13,1 °C, con valori medi estivi di circa 22,7 °C (Giugno-Agosto), e valori medi invernali di 3,3 °C (Dicembre-Febbraio). L'anno 2007, che sarà preso come anno base per l'IBE, risulta avere valori medi leggermente inferiori a quelli risultanti dalla media degli anni 2003-2014, ciò è dovuto soprattutto all'aumento medio delle temperature registrate negli ultimi anni ma rientra comunque nel generale andamento altalenante delle temperature medie registrate dall'ARPAV. Figura 5. Andamento delle temperature nell' anno 2007 (°C) 25

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0 GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC

Per le elaborazioni tecniche si sono considerati anche i seguenti aspetti climatologici del territorio:  Zona climatica di appartenenza (da A a F)12;  Fascia solare di appartenenza (da 1 a 5) 13;  Gruppo di province d’appartenenza (da 1 a 3) 14.

2.1.2. Situazione demografica, occupazionale e produttiva

I dati presi in esame sono stati ricavati dal portale ISTAT che effettua bilanci mensili presso i Comuni disponibili nel portale "GeoDemo", alla sezione "Istat" agli indirizzi: http://demo.istat.it/ & http://dati-censimentopopolazione.istat.it/. Dall'analisi dei dati demografici appare chiaro come l’andamento sia caratterizzato da un incremento demografico abbastanza costante che si interrompe solamente tra il 2011 ed il 2012, intervallo in cui troviamo un leggero calo degli abitanti. In generale, dal punto di vista demografico, Riese Pio X gode di buona salute ed è probabile che il leggero trend positivo possa continuare anche nei prossimi anni, questi dati andranno quindi presi in considerazione nella fase di definizione degli scenari al capitolo 6.

12 D.P.R. 412/93 “Regolamento recante norme per la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia” 13 Scheda Tecnica n°7 dell’AEEG (Autorità per l’Energia Elettrica e per il Gas) per le ore di insolazione annuali 14 Scheda Tecnica n°7 dell’AEEG (Autorità per l’Energia Elettrica e per il Gas) per il fabbisogno di raffrescamento

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Tabella 10. Andamento Demografico (2002-2014) 15

Anno Riese Pio X Variazione %

2002 9.628 2003 9.817 1,96% 2004 10.047 2,34% 2005 10.181 1,33% 2006 10.347 1,63% 2007 10.501 1,49% 2008 10.720 2,09% 2009 10.821 0,94% 2010 10.923 0,94% 2011 10.976 0,49% 2012 10.889 -0,79% 2013 11.046 1,44% 2014 11.057 0,10% L'andamento demografico positivo è in linea con gli altri comuni limitrofi come Castelfranco Veneto o Castello di Godego, che dimostrano evidentemente delle capacità attrattive per la popolazione soprattutto di origine straniera, che rappresenta circa il 10 % della popolazione totale. Figura 6. Andamento Demografico nel comune di Riese Pio X (2002-2014) 11.500

11.000

10.500

10.000

9.500

9.000

8.500 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

L'attuale situazione demografica risulta essere quindi, nel complesso, positiva, in quanto caratterizzata da un aumento progressivo degli abitanti residenti ma al contempo vede il fenomeno dall'invecchiamento costante della popolazione. Dal punto di vista economico e produttivo, Riese Pio X fa parte della vasta area centrale del Veneto, nella quale vi è la più alta concentrazione di insediamenti produttivi della regione. Dall’analisi dei dati ripartiti per settore economico si nota come il Comune sia fortemente caratterizzato, soprattutto come numero di addetti, verso il settore industriale.

15 ISTAT - Dati Geodemo, Ricostruzione Intercensuaria del bilancio demografico

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Analizzando la tendenza in atto risulta una contrazione delle imprese artigiane del manifatturiero riscontrabile proporzionalmente in tutti i comuni dell’area della Castellana e della Provincia. Tale tendenza si è sicuramente accentuata negli ultimi anni a causa della recente crisi economica.

2.1.3. Infrastrutture e mobilità

Il territorio di Riese Pio X è inserito, nella parte orientale, in un sistema di centuriazione con assi in direzione nordovest- sudest e sudovest-nordest ricadente nell'antico municipio romano di Asolo. Nella parte occidentale del territorio invece, a causa di un maggiore rimaneggiamento del territorio più fertile e grazie al passaggio del fiume Muson, ci troviamo di fronte ad un territorio meno monotono e caratterizzato da un sistema infrastrutturale meno ordinato. Le maggiori infrastrutture che transitano per il territorio di Riese Pio X sono nel dettaglio:  La Strada Provinciale n. 667 di Caerano (ex Strada Statale n. 667), che collega il centro di Castelfranco all'area di , transitando in Comune di Riese Pio X, per la frazione di Vallà.  La Strada Provinciale n. 6 rappresenta l'asse fondamentale nord-sud del Comune di Riese Pio X lungo il quale sorgono gli agglomerati urbani più consistenti e parte da Castelfranco Veneto per arrivare nell'area di Asolo. Questa strada ha visto in anni recenti la realizzazione di una bretella utile al superamento esterno del centro di Riese Pio X.  La Strada Provinciale n. 81, che attraversa il Comune di Riese Pio X da est ad ovest per proseguire verso Loria, Cassola e poi, arriva nella zona del Bassanese. Alcune strade minori uniscono il territorio con altre aree limitrofe, in particolare sono facilmente raggiungibili attraverso strade locali le vicine località di Castello di Godego, Ramon, San Floriano. Figura 7. Sistema viario principale

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Il trasporto pubblico extraurbano è presente con alcune corse giornaliere delle linee 201, 203, 204, 214 e 224 gestite dall'azienda MOM Mobilità di Marca di cui verranno dati ulteriori dettagli nel paragrafo 5.2.4. Sicuramente il servizio potrebbe essere potenziato ma il passaggio della ferrovia nel vicino centro di Castello di Godego e la vicinanza con Castelfranco Veneto che ricopre il ruolo di interscambio dei mezzi pubblici, rende il territorio facilmente raggiungibile anche con mezzi pubblici seppure a determinati orari. Dal punto di vista dei collegamenti autostradali, il Comune si trova al centro del sistema del Veneto e pertanto, anche se non ha un accesso diretto alla rete autostradale, è possibile raggiungere in circa 40 minuti l'autostrada A4, A31 e A27. In ogni caso, anche se non esistono autostrade limitrofe al comune, altre arterie stradali di importanza regionale transitano per lo snodo di Castelfranco Veneto rendendo facilmente raggiungibili le città di Padova, Treviso, Cittadella e Vicenza. Da ricordare che a nord del Comune di Riese Pio X, transiterà la superstrada denominata "Pedemontana Veneta", già in fase di realizzazione, che permetterà di ridurre il traffico sulla rete stradale locale riducendo drasticamente i tempi di percorrenza sopratutto nel raggiungere la rete autostradale e le città di Vicenza e Treviso. Tabella 11. Veicoli circolanti nel Comune suddivisi per Direttiva Euro, anno 2008 (primo anno disponibile)16

Direttiva EURO Non Totale Comuni 0 1 2 3 4 5 Alimentate Veicoli Riese Pio X 1275 849 2328 2084 1901 9 182 8.628

Rispetto alla situazione delle vetture private circolanti nel territorio, si sono presi in esame i dati all'anno 2008 forniti dall'Automobile Club d'Italia ACI in fase di raccolta dati. I dati sono abbastanza in linea e proporzionali rispetto alla popolazione residente e alla situazione del resto della provincia di Treviso, in particolare si evince che l'auto è sicuramente il mezzo di trasporto privilegiato dalla popolazione.

2.1.4. Parco edilizio pubblico

Tabella 12. Parco edilizio del Comune di Riese Pio X

Edificio Utilizzo Indirizzo

Municipio (Villa Eger) Uffici e Assimilabili Via Giuseppe Sarto, 31 Barchessa e serra Zorzi Attività Ricreative

Centro culturale Attività Ricreative e Biblioteca Via Giuseppe Sarto, 10

Villa Carraro Uffici e Assimilabili Via Schiavonesca, 13

Magazzino comunale Deposito Via Don Gnocchi

Impianti sportivi tennis & calcio valla' Impianti Sportivi Via Capitello, 3

Impianti sportivi di Spineda Impianti Sportivi Via Rosina, 8

Palestra di Riese Pio X Impianti Sportivi Via Don Gnocchi Impianti sportivi di Riese Pio X Impianti Sportivi

Palestra di Poggiana Impianti Sportivi Via Brigata Martiri Del Grappa, 7

Scuola Primaria di Poggiana & Mensa Attività Scolastiche Via Brigata Martiri Del Grappa, 5

Scuola Primaria di Spineda Attività Scolastiche Via Cendrole, 68

Scuola Primaria di Valla' Attività Scolastiche Via E. Toti, 8

Scuola Secondaria Attività Scolastiche Via Monte Tomba, 1

Scuola Primaria di Riese Pio X Attività Scolastiche Via Merry Del Val, 8

16 ACI - Veicoli circolanti Comuni della Provincia di Treviso, 2010

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Gli edifici pubblici principali di proprietà del Comune e gestiti direttamente dall’Ente sono stati individuati ai fini del calcolo dei consumi e delle emissioni che vedremo quando illustreremo l'IBE nel quarto capitolo. Altri edifici di proprietà comunale ma non gestiti direttamente dal Comune sono assimilabili a quelli di tipo privato poiché i consumi energetici non pesano sulle casse comunali, tra questi appartengono per esempio gli immobili dati in locazione a terzi sia per attività commerciali che per residenza. In questa sezione verrà data una visione generale della situazione del parco edilizio detenuto dalla pubblica amministrazione che verrà poi approfondito nel dettaglio per quanto riguarda i consumi nel paragrafo 5.1.1. Gli edifici di proprietà comunale elencati sono ad uso pubblico e appartengono spesso a categorie assoggettabili ad uffici o destinate ad attività didattiche; risultano distribuiti in modo abbastanza omogeneo sul territorio localizzandosi in generale presso il centro di Riese Pio X e presso le frazioni maggiori di Poggiana, Vallà e Spineda, risultando facilmente raggiungibili dall'intero territorio comunale. Figura 8. Ubicazione degli edifici pubblici nel Comune di Riese Pio X

Nell'elenco non sono stati considerati alcuni edifici di uso secondario o non direttamente riconducibili ad un utilizzo pubblico, i cui consumi non sono riconducibili ad attività pubbliche o effettuate dalla pubblica amministrazione. In ogni caso si tratta di consumi energetici di minima entità, che verranno comunque conteggiati nel dato generale dei consumi in capo al settore privato.

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Figura 9. Municipio e Barchessa

Figura 10. Scuola Elementare di Riese Pio X (immagine tratta dal sito istituzionale del Comune di Riese Pio X)

Figura 11. Impianti Sportivi di Riese Pio X (documentazione fotografica fornita dal Comune)

2.2. Analisi degli strumenti di pianificazione esistenti

Data la complessità dei documenti presi in considerazione, in questa sezione ci soffermeremo sui punti che più di altri coinvolgono tematiche collegate al PAES legate ai temi dell'energia, dell'ambiente e della sostenibilità.

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Le indicazioni che vengono tratte dai documenti saranno necessariamente recepite soprattutto quando andremo ad individuare le azioni e le politiche da intraprendere per l'attuazione del PAES.

2.2.1. La pianificazione sovra-comunale

Con deliberazione di Giunta Regionale n. 372 del 17/02/09 è stato adottato il nuovo Piano Territoriale Regionale di Coordinamento PTRC ai sensi della legge regionale 23 aprile 2004, n.11 (art. 25 e 4). Il PTRC individua alcuni settori fondamentali che compongono il territorio e ne definisce contenuti e sviluppi da perseguire, queste tematiche vengono di seguito elencate accompagnate da una descrizione sintetica delle indicazioni riguardanti il territorio, ed in particolare l'area che comprende il Comune di Riese Pio X:  Paesaggio; Valorizzazione del legame tra paesaggio e territorio.  Città; Riqualificazione ed ampliamento dell'offerta delle città, rinnovamento della loro organizzazione ed attrazione di risorse.  Uso del suolo; Gestire il processo di urbanizzazione attraverso misure specifiche per proteggere gli spazi aperti, la buona terra e la matrice agricola del territorio, interventi di tutela per gli spazi montani e collinari, azioni volte alla salvaguardia dei varchi liberi da edificazione ed un'estesa opera di riordino territoriale e di insediamento sostenibile.  Biodiversità; Sostenere la tutela e l'accrescimento della diversità biologica, attraverso misure specifiche per potenziare il contributo delle attività agricole alla biodiversità, tutelare prati, pascoli e praterie esistenti ed individuare le aree urbano-rurali di cui valorizzare le caratteristiche di multifunzionalità.  Energia e altre risorse naturali; Razionalizzare e migliorare l'uso delle risorse, anche per contrastare il cambiamento climatico, attraverso l'uso di risorse rinnovabili per la produzione di energia, il risparmio e la conservazione dell'acqua, la riduzione degli inquinamenti di suolo, aria e acqua ed il riordino dei principali corridoi energetici.  Mobilità; Governare il rapporto tra le infrastrutture e il sistema insediativo.  Sviluppo economico; Aumentarne la portata e la competitività attraverso interventi che includano la valorizzazione dei parchi polifunzionali e commerciali di rango regionale e l'invenzione di nuovi nodi di servizio in grado di affiancare le imprese nelle loro attività produttive.  Crescita socio-culturale; Nell'area di Treviso si individuano due specializzazioni di eccellenza, la prima legata a metodi lenti di fruizione del territorio attraverso l'acqua, la natura e il gusto, la seconda legata alla creazione di luoghi dei giovani e dell'armonia. Il Piano territoriale di Coordinamento Provinciale PTCP, approvato dalla Regione Veneto nell'aprile 2010, indica come linee guida:  La riorganizzazione delle aree produttive;  La riorganizzazione della mobilità;  Il riordino della residenza - in cui ampio spazio viene dato alla bioedilizia;  La tutela e la valorizzazione del patrimonio agro-forestale realizzazione della rete ecologica;  Il riassetto idrogeologico del territorio;  La tutela e la valorizzazione dei beni storico-culturali e paesaggistici. In generale nel piano vengono individuate caratteristiche e debolezze di alcune aree del territorio, in particolare viene dato spazio al tema del rischio idrogeologico che è sempre più accentuato dai cambiamenti climatici e che colpisce gran parte del territorio provinciale compresa l'area di Riese Pio X.

2.2.2. Strumenti di pianificazione del Comune di Riese Pio X

Il Piano d'Assetto del Territorio (PAT) adottato nel Consiglio Comunale del Comune di Riese Pio X del 13 marzo 2014, analizza i sistemi territoriali e individua strategie, obiettivi ed azioni da attivare per il governo del territorio. Le scelte strategiche di assetto e di sviluppo per il governo del territorio del P.A.T. si ispirano, coerentemente con le scelte progettuali del P.T.C.P. adottato, ai seguenti principi che ne costituiscono il quadro di riferimento17:

17 Comune di Riese Pio X - Piano di Assetto del Territorio PAT - Relazione, 2014

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

 “Sostenibilità”, il concetto che in questi ultimi anni ha orientato grandi modificazioni nella prassi del processo edilizio e le più sensibili trasformazioni nel campo dei comportamenti e nei modi di progettare e nei metodi costruttivi; sostenibilità intesa come attenzione particolare alle risorse fisiche, ambientali, energetiche e tecnologiche, ripensando i processi pianificatori e costruttivi in modo che questi provochino il minor impatto possibile sull’ambiente;  “Sussidiarietà, adeguatezza ed efficienza”, mediante:  La garanzia di trasparenza e partecipazione;  L’adozione di un sistema informativo territoriale unificato ed accessibile, al fine di disporre di elementi conoscitivi raffrontabili;  Coinvolgimento delle rappresentanze economico-sociali e delle associazioni a concorrere alla definizione degli obiettivi del P.A.T.  “Perequazione urbanistica”, che persegue l’equa distribuzione dei diritti edificatori tra i proprietari degli immobili interessati dagli interventi, contemperando un giusto equilibrio tra l’interesse pubblico e quello privato;  “Compensazione e credito edilizio” come ipotesi privilegiate per l’indennizzo di vincoli espropriativi e per favorire interventi di riqualificazione ambientale ed urbana;  “Qualità architettonica” intesa come esito di un coerente sviluppo progettuale che recepisce le esigenze di carattere funzionale (comfort, flessibilità, fruibilità, sicurezza, durata, risparmio energetico) ed estetico posto a base della progettazione e della realizzazione delle opere e che garantisce il loro armonico inserimento nel paesaggio e nell’ambiente circostante. Il PAT individua e si articola su tre sistemi funzionali18:  Sistema ambientale e paesaggistico: L’ambiente assume un ruolo centrale all’interno della pianificazione urbanistica ed il PAT per tale componente persegue i seguenti obiettivi:  Tutela e salvaguardia delle aree fragili, delle risorse naturali vulnerabili, delle risorse non rinnovabili presenti nel territorio comunale e delle specificità biologiche, naturali, paesaggistiche, storiche ed ambientali;  Salvaguardia e valorizzazione del paesaggio agrario e attenzione alla funzione ecologica dei suoli;  Definizione della soglia di sostenibilità degli interventi di trasformazione.  Sistema insediativo e delle attività produttive: Le maggiori criticità sono le problematiche legate alle periferie urbane, agli ambiti rurali urbanizzati, agli insediamenti produttivi e terziari conflittuali e al il patrimonio edilizio storico centrale. Più in generale riguardo al sistema insediativo il PAT è chiamato a:  Verificare l’assetto funzionale degli insediamenti esistenti, individuando le parti oggetto di riqualificazione e riconversione;  Promuovere la riqualificazione del paesaggio urbano cresciuto in maniera accelerata e per alcuni versi disordinata;  Individuare le parti in conflitto funzionale e predisporre gli elementi di mitigazione;  Dimensionare le nuove necessità insediative, in relazione ai fabbisogni locali;  Individuare gli ambiti preferenziali di sviluppo residenziale e produttivo;  Definire standard urbanistici a sostegno della qualità urbana ed ecologico-ambientale;  Riduzione del consumo di territorio per l’urbanizzazione, privilegiando il recupero dell’esistente e delle aree dismesse.  Sistema della mobilità e delle infrastrutture: Il Comune di Riese Pio X si trova inserito nell’area centrale metropolitana del Veneto, un sistema assai complesso, all’interno del quale i collegamenti e gli spostamenti di persone e merci, sono parte imprescindibile e fondante. Il fenomeno di "città diffusa" e di urbanizzazione frammentata anche di tipo produttivo che caratterizza il territorio, ha portato a fenomeni di "stress" di alcuni tratti stradali, che non riescono a sopportare il carico di traffico che transita ad oggi nel territorio comunale. Infatti, il territorio comunale si trova al centro di una rete di spostamenti e attraversamenti, dovuti a:  Pendolarismi lavorativi o di studio;  Presenza di un apparato produttivo;  Traffico di attraversamento per raggiungere altre località. Rispetto invece all'evoluzione demografica prevista nel documento nel PAT il trend previsto è positivo, come abbiamo già visto infatti l'andamento della popolazione negli ultimi anni risulta essere lievemente in crescita.

18 Comune di Riese Pio X - Piano di Assetto del Territorio PAT - Documento Preliminare, 2012

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Ciò comporterà ad inserire un lieve aumento delle emissioni base calcolate al 2007 in fase di redazione degli scenari per rendere coerente il dato di riduzione previsto, l'aumento delle emissioni nello scenario cosiddetto "0" sarà calcolato in base all'incremento degli abitanti e alle emissioni procapite risultanti.

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

3. ATTIVITA' DI SENSIBILIZZAZIONE E COMUNICAZIONE

3.1. Obiettivi e strategie

La promozione delle attività del PAES e la sensibilizzazione della popolazione verso tematiche di sostenibilità ambientali, si è tradotta nell'individuazione di una strategia adatta al contesto del Comune di Riese Pio X. Questa strategia si è concentrata su alcuni punti principali:

Sensibilizzazione della popolazione sui temi dell'energia e dell'ambiente

Formazione dei tecnici e delle Amministrazioni sui concetti principali del PAES

Coinvolgimento della popolazione nella stesura del PAES

Per il raggiungimento di questi obiettivi si è provveduto all'organizzazione di alcuni eventi e la preparazione di alcuni strumenti:

Incontro pubblico con la cittadinanza

Incontri tecnici e supporto agli uffici

Supporto agli uffici comunali per la raccolta delle fatturazioni e dei consumi energetici

Questionario alla popolazione scolastica per la raccolta dati

Articoli, Locandine e Volantini vari per la comunicazione

3.2. Strumenti di mobilitazione della società civile

Di seguito una sintesi delle attività e del materiale preparato per promuovere la partecipazione e la promozione del PAES tra la cittadinanza, i tecnici coinvolti e gli stakeholder.

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L’ufficio lavori pubblici del Comune si è organizzato in modo efficiente, coinvolgendo anche i tecnici dell’ufficio ragioneria, per raccogliere tutti i dati necessari alla redazione dell’IBE inventario base emissioni e i dati relativi alle azioni intraprese e future, interfacciandosi con scadenze mensili con i tecnici T-ZERO che hanno fornito un format per la raccolta e li hanno guidati durante tutta la fase. E’ stata un’attività importante non solo per la buona riuscita della raccolta dati ma anche perché, durante quel periodo, si sono poste le basi per una proficua collaborazione tra la ditta e i tecnici comunali anche per quanto ha riguardato la verifica delle informazioni mano a mano raccolte, con accrescimento della consapevolezza sull’origine e significato dei dati nell’ambito del PAES da parte degli uffici preposti alla loro gestione. Altre occasioni di scambio e crescita tecnica si sono avute grazie all’attività di supporto svolta dalla Provincia e che si esplicata sia sotto forma di incontri con il resto del gruppo dei Comuni impegnati nella redazione del Piano durante i quali c’è stato un scambio proficuo con gli altri tecnici che sotto forma di un continuo scambio di telefonate ed email tra Riese Pio X e i tecnici della Provincia che in particolare hanno coadiuvato nel reperimento in tempi utili dei dati provenienti dai fornitori di energia sul territorio (Enel). Figura 12. Uno dei tavoli tecnici organizzati tra Provincia, Comuni e T-ZERO

Figura 13. Dati raccolti

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In particolare una delle esperienze più proficue per i Comuni è stata la partecipazione all’evento “Patto dei Sindaci: l'efficienza energetica per la Pubblica Amministrazione”, organizzato dalla Provincia con il supporto di T-ZERO. La Giornata di Studio è stata suddivisa in due parti, al mattino si sono affrontati in modo operativo le tematiche dell’Efficientamento per la Pubblica Amministrazione a partire dalle politiche energetiche proposte dalla Regione Veneto, alle strategie nazionali di incentivazione tramite il Conto Termico gestito dal GSE, fino a sperimentazioni concrete di Diagnosi e di riqualificazione energetica. Si è anche parlato di contratti di rendimento energetico (EPC), di mercato dell'energia, di rinegoziazione dei contratti di fornitura energetica e monitoraggio SMART di impianti FER. Nel pomeriggio invece i 10 Comuni coinvolti nel percorso di redazione del PAES si sono confrontati con tecnici di T-ZERO e la Provincia sullo stato di avanzamento della raccolta dati per la stesura dell’Inventario Base delle Emissioni (IBE), sull’individuazione delle Azioni da inserire nel PAES di ciascun Comune, sul servizio aggiuntivo: diagnosi energetica leggera per gli edifici comunali più energivori e sull’organizzazione degli incontri con la cittadinanza. Il Comune di Montebelluna ha arricchito l’incontro portando la propria esperienza di monitoraggio del PAES.

Figura 14. Locandina di Pubblicizzazione dell’incontro del 24 febbraio 2016

Figura 15. Incontro del 24 febbraio 2016 presso la sede della Provincia di Treviso

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3.2.1. Materiale divulgativo ed eventi correlati al PAES

Il Comune ha utilizzato per la promozione del PAES la pagina news all’interno del proprio sito internet. Da lì è possibile scaricare la maggior parte dei documenti che sono stati mano a mano predisposti con lo scopo di avviare il processo di Piano e sensibilizzare e coinvolgere la popolazione. Figura 16. Schermata della sezione dedicata al PAES all’interno del sito internet del Comune

Tra il materiale divulgativo preparato per la promozione e la diffusione delle tematiche legate al PAES tra la popolazione troviamo locandine, volantini, articoli di giornale, post pubblicati sul sito internet del Comune. Questo materiale viene distribuito lungo tutte le fasi di lavoro del PAES e contribuisce a informare la popolazione sull'avanzamento dei lavori. Si è provveduto a creare un format di locandine riconoscibile che potesse richiamare l'attenzione dei cittadini e mantenere un filo comunicativo nell'arco temporale della redazione del PAES.

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Figura 17. Vari articoli apparsi su diverse riviste e alcuni volantini e locandine distribuite sul territorio

Figura 18. Foto dell’incontro congiunto con i Comuni di Altivole, Castello di Godego e Riese Pio X presentazione PAES

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L’Amministrazione comunale consapevole dell’importanza dell’evento di promozione del PAES, ha deciso insieme a quelle di Altivole e Castello di Godego di promuovere e presentare insieme il PAES, in particolare organizzando un incontro congiunto, aperto a tutti i cittadini, per la presentazione dei risultati dell’IBE. In quell’occasione è stata presentata anche una prima bozza di azioni di cui le Amministrazioni ed i tecnici avevano discusso. La partecipazione all’incontro, tenuto presso il Municipio di Riese Pio X, via G. Sarto 31, non è stata molto elevata, indice che sul tema della partecipazione e del coinvolgimento dei cittadini alle attività del PAES c’è ampio margine di miglioramento.

3.2.2. Questionario distribuito alle classi terze della Scuola Secondaria Inferiore

In fase di raccolta dati è stato predisposto e distribuito un questionario per la raccolta di informazioni sia di tipo tecnico- conoscitivo, utili all'individuazione di eventuali criticità o debolezze a livello territoriale, sia per la raccolta di osservazioni e di richieste utili ad indirizzare scelte, azioni ed interventi verso le necessità ed i bisogni maggiormente sentiti dai cittadini. L’Amministrazione ha deciso di distribuire il questionario presso classi terze della Scuola secondarie di I grado del Comune, coinvolgendo e promuovendo il PAES tra gli studenti e le loro famiglie. I dati così raccolti non hanno valore statistico e non sono rappresentativi della popolazione del comune di Riese Pio X. Sono però un utile stimolo per il dialogo e il dibattito, oltre a introdurre all'interno del dialogo delle famiglie i temi dell'indagine.

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Figura 19. Pubblicizzazione del Questionario nella fase di distribuzione

Figura 20. Questionario distribuito alle classi terze della Scuola Secondaria Inferiore

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Il questionario è stato incentrato su diversi settori di analisi:

Tipologia dell’abitazione Mobilità

Fabbisogno Energetico Partecipazione Attiva

Produzione di Energia FER

Risultati della raccolta questionari Dati Generali

145 Questionari raccolti 5,5 % della popolazione è stata coinvolta

145 sono stati compilati cartacei

Dati tecnici emersi dai Questionari

La maggior parte degli intervistati risiede in abitazione costruite tra il 1995 ed oggi.

Il 35% ha eseguito interventi di efficientamento, inoltre il 57% vorrebbe intervenire per migliorare l'isolamento della propria abitazione.

Solo in 30 casi è stata ottenuto un attestato di prestazione energetica APE o una certificazione energetica.

Per il riscaldamento, oltre all'utilizzo di metano, si utilizza soprattutto legna da ardere, che viene in parte acquistata e in parte minoritaria autoprodotta. La legna acquistata proviene soprattutto dall'area trevigiana.

Il 27% degli intervistati ha realizzato impianti di produzione di FER, soprattutto di tipo fotovoltaico e solare termico.

Il mezzo di trasporto utilizzato maggiormente rimane l'automobile, ogni individuo percorre in auto circa 22,4 Km al giorno. Gli intervistati hanno chiedono di intervenire soprattutto partendo dall'educazione al risparmio energetico, oltre alla produzione di energia pulita e all'avvio di percorsi di efficientamento sugli edifici e sull'illuminazione pubblica. Il 71% dei cittadini è favorevole all'istituzione di uno sportello energia, che operi attraverso il web e riceva su appuntamento attraverso un ufficio preposto.

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4. METODOLOGIA DI RACCOLTA ED ELABORAZIONE DATI

4.1. L'inventario Base delle Emissioni IBE e l'anno di riferimento

Innanzitutto è importante specificare il concetto di Inventario Base delle Emissioni (IBE). Si tratta di una fotografia dei consumi e quindi delle emissioni di CO2 prodotte nel territorio comunale nell'arco di un anno specifico scelto appunto come base, questo dato di partenza sarà la nostra base dalla quale procedere alla determinazione della riduzione di emissioni necessaria al raggiungimento dell'obiettivo al 2020. L'anno di riferimento scelto dall'Amministrazione Comunale su indicazione dell'ente coordinatore (la Provincia di Treviso), è il 2007, le motivazioni della scelta di questa annualità sono sia la disponibilità delle informazioni, sia l'adeguamento rispetto ad altri Comuni supportati dalla Provincia di Treviso che hanno già redatto il PAES e che possono essere di grande utilità per possibili confronti. Ai fini del raggiungimento dell'obiettivo di riduzione delle emissioni del 20%, si confronteranno quindi i consumi rilevati all'anno 2007 con quelli che si prevede saranno al 2020, dopo l'attuazione delle azioni previste nel presente Piano. I settori per i quali avviare le raccolte ed elaborazioni dei dati che l’Unione Europea indica come obbligatori ai fini del PAES sono:  Edifici, attrezzature/impianti comunali;  Illuminazione pubblica comunale;  Parco veicoli comunale;  Trasporto pubblico all'interno del territorio di riferimento;  Trasporti privati e commerciali;  Edifici residenziali;  Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali). Altri settori come l'industria, l'agricoltura ed il trattamento dei rifiuti sono considerati facoltativi, nel caso del Comune di Riese Pio X si è scelto di non comprenderli nel documento data l'impossibilità – per il momento - di attivare azioni specifiche su di questi settori. Infine, si è scelto di procedere all'individuazione di un anno intermedio (2012), per il quale verranno raccolte le stesse informazioni raccolte per l'anno base 2007, questa operazione potrà permettere un utile confronto tra queste annualità in modo da individuare trend e scenari in corso attinenti alla situazione energetica del comune.

4.2. Acquisizione, tipologia e suddivisione dei dati

L'analisi fatta per la redazione dell'IBE ha inizialmente previsto una fase fondamentale di raccolta dei dati utili che poi sono stati utilizzati anche nelle fasi successive del PAES. I dati sono ricavati da diverse fonti ufficiali tramite acquisizione diretta o stime e si riferiscono sempre alla scala comunale, nel paragrafo successivo vedremo come sono stati elaborati e disaggregati a livello comunale i dati non riferiti al solo Comune di Riese Pio X. L'acquisizione dei dati contestuali è avvenuta direttamente da banche dati nazionali e regionali quali ISTAT o Regione Veneto disponibili in appositi portali internet consultabili e scaricabili liberamente, anche i dati utili alla definizione delle

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile componenti climatiche e ambientali sono state reperite direttamente da ARPAV che mette a disposizione i rilievi metereologici delle proprie centraline. Per quanto riguarda i dati riferiti agli aspetti urbanistici e territoriali, utili a definire gli scenari presenti e previsionali dello sviluppo urbano comunale, ci si è riferiti agli strumenti di pianificazione disponibili soprattutto a livello comunale quali il PAT e la relativa documentazione. La definizione della produzione di energia rinnovabile sul territorio è stata invece tratta dal portale ALTASOLE realizzato dal GSE che delinea il numero e la potenza degli impianti fotovoltaici presenti per anno sul territorio comunale. Se per i dati decritti in precedenza è stato fondamentale l'accesso a banche dati online, diverse sono state le modalità di reperimento dei dati specifici sui consumi in ambito pubblico e privato. I dati riferiti ai consumi degli edifici pubblici e della rete di illuminazione riconducibili direttamente all'Amministrazione Pubblica sono stati definiti sia per il 2007 che per il 2012 da fatture o bollette cartacee recuperate direttamente dagli archivi comunali, mentre i dati sui consumi dei veicoli sono stati stimati partendo dai dati disponibili, vedremo in dettaglio nel prossimo paragrafo i metodi di stima e le difficoltà riscontrate. I dati generali dei consumi riferiti ai settori privati a scala comunale sono stati elaborati partendo dalle informazioni disponibili quali vendite carburanti, numero veicoli circolanti, bilancio energetico regionale, aziende di trasporto pubblico, mentre dati più specifici provengono dagli enti gestori di energia elettrica e gas naturale che sono stati contattati per l'ottenimento di valori specifici differenziati per settori. Tabella 13. Tipologia e fonte dei dati

Categoria Tipologia Fonte

Andamento demografico Numero abitazioni occupate ISTAT - Regione Veneto Tipologia delle abitazioni presenti Dati contestuali Dati Occupazionali Dati climatici ARPAV Previsioni urbanistiche PAT Produzione di energia FER Impianti fotovoltaici installati GSE - ATLASOLE Distributore energia elettrica ENEL Distributori locali di energia Consumi in ambito privato Distributore gas naturale ASCOPIAVE (settori residenziale, Consumi altri vettori energetici Disaggregazione Bilancio Energetico Regionale trasporti privati e commerciali e terziario) ACI - Numero veicoli circolanti, prov. TV Consumi Trasporti privati e commerciali MISE - Vendite carburanti Consumi Edifici Pubblici Fatturazioni della Pubblica Amministrazione Consumi rete di Illuminazione Pubblica Fatturazioni della Pubblica Amministrazione Consumi in ambito pubblico Consumi del parco auto comunale Rilevati dalla Pubblica Amministrazione Consumi del Trasporto Pubblico MOM - Azienda trasporti pubblici prov. TV

4.3. Metodologia di elaborazione

I dati raccolti sono stati interpretati con sistemi di elaborazione diversi in base alla tipologia e al dettaglio del dato. Per quanto riguarda i dati sui consumi in ambito pubblico riferiti agli edifici pubblici o alla rete di illuminazione pubblica è stato necessario in alcuni rari casi stimare alcune mensilità o utilizzare dati parziali riferiti al 2008 poiché le fatturazioni rilevate erano parziali. E' stato molto complicato ricostruire l'evoluzione del parco edilizio comunale e della rete di illuminazione a causa di diversi cambi d'uso, trasferimenti di funzione, cambio dei fornitori, ampliamenti o modifiche, i dati così ottenuti sono consultabili nel paragrafo 5.1. Rispetto al parco veicolare comunale, a causa dell'impossibilità di avere dati precisi sui consumi di carburante all'anno 2007 e 2012, si è proceduto a stimare il dato partendo dai dati sul carburante utilizzato nell'arco dell'anno 2007 per ogni

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile veicolo fornito dal Comune, il dato è stato poi elaborato in base ai prezzi medi, rilevati all'anno dell'inventario 2007, di vendita del rispettivo carburante. Per quanto riguarda i settori privati quali edifici residenziali, terziario e trasporti privati si è proceduto con approcci diversi sia di tipo "top down" sia "bottom-up" che vediamo ora nel dettaglio. Innanzitutto per quanto riguarda le emissioni dovute al trasporto privato e commerciale si sono reperiti i dati ACI rispetto al numero di veicoli circolanti in provincia di Treviso e nel comune di Riese Pio X e i dati del Ministero dello Sviluppo Economico sulle vendite di carburanti nella provincia di Treviso negli anni 2007 e 2012. L'elaborazione dei due dati ha portato ad avere risultati abbastanza reali – anche se pur sempre stimati - sugli effettivi consumi di benzina, diesel e GPL avuti negli anni analizzati, il dato è stato poi convertito in MWh e quindi in emissioni attraverso lo strumento IPSI che vedremo successivamente alla fine di questo paragrafo. Diverso è stato l'approccio per il settore residenziale e terziario, in questo caso si sono inizialmente recuperati i consumi rispetto a tutti i vettori energetici a livello regionale contenuti nel Bilancio Energetico del Veneto risalente all'anno 200719. I dati ottenuti ed espressi in tep (tonnellate equivalenti di petrolio), sono stati convertiti in MWh attraverso il fattore di conversione comune 11,63, il dato ottenuto è stato disaggregato a livello comunale attraverso alcuni indicatori specifici descritti in Tabella 14. Tabella 14. Indicatori considerati per la disaggregazione dei consumi energetici e delle emissioni dei dati a scala sovracomunale

Settori Indicatore utilizzato

Residenziale Numero abitazioni occupate Terziario Numero occupati Trasporti Privati Numero veicoli circolanti I dati ottenuti dal processo di disaggregazione sono stati integrati successivamente con i dati reali ottenuti dai fornitori nel caso del settore residenziale e terziario e dalle vendite rispetto al settore dei trasporti privati, i dati ottenuti dalla disaggregazione hanno interessato quindi diversi vettori energetici per diversi vettori analizzati, in Tabella 15 ne diamo una rapida sintesi. Tabella 15. Vettori energetici per settore ottenuti con processo di disaggregazione del bilancio regionale20.

Vettore energetico Trasporto su strada Residenziale Terziario

Carbone da legna X GPL X X Benzina Gasolio X X Olio combustibile X Gas naturale X Biomasse X X Energia elettrica

Da sottolineare rispetto alla Tabella 15 che comunque i vettori "minori" quali carbone, olio combustibile e biomassa sono di minima entità rispetto al dato totale che vedremo nel prossimo capitolo, mentre il dato sul gasolio da riscaldamento e il GPL è stato confrontato con il dato reperito sulla vendita di carburanti del MISE, si è preferito comunque utilizzare il dato del bilancio energetico poiché le vendite rilevate dal MISE non sempre si riferiscono a consumi effettuati sul territorio di Riese Pio X. I dati in generale sono stati poi paragonati ad altre realtà simili e rispetto al contesto territoriale di Riese Pio X, per poter avere una maggiore certezza e un valore comunque stimato ma il più verosimile possibile.

19 A cura di S.I.E.R. - Sistema Informativo Energetico Regionale (ver. 3.0), http://www.efficienzaenergetica.enea.it/ 20 S.I.E.R. - Sistema Informativo Energetico Regionale (ver. 3.0), a cura di ENEA - Bilancio energetico del Veneto 2007

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Una volta ottenuti i dati sui consumi energetici corrispondenti ai vari settori e ai vari vettori energetici rilevati, si è proceduto ad inserirli nello strumento IPSI. IPSI (Inventario delle emissioni serra per il Patto dei Sindaci), sviluppato da Arpa Emilia-Romagna e Regione Emilia- Romagna, è uno strumento di facile utilizzo, realizzato per rispondere alle esigenze dei comuni che vogliono costruire un inventario delle emissioni (IBE) per il proprio Piano d’Azione per l´Energia Sostenibile (PAES). IPSI rappresenta l’evoluzione e l’aggiornamento di due precedenti metodologie (progetto LAKS di LIFE+ e Piani Clima Locali in Emilia- Romagna) ed è sviluppato come un foglio elettronico che assiste in modo efficiente e rapido gli Enti Locali nella preparazione e realizzazione dell’IBE per il Patto dei Sindaci. Le principali caratteristiche di IPSI sono21:  La sua progettazione è stata condivisa con numerosi enti locali, per rispondere alle loro esigenze specifiche di semplicità d’uso e gestione dei risultati;  E' diviso in schede che richiamano i settori del PAES (Edifici, attrezzature/impianti comunali, Edifici, attrezzature/impianti terziari, Edifici residenziali, Illuminazione pubblica comunale, Industrie, Parco auto comunale e Trasporti pubblici, Trasporti privati e commerciali, Rifiuti) e che guidano l’utente nella realizzazione dell’IBE; può ricevere in input dati di consumo energetico riferiti ai principali combustibili e all’energia elettrica, in diversi formati (dati puntuali, dati disaggregati da dati regionali/provinciali, dati raccolti da bollette energetiche) e in differenti unità di misura: IPSI infatti trasforma automaticamente i dati inseriti in MWh, che è l’unità di riferimento scelta per il Patto dei Sindaci;

 Converte automaticamente i dati in ingresso (consumi energetici e rifiuti) in emissioni serra (CO2 equivalente) utilizzando opportuni fattori di emissione, coerenti con quelli utilizzati a livello nazionale e regionale;  Compila automaticamente il modulo IBE del Patto dei Sindaci (richiesto dal Joint Research Centre per la presentazione del PAES).

4.4. Fattori di Emissioni

Per fattori di emissioni si intende il valore attraverso il quale è possibile ottenere per ogni vettore energetico le emissioni corrispettive di CO₂. I fattori di emissione che abbiamo scelto sono denominati IPCC e sono quelli utilizzati dallo strumento IPSI descritto alla fine del paragrafo precedente che si basa sulle quantità di carbonio contenute in ciascun vettore energetico, si considerano invece pari a zero le emissioni di CO₂ derivanti dall'uso di energia rinnovabile. Tabella 16. Vettori e relativi fattori di emissione utilizzati (Fonte: IPCC/IPSI)

Vettore energetico FE (tCO₂/MWh) 2007 FE (tCO₂/MWh) 2012

Energia elettrica 0,459 0,393 Gas naturale 0,200 0,200 GPL 0,234 0,234 Olio combustibile 0,272 0,272 Gasolio 0,263 0,263 Benzina 0,256 0,256 Carbone 0,336 0,330 Biomasse 0,018 0,018 Da sottolineare che il fattore di emissione per l'energia elettrica ha un valore che varia annualmente a causa della domanda di energia, dalla disponibilità di energia rinnovabile, dal mercato dell’energia, ecc. Sulla base delle informazioni presentate nelle sezioni precedenti, il fattore di emissione locale per l’elettricità (FEE) può quindi essere calcolato utilizzando la seguente equazione:

FEE= (CTE - PLE - AEV) x FENEE + CO2AEV /CTE Ove: FEE = fattore di emissione locale per l’elettricità [t/MWhe]

21 IPSI: nuovo strumento per l’inventario del Patto dei Sindaci - http://www.arpa.emr.it/

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CTE = Consumo totale di elettricità nel territorio dell’autorità locale (come da Tabella A del modulo PAES) [MWhe] PLE = Produzione locale di elettricità (come da Tabella C del modulo) [MWhe] AEV = Acquisti di elettricità verde da parte dell’autorità locale (come da Tabella A) [MWhe] FENEE = Fattore di emissione nazionale o europeo per l’elettricità [t/MWhe] CO2PLE = emissioni di CO2 dovute alla produzione locale di elettricità (come da Tabella C del modulo) [t] CO2AEV = emissioni di CO2 dovute alla produzione di elettricità verde certificata acquistata dall’autorità locale [t]

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5. INVENTARIO BASE DELLE EMISSIONI (IBE)

Si procede in questo capitolo con la presentazione dei dati rilevati dalla raccolta dati, ed elaborati tramite IPSI come descritto nel capitolo precedente. Rispetto ai settori facoltativi di Industria e agricoltura, si è scelto, in condivisione con l’Amministrazione, di non considerarli, in quanto al momento abbiamo preferito concentrarci sugli altri settori analizzati. Come detto nel capitolo precedente, oltre che per l'anno base 2007, sono stati raccolti i consumi anche rispetto all'anno 2012 preso in esame come anno intermedio utile ad ottenere un trend reale della situazione energetica del comune negli ultimi anni, i dati rispetto a questo anno intermedio saranno illustrati nel paragrafo 5.5.

5.1. Consumi nel Settore Pubblico al 2007

Procediamo nei prossimi paragrafi a presentare i risultati delle elaborazioni fatte sui dati raccolti che verranno illustrati prima a livello settoriale, distinguendo soprattutto tra settori privati e pubblici, successivamente verrà indicato il dato generale, che comprenderà tutti i settori coinvolti. In questo paragrafo sono indicati i dati su consumi ed emissioni dei tre settori di tipo "pubblico" e suddivisi prima per combustibile utilizzato e poi per i tre settori (edifici pubblici, illuminazione pubblica e parco auto comunale). Tabella 17. Suddivisione dei Consumi e delle Emissioni per vettore energetico (settori della Pubblica Amministrazione)

Vettore Consumi (MWh) Emissioni (tCO₂) Percentuale

Energia elettrica 1.003,47 460,59 53,3% Gas naturale 758,99 152,01 17,6% Gasolio 926,54 244,00 28,2% Benzina 31,35 8,03 0,9% Totale 2.720,34 864,63 100%

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Figura 21. Suddivisione percentuali delle Emissioni per vettore energetico (settori della Pubblica Amministrazione)

28,2% 0,9%

Energia elettrica 17,6% Gas naturale

53,3% Gasolio

Benzina

Tabella 18. Suddivisione dei Consumi e delle Emissioni per settori (settori della Pubblica Amministrazione)

Settori Consumi (MWh) Emissioni (tCO₂) Percentuale Edifici Pubblici 947,75 496,20 57,4% Illuminazione Pubblica 710,10 325,93 37,7% Comunale Parco Auto Comunale 211,48 42,50 4,9% Totale 1.869,32 864,63 100%

Figura 22. Suddivisione percentuale delle Emissioni per settori (settori della Pubblica Amministrazione

4,9%

37,7%

Edifici Pubblici

Illuminazione Pubblica Comunale

57,4% Parco Auto Comunale

I dati rivelano una modesta entità delle emissioni per quanto riguarda il parco auto comunale che appare tipica. Le restanti emissioni si distribuiscono tra edifici pubblici che detengono il primato dei consumi tra gli edifici comunali (57,4%) e l'illuminazione pubblica (37,7%), i dati sono molto simili a quelli rilevati nei comuni limitrofi a Riese Pio X. Procederemo nei prossimi paragrafi ad approfondire in modo dettagliato i consumi e le emissioni dei settori pubblici.

5.1.1. Edifici pubblici e relativi impianti

Sono stati individuati attraverso la raccolta di bollette cartacee e da portali internet, i consumi degli edifici le cui spese energetiche sono state direttamente o indirettamente a carico del Comune nell'anno 2007, successivamente nel paragrafo 5.5, vedremo anche i consumi raccolti nell'anno 2012 che sarà preso in esame come anno intermedio di confronto. In Tabella 19 sono elencati gli edifici che sono stati comunicati dall'Amministrazione Pubblica e i cui consumi erano al 2007 a carico dell'Amministrazione Pubblica.

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Tabella 19. Lista degli edifici pubblici inseriti nell'IBE e relativi consumi

Consumi Termici Consumi Elettrici Edificio Utilizzo Indirizzo (MWh) Consumi Combustibile (MWh) Municipio (Villa Eger) Uffici e Assimilabili 44,80 Metano 201,97 Via G. Sarto, 31 Barchessa e serra Zorzi Attività Ricreative 1,31 Metano 176,77 Attività Ricreative e Centro culturale Via G. Sarto, 10 8,92 Metano 42,71 Biblioteca Villa Carraro Uffici e Assimilabili Via Schiavonesca, 13 25,07 Metano 111,70 Magazzino comunale Deposito Via Don Gnocchi 2,09

Impianti sportivi tennis & Impianti Sportivi Via Capitello, 3 34,03 Metano 35,79 calcio valla' Impianti sportivi di Impianti Sportivi Via Rosina, 8 5,80 Gasolio 28,51 Spineda Palestra di Riese Pio X Impianti Sportivi 28,88 Gasolio 108,99 Impianti sportivi di Riese Via Don Gnocchi Impianti Sportivi 45,62 Gasolio 131,52 Pio X Via Brigata Martiri Del Palestra di Poggiana Impianti Sportivi 6,65 Grappa, 7 Gasolio 217,88 Scuola Primaria di Via Brigata Martiri Del Attività Scolastiche 7,82 Poggiana & mensa Grappa, 5 Scuola Primaria di Attività Scolastiche Via Cendrole, 68 5,98 Metano 53,67 Spineda Scuola Primaria di Valla' Attività Scolastiche Via E. Toti, 8 11,26 Gasolio 199,77 Scuola Secondaria Attività Scolastiche Via Monte Tomba, 1 18,12 Gasolio 108,99 Scuola Primaria di Riese Attività Scolastiche Via Merry Del Val, 8 47,02 Metano 136,37 Pio X Totale 293,37 1554,64

Innanzitutto notiamo una grande incidenza di questo settore all'interno dei consumi generali del comune riconducibili alla Pubblica Amministrazione, ciò è dovuto a consumi elevati che sono stati negli anni successivi in lievissima parte ridimensionati, come appare evidente dai dati riferiti al 2012. Figura 23. Suddivisione percentuale delle Emissioni per vettore energetico (Edifici Pubblici e relativi impianti)

42,2%

27,1% Energia elettrica

Gas naturale

30,6% Gasolio

I consumi totali sono stati quindi elaborati ottenendo le emissioni di CO2 totali, illustrate di seguito suddividendole per vettore energetico utilizzato. Si evince dai dati che il combustibile energetico maggiormente utilizzato era il gasolio, da sottolineare però che negli anni successivi quasi la totalità degli impianti sono stati trasformati e indirizzati verso l'utilizzo

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile di gas naturale, ad oggi risulta infatti che solo negli impianti sportivi di Riese Pio X venga ancora utilizzato gasolio, mentre in tutti gli altri edifici analizzati si è già provveduto al passaggio al gas naturale. Questi interventi di efficientamento, che hanno portato ad una diminuzione dei consumi, sono stati inseriti nelle azioni utili alla riduzione delle emissioni (EP_09, EP_10 e EP_11) in queste schede il tema viene maggiormente approfondito. Tabella 20. Suddivisione dei Consumi e delle Emissioni per vettore energetico (Edifici Pubblici e relativi impianti)

Vettore Consumi (MWh) Emissioni (tCO₂) Percentuale

Energia elettrica 293,37 134,66 27,1% Gas naturale 758,99 152,01 30,6% Gasolio 795,65 209,54 42,2% Totale 1848,01 496,20 100%

5.1.2. Illuminazione pubblica

All'anno 2007 il settore aveva un impatto abbastanza alto rispetto all'area pubblica anche se di gran lunga minore rispetto ai consumi del parco edilizio, la situazione generale dell'impianto non appare comunque in cattivo stato ma si evidenziando alcune necessità di intervento per le quali si rimanda alla scheda d'Azione IP_01 ed EP_02, per indicare con maggior dettaglio gli interventi ed i progetti che l’Amministrazione ha già intrapreso o l'efficientamento generale della rete che ha in programma. Tabella 21. Lampade dell’impianto di illuminazione pubblica

Potenza nominale Numero di Lampade al Tipologia Punto Luce (W) 2007

Alogeni 50 2 24 6 40 1 70 2 100 65 Ioduri 150 15 250 6 280 5 400 70 1000 28 36 6 53 28 60 8 Led 88 38 100 3 150 1 40 1 50 9 53 1 70 313 Sodio 80 56 100 813 150 30 200 3

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Potenza nominale Numero di Lampade al Tipologia Punto Luce (W) 2007

250 6 400 49 1000 6 Tradizionali 60 2 100 6 150 12 Vapori di Mercurio 250 2 400 14 Totale 1607

Tabella 22. Consumi ed emissioni Consumi Elettrici (MWh) Emissioni (tCO₂) 2007 710,10 325,93

Il Comune non è provvisto ad oggi di un Piano di Illuminazione per il Contenimento dell'Inquinamento Luminoso (PICIL).

5.1.3. Parco auto comunale

Il parco auto comunale è il settore con il minore impatto in termini di emissioni di CO2 rispetto a tutti quelli analizzati, sia pubblici che privati, ciò risulta in linea con altre realtà simili ed è dovuto in particolare al basso numero di mezzi, a spostamenti abbastanza brevi e alla presenza di vetture acquistate in anni recenti, e quindi abbastanza efficienti. Di seguito in Tabella 23 la lista con i mezzi in uso alla pubblica amministrazione all'anno 2007, rispetto alla situazione illustrata sono stati apportati diversi cambiamenti, sopratutto con l'acquisto di numi mezzi e la rottamazione di altri, i consumi comunque sono rimasti abbastanza stabili. Tabella 23. Parco auto Comunale, dati al 2007 (anno IBE) Utilizzo del Modello - Anno Direttiva Mezzo di Targa Carburante Consumi (litri) Cilindrata Immatricolazione Euro Trasporto Trasporto AY 729 JL Iveco 35e10 - 2800 11/12/1998 gasolio euro 2 1.046,46 Trasporto AY 313 JK Iveco 35e 10-2800 06/11/1998 gasolio euro 2 1.203,23 Trasporto / lavori BP 287 FX Iveco 35e10 - 2800 25/09/1997 gasolio euro 2 348,65 Trattore TV050586 Same 1000 - 4000 13/05/1987 gasolio euro 0 674,18 Autovettura CD 951 MC Fiat panda - 1108 10/10/2002 benzina euro 2 440,97 Autovettura CV 563 FN Fiat scudo - 1997 15/02/2005 gasolio euro 3 916,10 Pulizia ADV 185 08/07/2003 gasolio euro 3 1.785,39

Autovettura AK 583 TV Opel corsa - 1389 09/07/1996 benzina euro 1 459,69 Autovettura BV 125 AD Fiat marea - 1910 30/11/2001 gasolio euro 3 1.260,67 Autovettura AY 709 JF Peugeot - 1761 23/06/1998 benzina euro 2 528,46 Autovettura BC 487 LD Fiat punto -1108 12/03/1999 benzina euro 2 481,77 Autovettura BC 483 LD Fiat punto - 1108 12/03/1999 benzina euro 2 762,98 Trasporto AY 844 JC Fiat ducato - 2500 10/03/1998 gasolio euro 2 455,91 Autovettura CE 463 VB Punto-1242 20/12/2002 benzina euro 2 587,89 Renault - kangoo - Trasporto BR 195 RG 30/01/2001 gasolio euro 3 1.768,32 1870

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Utilizzo del Modello - Anno Direttiva Mezzo di Targa Carburante Consumi (litri) Cilindrata Immatricolazione Euro Trasporto Scuolabus AD 793 HN Iveco 59.12 - 2500 29/03/1995 gasolio euro 1 2.267,69 Trasporto / lavori AC523GA Iveco fiat 10 - 2500 02/11/1994 gasolio euro 1 107,84

Il consumo di gasolio appare dominante rispetto all'utilizzo di benzina. Tabella 24. Suddivisione dei Consumi e delle Emissioni (parco auto comunale)

Vettore Consumi (MWh) Emissioni (tCO₂) Percentuale

Benzina 31,35 8,03 18,9% Gasolio 130,89 34,47 81,1% Totale 162,23 42,50 100%

Figura 24. Suddivisione percentuale delle Emissioni (parco auto comunale)

18,9%

81,1% Benzina

Gasolio

5.2. Consumi nel Settore Privato al 2007

Per quanto riguarda i settori di tipo privato procederemo innanzitutto ad illustrare in questo paragrafo il dato generale, suddiviso prima per vettore energetico utilizzato e poi suddiviso per i diversi settori con le relative emissioni di CO2. Anche in questo caso oltre ai consumi relativi all'anno IBE 2007, sono stati raccolti sempre attraverso le analisi e le operazioni descritte nel capitolo 4, i consumi relativi all'anno intermedio 2012 che verranno illustrati nel paragrafo 5.5. Tabella 25. Suddivisione dei Consumi e delle Emissioni per vettore energetico (settori privati)

Vettore Consumi (MWh) Emissioni (tCO₂) Percentuale

Energia elettrica 15.517,69 7.122,62 22,0% Gas naturale 43.714,66 8.755,08 27,0% GPL 7.739,33 1.809,13 5,6% Gasolio 35.610,34 9.378,01 28,9% Benzina 20.446,45 5.236,79 16,2% Biomassa 2.307,59 41,29 - Olio combustibile 269,69 73,36 - Carbone 51,44 17,28 - Totale 125.605,74 32.416,27 100%

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Figura 25. Suddivisione percentuale delle Emissioni per vettore energetico (settori privati)

16,2%

22,0% 28,9% Energia elettrica Gas naturale GPL 27,0% 5,6% Gasolio Benzina

In Figura 25 sono stati esclusi i vettori energetici Carbone, Biomassa e Olio Combustibile, in quanto hanno percentuali minime non significative. Tabella 26. Suddivisione dei Consumi e delle Emissioni per settori (settori privati)

Settori Consumi (MWh) Emissioni (tCO₂) Percentuale

Edifici Residenziali 51.602,13 13.087,50 40,4% Edifici, Attrezzature/Impianti Terziari 17.003,22 4.727,56 14,6% (non Comunali) Trasporti Privati e Commerciali 56.585,96 14.495,80 44,7% Trasporto Pubblico 465,87 122,69 0,4% Totale 125.657,18 32.433,55 100,0%

Figura 26. Suddivisione percentuale delle Emissioni per settori (settori privati)

44,7%

Edifici Residenziali 40,4% Edifici, Attrezzature/Impianti Terziari (non Comunali) 14,6% Trasporti Privati e Commerciali

Come mostrato in Figura 26, i settori di tipo privato che maggiormente sono responsabili delle emissioni di CO2 sul territorio del Comune di Riese Pio X sono in particolare gli edifici residenziali e i trasporti privati e commerciali. Questi settori rappresentano una fetta molto considerevole della totalità delle emissioni calcolate ed è quindi su di essi che sarà soprattutto necessario intervenire per raggiungere l'obiettivo di riduzione che ci si è prefissati.

5.2.1. Edifici residenziali

Il dato precedente, in linea con altre realtà simili, rende determinante intervenire su di questo settore per ottenere una sostanziale riduzione di CO2 entro il 2020, incentivando la sensibilizzazione dei cittadini ad avviare ristrutturazioni e intervenire per efficientare energeticamente le proprie abitazioni: questi interventi non vengono abbastanza messi in atto dai privati, come si evince dai risultati del bilancio energetico realizzato all'anno intermedio 2012 che vede addirittura un leggero aumento dei consumi.

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Guardando ai vettori energetici troviamo l'energia elettrica, che viene utilizzata essenzialmente per l'illuminazione e marginalmente per il riscaldamento, ed il gas naturale, che alimenta gran parte dei sistemi di riscaldamento in uso. Tabella 27. Suddivisione dei Consumi e delle Emissioni per vettore energetico (Edifici Residenziali)

Vettore Consumi (MWh) Emissioni (tCO₂) Percentuale

Energia elettrica 10.657,86 4.891,96 37,4% Gas naturale 31.177,89 6.244,22 47,7% GPL 2.118,36 495,21 3,8% Gasolio 5.308,11 1.397,90 10,7% Biomasse 2.288,46 40,95 - Carbone 51,442 17,276 - Totale 51.602,13 13.087,50 100%

Figura 27. Suddivisione percentuale delle Emissioni per vettore energetico (Edifici Residenziali)

3,8% 10,7%

Energia elettrica

37,4% Gas naturale

47,7% GPL

Gasolio

In Figura 27 sono stati esclusi i vettori energetici Carbone e Biomassa che hanno una percentuale di emissioni minima non significativa.

5.2.2. Edifici e attrezzature del settore terziario e relativi impianti

Gli edifici commerciali sono responsabili della produzione di circa il 14% delle emissioni totali di CO2 rilasciate in atmosfera. Considerando che il comune non vede nel suo territorio la presenza di grosse aree commerciali e che anche il centro cittadino ha una modesta presenza di attività di tipo terziario, il dato che appare ad una prima analisi leggermente inferiore alla media riscontrata in altri Comuni analizzati, può considerarsi affidabile. Tabella 28. Suddivisione dei Consumi e delle Emissioni per vettore energetico (Edifici, attrezzature/impianti terziario, non P.A.)

Vettore Consumi (MWh) Emissioni (tCO₂) Percentuale

Energia elettrica 4.859,83 2.230,66 47,2% Gas naturale 10.618,89 2.126,72 45,0% GPL 978,45 228,73 4,8% Gasolio 257,22 67,74 1,4% Olio combustibile 269,69 73,36 1,6% Biomassa 19,14 0,34 - Totale 17.003,22 4.727,56 100%

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Figura 28. Suddivisione percentuale delle Emissioni per vettore energetico (Edifici, attrezzature/impianti terziario, non P. A.)

1,6% 4,8% 1,4%

47,2%

Energia elettrica

45,0% Gas naturale GPL Gasolio Olio combustibile

In Figura 28 è stato escluso il vettore energetico Biomassa che ha una percentuale di emissioni minima non significativa.

5.2.3. Trasporto privato e commerciale

Il trasporto privato e commerciale rappresenta le emissioni di CO2 causate da tutti i veicoli privati circolanti sul territorio comunale ed è il risultato dell'elaborazione dei dati sul numero e tipo di veicoli e sulla vendita di carburante a livello comunale, tutti i dati risalgono ovviamente all'anno 2007. Tabella 29. Suddivisione dei Consumi e delle Emissioni per vettore energetico (Trasporti privati)

Vettore Consumi (MWh) Emissioni (tCO₂) Percentuale

Benzina 20.446,45 5.236,79 36,1% Gasolio 29.579,13 7.789,69 53,7% Gas 1.917,87 384,14 2,6% GPL 4.642,51 1.085,19 7,5% Totale 56.585,96 14.495,80 100%

Figura 29. Suddivisione percentuale delle Emissioni per vettore energetico (Trasporti privati)

2,6% 7,5%

Benzina 36,1% Gasolio 53,7%

Gas

GPL

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5.2.4. Trasporto pubblico

Sul territorio comunale non è presente un sistema di trasporto pubblico locale urbano ma esistono comunque alcuni collegamenti extraurbani soprattutto con Castelfranco Veneto e Montebelluna utilizzati soprattutto da studenti e lavoratori pendolari e gestiti dall'azienda provinciale di trasporto "MOM". Le linee in questione e per le quali sono stati recuperati i dati relativi ai consumi sono:  Linea n. 201: Castelfranco - Riese Pio X - Altivole - Montebelluna  Linea n. 203: Castelfranco - Spineda (bivio) - Crespano  Linea n. 204: Castelfranco - Riese Pio X - Cavaso  Linea n. 214: San Vito - Riese Pio X - Castelfranco - Castelminio  Linea n. 224: Castelfranco - Tabella 30. Consumi del Trasporto Pubblico Extraurbano

Vettore Consumi (MWh) Emissioni (tCO₂)

Gasolio 465,87 122,69

Le linee più importanti sembrano essere le numero 201 e 203, che transitano più frequentemente per il territorio e collegano Riese Pio X con i centri più importanti. In generale Il servizio di trasporto pubblico su autobus gestito dalla MOM riesce a rispondere alle necessità di spostamenti di parte della popolazione, anche se l'auto è sicuramente il mezzo preferito per gli spostamenti.

5.3. Produzione locale di energia da Fonti Energetiche Rinnovabili (FER)

A livello privato la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili ricavata da dati GSE - portale ALTASOLE è descritta in Tabella 31, dove si evidenzia l'anno 2007 scelto come anno base per l'inventario delle emissioni e il 2012 scelto come anno intermedio. Come si può osservare in Tabella 31 nel 2007 la produzione era minima con probabilmente la presenza di soli 2 o 3 impianti fotovoltaici, successivamente, grazie soprattutto agli incentivi disponibili, si può osservare una aumento considerevole della produzione fotovoltaica nel territorio di Riese Pio X. Tabella 31. Produzione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico) in ambito privato

Potenza Produzione Emissioni (tCO₂) Anno installata (kWp) Stimata (MWh) evitate

2006 3,36 4,78 1,57 2007 6,33 9,01 2,95 2008 93,54 133,19 43,58 2009 183,48 261,28 85,49 2010 544,36 775,16 253,63 2011 4037,12 5.748,85 1.880,97 2012 5919,14 8.428,85 2.757,85 2013 6276,86 8.938,25 2.924,51

Aumento Produzione tra 6270,53 8.929,23 2.562,89 2007 - 2013

L'aumento esponenziale della potenza fotovoltaica installata ha portato ad una notevole produzione che utilizzeremo nella definizione di un'azione specifica (FER_01) ottenendo, grazie all'utilizzo di energie rinnovabili, una notevole riduzione delle emissioni.

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Figura 30. Incremento annuale della produzione 2008-2014 (area arancione) 10.000,00

9.000,00

8.000,00

7.000,00

6.000,00

5.000,00

4.000,00

3.000,00

2.000,00

1.000,00

- 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

5.4. Definizione IBE al 2007

In questo paragrafo riassumiamo i dati precedenti che ora vengono esposti in forma aggregata fornendo la situazione dei consumi e delle emissioni di CO2 all'anno 2007 ottenute sulla base dei dati raccolti. Nella Tabella 32 e in Figura 31 suddividiamo consumi e le emissioni totali rispetto ai vettori energetici utilizzati. I dati confermano le suddivisioni illustrate precedentemente con i dati disaggregati per settore, con maggiori emissioni dovute all'utilizzo di gasolio causato essenzialmente dai mezzi circolanti (28,9%), seguito dal gas naturale (26,7%), dall'energia elettrica (22,8%), benzina (15,8%) e GPL (5,4%), trascurabili risultano le emissioni causate dal consumo di olio combustibile, carbone e biomassa. Tabella 32. Suddivisione dei Consumi e delle Emissioni per vettore energetico (IBE totale 2007)

Vettore Consumi (MWh) Emissioni (tCO₂) Percentuale

Energia elettrica 16.521,15 7.583,21 22,8% Gas naturale 44.473,65 8.907,09 26,7% GPL 7.739,33 1.809,13 5,4% Gasolio 36.536,88 9.622,02 28,9% Benzina 20.477,80 5.244,81 15,8% Olio combustibile 269,69 73,36 - Biomassa 2.307,59 41,29 - Carbone 51,44 17,28 - Totale 128.377,52 33.298,18 100%

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Figura 31. Suddivisione percentuale delle Emissioni per vettore energetico (IBE totale 2007)

15,8%

22,8% 28,9% Energia elettrica

Gas naturale

GPL 5,4% 26,7% Gasolio

Benzina

In Figura 31 sono stati esclusi i vettori energetici Olio combustibile, Carbone e Biomassa che hanno una percentuale di emissioni minima non significativa. Infine illustriamo i dati definitivi dell'Inventario di Base delle Emissioni IBE al 2007 suddiviso per tutti i settori. Le emissioni totali all'anno 2007 risultano quindi essere di 33.298,18 tonnellate CO₂ di cui poco meno della metà (43,5%) è dovuta ai trasporti privati e commerciali che si dimostrano i maggiori responsabili delle emissioni di CO₂, la causa è da riscontrare soprattutto alla collocazione geografica del comune che costringe a spostamenti in auto verso i centri principali dell'area (Castelfranco Veneto e Montebelluna), e alla necessità di raggiungere la rete autostradale che transita fuori dal territorio comunale. Figura 32. Emissioni per settori a confronto anno 2007

A breve distanza troviamo gli edifici residenziali (39,3%), seguono gli edifici e gli impianti del terziario (14,2%) e, in minima parte, i settori della Pubblica Amministrazione o di pubblica utilità: edifici e impianti Comunali (1,5%), illuminazione pubblica (1%), trasporto pubblico (0,4%) e parco auto Comunale (0,1%).

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Tabella 33. Suddivisione dei Consumi e delle Emissioni per settori (IBE totale 2007)

Settori Consumi (MWh) Emissioni (tCO₂) Percentuale

Edifici, Attrezzature/Impianti Comunali 1.848,01 496,20 1,5% Edifici, Attrezzature/Impianti Terziari 17.003,22 4.727,56 14,2% (non Comunali) Edifici residenziali 51.602,13 13.087,50 39,3% Illuminazione pubblica Comunale 710,10 325,93 1,0% Parco Auto Comunale 162,23 42,50 0,1% Trasporti Privati e Commerciali 56.585,96 14.495,80 43,5% Trasporto Pubblico 465,87 122,69 0,4% Totale 128.377,52 33.298,18 100%

Figura 33. Suddivisione percentuale delle Emissioni per settori (IBE totale 2007)

0,4% Edifici, Attrezzature/Impianti Comunali 43,5% 1,5% Edifici, Attrezzature/Impianti Terziari (non 14,2% Comunali) Edifici residenziali

Illuminazione pubblica Comunale

Parco Auto Comunale 0,1% Trasporti Privati e Commerciali 1,0% 39,3% Trasporto Pubblico

Si può procedere quindi al calcolo delle emissioni di CO2 pro-capite rispetto alla popolazione ISTAT calcolata al 2007, il dato di 3,17 tonnellate pro-capite si rivela abbastanza in linea con altri comuni del gruppo di lavoro caratterizzati da caratteristiche territoriali e geografiche simili al Comune di Riese Pio X. Figura 34. Emissioni pro-capite al 2007

Infatti, anche nel caso dei Comuni di Castello di Godego e Altivole che hanno caratteristiche molto simili al Comune di Riese Pio X, il dato pro-capite varia tra le 3 e le 3,1 tonnellate di CO2 procapite. In generale, il dato pro-capite appare leggermente inferiore alla media che caratterizza molti altri comuni che si sono dotati del PAES, ciò è dovuto, oltre a dinamiche e d elaborazioni diverse, probabilmente alla bassa densità abitativa ma appare in ogni caso un dato coerente.

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Tabella 34. Consumi ed emissioni pro-capite

POP. 2007 = 10.501 abitanti Consumi (MWh) Emissioni (tCO₂)

PROCAPITE 12,23 3,17

5.5. L'inventario Base delle Emissioni per l'anno 2012 (anno intermedio)

Come accennato più volte in precedenza, si è deciso in accordo con l'ente di supporto - Provincia di Treviso - e con l'Amministrazione Pubblica, di individuare ed analizzare una ulteriore annualità, in modo da avere un quadro di confronto intermedio tra l'anno IBE ed il 2020. La scelta è ricaduta al 2012, anno per il quale è possibile recuperare in modo veloce e completo i dati necessari. Da questa analisi è apparso evidente fin da subito un netto trend di diminuzione dei consumi che ha portato, al 2012, al quasi raggiungimento dell'obiettivo minimo di riduzione, questo valore vede una riduzione del 19% delle emissioni rispetto all'anno 2007 già nel 2012, è presumibile quindi che il trend analizzato si sia verificato anche negli anni successivi al 2012 portando ad oggi al superamento dell'obiettivo del 20%. Questo valore ha riscontro in altre situazione simili già analizzate ed è dovuto non solo all' efficientamento fisiologico di abitazioni e mezzi di trasporto, ma anche alla crisi economica che ha caratterizzato profondamente il sistema economico veneto. E' comunque presumibile che le diverse incentivazioni soprattutto rispetto alla rottamazione di veicoli abbiano apportato un contributo determinante alla riduzione delle emissioni. Tabella 35. Suddivisione dei Consumi e delle Emissioni per settori (anno 2012)

Settori Consumi (MWh) Emissioni (tCO₂) Percentuale

Edifici, Attrezzature/Impianti Comunali 2.134,87 486,10 1,8% Edifici, Attrezzature/Impianti Terziari 15.727,60 4.401,16 16,5% (non Comunali) Edifici residenziali 50.028,70 11.063,52 41,4% Illuminazione pubblica Comunale 806,03 316,85 1,2% Parco Auto Comunale 163,85 42,95 0,2% Trasporti Privati e Commerciali 40.472,41 10.309,83 38,6% Trasporto Pubblico 465,87 122,69 0,5% Totale 109.799,35 26.743,10 100%

Figura 35. Suddivisione percentuale delle Emissioni per settori (anno 2012)

0,5% Edifici, Attrezzature/Impianti Comunali 38,6% 1,8% Edifici, Attrezzature/Impianti Terziari 16,5% (non Comunali) Edifici residenziali

Illuminazione pubblica Comunale 0,2% 1,2% Parco Auto Comunale Trasporti Privati e Commerciali 41,4% Trasporto Pubblico

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In Tabella 36, sono riportate le variazioni percentuali rispetto alle emissioni rilevate suddivise per i settori del PAES, tutti i settori contribuiscono alla riduzione delle emissioni o si presentano generalmente stabili, tranne due casi che vedono una riduzione molto alta delle emissioni. Quasi la totalità della riduzione avvenuta è riconducibile comunque al settore dei trasporti privati e commerciali che hanno visto una enorme riduzione delle emissioni rilasciate dal 2007 al 2012 sia a causa della crisi economica, sia per ragioni legate alla rottamazione dei veicoli a agli incentivi ad essa collegati. Anche il settore residenziale e in misura minore, gli edifici del terziario, vedono una sensibile riduzione delle proprie emissioni, ciò è spiegabile da possibili lavori di ristrutturazione supportati da incentivi statali e una aumentata consapevolezza rispetto al risparmio energetico della popolazione. Tabella 36. Emissioni a confronto e variazioni percentuali 2007-2012

Settori Emissioni (tCO₂) 2007 Emissioni (tCO₂) 2012 Percentuale Variazione

Edifici, Attrezzature/Impianti Comunali 496,20 486,10 0,0% Edifici, Attrezzature/Impianti Terziari 4.727,56 4.401,16 -1,0% (non Comunali) Edifici residenziali 13.087,50 11.063,52 -6,1% Illuminazione pubblica Comunale 325,93 316,85 0,0% Parco Auto Comunale 42,50 42,95 0,0% Trasporti Privati e Commerciali 14.495,80 10.309,83 -12,6% Trasporto Pubblico 122,69 122,69 0,0% Totale 33.298,18 26.743,10 -19,69%

Grazie a questo risultato già raggiunto è stato possibile proporre e stimare un obiettivo di riduzione della CO2 più alto, che andremo ad illustrare nel prossimo capitolo. Rispetto al 2007 i fattori di emissione utilizzati attraverso il modello di calcolo IPSI sono diversi a causa della domanda di energia, dalla disponibilità di energia rinnovabile, dal mercato dell’energia ecc., perciò meritano di essere riportati in Tabella 37. Tabella 37. Fattori emissione 2012

Vettore FE (tCO₂/MWh) 2007 FE (tCO₂/MWh) 2012

Energia elettrica 0,459 0,393

Gas naturale 0,200 0,200 GPL 0,234 0,234 Olio combustibile 0,272 0,272 Gasolio 0,263 0,263 Benzina 0,256 0,256 Carbone 0,336 0,330 Biomasse 0,018 0,018

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6. DEFINIZIONE DEL PIANO DI AZIONE PER L'ENERGIA SOSTENIBILE

6.1. Definizione dell'obiettivo di riduzione di CO₂

L’adesione dei Comuni al Patto dei Sindaci impegna le Amministrazioni ad intraprendere una serie di azioni ed interventi che possano portare entro il 2020 ad una riduzione delle emissioni complessive di CO2 almeno del 20% rispetto all’anno base preso come riferimento ossia il 2007. In questo capitolo andremo quindi a delineare la strategia che l'Amministrazione ha individuato per il raggiungimento dell'obiettivo prefissato, andando ad ricreare innanzitutto gli scenari che si presenteranno nel prossimo futuro.

6.1.1. Scenari e strategia per il futuro

Innanzitutto, nel caso del Comune di Riese Pio X, ci troviamo in una situazione che vede un incremento demografico costante nell'ultimo decennio, questo trend caratterizzerà molto probabilmente il comune anche nei prossimi anni fino al 2020 e rende quindi necessario rivedere la stima delle emissioni base, dalla quale calcolare la riduzione al 2020, sulla base della popolazione prevista al 2020. Anche il PAT del Comune, analizzato nei capitoli precedenti, ha confermato la previsione positiva di aumento della popolazione anche se non ha dato specifiche previsioni numeriche al 2020. Si è deciso di calcolare quindi l'incremento della popolazione ai fini di rendere maggiormente realistica la riduzione il dato delle emissioni dal quale partire per il calcolo della riduzione. Analizzando l'andamento demografico tratto dai dati ISTAT riferito agli ultimi 10 anni, calcolato quindi sul trend 2005- 2014 che meglio comprende l'anno IBE 2007, si è individuata una media costante di aumento percentuale che probabilmente si manterrò costante fino al 2020, questa previsione vede una percentuale di incremento del 10,3% L'aumento della popolazione così definito è stato moltiplicato per le emissioni di CO₂ pro-capite causate dai settori residenziali, illuminazione pubblica e trasporti privati e commerciali ottenute dall'IBE nel 2007, in questo modo è stato possibile calcolare le emissioni da aggiungere a quelle emerse dall'BE al 2007. Tabella 38. Previsione di incremento della popolazione

INCREMENTO POPOLAZIONE 2020

Incremento abitanti previsti al 2020 1082 Emissioni pro-capite 2007 (soli settori residenziale, Ill. Pubb., 2,66 Trasporti Privati) Incremento emissioni previsto 2020 (CO₂) 2.875,71

Conseguentemente alla contabilizzazione dell'aumento della popolazione e quindi delle emissioni, il dato di partenza dal quale calcolare la riduzione ottenuta è significativamente aumentato ponendo il raggiungimento dell'obiettivo più difficile ma comunque raggiungibile grazie alle azioni individuate. Tabella 39. Scenari di Riduzione Percentuale di SCENARI Emissioni (tCO²) Riduzione rispetto 2007 IBE emissioni al 2007 33.298,18 - IBE emissioni al 2012 26.743,10 19,69% Riduzione minima per il PAES (20%) 26.638,55 20,00% Incremento delle emissioni dovuto all'aumento della popolazione al 2020 2.875,71 - Scenario '2020' senza aumento della popolazione 23.233,77 30,25% Scenario '2020' con aumento della popolazione 26.111,04 21,58%

In Tabella 39 si possono confrontare:  Le emissioni di CO₂ del Comune che si sono verificate all'anno base 2007;

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 Le emissioni di CO₂ del Comune che si sono verificate all'anno intermedio 2012;  Il valore minimo di riduzione del 20% da raggiungere al 2020;  L'incremento delle emissioni previsto al 2020 a causa dell'aumento della popolazione;  Le scenario delle emissioni al 2020 con l'attuazione del PAES senza conteggiare l'aumento delle emissioni dovute all'incremento demografico;  Le scenario delle emissioni al 2020 con l'attuazione del PAES considerando però l'aumento delle emissioni dovute all'incremento demografico (scenario previsto); Nel caso del Comune di Riese Pio X abbiamo assistito ad una situazione particolare ma consueta, il valore delle emissioni rilevato al 2012 rispetto alle emissioni del 2007 infatti, risulta avere già raggiunto l'obiettivo del 19,69%, questo grazie soprattutto alla diminuzione dovuta al trasporto privato (per approfondimenti vedi paragrafo 5.5). Le motivazioni della riduzione riscontrata possono essere diverse, tra queste sicuramente la crisi economica che ha colpito soprattutto gli anni a cavallo del 2010 ha avuto i suoi effetti anche su consumi e conseguentemente sulle emissioni, ma anche notevoli incentivi alla rottamazione di veicoli obsoleti e contributi alla ristrutturazione sopratutto energetica di edifici residenziali e commerciali, hanno avuto la loro importanza nell'avvenuta riduzione. Lo scenario "2020" con la previsione di aumento demografico calcolata, è in definitiva lo scenario che appare maggiormente concreto e che probabilmente si verificherà al 2020, ciò sarà possibile comunque solo se le attività correlate al PAES sia di tipo fisiologico che promosse da Comune e privati vengano attuate e completate nei prossimi 5 anni. La riduzione definita dovuta alle azioni è stata quindi sottratta dal valore della somma tra le emissioni rilevate al 2007 e le emissioni stimate dovute all'aumento della popolazione, si è ottenuta così l'individuazione di un obiettivo di riduzione del 21,58%, più ambizioso dell'obiettivo minimo ma comunque cautelativo e non eccessivamente alto, considerate anche le effettive risorse attualmente disponibili per l’Amministrazione pubblica per incidere sia sul fronte delle azioni sui propri consumi che per investire in azioni di sensibilizzazione e sprone verso i propri cittadini. Figura 36. Scenari di Riduzione 35.000,00

30.000,00

25.000,00 - 20% delle emissioni 20.000,00

15.000,00

10.000,00

5.000,00

- IBE emissioni al 2007 IBE emissioni al 2012 Scenario '2020' con aumento della popolazione

6.2. Azioni individuate

Sulla base delle analisi energetiche effettuate sul territorio comunale, delle esigenze e opinioni emerse negli incontri e delle criticità specifiche riscontrate nel Comune, è stata determinata una serie di azioni possibili e realizzabili a breve e a medio termine. Queste azioni potranno essere attuate sia dall’amministrazione, intercettando per esempio sui propri edifici, impianti e sistemi di trasporto, sia dai privati con l'obiettivo di incidere in particolar modo sui comparti più energivori del settore pubblico e privato. Abbiamo distinto le azioni in base ai settori analizzati in modo da facilitarne la comprensione rispetto all'IBE:  Edifici, attrezzature/impianti comunali (EP);  Illuminazione pubblica comunale (IP);

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 Produzione di energia locale (FER);  Trasporti (MOB);  Edifici residenziali; (ER);  Edifici, attrezzature/impianti terziari (ET);  Altro (AT). Le azioni indicate vedono l'intervento di diverse figure sia pubbliche che private, perseguendo un modello di attuazione del PAES in sinergia tra le diverse componenti del Comune. Le azioni in elenco vengono poi descritte in dettaglio nelle schede nel prossimo paragrafo 6.5 e si distribuiscono nell'arco temporaneo 2007-2020, tra di esse troveremo quindi anche azioni già realizzate o in corso, il contesto temporale viene specificato nella sezione "cronoprogramma" e "stato/percentuale" presente in ogni schede di azione. in Tabella 40 viene spiegata la codifica e i colori abbinati ad ogni categoria di azioni basate, come già detto, sulla suddivisione in settori vista anche in fase di redazione dell' IBE. Tabella 40. Codifica delle categorie di azioni

CODICE CATEGORIA COLORE

EP Edifici, Attrezzature, Impianti Comunali ET Edifici, Attrezzature, Impianti del Terziario non comunale ER Edifici Residenziali IP Illuminazione pubblica FER Produzione di energia locale MOB Trasporti AT Altro

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Tabella 41. Elenco Azioni

CRONOPROGRAMMA BUDGET PAES 2007-2020 Energia CARATTERE

RIDUZIONE RIDUZIONE Energia da

AZIONI Risparmiat Costi (C=Comunale, TOT (tCO2) di CO₂ (%) FER (MWh) Costi Privati

a (MWh) Pubblici F= Fisiologica)

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2007 Stimati Stimati Predisposizione di Diagnosi € € EP_01 energetiche leggere di alcuni edifici N/A N/A N/A N/A C - - comunali Predisposizione APE dell'edificio € € EP_02 N/A N/A N/A N/A C denominato Barchessa Zorzi 150 - Efficientamento Edifici Pubblici: EP_03 € € Palestra di Poggiana 10,03 0,10% 50,09 N/A C 93.800 - Efficientamento Edifici Pubblici: € € EP_04 7,33 0,07% 36,57 N/A C Palestra di Riese Pio X 230.000 - Efficientamento Edifici Pubblici: € € EP_05 17,91 0,18% 89,42 N/A C Scuola Secondaria di Riese Pio X 394.800 - Efficientamento Edifici Pubblici: € € EP_06 20,81 0,21% 103,89 N/A C

Municipio 225.000 -

EP Efficientamento Edifici Pubblici: € € EP_07 19,19 0,19% 95,83 N/A C Scuola Primaria di Riese Pio X 192.500 - Efficientamento Edifici Pubblici: € € EP_08 28,26 0,28% 141,07 N/A C Impianti Sportivi 87.500 - Efficientamento Edifici Pubblici: € € EP_09 Sostituzione Caldaia nella Palestra di 5,74 0,06% 21,80 N/A C 51.000 - Riese Pio X Efficientamento Edifici Pubblici: € € EP_10 Sostituzione Caldaia nella Scuola 11,48 0,11% 43,58 N/A C 50.000 - Primaria e Palestra di Poggiana Efficientamento Edifici Pubblici: € € EP_11 Sostituzione Caldaia nella Scuola 21,26 0,21% 42,94 N/A C 30.000 - Primaria di Vallà Telegestione a distanza su vari edifici € € EP_12 N/A N/A N/A N/A C comunali 5.566 -

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CRONOPROGRAMMA BUDGET PAES 2007-2020 Energia CARATTERE

RIDUZIONE RIDUZIONE Energia da

AZIONI Risparmiat Costi (C=Comunale, TOT (tCO2) di CO₂ (%) FER (MWh) Costi Privati

a (MWh) Pubblici F= Fisiologica)

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2007 Stimati Stimati Introduzione di buone pratiche € € EP_13 comportamentali per il risparmio N/A N/A N/A N/A C - - energetico negli strutture comunali Impianti fotovoltaici su edifici € € EP_14 7,69 0,08% N/A 23,50 C pubblici 38.000 -

€ € 149,69 1,49% 625,19 23,50 1.398.316 -

€ € ET_01 Punti di ricarica veicoli elettrici N/A N/A N/A N/A C - - Efficienza e risparmio nel settore € €

ET ET_02 649,10 6,45% 3.152,31 N/A F terziario - 1.539.908 € € 649,10 6,45% 3.152,31 0,00 - 1.539.908 Riqualificazione edifici nel settore € € ER_01 2.360,14 23,45% 5.141,91 N/A F residenziale - 5.599.096 Inserimento nel P.I. di un premio ai € € ER_02 N/A N/A N/A N/A C privati per ristrutturazioni - - Sportello edilizio digitale (UNIPASS) € € ER_03 N/A N/A N/A N/A C

ER per presentazione pratiche edilizie - - Coinvolgimento dei cittadini nel € € ER_04 raggiungimento degli obiettivi di N/A N/A N/A N/A C - - riduzione delle emissioni di CO2 € € 2.360,14 23,45% 5.141,91 0,00 - 5.599.096 Redazione del Piano Comunale per il € € IP_01 Contenimento dell'Inquinamento N/A N/A N/A N/A C 6.500 -

Luminoso (PICIL) IP IP Efficientamento della rete di € € IP_02 222,00 2,21% 564,75 N/A C pubblica illuminazione 1.170.000 - 222,00 2,21% 564,75 0,00 € €

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CRONOPROGRAMMA BUDGET PAES 2007-2020 Energia CARATTERE

RIDUZIONE RIDUZIONE Energia da

AZIONI Risparmiat Costi (C=Comunale, TOT (tCO2) di CO₂ (%) FER (MWh) Costi Privati

a (MWh) Pubblici F= Fisiologica)

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2007 Stimati Stimati 1.176.500 - Produzione di energia: Fotovoltaico € € FER_01 2.562,89 25,47% N/A 8.929,23 F

edifici privati - 8.151.688 FER € € 2.562,89 25,47% 0,00 8.929,23 - 8.151.688 Rinnovo parco auto circolante € € MOB_01 3.533,23 35,11% 13.603,18 N/A F settore privato - 16.665.000 € € MOB_02 Istituzione del PEDIBUS 3,59 0,04% N/A N/A C

- -

€ € MOB_03 Realizzazione percorsi ciclabili 578,07 5,74% N/A N/A C

MOB - - Realizzazione di 2 postazioni per il € € MOB_04 4,13 0,04% N/A N/A C bike sharing 50.000 - € € 4.119,02 40,93% 13.603,18 0,00 50.000 16.665.000 Campagna di sensibilizzazione sul € € AT_01 N/A N/A N/A N/A C tema dell'energia sostenibile 2.500 - Attivazione pagina dedicata al PAES € € AT_02 N/A N/A N/A N/A C sul sito comunale - - € €

AT AT AT_03 Mercato a Km 0 N/A N/A N/A N/A C - - € € AT_04 Concessione Orti Sociali N/A N/A N/A N/A C - - € € 0,00 0,00% 0,00 0,00 2.500 - € € TOTALE 10.062,84 100% 23.087,34 8.952,73 2.627.316 31.955.692

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Le azioni e gli interventi valutati insieme all'Amministrazione in diversi appuntamenti e condivise con la cittadinanza durante uno specifico incontro (vedi capitolo 3), riguardano soprattutto i settore che maggiormente incidono sulle emissioni totali rilevate al 2007 nell'IBE e cioè il settore residenziale e i trasporti privati. Molte azioni non sono state contabilizzate per diverse motivazioni che verranno approfondite nelle specifiche schede, in generale si è proceduto in questo modo sia a scopo cautelativo che per il fatto che alcune azioni sono di supporto ad altre e ne permettono il buon esito. Tabella 42. Riassunto della riduzione delle emissioni per settore nel periodo 2007-2020.

RIDUZIONE EMISSIONI RIDUZIONE EMISSIONI CATEGORIA 2007/2020 (tCO2) 2010/2020 (%)

EP: Edifici, Attrezzature, Impianti Comunali 149,69 1,49% ET: Edifici, Attrezzature, Impianti del Terziario non 649,10 6,45% comunale ER: Edifici Residenziali 2360,14 23,45% IP: Illuminazione pubblica 222,00 2,21% FER: Produzione di energia locale 2562,89 25,47% MOB: Trasporti 4119,02 40,93% AT: Altro 0,00 0,00% TOTALE 10.062,85 100% Appare chiaro già dalla Tabella 42 riassuntiva quanto le azioni sulle categorie " Trasporti " e " Edifici Residenziali " siano determinanti per il raggiungimento degli obiettivi, anche la produzione di energia rinnovabile, che contribuisce a ridurre circa il 25% delle emissioni, ha origine in campo privato e riguarda sopratutto gli impianti fotovoltaici realizzati su abitazioni private, questo consistente contributo ha origine essenzialmente dalle azioni fisiologiche portate avanti dai cittadini privati in modo autonomo. Le azioni fisiologiche sono azioni che si attuano in modo "automatico", come per esempio la naturale rottamazione dei veicoli ed il passaggio a mezzi più ecologici, o le ristrutturazioni ordinarie e straordinarie degli edifici residenziali o del terziario che interessano anche le caratteristiche energetiche. Il peso maggiore dato alle azioni applicate ai settori privati che emerge dalla Tabella 42 riveste comunque un valore coerente con i dati emersi dal''IBE, infatti i settori maggiormente inquinanti sono quelli che vedranno una maggiore diminuzione di emissioni al 2020 calcolato sulle azioni inserite.

Figura 37. Contributo percentuale sul totale della riduzione di CO2 dei diversi settori

1,49% EP: Edifici, Attrezzature, Impianti Comunali 40,93% 6,45% ET: Edifici, Attrezzature, Impianti del Terziario non comunale

23,45% ER: Edifici Residenziali

IP: Illuminazione pubblica

2,21% FER: Produzione di energia locale 25,47%

MOB: Trasporti

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In Figura 37 non è stato inserito il settore Altro (AT), perché le azioni appartenenti a questa categoria non sono state contabilizzate per ragioni specifiche contenute nelle schede delle azioni.

6.3. Cronoprogramma e stima delle risorse necessarie

In Tabella 41, oltre ad essere elencate le azioni individuate, si è indicata la loro collocazione temporale dal 2007 al 2020, sempre nella stessa tabella è possibile valutare anche la loro incidenza economica sia per quanto riguarda le spese che l'Amministrazione comunale ha sostenuto e dovrà sostenere, sia le spese stimate dei privati che hanno implementato ed implementeranno le azioni riconducibili a settori residenziali, trasporti privati e terziari. Le considerazioni di carattere economico, così come quelle relative alla consistenza della pianta di organico tecnico degli Uffici comunali hanno fortemente guidato nella scelta delle azioni di efficientamento, al fine di ottenere un quadro realistico e cautelativo di ciò che potrà effettivamente essere attuato al 2020. Questa scelta cautelativa è stata resa possibile anche dal fatto che, ad oggi, gli interventi già messi in campo hanno consentito da soli alla riduzione di una buona parte delle emissioni preventivate per il raggiungimento dell'obiettivo, i prossimi interventi quindi serviranno sopratutto a consolidare tale risultato e ad accrescere la sensibilità verso la tematica, al fine di poter puntare, in un futuro prossimo, ad obiettivi maggiori. Rispetto alla stima economica indicata sottolineiamo che essa rispecchia una situazione ottimale, e che potrà essere probabilmente sostenuta almeno in parte anche da finanziamenti esterni al bilancio comunale (finanziamenti regionali, europei, agevolazioni, ecc.), mentre per quanto riguarda le spese sostenute dai privati, queste vanno distribuite nell'arco temporale 2007-2020 e per l'intera popolazione comunale. Si rimanda alle specifiche schede contenute nel prossimo paragrafo le possibilità di finanziamento disponibili ad oggi.

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6.4. Schede d'Azione

Le schede d'azione qui di seguito inserite sono state realizzate seguendo le linee guida "COME SVILUPPARE UN PIANO DI AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE - PAES" messe a disposizione dalla Comissione Europea e strutturate in modo da essere facilmente inserite e modificate anche nel portale del Patto dei Sindaci in fase di caricamento e monitoraggio del PAES. In Figura 38 vediamo come è risulta strutturata una scheda d'azione esemplificativa. Figura 38. Struttura della scheda d'Azione

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AZIONE Predisposizione di Diagnosi energetiche leggere di alcuni edifici EP_01 comunali

Identificazione degli interventi più efficaci sotto il profilo dell'efficientamento energetico di alcuni OBIETTIVO edifici comunali

LUOGO Edifici comunali AREA INTERVENTO Altro

Edifici, Attrezzature, Impianti Certificazione energetica/etichetta SETTORE POLICY Comunali (EP) energetica

La base di qualsiasi intervento di efficientamento energetico deve prendere le mosse da un sistema integrato di conoscenze che non si limitino ad una valutazione sugli impianti o sull’involucro, ma che considerino l’uso stesso dell’edificio e dei suoi strumenti.

La diagnosi energetica (o audit) rappresenta il primo vero intervento di riqualificazione e consiste nel DESCRIZIONE raggiungimento di un grado di conoscenza più approfondito e che sia quanto più fedele ai consumi reali e permetta l’individuazione dei problemi. Solamente dopo tale analisi trova posto l’ipotesi di intervento. Nell'ambito della redazione del PAES sono state condotte delle diagnosi "leggere" su 5 edifici pubblici risultati tra i più energivori: Impianti Sportivi, Municipio, Palestra di Riese Pio X, Palestra di Poggiana , Scuola Primaria di Riese Pio X e Scuola Secondaria di Riese Pio X.

FIGURA ATTORI Operatori specializzati (Energy Manager, Esperto Gestione Ufficio Lavori Pubblici RESPONSABILE COINVOLTI Energia, ESCo)

CRONO -

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 PROGRAMMA 2007

% ATTUAZIONE realizzata - 100% Questa azione non prevede risparmi MODALITA’ DI diretti di CO₂ pertanto non è CALCOLO quantificabile INTERAZIONE CON EP_08 - EP_06 - EP_04 - EP_07 - ALTRE AZIONI EP_05

Edifici, Attrezzature, Impianti Comunali (EP) Comunali Impianti Attrezzature, Edifici, Energia da FER N/A I risparmi di CO₂ sono indiretti in quanto (MWh) questa azione incide sull’efficacia di Risparmio RISULTATI altre ad essa correlate i cui benefici energetico (MWh) N/A sono invece direttamente calcolabili Riduzione emissioni N/A (tCO2)

Non sono previsti finanziamenti per Nessun costo previsto per FINANZIAMENTI COSTI PREVISTI questo tipo di azione l'Amministrazione

MONITORAGGIO Il monitoraggio consiste nel controllo delle diagnosi consegnate

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Predisposizione APE dell'edificio denominato Barchessa Zorzi EP_02

Ottenere un Attestato di Prestazione Energetica APE utile al futuro utilizzo dell' edificio Barchessa OBIETTIVO Zorzi

LUOGO Edifici comunali AREA INTERVENTO Altro

Edifici, Attrezzature, Impianti Certificazione energetica/etichetta SETTORE POLICY Comunali (EP) energetica

Questo intervento prevede la redazione dell'attestato di prestazione enegetica (APE) finalizzata a individuare il fabbisogno energetico dell'edificio e di certificarne le caratteristiche attuali rispetto a DESCRIZIONE consumi ed efficienza energetica. L'attestato sarà utile all'Amministrazione per poter realizzare il progetto di creazione di un ostello all'interno dell'edificio storico situato a pochi passi dal Municipio.

FIGURA ATTORI Operatori specializzati (Energy Manager, Esperto Ufficio Lavori Pubblici RESPONSABILE COINVOLTI Gestione Energia, ESCo)

CRONO -

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 PROGRAMMA 2007

% ATTUAZIONE da realizzare - 0% MODALITA’ DI Questa azione non prevede risparmi

CALCOLO diretti di CO₂ pertanto non è quantificabile INTERAZIONE CON

ALTRE AZIONI

Energia da FER (MWh) N/A Edifici, Attrezzature, Impianti Comunali (EP) Comunali Impianti Attrezzature, Edifici, I risparmi di CO₂ sono indiretti in quanto questa azione incide sull’efficacia di altre Risparmio RISULTATI ad essa correlate i cui benefici sono invece energetico (MWh) N/A direttamente calcolabili Riduzione emissioni N/A (tCO2)

Non sono previsti finanziamenti per Il costo previsto per redigere un FINANZIAMENTI COSTI PREVISTI questo tipo di azione APE sono stimati in circa 150 €

MONITORAGGIO Il monitoraggio consiste nel controllo del documento APE presentato

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Efficientamento Edifici Pubblici: Palestra di Poggiana EP_03

OBIETTIVO Ridurre i consumi energetici attraverso interventi di efficienza e risparmio energetico

LUOGO Palestra di Poggiana AREA INTERVENTO Efficienza energetica degli edifici

Edifici, Attrezzature, Impianti SETTORE POLICY Appalti pubblici Comunali (EP)

L'amministrazione comunale intende eseguire una serie di interventi presso la Scuola Secondaria di I° grado di Riese Pio X al fine di contenere i consumi energetici. Gli interventi proposti consitono in: 1. Coibentazione dei muri perimetrali, in modo da ridurre le dispersioni dell’involucro opaco, 2. Coibentazione della copertura, in modo da ridurre le dispersioni dell’involucro opaco, 3. Installazione di un sistema di emissione a ventilconvettori della sezione 1, in modo da ridurre i tempi di accensione dell’impianto di riscaldamento. Questi interventi sono stati individuati sia recuperando alcuni progetti preliminari di efficientamento DESCRIZIONE energetico redatti dal Comune (Relazione Tecnica-Illustrativa "PALESTRA DI POGGIANA: INTERVENTI DI EFFICIENZA E RISPARMIO ENERGETICO" redatta in data 18-10-2014) dalla cui relazione sono stati tratti gli interventi coaratterizzati da efficientamento energetico, sia utilizzando la diagnosi energetica leggera redatta per questo edificio in concomitanza alla redazione del PAES. Questo lavoro ha quindi visto l'integrazione tra elaborazioni precedenti e diagnosi energetiche leggere aggiornate avviando un confronto costruttivo tra i professionisti incaricati e l'ufficio tecnico del Comune.

FIGURA ATTORI Ufficio Tecnico Associazioni Sportivi e Comitati locali, Cittadini RESPONSABILE COINVOLTI

CRONO -

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 PROGRAMMA 2007

I calcoli di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni è stato elaborato % ATTUAZIONE da realizzare - 0% MODALITA’ DI attraverso la diagnosi energetica leggera

Edifici, Attrezzature, Impianti Comunali (EP) Comunali Impianti Attrezzature, Edifici, CALCOLO redatta per questo edificio e consultabile INTERAZIONE CON nel dettaglio nell'ultimo capitolo del EP_10 - EP_12 - EP_13 documento del PAES ALTRE AZIONI

Energia da FER (MWh) N/A

Minori emissioni dovute al risparmio Risparmio energetico RISULTATI energetico conseguito grazie alla effettiva (MWh) 50,09 realizzazione degli interventi previsti.

Riduzione emissioni (tCO2) 10,03

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Efficientamento Edifici Pubblici: Palestra di Poggiana EP_03 Finanziamenti Europei Finanziamenti regionali POR FESR 2014-2020 I costi che l'Amministrazione Finanziamenti nazionali FINANZIAMENTI COSTI PREVISTI sosterrà per questa azione sono Conto termico GSE stimati in circa 93.800 € FTT (Finanziamento Tramite Terzi) ESCo (Energy Service Company) Risorse Comunali

MONITORAGGIO Dovrà essere monitorata l'effettiva realizzazione dell'intervento e le modalità in cui verrà attuato.

62

Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Efficientamento Edifici Pubblici: Palestra di Riese Pio X EP_04

OBIETTIVO Ridurre i consumi energetici attraverso interventi di efficienza e risparmio energetico

LUOGO Palestra di Riese Pio X AREA INTERVENTO Efficienza energetica degli edifici

Edifici, Attrezzature, Impianti SETTORE POLICY Appalti pubblici Comunali (EP)

L'amministrazione comunale intende eseguire una serie di interventi presso la palestra di Riese Pio X al fine di contenere i consumi energetici. Gli interventi proposti consitono in: - Realizzazione di una struttura a cappotto e tinteggiatura su tutte le facciate perimetrali dell'edificio dello spessore di 15 cm; - Realizzazione di un pannello sandwich in copertura dello spessore di 15 cm; Questi interventi sono stati individuati sia recuperando alcuni progetti preliminari di efficientamento DESCRIZIONE

energetico redatti dal Comune (Relazione Tecnica-Illustrativa "PALESTRA DI RIESE PIO X: INTERVENTI DI EFFICIENZA E RISPARMIO ENERGETICO" redatta in data 18-10-2014), sia utilizzando la diagnosi energetica leggera redatta per questo edificio in concomitanza alla redazione del PAES. Questo lavoro ha quindi visto l'integrazione tra elaborazioni precedenti e diagnosi energetiche leggere aggiornate avviando un confronto costruttivo tra i professionisti incaricati e l'ufficio tecnico del Comune.

FIGURA ATTORI Ufficio Tecnico Associazioni Sportivi e Comitati locali, Cittadini RESPONSABILE COINVOLTI

CRONO -

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 PROGRAMMA 2007

Il calcolo è stato recuperato dalla % ATTUAZIONE da realizzare - 0% MODALITA’ DI Relazione Tecnico-Illustrativa fornita dal CALCOLO Comune e dalle diagnosi energetiche INTERAZIONE CON leggere redatte EP_01 - EP_09 - EP_12 - EP_13 ALTRE AZIONI

Energia da FER (MWh) N/A

Edifici, Attrezzature, Impianti Comunali (EP) Comunali Impianti Attrezzature, Edifici, Minori emissioni dovute al risparmio Risparmio RISULTATI energetico conseguito grazie alla effettiva energetico (MWh) 36,57 realizzazione degli interventi previsti. Riduzione emissioni 7,33 (tCO2)

Finanziamenti Europei Finanziamenti regionali POR FESR 2014-2020 I costi che l'Amministrazione Finanziamenti nazionali FINANZIAMENTI COSTI PREVISTI sosterrà per questa azione sono Conto termico GSE stimati in circa 230.000 € FTT (Finanziamento Tramite Terzi) ESCo (Energy Service Company) Risorse Comunali

MONITORAGGIO Dovrà essere monitorata l'effettiva realizzazione dell'intervento e le modalità in cui verrà attuato.

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Efficientamento Edifici Pubblici: Scuola Secondaria di Riese Pio X EP_05

OBIETTIVO Ridurre i consumi energetici attraverso interventi di efficienza e risparmio energetico

LUOGO Scuola Secondaria di Riese Pio X AREA INTERVENTO Efficienza energetica degli edifici

Edifici, Attrezzature, Impianti SETTORE POLICY Appalti pubblici Comunali (EP)

L'amministrazione comunale intende eseguire una serie di interventi presso la Scuola Secondaria di I° grado di Riese Pio X al fine di contenere i consumi energetici. Gli interventi proposti consitono in: - Realizzazione di una struttura a cappotto e tinteggiatura su tutte le facciate perimetrali dell'edificio dello spessore di 10 cm; - Sostituzione degli infissi esistenti in lamiera piegata e vetro semplice con nuovi serramenti perimetrali con struttura in profilati di alluminio e vetro di sicurezza;

DESCRIZIONE Questi interventi sono stati individuati sia recuperando alcuni progetti preliminari di efficientamento energetico redatti dal Comune (Relazione Tecnica-Illustrativa "SCUOLA MEDIA DI RIESE PIO X: INTERVENTI DI EFFICIENZA E RISPARMIO ENERGETICO" redatta in data 18-10-2014), sia utilizzando la diagnosi energetica leggera redatta per questo edificio in concomitanza alla redazione del PAES. Questo lavoro ha quindi visto l'integrazione tra elaborazioni precedenti e diagnosi energetiche leggere aggiornate avviando un confronto costruttivo tra i professionisti incaricati e l'ufficio tecnico del Comune.

FIGURA ATTORI Ufficio Tecnico Insegnanti, Alunni, Comitati locali, Cittadini RESPONSABILE COINVOLTI

CRONO -

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 PROGRAMMA 2007

Il calcolo è stato recuperato dalla % ATTUAZIONE da realizzare - 0% MODALITA’ DI Relazione Tecnico-Illustrativa fornita dal CALCOLO Comune e dalle diagnosi energetiche INTERAZIONE CON leggere redatte EP_01 - EP_12 - EP_13 ALTRE AZIONI

Energia da FER N/A Edifici, Attrezzature, Impianti Comunali (EP) Comunali Impianti Attrezzature, Edifici, (MWh) Minori emissioni dovute al risparmio Risparmio RISULTATI energetico conseguito grazie alla effettiva energetico (MWh) 89,42 realizzazione degli interventi previsti. Riduzione emissioni 17,91 (tCO2)

Finanziamenti Europei Finanziamenti regionali POR FESR 2014-2020 I costi che l'Amministrazione Finanziamenti nazionali FINANZIAMENTI COSTI PREVISTI sosterrà per questa azione sono Conto termico GSE stimati in circa 394.800 FTT (Finanziamento Tramite Terzi) ESCo (Energy Service Company) Risorse Comunali

MONITORAGGIO Dovrà essere monitorata l'effettiva realizzazione dell'intervento e le modalità in cui verrà attuato.

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Efficientamento Edifici Pubblici: Municipio EP_06

OBIETTIVO Ridurre i consumi energetici attraverso interventi di efficienza e risparmio energetico

LUOGO Municipio di Riese Pio X AREA INTERVENTO Efficienza energetica degli edifici

Edifici, Attrezzature, Impianti SETTORE POLICY Appalti pubblici Comunali (EP)

Gli interventi più interessanti in termini di razionalizzazione ed efficientamento energetico emersi dalle diagnosi e visionabili nel dettaglio nell'ultimo capitolo del documento del PAES sono: 1. Coibentazione della copertura, in modo da ridurre le dispersioni dell’involucro opaco, DESCRIZIONE

2. Sostituzione degli infissi, in modo da ridurre le dispersioni dell’involucro trasparente,

3. Sostituzione del generatore ed installazione di valvole termostatiche, in modo da migliorare le prestazioni di generazione ed emissione per il riscaldamento.

FIGURA ATTORI Ufficio Tecnico Dipendenti Comunali, Cittadini RESPONSABILE COINVOLTI

CRONO -

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 PROGRAMMA 2007

I calcoli di risparmio energetico e di % ATTUAZIONE da realizzare - 0% riduzione delle emissioni è stato elaborato MODALITA’ DI attraverso la diagnosi energetica leggera

CALCOLO redatta per questo edificio e consultabile nel dettaglio nell'ultimo capitolo del INTERAZIONE CON EP_01 - EP_12 - EP_13 documento del PAES ALTRE AZIONI

Energia da FER (MWh) N/A Minori emissioni dovute al risparmio Risparmio Edifici, Attrezzature, Impianti Comunali (EP) Comunali Impianti Attrezzature, Edifici, RISULTATI energetico conseguito grazie alla effettiva energetico (MWh) 103,89 realizzazione degli interventi previsti. Riduzione emissioni 20,81 (tCO2)

Finanziamenti Europei Finanziamenti regionali POR FESR 2014-2020 I costi che l'Amministrazione Finanziamenti nazionali FINANZIAMENTI COSTI PREVISTI sosterrà per questa azione sono Conto termico GSE stimati in circa 225.000 € FTT (Finanziamento Tramite Terzi) ESCo (Energy Service Company) Risorse Comunali

MONITORAGGIO Dovrà essere monitorata l'effettiva realizzazione dell'intervento e le modalità in cui verrà attuato.

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Efficientamento Edifici Pubblici: Scuola Primaria di Riese Pio X EP_07

OBIETTIVO Ridurre i consumi energetici attraverso interventi di efficienza e risparmio energetico

LUOGO Scuola Primaria di Riese Pio X AREA INTERVENTO Efficienza energetica degli edifici

Edifici, Attrezzature, Impianti SETTORE POLICY Appalti pubblici Comunali (EP)

Gli interventi più interessanti in termini di razionalizzazione ed efficientamento energetico emersi dalle diagnosi e visionabili nel dettaglio nell'ultimo capitolo del documento del PAES sono: DESCRIZIONE 1. Coibentazione dei muri perimetrali, in modo da ridurre le dispersioni dell’involucro opaco,

2. Coibentazione della copertura, in modo da ridurre le dispersioni dell’involucro opaco.

FIGURA ATTORI Ufficio Tecnico Insegnanti, Alunni, Comitati locali, Cittadini RESPONSABILE COINVOLTI

CRONO -

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 PROGRAMMA 2007

I calcoli di risparmio energetico e di % ATTUAZIONE da realizzare - 0% riduzione delle emissioni è stato elaborato MODALITA’ DI attraverso la diagnosi energetica leggera

CALCOLO redatta per questo edificio e consultabile nel dettaglio nell'ultimo capitolo del INTERAZIONE CON EP_01 - EP_12 - EP_13 documento del PAES ALTRE AZIONI

Energia da FER (MWh) N/A

Minori emissioni dovute al risparmio Risparmio Edifici, Attrezzature, Impianti Comunali (EP) Comunali Impianti Attrezzature, Edifici, RISULTATI energetico conseguito grazie alla effettiva energetico (MWh) 95,83 realizzazione degli interventi previsti. Riduzione emissioni 19,19 (tCO2)

Finanziamenti Europei Finanziamenti regionali POR FESR 2014-2020 I costi che l'Amministrazione Finanziamenti nazionali FINANZIAMENTI COSTI PREVISTI sosterrà per questa azione sono Conto termico GSE stimati in circa 192.500 € FTT (Finanziamento Tramite Terzi) ESCo (Energy Service Company) Risorse Comunali

MONITORAGGIO Dovrà essere monitorata l'effettiva realizzazione dell'intervento e le modalità in cui verrà attuato.

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Efficientamento Edifici Pubblici: Impianti Sportivi EP_08

OBIETTIVO Ridurre i consumi energetici attraverso interventi di efficienza e risparmio energetico

LUOGO Impianti Sportivi di Riese Pio X AREA INTERVENTO Efficienza energetica degli edifici

Edifici, Attrezzature, Impianti SETTORE POLICY Appalti pubblici Comunali (EP)

Gli interventi più interessanti in termini di razionalizzazione ed efficientamento energetico emersi dalle diagnosi e visionabili nel dettaglio nell'ultimo capitolo del documento del PAES sono: 1. Coibentazione dei muri perimetrali, in modo da ridurre le dispersioni dell’involucro opaco, 2. Coibentazione della copertura, in modo da ridurre le dispersioni dell’involucro opaco, DESCRIZIONE 3. Sostituzione del generatore ed installazione di valvole termostatiche, in modo da migliorare le prestazioni relative all’utilizzo del vettore energia per il riscaldamento 4. Installazione di pannelli solari termici e di un accumulo termico, per sfruttare l’apporto del sole, soprattutto per l’acqua calda sanitaria.

FIGURA ATTORI Ufficio Tecnico Associazioni Sportivi e Comitati locali, Cittadini RESPONSABILE COINVOLTI

CRONO -

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 PROGRAMMA 2007

I calcoli di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni è stato elaborato % ATTUAZIONE da realizzare - 0% MODALITA’ DI attraverso la diagnosi energetica leggera CALCOLO redatta per questo edificio e consultabile nel dettaglio nell'ultimo capitolo del INTERAZIONE CON EP_01 - EP_12 - EP_13 documento del PAES ALTRE AZIONI

Energia da FER (MWh) N/A

Edifici, Attrezzature, Impianti Comunali (EP) Comunali Impianti Attrezzature, Edifici, Minori emissioni dovute al risparmio Risparmio RISULTATI energetico conseguito grazie alla effettiva energetico (MWh) 141,07 realizzazione degli interventi previsti. Riduzione emissioni 28,26 (tCO2)

Finanziamenti Europei Finanziamenti regionali POR FESR 2014-2020 I costi che l'Amministrazione Finanziamenti nazionali FINANZIAMENTI COSTI PREVISTI sosterrà per questa azione sono Conto termico GSE stimati in circa 87.500 € FTT (Finanziamento Tramite Terzi) ESCo (Energy Service Company) Risorse Comunali

MONITORAGGIO Dovrà essere monitorata l'effettiva realizzazione dell'intervento e le modalità in cui verrà attuato.

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Efficientamento Edifici Pubblici: Sostituzione Caldaia nella EP_09 Palestra di Riese Pio X

OBIETTIVO Adeguamento degli impianti ai fini della sicurezza e per il risparmio energetico

Efficienza energetica per il riscaldamento LUOGO Palestra di Riese Pio X AREA INTERVENTO e l'acqua calda sanitaria

Edifici, Attrezzature, Impianti SETTORE POLICY Appalti pubblici Comunali (EP)

L'intervento è già stato realizzato dall'Amministrazione Comunale con Determina n. 502 del 17-08-

2012. DESCRIZIONE L'azione ha previso la sostituzione della caldaia esistente a gasolio con nuova caldaia, inoltre si sono adeguati gli impianti tecnologici e si è provveduto ad installare una apposita centralina di teleriscaldamento.

FIGURA ATTORI Ufficio Tecnico Insegnanti, Alunni RESPONSABILE COINVOLTI

CRONO -

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 PROGRAMMA 2007

Il calcolo è stato stimato analizzando % ATTUAZIONE Realizzata - 100% l'andamento dei consumi energetici tra il MODALITA’ DI 2007 ed il 2012, si è calcolando quindi un CALCOLO risparmio energetico post-intervento di INTERAZIONE CON circa il 15-20% EP_01 - EP_04 - EP_12 - EP_13 ALTRE AZIONI

Energia da FER Edifici, Attrezzature, Impianti Comunali (EP) Comunali Impianti Attrezzature, Edifici, (MWh) N/A Minori emissioni dovute al risparmio Risparmio RISULTATI energetico conseguito grazie alla effettiva energetico (MWh) 21,80 realizzazione degli interventi previsti. Riduzione emissioni 5,74 (tCO2)

I costi che l'Amministrazione ha Non sono stati utilizzati finanziamenti per FINANZIAMENTI COSTI PREVISTI sostenuto per questa azione sono questo intervento di circa 51.000 €

La riduzione dei consumi e delle emissioni ottenuta grazie all'intervento è chiaramente definibile con il MONITORAGGIO confronto tra consumi pre e post intervento.

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Efficientamento Edifici Pubblici: Sostituzione Caldaia nella EP_10 Scuola Primaria e Palestra di Poggiana

OBIETTIVO Adeguamento degli impianti ai fini della sicurezza e per il risparmio energetico

Scuola Primaria e Palestra di Efficienza energetica per il riscaldamento LUOGO AREA INTERVENTO Poggiana e l'acqua calda sanitaria

Edifici, Attrezzature, Impianti SETTORE POLICY Appalti pubblici Comunali (EP)

L'intervento è già stato realizzato dall'Amministrazione Comunale con Determina n. 77 del 8-02-2010. DESCRIZIONE L'azione ha previso la sostituzione della caldaia esistente con nuova caldaia a condensazione ATAG modello 180 R+S matr. 002910, inoltre si sono adeguati gli impianti tecnologici esistenti.

FIGURA ATTORI Ufficio Tecnico Insegnanti, Alunni RESPONSABILE COINVOLTI

CRONO -

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 PROGRAMMA 2007

Il calcolo è stato stimato analizzando % ATTUAZIONE Realizzata - 100% l'andamento dei consumi energetici tra il MODALITA’ DI 2007 ed il 2012, si è calcolando quindi un CALCOLO risparmio energetico post-intervento di INTERAZIONE CON EP_01 - EP_03 - EP_12 - EP_13 circa il 15-20% ALTRE AZIONI

Energia da FER N/A Edifici, Attrezzature, Impianti Comunali (EP) Comunali Impianti Attrezzature, Edifici, (MWh) Minori emissioni dovute al risparmio Risparmio RISULTATI energetico conseguito grazie alla effettiva energetico (MWh) 43,58 realizzazione degli interventi previsti. Riduzione emissioni 11,48 (tCO2)

I costi che l'Amministrazione ha Non sono stati utilizzati finanziamenti per FINANZIAMENTI COSTI PREVISTI sostenuto per questa azione sono questo intervento di circa 50.000 €

La riduzione dei consumi e delle emissioni ottenuta grazie all'intervento è chiaramente definibile con il MONITORAGGIO confronto tra consumi pre e post intervento.

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Efficientamento Edifici Pubblici: Sostituzione Caldaia nella EP_11 Scuola Primaria di Vallà

OBIETTIVO Adeguamento degli impianti ai fini della sicurezza e per il risparmio energetico

Efficienza energetica per il riscaldamento LUOGO Scuola Primaria di Vallà AREA INTERVENTO e l'acqua calda sanitaria

Edifici, Attrezzature, Impianti SETTORE POLICY Appalti pubblici Comunali (EP)

L'intervento è già stato realizzato dall'Amministrazione Comunale con Determina n. 510 del

17.09.2010 DESCRIZIONE L'azione ha previso la sostituzione della caldaia esistente con nuova caldaia a condensazione ATAG 180 R, inoltre si sono adeguati gli impianti tecnologici esistenti.

FIGURA ATTORI Ufficio Tecnico Insegnanti, Alunni RESPONSABILE COINVOLTI

CRONO -

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 PROGRAMMA 2007

Il calcolo è stato stimato analizzando % ATTUAZIONE Realizzata - 100% l'andamento dei consumi energetici tra il MODALITA’ DI 2007 ed il 2012, si è calcolando quindi un CALCOLO risparmio energetico post-intervento di INTERAZIONE CON EP_12 - EP_13 circa il 15-20% ALTRE AZIONI

Energia da FER (MWh) N/A Minori emissioni dovute al risparmio

Edifici, Attrezzature, Impianti Comunali (EP) Comunali Impianti Attrezzature, Edifici, Risparmio RISULTATI energetico conseguito grazie alla effettiva energetico (MWh) 42,94 realizzazione degli interventi previsti. Riduzione emissioni 21,26 (tCO2)

I costi che l'Amministrazione ha Non sono stati utilizzati finanziamenti per FINANZIAMENTI COSTI PREVISTI sostenuto per questa azione sono questo intervento di circa 30.000 €

La riduzione dei consumi e delle emissioni ottenuta grazie all'intervento è chiaramente definibile con il MONITORAGGIO confronto tra consumi pre e post intervento.

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Telegestione a distanza su vari edifici comunali EP_12

OBIETTIVO Utilizzare in modo ottimale gli impianti su alcuni edifici Pubblici

LUOGO Alcuni edifici del comune AREA INTERVENTO Efficienza energetica degli edifici

Edifici, Attrezzature, Impianti SETTORE POLICY Standard di prestazione energetica Comunali (EP)

Con la Determina n. 22 del 14-01-2013, l'Amministrazione, in un’ottica di ottimizzazione e razionalizzazione dei consumi fondamentale specialmente negli impianti di grande potenzialità come possono essere gli impianti presenti nelle scuole, ha avviato la gestione a distanza di diversi impianto

di riscaldamento presso alcuni plessi scolastici ed impianti sportivi quali: DESCRIZIONE • La scuola materna di Poggiana; • Le scuole primarie di Riese Pio X, Vallà e Poggiana; • La scuola secondaria di Riese Pio X; • La palestra di Poggiana; • L’asilo nido e la scuola materna di Vallà.

FIGURA ATTORI Ufficio Tecnico Insegnanti, Alunni RESPONSABILE COINVOLTI

CRONO -

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 PROGRAMMA 2007

Si è preferito non contabilizzare questa % ATTUAZIONE Realizzata - 100% azione, data la complessità che avrebbe MODALITA’ DI comportato a causa dei molti edifici CALCOLO coinvolti e della gestione stessa degli INTERAZIONE CON EP_01 - EP_07 - EP_10 - EP_11 - impianti. ALTRE AZIONI EP_13 - EP_05 - EP_03

Edifici, Attrezzature, Impianti Comunali (EP) Comunali Impianti Attrezzature, Edifici, Energia da FER (MWh) N/A I risparmi di CO₂ sono indiretti in quanto questa azione incide sull’efficacia di altre Risparmio RISULTATI ad essa correlate i cui benefici sono invece energetico (MWh) N/A direttamente calcolabili Riduzione emissioni N/A (tCO2)

I costi che l'Amministrazione ha Non sono previsti finanziamenti per FINANZIAMENTI COSTI PREVISTI sostenuto per questa azione sono questo tipo di azione di circa 5.566 €

Il monitoraggio di questa azione potrà essere realizzando con l'archiviazione dei dati sui consumi degli MONITORAGGIO edifici coinvolti nelle telegestione

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Introduzione di buone pratiche comportamentali per il EP_13 risparmio energetico negli strutture comunali

Ridurre le emissioni di CO₂ promuovendo buone pratiche comportamentali per il risparmio energetico OBIETTIVO nelle strutture comunali, incoraggiando un uso consapevole dell’energia e modificando le abitudini d’uso degli utenti.

LUOGO Uffici Comunali AREA INTERVENTO Buone pratiche

Edifici, Attrezzature, Impianti SETTORE POLICY Sensibilizzazione / Formazione Comunali (EP)

L’azione mira a favorire un comportamento dei lavoratori efficiente sotto il profilo energetico. Questo impegno si riflette in un concreto vantaggio nei costi di gestione e di sfruttamento delle risorse naturali. Adottare comportamenti energeticamente sostenibili è una strada importante da percorrere per raggiungere l’obiettivo di risparmio energetico che le norme impongono. Il cambiamento culturale è

DESCRIZIONE necessario e si applica prevedendo azioni mirate di sensibilizzazione in modo che il risparmio e l’efficienza energetica diventino parte integrante della quotidianità. Bisogna essere consapevoli che il contributo personale può fare la differenza in termini di emissioni di CO₂, senza dover rinunciare alle proprie abitudini, ma semplicemente imparando ad usare meglio l’energia, con alcune semplici indicazioni.

FIGURA Responsabili degli uffici ATTORI Dipendenti delle strutture pubbliche RESPONSABILE comunali COINVOLTI

CRONO -

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 PROGRAMMA 2007

% ATTUAZIONE da realizzare - 0% MODALITA’ DI Questa azione non prevede riduzioni di CALCOLO CO₂ se non indirettamente INTERAZIONE CON Tutte le azioni su edifici pubblici ALTRE AZIONI individuate (EP)

I risultati atteso sono una riduzione Energia da FER N/A sensibile dei consumi energetici e una (MWh)

Edifici, Attrezzature, Impianti Comunali (EP) Comunali Impianti Attrezzature, Edifici, conseguente risparmio di CO₂. Ed in Risparmio RISULTATI N/A più l’Amministrazione avrà minori energetico (MWh) costi derivanti da minori consumi di Riduzione emissioni N/A energia (tCO2)

Se il progetto verrà seguito unicamente dal personale Comune (bilancio comunale) dell’Amministrazione non si FINANZIAMENTI Risparmi provenienti dall’attuazione del COSTI PREVISTI prevedono costi significativi se non progetto stesso quelli per l’organizzazione degli incontri

Monitorare l'effettiva redazione e messa in atto di un regolamento interno che riporti le norme comportamentali auspicate. Avalle di ciò, monitorare non solo l'utilizzo di stampanti e la raccolta MONITORAGGIO differenziata, ma anche i consumi energetici presso le varie strutture per valutare l’efficacia dell’azione e per verificare il risparmio energetico e la relativa emissione di CO₂

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Impianti fotovoltaici su edifici pubblici EP_14

Contenimento delle emissioni di CO₂ in atmosfera sfruttando l'energia prodotta da fonti rinnovabili - OBIETTIVO fotovoltaico

LUOGO Sala Polivalente e Caserma AREA INTERVENTO Fotovoltaico

Edifici, Attrezzature, Impianti SETTORE POLICY Appalti pubblici Comunali (EP)

Il Comune è in procinto di installare 2 impianti fotovoltaici sulla sede Pro-Loco del Centro Polivalente

e sulla Caserma con le caratteristiche di seguito descritte :

DESCRIZIONE Questa modalità di produzione di energia elettrica è a tutti gli effetti rinnovabile e non produce alcun tipo di emissione in aria. Permette, quindi, di ridurre la produzione di energia elettrica da combustibili fossili e, di conseguenza, consente una riduzione delle emissioni in atmosfera di CO₂. Per garantire l'effettiva produzione è però necessario monitorare constantemente l'impianto con meccanismi di telecontrollo per valutarne la produzione in tempo reale. Link Utili: GSE: www.gse.it CIT: www.bacinotv1.it/

Politica: Assessore Lavori FIGURA Pubblici ATTORI Pubblica Amministrazione RESPONSABILE Tecnica: Ufficio Lavori COINVOLTI Società di installazione e gestione Pubblici

CRONO -

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 PROGRAMMA 2007

Edifici, Attrezzature, Impianti Comunali (EP) Comunali Impianti Attrezzature, Edifici, % ATTUAZIONE In realizzazione - 50% La produzione di Energia Elettrica media MODALITA’ DI annua degli impianti è stata rilevata dagli CALCOLO stessi INTERAZIONE CON FER_01 ALTRE AZIONI

Energia da FER (MWh) 23,50 Il dato riportato è quello medio stimato al Risparmio RISULTATI N/A momento dell'installazione energetico (MWh) Riduzione emissioni 7,69 (tCO2)

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Impianti fotovoltaici su edifici pubblici EP_14 CEV/CIT Tariffe incentivanti: I costi sostenuti dalla • tariffa OmniComprensiva” (DM 167 del 6 Amministrazione per l'impianto FINANZIAMENTI Luglio 2012, solo per impianti non COSTI PREVISTI ammonta a circa 38.000 €, somma superiori ad 1MW) in larga parte finanziata da terzi • scambio sul posto (DM 167 del 6 Luglio con tariffa incentivante 2012)

Si renderà necessario, in fase di monitoraggio biennale, la raccolta dei dati rispetto alla produzione MONITORAGGIO degli impianti

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Punti di ricarica veicoli elettrici ET_01

OBIETTIVO Rafforzare la costruzione di un'infrastruttura locale a supporto della diffusione dei veicoli elettrici

Edifici di nuova costruzione o da ristrutturare a destinazione non LUOGO AREA INTERVENTO Altro residenziale e superficie utile superiore a 500 mq

Edifici, Attrezzature, Impianti SETTORE POLICY Standard edilizi Comunali (EP)

Con l’art. 17 quinquies del D. L. 83/2012, meglio noto come “Decreto Sviluppo”, è stato modificato il DPR 380/2001 “Testo Unico dell’Edilizia” inserendo i nuovi commi 1-ter, 1-quater e 1-quinquies dopo il comma 1 dell’art. 4 introducendo l’obbligo per i Comuni di adeguare i propri Regolamenti Edilizi con una nuova norma in base alla quale, ai fini del conseguimento del titolo abilitativo edilizio “sia obbligatoriamente prevista, per gli edifici di nuova costruzione ad uso diverso da quello residenziale con superficie utile superiore a 500 mq e per i relativi interventi di ristrutturazione edilizia, l'installazione di infrastrutture elettriche per la ricarica dei veicoli idonee a permettere la connessione di una vettura da ciascuno spazio a parcheggio coperto o scoperto e da ciascun box auto, siano essi pertinenziali o meno, in conformità alle disposizioni edilizie di dettaglio fissate nel regolamento stesso”. La norma si inserisce in un quadro più ampio che è il “Piano Nazionale Infrastrutturale per la Ricarica dei veicoli alimentati ad energia Elettrica” (PNIRE 2013). L’articolo citato non dà però indicazioni specifiche né per quanto riguarda la tipologia di soluzione impiantistica da prevedere (parla di “infrastrutture elettriche” ma non dice se esse siano da intendersi come colonnine, prese a parete o altro) né per le caratteristiche costruttive di dettaglio (modi, prese, spine, protocolli di comunicazione ecc.), pertanto il margine di interpretazione è piuttosto ampio ed è in capo all’Ente locale. Allo stesso modo, anche dove sembra dare indicazioni più precise a proposito del numero di infrastrutture da prevedere di fatto - introducendo l’obbligo di inserimento nel singolo Regolamento DESCRIZIONE Edilizio - demanda all’Ente la scelta di come comportarsi anche su questo punto. Per contro, il mercato è oggi più che mai in continua evoluzione, sia dal punto di vista dei produttori di veicoli che dal punto di vista dei produttori dei punti di ricarica e pertanto si ritiene che l’inserimento di prescrizioni tecnologiche specifiche all’interno di Regolamenti Edilizi che, per loro stessa natura, sono soggetti a revisioni pluriennali, rischierebbe o di indirizzare la scelta verso soluzioni che, in poco tempo, potrebbero già apparire come obsolete o, ancora peggio, favorire questo o quel produttore innescando meccanismi di preferenza totalmente incompatibili con la finalità del regolamento stesso. Alla luce di queste considerazioni risulta di particolare interesse prevedere un’azione specifica che porti allo studio e poi all’inserimento di indicazioni normative ogni ragionamento sia tecnico che di opportunità finalizzato alla scrittura di una normative – adeguate alla tipologia di documento che un documento di applicazione locale – che siano da un lato sufficientemente aperte all’applicazione della

Edifici, Attrezzature, Impianti del Terziario non comunale (ET) comunale non Terziario del Impianti Attrezzature, Edifici, migliore tecnologia di volta in volta disponibile sul mercato e, dall’altro, rispondano a criteri di buon senso per quanto riguarda l’effettiva applicabilità tecnico economica. L’Amministrazione comunale ha deciso di ottemperare all’obbligo di legge all’atto della revisione – nel 2016 – del Regolamento Edilizio contestuale alla redazione del Primo Piano degli Interventi (PPI) del Piano di Assetto del Territorio (PAT). Oltre a ciò, nonostante ad oggi la Pubblica Amministrazione sia esentata dall’obbligo di inserire tali infrastrutture elettriche, il Comune sta valutando l’inserimento di una colonnina per la ricarica sia delle automobili che delle biciclette da inserire in un punto strategico del proprio territorio.

FIGURA ATTORI Cittadini e attività non residenziali (terziario, produttivo), Ufficio Urbanistica RESPONSABILE COINVOLTI Privati

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

CRONO -

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 PROGRAMMA 2007

% ATTUAZIONE da realizzare - 0% MODALITA’ DI Questa azione non prevede risparmi

CALCOLO diretti di CO₂ pertanto non è quantificabile INTERAZIONE CON ET_02 - MOB_01 ALTRE AZIONI

Energia da FER (MWh) N/A I risparmi di CO₂ sono indiretti in quanto questa azione incide sull’efficacia di altre Risparmio RISULTATI N/A ad essa correlate i cui benefici sono invece energetico (MWh) direttamente calcolabili Riduzione emissioni N/A (tCO2)

Intervento a carico dei privati. Il costo varia a seconda della La Regione Veneto ha previsto, nel 2016, FINANZIAMENTI COSTI PREVISTI tecnologia scelta. Tra i 5.000 e i un finanziamento specifico 10.000 € per i punti di ricarica veloci e con connessione wifi

Come indicatore di monitoraggio si potrà utilizzare il numero di colonnine effettivamente realizzate MONITORAGGIO attraverso l'archiviazione dei progetti e delle pratiche edilizie presentate in Comune, i consumi raccolti per ognuna delle colonnine individuate ed i fruitori potenziali del servizio.

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Efficienza e risparmio nel settore terziario ET_02

Obiettivo primario: individuare le inefficienze del manufatto edilizio al fine di trovare le soluzioni più adeguate per ridurre l’emissioni di CO₂. OBIETTIVO Obiettivi correlati: definire azioni mirate di miglioramento/efficientamento energetico in grado di generare risparmio energetico/economico e riqualificare il manufatto edilizio, in modo da essere ricollocato nel mercato immobiliare

Attività commerciali nel Comune di LUOGO AREA INTERVENTO Azioni integrate Riese Pio X

Edifici, Attrezzature, Impianti del SETTORE POLICY Non Prevista Terziario non comunale (ET)

L’azione si rivolge agli edifici ad uso direzionale e commerciale di varie dimensioni caratterizzati da materiali e soluzioni impiantistiche ormai obsolete a causa delle quali si registrano gravi inefficienze energetiche. Tutto ciò, se non rivisto alla luce di una migliore gestione dei modi di conduzione e di un efficientamento del sistema “edificio-impianto”, si traduce in elevati consumi di energia primaria e conseguente emissione di CO2. non comunale (ET) comunale non Si pensi a centri commerciali, negozi e uffici localizzati in centro o periferia. Queste tipologie sono caratterizzate da orari di utilizzo, attività specifiche ed esigenze di vendita ed apertura al pubblico diverse da quelli degli edifici residenziali, quindi hanno esigenze specifiche di efficientamento. L’attività al pubblico manifesta infatti, a parità di caratteristiche di involucro, una maggiore necessità di comfort per adattarsi ad una vasta platea di soggetti ognuno con delle specifiche esigenze. Nel caso di attività commerciali, gli edifici di solito sono caratterizzati da grandi superfici vetrate fronte strada o fronte parcheggio, con impianti non correttamente dimensionati e privi di moderni sistemi di trattamento dell’aria con recupero del calore. Nel caso di spazi direzionali invece, ci si DESCRIZIONE imbatte in impianti di illuminazione al neon o ad incandescenza che da soli costituiscono una forte inefficienza. Ci si rivolge a questi immobili con l’intento di migliorarne le prestazioni in termini di fabbisogno di energia: analizzandone le caratteristiche sarà possibile migliorare la climatizzazione estiva, il riscaldamento invernale, le rese degli impianti oltre che, se necessario, cogliere l’occasione per intervenire sull’aspetto architettonico delle facciate rinnovandolo e aumentandone la qualità. Va detto però che gli alti costi di intervento (soprattutto se le opere riguardano l’involucro e non solo gli impianti) rendono questa azione di non facile attuazione, per lo meno quando viene preso in considerazione l’efficientamento non solo della componente impiantistica ma anche di quella edilizia (involucro edilizio: serramenti, facciate, copertura). L’incarico di diagnosi energetica può essere affidato ad un consulente specializzato per definire strategie di efficientamento accompagnate da analisi di fattibilità tecnico-economica degli interventi e dei tempi di ritorno dell'investimento. Il Comune può incentivare e supportare la realizzazione di questa azione nella sua interezza, ossia

Edifici, Attrezzature, Impianti del Terziario Terziario del Impianti Attrezzature, Edifici, negli aspetti globali del sistema edificio-impianto

Titolare dell'attività direzionale e/o commerciale Titolare dell’attività FIGURA ATTORI Professionista incaricato economica RESPONSABILE COINVOLTI Imprese edili che effettuano gli interventi Professionista incaricato Istituti bancari

CRONO -

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 PROGRAMMA 2007

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Efficienza e risparmio nel settore terziario ET_02

Per i dati di calcolo si è tenuto conto della tipologia e quantità delle attività commerciali e direzionali che essere % ATTUAZIONE In corso - 60% desunta dagli uffici preposti al monitoraggio (camera di commercio o MODALITA’ DI uffici comunali) presenti sul territorio. CALCOLO Cautelativamente si è valutato che le attività commericali e terziarie presenti sul INTERAZIONE CON ET_01 territorio avviino un risparmio del 2% ALTRE AZIONI medio annuo sui consumi termici ed elettrici.

I risultati dipendono molto dalla Energia da FER percentuale di edifici (MWh) N/A commerciali/direzionali che si presume vengano efficientati per entrambi gli scenari. Considerato l’attuale momento Risparmio RISULTATI economico, è necessario tener conto di energetico (MWh) 3.152,31 percentuali cautelative onde evitare calcoli di riduzione di CO2 che non corrispondono poi – nel corso degli anni – Riduzione emissioni 649,10 a valori concreti di efficientamento. (tCO2)

Il conto termico del GSE prevede il rimborso del costo dell’audit nel caso in cui venga effettuato almeno uno degli Nessun costo per interventi di efficientamento previsti e dà l'Amministrazione, i costi stimati un incentivo diretto per la realizzazione FINANZIAMENTI COSTI PREVISTI sostenuti e da sostenere per i degli interventi privati si stimano in circa 1.500.000 Titoli di Efficienza Energetica (TEE) € Detrazioni fiscali statali (65% risparmio energetico) Regione Veneto (POR a finanza agevolata)

Numero di pratiche edilizie che riportano interventi legati a questa azione e nuova classe energetica MONITORAGGIO raggiunta dopo gli interventi

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Riqualificazione edifici nel settore residenziale ER_01

Interventi di efficientamento energetico degli edifici residenziali e conseguimento del relativo OBIETTIVO risparmio di emissioni di CO2.

Edifici residenziali del Comune di LUOGO AREA INTERVENTO Azioni integrate Riese Pio X

SETTORE Edifici Residenziali (ER) POLICY Non Prevista

La presente azione contabilizza gli interventi di efficientamento energetico di edifici residenziali effettuati dai privati dal 2008 al 2013 e stimati fino al 2020. I dati utilizzati per il calcolo di questa azione provengono da banche dati ENEA che ha raccolto le richieste di detrazioni fiscali 55/65% effettuate dai cittadini per interventi di risparmio energetico calcolandone i risparmi conseguiti, con cadenza annuale e per ogni regione. Si è preferito quindi utilizzare il più possibile un dato certo ed evitare di effettuare stime o interpretazioni diverse, comunque si rimanda alla sezione "Modalità di calcolo" per dettagli sulla metodologia utilizzata per l'elaborazione dell'azione. DESCRIZIONE Gli interventi principali considerati e per i quali ENEA ha definito i risparmi energetici conseguiti riguardano diverse tipologie che sono state raggruppate in questa azione :

• Strutture opache verticali; • Strutture opache orizzontali; • Infissi; • Pannelli solari; • Impianti termici. Il report ENEA è consultabile liberamente dalla sezione "pubblicazioni" del sito ufficiale.

FIGURA ATTORI Cittadini, Amministratori Comunali, Amministratori di Ufficio Edilizia Privata RESPONSABILE COINVOLTI condominio

Edifici Residenziali (ER) Residenziali Edifici CRONO -

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 PROGRAMMA 2007

Partendo dai dati ENEA sul risparmio energetico ottenuto con interventi di % ATTUAZIONE In corso - 60% efficienamento energetico effettuati tra il 2008 ed il 2013 su edifici residenziali a MODALITA’ DI livello regionale, si è proceduto a

CALCOLO disaggregare il dato a livello comunale utilizzando la popolazione e stimandone il trend anche per il periodo 20014-2020. Lo INTERAZIONE CON ER_02 - ER_03 - ER_04 - AT_01 - stesso procedimento è stato utilizzato per ALTRE AZIONI AT_02 il calcolo dei costi sostenuti dai privati.

Energia da FER (MWh) N/A Riduzione dei consumi energetici delle Risparmio RISULTATI abitazioni e delle relative emissioni in energetico (MWh) 5.141,91 atmosfera. Riduzione emissioni 2.360,14 (tCO2)

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Riqualificazione edifici nel settore residenziale ER_01

Il conto termico del GSE prevede il rimborso del costo dell’audit nel caso in cui venga effettuato almeno uno degli Nessun costo per interventi di efficientamento previsti e dà l'Amministrazione, i costi stimati un incentivo diretto per la realizzazione FINANZIAMENTI COSTI PREVISTI sostenuti e da sostenere per i degli interventi privati si stimano in circa 5.500.000 Titoli di Efficienza Energetica (TEE) € Detrazioni fiscali statali (65% risparmio energetico; 50% ristrutturazione edilizia) Incentivi regionali sui condomini pubblici

Archiviazione delle pratiche edilizie suddivise per tipologia di intervento in modo da confermare i dati MONITORAGGIO previsti, in caso non fosse possibile si potranno analizzare le prossime pubblicazioni ENEA per confermare o riallineare il trend stimato.

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Inserimento nel P.I. di un premio ai privati per ristrutturazioni ER_02

Incentivare gli interventi di riqualificazione energetica presso i privati, indirizzandone le scelte OBIETTIVO metodologiche

LUOGO Intero ambito comunale AREA INTERVENTO Buone pratiche

SETTORE Edifici Residenziali (ER) POLICY Standard edilizi

Il comune è intenzionato ad inserire nel proprio Piano degli interventi alcuni vantaggi diretti ai DESCRIZIONE cittadini che effettuino ristrutturazioni e interventi di efficientamento energetico sulle proprie abitazioni private in modo da stimolare la rigenerazione del parco edilizio residenziale.

Pubblica Amministrazione Politica: Assessore Professionisti incaricati della redazione del P.I., FIGURA Urbanistica ATTORI Cittadini e portatori di interesse (nella fase di RESPONSABILE Tecnica: Ufficio Urbanistica; COINVOLTI concertazione) Ufficio Edilizia Privata Regione

CRONO -

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 PROGRAMMA 2007

Residenziali (ER) Residenziali % ATTUAZIONE da realizzare - 0% MODALITA’ DI Questa azione non prevede risparmi

Edifici Edifici CALCOLO diretti di CO₂ pertanto non è quantificabile INTERAZIONE CON ER_01 - ER_03 ALTRE AZIONI

Energia da FER N/A I risparmi di CO₂ sono indiretti in quanto (MWh) questa azione incide sull’efficacia di altre Risparmio RISULTATI ad essa correlate i cui benefici sono invece energetico (MWh) N/A direttamente calcolabili. Riduzione emissioni N/A (tCO2)

Non si prevedono costi per il Comune se la gestione sarà FINANZIAMENTI Comune (bilancio comunale) COSTI PREVISTI mantenuta internamente agli uffici comunali.

Raccolta ed archiviazione di pratiche edilizie e diagnosi energetiche redatte dai privati per un MONITORAGGIO confronto tra situazione attuale e post-premio

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Sportello edilizio digitale (UNIPASS) per presentazione pratiche ER_03 edilizie

Evitare lo spreco di risorse materiali (carta, inchiostro, elettricità, carburante per gli spostamenti ecc.) OBIETTIVO riducendo i costi per la produzione e lo smaltimento dei rifiuti e conseguentemente la produzione CO₂ connessa a tali attività

Tecnologie informatiche e per LUOGO Uffici Comunali AREA INTERVENTO comunicazione

SETTORE Edifici Residenziali (ER) POLICY Non Prevista

Per amministrazione digitale si indicano quelle azioni che a livello informatico si indirizzano verso la digitalizzazione di dati, documenti, atti che il Comune deve necessariamente archiviare o consegnare al cittadino. Questa azione è già stata in parte avviata dal Comune, che dal 2015 ha provveduto ad attivare lo DESCRIZIONE sportello UNIPASS, che come da articolo 24 comma 3.bis, prevede che le Amministrazioni Comunali debbano dotarsi di un piano di informatizzazione delle procedure per la presentazione di istanze, dichiarazioni e segnalazioni, procedure alle quali accedere in via principale tramite autenticazione con il "Sistema pubblico per la gestione dell'identità digitale di cittadini e imprese" in corso di realizzazione da parte del Governo.

Politica: Assessore Lavori Pubblica Amministrazione FIGURA Pubblici ATTORI Tecnici informatici RESPONSABILE Tecnica: Dirigente Lavori COINVOLTI Cittadinanza Pubblici

CRONO -

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 PROGRAMMA 2007

% ATTUAZIONE in corso MODALITA’ DI Questa azione non prevede risparmi

CALCOLO diretti di CO₂ pertanto non è quantificabile

Edifici Residenziali (ER) Residenziali Edifici INTERAZIONE CON ER_01 - ER_02 - ER_04 ALTRE AZIONI

Energia da FER I risparmi di CO₂ sono indiretti in quanto (MWh) N/A questa azione incide sull’efficacia di altre ad essa correlate i cui benefici sono invece RISULTATI direttamente calcolabili. Tra i benefici Risparmio N/A indiretti andranno considerati anche quelli energetico (MWh) menzionati nella sezione della OBIETTIVO della presente scheda Riduzione emissioni N/A (tCO2)

Le eventuali spese di base potranno comunque essere ammortizzate almeno in parte dal FINANZIAMENTI Nessun finanziamento esterno previsto COSTI PREVISTI risparmio di risorse (carta, spedizioni postali, carburante ecc.) che otterrà il Comune.

Aggiornamento continuo delle informazioni archiviate e creazione di grafici e report che dimostrino MONITORAGGIO l'efficacia dell'intervento, divulgazione tra la popolazione delle informazioni

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Coinvolgimento dei cittadini nel raggiungimento degli obiettivi ER_04 di riduzione delle emissioni di CO2

Promozione degli interventi di risparmio energetico sulle strutture edilizie private e sugli impianti OBIETTIVO mediante campagne informative, deroghe, eventuali obblighi da Regolamento Edilizio Comunale

LUOGO Intero ambito comunale AREA INTERVENTO Buone pratiche

SETTORE Edifici Residenziali (ER) POLICY Standard edilizi

L’azione prevede che l’Amministrazione comunale si impegni a favorire la crescita di consapevolezza della cittadinanza sulle tematiche energetiche ed ambientali organizzando, a cadenza periodica, delle assemblee pubbliche e delle giornate a tema rivolte ai privati cittadini. L’obiettivo è quello di sensibilizzare la popolazione verso una “cultura del risparmio”, per questo durante gli incontri verrà distribuito un vademecum sul tema del risparmio energetico e sullo sviluppo delle fonti rinnovabili. DESCRIZIONE Verranno inoltre illustrate le attività e le misure intraprese dall’Amministrazione comunale nel campo della tutela ambientale e presentate e discusse le azioni che i cittadini possono mettere in atto per diminuire i propri consumi energetici e le emissioni a questi associate, dando particolare enfasi all’opportunità rappresentata da quelle azioni che, riguardando semplici cambiamenti nello stile di

vita quotidiano, non solo sono a costo zero ma di fatto portano ad immediati e diretti benefici

economici per chi le adotta.

Politica: Assessore Lavori FIGURA Pubblici ATTORI Pubblica Amministrazione RESPONSABILE Tecnica: Dirigente Lavori COINVOLTI Cittadini e portatori di interesse Pubblici

CRONO -

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 PROGRAMMA 2007

Edifici Residenziali (ER) Residenziali Edifici % ATTUAZIONE da realizzare - 0% MODALITA’ DI Questa azione non prevede risparmi CALCOLO diretti di CO₂ pertanto non è quantificabile INTERAZIONE CON ER_01 - AT-01 - AT-02 ALTRE AZIONI

Energia da FER (MWh) N/A Questa azione incide sull’efficacia di altre RISULTATI ad essa correlate i cui benefici sono invece Risparmio N/A direttamente calcolabili energetico (MWh) Riduzione emissioni N/A (tCO2)

Non si prevedono costi per il FINANZIAMENTI Comune (bilancio comunale) COSTI PREVISTI Comune

Questa azione non prevede risparmi diretti di CO₂ pertanto il monitoraggio si limiterà ad assicurarne MONITORAGGIO la riuscita, anche analizzandio i dati di altre azioni ad essa correlate

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Redazione del Piano Comunale per il Contenimento IP_01 dell'Inquinamento Luminoso (PICIL)

Analizzare lo stato attuale dell'impianto di pubblica illuminazione al fine di identificare i più opportuni OBIETTIVO interventi di efficientamento energetico e contenimento dell'inquinamento luminoso

Rete illuminazione pubblica intero LUOGO AREA INTERVENTO Altro territorio comunale

SETTORE Illuminazione pubblica (IP) POLICY Pianificazione urbanistica

Questa azione prevede che il Comune di Riese Pio X si doti di un piano specifico per la pubblica illuminazione volto a garantire, per il proprio territorio: • Indicazioni concrete per la riduzione dei consumi energetici dell’impianto • l’uniformità dei criteri di progettazione per il miglioramento della qualità luminosa degli impianti per la sicurezza della circolazione stradale • la protezione dall’inquinamento luminoso dell’ambiente naturale, inteso anche come territorio, dei ritmi naturali delle specie animali e vegetali, nonché degli equilibri ecologici sia all’interno che all’esterno delle aree naturali protette; • la protezione dall’inquinamento luminoso dei beni paesistici • la diffusione tra il pubblico delle tematiche relative all’inquinamento luminoso e la formazione di tecnici con competenze nell’ambito dell’illuminazione. A scala regionale, questo strumento contribuirà inoltre a garantire: • la salvaguardia della visione del cielo stellato, nell’interesse della popolazione regionale • la protezione dall’inquinamento luminoso dell’attività di ricerca scientifica e divulgativa svolta dagli osservatori astronomici. DESCRIZIONE L’attività consiste nell’analisi della situazione attuale dell’impianto di pubblica illuminazione, soprattutto per quanto riguarda i corpi illuminanti ed il distributivo della rete, per arrivarne a restituire la localizzazione su cartografia geo riferita, la rispondenza agli standard delle normative attuali di settore, il grado di efficienza e quindi i conseguenti eventuali sprechi. Il piano, sulla base di questa analisi, individuerà diversi scenari per i successivi interventi di riqualificazione dando una prima valutazione di costi. Il piano diventa quindi lo strumento principale a cui l’Amministrazione si rivolge per programmare tutti gli interventi futuri sulla pubblica illuminazione. La Regione Veneto ha emanato le linee guida per la redazione del PICIL con D.G.R. n. 1059 del 24 Illuminazione pubblica (IP) pubblica Illuminazione giugno 2014. La procedura per la redazione e adozione del PICIL è di norma la seguente: • Procedure per l’assegnazione dell’incarico di redazione del PICIL • Redazione del PICIL preceduto, se necessario, da un accurato rilievo degli elementi dell’impianto • Adozione del PICIL A valle dell’adozione del PICIL l’Amministrazione deciderà quali interventi programmare e li inserirà nella programmazione delle opere

FIGURA ATTORI Ufficio Lavori Pubblici Amministrazione Comunale RESPONSABILE COINVOLTI

CRONO -

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 PROGRAMMA 2007

% ATTUAZIONE da realizzare - 0% MODALITA’ DI Questa azione non prevede risparmi CALCOLO diretti di CO₂ pertanto non è quantificabile INTERAZIONE CON IP_02 ALTRE AZIONI

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Redazione del Piano Comunale per il Contenimento IP_01 dell'Inquinamento Luminoso (PICIL)

Energia da FER N/A I risparmi di CO₂ sono indiretti in quanto (MWh) questa azione incide sull’efficacia di altre RISULTATI Risparmio ad essa correlate i cui benefici sono invece energetico (MWh) N/A direttamente calcolabili Riduzione emissioni N/A (tCO2)

I costi previsti per la redazione del FINANZIAMENTI Risorse proprie (bilancio comunale) COSTI PREVISTI PICIL ammontano a circa 6.500,00 €

MONITORAGGIO Verifica dell'effettiva redazione e approvazione del PICIL

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Efficientamento della rete di pubblica illuminazione IP_02

Riduzione dei consumi di energia primaria e delle conseguenti emissioni di CO mediante OBIETTIVO 2 l'efficientamento dell'impianto di pubblica illuminazione

Rete illuminazione pubblica intero LUOGO AREA INTERVENTO Efficienza energetica territorio comunale

SETTORE Illuminazione pubblica (IP) POLICY Finanziamenti da parte di terzi

In sintesi, la relazione tecnico-illustrativa fornita dal Comune e predisposta nell'Ottobre 2014, prevede: • La messa in sicurezza di tutti gli impianti di illuminazione pubblica esistenti, sistemazione delle reti, dei quadri e dei corpi illuminanti; • La riqualificazione energetica degli impianti mediante l'instalazione di adeguate apparecchiature di riduzione del flusso luminoso e, conseguentemente, diminuzione del consumo di enerrgia elettrica DESCRIZIONE come richiesto dalle attuali normative in materia; • La riqualificazione estetica di parte dei punti luce mediante la sostituzione di pali in condizioni precarie. Inoltre, sempre nella relazione tecnica, si prevedeva la realizzazione di una centrale idroelettrica per la produzione di energia verde, quest'ultimo intervento non sarà considerato in questa scheda e nel PAES in generale perchè di difficile realizzazione.

FIGURA ATTORI Ufficio Lavori Pubblici Ditte specializzate, Società ESCo RESPONSABILE COINVOLTI

CRONO -

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 PROGRAMMA 2007

Il calcolo è stato recuperato dalla

Illuminazione pubblica (IP) pubblica Illuminazione % ATTUAZIONE da realizzare - 0% Relazione Tecnico-Illustrativa fornita dal MODALITA’ DI Comune dove viene stimato il risparmio CALCOLO energetico conseguibile grazie agli INTERAZIONE CON IP_01 interventi di circa il 75% ALTRE AZIONI

Energia da FER N/A Migliore illuminazione degli spazi pubblici (MWh) con apparecchiature efficienti oltre che ad Risparmio RISULTATI un significaztivo risparmio di emissioni ed energetico (MWh) 564,75 economico per l'Amministrazione Pubblica Riduzione emissioni 222,00 (tCO2)

Si stima che per l'efficientamento Finanziamenti regionali (POR FESR 2014- dell'intera rete di illuminazione FINANZIAMENTI 2020) COSTI PREVISTI pubblica, l'Amministrazione dovrà Finanziamento Tramite Terzi (ESCo) sostenere una spesa di circa 1.170.000

Il monitoraggio per questa azione prevede la rendicontazione dei consumi pre e post intervento per MONITORAGGIO confermare o riallineare l'obiettivo previsto

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Produzione di energia: Fotovoltaico edifici privati FER_01

Contenimento delle emissioni di CO₂ in atmosfera sfruttando l'energia prodotta da fonti rinnovabili - OBIETTIVO fotovoltaico

LUOGO Intero ambito comunale AREA INTERVENTO Fotovoltaico

SETTORE Produzione di energia locale (FER) POLICY Contributi/sussidi

Questa azione di tipo fisiologico, già realizzata sul territorio comunale, prende in considerazione l'incremento della produzione di FER da fotovoltaico in ambito privato avvenuta tra il 2010 e il 2013 (ultimo anno con disponibilità di dati). Le informazioni riguardo alla produzione locale di energia elettrica degli impianti fotovoltaici sono state fornite dalla fonte ufficiale ATLASOLE (Atlante nazionale degli impianti fotovoltaici), che ha il duplice scopo di monitorare la diffusione delle energie rinnovabili a livello comunale e di tenerne

conto per la determinazione del Fattore di Emissione locale.

DESCRIZIONE Produzione di energia locale (FER) locale energia di Produzione

Link Utili: ESCo: www.fire-italia.it GSE: http://atlasole.gse.it/atlasole/

FIGURA Azione di tipo fisiologico, ATTORI Cittadinanza, Aziende private RESPONSABILE nessuna figura responsabile COINVOLTI

CRONO -

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 PROGRAMMA 2007

Il dato sulla produzione arriva MODALITA’ DI dall'elaborazione dei dati recuperati dal % ATTUAZIONE Realizzata - 100% CALCOLO portale ALTASOLE disponibili a livello comunale. In particolare si è calcolato

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

l'incremento della produzione e quindi delle rispettive emissioni evitate 2007 al INTERAZIONE CON 2013 AT_01 - ER_04 ALTRE AZIONI

Energia da FER 8.929,23 Si è verificato un notevole aumento della (MWh) produzione di energia rinnovabile da Risparmio RISULTATI fotovoltaico grazie soprattutto a incentivi energetico (MWh) N/A e conto energia Riduzione emissioni 2.562,89 (tCO2)

Tariffe incentivanti: Nessun costo per FER (D.M. 167 del 6 Luglio 2012) Eventuali l'Amministrazione, si stima un FINANZIAMENTI finanziamenti regionali (POR FESR 2014- COSTI PREVISTI costo sostenuto dai privati di circa 2020) 8.100.000 € Finanziamento Tramite Terzi (ESCo)

Abbiamo già i dati relativi alla produzione per gli anni successivi al 2007, questi valori sottolineano un trend di crescita che si è stabilizzato e ridimensionato negli ultimi anni. MONITORAGGIO Pertanto, in fase di monitoraggio biennale, si ipotizza che il valore indicato vedrà un consistente incremento

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Rinnovo parco auto circolante settore privato MOB_01

OBIETTIVO Ridurre le emissioni di anidride carbonica del parco auto privato

LUOGO Intero ambito comunale AREA INTERVENTO Veicoli efficienti

SETTORE Trasporti (MOB) POLICY Non prevista

Questa azione è di tipo fisiologico, cioè tiene conto dalla naturale sostituzione delle auto da parte dei privati. Incentivi e sgravi fiscali per la rottamazione e per l'acquisto di auto pù efficienti, insieme al naturale invecchiamento dei mezzi, porta infatti ad un aumento del numero di veicoli, ma soprattutto DESCRIZIONE ad una diminuzione dei veicoli di categoria più inquinante, ed all'aumento invece di veicoli efficienti e con minori consumi. Questa azione è di tipo "fisiologico" perchè non prevede un impegno dell'Amministrazione ma si concretizza in modo automatico grazie al normale rinnovo dei mezzi circolanti

FIGURA ATTORI Cittadini privati, Aziende costruttrici auto e rivenditori di

RESPONSABILE COINVOLTI carburante

CRONO -

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 PROGRAMMA 2007

Il dato sulla riduzione è dato dall'elaborazione dei dati sul parco auto circolante e del dato sulle vendite di % ATTUAZIONE In corso - 60% carburante provinciale disaggregato al

MODALITA’ DI 2007 per il comune di Riese Pio X. I dati Trasporti (MOB) Trasporti CALCOLO recuperati fino al 2013 sono stati poi utilizzati nella stima del trend al 2020. Infine si è provveduto a sottrarre dal INTERAZIONE CON ET_01 - AT_01 risultato i consumi del parco auto ALTRE AZIONI comunale

Energia da FER (MWh) N/A Riduzione delle emissioni grazie alla Risparmio RISULTATI sostituzione dei mezzi più obsoleti e alla energetico (MWh) 13.603,18 diminuzione degli spostamenti in auto Riduzione emissioni 3.533,23 (tCO2)

Nessun costo per I finanziamenti su questa azione sono di l'Amministrazione. In ambito FINANZIAMENTI tipo statale, sotto forma, genericamente, COSTI PREVISTI privato si stima una spesa per di incentivi alla rottamazione l'acquisto di nuove vetture che ammonta a circa 16.600.000 €

I dati ad oggi stimati per il 2020 dati dal trend 2010-2012, saranno di volta in volta aggiornati con i MONITORAGGIO dati reali recuperati annualmente, in modo da confermare o modificare le previsioni realizzate

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Istituzione del PEDIBUS MOB_02

Obiettivo primario: riduzione della produzione di CO₂ grazie alla diminuzione dei veicoli circolanti. Obiettivi correlati: minore congestione del traffico veicolare negli orari di punta; effetti benefici sulla OBIETTIVO salute degli individui (lotta all’obesità infantile); aumento dell’autonomia dei bambini e dei ragazzi; riduzione dell’inquinamento acustico negli orari di punta; valorizzazione degli assi viari cittadini; riduzione degli incidenti

Percorsi casa-scuola di Riese Pio X, LUOGO AREA INTERVENTO Veicoli efficienti Spineda e Vallà

SETTORE Trasporti (MOB) POLICY Non prevista

Il Comune ha intrapreso questa azione a partire dal 2015 e intende proseguire anche nei prossimi anni scolastici. Questa azione intende facilitare gli spostamento tra scuola e abitazioni degli studenti e si rivolge alle famiglie che abitano a breve distanza e che, in accordo con l'istituzione scolastica ed il Comune, decidano di aderire all'iniziativa. Si tratta di organizzare alcuni percorsi sicuri che DESCRIZIONE raggiungano gli studenti e li accompagnino in gruppo fino all'istituto scolastico, grazie alla supervisione di alcuni genitori che a rotazione accompagneranno gli studenti. Il Comune di Riese Pio X ha intodotto 3 linee che coprono il centro di Riese Pio X, Spineda e Vallà grazie ad un protocollo d'intesa proposto dalla Associazione “Pedibus Treviso”,i percorsi sono pubblicizzati anche nel sito comunale

Politica: Assessore Politiche educative Pubblica Amministrazione e/o Assessore Politiche Dirigenti scolastici FIGURA ATTORI ambientali Insegnanti RESPONSABILE COINVOLTI Tecnica: Dirigente Ufficio Studenti Lavori Pubblici - settore Genitori mobilità e trasporti

Trasporti (MOB) Trasporti

CRONO -

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 PROGRAMMA 2007

I dati su distanze e studenti partecipanti vengono elaborati in fogli di calcolo per % ATTUAZIONE Realizzata - 100% ricavare i consumi medi per kilometro e conseguentemente il potenziale risparmio MODALITA’ DI che si ottiene grazie agli spostamenti CALCOLO sostenibili. Il calcolo in formula risulterebbe: (n° bambini * n° km * n° giorni di scuola * INTERAZIONE CON AT_01 - AT_02 - ER_04 0,76667 kWh/km) * 0,191 kg CO2/km = kg ALTRE AZIONI CO₂/anno risparmiati.

Energia da FER (MWh) N/A Incremento degli spostamenti tra casa e Risparmio RISULTATI scuola con un censeguente risparmio delle energetico (MWh) N/A emissioni dovute al trasporto privato. Riduzione emissioni 3,59 (tCO2)

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Istituzione del PEDIBUS MOB_02

La redazione del Piano è seguita FINANZIAMENTI Comune (bilancio comunale) COSTI PREVISTI dagli Uffici comunali senza costi aggiuntivi per l’Amministrazione.

Alla fine di ogni anno l’ufficio del Comune che ne segue l’attuazione verificherà il raggiungimento degli MONITORAGGIO obiettivi prefissati e monitorerà l’andamento del numero degli studenti che vanno a scuola senza automobile.

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Realizzazione percorsi ciclabili MOB_03

Incentivare la mobilità sostenibile sul territorio attraverso la realizzazione e la promozione di percorsi OBIETTIVO ciclopedonali

LUOGO Territorio comunale AREA INTERVENTO Veicoli efficienti

SETTORE Trasporti (MOB) POLICY Non prevista

Sul territorio del Comune di Riese Pio X esiste già una rete di piste cilabili che il Comune stà provvedendo a integrare in modo da dare continuità agli spostamenti soprattutto tra il centro di Riese Pio X e le frazioni.

DESCRIZIONE

(MOB)

Trasporti

FIGURA ATTORI Ufficio Tecnico Cittadini privati e Associazioni sportive RESPONSABILE COINVOLTI

CRONO -

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 PROGRAMMA 2007

Il contributo alla riduzione delle emissioni MODALITA’ DI apportato da questa azione è stato % ATTUAZIONE In corso - 50% CALCOLO calcolato stimando il numero di spostamenti effettuati da residenti sui

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Realizzazione percorsi ciclabili MOB_03 percorsi realizzati INTERAZIONE CON MOB_01 - AT_01 - ER_04 ALTRE AZIONI

Energia da FER N/A Maggiore sostenibilità degli dspostamenti (MWh) tra la popolazione residente con un Risparmio RISULTATI diminuito ricorso all'auto come mezzo energetico (MWh) N/A principale di trasporto Riduzione emissioni 578,07 (tCO2)

FINANZIAMENTI COSTI PREVISTI

Sarà necessario, in fase di monitoraggio, verificare l'effettivo utilizzo delle piste ciclabili da parte della MONITORAGGIO popolazione attraverso sondaggi, questionari e conteggio dei passaggi in diversi momenti.

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Realizzazione di 2 postazioni per il bike sharing MOB_04

OBIETTIVO Incentivare la mobilità sostenibile sul territorio

LUOGO Territorio comunale AREA INTERVENTO Veicoli efficienti

SETTORE Trasporti (MOB) POLICY Non prevista

Con il termine bike sharing (tradotto letteralmente: condivisione della bicicletta) si intende un sistema che permette il noleggio rapido ed automatico di biciclette pubbliche al fine di aumentare l’offerta di mezzi di trasporto pubblico integrandoli con i mezzi per la mobilità sostenibile (per l’appunto, la bicicletta) al fine di permettere agli utenti di raggiungere quei punti che di solito sono preclusi o raggiungibili solo da determinati mezzi in quanto ubicati in zone con traffico limitato o non permesso. Gli obiettivi da raggiungere si possono così riassumere: • Aumento dell’offerta di mobilità ciclistica pubblica; DESCRIZIONE • Aumento della ripartizione modale degli spostamenti in bicicletta in ambito urbano; • Riduzione degli spostamenti veicolari privati • Miglioramento delle condizioni di sicurezza e circolazione, in particolare di pedoni e ciclisti. Il progeto avviato dall'Amministrazione prevede l'installazione di due postazioni di Bike Sharing sul proprio territorio presso il parcheggio situato lungo via a. Bernardi in centro a Poggiana e nell'area verde al parcheggio pubblico della nuova lottizzazione denominata "Residence sull'Argine" in località Spineda.

FIGURA ATTORI Ufficio Tecnico Cittadini privati e Associazioni sportive RESPONSABILE COINVOLTI

CRONO -

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 PROGRAMMA 2007

Il calcolo tiene conto di un’assunzione di

Trasporti (MOB) Trasporti base: tutte le bicicletta in possesso vengono utilizzate, durante i giorni % ATTUAZIONE da realizzare - 0% lavorativi, da almeno due utenti che presumibilmente percorrono un tragitto MODALITA’ DI andata ritorno (A/R) di circa 4 km CALCOLO complessivamente. Obiettivo è determinare la sommatoria dei km percorsi da tutte le biciclette e INTERAZIONE CON MOB_03 - ER_04 - AT_01 - moltiplicarli per il valore di emissione di ALTRE AZIONI MOB_01 CO₂ media equivalente prodotta da un’automobile a benzina.

Energia da FER (MWh) N/A Si prevede un incremento della mobilità sostenibile sul territorio e in Risparmio RISULTATI N/A contemporanea una maggiore fruizione di energetico (MWh) tipo turistico del territorio Riduzione emissioni 4,13 (tCO2)

Per la realizzazione dell'intervento FINANZIAMENTI Finanziamenti della Regione Veneto COSTI PREVISTI è prevista una spesa di circa 50.000 €

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Realizzazione di 2 postazioni per il bike sharing MOB_04 L'azione dovrà innanzitutto essere realizzata, l'effettivo apporto alla riduzione di questa azione dovrà MONITORAGGIO essere calcolato sucessivamente elaborando i dati sul nolleggio e l'utilizzo delle biciclette messe a disposizione.

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Campagna di sensibilizzazione sul tema dell'energia sostenibile AT_01

OBIETTIVO Sensibilizzare la cittadinanza rispetto alle tematiche ambientali ed energetiche sostenibili

LUOGO Intero Ambito Comunale AREA INTERVENTO Altro

SETTORE Altro (AT) POLICY Sensibilizzazione/formazione

L'Unione Europea promuove l'organizzazione di eventi in tutta Europa per informare e sensibilizzare sui temi del risparmio energetico, dell’efficienza energetica e dell’impegno di fonti rinnovabili. Gli Energy days possono essere organizzati da pubbliche amministrazioni, agenzie per l'energia, associazioni di categoria e dei consumatori, centri di ricerca e tecnologia, centri di ricerca ed educazione e in generale da tutti gli attori che giocano un ruolo rilevante nella promozione di un DESCRIZIONE sistema energetico sicuro, efficiente e sostenibile. Ogni attore locale o regionale interessato ad organizzare un Energy day può partecipare accreditandosi nel form online del sito web di Eusew (European sustainable energy week). Link Utili: http://www.eusew.eu/ http://www.regione.veneto.it/web/energia/formazione-ed-eventi

Pubblica Amministrazione FIGURA ATTORI Amministrazione Comunale Dirigenti scolastici RESPONSABILE COINVOLTI Tecnici professionisti esterni

CRONO -

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 PROGRAMMA 2007

Altro (AT) Altro % ATTUAZIONE da realizzare - 0% MODALITA’ DI Questa azione non prevede risparmi CALCOLO diretti di CO₂. INTERAZIONE CON Tutte le azioni possono interagire ALTRE AZIONI con questa

Energia da FER Si prevede di ottenere una maggiore (MWh) N/A consapevolezza rispetto alle problematiche ambientali in atto, Risparmio RISULTATI l'educazione verso alcune pratiche potrà energetico (MWh) N/A anche indirettamente diminuire i consumi all'interno dei nuclei famigliari. Riduzione emissioni N/A (tCO2)

L'organizzazione dell'evento potrà essere interna all'Amministrazione Pubblica, con un supporto finale da FINANZIAMENTI Comune (bilancio comunale) COSTI PREVISTI parte di professioni esterni. Si stima una spesa generale di circa 500 € annui (2.500 € fino al 2020)

Questa azioni non prevede una riduzione delle emissioni e un monitoraggio, se non per constatare MONITORAGGIO una corretta realizzazione e rendicontazione degli incontri.

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Attivazione pagina dedicata al PAES sul sito comunale AT_02

OBIETTIVO Diffondere il PAES in modo trasparente e in forma digitale

LUOGO Sito Internet del Comune AREA INTERVENTO Altro

SETTORE Altro (AT) POLICY Sensibilizzazione/formazione

L'azione prevede l'istituzione di una sezione dedicata al PAES all'interno del sito internet istituzionale del Comune. Dalla pagina dovrà essere possibile scaricare il documento PAES oltre che ogni altro documento correlato: materiale divulgativo prodotto in occasione di presentazioni pubbliche, articoli DESCRIZIONE di giornale, pubblicità di eventi connessi con le attività di pubblicizzazione del piano ecc. La pagina dovrà possibilmente essere di immediata ricerca, facile da distinguere grazie all'uso del logo ufficiale del Covenant of Mayors, tenuta in aggiornamento. La soluzione temporanea che è stata sperimentata durante la redazione del PAES dovrà possibilmente diventare permanente e definitiva.

Ufficio che si occupa del FIGURA PAES e responsabile ATTORI Società informatica che ha in gestione il servizio RESPONSABILE dell'aggiornamento del sito COINVOLTI istituzionale

CRONO -

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 PROGRAMMA 2007

Altro (AT) Altro % ATTUAZIONE Realizzata - 100%

MODALITA’ DI Questa azione non prevede risparmi CALCOLO diretti di CO₂ pertanto non è quantificabile Tutte, perché dalla pagina si potrà INTERAZIONE CON consultare lo stato di ALTRE AZIONI avanzamento del PAES

Energia da FER N/A I risparmi di CO₂ sono indiretti in quanto (MWh) questa azione incide sull’efficacia di altre Risparmio RISULTATI ad essa correlate i cui benefici sono invece energetico (MWh) N/A direttamente calcolabili Riduzione emissioni N/A (tCO2)

Il costo per questa azione è nullo Non sono previsti finanziamenti per se la pagina web viene redatta da FINANZIAMENTI COSTI PREVISTI questa azione tecnici interni all'Amministrazione Pubblica.

Verifica annuale per quanto riguarda la presenza e la frequenza di aggiornamento della sezione del MONITORAGGIO sito dedicata al PAES. Conto del numero di contatti effettuati sulla pagina

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Mercato a Km 0 AT_03

Ridurre i costi ed iconsumi per il trasporto dei prodotti locali agevolando l'incontro tra domanda ed OBIETTIVO offerta

LUOGO Comune di Riese Pio X AREA INTERVENTO Altro

SETTORE Altro (AT) POLICY Sensibilizzazione/formazione

Con l’avvento dei centri commerciali e della grande distribuzione si è persa l’abitudine di acquistare i prodotti alimentari direttamente dal venditore, rinunciando al contatto umano e alle tante informazioni e consigli che solo una persona esperta può fornire. DESCRIZIONE L’Amministrazione Comunale di Riese Pio X intende istituire un mercato a Km 0 in collaborazione con altre associazioni di agricoltori sul proprio territorio, per garantire ai cittadini la possibilità di acquistare prodotti agricoli e biologici direttamente dai produttori, con un notevole risparmio sia in termini di prezzi che rispetto ai trasporti.

FIGURA ATTORI Ufficio Tecnico Coldiretti, Produttori locali, Cittadini RESPONSABILE COINVOLTI

CRONO -

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 PROGRAMMA 2007

Altro (AT) Altro % ATTUAZIONE da realizzare - 0% MODALITA’ DI Questa azione non prevede risparmi

CALCOLO diretti di CO₂ pertanto non è quantificabile INTERAZIONE CON ER_04 - AT_01 - AT_02 - AT_04 ALTRE AZIONI

Energia da FER (MWh) N/A I risparmi di CO₂ sono indiretti in quanto questa azione incide sull’efficacia di altre Risparmio RISULTATI ad essa correlate i cui benefici sono invece energetico (MWh) N/A direttamente calcolabili Riduzione emissioni N/A (tCO2)

Non sono previsti finanziamenti per Nessun costo previsto per FINANZIAMENTI COSTI PREVISTI questa azione l'Amministrazione

Questa azione non prevede riduzioni dirette di emissioni ma potrà essere garntita in fase di MONITORAGGIO monitoraggio analizzando gli appuntamneti effettivamente svolti ed il grado di successo tra la popolazione

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

AZIONE Concessione Orti Sociali AT_04

Dare alla popolazione (soprattutto alle fasce più deboli) la possibilità di autoprodursi parte dei OBIETTIVO prodotti consumati e allo stesso momento fornire un momento di socialità e di cultura alimentare tra la popolazione

LUOGO Comune di Riese Pio X AREA INTERVENTO Altro

SETTORE Altro (AT) POLICY Sensibilizzazione/formazione

Questa azione prevede la disponibilità da parte del Comune a rilasciare in concessione a persone anziane o che ne facciano richiesta, alcuni piccoli appezzamenti di terreni ad oggi non utilizzati per attività di piccola orticoltura. Questa azione potrà: DESCRIZIONE • Stimolare la socialità tra i cittadini e tra le fascie di età presenti tra la popolazione; • Avvicinare alla natura e all'ambiente la popolazione; • Contribuire al miglioramento della qualità della vita; • Migliorare l'educazione alimentare sopratutto tra i bambini.

FIGURA ATTORI Ufficio Tecnico Cittadini, Associazioni locali e circoli

RESPONSABILE COINVOLTI

CRONO -

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 PROGRAMMA 2007

Altro (AT) Altro

% ATTUAZIONE da realizzare - 0% MODALITA’ DI Questa azione non prevede risparmi

CALCOLO diretti di CO₂ pertanto non è quantificabile INTERAZIONE CON ER_04 - AT_01 - AT_02 - AT_03 ALTRE AZIONI

Energia da FER (MWh) N/A I risparmi di CO₂ sono indiretti in quanto questa azione incide sull’efficacia di altre Risparmio RISULTATI N/A ad essa correlate i cui benefici sono invece energetico (MWh) direttamente calcolabili Riduzione emissioni N/A (tCO2)

Non sono previsti finanziamenti per Nessun costo previsto per FINANZIAMENTI COSTI PREVISTI questa azione l'Amministrazione

Questa azione non prevede riduzioni dirette di emissioni ma potrà essere garantita in fase di MONITORAGGIO monitoraggio analizzandone l'adesione tra la popolazione

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

7. MONITORAGGIO DEL PIANO

Il monitoraggio consiste nelle attività atte al controllo dell'evoluzione del PAES che comprende l'andamento della situazione energetica del Comune e lo stato di avanzamento dell'implementazione delle azioni e delle misure, ai fini di rilevare eventuali problemi e di adottare eventualmente misure di ri-orientamento. Come vedremo nel paragrafo 7.2, il PAES prevede, rispetto agli impegni assunti con la Comunità Europea, di effettuare con cadenza biennale dall’approvazione del Piano un report di monitoraggio per verificare l’attuazione delle azioni previste e l’evoluzione del quadro emissivo rispetto agli obiettivi stabiliti per la riduzione delle emissioni di CO2. Questa fase di monitoraggio permette di verificare l’efficacia delle azioni previste ed eventualmente di introdurre le correzioni/integrazioni/aggiustamenti ritenuti necessari per meglio orientare il raggiungimento dell’obiettivo. Tale attività biennale permette di ottenere quindi un continuo miglioramento del ciclo Plan, Do, Check, Act (pianificazione, esecuzione, controllo, azione).

7.1. La raccolta dei dati per il monitoraggio

Così come già svolto per la redazione del BEI al 2007 e 2012, per poter monitorare l’evolversi della situazione emissiva comunale è necessario disporre di anno in anno dei dati relativi ai consumi, i consumi possono essere archiviati su specifici modelli di calcolo per poter essere consultabili in ogni momento, i consumi che dovranno essere aggiornati con cadenza annuale sono relativi a:  Consumi elettrici e termici degli edifici pubblici e dell'illuminazione pubblica;  Consumi del parco veicolare comunale e, in caso di variazione, del trasporto pubblico;  Consumi di gas naturale e di energia elettrica dell’intero territorio comunale. L’Amministrazione Comunale dovrà quindi continuare a registrare i consumi diretti di cui è responsabile e richiedere annualmente i dati dei distributori di energia elettrica e gas naturale, l'aggiornamento dei dati nelle apposite banche dati dovrà essere di semplice attuazione ed sarà auspicabile che entrambi gli uffici (ragioneria e lavori pubblici) dovranno essere al corrente delle azioni di recupero ed archiviazione dei dati utili al monitoraggio del PAES. E' fondamentale quindi che già in fase di approvazione del PAES vengano coinvolti ulteriormente gli uffici preposti in modo da avviare fin da subito le fasi di aggiornamento e monitoraggio del piano.

7.2. Fasi del Monitoraggio

I firmatari del Patto sono tenuti a presentare una "Relazione di Attuazione" ogni secondo anno successivo alla presentazione del PAES "per scopi di valutazione, monitoraggio e verifica". Tale Relazione di Attuazione deve includere un inventario aggiornato delle emissioni di CO2 (Inventario di Monitoraggio delle Emissioni, IME) che deve essere predisposto almeno dopo quattro anni dall'approvazione del PAES. Le autorità locali sono invitate a elaborare un IME e presentarlo almeno ogni quattro anni, ovvero presentare alternativamente ogni due anni una "Relazione d’Intervento" – senza IME" - (anni 2, 6, 10, 14…) e una "Relazione di Attuazione" – con IME (anni 4, 8, 12, 16…). Programmiamo quindi di rispettare queste indicazioni come da cronoprogramma in Figura 39. Figura 39. Crono-programma per il monitoraggio

La Relazione di Attuazione contiene informazioni quantificate sulle misure messe in atto, i loro effetti sul consumo energetico e sulle emissioni di CO2 e un’analisi del processi di attuazione del PAES, includendo misure correttive e

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile preventive ove richiesto. La Relazione d’Intervento contiene informazioni qualitative sull’attuazione del PAES. Comprende un’analisi della situazione e delle misure qualitative, correttive22.

7.3. Il Monitoraggio delle azioni

Nel momento in cui l’Amministrazione Comunale deciderà di implementare una delle azioni previste dal PAES, sarà necessario documentare il più possibile nel dettaglio la misura o l’iniziativa effettuata. Gli indicatori utili al monitoraggio delle azioni sono indicati nella sezione "monitoraggio" di ogni scheda di azione. Per quanto riguarda le azioni sul patrimonio pubblico, il monitoraggio risulta essere di semplice attuazione, in quanto l’Ente, essendo diretto interessato, sarà al corrente dell’entità dei progetti approvati. Inoltre sarà possibile effettuare un controllo sulla loro efficacia, valutando i risparmi energetici effettivamente conseguiti, deducibili dal monitoraggio effettuato sui consumi di edifici pubblici, illuminazione pubblica e parco veicolare pubblico. Le azioni puntuali o di promozione volte a ridurre le emissioni dovute al settore residenziale dovranno invece essere valutate a diversi livelli. Allo stesso tempo è fondamentale che il Comune mantenga il dialogo con gli stakeholder locali, avendo così modo di verificare l’attuazione di eventuali azioni, anche nel caso in cui per tali soggetti non sia stato possibile includere interventi specifici nella fase di stesura del PAES. Resta comunque sempre necessario in ultima analisi interpretare gli andamenti dei consumi riscontrati mediante la raccolta dati oggetto del precedente paragrafo, per verificare se le azioni attivate stiano producendo gli effetti previsti dal PAES in termini quantitativi.

22 JRC - Linee guida "Come sviluppare un piano di azione per l’energia sostenibile - paes"

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

8. DIAGNOSI ENERGETICA SU EDIFICI COMUNALI

8.1. La diagnosi leggera tramite il software SEAS3

L’incarico di redazione del PAES prevede la redazione di un servizio integrativo consistente nella redazione di diagnosi energetiche “leggere” sugli edifici comunali che risultavano tra i più energivori dell’intero patrimonio edilizio comunale nell’anno 2012, preso come anno di riferimento per l’IBE (Inventario Base delle Emissioni) del PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile). Tabella 43. Consumo in percentuale sul totale di ogni edificio pubblico (valori arrotondati) Consumi Totali Percentuale sui consumi Edificio Indirizzo (MWh) (%) Municipio (Villa Eger) Via G. Sarto N. 31 227 10,64%

Barchessa e serra Zorzi Via G. Sarto N. 31 156 7,32%

Centro culturale Via Giuseppe Sarto N. 10 56 2,61%

Villa Carraro Via Schiavonesca N. 13 207 9,71%

Magazzino comunale Via Don Gnocchi 2 0,08%

Impianti sportivi tennis & calcio Vallà Via Capitello N. 3 67 3,13%

Impianti sportivi di Spineda Via Rosina N. 8 52 2,43%

Palestra di Riese Pio X Via Don Gnocchi 180 8,45%

Impianti sportivi di Riese Pio X Via Don Gnocchi 236 11,06%

Palestra di Poggiana Via Brigata Martiri Del Grappa N. 7 159 7,46% Scuola Primaria di Poggiana & mensa Via Brigata Martiri Del Grappa N. 5

Scuola Primaria di Spineda Via Cendrole N. 68 86 4,03%

Scuola Primaria di Vallà Via E. Toti N. 8 169 7,92%

Scuola Secondaria Via Monte Tomba N. 1 233 10,91%

Scuola Primaria di Riese Pio X Via Merry Del Val N. 8 304 14,25%

Totale complessivo 2.135 100%

Come si vede nella tabella, l’Amministrazione ha deciso di utilizzare il servizio aggiuntivo per la redazione della diagnosi energetica leggera di sei edifici:  Municipio;  Palestra di Riese Pio X;  Impianti sportivi di Riese Pio X;  Palestra di Poggiana;  Scuola Secondaria;  Scuola Primaria di Riese Pio X. Per questi edifici si è proceduto quindi alla redazione di un’analisi più approfondita mediante diagnosi energetica compiuta in forma “leggera” utilizzando il software SEAS3 - Semplified Energy Auditing Software - sviluppato dal Dipartimento di Ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni (DESTEC) dell’Università di Pisa in collaborazione con ENEA. Il software risponde all’attuale contesto normativo, in particolar modo alla direttiva europea

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2012/27/EU ed al d.lgs. 102/2014, di recepimento della direttiva, che prevedono l’utilizzo della procedura di diagnosi energetica per le grandi imprese (art. 8 del decreto 102/2014) e per riqualificare gli edifici della Pubblica Amministrazione. Il software è stato impiegato non per redigere l’intera diagnosi ma per predisporre e poi analizzare gli output di consumo energetico, base per la successiva formulazione della diagnosi. Come indicato nel sito internet dell’ENEA da cui è possibile scaricare il software gratuitamente (www.enea.it):

Il software prevede l’inserimento dei dati suddivisi in quattro macro sezioni:  Anagrafica e contesto geografico,  Profili di utilizzo e caratterizzazione dell’involucro,  Impianto di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria,  Fatturazioni energetiche e confronti con fabbisogni calcolati. La prima sezione richiede l’inserimento di dati generali dell’edificio e della sua ubicazione, per identificare la zona climatica ed i valori relativi alla temperatura esterna. La seconda sezione individua, per ogni zona, i profili di utilizzo (profilo presenze, accensione riscaldamento, chiusura oscuranti, apertura finestre), le dispersioni per trasmissione (pareti opache, superfici vetrate e ponti termici strutture opache) e le ventilazione/apporti interni (infiltrazioni e ventilazioni, fabbisogno acqua calda sanitaria, carichi termici non gratuiti, illuminazione ed altri carichi elettrici). Tramite l’analisi dei dati di input viene calcolato un bilancio energetico complessivo della zona, comprensivo di fattori di utilizzazione e correttivi, per tener conto degli apporti gratuiti e del regime di attenuazione e di intermittenza. Figura 40. Schermata dal SEAS3 relativa alle dispersioni / apporti energetici

Gli elementi che intervengono nella stesura del bilancio sono:  Carichi interni non gratuiti,  Carichi interni persone,  Apporti solari pareti opache,

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 Apporti solari finestre,  Perdite di ventilazione (naturale e meccanica),  Perdite di trasmissione opache,  Perdite di trasmissione finestre,  Perdite per ponti termici,  Perdite per infiltrazioni. La terza sezione determina, per ogni zona, il fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria, sulla base delle normative vigenti (serie UNI/TS 11300). Vengono richiesti i dati di: caratterizzazione dell’impianto, emissione, regolazione, distribuzione riscaldamento, distribuzione acqua calda sanitaria, accumuli, solare termico, generazione riscaldamento, generazione acqua calda sanitaria, generazione aria primaria e fotovoltaico. L’output che ne deriva è la stima dei consumi energetici relativa agli impianti elettrici (espressi in kWhe) e al servizio di riscaldamento, di ACS, di aria primaria e di cottura (espressi in kWh). Il risultato è una tabella relativa alla zona che riporta i consumi suddivisi per vettori energetici (elettrico, gas naturale, gasolio, GPL, pellet, cippato, legname, olio combustibile, teleriscaldamento e altro combustibile). Figura 41. Tabella di output della diagnosi tramite SEAS3

L’ultima sezione è relativa alla fatturazione delle spese energetiche, suddivisa per i vettori energetici riportati nella sezione precedente. Tramite l’inserimento delle fatturazioni dell’energia è possibile redare un confronto con i consumi da audit, in modo da valutare la bontà dell’analisi svolta. A valle delle analisi sopra descritte si è provveduto a completare le diagnosi mediante l’individuazione di possibili interventi di efficientamento energetico e la simulazione della riduzione in termini di consumo, del costo e dei tempi di ritorno dell’investimento.

8.2. La diagnosi leggera condotta sugli edifici pubblici di Riese Pio X

Operativamente, nel caso degli edifici di Riese Pio X oggetto di diagnosi si è proceduto come di seguito descritto:  Prima di tutto si sono raccolte le informazioni di carattere generale e sui consumi come da scheda tecnico – descrittiva sopra richiamata  Si è poi fatto un sopralluogo conoscitivo presso gli edifici, volto a conoscere più da vicino sia gli aspetti tecnologici- impiantistici che quelli architettonici e di involucro  Successivamente si è proceduto con il caricamento nel SEAS3 delle informazioni raccolte che hanno portato ad ottenere l’analisi energetica degli edifici  Infine, si sono ipotizzati e calcolati gli interventi di efficientamento energetico che è possibile intraprendere andando così a completare la diagnosi energetica.

8.2.1. Risultati della diagnosi energetica effettuata sul municipio

Il municipio di Riese Pio X è stato costruito nel XVIII secolo ed ha subito interventi di ristrutturazione della copertura delle ali est ed ovest, delle opere murarie, degli intonaci, degli affreschi esterni e delle opere in pietra. La struttura dell’edificio è costituita da muratura in mattone pieno, pietrame, intonaco interno ed esterno, per uno spessore medio di 45 cm (vedi scheda tecnico - anagrafica compilata in data 14/03/2016 e planimetrie allegate). Nello sviluppo della diagnosi leggera non sono state determinate delle zone di differenti caratteristiche, in quanto si ritiene che il comportamento energetico della struttura sia omogeneo e che i profili di utilizzo siano gli stessi per gli uffici.

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Figura 42. Municipio

L’analisi condotta tramite SEAS3 ha evidenziato quanto di seguito descritto. L’intera struttura si compone di un involucro, opaco e trasparente, che rappresenta la maggior causa di dissipazione termica del sistema, confermando caratteristiche prestazionali inferiori rispetto ai valori specifici di dispersione al metro quadro di casi simili. Tabella 44. Tabella dispersioni involucro

Fabbisogno energetico totale della sezione 1 - pre intervento Apporti Carichi Carichi Apporti Perdite di Perdite di Perdite di Perdite Perdite Fabbisogno solari int. non int. solari ventilazio pareti trasm. ponti per infiltra- netto di Mese pareti gratuiti persone infissi ni opache finestre termici zione risc. opache (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) Gennaio 1468 614 3396 3190 -5136 -47739 -7596 -520 -16599 -24790 Febbraio 1336 554 4677 4173 -4000 -39590 -6251 -426 -13619 -19324 Marzo 1468 614 6610 5419 -2863 -34056 -5249 -353 -11275 -14894 Aprile 1424 594 7183 5399 -1272 -21589 -3137 -203 -6496 -7700 Maggio 1468 614 8782 6272 -446 -12750 -1636 -94 -3004 -2899 Giugno 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Luglio 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Agosto 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Settembre 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Ottobre 1468 614 5974 5199 -1124 -20349 -2925 -186 -5952 -7266 Novembre 1424 594 3299 3048 -2897 -33431 -5187 -347 -11096 -16174 Dicembre 1468 614 3115 2978 -4519 -44076 -6981 -475 -15173 -22688 Totale 11523 4811 43035 35679 -22257 -253578 -38962 -2605 -83213 -115734

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Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre 40000 20000 0 -20000 -40000 -60000 -80000 -100000 Carichi int. non gratuiti (kWh) Carichi int. persone (kWh) Apporti solari pareti opache (kWh) Apporti solari infissi (kWh) Perdite di ventilazioni (kWh) Perdite di pareti opache (kWh) Perdite di trasm. finestre (kWh) Perdite ponti termici (kWh) Perdite per infiltra- zione (kWh)

I consumi da audit denotano un maggior fabbisogno di gas naturale rispetto al vettore elettricità, ciò rappresenta una consuetudine, sia perché i consumi per il riscaldamento sono i più rilevanti in queste zone climatiche, sia per la qualità stessa dell’energia di cui si tratta, infatti la conversione dell’energia termica è più soggetta a perdite rispetto all’utilizzo di quella elettrica. Il rapporto tra consumi elettrici e consumi termici è pari a 0,22, rapporto nella media rispetto ai profili d’utilizzo ed alla potenza installata. I consumi elettrici sono da imputare principalmente alle macchine da ufficio (computer, stampanti, fax, plotter, ecc.), all’illuminazione e all’impianto di condizionamento estivo dell’aria. Tabella 45. Tabella consumi elettrici e termici calcolati da software SEAS3 Consumi energetici totali Mese Elettrico Gas naturale (kWh) (kWh) Gennaio 2437 37244 Febbraio 2225 29993 Marzo 2308 24347 Aprile 2157 13799 Maggio 2130 6357 Giugno 5473 287 Luglio 8969 296 Agosto 5519 296 Settembre 2023 287 Ottobre 2195 12961 Novembre 2268 24942 Dicembre 2406 34135 Totale 40110 184943 Dall’analisi dei dati si può notare quindi che i consumi elettrici sono abbastanza elevati in valore assoluto, anche se congruenti con le dimensioni dell’edificio e soprattutto con l’utilizzo che se ne fa. Non potendo valutare un’installazione fotovoltaica per diminuire la richiesta energetica alla rete, visti i vincoli storico-artistici dell’edificio, si può pensare solo di ottimizzare i consumi grazie a delle buone pratiche degli utilizzatori, e magari agendo sui corpi illuminanti. Per quanto riguarda il consumo termico appare predominante la dispersione dovuta alla trasmissione di calore attraverso le superfici opache e trasparenti: le pareti perimetrali e la copertura non presentano uno strato isolante, mentre le finestre hanno telaio in legno e vetro singolo e dalla tavola 2a.1 abaco fotografico si rileva che alcune di queste risultano in cattivo stato di conservazione. Oltre ad una notevole dispersione termica bisogna tener conto anche di un generatore termico obsoleto: è presente una caldaia a metano installata nel 1989, con prestazioni di lunga inferiori rispetto alla tecnologia attuale a condensazione. Con tali premesse gli interventi più interessanti in termini di razionalizzazione ed efficientamento potrebbero essere: 1. Coibentazione della copertura, in modo da ridurre le dispersioni dell’involucro opaco, 2. Sostituzione degli infissi, in modo da ridurre le dispersioni dell’involucro trasparente,

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3. Sostituzione del generatore ed installazione di valvole termostatiche, in modo da migliorare le prestazioni di generazione ed emissione per il riscaldamento, A parte la già citata sostituzione degli infissi, non si ritiene di dover agire in altro modo per le perdite dovute al ricambio d’aria degli ambienti. L’installazione di Unità di Trattamento dell’Aria - UTA per riscaldamento, purificazione e ricambio d’aria richiederebbe di rivoluzionare completamente l’impianto esistente, eventualmente escludendo i condizionatori dell’aria già esistenti, e ricavare degli spazi utili alle canalizzazioni, con spese ingiustificate rispetto al risultato ottenibile in termini energetici e di confort. Agli interventi già citati si può aggiungere un’altra azione importante, che riguarda l’efficientamento dell’illuminazione dei locali, magari grazie all’impiego di tecnologia a led. Questa azione può richiedere o meno un leggero intervento a livello di impianto elettrico, quindi va elaborata in seguito ad un rilievo tecnico di dettaglio, ed ha il vantaggio di poter essere valutata con un’ottica più ampia, pensando ad una fornitura unica per più stabili, in modo da accorciare i tempi di ritorno. In ogni caso i tempi di ritorno dell’investimento normalmente sono piuttosto brevi. Oltretutto il nuovo Conto Termico appoggia economicamente anche questo tipo di interventi, nel caso di Pubblica Amministrazione. Si rimanda alla scheda d’azione per gli aspetti di risparmio energetico e di riduzione della CO2.

Risultati della diagnosi

Analizziamo prima i singoli interventi come se venissero eseguiti in modo indipendente l’uno dall’altro e poi andiamo invece a valutare uno scenario nel quale tali interventi vengano effettuati tutti assieme contemporaneamente. Nella valutazione degli interventi di efficientamento si è ritenuto opportuno non evidenziare gli investimenti caratterizzati da tempi di ritorno dell’investimento superiori ai 25 anni. In questi casi, infatti, sebbene il risparmio energetico in valore assoluto sia comunque presente, non può rappresentare da solo il motivo per affrontare la spesa. Segnaliamo comunque anche tali azioni di efficientamento perché all’interno di un’azione più complessa e completa - per esempio utilizzando i dispositivi di sicurezza già preventivati - l’intervento diventerebbe meno oneroso.

INTERVENTO 1: Coibentazione della copertura

La copertura lignea non presenta strati di isolamento, si ipotizza quindi un isolamento a livello del sottotetto ligneo, in concomitanza con l’intervento pianificato di consolidamento strutturale (tavola E.1c.1 tavola di progetto). Il costo prospettato è relativo al solo progetto di efficientamento energetico di isolamento del controsoffitto, sono quindi scorporate le opere di risanamento strutturale pertinenti alla copertura, quali la rimozione di travi e tavolato, la demolizione della canna fumaria, la fornitura del tavolato di irrigidimento in legno, del profilo angolare e dei tiranti, la sostituzione di architravi, la ricostruzione delle teste delle travi, le prove di carico e la pavimentazione della mansarda. Tali opere sono previste invece nell’elaborato ER. 3a.0 del progetto preliminare dei lavori di conservazione e restauro, unitamente alle opere di consolidamento di murature e fondazioni, nel quale gli interventi di ristrutturazione strutturale della copertura prevedono un costo sommario di circa 140'000 euro. Tabella 46. Stima tecnico economica dell’intervento Intervento 1: coibentazione copertura Pre intervento Post intervento Risparmio / Risparmio / Tempo di Costo (euro) (kWh) (kWh) anno (kWh) anno (euro) ritorno Consumo 184943 145474 39468 3292 70000 21,26 metano (kWh) Il costo è talmente elevato da scoraggiare tale intervento, se trattato singolarmente. Tuttavia, all’interno di una visione globale, val la pena di valutarne la realizzazione: gli interventi sull’involucro sono quelli più duraturi e sono necessari per l’utilizzo stesso della struttura. INTERVENTO 2: Sostituzione degli infissi

Gli infissi presenti non vertono in buono stato di conservazione e sono costituiti da materiali con pessime prestazioni energetiche: se ne prevede la sostituzione nel rispetto delle partiture e dei sistemi di apertura presenti, in quanto risultano vincolati dalla sovraintendenza, così come progettato nell’elaborato ER. 3a.0 del progetto preliminare dei lavori di conservazione e restauro.

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Tabella 47. Stima tecnico economica dell’intervento Intervento 2: sostituzione degli infissi Pre intervento Post intervento Risparmio / Risparmio / Costo (euro) (kWh) (kWh) anno (kWh) anno (euro) Consumo 184943 175834 9109 760 120000 metano (kWh) Anche in questo caso valgono le stesse considerazioni del caso precedente.

INTERVENTO 3: Sostituzione del generatore ed installazione di valvole termostatiche

La caldaia, installata nel 1989, è a metano e sicuramente non sfrutta il recupero della condensazione, inoltre i rendimenti termici di conversione sono molto migliorati in questo lasso di tempo. L’unione dell’intervento di sostituzione della caldaia ed installazione di valvole termostatiche comporta un notevole risparmio di energia termica, limitando i consumi dovuti ad un pessimo rendimento del generatore di calore ed ottimizzando la distribuzione dell’energia termica attraverso i terminali. Tabella 48. Stima tecnico economica dell’intervento Intervento 3: sostituzione generatore ed installazione valvole termostatiche Pre intervento Post intervento Risparmio / Risparmio / Tempo di Costo (euro) (kWh) (kWh) anno (kWh) anno (euro) ritorno Consumo 184943 129628 55315 4614 35000 7,58 metano (kWh) SCENARIO CUMULATIVO DEGLI INTERVENTI 1, 2, 3: coibentazione della copertura, sostituzione degli infissi, sostituzione delle caldaie, installazione di valvole termostatiche sui radiatori

Tipicamente in queste analisi vige il principio olistico: il risultato di tutti gli interventi messi assieme è diverso della somma dei risultati dei singoli interventi, quindi sarebbe semplicistico fare la media dei tempi di ritorno degli investimenti. Abbiamo quindi simulato la presenza di tutti i miglioramenti per avere un risultato più attendibile. Tabella 49. Stima tecnico economica dell’intervento Intervento 1, 2 e 3 Pre intervento Post intervento Risparmio / Risparmio / Costo (euro) (kWh) (kWh) anno (kWh) anno (euro) Consumo 184943 81051 103892 8667 225000 metano (kWh)

Trattandosi di spese sostenute per la cittadinanza, il costo dell’investimento risulta accettabile. E’ molto utile ricordare che tutti gli interventi proposti possono godere di incentivi statali, quali il Conto Termico ed i TEE - Titoli di Efficienza Energetica, oltre ad altre forme di incentivi quali i finanziamenti strutturali regionali. Grazie a questi finanziamenti / incentivi i costi possono cambiare, riducendosi in modo anche significativo. Si rimanda pertanto ad una valutazione anche di questi incentivi per verificare l’eventuale riduzione dei costi dell’investimento.

8.2.2. Risultati della diagnosi energetica effettuata sulla palestra di Riese Pio X

La palestra di Riese Pio X è stata costruita nel 1985 e non è stata oggetto di interventi relativi all’involucro, mentre nel 2012 è stato sostituito il precedente generatore di calore alimentato a gasolio con un generatore a gas metano. La struttura dell’edificio è costituita da muratura in blocchi ed intonaco interno ed esterno, per uno spessore medio di 33 cm (vedi scheda tecnico - anagrafica compilata in data 22/03/2016). Nello sviluppo della diagnosi leggera non sono state determinate delle zone di differenti caratteristiche, in quanto si ritiene che il comportamento energetico della struttura sia omogeneo e che i profili di utilizzo siano gli stessi sia per la palestra che per gli spogliatoi.

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Figura 43. Palestra

L’analisi condotta tramite SEAS3 ha evidenziato quanto di seguito descritto. L’intera struttura si compone di un involucro, opaco e trasparente, che rappresenta la maggior causa di dissipazione termica del sistema, assieme alle perdite per infiltrazione d’aria. Le caratteristiche prestazionali dell’involucro edilizio sono in linea con altri edifici della zona con la stessa destinazione d’uso. Tabella 50. Tabella dispersioni involucro

Fabbisogno energetico totale della sezione 1 - pre intervento Apporti Carichi Carichi Apporti Perdite di Perdite di Perdite di Perdite Perdite Fabbisogno solari int. non int. solari ventilazio pareti trasm. ponti per infiltra- netto di Mese pareti gratuiti persone infissi ni opache finestre termici zione risc. opache (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) Gennaio 1624 2466 4824 4579 -15930 -29210 -7379 -527 -28171 -27133 Febbraio 2757 3424 8634 7242 -15328 -29795 -7555 -535 -28608 -24874 Marzo 3042 3791 13046 9157 -10828 -24900 -6400 -440 -23528 -17401 Aprile 2947 3669 15080 9091 -4632 -14700 -3910 -249 -13309 -7245 Maggio 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Giugno 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Luglio 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Agosto 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Settembre 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Ottobre 3042 3791 11238 8897 -4060 -13571 -3646 -227 -12123 -6771 Novembre 2947 3669 5920 5413 -10960 -24488 -6288 -433 -23163 -19764 Dicembre 1443 2272 4177 4110 -13394 -25695 -6514 -462 -24679 -23555 Totale 17800 23083 62920 48489 -75133 -162358 -41693 -2873 -153581 -126743

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Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre 40000 20000 0 -20000 -40000 -60000 -80000 -100000 Carichi int. non gratuiti (kWh) Carichi int. persone (kWh) Apporti solari pareti opache (kWh) Apporti solari infissi (kWh) Perdite di ventilazioni (kWh) Perdite di pareti opache (kWh) Perdite di trasm. finestre (kWh) Perdite ponti termici (kWh) Perdite per infiltra- zione (kWh)

Il rapporto tra consumi elettrici e consumi termici è pari a 0,26, che rappresenta un valore congruo ai profili d’utilizzo. E’ interessante notare l’andamento dei consumi, che per quanto riguarda il calore segue l’andamento stagionale, con i classici picchi invernali, mentre per quanto riguarda la componente elettrica mantiene una certa costanza al passare dei mesi. Questo risultato è concorde con l’uso intensivo che si fa dei locali, e quindi dell’illuminazione interna, in tutto l’arco dell’anno anche nelle ore serali. Vista la presenta dei climatizzatori, esiste poi una sorta di compensazione all’avvicinarsi della stagione calda, tra i minori consumi per l’illuminazione e la maggiore spesa energetica per il raffrescamento. Tabella 51. Tabella consumi elettrici e termici calcolati da software SEAS3 Consumi energetici totali Mese Elettrico Gas naturale (kWh) (kWh) Gennaio 2614 31025 Febbraio 3354 28443 Marzo 3516 19899 Aprile 3231 8288 Maggio 3113 5 Giugno 3016 5 Luglio 3113 5 Agosto 3113 5 Settembre 3016 5 Ottobre 3323 7746 Novembre 3462 22600 Dicembre 2391 26934 Totale 37261 144958 Per quanto riguarda il consumo termico appare predominante la dispersione dovuta alla trasmissione di calore attraverso le superfici opache: le pareti perimetrali e la copertura non presentano uno strato isolante. Non si ritiene necessario invece in prima battuta un intervento sull’impianto termico. E’ presente una caldaia a condensazione a metano, installata nel 2012, con un rendimento pari al 99%, ed un sistema di emissione a ventilconvettori e bocchette sulle tribune, i quali rappresentano il sistema più adatto per questo tipo di locali in virtù della bassa inerzia termica che presentano. Con tali premesse gli interventi più interessanti in termini di razionalizzazione ed efficientamento potrebbero essere: 1. Coibentazione dei muri perimetrali, in modo da ridurre le dispersioni dell’involucro opaco, 2. Coibentazione della copertura, in modo da ridurre le dispersioni dell’involucro opaco. Anche in questo caso poi valgono le considerazioni espresse nella relazione precedente circa l’opportunità di agire sull’illuminazione interna: serve un rilievo tecnico mirato per capire se sono necessari interventi a livello elettrico, ma i tempi di ritorno dell’investimento sono sempre piuttosto brevi visto il grande risparmio che la tecnologia a led permette di ottenere rispetto agli altri tipi di lampade. Per una valutazione puntuale si consiglia però di trattare più edifici comunali contemporaneamente.

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Si rimanda alla scheda d’azione per gli aspetti di risparmio energetico e di riduzione della CO2.

Risultati della diagnosi

Analizziamo prima i singoli interventi come se venissero eseguiti in modo indipendente l’uno dall’altro e poi andiamo invece a valutare uno scenario nel quale tali interventi vengano effettuati tutti assieme contemporaneamente. Come detto in precedenza nella valutazione degli interventi di efficientamento si è ritenuto opportuno non evidenziare gli investimenti caratterizzati da tempi di ritorno dell’investimento superiori ai 25 anni, ma solo segnalare le azioni di efficientamento e i relativi costi.

INTERVENTO 1: Coibentazione dei muri perimetrali

La stratigrafia delle pareti perimetrali non assicura un buon livello di isolamento per la climatizzazione invernale; in compenso garantisce un discreto livello di comfort interno per la climatizzazione estiva grazie alla sua massa, pari a 320 kg/mq. Infatti le pareti massive, come quelle in oggetto, presentano valori di massa superficiale e di trasmittanza termica periodica buona, ossia si riscontrano notevoli caratteristiche di attenuazione e di sfasamento dell’onda termica. Si ipotizza quindi la coibentazione delle pareti tramite la posa di uno strato di polistirene espanso EPS 100 dello spessore di 15 cm, così come previsto dall’elaborato ER. 1 a.0 del progetto preliminare degli interventi di efficienza e risparmio energetico. Tabella 52. Stima tecnico economica dell’intervento Intervento 1: coibentazione muri perimetrali Pre intervento Post intervento Risparmio / Risparmio / Costo (euro) (kWh) (kWh) anno (kWh) anno (euro) Consumo 144958 129756 15202 1268 100000 metano (kWh) Il costo è talmente elevato da scoraggiare tale intervento, se trattato singolarmente. Tuttavia, all’interno di una visione globale, val la pena di valutarne la realizzazione: gli interventi sull’involucro sono quelli più duraturi e visto l’efficientamento tecnologico già affrontato si denota la volontà di utilizzo dell’edificio nel tempo.

INTERVENTO 2: Coibentazione della copertura

La stratigrafia della copertura presenta uno spessore inferiore ai 20 cm ed uno strato isolante scadente di spessore 8 cm, si ritiene quindi necessario un intervento per migliorare le prestazioni energetiche in regime estivo ed invernale: si ipotizza la coibentazione delle pareti tramite la posa di uno strato di polistirene espanso dello spessore di 15 cm, così come previsto dall’elaborato ER. 1 a.0 degli interventi di efficienza e risparmio energetico. Tabella 53. Stima tecnico economica dell’intervento Intervento 2: coibentazione copertura Pre intervento Post intervento Risparmio / Risparmio / Costo (euro) (kWh) (kWh) anno (kWh) anno (euro) Consumo 144958 123588 21370 1783 130000 metano (kWh) E’ giusto notare comunque che un edificio di questo tipo è soggetto a forti apporti termici e di umidità interni, visto che al suo interno si pratica attività fisica. Un buon isolamento diminuirebbe molto la necessità di riscaldamento, ma aumenterebbe in parte la richiesta di trattamento e condizionamento dell’aria. Il bilancio globale resterebbe comunque positivo. SCENARIO CUMULATIVO DEGLI INTERVENTI 1 e2: Coibentazione dei muri perimetrali e coibentazione della copertura

Nell’ambito dell’efficientamento energetico, normalmente il risultato di tutti gli interventi messi assieme è diverso della somma dei risultati dei singoli interventi, quindi sarebbe scorretto calcolare la media dei tempi di ritorno degli investimenti. Abbiamo quindi simulato la presenza di tutti i miglioramenti per avere un risultato più attendibile.

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Tabella 54. Stima tecnico economica dell’intervento Intervento 1 e 2: coibentazione muri perimetrali e copertura Pre intervento Post intervento Risparmio / Risparmio / Costo (euro) (kWh) (kWh) anno (kWh) anno (euro) Consumo 144958 108386 36572 3051 230000 metano (kWh) Il costo dell’investimento pensato per ridurre i consumi termici è notevolmente alto, e difficilmente giustificabile a bilancio, pur trattandosi di spese sostenute per un bene pubblico. D’altra parte l’edificio è già stato interessato da interventi, in particolare sugli impianti, che l’hanno reso più efficiente. Mentre a livello elettrico, ed al netto di un’analisi più approfondita da fare sull’illuminazione, il costo ed il relativo tempo di ritorno risulta molto accettabile. E’ molto utile ricordare, però, che tutti gli interventi proposti possono godere di incentivi statali, quali il Conto Termico ed i TEE - Titoli di Efficienza Energetica, oltre ad altre forme di incentivi quali i finanziamenti strutturali regionali. Grazie a questi finanziamenti / incentivi i costi possono cambiare, riducendosi in modo anche significativo. Si rimanda pertanto ad una valutazione anche di questi incentivi per verificare l’eventuale riduzione dei costi dell’investimento.

8.2.3. Risultati della diagnosi energetica effettuata sugli impianti sportivi di Riese Pio X

Gli impianti sportivi di Riese Pio X sono stati costruiti nel 1983 e non sono stati oggetto di interventi nel corso degli anni. La struttura dell’edificio degli spogliatoi è costituita da telaio in calcestruzzo, muratura in blocchi ed intonaco interno ed esterno, per uno spessore medio di 28 cm (vedi scheda tecnico - anagrafica compilata in data 23/03/2016). Nello sviluppo della diagnosi leggera dell’edificio non sono state determinate delle zone di differenti caratteristiche, in quanto si ritiene che il comportamento energetico della struttura sia omogeneo e che i profili di utilizzo siano gli stessi per tutti gli spogliatoi. Inoltre sono stati valutati separatamente i consumi elettrici derivanti dall’illuminazione serale relativi ai campi sportivi: nonostante il contatore sia unico per spogliatoi e campi, l’utilizzo è differente, quindi la disamina è stata valutata a parte. Figura 44. Impianti sportivi

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L’analisi condotta tramite SEAS3 ha evidenziato quanto di seguito descritto. L’intera struttura si compone di un involucro, opaco e trasparente, che rappresenta la maggior causa di dissipazione termica del sistema, assieme alle perdite per infiltrazione d’aria. Tabella 55. Tabella dispersioni involucro

Fabbisogno energetico totale della sezione 1 - pre intervento Apporti Carichi Carichi Apporti Perdite di Perdite di Perdite di Perdite Perdite Fabbisogno solari int. non int. solari ventilazio pareti trasm. ponti per infiltra- netto di Mese pareti gratuiti persone infissi ni opache finestre termici zione risc. opache (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) Gennaio 427 518 798 256 -4543 -9445 -1953 -374 -6615 -21045 Febbraio 387 468 1182 360 -3541 -7851 -1615 -307 -5427 -16546 Marzo 427 518 1844 518 -2570 -6806 -1376 -254 -4493 -12654 Aprile 414 501 2192 915 -1185 -4394 -852 -146 -2589 -6197 Maggio 404 518 2805 1127 -434 -2695 -478 -68 -1197 -2264 Giugno 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Luglio 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Agosto 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Settembre 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Ottobre 427 518 1553 740 -1051 -4162 -798 -134 -2372 -6032 Novembre 414 501 799 251 -2607 -6678 -1351 -250 -4422 -13509 Dicembre 427 518 712 234 -4013 -8739 -1799 -342 -6047 -19160 Totale 3328 4059 11885 4402 -19944 -50770 -10222 -1876 -33162 -97405

Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre 10000 5000 0 -5000 -10000 -15000 -20000 -25000 Carichi int. non gratuiti (kWh) Carichi int. persone (kWh) Apporti solari pareti opache (kWh) Apporti solari infissi (kWh) Perdite di ventilazioni (kWh) Perdite di pareti opache (kWh) Perdite di trasm. finestre (kWh) Perdite ponti termici (kWh) Perdite per infiltra- zione (kWh)

Evidentemente in questo caso abbiamo una struttura caratterizzata da un utilizzo che si distingue dai precedenti. Avrebbe delle similitudini con la palestra, ma la necessità di distinguere i consumi degli impianti sportivi veri e propri dall’edificio dedicato agli spogliatoi esalta la sproporzione tra consumi elettrici e termici che lo caratterizzano, il cui rapporto infatti è pari a 0,05.

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Tabella 56. Tabella consumi elettrici e termici calcolati da software SEAS3, rispettivamente spogliatoi e campi sportivi Consumi energetici totali Consumi energetici totali Mese Elettrico Gasolio Elettrico (kWh) (kWh) Mese (kWh) Gennaio 956 35442 Gennaio 4901 Febbraio 822 28526 Febbraio 4428 Marzo 799 22857 Marzo 4901 Aprile 653 12451 Aprile 4743 Maggio 558 5477 Maggio 4588 Giugno 412 1 Giugno 4379 Luglio 426 1 Luglio 4524 Agosto 426 1 Agosto 4524 Settembre 412 1 Settembre 4379 Ottobre 661 11830 Ottobre 4901 Novembre 789 23313 Novembre 4743 Dicembre 918 32331 Dicembre 4901 Totale 7832 172230 Totale 55911 Dalla disamina dei dati si può notare quindi che i consumi elettrici relativi agli spogliatoi non sono elevati, mentre quelli relativi ai campi sportivi sono notevoli, e congruenti con l’utilizzo pomeridiano e serale. Da quanto si può ipotizzare da audit, risulta che l’edificio è utilizzato per circa 48 ore alla settimana in fascia diurna - serale e i campi sportivi utilizzano energia elettrica in fascia serale, pertanto si ritiene di scarsa utilità l’installazione di un impianto fotovoltaico, dato che solo una percentuale inferiore al 10% dell’energia prodotta verrebbe sfruttata in autoconsumo. Per quanto riguarda il consumo termico appare predominante la dispersione dovuta alla trasmissione di calore attraverso le superfici opache: le pareti perimetrali e la copertura non presentano uno strato isolante. In ogni caso, oltre ai deficit della struttura, è evidente che forti consumi sono imputabili all’uso di acqua calda sanitaria per le continue e quotidiane docce degli atleti. In questo caso il sole può offrire un ottimo supporto grazie all’installazione di pannelli solari termici e di un accumulo termico di dimensioni adeguate per limitare i cicli di accensione e spegnimento della caldaia. A proposito della caldaia, in fase di audit ci è stata segnalata la presenza di una caldaia a gasolio del 1983, quindi piuttosto obsoleta e inadeguata. In base agli spazi disponibili in centrale termica possiamo ipotizzare l’installazione di una caldaia a condensazione e di un accumulo termico da 500 litri. Per quanto riguarda i forti consumi elettrici dovuti all’illuminazione del campo di calcio e dei campi da tennis, è il caso di approfondire se si possono sostituire i fari presenti con corpi illuminanti a led, che però devono garantire un adeguato illuminamento del terreno di gioco in modo diffuso, evitando eccessive concentrazioni di luce. Trovato il prodotto adatto si può fare una valutazione sui tempi di ritorno, come indicato nei casi precedenti. Si ricorda inoltre che tutti gli impianti di illuminazione esterna, sia pubblici che privati, devono rispettare i requisiti stabiliti dalla L.R. 17/2009 per la riduzione dell’inquinamento luminoso. Pertanto, anche in considerazione dell’assenza del Piano dell'Illuminazione per il Contenimento dell'Inquinamento Luminoso (PICIL), gli apparecchi in funzione negli impianti sportivi andrebbero verificati anche da questo punto di vista. Con tali premesse gli interventi più interessanti in termini di razionalizzazione ed efficientamento potrebbero essere: 3. Coibentazione dei muri perimetrali, in modo da ridurre le dispersioni dell’involucro opaco, 4. Coibentazione della copertura, in modo da ridurre le dispersioni dell’involucro opaco, 5. Sostituzione del generatore ed installazione di valvole termostatiche, in modo da migliorare le prestazioni relative all’utilizzo del vettore energia per il riscaldamento 6. Installazione di pannelli solari termici e di un accumulo termico, per sfruttare l’apporto del sole, soprattutto per l’acqua calda sanitaria. Trattandosi di locali fortemente interessati da vapore e umidità non si ritiene di contrastare le attuali perdite per il ricambio dell’aria, anche perché si rischierebbe, al contrario, di accentuare il fenomeno di formazione di muffe per scarsa ventilazione. Si rimanda alla scheda d’azione per gli aspetti di risparmio energetico e di riduzione della CO2.

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Risultati della diagnosi Analizziamo prima i singoli interventi come se venissero eseguiti in modo indipendente l’uno dall’altro e poi andiamo invece a valutare uno scenario nel quale tali interventi vengano effettuati tutti assieme contemporaneamente.

INTERVENTO 1: Coibentazione dei muri perimetrali La stratigrafia delle pareti perimetrali non assicura un buon livello di isolamento né per la climatizzazione invernale né per la climatizzazione estiva, a causa dello scarso spessore e della mancanza di strati isolanti. Tabella 57. Stima tecnico economica dell’intervento Intervento 1: coibentazione muri perimetrali Pre intervento Post intervento Risparmio / Risparmio / Tempo di Costo (euro) (kWh) (kWh) anno (kWh) anno (euro) ritorno Consumo 172230 145972 26257 2190 17500 7,99 gasolio (kWh) INTERVENTO 2: Coibentazione della copertura

Tabella 58. Stima tecnico economica dell’intervento Intervento 2: coibentazione copertura Pre intervento Post intervento Risparmio / Risparmio / Tempo di Costo (euro) (kWh) (kWh) anno (kWh) anno (euro) ritorno Consumo 172230 139430 32800 2736 25000 9,14 gasolio (kWh)

INTERVENTO 3: Sostituzione del generatore ed installazione di valvole termostatiche La caldaia, installata nel 1983, è a gasolio e sicuramente non sfrutta il recupero della condensazione. Oltre al costo della sostituzione della caldaia bisogna aggiungere il costo per portare l’allacciamento del metano nei locali, che comunque non dovrebbe essere proibitivo. L’unione dell’intervento di sostituzione della caldaia ed installazione di valvole termostatiche comporta un notevole risparmio di energia termica, limitando i consumi dovuti ad un pessimo rendimento del generatore di calore ed ottimizzando la distribuzione dell’energia termica attraverso i terminali. Tabella 59. Stima tecnico economica dell’intervento Intervento 3: sostituzione generatore ed installazione valvole termostatiche Pre intervento Post intervento Risparmio / Risparmio / Tempo di Costo (euro) (kWh) (kWh) anno (kWh) anno (euro) ritorno Consumo 172230 105466 66764 5569 25000 4,49 gasolio (kWh)

INTERVENTO 4: Installazione di pannelli solari termici e di un accumulo termico Viste le dimensioni del tetto piano degli spogliatoi, si può ipotizzare l’installazione di 8 pannelli solari termici della dimensione di circa 2 mq ciascuno, inclinati di 30° rispetto all’orizzontale ed orientati a sud, e di un accumulo da 500 litri, per integrare il più possibile la produzione di acqua calda sanitaria. Tabella 60. Stima tecnico economica dell’intervento

Intervento 4: installazione impianto solare termico Pre intervento Post intervento Risparmio / Risparmio / Tempo di Costo (euro) (kWh) (kWh) anno (kWh) anno (euro) ritorno Consumo 172230 156982 15248 4574 20000 4,37 gasolio (kWh) SCENARIO CUMULATIVO DEGLI INTERVENTI 1, 2, 3, 4: coibentazione delle pareti verticali e della copertura, sostituzione delle caldaie, installazione di valvole termostatiche e pannelli solari termici

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Come abbiamo già detto, in queste analisi vige il principio olistico: il risultato di tutti gli interventi messi assieme è diverso della somma dei risultati dei singoli interventi, quindi sarebbe fuorviante calcolare la media dei tempi di ritorno degli investimenti. Abbiamo quindi simulato la presenza di tutti i miglioramenti per avere un risultato più attendibile. Tabella 61. Stima tecnico economica dell’intervento Intervento 1, 2, 3 e 4 Pre intervento Post intervento Risparmio / Risparmio / Tempo di Costo (euro) (kWh) (kWh) anno (kWh) anno (euro) ritorno Consumo 172230 31161 141069 11768 87500 7,44 gasolio (kWh) E’ molto utile ricordare, anche in questo caso, che tutti gli interventi proposti possono godere di incentivi statali, quali il Conto Termico ed i TEE - Titoli di Efficienza Energetica, oltre ad altre forme di incentivi quali i finanziamenti strutturali regionali. Grazie a questi finanziamenti / incentivi i costi ed i relativi tempi di ritorno possono cambiare, riducendosi in modo anche significativo. Si rimanda pertanto ad una valutazione anche di questi incentivi per verificare l’eventuale riduzione dei costi e dei relativi tempi di ritorno dell’investimento.

8.2.4. Risultati della diagnosi energetica effettuata sulla palestra di Poggiana

La palestra di Poggiana è stata costruita nel 1990 e non è stata oggetto di interventi relativi all’involucro, mentre nel 2008 è stato sostituito il precedente generatore di calore alimentato a gasolio con un generatore a gas metano, generatore comune per palestra e scuola elementare limitrofa. La struttura dell’edificio è costituita da muratura in blocchi forati da 29 cm ed intonaco interno ed esterno, per uno spessore medio di 33 cm (vedi elaborato ER. 1 a.0 degli interventi di efficienza e risparmio energetico). Nello sviluppo della diagnosi leggera sono state determinate delle zone di differenti caratteristiche, corrispondenti alla zona spogliatoi – uffici e palestra, in quanto si ritiene che nonostante il comportamento energetico della struttura sia omogeneo, i profili di utilizzo e le attività interne siano diversi. Per una lettura più scorrevole dell’analisi, di seguito chiameremo sezione 1 il corpo palestra settentrionale (evidenziato con il colore verde) e sezione 2 il corpo spogliatoi - uffici meridionale (evidenziata con il colore rosso). Figura 45. Palestra

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L’analisi condotta tramite SEAS3 ha evidenziato quanto di seguito descritto. In entrambe le sezioni le maggiori perdite energetiche sono da associare alla dissipazione termica delle superfici opache e alle perdite per infiltrazione d’aria, seguite come entità dalle perdite delle zone trasparenti. Le caratteristiche prestazionali dell’involucro edilizio sono in linea con altri edifici della zona con la stessa destinazione d’uso. Tabella 62. Tabella dispersioni involucro sezione 1

Fabbisogno energetico totale della sezione 1 - pre intervento Apporti Carichi Carichi Apporti Perdite di Perdite di Perdite di Perdite Perdite Fabbisogno solari int. non int. solari ventilazio pareti trasm. ponti per infiltra- netto di Mese pareti gratuiti persone infissi ni opache finestre termici zione risc. opache (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) Gennaio 185 1726 863 5368 -5632 -11428 -3606 -880 -12594 -10726 Febbraio 306 2397 1611 10446 -5408 -11675 -3698 -895 -12813 -9281 Marzo 335 2654 2567 16922 -3795 -9813 -3150 -741 -10608 -5845 Aprile 163 1284 1555 10257 -795 -2939 -975 -214 -3056 -369 Maggio 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Giugno 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Luglio 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Agosto 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Settembre 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Ottobre 168 1327 1065 6954 -693 -2726 -913 -196 -2800 -894 Novembre 325 2568 1079 6825 -3853 -9647 -3094 -729 -10439 -7698 Dicembre 165 1591 734 4557 -4734 -10067 -3188 -772 -11052 -9383 Totale 1647 13547 9474 61328 -24909 -58295 -18624 -4427 -63362 -44196 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre 30000 20000 10000 0 -10000 -20000 -30000 -40000 Carichi int. non gratuiti (kWh) Carichi int. persone (kWh) Apporti solari pareti opache (kWh) Apporti solari infissi (kWh) Perdite di ventilazioni (kWh) Perdite di pareti opache (kWh) Perdite di trasm. finestre (kWh) Perdite ponti termici (kWh) Perdite per infiltra- zione (kWh)

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Tabella 63. Tabella dispersioni involucro sezione 2

Fabbisogno energetico totale della sezione 2 - pre intervento Carichi Carichi Apporti Apporti Perdite di Perdite di Perdite di Perdite Perdite Fabbisogno int. non int. solari solari ventilazio pareti trasm. ponti per infiltra- netto di Mese gratuiti persone pareti infissi ni opache finestre termici zione risc. (kWh) (kWh) opache (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) Gennaio 99 1631 332 1121 -643 -4407 -1022 -318 -3571 -7549 Febbraio 78 1263 425 1163 -428 -3115 -725 -224 -2511 -4937 Marzo 71 1165 566 1084 -252 -2189 -514 -154 -1733 -3034 Aprile 55 902 561 689 -86 -1057 -255 -71 -798 -1149 Maggio 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Giugno 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Luglio 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Agosto 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Settembre 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Ottobre 57 932 372 933 -75 -983 -239 -65 -732 -947 Novembre 83 1353 289 886 -307 -2581 -606 -182 -2046 -3930 Dicembre 99 1631 293 1071 -565 -4047 -941 -291 -3264 -6798 Totale 543 8877 2838 6946 -2356 -18379 -4303 -1306 -14654 -28344 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre 5000

0

-5000

-10000

-15000 Carichi int. non gratuiti (kWh) Carichi int. persone (kWh) Apporti solari pareti opache (kWh) Apporti solari infissi (kWh) Perdite di ventilazioni (kWh) Perdite di pareti opache (kWh) Perdite di trasm. finestre (kWh) Perdite ponti termici (kWh) Perdite per infiltra- zione (kWh)

Il rapporto tra consumi elettrici e consumi termici è pari a 0,06, un valore che attesta consumi elettrici moderati, o, al contrario, consumi termici eccessivi. E’ interessante notare l’andamento dei consumi, che per quanto riguarda il calore segue l’andamento stagionale, con i classici picchi invernali, mentre per quanto riguarda la componente elettrica mantiene una certa costanza al passare dei mesi. Questo risultato è concorde con l’uso intensivo che si fa dei locali, e quindi dell’illuminazione interna, in tutto l’arco dell’anno anche nelle ore serali.

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Tabella 64. Tabella consumi elettrici e termici calcolati da software SEAS3 Consumi energetici totali Mese Elettrico Gas naturale (kWh) (kWh) Gennaio 434 22570 Febbraio 498 21444 Marzo 545 15569 Aprile 529 1671 Maggio 530 5 Giugno 515 5 Luglio 530 5 Agosto 530 5 Settembre 515 5 Ottobre 545 3057 Novembre 529 17475 Dicembre 417 19722 Totale 6119 101534 Per quanto riguarda il consumo termico appare predominante la dispersione dovuta alla trasmissione di calore attraverso le superfici opache: le pareti perimetrali e la copertura non presentano uno strato isolante. Non si ritiene necessario invece in prima battuta un intervento sul generatore di calore: è presente una caldaia a condensazione a metano, installata nel 2008, ad elevato rendimento. Per quanto riguarda invece il sistema di emissione, sono presenti dei pannelli radianti a soffitto a bassa temperatura che non riescono a soddisfare le esigenze termiche: per portare a regime la temperatura dell’ambiente sono necessarie diverse ore di funzionamento degli stessi, in particolare nelle sezioni di notevole volume, quale la palestra. Oltretutto un sistema radiante richiede una accensione continua per limitare le perdite e ottimizzarne l’impiego, mentre, da indicazioni fornite tramite la scheda tecnica, l’accensione avviene solo dalle 9 alle 22. Sembrerebbe più opportuno adottare una forma di riscaldamento più snella e versatile, per esempio attraverso ventilconvettori a sofitto, contraddistinti da bassa inerzia termica. In questo modo si potrebbero sfruttare i condotti dell’acqua già esistenti nel soffitto, provenienti dai collettori generali, per alimentare tali macchine. Non è opportuno invece modificare la situazione nella zona spogliatoi e uffici. Con tali premesse gli interventi più interessanti in termini di razionalizzazione ed efficientamento potrebbero essere: 7. Coibentazione dei muri perimetrali, in modo da ridurre le dispersioni dell’involucro opaco, 8. Coibentazione della copertura, in modo da ridurre le dispersioni dell’involucro opaco, 9. Installazione di un sistema di emissione a ventilconvettori della sezione 1, in modo da ridurre i tempi di accensione dell’impianto di riscaldamento. Anche in questo caso poi valgono le considerazioni espresse nelle altre diagnosi circa l’opportunità di agire sull’illuminazione interna: serve un rilievo tecnico mirato per capire se sono necessari interventi a livello elettrico, ma i tempi di ritorno dell’investimento sono sempre piuttosto brevi visto il grande risparmio che la tecnologia a led permette di ottenere rispetto agli altri tipi di lampade. Oltretutto siamo in presenza di uno sfruttamento intensivo dei locali, che rappresenta la condizione migliore per generare risparmio con l’illuminazione. Si rimanda alla scheda d’azione per gli aspetti di risparmio energetico e di riduzione della CO2.

Risultati della diagnosi Analizziamo prima i singoli interventi come se venissero eseguiti in modo indipendente l’uno dall’altro e poi andiamo invece a valutare uno scenario nel quale tali interventi vengano effettuati tutti assieme contemporaneamente. Come detto in precedenza nella valutazione degli interventi di efficientamento si è ritenuto opportuno non evidenziare gli investimenti caratterizzati da tempi di ritorno dell’investimento superiori ai 25 anni, ma solo segnalare le azioni di efficientamento e i relativi costi.

INTERVENTO 1: Coibentazione dei muri perimetrali La stratigrafia delle pareti perimetrali non assicura un buon livello di isolamento né per la climatizzazione invernale, né per la climatizzazione estiva. Si ipotizza quindi la coibentazione delle pareti tramite la posa di uno strato di polistirene

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile espanso EPS 100 dello spessore di 15 cm, così come previsto dall’elaborato ER. 1 a.0 del progetto preliminare degli interventi di efficienza e risparmio energetico. Tabella 65. Stima tecnico economica dell’intervento Intervento 1: coibentazione muri perimetrali Pre intervento Post intervento Risparmio / Risparmio / Costo (euro) (kWh) (kWh) anno (kWh) anno (euro) Consumo 101534 86636 14898 1243 42000 metano (kWh) Rispetto al risparmio economico ottenibile, il costo dell’intervento è troppo elevato, se trattato singolarmente. Tuttavia, all’interno di una visione globale, val la pena di valutarne la realizzazione: gli interventi sull’involucro sono quelli più duraturi e visto l’intenzione espressa di modificare gli impianti ciò comporterebbe un ulteriore diminuzione dei consumi.

INTERVENTO 2: Coibentazione della copertura La stratigrafia della copertura non presenta uno strato isolante, si ritiene quindi necessario un intervento per migliorare le prestazioni energetiche in regime estivo ed invernale: si ipotizza la coibentazione delle pareti tramite la posa di uno strato di lana di roccia dello spessore di 8 cm, così come previsto dall’elaborato ER. 1 a.0 degli interventi di efficienza e risparmio energetico. Tabella 66. Stima tecnico economica dell’intervento Intervento 2: coibentazione copertura Pre intervento Post intervento Risparmio / Risparmio / Costo (euro) (kWh) (kWh) anno (kWh) anno (euro) Consumo 101534 80978 20555 1715 54000 metano (kWh) Dalla scheda tecnico-anagrafica forniteci risulta l’intenzione di intervenire anche sull’amianto in copertura: ciò comporterebbe ovviamente una diminuzione dei costi sia per la coibentazione che per l’intervento sull’impianto di emissione, se non altro per una ottimizzazione delle spese per la sicurezza. E’ giusto notare comunque che anche in questo caso l’edificio è soggetto a forti apporti termici e di umidità interni, dovuti all’attività fisica che vi si pratica. Un buon isolamento diminuirebbe la necessità di riscaldamento, ma aumenterebbe in parte la richiesta di trattamento e condizionamento dell’aria. Il bilancio globale resterebbe comunque positivo.

INTERVENTO 3: Installazione di ventilconvettori a soffitto della sezione 1 L’attuale sistema di emissione è costituito da pannelli radianti a soffitto, per i quali è necessario attivare per parecchie ore il generatore, in quanto il tempo di reazione è più lento rispetto agli altri sistemi di emissione. Si ipotizza quindi l’installazione di ventilconvettori ad aria nella zona della palestra, per ridurre il tempo di utilizzo del vettore termico. Tabella 67. Stima tecnico economica dell’intervento

Intervento 3: installazione ventilconvettori Pre intervento Post intervento Risparmio / Risparmio / Tempo di Costo (euro) (kWh) (kWh) anno (kWh) anno (euro) ritorno Consumo 101534 86894 14640 4392 35600 8,11 metano (kWh) Il costo dell’intervento può cambiare sensibilmente a seconda della necessità o meno di smantellare l’impianto radiante esistente, ma questo può essere valutato solo in una fase operativa.

SCENARIO CUMULATIVO DEGLI INTERVENTI 1, 2 e 3: Coibentazione dei muri perimetrali e della copertura, installazione di ventilconvettori a soffitto Nell’ambito dell’efficientamento energetico, normalmente il risultato di tutti gli interventi messi assieme è diverso della somma dei risultati dei singoli interventi, quindi sarebbe scorretto calcolare la media dei tempi di ritorno degli investimenti. Abbiamo quindi simulato la presenza di tutti i miglioramenti per avere un risultato più attendibile.

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Tabella 68. Stima tecnico economica dell’intervento

Intervento 1, 2 e 3: coibentazione muri perimetrali e copertura, installazione ventilconvettori a soffitto Pre intervento Post intervento Risparmio / Risparmio / Tempo di Costo (euro) (kWh) (kWh) anno (kWh) anno (euro) ritorno Consumo 101534 51441 50093 4179 93800 22,45 metano (kWh) Il costo dell’investimento pensato per ridurre i consumi termici non è troppo elevato, trattandosi di spese sostenute per un bene pubblico. E’ molto utile ricordare, però, che tutti gli interventi proposti possono godere di incentivi statali, quali il Conto Termico ed i TEE - Titoli di Efficienza Energetica, oltre ad altre forme di incentivi quali i finanziamenti strutturali regionali. Grazie a questi finanziamenti / incentivi i costi possono cambiare, riducendosi in modo anche significativo. Si rimanda pertanto ad una valutazione anche di questi incentivi per verificare l’eventuale riduzione dei costi dell’investimento.

8.2.5. Risultati della diagnosi energetica effettuata sulla Scuola Primaria di Riese Pio X

La Scuola Primaria di Riese Pio X è stata costruita in diverse fasi: nel 1933 è stata realizzata su due livelli l’ala orientale, contenente il corpo aule, nel 1970 tale sezione è stata prolungata per inserire ulteriori aule ed uno spazio mensa su un unico livello; infine nel 1999 è stata annessa l’ala settentrionale, costituita su due livelli e contenente aule al piano terra ed uffici amministrativi al piano primo. Inoltre negli ultimi anni la scuola è stata oggetto di interventi di efficientamento energetico: nel 2008 è stato installato un sistema di gestione del riscaldamento (telecontrollo) ed è stato installato un unico generatore di calore per servire scuola primaria e secondaria, inoltre nel 2012 sono stati sostituiti i serramenti con infissi in metallo e doppi vetri. La struttura dell’edificio è costituita da muratura in laterizio ed intonaco interno ed esterno (vedi scheda tecnico - anagrafica compilata in data 18/04/2016). Nello sviluppo della diagnosi leggera sono state determinate delle zone di differenti caratteristiche, corrispondenti alle tre fasi di costruzione della struttura, in quanto si ritiene che il comportamento energetico della struttura sia eterogeneo e che i profili di utilizzo siano diversi, soprattutto se si considerano quelli relativi al corpo aula e quelli relativi alle funzioni amministrative e direttive. Per una lettura più scorrevole dell’analisi, di seguito chiameremo sezione 1 il corpo aule orientale risalente al 1933 (evidenziato con il colore grigio), sezione 2 il corpo aule occidentale risalente al 1970 (evidenziata con il colore rosso) e sezione 3 il corpo aule e uffici risalente al 1999 (evidenziata con il colore verde). Figura 46 Scuola Primaria di Riese Pio X

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PIANO TERRA PIANO PRIMO

L’analisi condotta tramite SEAS3 ha evidenziato quanto di seguito descritto. Tabella 69. Tabella dispersioni involucro sezione 1

Fabbisogno energetico totale della sezione 1 - pre intervento Apporti Carichi Carichi Apporti Perdite di Perdite di Perdite di Perdite Perdite Fabbisogno solari int. non int. solari ventilazio pareti trasm. ponti per infiltra- netto di Mese pareti gratuiti persone infissi ni opache finestre termici zione risc. opache (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) Gennaio 274 1372 506 1893 -1358 -3898 -2510 -106 -10493 -14961 Febbraio 408 1693 789 2658 -1164 -3543 -2280 -95 -9490 -12280 Marzo 332 1406 873 2494 -612 -2239 -1442 -59 -5892 -6712 Aprile 270 1134 827 2009 -214 -1126 -727 -28 -2829 -2552 Maggio 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Giugno 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Luglio 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Agosto 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Settembre 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Ottobre 277 1172 637 2020 -192 -1046 -680 -26 -2592 -2292 Novembre 377 1588 480 1711 -723 -2568 -1663 -68 -6765 -8611 Dicembre 193 1032 375 1429 -973 -2927 -1889 -79 -7844 -11164 Totale 2131 9397 4485 14214 -5236 -17347 -11191 -462 -45905 -58572

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Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre 10000

5000

0

-5000

-10000

-15000

-20000 Carichi int. non gratuiti (kWh) Carichi int. persone (kWh) Apporti solari pareti opache (kWh) Apporti solari infissi (kWh) Perdite di ventilazioni (kWh) Perdite di pareti opache (kWh) Perdite di trasm. finestre (kWh) Perdite ponti termici (kWh) Perdite per infiltra- zione (kWh)

In questo caso la maggior causa di dissipazione termica del sistema, è rappresentata dalle perdite per infiltrazione (in particolare nella sezione 1), seguita da quelle dovute alle superfici opache e trasparenti della struttura. Le caratteristiche prestazionali globali dell’involucro edilizio sono in linea con altri edifici della zona con la stessa destinazione d’uso, pur con delle differenze non trascurabili tra le tre diverse sezioni. Tabella 70. Tabella dispersioni involucro sezione 2

Fabbisogno energetico totale della sezione 2 - pre intervento Carichi Carichi Apporti Apporti Perdite di Perdite di Perdite di Perdite Perdite Fabbisogno int. non int. solari solari ventilazio pareti trasm. ponti per infiltra- netto di Mese gratuiti persone pareti infissi ni opache finestre termici zione risc. (kWh) (kWh) opache (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) Gennaio 558 1829 1483 1937 -1658 -11364 -3975 -528 -14820 -27136 Febbraio 834 2258 2238 2789 -1419 -10393 -3623 -477 -13402 -22494 Marzo 682 1875 2350 2728 -743 -6718 -2315 -296 -8322 -12532 Aprile 553 1512 2107 2306 -256 -3564 -1195 -142 -3995 -4982 Maggio 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Giugno 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Luglio 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Agosto 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Settembre 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Ottobre 568 1562 1782 2144 -229 -3363 -1119 -130 -3660 -4613 Novembre 774 2117 1385 1772 -877 -7693 -2653 -340 -9554 -16066 Dicembre 393 1376 1115 1451 -1186 -8585 -2993 -395 -11078 -20346 Totale 4361 12529 12459 15128 -6368 -51680 -17873 -2310 -64830 -108170

Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre 20000

10000

0

-10000

-20000

-30000

-40000 Carichi int. non gratuiti (kWh) Carichi int. persone (kWh) Apporti solari pareti opache (kWh) Apporti solari infissi (kWh) Perdite di ventilazioni (kWh) Perdite di pareti opache (kWh) Perdite di trasm. finestre (kWh) Perdite ponti termici (kWh) Perdite per infiltra- zione (kWh)

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Tabella 71. Tabella dispersioni involucro sezione 3

Fabbisogno energetico totale della sezione 3 - pre intervento Carichi Carichi Apporti Apporti Perdite di Perdite di Perdite di Perdite Perdite Fabbisogno int. non int. solari solari ventilazio pareti trasm. ponti per infiltra- netto di Mese gratuiti persone pareti infissi ni opache finestre termici zione risc. (kWh) (kWh) opache (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) Gennaio 578 1829 807 763 -1330 -7986 -1325 -158 -8316 -15574 Febbraio 844 2258 1328 1325 -1152 -7292 -1218 -143 -7520 -12591 Marzo 675 1875 1564 1610 -623 -4685 -796 -89 -4669 -6689

Aprile 551 1512 1555 1617 -235 -2451 -433 -43 -2242 -2412

Maggio 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Giugno 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Luglio 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Agosto 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Settembre 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Ottobre 563 1562 1093 1105 -211 -2304 -406 -39 -2054 -2404

Novembre 771 2117 781 753 -725 -5367 -900 -102 -5361 -8868 Dicembre 415 1376 587 552 -955 -6023 -999 -118 -6216 -11697 Totale 4396 12529 7714 7725 -5230 -36107 -6076 -693 -36378 -60236

Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre 10000 5000 0 -5000 -10000 -15000 -20000 -25000 Carichi int. non gratuiti (kWh) Carichi int. persone (kWh) Apporti solari pareti opache (kWh) Apporti solari infissi (kWh) Perdite di ventilazioni (kWh) Perdite di pareti opache (kWh) Perdite di trasm. finestre (kWh) Perdite ponti termici (kWh) Perdite per infiltra- zione (kWh)

Come succede sempre nelle zone climatiche del nord Italia, i consumi termici sono predominanti rispetto a quelli elettrici, anche per le maggiori perdite di conversione e distribuzione che caratterizzano i primi rispetto ai secondi. Nel caso specifico il rapporto tra consumi elettrici e consumi termici è nella media dei consumi per la medesima tipologia di scuole della zona: tale valore normalmente è compreso tra 0,1 e 0,15, e nel caso in esame è 0,14.

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Tabella 72. Tabella consumi elettrici e termici calcolati da software SEAS3 Consumi energetici totali Mese Elettrico Gas naturale (kWh) (kWh) Gennaio 2251 73876 Febbraio 2962 63811 Marzo 3154 37153 Aprile 2984 15768 Maggio 3029 19 Giugno 5545 19 Luglio 6269 19 Agosto 4757 19 Settembre 4249 19 Ottobre 3057 14321 Novembre 3082 45085 Dicembre 1949 55144 Totale 43288 305252 Per quanto riguarda il consumo termico appare predominante la dispersione dovuta alla trasmissione di calore attraverso le superfici opache: le pareti perimetrali e la copertura non presentano uno strato isolante. Non si ritiene invece di dover intervenire sul generatore di calore, in quanto nel 2008 si è installata una caldaia interrata a metano che serve entrambe le scuole dell’istituto comprensivo, mentre si ritiene opportuno limitare le dispersioni di energia termica, attraverso i terminali, installando valvole termostatiche. Con tali premesse gli interventi più interessanti in termini di razionalizzazione ed efficientamento potrebbero essere: 10. Coibentazione dei muri perimetrali, in modo da ridurre le dispersioni dell’involucro opaco, 11. Coibentazione della copertura, in modo da ridurre le dispersioni dell’involucro opaco, 12. Installazione valvole di termoregolazione, in modo da migliorare le prestazioni relative all’utilizzo del vettore energia per il riscaldamento, Per quanto concerne l’illuminazione interna ed esterna, come nei casi precedenti, è necessario un rilievo tecnico mirato per capire se bisogna intervenire a livello elettrico per adattare l’esistente all’utilizzo della tecnologia led, comunque i tempi di ritorno dell’investimento sono sempre piuttosto brevi. Come sempre si consiglia di sfruttare un’economia di scala e trattare più edifici comunali contemporaneamente. Si rimanda alla scheda d’azione per gli aspetti di risparmio energetico e di riduzione della CO2.

Risultati della diagnosi

Analizziamo prima i singoli interventi come se venissero eseguiti in modo indipendente l’uno dall’altro e poi andiamo invece a valutare uno scenario nel quale tali interventi vengano effettuati tutti assieme contemporaneamente. Come detto in precedenza nella valutazione degli interventi di efficientamento si è ritenuto opportuno non evidenziare gli investimenti caratterizzati da tempi di ritorno dell’investimento superiori ai 25 anni, ma solo segnalare le azioni di efficientamento e i relativi costi.

INTERVENTO 1: Coibentazione dei muri perimetrali La stratigrafia delle pareti perimetrali non assicura un buon livello di isolamento né per la climatizzazione invernale, né per la climatizzazione estiva.

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Tabella 73. Stima tecnico economica dell’intervento Intervento 1: coibentazione muri perimetrali Pre intervento Post intervento Risparmio / Risparmio / Costo (euro) (kWh) (kWh) anno (kWh) anno (euro) Consumo 305252 274947 30305 2528 87500 metano (kWh) Il costo è talmente elevato da scoraggiare tale intervento, se trattato singolarmente. Tuttavia, all’interno di una visione globale, val la pena di valutarne la realizzazione: gli interventi sull’involucro sono quelli più duraturi e sono necessari per l’utilizzo stesso della struttura.

INTERVENTO 2: Coibentazione della copertura La stratigrafia della copertura delle sezioni 1 e 2 non presenta uno strato isolante, mentre è probabile che nella sezione 3 sia presente uno strato isolante, ma sarebbe ad ogni modo di qualità scadente rispetto a quelli presenti attualmente in commercio. Tabella 74. Stima tecnico economica dell’intervento Intervento 2: coibentazione copertura Pre intervento Post intervento Risparmio / Risparmio / Costo (euro) (kWh) (kWh) anno (kWh) anno (euro) Consumo 305252 279818 25434 2122 90000 metano (kWh) Anche in questo caso valgono le stesse considerazioni del caso precedente.

INTERVENTO 3: Installazione valvole termostatiche Le valvole termostatiche agiscono sulla portata di vettore energetico da far affluire a ciascun corpo scaldante in funzione della reale esigenza dell’ambiente in cui sono inserite, quindi permettono di diminuire, anche drasticamente, i cicli di accensione e spegnimento della caldaia con un notevole risparmio in termini energetici e quindi economici. Tabella 75. Stima tecnico economica dell’intervento Intervento 3: installazione valvole termostatiche Pre intervento Post intervento Risparmio / Risparmio / Tempo di Costo (euro) (kWh) (kWh) anno (kWh) anno (euro) ritorno Consumo 305252 265160 40092 12028 15000 1,25 metano (kWh)

SCENARIO CUMULATIVO DEGLI INTERVENTI 1, 2 e 3: Coibentazione dei muri perimetrali, coibentazione della copertura ed installazione valvole termostatiche Nell’ambito dell’efficientamento energetico, normalmente il risultato di tutti gli interventi messi assieme è diverso della somma dei risultati dei singoli interventi, quindi sarebbe scorretto calcolare la media dei tempi di ritorno degli investimenti. Abbiamo quindi simulato la presenza di tutti i miglioramenti per avere un risultato più attendibile. Tabella 76. Stima tecnico economica dell’intervento Intervento 1, 2 e 3: coibentazione muri perimetrali e copertura, installazione valvole termostatiche Pre intervento Post intervento Risparmio / Risparmio / Costo (euro) (kWh) (kWh) anno (kWh) anno (euro) Consumo 305252 209421 95831 7994 192500 metano (kWh) Il costo dell’investimento pensato per ridurre i consumi termici è abbastanza alto, e difficilmente giustificabile a bilancio, pur trattandosi di spese sostenute per un bene pubblico. D’altra parte l’edificio è già stato interessato da interventi, in particolare sugli impianti, che l’hanno reso più efficiente. Mentre a livello elettrico, ed al netto di un’analisi più approfondita da fare sull’illuminazione, il tempo di ritorno risulta molto accettabile. E’ molto utile ricordare, però, che tutti gli interventi proposti possono godere di incentivi statali, quali il Conto Termico ed i TEE - Titoli di Efficienza Energetica, oltre ad altre forme di incentivi quali i finanziamenti strutturali regionali. Grazie

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Comune di Riese Pio X Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile a questi finanziamenti / incentivi i costi possono cambiare, riducendosi in modo anche significativo. Si rimanda pertanto ad una valutazione anche di questi incentivi per verificare l’eventuale riduzione dei costi dell’investimento.

8.2.6. Risultati della diagnosi energetica effettuata sulla Scuola Secondaria di Primo Grado di Riese Pio X

La Scuola Secondaria di Primo Grado di Riese Pio X è stata costruita nel 1981 ed è stata oggetto di interventi di efficientamento energetico: nel 2008 è stato installato un sistema di gestione del riscaldamento (telecontrollo) ed è stato sostituito il generatore a gasolio con uno a metano, installato per servire scuola primaria e secondaria. La struttura dell’edificio è costituita da muratura in intonaco di calce e gesso, blocchi in laterizio forato per contro parete interna, polistirene espanso sinterizzato da 25 kg/mc in lastre, mattoni semipieni a doppia testa da 25 cm ed intonaco di cemento, sabbia e calce (vedi documento H – SCUOLA MEDIA RISPARMIO). Nello sviluppo della diagnosi leggera non sono state determinate delle zone di differenti caratteristiche, in quanto si ritiene che il comportamento energetico della struttura sia omogeneo e che i profili di utilizzo siano gli stessi per le aule scolastiche e le due aule riservate agli uffici amministrativi. Figura 47 Scuola Secondaria di Primo Grado di Riese Pio X

PIANO TERRA PIANO PRIMO

L’analisi condotta tramite SEAS3 ha evidenziato quanto di seguito descritto. Considerando globalmente l’involucro, quindi sommando le superfici disperdenti opache e trasparenti, si ottiene la maggiore causa di dissipazione termica del sistema. Altra quantità rilevante di calore viene dispersa per infiltrazione d’aria. Ad ogni modo le caratteristiche prestazionali dell’involucro opaco risultano in linea con altri edifici della zona con la stessa destinazione d’uso.

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Tabella 77. Tabella dispersioni

Fabbisogno energetico totale - pre intervento Apporti Carichi Carichi Apporti Perdite di Perdite di Perdite di Perdite Perdite Fabbisogno solari int. non int. solari ventilazio pareti trasm. ponti per infiltra- netto di Mese pareti gratuiti persone infissi ni opache finestre termici zione risc. opache (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) Gennaio 576 3712 1007 4042 -729 -7755 -9874 -563 -22154 -32889 Febbraio 939 5035 1610 6268 -670 -7475 -9493 -537 -21130 -28107 Marzo 909 4955 2021 7461 -437 -5712 -7189 -395 -15550 -18140 Aprile 774 4196 1923 5393 -180 -3163 -3898 -199 -7838 -7683 Maggio 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Giugno 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Luglio 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Agosto 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Settembre 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Ottobre 796 4336 1598 4897 -163 -2981 -3650 -183 -7182 -7035 Novembre 885 4795 1011 4023 -431 -5607 -7061 -389 -15302 -20237 Dicembre 464 3069 797 3234 -552 -6174 -7843 -444 -17466 -25872 Totale 5343 30098 9967 35319 -3162 -38866 -49009 -2711 -106622 -139963 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre 20000 10000 0 -10000 -20000 -30000 -40000 -50000 Carichi int. non gratuiti (kWh) Carichi int. persone (kWh) Apporti solari pareti opache (kWh) Apporti solari infissi (kWh) Perdite di ventilazioni (kWh) Perdite di pareti opache (kWh) Perdite di trasm. finestre (kWh) Perdite ponti termici (kWh) Perdite per infiltra- zione (kWh)

I consumi da audit denotano un maggior fabbisogno di gas naturale rispetto al vettore elettricità, come di consueto per questa zona climatica, e anche perché l’impiego di energia termica è più soggetto a maggiori dispersioni rispetto all’utilizzo di quella elettrica. Nel caso specifico il rapporto tra consumi elettrici e consumi termici è nella media dei consumi per la medesima tipologia di scuole della zona: tale valore normalmente è compreso tra 0,1 e 0,15, mentre nel caso in esame è 0,10.

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Tabella 78. Tabella consumi elettrici e termici calcolati da software SEAS3 Consumi energetici totali Mese Elettrico Gas naturale (kWh) (kWh) Gennaio 903 42306 Febbraio 1208 38397 Marzo 1272 26629 Aprile 1199 12410 Maggio 1197 13 Giugno 1164 13 Luglio 1197 13 Agosto 1197 13 Settembre 1164 13 Ottobre 1229 11423 Novembre 1243 27897 Dicembre 827 33376 Totale 13798 192501 Visto i consumi elettrici superiori a 10.000 kWh, e l’uso diurno dei locali, è corretto ipotizzare l’installazione di un impianto fotovoltaico destinato alla produzione di energia elettrica. L’amministrazione pubblica ha già previsto questa soluzione (vedi documento H – SCUOLA MEDIA RISPARMIO), immaginando l’installazione di un impianto di 10 kWp. Per quanto riguarda il consumo termico appare predominante la dispersione dovuta alla trasmissione di calore attraverso le superfici opache e trasparenti: le coperture non presentano uno strato isolante con prestazioni elevate, mentre gli infissi sono in metallo e vetro singolo. Ribadiamo poi quanto scritto in precedenza, cioè che non si ritiene di dover intervenire sul generatore di calore, in quanto nel 2008 si è installata una caldaia interrata a metano che serve entrambe le scuole dell’istituto comprensivo, mentre si ritiene opportuno limitare le dispersioni di energia termica, attraverso i terminali, installando valvole termostatiche. Con tali premesse gli interventi più interessanti in termini di razionalizzazione ed efficientamento potrebbero essere: 13. Coibentazione dei muri perimetrali, in modo da ridurre le dispersioni dell’involucro opaco, 14. Coibentazione della copertura, in modo da ridurre le dispersioni dell’involucro opaco, 15. Sostituzione dei serramenti, in modo da ridurre le dispersioni dell’involucro trasparente, 16. Installazione valvole di termoregolazione, in modo da migliorare le prestazioni relative all’utilizzo del vettore energia per il riscaldamento, Riprendendo poi il concetto già espresso più volte, tramite un rilievo tecnico mirato si può capire se sono necessari interventi a livello elettrico per la sostituzione delle lampade esistenti con altre a led. Comunque i tempi di ritorno di questo tipo di investimento. Si rimanda alla scheda d’azione per gli aspetti di risparmio energetico e di riduzione della CO2.

Risultati della diagnosi

Analizziamo prima i singoli interventi come se venissero eseguiti in modo indipendente l’uno dall’altro e poi andiamo invece a valutare uno scenario nel quale tali interventi vengano effettuati tutti assieme contemporaneamente. Come detto in precedenza nella valutazione degli interventi di efficientamento si è ritenuto opportuno non evidenziare gli investimenti caratterizzati da tempi di ritorno dell’investimento superiori ai 25 anni, ma solo segnalare le azioni di efficientamento e i relativi costi.

INTERVENTO 1: Coibentazione dei muri perimetrali La stratigrafia delle pareti perimetrali non assicura un ottimo livello di isolamento né per la climatizzazione invernale, né per la climatizzazione estiva, nonostante sia presente uno strato isolante in polistirene espanso. Si ipotizza quindi la coibentazione delle pareti tramite la posa di uno strato di polistirene espanso EPS 100 dello spessore di 10 cm, così come previsto dall’elaborato ER. 1 a.0 degli interventi di efficienza e risparmio energetico.

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Tabella 79. Stima tecnico economica dell’intervento Intervento 1: coibentazione muri perimetrali Pre intervento Post intervento Risparmio / Risparmio / Costo (euro) (kWh) (kWh) anno (kWh) anno (euro) Consumo 192501 170699 21802 1819 80000 metano (kWh) Il costo è talmente elevato da scoraggiare tale intervento, se trattato singolarmente, in quanto la trasmittanza termica delle pareti dello stato di fatto risulta discreta. Tuttavia, all’interno di una visione globale, val la pena di valutarne la realizzazione: gli interventi sull’involucro sono quelli più duraturi e visto l’efficientamento tecnologico già affrontato si denota la volontà di utilizzo dell’edificio nel tempo.

INTERVENTO 2: Coibentazione della copertura La stratigrafia della copertura delle sezioni non presenta uno strato isolante con prestazioni elevate, si ipotizza una coibentazione della stessa. Tabella 80. Stima tecnico economica dell’intervento Intervento 2: coibentazione copertura Pre intervento Post intervento Risparmio / Risparmio / Costo (euro) (kWh) (kWh) anno (kWh) anno (euro) Consumo 192501 173520 18981 1583 100000 metano (kWh) Per la copertura vale la stessa identica considerazione fatta nell’INTERVENTO 1 per la coibentazione delle pareti opache.

INTERVENTO 3: Sostituzione dei serramenti Gli infissi presenti non vertono in buono stato e sono costituiti da materiali con pessime prestazioni energetiche: si prevede la completa sostituzione con serramenti di migliori prestazioni energetiche, in alluminio a taglio termico e vetrocamera. La valutazione economica riportata è relativa al costo complessivo della sostituzione degli infissi, unitamente ai costi per la sicurezza, così come previsto dall’elaborato ER. 1 a.0 degli interventi di efficienza e risparmio energetico. Tabella 81. Stima tecnico economica dell’intervento Intervento 3: sostituzione serramenti Pre intervento Post intervento Risparmio / Risparmio / Costo (euro) (kWh) (kWh) anno (kWh) anno (euro) Consumo 192501 175333 17168 1432 210000 metano (kWh)

INTERVENTO 4: Installazione valvole termostatiche Come già espresso nel precedente caso, le valvole termostatiche agiscono sulla portata di vettore energetico da far affluire a ciascun corpo scaldante in funzione della reale esigenza dell’ambiente in cui sono inserite, quindi permettono di diminuire, anche drasticamente, i cicli di accensione e spegnimento della caldaia con un notevole risparmio in termini energetici e quindi economici. Le due scuole sono interessate dalla stessa caldaia, quindi è sufficiente agire sulla distribuzione per migliorare l’efficienza. Tabella 82. Stima tecnico economica dell’intervento Intervento 4: installazione valvole termostatiche Pre intervento Post intervento Risparmio / Risparmio / Tempo di Costo (euro) (kWh) (kWh) anno (kWh) anno (euro) ritorno Consumo 192501 161036 31465 2625 5500 2,10 metano (kWh)

SCENARIO CUMULATIVO DEGLI INTERVENTI 1, 2, 3, 4: Coibentazione dei muri perimetrali, coibentazione della copertura, sostituzione dei serramenti, installazione valvole termostatiche

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Nell’ambito dell’efficientamento energetico, normalmente il risultato di tutti gli interventi messi assieme è diverso della somma dei risultati dei singoli interventi, quindi sarebbe scorretto calcolare la media dei tempi di ritorno degli investimenti. Abbiamo quindi simulato la presenza di tutti i miglioramenti per avere un risultato più attendibile. Tabella 83. Stima tecnico economica dell’intervento Intervento 1, 2, 3 e 4 Pre intervento Post intervento Risparmio / Risparmio / Costo (euro) (kWh) (kWh) anno (kWh) anno (euro) Consumo 192501 103086 89416 7459 394800 metano (kWh) Il costo dell’investimento pensato per ridurre i consumi termici è abbastanza alto, pur trattandosi di spese sostenute per un bene pubblico. D’altra parte l’edificio è già stato interessato da interventi, in particolare sugli impianti, che l’hanno reso più efficiente. E’ molto utile ricordare, però, che tutti gli interventi proposti possono godere di incentivi statali, quali il Conto Termico ed i TEE - Titoli di Efficienza Energetica, oltre ad altre forme di incentivi quali i finanziamenti strutturali regionali. Grazie a questi finanziamenti / incentivi i costi possono cambiare, riducendosi in modo anche significativo. Si rimanda pertanto ad una valutazione anche di questi incentivi per verificare l’eventuale riduzione dei costi dell’investimento.

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ALLEGATO 01 - MODULO SEAP, INVENTARIO BASE DELLE EMISSIONI

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