Da Palladio All'arte Contemporanea
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44 anno quinto • numero uno • gen/mar 2009 www.sitiunesco.it unesco • associazione città e siti italiani patrimonio mondiale 45 VENETO VENETO TRADIZIONE E ATTUALITÀ A CONFRONTO NELLE VILLE VENETE DA PALLADIO ALL’ARTE CONTEMPORANEA di ANNA GUOLO e GIULIO BODON a volontà di rendere visibili i Nel caso del Veneto, il cospicuo patrimonio segni del ‘paesaggio cultura- costituito dalle innumerevoli dimore patrizie le’ che sostanziano la storia disseminate nel territorio – con il nucleo d’ec- millenaria del Veneto ha con- cellenza delle ville dovute al genio di Andrea dotto l’amministrazione re- Palladio, oggi riconosciute parte integrante del gionale ad avviare una serie patrimonio mondiale dell’umanità posto sotto di iniziative ispirate a un idea- la tutela dell’Unesco, nell’ambito del sito “Vi- le equilibrio tra forme di tutela, valorizzazione cenza e le ville del Palladio nel Veneto” – ha e promozione del patrimonio locale; in questa offerto più d’una occasione per riflettere sul Villa Caldogno prospettiva l’attenzione non poteva non cadere tema del riuso degli edifici storici, a partire sul riuso di alcuni edifici antichi che costitui- dall’esperienza di Caldogno, con le successi- scono una grande risorsa atta a preservare ve ‘contaminazioni’ di Bagnolo di Lonigo e di centro omonimo, a una decina di chilometri dai Quattro Libri dell’Architettura, il trattato del l’identità degli insediamenti e delle comunità Quinto Vicentino, i cui esiti si segnalano come da Vicenza in direzione nord, entro un conte- 1570 che riassume l’opera del grande archi- locali, e ad incrementare lo sviluppo stesso del iniziative di prim’ordine. sto rurale in buona misura preservato, offre tetto, ma le evidenti affinità con villa Sarace- territorio. Villa Caldogno, che sorge nel piccolo un esempio di primaria importanza nell’am- no a Finale di Agugliaro, villa Pojana a Pojana Restituire vita a un ce- bito dell’architettura ‘di villa’ rinascimentale, Maggiore o villa Pisani a Bagnolo di Lonigo, spite monumentale significa e occupa una posizione di spicco fra le rea- soprattutto per quanto concerne il prospetto individuare una nuova funzio- lizzazioni palladiane che segnarono la codifi- anteriore, scandito dalle tre arcate a tutto sesto ne compatibile, che non ne cazione di un modello destinato a incontrare e coronato dal frontone triangolare, talora an- comprometta l’integrità e ne immensa fortuna. che con il medesimo uso del bugnato rustico, garantisca al tempo stesso la Nell’anno 1541 Losco Caldogno, esponen- si rivelano fattori determinanti per l’assegna- possibilità di manutenzione, te dell’aristocrazia vicentina legato da stretti zione a Palladio, ora universalmente condivisa. considerandone la tipologia vincoli di parentela a famiglie di committenti Mancano elementi incontrovertibili circa la da- architettonica, la vocazione, palladiani, prese possesso di un fondo nell’area tazione dell’intervento, che comunque si suole l’inserimento nel contesto in questione, ereditato dal padre, e affidò pro- collocare nell’ambito della produzione giovani- territoriale, oltre allo stato babilmente ad Andrea Palladio l’incarico per la le di Palladio. Si ipotizza la stesura del progetto di conservazione, e arrivan- ristrutturazione della corte agricola. intorno al 1548. do così a definire le possi- Non esistono prove documentarie della pa- La planimetria dell’edificio si presenta in bili strategie di intervento. Installazione di David Tremlett a Villa Caldogno ternità palladiana della villa, peraltro esclusa forma molto semplice, con un ampio 4 anno quinto • numero uno • gen/mar 2009 www.sitiunesco.it unesco • associazione città e siti italiani patrimonio mondiale 4 VENETO VENETO dalla storia romana, scelti dalla committenza in zione per docenti, pubblici amministratori e presenza qualificante dell’edificio monumen- funzione autocelebrativa: vi si articolano scene operatori del settore nel campo della cultura tale, il progetto C4 si pone dunque come mo- delle storie di Scipione Africano e di Sofonisba, delle arti del secolo presente. tore di cambiamento culturale ed economico dovute a Giovan Battista Zelotti. Lavorando intorno a una nuova idea di a partire dall’arte contemporanea, che, esen- Le stanze dell’ala est, che dovevano essere identità territoriale e di sviluppo economico, te da codificazioni e ‘stratificazioni’ culturali, adibite a esclusivo uso privato, senza una spic- enti pubblici e istituzioni, con la Regione del agisce nell’induzione di stimoli, traducibili in cata dimensione ‘di rappresentanza’, mostrano Veneto tra i promotori, unitamente al mon- innovazione, sviluppo economico e opportu- altre forme di decorazione; in due di queste, nel- do imprenditoriale, si sono posti l’obiettivo nità di crescita professionale, qualunque sia la fascia superiore delle pareti, sotto il soffitto, di costituire un sistema strategico per nuo- il campo di provenienza. corrono fregi continui, l’uno cinquecentesco, di ve politiche culturali del territorio e per un L’obiettivo viene perseguito su due fron- mano non identificata, con figure di ignudi a nuovo ‘disegno’ d’impresa. Collocato voluta- ti: da un lato l’arte contemporanea è resa monocromo, l’altro commissionato nel 1674 al mente in un’area periferica, ma interessata fruibile attraverso la realizzazione di esposi- pittore Giovanni Massari, con episodi del mito da un particolare sviluppo economico e dalla zioni e installazioni specifiche, ideate classico. È quest’ala del corpo dominicale la parte interessata dall’eccezionale intervento di ‘attualizzazione’ degli spazi dell’edificio monu- mentale, intervento che si è concretizzato nelle installazioni di David Tremlett, Luigi Ontani e Loris Cecchini, concepite in modo da inserirsi negli ambienti e trasformarli, senza compro- mettere la lettura del partito architettonico e decorativo originale. All’esemplare lavoro di recupero delle strutture monumentali, voluto dal Comune, che ne è proprietario, ha fatto riscontro l’av- L’opera di Nelio Sonego a Villa Pisani Bonetti vio delle attività del Centro Cultura del Con- temporaneo di Caldogno - C4 - insediatosi vano centrale passante e ambienti laterali appunto nella cinquecentesca villa palladiana. minori; le stanze non sono perfettamente pro- Le seicentesche barchesse, ripristinate dal- porzionate, ciò che deriva forse dal riutilizzo di l’intervento degli architetti Pierpaolo Ricatti e murature preesistenti. Umberto Riva, e il grandioso bunker tedesco Ricoprono le pareti del salone centrale af- della seconda guerra mondiale situato nel par- freschi di Giovanni Antonio Fasolo, che illustra- co hanno assistito alla nascita e allo sviluppo no le Delizie in villa entro una fastosa partitura del progetto C4, realizzato con la collabora- con colossali figure di telamoni monocromi e zione scientifica di A Scuola di Guggenheim fregi all’antica, mentre le due stanze maggio- - Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, ri dell’ala ovest sono dedicate a soggetti tratti che si propone di offrire percorsi di forma- La scultura luminosa di François Morellet a Villa Pisani Bonetti 4 anno quinto • numero uno • gen/mar 2009 www.sitiunesco.it unesco • associazione città e siti italiani patrimonio mondiale 4 VENETO so dal grande salone centrale alla loggia e alle state ricavate nel sottotetto alcune aule desti- cantine, segnato da luminose installazioni in nate all’esposizione di opere di artisti locali neon, ad ‘attualizzare’ il significato formale e contemporanei. spaziale della villa. La sfida è ora quella di trasformare que- Altro potenziale nodo della C4 Network, sia ste iniziative nel preludio di una ‘mappa della pure non ancora ufficialmente collegato ai pre- contemporaneità’, che senza dotarsi di con- cedenti progetti, è rappresentato da Villa Thie- tenitori di nuova fattura, si innesti in una ne, costruita da Palladio a Quinto Vicentino nel costellazione di manufatti storici di grande 1545; nello splendido edificio, in seguito a un pregio e prestigio, riappropriandosene, fa- attento restauro, oltre alle sale che ospitano cendoli rinascere e traendo da essi nuova gli uffici dell’amministrazione comunale, sono linfa vitale per il presente. L’opera di Igino Legnaghi nel prato di Villa Pisani Bonetti per i suggestivi spazi pensati dal Palladio; una ‘rete del contemporaneo’, definita C4 dall’altro, nello stesso eccezionale conte- Network. Il progetto Arte Contemporanea a sto, si offre la possibilità di intraprendere Villa Pisani prevede una serie di interventi percorsi formativi, che soprattutto attraver- specificamente ideati dagli artisti per que- so la sperimentazione diretta, permettono sto particolare spazio. L’avvio risale allo di acquisire strumenti innovativi da trasferi- scorso anno, con la mostra che Nelio Sone- re ciascuno nel proprio mondo professiona- go e Michel Verjux hanno concepito su invi- le; contenuti e modalità delle iniziative sono to diretto dei proprietari, così come Andrea divulgati mediante un periodico pubblicato Palladio nel XVI secolo aveva realizzato la dal Centro, con il titolo “INDEX - arte con- villa padronale su richiesta dei patrizi veneti temporanea come strategia”. committenti. Germinale e complementare rispetto al In questa prospettiva il programma di progetto di Caldogno è l’esperienza di Vil- esposizioni di artisti contemporanei è prose- la Pisani a Bagnolo di Lonigo, nata da una guito quest’anno con le opere in ferro di Igino passione per l’arte e dalla vocazione a una Legnaghi, che sono state collocate negli spazi committenza attiva dei proprietari, che si erbosi attorno alla villa, e con le istallazioni di propone in Veneto come il secondo nodo di Francois Morellet, che hanno creato un percor- CaldoGnomo di Luigi Ontani.