Cronache

A Faedis un treno blindato, attaccano il territorio presidiato dai partigiani. In ricordo dell’eroica lotta Per alcuni giorni le formazioni della “Garibaldi-Osop- in difesa della Zona Libera po” contrastano l’avanzata di un nemico notevolmente del Friuli Orientale più forte per uomini e soprattutto per mezzi, ma alla fine la Zona Libera viene rioccupata dai nazifascisti che Nell’estate del 1944 le formazioni partigiane della divi- sfogano la loro rabbia per le pesanti perdite sulla popo- sione “Garibaldi Natisone” e quelle della 1ª brigata lazione civile: i paesi di , , Faedis e Sedilis “” si unificano nella divisione “Garibaldi-Osop- vengono incendiati e numerosi abitanti vengono uccisi o po” e, forti di oltre 3.000 uomini, balzano all’offensiva inviati alla deportazione nei lager. in tutta la zona delle Prealpi orientali friulane e del Col- Il 62° anniversario della costituzione della Zona Libera lio. Con l’eliminazione dei presidi cosacchi di Nimis, del Friuli Orientale è stato celebrato, il 24 settembre, a Vedronza, Molinis e Ciseriis e di quello nazifascista di Faedis alla presenza di un folto pubblico e di numerosi sindaci ed amministratori dei co- muni del territorio. Hanno preso parte alla manifestazione anche il Presidente della Provincia di Gori- zia, il sindaco di Monfalcone e le rappresentanze dei lavoratori delle principali fabbriche monfalconesi, da cui provenivano numerosi par- tigiani protagonisti delle vicende della Zona Libera. Ad aprire la manifestazione è stato il segretario dell’ANPI friulana, Luciano Rapotez, che ha ricordato l’importanza del risultato della con-

Povoletto, i partigiani libe- rano un ampio territorio di oltre 70 kmq e 20.000 abi- tanti che comprende sei co- muni e numerose frazioni. È un’area militarmente mol- to importante che dista po- chi chilometri da e che permette alle formazioni partigiane di attaccare il ne- mico anche in pianura e di rendere insicure le vie di co- municazione stradali e ferro- viarie da e per l’Austria, che sono vitali per le forze ar- mate tedesche impegnate sul fronte italiano e su quello sultazione referendaria dello scorso giugno con il quale balcanico. la maggioranza del popolo italiano ha bocciato la legge Su questa vasta area viene costituita la Zona Libera del di riforma costituzionale che, modificando decine di ar- Friuli Orientale in cui, dopo 20 anni di dittatura, i citta- ticoli della Costituzione, metteva in discussione alcuni dini possono nuovamente partecipare alla vita pubblica, dei diritti fondamentali garantiti ai cittadini e intaccava i eleggere i propri amministratori comunali, ricostituire i caratteri democratici su cui, in questo secondo dopo- disciolti partiti politici e sperimentare nuove forme di guerra, si è retto lo Stato italiano. democrazia e di autogovemo. L’esperienza della Zona Il presidente della sezione ANPI di Faedis, Enrico Laz- Libera si conclude, però, il 27 settembre 1944 quando zaro, ha ricordato il valore dimostrato dai partigiani nel- decine di migliaia di tedeschi, cosacchi e militi fascisti, la difesa della Zona Libera del Friuli Orientale, mentre il con mezzi corazzati ed artiglieria, appoggiati anche da sindaco di Faedis, Franco Beccari, ha denunciato le pro-

patria indipendente l 29 ottobre 2006 l III Cronache fonde ingiustizie esistenti nel mondo che condannano la pericolosità del revisionismo storico che cerca di deni- milioni di persone a vivere in miseria, nell’ignoranza e grare la Resistenza e di coprire le responsabilità del fa- nelle guerre e ha ribadito che l’intervento militare italia- scismo. no in Iraq contrasta con i princìpi ispiratori della Costi- L’oratore ha ricordato che grazie alla lotta di Liberazio- tuzione italiana. ne si è formata un’Italia nuova e democratica e che dal- Il discorso ufficiale è stato tenuto da Luciano Patat, vice la Resistenza è nata la Costituzione repubblicana che ri- presidente dell’Istituto Friulano per la Storia del Movi- conosce dignità, libertà e diritti a tutti i cittadini, qua- mento di Liberazione e autore di diversi libri sulla storia lunque sia il loro sesso, la loro religione o il colore della della Resistenza. L’oratore ha ricostruito le vicende sto- loro pelle. riche che hanno portato alla costituzione della Zona Li- Patat ha concluso l’intervento affermando che la Costi- bera del Friuli Orientale ed ha sottolineato l’importanza tuzione italiana rappresenta ancor oggi una garanzia per politica e militare che quell’evento ha avuto. la crescita sociale e democratica dell’Italia e che per Patat ha ricordato che è stata la lotta partigiana a per- questo è necessario applicarla pienamente in tutti i suoi mettere a tutti gli italiani di riconquistare la libertà e di articoli. vivere in un Paese libero e democratico e ha denunciato L.P.

Anche grazie ai giovani Oggi, invece, ci stiamo impegnando a diffondere la no- stra opera tra fasce sempre più estese di popolazione e, Un bilancio positivo soprattutto, tra le nuove generazioni. E i giovani fanno per l’ANPI di Arezzo sentire sempre più la loro presenza: l’11 novembre 2005 Con la manifestazione in programma per il mese di no- una rappresentanza di 30 studenti del liceo “Galileo Ga- vembre in memoria del primo caduto della provincia, Pio lilei” di Poppi (tutti volontari, cosa che ci rende alquan- Borri, si chiuderà anche per questo anno l’attività del to fieri) partecipò, accompagnata da due professori, alla Comitato provinciale ANPI di Arezzo. Al termine di manifestazione in memoria di Pio Borri. Alcuni di loro questo 2006, ricco di iniziative e manifestazioni, possia- vennero a ringraziarci perché, in quell’occasione, aveva- mo affermare di essere soddisfatti e di chiudere in positi- no appreso cose mai imparate tra i banchi di scuola. vo il nostro bilancio morale. Questo fatto costituì per tutti noi, che da anni ci impe- Che sia stata colpa delle elezioni del 9-10 aprile? Forse la gniamo affinché le scuole partecipino alle nostre iniziati- fine del governo Berlusconi ha particolarmente giovato a ve, motivo di grande orgoglio, facendoci ben sperare per questa riscossa che si è riflessa in tutta Italia? Questo è il futuro. Ed infatti nel mese di gennaio centinaia di quello che pensano in molti. Di vero c’è che la nostra po- alunni di tutte le età hanno aderito all’iniziativa organiz- polazione ha mostrato nettamente la propria posizione zata dalla Provincia “Il treno della memoria”. Un vago- nei confronti di alcuni emendamenti proposti dalle de- ne piombato, come quelli che trasportarono i deportati stre, vedi quello di elevare al rango di combattenti gli ex nei lager, si è fermato in ogni stazione della vallata. Al brigatisti della “Muti” e della suo interno era allestita una do- “X Mas”, idea bocciata a furor cumentata mostra sull’Olocau- di firme raccolte per strada; vedi sto, apprezzatissima da tutti. alcune proposte di cambiamen- Il 25 aprile, a Stia, ha avuto luo- to relative alla Costituzione ita- go una grande manifestazione liana, che si è dimostrata amatis- che ha riunito tutte le autorità sima e perfetta per più del 50% provinciali per l’inaugurazione della nazione. di Vallucciole - Ferro e fuoco, Sarebbe comunque insensato opera in ferro battuto realizzata attribuire solamente ai dati elet- dall’artista umbro Paolo Massei. torali le cause della “rinascita” Il monumento, oltre a ricordare associativa: buona volontà e de- i 108 martiri della strage dalla terminazione delle dirigenze, quale prende il nome, è dedica- che mai si sono arrese alle diffi- to a tutti i martiri caduti per la coltà causate da finanziamenti libertà negli altri centri aretini. sempre più esigui, hanno saputo Con l’estate decine di altre ini- rilanciare i propri valori e conti- ziative si sono susseguite. Le più nuare la propria opera. rappresentative sono state orga- Quando ad Arezzo, il 24 gen- nizzate in occasione dell’anni- naio 2006, si riunì il 14° Con- versario della Liberazione di gresso provinciale, il solo Arezzo ed in memoria dell’ecci- obiettivo dell’ANPI era resiste- dio di San Polo, precedute di re all’inevitabile trascorrere del poco da quelle di Foiano e Civi- tempo. tella in Val di Chiana.

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sato invece è una certezza, una concretezza, una realtà stabilita. E poi ogni oggetto sopravvissuto al passato è pre- zioso perché porta in sé un’il- lusione di eternità. Perché rappresenta una vittoria sul tempo, che logora e appassisce e uccide. Una sconfitta della morte». Tale concetto è stato ripetu- to più volte dagli storici Nencini e Tognarini, che ci hanno concesso l’onore di essere presenti a questa ini- ziativa, e dai sindaci, dalle giunte, dai presidenti dei va- ri enti, fino ai presidenti della Repubblica Scalfaro, Ciampi e Napolitano. 4 luglio 1944, Arezzo, giorno della Liberazione. Da sinistra: un interprete, l’ufficiale inglese che entrò per Questo è il nostro scopo, primo in Arezzo, Aldo Ducci membro del CLN Provinciale (del PdA), il sindaco della Liberazione prof. perché tutti noi – autorità ed Antonio Curina e il partigiano Osvaldo Diana. ex partigiani – siamo e dob- biamo essere un’unica gran- Tuttavia, la manifestazione che ci unisce più di ogni al- de famiglia, unita per un solo grande obiettivo: tenere tra è la Festa provinciale della Liberazione, realizzata viva negli italiani la passione per gli ideali di libertà, de- ogni anno, il 23 luglio, in collaborazione tra la Provincia mocrazia e giustizia che i partigiani – uomini fatti per di Arezzo e i Comuni di Capolona e Subbia- no, tra le mura del fiabesco castello di Valen- zano. Questa iniziativa è diventata per noi una tra- dizione più che decennale, appuntamento ir- rinunciabile per tutti i nostri iscritti. Una bel- lissima rimpatriata, ospiti del generoso amico Marino Franceschi, proprietario del maniero e fratello di uno dei trucidati dalle SS nella strage di San Polo del 14 luglio 1944, che, più di chiunque altro, comprende l’impor- tanza di portare avanti la memoria del passa- to per costruire il futuro. Dopo la comme- morazione dei caduti partigiani nel centro di Subbiano, la manifestazione si sposta a Valen- zano, dove si svolge un incontro-dibattito sulla Resistenza ieri e oggi, alla presenza dei rappresentanti dell’ANPI e delle autorità re- Luca Grisolini alla commemorazione di Pio Borri e Licio Nancetti, dello scorso anno. gionali, provinciali e comunali. L’incontro è sempre seguito da tante persone e tanti giovani. È im- momenti difficili, fatti per dare e non per avere – ci han- possibile descrivere l’emozione di ritrovarci assieme per no trasmesso. continuare a parlare e ad ascoltare gli epici racconti di Una volta un ragazzo, sapendo che ero portavoce del- scontri e liberazioni, improvvisamente interrotti dai can- l’ANPI Giovani di Arezzo, mi chiese: «Ma voi avete un ti partigiani lanciati da qualcuno e subito intonati da sogno?». Sì, ce l’abbiamo. Vorremmo che un giorno noi tutti. Ed altrettanto commovente è vedere altri ragazzi italiani, tutti insieme, per ognuno dei nostri compagni come me, facce nuove che ascoltano, assimilano e con- caduti nella lotta e per ogni vero ribelle che abbia preso dividono il nostro modo di pensare, i nostri progetti, i parte alla Resistenza, dicessimo quello che Dante disse nostri valori. di Virgilio: «Facesti come colui che cammina di notte, e Una grande scrittrice, Oriana Fallaci, scrisse nel suo ulti- porta un lume dietro di sé, e con quel lume non aiuta se mo articolo: «… Non mi stancherò mai di sostenere che stesso. Egli cammina al buio, si apre la strada nel buio ma il futuro è un’ipotesi, una congettura, una supposizione. dietro di sé illumina gli altri». Cioè una non realtà. Tutt’al più, una speranza alla qua- Luca Grisolini le tentiamo di dare corpo con i sogni e le fantasie. Il pas- Portavoce ANPI Giovani, Arezzo

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