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46^ SAGRA DELLA RASCHERA E DEL BRUSS

RELAZIONE DESCRITTIVA

Nel 2019 la Sagra della Raschera compirà 46 anni ed il Comune di Frabosa Soprana vuole impegnarsi, nonostante le difficoltà economiche, a festeggiare in maniera degna una ricorrenza così importate e significativa, in grado di attirare numerosi visitatori non solo dal territorio, ma anche da altre regioni e dalla vicina Francia. La manifestazione si celebra il 14 e 15 agosto: protagonista assoluto è il formaggio Raschera, che prende il nome dall'Alpe Raschera, un pascolo delle Alpi Marittime sito alle falde del Monte Mongioie, e viene prodotto e stagionato dagli allevatori di soli 9 Comuni (Frabosa Soprana, , Montaldo di Mondovì, , Roccaforte Mondovì, , , , ). In queste "terre alte" attività fondamentali nel passato sono state l'agricoltura, la pastorizia e la produzione di questo formaggio cosi particolare per l'aroma caratteristico delle erbe dei nostri pascoli. Le Amministrazioni comunali di Frabosa Soprana, in particolare, negli anni hanno voluto mantenere e valorizzare tali attività con la costruzione del Caseificio, punto di riferimento fondamentale per gli allevatori locali, essendo l'unico al di sopra dei 900 metri di quota, caratteristica indispensabile per la produzione del Raschera d'alpeggio. Attraverso il nostro prodotto caseario d'eccellenza, grazie al latte proveniente dai numerosi allevatori della zona, si sta pertanto operando per arginare lo spopolamento delle nostre montagne. Grazie, poi, alla volontà ed all'intraprendenza di un gruppo di frabosani, negli anni'70 si è creata una particolare Confraternita ("dei Cavalieri della Raschera e del Bruss"), nata proprio con lo scopo di "difesa" e valorizzazione di questo formaggio. L'evento si svolge su due giornate di mercato enogastronomico e di fiera, arricchite da spettacoli comici, musicali e da esibizioni di artisti di strada e culmina, nella giornata di Ferragosto, con la tradizionale sfilata, perfettamente integrata nei suoi elementi: gruppi storici e tradizionali, folcloristici, banda musicale e varie realtà del turismo e dell'economia . Particolare gradimento incontra ogni anno la partecipazione alla sfilata dei bambini e di molti giovani di Frabosa, con i costumi caratteristici della nostre montagne. La Sagra viene organizzata con la collaborazione della Confraternita dei Cavalieri, che partecipano anch'essi alla sfilata con i loro caratteristici manti e cappellacci neri. Da alcuni anni la festa ha un suo inno, composto dal gruppo musicale dialettale "I tre Lilu", che accompagna i momenti più salienti della giornata: l'arrivo della sfilata sulla piazza principale del paese, l'investitura dei "nuovi " cavalieri della Confraternita, l'assegnazione del premio Simpatia. L'aspetto gastronomico tuttavia non è il più importante della Sagra poiché essa si vuole inserire come tappa fondamentale in un'ottica più ampia di turismo culturale, ín linea con le indicazione regionali ed europee. Negli eventi della Sagra infatti si inseriscono tutte le realtà legate alle tradizioni frabosane: dalla storia ai mestieri, dall'ambiente alla gastronomia, dalle peculiarità geologiche del luogo (Grotta di Bossea e carsismo) al dialetto occitano ancora parlato in alcune borgate del Comune. Il tutto "arricchito" da quel pizzico di folklore e leggenda che fa da sfondo proprio alla manifestazione. Uno dei caratteristici aspetti del territorio frabosano è la tradizione legata al marmo e per questo da alcuni anni è stato istituito l'Ecomuseo del marmo, in rete con gli altri ecomusei del Piemonte, che fa da riferimento per una serie di iniziative finalizzate alla conoscenza degli antichi siti di estrazione di questo preziosa risorsa, che si ritrova anche in molti edifici e manufatti del paese. Legata a questa antica attività è la lavorazione dei coltelli frabosani, i cosidetti Frabousan Ki Taoiu, che un gruppo di giovani frabosani ha ripreso e messo a disposizione dei turisti in un laboratorio fornito degli originali strumenti di lavoro. Durante le giornate della festa i coltellinai allestiscono un banco di dimostrazione ed un'esposizione di antichi coltelli. Il fatto che la finalità di valorizzare un patrimonio culturale abbia un ruolo educativo e formativo nel mantenere in vita l'economia di un paese in cui le giovani generazioni devono continuare ad identificarsi, è stato lo stimolo di una proficua collaborazione con la Scuola Primaria del paese. Da alcuni anni, con la guida degli insegnanti ed il supporto di tutta la popolazione, gli alunni proseguono un progetto legato alla riscoperta della natura, delle storie antiche e dell'arte povera della montagna. La conoscenza della realtà legata alla vita ad alla cultura di un tempo fanno sì che i giovani apprezzino le vere ricchezze del loro territorio, in un'ottica diversa, di un futuro legato alle proprie origini ed alla propria terra, anche attraverso la sua valorizzazione a fini turistici. L'obiettivo che si raggiunga l'obiettivo dell'"educazione alla cittadinanza" rappresenta per un Comune montano come il nostro anche la speranza che i giovani possano continuare a vivere nella zona, sfruttando opportunità nuove ed innovative. Conoscere la propria terra significa infatti imparare ad apprezzarla e amarla in una visione di vita futura. I risultati del lavoro degli alunni (i libri e gli oggetti delle storie del cane Pluc - un personaggio ideato dai bambini —diventato quasi il simbolo di Frabosa e "guardiano delle cave", e la creazione di facili percorsi legati alle sue storie) vengono venduti durante la fiera e rappresentano un'attrattiva per molti turisti incuriositi dalla fantasia, legata alla tradizione, dei piccoli frabosani. Da tre anni viene allestita per l'occasione una tensostruttura in cui si somministrano pasti a base di Raschera, favorendo così la permanenza alla fiera per tutta la giornata di molti visitatori. Nell'occasione molto attiva è la partecipazione di gruppi di volontari locali che prestano la loro opera per la buona riuscita della manifestazione: la Pro Loco, il gruppo di Protezione Civile A.I.B e l'Associazione Alpini che prepara la polenta in piazza. Fondamentale è l'operato del personale comunale che a tutti i livelli presta il proprio servizio anche al di fuori dell'orario previsto. Indispensabile infine è la supervisione dei vigili della polizia locale dell'Unione Montana Mondolè, di cui Frabosa fa parte, e dei comuni limitrofi. I contributi che verranno erogati dagli enti pubblici e privati saranno, quindi, veramente determinanti per realizzare questa "festa" che dovrà offrire eventi ed occasioni in grado di attirare e soddisfare i sempre numerosi turisti e far conoscere tutte le opportunità del nostro territorio.

Frabosa Soprana, 20,06.2019

IL SINDACO Prof.ssa Iole Caramello