la rivista della federazione italiana tiro con l’arco anno XLI - numero 5 - settembre-ottobre 2015

Mondiali 3D, Europei Campagna: l’Italia domina il medagliere!

Azzurri

Anno XLI - Roma - Settembre-Ottobre 2015 - n. 5 - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nº 46) art. 1 comma - DCB Roma 27/02/2004 nº 46) art. in L. 353/2003 (conv. - Spedizione in abbonamento postale D.L. 5 - Poste Italiane S.p.A. Anno XLI - Roma Settembre-Ottobre 2015 n. al Sambodromo editoriale ITALIA VINCENTE 5 IN CAMPO E FUORI...... 4 la rivista della federazione italiana tiro con l’arco anno XLI - numero 5 - settembre-ottobre 2015 di Mario Scarzella

rio 2016 test event settore giovanile L’ITALIA SI SCALDA GIOVANI TALENTI TOP AL SAMBODROMO...... 5 CRESCONO...... 46 di Andrea Gabardi storia Mondiali 3D, Europei Campagna: GOURMET coppa del mondo - finale LA BATTAGLIA DI CRÉCY l’Italia domina QUANTE SORPRESE ARCO LUNGO VS. il medagliere! A CITTÀ DEL MESSICO...... 10 CAVALLERIA PESANTE...... 48 di Andrea Cionci campionati mondiali 3d Azzurri ... UNA CASCATA DI MEDAGLIE 12 1 comma - DCB Roma 27/02/2004 nº 46) art. in L. 353/2003 (conv. - Spedizione in abbonamento postale D.L. 5 - Poste Italiane S.p.A. Anno XLI - Roma Settembre-Ottobre 2015 n. al Sambodromo di Guido Lo Giudice e Michele Corti arcieri giochi mondiali militari La Rivista della Federazione Italiana LE FRECCE TRICOLORE Tiro con l’arco N. 5 - settembre-ottobre 2015 BRILLANO IN COREA...... 20 di Matteo Oneto Direttore Guido Lo Giudice europei campagna 12 LA CAMPAGNA Collaboratori Michele Corti, Marco Callai, DI POLONIA...... 22 Matteo Oneto di Gabriele Giovine Segreteria di Redazione grand prix tiro di campagna Lucilla Muciaccia Bandion. i t L’ATTO FINALE!...... 27 Amministrazione, Redazione di Gabriele Giovine Prenotazione Pubblicità FITARCO - Via Vitorchiano, 115 campionati italiani campagna 00189 Roma SFIDE TRA I MONTI...... 28 Tel. 06.91516903/07-Fax 06.91516925 di Gabriele Giovine 20 Cell. 329.6555775 Il meglio e-mail: [email protected] campionati italiani targa Sito web: www.fitarco-italia.org TRICOLORI TINTI D’AZZURRO....34 della tradizione gastronomica ampezzana Progetto grafico e impaginazione di Guido Lo Giudice Aton immagine e comunicazione

tra sport, stelle e magia AZZURRINI ALLA BEITER...... 39 Stampa Union Printing - Viterbo comitati regionali finito di stampare DAL TERRITORIO...... 40 molte le proposte che cortina d’ampezzo offre agli amanti della buona tavola e delle dolomiti: nel mese di dicembre 2015 cene al chiaro di luna settore paralimpico escursioni con gli sci d’alpinismo o in motoslitta per assaporare le prelibatezze dei rifugi d’alta quota La riproduzione parziale o totale UN MOVIMENTO piatti tipici e a seguire visita all’osservatorio astronomico degli articoli è consentita solo IN CRESCITA...... 42 citando la fonte

preparazione atletica Anno XLI - N. 5 L’ATLETA ARCIERE: 34 Settembre-Ottobre 2015 ANALISI A 360°...... 44 iscrizione Tribunale di Roma @cORTinadOlOMiTi #MycORTina #cORTinadaMPEzzO #cORTinaGOURMET ViVi la tua Vacanza di Jacopo Cimarrusti n. 291 del 17/05/1988 a cortina d’ampezzo cORTinaaMPEzzOOfficialPaGE prenota online e risparmia @cORTinadOlOMiTi settembre-ottobre 2015 arcieri 3 editoriale rio 2016 test event ITALIA VINCENTE L’ITALIA SI SCALDA IN CAMPO E FUORI AL SAMBODROMO di Mario Scarzella Presidente Fitarco di Andrea Gabardi - Foto Dean Alberga

onclusa la stagione estiva, ci siamo già immersi nel la- rescono le aspettative per la XXXI oro saranno la più grande manifestazione La tentacolare metropoli di Rio de Janeiro voro che ci porterà fino ai Giochi Olimpici e Paralimpici edizione delle Olimpiadi estive, l’e- sportiva di sempre, che coinvolgerà oltre farà segnare anche un altro record: sarà la Cche si disputeranno tra meno di un anno in Brasile. Prima Cvento dei record, che si aprirà uffi- 10.500 atleti di 206 nazioni, suddivisi tra 42 prima città sudamericana a ospitare un’edi- però credo sia giusto fare un bilancio di quanto fatto dagli azzurri cialmente il 5 agosto 2016 al famosissimo discipline e 32 location differenti, gestite da zione delle Olimpiadi estive. Frattanto, dopo i negli eventi internazionali e dalle nostre Società in occasione dei stadio Maracanà: il Comitato Olimpico Inter- più di 45.000 volontari, provenienti da tutto problemi emersi durante i Mondiali di calcio Campionati che hanno salutato le gare all’aperto del 2015. nazionale prevede, infatti, che i Giochi verde- il mondo. del 2014, la capitale “sportiva” del Brasile si In previsione dell’appuntamento olimpico la Nazionale ha già prepara ad accogliere i Giochi con un Test sondato lo stadio di Rio de Janeiro, ennesima location storica, il Event, proprio come successo per “Londra Sambodromo, dove si è svolto il Test Event al termine del quale A meno di un anno dai Giochi Olimpici gli 2012”, quando con “London Prepares 2011” abbiamo ricavato indicazioni molto utili, sia per le condizioni di gli organizzatori avevano deciso di lanciare tiro, sia per le questioni logistiche, considerando che alle Olim- organizzatori sono a buon punto. Il Test un chiaro messaggio alla città, che si doveva piadi anche il minimo dettaglio fa la differenza. E per non lasciare Event ha messo in luce punti di forza e preparare per le Olimpiadi. Se Londra si pre- nulla al caso, il Responsabile Tecnico Wietse van Alten è tornato parava, Rio si sta riscaldando, come sugge- in Brasile con gli altri C.T. nel viaggio appositamente organizzato debolezza di un’altra location d’eccezione: risce il nome dell’evento di prova (“Aquece dal CONI. Rio”), c’est-à-dire che la fiamma si sta per Se gli arcieri olimpici sono pronti ad affrontare tutte le tappe di il tempio del celebrato e famosissimo accendere in città, mentre l’attesa continue- avvicinamento all’evento clou del quadriennio, compreso l’obiet- rà a crescere, diffondendo lo spirito olimpico tivo fondamentale di qualificare il terzetto femminile nella prossi- Carnevale di Rio nel mondo. ma tappa di Coppa del Mondo ad Antalya, la Nazionale 3D e tiro di campagna ha ribadito la sua grande competitività in ambito edizione della finale del Grand Prix tiro di campagna di Gualdo Gli azzurri al internazionale. Tadino, che ha ottenuto un enorme successo di partecipanti, Sambodromo al Test Event di Rio A Terni si è svolto un Mondiale 3D che rimarrà nella storia per la passando per i Tricolori Campagna ospitati nella splendida cor- de Janeiro bellezza dei luoghi di gara e la formidabile organizzazione curata nice del Lago Laceno, per concludere con i Campionati Italiani da Stefano Tombesi e dagli Arcieri Città di Terni, supportati da Targa di Torino, tra lo stadio Primo Nebiolo e le affascinanti fi- Fiamme Azzurre e Aeronautica per i trasporti. Anche il Presiden- nali nella Villa La Tesoriera, abbiamo assistito a sfide avvincenti te CONI Malagò e i Segretari CONI e CIP Fabbricini e De Sanctis tra grandi campioni e giovani emergenti. A tutti i Comitati Or- sono venuti a toccare con mano l’elevatissimo livello dell’even- ganizzatori i nostri complimenti per aver permesso ad arcieri, to. Gli arcieri si sono contesi i titoli iridati nel meraviglioso Parco tecnici ed accompagnatori di vivere al meglio giornate di alto della Cascata delle Marmore e l’Italia si è nuovamente distinta agonismo in luoghi spettacolari. Sforzi che sono stati ripagati dominando il medagliere. Come degno corollario delle presta- dalle prestazioni sul campo e ci riempie di orgoglio notare che zioni, un Village che, tra stand, ristoranti, spettacoli e sempre più giovani abbiano l’ambizione di calcare le orme dei tavole rotonde, ha coinvolto giornalmente l’intera cittadinanza fuoriclasse azzurri. ternana, portando al nostro sport un ritorno d’immagine eccel- Per questo il Settore Giovanile federale continua a lavorare su lente. E dopo il trionfo casalingo, è arrivato anche il primo posto più fronti: sul territorio, nei raduni, nel Progetto Talenti 2020 e nel medagliere in Polonia, in occasione degli Europei Campagna, nella Scuola Federale. Siamo certi che presto coglieremo i primi dove gli azzurri hanno confermato le qualità dei campioni e mo- frutti. L’impegno del nostro movimento è come sempre massi- strato la crescita di tanti giovani andati a medaglia. A tutti loro e male e ciò che abbiamo festeggiato in estate ci fa guardare con allo staff tecnico i nostri ringraziamenti per aver dato e ottenuto positività a quanto faremo in inverno. il massimo. Per il momento ci tengo ad augurare alla grande famiglia degli Quanto di buono fatto all’estero è naturalmente frutto del lavo- arcieri italiani, a nome mio e di tutta la dirigenza, i più sinceri ro svolto in ambito locale. I migliori atleti si sono infatti sfidati auguri per le feste natalizie, con la speranza che queste ci diano negli eventi federali che hanno come denominatore comune la forza necessaria per affrontare al meglio un 2016 ricco di sfi- un altissimo livello organizzativo grazie all’impegno delle So- de tanto difficili quanto stimolanti che, come sempre, vogliamo cietà coinvolte e dei Comitati Regionali. A partire dalla prima affrontare dando il massimo per non avere alcun rimpianto. •

4 arcieri settembre-ottobre 2015 settembre-ottobre 2015 arcieri 5

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I RISULTATI DEL TEST EVENT - Nel frat- tempo, i migliori arcieri del momento, dal 15 al 22 settembre 2015, si sono sfidati sulla linea di tiro che li ospiterà il prossimo anno, nel mitico Sambodromo, proprio là dove ogni anno vie- ne decretato il vincitore del Carnevale carioca. La gara si è svolta regolarmente, tra sensazio- ni generali molto positive (anche di Yuko Oda, probabile “Competition manager” di “Tokyo 2020”) e qualche impensabile sorpresa, dovu- ta all’emozione, che lascia aperta la speranza che l’imbattibile Corea del Sud non sia così invincibile, nonostante abbia padroneggiato la situazione ed il medagliere, come sempre. In questo senso, la vera notizia è stata, infatti, l’eliminazione ai quarti di finale della campio- nessa del mondo Ki Bo Bae nella competizio-

Sopra, a sinistra, David Vanessa Landi 8a (superata dalla vincitrice ai Pasqualucci in azione; a destra, Elisabetta Mijno quarti). Un’esperienza esaltante per la Sartori in gara sul campo delle finali. e soprattutto per le due junior che hanno po- A fianco, il Sambodromo visto dall’alto con il campo tuto calcare il palcoscenico più importante del delle finali e quello quadriennio… della ranking round. La campionessa del mondo Ki Bo Bae si è co- Sotto, a sinistra, in mira; a destra, munque rifatta nella competizione a squadre, Guendalina Sartori al tiro vincendo la medaglia d’oro contro l’Ucraina, con il coach Ilario Di Buò. l’outsider della gara, classificatasi decima a Nella pagina a fronte, in alto, Mauro Nespoli, Michele fine qualifica, ma capace di battere tutti gli av- Frangilli e Davi Pasqualucci versari, incluse le nostre azzurre, agli ottavi e il durante la gara a squadre; al fortissimo team USA (poi giunto 3° davanti alla centro, in mira; in basso, Vanessa Cina) in semifinale. Landi in mira L’altra notizia inaspettata è stata l’esclusione della squadra maschile coreana (giunta solo 18a) dalla fase a scontri, a causa di un vizio di forma (uno score non compilato correttamen-

ne poi vinta dalla compagna di squadra Choi Misun (Kor), davanti a Tan Ya-Ting (Tpe), Ma- ckenzie Brown (Usa) e Kaori Kawanaka (Jpn). L’Italia, era naturalmente presente con il ter- zetto maschile Mauro Nespoli, Michele Fran- gilli e David Pasqualucci che hanno ottenuto i tre pass olimpici e il titolo di vicecampioni del mondo a Copenaghen, insieme a Guenda- lina Sartori, che ai Mondiali ha conquistato il pass individuale per l’Italia, affiancata da due grandi talenti della Nazionale Giovanile, che avevano però già esordito con profitto con la Nazionale maggiore. Questa giovanissima squadra italiana ha fatto segnare dei risultati incoraggianti, con Lucilla Boari 17a (battuta da Choi Misun ai sedicesimi), Guendalina Sartori 9a (uscita agli ottavi contro Ksenia Perova) e

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te da Oh Jin Hyek), che ha portato, come da ed è uno spazio nato per altri scopi, pur po- regolamento, alla cancellazione dei punti fatti Il C.T. van Alten Il Progetto del Parco Olimpico di tendo contenere comodamente 128 arcieri e segnare in qualifica. Senza i grandi favoriti, la Rio 2016 (foto CONI). relativi accompagnatori. La pavimentazione In basso, la delegazione italiana a Cina ha avuto strada spianata verso l’oro, vin- In Brasile con il Coni della piazza, infatti, è leggermente inclinata, Rio (foto CONI) to davanti a un sorprendente Canada, capace per facilitare il drenaggio dell’acqua piovana; anche di battere il nostro terzetto ai quarti, A circa nove mesi dall’inizio dei Giochi di Rio per questo gli organizzatori hanno posiziona- Olanda e Taipei. 2016 una delegazione del CONI, guidata dal to delle pedane (alte più di un metro) dalle Nella competizione individuale maschile, il Vice Segretario Generale e Responsabile quali gli arcieri hanno tirato e sulle quali sono campione del mondo, Kim Woojin, è giunto pri- della Preparazione Olimpica, Carlo Mornati, stati fissati i paglioni. Per il prossimo anno, i mo in qualifica e negli scontri, dopo una finale ha effettuato la prima settimana di novem­ promotori pensano di ridurre l’altezza dei emozionante con il giovane olandese Sjef Van bre un sopralluogo agli impianti di gara e ap­ podi a massimo 50 cm o di livellare il fondo den Berg; il terzo gradino del podio è andato profondito da vicino le principali tematiche della piazza con della sabbia, per poi coprirlo a Ku Bonchan (Kor), che ha battuto di misura organizzative delle prossime Olimpiadi. di prato sintetico. L’altro problema che si po- Jayanta Talukdar (Ind). Buoni risultati anche La delegazione era composta dai Direttori trebbe presentare all’interno della struttura per i nostri ragazzi: Mauro Nespoli è giunto Tecnici delle varie discipline olimpiche e riguarda il vento, poiché, se le correnti d’aria 8° (superato solo dal campione del mondo ai da una rappresentanza della Preparazione si dovessero incanalare nel corridoio più fa- quarti), Frangilli 17° (uscito allo shoot-off con Olimpica del CONI. moso al mondo, potrebbero diventare un fat- l’indiano Singh Mangal Champia ai sedicesimi) Insieme al Responsabile Tecnico della Na­ tore di disturbo non indifferente per gli arcieri Wietse van Alten con Lucilla Boari durante gli scontri individuali e Pasqualucci 33° (eliminato dal colombiano zionale Olimpica Fitarco Wietse van Al­ in mira, insieme alla luminosità naturale (che Daniel Felipe Pineda ai trentaduesimi). ten, che in occasione del Test Event di tiro Gianfranco Cardelli (Pentathlon Moderno), dopo le 16:00 cala sensibilmente, essendo nostra disciplina e si dovranno necessaria- 12 agosto 2016 per le Olimpiadi e dal 9 al 16 STESSA LOCATION PER LE PARALIM- con l’arco aveva già svolto un importante Lissandro Dias Carvalho e Paolo Roberto inverno nell’emisfero boreale) ed artificiale, mente accostare ad altre possibili soluzioni settembre per le Paralimpiadi, tra muri, drap- PIADI - Da rimarcare che la gara preolimpica sopralluogo insieme al Presidente Mario Moreira da Costa (Beach Volley), Arturo Ruiz dato che i potenti impianti di illuminazione al bersaglio. pi, teli e pavimentazioni verdi e oro/arancione: era aperta anche agli arcieri paralimpici e, in Scarzella e al gruppo azzurro, sono parti­ (Badminton) e Michele Marchesini (Vela). creati per il Carnevale non sono adeguati alla Ci vediamo, quindi, al Sambodromo, dal 6 al l’impatto visivo è davvero assicurato! • rappresentanza dell’Italia, era sulla linea di tiro ti per Rio con la delegazione CONI Sandro Complessivamente erano 27 i rappresen­ la vicecampionessa in carica Elisabetta Mijno. Cuomo e Giovanni Sirovich (Scherma), En­ tanti tecnici delle Federazioni che hanno A differenza di quanto accaduto a Londra, che rico Casella, Valentina Rovetta e Giuseppe utilizzato questi tre giorni per incontrare gli per il tiro con l’arco aveva scelto il Lord’s Cri- Cocciaro (Ginnastica), Sergio Palmieri (Ten­ sport manager delle singole discipline del cket Ground e Royal Artillery Barracks, le gare nis), Antonio Caudullo (Lotta), Mario Miglio Comitato Organizzatore, per visionare le olimpiche e paralimpiche del tiro con l’arco si (Triathlon), Franco Cattaneo (Canottaggio), quattro zone “olimpiche”, Barra, Deodoro, svolgeranno nella stessa location. Sarà quin- Massimo Magnani (Atletica), Gianluca Cre­ Copacabana e Maracana, il Villaggio Olimpi­ di il Sambodromo ad ospitare la Nazionale spi (Golf), Valentina Turisini (Tiro a Segno), co e Casa Italia, nel Clube Costa Brava. Para-Archery che potrà contare sul resoconto Albano Pera (Tiro a Volo), Cesare Butini e Nell’ultima serata di permanenza la dele­ dell’azzurra e della fisioterapista Chiara Barbi Stefano Rubaudo (Nuoto, Nuoto di Fondo e gazione è stata a cena presso il Consolato per prepararsi al meglio all’evento. L’atleta del- Tuffi), Alessandro Campagna e Fabio Conti italiano a Rio, ospite del Console Riccardo le Fiamme Azzurre ha chiuso la competizione (Pallanuoto), Raffaele Bergamasco (Pugila­ Battisti, dove è stata consegnata una onori­ individuale 17a, battuta ai 16esimi dall’ucrai- to), Antonio Urso (Pesistica), Patrizio Deni­ ficenza al membro brasiliano del CIO ed ex na Lidia Sichenikova. Nella prova a squadre so (Tennistavolo), Kiyoshi Murakami (Judo), pallavolista, Bernard Rajzman. la Mijno ha invece gareggiato con il terzetto “misto” di atlete paralimpiche denominato International Olympic Archer, fermandosi agli ottavi contro la Russia. IL SAMBODROMO SI RIFÀ IL TRUCCO - Al di là della cronaca di gara, emerge chia- ramente che la preparazione dell’evento è a buon punto, nonostante gli organizzatori debbano rivedere alcuni fattori, risultati poco funzionali durante il “Test Event”, a partire da alcune rigidità strutturali della location. Difatti, la grande piazza con arco che chiude il lun- ghissimo corridoio del Sambodromo “Mar- quês de Sapucaí” (circa 700 m) è uno dei luo- ghi più ambiti e conosciuti di tutta Rio (tanto che ospiterà anche l’arrivo della maratona)

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QUANTE SORPRESE A CITTÀ DEL MESSICO

Foto Dean Alberga

orprese e spettacolo a Città del Mes- tato di 7-3 su Collin Klimitchek (USA). sico dove si sono svolte il 24 e il 25 Nessuna sorpresa invece nell’olimpico fem- Sottobre la finale del circuito a tappe minile dove a vincere è la coreana Misun di World Cup che, purtroppo, non ha visto Choi. La diciannovenne è la nuova stella del rappresentanti italiani sulla linea di tiro, ma in tiro con l’arco mondiale; alla sua prima sta- tribuna, dove era presente il Presidente Mario gione internazionale si è aggiudicata un oro e Scarzella, Primo Vicepresidente World Arche- un bronzo nelle tappe di World Cup e l’oro in ry, e il Team Ianseo che ha gestito i risultati del- finale, un argento alle Universiadi, un bronzo le gare che si sono svolte in Piazza della Re- al Mondiale e un oro al Test Event pre-olim- pubblica, comunemente chiamata el Zocàlo, pico. La giovane età non l’ha fatta tremare Cup. Lopez è uno schiacciasassi: batte una delle più grandi al mondo che conteneva neanche a Città del Messico dove ha battuto 148-140 la connazionale Alejandra Usquia- una tribuna per quasi 5000 spettatori. in serie la messicana Alejandra Valencia (7- no, poi 144-143 la padrona di casa Sarai Per la prima volta a vincere nell’arco olim- 3), la statunitense Mackenzie Brown (6-4) e Stephanie Salinas e infine la russa Mariia pico maschile è stato uno spagnolo. Miguel in finale l’indiana Deepika Kumari (6-4), al suo Vinogradova 145-137. Il bronzo va al collo quarto argento nelle finali di Coppa. Bronzo della messicana Linda Ochoa-Anderson Il podio olimpico per l’atleta di Taipei Ying Le Chien vincente che batte la connazionale Sarai Stephanie maschile; a destra, 6-0 sulla statunitense Mackenzie Brown. Salinas 143-140. (Redazione) il podio olimpico • femminile Nel compound maschile trionfa Demir El- maagacli in una gara imprevedibile. I migliori World Cup 2016 quattro della classifica escono ai quarti la- La World Cup tornerà nel 2016 con la pri- sciando spazio agli outsider. Tra questi bril- ma tappa in programma dal 26 aprile all’1 la l’arciere turco, primo nella storia del suo maggio a Shanghai, in Cina, ma l’appun- paese a portarsi a casa l’oro nelle finali in tamento più atteso per l’Italia sarà la terza Alvarino Garcia è forse la più grande sor- questa competizione per la felicità del Presi- tappa, quella di Antalya, in Turchia, dal 13 al presa dell’intero evento. L’arciere iberico dente World Archery Ugur Erdener. La prima 19 giugno, nel corso della quale si svolgerà ha vissuto un 2015 da incorniciare; con la vittima eccellente di Elmaagacli è Reo Wilde, l’ultimo torneo di qualificazione olimpica. vittoria ai Giochi Europei di Baku e la con- battuto 145-143. Negli altri scontri le vittorie A disposizione delle Nazionali non ancora quista di questo oro è riuscito a svoltare la 146-145 su Dominique Genet e quella in fi- qualificate 3 pass per le squadre femmini- sua carriera che in precedenza non lo aveva nale con l’indiano Abhishek Verma 145-143. li: in questa occasione le azzurre saranno mai visto primeggiare in una competizione Sul terzo gradino del podio il francese Do- chiamate a salire sul podio per portare a internazionale. La strada verso il successo minque Genet vincente 149-139 sull’atleta Rio 2016 l’intero terzetto, visto che al mo- ha visto Miguel Alvarino Garcia battere 6-4 di casa Mario Cardoso. mento l’Italia ha a disposizione, oltre alla il coreano Seungyun Lee, 7-3 lo statunitense La colombiana Sara Lopez, grazie alle frec- qualificazione del trio maschile, il pass indi- Collin Klimitchek e poi in finale il francese ce di Città del Messico, entra nella storia viduale di Guendalina Sartori ai Mondiali di Jean-Charles Valledont 6-2. La finale per il del compound. È lei la prima atleta capa- Copenaghen. bronzo va al coreano Woojin Kim con il risul- ce di vincere due finali di fila della World

A sinistra, la splendida location di gara a Città del Messico, che ha contato quasi 5000 spettatori; al centro, il podio compound maschile; a destra, il podio compound femminile

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10 arcieri VIDEO FINALI VIDEO FINALI settembre-ottobre 2015 settembre-ottobre 2015 arcieri 11 OLIMPICO COMPOUND TORNA ALL’INDICE campionati mondiali 3d campionati mondiali 3d UNA CASCATA DI MEDAGLIE

di Guido Lo Giudice e Michele Corti - Foto Ferruccio Berti

ome era accaduto nella precedente edizione di “Sas- la rassegna iridata al primo posto del medagliere per Nazioni sari 2013”, l’Italia si conferma la miglior Nazionale al con 3 ori, 4 argenti e 3 bronzi. Dietro gli azzurri la Spagna con 3 mondo della disciplina arcieristica 3D. Ai Mondiali di ori e al terzo posto la Finlandia con 1 oro, 1 argento e 1 bronzo. C Cinzia Noziglia e Luciana Pennacchi, oro e bronzo arco nudo Rossella Bertoglio e Iuana Bassi, oro e bronzo arco istintivo Terni, al termine delle finali individuali e a squadre che si sono Questi risultati la dicono lunga sulla capacità del gruppo azzur- svolte nel meraviglioso scenario di Piazzale George Byron, il ro guidato dal Responsabile Tecnico Giorgio Botto e dal coach belvedere basso della Cascata delle Marmore, l’Italia ha chiuso Daniele Bellotti di andare sulle piazzole di tiro con la voglia di primeggiare e di confermarsi come la “Nazionale da battere”. Dopo la splendida esperienza degli Europei Campagna di Terni Organizzazione perfetta ai Mondiali 2013, la rodata macchina organizzativa messa in moto dagli Arcieri Città di Terni, che godevano del fondamentale supporto di Terni, ospitati nell’impareggiabile di numerosi volontari sui campi e delle Fiamme Azzurre per quanto riguarda i trasporti e la logistica, è riuscita a stupire le location della Cascata delle Marmore. 25 delegazioni presenti con 250 arcieri in gara per la qualità dei L’Italia si conferma la migliore nella servizi e dei percorsi di gara disegnati nel Parco della Cascata. Un Mondiale che ha portato lustro alle capacità organizzative disciplina dominando il medagliere italiane e che ha ottenuto un grande risalto mediatico grazie anche alle numerose attività di supporto ospitate presso l’Ar- con 3 ori, 4 argenti e 3 bronzi chery Village e alle presenze di spicco che hanno contato sulla

Oro per Donatella Rizzi e argento per Giulia Barbaro nel longbow Argento per Giuseppe Seimandi nell’arco nudo

Argento per Marco Pontremolesi nel longbow Bronzo per Fabio Pittaluga nell’arco istintivo

Gli azzurri festeggiano il primo posto nel medagliere all’Archery Village

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Le azzurre sul secondo gradino del poido a squadre Gli azzurri con i dirigenti Fitarco e il segretario Generale CONI Roberto Fabbricini Prove di tiro per il Presidente CONI I ringraziamenti Malagò insieme al Vicepresidente Spigarelli e al Presidente Scarzella del COL prima della cerimonia di apertura

È stato un Mondiale da record per il 3D. Terni 2015 ha risposto in pieno alle aspet­ tative dei 250 arcieri arrivati in Umbria da ben 25 nazioni. Grande soddisfazione per la Nazionale italiana, capace di raggiungere il primo posto nel medagliere ma soprattutto per il Comitato Organizzatore guidato da Stefano Tombesi che ha riscosso grandi apprezzamenti, a partire dai vertici del CONI e della Fitarco. Grande merito a Stefano Tombesi e alla sua squadra che hanno lavorato mesi per allestire un evento che andasse oltre il solo aspetto agonistico. “I complimen­ ti voglio girarli ai nostri volontari. Senza di loro l’evento sarebbe stato impossibile da organizzare”. A parlare è proprio Stefano Tombesi, instancabile promotore di Terni 2015. “Abbiamo costruito grazie a tutta la squadra degli Arcieri Città di Terni un Mondiale straordinario. Per la prima volta l’Amministrazione è stata con­ cretamente vicina alla nostra associazione collaborando alla riuscita dell’evento. Questo ha permesso di creare una struttura e un villaggio apprezzati da tutti, a partire dal Presidente del CONI Malagò che ci ha onorato della sua presenza”. Una coinvolgente cerimonia d’apertura nel centro della città, con la sfilata delle Le Nazionali schierate durante la cerimonia di apertura Le autorità durante l’alza bandiera alla cerimonia di apertura delegazioni e degli sbandieratori in abiti medievali, e una grande chiusura: dopo Cinzia Noziglia impegnata nella finale per l’oro Finale tutta italiana nel logbow tra Giulia Barbaro e Donatella Rizzi gli ultimi tiri alla Cascata delle Marmore, le premiazioni e lo Sky Lanterns Show per l’ultimo spettacolo all’Archery Village. “Con i Mondiali 3D, abbiamo fornito una lampante prova di come un evento sportivo possa garantire un grande indotto per gli esercizi commerciali del ter­ ritorio e, allo stesso tempo, farlo conoscere in tutte le sue sfumature attraverso attrazioni turistiche ed enogastronomiche”, spiega Stefano Tombesi. “Abbiamo avuto un ritorno importante e molti ci chiedono consigli per replicare un pro­ getto vincente come quello dell’Archery Village. Un grazie doveroso va ai tanti piccoli sponsor che ci hanno seguito apprezzando il grande ritorno di visibilità, oltre che naturalmente al Presidente della Fitarco Mario Scarzella, ai vertici dello sport italiano, dal Presidente CONI Malagò ai Segretari CONI e CIP Fabbricini e De Sanctis, oltre a tutti gli amici che ci hanno supportato per concludere con le istituzioni che ci sono state vicine. Abbiamo creato momenti di aggregazione che vanno oltre l’aspetto tecnico e grazie al Village abbiamo avvicinato al nostro sport persone che diversamente non avrebbero mai conosciuto la nostra disci­ plina se non durante l’Olimpiade”.

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Irene Franchini al tiro durante la finale a squadre con la Spagna Giuseppe Seimandi in azione nella finale che è valsa l’argento Il taglio del nastro Sopra, la platea all’Archery dell’Archery Village a Terni Village attende la cerimonia di premiazione; a fianco, il visita del Presidente CONI Giovanni Malagò nel giorno della ce- non ha visto i padroni di casa in gara nelle finali individuali è stata Archery Consigliere Federale Stefano rimonia di apertura e successivamente del Segretario Generale il compound. In tutte le altre, almeno un italiano è salito sul podio. Tombesi e il Presidente Mario CONI Roberto Fabbricini nel corso della gara e del Segretario Village Scarzella durante la cerimonia di chiusura; sotto, Marco CIP Giunio De Sanctis alla cerimonia di chiusura. LE FINALI INDIVIDUALI Pontremolesi in azione Per l’Italia un trionfo sotto ogni punto di vista, considerando che Arco nudo - Nella finale per il titolo iridato arco nudo, il por- Un Archery Village ancora più grande e ricco di at­ i risultati agonistici sono stati al pari di quelli organizzativi. A par- tacolori delle Fiamme Azzurre Giuseppe Seimandi, dopo aver trazioni nella nuova area di Corso del Popolo. Due lare per gli azzurri, come sempre, sono state le prestazioni che, a condotto il match nelle prime tre piazzole, si è dovuto accon- anni dopo gli Europei, Terni e i suoi “Arcieri” vincono partire dalla gara di qualifica, per passare alle eliminatorie e infine tentare di un ottimo argento, superato all’ultima freccia dallo un’altra scommessa. Il sito creato nel cuore di Terni nelle semifinali e finali, sono state da applausi. Nella giornata con- spagnolo Sebastian Juanola Codina che si è guadagnato il pri- ha soddisfatto in pieno l’esigenza di promuovere il clusiva, quella dell’Italia è stata una vera e propria marcia trionfale mo gradino del podio vincendo 34-32. territorio umbro e le sue eccellenze turistiche e ga­ cominciata superando a pieni voti le semifinali che l’hanno porta- Nel femminile il titolo iridato lo conquista invece Cinzia Nozi- stronomiche. ta a disputare ben sei finali per l’oro, una delle quali, quella del lon- glia. L’atleta azzurra, al termine di una sfida equilibratissima, ha Ogni giorno i tanti visitatori hanno avuto la possibi­ gbow femminile, interamente tinta d’azzurro. L’unica divisione che avuto la meglio sulla svedese Stine Asell per 31-29. Dopo il 4° lità di provare nuove discipline sportive, non solo il tiro con l’arco. In primo piano ovviamente il 3D con Iuana Bassi in azione durante le finali Rossella Bertoglio in azione durante la finale le sagome degli animali collocate nei giardini, grazie al Coni Umbria. Percorsi creati per bambini e fami­ glie, con aree di intrattenimento e laboratori didattici hanno fatto il pieno mentre gli appuntamenti serali dedicati al rock e vari generi musicali hanno regalato a Terni una rassegna di livello straordinario. Duemila metri quadrati di fascino e di ottimi allesti­ menti che hanno ospitato 60.000 persone. Numeri strepitosi. In 2500 hanno tirato nello stand degli Ar­ cieri Città di Terni che dicono: “Stiamo avendo riscon­ tri enormi, in tanti sono venuti in Società per iniziare questo percorso. È stata una promozione vincente”. Il Comitato Organizzatore del Mondiale 3D a Terni ha investito molto sulla qualità dei concerti. “Abbiamo dato una immagine positiva e raffinata di quello che un evento sportivo può dare al territorio – ha spiegato Tombesi –. Abbiamo investito sul futuro. L’obiettivo è quello di crescere sempre”.

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Non solo arco ai Mondiali di Terni

Quella di Terni è stata una settimana ricca anche di eventi collaterali. Al cen­ tro dell’attenzione il Seminario USSI Umbria che ha contato sulla presenza dell’arbitro internazionale Paolo Taglia­ vento e del giornalista ex Rai Giorgio Martino, più due tavole rotonde orga­ nizzate con la partecipazione di pre­ stigiosi esponenti del mondo sportivo: due occasioni di dibattito e di confron­ to, attorno a rilevanti temi inerenti lo Il ‘talk’ all’Archery Village con il Presidente Mario sport in ambito nazionale e internazio­ Scarzella, il Presidente CONI Giovanni Malagò, nale. l’olimpionico Marco Galiazzo, il consigliere federale Stefano Tombesi e il giornalista della Gazzetta In occasione della giornata di apertu­ dello Sport Valerio Piccioni ra, presso l’Archery Village è andata in scena la tavola rotonda “Lo Sport: leva il due volte campione olimpico Marco il coach della Nazionale Olimpica Ilario per risollevare l’Italia”. Ospite d’onore Galiazzo e l’inviato della Gazzetta dello Di Buò (argento a Sidney 2000 e Pechi­ Giovanni Malagò, Presidente del Coni, Sport Valerio Piccioni. no 2008, bronzo ad Atlanta 1996), Ro­ con interessanti approfondimenti su Altro approfondimento interessante dolfo Giovenzana (Scuola di Pallavolo Roma 2024 e non solo. Al suo fianco su “Responsabilità Sociale e Social Anderlini Modena) e alcuni esponenti il Presidente Fitarco, Mario Scarzella, Marketing” si è avuto nell’incontro con degli Enti locali.

posto individuale e l’oro a squadre del 2013, per l’atleta ligure Arco istintivo - Il titolo iridato lo conquista l’ungherese Mol- arriva così il primo titolo mondiale individuale. nar battendo 37-33 il russo Parashchenko. L’Italia si guadagna A completare la festa italiana in questa divisione ci pensa Lu- un ottimo bronzo con Fabio Pittaluga che vince la sfida con ciana Pennacchi, che vince il bronzo battendo 29-26 la russa l’atleta ceco Petr Madurkay per 36-34. Marina Kalugina. Nel femminile la festa italiana raddoppia. La medaglia d’oro la Longbow - Nella finale maschile si aggiudica il titolo il conquista Rossella Bertoglio al termine di una finale senza sto- norvegese Per Ver Pahlm che, con una partenza sprint, non ria contro Elena Smirnova (Rus) conclusa sul 29-18. A comple- ha permesso all’azzurro Marco Pontremolesi di rientrare in tare il podio ci pensa Iuana Bassi che vince il bronzo battendo partita. Il match si è concluso sul 36-23 e per Pontremolesi, 23-10 la svedese Ulrika Backman. che a Sassari 2013 aveva chiuso con il bronzo individua- le, l’argento di Terni è comunque un risultato migliore del LE FINALI A SQUADRE precedente. Sfuma il bis iridato a squadre per il terzetto femminile. L’Italia Nel femminile è grande festa per la sfida che è valsa l’o- era campione uscente ma le azzurre Irene Franchini, Cinzia No- ro: il campo di gara, interamente tinto d’azzurro, ha visto ziglia e Giulia Barbaro non sono riuscite ad avere la meglio nella confrontarsi Donatella Rizzi e Giulia Barbaro, proprio come finalissima contro la Spagna. Il trio iberico (Rodriguez, Garrido, era accaduto ai Mondiali di Latina nel 2009. Il responso al Perez) lascia all’Italia l’argento vincendo il match 88-79. Anche termine delle quattro piazzole questa volta è invertito: ad nel maschile è la Spagna a salire sul gradino più alto del podio, aggiudicarsi il gradino più alto del podio è infatti la Rizzi, che mentre il terzetto italiano (Gallo, Fornasier, Seimandi) si era fer- lascia l’argento alla Barbaro col punteggio di 33-24. mato ai quarti superato dall’Ungheria. •

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Sartori affronta altre due asiatiche e vince entrambi i match. In semifinale ha la meglio 7-3 su Dongmai Yang; l’ultimo ostacolo LE FRECCE TRICOLORE per il primo gradino del podio è Binghong Zhang. L’italiana domi- na subito la gara portandosi sul 4-0 con il doppio successo par- ziale 27-26 e 29-24. L’atleta della Cina ha un sussulto nella terza volée (24-23) ma si deve arrendere nelle ultime tre frecce (28-26) BRILLANO IN COREA a Sartori, brava a chiudere il match 6-2. La quarta medaglia italiana del tiro con l’arco arriva grazie alle di Matteo Oneto - Foto Mar. Giuseppe Carella prestazioni di Mauro Nespoli. L’aviere capo dopo aver sconfitto l’ungherese Gabor Tamas Banszki (6-0) e gli indiani Vakil Raj Din-

i è svolta dal 2 all’11 ottobre la sesta edizione dei Giochi Mondiali Militari. A Mungyeong in Corea del Sud gli azzurri Shanno vinto un totale di 32 medaglie, quattro delle quali – e tutte pesanti – sono arrivate dal tiro con l’arco. L’Italia arcieristica brilla fin dal primo giorno della competizione della seconda volée. Terza tornata di frecce e pareggio a 27 poi i quando, durante la cerimonia di apertura, a tenere in alto il Trico- successivi tre tiri indirizzano la gara verso Shin ancora protagoni- lore è Marco Galiazzo. Dopo le medaglie olimpiche e i tantissimi sta di un 29 a cui Nespoli risponde con 24 punti. La lotta continua successi internazionali, per il primo aviere scelto dell’Aeronauti- ma le ultime tre frecce vengono pareggiate 28-28 regalando al ca Militare è quindi arrivato un altro grande riconoscimento dallo coreano la vittoria 6-4 e all’aviere un brillante argento. sport italiano. Un onore a cui seguono i risultati sulla linea di tiro Anche per Mauro Nespoli poteva essere doppietta come per degli azzurri: 2 ori, 1 argento e 1 bronzo è questo il bottino degli Guendalina Sartori ma nella gara a squadre maschile l’Italia otto arcieri italiani. formata anche dai campioni olimpici in carica Marco Galiazzo Il primo a conquistare il podio in ordine di tempo è Fabio Tomasu- e Michele Frangilli, entrambi primo aviere scelto, viene fermata lo, Tenente Colonnello dell’Aeronautica Militare, uno dei quattro dall’India nella finale per il bronzo. Finisce 6-2 e gli azzurri devono

Nella pagina a fronte, in basso Marco Galiazzo, portabandiera azzurro così accontentarsi del quarto posto. Ottimo il contributo degli arcieri atleti “para” azzurri che hanno partecipato ai Giochi che, per la ai Giochi Mondiali Militari; in alto, gli arcieri azzurri ai Mondiali Militari. I tabelloni individuali non portano molta fortuna agli altri azzurri prima volta, prevedevano appunto anche le competizioni para- Qui sopra, Guendalina Sartori e Mauro Nespoli, oro e argento individuali; in gara. Michele Frangilli saluta la competizione al primo turno a destra, Guendalina Sartori sul gradino più alto del podio. azzurri al medagliere del contingente limpiche. Tomasulo vince il bronzo grazie al successo nella fina- Sotto, Guendalina Sartori, Pia Lionetti ed Elena Tonetta, oro a squadre; superato dal brasiliano Bernardo de Sousa Oliveira 7-1. Fa solo le per il terzo posto 6-2 contro il britannico Steven Gill. Vicino a destra, Fabio Tomasulo, oro nella gara paralimpica un passo in più Marco Galiazzo stoppato ai quarti di finale da italiano che ha portato tre ori a lui nei momenti decisivi della competizione si sono schierati un altro carioca, Daniel Xavier Rezende, con il punteggio di 6-2. Michele Frangilli, in qualità di coach, e Mauro Nespoli nelle ve- dor (6-2) e Bulbul Marandi (6-4) approda all’ultimo giorno di gare Lo scoglio dei quarti risulta insuperabile anche per Elena Tonetta e un argento. All’olimpionico Marco sti di agent, due supporti d’eccezione per un grande risultato. con la possibilità di conquistare un posto sul podio. L’azzurro si e Pia Lionetti. Le atlete dell’Aeronautica si arrendono rispettiva- Roberto Punzo, Tenente Colonnello dell’Esercito, secondo arciere trova davanti in semifinale il brasiliano Xavier Rezende, avver- mente alla cinese Binghong Zhang 7-1 e Dongmei Yang 6-4. Poca Galiazzo l’onore di sfilare in Sud paralimpico azzurro in gara, non è riuscito ad arrivare in fondo sario tosto che però viene liquidato con un perentorio 6-0. La fortuna anche per il mixed team di Nespoli e Sartori battuto 5-3 Corea come portabandiera alla competizione a causa della sconfitta 6-4 ai quarti di finale finale vede Nespoli affrontare il padrone di casa Jae Hun Shin. La dalla Mongolia. subita dal greco Romaios Roumeliotis. battaglia è lunga e combattuta: parte meglio l’arciere italiano con Due ori, un argento e un bronzo: anche ai VI Giochi Mondiali Mili- La grande protagonista dell’Italia ai Giochi Militari è stata poi il 28-26 del primo parziale a cui l’avversario risponde con il 29-26 tari brilla la stella dell’Italia del tiro con l’arco. • Guendalina Sartori che, sia nella competizione individuale che in quella a squadre, si mette al collo due ori. La prima vittoria del 1° aviere arriva insieme alle compagne, entrambe aviere capo, Elena Tonetta e Pia Lionetti. Il terzetto azzurro si dimostra per- fetto per tutta la durata della gara mettendo in fila solamente vittorie. Il primo successo arriva con il 6-2 sulla Bielorussia che schiude le porte della finalissima. L’avversario da battere per por- tarsi sul primo gradino del podio è la Mongolia. La sfida rimane in equilibrio per i primi due set con una vittoria per parte ma poi l’accelerata azzurra lascia le avversarie senza fiato. Finisce 6-2 e l’Italia vince l’oro. È il primo alloro per Guendalina Sartori che si ripete nelle sfide individuali. Durante il primo giorno di match arrivano due vittorie per 6-2 contro l’iraniana Mahsa Badakhshan e la cinese Li Na. La Cina è terra di conquista anche nell’ultima giornata di gare dove

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A sinistra, Irene Franchini sul primo gradino del podio compound; LA CAMPAGNA a destra, la campionessa uscente Jessica Tomasi quarta individuale arco DI POLONIA olimpico. Nella pagina a fronte, gli azzurri di Gabriele Giovine - Foto Maurizio Belli festeggiano il primo posto nel medagliere per Nazioni abato 3 ottobre l’esercito azzurro si è messo in marcia alla Le premesse alla vigilia dell’Europeo Campagna erano buone, la volta delle remote lande polacche. Dopo più di un giorno di squadra italiana doveva difendere il ricco bottino della precedente A sinistra, Sara viaggio e diverse peripezie lungo il cammino, sono giunti a edizione 2013 (maggior numero di podi conquistati e 2° posto nel Noceti, oro arco S nudo femminile; a destinazione. medagliere con 3 ori, 2 argenti e 5 bronzi), forte di un gruppo compo- destra, Alessandro Ad attenderli il clima rigido di inizio ottobre, con temperature di poco sto da 25 arcieri nelle tre divisioni: olimpico, compound e arco nudo. Giannini, argento sopra lo zero per tutta la settimana e giornate nebbiose, che hanno Prime due giornate di gara dedicate alle qualifiche: 48 bersagli (24 arco nudo, seguito dal coach Daniele reso ancor più complicata una gara già di suo non semplice. sconosciuti e 24 conosciuti) per decidere i migliori sedici che acce- Bellotti dono alle eliminatorie. Al termine un solo arciere rimane fuori dalla competizione: Antonio Carminio (compound). Due gironi eliminato- L’Italia domina il medagliere con ri, rispettivamente da sedici e otto bersagli, per decretare i migliori quattro alla caccia delle medaglie continentali. 6 ori, 5 argenti e 2 bronzi. Alle Mentre la truppa italiana pian piano si riduceva sulla linea di tiro, chi usciva non ha mai smesso di trasmettere calore, in tutti i sensi, a chi ottime prestazioni dei big azzurri era ancora chiamato a lottare con gli avversari, freccia dopo freccia. si aggiungono i podi dei giovani Tanti piccoli grandi “tecnici” che si sono presi cura gli uni degli altri: c’era chi seguiva da vicino portando l’arco, chiamando i punti e te- A sinistra, le azzurre Eleonora esordienti per una Nazionale sempre nendo i guanti al caldo; chi sosteneva i più giovani, magari alla loro Strobbe, Jessica prima esperienza in maglia azzurra e dava consigli prima e dopo gli Tomasi e Irene più competitiva scontri, anche solo due parole di incoraggiamento o suggerimento Franchini, argento a squadre; a destra, bronzo per gli azzurri Luca Palazzi, Fabio Ibba e Giuseppe Seimandi

A sinistra, le azzurrine sul gradino più alto del podio; a destra, gli azzurrini sul terzo gradino del podio

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Le parole del Responsabile Tecnico Giorgio Botto

“Per me è una scommessa vinta – confida esperti concorrenti. Le medaglie di Sara, lunga sul valore dei nostri azzurri. Poi, il Responsabile Tecnico Campagna e 3D, Erica, Chiara, Michele e l’importante con­ la gara che assegna le medaglie è altra Giorgio Botto – Non mi riferisco alla buona tributo di Marco, arrivano da debuttanti cosa. Gara, quest’ultima, in cui per nulla prestazione dei senior che sappiamo da nella Nazionale Campagna. Ottimi anche abbiamo sfigurato, anzi, avere entrambe sempre essere forti, ma al settore giova­ gli junior più navigati come Eric e Alessio. le squadre a podio ed essere presenti in nile. Osservati e selezionati attraverso il Dei senior che dire? La classifica di quali­ cinque finali su sei non è cosa da tutti; loro percorso quotidiano, seguiti dai loro fica, quella a cui tutto il mondo campagna anzi, è cosa solo da Italia. Complimenti tecnici in società, una volta coinvolti in si riferisce per stabilire le gerarchie di spe­ a tutti, complimenti ai tecnici personali questa avventura hanno saputo fare dav­ cialità, quella con le pendenze, i tiri tecni­ di questi ragazzi e alle loro società che li vero squadra e andare a podio contro i più ci e le distanze a trabocchetto, la dicono supportano”.

In alto, Eleonora Strobbe, argento arco nudo; al centro, Chiara In alto, il Presidente Mario Scarzella, il Capomissione Stefano Rebagliati, argento arco olimpico juniores e oro a squadre; Osele e il Responsabile Tecnico Giorgio Botto con gli junior arrivati sopra, Erica Benzini, oro compound juniores a medaglia; al centro, Michele Tullini, oro compound juniores; sopra, Eric Esposito, oro arco nudo juniores

su come gestire il riscaldamento prima del match. Doppia location di vece è valso mettere il piede su quello più basso o rimanerne fuori. gara, per arrivare sabato 10 ottobre sul tanto agognato campo delle Dalle sfide individuali sono arrivate nove medaglie, mentre a squadre finali. Cornice d’eccezione: il fossato del Castello di Lancut, residenza è stato un vero e proprio en-plein con quattro medaglie su altrettanti nobiliare di origine seicentesca situato poco fuori Rzeszow, nel sud eventi. L’Italia conquista così il 1° posto nel medagliere per Nazioni della Polonia, oggi sede di un museo. con 6 ori, 5 argenti e 2 bronzi, mettendo insieme le grandi prestazioni Quattro bersagli per dodici frecce: in palio una medaglia. dei “big” insieme a quelle dei giovani emergenti, alcuni dei quali all’e- Dodici arcieri sono arrivati a giocarsi il posto sul podio, per qualcuno sordio in azzurro, che testimoniano di una costante crescita qualita- significava solo decidere quale gradino, fra i primi due, per altri in- tiva del movimento italiano nella specialità hunter & field. •

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Le atlete dell’arco nudo, gruppo A, mostrano l’assegno; in basso, gli arcieri La parola alla finale del Grand Prix Campagna ai protagonisti L’atto durante i tiri di prova

Eric Esposito – Oro Arco Nudo Junior Michele Tullini – Oro Compound Junior perché non mi sarei mai aspettata di maschile, Bronzo a squadre Junior ma- maschile. vincere o avere una qualche possibilità Finale! schile. “È stata un’esperienza indimenticabile! nell’individuale. Indubbiamente il merito “È stata una delle esperienze più belle che Non solo per la medaglia che ho portato di questa vittoria non è solo il mio ma mi siano capitate, per il risultato ma so­ a casa, ma anche perché ho passato die­ anche di tutte le persone che mi hanno di Gabriele Giovine - Foto Irene Iannarone prattutto per il gruppo. È stata una meda­ ci giorni con persone fantastiche che in supportato negli ultimi giorni prima della glia desiderata moltissimo e stento ancora ogni momento sostenevano i compagni. partenza e durante la trasferta. Quindi in a credere di averla sul comodino. Spero Una complicità non comune per un grup­ primis vorrei ringraziare il mio tecnico ra una prova. Un’innovazione che spero possa essere che questo sia solo l’inizio”. po composto da persone che provengo­ Francesco Gogioso e le mie due compa­ portata avanti, magari con alcuni piccoli aggiustamenti. no da tutta Italia. È stata una settimana gne di stanza e di squadra con le quali si “EIl ringraziamento va a voi arcieri, per l’importante par- Chiara Rebagliati – Argento Arco Olim- impegnativa, fra alti e bassi, ma ogni cosa è instaurato un rapporto di amicizia che tecipazione, con la speranza che il prossimo anno si possa essere pico Junior femminile, Oro a squadre Ju- alla fine è andata per il verso giusto. Tra prima non c’era benché ci conoscessi­ ancora di più”. Queste le parole di un soddisfatto Stefano Tombesi, nior femminile. i semifinalisti io ero quello che non ave­ mo già”. consigliere federale e ideatore del Grand Prix Campagna insieme “Sono partita per questa prima trasfer­ va niente da perdere. Ero tesissimo ma agli altri componenti della Commissione Tiro di Campagna: Giorgio ta con l’intento di portare a casa una grazie alla convinzione che mi ha dato Luca Palazzi – Bronzo a squadre ma- Botto, Fiorella Bendinelli e Roberto Gotelli. gli totali per stilare il tabellone delle semifinali, i migliori 4 per la sfida medaglia assieme a Sara ed Erica e ci Giorgio Botto e alla tranquillità trasmes­ schile. Il weekend di fine agosto a Gualdo Tadino, in provincia di Perugia, al primo titolo in assoluto, oltreché al bottino. siamo riuscite per un motivo che credo sami da Daniele Bellotti, mi sono portato “La gara è stata decisamente dura per le sede della Finale Nazionale del Grand Prix Campagna 2015, è stato Tre percorsi di qualifica, un campo per semifinali e bronzi e uno per vada oltre la tecnica, ovvero l’amicizia a casa l’oro.” condizioni meteo e per il percorso piutto­ l’atto conclusivo di una sfida durata tutta la stagione outdoor per i gli ori, allestiti in località Valsorda a 1.000 metri di altezza, sull’Appen- e la forza che si crea quando ci si può sto tecnico ma reso ancor più complicato circa 200 arcieri in gara. nino umbro, grazie all’organizzazione affidata agli Arcieri Rocca Flea definire una squadra. Il supporto otte­ Eleonora Strobbe – Argento Arco Nudo dal freddo. Per la mia prestazione indivi­ Una qualifica lunga giocata su tre gare di calendario, scelte come con il prezioso supporto del Comitato Regionale Umbria, capitanato nuto dal resto del team è stato fonda­ femminile, Argento a squadre femminile. duale ho un po’ di rammarico visto che prove ufficiali, sparse su tutto il territorio nazionale e raggruppate per dal Presidente Franco Sensi, impegnato in prima persona sui campi mentale anche per vincere l’argento “È stata decisamente una delle trasferte durante la gara sono stato lì fra i primi e macroaree, otto in totale dalla Valle d’Aosta alla Sicilia. Atleti divisi in di gara e affiancato da Marco Nati per quanto riguarda l’organizza- individuale”. più dure, in parte per la sveglia mattinie­ poi purtroppo è mancata un po’ di fortu­ due gruppi di partecipazione, A e B, differenziati dal livello tecnico e zione dell’evento. ra in parte per la temperatura così fredda. na per entrare nei 4 che si giocavano la dai premi in palio. In questa prima gara sperimentale i premi in palio Al termine della qualifica si fermano i giovani arcieri Under 21, pre- Sara Noceti – Oro Arco Nudo Junior fem- Nonostante tutto ho raggiunto la finale medaglia. Per quanto riguarda la squadra, erano di natura economica, una novità per il mondo arcieristico che miati con la formula di Classe: nell’olimpico maschile vince Giacomo minile, Oro a squadre Junior femminile. ottenendo l’argento e riconfermandomi sono felicissimo del bronzo e onorato di ha portato a un ulteriore successo dell’iniziativa. Le quote di iscrizio- Galli (Castenaso A.T.), mentre al femminile si impone Martina Regni- “L’Europeo è stata la mia prima esperienza fra le prime 4. Un complimento va agli ju­ aver potuto portare la mia nazione sul po­ ne per la partecipazione al Grand Prix sono state infatti convogliate coli (Arcieri di Assisi); nel compound trionfano Alex Boggiatto (Arc. con la Nazionale. Un’avventura straordina­ nior, che hanno contribuito in modo non dio assieme a due grandissimi campioni tutte in un montepremi finale di 12.500 €, da suddividere fra i vincitori Collegno) e Maria Caterina Annunziata (Arcieri Irpini); Marco Zonca ria: nonostante la tensione fosse tanta ho indifferente al nostro medagliere. Largo ai come Seimandi e Ibba. Ora si lavora per delle quattro divisioni in gara: olimpico, compound, arco nudo e long- (Arco Club Portoscuso) e Sara Noceti (Arcieri Tigullio) sono invece la comunque tenuto duro per poter portare giovani insomma!”. poter esser presente e dare il mio contri­ bow, maschili e femminili. coppia dell’arco nudo. Per quanto riguarda il longbow si è mantenu- a casa due medaglie d’oro. Un traguardo buto al Mondiale del prossimo anno”. Finale disputata in una sola giornata, con una formula anche in que- ta la formula di classifica a classe unica: ad imporsi Marco Pontre- ottenuto con molti sacrifici e grande impe­ Irene Franchini – Oro Compound fem- sto caso diversa dal solito copione: una gara di qualifica su 16 bersa- molesi (Arcieri Fivizzano) e Paola Sacchetti (Arcieri Città di Pescia). gno. Cantare l’inno della propria nazione minile, Argento a squadre femminile. Giuseppe Seimandi – Bronzo a squadre Pomeriggio dedicato alle sfide che incoronano, dopo quattro bersa- sul gradino più alto del podio è una vera “Non è stata sicuramente una settimana maschile. gli di semifinali e quattro di finali, i primi vincitori della storia del Grand emozione che spero di provare ancora in facile, ma sono molto contenta e soddi­ “Mi sono auto-eliminato nella gara indi­ Prix Campagna. Nell’olimpico, gruppo A, trionfano Luca Palazzi (Ar- futuro”. sfatta per queste due medaglie. Finalmen­ viduale con un brutto 2 in apertura del cieri Orione) e Stefania Franceschelli (Castenaso A.T.); nel gruppo B te sono riuscita a mettermi al collo l’oro 2° girone eliminatorio. Ottimo feeling conquistano il primo gradino del podio Luca Valenti (Arcieri Faentini) Alessandro Giannini – Argento Arco individuale”. con la squadra che ci è valso la medaglia e Luigia Mariotti (Arcieri del Sud). Vittoria nel compound, gruppo A, Nudo maschile. di bronzo”. per Matteo Uggeri (Arcieri Tre Torri) e Monica Finessi (G.S. Fiamme “Tiro con l’arco dal novembre 2011 e di Erica Benzini – Oro Compound Junior Azzurre); nel gruppo B Andrea Bassi (Arcieri Faentini) e Roberta Mac- due Europei Campagna disputati uno l’ho femminile, Oro a squadre Junior femmi- E così dopo cinque giorni di gara, anche chiavelli (Arcieri Torrevecchia). Conquistano l’assegno più corposo, vinto e uno quasi. Non nascondo l’amaro nile. la Polonia entra nell’elenco delle nazioni nell’arco nudo gruppo A, Giuseppe Seimandi (G.S. Fiamme Azzurre) in bocca per aver perso la medaglia d’o­ “Indubbiamente è stata una bellissi­ conquistate dal nostro plotone. Con ben e Cinzia Noziglia (Arcieri Tigullio), mentre nel gruppo B si impongono ro per un punto all’ultima freccia, ma in ma esperienza costruttiva che non mi 13 medaglie (6 ori, 5 argenti e 2 bronzi) su Valter Basteri (Comp. Frecce Apuane) e Virginia Giungato (Arcieri del finale c’ero. Obiettivo? Ormai nel ‘mirino’ aspettavo di vivere solamente dopo due 48 in palio, l’Italia si conferma prima nel Forte). dal 2013, far bene ai Mondiali del prossi­ anni di tiro. Quando ho saputo della con­ medagliere per nazioni mettendosi dietro Una gara sperimentale che ha riscosso grande successo anche a mo anno e qualificarmi per i World Games vocazione ho cercato di dare il meglio di Gran Bretagna (12 medaglie) e Francia (4 detta dei partecipanti stessi, che hanno auspicato possa essere la 2017”. me nella competizione a squadre, anche medaglie). prima di una lunga serie di edizioni. •

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di Gabriele Giovine - Foto Irene Iannarone

a stagione all’aperto in mezzo ai boschi italiani si è uffi- Arcieri del Vecchio Castello, in collaborazione con Arcieri della cialmente conclusa nel weekend del 19 e 20 settembre, Stella, Arcieri Arechi Salerno e il Comitato Regionale Fitarco Ltra gli splendidi scenari appenninici del Lago Laceno a Campania. Bagnoli Irpino, in provincia di Avellino, con la XLVII edizione dei Non si possono nascondere le difficoltà di un evento giocato in Tricolori Campagna 2015. montagna e che sfrutta i boschi come palcoscenico naturale, Due giorni intensi per gli arcieri impegnati su fantastici e non ma i volontari, guidati dal Presidente degli Arcieri del Vecchio facili percorsi e per l’organizzazione dell’evento affidata agli Castello Michele Ferraro e dal Presidente Regionale Francesco Fusco in prima persona, hanno saputo offrire un evento tecni- camente stimolante agli oltre 340 arcieri impegnati sui percorsi Negli scenari mozzafiato del Lago disegnati da Fiore De Lucia per le divisioni olimpico, compound, arco nudo e longbow. Laceno sulla dorsale appenninica I TITOLI DI CLASSE - Nella prima giornata i 24 bersagli (12 + 12) di qualifica, che valgono anche per la classifica finale di Sopra, Antonio Pompeo nella finale irpina, ottime le prestazioni degli classe e il girone eliminatorio per stabilire i quattro semifinalisti. compound con Roberto Nevischi; azzurri in quello che è stato l’ultimo Nell’olimpico senior trionfa Massimiliano Mandia (Fiamme Az- sotto, Luca Palazzi in azione nella zurre) mentre, dopo una lotta serratissima tra le donne, il titolo finale olimpico con Alessio Papa test probante prima degli Europei è di Annalisa Agamennoni (Medio Chienti) che vince l’oro con un solo punto in più di Jessica Tomasi (Aeronautica Militare). di specialità Titolo master ancora con una sola lunghezza di vantaggio per

In alto, Giuseppe Seimandi in azione durante la finale; al centro, Jessica Tomasi e Annalisa Agamennoni nella finale olimpico femminile; sotto, la finale arco nudo tra Cinzia Noziglia e Chiara Benedetti

I premiati assoluti ai Tricolori Campagna

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l’atleta degli Arcieri Decumanus Maximus, Andrea Paganin da- Sopra, a sinistra, Il podio assoluto arco olimpico maschile; vanti a Federico Panico (Arcieri Città della Paglia). Anna Botto a destra, il podio assoluto arco olimpico femminile. Sotto, a sinistra, i podi assoluti compound; (Arcieri delle Alpi) è invece la nuova campionessa al femminile. a destra, i podi assoluti arco nudo. Tra gli junior al maschile trionfo per Antonino Ruggeri (Arcieri Nella pagina a fronte, il podio a squadre maschile Catania) e al femminile successo per Laura Delsante (Xl Arche- ry Team). Federico Musolesi (Castenaso A.T.) si aggiudica il tri- colore nella categoria allievi e Martina Regnicoli (Arcieri di Assi- si) si porta a casa l’oro al femminile. Lotta dura per il titolo tra i ragazzi con Pietro Nardon (Mirasole Città Opera) a battere con dio femminile è invece tutto degli Arcieri Augusta Perusia che un solo punto di vantaggio Antonio Vozza (Arcieri Campani). si prendono le tre medaglie grazie a Francesca Micheli, Giulia È invece Cecilia Capotosti (Arcieri Augusta Perusia) la nuova e Camilla Mercanti. campionessa della categoria ragazzi femminile. Nell’arco nudo il campionissimo delle Fiamme Azzurre Giusep- sa al femminile. Nella categoria ragazzi il titolo maschile va ad Antonio Pompeo, Giuseppe Seimandi). Completano il podio gli Nel compound doppietta degli Arcieri delle Alpi tra i senior con pe Seimandi non lascia scampo agli avversari e vince il titolo Alessandro Carassai (Medio Chienti) e nel femminile la nuova Arcieri Città di Pescia (Federico Gargari, Gianni Barducci, Ales- Antonio Pompeo e Silvio Giorcelli. Tricolore al femminile per Ire- italiano senior; la compagna di Nazionale Cinzia Noziglia (Ar- campionessa è Alessia Tropeano sandro Giannini). ne Franchini (Fiamme Azzurre), mentre tra i master vittoria per cieri Tigullio) è invece la nuova regina al femminile. Tra i master (Archery Pierobi). Vittoria al femminile per gli Arcie- Michele Palumbo (Pama Archery Milazzo) e Amalia Stucchi (Ar- festa in casa Medio Chienti per il titolo italiano di Antonio Bian- Nel longbow, Danilo Fornasier (Ar- ri delle Alpi (Anna Botto, France- cieri di Malpaga). Francesco Cecchetti (Arcieri di Assisi) si pren- chini, vittoria al femminile per Daniela Minuzzo (Arcieri Prince cieri delle Alpi) festeggia la vittoria centro % arcieri sca Peracino e Marta Pavan) che de l’oro junior e il titolo femminile va a Erica Benzini (A.G.A). Thomas 1er). Il titolo junior va al portacolori degli Arcieri Tigullio, nel settore maschile. Sul secon- in finale battono la resistenza del Nella categoria allievi il primo posto è di Giovanni Abbati (Arcie- Alessio Noceti, e tricolore al femminile per Giulia Aru (Arcieri do gradino del podio sale Alfredo Castenaso A.T. (Stefania France- ri Augusta Perusia) e Paola Natale (CremArchery Team), mentre Torres Sassari). Tra gli allievi vince Mattia Venturelli (Comp. Arc. Dondi (Arcieri Tigullio) mentre ad schelli, Irene Franchini, Alessandra Filippo Carrus (Arcieri Uras) vince il Tricolore tra i ragazzi; il po- e Bal. Formigine) mentre Sara Noceti è la nuova campiones- aggiudicarsi la terza piazza è Gior- Carnevali), medaglia di bronzo per gio Botto (Arcieri delle Alpi). Tra le gli Arcieri Augusta Perusia (Laura donne il titolo italiano va a Paola Baldelli, Julia Taylor, Cristina Per- Sacchetti (Arcieri Città di Pescia), nazza). argento per Marina Vianzone (Ar- LE FINALI INDIVIDUALI - Dopo cieri Pino e Chierese) e medaglia di le semifinali e i bronzi individuali, bronzo per Marilena Forni (Arcieri spostamento al campo delle fina- Tigullio). li allestito presso il piazzale delle LE FINALI A SQUADRE - La seggiovie per assegnare gli ori e i giornata di domenica inizia con le titoli assoluti: Luca Palazzi (Arcieri sfide a squadre, semifinali e finali, Orione) è il nuovo campione ita- disputate in prossimità del Lago liano nell’arco olimpico maschile Laceno. In campo maschile trion- dopo aver vinto la sfida 60-57 con fano gli Arcieri del Brenta (Michele Alessio Papa (Audax Brescia). Sul Calderato, Michele Mietto, Franco terzo gradino del podio sale Mar- Cabrelle) vittoriosi in finale sugli co Morello (Iuvenilia). Tra le donne Arcieri delle Alpi (Claudio Rovera, rientra in una competizione di rilie- Per prenotare la tua pubblicità su Arcieri email: [email protected] 30 arcieri settembre-ottobre 2015 settembre-ottobre 2015 tel. 0691516903 arcieri 31 TORNA TORNA ALL’INDICE ALL’INDICE campionati italiani campagna

Sopra, il podio a squadre femminile; a fianco, la finale oro arco nudo vinta da Giuseppe Seimandi su Giovanni Chiossi

vo dopo l’infortunio e sale subito sul primo gradino l’azzurra dell’Aeronautica Jessica Tomasi, grazie al successo 51-49 su Annalisa Agamennoni (Medio Chienti). La medaglia di bronzo va al collo di Gloria Trapani (Iuvenilia). Nel compound maschile il Tricolore è di Antonio Pompeo vitto- rioso in finale 63-62 contro Roberto Nevischi (Arcieri Livornesi). Terzo posto assoluto per Andrea Fagherazzi (Arcieri del Piave). Amalia Stucchi degli Arcieri di Malpaga conquista l’oro vincen- do all’ultimo atto 58-57 contro Maria Cristina Sfregola (Arcieri del Sud) nel compound femminile. Sale sul terzo gradino del podio Elena Menegoli degli Arcieri Tre Torri. Nell’arco nudo maschile Giuseppe Seimandi (Fiamme Azzurre) è il nuovo campione italiano dopo la vittoria contro Giovanni Chiossi (Arcieri del Bosco) 48-44 in finale. Antonio Bianchini (Medio Chienti) si porta a casa il bronzo. Nel femminile l’azzurra Cinzia Noziglia viene superata in finale da Chiara Benedetti (Arcieri Eugubini), 49-43, mentre il bronzo va a Marianna Rogazzo (Primavera Cardito). Sfide emozionanti che servivano come ultimo banco di prova probante per gli azzurri convocati ai Campionati Europei Cam- pagna che si sarebbero svolti all’inizio di ottobre. Per il Respon- sabile Tecnico Giorgio Botto e il coach Daniele Bellotti un test che ha confermato la bontà del lavoro svolto in estate dagli azzurri e la voglia di emergere di nuovi volti che scalpitano per indossare la maglia della Nazionale Fitarco. •

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TORNA ALL’INDICE RISULTATI campionati italiani targa campionati italiani targa TRICOLORI TINTI D’AZZURRO

di Guido Lo Giudice - Foto Ferruccio Berti

e avevamo viste tante, ma ancora mancava di vedere le senior e giovanile arrivati in massa a disputarsi il tricolore nel la parabola della freccia – scoccata per vincere un tito- capoluogo piemontese. Il podio arco olimpico maschile Il podio a squadre arco olimpico maschile Nlo italiano – attraversare una fontana zampillante… È Non è un caso che, in occasione della conferenza stampa di successo anche questo al Campionato Italiano Targa di Torino presentazione, l’assessore allo sport del Comune Stefano Gallo che chiudeva la stagione estiva all’aperto dopo una serie di im- abbia detto: “Questo evento riporta il tiro con l’arco di alto livello pegni internazionali davvero rilevanti per gli atleti della Naziona- a Torino, dopo gli Europei Indoor del 2008, i Campionati Italiani del 2009 e i Mondiali del 2011. Lo stadio Primo Nebiolo sarà la cornice adatta, insieme alla Villa. La Tesoriera come sede delle Ai Campionati di Torino, disputati tra finali. Per la città è uno degli appuntamenti dell’anno e siamo felici di accogliere uno sport che dà all’Italia grandi soddisfazioni lo Stadio Nebiolo e Villa La Tesoriera, nell’anno in cui Torino è stata nominata Capitale Europea dello Sport”. sfide da applausi tra i big della In effetti, grazie all’ottimo lavoro di un gruppo ben rodato di vo- Nazionale e gli azzurrini, sempre più lenterosi, capitanato dal Presidente del Comitato Regionale Pie- monte Odilia Coccato, è stata organizzata una grande kermesse Il podio a squadre arco olimpico femminile Il podio arco olimpico femminile interamente composto dalle Il podio mixed team olimpico pronti al salto di qualità sportiva che, oltre a mettere in palio i titoli italiani di classe e azzurre della Nazionale Giovanile

Il podio compound maschile Il podio a squadre compound maschile

Sopra, i premiati di classe arco olimpico e, sotto, quelli compound allo Stadio Primo Nebiolo

Il podio a squadre compound femminile Il podio compound femminile Il podio mixed team compound

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Massimiliano Mandia, oro assoluto Vanessa Landi, di ritorno dal Test Event di Rio, Sopra, a sinistra, Alberto Simonelli nell’arco olimpico vince il suo primo titolo italiano assoluto mostra lo score che è valso il record del mondo Para-Archery sulle 72 frecce; al centro, il trio compound assoluti, ha dato la possibilità agli arcieri della Nazionale di rice- (Finessi, Sarti, Franchini) vincitore del Le dichiarazioni dei vincitori vere il meritato applauso dei presenti per aver conquistato nel tricolore femminile; a destra, il trio del corso dell’estate i pass olimpici e paralimpici in vista dei Giochi. Sentiero Selvaggio vincitore dell’oro a dei titoli assoluti squadre olimpico. E proprio da Rio de Janeiro sono arrivati in extremis gli azzurri Qui a fianco, a sinistra, la finale che erano volati in Brasile solo qualche giorno prima per il Test dell’olimpico femminile tra il Massimiliano Mandia: “sono contento di aver vinto il terzo titolo Event preolimpico. Prima del via, infatti, allo stadio Primo Nebio- Castenaso (oro) e il Torrevecchia (argento); a destra, la junior Loredana assoluto, faccio i complimenti a Marco Morello è stato davvero bravo. lo è arrivato il ringraziamento ufficiale del Presidente Scarzel- Spera, argento nell’arco olimpico Non è facile tirare contro di lui perché è un grande amico”. la agli arcieri che hanno guadagnato i pass per le Olimpiadi ai Vanessa Landi: “non è semplice tirare contro una compagna di Campionati Mondiali di Copenaghen e Donaueschingen, segui- squadra perché ci conosciamo molto bene. Spero di raggiungere i tra­ to dalla consegna di un riconoscimento per una figura storica guardi che lei ha conquistato a livello internazionale con la Nazionale dell’arcieria italiana, Simonetta Vessi, una delle prime arciere senior”. azzurre, tuttora in attività con ottimi profitti. Dopo i meritati ap- Luigi Di Michele: “Mauro Bovini è un avversario da non sottovaluta­ plausi, la parola è passata alle frecce della gara di qualifica che re e lo shoot off con Sergio Pagni in semifinale mi ha dato il coraggio assegnava i titoli di classe che hanno evidenziato le prestazioni giusto per provarci fino in fondo. È stato un Campionato fantastico con di molti atleti della Nazionale Giovanile e Paralimpica andare ad il record personale in qualifica e poi la medaglia d’oro di oggi”. insidiare i punteggi dei big azzurri. Marcella Tonioli: “mi sono ripresa il titolo, è stato un bel campionato Discorso che si è poi protratto nel corso degli scontri diretti, e sono stata brava a mantenere alta la tensione. Il lavoro che sto fa­ alcuni dei quali davvero spettacolari, come la sfida dei quarti di cendo sta pagando davvero tanto e sono felice di aver chiuso con l’oro finale tra il grande Sergio Pagni e lo junior Manuel Festi, che ha la stagione all’aperto”. costretto il campione a chiudere con un 150-148 per passare il turno, così come ha dovuto fare l’asso Alberto Simonelli, vincito-

Luigi Di Michele, oro Marcella Tonioli in finale compound maschile per l’oro compound

Sopra, a sinistra, la sfida per il bronzo tra i vicecampioni del mondo Mauro Nespoli e David Pasqualucci; al centro, Marcella Tonioli e Mauro Bovini, oro mixed team compound; a destra, Marco Morello, argento nell’arco olimpico. Qui a fianco, a sinistra, Michele e Carla Frangilli, oro nel misto olimpico; a destra, Sarti, Finessi e Franchini, con la maglia delle Fiamme Azzurre vincono l’oro compound femminile per il Castenaso A.T.

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AZZURRINI ALLA BEITER Gli azzurri della Scuola Federale – Progetto Tokyo 2020, accompagnati dal responsabile tecnico della Nazionale Wietse van Alten e dal coach Matteo Bisiani, hanno effettuato dei test ai materiali in Germania presso il Centro Beiter

I ringraziamenti del Presidente Scarzella I giudici di gara premiati dal Presidente agli azzurri che hanno ottenuto i pass olimpici Scarzella e dal Presidente del C.R. Piemonte e a Simonetta Vessi Coccato

re del titolo di classe con tanto di record mondiale paralimpico, mento tra i due. Nella finalina applausi anche per Sergio Pagni in qualifica con 706 punti. (Arcieri Città di Pescia) e Alberto Simonelli (Aeronautica Milita- Medesimo discorso nell’arco olimpico, con molti junior e allievi re), con il primo che si aggiudica la medaglia vincendo 147-137. a giocarsi negli scontri diretti la possibilità di accedere alle finali. In campo femminile torna sul primo gradino del podio dopo il ti- Proprio in questa divisione sono arrivate le sorprese maggiori, tolo del 2013 Marcella Tonioli (Arcieri Franciacorta). L’atleta della ungo weekend di allenamenti e test sui materiali in Germa- che hanno visto ben tre atlete su quattro delle categorie gio- Nazionale vince 147-133 su Angela D’Angelo (Arco Club Appia nia per gli arcieri azzurri della Scuola Federale – Progetto vanili in semifinale. Risultati che premiano il lavoro dei tecnici Antica) che raggiunge a sorpresa ma con merito la finalissima. LTokyo 2020. personali, dello staff tecnico della Nazionale e soprattutto la Il bronzo femminile va a Jessica Fubiani degli Arcieri Franciacor- Il responsabile tecnico della Nazionale Italiana Wietse van Alten e grande voglia di arrivare lontano degli azzurrini e degli atleti che ta che ha la meglio sull’azzurrina Giulia Grascelli (Maremmana il tecnico Matteo Bisiani hanno accompagnato al centro Beiter di puntano a fare il definitivo salto di qualità internazionale. Arcieri) per 136-127. Dauchingen David Pasqualucci (Tempio Di Diana Dlf), Elia Fregnan I TITOLI INDIVIDUALI - Un esempio lampante viene dalla sfi- I TITOLI A SQUADRE - Nelle battaglie per i podi a squadre (Arcieri Del Torrazzo), Andrea Monego (Arcieri Del Piave), Tatiana da per la medaglia d’oro arco olimpico tra Max Mandia e Marco meritano una menzione particolare i vincitori della sfida mixed Andreoli (Arcieri Iuvenilia), Lucilla Boari (Arcieri Gonzaga), Tanya Morello, vincitori in semifinale rispettivamente con i vicecam- team olimpico: i fratelli Michele e Carla Frangilli degli Arcieri Giaccheri (Compagnia D’archi) e Loredana Spera (Arcieri Del Sud). pioni del mondo David Pasqualucci e Mauro Nespoli, quest’ul- Monica che sono riusciti nell’impresa di vincere l’oro dopo il Da venerdì a domenica scorsa, grazie alla collaborazione e alla dispo- timo vincitore del bronzo. Al termine di un match equilibrato, bronzo e l’argento delle precedenti edizioni, superando in finale nibilità di Andreas Lorenz e della famiglia Beiter, gli azzurri hanno è stato Mandia ad aggiudicarsi il primo gradino del podio per la coppia del Kosmos Rovereto (Tebaldini-Tonetta) col risultato effettuato i test su spine e frecce, oltre a svolgere un importante la- la terza volta in carriera. L’atleta delle Fiamme Azzurre vince la di 5-3. In precedenza i fratelli Frangilli avevano battuto in semi- voro sulla messa a punto degli archi. Quello tra gli arcieri azzurri e la finale con Morello degli Arcieri Iuvenilia per 6-4, riscattando l’ar- finale un’altra coppia che giocava “in famiglia”, il duo composto Beiter è un rapporto che si protrae da molti anni. gento del 2014. da Massimiliano e Claudia Mandia (Arcieri Torrevecchia), ai quali Nata nel 1971, la ditta Werner Beiter sviluppa articoli per il tiro con Nel femminile, invece, una sfida tra juniores che ha confermato è andato il bronzo. l’arco dal 1985 ed è un centro d’eccellenza visitato annualmente da l’ottimo stato di forma dell’azzurrina Vanessa Landi degli Arcie- Nell’olimpico a squadre maschile, in una sfida tutta piemontese, centinaia di arcieri. Già lo ri Montalcino, ancora galvanizzata e per nulla provata dal fuso vince il terzetto del Sentiero Selvaggio (Bacchi, Melotto, Sagulo) scorso anno Beiter è sta- orario dopo la sua partecipazione al Test Event di Rio de Janeiro. allo spareggio contro la Iuvenilia (Morello, Racca, Tonelli), men- to partner commerciale La giovane toscana ha conquistato il suo primo oro assoluto tre al femminile si impongono le atlete del Castenaso Archery della Federazione ed il contro la compagna di squadra in azzurro Loredana Spera (Ar- Team (Valeeva, Franceschelli, Di Pasquale), vincenti sugli Arcieri contratto di partnership è cieri del Sud) per 6-0. Un splendido spot per il tiro con l’arco ita- Torrevecchia (Mandia, Romoli, Mercuri). stato rinnovato anche per liano che guarda al futuro con fiducia, confermato anche nella Nel compound terzo titolo al maschile per gli Arcieri Città di Pe- il 2016. • finale per il terzo posto, vinta dall’atleta della Scuola Federale scia (Pagni, Falcinelli, Cirillo), capaci di battere in finale gli Arcieri Tatiana Andreoli (Arcieri Iuvenilia) per 6-4 sull’azzurra Sara Violi Solese (Porta, Leotta, Simonelli), mentre tra le donne si impo-

(Arcieri Sarzana). ne ancora una volta il Castenaso Archery Team che contava su Gli azzurri della Scuola Anche nel compound si è assistito a match avvincenti, che pre- un terzetto d’eccezione composto da tre atlete delle Fiamme Federale Fitarco in sentavano alcune conferme e molte sorprese. Nel maschile è Azzurre (Sarti, Franchini, Finessi), vincenti sul Decumanus Ma- Germania per il test sui materiali, insieme ai un’altalena di emozioni nella sfida che vede vincente per la pri- ximus (Longo, Dermati, Marchesini). Nel mixed team si confer- coach della Nazionale. ma volta in carriera Luigi Di Michele (Arcieri Clarascum), pronto mano campioni d’Italia gli Arcieri Franciacorta con i nazionali In alto, gli azzurri e a sorpassare Mauro Bovini (Arcieri Montalcino) alla penultima Federico Pagnoni e Marcella Tonioli che in finale battono gli Ar- i tecnici insieme ad Andreas Lorenz nel freccia. Il match si conclude 144-143 dopo un continuo insegui- cieri Tre Torri (Vailati-Uggeri). • Centro Beiter

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VENETO Nozze d’argento per il Decumanus Maximus (Marco Latini) La sera del 31 ottobre 2015 la DAL consueta cena sociale annuale per la Com- pagnia Dilettantistica Arcieri Decumanus Maximus è stata una festa molto particola- re, perché la società dell’alta Padovana ha festeggiato il proprio 25° compleanno, in TERRITORIO compagnia del Presidente Federale Mario Scarzella e del Presidente Regionale Giulio Zecchinato. Sembrava ieri quando si erano festeggia- ti i 20 anni di attività, un traguardo che già Foto di gruppo per il Decumanus Maximus nedetta, Kylian ed Elena che si sono distinti LOMBARDIA del loro bagaglio tecnico e conoscitivo non abbia pacità motorie che possa aiutare i ragazzi a com- sembrava ragguardevole, ed ecco di nuovo ai Campionati Italiani così come al Trofeo Stage estivo: 15 anni e non sentirli pagato, alla lunga, visto che dal 2001 ad oggi sono prendere i propri limiti fisici in modo semplice e tutti insieme, ancora più forti, ancora più sette tecnici federali e l’intera gamma di Pinocchio e alla Coppa delle Regioni, contri- (Alessandra Pandolfi) Lo stage giovanile Fitarco diversi i ragazzi che sono passati dalle squadre diretto, a seguito del quale abbiamo proposto numerosi e ancora… più giovani di prima. squadre giovanili olimpiche, che hanno ine- buendo attivamente al successo del Veneto, Lombardia è giunto alla sua XV edizione ufficiale. regionali alla Nazionale – dice il Presidente del una serie di esercizi facili e non troppo impegna- Altri 12 titoli italiani, altri podi internazionali, vitabilmente portato con sé la propria carica e portando lustro alla Decumanus. In questi anni sono cambiate le location (Bormio, C.R. Lombardia Francesco Mapelli -. L’albo d’oro tivi che li possano aiutare a superarli”. altre esperienze da raccontare e la consa- di entusiasmo, di sano agonismo e, perché Non poteva esserci un regalo migliore di Lanzada, Chiesa Valmalenco e Boario), i parteci- della Fitarco Lombardia si è arricchito di una In conclusione, il punto di vista dello staff tecni- pevolezza di essere una Società ancora più no, di gioventù. E la società continua a cre- questo per il 25° compleanno della società, panti (oltre 400, con 300 ragazzi coinvolti, dato lista di vittorie che sarà difficile raggiungere, ol- co composto da Marco Ferrari, Andrea Gabardi, matura e completa, che ha saputo proprio in scere, con atleti provenienti dal proprio viva- che non ha dimenticato di festeggiare anche che i nomi dei “fedelissimi” si ripetono anche 5 tre all’ineguagliabile record nel 2012 del primo Giuseppe Milesi, Luciano Ravazzani: in 15 anni questi ultimi anni intraprendere strade nuo- io e anche nuovi amici provenienti da altre volte), lo staff tecnico (4 responsabili, 20 tecnici, triplete arcieristico della storia: Trofeo Pinocchio, abbiamo visto cambiare più volte attrezzatu- ve e per certi versi coraggiose. società, che chiedono di partecipare a que- 3 preparatori atletici, 3 medici, 1 arbitro federale Coppa Italia delle Regioni e Trofeo Doni”. re, potenze in gioco, riferimenti e molto altro La società infatti, da sempre conosciuta per sta bellissima esperienza umana e sportiva. e 2 psicologi) e vari accompagnatori. Le costanti, Questo il commento di Claudio Bizzari, prepara- ancora. Unico aspetto rimasto costante, pur il proprio impegno prevalente nella divisione Basti pensare che ai Campionati Italiani di To- tuttavia, dei “9 giorni canonici” sono il legame che tore atletico CONI: “Il messaggio importante che mitigandosi, è la cronica avversione dei tecnici compound, si è allargata al settore olimpico, rino 2015 la Decumanus è stata la prima so- si è creato in un gruppo che continua a crescere emerge da questi 15 anni di lavoro è che l’alfa- personali a quanto si poteva dire o chiedere ai soprattutto giovanile, grazie a un progetto cietà d’Italia per numero di partecipanti, pro- e la voglia di migliorare confrontandosi, soprattut- betizzazione motoria è un elemento imprescin- ragazzi. Quante discussioni, anche accese, anni lungimirante dei propri dirigenti e dell’amico babilmente la più giovane, sicuramente quella to, dal punto di vista tecnico e della preparazione dibile per la crescita fisica e mentale dei ragazzi, fa, quando alcuni istruttori ritenevano di dover Piero Covre, tecnico regionale di grande ca- con il maggior numero di donne in gara. fisica ed arcieristica, come testimonia il paziente soprattutto di coloro che puntano a praticare in “deprogrammare” tecnicamente alcuni ragazzi, pacità ed esperienza, che anziché aprire una E non è un caso se proprio quest’anno, alla lavoro di sistematizzazione dati (idea di Luciano modo duraturo un’attività sportiva ad alto livel- affinché utilizzassero la tecnica più “pulita” pro- nuova società a Volpago del Montello (Tv), tradizionale premiazione organizzata dalla Ravazzani) che evidenzia con i numeri come la lo, qualsiasi essa sia, fatto che anche le scuole mossa a livello federale, piuttosto che rispettare ha deciso di costituire lì una sede distaccata Società per tutti gli atleti andati a podio in formula messa a punto possa portare i suoi frutti. arcieristiche più avanzate nel mondo hanno mo- la sequenza di tiro dell’arciere e cercare di mi- della Decumanus. eventi nazionali e internazionali, oltre alla “Non si può dire che la scelta di puntare sulla for- strato negli ultimi decenni. Per questo abbiamo gliorarne alcuni aspetti. L’estrema eterogeneità Grazie a questa scelta ora la Decumanus stella Laura Longo, al neocampione italiano tutti i propri tecnici (Sandro, Liviana, Lucio, I numeri del Decumanus mazione delle classi juniores e sull’arricchimento messo a punto un programma di analisi delle ca- di capacità tecniche (dai neofiti ai nazionali) ed Maximus ha due campi di tiro, due palestre, Andrea Paganin e ai compound Moreno, So- Piero, Marco, Francesco e l’inossidabile Pino Maximus età (dai 9 ai 20 anni) ha messo a dura prova lo fia, Flavia, Elisa, Diana e Assunta, sono stati Celi), artefici nascosti, ma sempre presenti, I dirigenti del Decumanus Maximus festeggiano Un collage dei protagonisti degli Stage Estivi del C.R. Lombardia staff tecnico, anno dopo anno. In pochi giorni di premiati anche i giovani olimpici Alessia, Va- di tutti questi successi. col Presidente Mario Scarzella e il Presidente lavoro, infatti, è molto più facile far guadagnare del C.R. Veneto Giulio Zecchinato lentina, Laura, Leonardo, Chiara, Diego, Be- Dopo 25 anni di attività la Decumanus Maxi- 200 punti (su 36 frecce) ad un neofita che 1 punto mus, nome che deriva da quello dell’antica ad un nazionale. strada romana che attraversa la zona del In questi anni lo staff tecnico è cambiato con tan- Graticolato a nord-est di Padova, si confer- ti nomi che si sono alternati nel tempo: Giuseppe ma, sotto la guida del proprio Presidente Milesi, Marco Ferrari, Antonio Pietra, Luciano Ra- Lucio Grandis, come una solida realtà dell’ar- vazzani, Andrea Gabardi, Emilio Laudari, Marino cieria veneta e italiana, che non ha dimenti- Bergna, Alberto Gioppo, Francesco Bacchini, Gio- cato la voglia e il piacere di stare insieme, di vanni Maniglia, Gianni Falzoni, Lorenzo Castoldi, condividere i momenti magici e discutere di Massimo Crippa, Luciano Malovini, Carla Frangilli, quelli amari. Elena Gabardi, Anna Modolo. Ogni componente Dietro a tutto questo pulsa il lavoro continuo ha dato tanto e ha permesso allo staff attuale di e appassionato di un gruppo di atleti, diri- crescere e raggiungere un’ottima intesa, al punto genti e tecnici legati l’un l’altro da profonda che i “debriefing” serali, che una volta duravano amicizia e rispetto reciproco, probabilmente almeno un’ora, oggi sono, de facto, l’aperitivo il vero ingrediente segreto di questa magica della cena. ricetta dal nome antico.

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TORNA TORNA ALL’INDICE ALL’INDICE settore paralimpico comitati regionali UN MOVIMENTO IN CRESCITA

I dirigenti Cip e Fitarco salutano i corsisti

al 6 all’8 novembre a Roma, presso il Centro di Prepara- LONE (Compagnia degli Etruschi), Renato LAMAGNA (Compagnia zione Olimpica “Giulio Onesti”, 31 tecnici Fitarco hanno degli Etruschi), Giancarlo COSTANTINI (Antikuis), Antonio D’ANGELO Dpreso parte al Corso di Specializzazione “Tecnici per Arcieri (Arcieri delle Torri Ripa Teatina), Enio GIGANTE (Arcieri delle Torri Ripa Disabili”. Dopo due giorni di lezioni pratiche e teoriche sostenute dal Teatina), Giancarlo COLANTONIO (Arcieri Arcobaleno), Pierluigi BOR- Responsabile Tecnico della Nazionale Para-Archery Guglielmo Fu- SA (Arcieri Aurora Libertas), Giuseppe Fiore DE LUCIA (Arcieri della chsova, dalla psicologa Annalisa Avancini, dalla fisioterapista Chiara Stella), Francesco Leonardo SANTORO (Arcieri Dello Jonio), Maria Do- Barbi, dalla classificatrice internazionale Lucia Dognazzi e dal profes- nata D’ADDETTA (Arcieri Dauni), Vito ANTELMI (Arcieri Carafa di Noja), sor Luca Michelini, i tecnici hanno concluso il loro impegno con gli Francesco D’AGNANO (Arcieri d’Alceste), Luigi GARRAMONE (Arcieri esami valutativi. Matera), Rossella GIARMOLEO (Arcieri Fata Morgana) A dar loro il benvenuto il Presidente CIP Luca Pancalli, il Presidente Federale Mario Scarzella, il Segretario Generale Alvaro Carboni e il Consigliere Federale Oscar De Pellegrin. Azzurri in raduno Grazie a questo corso, la Fitarco conterà su un ulteriore numero di coach con le conoscenze tecniche per accogliere nelle Società atleti o neofiti con disabilità. Allo stesso tempo i tecnici formati potranno rendersi partecipi del Progetto Arco Senza Barriere che, in due anni di lavoro con i centri spinali e altre attività sul territorio, ha già contri- buito a far crescere in maniera esponenziale il numero di praticanti disabili. (Redazione) •

I PARTECIPANTI AL CORSO Gianluca RUGGIERO (Arcieri Iuvenilia), Ivan Didier FOSSATI (Arcieri Prince Thomas 1er), Mario ESPOSITO (PHB Pol. Bergamasca), Giovan- Gli azzurri in raduno a Padova ni MANIGLIA (Arcieri La Sorgente), Riccardo VOLTAN (Arcieri Ardive- stra), Carla PRAVATO (Arcieri Sambonifacesi), Raul BIGI (Arcieri Aquila Manca meno di un anno ai Giochi di Rio 2016 e la Naziona­ Bianca), Elena PEDRAZZI (Arcieri Aquila Bianca), Ermanno PALLADINI le Para-Archery prosegue il suo lavoro di avvicinamento al (Arcieri Orione), Roberto ARDIZZONI (Comp. Arc.e Bal. Filippo degli grande evento che concluderà il quadriennio. Dopo la scor­ Ariosti), Renzo STEFANI (Arcieri Della Signoria), Fabio GIOMI (Comp. pacciata di medaglie ai Mondiali in Germania e i 7 pass per le Maremmana Arcieri G. dalle Bande Nere), Daniele BELLOTTI (Arcieri Paralimpiadi, l’Italia si è già riunita presso l’O.I.C. Padova. Lo Fivizzano), Federico MELUCCI (Arcieri di Avalon), Massimo GIANCO- staff della Nazionale, con il Responsabile Tecnico Guglielmo LA (Compagnia Arcieri Civitanova), Vincenzo SCARAMUZZA (Arcieri Fuchsova, i coach Marco Pedrazzi (olimpico) e Antonio To­ Lupa Capitolina), Fabrizio MORGIA (Arcieri Torrevecchia), Luigi AVAL- sco (compound) e l’Assistente Tecnico Gabriele Meneghel, ha svolto un primo raduno dal 29 ottobre al 1º novembre. Nell’o­ I partecipanti al corso insieme ai docenti al Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti limpico sono stati selezionati Roberto Airoldi (Arcieri Cameri), Ezio Luvisetto (Arcieri Del Castello), Marco Gosparini (Fiamme Cremisi) ed Alessandro Erario (Arcieri Dello Jonio), Annalisa Rosada (Arcieri Del Leon), Veronica Floreno (Dyamond Ar­ chery Palermo) e Maria Andrea Virgilio (Dyamond Archery Palermo); nel compound Giulia Pesci (Arcieri D.l.f. Voghera), Eleonora Sarti (Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre) e Ifigenia Neri (Dyamond Archery Palermo); nel W1 Gabriele Ferrandi (Arcieri D.l.f. Voghera), Salvatore Demetrico (Apple Club Ar­ cieri Camporotondo) e Monica Borelli (Arcieri Aquila Bianca). Altri due raduni sono previsti per novembre e dicembre.

ARCO SENZA BARRIERE 42 arcieri settembre-ottobre 2015 maggio-giugno 2015 arcieri 43

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Gli azzurri al Centro Tecnico Federale di L’ATLETA ARCIERE: Cantalupa a lavoro con il preparatore atletico Jacopo ANALISI A 360° Cimarrusti

di Jacopo Cimarrusti (Preparatore Atletico Nazionale Fitarco)

on l’evoluzione di scienza e tecnologia anche lo sport ha Per quanto riguarda il tiro con l’arco, sviluppare una preparazione subito negli ultimi decenni un notevole sviluppo in tutti i fisica che sia la più idonea possibile significa porsi dinanzi a diver- Csuoi settori, soprattutto nel campo dell’allenamento fisico, si aspetti da valutare: asimmetria del tronco in posizione di tiro, diventato sempre più specifico e mirato grazie allo studio correlato contrazioni sia isometriche che concentriche della muscolatura, di anatomia umana, fisiologia e biomeccanica, da cui è nata la “teo- equilibrio, propriocezione, stabilità del core, escursione articolare ria e metodologia dell’allenamento”. e relativa flessibilità, resistenza al gesto tecnico e ripetizione dello In qualsiasi disciplina sportiva il concetto chiave da cui partire per stesso. Bisogna inoltre uscire dall’ottica di uno sport statico anzi, stilare un programma che sia il più adatto e produttivo in termini di sotto certi punti di vista, sviluppa un’intensità muscolare molto performance è il “modello di prestazione”; identificare tale modello maggiore rispetto a molte altre discipline. È comunque un erro- significa immedesimarsi nel gesto tecnico che l’atleta compie e re associare la statica all’essere umano in quanto le funzioni vitali individuarne gli aspetti metabolici e neuromuscolari che vengono sono sempre attive, anche durante il sonno, dal sistema nervoso attivati, in che modo, e come vengano utilizzati nello specifico. , autonomo o vegetativo agli apparati cardiocircolatorio e respira- torio, dal metabolismo basale al sistema muscolo-scheletrico che deve vincere la forza di gravità quando siamo fermi. Bisogna uscire dall’ottica di uno L’asimmetria del gesto tecnico è un fattore importante da valuta- tro e dalla base di appoggio a terra, e la propriocezione, che rap- stato riscontrato che tali effetti negativi si hanno solo in prossimità re, soprattutto dal punto di vista del tipo di forza sviluppata, della presenta la percezione del proprio corpo nello spazio; entrambi della performance pura, sia in gara sia in allenamento, e solo per sport statico anzi, sotto certi punti muscolatura che viene coinvolta e dei carichi che devono subire questi aspetti possono essere considerati capacità coordinative e determinati tipi di prestazione atletica. Da qui sta al preparatore di vista, sviluppa un’intensità tendini e articolazioni; la ripetizione del gesto durante una gara uf- vengono apprese sin dall’infanzia ma possono essere allenate e atletico saperlo inserire nella maniera più appropriata al contesto ficiale fa capire che occorre anche tener conto di una specifica potenziate tramite lo sviluppo di esercizi idonei quanto più simili al sportivo in cui opera. Per quanto riguarda la nostra disciplina, lo muscolare molto maggiore rispetto resistenza muscolare che non permetta a fatica e stanchezza di modello di prestazione. stretching è molto importante e va utilizzato soprattutto per man- subentrare con conseguente perdita di prestazione. Di fondamentale aspetto è la stabilità del core che comprende tenere un’ottima elasticità muscolare e garantire un’ampia escur- ad altre discipline Altri aspetti importanti sono l’equilibrio, che dipende dal baricen- la muscolatura lombosacrale, addominale e pelvica; la tonicità di sione articolare. questa zona del corpo permette di ottimizzare al massimo l’atti- Alla base di un’ottima condizione fisica in generale, c’è sicura- vazione e il controllo delle catene cinetiche anteriori e posteriori mente l’attività aerobica. Nel tiro con l’arco non deve essere nella pratica di qualsiasi attività sportiva, migliorando anche l’as- intesa solo come corsa e resistenza, in quanto dal modello di setto posturale. prestazione si capisce subito che gli arcieri in gara non corrono. Il rinforzo muscolare, oltre che per una tonicità generale di tutto il Migliorare però la capacità cardiocircolatoria e respiratoria signi- corpo, va visto sia dal punto di vista della prevenzione agli infortuni, fica anche apportare più velocemente e con maggior afflusso i sia per l’incremento della forza per mezzo di allenamenti altamen- micronutrienti alle zone periferiche dell’organismo, soprattutto nei te specifici che stimolano le strutture muscolari coinvolte ad avere muscoli; inoltre si eliminano quanto prima le tossine e gli scarti la giusta risposta fisiologica ricercata con questa tipologia di eser- metabolici delle reazioni biochimiche interessate alla produzione cizi, tra i quali vanno sicuramente citati quelli di forza funzionale; di energia, con il risultato di un recupero maggiore dei carichi di nel tiro con l’arco va trovato il giusto equilibrio tra forza massima lavoro impressi e della fatica. e resistente. Per quanto riguarda lo stretching, negli ultimi anni si Una stagione agonistica lunga come quella che affrontano i no- sono alternate teorie che ne hanno discusso l’utilità; da pubblica- stri ragazzi della Nazionale è sicuramente molto impegnativa zioni di ricerche scientifiche è venuto fuori che l’utilizzo di questa sia da un punto di vista tecnico che fisico; va quindi program- metodica fosse addirittura dannoso e controproducente portando mato ogni singolo aspetto tenendo conto dei periodi agonistici alla perdita di rendimento. Non tutti sanno però che i risultati di e non, ottimizzando mesocicli, microcicli e unità di allenamento questi studi sono stati associati a performance di altissima inten- in base agli obiettivi prefissati. Una preparazione atletica che sità, di forza esplosiva e reattività, con specifico reclutamento di segue tutte le specifiche ricavate dallo studio del modello di fibre muscolari di tipo IIB che sono in assoluto quelle più forti e prestazione pone gli atleti nelle migliori condizioni possibili pri- a più rapida contrazione, ma che si affaticano prima; in seguito è ma di ogni gara. •

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i è svolto il primo weekend di novembre, al Palakosmos di Rovereto, l’ultimo appuntamento della stagione 2015 riser- Svato ai giovani atleti che, insieme ai loro tecnici personali, sono stati visionati dallo staff tecnico della Nazionale Giovanile. L’incontro era il terzo dopo quelli svoltisi al Palafitarco di Roma e al Centro Tecnico Federale di Cantalupa e fa parte del programma di lavoro del Settore Giovanile Fitarco che si prefigge, tra gli altri, l’obiettivo di monitorare l’attività svolta sul territorio dalle Società e dare l’opportunità di fare un salto di qualità accrescendo il bagaglio tecnico ed esperienziale di questi giovani attraverso un impegno concordato tra tecnici della Nazionale e tecnici personali. Si è svolto a Rovereto il terzo Il primo gruppo di atleti nell’incontro di Rovereto incontro, dopo quelli di Roma e Cantalupa, dove i tecnici della Nazionale Giovanile hanno visionato i giovani arcieri che potrebbero entrare a far parte del Progetto Talenti 2020

Questa serie di incontri non è stata fine a se stessa, anche perché, ai più meritevoli, verrà data l’opportunità di entrare a far parte del “Progetto Talenti 2020” al quale la Fitarco ha aderito fin dal 2013. Si tratta di un’iniziativa portata avanti dalla Regione Autonoma del Trentino Alto Adige che, d’intesa con il Coni, e col fondamentale Il secondo gruppo di arcieri con i tecnici personali e i coach azzurri al impegno del Coni Trento, propone un’azione organica che mette Palakosmos di Rovereto in stretta relazione tutti i soggetti coinvolti nel processo di crescita ed affermazione del talento (atleta, tecnico, genitori, scuola). dell’anno che, ci fa piacere sottolinearlo, hanno riscontrato un In questi anni, infatti, i raduni della Nazionale Giovanile sono stati grande successo di partecipazione e di impegno sia da parte de- associati al Progetto che ha messo a disposizione dei 15 atleti inse- gli atleti che dei loro tecnici personali. Basti pensare che nell’in- riti nel programma, oltre ai normali allenamenti con lo staff azzurro contro di Rovereto erano 44 gli atleti visionati, accompagnati dai al Palakosmos di Rovereto, anche lezioni teoriche e approfondi- rispettivi tecnici personali. menti medici in strutture specializzate con professionisti messi a Entro dicembre è già previsto un raduno al quale parteciperanno disposizione dalla Scuola dello Sport del Coni Trento. 21 arcieri e da questi verranno poi scelti dallo Staff Tecnico della Anche nel 2016 la Fitarco porterà nei raduni programmati a Nazionale i nominativi definitivi che faranno parte del gruppo che Rovereto 15 arcieri che dovranno necessariamente essere nati ha, come prima missione agonistica, quella di ben figurare ai Gio- negli anni 2001 e 2002 per l’arco olimpico e 2000, 2001 e 2002 per chi Olimpici Giovanili che si disputeranno a Buenos Aires nel 2018. l’arco compound. Come detto, in questa occasione ci sarà una Insomma, il lavoro dedicato ai giovani da parte della Fitarco pro- novità: il gruppo sarà infatti composto da arcieri che già fanno segue spedito per garantire al tiro con l’arco italiano un futuro che parte della Nazionale Giovanile, mentre alcuni verranno selezio- contempli la crescita del movimento di base e una competitività nati proprio tra i talenti visionati nei tre incontri svoltisi nel corso agonistica internazionale duratura nel tempo. (Redazione) •

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Lazzaro Tavarone, affresco con balestrieri genovesi LA BATTAGLIA DI CRÉCY Gli “specialisti militari” genovesi

I balestrieri genovesi non erano dei veri e le fiancate dello scafo). Ogni galea geno­ ARCO LUNGO propri mercenari. Si trattava di un corpo vese, in tempi di guerra, doveva avere a d’élìte che dipendeva dalla Repubblica di bordo almeno quattro balestrieri, i quali Genova, la quale, oltre ad utilizzarli per la erano esentati dai compiti di bordo. VS. CAVALLERIA PESANTE propria difesa, consentiva che fossero in­ L’equipaggiamento del balestriere era gaggiati anche da altre nazioni. Si distin­ inoltre composto da una daga, da un di Andrea Cionci sero in molte battaglie del Medioevo per elmo leggero in metallo, da una gorgiera, la perizia con la quale utilizzavano la loro da una cotta di maglia e da un grande micidiale balestra, costruita dai balistai scudo, il pavese, usato come riparo du­ na data storica segna il declino dell’epoca della cavalleria pe- della Repubblica. rante le fasi di ricaricamento delle armi, sante: si tratta del 26 agosto 1346, giorno in cui, presso un Questo corpo poteva essere impiegato che veniva eventualmente sorretto da Upiccolo villaggio nella Francia settentrionale, si svolse uno dei sia sulla terra (durante gli assedi, o in bat­ un altro soldato. Ogni balestriere doveva fatti d’arme più importanti della Guerra dei Cent’anni che, per decen- taglie campali), sia durante gli scontri na­ obbligatoriamente portare con sé alme­ ni, vide scontrarsi le monarchie britannica e francese per il predomi- vali, come avvenne per le battaglia della no 20 dardi a punta piramidale (quadrelli) nio su regioni contese. Meloria e per quella di Curzola. Si arruo­ o a punta conica (berrettoni). Nella battaglia di Crécy per la prima volta trionfarono nuove tattiche lavano nel corpo giovani provenienti da Pare che la stoffa che veniva impiegata di guerra che si avvalevano dell’utilizzo massiccio dell’arco lungo. tutta la Liguria e venivano addestrati a per le tuniche di questi soldati altro non ad incassare il denaro derivato dal loro Questo smentì definitivamente il pregiudizio secondo cui la cavalleria Genova nell’uso di questa potente arma fosse che l’antenato del moderno blue- noleggio. Non si può dunque parlare di pesante fosse invulnerabile rispetto agli arcieri e alla fanteria. che veniva fabbricata da una specifica jeans. loro come mercenari in senso stretto La sproporzione fra gli schieramenti era evidente, eppure i 12.000 sol- corporazione di artigiani (balistai). Va ricordato, inoltre, che i balestrieri (si pensi alle differenze con i capitani dati inglesi di Edoardo III ebbero la meglio sulle forze francesi di Filippo La balestra pesava circa 6 kg, era del erano sempre alle dipendenze dirette di ventura del tardo Medioevo), ma più VI costituite da circa 50-60.000 uomini, di cui 12.000 erano cavalieri. tipo “a staffa” e veniva chiamata mane­ della Repubblica di Genova, e non po­ appropriatamente di specialisti militari, A Crécy si affermò il moderno concetto militare della potenza di fuo- sca per la sua grande maneggevolezza tevano costituire compagnie di ven­ anche se la definizione di mercenario co anche se per “fuoco” ci si deve riferire alla schiacciante efficacia che ne permetteva l’utilizzo anche in tura prive di bandiera. Solo il governo è generalmente accettata, per indicare condizioni di difficile equilibrio, come, ad della città poteva autorizzare l’impiego che essi combattevano non sempre per Arciere inglese dell’arco lungo inglese (longbow) che fu il vero protagonista della esempio, sulla pavesata di una nave (la di queste truppe fuori dai confini della difendere la propria patria, ma anche al con longbow. battaglia. barriera di scudi utilizzata per proteggere Repubblica di Genova, ed era la stessa soldo di stranieri. (A.C.). In alto, Y. Froissart, La battaglia Ricco dell’esperienza maturata negli scontri con gli scozzesi, il re in- di Crécy glese Edoardo III schierò i suoi soldati in piano, in un terreno circonda- to, sui fianchi, da ostacoli naturali. Il sovrano seguì le operazioni con Il re Filippo VI aveva ingaggiato 6000 balestrieri genovesi, un vero cor- A sinistra, Edoardo il Principe nero; i suoi comandanti presso un mulino che sorgeva su una collina, da po di élìte, e li sistemò sul fronte, tenendo alle loro spalle la cavalleria. a destra, La carica dove poteva controllare l’andamento della battaglia. Edoardo ordinò Lo storico francese Jean Froissart offre questo resoconto dell’azione: francese ai suoi cavalieri di smontare di sella, in modo che tutti combattessero «Gli Inglesi, schierati in tre divisioni e seduti a terra, vedendo i loro a piedi. Divise le sue forze in tre divisioni, delle quali una fu assegnata nemici avanzare, sorsero fieramente e presero posizione nei ranghi... a suo figlio sedicenne, Edoardo, il Principe Nero. Dovete sapere che quei re, conti, baroni e signori di Francia non avan- Gli arcieri furono schierati in una formazione a V, detta “a freccia” sul- zavano con un ordinato schieramento... C’erano circa quindicimila la cresta della collina. In attesa dell’affacciarsi del nemico, gli inglesi balestrieri genovesi, ma erano piuttosto stanchi, avendo marciato scavarono anche un sistema di fossati e trappole, con lunghi pali quel giorno per sei leghe, completamente equipaggiati e con le loro acuminati infissi nel terreno, per ostacolare l’avanzata della cavalleria balestre. Dissero al Conestabile che non erano nella condizione di francese. Tuttavia, al centro della strategia inglese vi era la sua arma far grandi cose, quel giorno, in battaglia. Il conte di Alençon, udendo ma nessuno dei loro quadrelli raggiunse gli inglesi. I britannici erano decisiva: l’arco lungo. Era alto come un uomo e fabbricato in legno di questo, disse: “Questo si ottiene usando tali cialtroni, che vengono a fuori dal raggio d’azione dei balestrieri genovesi. Allora gli arcieri in- tasso. Serviva una forza pari a 45 kg per tenderlo, ma era micidiale già mancare quando vi è bisogno di loro”». glesi avanzarono un passo alla volta e scoccarono le frecce con tale a 200 metri. Occorreva più energia per tenderlo rispetto alla balestra Il primo attacco partì dunque dai balestrieri, che lanciarono una piog- forza e velocità che sembrava stesse nevicando». (la quale, come noto, si avvaleva di congegni meccanici per tendere gia di verrettoni allo scopo di scompaginare ed impaurire la fanteria Con una cadenza di tiro di tre-cinque dardi al minuto, i genovesi non la corda) ma poteva scagliare una freccia più veloce e raggiungere inglese. Questa prima mossa fu accompagnata dal suono di strumen- potevano competere con gli arcieri inglesi, che potevano scoccare da bersagli più distanti. ti musicali da guerra, portati da Filippo VI in campo per terrorizzare il dieci a dodici frecce nello stesso arco di tempo grazie all’abilità con I francesi erano poco organizzati anche perché sicuri di vincere nemico. Un cronista inglese dell’epoca, Geoffrey the Baker, descrive la quale maneggiavano i loro archi lunghi. Inoltre, le piogge intense essendo numericamente superiori ai nemici in una proporzione di la scena: «Mentre risuonavano le trombe, i tamburi e le stridule chiari- che avevano preceduto la battaglia avevano bagnato le corde delle circa 5 a 1. ne, urlando come fossero tuoni, i balestrieri avanzarono, scoccarono loro balestre, rendendo l’arma molto meno efficace. Al contrario, gli

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Il famigerato arco lungo inglese

Il longbow – come viene chiamato, in in­ mica che si estese alle classi popolari, le le proprie corde (ne avevano sempre una glese, l’arco lungo medioevale – è un tipo quali fornivano i tiratori a condizione che di scorta durante le battaglie) con capelli di arco a curvatura unica (che non pre­ venissero assiduamente addestrati – e nu­ femminili, poiché ciò le rendeva più resi­ senta le controcurvature tipiche dell’arco triti – per essere in grado di tendere archi stenti e faceva in modo che esse non si ricurvo) le cui origini risalgono ai vichinghi il cui carico di trazione medio era di cen­ spezzassero proprio nel mezzo di una bat­ norvegesi che, in qualità di mercenari, o al­ to libbre. Senza alcun dubbio, il problema taglia. leati, li introdussero nel Galles. La succes­ maggiore era che l’arco richiedeva molta Nel Medioevo, l’arco lungo inglese aveva siva diffusione nel territorio inglese risale preparazione per venire utilizzato nella un peso di trazione che andava dalle 90 al XIII secolo, sotto il regno di Edoardo I sua massima potenza: 10 anni di continuo alle 150 libbre; era molto più potente dei Plantageneto. allenamento erano il minimo richiesto. moderni archi. L’uso e la diffusione del longbow furono L’arco lungo divenne un’arma tipica degli La freccia veniva appoggiata su una rien­ favoriti dalla facilità con cui poteva essere eserciti inglesi, che risultò determinante tranza ricavata sul fianco sopra l’impugna­ costruito e dalla sua accessibilità econo­ in alcune vittoriose guerre contro gli scoz­ tura dell’arco (detta “finestra”) nel caso zesi e, nella prima fase della Guerra dei degli archi moderni, o direttamente sulla Cent’anni, contro gli eserciti di Francia. mano dell’arciere nel caso di quelli medio­ Il longbow era originariamente costituito evali. da un listello di legno, solitamente di tas­ Il legno di tasso era il materiale più uti­ so, lungo all’incirca quanto l’apertura delle lizzato, nel Medioevo, per la costruzione braccia dell’arciere che doveva utilizzarlo. dell’arco lungo in quanto differenzia molto Talvolta aveva dimensioni anche maggio­ bene, al suo interno, l’alburno e il durame, ri; aveva una sezione a “D” dove il dorso, rispettivamente la parte più elastica e più piatto, era ricoperto da uno strato di ten­ dura del tronco. dine, incollato al legno con colla animale, Un arciere non gettava mai via la propria il che garantiva potenza e velocità. Spesso arma, nemmeno se gli si spezzava in le parti terminali dei flettenti, i puntali, o mano; l’affidava sempre alle fiamme, in “tips”, erano rinforzati in corno. La corda una cerimonia che era una scusa per bere era solitamente costituita da una treccia e farsi quattro risate. Era un modo per spe­ composta da due o tre fili di lino, canapa dire l’arco all’inferno, dicevano gli arcieri, o budello e veniva impregnata di colla. Al­ affinché attendesse laggiù il suo proprie­ cuni arcieri medievali amavano rinforzare tario. (A.C.).

Sir Joshua Reynolds arcieri inglesi avevano potuto togliere le corde ai loro archi e tenerle molti francesi morirono schiacciati dal peso dei fuggitivi. Gli arcieri all’asciutto finché il tempo non fosse migliorato. I balestrieri non era- Il figlio di Edoardo III, il Principe Nero, venne attaccato, ma il padre no nemmeno muniti dei loro lunghi scudi (chiamati pavesi), rimasti rifiutò di mandare soccorsi: voleva che il figlio «si conquistasse gli indietro con le salmerie. speroni». Il giovane principe si dimostrò un soldato eccezionale. Spaventati e confusi, i genovesi si ritirarono in disordine dopo avere Tutte e 16 le cariche furono inefficaci e portarono i francesi a ritirar- subito pesanti perdite, in parte anche causate dalla cavalleria france- si, completamente sconfitti. Al calar della notte Filippo VI, ferito egli se, convinta che essi fossero dei codardi. Secondo Jean Froissart, il re stesso, ordinò la ritirata. Fu una sconfitta disastrosa e umiliante per di Francia stesso ordinò la rappresaglia. la Francia. Gli inglesi rimasero in formazione di battaglia per tutta la I balestrieri abbandonarono le armi e scapparono, così Filippo die- notte. de ai suoi nobili cavalieri l’ordine di attaccare. Questi sferrarono la Le perdite per francesi e genovesi furono enormi, stimate tra i 10.000 loro offensiva passando attraverso le linee confuse dei genovesi ed i 30.000 caduti. Probabilmente persero la vita 11 nobili, 1542 ca- in ritirata. Il suolo era fradicio dopo la pioggia e, nel giro di pochi valieri, 2300 balestrieri genovesi e circa 12.000 fanti (secondo stime secondi, l’attacco francese divenne un fangoso e turbinoso caos ritenute affidabili). Le perdite inglesi sono stimate, invece, tra i 150 e i di cotte di maglia, cavalli e uomini bersagliati dalla pioggia delle 1000 caduti, fra i quali 2 cavalieri. frecce inglesi. Alcuni cavalieri francesi erano stati trascinati nelle La vittoria inglese a Crécy stupì l’Europa intera che considerò com- linee nemiche dalla forza della loro stessa carica. Furono disarcio- pletamente inaspettata la tattica inglese basata sulla potenza di tiro nati e abbattuti con asce, lance e spade. Nel mezzo dell’armata dell’arco lungo. •

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