REGISTA E COSTUMISTA Francesco Esposito via San Vitale 60 40125 Bologna - Italy Tel. 0039 349 6091803 [email protected] www.francescoesposito.com

l primo avvicinamento al teatro di scenografo e si esprime attraverso Francesco Esposito è avvenuto nel l’attenta osservazione dei personaggi, I 1975 con la partecipazione ad un l’analisi dei sentimenti e la ricerca di corso di perfezionamento di mimo con emozioni. Yves Le Breton, di teatro tradizionale In primo piano emerge la fedeltà cinese (ombre cinesi) e l’iscrizione al testo e all’autore, filtrata però da al Dipartimento di Arte Musica e un’ accurata interpretazione critica Spettacolo DAMS dell’Università di che sia in grado di portare in risalto Bologna. le componenti fondamentali della Questa preparazione culturale, unita spettacolarità e della comunicabilità. alle prime esperienze teatrali acquisite Dal 2000 è fondatore e presidente di in qualità di assistente di registi come Accademia Harmonica, accademia Pizzi, Ronconi, Crivelli, Bolognini, internazionale di perfezionamento del Lavia, Lattuada, Fo, Lavelli, gli ha canto. permesso di sviluppare un approccio Attualmente, oltre al lavoro teatrale, al teatro del tutto particolare, per Francesco Esposito è spesso impegnato CURRICULUM VITAE CURRICULUM profondità e consapevolezza. come docente di teatro nei corsi Un accurato studio delle fonti e la di perfezionamento organizzati conoscenza delle necessità del teatro da prestigiose Istituzioni quali lirico, gli hanno permesso di affermarsi l’Accademia Verdiana di Busseto, quindi in numerose e prestigiose l’Accademia Filarmonica di Bologna, occasioni sia in Italia che all’estero. l’Istituto superiore di studi musicali di Dal 1992 ha collaborato con numerosi Reggio Emilia. Enti Lirici italiani ed altrettanti teatri Dal 2013 è titolare della cattedra di stranieri (Francia, Germania, Spagna, Arte Scenica al Conservatorio Venezze Svizzera, Giappone) riscuotendo di Rovigo. consensi. Dal 2017 è Direttore Artistico del La sua concezione di teatro lirico parte Festival Voci per Vico, a Vico del dalla collaborazione imprescindibile Gargano (FG). tra direttore d’orchestra, cantanti e Lucia di Re Lear Il Barbiere di PRODUZIONI OPERISTICHE Lammermoor , Fano, Teatro della Siviglia Tokio, gennaio 2007. Festival della Valle d’Itria, Fortuna, gennaio 2013 Padova, Teatro Verdi, luglio 2009 settembre 2014 Il filosofo di settembre 1999. Otello L’angelo e l’Aura Turandot Trovatore campagna Torino, Martina Franca, Festival Venezia, Salerno, Teatro Verdi, Faust Traviata Il Trovatore Milano, As.li.co. , Internazionale della Teatro La Fenice, 2007. Catania, Teatro Bellini Rigoletto Treviso, Teatro luglio 1993. febbraio 2000. Valle d’Itria, luglio marzo 2005. gennaio 2010 Teatro Sao Carlos de Comunale, ottobre 2014 Firenze, 2000. Il barbiere di Lisboa, aprile 2013 Teatro Comunale, Fedora Siviglia (Paisiello) Orfeo ed Euridice Rovigo, ottobre 1994. Madama Butterfly Opera de Marseille, Fondazione Lirica Catania,Teatro Bellini, Il Furioso all’Isola Teatro Sociale di Teatro Sociale, Salerno, giugno 2005. di Bari, 2008 settembre 2010 di Santo Domingo Rovigo, aprile 2015 L’amico Fritz novembre 1996. Teatro Verdi, Bergamo, Teatro Reggio Emilia, aprile 2001. Don Giovanni Maria Stuarda Maria Stuarda Donizetti, settembre 2013 I Puritani Teatro Valli, (Gazzaniga) Modena, Teatro Pavarotti, Catania, Teatro Bellini, Martina Franca, Festival Opera Royal de maggio 1994 Maria Stuarda Vicenza, Wallonie di Liegi, novembre 2010 dicembre 2015 Internazionale della Bergamo, Teatro Olimpico, Livorno, Valle d’Itria, luglio 2008 Il barbiere di Festival Donizetti, giugno 2005. L’Italiana in Algeri Teatro dell’Opera, I Puritani Siviglia 1997. novembre 2001. L’Italiana in Algeri Savona, Opera Giocosa, novembre 2013 (nuovo allestimento) Savona, Don Giovanni Napoli, Teatro San Carlo, luglio 2011 Modena, Teatro Pavarotti, La traviata Opera Giocosa, Don Giovanni Vicenza, 2008 Carmen marzo 2017 ottobre 1994. Spoleto, Osimo, Teatro Teatro Olimpico, Notte a Venezia Fano, Teatro della Padova, Teatro Sperimentale, La Nuova Fenice, giugno 2005. Maria Stuarda Trieste,Teatro Verdi, Fortuna, gennaio 2014 Don Giovanni Teatro Verdi settembre 1997. maggio 2002. luglio 2011 Catania, Teatro Bellini, Padova, Catania,Teatro Bellini, maggio 1999. Savona, L’elisir d’amore 2009 Maria Stuarda ottobre 2017 Teatro Verdi, Opera Giocosa, Tokio – Kyoto – Opera Royal de maggio 1998. ottobre 2002. Ebetsu, Carmen Wallonie di Liegi, Rovigo, novembre 2005 Teatro di Messina, La Plata, Teatro Argentino maggio 2014 Le trouvère Teatro Sociale, I tre mariti 2009 novembre 2011 novembre 1994. Martina Franca, Festival Gli inganni della Il mondo La Cenerentola Internazionale della somiglianza della luna L’Italiana in Algeri Opera Giocosa di Savona Rigoletto Valle d’Itria, Pesaro, Opera de Fribourg, L’Elisir d’Amore Bologna, Teatro Sociale di Rovigo, Bari, Fondazione Palermo, luglio 1998. , dicembre 2005. Teatro Comunale, luglio 2014 Teatro Massimo, Opera di Montpellier, agosto 2002. Opera de Nice, Teatro Petruzzelli, maggio 2012 marzo 1995. marzo 2000. marzo 2006. 2009 Carmen Opera de Reims, Le preziose Tosca Roma, settembre 2006. ridicole Padova, Teatro dell’Opera, PRODUZIONI PER LE SCUOLE Novara, Teatro Verdi, luglio 2003. Maria Stuarda Teatro Coccia, settembre 1998. Opera di Roma, settembre 1995. Prova di marzo 2006. Teatro Comunale Teatro Massimo di Teatro Pavarotti di Conservatorio Venezze L’eroismo ridicolo un’opera seria di Bologna, Palermo per le scuole Modena per le scuole di Rovigo per le scuole Il trovatore Maiolati Spontini, Festival Internazionale Il piccolo in collaborazione con il Savona, Teatro Spontini, del Gargano, spazzacamino Conservatorio Martini L’arca di Noè Racconto FP va alla guerra Opera Giocosa, dicembre 1998. settembre 2003. Napoli, di Bologna novembre 1994 di Natale di Francesco Provenzale ottobre 1995. Teatro San Carlo, aprile dicembre 1995 novembre 2002, Dortmund Theater, Bastiana e 2006. La cambiale di Suor Angelica prima esecuzione di G. Puccini settembre 2000. Malta, Teatro Manoel, Bastiano matrimonio Pollicino assoluta; Ravenna, maggio 1997 febbraio 1999. Vicenza, Norma settembre 1994 Teatro Alighieri, Fuga dalla Cucina Il matrimonio Teatro Olimpico, Opera de Marseille, novembre 1998 L’occasione dicembre 2003 Regia scene e costumi segreto Nina ossia la pazza giugno 2004. settembre 2006. fa il ladro Cenerentola.com e laboratori per le scuole Cagliari, per amore La Famosa Invasione settembre 1995 Palermo, marzo 2011 Teatro Lirico, Caserta, Festival, Lucia di degli Orsi in Sicilia giugno 1996. giugno 1999. Lammermoor Bergamo, Il Signor Il Barbiere di Marco Biscarini Tokio, Teatro Donizetti, Bruschino di Siviglia prima esecuzione assoluta, La bohème New National Theater, ottobre 2006. settembre 1996 Bari, ottobre 2014 2007 Dordrecht, Padova, settembre 2004. di seta Cappuccetto Rosso Belcanto Festival, Teatro Verdi, ucia di L settembre 1997 di Carlo Boccadoro agosto 1996. ottobre 1999. L’elisir d’amore Lammermoor prima esecuzione Lisbona, Bergamo, Il barbiere di assoluta, dicembre 2010 Lucia di L’elisir d’amore Teatro Sao Carlos, Teatro Donizetti, Siviglia ammermoor Santa Cruz de Tenerife, ottobre 2004 ottobre 2006. Oliver Twist L (G. Paisiello) Savona, novembre 2000. di Cristian Carrara settembre 1999 Opera Giocosa, Reggio Emilia, Maria Stuarda Anna Bolena prima esecuzione ottobre 1996. Teatro Valli, Las Palmas, Tokio, L’equivoco assoluta, dicembre 2012 Padova, febbraio 2001. Teatro Comunale, gennaio 2007. stravagante Teatro Verdi, marzo 2005- settembre 2001 SPETTACOLI DI MUSICA E PROSA ATTIVITÀ DIDATTICA

Pensieri Bellini e la Polledra Ardente Accademia Verdiana Cattedra di Arte Scenica Accademia Harmonica Bologna, (l’avvelenamento di ) di Carlo Bergonzi, Busseto, Modena, Conservatorio Vecchi Modena, 2006-2007 Rassegna Bologna Sogna, di Francesco Esposito Gennaio-Febbraio-Marzo 1994 2004-2005 luglio 1995, con la collaborazione del Cattedra di Arte Scenica in collaborazione con la Museo Vincenzo Bellini di Catania, Accademia La Nuova Arca Cattedra di Arte Scenica Conservatorio A, Buzzolla, Scuola della Comunità Agrigento, 2002 Torino, Novembre - Dicembre Reggio Emilia, Istituto Musicale Adria (RO) 2007-2013 Europea di Recitazione. Festival di Monte Sant’Angelo, 2004 1994 Peri, 2004-2005 Università di Lettere Diari Alcesti Accademia La Nuova Arca Accademia dell’Università di Showa DAMS - Roma, Bologna, (di Euripide) Torino, Marzo - Aprile - Maggio, (Giappone), Settembre 2004 Lezione sul tema luglio 1996 Festival di Monte Sant’Angelo, Giugno 1995 “Il marketing all’opera” luglio 2012 a favore 2004. Università di Lettere 2010 dei terremotati dell’Emila Accademia della Comunità Europea Città di Messina Notte di aprile Modena, Ottobre - Novembre Intervento sul tema: Teatro x Tutti Pensieri musica e parole Accademia Harmonica, 1995 “L’eros nel melodramma”, Corso di Teatro per Principianti (saggio finale del corso Modena 2005 novembre 2004 Bologna, 2012-2013 di formazione professionale) Accademia del Festival della Valle Brescia 1996 La Divina Commedia d’Itria, Martina Franca, Cattedra di Arte Scenica Cattedra di Arte Scenica Palermo 1996 Rovigo, 2015-2016 1997 Reggio Emilia, Istituto Musicale Conservatorio Venezze, Rovigo Busseto 1999 Regia scene e costumi Peri, 2004-2005 2013-2016 Vico del Gargano 2003 canto V - Inferno Cattedra di Arte Scenica Pietra di Montecorvino 2003 canto II - Purgatorio Trento, Conservatorio Accademia Harmonica Accademia di Belle Arti Modena 2003 canto X - Paradiso 1998 - 1999 Modena, 2005-2006 di Bologna, corso di regia in Monte Sant’Angelo 2004 scenografia del melodramma, Modena, 2012 Bataclan Accademia della Comunità Europea Cattedra di Arte Scenica 2013-2014 Rovigo, 2015 Busseto, 1999 - 2000 Reggio Emilia, Istituto Musicale Un martirio Spettacolo in memoria delle vittime Peri, 2005-2006 Teatro San Pedro, San Paulo, Bologna 1998 e 1999, degli attentati di Parigi 2015 Accademia Filarmonica Brasile. Master di arte scenica. Rassegna Bologna Sogna. Bologna, 1999 - 2000 Cattedra di Arte Scenica 2015 OTTO Reggio Emilia, Istituto Musicale Lady Psiche Zenobia Bologna, 2017 Cattedra di Arte Scenica Peri, 2006-2007 Bologna, 1999 Modena, Conservatorio Vecchi, Bologna, 2000 1999- 2004

Meed Cattedra di Arte Scenica (da Jean Cocteau) Reggio Emilia, Istituto Musicale Accademia Harmonica, Peri, 2003/04 Modena 2003 Accademia Harmonica Modena, Teatro Comunale, 2002

Accademia d’Arte Lirica di Osimo, Accademia Internazionale Osimo, 2002 per lo Studio del Canto e dell’Arte Scenica Uno spettacolo di Francesco Esposito in collaborazione con Mauro Tinti Accademia della Comunità Europea, Vico Del Gargano, el panorama generale della Ganassi, Roberto De Candia, Marzo-Giugno 2003 N formazione musicale si Michele Pertusi e tanti altri che nota una evidente carenza di hanno creduto nel progetto e Accademia dell’Università proposte che sappiano abbinare hanno voulto prendervi parte. di Showa (Giappone), la preparazione più strettamente Già un terzo dei nostri allievi è Quell’impossibile, assurdo, intrigante Febbraio 2003 vocale a un quadro più articolato entrato a far parte del mondo sentimento chiamato... di lavoro sul “cantante” nella professionale del teatro; altri Testi di Sibilla Aleramo Regina di Luanto Accademia Harmonica sua completezza. Per colmare si preparano a farlo dopo la Herman Hesse Modena, 2003-2004 questo vuoto Francesco Esposito tournè che li ha visti protagonisti dà vita, nel 2000, ad Accademia in Giappone; molti si fanno

con Marina Bernardi Accademia dell’Università Harmonica, un’Accademia comunque notare alle audizioni Valeria Billi Giovanna Bonfreschi Marilena Carrozza di Showa (Giappone) di Canto e Arte Scenica che per preparazione e impegno. Luciana Corato Anna Del Vento Dora Di Natale Marzo 2004 si avvale del contributo di La nostra missione è di coltivare Annarita Marchi Giancarla Melis Simona Nanni prestigiosi docenti quali Patrizia la loro speranza perchè crediamo Antonella Orlandi Margherita Ventaglio

Vienna Camerota (violino) Accademia Harmonica Ciofi, Luciana D’Intino, Sonia in loro. Federico Corrado (flauto) Marco Soprana (oboe) Modena, 2004-2005

8 - 9 luglio 2012 h.21.15 Chiostro di Santa Cristina, via del Piombo 5, Bologna

Ingresso ad offerta libera L’incasso sarà completamente devoluto a favore delle città emiliane terremotate. Recita speciale il 10 luglio nella tendopoli allestita a San Felice sul Panaro. L’opera a 360 gradi

Opera360° è un progetto di Francesco Esposito nato dalla necessità di continuare ad investire nel teatro anche in un periodo di crisi.

Opera360° propone soluzioni per economizzare pur mantenendo alta la qualità. PRODUZIONI

Opera360° si prende carico di una produzione in tutti i suoi aspetti, non solo artistici ma anche tecnici e commerciali.

Opera360° significa cercare i contatti con altri teatri per co-produrre, trovare i fornitori col migliore rapporto qualità-prezzo, progettare l’immagine grafica del “prodotto-opera”, gestirne il sito e la comunicazione sui social network, puntare sui giovani come nuova risorsa.

Opera360° non è solo un’offerta “all-inclusive” ma è il manifesto di chi crede ancora che il teatro lirico non debba morire e che è possibile, con creatività e professionalità, ottimizzare le risorse per mantenere in vita questa nostra grande tradizione. OPERA 360 ANNA BOLENA

Regia e costumi Francesco Esposito Scene Italo Grassi Teatro Bergamo, Teatro Donizetti di Bergamo Tokio, New National Theatre Interpreti principali Dimitra Theodossiou, Nidia Palacios, Riccardo Zanellato

Brevi note di regia “Nan bullen!” puttana dagli diventa pubblico e personaggio occhi sporgenti! così veniva allo stesso tempo, un finto chiamata Anna Bolena da processo come finto è stato gran parte del popolo che la quello di Caterina. disprezzava (o forse ne era solo Intorno solo metallo, invidioso) e non la riconosceva ferro, idea di forza e di come regina. supremazia, qual- “La finta regina”, capace di cosa già pronto ad sedurre un Re dedito spesso eseguire un destino solo ai propri piaceri al proprio già scritto. egoismo. In questa cornice si Tutto sembra finto, precario, di muovono i perso- certo esiste solo l’immensa for- naggi ben consci e za di Enrico VIII la delicatezza consapevoli del loro di Anna e la capacità seduttiva destino ma pronti di Giovanna quasi spaventata a trasformare la loro da ciò che le sta per accadere. fine in un martirio che Un’aula di tribunale dove si ri- li renderà immortali. propongono alcune tappe della storia d’amore di Anna con Enrico e della loro vita privata, delle loro paure e dei loro desi- deri dove un gruppo di giurati CARMEN/1

Regia Francesco Esposito Costumi Alberta Ferretti Scene Italo Grassi Teatro Roma, Teatro dell’Opera, inaugurazione di Caracalla Interpreti principali Sonia Ganassi, Ildebrando D’Arcangelo, Mario Malagnini

Brevi note di regia Lo spazio scenico propone un’a- questa storia dove la sensualità re, di essere, di apparire, quasi temporalità come mezzo tra semi- “animalesca” di Carmen occupa come se fosse alla ricerca di una stage e stage vero e proprio. Io un piano importante, dove la “forsennata” vendetta, con istinti sono convinto che per un discorso ricerca della libertà diventa utopia incontrollabili ma anche decisa- semistage fosse importante colle- e “scivola” (ecco anche il perchè mente metodica e disciplinata. gare l’orchestra al palcoscenico e della pedana inclinata) lentamente Josè invece è il toro intontito da questo è stato fatto. Credo impor- in una tragedia annunciata. matare, l’uomo che distrugge la tante anche l’intenzione di estrarre Carmen la immagino come un sua vita come accecato dalla “mu- totalmente la “Carmen” dal con- “matador” convinto di essere al leta rossa”. testo tradizionale fatto di elementi centro dell’attenzione della platea folcloristici messi lì per caso o per (ecco anche il perchè delle scale forza per offrire l’atemporalità di per il coro) desideroso di mostra- CARMEN/2

Regia Francesco Esposito Scene Italo Grassi Costumi Alberta Ferretti Teatro Messina, Teatro Vittorio Emanuele Interpreti principali Giuseppina Piunti

Brevi note di regia Al di là di ogni convinzione, una diversa maniera di esprimere una tragedia annunciata. “Carmen” è una creazione lette- l’attualità grazie ad un testo im- Carmen, “matador” al centro raria e musicale eminentemente portante e ad una musica meravi- dell’arena. francese, romantica nell’essenza, gliosamente evocativa. Carmen la immagino come un forzatamente spagnola, poiché sul Un’opera profondamente mo- “matador” convinto di essere al finire dell’Ottocento la Spagna era derna che non necessariamente centro dell’attenzione della platea, l’unico luogo d’Europa dove pote- deve essere connotata nel tempo e desiderosa di mostrare, di essere, va essere ambientata, il profondo e nello spazio definiti, un’opera in di apparire, quasi come se fosse affascinante sud, dove la passione sintonia con il carattere “speciale e alla ricerca di una “forsennata” e l’irrazionalità avevano ancora il rivoluzionario” della protagonista vendetta, con istinti incontrollabi- diritto di esistere. Curiosamente, è femminile. li ma anche decisamente metodica solo con il passare del tempo che il La proposta scenica, non descri- e disciplinata. mito di Carmen diventerà un vero vendo in modo naturalistico gli Josè invece è il toro intontito da mito spagnolo ed insieme simbolo spazi, suggerisce l’atemporalità matare, l’uomo che distrugge riconosciuto della donna moderna necessaria nella quale calare il la sua vita come accecato dalla e della sua ansia di liberazione. mito di Carmen. La sensualità “muleta rossa” o abbagliato da Ritengo Carmen un passaggio “animalesca” di questa donna, un carattere nuovo di una donna importante nella mia esperienza di occupa un piano importante, dove speciale. regista e costumista. la ricerca della libertà diventa Con Carmen vorrei proporre utopia e “scivola” lentamente in FAUST

Regia e costumi Francesco Esposito Scene Francesco Esposito Teatro Catania, Teatro Massimo Bellini Interpreti principali Alexia Volgaridou, Alexander Vinogradou, Robert Nagy

Brevi note di regia E’ un’impresa mettere in scena storia, fulgido e sinistro peccatore. qualsiasi creatura umana dinanzi il risultato di una grande opera Marguerite e Mefistofele hanno, a non pochi episodi della sua esi- letteraria come quella goethiana e tutto sommato, una dimensione stenza. Mefistofele, allora, più che sicuramente la musica è un canale drammatica più concreta, financo il diavolo è una frammentazione di trasmissione privilegiato: musica più “terrena” sebbene la prima del suo essere, lo sdoppiamento del e drammaturgia, perciò preferisco sarà assunta dagli angeli, alla fine, suo “io”. Perciò Faust fa l’amore chiamarlo teatro musicale e non e l’altro sia il cinico, irresistibile con Marguerite non prima che sia opera lirica. Nel mio Gounod la “subalterno” del demonio. Faust, Mefistofele a farlo….. differenza è in manicomio. Da qui per contro, si configura più come ….. un transfer di rovine di rovina un biancore sinistro che sembra “un’idea” di esistenza, ma come che per un momento sembra ram- odorare di Woyzeck e Wozzeck, da tradurlo scenicamente? mentare Dorian Gray…. qui prende dunque a consumarsi Faust è un uomo che rivede i suoi il crepuscolo dell’esistenza di uno trascorsi di vita che non accetta e dei più grandi tracotanti della tenta di modificare, come farebbe IL BARBIERE DI SIVIGLIA di Paisiello Regia e costumi Francesco Esposito Scene Tommaso Lagattolla Teatro Bari, Teatro Petruzzelli Interpreti principali Costantino Finucci, Manuela Bisceglie

Brevi note di regia Affrontare la regia di uno spet- che hanno agito, come ricorda secoli scorsi dove poter trovare tacolo è per me un importante nell’introduzione forse le radici della nostra cultura impegno sul piano artistico ed dello spartito, anche sulla realtà e del nostro pensiero. estetico, ma anche e, soprattutto, teatrale, offuscando la purezza di E’ proprio questo desiderio della dal punto di vista sociale, poiché una partitura limpida e netta, con ricreazione artistica a mettere nel reputo fondamentale “regalare” incrostazioni di “dubbio gusto”. ritmo, nell’invenzione, nello stile, al pubblico momenti “fantastici”, Credo sia importante, nella lettura una diversità e una maggiore vo- attimi di gioia e di riflessione, di un’ opera, tenere in considera- glia di vivere e di slancio vitale. capaci di stimolarlo nelle diverse zione quelle che erano le esigenze, In questa direzione si indirizzerà direzioni: quella visiva, quella i desideri, le aspirazioni sociali il nostro lavoro che tenderà ad intellettiva e quella emozionale. ed i sogni del pubblico del secolo essere vicino ad una concezione di Ed è pure un modo di raccontare scorso, catapultandole all’interno “teatro moderno” pur rimanendo me stesso. della nostra società che, cultural- fedeli alla tradizione ed a quelle Scegliere di fare il regista, infatti, mente ed economicamente ben che sono le “indicazioni” di Pai- vuole dire estrapolare un modo di differente da quella del 19° secolo, siello. Svolgeremo inoltre insieme essere-forse anche egocentrico-, può tuttavia trovare, all’interno un lavoro sull’interiorizzazione e delle sensazioni, delle idee, appro- de “Il Barbiere di Siviglia”, il de- sull’interpretazione del personag- fittando di tutti i mezzi che l’arte siderio di riflessione e di ulteriore gio, una ricerca sulla sua gestua- ci offre e avvalendosi di interme- discussione. lità legata al momento musicale diari quali l’attore, il cantante, il Non vorrei, ed ahimè forse è uto- (sebbene Paisiello sia scarsamente direttore, lo scenografo, ecc... pia, che la funzione dello spettaco- interessato alla psiche dei suoi Per dirla con Strehler “... il feno- lo in genere, si limitasse esclusiva- commedianti) tale da caratteriz- meno teatrale da uomo fra, con, mente al godimento degli occhi e zare l’artista con i mille volti che per uomini. delle orecchie e sarei felice se nel i personaggi del teatro comico L’aver scelto questa edizione pubblico nascesse il desiderio di incarnano per un felice commiato critica de: “Il Barbiere di Siviglia”, schierarsi ora per uno ora per un da una soggettività consapevole. mi induce inevitabilmente, ed altro personaggio identificandosi aggiungo fortunatamente, ad una in qualche loro sfumatura per vi- lettura che elimina- o che per lo vere così in prima persona la storia meno si sforza di eliminare- le di questa commedia vagando con tante distorsioni interpretative la mente sulle ali della musica, nei IL FILOSOFO DI CAMPAGNA

Regia e costumi Francesco Esposito Scene Monica Sereni Teatro A.S.L.I.C.O. Milano, Palazzo del Senato Interpreti principali Alessandro Patalini, Marina Fratarcangeli, Matteo Peirone

Brevi note di regia ...La scena rappresenta un carillon di porcellana che, aperto da Arlecchino, dà il la ad una storia dove i person- aggi si muovono con la delicatezza di statuine di Capodimonte. Un piccolo girevole diviso in tre par- ti cita, descrivendolo con armonia, il luogo ove si svilupperà l’azione. Nessun fronzolo nella recitazione, ma un’attenta analisi del testo e della musica... IL MONDO DELLA LUNA

Regia e costumi Francesco Esposito Scene Italo Grassi Teatro Opéra de Nice, Opéra de Fribourg Interpreti principali

Brevi note di regia “…che travagliosa era la mia vita: trionferanno. imprigionarli delicatamente nella ed è né cangia stile, oh mia diletta Dalla burla di Eclittico o dallo loro storia fino a porli al centro luna.” sfascio dell’universo di Buonafede, del proprio destino. I vetri specchianti cangiano colore esce pur sempre un mondo nuovo, L’immagine di se stessi specchiata in un mondo notturno e a volte non facile da conquistare, l’unico all’infinito accresce quel desiderio tenebroso, in cui il reale si confon- possibile per l’uomo moderno: un di ricerca di soluzioni migliori, de con l’immaginifico. uomo che deve accettare l’incer- per una vita diversa, indicando Un’apertura al centro della scena tezza come condizione senza farne così qualsiasi via di scampo alla lascia la possibilità al cielo, alle un dramma, una leggerezza che ai tragedia. stelle e alla fantasia di penetrare nostri giorni sarebbe auspicabile. La realtà ha ormai i connotati profondamente nella vita dei Accanto alla realtà “cruenta e della fantasia e tutta l’opera ne é nostri personaggi desiderosi di materiale” dell’individuo scorre un pervasa riflettendosi e riverberan- “bagnarsi nel mare delle scienze”. mondo parallelo - quasi una terza dosi in ogni suo aspetto. La vicenda di Buonafede fa traspa- dimensione - quello della luna e L’intera opera é mirabilmente rire quella natura umana che sca- del soprannaturale che sembra costruita da Haydn e Goldoni in tena ogni passione per un mondo avvolgere e condurre al proprio questo modo, non in una contrap- lontano - la luna - irraggiungibile destino i singoli personaggi. posizione schematica, ma in una e forse per questo così desiderata. Figure indistinte, presenze nasco- visione totale che si rifrange in Luna, sinonimo di innamorati. ste, volti noti che compaiono e mille immagini particolari, tutte E la luna fa da sfondo all’amore si dileguano da ogni parte in un presentate per dare un’ unica, dei nostri personaggi, “luccicante” gioco ambiguo che trascina alla complessa, allegra concezione rappresentazione della accettazio- leggerezza. della vita intesa come terreno su ne della dimensione conflittuale In una scena senza tempo, luogo cui tutte le forze si incontrano per padre-figlie, colma di spiragli al di là della storia, dai contorni non scontrarsi. attraverso i quali si intravedono imprecisi ed infiniti come uno valori costruttivi che, seppur specchio, lo spazio si stringe precari e difficili, esisteranno e intorno ai personaggi quasi ad IL PICCOLO SPAZZACAMINO

Regia Francesco Esposito Scene Nicola Rubertelli Costumi Giusi Giustino Teatro Napoli, Teatro San Carlo - Auditorium RAI

Brevi note di regia La lettura dell’opera focalizza la sua attenzione sul ben noto dis- tacco tra il mondo degli adulti ed il mondo dei bambini. Un distacco sottolineato dalla scenografia che delimita l’universo dei giochi e della fantasia dei bambini, da quello disincantato e pragmatico degli adulti. Non mancano i tentativi di intru- sione da parte dei “grandi” per im- porre la propria morale ricorrendo anche a mezzi repressivi: è dall’ incontro - scontro tra queste due dimensioni che trionferà l’ autenticità di un modo di essere, quello fanciullesco, sulla mentalità inibita e le abitudini spesso finte e goffe degli adulti. Un teatro di figura in cui gli oggetti si trasformano in simboli così come la mente di un fanciullo è capace di utilizzare l’oggetto attribuendogli svariati significa- ti: il camino che diventa slitta, l’armadio che è anche la porta attraverso la quale si può giungere in un mondo migliore, la sedia che diventa cavallo e così via. Un teatro, infine, che stimoli e ri- svegli gli entusiasmi e la semplicità di quel mondo “volutamente” na- scosto nell’ inconscio degli adulti: la propria infanzia. IL SIGNOR BRUSCHINO

Regia e costumi Francesco Esposito Scene Emenuele Luzzati Teatro Bologna, Teatro Comunale Interpreti principali Domenico Colaianni, Maurizio Leoni

Brevi note di regia ...Come in una favola, la scena si compone poco alla volta, i personaggi prendono vita delicata- mente come usciti da un libro di Emanuele Luzzati... L’ANGELO E L’AURA

Regia Francesco Esposito Scene e costumi Giorgio Ricchelli Teatro Venezia, Teatro La Fenice Interpreti principali Allievi del laboratorio della Facoltà di Architettura

Brevi note di regia ...Una storia non-storia, un rac- conto senza nè capo nè coda, dove appaiono improvvisi personaggi ben caratterizzati nel testo e nella musica.... L’OCCASIONE FA IL LADRO

Regia e costumi Francesco Esposito Scene Teatro Comunale di Bologna Teatro Bologna, Teatro Comunale Interpreti principali Allievi del laboratorio del Conservatorio G.B. Martini

Brevi note di regia …..oltre al sorriso credo che io, adesso, al posto loro? ” Non ho dell’autore e una musica che sap- quest’opera possa indurre ad al- voluto cambiare l’ambientazione, pia procurare emozioni, indipen- cune riflessioni. Da regista, vorrei non ne vedo la necessità e il senso. dentemente da quando sia stata riuscire a calare lo spettatore nei Qualsiasi opera può essere attuale scritta, non ha tempo……. panni dei diversi personaggi, vor- laddove ci si sforzi di adottare il rei portarlo a pensare: “ Cosa farei, punto di vista dei personaggi e LE FARSE

Regia e costumi Francesco Esposito Scene Francesco Esposito Teatro Pesaro, Rossini Opera Festival Interpreti principali Mariola Cantarero, Marco Di Felice

Brevi note di regia ...Le cornici vuote si muovono sulla scena dando vita a vari qua- dri dai quali entrano ed escono i personaggi di queste farse... L’ELISIR D’AMORE

Regia e costumi Francesco Esposito Scene Tommaso Lagattolla Teatro Bari, Teatro Petruzzelli Interpreti principali Roberta Canzian, Erwin Schrott, Luca Salsi

Brevi note di regia La storia di quest’opera è all’ap- da quelle dei campi; il truffatore Mi è venuta in mente una canzone parenza semplice e spesso, a mio Dulcamara è trattato come un bellissima del compianto Fabrizio avviso, questo modo di pensarla personaggio positivo e tra tutti i Da Andrè: “La canzone dell’amore trae in inganno i realizzatori (in- personaggi non compare mai un perduto” e naturalmente ho fatto tendo direttore, regista, scenografo “cattivo” (Bartolo della situazione paragoni tra le due protagoniste: e costumista) e gli interpreti stessi. per spiegarmi meglio); l’amore Adina e quella della canzone e mi In realtà, a ben guardare, la narra- di Adina verso Nemorino non sono sorti tanti dubbi…. zione assume tinte dichiaratamen- è ostacolato da interventi di un te antirealiste: contadini afflitti malvagio, ma dal carattere stesso da fatiche d’amore piuttosto che della protagonista femminile. L’ITALIANA IN ALGERI

Regia e costumi Francesco Esposito Scene Nicola Rubertelli Teatro Bologna, Teatro Comunale Interpreti principali Marianna Pizzolato, Michele Pertusi, Yijie Shi, Paolo Bordogna Sito www.italianainalgeri.com

Brevi note di regia Bisogna riuscire a creare uno stato possibile, coinvolgendo i cantanti capacità di impatto sulla platea. emotivo percepibile, del quale il in un’azione drammaturgia di Senza dimenticare l’impianto pubblico possa fruire senza sforzo. qualche effetto. Non dico nulla di scenico di Nicola Rubertelli, che E questo non dipende dal contesto nuovo, in fondo: mi rifaccio solo è bellissimo. Il resto lo fa Rossini: ambientale, ossia dalla cornice, ma all’eterna formula del teatro. La basti pensare al finale del 1° atto, dalla capacità di saper raccontare semplicità di una trama vivace e superlativo… una storia nel modo più semplice ricca di colpi di scena aumenta la LUCIA DI LAMMERMOOR

Regia e costumi Francesco Esposito Scene Italo Grassi Teatro Bergamo, Teatro Donizetti Tokio, New National Theatre Interpreti principali Desiree Rancatore

Brevi note di regia L’immensità di un mondo bianco prospettiva attraverso cui tutto si cipio formale della tragedia greca e nero, di un cielo plumbeo, dove legge. euripidea, il preludio introduce le “macchie” di colore rappresen- Una follia che oltre a determinare alle atmosfere, alle sensazioni che tano un senso di fine, due grandi una morte reale, fisica, di Edgardo permeano il dramma dei prota- fogli bianchi, due lettere che e di Lucia, liberandoli dalla soffe- gonisti. cambiano il destino di Lucia e di renza e proiettandoli verso l’amore Non interessa dar corpo alla chi le sta accanto. eterno, si trasforma in punizione Scozia di fine ‘500, i pochissimi Una gestualità lenta ed esasperata, per quanti restano, i quali conti- elementi in scena sottolineano la un’ atmosfera cupa, il nueranno a vivere assillati dai sensi solitudine cui sono condannati i presagio di morte di colpa come naufraghi senza diversi personaggi ed il senso di entro il quale possibilità di salvezza in questo fine che aleggia su tutta l’opera. vivrà l’amore immenso mare di malinconia. di Lucia, la Richiamando un importante prin- mancanza di colore, atti- mi astratti, immagini surreali, che nel loro gioco di incastro e di distacco sottolineano la solitudine, il di- sagio e la precarietà di un mondo destinato alla fine. In questa cornice il personaggio è colto nella sua individualità, perso nella ricerca di una sua identità in compagnia solo della propria soli- tudine, fino ad esserne inghiottito. Il mondo trasfigurato da uno struggente sentimento di nostal- gia. Delicatamente entra in primo piano l’essere umano mentre il paesaggio si fa commento, spec- chio dei pensieri dell’ uomo che si interroga sulla propria esistenza, sui propri destini, sulla propria arroganza chiudendo la bocca alla propria coscienza. La follia, situazione dominante che Donizetti cerca in tutto, non solo come parte della prima donna ma anche come tema da parodiare, come risoluzione di situazioni, caratterizzazioni di un personaggio, centro del dramma, MACBETH

Regia e costumi Francesco Esposito Scene Italo Grassi Teatro Martina Franca, Festival Internazionale della Valle d’Itria Interpreti principali Iano Tamar, Evgenij Dermendiev, Andrea Papi

Brevi note di regia Il nero di un mondo oscuro e te- come condizione. negando così qualsiasi via di scam- nebroso, in cui il reale si confonde Accanto alla realtà cruenta e po alla tragedia. La realtà ha ormai con l’immaginazione, e il rosso materiale dell’individuo, scorre un i connotati dell’incubo e tutta sanguinoso di combattimenti mondo parallelo, quasi una terza l’opera ne é pervasa riflettendosi e desiderosi di “bagnarsi in fuman- dimensione, quello delle streghe riverberandosi in ogni suo aspetto. ti ferite”, tingono la vicenda di e del soprannaturale che sembra “ Fair is foul, and foul is fair “ - Macbeth: disegno malefico della avvolgere e condurre al proprio per citare lo stesso Shakespeare - é natura umana in cui si scatena con destino i singoli personaggi. Figu- forse l’emblema del Macbeth. violenza ogni passione. re indistinte, presenze nascoste che Tutta l’opera é mirabilmente Questa lucida rappresentazione compaiono e si dileguano da ogni costruita in questo modo, non in del male e l’accettazione della di- parte in un gioco ambiguo ed una contrapposizione schematica, mensione conflittuale del mondo, angoscioso che trascina al male. ma in una visione totale che si aprono però uno spiraglio attra- In una scena atemporale, luogo rifrange in mille immagini par- verso il quale si intravedono valori al di là della storia, dai contorni ticolari, tutte presentate per dare costruttivi che, seppur precari e imprecisi, incompiuto ma già in un’ unica, complessa, lacerante difficili, esisteranno. disfacimento come antichi ruderi, concezione che é quella della vita Dallo sfascio dell’universo di Mac- lo spazio si stringe intorno ai intesa come terreno su cui tutte le beth esce pur sempre un mondo personaggi quasi ad imprigionarli forze si scontrano. nuovo, non facile, da conquistare fino a porli difronte al proprio giorno per giorno, l’unico possibi- male. L’immagine di se stessi le per l’uomo moderno: un uomo specchiata all’infinito accresce quel che deve accettare l’incertezza senso di tormento e di impotenza, MARIA STUARDA

Regia e costumi Francesco Esposito Scene Italo Grassi Teatro Bergamo, Teatro Donizetti - Roma, Teatro dell’Opera - Liegi, Opéra de Wallonie - Marseille, Opéra - Catania, Teatro Massimo Bellini - Modena, Teatro Pavarotti Las Palmas, Opéra Interpreti principali Mariella Devia, Patrizia Ciofi, Celso Abelo, Riccardo Zanellato

Brevi note di regia “Non sgridarmi, compiangi rileggendo e ascoltando con atten- Da quest’incontro ne escono piuttosto!” Queste sono le parole zione, sia Schiller sia in Donizetti entrambe sconfitte; comunque le con le quali Elisabetta si rivolge a mi sono reso conto che, nonostan- si guardi, in campo ci sono due Roberto Dudley, conte di Leicester te fossero la pièce teatrale e l’opera, regine parenti che, senza cono- (che lei stessa aveva elevato ad alto intitolate ad una donna, in esse scersi, si trovano coinvolte in uno rango per farne il suo favorito) e le donne sono poco presenti. Le scontro di interessi e coscienze, poi continua: “ non posso inter- due rivali che sono una l’ossessio- divise dalla religione, divenuta rogare il cuore che avrebbe fatto ne dell’altra, s’incontrano in un strumento di potere e utile anche a un’altra scelta. Invidio le donne solo dialogo e tutto il resto era risolvere problemi di discendenza. che possono innalzare l’uomo soprattutto affidato ai personaggi A renderle ancora più teatrali sono che amano. A me non è toccata maschili che dialogano con una due caratteri da prime-donne con la fortuna di porre la corona in sola di esse. energia maschile, complicati da capo a quello che mi è più caro. La Stuart invece poté donare la mano per amore; tutto poté permettersi e vuotare il calice ricolmo di piacere. Non si è curata del giudizio altrui. Ha avuto vita facile e non ha mai piegato il collo sotto il giogo come me. Potevo anch’io pretendere per me i piaceri della vita, le gioie della terra, ma anteposi i doveri al tro- no. Eppure fu lei a conquistare gli amanti, perché badò soltanto ad essere donna, e vecchi e giovani le fanno la corte. Cercano il piacere, fanno vita leggera, non stimano ciò che dovrebbero adorare. Non ringiovanì persino Talbot, quando parlò della bellezza di lei? Ma è davvero così bella? Quante volte ho sentito esaltare il suo fantasma! contraddizioni che ne fanno spesso partito. Mi sarebbe piaciuto moltis- rivalità nelle loro maestà, ma comun- Vorrei saper se ci posso credere. I girare le parti su se stesse, perché simo imporre alle due rivali presenze que modernamente disincantate nel dipinti lusingano, le descrizioni la “santa”, benedetta dal Pontefice, insistentemente simultanee: mentre rapporto con il loro uomo in comu- mentono, soltanto degli occhi miei che s’avvia radiosa al patibolo, cela una regina recita, l’altra si materia- ne, il buffonesco Leicester. potrei fidarmi.” (motivo principa- un passato colpevole di maliarda lizza come un’ombra ossessiva e im- Una sintesi dunque dell’universo le del loro incontro alla scena della assassina di mariti, mentre la “regina passibile, ma mi rendo conto che per femminile che può essere ancora caccia). vergine” è votata alla solitudine da un una cantante poteva essere un grande attuale? Il difficile rapporto tra le Ho trovato importanti queste ruolo ancora inconsueto per una don- dispendio di energie e che alla fine donne e il potere non è stato risolto parole di Schiller per definire la na, tormentata dall’insoddisfazione il canto poteva risentirne. Dovremo all’epoca delle due regine e non lo lettura che ho cercato di dare al sessuale e dal giudizio dell’opinione perciò, nella nostra interpretazione, è tutt’oggi, al società non è ancora nostro spettacolo, dove la sceno- pubblica. vedere noi stessi un fantasma che non organizzata affinché le donne possano grafia rappresenta una sorta di Ho cercato di sorvolare sui problemi c’è e soprattutto far sentire al pubbli- avere potere, perché non lo prevede. gabbia all’interno della quale le d’epoca, del XVI secolo ho lasciato co una presenza continua e costante Proviamo a dimostrare il contrario. due “belve” o regine, si sfiorano le citazioni ai costumi ignorando le dell’una o dell’altra. spesso ma s’incontrano una volta sembianze storiche e, trascurando le Questa parte di lettura dovrebbe sola per azzannarsi. costrizioni realistiche, senza prender servire ad evidenziare l’incubo della E’ la storia delle due regine, ma ORFEO ED EURIDICE

Regia e costumi Francesco Esposito Scene Francesco Esposito Teatro Catania, Teatro Massimo Bellini Interpreti principali Nidia Palacios, Maria Josè Lo Monaco, V. Esposito S. Peruzzo

Brevi note di regia Scrivere le “brevi note di regia” in questi due mesi di studio è per in questo sogno ho fatto entrare è uno di quei momenti che io, me assai complesso e complicato. Orfeo. come altri miei colleghi registi, L’idea di partenza ha viaggiato per Il mito di Orfeo appartiene a sto- cerchiamo di evitare fino in fondo giorni su due binari: può essere rie realmente accadute in tempi, pur sapendo che è una strada sen- credibile quanto accade nella mondi e spazi diversi da quelli za via d’uscita; le “brevi………” storia o vuole essere creduto? attuali – affermano alcuni studiosi sono un atto di rispetto e sono Ho sempre sognato di poter – e tuttavia non meno reali. importanti per chi come voi, ha entrare nel mondo dell’aldilà e Il problema che si presenta è cosa scelto di essere a teatro questa sera. ritornare alla realtà accompagnato si debba intendere per “realtà” e la E’ altrettanto importante per me dai miei nonni che non ho mai discriminante intorno alla quale ci riuscire a raccontarvi una storia conosciuto, far tornare le persone si muoverà per capirlo sfocia nella che possa farvi sentire parte dello a me care, a noi care, e cancellare psicoanalisi. spettacolo e non solo fruitori, pro- con un sorriso le facce sofferenti Permettetemi di dedicare questo babilmente perché ho la convin- di chi rimane solo con i ricordi, spettacolo a mio padre. zione che lo spettacolo è in tutto disperatamente, a volte, attaccato il teatro, è di tutto il teatro e non ai ricordi. E nei sogni, nei desideri solo di chi sta sul palcoscenico. esiste la forza per farci continuare Tradurre in poche righe tutto a vivere senza soccombere alla ma- quello che mi è passato per la testa linconia che spesso ci è vicina, ed POLLICINO

Regia e costumi Francesco Esposito Scene Italo Grassi Teatro Palermo, Teatro Massimo Interpreti principali Tiziana Tramonti, Stefano Antonucci, Carlo Striuli

Brevi note di regia L’opera il “Pollicino” é, secondo gli La “modernità” dell’opera di immagini riflesse di un film, in cui stessi presupposti del suo auto- Henze é anche nel fatto che essa si l’atmosfera di nostalgici luoghi: la re, un “laboratorio” in continuo offre come uno spazio aperto in cui casa dell’orco, il fitto bosco, la casa divenire dove la favola diventa il tutto é possibile perché l’obiettivo del boscaiolo, sono soppiantati da pretesto che guida l’azione scenica: non é quello di “descrivere” una un fast-food, da un parco pubblico un canovaccio che si arricchisce di favola di ieri, ma di viverla nella o da una baracca e il pericolo é particolari e di significati nel suo realtà del presente, con gli occhi rappresentato dalla triste periferia svolgersi, fino alla sorpresa finale dei ragazzi di oggi. della città coi suoi rifiuti. dello spettacolo. Realtà da essi percepita come insudicia quando si cade. terza si ribella alla forma rituale che non un potere morale o sacrale, ma RE LEAR Trucchi non realistici, i vecchi-vec- le appare vuota ed inutile. un potere concreto e le figlie devono chi, bocche occhi, capelli, rughe, il Il vecchio Re di fronte allo scandalo eliminare tale potere. Matto con accenni da clown, e di fronte al grave attentato alla sua Le due figlie timorose del potere Regia Francesco Esposito i giovani belli, possenti, eleganti, regalità e al sistema stesso su cui pog- ancora detenuto dal vecchio Re, Scene Nicola Rubertelli mettere in risalto il conflitto gene- gia il suo potere e lo stato, disereda tanto più che l’età lo fa ancora più Costumi Carla Ricotti razionale anche dal punto di vista la figlia. instabile e collerico, e soprattutto per Teatro Martina Franca, Festival Internazionale delle Valle d’Itria estetico. Dopo aver esiliato Cordelia il Re brama di potenza decidono dunque Interpreti principali Costantino Finucci, Danilo Formaggia, Eufemia Tufano Lo spettacolo è chiaro, misterioso e lascia non il potere ma le cure del di “eliminare” questo potere che il per questo incredibilmente comples- governo alle due figlie e tiene per Re si era riservato. so. se 100 cavalieri, numero magico, Il vecchio Re spogliato di tutto, Brevi note di regia La storia potrebbe essere raccontata e decisamente una sicurezza per furente, disperato, si trova apparen- Re Lear è a mio avviso (e non dei temi, sia per l’intraducibilità e collettività, malinconia letta e in modo semplice, anzi deve essere se, una forza concreta che le figlie temente solo e abbandonato. solo) una delle più misteriose ed visiva dei momenti lirici quali intesa come intuizione, coscienza, raccontata così: temono. Ed i 100 cavalieri potreb- ardue tragedie shakespeariane gli incontri di Lear con la follia contemplazione del contrasto tra il vecchio Re Lear deciso ad abdicare bero essere allora ancora un simbolo e darne un’unica lettura è stato là dove solo Shakespeare sembra un’aspirazione di perfezione e la e delegare il potere alle sue figlie e di potere che Lear non abbandona, un tentativo impervio ed alla fine trovare equilibrio tra il sublime e terrestre realtà degli umani limiti ai loro mariti divide, spartisce il suo inutile. il ridicolo. (come dice Strehler). regno con un atto solenne e con una Gioco politico della lotta di E allora, lettura basata sui rappor- Il nostro spettacolo non è con- cerimonia che sanzionerà l’avveni- potere? ti dialettici tra vecchi e giovani, notato nel tempo, è la storia di mento. Contrasto generazionale? tra poveri e ricchi, tra oppressori uomini in un tempo remotissimo, A questo scopo viene tenuto il ritua- Substrato psicanalitico? e oppressi, tra ragioni e passio- un’unica scena, il teatro-mondo, le del Love Test, pubblicamente dove Harry James a cavallo tra l’otto- ni, tra saggezza e follia oppure grande, vuota distesa di terra e il Re pone le domande rituali alle tre cento ed il novecento definiva uno sguardo dal punto di vista fango, attraversata da crepe e figlie di cui le prime due rispondono irrappresentabile la tragedia di Re psicologico? Re Lear, il suo ma- frustata da raggi di luce violenta, come il rituale vuole cioè con atto Lear sia per l’intricata complessità linconico distacco tra individuo dove si cammina a fatica e ci si di sottomissione completo mentre la TROUVERE

Regia e costumi Francesco Esposito Scene Italo Grassi Teatro Martina Franca, Festival Internazionale della Valle d’Itria Montpellier, Opéra - Dortmund, Opéra Interpreti principali Iano Tamar, Warren Mok

Brevi note di regia “Dicono che quest’opera sia I toni scuri, tipici del romanti- ortodossia religiosa e sentimento troppo triste e che vi siano troppe cismo, vengono qui ricercati ed nazionale finivano per diventare la morti. Ma infine nella vita tutto é evidenziati e dipingono in parte stessa cosa. morte! che cosa esiste?” una storia d’amore, in parte un Ho scelto una linea di regia che Così scriveva dramma di vendetta. pur rimanendo nella tradizione all’amica Clarina Maffei sottoli- L’interesse principale si concentra evita distorsioni o esagerazioni neando l’atmosfera che permeava sulle due donne. Leonora, l’eroi- interpretative che rischiano di of- il dramma al suo debutto il 19 na, profondamente legata alla sua fuscare la purezza di una partitura gennaio 1853 a Roma. fede, il cui attaccamento all’aman- limpida e netta. Lo spettacolo si svolge sempre te l’avvicina sempre più al peccato L’opera, musicalmente permetten- di notte o al massimo alle prime mortale e Azucena, la zingara, il do, dovrebbe svolgersi in tre atti luci dell’alba, il buio, l’assenza cui ossessivo desiderio di vendica- e due intervalli, legando il primo delle stelle ci conducono lungo un re la madre la porta a distruggere al secondo atto e per rispettare un percorso lugubre e triste. Tutto é l’unico essere al mondo che ama. senso drammaturgico e soprattut- sospeso nel vuoto, tutto é avvolto Tutta la fantastica vicenda si basa to una delle unità aristoteliche (il nell’oscurità di un tulle: come una su un incidente che aveva avuto tempo) il terzo diviso dal quarto ragnatela che cattura e costringe i luogo vent’anni prima della scena da un breve intervallo. personaggi al loro destino, tramu- su cui si alza il sipario e in un’e- La parte visiva dello spettacolo, tandosi anche in visione onirica. poca, l’inizio del XV secolo in cui intesa non solo come scenogra- Quattro torri che nel loro con- la Spagna viveva la fase finale di fia, ma anche come gestualità e tinuo trasformarsi, comporsi e un medioevo minato da continue mimica, dovrebbe accompagnare scomporsi, disegnano ambienti a guerre civili, in cui devozione, il restringersi graduale del cerchio volte simbolici, a volte descrittivi, fervore e fermezza religiosa dege- del racconto e il susseguirsi di appaiono ora un muro insormon- neravano in fanatismo ed intol- emozioni che pervadono e fanno tabile, talvolta ruderi, altre volte leranza contro tutto ciò che era vivere i personaggi diventando angoscianti spazi. estraneo al cristianesimo ed in cui sempre più intime e interiorizzate

e tali da farci apparire una situazione rico che ha maledetto, comprenden- vare alla prigione (scena finale), dove sempre più claustrofobica. do poi tardivamente, la donna che le azioni dei personaggi diventano Così i protagonisti rimangono vitti- tanto ha amato; non c’è felicità in pesanti, come se ad ogni movimento me dei loro sentimenti e soprattutto Azucena che pur vedendo realizzata mancasse l’aria, la morte si avvicina e del destino che ineluttabile aveva già la vendetta di sua madre attraverso soprattutto, la fine di un sogno mai tracciato le sorti delle loro vite: un suo malefico piano vede svanire realizzato: la felicità. non c’é soddisfazione in Leonora che l’unico interesse che ancora la teneva muore prima di aver vissuto vera- in vita: la sete di vendetta. mente il suo amore, non c’è euforia Via via che scorre lo spettacolo la nel Conte di Luna che vede spegnersi vicenda si stringe sempre più intorno in un solo momento la donna tanto ai personaggi - e il nero-baratro dello amata sebbene mai posseduta, ed il spazio scenico che circonda la vicen- fratello ritrovato; c’è dolore in Man- da ben lo puntualizza - sino ad arri- CENERENTOLA.COM

Regia e costumi Francesco Esposito Scene Mauro Tinti Teatro Palermo, Teatro Massimo Interpreti principali Bruno Praticò, Daniela Mazzuccato Sito www.infocenerentola.com

Brevi note di regia Un ricco e potente editore, Don fine separate che tornano a rivendicare Profondo, ha grandi progetti per di farla ingelosire. Ma l’amore non diritti economici (Yelena) e servitù l’unica e adorata figlia Anastasia: si compra né si comanda: Eraldo indaffarata a soddisfare ogni ca- farle vincere un prestigioso premio finisce per innamorarsi veramente priccio dei padroni, la storia si ar- letterario e maritarla con un giova- della dolce Cindy, conquistato dal ticola in un veloce crescendo fino ne brillante che possa prendere le racconto – quello sì – pieno di al colpo di scena finale: il premio redini della sua azienda. Accortosi sofferenza e malinconia che ella letterario sarà Cindy a vincerlo, infatti che da ogni delusione d’a- scrive in segreto e che lui decide di coronando altresì il suo desiderio more la figlia ricava un racconto fare concorrere al premio lettera- d’amore fidanzandosi con Eraldo e di una certa intensità, spinge la rio. ritornando insieme a lui in India. cameriera indiana Cindy a flirtare Tra spasimanti sedotti e abbando- con il di lei fidanzato Eraldo al nati (Edoardo e Orlando), mogli DON CARLOS

Regia e costumi Francesco Esposito Scene Mauro Tinti Teatro Teatro Argentino de La Plata Sito www.doncarlosopera.com DON GIOVANNI

Regia e costumi Francesco Esposito Scene Mauro Tinti Sculture Franco Armieri Teatro Teatro della Fortuna di Fano Interpreti principali Andrea Concetti, Laura Giordano, Pablo Karaman TROVATORE OPERA Regia e costumi Francesco Esposito Scene Mauro Tinti Teatro Teatro Sao Carlos Lisboa Sito www.trilogiaverdiana.com 360

Brevi note di regia Trovatore fa parte di una Trilogia Questa Trilogia è un bell’esempio dismessi, necessari alla scena. Verdiana prodotta dal Teatro Sao di Opera 360° perchè: • i fornitori di costumi e calzature Carlos di Lisbona. • l’impianto scenico è unico, di hanno accettato – a fronte di Come nella celebre trilogia di volta in volta allestito in modo una commessa così corposa – Kieslowsky, ad ogni opera è diverso; compensi inferiori al dovuto; associato un colore: Trovatore/ • il cast è composto, oltre ai • è stato creato un logo identifi- verde, Traviata/bianco, Rigoletto/ nomi di spicco, di giovani artisti cativo della Trilogia da riprodurre rosso. Le tre opere sono concepite portoghesi; sui materiali informativi, T-shirt, per una visione indipendente • alcune aziende, a scopo promo- borse e pagina Facebook; l’una dall’altra ma viste nel loro zionale, hanno offerto a prezzi • è stato creato un sito dedicato, insieme mostrano numerose scontati varia attrezzeria e mobili fiore all’occhiello dei Progetti connessioni tra loro, prima tra di scena; Opera 360°, che raccoglie tutti i tutte l’essere unite da un tema • l’Ambasciata Italiana in Por- contenuti multimediali e quant’al- comune: la donna come fulcro togallo ha fornito il contatto per tro può soddisfare la curiosità di dell’amore. ottenere gratis materiali militari pubblico e stampa.

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Conte di Luna Ferrando Soldati del Conte Soldati del Conte Azucena Manrico Ruiz Zingari Zingari Zingare / Crocerossine Leonora Ines Amiche Frate Conte di Luna Ferrando Soldati del Conte Soldati del Conte Azucena Conte di Luna ManricoFerrando Soldati del Conte Ruiz Soldati del Conte AzucenaZingari ManricoZingari Zingare / CrocerossineRuiz Leonora Zingari Ines Zingare / CrocerossineAmiche Frate Leonora Ines Amiche Frate Conte di Luna Ferrando Soldati del Conte Soldati del Conte AGOSTINA SMIMMEROAzucena ManricoConte di Luna Ferrando Ruiz Soldati del Conte Soldati del ConteZingari Azucena Zingari Manrico Zingare / Crocerossine Ruiz Leonora Zingari Zingari Ines Zingare Amiche/ Crocerossine 1 FIGURANTEFrate Amiche Frate VALDIS JANSONSVALDIS JANSONS GIOVANNI FURLANETTOGIOVANNI FURLANETTO CORO CORO 4 FIGURANTI4 FIGURANTI AGOSTINA SMIMMERO IVAN MOMIROVIVAN MOMIROV Conte NUNOdi Luna CARDOSONUNO CARDOSO Ferrando Soldati delCORO ConteCORO Soldati del Conte3 FIGURANTI3 FIGURANTI Azucena CORO DONNECORO DONNEManrico RACHELE STANISCIRACHELE STANISCIRuiz JOANAZingari SEARAJOANAZingari SEARA Zingari4 FIGURANTI4 FIGURANTI Zingare / 1Crocerossine FIGURANTE Leonora Leonora Ines Ines Amiche Frate VALDIS JANSONS GIOVANNI FURLANETTO CORO AGOSTINA SMIMMERO VALDIS JANSONS GIOVANNI FURLANETTO CORO 4 FIGURANTI AGOSTINA SMIMMERO IVAN MOMIROV NUNO CARDOSO CORO 3 FIGURANTI CORO DONNE 1 FIGURANTERACHELE STANISCI JOANA SEARA 4 FIGURANTI 1 FIGURANTE TROVATORE 4 FIGURANTI IVAN MOMIROVVALDIS JANSONS GIOVANNI FURLANETTO NUNO CARDOSO CORO 4 FIGURANTI CORO AGOSTINA SMIMMERO 3 FIGURANTI IVAN MOMIROV CORO DONNE NUNO CARDOSO RACHELE STANISCI CORO JOANA3 FIGURANTI SEARA CORO4 FIGURANTI DONNE RACHELE STANISCI JOANA SEARA 4 FIGURANTI 1 FIGURANTE TROVATORE VALDIS JANSONS GIOVANNI FURLANETTO CORO 4 FIGURANTI AGOSTINA SMIMMERO IVAN MOMIROV NUNO CARDOSO CORO 3 FIGURANTI CORO DONNE RACHELE STANISCI JOANA SEARA 4 FIGURANTI 1 FIGURANTE TROVATORE TROVATORE TROVATORE TROVATORE TRAVIATA OPERA Regia e costumi Francesco Esposito Scene Mauro Tinti Teatro Teatro Sao Carlos Lisboa Sito www.trilogiaverdiana.com 360

Trilogia Verdiana Trilogia Trilogia TROVATORE Trilogia Verdiana TROVATORE TROVATOREVerdiana TRAVIATA TROVATOREVerdiana RIGOLETTO TRAVIATA TRAVIATA TRAVIATA RIGOLETTO RIGOLETTO RIGOLETTO TRAVIATA TRAVIATA TRAVIATA

TRAVIATA Violetta Violetta Annina AnninaFlora FloraAlfredo AlfredoGermont Commissionario GiuseppeCommissionario Dottore Giuseppe Barone Dottore Marchese Gastone MarcheseDomestico Invitati DomesticoInvitati Invitati Invitate Invitate Invitate Invitate Violetta Annina Flora Alfredo Germont Commissionario Giuseppe Dottore Barone Marchese Gastone Domestico Invitati Invitati Invitate Germont Invitate Barone Gastone Invitati Violetta Annina Flora Alfredo GermontDANIELA SCHILLACI CommissionarioDANIELA SCHILLACI LEILA GiuseppeMORESO DottoreJOANALEILA MORESO SEARA Barone JOANAANDRÉS SEARAMarchese VERAMENDI Gastone ANDRÉSDAMIÁN VERAMENDI DELDomestico CASTILLO InvitatiDAMIÁNCOSTA CAMPOS DEL CASTILLO Invitati NUNO CARDOSOCOSTAInvitate CAMPOS LUIS RODRIGUESNUNOInvitate CARDOSO MARIO REDONDO LUIS RODRIGUESJOAO MERINO MARIOMARCO REDONDO ALVES DOS SANTOSJOAO MERINODANIEL PIXAOMARCO ALVES DOSCORO SANTOS UOMINI DANIEL PIXAO4 FIGURANTI CORO UOMINICORO DONNE 4 FIGURANTI 4 FIGURANTI CORO DONNE 4 FIGURANTI DANIELA SCHILLACI LEILA MORESO JOANA SEARA ANDRÉS VERAMENDI DAMIÁN DEL CASTILLO COSTA CAMPOS NUNO CARDOSO LUIS RODRIGUES MARIO REDONDO JOAO MERINO MARCO ALVES DOS SANTOS DANIEL PIXAO CORO UOMINI 4 FIGURANTI CORO DONNE 4 FIGURANTI DANIELA SCHILLACI LEILA MORESO JOANA SEARA ANDRÉS VERAMENDI DAMIÁN DEL CASTILLO COSTA CAMPOS NUNO CARDOSO LUIS RODRIGUES MARIO REDONDO JOAO MERINO MARCO ALVES DOS SANTOS DANIEL PIXAO CORO UOMINI 4 FIGURANTI CORO DONNE 4 FIGURANTI RIGOLETTO OPERA Regia e costumi Francesco Esposito Scene Mauro Tinti Teatro Teatro Sao Carlos Lisboa Sito www.trilogiaverdiana.com 360

Trilogia TROVATOREVerdiana Trilogia Verdiana TRAVIATA TROVATORE Trilogia RIGOLETTO Trilogia Trilogia TRAVIATA Trilogia Verdiana Trilogia Trilogia Trilogia RIGOLETTO TROVATORE TROVATOREVerdiana Verdiana Verdiana Trilogia Verdiana TRAVIATA TROVATORE Trilogia TROVATOREVerdiana TROVATORE Verdiana TROVATORE TRAVIATA TRAVIATA TROVATORE TROVATOREVerdiana RIGOLETTO Verdiana TRAVIATA TRAVIATA TRAVIATA TRAVIATA RIGOLETTO RIGOLETTO TROVATORE RIGOLETTO RIGOLETTO TRAVIATA RIGOLETTO TRAVIATA RIGOLETTO RIGOLETTO RIGOLETTO

Gilda Giovanna Conte di Monterone Sparafucile Maddalena Coro Anni 70 Coro Anni 70 Coro Liberty Coro Gentiluomo Invitati / Meccanici Paggio Usciere RIGOLETTO Marullo Gilda Giovanna Conte di MonteroneContessa di Ceprano Sparafucile Marullo Maddalena Conte di MonteroneCoro Anni 70 SparafucileCoro Anni 70 MaddalenaCoro Liberty CoroContessa AnniCoro 70di Gentiluomo Ceprano Invitati / MeccaniciCoro Liberty PaggioCoro Gentiluomo Usciere Paggio Marullo RIGOLETTO Contessa di Ceprano Gilda Giovanna Coro Anni 70 Invitati / Meccanici Usciere Rigoletto Rigoletto Duca di Mantova RigolettoFigurante InvitatoDuca di/ MeccanicoMantova / Militare Figurante Invitato / Meccanico / TatuatoRigoletto Borsa Figurante InvitatoConte /di Meccanico Monterone / Rapper 1 MarulloRIGOLETTO DucaSparafucile di MantovaBorsa Figurante Invitato / Meccanico / Rapper 2 Conte di CoroCeprano Anni 70Figurante Borsa Coniglietta / StradaFigurante 1 Invitato / MeccanicoFiguranteConte / Militare Coniglietta diCoro CepranoContessa Liberty / Strada di Ceprano 2 FiguranteCoro Gentiluomo Coniglietta / StradaBorsa 3 Figurante Minnie / Strada 4 Paggio ConteFigurante di Ceprano Invitato / Meccanico / Rapper 2 Figurante Coniglietta / Strada 1 Figurante Coniglietta / Strada 2 Figurante Coniglietta / Strada 3 Figurante Minnie / Strada 4 RIGOLETTO Maddalena Gilda RIGOLETTO Duca di Mantova Giovanna Coro Anni 70 Figurante Invitato / Meccanico / TatuatoConte di Ceprano Invitati / Meccanici Figurante Invitato / Meccanico / Rapper 1 Usciere RIGOLETTO RIGOLETTO RIGOLETTO RIGOLETTO

RIGOLETTO Marullo Contessa di Ceprano Rigoletto Duca di Mantova JOÃO MERINOBorsa ROMINA CASUCCIROMINA CASUCCI LEILA MORESO LEILA MORESO MÁRIO REDONDOMÁRIO REDONDOConteANA diLUISA Ceprano CARDOSOGIOVANNI FURLANETTOGIOVANNI FURLANETTO JOÃOAGOSTINA MERINO SMIMMEROAGOSTINA SMIMMERO LUIS CASTAÑERAMÁRIO REDONDO LUIS CASTAÑERA FREDERICO SANTIAGOGIOVANNIFREDERICO FURLANETTO SANTIAGO COSTAAGOSTINA CAMPOS COSTASMIMMERO CAMPOS CIRO TELMO LUISANA CASTAÑERA MARTINS CIROLUISA TELMO CARDOSO MARTINS CORO UOMINI CORO UOMINI COSTA CAMPOS MARIA ALBUQUERQUEMARIA ALBUQUERQUECIRO TELMO MARTINS SIMEON DIMITROVSIMEON DIMITROV MARIA ALBUQUERQUE RIGOLETTO ROMINA CASUCCI LEILA MORESO FREDERICO SANTIAGO CORO UOMINI SIMEON DIMITROV PIERO TERRANOVA PIERO TERRANOVA ALESSANDRO LIBERATORE PIERO TERRANOVA...... ALESSANDRO LIBERATORE ROMINAJOÃO MERINOCASUCCI ...... ALESSANDRO LIBERATORE PIERO TERRANOVALEILA MORESO MARCO ALVES DOS SANTOS ...... MÁRIO REDONDO JOÃOANAGIOVANNIALESSANDRO LUISAMERINOMARCO CARDOSO FURLANETTOALVES LIBERATORE DOS SANTOS ...... AGOSTINA SMIMMERO LUÍS RODRIGUES LUIS CASTAÑERAMARCO...... ALVES DOS SANTOS FREDERICO...... SANTIAGO ...... LUÍS RODRIGUESCOSTAANA CAMPOS LUISA CARDOSO ...... CIRO TELMO...... MARTINSMARCO ALVES DOS SANTOS LUÍS RODRIGUES ...... CORO UOMINI ...... MARIA ALBUQUERQUE SIMEON DIMITROV LUÍS...... RODRIGUES ...... PIERO TERRANOVA ALESSANDRO LIBERATORE JOÃO MERINO MARCO ALVES DOS SANTOS ANA LUISA CARDOSO LUÍS RODRIGUES CARMEN

Regia e costumi Francesco Esposito Scene Nicola Bruschi Teatro Teatri di Livorno, Pisa, Lucca, Fano IL FURIOSO ALL’ISOLA DI SAN DOMINGO

Regia Francesco Esposito Scene Michele Olcese (da un bozzetto di Lele Luzzati) Costumi Santuzza Calì Teatro Bergamo Festival Donizetti, Teatro Pavarotti di Modena, Teatro Sociale di Rovigo, Teatro Comunale di Piacenza, Savona Festival dell’Opera Giocosa, Ravenna Ravenna Festival La rivista di LA CENERENTOLA chi beve bene

Regia Francesco Esposito Don Scene Mauro Tinti Magnifico magnifica Costumi Francesco Esposito ossessione Teatro Savona, Fortezza del Priamar IL BARBIERE DI SIVIGLIA

Regia Francesco Esposito Scene Tommaso Lagattolla Costumi Francesco Esposito Teatro Padova PROGETTI SIMON BOCCANEGRA DON GIOVANNI NORMA VINCENZO BELLINI E LA POLLEDRA ARDENTE SITI WEB www.italianainalgeri.com www.doncarlosopera.com www.infocenerentola.com www.trilogiaverdiana.com