Numero 4 - Registr. Trib. Roma n. 151/12 - Distribuzione Gratuita - Tiratura: 3.000 Sommario La Voce dell’Annunziatella Registr. Trib. Roma n.151 del 24-5-2012 Quartiere Eur - Roma 70 Speciale Editore - L’Annunziatella:la sua storia 3 Parrocchia SS.ma Annunziata Via di Grotta Perfetta 591 Editoriale 00142 Roma - Tutti insieme.. 8

Dir. Responsabile: Michele Troianiello Speciale - Preghiera del buonumore 12 Hanno collaborato: Visto da noi Stefania Brunese, Lelio Lo Bianco, - Marco Cocceio Nerva 13 Lara Caccioppi, Rita Calabrese, - I lavavetri 22 Daniele D’Amico, Fabrizio Erba, - Il parco della Caffarella 28 Raffaella Erba, Benedetta Esposito, - Il simpatico libro... 30 Paola Falleni, Franco La Commare, Cristina Leonardi,Giuseppe Leonetti, Consigli per... Marisa Ranca,Francesco Romano - I nostri risparmi 20 Chiuso maggio 2013 Ci vediamo in parrocchia Tipografia: Tipolitografia Trullo - Piccole gocce... 16 Tiratura: 3.000 - Ma cos’è il MSAC? 32 Copertina: Tabernacolo della Chiesetta http://www.facebook.com/lavocedellannunziatella Un libro per voi - Il profeta del dialogo 24 Vuoi collaborare? Le piazze del quartiere Scrivere un articolo, - A spasso per il quartiere 26 distribuire il giornale?

L’angolo dell’arte E-mail: [email protected] - La fotografia stenopeica 34 La responsabilità degli articoli è dei singoli auto- ri. Salvo accordi scritti o contratti di cessione di Programma festa 36 copyright, la collaborazione a questo periodico è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. Si ringraziano gli inserzionisti.

2 Maggio 2013 Maggio 2013 Speciale L’Annunziatella: la sua storia Da alcuni antichi scritti ritrovati

de Rossi, reca in basso un cartello «Le origini della chiesa non si cono- con le vedutine delle “nove chiese scono, ma non è impossibile che si da visitare per li tesori, dalle indul- colleghino, almeno indirettamente, genze et reliquie de’ Santi “; sotto le ai cimiteri della zona. La memoria quattro basiliche maggiori ci sono le più antica, citata in una tavola mar- tre minori e poi ve ne sono ancora morea del tempo di Leone X (1518) due con le quali si raggiungeva il affissa in essa, risale al 1220. Fu in- numero di nove: e queste erano il fatti consacrata il giorno 12 agosto santuario delle Tre Fontane e l’An- 1220 ad onore della Beata Vergine nunziatella. Per andare da S. Paolo Maria e di tutti i Santi. I pellegrini a S. Sebastiano i pellegrini passa- dell’ultimo medioevo frequentavano vano per la “Via delle Sette Chiese”: la Chiesa che il Liber indulgentiarum ma chi voleva visitarle tutte e nove dice “sita in loco campestri” a pro- doveva invece andare da S. Paolo posito di una rivelazione fatta dalla per la Laurentina alle Tre Fontane e Beata Vergine. La grande pianta di di lì per la via che in antico era det- Roma dell’anno 1676 di Giacomo ta “Oratoria” all’Annunziatella don-

Maggio 2013 Maggio 2013 3 Speciale de, proseguendo per l’attuale “ vicolo Fu incastrato nella nuova abside l’af- dell’Annunziatella” raggiungeva l’Ar- fresco dell’Annunciazione che è del deatina e di lì, ritornando un poco Rinascimento. La facciata era stata verso Roma, il bivio della via tuttora decorata sin dal tempo di Paolo V… esistente che lo conduceva presso Dopo il 1640 il santuario decadde, S. Sebastiano. tanto che nel 1731 si dovette ricon- La struttura muraria, a tufelli, è me- sacrare l’altare maggiore. dioevale; e anche il campanile deve Nella “Descrizione delle quattro, set- essere di struttura medioevale. L’ab- te e nove Chiese di Roma” pubblica- side, invece, appare evidentemen- ta nel 1698 da Renato Bona si legge te rifatta per ingrandirla nella prima (pagg. 50 e sgg.): “Questa Chiesa ap- metà del Cinquecento quando il san- parisce edificata sopra una collinet- tuario venne a fondo restaurato o nel ta, che la cingono d’intorno bellissimi 1640 quando il Cardinale Barberini campi, la facciata si riconosce dipinta protettore dell’Arciconfraternita del a fresco, nel mezzo di cui si osser- Gonfalone rinnovò tutto l’interno. va l’impresa del Gonfalone espres-

4 Maggio 2013 Maggio 2013 Speciale sa in una Cartella sostenuta da due Domenica di Maggio vi è la Stallone, Angioli, e da Puttini lavorati a fresco, e in tale congiuntura la Compagnia sotto de quali resta l’occhio che dà del Gonfalone (il cui protettore era lume alla Chiesa: in mezzo al fron- il card. Barberini) fa distribuire del tespizio della porta finta di pietra, si pane benedetto alle persone, che in- ravvisa l’arme di Paolo V, del Popolo tervengono alla festa”. Era una festa Romano e del Cardinal Pietro Aldo- campestre quindi nella quale il Ca- brandino allora Protettore di questa merlengo della Compagnia faceva Arciconfraternita: dalli lati della porta distribuire “40 decine di pane fatto in sono dipinti S. Pietro, S. Paolo”. pagnotte di un quatrino almeno l’u- La chiesa aveva sedili per il riposo na”… dei pellegrini ed era divisa a metà La chiesa, che nel 1911 minaccia- da una cancellata di legno laccato va rovina e serviva perfino a dormi- d’oro. “Quivi prima era l’Ospedale torio ai lavoratori nel periodo delle per li poveri Peregrini, che venivano coltivazioni e dei raccolti, cominciò a a visitare questo Santo luogo”, e che risorgere per merito del Ferretti, del erano sorpresi da malore durante la Carletti e dell’opera per l’Assisten- visita ai santuari. ”Nelli giorni della za Religiosa dell’Agro Romano; dal Santissima Annunziata, e della prima 1935 è poi divenuta parrocchia ed è

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stata decorosamente sistemata: la facciata ha però perduto le pitture ed è semplicemente imbiancata. L’edificio vicino è ancora quello medioevale, salvo le parti perdute, le aggiunte e i rimodernamenti fattivi per sistemarvi, sul lato di ponente, l’Asilo Infantile Carlo Scotti…

Il pavimento della Chiesa era, verso l’abside, antico, di stile cosmatesco e nel resto più moderno, fatto con frammenti marmorei; probabilmente questo ha sostituito un mattonato; sulla linea di demarcazione doveva trovarsi la can- cellata. Venne restaurato una prima vola nel 1940 del compianto parroco don Ceschelli, che avviò un restauro generale della parrocchia. Don Ceschelli è una figura importante e ricordata sempre nel quartiere, anche per quanto fece durante l’occupazione tedesca, salvando ragazzi dalla perse- cuzione delle SS, e per la sua morte per fucilazione a Napoli dove fu portato per essere ucciso.

L’attuale Chiesa ha cinque altari. Il maggiore con un affresco del ‘400 di buona scuola, fu consacrato il 6 maggio del 1731, come ricorda una iscrizione mura- ta per l’occasione nella Chiesa. A sinistra dell’altare è murata una piccola custodia degli olii santi di stile co- smatesco ed è appesa una catena che si vuole dedicata da uno schiavo. Sono spariti i “sedili” lungo le pareti. Ma sono spariti anche i viandanti e i pellegrini che facevano la visita delle “Nove Chiese”…

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A destra di chi entra c’è l’altare di S. Antonio, e appresso quello del SS. Cro- cefisso. Sulla sinistra l’altare con il quadro di buona fattura della Vergine del Gonfalone, e l’altro recente del Sacro Cuore, lì dove in precedenza era collo- cato quello di S. Carlo Borromeo, che ora è in sagrestia e che meriterebbe di essere di nuovo posto in venerazione.

A lato destro sulla parete vi è l’iscrizione marmorea che r iguarda la Dedica- zione della Chiesa sotto Onorio III… Nella parete presso l’altare vi sono in alto due busti di marmo, S.Pietro e S.Paolo, della Scuola del Bernini».

da scritti raccolti e collazionati da Franco La Commare

Maggio 2013 Maggio 2013 7 Editoriale Tutti insieme appassionatamente… Sei pronto a dire il tuo sì? vere fianco a fianco senza parlarsi, di don Marco Simeone senza conoscersi. Un modo certo di Questo è il numero che copre “gior- conoscersi è lavorare insieme, con la nalisticamente” (bisogna sempre fatica, la gioia, i momenti di tensio- pensare in grande) la Festa parroc- ne e di incomprensione che questo chiale, un momento sempre prezioso comporta. Ma avere tutti un proget- per la vita della nostra comunità. to chiaro da costruire, ci fa guardare Nella festa accadono varie cose im- l’altro come fratello con più facilità. portanti: la prima, secondo me, è il Intendiamoci: la comunità cristiana è lavorare insieme. un progetto di accoglienza, di aper- In una grande comunità come la no- tura, di crescita umana e spirituale; stra, in un quartiere grande e riser- ma l’essere parte di tutto questo non vato come il nostro, si rischia di vi- accade solo perché fisicamente si

Foto Renzi

8 Maggio 2013 Maggio 2013 Editoriale

sta dentro al recinto o perché siamo piantò Giovanni Paolo II quando ven- segnati in un gruppo, accade perché ne in visita nel 1990, nella seconda, ogni singola persona deve dire il pro- invece, è come è ora: certamente l’u- prio sì, proprio come Maria a cui sia- livo c’ha messo del suo e poteva con- mo affidati. tare su “amicizie” in alto, però poi ci Dire di sì non è esattamente la cosa sono state anche persone come Lu- più facile, perché la vita ci insegna se igi, Luigi, Virgilio ed altri ancora che non a diffidare almeno a protegger- se ne sono presi cura. ci, mentre tendere la mano al fratello La comunità non è altro che una vuol dire mettersi in gioco, comuni- somma fatta, oltre che dall’azione care e rendersi visibili e accessibili, dell’Azionista di maggioranza che è e questo non è sempre una scelta il Signore, di tutti quelli che vengo- scontata. no da Lui chiamati a cooperare alla Nella prima foto si vede l’ulivo che realizzazione del progetto di essere

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Chiesa come la pensa Gesù, cioè progetto. Come? Tutti insieme ap- segno vero e visibile del Suo amore passionatamente! accogliente. Dall’altra parte, proprio Guardate già l’ho detto e ora lo ricor- perché i sì vengono rinnovati ogni do: l’anno prossimo siamo chiamati a giorno, noi siamo e saremo sempre fare una missione nel nostro quartie- (aggiungo io) un cantiere aperto, se re, tutti: dai piccini dell’ACR ai molto volete un albero che cresce, perché grandi del gruppo fraternità… si va alla velocità del più lento: chi va Perché un albero fa anche fiori e frut- veloce tende la mano a chi va piano ti… e l’aiuta. Allora quell’ulivo, che appartiene mo- P.S. La festa è scivolata di una setti- ralmente a tutti, c’è perché qualcuno mana non perché il parroco è acceso ogni giorno lo cura, altri semplice- tifoso ma perché, dopo una finale, mente si avvalgono della sua ombra, normalmente una parte dei tifosi va qualche bambino ci si arrampica so- al centro a festeggiare, quindi ci sa- pra e ci si diverte, ma è di tutti: così la rebbero mancati gli invitati. Ad ogni nostra comunità appartiene a Gesù e buon conto il programma ricalca a tutti quelli che Lui ha chiamato. quello delle altre feste: martedì nel A noi sta il compito di far capire l’im- cineforum vedremo Lincoln, un film portanza e la grandezza di questo pieno di temi e di spunti per riflette-

10 Maggio 2013 Maggio 2013 Editoriale re; mercoledì verrà don Domenico a fare una conferenza sul tema della fede; giovedì i nostri ragazzi del coro ci allieteranno come e meglio, possi- bilmente, dello scorso anno; venerdì serata danzante, quindi niente com- petizione e qualcuno che guiderà i passi di danza per far ballare tutti. Sabato la commedia “Non è vero ma ci credo”, ironica analisi del mon- do della superstizione e domenica l’evento clou sarà la Corrida, che in modo scherzoso ci farà fare due ri- sate e, a volte, ci stupirà con i talenti che ci sono. Buona festa a tutti!

Maggio 2013 11 Primo Piano Preghiera del buonumore

Signore, donami una buona digestione e anche qualcosa da digerire.

Donami la salute del corpo e il buonumore necessario per mantenerla.

Donami, Signore, un’anima semplice che sappia far tesoro di tutto ciò ch’è buono e puro e non si spaventi alla vista del male, ma piuttosto trovi sempre il modo di rimettere le cose a posto.

Dammi un’anima che non co- nosca la noia, i brontolamenti, i sospiri e i lamenti, e non permettere che mi crucci eccessivamente per quella cosa troppo ingombrante che si chiama “io”.

Dammi, Signore, il senso del buonumore.

Concedimi la grazia di compren- dere uno scherzo, per scoprire nella vita un po’ di gioia e farne parte anche agli altri.

San Tommaso Moro

12 Maggio 2013 Visto da noi Marco Cocceio Nerva La breve stagione di un “uomo di paglia” di Raffella Lumini Erba Nerva, nato a Narni nel 30 d.C., pro- esiliati e riformò il disprezzato “fisco veniva da una famiglia di giurecon- giudaico” voluto da Vespasiano sulti imparentati con i Giulio-Claudii dopo la distruzione del Tempio di ed era cagionevole di salute e senza Gerusalemme: quello che i giudei eredi. Dopo la congiura che aveva davano per il mantenimento del portato alla morte di Domiziano, il Tempio e per i sacerdoti doveva ora Senato voleva un uomo di transi- essere ironicamente versato al tem- zione, un uomo facile da manovra- pio di Giove Capitolino. re. Contro tutte le aspettative, però, Riorganizzò il sistema idrico di Roma, Nerva impiegò i suoi sedici mesi da restaurò molti quartieri e molte vie, imperatore (dal settembre del 96 al fece costruire lo splendido Foro gennaio del 98), non tanto per ese- Transitorio, detto di Nerva, e adottò, guire la pura volontà del Senato, ma essendo senza eredi, Marco Ulpio per attuare delle iniziative improntate Traiano che divenne il suo successo- ad una liberalità di atteggiamenti atti re e che diede inizio a quello che è a tutelare il popolo. considerato il periodo più felice della Per prima cosa, dopo aver elargito storia di Roma. denaro alla popolazione e ai militari, Sua è la legge agraria che tenta- Nerva si preoccupò di far rientrare gli va di ricostruire la piccola proprietà

Maggio 2013 13 Visto da noi

contadina sommersa dal latifondo Il grano, proveniente dalla Sicilia, e, collegata a questa legge, sua dalla Libia e, in modo particolare, è una “istituzione alimentaria” che dall’Egitto, era trasportato fino al rappresenta uno dei primi tentativi porto di Ostia con grandi imbar- di previdenza sociale a favore delle cazioni commerciali scortate da classi più umili. navi da guerra e precedute da navi Importantissimi furono anche i prov- tabellariae (piccole navi che servi- vedimenti d’urgenza che fece per vano per le comunicazioni) annun- l’approvvigionamento del grano. La cianti l’arrivo della flotta. penuria di grano si faceva sentire Tutte le grandi navi dovevano sca- a Roma in quel periodo e Nerva ricare le merci nel porto, queste ordinò nel 97 una distribuzione gra- venivano lì immagazzinate per brevi tuita alla plebe. Per l’occasione fu periodi e poi inviate a Roma via coniata la moneta “Plebei Urbanae fiume con le navi caudicariae, navi Frumento Constituto” avente sul a chiglia piatta che risalivano la riva rovescio un modio o moggio (antica destra del Tevere assicurate con unità di misura per gli aridi, cor- delle funi a delle coppie di buoi. rispondente a 8,752 l) con le sei La maggior parte arrivavano fino spighe di grano e la pianta di papa- all’Emporium di Testaccio, altre si vero, un accenno al culto di Cerere, fermavano presso la Basilica di San dispensatrice di messi. Paolo. Probabilmente il grano scari- cato da quelle arrivava ai granai di Nerva.

Vennero costruiti nuovi grandi gra- nai (gli Horrea Nervae, che cono- sciamo bene… divennero il più grande magazzino dell’Urbe) per immagazzinare frumento e grano, I granai avevano mura spesse, into- ricordati in un altro sesterzio in cui nacate e le finestre erano molto in Nerva è raffigurato come Annone alto, per prevenire i furti. I pavimenti Augusto. erano rialzati su suspensurae, dei

7 14 Maggio 2013 Visto da noi pilastrini su cui poggiavano. insetti e i roditori lo rovinassero. Il grano andava protetto dall’umidità Dagli Horrea il grano poi veniva e questo sistema, in uso anche nelle inviato ai mercati per la vendita o terme, permetteva una migliore cir- portato al porticus Minucia frumenta- colazione dell’aria: si evitava così ria, sito visibile in via delle Botteghe anche il suo surriscaldamento e Oscure, dove avvenivano le elargi- il conseguente pericolo d’incendio; zioni alla popolazione: già allora si il grano andava anche rimestato sapeva, infatti, che un popolo sazio frequentemente per evitare che gli non si rivolta.

Maggio 2013 15 Ci vediamo in parrocchia Piccole gocce in un mare di bisogni Le ultime iniziative del Centro Caritas

a cura del Centro Ascolto Caritas Gli adulti, invece, in gruppi di due, a turno nelle mattinate di martedì e Cari amici parrocchiani, ecco le ul- venerdì, dalle 9.30 alle 11.30, si re- time iniziative intraprese dal nostro cano a far visita agli anziani dell’Isti- Centro Ascolto Caritas. tuto Romano San Michele in piazzale Da dicembre scorso abbiamo iniziato Antonio Tosti, per far loro compagnia, la distribuzione di viveri e indumenti scambiare due chiacchiere, condivi- nel quartiere e nelle zone limitrofe. dere qualche piccola attività come Tutte le domeniche incontriamo lun- l’ascolto della musica, la lettura dei go le strade tante persone bisogno- quotidiani e, con l’arrivo della bella se a cui doniamo, oltre alla parola ed stagione, si spera anche fare quattro al sorriso, anche un piccolo apporto passi in giardino. materiale e la tangibile testimonianza Speriamo ardentemente che altri di essere tutti fratelli in Cristo. ragazzi fra quelli che frequentano Ciò che facciamo sono piccole goc- la parrocchia, vogliano seguire l’e- ce in un mare di bisogni, che istillia- sempio dei loro coetanei, per un loro mo con amore, quando vediamo una arricchimento e crescita spirituale, e mano tesa o uno sguardo spento. per diventare anche loro apportatori Gli alimenti vengono acquistati con di gioia. piccole donazioni mensili dell’intero gruppo, che crescendo nel tempo e nell’entusiasmo, è giunto a contare venti volontari, che dedicano il loro tempo in modo convinto al servizio degli altri. Vi segnaliamo, tra le iniziative intra- prese ultimamente, anche la creazio- ne dei “GIOVANI CARITAS”. Hanno infatti aderito ai nostri proget- ti e finalità alcuni ragazzi, desiderosi di mettere in pratica gli insegnamenti del Vangelo, aiutando i deboli e gli ammalati. Le altre iniziative Caritas sono state I nostri si recano, una volta alla set- descritte nel giornale di ottobre 2012. timana, a trovare all’ospedale S. Lu- è utile segnalare anche l’aiuto fornito cia, i giovani traumatizzati, portando dalla Caritas alla comunità parroc- loro solidarietà e compagnia.

9 16 Maggio 2013 Ci vediamo in parrocchia chiale in ambito psicologico. necessitino del supporto e del consi- Infatti, una nostra volontaria psicolo- glio di uno specialista per meglio af- ga fornisce un supporto a quanti tra i frontare i propri problemi. non abbienti, si trovino in difficoltà e

Lo scorso maggio con mons. Enrico Feroci direttore della Caritas diocesana di Roma

Maggio 2013 17 Che bello se ognuno di noi alla sera potesse dire: oggi ho compiuto un gesto d’amore verso gli altri!

Il cristiano è un uomo o una donna di gioia. La gioia del cristiano non è l’allegria di un momento ma un dono di Gesù. La tristezza viene dal diavolo.

Camminare, edificare, confessare. Quando camminiamo senza la croce, quando edifi chiamo senza la croce- e quando confessiamo un Cristo senza la cro ce non siamo discepoli- del Signore.

18 La vera preghiera ci fa uscire da noi stessi e ci apre ai fratelli bisognosi.

Che cosa è essenziale? Essenziale è non la- sciare mai una dome- nica senza un incontro con il Cristo Risorto nell’Eucarestia; questo non è un peso aggiunto ma è luce per tutta la settimana.

Il Signore non si stanca mai di perdonare: mai!- Siamo noi che ci stan chiamo di chiedergli perdono.

19 Consigli per I nostri risparmi sono al sicuro? Come proteggersi dalle paure

di Daniele D’Amico vento sembra inevitabile perché il In generale, una lunga tradizione di passato si congela. Di qui la natu- ricerca mostra che le persone non rale e spontanea tendenza a evo- hanno paura delle cose veramen- care scenari alternativi in cui l’e- te pericolose. Si limitano a temere vento non si è verificato. La nostra gli eventi soggettivamente paurosi. mente di fronte a tali scenari evo- Questo avviene per motivi diversi: ca la forte emozione del rimpianto. talvolta le persone sono convinte Ai tempi del Machiavelli, per esem- di saper controllare un processo o pio, non si aveva la minima idea un’attività più di quanto non ne siano della brevità e, al contempo, della effettivamente capaci. Hanno quin- estrema lunghezza degli archi tem- di più paura di viaggiare in aereo porali che interessano chi decide (mezzo non controllato e non abi- oggi in scenari economici e finan- tuale) che guidare la macchina (si ziari. Inoltre, come tutti i suoi con- ha l’impressione di padroneggiarla, temporanei, Machiavelli ha un’idea ma il pericolo oggettivo è maggiore). intuitiva dei concetti di rischio e Talvolta le persone non sanno valu- paura e le intuizioni sui meccanismi tare correttamente il rischio, perché di alcune emozioni ci portano fuo- è difficile stimarne l’entità se il feno- ri strada, almeno in quest’ambito. meno non tende a ripetersi spesso. In teoria, si potrebbe pensa- Sono necessarie serie storiche re- re che paura e avidità si com- lative al verificarsi di eventi analo- pensino sui mercati finanziari. ghi nel passato, e talvolta le serie Sempre in teoria, queste due emo- storiche “diagnostiche” sono troppo zioni potrebbero funzionare come lunghe rispetto a quelle che sono un termostato, controbilanciando le nostre memorie del passato. Ri- le scelte di chi ha paura con quel- sulta di conseguenza difficile dive- le di chi ama il rischio. Se un titolo nire consapevoli dei pericoli di cui scende, il pauroso lo vende e chi sono disseminate. Sia perché il pe- ha un profilo di rischio più audace ricolo non è percepibile per la sua ne approfitta, e lo compra. Le cose rarità, sia perché non sembra toc- non stanno così, e l’ansia e la pau- carci direttamente (clima, ambien- ra di perdite future, alla luce del- te, declino economico, terremoti). le perdite pregresse, prevalgono. Quando poi l’evento ecceziona- In realtà, la paura ha a che fare non le, e disastroso, si verifica, la rarità tanto con le oscillazioni di valore dei scompare. Con il senno di poi, l’e- mercati quanto con l’aspettativa,

20 Maggio 2013 Maggio 2013 Consigli per fondata o meno, di temute discese di pagamento degli interessi, o addi- dei mercati, o, più precisamente, con rittura il rimborso del capitale. il timore che la discesa già avvenuta Quindi, quando dovete decidere dove inneschi altre discese, o addirittura la mettere i vostri risparmi chiedetevi: le scomparsa di un titolo dal listino. Nel mie coronarie reggeranno? caso delle obbligazioni, dimentican- do talvolta che anche loro sono sog- Ma la risposta chiedetela al cardio- gette ad oscillazioni di valore, si teme logo, non datevela da soli, potrebbe l’eventualità estrema che l’emittente essere causa di un futuro rimpianto. non sia in grado di onorare l’impegno

Maggio 2013 21 Visto da noi I lavavetri Un sorriso al tempo della crisi

di Rita Calabrese La crisi economica che attanaglia il nostro Paese, come gran parte dell’Europa, ha ridisegnato la mappa della ricchezza interna e dei consumi. La disoccupazione è ai massimi, con particolare riguardo a quella giovanile che tocca e supera quota 30%, men- tre i consumi interni calano di giorno in giorno. è diventato un lusso andare nel mercato rionale: si preferisce il su- produzione di ricchezza, che non solo permercato dove si fa una spesa fret- porta linfa nel Paese ma, attraverso la tolosa con l’occhio attento alle offerte, tassazione, aiuta a riempire le casse rinunciando a qualunque prodotto che dello Stato. esuli da una normale sopravvivenza. Ultimamente da più parti si sono le- Anche l’uso dell’automobile ne ha ri- vate voci che chiedono maggiore at- sentito: la gente si sposta meno, privi- tenzione a questi aspetti della politica legiando i mezzi pubblici che, purtrop- economica. po, non si distinguono per fruibilità e Dall’America eminenti economisti puntualità; è sceso così il consumo hanno iniziato a sottolineare quanto dei carburanti, mentre è precipitata la sia stata miope l’Europa economica percentuale di nuove immatricolazioni a guida tedesca, che ha fatto del Vec- di veicoli. chio Continente una zona di profon- La politica europea del fiscal com- da recessione che, alla lunga, finirà pact, volta a ridurre il deficit pubblico, col nuocere anche alla Germania che si è rivelata nei suoi effetti un flop per- quella politica ha imposto; ma anche ché, disgiunta da una giusta accelera- organismi come la Banca d’Italia e la ta sulla crescita e lo sviluppo, ha finito Consob, per non parlare di Istituti so- col deprimere, oltre ogni ragionevole vranazionale come la BCE, indicano, misura, l’economia, avviando di fatto in una politica di rilancio dell’ econo- una spirale deflattiva cui si potrà, solo mia, la priorità numero uno cui fare ri- con molta fatica, opporre dei rimedi. ferimento. Una particolare attenzione Nel rapporto Deficit/Pil infatti è stato va poi rivolta al mondo del lavoro e un grave errore controllare solo il nu- alla disoccupazione, sia che si parli di meratore, trascurando il denomina- giovani in difficoltà per un primo inse- tore legato all’economia reale e alla rimento, sia che si volga lo sguardo

22 Maggio 2013 Maggio 2013 Visto da noi

a cinquantenni non più inseriti nel si sia abbattuto sul Paese, tanto più ciclo produttivo, troppo giovani per amaro se confrontato con il benes- godere della pensione, troppo vec- sere e il consumismo degli anni ap- chi per riciclarsi e risultare appetibili pena trascorsi. alle imprese. Ma ad aggravare il quadro talvolta In questo clima di mestizia da crisi vediamo che, alle difficoltà lavorati- di una civiltà, una nota di allegria è ve, si sommano problemi di ordine data dai ragazzi che, sempre più privato: padri separati che, assillati numerosi, ai semafori, ci chiedono dall’obbligo di versare generosi as- di pulire i vetri della nostra auto o segni di mantenimento, cui giudici ci offrono confezioni di fazzoletti di troppo zelanti li hanno condannati, carta. Noi, chiusi nel nostro egoi- vivono in roulottes, senza più una smo, il più delle volte li allontania- casa che hanno dovuto lasciare in mo con un gesto di impazienza, ma godimento a ex-mogli e figli. Questi, loro non sembrano darsi per vinti. spesso privati del lavoro, vanno a Sono ragazzi dal colorito olivastro ingrossare la schiera dei nuovi po- provenienti il più delle volte dall’ In- veri che, cercando di nascondersi dia o dal Bangladesh. Non hanno nell’ anonimato, consumano pasti quasi niente; hanno lasciato realtà frettolosi presso la mensa della Ca- poverissime fatte di fame, malattie ritas insieme a pensionati in condi- e a volte guerra eppure sono belli, zione di indigenza, cui una vita di giovani, pieni di gioia di vivere. lavoro non è bastata ad assicurare Una moneta di cinquanta centesimi un’esistenza serena. è sufficiente a renderli felici: sono Sembra che un nuovo dopoguerra un monito per tutti.

Maggio 2013 Maggio 2013 23 Un libro per voi Il profeta del dialogo Il libro di Tornielli su Carlo Maria Martini

di Marisa Ranca CARLO MARIA MARTINI Profeta del dialogo Andrea Tornielli Piemme - pp. 288 - € 16,50

Il Vaticanista Andrea Tornielli ci mo- stra – senza mai essere celebrati- vo – il ritratto di una delle figure più carismatiche della Chiesa cattoli- ca del post-Concilio, Carlo Maria Martini. Consacrò la sua intera vita alla Compagnia di Gesù divenen- do sacerdote , teologo e cardinale della più grande Diocesi d’Europa. Siamo nel mondo dei “media”, quel- Cardinale dell’attenzione agli ultimi lo che il linguista Raffaele Simone e dell’accoglienza agli immigrati, nel suo libro chiama MEDIASFERA. dell’ecumenismo e del confron- Essi hanno trasformato in profon- to con le altre religioni, Martini fu dità le nostre abitudini, il nostro uso anche uomo attento alle istituzioni del corpo e soprattutto le operazioni e all’etica pubblica, capace di sfer- della nostra mente. Le informazioni zare politici di destra e di sinistra e che una volta tenevamo nella me- di denunciare con anni di anticipo moria, (a partire dai numeri di telefo- il malcostume di Tangentopoli. Bi- no), ora sono trasferite su memorie blista di fama internazionale, non esterne, con conseguente indebo- disdegnò di farsi attento indagatore limento della memoria nostra. Ca- di questioni complesse dal fine vita diamo così “presi nella rete”con fitti alla fecondazione assistita, dal ce- riferimenti al passato, con un sor- libato dei sacerdoti all’accoglienza gere di inedite forme di intelligenza, pastorale di divorziati e omosessua- gli slittamenti del modo di leggere e li, dalla scuola cattolica alla libertà scrivere, la nascita di forme di vita di educazione. “fasulle”, invenzione di identità finte in Rete, che si scambiano di conti- PRESI NELLA RETE nuo con quelle “reali” in una vera e Raffaele Simone propria rivoluzione. Garzanti – pp. 231 - € 17,00

24 Maggio 2013 Un libro per voi

A CHI TOCCA? Amelia Maggiorotti de Luca Edizioni Europa- € 12,90

Una matura signora ama il gioco del Burraco e vi si dedica da anni, non solo per il gioco in sé, ma anche per- ché è occasione per stare in compa- gnia e creare nuove amicizie. Scrive di queste esperienze, vissute nel suo circolo, nei salotti della Roma bene, nei tornei di beneficenza, di circoli aziendali o di privati. Il tutto è descritto facendo riferimen- MILLE SCUSE to a norme di gioco per iniziati, pro- Come evitare un invito e ponendo consigli sul piano pratico e cavarsela in ogni occasione comportamentale, sul galateo (dagli Sven Ortoli inviti alla preparazione dei tavoli, al Cortina Raffaello - € 10,00 buffet con appetitose ricette adat- te alle diverse occasioni). Esprime Un mondo in cui tutti dicessero la giudizi, opinioni personali, sollecita verità, in cui niente venisse mai a scontri e mitiga contrasti. Un ironico smussare un attrito, neanche la studio sulla psicologia del burrachi- scusa più innocua, nemmeno una sta completa questo quadro che si piroetta, sarebbe un mondo decisa- svolge intorno ad un tappeto verde e mente insopportabile. Immaginate rappresenta uno spaccato di un cer- per un momento una cena di Natale to tipo di vita sociale. da incubo, in cui ciascuno si sentis- se autorizzato a dire quel che pensa degli altri ospiti. Non ci sarebbe ma- teria per una reazione a catena in- controllabile, a colpi di chele di astice e pezzi di panettone? Di qui questo inventario che ci offre una serie di scuse pronte all’uso, dalle più incon- testabili alle più divertenti, per evita- re una cena, giustificare un ritardo o rifiutare a qualcuno un prestito in denaro. Niente di ciò che è umano sfugge alla scusa.

Maggio 2013 Maggio 2013 25 Le piazze del quartiere A spasso per il quartiere… con il “

di Fabrizio Erba Il nostro quartiere ha una toponoma- stica alquanto curiosa e piuttosto ori- ginale. Senza esagerare con la fantasia si possono individuare quattro zone ben distinte: un’area dedicata agli scritto- ri, una alle capitali europee, una alla preistoria della fotografia ed un’altra a uomini sportivi più o meno famosi, mantenendo comunque alcune tipici- tà legate al territorio (Grotta Perfetta, Giampiero Combi, Mario Rigamon- Granai di Nerva e Annunziatella). ti, , , Cosa c’entri l’una con l’altra franca- , , mente sembra sfuggire ai più, ma e Virgilio Ma- evidentemente colui che era prepo- roso, uomini che insieme ai loro al- sto a battezzare le strade ha ritenu- trettanto celebrati compagni, Loik, to che Calderon de la Barca fosse Gabetto, Ferraris II, Menti ed altri an- facilmente assimilabile a Cechov e cora, hanno costituito una delle squa- a Molière, così come fosse assoluta- dre più forti di sempre e che, con le mente normale porre Mario Bianchini loro vittorie, segnarono un’epoca: a fianco di Alberto Ascari e Valentino • 5 scudetti consecutivi dal Mazzola. 1941 al 1949 (avrebbero potuto es- Attraversando la zona compresa tra sere di più se prima la guerra e poi la via del Tintoretto e via di Grotta Per- malasorte non ci avessero messo lo fetta, chiudendo gli occhi e lasciando zampino); la mente libera di vagare e di andare • 1 coppa Italia (l’ultima dispu- un po’ indietro nel tempo, si finisce tata nel 1943 prima di un’interruzione direttamente dentro lo spogliatoio di durata fino al 1958); uno stadio di calcio, il Filadelfia di To- • oltre il 70% di vittorie nel pe- rino, e ci si può sedere su una pan- riodo dal 1942 al 1949; ca a fianco di celebrati campioni che • l’adozione di un nuovo modu- sono entrati nella leggenda non solo lo di gioco, il cosiddetto “sistema” o del calcio ma dell’immaginario collet- “WM” (dal tipo di disposizione tattica, tivo: il “Grande Torino”. in pratica, per dirla come usa oggi, un Si riconoscono: , 3-2-2-3), nato in Inghilterra ma perfe-

26 Maggio 2013 Maggio 2013 Le piazze del quartiere zionato dal Torino grazie alla qualità logo. e alla classe dei suoi interpreti. Epilogo che in questo caso oltre ai giocatori coinvolse anche alcuni gior- Probabilmente, però, tutto ciò non nalisti: Tosatti, Casalbore e Cavallero sarebbe bastato per trasformare (aggregati alla squadra come servi- una grande squadra in leggenda se, zio stampa); Dino Ballarin, fratello di quella sera del 4 novembre 1949, ri- Aldo, che come terzo portiere fu por- entrando da un’amichevole in Porto- tato in viaggio premio, ma risparmiò gallo contro il Benfica, la sua storia altri come Vittorio Pozzo e Niccolò non avesse incontrato la parola fine Carosio che, invece, avrebbero do- sulla collina di Superga. vuto far parte della comitiva. Come spesso accade, rifacendosi in Quello schianto sulla collina che, questo agli antichi greci che elevava- in un colpo solo cancellò un’intera no il campione al rango di semidio, squadra nel pieno fulgore della sua inconsciamente si tende a conside- gloria sportiva, non può non rima- rare gli sportivi che ottengono grandi nere impresso nella memoria di tut- risultati quasi dei superuomini e que- ti, azzerando differenze di tifo e di sto fa sì che, quando un incidente in- campanile, consegnandoci l’eredità terrompe bruscamente la carriera di incolmabile di quello che da allora fu qualcuno, il mito viene ulteriormente e rimarrà per sempre “il Grande To- alimentato dalla tragicità del suo epi- rino”.

Maggio 2013 27 Visto da noi Il Parco della Caffarella La natura sotto casa

di Paola Falleni secoli dalla famiglia di Attilio Regolo, Natura a dieci minuti dal centro del- il famoso condottiero romano fatto la città, natura sotto casa, natura rotolare dai Cartaginesi in una botte nascosta, natura in pericolo. Tan- irta di chiodi; nel II sec. d.C., la valle te potrebbero essere le definizioni fu nota come il fondo di Erode Attico, della natura della valle dell’Almone. ma poi a partire dal III sec. d.C., essa Meglio conosciuta dai romani come passò interamente nel Demanio im- Valle della Caffarella, l’area ricopre periale. Caduto l’Impero tutta la zona circa 190 ettari ed è collocata all’in- fu progressivamente abbandonata e terno del quartiere Appio Latino, uno la proprietà venne incorporata nel pa- dei più popolosi e congestionati della trimonio ecclesiastico. Dopo l’anno città, inoltre rappresenta un insostitu- 1000, la feudalizzazione e la conse- ibile polmone verde per la metropoli. guente fortificazione della campagna “La storia è testimone dei tempi, luce romana resero la Caffarella fonda- della verità, vita della memoria, mae- mentale per fini militari (testimone di stra di vita, nunzia dell’antichità” scri- ciò sono le numerose torri visibili an- veva Cicerone. Le notizie più antiche cora oggi). La Valle della Caffarella che abbiamo affermano che parte del- assunse questo nome alla metà del la Caffarella fu posseduta per diversi XVI secolo quando divenne proprietà

28 Maggio 2013 Visto da noi

di un’importante famiglia romana: i rine, saltano rane e rospi, strisciano Caffarelli che utilizzarono l’area uni- bisce e salamandre. Sul versante camente come azienda agricola e sinistro possiamo osservare i bo- al centro della tenuta fu costruito il schetti di alberi secolari quali aceri, grande casale agricolo, la Vaccarec- lecci, farnie e roverelle. cia. Successivamente la Caffarella fu acquistata dai Torlonia e infine di- Nell’intricato sottobosco tra pungito- venne di proprietà dei Gerini. Oggi è po, corniolo, prugnolo, melo e pero compresa nel Parco dell’Appia An- selvatico risuona il canto dei passeri, tica e rappresenta un’area protetta verdoni, cinciallegre, cardellini, pet- di interesse regionale e come tale tirossi o l’improvviso chiocciare del deve essere tutelata e valorizzata. fagiano. Infine nei pressi del pioppe- to, in una zona umida protetta crea- Oltre all’aspetto storico, è interes- ta per la sosta degli uccelli migratori, sante soffermarsi anche su quello trovano ristoro aironi, gallinelle d’ac- naturalistico. La Caffarella è una ti- qua e germani reali. pica valle fluviale a fondo piatto, la cui storia comincia, geologicamen- te parlando, tra 360 e 80 mila anni fa. Il materiale espulso dal Vulcano Laziale (gli odierni Colli Albani) si andò ad accumulare su più antichi sedimenti fluviali e marini. Per que- sto motivo oggi il suolo del parco risulta costituito da quattro strati di tufi e pozzolane, visibili nelle nume- rose voragini; queste formatesi dallo sprofondamento di alcune cave, si sono riempite di una tipica vegeta- zione di olmi, evonimi, sanguinelli.

Nel cielo volteggiano la cornacchia grigia, l’allodola e il gheppio. Nel fondovalle l’abbondanza di acqua e il clima favorevole hanno favorito la crescita di una ricca vegetazione: pioppi, giunchi, salici ed equiseti tra i quali volano i beccaccini e le balle-

Maggio 2013 29 Visto da noi Il simpatico libro del poetare Storia di un libro che accende la speranza

di Stefania Brunese dell’anno scolastico, quando le vie- “… a tutti voi perché la lettura di que- ne comunicato che la scuola privata sto libricino vi faccia comprendere dove lavora non aprirà. Quello che si quanto sia bello guardare alla vita apre, invece, è l’iter della cassa in- con lo sguardo dei bambini”. tegrazione a 50 anni, l’impossibilità di trovare un altro lavoro, il senso di Con questa dedica la maestra Pao- vuoto dentro di sé , lo stravolgimento la, cioè l’autrice Paola Magnosi, mi della propria esistenza e delle aspet- ha consegnato un po’ emozionata tative maturate in tanti anni. una copia del suo primo libro appe- na uscito. Paola non si arrende, sostenuta dal- la fede in Dio e dall’amore di tutti La commozione e la soddisfazione i suoi cari, si aggrappa a ciò che i andavano a braccetto perché que- bambini le hanno insegnato in tanti sto, oltre ad essere un allegro libret- anni: sognare! to che introduce i bambini al diverti- mento del poetare, è l’inizio di una storia di speranza, è il segno tangi- bile che di fronte alla crisi che ci sta ingoiando tutti si può reagire.

Ma andiamo con ordine nel raccon- tare come da una tristemente ordi- naria storia di disoccupazione possa scaturire una straordinaria capacità di reazione, che ha portato alla na- scita di questo libro.

La maestra Paola insegna alle scuo- le elementari da oltre 30 anni, in una storica scuola privata alla Monta- gnola, a due passi da casa nostra; sta iniziando a preparare il mate- riale didattico per l’imminente inizio

30 Maggio 2013 Maggio 2013 Perché lei un sogno nel cassetto ce l’ha, ma quello che non ha mai avu- to è il tempo per realizzarlo, presa dal lavoro e dagli impegni familiari; il Letto il libro si comincia a poetare... suo sogno è quello di scrivere libri per bambini, la sua passione. "La primavera”

Ecco allora che mettendo mano agli Sta arrivando la primavera, appunti raccolti in molti anni ed facen- sopra una nuvola leggera leggera. do tesoro dell’esperienza maturata, I fiori sbocciano in armonia, prende vita questo divertente libretto rilasciando in aria tanta allegria! che insegna ai bambini come liberare Dalle tane escono gli animali, e dare forma alla fantasia diventando si vedono uccelli batter le ali. piccoli poeti, ma soprattutto insegna Alcuni bambini giocano felici, a noi grandi che l’arte, la fantasia, la altri invece vanno in bici. poesia ci sosterranno sempre nelle Le farfalle volano nei prati, tempeste della vita! il viaggio di quelle creature è un mondo diverso, Leggetelo e fatelo leggere, perché con ove le stelle ti fanno pensare, la sua fresca spontaneità fa riflettere e tanti posti immaginare! su importanti temi attuali, dona legge- Volare nel cielo su coccinelle colorate e rezza e, sopra ogni cosa, dimostra a annusare viole dorate! noi tutti che è possibile trasformare le Vedere giardini verdi di prati avversità della vita in opportunità. e tanti mulini di panna e gelati. La primavera Grazie maestra Paola, anzi scrittrice cambia il cuore dei bambini, Paola, perché aiuti tutti noi a sognare! anche quelli più piccini! Cambia al cuore il suo contenitore Autore: Paola Magnosi e ci posa dentro l’emozione più forte, Titolo: Il simpatico libro del poetare l’amore!!! Collana: Nuove proposte Pagine: 96 Benedetta Esposito e Lara Cacioppi ISBN: 978-88-6122-443-8 Prezzo: € 9.95

Maggio 2013 31 Visto da noi Ma cos’è il MSAC? Gli studenti dell’AC

di Cristina Leonardi un’occasione di confronto sulla crisi attuale e la sete di speranza e futu- Il penultimo fine settimana di aprile ro che investe tutti noi e a maggior più di un migliaio di studenti prove- ragione i giovani. Tramite gli inter- nienti da tutta Italia si sono incontrati venti di vari esperti i ragazzi si sono a Fiuggi per partecipare alla scuola di formazione organizzata dal MSAC e giunta ormai alla sua V edizione. Il MSAC è il Movimento Studenti di Azione Cattolica, una proposta che si rivolge a tutti i ragazzi delle scuole superiori, credenti e non, con l’obiet- tivo di contribuire alla costruzione di una scuola a misura di studente. Questa esperienza nacque intorno agli anni ‘10 del Novecento; la Socie- tà della Gioventù cattolica prevede- confrontati sui nuovi modelli di vita e va i primi circoli di studenti chiamati sulle possibilità di rinnovare la scuola a vivere la dimensione missionaria del futuro. dell’associazione nel mondo della scuola. Maggiori dettagli sulla scuola di for- mazione sono disponibili sul sito, L’esperienza, collegata agli analoghi all’indirizzo http://msac.azionecatto- Movimenti nati in altri Paesi europei, lica.it/sfs2013. ebbe una sua evoluzione e si dotò di una struttura propria a partire dal Le attività ordinarie del Movimento 1935. Il Movimento sta vivendo at- consistono innanzitutto nel mettere tualmente una ripresa, forse motiva- in rete gli studenti delle varie scuo- ta dalla necessità di ridare ai giovani le presenti sul territorio e stimolare il degli strumenti concreti di partecipa- confronto tramite il giornale, la new- zione attiva e dei motivi di speranza sletter, un canale su Youtube ed oc- in una società piuttosto carente da casioni formative significative quali questo punto di vista... campi estivi, scuole di formazione e corsi; il Movimento si occupa anche E in linea con questi obiettivi l’incon- di orientamento scolastico ed univer- tro di quest’anno ha avuto come tito- sitario. lo «La scuola che verrà» ed è stato

32 Maggio 2013 Maggio 2013 Visto da noi

Tra le iniziative extra, vi segnalo le zioni degli Scritti giovanili di Vittorio mostre itineranti: materiale espositi- Bachelet dall’infanzia alla maturità, vo che può essere prenotato, ospita- organizzati stavolta in quattro sezioni to per alcuni giorni ed utilizzato come tematiche: Studio, Politica, Chiesa, stimolo di approfondimento su alcuni Storia. personaggi e temi vicini alla sensibili- tà associativa. Se qualcuno fosse interessato a cre- are un gruppo MSAC nella sua scuo- La prima è una mostra fotografica la, può contattare il Centro nazionale su don Lorenzo Milani e la Scuola ([email protected]) che, con di Barbiana, organizzata, sulla base la sua equipe e con i tutor presenti in della Lettera a una professoressa, ogni Regione, è disponibile a seguire in tre sezioni: Barbiana e gli Ultimi, l’avvio delle nuove realtà per vivere Barbiana e la Parola, Barbiana e la insieme una avventura, come direb- Costituzione. L’altra contiene cita- bero loro... un msacco bella!

Maggio 2013 33 L’angolo dell’arte La fotografia stenopeica Artigianale, spontanea, creativa

di Giuseppe Leonetti te presso l’università dell’Aquila ed autore della foto della nostra parroc- Negli ultimi mesi mi sono sovente chia, con pazienza mi ha spiegato il trovato sul bancone del mio labora- “segreto” del foro stenopeico: la luce torio delle foto molto particolari, a pri- penetra attraverso un microscopico ma vista sfocate, poco nitide e quasi forellino nel corpo della macchina fo- imprecise, ma suscitavano la sensa- tografica, una sorta di piccola camera zione di serbare un fascino magneti- oscura, impressionando la pellicola. co, un’imprevedibilità manifestata da Immaginiamo di trovarci in una stan- quel caratteristico “micro mosso”. za che abbia come apertura solo un è la fotografia stenopeica, senza foro al centro della parete. Sulla pa- obiettivo, a piccolo foro, pinhole per rete opposta al foro sarà proiettata gli anglosassoni, questa primordiale sottosopra ciò che si trova all’esterno tecnica fotografica tanto cara anche della stanza. Il piccolo foro si com- a Leonardo da Vinci e molto diffusa porta come un obiettivo, e la stanza tra i pittori “vedutisti” nel periodo rina- è una vera e propria camera oscura. scimentale, offrendo l’opportunità di La dimensione del forellino è fon- una profondità di campo praticamen- damentale, così come la precisio- te illimitata, utilissima per abbozzare ne della forma circolare, per la pri- paesaggi e prospettive in presa diret- ma volta calcolata con il metodo di ta, per poi rifinirli successivamente. Jozef Petzval e migliorato da Lord Il professor Dario Ambrosini, docen- Rayleigh con la formula seguente:

34 Maggio 2013 L’angolo dell’arte

Fotografia di Pino D’Amico

le, sono stati realizzati dei kit per ren- . dere stenopeica la macchina fotogra- Le immagini che si ottengono sono fica digitale, con risultati apprezzabili. poco nitide proprio perché i raggi lu- Lo scorso 28 aprile si è celebrato il minosi provenienti dal soggetto diver- pinhole day, la giornata mondiale de- gono creando dei piccoli cerchi. Per dicata alla fotografia stenopeica. Da aumentare la nitidezza si dovrebbe tutto il mondo si raccolgono all’indi- diminuire il diametro del forellino ma, rizzo internet www.pinholeday.org le di conseguenza, si sarebbe costret- foto realizzate con la tecnica steno- ti ad aumentare i già lunghi tempi di peica. esposizione. Una curiosità: la NASA, con il proget- Gli aspetti affascinanti della fotogra- to New Worlds Imager, ha proposto fia stenopeica sono a mio avviso l’ar- l’utilizzo di una fotocamera a foro tigianalità, la spontaneità, la creativi- stenopeico con diametro di 10 metri tà e l’imprevedibilità che ci riporta a e della lunghezza focale di 200.000 qualcosa di antitetico rispetto all’at- km per fotografare pianeti della di- tuale epoca tecnologica. mensione della Terra, in altri sistemi Le macchine fotografiche stenopei- solari. che si possono facilmente autoco- ______struire, internet ci fornisce una va- rietà di progetti originalissimi, anche Nella formula “d” è il diametro del con rudimentali scatole di cartone ed foro stenopeico da calcolarsi, “f” è utilizzando la pellicola fotografica a la lunghezza focale (la distanza tra il rullino. foro e la pellicola) e “l” è la lunghez- Recentemente, per accontentare le za d’onda media della luce. richieste di chi utilizza la reflex digita-

Maggio 2013 Maggio 2013 35 PARROCCHIA IN FESTA 2013

Martedì 28 maggio ore 21.00 Cineforum “Lincoln”

Mercoledì 29 maggio ore 21.00 Conferenza Relatore don Domenico Scordamaglia

Giovedì 30 maggio ore 21.00 Concerto del Coro dei giovani Canti seri e leggeri

Venerdì 31 maggio ore 21.00 “Ballando sotto le stelle” Serata danzante al campo di basket

Sabato 1 giugno ore 16.00 Apertura stand ore 20.30 “Non è vero ma ci credo” di Peppino De Filippo Serata teatrale con il gruppo famiglie al campo di basket

Domenica 2 giugno ore 09.00 Apertura stand ore 11.00 Giochi per i bambini delle elementari ore 18.00 S. Messa ore 19.00 Processione (via Granai di Nerva, via Nuvolari, via Coppi, via Consolini, via di Grotta Perfetta) ore 20.00 Cena agli stand ore 20.30 Corrida parrocchiale per gruppi e singoli (al campo di basket) ore 23.00 Fuochi d’artificio e chiusura