ANGELA FINOCCHIARO, WALTER FONTANA, CRISTINA PEZZOLI Testo Di WALTER FONTANA
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AGIDI presenta HO PERSO IL FILO soggetto di ANGELA FINOCCHIARO, WALTER FONTANA, CRISTINA PEZZOLI testo di WALTER FONTANA in scena ANGELA FINOCCHIARO e le Creature del Labirinto: ALIS BIANCA, GIACOMO BUFFONI, ALESSANDRO LA ROSA, ANTONIO LOLLO, FILIPPO PIERONI, ALESSIO SPIRITO coreografie originali di HERVÉ KOUBI scene di GIACOMO ANDRICO luci di VALERIO ALFIERI costumi di MANUELA STUCCHI regia di CRISTINA PEZZOLI Una commedia, una danza, un gioco, una festa, questo è HO PERSO IL FILO. In scena un’Angela Finocchiaro inedita, che si mette alla prova in modo sorprendente con linguaggi espressivi mai affrontati prima, per raccontarci con la sua stralunata comicità e ironia un’avventura straordinaria, emozionante e divertente al tempo stesso: quella di un’eroina pasticciona e anticonvenzionale che parte per un viaggio, si perde, tentenna ma poi combatte fino all’ultimo il suo spaventoso Minotauro. Angela si presenta in scena come un’attrice stufa dei soliti ruoli: oggi sarà Teseo, il mitico eroe che si infila nei meandri del Labirinto per combattere il terribile Minotauro. Affida agli spettatori un gomitolo enorme da cui dipende la sua vita e parte. Una volta entrata nel Labirinto, però, niente va come previsto. Viene assalita da strane Creature, un misto tra acrobati, danzatori e spiriti dispettosi, che la circondano, la disarmano, la frullano come fosse un frappè, e soprattutto tagliano il filo che le assicurava la via del ritorno. AGIDI srl via Bellaria n. 127/1 - 41126 Modena (I) | tel. 059.460.303 | [email protected] - viale Gorizia n. 14 - 20144 Milano (I) | tel. 02.83241190 | [email protected] | www.agidi.it | cf/pi 02609220369 Disorientata, isolata, impaurita, Angela scopre di essere finita in un luogo magico ed eccentrico, un Labirinto, che si esprime con scritte e disegni: ora che ha perso il filo, il Labirinto le lancia un gioco, allegro e crudele per farglielo ritrovare. Passo dopo passo, una tappa dopo l’altra, superando trabocchetti e prove di coraggio, con il pericolo incombente di un Minotauro affamato di carne umana, Angela viene costretta a svelare ansie, paure, ipocrisie che sono sue come del mondo di oggi e a riscoprire il senso di parole come coraggio e altruismo. Alla sua maniera naturalmente, come quando - di fronte ai ragazzi ateniesi che la implorano di salvarli dal Mostro che li sta già sgranocchiando - promette firme e impegno sui social; o come quando è sottoposta a una sfida paradossale dal vero Teseo, sceso di corsa dalle vette del mito, indignato perché la sua interprete difetta delle necessarie qualità eroiche. Lo spettacolo vive del rapporto tra le parole comiche di un personaggio contemporaneo e la fisicità acrobatica, primitiva, arcaica delle Creature del Labirinto che agiscono, danzano, lottano con Angela provocandola come una gang di ragazzi di strada imprevedibili, spietati e seducenti. Il Labirinto è un simbolo antico di nascita - morte - rinascita. Anche Angela, dopo aver toccato il fondo, riuscirà a ritrovare il filo e con esso la forza per affrontare il Minotauro in un finale inatteso che si trasforma in una festa collettiva coinvolgente e liberatoria. Si ride, ci si emoziona, si gode uno spettacolo che si avvale di più linguaggi espressivi grazie agli straordinari danzatori guidati dall’inventiva di Hervé Koubi, uno dei più talentuosi e affermati coreografi sulla scena internazionale e naturalmente alla capacità comica di Angela Finocchiaro di raccontare un personaggio che è molto personale e allo stesso tempo vicino al cuore di molti. AGIDI srl via Bellaria n. 127/1 - 41126 Modena (I) | tel. 059.460.303 | [email protected] - viale Gorizia n. 14 - 20144 Milano (I) | tel. 02.83241190 | [email protected] | www.agidi.it | cf/pi 02609220369 HANNO SCRITTO È uno spettacolo trascinante e di forte spessore artistico Ho perso il filo. Oltre alla bravura di Angela Finocchiaro, lo spettacolo si basa sul contributo di un validissimo gruppo di ballerini-atleti che compongono le “Creature del Labirinto”. Alla fine per tutti l’ovazione del pubblico. Ansa.it Angela Finocchiaro si conferma ancora una volta una monologhista brillante e capace, ma soprattutto qui si svela in una veste profonda, a dimostrazione che il riso è sempre stratificato comunque su qualcosa di riflessivo. Erika Di Bennardo, Teatro.it Difficile credere che Angela Finocchiaro possa dire Ho perso il filo. Il filo del buonumore, naturalmente. Troppo diretto, stralunato e inconfondibile il suo stile, troppo immediatamente riconoscibile il suo talento. E allora anche uno spettacolo originale proprio come il suo nuovo Ho perso il filo, nato dalla contaminazione di linguaggi inusuali alla comicità, si tramuta per l’attrice milanese in un legame a filo doppio con la platea. Fatto di una salda complicità costruita nel tempo e di un forte desiderio di sorridere smontando ansie, paure e ipocrisie del mondo di oggi. Giulia Grondona, Teatrodigitale.com ANGELA FINOCCHIARO Angela Finocchiaro inizia il suo percorso teatrale negli anni '70, con una significativa esperienza nella compagnia sperimentale "Quelli di Grock". Partecipa a varie performance della compagnia, tra cui il surreale Spariamo alle farfalle, e a molti altri spettacoli dalla comicità originale e stralunata, come Felice e Carlina, La città degli animali, Giochiamo che io ero, Vieni nel mio sogno, Dudu Dada. Nel 1980 Angela Finocchiaro allestisce, con Carlina Torta e Amato Pennasilico, lo spettacolo Panna Acida - nome che passerà poi a indicare un nuovo gruppo teatrale - e partecipa al film che le darà notorietà nazionale: il geniale Ratataplan di Maurizio Nichetti. A questa prima esperienza nel cinema farà seguito, dopo un anno, la partecipazione al successivo film di Nichetti, Ho fatto splash. Negli stessi anni partecipa, sotto la guida di Gaetano Sansone, a un allestimento per il Carnevale di Venezia su testi di Giorgio Manganelli e intanto scrive, interpreta e allestisce, sempre con Carlina Torta e Amato Pennasilico, il secondo spettacolo di "Panna Acida", Scala F (1981), dedicandosi anche alla conduzione e ideazione della trasmissione radiofonica Torno subito. AGIDI srl via Bellaria n. 127/1 - 41126 Modena (I) | tel. 059.460.303 | [email protected] - viale Gorizia n. 14 - 20144 Milano (I) | tel. 02.83241190 | [email protected] | www.agidi.it | cf/pi 02609220369 Nel 1982-1983 partecipa come co-protagonista allo spettacolo Arsenico e vecchi merletti (Teatro Nuova Scena), mentre nell’84 frequenta il seminario del Teatro di Porta Romana tenuto da Dominic De Fazio, allestisce lo spettacolo Miami per la rassegna "Milano d'estate" del Comune e partecipa al saggio di drammaturgia della Civica Scuola d'Arte Drammatica. Continua intanto il sodalizio con Maurizio Nichetti e partecipa a una trasmissione per Canale 5, intitolata Quo vadiz, realizzata dallo stesso Nichetti con Gabriele Salvatores. Scrive per "Panna Acida" lo spettacolo Viola e nell’85 gira l'Italia per proporre i cavalli di battaglia di quel gruppo. Rappresenta Viola e Scala F al Festival Internazionale di Manizales (Colombia) e tiene un seminario per gli attori dell'Accademia d'Arte Drammatica di Bogotà. Nella stagione 1985/86 Angela Finocchiaro debutta nel cabaret, interpretando il monologo Bocconcini di Giancarlo Cabella. Poco dopo (1988/89) porta in scena il fortunatissimo spettacolo teatrale in forma di monologo La stanza dei fiori di china, scritto da Giancarlo Cabella e ispirato al romanzo "Fiori per Algernon" di Daniel Keyes. Lo spettacolo ottiene un grande successo, tanto da essere ripreso a distanza di dieci anni. Nello stesso periodo, Angela Finocchiaro è tra le protagoniste della trasmissione RAI La TV delle ragazze, condotta da Serena Dandini, 1988/89. Dagli anni ’90 in poi partecipa a numerose pellicole cinematografiche: Il portaborse di Daniele Luchetti (con Silvio Orlando e Nanni Moretti, 1991), Il muro di gomma di Marco Risi (1991), Volere e volare di Maurizio Nichetti (1991), Assolto per aver commesso il fatto di Alberto Sordi (1992), Arriva la bufera di Daniele Luchetti, con Diego Abatantuono, Silvio Orlando e Margherita Buy (1993), A che punto è la notte di Nanni Loy (1994), Non ti muovere di e con Sergio Castellitto (2004) e ad alcune fiction televisive (Madri, Dio vede e provvede). Nonostante l’intensa attività per il piccolo e grande schermo, Angela Finocchiaro non ha mai abbondato le scene. Nel ’92 recita con Silvio Orlando in Sottobanco di Domenico Starnone, regia di Daniele Luchetti. Successivamente porta in teatro vari testi di Stefano Benni, a partire da La misteriosa scomparsa della Signorina W, (‘94/‘95, ripreso nel ‘97), proseguendo con Pinocchia insieme a Ivano Marescotti (1999), per giungere al fortunato Benneide, con repliche dal 2001 al 2004. Nel 2003/04 il vasto pubblico televisivo ha avuto modo di apprezzarla in più occasioni: da un lato, insieme alla pittoresca banda del programma comico Zelig (Canale 5), dall’altro come protagonista di Mammamia, serie su Rai2 di brevi "comiche mute" (scritte, dirette e co-interpretate da Maurizio Nichetti). Nel settembre 2004 Angela Finocchiaro ha interpretato il monologo Teatro anatomico durante una puntata della trasmissione RAI "Report". Grande successo ha ottenuto con l’interpretazione di Maria nel film di Cristina Comencini La bestia nel cuore per il quale si è aggiudicata il Nastro d’argento 2006, il Premio David di Donatello 2006 e il Ciak d’oro 2006 come migliore attrice non protagonista; il Premio Wella Cinema Donna alla 62^ Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia e il premio Queen of Comedy Award 2006. È stata inoltre candidata al Premio ETI - Gli olimpici del teatro, nella terna di finalisti della categoria Interpreti di monologhi o “One man show” per l’interpretazione del suo spettacolo: Miss Universo (2006). Il premio, istituito dall'ETI e dal Teatro Stabile del Veneto (in accordo con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali) con la volontà di creare un prestigioso riconoscimento annuale “del Teatro al Teatro”, viene assegnato agli artisti da professionisti della scena teatrale, critici e rappresentanti istituzionali.