ORTESE La Poetica Della Cattiveria Da Mameli Ai Techno Balilla
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ORTESE La poetica della cattiveria Da Mameli ai Techno Balilla Dossier n. 12 A 25 anni dalla LEGGE 180 Pascoli: Forza Italia Marlene, mio angelo della finestra occidentale ! La Resistenza SENZA i PARTIGIANI I nuovi bandi del Premio Calvino e del Premio Biocca D'Annunzio, La Capria, Pascale, Pariani, Nuto Revelli MENSILE D'INFORMAZIONE - SPED. IN ABB. POST. COMMA 20/b ART. 2, LEGGE 662/96 • ROMA - ISSN 0393-3903 N.5 EditoriA A.: Secondo me invece la "discontinuità" è un pre- Cavalieri erranti: un appello Complici di Calvino gio: l'omaggio che il mondo del progetto con questa mostra fa alle Città invisibili di Calvino è il tentativo di Biblit di Dario Moretti e Paola Bernasconi di rilanciarne il senso mobilitando tutte le differenti tecnologie spettacolari che oggi fanno parte del suo ettore: Che bella cosa, un libro che rompe i con- strumentario e della sua prospettiva, nel tentativo di l problema del tradurre è in realtà il problema stesso Lfini tra la cultura della parola e quella dell'imma- fare della multimedialità un linguaggio compiuto. La I gine! E in realtà non è solo un libro, nasce insieme con multimedialità non è solo lo specchietto per le allo- dello scrivere e il traduttore ne sta al centro, forse ancor una mostra senza esserne il catalogo. Un'operazione dole dei venditori di computer, è un percorso (anco- più dell'autore. A lui si chiede (...) di dominare non una che vede spalla a spalla, sorridenti e reciprocamente ra relativamente poco transitabile ma affascinante) lingua, ma tutto ciò che sta dietro una lìngua, vale a dire disponibili, personaggi di due mondi diversi, che di che prefigura le possibilità di un linguaggio ricco, fil- un'intera cultura, un intero mondo, un intero modo di ve- solito si rispettano a debita distanza. trato dalle esperienze del teatro e del cinema (non dere il mondo. (...) Gli si chiede di condurre a termine que- per nulla l'idea della mostra è di Gianni Canova, spe- sta improba e tuttavia appassionata operazione senza farsi Architetto: Anche all'inaugurazione della mostra cialista di cinema). Oggi questo percorso va in cerca notare. (...) Gli si chiede di considerare suo massimo - che coincideva con la presentazion del volume, il 5 - in modo discontinuo - del modo migliore di ser- trionfo il fatto che il lettore neppure si accorga di lui (...) un asceta, un eroe essenzialmente disinteressato, pronto a novembre scorso alla triennale di Milano - c'era tutto virsi del minimo comune denominatore offerto dalla dare tutto se stesso in cambio di un tozzo di pane e a scom- sommato un'atmosfera inconsueta: facce nuove, per- digitalizzazione ai suoni, alle immagini, alla parola parire nel crepuscolo, anonimo e sublime, quando l'epica sone che si salutavano con l'espressione piacevolmen- scritta. te sorpresa, come dire: "Anche tu qui, chi se lo sareb- impresa è finita. Il traduttore è l'ultimo, vero cavaliere er- rante della letteratura. be aspettato...". Il sacrario milanese dell'architettura L: È vero, ci sono suoni registrati e dal vivo, proie- (Frutterò & Lucentini, I ferri del mestiere, Einaudi, 2003) e del design è abituato a presenze foltissime, a volte zioni, odori... si cammina in una piacevole ubriacatu- affollate (i grandi architetti oggi attirano gli studenti ra percettiva. Ma forse più che altro è un'ubriacatura Siamo noi i cavalieri erranti: del sublime non voglia- d'architettura come star del rock, e non c'è proprio da linguistica: video, musica, fumetto, parola scritta, in- mo dire, ma l'anonimato lo conosciamo bene. Non ri- lamentarsene). Ma il risvolto meno positivo è che l'ar- stallazioni di oggetti quotidiani... Anche il libro cerca vendichiamo eroismi e il crepuscolo è il fondale di tut- chitettura, e ancor più il design, parlano in genere un di adeguarsi, come per rispecchiare a modo suo la ti i nostri giorni, ma siamo stanchi di lasciare che c'in- linguaggio chiuso al resto del mondo... multimedialità. Una forma ibrida, anche come ogget- ghiotta a ogni impresa. to editoriale, tra i generi "raccolta di saggi" e "catalo- Abbiamo nomi e cognomi, dietro i quali convivono L.: (sogghignando) ...Per non dire che si parlano go di mostra". Esteriormente è un saggio ("volume ri- la passione per un lavoro che si nutre di silenzio, ma addosso... legato con sovraccoperta, formato chiuso cm 13,5 x anche un'amara dose di frustrazione perché il mondo 21,5", direbbero gli ordini di lavorazione di una casa che crediamo di abitare a pieno diritto, il mondo del- A.: (freddamente) Non più della critica letteraria, te- editrice). Ma dentro forza in molti modi i confi- le parole, della letteratura, del- mo. Ma diciamo che hanno una loro scala di valori, ni della grafica, rendendo concavo il margine in- la saggistica, troppo di rado si una nicchia antropologica abbastanza chiusa dentro la terno dell'area destinata al testo (la "gabbia", la accorge e si ricorda di noi. più grande sfera della cultura italiana. E proprio il de- chiamano i tipografi, che la rispettano come il I nostri editori, è vero, scri- sign, che per il suo Dna mette in contatto le idee con sacro confine della patria professionale). E poi vono il nostro nome sui fronte- le imprese, ci ha abituato a inaugurazioni che assomi- comprende parti a colori, sparge in fondo a ogni spizi, qualche coraggioso per- gliano un po' troppo spesso alle presentazioni orga- pagina minuscoli segni grafici, separa le sezioni sino in copertina: alla menzio- nizzate dalle agenzie di pubbliche relazioni: molti co- con la "C" maiuscola di Calvino chiusa dentro ne sono obbligati da una legge lori e una sola idea, il prodotto. E soprattutto occa- un cerchio: l'emblema di tutto il libro, ma ricor- che protegge le elaborazioni sioni dove, mostra dopo mostra, si incontrano sempre da in modo un po' inquietante il simbolo del creative di un'opera, "quali le le stesse persone. copyright. traduzioni in altra lingua", e dunque equipara nel diritto la L.: È vero, questa volta invece il pubblico era piace- A.: E nel libro c'è un altro tentativo di colle- dignità artistica del traduttore volmente misto; e il passante incline a un sorridente gare i due mondi: l'analisi che Fabio Gambaro a quella dell'autore. Ma solo quiz avrebbe potuto con facile successo indovinare dal- fa delle copertine delle edizioni, italiane o tra- poche, onorevoli voci di recen- l'aspetto chi apparteneva al mondo della letteratura e dotte, delle Città invisibili: dove le copertine di- sori riconoscono piena dignità della filologia e chi al mondo dell'immagine e del pro- ventano il luogo in cui le competenze culturali e alla figura del traduttore e po- getto. Da un lato grisaglie (o tweed, massimo trionfo professionali della parola e dell'immagine con- co più numerosi sono i redat- del bizzarro) e cartelle di cuoio debitamente usurate. frontano materialmente le rispettive letture del tori delle pagine culturali di Dall'altro jeans (debitamente firmati), molto nero e raf- testo, mescolando Marco Polo e Magritte, l'ar- giornali e riviste che si preoc- finati zainetti di tessuto sintetico da nomade urbano. chitetto settecentesco Claude-Nicolas Ledoux e cupano di indicarne il nome l'architetto novecentesco Oscar Niemeyer (quel- accanto agli altri dati. (Sogghignano insieme) lo che progettò la sede della Mondadori). La stessa legge afferma che riassunti, citazioni o riproduzioni di un'opera dell'in- A.: Il libro di Calvino è sempre piaciuto agli architet- L.: Insomma, comunque si valutino i risultati della gegno debbano essere "sempre accompagnati dalla ti. Non solo perché - come dice Massimiliano Fuksas, mostra e del libro, il mondo della parola e quello del- menzione del titolo dell'opera, dei nomi dell'autore, architetto quanto mai incline all'approccio visionario l'immagine certo si sono mescolati e si sono parlati. Si dell'editore e, se si tratta di traduzione, del tradutto- [presentando la mostra sul "Corriere della Sera" del 4 saranno anche capiti? re", ma l'abitudine consolidata è di riportare passi di novembre 2002 (n.d.a.)] - esprimeva, in contrasto con un'opera tradotta all'interno di qualsiasi testo o di leg- l'atmosfera dei tempi, un'idea dell'architettura ispirata a A.: Impossibile saperlo fino a una prossima, ipoteti- gerli all'interno di un programma senza mai citare la immagini e non a principi teorico-politici. Credo che ca puntata di questa salutare storia di commistione di persona che quell'opera ha reso disponibile nella no- contasse soprattutto il fatto che la scrittura di Calvino linguaggi e prospettive. Certo è che l'iniziativa è stata stra lingua. costruisce immagini sulla base di elementi percettivi (vi- l'ultima promossa da Augusto Morello, il presidente È alla luce di questa avvilente e quotidiana consta- sivi, olfattivi, tattili) e contemporaneamente intellettuali della Triennale scomparso improvvisamente lo scorso tazione che riteniamo giusto rivolgerci al vasto pub- (differenze e similitudini, categorizzazioni): il mix idea- settembre... blico nel tentativo di uscire da quell'eterno crepusco- le, allora e oggi, degli strumenti di lavoro dell'architetto. lo che per le caratteristiche della nostra attività ci ri- E perché questi racconti di città sono inseriti in una L.: ...E dato che (come diceva un esperto orientale guarda, ma non esaurisce la verità del nostro lavoro. E struttura - in una costruzione - modulare la cui varietà è che frequentavo anni fa) "le idee camminano con le importante che restiamo discreti, ma non vogliamo es- garantita da una trama di rimandi e corrispondenze se- gambe degli uomini", occorrerà, per proseguire il rac- sere invisibili. miologiche (nel libro li sottolinea Geno Pampaloni e li conto, trovare un altro uomo che conosca il design Al lettore generico può sfuggire, leggendo in italia- studiano nella genesi dell'opera Mario Barenghi e Bru- senza essere un designer, che conosca il marketing no un libro non pensato nella sua lingua, che qualcu- no Falcetto).