Piano Educativo Integrato Del Vergante

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Piano Educativo Integrato Del Vergante PIANO EDUCATIVO INTEGRATO DEL VERGANTE COME È NATO IL PROGETTO Nell’autunno 2003 nasce l’Unità Pastorale dell’Alto Vergante sul territorio di sette comuni: Gignese e Brovello-Carpugnino nel VCO; Massino Visconti, Nebbiuno, Colazza, Pisano, Ghevio fraz. di Meina in Provincia di Novara. Originariamente le 11 parrocchie erano affidate a sei sacerdoti di cui uno moderatore e un riferimento per la Pastorale giovanile del territorio. Attualmente le parrocchie sono affidate a cinque parroci di cui uno è moderatore; nella primavera del 2007, a seguito della Visita Pastorale, nasce il Consiglio di Unità Pastorale (CUP). Nello stesso periodo, sul piano civile, nasce la Conferenza dei Sindaci che comprende i sindaci di Belgirate (VCO), Lesa, Meina, Paruzzaro e Invorio e dei comuni dell’Unità Pastorale in provincia di Novara. Nel 2007 nasce il progetto “Unità…mente” promosso dalle Parrocchie dell’Unità Pastorale dell’Alto Vergante, dai comuni interessati e dall’Istituto Comprensivo Statale del Vergante (scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado) che serve tutto il territorio e con 1300 alunni in 18 plessi è l’istituto comprensivo più grande della Provincia di Novara e tra i più grandi del Piemonte. Nell’ottobre 2007 il Progetto vince il bando “IncontraGiovani” della Compagnia di San Paolo con un finanziamento di centomila euro (70% parte strutturale; 30% parte formativa). Gli interventi del progetto iniziano nel 2008, sostenuti da un ulteriore contributo delle Parrocchie e dei Comuni sulla parte formativa. Viene ampliata l’area di azione di “Unità…mente” a tutti i comuni della Conferenza dei Sindaci (alto e basso Vergante, Invorio, Paruzzaro). Così unite queste realtà hanno partecipato a diversi altri bandi: bando regionale sullo Sport, bando nazionale “Giovani in azione” e bando nazionale per la Sicurezza Stradale. La sinergia tra le varie istituzioni civili ed ecclesiali ha dato forza a questi progetti e li ha fatti valutare positivamente. Tra l’Istituto Comprensivo del Vergante e i Comuni di Belgirate, Colazza, Invorio, Lesa, Meina, Massino Visconti, Nebbiuno, Paruzzaro e Pisano è in essere una Convenzione che regola e potenzia le relazioni tra le Parti per l’assolvimento delle funzioni in capo a ciascuna di esse. Tale strumento ha determinato apprezzati risultati in ordine alla promozione dell’agio, all’attivazione di decisivi interventi a sostegno degli alunni e delle famiglie e all’organizzazione di importanti eventi di socializzazione. Tra questi un particolare significato riveste la Festa finale dell’anno scolastico che coinvolge tutti gli alunni e i genitori dei diciotto plessi dell’I.C. del Vergante. L’I.C. del Vergante, inoltre, ha instaurato una strategica collaborazione con i servizi sociali facenti capo al territorio di sua competenza e con l’ASL 13 che si implementa a partire da incontri a cadenza mensile, nel corso dei quali vengono condivise le informazioni e concordate le azioni a supporto dei casi segnalati. 1 RIFERIMENTI LEGISLATIVI IL MONDO CIVILE La Legge 08/11/2000, n. 328, “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato d’interventi e servizi sociali”: • pone le basi per la ridefinizione del sistema di Welfare nazionale, regionale e locale e introduce nel settore delle Politiche Sociali profonde innovazioni, rendendo anche espliciti i livelli essenziali delle prestazioni sociali; • con l’art.19 della L.328/2000 introduce il Piano di Zona quale strumento di programmazione del sistema integrato dei servizi e degli interventi sociali. La Regione Piemonte, con la legge 1/2004, assume il Piano di Zona quale strumento attraverso cui i Comuni, secondo gli assetti territoriali adottati per la gestione dei servizi, con il concorso di tutti gli attori della programmazione locale, disegnano il sistema integrato di interventi e servizi sociali con riferimento agli obiettivi strategici, agli strumenti realizzativi e alle risorse da attivare. Le Province concorrono alla programmazione ai sensi dell’art.5 della L.R. 1/04 con funzioni di coordinamento delle politiche sociali, promozione di governance, concertazione con i diversi livelli istituzionali nonché con l’Azienda Sanitaria. Ai Comuni viene riconosciuto il ruolo di soggetto centrale del percorso di programmazione in quanto titolari delle funzioni amministrative concernenti gli interventi locali. Il principio di sussidiarietà, in particolare, costituisce un riferimento fondamentale nella disciplina nei rapporti tra Pubblica Amministrazione e Terzo Settore. IL MAGISTERO DELLA CHIESA Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia nota della CEI, 11: “A questo mirano pure i progetti attuati e in via di attuazione in diverse diocesi che vanno sotto il nome di “unità pastorali”, in cui l’integrazione prende una forma anche strutturalmente definita. Con le unità pastorali si vuole non solo rispondere al problema della sempre più evidente diminuzione del clero, lasciando al sacerdote il compito di guida delle comunità cristiane locali, ma soprattutto superare l’incapacità di tante parrocchie ad attuare da sole la loro proposta pastorale. Qui si deve distinguere tra i gesti essenziali di cui ciascuna comunità non può rimanere priva e la risposta a istanze – in ambiti come carità, lavoro, sanità, scuola, cultura, giovani, famiglie, formazione, ecc. – in ordine alle quali non si potrà non lavorare insieme sul territorio più vasto, scoprire nuove ministerialità, far convergere i progetti. In questo cammino di collaborazione e corresponsabilità, la comunione tra sacerdoti, diaconi, religiosi e laici, e la loro disponibilità a lavorare insieme costituiscono la premessa necessaria di un modo nuovo di fare pastorale. La logica “integrativa” non deve reggere solo il rapporto tra le parrocchie, ma ancor prima quello delle parrocchie con la Chiesa particolare. La parrocchia ha due riferimenti: la diocesi da una parte e il territorio dall’altra…”. 2 UNA RETE DI BENESSERE Attori: - Comuni di Belgirate, Brovello Carpugnino, Colazza, Gignese, Invorio, Lesa, Massino Visconti, Meina, Nebbiuno, Paruzzaro, Pisano; - Consorzio Intercomunale Servizi Socio-Assistenziali di Castelletto Ticino, Consorzio Intercomunale per la gestione dei Servizi Socio-Assistenziali di Borgomanero, Servizi sociali convenzionati del Comune di Arona, Consorzio servizi socio-assistenziali VCO; - Istituto Comprensivo del Vergante; - Realtà ecclesiali presenti sul territorio e uffici diocesani Al Piano possono aderire altri Servizi e associazioni presenti sul territorio attraverso la sottoscrizione dell’accordo di programma. In particolare, una volta ultimata la procedura connessa all’adesione degli Enti sopra elencati, questi ultimi si attiveranno congiuntamente presso la Regione Piemonte, la Provincia di Novara e la Provincia del VCO affinchè condividano l’iniziativa in atto. Il progetto si propone di promuovere la costruzione di una rete sul territorio che porti gradualmente a lavorare insieme le agenzie e gli enti educativi già esistenti con lo scopo di creare occasioni di informazione e formazione e di lavorare in rete su tematiche educative. In questo modo sarà possibile fornire a genitori, insegnanti e operatori una maggiore capacità di lettura delle dinamiche giovanili fino a prevenire eventuali situazioni di disagio oltre a cercare di puntare ad un efficienza e un miglioramento dei servizi offerti sia in un ottica quantitativa che qualitativa. Il progetto intende realizzare un Sistema Educativo Integrato a livello comunale fondato su un Patto Educativo Territoriale tra Ente Locale, Scuola, Oratori, Associazioni, Imprese e Agenzie educative del Vergante, con offerta integrata di servizi (scolastici, animazione ed assistenza) e opportunità educative (laboratori espressivi e attività sportive). Attraverso il coordinamento delle agenzie educative e di servizio presenti sul territorio affidato ad un Gruppo Interistituzionale, viene promossa la continuità educativa e si assistono i minori armonizzando i tempi della scuola con gli altri tempi di vita. Il patto intende, infatti, valorizzare al massimo l'autonomia scolastica in rapporto al territorio e nel contempo realizzare un modello di istituzione scolastica che, superando le distinzioni tra curricolare ed extracurricolare integra nel "tempo scuola" ogni attività educativa territoriale rivolta ai minori e offre un servizio rapportato ai bisogni di ciascuno. Il tempo scolastico è scelto dalla famiglia in base alle proprie necessità: va dalle 30 ore del tempo scolastico curricolare obbligatorio alle 40 ore ed è comprensivo dei servizi, delle attività curricolari obbligatorie e facoltative e dell'offerta territoriale. Il progetto dà un forte sostegno alla genitorialità: i servizi (assistenza alla mensa, animazione ludica, preaccoglienza, doposcuola e trasporti) sono coordinati e raccordati alle attività integrative.L'attenzione al territorio e il coinvolgimento nel progetto di tutte le sue Agenzie educative hanno fatto della scuola uno dei centri della promozione della vita sociale e culturale dei bambini ma anche dei loro genitori Esperienze maturate in ambito nazionale hanno indicato come alle attività dirette sui ragazzi diventi importante affiancare percorsi educativo-formativi rivolti a tutti coloro che con i ragazzi 3 vivono ed operano, per fornire informazioni corrette ed adeguate al contesto di vita e ai modelli culturali della realtà quotidiana, evitando contenuti ansiogeni, autoritari o eccessivamente specialistici e favorendo, al contrario, la comunicazione e la relazione tra adulti e ragazzi. Finalità La finalità principale
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