Comune Di Volongo (CR), L’Ente Di Governo Dell’Ambito, Previsto Ai Sensi Della D.L
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COMUNE DI Codice Ente: 10817 1 VOLONGO copia Provincia di Cremona DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE n° 26 del 30.12.2020 Sessione straordinaria di prima convocazione - seduta pubblica - APPROVAZIONE PIANO ECONOMICO FINANZIARIO (PEF) R ELATIVO OGGETTO: ALL’ANNO 2020, PREDISPOSTO AI SENSI DELLA DELIBERAZIONE DELL’AUTORITÀ 443/2019/R/RIF E S.M.I.. L’anno DEUMILAVENTI addì TRENTA del mese di DICEMBRE alle ore 20.30 nella Sala delle Adunanze consiliari. Previa l’osservanza di tutte le formalità prescritte dalla vigente Legge vennero convocati a seduta i componenti il Consiglio Comunale. All’appello risultano: Presenti - Assenti 1 NAVARRA FABIO Sindaco P 2 DELLABONA DANIELE Consigliere gruppo di maggioranza P 3 PICCININI GIOVANNI Consigliere gruppo di maggioranza A 4 PINZI MAURIZIO Consigliere gruppo di maggioranza A 5 RONGONI ANTONIO Consigliere gruppo di maggioranza P 6 ANELLI KATIA Consigliere gruppo di maggioranza P 7 FERRARI AGNESE Consigliere gruppo di maggioranza P 8 FONTANA ROBERTO Consigliere gruppo di maggioranza P 9 RAPUZZI CARLO Consigliere gruppo di maggioranza P 10 ROSSI LUIGI Consigliere gruppo di maggioranza P 11 ALBERTI MANUELA Consigliere gruppo di maggioranza P Totale 9 2 Partecipa all’adunanza l’infrascritto SEGRETARIO COMUNALE , Dott.ssa ROSELLA MOSTI , il quale provvede alla redazione del presente verbale. Si prende atto dell’assenza giustificata dei Consiglieri Comunali Signor Piccinini Giovanni e Signor Pinzi Maurizio. Accertata la validità dell’adunanza, il Geom. FABIO NAVARRA nella sua qualità di SINDACO assume la presidenza e dichiarando aperta la seduta invita il Consiglio a deliberare in merito all’oggetto sopra indicato. IL CONSIGLIO COMUNALE VISTI: - la direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti, così come modificata dalla direttiva 2018/851/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 maggio 2018; - l’Indagine conoscitiva sui rifiuti solidi urbani dell’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato, IC 49 del 21 gennaio 2016, pubblicata sul Bollettino n. 3/2016 della medesima Autorità; - il D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, recante: “Norme in materia ambientale”; PREMESSO che : - a seguito dell’istituzione della Imposta Unica Comunale (IUC), ai sensi dell’art. 1, comma 639 della L. 27 dicembre 2013, n. 147 (c.d. Legge di stabilità per il 2014), l’imposizione in materia di servizio rifiuti è stata rivista da detta normativa che ha istituito, nell’ambito della IUC, la Tassa sui Rifiuti (TARI); - l'art. 1, comma 738 della L. 27 dicembre 2019, n. 160 stabilisce che a decorrere dall'anno 2020, l'imposta unica comunale (I.U.C.) è abolita, ad eccezione delle disposizioni relative alla Tassa sui Rifiuti (TARI), che continua ad essere disciplinata dai commi dal 641 al 668 dell'art. 1 della L. 27 dicembre 2013, n. 147; RICHIAMATO l'art. 1 della suddetta L. 27 dicembre 2013, n. 147, ed in particolare: - il comma 683: "Il Consiglio Comunale deve approvare il Piano Finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani redatto dal soggetto che svolge il servizio stesso a norma delle leggi vigenti in materia ..."; - il comma 654: "In ogni caso deve essere assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio relativi al servizio, ricomprendendo anche i costi di cui all'art. 15 del D. Lgs. 13 gennaio 2003, n. 36, ad esclusione dei costi relativi ai rifiuti speciali al cui smaltimento provvedono a proprie spese i relativi produttori comprovandone l'avvenuto trattamento in conformità alla normativa vigente"; - il comma 702 dell’art. 1 della L. 27 dicembre 2013, n. 147 fa salva la potestà regolamentare degli Enti Locali in materia di entrate prevista dall’art. 52 del D. Lgs. 15 dicembre 1997, n. 446; VISTO l'art. 8 del D.P.R. 27 aprile 1999, n. 158 che recita: "Ai fini della determinazione della tariffa, ai sensi dell'art 49, comma 8 del D. Lgs. 5 febbraio 1997, n. 22, il soggetto gestore del ciclo dei rifiuti urbani di cui all'art. 23 del D. Lgs. 5 febbraio 1997, n. 22, e successive modificazioni e integrazioni, ovvero i singoli Comuni, approvano il Piano Finanziario degli interventi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani, tenuto conto della forma di gestione del servizio prescelta tra quelle previste dall'ordinamento”; DATO ATTO che con la deliberazione n. 34 del 22/04/2009 la Giunta Comunale ha affidato alla Casalasca Servizi Spa con sede in Casalmaggiore, di cui questo ente fa parte, l’attività di gestione del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti urbani e raccolte differenziate approvando il relativo contratto di servizio avente scadenza il 31.12.2025; RICHIAMATO l'art. 1, comma 527 della L. 27 dicembre 2017, n. 205 che ha attribuito all'Autorità di Regolazione per l'energia, le Reti e l'Ambiente (ARERA), funzioni di regolazione e controllo del ciclo dei rifiuti, anche differenziati, urbani e assimilati, da esercitarsi "con i medesimi poteri e nel quadro dei principi, delle finalità e delle attribuzioni, anche di natura sanzionatoria, stabiliti dalla L. 14 novembre 1995, n. 481" e già esercitati negli altri settori di competenza; CONSIDERATO che tra le funzioni attribuite all'Autorità rientrano, tra le altre, la “predisposizione e l’aggiornamento del metodo tariffario per la determinazione dei corrispettivi del servizio integrato dei rifiuti e dei singoli servizi che costituiscono attività di gestione, a copertura dei costi di esercizio e di investimento, compresa la remunerazione dei capitali, sulla base della valutazione dei costi efficienti e del principio «chi inquina paga»”, ai sensi dell’art. 1, comma 527 lett. f) della L. 27 dicembre 2017, n. 205 e la “diffusione della conoscenza e della trasparenza delle condizioni di svolgimento dei servizi a beneficio dell'utenza e la tutela dei diritti degli utenti”, ai sensi dell’art. 1, comma 527, lett. c) della L. 27 dicembre 2017, n. 205, anche tramite la valutazione di reclami, istanze e segnalazioni presentate dagli utenti e dai consumatori, singoli o associati; RICHIAMATE le seguenti deliberazioni adottate dall’Autorità di Regolazione per l'Energia, le reti, e l'Ambiente (ARERA): - la deliberazione n. 226/2018/R/rif del 5 aprile 2018 avente ad oggetto: “Avvio di procedimento per l’adozione di provvedimenti di regolazione della qualità del servizio nel ciclo dei rifiuti, anche differenziati, urbani e assimilati”; - la deliberazione n. 242/2019/A del 18 giugno 2019 avente ad oggetto: “Quadro strategico 2019-2021 dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente”; - la deliberazione n. 303/2019/R/rif del 9 luglio 2019 avente ad oggetto: “Unificazione dei procedimenti di cui alle deliberazioni dell’Autorità 225/2018/R/rif e 715/2018/R/rif, volti alla regolazione e al monitoraggio delle tariffe in materia di ciclo dei rifiuti, anche differenziati, urbani e assimilati, con individuazione di un termine unico per la conclusione dei medesimi”; - il documento per la consultazione n. 351/2019/R/rif del 30 luglio 2019 avente ad oggetto: “Orientamenti per la copertura dei costi efficienti di esercizio e di investimento del servizio integrato dei rifiuti per il periodo 2018-2021”; - il documento per la consultazione n. 352/2019/R/rif del 30 luglio 2019 avente ad oggetto: “Disposizioni in materia di trasparenza nel servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati – Inquadramento generale e primi orientamenti”; - la deliberazione n. 443/2019/R/rif del 31 ottobre 2019 avente ad oggetto: "Definizione dei criteri di riconoscimento dei costi efficienti di esercizio e di investimento del servizio integrato dei rifiuti, per il periodo 2018-2021", con la quale, la stessa, ha ridefinito i criteri per la redazione del Piano Economico Finanziario (PEF) TARI 2020; - la deliberazione n. 444/2019/R/rif del 31 ottobre 2019 avente ad oggetto: "Disposizioni in materia di trasparenza nel servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati"; - la deliberazione n. 57/2020/R/rif del 3 marzo 2020 avente ad oggetto: “Semplificazioni procedurali in ordine alla disciplina tariffaria del servizio integrato dei rifiuti e avvio di procedimento per la verifica della coerenza regolatoria delle pertinenti determinazioni dell’Ente territorialmente competente”; PRESO ATTO che, con la sopra citata deliberazione n. 443/2019/R/rif del 31 ottobre 2019, l'ARERA ha ritenuto opportuno confermare la procedura di approvazione del Piano Economico Finanziario della TARI, richiedendo, altresì, che lo stesso sia corredato dalle informazioni e dagli atti necessari alla validazione dei dati impiegati; VISTO, in particolare, l'art. 6 della deliberazione n. 443/2019/R/Rif del 31 ottobre 2019 di ARERA che recita testualmente: - comma 1: "Sulla base della normativa vigente, il gestore predispone annualmente il Piano Economico Finanziario, secondo quanto previsto dal MTR, e lo trasmette all'Ente territorialmente competente”; - comma 2: “Il Piano Economico Finanziario è corredato dalle informazioni e dagli atti necessari alla validazione dei dati impiegati e, in particolare, da: − una dichiarazione, ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, sottoscritta dal Legale Rappresentante, attestante la veridicità dei dati trasmessi e la corrispondenza tra i valori riportati nella modulistica con i valori desumibili dalla documentazione contabile di riferimento tenuta ai sensi di legge; − una relazione che illustra sia i criteri di corrispondenza tra i valori riportati nella modulistica con i valori desumibili dalla documentazione contabile, sia le evidenze contabili sottostanti; − eventuali ulteriori