Massa (E Cozzile), Massa Buggianese, Massa Di Val Di Nievole
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Dizionario Geografico, Fisico e Storico della Toscana (E. Repetti) http://193.205.4.99/repetti/ Massa (e Cozzile), Massa Buggianese, Massa di Val di Nievole ID: 2651 N. scheda: 30440 Volume: 3; 6S Pagina: 108 - 114; 140 ______________________________________Riferimenti: 19130 Toponimo IGM: Massa Comune: MASSA E COZZILE Provincia: PT Quadrante IGM: 105-1 Coordinate (long., lat.) Gauss Boaga: 1640142, 4863279 WGS 1984: 10.74615, 43.91086 ______________________________________ UTM (32N): 640206, 4863454 Denominazione: Massa (e Cozzile), Massa Buggianese, Massa di Val di Nievole Popolo: S. Maria Assunta a Massa Piviere: S. Maria Assunta a Massa Comunità: Massa e Cozzile Giurisdizione: Borgo a Buggiano Diocesi: (Lucca) Pescia Compartimento: Firenze Stato: Granducato di Toscana ______________________________________ MASSA e COZZILE, MASSA BUGGIANESE, o MASSA DI VAL DI NIEVOLE. - Terra murata che insieme col sovrastante castello di Cozzile dà il nome ad una comunità della Val di Nievole e ad un'antica parrocchia plebana (S. Maria Assunta) nella Giurisdizione e circa miglia toscane 2 e 1/2 a settentrione del Borgo a Buggiano, Diocesi di Pescia, già di Lucca, Compartimento di Firenze. La terra di Massa di Val di Nievole siede fra Lucca e Pistoja sulla costa di un contrafforte, dietro cui nasce il torrente Borra che ne bagna le falde orientali, e che fa parte della diramazione de'colli, i quali circoscrivono da scirocco a ponente il valloncello dei Bagni di Montecatini. Questa Massa trovasi fra il gr. 28° 24' 4'' longitudine e 43° 54' 6'' latitudine; miglia toscane 12 a ponente di Pistoja, 4 miglia toscane a levante di Pescia per la via scorciatoja, e 6 miglia toscane per la strada rotabile, 14 miglia toscane a levante grecale di Lucca, 3 a ponente maestr. di Montecatini, e 2 a ostro del Borgo a Buggiano. Molti paesi, e perfino qualche città della Toscana e del restante d'Italia portano il nome di Massa, la cui primitiva Page 1/8 Dizionario Geografico, Fisico e Storico della Toscana (E. Repetti) http://193.205.4.99/repetti/ significazione equivale ad una riunione di case massarizie , o coloniche, mansi , o poderi, i quali tutt'insieme costituivano la Massa , dove soleva esistere anche il castello signorile, o casa dominicale. Il perchè quelle tante Masse dei bassi tempi, dalle quali col progredire dell'età derivarono città, terre e castelli, ne richiamano a quelle possessioni, che oggidì noi appelliamo Fattoria , Grancia, Tenuta, Cascina o cose simili. Fino dal quarto secolo dell'Era volgare, e forse anche prima, fu introdotta la parola Massa per significare un latifondo; di che abbiamo testimonianza nella Storia di Ammiano Marcellino, che rammentò la Massa Veternense patria di Cesare Costantino Cloro. Sotto lo stesso significato di grosso predio vennero in seguito noverate varie Masse dell'agro romano in una donazione fatta dal Pont. S. Gregorio Magno di molti oliveti ed alcune chiese, siccome apparisce da un'iscrizione in marmo nel pronao del tempio vaticano- Altre Masse di eguale specie sul cadere del secolo XII si descrissero nel registro vaticano da Cencio camarlingo, poi papa Onorio III; segnatamente per i possessi che alla chiesa di S. Pietro appartenevano nella Garfagnana, e nel contado lucchese. Tali erano lo Massa in Carrara , Massa a Saltocchio , Massa a Domizzano , Massa in Avana , Massa in Rogio , Massa in Convalli , Massa in Anchiano , Massa in Controni , in Casa Basciana , in Luliano , o Lugliano , Massa in Silicagnana , in Careggine , in Casatico , in Corfino , ecc. Basterà per ora avvertire il lettore del perchè coll'invecchiare delle cose a molte di coteste Masse o latifondi venne a cessare il titolo generico, restandole il solo specifico, come Massa Salto , detta poi Borgo sopra Marradi, e Massa di Casaglia nell'Appennino del Mugello, il cui tenimento con gli annessi casolari per ordine della Rep. Fior. fu acquistato nel 1283 da 50 cittadini per fabbricarvi case più solide e costituirvi un castello, a cui fu dato il nome di Pietrasanta , ed ora noto sotto il vocabolo di Casaglia . Tali sono la Massa sopra l'Incisa, la Massa di Castel nuovo in Pian d'Avane, entrambe nel Val d'Arno superiore, Massa Ciuccoli, Massa di Leone giudice, Massa Pagani, Massa di Sasso rosso, Massa Lunense, o del Marchese, ora Ducale , Massa Marittima, Massa Macinaja, Massa Pisana, Piscatoria, ecc. Le memorie più vetuste della Massa di Val di Nievole, o sulla Borra , si conservano fra le pergamene dell'Arch. Arciv. di Lucca, per quanto siano tutte relative alla sua pieve di S. Maria. Due di quelle carte furono testè pubblicate nel T. IV P. II delle Memorie Lucchesi; che una scritta nel 5 giugno 976 tratta dell'investitura della pieve medesima data da Adalongo vescovo di Lucca a favore del diacono Antonio figlio di Burghe . A cotesto diacono pievano tre anni dopo subentrò un prete, il quale dal vescovo Guido, per atto rogato in Lucca li 28 aprile 979, fu ordinato ed investito per metà della chiesa plebana di S. Maria e S. Giov. Battista situata a Massa presso la Borra , nel tempo stesso che gli assegnò per metà un benefizio di altra chiesa posta a Vellano, sotto l'invocazione de'SS. Martino e Giovanni. La quale ultima chiesa nel preaccennato documento si qualifica dipendente dlla pieve suddetta di Massa; comecchè da altre pergamene la chiesa di Vellano si trovi qualificata battesimale: cum medietate (cito le parole) de aliis ecclesiis que sunt posite locus ubi vocitatur Avellano, cui vocabulum est BB. SS. Martini et Johannis, que est sub regimine et potestate suprascripte ecclesie plebis nostre (di S. Maria di Massa). - Vedere VELLANO. All'Articolo BORGO A BUGGIANO rammentai altri 4 documenti del principio del secolo XI relativi a locazioni di beni situati presso Massa e Cozzile, i quali appartenevano al patrimonio di detta pieve, beni che i vescovi di Lucca affittarono a Sigifredo di Teudegrimo dei nobili di Castel vecchio e Buggiano. Aggiunsi ancora, qualmente nel 1075 il vescovo Anselmo ordinò al pievano di S. Maria di Massa di concedere ai monaci Benedettini di Buggiano e alla loro ch. abbaziale una parte dei diritti di stola e delle decime consuete. Infatti tale disposizione fu confermata con breve del 14 settembre 1113 dal Card. Legato della S. Sede in Toscana; e ciò sino a che, Page 2/8 Dizionario Geografico, Fisico e Storico della Toscana (E. Repetti) http://193.205.4.99/repetti/ per la guerra mossa ai Lucchesi dal Comune di Firenze dopo il 1328, fu dato a quella badia il privilegio del fonte battesimale con l'onere di pagare al pievano di Massa l'annuo canone di un moggio di grano. Dal quale tributo poco dopo i popoli della comunità e distretto di Buggiano vennero esentati per bolla del Pont. Clemente VI, data in Avignone li 7 gennajo 1346, e diretta all'abate di S. Paolo a Ripa d'Arno, a quello di S. Michele in Borgo di Pisa e a Niccolò d'Anagni canonico della Primaziale. Con tutto ciò il pievano di Massa non lasciò di reclamare alla Sede apostolica, sebbene senza effetto, i lesi suoi diritti. Fatto è, che cotesta chiesa battesimale nel 1260 contava sotto la sua giurisdizione le seguenti chiese e luoghi pii: 1.° S. Matteo di Lamechia (perduta); 2.° S. Lorenzo a Castiglion vecchio, (ora a Colle ); 3.° S. Frediano di Malocchio ; 4.° S. Cataldo di Pupiliano (oratorio sotto Massa); 5.° S. Pietro al Borgo a Buggiano ; 6.° Ospedale di S. Quirico di Brusceto (nel piano di Massa, ora distrutto); 7.° Mon. di S. Maria di Buggiano (in Buggiano alto); 8.° S. Maria di Vallepone (ignota); 9.° Eremitorio di Riaffrico (distrutto); 10.° Eremitorio di Cerralto (forse nel luogo delle fattoria del Cerro-); 11.° Mansione del Tempio a Castiglione . - Vedere BORGO A BUGGIANO, e COLLE BUGGIANESE. Frattanto la pieve di Massa essendo diminiuta di entrate per i varii smembramenti fatti delle chiese di Buggiano alto e basso, e la sua fabbrica avendo bisogno di pronti ripari, il popolo di Massa determinò di aumentare la dote. In conseguenza di ciò il Comune stesso ne ottenne legalmente il padronato, siccome lo manifesta una deliberazione del Vesc. di Fiesole Leonardo Salutati delegato speciale dal Pont. Niccolò V mediante bolla del 10 settembre 1450, in cui gli si ordinava di verificare, se Giovanni vescovo di Lucca avesse lasciato al popolo di Massa, come veniva asserito, il padronato di quella chiesa battesimale. (ARCH. DIPL. FIOR. Carte della Comunità di Massa e Cozzile ). In quanto alle vicende storiche di Massa e del sovrastante castello di Cozzile dirò, che questi due luoghi, di cui si trovano memorie, a partire dal 1142, fra le carte della stessa comunità, continuarono a dipendere nel civile e nel politico, come dipendevano per l'ecclesiastico dal dominio di Lucca; e ciò finchè si cessarono le guerre fra i Lucchesi e i Fiorentini, battagliate nella quarta decade del secolo XIV. Allora i due comuni di Massa e Cozzile, per atto pubblico del dì 21 novembre 1339, mediante il loro sindaco specialmente incaricato a ciò fecero la loro solenne sottomissione alla Signoria di Firenze in mano di Lotario Salvi uno dei custodi delle giurisdizioni della fiorentina Repubblica (/ custos Jurium dicti Comunis ). Il perchè non molto dopo, mediante provvisione deliberata e approvata dai collegj della stessa Signoria, nel dì 11 dicembre 1339, la comunità di Massa e Cozzile fu dichiarata parte integrante della Rep. di Firenze con il suo distretto e giurisdizione. Fu allora che i popoli medesimi ottennero favorevoli condizioni; avvegnachè fra le immunità concesse vennero essi esentati dai pubblici pesi per anni 5; condizioni che si rinnovarono di quinquennio in quinquennio fino a che nel 1388 fu accordato alla comunità di Massa e Cozzile il godimento di tutte le franchigie state concesse alle altre comunità della Val di Nievole (ARCH. DELLE RIFORMAGIONI DI FIR.).