Le Famiglie Nobili Del Piemonte Dagli Atti Della Raccolta Claretta
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LE FAMIGLIE NOBILI DEL PIEMONTE DAGLI ATTI DELLA RACCOLTA CLARETTA Giuseppe Ricaldone LE FAMIGLIE NOBILI DEL PIEMONTE DAGLI ATTI DELLA RACCOLTA CLARETTA L’ Archivio Claretta racchiude1381 documenti relativi nella maggioranza a famiglie nobili del Piemonte. L’importanza di questa raccolta non può sfuggire quando si consideri i numerosi atti risalenti a notevole antichità concernenti oltre che personaggi noti e meno noti, comuni ed abbazie del Piemonte. Gli atti vennero raccolti dal barone Gaudenzio Claretta presso privati o antiquari, avuti in dono da conoscenti, estratti da raccolte, come traspare da annotazioni qua e là inserte sulle camicie degli atti stessi. E’ nota la competenza di studioso e di ricercatore del Claretta, e di lui scrisse il Manno: “Due terzi del suo vivere passò spogliando interminabili filze dell’Archivio di Stato di Torino in tutte le sue sezioni facendo ricerche negli archivi notarili, delle opere pie, delle chiese, dei comuni e dei privati”. (1) E nell’archivio troviamo appunti e lavori redatti di suo pugno e solo in parte editi. Tra questi interessante la “memoria” intitolata “L’Archivio di Corte all’epoca della Rivoluzione Francese”, dove sono narrate le vicende dell’Archivio ora di Stato, visitato nella notte del 20 dicembre 1798 dai granatieri francesi “stazionati nell’attigua accademia dove era il loro ospedale militare” i quali asportarono cinque tappeti di panno verde e tredici tendine; le guardarobe erano state forzate ma nulla asportato. Numerosi atti portano l’annotazione “dalla raccolta dell’abate Torelli”. Il Claretta infatti ha tratto dallo zibaldone del chierico Giuseppe Antonio Torelli soprattutto tavole genealogiche di famiglie patrizie e note su centri del Piemonte. “Il Torelli lasciò un’infinità di zibaldoni, specialmente genealogici, che sono assai preziosi. Sette di questi volumi erano ultimamente posseduti (1873) dal conte Alessandro Franchi – Verney e ne narrò la provenienza il canonico Antonio Bosio (Prefazione al Meiranesio, XV): due sono in copia presso l’Archivio Generale Torinese, altri presso privati, ed alcuni studiosi ne hanno trascrizioni più o meno estese”. (2) Il Torelli, soggiunge il Manno, visse vita meschina accettando sussidi e compensando le ricche famiglie con ricerche nei loro archivi. Era nato a Cavaglià da Giovanni e da Anna Valperga, e morì in Torino di 63 anni ai 5 febbraio 1813. Leggiamo sulla camicia di un gruppo di atti: “carte trovate nel primo delli sei volumi delli manoscritti Torelli, concernenti le famiglie varie del Piemonte, quali carte devonsi poi registrare nel detto volume quando esso sia legato di nuovo”. Ma i documenti e gli appunti rimasero al Claretta che li unì a quelli già in suo possesso. _______________ (1) “Il lavoro quadragenario del barone Gaudenzio Claretta indicato da Antonio Manno” in Misc. di St. It. Tomo V, terza serie 1900, p. XLIV. (2) A. Manno: Bibliografia storica degli Stati della Monarchia di Savoia, compilata da A. Manno e V. Promis, I, 1884, 179 Nella raccolta vi sono diverse minute di inventari d’archivi patrizi dovute alla penna del Torelli, come pure sono di sua mano le numerose tavole genealogiche che ivi s’incontrano. I documenti confusamente miscelati sono stati sistemati per ordine alfabetico sotto la voce della famiglia o del luogo attinente. Nella maggior parte riguardano famiglie patrizie del Piemonte, alcune notissime: testamenti, costituzioni di dote, lettere, atti di compra-vendita, di lite e soprattutto tavole genealogiche. Di alcune famiglie esiste solo una scheda con brevissime, monche informazioni altre invece vi sono decine di atti come ad esempio, per gli Scolari consignori di Maggiate, il cui archivio è finito pressochè intero, nella raccolta Claretta. Parecchie le pergamene risalenti al 400. Quasi tutti i documenti sono in originale: pochi gli esemplari autenticati, scarse le semplici copie. Interessanti gli alberi genealogici redatti sull’esame dei documenti e di grande importanza sia per la difficoltà di ricerca di atti relativi a determinate famiglie, sia per la precisione e l’esattezza con le quali furono essi tracciati. Alcuni documenti recano regesti antichi: forse di mano del Torelli o dei proprietari. Altri esaminati dal Claretta hanno un brevissimo regesto a volte incompleto. Abbiamo rispettato queste annotazioni e dove corrispondono al contenuto le abbiamo lasciate, altrimenti vennero rifatte ed ampliate. Così è avvenuto per il regesto se fatto dal notaio che redasse l’atto. Ovviamente numerosi sono stati i richiami perché nello stesso atto vi sono indicazioni o notizie relative ad altre famiglie. Nell’intitolazione della casata abbiamo omesso il titolo nobiliare che traspare quasi sempre dal regesto dell’atto. Per le poche famiglie non titolate abbiamo indicato il luogo di residenza e d’origine. Non potendosi definire questa raccolta con il solo denominativo di “Archivio Claretta” in quanto non raccoglie solo i documenti (in ben scarso numero) di quella ma di tante altre casate piemontesi abbiamo scelto un titolo più consono alla raccolta perché è possibile dai documenti inventariati trarre la storia e la genealogia di quelle famiglie. La maggior parte delle carte riguardano casate torinesi o comunque abitanti nel circondario di Torino. Pochissimi i documenti relativi a famiglie dell’Alto e Basso Monferrato, scarsi quelli concernenti casate o luoghi del Vercellese, del Novarese, dell’Astigiana e della Valle d’Aosta. Di non eccessiva importanza i pochi cenni storici (del Torelli) relativi a luoghi del Piemonte, salvo per le abbazie, nel qual caso troviamo estratti di documenti e memorie assai interessanti. I documenti inventariati in 22 mazzi con abbondanti regesti abbracciano un arco di circa quattro secoli (1400-1800) e formano un archivio di grandissima importanza e di considerevole valore per la storiografia subalpina. Torino, dicembre 1963. - 6 - I 1 ALBANO VERCELLESE “Sunto di appunti storici su Albano Vercellese dell’abate A. Torelli”. 1178 – 1753. Estratto di notizie relative ad Albano, ai feudatari del luogo ed alla comunità cc. 2 2 ALBERTI (CALLEGARI, DE GUBERNATIS) Sospello 1735, 12 luglio. Atto col quale l’avv. Stefano Corvesi e il notaio Ippolito Giacinto Alberti, attesta- no l’esistenza di Giovanni Battista Alberti fu Alessandro padre di Maria Calligari di Torino e figlio di Alessandro e Maria Camilla de Gubernatis figlia del capitano Claudio. Altra simile deposizione datata Nizza 4 luglio 1735, firmata dai frati Ago- stiniani: Giacomo di S. Anna e Mariano di S. Lorenzo. cc. 2 3 ALBO da CORIO CANAVESE San Maurizio 1522, 24 luglio Testamento col quale Giovanni Albo da Corio Canavese nomina suo erede uni- versale il figlio Pietro, con vari legati alle figlie, al figlio naturale Antonio ed alla moglie. Not. Francesco Jacomelli di Ciriè. cc. 3 4 ALESSANDRIA s.d. “ Appunti sulla storia di Alessandria raccolti da A. Torelli 1) sec. XVIII. Notizie storiche relative alla città, diocesi e provincia di Alessandria. cc. 8 - 7 - I 4 2) 1800 c. Notizie in lingua francese, concernenti la città e il territorio di Alessandria. cc. 3 3) s. d. Elenco di podestà d’Alessandria c. 1 4) (1803) Notizie sui circondari del dipartimento di Marengo con elenco dei membri della magistratura di Alessandria. cc. 2 5) s. d. (1790 c. ) Notizie relative alle parrocchie della città di Alessandria e della provincia, ai con- venti e con brevi cenni storici sulle abbazie della regione e sui rispettivi abati. cc. 6 6) s. d. Una busta con 56 schede recanti sommarie notizie storiche sulle chiese di Alessan- dria e provincia. cc. 56 7) s. d. (1790 c.) Elenco delle terre componenti di diocesi di Casale. c. 1 8) Alessandria 1775, 2 marzo – Roma, 15 aprile. “Lettera di felicitazioni e rispetto che dagli illustrissimi signori sindaci e consi- glieri della città d’Alessandria venne in nome di questo pubblico umiliata al - 8 - I 4 8) regnante sommo Pontefice Pio VI in occorenza alla sua esaltazione al soglio vati- cano” con “Breve apostolico del Santo Padre in risposta alla lettera suddetta”. c. 1 a stampa. 5 ALFIERI DI CORTEMIGLIA e di MAGLIANO 1) 1722, 30 gennaio. “Decisione referente D. Avenato relativa al feudo di Magliano nella causa della contessa Marta Pejrani di Gattinara come erede del fu conte Cesare Alfieri di Ma- gliano, suo primo marito, contro il conte Carlo Antonio Massimiliano e li cava- lieri Alfieri di San Martino”. cc. 20 2) s. d. Tavole genealogiche della famiglia Alfieri, con n. 9 schede recanti notizie su per- sonaggi della casata. cc. 4 3) Firenze 1778, 6 aprile “Donazione fra vivi del conte Vittorio Amedeo Alfieri di Cortemiglia figlio del fu conte Antonio della città d’Asti, da aver principio il dì di 1 gennaio 1779 alla con- tessa Giulia di lui sorella moglie del conte Giacinto Canale di Cumiana ed ai di lei signori figli erede e successori considerati però sempre i figli come eredi della ma- dre”. c. 1 - 9 - I 5 4) “Dal campo apresso Br…., li 16 luglio 1644”. Lettera di Catalano Alfieri al Presidente Piscina. cc. 2 6 AGLIANO s. d. (sec. XVIII) “Sunto di pochi appunti storici raccolti dal Torelli”. Notizie storiche relative ad Agliano ed alle famiglie originate dai feudatari del luo- go. (1540-1630) cc. 3 7 ALLODI della TORRETTA Villafranca Piemonte 1812, 9 ottobre. Testamento in duplice esemplare ed in lingua italiana e francese di Teresa Veronica Allodi della Torretta vedova di Tomaso Nicola Rebuffo. cc. 12 8 ALPIGNANO s. d. “Appunti presi da A. Torelli per la storia di Alpignano”. Notizie storiche relative ad Alpignano ed alle famiglie che ne hanno tenuta signoria. (1266 – 1660) cc. 2 9 ANDEZENO “Appunti di A. Torrelli per la storia di Andezeno”. Notizie storiche relative al luo- go ed ai signori di Andezeno. (1158 – 1649) c. 1 10 ANDOGLIO s. d. “Appunti raccolti dal Torelli per la storia di Andoglio nelle fini di San Raffaele”. - 10 - I 10 Notizie storiche sul luogo di Andoglio e sui Callori conti di Vignale Monf., che ne erano i feudatari.