Rapporto Wwf Sulla Biodiversità 1
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RAPPORTOWWFSULLABIODIVERSITÀ 1 RAPPORTOWWFSULLABIODIVERSITÀ RAPPORTO WWF SULLA BIODIVERSITA’ IIcopertina In collaborazione con la Società Italiana di Ecologia (S.It.E) A cura di Gianfranco Bologna Coordinamento dei capitoli: Andrea Agapito Ludovici, Fabrizio Bulgarini, Franco Ferroni, Francesco Petretti, Massimiliano Rocco. Autori dei testi: Andrea Agapito Ludovici (WWF); Marco Bartoli (Dipartimento Scienze della Vita, Università di Parma); Corrado Battisti (Ufficio Ambiente, Provincia di Roma); Lisandro Benedetti- Cecchi (Dip. Scienze Ambientali, Università di Pisa); Carlo Blasi (Dip. Biologia Ambientale, Università Sapienza, Roma); Rossano Bolpagni (Dip. Scienze della Vita, Università di Parma); Ferdinando Boero (Dip. Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali, Università del Salento, Lecce); Gianfranco Bologna (WWF); Fabrizio Bulgarini (WWF); Antonio Canu (WWF Oasi); Chiara Cassandro ( WWF ); Sergio Castellari (Centro Euromediterraneo per i Cambiamenti Climatici – CMCC – e Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – INGV); M.Vincenza Cinzia Chiriacò (Dip. Innovazione Sistemi Biologici, Agro-alimentari e Forestali, Università della Tuscia, Viterbo); Fabio Converio (WWF); Roberto Danovaro (Dip. Scienze dell’Ambiente e della Vita, Università Politecnica delle Marche, Ancona); Simonetta Della Rosa (WWF); Franco Ferroni (WWF); Lavinia Fochesato (WWF); Lina Fusaro (Dip. Biologia Ambientale, Università Sapienza, Roma); Guido Incerti (Dip. Biologia Ambientale, Università Sapienza, Roma); Bruno Massa (Dip. scienze agrarie e forestali Univ. Palermo) Fausto Manes (Dip. Biologia Ambientale, Università Sapienza, Roma); Franco Pedrotti (Prof. emerito Università di Camerino);Francesco Petretti (Università del Molise, Campobasso e Università di Camerino); Isabella Pratesi (WWF); Massimiliano Rocco (WWF); Elisabetta Salvatori (Dip. Biologia Ambientale, Università La Sapienza, Roma); Paola Sozzi (WWF); Marco Valentini (Ministero Ambiente, tutela territorio e difesa del mare); Riccardo Valentini (Dip. Innovazione Sistemi Biologici, Agro-alimentari e Forestali, Università della Tuscia, Viterbo e Centro Euromediterraneo per i Cambiamenti Climatici, CMCC); Pierluigi Viaroli (Dip. Scienze della Vita, Università di Parma). Coordinamento editoriale e impaginazione: Emanuela Pietrobelli, Mariasilvia Imperatrice WWF ITALIA ONG ONLUS, dicembre 2013 wwf.it Leimmaginifotografiche,salvodovediversamenteindicato,sonofornitedaAlbertoCamboneeRobertoIsotti,diHomoambiens;la collaborazionetrailWWFeHomoambiensèparteintegrantedelprogetto“WildlifeConservationPhotography”,chehaloscopodicontribuire allaconservazionedellanaturaattraversolafotografia(http://www.homoambiens.com/Conservationx/indexing.php). Allphotographicimages,unlessindicated,areprovidedbyAlbertoCamboneeRobertoIsotti,ofHomoambiens;thepartnershipbetweenWWFandHomoambiensisan integratedpartofthe“WildlifeConservationPhotography”project,whichaimedtocontributetotheconservationofnaturethroughphotography (http://www.homoambiens.com/Conservationx/indexing.php). 2 Fotodicopertina:salamandrinasettentrionale(Salamandrinaperspicillata). RAPPORTOWWFSULLABIODIVERSITÀ RAPPORTO WWF SULLA BIODIVERSITÀ PREMESSA Fulco Pratesi pag.6 INTRODUZIONE Gianfranco Bologna pag.7 CAPITOLO 1. LO STATO DELLA BIODIVERSITÀ NEL MONDO pag.10 - La biodiversità dell’Antropocene Gianfranco Bologna - I biomi antropogenici: la natura trasformata dall’intervento umano Gianfranco Bologna - I confini planetari da non oltrepassare Gianfranco Bologna - La ricchezza e lo stato della biodiversità nel mondo Massimiliano Rocco e Gianfranco Bologna - Quali sono le minacce per la biodiversità e quante le specie in pericolo Massimiliano Rocco e Gianfranco Bologna - Quale è il tasso di estinzione delle specie sulla Terra Gianfranco Bologna - Uno sguardo sugli ecosistemi forestali Massimiliano Rocco - Il Millennium Ecosystem Assessment Gianfranco Bologna - Lo stato delle aree protette nel mondo Gianfranco Bologna - Biodiversità e Green Economy Gianfranco Bologna - L’economia degli ecosistemi e della biodiversità: il programma TEEB Gianfranco Bologna - Il WWF e la biodiversità Isabella Pratesi - Il WWF e le nuove specie scoperte nelle aree prioritarie per la biodiversità Massimiliano Rocco - I nostri testimonial della crisi della biodiversità, le specie carismatiche dell’impegno del WWF Massimiliano Rocco CAPITOLO 2 LO STATO DELLA BIODIVERSITÀ IN ITALIA pag. 71 - La biodiversità in Italia Fabrizio Bulgarini - Origini e caratteristiche della fauna italiana Francesco Petretti - I biorifugi glaciali Francesco Petretti - Liste Rosse Fabrizio Bulgarini, Francesco Petretti - Storie della Fauna italiana Antonio Canu, Francesco Petretti - Le Isole Francesco Petretti - Il borsino delle specie Francesco Petretti, Fulvio Fraticelli - Il problema del controllo della fauna in eccesso Francesco Petretti - Nuove specie in Italia Andrea Agapito Ludovici, Paola Sozzi - Nuove specie in Italia negli ultimi due decenni Bruno Massa - La lista rossa delle piante Francesco Petretti - Ambienti residui e minacciati Franco Pedrotti - Cosa minaccia la biodiversità Fabrizio Bulgarini, Massimiliano Rocco, Andrea Agapito Ludovici, Fulvio Fraticelli - Le Oasi del WWF in Italia Andrea Agapito Ludovici 3 RAPPORTOWWFSULLABIODIVERSITÀ CAPITOLO 3. LO STATO DELLE CONOSCENZE SULLA BIODIVERSITÀ pag.150 - Il Censimento della biodiversità marina (Census of Marine Life) con particolare riferimento al Mediterraneo Roberto Danovaro, - Da un mare di pesci a un mare di meduse: cambiamenti negli ecosistemi mediterranei Ferdinando Boero - Arte: Alberto Gennari, Grafica: Fabio Tresca - L’evidenza dei Tipping Point negli ecosistemi Lisandro Benedetti-Cecchi - Stato ecologico, eutrofizzazione e tendenze evolutive negli ecosistemi di acque interne poco profondi Marco Bartoli, Rossano Bolpagni, Pierluigi Viaroli - Servizi ecosistemici e qualità dell’aria nelle città: biodiversità vegetale e rimozione di inquinanti atmosferici nella città di Roma Fausto Manes, Elisabetta Salvatori, Lina Fusaro, Guido Incerti - Le Serie di Vegetazione d’Italia: dal censimento delle vegetazioni potenziali alla conservazione e valorizzazione del capitale naturale Carlo Blasi - Effetti della frammentazione ambientale sulla diversità biologica : scale, contesti, livelli ecologici, specie Corrado Battisti CAPITOLO 4. IL RUOLO DELL’ITALIA NEL CONSUMO DI BIODIVERSITÀ pag.212 - Il commercio di natura Massimiliano Rocco - Il mercato delle pelli di rettile. I pitoni del sudest asiatico Massimiliano Rocco - La lana di vigogna, un’opportunità di buona gestione Massimiliano Rocco - Trofei di caccia e caccia all’estero, una moda crescente Marco Valentini - Il mercato del legname dall’Africa Simonetta della Rosa - Il ramino, il caso Indonesia Lavinia Fochesato - Le Foreste di Sumatra, l’ultima casa per la tigre di Sumatra Massimiliano Rocco CAPITOLO 5. L’ADATTAMENTO DELLA BIODIVERSITÀ AL CAMBIAMENTO CLIMATICO E IL RUOLO DELLE GREEN INFRASTRUCTURES pag.230 - Verso una strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici Sergio Castellari - Adattamento della biodiversità al cambiamento climatico e ruolo delle Green Infrastructures Riccardo Valentini e Maria Vincenza Chiriacò - L’adattamento ai cambiamenti climatici: il ruolo del sistema delle Oasi WWF Antonio Canu CAPITOLO 6. LE POLITICHE PER LA BIODIVERSITÀ pag.248 - La nuova strategia dell’Unione Europea 2020 per arrestare la perdita di biodiversità Franco Ferroni - La strategia nazionale per la biodiversità e il sistema delle aree naturali protette Franco Ferroni - La contabilità ambientale e dei servizi eco sistemici Gianfranco Bologna 4 RAPPORTOWWFSULLABIODIVERSITÀ CAPITOLO 7. LE PROPOSTE DEL WWF PER LA BIODIVERSITÀ. pag.273 5 RAPPORTOWWFSULLABIODIVERSITÀ PREMESSA Fulco Pratesi Presidente Onorario WWF Italia L’immagine che più mi ha recentemente sconvolto, è la panoramica notturna del Globo terrestre ripresa da un astronauta dalla Stazione Spaziale Internazionale. In questo filmato, intitolato All Alone In The Night, il Pianeta scorre sotto i nostri occhi lungo tutta la sua superficie tondeggiante. Quello che colpisce, e che dovrebbe terrorizzare coloro che si interessano della protezione della biosfera e dei suoi componenti organici e inorganici, è il pullulare patologico delle luminarie notturne che, come un inarrestabile eczema fosforescente, ne punteggia tutta la superficie, tranne rare e circoscritte zone d’ombra, coincidenti con i mari, i deserti e le relitte grandi distese forestali. Un simbolo terrificante dell’espansione della nostra presenza sul terzo pianeta del Sistema Solare, l’unico, per quanto ci si voglia arrabattare a cercar di scoprirne altri, in cui esista il miracolo della vita. E’ mirabile che, pur nell’incalzare del dettato biblico del “crescite et multiplicamini”, con il corollario di “incutete paura e terrore a tutti gli animali della terra e a tutti gli uccelli del cielo. Essi sono dati in vostro potere con tutto ciò che striscia sulla terra e con tutti i pesci del mare”, vi sia ancora una tale ricchezza di biodiversità, sia pure asserragliata là dove la mano rapace di Homo sapiens non sia ancora arrivata, segnalando la sua occupazione con il notturno carnevale luminoso. Ed è un merito impagabile del WWF e dei suoi protagonisti (ricercatori e scienziati, dilettanti e volontari) di voler, quanto più possibile, registrare in un accorato catalogo, i tesori pericolanti e magnifici che la nostra biodiversità ancora ci regala. E che costituiscono quel “capitale naturale” del quale l’uomo non si limita a