Portatori Di Interesse Diffuso Di GIORGIO CAPORAL

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Portatori Di Interesse Diffuso Di GIORGIO CAPORAL TRIMESTRALE DELLA SEZIONE DI GORIZIA DEL CLUB ALPINO ITALIANO, FONDATA NEL 1883 ANNO XLIV - N. 4 - OTTOBRE-DICEMBRE 2010 “Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento Postale - 70% - DCB/Gorizia” In caso di mancato recapito restituire a CAI Gorizia, Via Rossini 13, 34170 Gorizia Attualità/Carso 2014+ Portatori di interesse diffuso di GIORGIO CAPORAL on una serie di incontri tenuti a gli interventi in A.G. n°2, prima e seconda per i comuni mortali la procedura resta a dicembre esso sia stato pubblicato a Gorizia nell’ottobre scorso l’archi - pagina, nel segno del “continua” (giugno). comunque difficile, data la scarsa attitu - larga diffusione, ma nel caso la “stampa” tetto paesaggista ticinese Paolo Si cercherà ora di descrivere la giornata dine a intervenire prima che sia tardi, os - gli avesse riservato lo stesso trattamento Bürgi ha presentato le referenze del 15 ottobre, scelta dall’Amministra - sia quando a cose fatte si leggono i gior - dimagrante dato in precedenza ai nostri Cdel suo Studio e illustrato gli elaborati zione Provinciale per l’incontro coi locali nali. Comunicati Congiunti n°1 e 2, qui ospi - preliminari con cui ha vinto il bando pro - “portatori d’interesse diffuso”, formula del Anche questo articolo ha intenti par - tiamo la copia “autentica”. Insomma siete gettuale provinciale “2014+” per un Mu - burocratese con cui a richiesta si ottiene, tecipativi, ma se “esce” tardi è per motivi avvertiti, sono un relatore molto orientato, seo all’Aperto sul Carso Isontino. Di con - ove previsto, l’accesso alla consultazione più comprensibili; propongo qui un reso - che al di là del commento suo vi propone seguenza dobbia mo ancora una volta di atti pubblici. Così, in omaggio alla tra - conto che in più introduce a un docu - quello di altri attenti lettori-fruitori dei pro - trascurare l’ambito strettamente alpino e sparenza partecipativa, si sono potute mento che potrete leggere di seguito, do - getti in argomento: il “Gruppo Proposta”, trattare di quello più immediato dei din - formalizzare nostre e altrui rimostranze, cumento a cui ho dato modestissimo per l’appunto. Lo scopo è ancora saperne torni di casa: che l’interesse a ciò sia assieme all’approvazione di pochi e ai contributo e adesione personale. Mentre di più, questa volta tramite una terza let - grande si era intuito quando chiudemmo molti … distinguo. Quanto al partecipare, scrivo non posso sapere se e come da qui tura di tutti e tre i progetti preliminari vin - Prima nevicata in Val Pleccia 2 Alpinismo goriziano - 4/2010 centi, esaminati “per noi” previa affan - “pubblici” è stata vincolata – da quando? tassi, proprio dai “dintorni” e per più sta - quasi due chilometri (venti minuti) se si nosa ricerca su siti e albi provinciali tra – a logiche di profitto (come quelli pri - gioni mi sono emotivamente interessato sarà capaci di seguire un sentiero in quota settembre e ottobre. Chi ha contribuito vati!). È un modello a cui attribuisco molti alla reversibilità dell’osservazione di un senza far troppi danni. Qui mi ostino a alla caccia ha potuto estendere la sua cu - dei danni che imperversano anche nel - paesaggio, concludendo che non è mai pensare, in funzione panoramica, all’op - riosità ai preliminari … perdenti (secondi l’economia di “libero mercato” e che alla unidirezionale: nel caso, si pensi al risul - portunità di “chiudere” la strada di mezza e terzi), e così sa ora che al peggio non c’è lunga, assieme agli sprechi, strangola il tato finale della “novità” vista dal … lago costa e di eliminare qualche tralicciata limite. Questo almeno a fronte di più sen - cosiddetto welfare, vedi anche alla voce e dintorni, verso il colle. Sentirmi poi ad - trasversale. Guardando poi alla discussa tite esigenze, ampiamente invocate per un Istruzione-Sanità. dosso gli “occhi del panorama” mentre mi posizione di un ipotetico parcheggio pros - turismo ecocompatibile con i residenti e Questo secondo sani principi conta - sporgo da una piattaforma mi farebbe realmente sinergico alla crescita armo - bili in cui si trascura però che al PIL na - sentire molto povero dentro, ma qui si ri - simale al belvedere e al suo accesso car - niosa che tutti auspicano. zionale (e provinciale) manca - da sempre! cade nell’introspezione. rabile per i disabili, ho una proposta al - Per la Provincia, è stato anche l’oc - - la valutazione economica dei contenuti Circa il contatto fisico con la roccia, ternativa che lo eliminerebbe, e non sono casione di riproporre il senso del suo “Ma - del territorio e delle sue qualità fruibili temo sia del tutto inutile tentar di spiegare le più ovvie “navette” per chi non può o sterplan 2014+” (quello delle sinergie), (aria, acqua, suolo, vita, emozioni). che ciò può assumere un senso, ma non non vuole camminare: al Centro Visite varato tre anni addietro. Tra di noi c’è chi Ora posso finalmente esporre l’idea in una simulazione speleo-tattile in trin - Gradina, in linea con trasformazioni meno crede che ci si dovrebbe occupare di che mi son fatto di due preliminari sui tre cea, su una dorsale dove basta scostare impattanti già concordate (che si spera cose più serie, ma non guasta ricordare premiati: al Castellazzo l’attenzione ver - un cespuglio per scoprire un nuovo karren siano confermate) da qualche dolina au - che almeno sulla carta il piano si propone rebbe indirizzata al “paesaggio–belve - (o una vipera, a scelta). Una frottola può stroungarica si potrebbe riesumare un di spendere in dieci anni 4 milioni di euro dere”, con l’aggiunta del “contatto” fisico esser avvincente, ma resta tale, e tanto qualche Drachenballon magari rattoppato sul territorio. Qui credo si concentri il vero del visitatore con la roccia, attraverso la vale ficcare un sasso nero in una scatola e, almeno nei giorni di festa, regalare pa - diffuso interesse tra gli addetti ai lavori e geologia. Allo scopo, trascurando che il e farlo toccare attraverso una manica che norama a chi non può altrimenti. Si fa in quindi converrà, sempre sulla carta, co - panorama esiste già gratis, se ne apri - lo nasconde. minciar a studiare almeno controluce ca - rebbe uno “nuovo” tramite una profonda Come sappiamo, a Casa Cadorna no - tempo per il centenario 2014/18+? pitoli di spesa e progetti. Prima di farlo, è trincea trasverso il colle, con terrazzo in stra, in falesia, sia Panorama sia Contatto Per il San Michele, negli elaborati di opportuno ricordare che l’obiettivo pri - aggetto sul Panorama Unico: lago e din - sono già fruibili (con criterio); si richiede la prima e seconda fase non si evince a suf - mario del Masterplan è il rilancio turistico torni visti dal colle. Quasi che me l’aspet - fatica aggiunta di una passeggiata di ficienza l’idea progettuale di riportare la nel segno della Storia e del Paesaggio, e Cima Tre alla simulazione “1916”. Prefe - che questo principio è oltre ogni dubbio risco sottolinearla: si finanzierebbe la pro - condivisibile e, senza peccato, estensibile posta di sradicare la vegetazione (la - ad altre saporite opportunità. sciando qualche stecco ma non reticolati), Cominciamo da qui: a un certo punto mi son reso conto che l’architetto Bürgi di mettere a nudo le contorsioni della roc - stava parlando di Emozioni e che, attra - cia e gli “sbreghi” delle trincee, cancellare verso la grafica e la descrizione, illustrava il ripetitore Raiway&C e dare risalto al percorsi di scoperta emotiva del Paesag - noto casotto museale, ridotto esterior - gio sulle alture di Doberdò, della Memoria mente alla essenzialità di un Blockhaus al San Michele, del Compianto a Redipu - d’epoca. glia. Un mostruoso “museo all’aperto”, da Tutti si vive d’emozioni e noi nelle no - paura a passarci avanti ogni giorno! Trat - stre più o meno costanti avventure alpine tandosi di Zona Sacra, oso sperare che crediamo di ricavarne le più … elevate, cui ONORCADUTI dirà la sua, almeno verso il affidiamo immancabilmente l’appaga - mento di una giornata di festa. La capa - diserbo, ma il “rumore visivo” delle an - cità emotiva credo sia una specialità tenne che nel corso degli anni sono state umana, e un celebre filosofo “tourista” permesse la dice lunga. La mia, somiglia (che m’è simpatico forse perché non l’ho troppo a quella del reduce tornato dopo studiato a fondo) affermava di essere ve - cinquant’anni sul piazzale del San Mi - nuto al mondo per stupirsi. Molto più che chele: in una situazione vegetativa pro - per emozionarsi quindi, e andrebbe “a fa - babilmente meno densa e forse più di giolo” per la mia tesi se non fosse che ai qualità della attuale, guardando con nuovi giorni nostri l’assonanza con ogni stupe - occhi alle “Quote conquistate”, il Poeta facente è da evitare, quando sembra in - dell’albero isolato ebbe a dire che da lì fi - vece normale usare quantità industriali di nalmente si godeva il Carso Verde. Che facili emozioni, belle e brutte. È qui che, lavorando su Paesaggio e Storia, ci si ac - Alpi Carniche (particolare) emozione, ragazzi! corge di trattare materie così poco coin - volgenti, da escludere quasi ogni possi - bilità emotiva in chi le ha sempre ignorate. Per cui nei Piani s’è pensato (?) di semplificare l’offerta “museale”, aprendo Osservazioni sul progetto a una fruizione turistica adatta a visitatori di bocca molto buona, meglio se nume - rosi. È il modello televisivo che passa at - traverso … l’immaginario: foto, racconti, Carso 2014+ ricordi netti da portare a casa, senza fati - cose pretese approfondibili. Ogni tanto una didascalia. a cura del GRUPPO PROPOSTA CARSO ISONTINO Secondo l’impressione che già ho ri - cavato da una certa propaganda turistica, in mancanza di “immagine” si cerca an - orizia, 15 ottobre 2010: Il Grup - riodi storici, produzioni locali tipiche, frui - del territorio (musei, belvedere, pulitura che di creare presunte Unicità da ogni po Proposta Carso Isontino, zione escursionistica, alpinistica e spor - e riqualificazione di trincee e gallerie…), ambito visitabile, dove il “visionario” igno - co stituito informalmente da tiva, ecc.).
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