Blue Economy I N I M L E I L G U G

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Blue Economy I N I M L E I L G U G BIMESTRALE DI INFORMAZIONE ECONOMICA, POLITICA E CULTURALE • I.P. • ANNO XXIX • N . 4 • LUGLIO - AGOSTO 2 018 • POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE -70% CB-NO/GENOVA d l T E F B e B ’ e o d i D o l R n u r t i s r O t o t U e s e o a i r N r A e e E v i e r a c i R O f s o l a m e t D a n t a G t O o i r m U e R G y I X L I I E L M I N I SOMMARIO GENOVA IMPRESA editoriale Bimestrale FOTO E FATTI Confindustria Genova 4 di Bruno Guglielmini N. 4 / 2018 Editore Confindustria AUSIND 6 CORPI INTERMEDI Via San Vincenzo 2 - 16121 Genova di Nadio Delai Direzione e Redazione l’intervista Via San Vincenzo 2 - 16121 Genova tel. 010 8338 426 TERRA E MARE 10 di Piera Ponta [email protected] Bruno www.confindustria.ge.it Guglielmini Registrazione presso il Tribunale di Genova N. 1-89 del 10-1-1989 Direttore Responsabile Piera Ponta Comitato di Redazione Alessandro Brenna Claudio Burlando Guido Conforti Leopoldo Da Passano Luciano M. Gandini Matilde Orlando Massimo Sola Edoardo Hanno collaborato Rixi Riccardo Braggio, Alessandra Brignola, Luciano Caprile, Emilio Carmagnani, Simonetta Cenci, Claudia Cerioli, Nadio Delai, Carla Demaria, Carlotta Gualco, Bruno Guglielmini, Carlo Lombardi, Massimo Morasso, Roberto Perocchio, Massimo Ragazzi, Isabella Rhode, Francesco Rizzi, Guido Rosato, Michele Solari, Alessandro Terzulli, Filippo Vaccaro Progetto grafico e impaginazione Creattiva Via Dante 2/ 87 - 16121 Genova Tel. 010 542 998 [email protected] Stampa Ditta Giuseppe Lang srl Via Romairone, 66 - 16163 Genova Tel. 010 726 1198 [email protected] Concessionaria Pubblicità: GGallery srl Piazza Manin, 2BR - 16122 Genova Tel. 010 888 871 [email protected] Genova Impresa ospita articoli e opinioni che pos - sono anche non coincidere con le posizioni ufficiali di Confindustria Genova. L’editore è disponibile a riconoscere eventuali diritti su testi o immagini a chi ne rivendichi la proprietà. 4DUEMILADICI OTTO dossier competizione & sviluppo Fondazione Ansaldo PIÙ ATTENZIONE AL CLUSTER CHIUDERE IL CERCHIO L’ARCHIVIO COSTA 15 di Carlo Lombardi 40 di Francesco Rizzi 68 di Claudia Cerioli NUMERI SUL MARE EXPORT 2018 di Isabella Rhode di Alessandro Terzulli la città PROGETTI FRONTE MARE CONGIUNTURA POSITIVA PREZZI, DAZI, CONCORRENZA 72 di Simonetta Cenci di Carla Demaria di Riccardo Braggio BRIVIDI A GENOVA ALLEANZE EXTRALUSSO OGGETTI DI VALORE di Matilde Orlando cultura & società CAVALCARE L’ONDA EFFETTO MOLTIPLICATORE 76 TEATRO A PIÙ VOCI INTERNI D’AUTORE di Massimo Morasso TAXI SMART NAVIGARE A PILE di Matilde Orlando 34 LIBRI D’ARTISTA di Michele Solari di Luciano Caprile CAMBIO LAVORO COSTA ALL INCLUSIVE IL RICHIAMO DEL MARE di Piera Ponta piccola industria ESUBERANTE TAVOLOZZA TRASPORTI SOSTENIBILI 58 NETWORKING D’ESTATE PORTI TURISTICI giovani di Roberto Perocchio 60 INFRASTRUTTURE DEL FUTURO DI MOLO IN MOLO di Emilio Carmagnani e Filippo Vaccaro di Alessandra Brignola e Guido Rosato LA CASA È IL MONDO di Luciano Gandini comunicazione COMUNICARE L’EUROPA 64 di Carlotta Gualco CoffeeTech SOFT SKILLS 66 di Massimo Ragazzi Editoriale Blue Economy i n i m l e i l g u G o n u r B i d Foto e fatti Non molti mesi fa, un vecchio (e carissimo) amico, verso analisi di bilanci e interviste mirate con le aziende del di professione fotografo, mi telefonò per chiedermi quali distretto industriale del Porto (il buco nero, per intenderci, formalità avrebbe dovuto seguire per ottenere un permesso annidato tra la Fiera del Mare e il Porto Antico) dotate di li - di accesso in Porto. Motivo: un signore amico suo stava scri - cenza per l’esercizio delle attività di costruzione e ripara - vendo una serie di articoli sui “buchi neri” di Genova. Quel - zione navale: la ricaduta occupazionale prodotta da di - lo successivo, per il quale immagino avesse bisogno di qual - stretto è di circa 5.500 unità (pari all’1,6% degli occupati che fotografia a corredo, sarebbe stato sul Porto, e precisa - nell’intera provincia di Genova), divisibili in diretti (62%), mente sull’area delle Riparazioni Navali. Non occorre che mi indiretti (19%) e indotti (19%); il contributo del distretto dilunghi sulla vulgata di “buco nero”, in questo caso decli - all’economia locale, calcolato in termini di valore aggiunto, nata come esempio di degrado del quale vergognarsi. Né è pari a circa 220 milioni di euro (1% del valore aggiunto sono certo che quell’articolo sia mai uscito e che cosa ci fos - della provincia di Genova); la contribuzione fiscale genera - se effettivamente scritto. Cito questo episodio solo perché, ta dal distretto è pari a circa 65 milioni di euro in oneri so - a mio parere, evidenzia uno dei modi in cui la città vede la ciali e 25 milioni di euro in imposte sul reddito. propria industria cantieristica: un’industria pesante, cioè in - Come è chiaro, si tratta di dati “socio-economici”, cioè che quinante, lontana dai fasti celebrati periodicamente in nu - danno conto dell’impatto sul territorio, saltando a piè pari - mero di TEU movimentati, i cui vantaggi per la comunità - mi hanno detto di farla breve - le informazioni più diretta - in termini di reddito prodotto e distribuito sul territorio - so - mente riguardanti le singole attività industriali (fatturati, ti - no largamente inferiori rispetto al nocumento arrecato alla pologia di attività, mercati di pertinenza ecc.). Mi permetto salute pubblica e non compensano il torto di sottrarre alme - solo di aggiungere che il tessuto del distretto è composto, no una parte di waterfront al godimento dei cittadini. oltreché dai cantieri e dalle officine main contractor, da una Che questo tipo di sensibilità sia diffusa e tutt’altro che molteplicità di aziende che svolgono attività specialistiche e marginale lo dimostra un altro episodio, più recente. Un costituiscono, pertanto, un patrimonio di competenze non comitato appositamente costituito ha, in successione: pre - trascurabile e consolidato: quel patrimonio, tanto per fare sentato ricorso al TAR contro il sindaco, nella sua qualità di un esempio, che a Marsiglia si era completamente disperso ufficiale sanitario; chiesto un intervento del Ministero del - e che ora si sta ricostituendo grazie all’iniziativa, guarda ca - l’ambiente; presentato un ulteriore ricorso al TAR contro il so, di un’azienda genovese di riparazione navale alla quale “non luogo a procedere” dichiarato dal Ministero stesso. i francesi hanno steso tappeti rossi... E ancora, concedete - Obiettivo: ottenere il riconoscimento della estrema nocività mi un piccolo riferimento alle aziende (26, solo nel comune dell’attività cantieristica. Lungi da me attentare alla libertà di Genova) appartenenti al segmento dell’industria e dei di opinione (e di stampa), e tantomeno contestare il diritto servizi dedicati ai cosiddetti maxi yacht, cioè le imbarcazioni di chiunque di tutelare i propri legittimi interessi, come di - da diporto comprese tra i 15 e i 150 metri di lunghezza. cono gli avvocati nelle lettere di diffida, “nelle sedi oppor - Analizzando le spese operative di queste unità, emerge che tune”. Però vorrei tentare, per una volta, di sottrarmi alle solo il 10% è destinato all’attività di riparazione. Il resto è semplificazioni cui spesso sono soggetti il linguaggio della costituito da spese per equipaggi, servizi resi da società di politica (quando si esprime per slogan) e il linguaggio gior - management e charter, agenzie, bunker, accessori e dota - nalistico (quando titola in prima pagina). zioni, immobili, turismo, a beneficio trasversale di buona Anzitutto, un po’ di numeri. Non saranno garanzia di og - parte dell’economia di un territorio. Ciò significa che se gettività (dipende da chi e come li mette insieme), ma co - Genova sarà in grado di promuovere ulteriormente lo svi - stituiscono un buon tentativo di approssimazione alla real - luppo già oggi significativo di questo segmento, creando le tà. Questi li ha raccolti di recente la Ernst & Young, attra - condizioni per favorire il radicamento dei maxi yacht anche 4 Genova Impresa - Luglio / Agosto 2018 al di fuori delle mere soste tecniche per manutenzione e ri - del riscaldamento abitativo, visto che in città non si va più parazione, l’indotto generato sarà pari (la stima è per difet - in carrozza né ci si scalda al fuocherello. O no? to) a 5 volte il fatturato della sola attività cantieristica e i Alzando il tiro, c’è poi (e infine) il tema della programma - dati di cui sopra miglioreranno parecchio. Francesi e spa - zione e pianificazione territoriale che spetta agli organi di gnoli, per inciso, sono già molto avanti su questa strada, governo del territorio. Qui la partita è in corso: esistono li - ma noi non stiamo a guardare. E Genova non ha nulla da nee di indirizzo (per il cosiddetto waterfront) e, dopo un invidiare né a Barcellona né alla Costa azzurra... primo tentativo non andato a buon fine, sono state solleci - Ciò detto, i numeri esauriscono la discussione? Nient’affat - tate manifestazioni di interesse per soluzioni progettuali e to. Perché il distretto industriale del Porto è oggettivamen - di investimento, dalle quali, auspicabilmente, dovrà emer - te a ridosso della città, i mal di pancia che ricordavo all’ini - gere la ricetta migliore per la riqualificazione del territorio zio originano da una situazione di fatto e mica ci sognere - e il contestuale sostegno delle attività economiche ritenute mo di sacrificare la qualità della vita alle ragioni del denaro meritevoli di essere consolidate e sviluppate. Gli imprendi - e dell’occupazione... Però questo aspetto va approcciato tori del
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