Salice: È Fallita La Camuzzi S.P.A., Nel 2005 Doveva Salvare Le Terme
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Anno 6 - N° 59 Broni Novembre 2012 La minoranza scettica 20.000 sull’operato COPIE dell’amministrazione Salice: è fallita la Camuzzi S.p.A., nel 2005 doveva salvare le Terme Finisce in crack il gruppo controllato da Fabrizio Garilli che fino a qualche anno fa giocava un ruolo importante nel mondo nautico, immobiliare e finanziario. Tutto è saltato per i debiti con banche e fisco e così é arrivata al capolinea l’avventura del gruppo Camuzzi. Dunque la Camuzzi spa è fallita. Lo ha sancito la seconda sezione del Tribunale civile di Milano. La società della famiglia Garilli non ha retto alla crisi economica, con i creditori che non hanno mollato la presa e una cartella da 40 milioni di euro da dover pagare all’Agenzia delle entrate. Camuzzi è legata anche al nostro Oltrepò: oltre a Rug- gero Jannuzzelli ed a suo figlio Ruggeromassimo, che ha ricoperto la carica di vice presidente ed amministratore delegato, ha avuto come consigliere anche Giovanni Azzaretti. Sempre per stare in Oltrepò, nel luglio 2005 la Camuzzi, attraverso la Oltrepò Terme Resort S.r.l., che era controllata per il 67% dalla Camuzzi International di Ruggero Jannuzzelli e Fabrizio Garilli e per un altro 33% dalla Afin dei fratelli Fabiani (Italcogim), comprarono il 20% delle Terme di Salice dal comune di Godiasco. Servizio a pagina 13 Barbieri: “Puntiamo Ponte Nizza, l’opposizione ad avere una città va all’attacco della giunta: ancora più pulita” “Il paese è in forte stato di degrado” Servizio a pagina 4 news Ruino: la Pro loco scende in campo La minoranza consigliare di Ponte Nizza attacca il Periodico contro la minoranza il sindaco e la giunta: nel mirino lo stato di degra- EDITORE do in cui, secondo l’opposizione, versa il paese. Servizi a pagina 33 Servizio a pagina 25 DIRETTORE RESPONSABILE ALESSANDRO DISPERATI [email protected] Responsabile P.R. ORNELLA REPETTI [email protected] Direzione, redazione, amministrazione, grafica, marketing, pubblicità Viale delle Terme N° 97 27052 Godiasco Salice Terme tel.0383/944916 fax.0383/934583 www.ilperiodiconews.it [email protected] Tutti i diritti sono riservati. E’ vietata la riproduzione, di testi e foto. STAMPA: San Biagio Stampa S.p.A. - Genova Registrazione presso il Tribunale di Voghera N. 178 del 31/03/2011 Distribuzione Gratuita il Periodico 2 NOVEMBRE 2012 il Periodico 3 NOVEMBRE 2012 Boom di turisti in Oltrepò… Una balla!!! TERZA PAGINA COMMENTO DI ANTONIO LA TRIPPA Le bugie hanno le gambe corte o fanno allungare il naso, ma l’arte di raccontarle è antica quanto il mon- do. Molti politici le condannano e poi le raccontano. Alcuni di essi in questi giorni raccontano e fanno scri- vere, su alcuni giornali, a volte da loro stessi pagati, che la stagione turistica 2012 nel nostro Oltrepò è sta- ta positiva. Di fronte ad una affermazione di questo tipo le conclusioni possono essere solo due: o i politi- ci che lo affermano sono degli incompetenti o sono dei “contaballe”. A mio giudizio sono incompetenti, che è molto peggio, perchè non sanno quello che fan- no e quindi non sanno quello che dicono. La crisi ha colpito con durezza l’economia di Salice Terme, l’ex capitale turistica dell’Oltrepò: la città termale sembra avvitata in una spirale negativa in cui sembra sempre più difficile vedere vie d’uscita. Alcuni dei pochi al- berghi rimasti piangono miseria, altri a testimonianza del declino, negli ultimi quattro o cinque anni si sono visti costretti a riconsegnare le licenze al Comune ed a chiudere, cambiando giustamente ed inesorabil- mente destinazione d’uso degli edifici che erano al- berghi, altri ancora sono chiusi in attesa di eventi. Per molti albergatori salicesi la situazione sarebbe disa- strosa: il calo delle presenze turistiche della stagione in corso avrebbe portato in alcuni casi il numero del personale di servizio a superare quello dei clienti, tant’è che in alcuni mesi della stagione 2012 i costi di spendendo poco o niente... Poca spesa, tanta resa! Un pseudo culturale, alcuni mesi orsono, ho sentito la- gestione avrebbero superato di molto gli incassi. Al- paese forse si è distinto, a mio modesto parere, e da mentarsi un assessore al turismo di un nostro paese cuni alberghi hanno limitato i danni grazie ad alcuni alcuni anni si sta distinguendo, Rivanazzano Terme, oltrepadano per il fatto che molti negozi e attività era- clienti di età avanzata, “parcheggiati” in hotel dalle che grazie ad una fattiva collaborazione fra alcune vi- no rimasti chiusi. Poverino era deluso! Ma non si è loro famiglie d’origine. Impasse anche per le Terme vaci ed intraprendenti associazione locali e con la di- chiesto perché questi esercizi pubblici erano rimasti di Salice in grave difficoltà a pagare stipendi e forni- sponibilità del Comune, da un pò di tempo sta semi- chiusi, forse perché avevano già fatto troppi soldi? tori. E’ pur vero che Salice non è tutto l’Oltrepò, ma è nando settimana dopo settimana, per attirare gente, Forse perché non avevano voglia di lavorare? No… storicamente vero che quando si ferma a livello turi- organizzando feste, sagre, etc. etc., ed i visitatori arri- Molto più semplicemente perché la manifestazione stico Salice tutto l’Oltrepò ne risente. Ad onor del vano, è inutile negarlo, dispiacerà a qualcuno ma Ri- organizzata non aveva portato niente l’anno prima a vero, mentre per gli alberghi la stagione è stata diffi- vanazzano Terme è in questo momento una delle lo- livello di incassi e quindi per non buttar via i già po- cile, per altre attività commerciali la è stata meno: calità più vivaci a livello turistico del nostro Oltrepò. chi soldi a loro disposizione, molti esercenti hanno bar, pub, gelaterie, pizzerie e piscine, grazie anche e La strategia politico-turistica oltrepadana, quella tenuto chiuso. Ecco molte volte in Oltrepò quello che soprattutto al grande caldo estivo, hanno avuto diver- poca che c’è, a me sembra confusa, forse nessuno ha manca è la “realpolitik”, la politica del reale: i politici se settimane di discreti incassi, tutto questo però è la ricetta vincente, ma l’Oltrepò sembra che non capi- pensano di organizzare una grande manifestazione avvenuto per il caldo, non perché c’è stata una strate- sca quale modello di turismo perseguire ed appare ma i fatti gli danno torto con gli esercizi pubblici gia o, come molti adesso amano dire, un “tavolo di “combattuto” tra l’offrire un turismo “eco-naturale- spazientiti che tengono chiuso e con la conseguenza regia” di marketing turistico. Alcuni sindaci e/o as- paesaggistico-pseudo culturale” che alcuni sperano si che i politici si arrabbiano e ci rimangono male... Po- sessori al turismo, pochi per la verità (forse i molti possa radicare o di contro l’affermarsi sempre più, so- verini!!! Signori strateghi politici-turistici cercate di che hanno taciuto hanno avuto un sussulto di decen- prattutto nelle settimane estive, di un turismo di ra- sfruttare quello che abbiamo, a Salice e nella stra- za…), delle nostre vallate oltrepadane, hanno detto gazzi che amano il chiasso e la confusione, che prefe- grande maggioranza dei nostri paesi del nostro Oltre- che c’è stato il boom di turisti nei loro comuni!!! Il riscono piuttosto che andare a visitare “eventi pseudo pò abbiamo locali pubblici a volontà e piscine a vo- valore che i politici danno alla parola “boom” è molto culturali” la buona tavola, una buona pizza, un buon lontà, sfruttiamo quelle, nei paesi dell’alto appenino semplice da spiegare e si può riassumere con questa coktail, etc. etc. Ragazzi che cominciano a vivere an- abbiamo il fresco, del buon cibo e del buon vino, similitudine: “alle ultime elezioni avevo preso 2 voti dando in piscina nel pomeriggio e nei bar, pub e di- sfruttiamo quello. Questo è quello da sfruttare se si in questa tornata elettorale ne ho presi 4, ho raddop- scoteche quando fa buio. Questo tipo di turismo forse vogliono fare numeri ed incassi, le altre “trovate” tu- piato i voti, ho avuto un boom di consensi”. Ecco è alimenta un mercato povero, ma in questi ultimi anni ristiche, per ora… in futuro chissà, sono frequentate questo il significato che alcuni politici danno alla pa- è quello che ha tenuto in piedi la baracca, forse è vero da 100 benpensati, persone che si atteggiano da “turi- rola boom, sia quando si parla di elezioni che di turi- che questo tipo di turismo (che è il più diffuso in Italia sti di qualità”. Per inciso e per esperienza vissuta se a smo e purtroppo di tante altre cose. Sentito questo ad e nella stragrande parte dei paesi del mondo) al di là questi 100 “turisti di qualità” non offri da bere e/o se una persona normale viene voglia di mandarli a “ta- della sua stessa consistenza, pregiudica seriamente devono pagare loro non bevono neanche un bicchiere nare” per usare un’eufemismo. E’ altrettanto vero che l’affermarsi di un turismo di qualità, ma forse il turi- d’acqua. Il turismo rimane ancora una e forse la più alcuni paesi come ad esempio il Brallo ed altre locali- smo di qualità e quando parlo di qualità non intendo grande, insieme al vino, risorsa oltre padana, ma tà dell’Appennino Pavese, grazie alla crisi economica solo un turismo dovizioso che spende, ma un turismo “cari” strateghi – politici – turisti, per fare marketing (è cosa nota che costa meno andare al Brallo per uno ricco di interessi, attento alla cultura ed alla storia, a turistico occorre lungimiranza, professionalità ma so- di Voghera che andare al mare o a Courmayeur) ed al mio giudizio non è per l’Oltrepò. Per avere questa prattutto senso pratico ed occorre la forza non solo di caldo afoso di luglio ed agosto, si sono popolati di tipologia di turismo che alcuni politici – strateghi di fare scelte in positivo ma anche di dire dei no molto numerose persone della “bassa pavese” alla ricerca di marketing locali… tentano di affermare, bisogna ave- decisi a chi chiede “iniziative turistiche utopistiche”.