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COMUNE DI ALBA MASTERPLAN PER LA VALORIZZAZIONE DELLA FASCIA FLUVIALE DEL FIUME TANARO RELAZIONE Giugno 2017 RTP archh. R. Gambino, F. Thomasset, P. Castelnovi, Ingg. S.Sordo, C. Demarchi, Consorzio TAIGA, Dott. for. L.Boccardo INDICE 0.Premessa 4 1. Il quadro programmatorio 7 1.1 Il Programma Territoriale Integrato (PTI) "Alba, Bra Langhe e Roero" 7 1.2 Il Piano di Gestione del Sito UNESCO 10 1.3 Le proposte del comune di Alba 13 8Q¶ipotesi intercomunale 13 1.3.2 I progetti per il Parco fluviale 14 1.4 Le previsioni dei comuni rivieraschi 17 1.5 Il Piano Paesaggistico Regionale (PPR) 35 2. I contenuti del Masterplan 39 2.1 Le finalità e i contenuti 39 /¶Rrganizzazione del Masterplan 40 2.3 I soggetti e la partecipazione 41 2.4 L'area di riferimento del progetto 42 2.4.1 Ambito territoriale 42 2.4.2 Ambito di riferimento 43 3. Il quadro di riferimento territoriale 44 3.1 /¶Lnquadramento territoriale 44 3.1.1 Il contesto geografico e insediativo 44 3.1.2 /¶HYROX]LRQHUHFHQWHGHOPRGHOORLQVHGLDWLYRHLQIUDVWUXWWXUDOH 46 3.1.3 La situazione idraulica della fascia oggetto di intervento: eventi e interventi 49 3.2. La popolazione e le attività di interesse del Masterplan 56 3.2.1 Un indicatore strutturale: la dinamica della popolazione 56 3.2.2 Il tUHQGGHOODGRPDQGDHO¶RIIHUWDWXULVWLFD 58 3.2.3 /¶Dgricoltura e gli usi del suolo nella fascia fluviale 59 4 /¶Lnquadramento strutturale 65 4.1 Le componenti strutturali di riferimento della fascia fluviale del Tanaro 66 4.2 Le situazioni critiche e di valore 67 4.3 La caratterizzazione delle tratte fluviali 74 4.3.1. Confluenza Tanaro e Stura di Demonte 74 4.3.2. Pollenzo e Bra 75 &DQDOHGL9HUGXQRH³,VRORWWR´ 76 4.3.4. Confluenza del Talloria 77 4.3.5 Alba 78 4.3.6. Rocche di Barbaresco e stagni di Mogliasso 79 4.3.7 Stagni di Neive 80 5 Il quadro strategico 81 5.1 Gli obbiettivi e i requisiti generali 81 5.2 I requisiti delle linee di azione strategica 82 5.3 I soggetti da coinvolgere e i contenuti degli accordi 87 6. Lo Schema Direttore 89 6.1 I progetti di rete 92 6.1.1 Il sistema degli accessi 92 6.1.2 La rete fruitiva interna: i percorsi, le tappe e le mete 97 6.2 La rete ecologica 103 6.3 I temi d'ambito : tratti fluviali, ambiti e interventi 106 6.3.1 Un progetto modulare e flessibile 107 Masterplan del Tanaro 2 Relazione giugno 2017 6.4 Le schede dei tratti fluviali 108 7 La fase progettuale 128 /¶DYYLRGLXQDIDVHHVHFXWLYDHGLJHVWLRQHoperativa 128 7.1.1 Un processo progettuale condiviso 128 7.2. Il ruolo delle schede progetto 131 7.2.1 Le proposte: i criteri di selezione 132 7.3 Le applicazioni dirette del Masterplan 132 7.4 I contenuti degli accordi 136 7.4.1 I requisiti base GHO3URWRFROORG¶LQWHVDTXDGUR 137 7.4.2 I requisiti base degli accordi di settore o locali in riferimento ai progetti 138 G¶DPELWRRGLUHWH 7.5 Una stima dei costi 139 8. Dal progetto al monitoraggio 143 8.1 Una base metodologica 143 8.2 Gli indicatori 145 /¶DWWXD]LRQHGHOPRQLWRUDJJLR 147 8.4. Gli indicatori per linee strategiche 147 $OOHJDWRER]]DGHOSURWRFROORG¶LQWHVD 150 ELABORATI DEL PROGETTO Relazione Quadro degli interventi- SURJHWWLG¶DPELWR Quadro degli interventi- progetti di rete Repertorio fotografico Tavole: T1 inquadramento territoriale 1:25.000 T2 pianificazione sovraordinata 1:50.000 T3 inquadramento strutturale 1:25.000 T4 vincoli e beni paesaggistici 1:50.000 T5 analisi agroforestali 1:25.000 T6 analisi componenti rete ecologica 1:25.000 T7 schema direttore 1:25.000 T8 T8.a A1 ± le oasi naturali 1:10.000 T8.b A2 ± un parco fluviale per alba 1:5.000 T8.c A3 ±XQJLDUGLQRQHOO¶LVROD T8.d R1- rete dei percorsi parte sud-ovest 1:20.000 T8.e R1- rete dei percorsi parte nord-est 1:20.000 T9 repertorio fotografico 1:25.000 Masterplan del Tanaro 3 Relazione giugno 2017 0.PREMESSA Il Progetto per la valorizzazione della fascia fluviale del Tanaro nasce dal Programma Territoriale Integrato (PTI) ³$OED%UD/DQJKH5RHUR´LQDWWXD]LRQHGHO3$5)6&-2013 HGDOO¶DFFRUGRGL programma stipulato tra la Regione Piemonte ed i Comuni di Alba, Govone, Roddi, Saliceto, Castelletto Uzzone, Mango, Prunetto, Barbaresco, &DVWLQR0RQWD¶%DUROR0Rmbarcaro, Bra. Il presente Masterplan riparte quindi dagli esiti del PTI e riapre il dialogo con i comuni della fascia fluviale nel tratto Cherasco- Castagnole delle Lanze integrandoli anche con quelli intercettati dalla linea ferroviaria Alba-Castagnole delle Lanze, aggiungendo quindi i comuni di: Cherasco, Santa Vittoria, La Morra, Verduno, 0RQWLFHOORG¶$OED Guarene, Castagnito, Magliano Alfieri, Neive, Pocapaglia, Castagnole delle Lanze. Quindi il Masterplan si colloca nel quadro di un percorso condiviso di programmazione territoriale, già da tempo avviato con il PTI, che ha innescato XQDVRUWDGL³FXOWXUDWHUULWRULDOHd¶DUHDYDVWD´ tra attori (pubblici e privati) sino ad ora abituati a progettare e investire solo alla dimensione comunale. Le vicende del PTI, se hanno fondato una capacità di visione a scala territoriale (vedi ad es. il sostegno e la partecipazione alla candidatura Unesco), sono state meno incisive nella concretezza delle fasi più operative, per diversi motivi, che possono aver demotivato molti dei partecipanti. Oggi quindi, a fronte di un nuovo Masterplan a scala territoriale, bisogna tener conto delle fasi programmatorie precedenti che potranno dare frutti, ma su cui occorre ancora investire. Si tratta di reinterpretare le indicazioni di fondo, rapportandole alla mutata realtà socioeconomica degli ultimi anni, cercando di approfondire le diverse esigenze, le modificate possibilità di intervento, gli effetti della crisi generale che pesa sulle aziende meno capaci di innovare, ma anche le prospettive per le attività innovative, che si stanno profilando a seguito GHOO¶DWWUDWWLYLWj turistica dovuta a una rinnovata attenzione alle risorse del paesaggio e deOO¶HQRJDVWURQRPLD alimentata anche GDOO¶LVFUL]LRQHDOSDWULPRQLR8QHVFR. Con tale vicenda pregressa, le metodologie e le modalità di azione da seguire per questo di approfondimento sulla fascia del Tanaro non sono TXHOOH GL XQ PDVWHUSODQ ³classico´ FKH interviene su un terreno vergine da piani e programmi precedenti, ma trova fondamento su un quadro conoscitivo e strategico, nonché su un processo di partecipazione già in parte condiviso. '¶DOWUDSDUWHODYLFHQGDGHO37,KDPHVVRLQHYLGHQ]DGLIILFROWjRSHUDWLYHHGLUHOD]LRQLWUDOHSDUWL emergenti soprattutto nel passaggio tra il programma e le sue attuazioni. Quindi ora si tratta, da una parte, di superare posizioni dialettiche e assumere capacità progettuali e organizzative per affrontare alcune criticità operative fondamentali, accresciute dalle molte attese disilluse, ma GDOO¶DOWUD contare sulla nuova capacità imprenditoriale e operativa cresciuta con il crescere delle attenzioni chHGDROWUHXQGHFHQQLRVLVRQRFRQFHQWUDWHVXOO¶DUHD '¶DOWUDSDUWHOHLQGLFD]LRQLHOHDWWHQ]LRQLVXOO¶DUHDVLVRQRDUULFFKLWHGRSRODYLFHQGD37,GHO Piano paesaggistico regionale/PPR e del Piano di Gestione del sito Unesco, nel loro insieme di grande interesse. In entrambi i Piani si evidenzia il ruolo, sinora trascurato, svolto dalla fascia fluviale del Tanaro nelle relazioni con i paesaggi dei versanti, parte dei quali YDORUL]]DWLGDOO¶LVFUL]LRQHDOODOLVWD Unesco. In questa situazione di pluralità di indicazioni e soggetti gestionali, il Masterplan è utile anche per portare a coerenza i piani generali, i programmi e i progetti locali. Questa ricucitura va portata a compimento non solo per le declaratorie di strategia generale ma anche negli aspetti specifici, evidenziando eventuali discordanze o (più probabilmente) mancanze dei piani e programmi generali per ottenere una buona efficacia operativa: ad esempio rispondere al massimo livello ai requisiti dei bandi per allocare investimenti pubblici, che chiedono una buona risposta agli obiettivi della pianificazione a tutti i livelli. Il Masterplan dunque ha il compito principale di individuare e definire gli interventi necessari per attuare obiettivi strategici già a monte condivisi a livello locale, portando un sistema coerente di indirizzi ad un livello di definizione più operativo-progettuale, che possa costituire fattivamente la base per la ricerca delle fonti di finanziamento, in primo luogo per partecipare in buona posizione ai bandi connessi alla programmazione comunitaria 2014/20. La presente Relazione ha il compito di definire il quadro generale entro cui si muove il Masterplan, facendo emergere le principali opportunità e criticità da risolvere, individuando i principali ambiti su Masterplan del Tanaro 4 Relazione giugno 2017 cui intervenire e il sistema delle connettività da condividere con le Amministrazioni, in cui si approfondiscono le condizioni di progettualità specifiche delle reti e degli ambiti di intervento riconosciuti come prioritari e fattibili. Distribuzione dei progetti e degli interventi nel territorio del PTI, 2008 Masterplan del Tanaro 5 Relazione giugno 2017 Il Masterplan definisce il quadro generale (cap. 1.2.3.4) entro cui muoversi facendo emergere le principali opportunità e criticità da risolvere, individuando i principali ambiti su cui intervenire e il sistema della connettività ecologica, su cui le Amministrazioni possono condividere concrete politiche di conservazione e valorizzazione della Fascia Fluviale. Esso definisce un quadro strategico (cap 5) ed uno schema Direttore (cap 6), che si collocano in una prospettiva di medio - lungo periodo e che consentono alle Amministrazioni di condividere non solo obbiettivi e linee strategiche, ma anche di definire un impianto organizzativo e funzionale dell'asta fluviale, comprensivo delle componenti da salvaguardare. Entrambi costituiscono la base di riferimento per possibili accordi tra i diversi comuni, che se condivisi, acquistano una valenza sovra-comunale, che si auspica sia non solo di orientamento delle scelte locali, ma concorra ad aumentarne la fattibilità e l'efficacia. Nel cap 7 sono delineate le possibili applicazione dirette del Masterplan, che le amministrazioni potranno valutare, ed i contenuti dei possibili accordi tra le parti ai diversi livelli. Il Masterplan acquisisce anche una prospettiva di medio-breve periodo con la definizione di un quadro di interventi (cap.7), immediatamente attivabili, su cui già si sono individuati possibili soggetti disponibili ad agire in un tempo relativamente breve.