Caffè 15 Del 17 Aprile 2015.Pub
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Anno XVIII n. 15 (782) 17 aprile 2015 Il Caffè n. 15 del 17 aprile 2015 (XVIII, 782) 1,50 € S. V INCENZO DE ’ P AOLI DI C ASAGIOVE S. V INCENZO DE ’ P AOLI DI C ASAGIOVE La mia banca La banca che è differente cresce con te SETTIMANALE INDIPENDENTE (questo era il problema?) rt. 1, comma 1. DCB Caserta DCB 1. comma 1, rt. tale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) a 46) n. 27/02/2004 L. in (conv. 353/2003 D.L. tale Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Pos Abbonamento in Spedizione S.p.A. Italiane Poste S. V INCENZO DE ’ P AOLI La nostra banca è differente Le Banche di Credito Cooperativo, oltre a svolgere la tradizionale funzione di intermediazione crediti- DI C ASAGIOVE zia (offrendo tutti i servizi bancari tipici), sono intermediari »speciali” in ragione di tre tratti distintivi: • Cooperazione: la BCC è una società di persone; ogni socio ha un voto, a prescindere dal numero Sede di Casagiove e Direzione Generale: di azioni possedute; la Banca incoraggia il principio della »porta aperta” per l’ingresso di nuovi Via Madonna di Pompei, 4. Tel. 0823 254200 soci nella compagine sociale Filiale Caserta 1: Corso Trieste, 210/212. Tel: 0823 442587 • Mutualità: la BCC non persegue fini di lucro individuale ed eroga il credito »principalmente” ai Filiale Caserta 2: Via Tescione, 170. Tel. 0823 362426 soci (persone fisiche espressione diretta dei territori nei quali opera); Filiale S. Prisco: Viale Europa, Complesso La Meridiana. Tel: 0823 840380 • Localismo: la BCC è espressione (attraverso i soci) della propria comunità di riferimento sia nella proprietà, che nell’ operatività definita territorialmente dalla Banca d'Italia. ATM Bcc Point di Capua: Via Giulio Cesare Falco, 24 In questo senso, la cooperazione si mostra essere una forma societaria capace di conciliare lo spi- www.bancadicasagiove.it rito imprenditoriale con quello identitario e valoriale. 2 Il Caffè n. 15 del 17 aprile 2015 (XVIII, 782) La città PERSONAGGI CASERTANI ecco l’ex Macrico della Caserta-ex-città-militare. E il prato? Capannoni divelti, materiale di risulta sparso, amianto e rifiuti. «Dove mi trovo?» dice Jolanda Basile, tra sé, sentendosi affondare in un mare a lei sco- nosciuto. Intorno un’edilizia sfrenata ha inghiotti- to il verde e seminato cemento. Intanto, il dove- la prima donna re la chiama. Sconcertata ritorna di buon passo Sono passati cinque anni da quando sulle pagine in Piazza Vanvitelli, a Palazzo Castropignano. di questo giornale fu raccontata la storia di Jolan- Piazza Vanvitelli l’accoglie con il suo verde. «Per da Basile per ricordare l’anniversario della sua fortuna» , dice, «qui la villa c’è!» . E aggiunge: «La morte. Una figura femminile straordinaria, mite Banca d’Italia pure c’è» . Ma qualcosa manca. e forte allo stesso tempo, con un primato: è stata «Castropignano non c’è» . Al suo posto vede un la prima donna eletta nel Consiglio Comunale edificio che sembra un dinosauro, poggiato co- della città di Caserta. Un personaggio non da m’è su alti e squallidi pilastri, come se fossero meno degli altri dei quali si è scritto nei due nu- zampe. Il suo Castropignano è ridotto a una lapi- meri precedenti, Costantino Parravano e Achille de ricordo posta sulla parete d’ingresso. Non le Berni Canani. Un personaggio di questa città che resta che piangere o, meglio, tornare là donde è poi non è “la città distratta” come Pascale l’ha venuta. definita, ma è una città che vuole fare sua la le- Jolanda Basile era una donna di grande integrità zione di mons. Nogaro per riappropriarsi della morale e passione civica. Era nata il 6 settembre sua identità. Per questo, nell’imminenza della 1902. Mise al servizio del bene pubblico anche la tornata elettorale del prossimo maggio, nella sua vita privata e non volle mai sposarsi. Caserta nostra galleria di personaggi illustri casertani è il serta che vantava personaggi che si chiamavano era la sua famiglia. Nel corso della sua lunga mili- momento di introdurre anche una donna e … Pasquale Salvatores, Giovanni Tescione, Luigi tanza politica la stampa non le riservò articoli da che donna! Capace di tener testa ai «tutti maschi Giaquinto, Marcantonio Fusco, Tommaso Leo- scoop in prima pagina: era pur sempre una don- del Castropignano» . netti, Roberto Lodati, Francesco Saverio Correra, na. Ma quei pochi articoli scritti su di lei li conser- Costantino Parravano, Achille Berni Canani, Mi- Con la sua voce chioccia da grammofono “Fonit” vava gelosamente. Il suo fu un impegno quoti- chele Ruta, Francesco Daniele, Vincenzo Gallico- a manovella, la Basile amava raccontare che, al diano, continuo, attento e onesto, in una società, la. Personaggi illustri, ma tutti al maschile. Nei suo ingresso in sala consiliare, il sindaco ogni vol- quella tra il primo e il secondo novecento, che suoi incarichi si ritrovò quasi sempre “donna so- ta la riceveva con un baciamano, mentre lei di- concedeva poco alla donna. Aveva trascorso la la” tra tanti uomini. Ma mai un cedimento. Rico- speratamente si scherniva e tentava di respinger- sua giovinezza in un’Italia dove la donna doveva prì incarichi di responsabilità nelle ACLI, CISL, E- lo: «La politica non ha gonnella» , lei diceva, abi- essere fattrice di figli da mandare al macello, CA, Ospedale Civile, istituzioni scolastiche quale tuata com’era a frequentare consessi general- mentre all’orizzonte avanzava il femminismo del- il Tecnico”Giordani”, la Scuola Secondaria di Av- mente maschili, a partire dall’Istituto tecnico Ter- l’ utero è mio e me lo gestisco io. Una domanda è viamento Professionale “L. Vanvitelli”, e poi il ra di Lavoro da lei frequentato e altre istituzioni, di prammatica. «Siamo in tempi di compilatura Mendicicomio di S. Lucia, la segreteria della De- quali i Consigli di Amministrazione delle IPAB e liste dei candidati e di elezioni. Che ne pensa lei mocrazia Cristiana, vari Istituti di Credito, com- degli istituti bancari, delle quali fu componente. delle quote rosa?» . «È un insulto!» , risponde presa la Banca d’Italia. Molte di queste istituzio- Difficili gli accessi alle donne, ma Jolanda con il sdegnata. ni oggi non esistono più. Ma cresce la voglia di suo diploma di ragioniere sfondava, scalando Ricordare Jolanda Basile, casertana doc, non onorare una donna della nostra storia civica, an- non montagne ma pregiudizi. E se pur amava significa fare amarcord , ma significa rivisitare tica e nuova, perché senza memoria non c’è fu- molto i fiori, non amava fare la calza. quello che Caserta è stata e possibilmente fare turo. Era una mattinata di sole quella del 15 novem- uno scatto in avanti. È in questa logica che va Anna Giordano bre 1999, quando Jolanda Basile moriva nella ricordata, lei, la prima donna pubblica di una Ca- sua abitazione in Via Colombo n. 40, Caserta. Immaginiamola oggi rediviva. Immaginiamo che sia tornata nella sua Caserta, così diversa e invivi- bile dopo questi quasi venti anni. È sempre lei. Si avvia spedita al Palazzo di città, dove in vita ha speso tante energie. L’abbigliamento è lo stesso: capelli raccolti sulla nuca e tirabaci, cappellino Il municipio dei murales made Paris, tailleur grigio, borsetta al braccio e Ci sono voluti 7 giorni, molti litri di vernice, tanto lavoro e fantasia. Il risultato finale, però, è note- in più, lei donna, un geranio all’occhiello. La fem- vole: sulle due facce laterali del palazzo del Comune in Piazza Vanvitelli a Caserta adesso ci sono i minilità non si smentisce. La giovane Jolanda si due protagonisti del dramma di Shakespeare in versione moderna: Romeo e Giulietta. Il primo avvia puntuale da casa per partecipare alla sedu- con il volto tumefatto e la boccetta di veleno in mano, la seconda con il pugnale pronto per essere ta consiliare. Il Consiglio è fissato per le ore 16,00 conficcato nel proprio petto. E a disegnarli proprio due Romeo e Giulietta della street art interna- in seconda convocazione e il segretario inizierà a zionale: Betz e Natalia Rak, due giovani polacchi di meno di trent’anni che girano il mondo portan- fare l’appello con la consentita tolleranza oraria do con sé la propria arte e lasciando sui muri delle città visitate le loro opere. I due, pur essendo di dieci minuti. Incredibile. Oggi lo sforamento fidanzati da qualche anno, non avevano mai lavorato insieme nello stesso luogo. I tratti sono di- orario è quasi infinito, non meno di due ore. Jo- versi, ma hanno entrambi un carattere particolari: Natalia, che ha disegnato Romeo, utilizza dei landa prima di entrare nel Palazzo si allunga ver- colori più accesi e cerca un contrasto più forte; Betz ha un tratto più rotondo e dei colori più deli- so la Villa Comunale, l’attraversa, una boccata cati che hanno reso la sua Giulietta mozzafiato. d’aria e poi entra. Il fu Castropignano. Oggi al suo Ci hanno messo sette giorni a terminare l’opera: martedì 7 aprile sono arrivati a Caserta e hanno posto vi è un edificio anonimo. Jolanda si guarda cominciato il lavoro il giorno successivo per terminare nella serata di martedì 14. I problemi non intorno. Stenta a riconoscere la sua Caserta. Il sono mancati: inizialmente Natalia ha avuto difficoltà nel cominciare il disegno, perché non aveva monumento ai Caduti è diventato più corto, per- mai lavorato a una parete così vicina a un’altra: ciò le impediva una visione completa e chiara del ché è stato tagliato alla base per costruirvi al di muro per gestire le linee del personaggio da realizzare e mantenerne le proporzioni. La questione sotto un parcheggio. Intorno vi ruota una strana è stata risolta proiettando l’immagine guida sul muro grazie a un proiettore di fortuna, recuperato e solitaria agorà.