Anno XVIII, Numero 4, Maggio 2018 L’ACCADEMICO DELLE TRE ETÀ AMELIA ATTIGLIANO LUGNANO IN TEVERINA

LIBERO FOGLIO DI INFORMAZIONE INTERNA EDIZIONE GRATUITA Un anno di incontri

gni anno della nostra vita so- persone che si sono avvicinate per la pri- sedi di Marino ed Albano, che abbia- ciale è caratterizzato ed even- ma volta alla nostra associazione mentre mo avuto il piacere di ricevere ad O ti che risultano in parte pro- per il corso di Scrittura creativa, dedica- Amelia e Lugnano, visita ricambiata grammati, in parte offerti dalle oppor- to alla fiaba, si è consolidato il gruppo con altrettanto entusiasmo e parteci- tunità del caso. già formato negli anni precedenti. pazione. Le linee guida del nostro Statuto, frut- Ma se dovessimo descrivere questo anno La partecipazione al Progetto ICA- to della lungimiranza illuminata di Ir- accademico in una frase sintetica po- MAP, promosso dalla Unitre Nazio- ma Maria Re, sono la bussola che ci tremmo dire che questo è stato l’anno nale in collaborazione con la Brookes guida nelle scelte che orientano la of- della apertura al territorio, ad iniziare University of Oxford, ci ha permesso ferta didattica annuale. dal Festival “Dal Paese del Sol Levante” di documentare il ricco patrimonio le- Fra le finalità all’Art. 3 viene indicato: che ha fatto registrare un interesse ed gato al cinema degli anni ’50 ad Ame- la educazione permanente per un in- una attenzione al di sopra di ogni aspet- lia e di essere fra sedi attive nel sito vecchiamento attivo; fare ricerca; ope- tativa. www.cinericordi.it. rare un confronto fra le generazioni; La costruzione paziente di rapporti ci ha La collaborazione per la assistenza al- aprirsi al sociale e al territorio. portato a scoprire nuove realtà “oltre il la mostra dello scultore Leonardo Le tradizionali lezioni del mercoledì fiume, un confine geografico che nel Lucchi è stata molto apprezzata sia hanno fatto registrare una presenza tempo è diventato anche culturale: con dall’artista che dalla Amministrazione media più alta rispetto agli anni prece- le passeggiate fra i borghi di Bassano in Comunale e nell’incontro, alla presen- denti, con una partecipazione attenta Teverina e Sipicciano e i castelli di za del nostro presidente nazionale Gu- e, a volte interattiva, dei presenti gra- Graffignano e Roccalvecce abbiamo cer- stavo Cuccini, a noi dedicato sul tema zie alla disponibilità al dialogo dei do- cato di avviare un dialogo fra le due della bellezza l’artista ci ha aperto il centi. sponde. suo cuore e… il suo studio, con la Il contributo alcuni giovani professio- Con il progetto “Incontriamoci a…” ab- promessa di nostra visita. nisti ci ha confermato la serietà di una biamo iniziato a tessere rapporti con al- Anche la visita a Rocca Sinibalda, re- generazione alla quale dobbiamo ri- tre sedi consolidando la lunga amicizia staurata con profondo rispetto e alle- spetto, attenzione e supporto, fosse con la sede di Spoleto, dove siamo stati stita con uno sguardo verso il contem- anche solo di natura morale. accolti con generosità, ed iniziando una poraneo, ci ha riservato delle sorpre- Il corso di Computer ha attratto anche collaborazione del tutto inedita con le se: il doveroso gesto di lasciare una

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copia del giornalino in ricordo della vi- Americane “ e alla galleria dei Presi- gnera e Antonella Prenner. sita ci ha regalato una sorprendente let- denti americani Stiamo preparando nuovi incontri e ci tera di apprezzamento per il lavoro so- La partecipazione al festival nazionale accingiamo ad affrontare nuove sfide: il ciale e culturale della nostra Unitre. di fotografia “Guardare lontano” con o progetto in rete sulla nutraceutica e il Il recente incontro con lo scrittore Iva- un intervento sul tema della narrativa Festival di cultura irlandese fra la fine no Porpora ci ha insegnato il valore del paesaggio è un riconoscimento al di agosto e i primi di settembre. della scrittura come verità, nella consa- lavoro che va oltre i limiti del nostro Quindi, cari allievi… siete tutti riman- pevolezza del profondo valore della pa- ambito sociale. Il ciclo annuale di con- dati a settembre: rola. Presenze autorevoli come Massi- ferenze “Omaggio ai poteri delle Anti- Buone vacanze!! mo Teodori e Fernando Masullo, ci che Madri”ci ha portato a consolidare Mara Quadraccia, Presidente Unitre hanno avvicinato alle “Ossessioni le gradite presenze di Elisabetta Gni- Edoardo D’Angelo, Direttore Corsi CINERICORDI CINEMA ITALIANO ANNI ‘50 La partecipazione dell’UNITRE di Amelia al progetto ICAMAP

l cinema, la sua magia. Passano gli vello nazionale l’iniziativa dal titolo Unitre, ha guidato la delegazione e ne anni, i decenni, si trasformano le “Cinericordi”. ha coordinato i lavori. I tecnologie, le tecniche utilizzate Noi di Amelia siamo stati coprotago- Io, con la mia macchina da presa, ho nelle riprese dei film e molti altri aspet- nisti di questo evento, con le nostre te- cercato in questi ultimi tre mesi, di rac- ti si sono evoluti o stravolti, ma ciò che stimonianze e le ricerche fatte per set- cogliere con le immagini i volti e i ri- sicuramente non cambia e non muterà è timane sul tema del cinema negli anni cordi delle persone che in quel periodo il fascino che il grande schermo ha sul ’50. Con una piccola delegazione della hanno vissuto il cinema da spettatori e pubblico; anche se molte piccole sale UNITRE della città abbiamo preso raccontare le loro emozioni davanti allo hanno spento le luci e chiuso per sem- parte, negli spazi prestigiosi del Cen- schermo, grazie ai grandi registi del no- pre le porte, la diffusione incalzante dei tro Sperimentale di Cinematografia di stro passato, e attraverso le interpreta- luminosissimi, maestosi multisala ha Roma, all’incontro conclusivo dell’ini- zioni dei migliori attori e attrici di que- invaso le nostre città. Possono non pia- ziativa con l’intervento del presidente gli anni. Ancora nuove emozioni, nuo- cere; i veri amanti del cinema d’autore Nazionale delle UNITRE e di molti al- ve vivissime sensazioni nel tempio do- forse eviteranno questi “santuari” mo- tri ospiti: in quella sede abbiamo rac- ve i sogni si concretizzano diventando derni dello shopping, fatti di grandi am- contato e condiviso emozioni ed im- lunghe ed intense opere: film. Il cinema bienti da centinaia di posti, dotati di magini di quel decennio di cinema in è arte, parte della nostra vita; passata, schermi di ultima generazione dalle di- bianco e nero ormai storico. Mara presente e futura. mensioni hollywoodiane, ma i numeri Quadraccia, presidente della nostra Emanuele Grilli parlano chiaro e il grande pubblico i fi- ne settimana riempie questi spazi sce- gliendo soprattutto film d’azione, sul genere dell’ultimo Star Wars. Gli anni dei grandi capolavori del neo- realismo in bianco e nero o delle argute commedie di costume italiano sembra- no ormai lontanissimi, eppure restano ancora vivi, non solo nei cineforum, non solo nella storia del cinema, ma an- che nella memoria di tanti spettatori, oggi anziani, che all’epoca assistevano alle proiezioni in sale spesso sovraffol- late e piene di fumo, ma con emozione e spirito di partecipazione ormai scono- sciuti e forse perduti per sempre. Per questo è importante che il ricordo di quel passato di cinema dalla parte degli spettatori contemporanei venga in qual- che modo preservato come documento di vita e di costume di un’epoca. Con questo intento è stata organizzata a li- La delegazione di Amelia alla consegna dell’attestato di partecipazione.

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dialogo sull’opera di Leonardo Lucchi

“Il bello di essere creativi è che potrai camminare nei tuoi sogni”

ell’ambito del ciclo annuale Attraverso le parole dell'artista si è tra committente e ispirazione dell'arti- dedicato a “I poteri delle anti- potuto comprendere come l'arte e l'u- sta. Aprendo il proprio animo al pubbli- N che madri” è stato organizzato manità si sostanzi nella materia, par- co attento e partecipe, l’artista ha riper- un incontro fra lo scultore Leonardo tendo da un’idea che diventa forma, corso alcune fasi della sua vita metten- Lucchi, che vive e lavora a Cesena, e il mentre il prof. Cuccini ha evidenziato do in evidenza le difficoltà iniziali che prof. Gustavo Cuccini, già professore come la materia possa essere essa lo hanno costretto a scegliere tra una di Estetica all'Università per Stranieri stessa arte pura, come nelle opere di condizione più sicura dal punto di vista di Perugia ed ora presidente della Uni- Burri, oppure diventare mezzo di economico nell'azienda di famiglia e i tre Nazionale. espressione del sentimento dell'artista, rischi di una incerta carriera artistica L’iniziativa ha suggellato la collabora- come nel caso Lucchi. tutta da costruire. zione fra il , l’artista e la Uni- Il maestro Lucchi, proprio perché si Facendo riferimento al lato tecnico del- tre di Amelia, che ha garantito l’apertu- era creato un clima di comunione e di la sua arte, il maestro ci ha parlato an- ra della mostra nel complesso di confidenza tra il pubblico e l'artista, ci che delle difficoltà di trovare fonderie Sant’Agostino, prima del trasferimento ha rivelato lati emozionali del suo ca- in grado di realizzare le sue opere a presso il Museo Archeologico . rattere che difficilmente in altre occa- causa dello scomparsa di tali aziende. Dopo i saluti dell’Assessore al Sociale sioni mostra. Il maestro Lucchi ha raccontato, supe- Antonella Sensini, della presidente e Lo scultore ha raccontato come na- rando una certa ritrosia, le sue vicende del direttore dei corsi Unitre, Leonardo sce un'opera, non riferendosi certo al personali e pratiche legate alla sua vita Lucchi e il prof. Cuccini si sono con- processo di divenire della materia, ma artistica mostrando il lato umano ed frontati sul tema dell’arte come bellez- ci ha descritto l'afflato poetico che si emozionale della sua arte. za, in riferimento alle sculture dell’arti- genera nella sua mente al momento Si è trattato dunque di una occasione sta presentate ad Amelia. della scelta del soggetto: spesso l'ope- rara di incontro tra l’artista e il suo Si è trattato di un'occasione di rara ar- ra da lui creata non risponde esatta- pubblico in un'armonia di comunica- monia in cui il pubblico presente, in mente alle aspettative del committen- zione che ci ha fatto sentire più vicini numero esiguo e proprio per questo più te, persuaso che la propria opinione alla bellezza espressa nelle forme delle intimo, ha potuto far proprio il concetto sia prevalsa su quella dell'artista, men- opere del maestro. di arte. tre invece si genera una rispondenza Elvia Giuseppini

Pag. 4 L’ACCADEMICO DELLE TRE ETÀ Anno XVIII, Numero 4, Maggio 2018 G I O S E T T A l’arte come unica possibilità di sopravvivenza

volte basta una telefonata per rimase sino al 1960. La famiglia era che si complimentò vivamente con dare il via a un input di scrit- benestante e Giosetta, già da adole- l’attrice diventando poi testimone del- A tura. E’ successo ieri sera scente, poteva permettersi di fare le sue nozze con lo scrittore Raffaele quando mi ha chiamato mia figlia da viaggi e girare per il mondo. La Capria. E così ne ha fatta Giosetta Los Angeles ”Mamma - mi ha detto – Divenne presto una nota pittrice. di strada se un museo prestigioso co- a Milano, al Museo del Novecento, il Quando la zia nel 1960 andò in pen- me quello del Novecento di Milano le 5 aprile apre la mostra di Giosetta! sione Giosetta abitava a Monte Ma- rende omaggio con la mostra antolo- Devi assolutamente andare, portarmi rio con lo scrittore Goffredo Parise, a gica che abbraccia oltre sessant’anni la locandina e acquistare il catalogo”. pochi isolati dalla sua casa e spesso della sua produzione con le prime Non so se per voi è lo stesso, ma la “bimba”, come affettuosamente opere realizzate su tela, poi su carta, spesso succede che - quando ci fa co- l’ha sempre chiamata la sua tata, fino alle ceramiche e agli argenti! modo - gli ordini impartiti dai nostri continuava ad aver bisogno di lei per In attesa di visitare la mostra, attraver- figli diventano perentori e con nostra cucinare i suoi prelibati manicaretti so le notizie raccolte da mio marito e somma gioia. ai tanti ospiti che si avvicendavano da mia figlia che l’ha conosciuta a Quindi, quando potrò, andrò a Milano alla sua tavola. Alla zia Tersiglia Roma, e quello che ho potuto appren- a vedere la mostra di Giosetta! brillavano gli occhi quando racconta- dere dalle interviste che ha rilasciato, Sì, perché noi la chiamiamo per nome, va i tanti episodi di quelle cene, co- ecco un ritratto di questa artista con- fa parte ormai dei ricordi di mio mari- me quella volta in cui lo scrittore temporanea che fa da lustro a Roma, to e di conseguenza della nostra fami- Moravia poggiò una mano sul lato la sua città natale, e a tutto il mondo glia, in quanto, a partire dal 1938-39, “B” (come si direbbe oggi) dell’attri- artistico. Talvolta gli artisti non hanno sua zia Tersilia, giovanissima, partì da ce Ilaria Occhini e ricevette un sono- molta voglia di parlare del loro lavo- Guardea alla volta di Roma per mette- ro ceffone. Moravia era un despota – ro. Giosetta fa eccezione: ascoltando re a servizio degli altri il suo bagaglio diceva la zia - lo faceva con tutte e, a le sue interviste, appare evidente la di donna tutto fare e fu così che entrò quell’epoca, nessuna si ribellava, in- sua grande affabilità. E’ precisa, ironi- a far parte della famiglia di Giosetta timorite anche dalla celebrità dello ca, affettuosa, a volte dura ma sempre Fioroni che allora aveva appena 10 scrittore. Invece Ilaria Occhini lo fe- affascinante, si starebbe a ascoltarla anni, in qualità di “tata” e cuoca e vi ce, ricevendo così il plauso di Parise per ore, finendo per essere conquistati

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da quegli occhi che guardano ancora noioso. Era una persona molto spe- rata da un colpo di cacciavite. "Non il mondo con meraviglia. Giosetta ciale. C’era un lato dolente nella sua vada, Pier Paolo, non vada" dissi forse Fioroni, è nata nel 1932 ed è subito natura, forse presago della vita trop- con una dose di ingenuità. Quando catapultata nel mondo dell’arte. Infat- po breve. Inviato speciale del Corrie- uscì di casa, Goffredo era esterrefatto ti, il padre è un famoso scultore e la re della Sera, lo segue in alcuni viag- e mi disse: "Lo ammazzeranno" Dopo madre una affermata pittrice e orga- gi, e anche nel Veneto. Illustra i suoi due mesi fu assassinato". E' morto di nizzatrice di spettacoli di marionette. “Sillabari.” Muore a cinquantasei an- omosessualità,- aggiunge Giosetta - Ricordando l’infanzia e l’adolescenza ni, “con le sue mani tra le mie”, dirà era la sua religione, la sua vocazione. Giosetta afferma che è proprio l’am- con rimpianto. Nel 1968 Giosetta Ha scritto delle bellissime poesie, gli biente delle marionette a sollecitare il inaugura il Teatro delle Mostre con ho dedicato una scultura con un verso suo mondo fantastico che non l’ab- la performance La Spia Ottica. Sono dedicato alla madre: E’ dentro la tua bandonerà più. Frequenta l’Accade- di questo stesso periodo le prime grazia che nasce la mia angoscia". E' mia di Belle Arti dove l’incontro illu- esperienze con la macchina da presa stata una figura straziante, cristologi- minante del pittore e professore napo- e la fotografia e i suoi “giocattoli per ca”. letano Toti Scialoja le fa prendere la adulti”, ovvero i Teatrini. Inizia a Su Duchamp la visione è …. tran- decisione irrevocabile di diventare collaborare con poeti e scrittori, co- chant: “Non voleva parlare di arte, si pittrice. L’artista teneva lezioni spe- me Alberto Arbasino, Nanni Bale- illuminava solo se giocava a scacchi”; ciali che esploravano i molti aspetti strini, Andrea Zanzotto, Cesare Gar- anche di Andy Wharol dà una conno- della contemporaneità e fu il primo a boli, Guido Ceronetti, Eugenio Mon- tazione precisa: “L’ho conosciuto a farle conoscere le avanguardie ameri- tale, Ennio Flaiano, Franco Marcoal- Roma a casa di Luisa Spagnoli che cane, in primis, Kline e Pollok perché di e tanti altri, ideando con alcuni li- aveva dato un party in suo onore. era stato a New York e aveva visto il bri e opere grafiche. Partecipò di un Scattava decine di polaroid e le rega- pittore lavorare su una tela poggiata vivissimo clima culturale, evidente lava alle persone ritratte, non parlava per terra sgocciolando sopra il colore. nei suoi “ritratti”, questa volta non su molto però faceva grandi sorrisi sem- Negli anni Sessanta Giosetta crea una tela. Di Sandro Penna disse: pre con questa macchinetta in mano serie di tele e di carte dette gli Argen- “Passava furtivo come un ladro, che era il suo occhio sulla società ti: ideogrammi di volti, figure e pae- guardandosi intorno ed evitando i contemporanea”. saggi realizzati con smalti e vernice più. Abitava in una stanzetta all'ulti- E infine, del grande artista americano, industriale alluminio. mo piano. Appena entravi l'odore morto suicida, Mark Rothko, darà una Dal 1959 al 1963 vive a Parigi, che, era nauseante: sotto il letto aveva descrizione tutta umana:“Eravamo a in quel periodo, in quanto all’arte, una serie di vasi da notte pieni per- Fregene e c’era Rothko con moglie e aveva ceduto lo scettro a New York. ché non aveva nessuno che glieli figlia. Tre obesi, grassissimi e timidis- Abita in una “chambre de bonne” portasse via”; di Elsa Morante: “Non simi”. all’ultimo piano che le presta Tristan ci siamo mai amate: lei non amava L’ incredibile eclettismo e l’instanca- Tzara, si nutre delle atmosfere delle me e io non amavo lei”; di Bataille: bile attività al servizio di tutte le for- avanguardie dadaiste e surrealiste, co- “Lo incontrai perché era amico di un me dell’arte, tra pittura, scultura, dise- nosce scrittori e artisti come Breton, mio amico letterato. Era seduto nella gno, performance, video, teatro, cera- Klossowski e incontra per due volte terrazza del Café de Flore (Paris), mica e moda, fanno collezionare a lo scultore Giacometti “Uno degli uo- un signore molto pallido, con oc- questa artista, in Italia e all’estero, in- mini più belli che io abbia mai incon- chiaie lilla, una persona abbastanza numerevoli mostre, personali, com- trato – dice Giosetta - gentilissimo, malata ma con una figura molto pre- missioni, antologie. con occhi cerulei, piccoli laghi cele- stigiosa, con la malinconia descritta Cari allieve e allievi che mi leggete, sti”. Intanto, ha l’opportunità di in volto”. Di Pasolini ricorda una non mi rendo conto se vi ho annoiato esporre le sue opere alla galleria De- profezia che fece su di lui Goffredo con tutte queste notizie. So solo che nise Breteau. Rientrata a Roma, è l’u- Parise: “L'ho incontrato poche volte, aver parlato di Giosetta, una tra le fi- nica donna nel gruppo di artisti della era amico soprattutto di Goffredo, lo gure artistiche italiane più importanti “Scuola di Piazza del Popolo” – fra apprezzavo come poeta ma c'era del secondo novecento, mi ha dato cui Mario Schifano, Franco Angeli e qualcosa in lui che mi teneva lonta- una soddisfazione incredibile, una Tano Festa - dove l’Italia e soprattut- na. Ci davamo del lei. Era il 1975 e specie di vertigine della mente. Cono- to la capitale, si apriva alle suggestio- uscimmo a cena noi tre. La mattina scere la sua arte, il mondo in cui è vis- ni delle avanguardie d’Oltreoceano, dopo Goffredo ed io saremmo partiti suta, vive e si muove, gli artisti, i poe- declinandole in maniera nuova e auto- per New York. Ricordo ancora ti, la sottile e allo stesso tempo fonda- noma. Il suo esordio espositivo è dei com'era vestito, quei jeans aderenti mentale liaison con la letteratura, con più prestigiosi, partecipa infatti nel che segnavano il suo corpo magro, il il mondo letterario e con i tanti amici 1956 alla Biennale di Venezia. E’ in rumore sinistro degli stivaletti di scrittori, è stato per me come un tuffo questo periodo che conosce lo scritto- coccodrillo. Si tingeva i capelli e or- nel mare della cultura e dell’arte con- re e poeta Goffredo Parise con cui vi- mai, a furia di tingerli, erano com- temporanea. E una donna che dice: vrà per 24 anni esperienze fondanti pletamente divorati, come stoppa di- “Ho avuto la fortuna di un mestiere per grande affinità di interessi. Quan- pinta: Adesso vado a battere" ci disse che si fa con le mani, con la mente e do parla del suo compagno dice che e, di fronte alle nostre domande sulle con il cuore” non si può non amarla. era scorbutico, prepotente, febbrile, aggressioni che aveva subito, si tolse impertinente, intuitivo, curioso, im- il giubbino e sotto la maglietta ci fe- prevedibile e mai un solo minuto ce vedere una lunga cicatrice procu- Giuseppina Monzi

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Di là dal fiume.... rizzare e far scoprire il bello in tutte le ste cisterne ricevono ancora oggi acqua dalle sorgenti del lago di Albano, attra- un pomeriggio a Sipicciano sue forme. verso le condotte di epoca romana. Museo Civico, nell'edificio neo- 17 febbraio 2018 Albano e classico di Villa Ferraioli. ospita nelle 23 sale reperti che vanno dalla preisto- na breve visita a Sipicciano, 16 Marzo 2018 ria al Medioevo. Una delle sale più im- nell'Alta Tuscia, in un pome- portanti è quella dedicata al Villaggio U riggio di febbraio. Questa di oggi non è una visita con- delle Macine, dell'età del bronzo- Accolti da una gentile guida e dal Presi- sueta, ma è un incontro, uno scambio medio, costruito su palafitte sulle spon- dente della Pro Loco entriamo nel bor- affettuoso fra la nostra Unitre e quella de del lago, il cui nome deriva dal ritro- go dove visitiamo il salone del Palazzo di Marino, di Albano e Castel Gandol- vamento da un gran numero di macine Baronale Baglioni, edificato su una co- fo. E' un mettere in atto le nostre idee, in pietra. Un altro pezzo di grande va- struzione medievale. di condividere i nostri ideali, i nostri lore è un tesoretto di monete d'argento Gli affreschi appena restaurati, con il progetti con il progetto nazionale della prima metà del I sec. a.C. In una contributo dell' l'Università Agraria, so- “Incontriamoci a...” che ci consente di sala dedicata alla legione Partica sono no del pittore viterbese Ora- esposte varie riproduzioni zio Bernardo di Domenico, di armature e oggetti appar- che si è ispirato agli affre- tenuti ai legionari. schi di palazzo Cansacchi di La chiesa di Santa Maria Amelia: paesaggi, animali della Rotonda, con reperti fantasiosi, figure allegoriche che testimoniano la lunga e nei medaglioni posti al storia di questo Santuario, centro delle quattro pareti, i fu ricavato dal ninfeo della volti dei personaggi più illu- villa di Diocleziano nel I stri della famiglia. La Cap- secolo d.C., con una strut- pella Baglioni, nell'ex chie- tura quadrata all'esterno e sa di Santa Maria Assunta è circolare all'interno, ancora interamente affrescata, con prima quindi del Pantheon storie della vita di San Fran- di Roma. Settimio Severo cesco, un raro esempio di lo trasformò poi in un im- pittura tardo-manieristica pianto termale con le quat- del viterbese. Le pitture, a tro nicchie semicircolari differenza della chiesa or- dove erano situate le fonta- mai quasi completamente ne di acqua calda, tiepida e spoglia, sono ben conservate fredda; l’ultima trasforma- e dal 1961 viene utilizzata zione avvenne nel IX sec. per ospitare mostre. d.C., quando delle suore Nella piccola chiesa di San greche portarono il quadro Bernardino da Siena, patro- Veduta di Castel Gandolfo e del Lago di Albano. della Madonna con il Bam- no del paese; ci presenta una bino, posto per segnare la gradita sorpresa: gli affreschi di Pier- approfondire una reciproca conoscen- conversine nell'uso cristiano dell'edifi- matteo d'Amelia, sec. XV, con sei santi, za non solo dei territori ma anche per- cio per volere di papa Stefano III. fra cui San Bavone patrono di Gaand. sonale. All’interno di una nicchia sono visibili Ultima tappa Villa Lais, degli inizi del Nel ricambiare la nostra ospitalità alla alcuni affreschi: il viaggio di Sant'Ele- XVIII sec.: oltre alla dimora nobiliare, loro visita ad Amelia e Lugnano in na in Terra Santa, Sant'Anna con in un vecchio borgo, la piccola chiesa di Teverina, i presidenti delle Unitre di braccio la Vergine con il Bambino. Di San Vincenzo e un parco. Ci accoglie la Marino e Albano ci hanno accolto con notevole pregio il pavimento a mosai- proprietaria Maddalena Mauri, una re- caloroso affetto. co, con tessere bianche e nere, che raf- figurano mostri marini a testimonianza stauratrice innamorata della Tuscia. Il Il programma è denso ed iniziamo con del periodo termale. borgo è in restauro, il parco, la chiesa, i Cisternoni di Albano, grandiosa Guidati dai nostri accompagnatori, or- l'enorme cantina e le varie sale sono struttura del sec. III d.C. costruiti all'i- gogliosi di mostrarci la bellezza dei pronte per ospitare chi vuole provare nizio dagli architetti della Legione luoghi in cui vivono, così simili ai no- l'emozione di vivere in una dimora così Partica, su pianta rettangolare divisa stri per il verde che li circonda, per i vi- particolare. abbiamo scoperto un altro da 36 pilastri in cinque navate per una gneti, per gli uliveti e per le tradizioni, angolo d'Italia poco conosciuto, ma do- superficie di 1.436 mq possono conte- facciamo una breve sosta a Castel Gan- ve persone volenterose cercano di valo- nere 10.138 metri cubi di acqua. Que- dolfo, famosa residenza estiva del Pa-

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Sipicciano - Albano e Castel Gandolfo - Nerola e Rocca Sinibalda pa. La posizione a picco sul lago di Al- consumo di olio d'oliva, pasta, cereali, sini, che lo adeguarono alle nuove ne- bano, la bellezza della natura che lo cir- legumi e vino rosso, era una dieta po- cessità difensive e, in seguito, venne conda e l'eleganza del centro storico vera, ma molto salutare. adattato ai canoni delle dimore rinasci- cinto da mura, lo hanno fatto eleggere Infine il Prof. Ercole De Masi ci ha mentali. fra i Borghi più belli d'Italia. E' ora di presentato il suo libro “L'Alimen- Barberini, Colonna, Lante della Rove- pranzo e i nostri ospiti ci portano in un re, lo hanno posseduto fino a passare, elegante locale a . Menu ec- tazione nella terza età”, nel quale spie- in epoca recente, nelle mani una società cellente a base di pesce! ga come la speranza di vita sia molto Ad Albano la guida ci illustra i ruderi aumentata negli ultimi decenni, ma privata, che ne ha curato il radicale re- di Porta Pretoria, la porta principale purtroppo si sia nel contempo abbas- stauro trasformandone una parte in al- dell’accampamento militare fatto co- sata la soglia di età da cui si inizia a bergo e beauty center,: purtroppo que- struire da Settimio Severo: i grandiosi ricorrere ai farmaci per patologie più sto restauro non ha rispettato la partico- resti della porta a tre fornici, fiancheg- o meno gravi. Si vive di più, ma gli larità e la bellezza del luogo. giata da torri, furono messi in luce da anni di “vita sana” diminuiscono a La nostra guida, dopo una breve sintesi un bombardamento nel 1944. causa di vari fattori, e quindi diventa- storica del luogo e dopo aver illustrato i A Palazzo Savelli, ora sede del Comu- no importanti lo stile dietetico, lo stile vari cambiamenti apportati nell'ultimo ne di Albano, nella superba sala consi- di vita e alcune semplici regole: dieta restauro, ci porta a visitare il piano no- liare ci attende un incontro con il sinda- mediterranea, niente fumo, poco alcol, bile. co di Albano, il presidente del Parco evitare zuccheri, sale e grassi animali, Tra le varie sale ammiriamo il salotto Regionale , il prof. Ercole de Masi e i moderata ed equilibrata attività fisica. dei cristalli, del tavolo d'oro, la terrazza presidenti della nostra Unitre, di Mari- Così possiamo sperare in una vec- Garibaldi, in ricordo del soggiorno dei no e di Albano. chiaia lunga, e soprattutto sana. volontari, guidati da Menotti e Garibal- Il presidente dell'Ente Parco ci illustra Dopo le parole di apprezzamento e di di, prima della sfortunata battaglia di il lavoro svolto in questi anni per la tu- saluto del sindaco di Albano, abbiamo nel 1867.poi la sala dello Scri- tela del patrimonio della fauna e della ringraziato per la bellissima giornata e gno, dove le coppie da secoli si scam- flora del Parco dei Colli Albani, met- ci siamo lasciati con la promessa di biano le loro promesse d'amore, quindi tendo in evidenza l'importanza di alcu- continuare questo cammino con altre la stanza del Principe, dove si dice che ne erbe e piante officinali, per la bene- proposte che ci consentiranno di por- vi sia la presenza di un fantasma, altri- fica funzione che hanno sulla nostra sa- tare avanti il progetto “Incontriamoci menti non sarebbe un castello a pieno lute. a...”. titolo! Il Presidente ha vivamente apprezzato Ringraziamo di cuore per i bellissimi La Cappella, è affrescata con immagini l'iniziativa delle Unitre dei Castelli, per album di foto che ci hanno donato, a di San Sebastiano e San Giorgio e il la conoscenza delle erbe alimurgiche, dimostrazione delle nostre bellezze Drago ,sec. XVI; la cucina con i suoi che nella dieta mediterranea, sono di territoriali e dell’amicizia e della sti- forni in pietra; la passeggiata lungo i grande ausilio per la prevenzione e la ma che sono nate fra le nostre Unitre. percorsi di ronda offre un meraviglioso cura delle malattie; in questo campo i panorama sulla Valle del Tevere. nutraceutici, rappresentano una concre- La Salaria Va ricordato tuttavia il famoso profumo “Neroli”, creato da Marie Anne de La ta realtà medico-scientifica, sempre più fra storia e misteri… riconosciuta dalla popolazione. Trémoille, moglie di Flavio Orsini, che La nostra Presidente, Prof.ssa Quadrac- Nerola e Rocca Sinibalda nel 1867 soggiornò in questo castello e cia, ha illustrato l'impegno della Unitre portò a Parigi un olio essenziale, estrat- di Amelia, nel proporre corsi e appro- 21 aprile 2018 to dalle arance amare locali, usato co- fondimenti per recuperare la memoria me base per questo nuovo profumo an- collettiva del nostro territorio. Grazie al In programma la visita di due castelli cora oggi apprezzato per le sue doti cal- progetto F.I.L.I (Formare, Imparare, lungo la Salaria ma si inizia con una manti e, si dice, afrodisiache. Lavorare, Intraprendere) sono stati or- breve visita a sorpresa a Fara Per il pranzo siamo attesi all'Agrituri- ganizzati vari laboratori, fra cui quattro dove visitiamo il Duomo, con i prege- smo il “Bagolaro” (un albero delle Ul- corsi di cucina, che hanno portato alla voli dipinti del Manenti, ma rimania- macee che troneggia da trecento anni pubblicazione de “I sapori della Memo- mo sconvolti da un Crocifisso del nel bel giardino): una lunga passeggiata ria”, in cui sono state raccolte le ricette XVI secolo, forse di provenienza a piedi nella campagna fa aumentare della tradizione. orientale, che secondo la tradizione è l’appetito; il locale è molto accogliente Il percorso si è concluso con la confe- ricoperto di pelle umana, un'opera che e serve ottime pietanze preparate con renza dei Prof. Marino Niola ed Elisa- a mio parere andrebbe collocata in un prodotti locali. betta Moro su “La dieta Mediterranea”, luogo chiuso e nascosto. Ci avviamo ora verso la Fortezza Sini- teorizzata dagli studi di Margaret Keys, Castello Orsini, è la nostra prima tap- balda. che condusse una ricerca sui lavoratori pa, un maniero del X sec. a controllo Non si può non rimanere colpiti dalla campani indenni da infarti, scoprendo della valle e del borgo di Nerola. sua imponenza, che sovrasta con mae- che la loro alimentazione, basata sul Nel 1470 divenne proprietà degli Or- stosità il piccolo borgo, le cui case sono

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vano fino al fiume Turano. L'americana Claresse Crosby, famosa per aver inventato il reggiseno, nel 1950 acquistò la Rocca (e per questo ebbe il titolo papale di Principessa) e vi fece molti lavori di restauro fra cui, il più importante anche per il Borgo, l'in- stallazione della rete elettrica. Il luogo divenne un ritrovo per artisti che ama- vano passarci lunghi periodi. Nel 1970, prima di morire, la Crosby mise in ven- dita il castello. Nel gennaio del 2007 ha inizio un im- portante restauro, voluto dall'attuale proprietario e curato dall'architetto Claudio Silvestrin, durato fino a dicem- bre del 2012, sotto la supervisione dei Beni Architettonici, Artistici e Paesag- La Rocca Sinibalda. gistici. addossate alle sue mura, quasi a chiede- ture di Agapito Miniucchi e opere di Ci sono stati moltissimi problemi da ri- re protezione. street art. solvere, sia per la posizione della for- Il castello risale all'anno mille, ma fu Passiamo alle cantine e ai sotterranei, tezza costruita su uno sperone di roccia, completamente ridisegnato dal grande dove un tempo dormivano cavalli e sia per i restauri precedenti eseguiti con architetto Baldassare Peruzzi nel Cin- soldati, e ora vengono utilizzati per materiali scadenti e con scarsa profes- quecento per la famiglia Cesarini, che mostre e spettacoli allestiti nel piccolo sionalità. Il risultato ha ridonato l'antico ne fece una potente fortezza e un lumi- anfiteatro. splendore al Castello che ora ospita an- noso palazzo nobiliare. Infine ammiriamo i giardini pensili in che un lussuoso albergo, con molte fa- La nostra guida ci racconta le vicende parte visitabili e i camminamenti che cilities per un piacevole soggiorno. complicate di questa Rocca: gli assedi, percorrono l'intero perimetro della Siamo un po' stanchi, ma abbiamo visto l'esplosione della Santa Barbara che di- Rocca, nei quali erano collocati i pez- molte cose belle e come sempre ha pre- strusse una gran parte del castello, le zi d'artiglieria; da qui abbiamo una vi- valso il piacere di stare bene insieme. batterie di cannoni, che ora si trovano a suale a 360° sulla valle del Turano, Come ha detto qualcuno: “Se vuoi la Castel Sant'Angelo a Roma e tutte le sul Borgo e sul territorio con foreste e vita meno amara, devi seguire Mara”. polemiche sulla forma della fortezza, monti intersecati da pascoli che arri- Luigina Signori che alcuni identificano con un'aquila, ripresa dallo stemma dei Cesarini, altri con uno scorpione. In seguito alla visita della Rocca Sinibalda, è giunta alla nostra Presidente la lettera che Il castello è anche chiamato Castello pubblichiamo. della Metamorfosi, per gli affreschi che Buonasera Professoressa Quadraccia, si ispirano alle Metamorfosi di Ovidio, Sono arrivato al Castello e ho trovato un gradevole e interessante ma anche perché racchiude in sé alcuni segno del vostro passaggio: la vostra rivista L'Accademico delle tre età. aspetti tra loro contrastanti: è una for- Molti - ahimè - anni fa ho insegnato a titolo volontario in una Università tezza medievale, ma è anche un'elegan- della Terza Età a Roma. Erano lezioni serali. Una esperienza bella, con te residenza rinascimentale, si sente la 'studenti' che portavano una maturità di vita e di esperienze, nonché una forte vocazione guerriera, ma anche serietà, che trovavo molto più di rado tra gli studenti del mio corso univer- quella signorile che si esprime con gli sitario a La Sapienza. Affrontavo temi che riguardavano la psicologia della affreschi manieristici di cultura classica memoria e l'esperienza della depressione nell'età anziana, anche in collega- del cinquecento e del settecento. mento con il cinema. Dalla Corte Grande, lungo un ampio Mi è piaciuto vedere Hopper in copertina. E ho visto che fate cose di gran- scalone, si arriva al piano nobile e alla de interesse, compresa la vostra partecipazione al Progetto ICAMAP, che Sala Grande con gli affreschi del sette- non conoscevo. cento. Attraversando una parte del Can- Insomma sono contento e incuriosito. Contento di questa vitalità culturale e nocchiale, visitiamo varie sale: la Bi- umana. Incuriosito da quello che realizzate e realizzerete, nonché dalla blioteca, la Sala dello Sciamano, del associazione di cui siete parte. Purtroppo da queste parti non mi pare che Criminale, della Musica, fino al Salone ci sia niente di analogo. Il Reatino è zona depressa, economicamente e an- del Totem bianco. cor più culturalmente. Ci vengo solo per l'amore verso questo singolare In ogni sala, affreschi rinascimentali e castello e le cose/memorie che contiene. Poi fuggo verso Roma e verso gli le Grottesche ispirate alle Metamorfosi Usa... di Ovidio, che creano un interessante Chissà, magari si possono organizzare cose intelligenti con le socie e i soci contrasto con le opere d'arte moderna lì della vostra Unitre. Il mio sogno è di fare del Castello un luogo vitale e esposte, come le maschere rituali del aperto, non solo una bella dimora privata da far visitare. Nord Ovest americano, totem indiani, Se ne ha voglia possiamo parlarne. E in ogni caso un cordiale saluto! di cui uno all'ingresso alto 9 metri, ma- schere e oggetti tribali africani, le scul- prof. Enrico Pozzi

Anno XVIII, Numero 4, Maggio 2018 L’ACCADEMICO DELLE TRE ETÀ Pag. 9 Ricordi di vita di Fulvio Quadraccia La laurea di mio figlio o sono nato nel 1930, ho frequenta- ambiente mediamente colto, stando al esiste Economia e Commercio. to solo le elementari nel periodo pubblico. Poi, avrei tenuto in modo Ognuno può immaginare la sorpresa, e I della seconda guerra mondiale. particolare che i miei figli si potessero l’orgoglio che abbiamo provato: vedere Vengo da una famiglia numerosa e laureare, invece appena diplomati un figlio davanti ad una commissione, bisognosa. Anche se non brillavo certo sono entrati nel lavoro. Ma mio figlio discutere magistralmente la sua tesi e per intelligenza, non c’era sicuramente Gianni, che risiede e lavora a Perugia, prendere 108, il migliore di quel giorno. la possibilità di proseguire gli studi. all’età di 49 anni ci ha fatto una sor- Ha dimostrato che con la volontà, l’im- Allora, neanche il 10% degli scolari presa. pegno e la perseveranza si può ottenere frequentava le medie o oltre. Crescen- A settembre 2011, un lunedì ha tele- molto, anzi tutto ciò che si può volere. do, non mi rammaricavo di non aver fonato: - Mercoledì dovete venire a Può essere di esempio a tutti, special- potuto proseguire gli studi. Solo dopo, Roma con me. – E perché? – dico io. mente alle nuove generazioni, questa adulto, mi dicevo: - Quasi, quasi… ma – Dovete venire, essere presenti alla grande volontà di migliorare e progre- ormai, le basi culturali erano piuttosto mia discussione della tesi di Laurea in dire. Il nostro orgoglio, per noi fami- scarse e mi sono rassegnato. Anche se un’Università di Roma. Capito? gliari è immenso, anche e soprattutto dopo me ne sono pentito. Comunque Per tre anni 14 esami, con tanto di perché non ci si sperava più… ho sempre letto molto, di tutto e molte viaggi a Roma da Perugia, e l’ha tenu- Io frequento da anni l’Università delle cose le ho imparate o apprese da auto- to nascosto a tutti – viveva solo– fa- tre Età, è senz’altro una bella cosa, ma didatta. Anche nella mia “carriera” migliari, colleghi ed amici. E’ dovuto di lauree…ormai non se ne parla più! nelle Poste sono stato sempre in un andare a Roma perché a Perugia non L'otto settembre 1943 a casa di Servi Vincenzo

orrei raccontare una storia del Tornato Arduino a casa, tra tante peri- che, sempre sotto i bombardamenti tempo della seconda guerra pezie, salì per lo stradone dell'Aspreta; degli alleati. La fame era forte: gli da- V mondiale. sua moglie Adele, vedendo quello vano, quando ne avevano, razioni scar- Mio suocero, Arduino Servi, classe straccione che si avvicinava, al mo- se di patate.,. e neanche sempre. Pensa- 1907, era stato richiamato alle armi nel mento non lo riconobbe e pensò: - Ma va spesso: “Prego la Madonna che non 1941. Era di stanza a . La chi è questo straccione?! Poi, quando mi faccia avere figli maschi, se doves- sua famiglia abitava all'Aspreta, pro- l'ebbe riconosciuto... le feste! sero soffrire in guerra quello che ho prio vicino alla villa. Da lassù, in alto, Il secondo fratello, Campaniello, era sofferto io!” si sentivano i fragori, i boati dei bom- stato richiamato e si trovava nella Sa- Il quinto fratello, Enzo, classe 1922, bardamenti e si vedevano i bagliori nità a Firenze. Anche lui riuscì a sfug- mandato a combattere in Sicilia, fu delle bombe sganciate dagli alleati. gire ai tedeschi e ai repubblichini preso dagli americani. Aveva preso la Pensate un po', i suoi cari come trepi- tornò a casa sano e salvo. patente dell'auto e fece l'autista per un davano.,. Arduino chiese ad un certo Il terzo fratello, Santino, fu mandato capitano americano, che lo portò con punto l'esonero per lavorare nei boschi, in Albania, poi in Jugoslavia tra varie lui nei vari trasferimenti in Francia e in per produrre la legna, tanto necessaria peripezie, e fece anche una capatina Germania. Poi l'ultimo periodo, a Man- in tempo di guerra per la nazione. in Russia per poco tempo. L'8 settem- neim. È stato sempre bene. Con la ditta Corvi, ottenne subito l'eso- bre '43 si trovava in Francia. Da Niz- Quando furono tutti riuniti, sani e salvi, nero. Però doveva andarlo a ritirare za, in seguito all'armistizio, scappò e i loro genitori Servi Vincenzo e Chiap- presso il suo Comando, che si trovava da lì venne a piedi fino ad Amelia. A pafreddo Gisla, decisero di fare una a Piacenza. Ma giunto là, la sera tardi, Santa Maria in Monticelli, quindi a gran festa. Gisla “mise” una gran lo sistemarono per dormire. Al mattino pochi metri da casa, proprio in prossi- “bioccata di pollastri”, proprio con l’in- -era l'otto settembre- si trovarono cir- mità della chiesa, fu fermato da una tenzione di festeggiare. Un bel giorno condati dai tedeschi: non si usciva più! pattuglia tedesca. Gli chiesero la stra- andarono tutti insieme a Messa a Santa Tutti quelli presi li mandarono in Ger- da per Narni, salutarono e se ne anda- Maria in Monticelli, per ringraziare la mania, prigionieri, a lavorare e quasi rono. Lui ringraziò... e se ne andò a Madonna della grazia ricevuta. In quel- senza mangiare. Loro però, chiusi in casa. Pensate che beffa sarebbe stata la chiesa c'è ancora, in qualche parte, caserma, seppero che in soffitta c'erano se lo avessero preso a cento metri da un bel quadro con le fotografie di tutti pacchi di abiti civili, di reclute messe casa, dopo aver camminato per mezza loro. Per la grande allegria di quel gior- in divisa. Che fecero?... Ne presero un Italia! no, i canti e le risate si sentivano anche pacco a testa e si cambiarono; poi, con Il quarto fratello, Raimondo, fu preso da lontano. Loro se ne sono ricordati a l'aiuto dei civili, molti sgattaiolarono e dai tedeschi in Jugoslavia e deportato lungo… ma ormai di tutta quella gente si dispersero per raggiungere le loro in Germania. Fu sbattuto qua e là in non è rimasto più nessuno: tutti passati famiglie in ogni parte d'Italia. vari lavori di campagna o nelle fabbri- a “miglior vita”!

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Arte e artifici È di un paio di mesi fa la notizia che a Roma, nella sala dell’Auditorium di Santa Ceci- lia, nei pressi della Basilica di San Pietro, sarebbe stato inaugurato un grande spettaco- lo multimediale dedicato al Giudizio Universale di Michelangelo nella Cappella Sistina.

o show, destinato ad essere re- naso: l’accusa è di spettacolarizza- gradino fino al pavimento. Sulla pare- plicato in permanenza, si pro- zione artificiosa e arbitraria, bassa te sinistra rispetto all’ingresso, e quin- L pone di illustrare con l’ausilio divulgazione, pura operazione com- di in posizione non frontale all’entra- di musiche, tecnologia digitale e nar- merciale. Può darsi! Come al solito, ta, illuminata da piccoli riflettori sul razione recitata (peraltro tutto firmato siamo di fronte a due posizioni con- soffitto, era collocata, ad occupare da grandi nomi dello spettacolo) il ca- trapposte: favorevoli e contrari. pressoché l’intera parete, la Ronda di polavoro di Michelangelo, con l’in- Personalmente saprei dove schierar- notte di Rembrandt. Il dipinto non tento dichiarato di educare alla com- mi, ma prima di farlo vorrei raccon- aveva alcuna cornice ed era appoggia- prensione del famoso affresco, di di- tare due episodi che mi sono accadu- to a terra a ridosso della parete. vertire e di stupire, senza però volersi ti molti anni or sono. Riguardano en- Non è il caso qui di stare a descrive- sostituire alla re l’opera per- visione reale ché la si può dell’opera, che trovare on line resta condizio- o in qualsiasi ne imprescin- libro d’arte. In dibile, prima o quella stanza, dopo aver vi- date le sue sto lo spettaco- grandi dimen- lo. sioni, i perso- Non so quale naggi ritratti ri- sia stata la ri- sultavano prati- sposta del pub- camente a blico in questi grandezza na- primi due mesi turale e il buio di performan- della notte sul ce, sia da parte quadro si fon- dei romani, sia deva con il da parte dei tu- buio della pic- risti (nella ver- cola sala, il pa- sione in lingua vimento della inglese). quale, fatto di La promozione dell’iniziativa è stata trambi la prima volta che ebbi modo rozzi mattoni sembrava il prolunga- fatta in grande stile e c’è da aspettarsi di vedere due celeberrimi dipinti che mento della pavimentazione stradale che la risposta non deluda. E’ stato all’epoca non conoscevo ancora. sulla quale si avanzava la ronda verso anche sottolineato che uno spettacolo Il primo episodio avvenne ad Am- l’osservatore. L’impressione era inde- di questo genere potrebbe essere repli- sterdam. Ero in viaggio in una spe- scrivibile: al primo impatto si aveva la cato anche altrove, sia in Italia che cie di piccolo tour d’Europa per fe- sensazione di trovarsi realmente di all’estero favorendo così la diffusione steggiare la maturità, e quindi parlia- fronte a un gruppo di persone vestite dell’arte, in particolare, come in que- mo della fine degli anni 60. Ad Am- in abiti del ‘600 che ti aspettavano lì, sto caso, di quella non trasportabile, sterdam naturalmente era d’obbligo immobili! analogamente a quanto si fa per le la visita al Museo Nazionale Molti anni dopo questo fatto sono ca- mostre di quadri o di sculture. Va det- (Rijksmuseum). Era un giorno feria- pitato di nuovo ad Amsterdam e il to inoltre che, sia pure non in que- le, nel museo non c’era molta gente mio pensiero è stato subito di rivivere st’ordine di messinscena, l’iniziativa (per inciso, a quei tempi i musei non quella esperienza: la Ronda di notte non rappresenta una novità: basti pen- erano frequentati come oggi). Non faceva gran mostra di sé al centro di sare all’impiego degli speciali visori ricordo quali e quanti capolavori vi un enorme salone coperto a vetrate, 3D già in uso per gli affreschi di Santa fossero esposti, ma un ricordo è ri- appesa al soffitto e con una splendida Maria Antiqua, o all’Ara Pacis o nelle masto impresso nella mia memoria. cornice dorata! Terme di Caracalla, per offrire al visi- Lungo un corridoio si apriva una pic- Il secondo episodio, più o meno nello tatore l’impressione di ciò che queste cola porta, appena sufficiente al pas- stesso giro di anni, avvenne invece a opere erano nel pieno del loro splen- saggio di una sola persona alla volta. Madrid. Ospite di alcuni amici, il pa- dore. L’ambiente interno, anch’esso di di- drone di casa mi accompagnò a visita- Bene, tutti d’accordo allora. mensioni ridotte, era nella quasi tota- re il Prado. Di questo museo ho ricor- E invece no. Non manca nel caso del- le oscurità e per accedervi, varcata la di più numerosi delle opere esposte. la Sistina chi abbia arricciato un po’ il soglia, bisognava scendere qualche Ma anche lì, una su tutte doveva im-

Anno XVIII, Numero 4, Maggio 2018 L’ACCADEMICO DELLE TRE ETÀ Pag. 11 Il tenero Giacomo Questa volta più che storielle, voglio proporre considerazioni che comunque hanno un certo umore spiritoso ma anche morale.

IL VALORE DEL TEMPO Se un giorno ti verrà rimproverato che il tuo lavoro non è stato fatto con professionalità, rispondi che l'Arca di Noè è stata costruita da dilettanti e il Titanic da professionisti.... Per scoprire il valore di un anno, chiedilo a uno studente che è stato bocciato all'esame finale. Per scoprire il valore di un'ora, chiedilo agli innamorati che stanno aspettando di vedersi. Per scoprire il valore di un minuto, chiedilo a qualcuno che ha appena perso il treno, il bus o l'aereo. Per scoprire il valore di un secondo, chiedilo a qualcuno che è sopravvissuto a un incidente. primersi nella memoria… e anche que- Non sono più tornato al Prado e quindi Per scoprire il valore di un sta volta per via di un piccolo artificio non so se quel semplice ma geniale ar- millisecondo, chiedilo a un atleta espositivo, fatta salva naturalmente tificio sia stato mantenuto, oppure se che alle Olimpiadi ha vinto la l’immensità del capolavoro. Las meninas abbiano avuto la stessa medaglia d'argento. Mi riferisco a Las meninas, ossia le da- sorte della Ronda. E’ vero però che Il tempo non aspetta nessuno. migelle, ossia La famiglia di Filippo un’esposizione del tipo della Ronda, Raccogli ogni momento che ti IV. Evito di nuovo di descrivere il di- alla portata dell’osservatore, oggi sa- rimane, perché ha un grande valore. pinto per le stesse ragioni di cui sopra e rebbe improponibile, sia per la massa soprattutto perché non ne ho né la capa- dei turisti, sia per il pericolo a cui ver- NON CAPISCO PERCHE’ cità né la competenza. Cercherò invece rebbe esposta. Leggo on line che La La botte è chiamata così ed è di spiegare perché ne ricevetti tanta im- Ronda in passato è stata più volte se- grande, mentre il bottone è piccolo. pressione. riamente danneggiata da vandali. Per Il contagocce è chiamato così, Di fronte al quadro (anche questo di Las meninas invece uno specchio non quando le gocce dobbiamo contarle notevoli dimensioni) era stato collocato costituirebbe pericolo e consentirebbe noi. uno specchio che lo rifletteva. Guar- anche al visitatore meno preparato, di Si dice sala parto, quando invece è dando lo specchio si venivano ad esclu- ”immergersi totalmente” nel quadro. un arrivo. dere sia la cornice del dipinto, sia l’am- Prendiamo atto, ancora una volta, che biente circostante in cui era esposto. i tempi sono cambiati: oggi forse non L’effetto impressionante che ne risulta- bastano più una stanzetta buia o uno … E NON CAPISCO va era una fortissima profondità tridi- specchio per suscitare stupore di fron- PURE A CHE SERVONO mensionale del dipinto, come se l’os- te a un’opera d’arte, però si può sem- LE DIETE servatore stesse fisicamente nella stan- pre cercare di renderla più accessibile Se camminare fosse veramente za in cui si trovavano le damigelle o e più godibile al maggior pubblico. salutare… il postino sarebbe fosse possibile per chi guardava entrare Ecco, lo sforzo dovrebbe essere que- immortale. nel quadro, toccare l’inviolabile opera sto, dopo di che ogni epoca, per farlo, La balena nuota giorno e notte, d’arte e passeggiare nella stanza accan- usi i mezzi migliori che ha; chiamia- mangia solo pesce e beve acqua, to e intorno ai personaggi ritratti. Il di- moli artifici oppure espedienti, ma se eppure è grassa. pinto affonda verso la luce del retrosce- producono l’effetto giusto, sono ben- Il coniglio corre e salta come un na e al tempo stesso si protende verso venuti. Quindi, per tornare alla nostra forsennato… e vive solo dieci anni. l’osservatore. Neanche una fotografia Sistina, perché no uno show sul Giudi- La tartaruga non corre e non fa potrebbe mai rendere una simile sensa- zio Universale? niente… e vive 450 anni. zione! Roberto Scaloni

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Festival di cultura irlandese

In collaborazione con l’Ass.ne In Connection stiamo organizzando per i primi due weekend di settembre il Fe- stival di Cultura Irlandese che preve- de concerti di musica tradizionale, conferenze su arte, letteratura, musi- ca, mostre fotografiche e di pittu- ra e incontri sulle tradizioni della ta- vola, nei luoghi più significativi di Amelia. Il centro storico sarà animato, in pun- ti chiave del percorso di visita, da ar- tisti di street music. Saranno presenti personalità del mondo accademico e del panorama artistico irlandese. Dal- la esperienza del Festival “Dal Paese del Sol Levante“ organizzato Fra le finalità all’art.3 dello Statuto regione, hanno rapporti consolidati: lo scorso anno con il patrocinio Untre vengono indicate la promo- dalla diffusione del monachesimo con dell’Ambasciata del Giappone, abbia- zione di iniziative culturali e sociali San Patrizio, santo patrono d’Irlanda, mo compreso che questo tipo di offer- per un aggiornamento permanente, il alle arti, letteratura musica e teatro, fi- ta culturale può sollecitare l’attenzio- confronto fra le generazioni e l’aper- no alla cultura della tavola . ne e la partecipazione di un vasto tura verso il territorio. L’Ambasciata d’Irlanda ha già con- pubblico. E’ nata quindi l’idea di In questa annualità si vuole portare cesso il patrocinio . creare un appuntamento annuale con l’attenzione sull’Irlanda, paese euro- una cultura straniera. peo con il quale l’Italia e la nostra

"“Solo il ponte della bellezza sarà abbastanza forte da permettere il passaggio dal mondo dell' oscurità a quel- lo delle luce". Roerich

Il 2018, Anno dei Cibo italiano, nasce da una direttiva ministeriale per esaltare il patrimonio enogastronomi- co italiano e la cucina di qualità per la scoperta di una parte fondamentale del nostro patrimonio enogastrono- mico e culturale, ricchissimo, grazie alla differenzia- zione dei sapori e delle varietà degli alimenti, legati alla varietà geografica e storica dell’Italia. L'anno accademico si concluderà a Palazzo Petrignani, alla presenza delle autorità locali, del Presidente Nazio- nale Gustavo Cuccini, con una lectio magistralis sul te- ma "Il Cibo nell'arte e l'arte di mangiar bene" a cura dei Proff. Stefano Causa e Ercole De Masi . II 2018 è stato dichiarato Anno del Cibo nell'Arte dal Ministero dei Beni Culturali e delle Politiche Agricole. La Unitre di Amelia, da sempre impegnata sui temi dell'arte e del buon cibo, intende dare così il proprio con- tributo di riflessione ed avviare un percorso, in rete con altre sedi Unitre, sui questi temi da sviluppare nel pros- simo anno.

In Redazione: Mara Quadraccia, Roberto Scaloni, Giacomo Tramontana Grafica e impaginazione: Tecnograph