Deputazione Provinciale Di Trapani Ramo Proietti
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ARCHIVIO DI STATO DI TRAPANI DEPUTAZIONE PROVINCIALE DI TRAPANI RAMO PROIETTI CONTABILITA’ 1877 - 1906 Regg., fascc. 421 in bb. 36 Revisione: A. Di Miceli (2020) http://www.archiviodistatotrapani.beniculturali.it/index.php?it/266/deputazione-provinciale-di-trapani-ramo-proietti NOTA INTRODUTTIVA Nel Regno delle Due Sicilie l’ambito della pubblica beneficenza era di competenza dell’Intendente, coadiuvato dal Consiglio degli Ospizi della Valle1, cui era assegnata la sorveglianza e il controllo sugli stabilimenti di beneficenza, compresi i brefotrofi; ai Sindaci spettava l’amministrazione dei fondi per il mantenimento dei proietti; specifiche commissioni comunali2 erano deputate, invece, alla vigilanza sui proietti e sulle balie e alla distribuzione delle paghe mensili alle nutrici, funzioni precedentemente esercitate dalle “Deputazioni pè projetti”3. Dopo l’Unità d’Italia, con legge 20 marzo 18654, si dispose che le spese per il mantenimento degli esposti dovessero essere a carico dei Comuni e delle Province. Le “Commissioni comunali di sorveglianza per i proietti”5, laddove esistenti, o le Congregazioni di carità del Comune, continuarono ad occuparsi della sorveglianza sulle balie, della distribuzione delle loro paghe e, inoltre, della compilazione delle tabelle mensili dei trovatelli che, successivamente, inviavano al Prefetto, Presidente della Deputazione provinciale, per il relativo visto. Il complesso archivistico conservato nell’Archivio di Stato di Trapani è stato versato dalla Deputazione provinciale di Trapani in due distinti momenti. Nel 1890 furono consegnati all’allora Archivio provinciale: “registri di contabilità dei proietti della provincia di Trapani” dei comuni di: Alcamo, Calatafimi, Campobello di Mazara, Camporeale, Castellammare del Golfo, Castelvetrano, Favignana, Gibellina, Marsala, Mazara del Vallo, Monte San Giuliano, Salaparuta, Salemi, S. Ninfa, Pantelleria, Partanna, Poggioreale, Trapani e Vita, databili dal 1877 al 1885. Il versamento fu successivamente completato, nel 1916, con ulteriori registri di contabilità dei proietti fino all’anno 1905. 1 “Istruzioni per l’amministrazione degli stabilimenti di beneficenza e dei luoghi pii laicali del regno” del 20 maggio 1820. Art. 2 si definiscono “stabilimenti di beneficenza” e “luoghi pii laicali”: gli ospedali, gli orfanotrofi, i conservatori o ritiri, i monti di pegni, i monti di maritaggio, i monti di elemosine, i monti frumentari, le arciconfraternite e congregazioni, le cappelle laicali e tutte quelle istituzioni, legati ed opere che sotto qualunque denominazione e titolo si trovano o sarebbero state addette al sollievo degli infermi, degli indigenti e dei proietti. Sull’amministrazione civile e sulla beneficenza nel Regno delle Due Sicilie: LANDI 1977. 2 O “Commissioni amministrative di pubblica beneficenza - Ripartimento dè proietti”. 3BARBERA 2013. “Nel Regno di Sicilia esisteva già dalla metà del XVIII secolo un sistema di assistenza che prevedeva una Deputazione delli Projetti con sede a Palermo e deputazioni locali in tutte le città e terre del Regno. Queste ultime, chiamate successivamente Commissioni dè projetti, esistevano in ogni comune ed erano composte dal giurato seniore, dall’arciprete, e da un notabile del paese. Esse dovevano informare la Deputazione di Palermo con relazioni periodiche sull’esistenza delle ruote, sul numero di bambini ivi ritrovati, sui provvedimenti adottati per il mantenimento degli infanti, sul numero dei vaccinati”. 4 Legge n. 2248, art. 237, all. A. 5 Chiamate anche “Commissioni di vigilanza degli esposti”, erano composte dal presidente dell’opera di carità, da un delegato del comune, da un delegato della provincia e dal medico condotto e si riunivano nel palazzo municipale del Comune. http://www.archiviodistatotrapani.beniculturali.it/index.php?it/266/deputazione-provinciale-di-trapani-ramo-proietti Con la denominazione di “Deputazioni comunali dei proietti”, fu descritto negli anni Settanta del Novecento in un elenco, rielaborato elettronicamente nel 2006, recante il numero identificativo delle unità di conservazione, gli estremi cronologici e le località di riferimento. Nella Guida Generale degli Archivi di Stato Italiani del 1994, risultava costituito da 38 buste e riferito ad un arco cronologico compreso tra 1872 e il 1909, con documentazione a partire dal 1820. Nel 2020, risultando del tutto desueto il precedente elenco, è stata effettuata la revisione dell’intero complesso archivistico e ne è stata prodotta una descrizione analitica. Nel corso delle operazioni di revisione è stata registrata la presenza complessiva di n. 37 buste, all’interno delle quali si è riscontrata la presenza di n. 8 registri estranei al contesto documentario, poichè afferenti alla serie “Atti diversi” del fondo “Stato Civile della provincia di Trapani”, databili dal 1820 al 18376 e aggregati in un passato non precisabile, probabilmente sulla base di una generica affinità di contenuto. Gli “Atti diversi”, infatti, raccoglievano atti morte o di nascita di esposti7, oltre ad atti di morte avvenuta fuori dal domicilio o di presentazione di nati morti. Tali registri sono stati pertanto estrapolati ed integrati nelle serie pertinenti, colmandone le relative lacune cronologiche. Le unità archivistiche sono costituite, per la maggior parte, da registri di cartone con dorso di stoffa e, più sporadicamente, da fascicoli. Ciascuna unità è stata numerata progressivamente e ne è stata indicata la datazione, la tipologia, le dimensioni in mm (alt. x largh.) e l’eventuale cattivo stato di conservazione, con conseguente limitazione alla consultazione. Il complesso documentario, rinominato “Deputazione provinciale di Trapani” - Ramo projetti”8, è costituito dalla sola serie “Contabilità” ed è distinto in sottoserie per Comune di riferimento. La contabilità dei proietti veniva tenuta nei cosiddetti “Registri dei trovatelli”, di durata annuale, che riportavano per ciascun mese lo “Stato dei trovatelli”, ovvero un prospetto riepilogativo del numero dei proietti accolti nel periodo precedente, suddivisi in maschi e femmine, dei nuovi 6 In particolare: “Atti diversi” del Comune di Mazara (1823 – 1824, 3 regg.), del Comune di Marsala (1828, 1 reg.), del Comune di Castellammare del Golfo (1837, 1 reg.) del Comune di Alcamo (1822, 1 reg.), e infine 2 fascicoli, estremamente danneggiati, relativi ai proietti del Comune di Favignana per l’anno 1820. 7 Nella serie “Atti diversi” dei vari comuni della Valle di Trapani vengono registrati gli “atti di adozione di figli, dè nati durante un viaggio per mare, di nascita e morte di proietti, dè defunti fuori del proprio domicilio, dè morti nati a norma del libro primo, tit. 2, parte prima del Codice per lo Regno delle due Sicilie”. Risultano perciò molto utili per lo studio sugli esposti nella provincia di Trapani, raccogliendo documentazione anteriore a quella contenuta nel complesso archivistico proveniente dalla Deputazione provinciale di Trapani. Inoltre, per uno studio sui proietti nell’età della Restaurazione, è utile consultare il fondo “Intendenza di Trapani”, serie “Esiti comunali”, sottoserie “Mantenimento dei projetti”, partizione: Calatafimi, Castelvetrano, Salaparuta, Trapani e Vita, contenente gli stati delle somministrazioni fatte ai bambini proietti per il loro mantenimento ed, inoltre, la serie: “Opere comunali”, sottoserie “Opere pubbliche comunali”, partizione di Marsala e Pantelleria, per quanto concerne il mantenimento delle case dei proietti e gli orfanotrofi. 8 Serie I, categoria 36 del titolario in uso all’epoca. http://www.archiviodistatotrapani.beniculturali.it/index.php?it/266/deputazione-provinciale-di-trapani-ramo-proietti “raccolti”, dei morti, degli “usciti di alimenti” e dei rimasti alla fine del mese e, infine, le paghe mensili dovute alle balie e le spese per pannolini e fasciature. Comprendevano, inoltre, tabelle mensili, nelle quali venivano annotati il cognome e nome dei proietti, l’epoca dell’esposizione (gg. mm. aa.), della consegna alla balia e della vaccinazione, la data di scadenza degli alimenti, il cognome e nome della balia e del suo coniuge e il luogo di dimora della stessa, le spese mensili per alimenti, fasciature e pannolini. Raccoglievano, infine, diversi allegati, tra i quali processi verbali di presentazione del trovatello al Comune di pertinenza (nel quale se ne specificava il nome, l’anno, il giorno e l’ora del ritrovamento, gli indumenti personali ed eventuali segni di riconoscimento e se ne disponeva l’affidamento alla nutrice) e, inoltre, estratti di atti di nascita e di morte dei proietti, certificati di vaccinazione, attestati di buona condotta o certificati medici di buona costituzione fisica delle nutrici e verbali di riunione delle “Commissioni di vigilanza degli esposti per il pagamento delle nutrici”. http://www.archiviodistatotrapani.beniculturali.it/index.php?it/266/deputazione-provinciale-di-trapani-ramo-proietti ELENCO Tipologia N. N. unità Estremi cronologici Denominazione Sottoserie/Comune Dimensioni (in mm - h. x largh.) busta archivistica dell'unità archivistica Stato di conservazione 1 Contabilità dei trovatelli, 1886 Alcamo 1886-1887 Registro (480 x 335) Registro (480 x 335). Stato di 2 Contabilità dei trovatelli, 1888 Alcamo 1888-1889 conservazione pessimo. Non consultabile 3 Contabilità dei trovatelli, 1889 Alcamo 1889-1890 Registro (485 x 340) 1 Registro (490 x 340). Stato di 4 Contabilità dei trovatelli, 1890 Alcamo 1890-1891 conservazione cattivo 5 Contabilità dei trovatelli, 1891 Alcamo 1891-1892 Registro (490 x 335) 6 Contabilità